GIORNATA NAZIONALE DELLA MUTUALITÀ

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Anno VI, n. 18 - 16 aprile 2012
NOTIZIARIO DELLA FEDERAZIONE ITALIANA MUTUALITÀ INTEGRATIVA VOLONTARIA
La Federazione italiana della mutualità integrativa volontaria (Fimiv) è stata fondata nel 1900 come
Federazione italiana delle società di
mutuo soccorso.
Fimiv opera per la promozione, lo
sviluppo e la difesa del movimento
mutualistico italiano nel campo assistenziale, socio-sanitario, previdenziale e culturale, per contribuire
a migliorare le condizioni economiche e sociali della collettività,
nell’ambito di un completo e moderno sistema di sicurezza sociale.
Fimiv aderisce alla Lega delle
cooperative, al Forum del terzo settore e all’Aim (Associazione internazionale della mutualità).
SOMMARIO
• PRIMO PIANO
- Giornata Nazionale della Mutualità
- Relazione introduttiva
- Attualità del mutualismo
- Il percorso celebrativo del 150°
- Organismi dirigenti Fimiv
- Statuto della mutua europea
- Anno internazionale cooperative
• WELFARE / TERZO SETTORE
- Agenzia Terzo Settore
- "Fa la cosa giusta!"
- Piemonte: medicina preventiva
- Sportelli Adiesse con Sos Malnate
Anno VI, n. 18 - 16 aprile 2012
GIORNATA NAZIONALE DELLA MUTUALITÀ
La Federazione italiana delle mutue
(Fimiv), assieme alle due fondazioni
culturali (Fondazione Cesare Pozzo per la
Mutualità e Fondazione centro per lo
studio e la documentazione delle società di
mutuo soccorso), ha organizzato il 16
marzo scorso, a Milano nel Salone Liberty
della Cesare Pozzo, la “Giornata nazionale
della mutualità”.
L’idea di dedicare annualmente, nel mese
di marzo, una giornata al mutuo soccorso è scaturita nell’ambito delle
celebrazioni mutualistiche per il 150° dell’Unità d’Italia. A Torino, il 4 marzo
2011, una solenne manifestazione nazionale ha ricordato come le società di
mutuo soccorso abbiano rappresentato per molti decenni la sola forma
organizzata di tutela per i lavoratori e le loro famiglie, la “casa comune” in cui
si è formata la cultura della convivenza civile e della responsabilità sociale.
Il 4 marzo 1848, infatti, fu promulgato lo Statuto Albertino, che divenne la
Carta costituzionale della nuova Italia unita, atto fondamentale per la nascita
delle società di mutuo soccorso. Da allora, la storia del mutualismo si è
intrecciata con quella d’Italia e si è profondamente radicata nel territorio e nel
• VITA DEL MOVIMENTO
- Ritorno alle miniere dei faraoni
- Pinerolo: "Soms e Risorgimento"
- Bergamo:150 anni di libertà
- Viggiù "capitale" del welfare
- Navacchio: un libro sulla Società
Volontaria di M.S.
- IN BREVE
- Esenzione IMU
• SERVIZI ASSOCIATIVI
• La mutualità per i Soci Coop
• PUBBLICAZIONI
- L'Italia Cooperativa
- Socialismo Spezzino
- Storia di Sardi uniti
- Mutualismo a Genova
- La Liguria e l'Unità d'Italia
Il Salone Liberty della Snms Cesare Pozzo. In alto: illustrazione in copertina della Domenica del
Corriere del 30 aprile 1905, che immortala la proclamazione del primo sciopero dei ferrovieri (17 aprile
1905) indetto a Milano, nel Salone della Mutua.
Via A. Guattani, 9 – 00161 Roma - tel. 06.84439366-7 - fax 06. 84439406-84439379 - e-mail: [email protected] - www.fimiv.it
Anno VI, n. 18 - 16 aprile 2012
Placido Putzolu, presidente
Fimiv - Federazione della
mutualità volontaria
Giovanni Sica, presidente
della Cesare Pozzo
tessuto sociale del nostro paese.
