IL BAMBINO PORTATORE DI CCAM: QUALE RUOLO PER L’INFERMIERE? (L’ASPETTO DELL’OGGI E LE PROSPETTIVE PER IL FUTURO) G. Farinacci(1), S. Norcini(1), F. Grassi(1). U.O. Chirurgia, A.O.U. Meyer, Firenze(1) La malformazione adenomatoide cistica del polmone (CCAM) rappresenta un raro difetto congenito dell’apparato respiratorio. L’incidenza di tale patologia varia da 1:10.000/35.000 nati. In epoca neonatale la CCAM può manifestarsi con un grave distress respiratorio, sebbene, nella maggior parte dei casi, sia del tutto asintomatica fino al manifestarsi di complicanze. Anche se in percentuale limitata, si è verificata una possibile degenerazione maligna della lesione, più elevata nei casi trattata tardivamente. L’evoluzione della diagnosi prenatale ha posto le basi per trasformare la chirurgia di questa patologia malformativa e potenzialmente degenerativa, in un trattamento elettivo e non sintomatico, delineando il percorso diagnostico-terapeutico fin dalla diagnosi. A sostegno di questo nuovo protocollo c’è quindi un percorso assistenziale infermieristico che dal 2007 coadiuva la gestione del paziente nell’assistenza post-operatoria. CONCLUSIONE La multidisciplinarietà delle diverse professioni sanitarie non mediche che ruota intorno al bambino affetto da CCAM migliora la prognosi.