Con la crisi del welfare state novecentesco, la mutualità volontaria è oggi
nuovamente investita di nuovi compiti e nuove sfide. La ridefinizione
delle politiche di welfare e il rilancio delle forme sociosanitarie
integrative, infatti, chiamano le società di mutuo soccorso a un nuovo
ruolo da protagonista nell’autogestione dei servizi integrati
dell’assistenza sociale e sanitaria.
Le società di mutuo soccorso e le mutue sanitarie hanno innovato la
loro presenza, assumendo di nuovo un ruolo riconosciuto
nell’autogestione dei servizi integrati dell’assistenza sociale e sanitaria.
Le società di mutuo soccorso hanno tuttavia bisogno di essere meglio
conosciute, perché il loro messaggio di previdenza e di solidarietà,
risalente al XIX secolo, è ancora fondamentale per il XXI secolo. Anche
in relazione allo sviluppo dei fondi sanitari integrativi, occorre far comprendere all’opinione
pubblica la grande differenza fra società di mutuo soccorso e assicurazioni, fra socio e
assicurato, fra integrazione della sanità pubblica e privatizzazione della stessa.
Nel contesto attuale di crisi, la “Giornata Nazionale della Mutualità” ha inteso pertanto
valorizzare il ricco patrimonio associativo del mutuo soccorso per sostenere le politiche
sociali, attraverso un grande patto di sussidiarietà, cruciale per il miglioramento delle
condizioni economiche e sociali della collettività, nell’ambito di un completo e moderno
sistema di sicurezza sociale.
L’ appuntamento con la giornata nazionale della mutualità
diverrà annuale e, al di là del significato storico - rievocativo,
intende cogliere importanti ulteriori obiettivi tra cui,
principalmente, quello di concorrere a rafforzare la nostra
immagine e la conoscenza della nostra realtà nell’opinione
pubblica.
Come sappiamo, molte società di mutuo soccorso hanno diluito
nel tempo la connotazione operativa collegata alla malattia,
concentrando gli sforzi prevalentemente verso attività culturali,
di aggregazione e di ascolto. Altre, però, in particolare le società
di mutuo soccorso e le mutue sanitarie riunite nella Fimiv, hanno
rafforzato e innovato la loro presenza in ambito sociosanitario e socioassistenziale, sulla base
di valori e i principi di riferimento immutati nel tempo. La ridefinizione delle politiche di
welfare e il rilancio delle forme sociosanitarie integrative impegnano le società di mutuo
soccorso nell’autogestione dei servizi integrati dell’assistenza sociale e sanitaria. Anche in
relazione allo sviluppo dei fondi sanitari integrativi, occorre far comprendere all’opinione
pubblica la grande differenza fra società di mutuo soccorso e assicurazioni, fra socio e
assicurato, fra integrazione della sanità pubblica e privatizzazione della stessa.
La mutualità integrativa volontaria è un valido strumento di risposta ai nuovi bisogni sociali e
contribuisce a definire una possibile terza via tra intervento pubblico ed iniziativa privata a
scopo di lucro. Tutte le società di mutuo soccorso, sia quelle storiche a
dimensione locale, sia le mutue sanitarie a dimensione allargata (semmai
utilizzando il nuovo strumento della mutualità mediata) possono
collaborare tra di loro per sussidiare risposte integrate ai differenti stati e
condizioni di bisogno dei soci, in una scala crescente di impegno, di
specializzazione e di costi.
Tutto ciò assumendo e valorizzando la prospettiva dell’economia civile –
di cui il nostro mondo fa parte a pieno titolo e privilegiando il
movimento cooperativo, che per la mutualità volontaria espressa dalla
Fimiv rappresenta il terreno privilegiato di relazioni e di progettualità
intersettoriale, non solo per la matrice comune e il senso di appartenenza,
ma per le affinità di intervento nel sociale e la naturale convergenza di
politiche e di strategie.
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Anno VI, n. 18 - 16 aprile 2012
I LAVORI PRESSO IL SALONE LIBERTY DELLA CESARE POZZO
Armando Messineo,
vicepresidente Fimiv
Lombardia
Felice Romeo, presidente
Legacoop Servizi
Lombardia
I lavori della Giornata della mutualità sono stati aperti dal presidente
della Fimiv, Placido Putzolu, il quale ha sintetizzato il senso della nuova
iniziativa nell’attuale contesto di declino del welfare e di rinnovata
attenzione alle forme sussidiarie non profit.
Successivamente, il presidente della Società nazionale di mutuo soccorso
Cesare Pozzo, Giovanni Sica, che ha presieduto i lavori, ha esposto le
caratteristiche della Mutua di appartenenza, fornendo anche
informazioni relative sia alla crescita quantitativa dei soci sia a quella
qualitativa dei servizi forniti dalla Cesare Pozzo.
Dopo i saluti istituzionali (Armando Messineo, vicepresidente Fimiv
Lombardia, a nome dei coordinamenti Fimiv delle società di mutuo
soccorso; Felice Romeo, Legacoop Lombardia; Alessandro Alfieri e
Carlo Borghetti, Consiglio regionale Lombardia; Giorgio Verdecchia,
Federazione Sanità Confcooperative), il convegno ha registrato gli interventi dei
rappresentanti di organizzazioni mutualistiche europee (Christian Zahn, presidente European
Committee Aim/Associazione internazionale della mutualità, Luc Roger, direttore Fondo
Salute Sce , Antoine Valentino, Harmonie Mutuelles).
Questi contributi si sono ovviamente incentrati sul tema della mutualità in Europa. Nel
nostro continente sono più di 230 milioni le persone che fruiscono di
servizi sociali e sanitari da mutue. Pur avendo caratteristiche diverse,
dovute alla cultura e alla particolare legislazione in materia di ogni
singolo stato, le mutue europee presentano gli stessi valori:
solidarietà, principio della “porta aperta”, non profit, non selezione
per rischio. Questa unità d’intenti è stata riconosciuta anche da un
indagine, realizzata nel 2011, del Parlamento Europeo: “Ruolo delle
mutue nel XXI Secolo”, utile per un riconoscimento istituzionale
della mutualità. Si rileva inoltre una Dichiarazione del Parlamento
europeo sulle mutue, firmata da 386 parlamentari, realizzata sempre
nel 2011e la realizzazione di uno studio del Parlamento Europeo
volto a sollecitare la Commissione a riaprire il dossier sullo Statuto
europeo per le mutue, così come ricordato dall’intervento di Patrizia
Toia, parlamentare europea e relatrice, nel 2009, del “Rapporto Ue sull’economia sociale”.
Successivamente è intervenuto Sebastiano Solano, presidente Fondazione Centro per lo
studio e la documentazione delle società di mutuo soccorso-onlus, vicepresidente Fimiv, che
ha ricordato il ruolo storico delle società di mutuo soccorso e la loro importanza odierna.
Di carattere storico è stato l’intervento del professor Stefano Maggi, presidente della
Fondazione Cesare Pozzo per la Mutualità e docente di Storia
contemporanea all’Università di Siena, che si è occupato della nascita delle
società di mutuo soccorso e del loro particolare ruolo fino a giorni nostri.
L’ultimo intervento della prima parte della giornata è stato quello di
Raffaello Sestini, capo ufficio legislativo del Ministero sviluppo
economico, il quale ha sottolineato l’importanza della cooperazione e del
mutuo soccorso nel nostro paese, i quali devono esser tenuti nella giusta
considerazione dal Governo e dal Legislatore in particolare.
Nella seconda parte della giornata, la tavola rotonda sul tema
“Mutualismo e nuovo welfare” è stata introdotta da Grazia Labate,
ricercatore in economia sanitaria e coordinatrice del tavolo tecnico fondi
sanitari integrativi Ministero della salute (2007/2008), che ha parlato della
ripresa del mutualismo in Europa e in Italia, ricordando i numeri
importanti che esprime questa realtà.
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Anno VI, n. 18 - 16 aprile 2012
Alessandro Alfieri (in
alto) e Carlo Borghetti,
consiglieri Regione
Lombardia
Sono quindi interventi:
- Giorgio Gemelli, coordinatore del progetto salute Legacoop, il quale ha
esposto l’importanza di questo percorso, di cui la Fimiv è parte integrante;
- Nino Cortorillo, segretario nazionale Filt Cgil, Federazione italiana lavoratori
trasporti, che ha ricordato come il tema del mutualismo e della solidarietà siano
anche i valori che caratterizzano e che hanno dato i natali al sindacato;
- Valerio Ceffa, vicepresidente del Consorzio mutue sanitarie Mu.Sa., che ha
sottolineato il ruolo del Consorzio, che associa nove mutue che tutelano circa
500 mila assistiti;
- Paola Menetti, presidenza Lega cooperative e mutue e presidente nazionale
Legacoopsociali, nel suo intervento conclusivo ha ricordato i valori comuni che
legano la cooperazione con il mutualismo: valori inscindibili per una reale
crescita socioeconomica del nostro Paese.
Numerosa e attenta la platea dei partecipanti: oltre 170 rappresentanti di società
di mutuo soccorso, enti mutualistici, fondi integrativi e casse sanitarie. Molto suggestiva
l’immagine complessiva del salone, con bandiere e stendardi. In prima fila la delegazione
Cesare Pozzo e la nutrita rappresentanza del mutuo soccorso piemontese, con il presidente
del Coordinamento Soms, Ermanno Sacchetto.
Oltre al Piemonte e alla Lombardia, in rappresentanza degli altri coordinamenti
territoriali Fimiv: Luciano Saettone (Liguria); Marino Rota (Friuli V. Giulia);
Gabriella Bondavalli (Veneto); Umberto Tommasi (Toscana); Massimo
Piermattei (Emilia Romagna); Luciano Pinna (Sardegna) e Giuseppe Ciavirella
(Sicilia). Per le associazioni del Terzo Settore: Sara Rago (Aiccon), Licia Rosselli
(Fondazione Welfare Ambrosiano), Sergio Silvotti (portavoce Forum Terzo
Settore Lombardia) e Maurizio Carbonera (Auser Lombardia).
Per la Cooperazione: Andrea Papini (direttore Coopersalute), Mauro Iengo
(responsabile ufficio legislativo Legacoop), Raul Cavalli e Fabio Diana
(Fondazione Easy Care), Mauro Dellapè (direttore Mutua Trentina). Inoltre
hanno partecipatoTiziana Marcovich (Ima Italia), Maria Concetta Mazzeo e
Maria Le Rose della Fimmg (Federazione dei medici di medicina generale) e
Laura Crescentini, coordinatrice di Assoprevidenza.
La giornata si è infine conclusa con un pranzo conviviale a buffet.
PRINCIPI ANTICHI PER UNA MISSIONE RINNOVATA
La giornata annuale dedicata alla mutualità assume diversi significati e
intende cogliere più obiettivi. Intanto, desidero precisare che al di là del
significato concettuale del termine “mutualità”, che ricorre legittimamente in
diverse espressioni del variegato mondo del terzo settore non profit, nel
nostro caso ci riferiamo principalmente all’aspetto soggettivo del termine,
alla forma societaria che riguarda, appunto, le società di mutuo soccorso.
Mi preme poi ricordare che questa nuova, importante iniziativa è stata voluta
dal Consiglio generale della Fimiv ed è stata organizzata dalla Federazione
assieme alle fondazioni culturali del nostro Movimento: la Fondazione
Centro per lo studio e la documentazione delle società di mutuo soccorso di
Torino e la Fondazione Cesare Pozzo per la Mutualità, qui di casa, che
ringraziamo per l’ospitalità in questo importante salone storico.
Abbiamo corrisposto volentieri al desiderio, diffuso nel nostro movimento,
di rendere stabile l’appuntamento celebrativo introdotto il 4 marzo 2011 a
Torino, nell’ambito delle celebrazioni mutualistiche per il 150° anniversario
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Anno VI, n. 18 - 16 aprile 2012
Giorgio Verdecchia,
Federazione Sanità
Confcooperative
Christian Zahn, presidente
European Committee
Aim/Associazione
internazionale della
mutualità
dell’Unità d’Italia. Non a caso, l’appuntamento clou delle nostre iniziative
tenute nel corso del 2011 si è tenuto proprio il 4 marzo: come ormai tutti
sappiamo, il 4 marzo 1848 fu promulgato lo Statuto Albertino, la Carta
fondamentale della nuova Italia unita che ha permesso la nascita delle
società di mutuo soccorso.
Ma al di là del significato storico e rievocativo, questo appuntamento, che
vogliamo reiterare ogni anno, con eventi territoriali e nazionali a cavallo,
appunto, del 4 marzo, intende cogliere anche altri obiettivi, tra cui,
principalmente, quello di concorrere a rafforzare la nostra immagine e la
conoscenza della nostra realtà nell’opinione pubblica: possibilmente con
elementi di innovazione e di maggiore capacità di persuasione sulla utilità
sociale del nostro impegno.
Le società di mutuo soccorso oggi
Ricordo brevemente che la nostra realtà, presente e diffusa in tutto il
territorio nazionale, svolge attività solidali verso i propri soci nelle diverse modalità sviluppate
nel corso della sua lunga vita. Quelle previste dall’art. 1 della legge 3818, quindi in ambito
previdenziale, socio-assistenziale e sociosanitario e, come consentito dall’art. 2 della nostra
legge di riferimento, in campo educativo e culturale. E ciò, nelle forme più idonee e coerenti
con le istanze territoriali, in quanto le società di mutuo soccorso sono realtà che si
distinguono per il forte attaccamento al territorio e testimoniano con
l’attività quotidiana un contributo alla comunità e alla convivenza
civile, e rappresentano un patrimonio valoriale fondato sulla
partecipazione, il protagonismo individuale, il controllo diretto e
responsabile, la stabilità del patto associativo tra le generazioni.
Come sappiamo, molte Società hanno diluito nel tempo la
connotazione operativa collegata alla malattia, concentrando gli
sforzi prevalentemente verso attività culturali, di aggregazione e
di ascolto. Numerose altre, però, manifestano la loro azione di
sostegno verso i soci, organizzando la raccolta dei contributi
individuali volontari e il conferimento di sussidi in funzione del
bisogno di ciascuno nell’ambito socio-assistenziale.
In
particolare, le società di mutuo soccorso e le mutue sanitarie
riunite nella Fimiv hanno rafforzato e innovato la loro presenza,
sulla base di valori e i principi di riferimento immutati nel tempo:
• Assenza assoluta di fini lucrativi;
• Non discriminazione delle persone assistite;
• Principio della porta aperta: tutti possono aderire ad una mutua a prescindere dalle
condizioni di salute;
• Rinuncia al recesso: le società di mutuo soccorso non possono mandare via nessuno dei
propri soci anche se anziani o malati;
• Partecipazione democratica alla amministrazione della società.
Con la crisi dello stato sociale, la mutualità volontaria è ora investita di nuovi
ruoli e nuove sfide. La ridefinizione delle politiche di welfare e il rilancio delle
forme sociosanitarie integrative impegnano le Società di mutuo soccorso
nell’autogestione dei servizi integrati dell’assistenza sociale e sanitaria.
Anche in relazione allo sviluppo dei fondi sanitari integrativi, occorre far
comprendere all’opinione pubblica la grande differenza fra società di mutuo
soccorso e assicurazioni, fra socio e assicurato, fra integrazione della sanità
pubblica e privatizzazione della stessa.
Quindi, la mutualità volontaria continua a svolgere una funzione riconosciuta
in campo sociale, assistenziale e culturale. Ma, come richiamato nell’invito, “il
mutuo soccorso ha bisogno di essere meglio conosciuto, perché il suo
messaggio di previdenza e di solidarietà risalente al XIX secolo è ancora
fondamentale per il XXI secolo”. E questa Giornata nazionale della mutualità
intende appunto “valorizzare ulteriormente l’attualità propositiva del mutuo
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Anno VI, n. 18 - 16 aprile 2012
Luc Roger, direttore Fondo
Salute Sce
Antoine Valentino,
Harmonie Mutuelles
soccorso, per sostenere le politiche sociali, attraverso un grande patto di
sussidiarietà. Un patto cruciale per il miglioramento delle condizioni
economiche e sociali della collettività, nell’ambito di un completo e
moderno sistema di sicurezza sociale”.
Un nuovo patto di solidarietà
Ecco, allora, l’altro importante significato di questa iniziativa: una
occasione per rafforzare la nostra proposta di solidarietà, di inclusione
sociale, di partecipazione collettiva, di integrazione socio-assistenziale e
socio-sanitaria.
La mutualità è ancora oggi un valido strumento di risposta ai nuovi
bisogni sociali e contribuisce a definire una possibile terza via tra
intervento pubblico ed iniziativa privata a scopo di lucro.
A tale riguardo, la mutualità collegata alla Fimiv si è fatta espressione di
una progettualità assistenziale attraverso la quale intende marcare la propria distintività.
Richiamando la collaborazione fattiva tra società di mutuo soccorso più e meno strutturate ed
il coinvolgimento di soggetti erogatori di servizi in convenzione, dal volontariato alla
cooperazione sociale alla cooperazione dei medici e altri ancora, la Federazione sostiene la
costruzione sul territorio di un sistema mutualistico a filiera, che favorisca il passaggio dal
welfare dello stato ad un welfare della comunità, da un sistema di utenza passiva ad un
sistema partecipato dalla società attiva, così come indicano le politiche sociali e sanitarie degli
ultimi anni e come impongono i vincoli finanziari alla
spesa sanitaria pubblica.
La nostra proposta è quella di incanalare la spesa privata,
peraltro rilevante, dispersa ed individualizzata, in forme
mutualistiche trasparenti, partecipate e democratiche nei
loro assetti, e ciò sia per i fondi chiusi di derivazione
negoziale, sia per i fondi territoriali aperti.
Tutte le società di mutuo soccorso, sia quelle storiche a
dimensione locale, sia le mutue sanitarie a dimensione
allargata, possono collaborare per sussidiare risposte
integrate ai differenti stati e condizioni di bisogno dei
soci, in una scala crescente di impegno, di
specializzazione e di costi.
Dunque, un rinnovato ruolo della mutualità integrativa
volontaria è l’obiettivo che le società di mutuo soccorso devono perseguire, da un lato,
potenziando i loro tratti originari legati ai principi di mutualità e reciprocità e, dall’altro,
contestualizzando il proprio agire a partire dai bisogni espressi dei soci.
Tutto ciò assumendo e valorizzando la prospettiva dell’economia civile – di cui le società di
mutuo soccorso fanno parte a pieno titolo, e privilegiando il movimento cooperativo, che per
la mutualità volontaria espressa dalla Fimiv rappresenta il terreno
privilegiato di relazioni e di progettualità intersettoriale, non solo per la
matrice comune e il senso di appartenenza, ma per le affinità di intervento
nel sociale e la naturale convergenza di politiche e di strategie”.
Legacoop ha lanciato recentemente una proposta di filiera del buon vivere
che punta alla costruzione di reti assistenziali di prossimità a modulazione
variabile in funzione della complessità del bisogno, il cui onere economico
possa essere compensato per mezzo di strumenti a contribuzione
mutualistica, integrativi alla copertura pubblica.
È un processo complesso nel quale la componente relazionale tra i
soggetti coinvolti costituisce la principale variabile. È una sfida che le
società di mutuo soccorso che operano nella gestione di piani di copertura
sanitaria e sociosanitaria si sono impegnate a raccogliere, aderendo
appieno alle opportunità che le più recenti normative in materia di sanità
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Anno VI, n. 18 - 16 aprile 2012
integrativa hanno suggerito.
Non possiamo non evidenziare, in questo difficile periodo della vita
economica e sociale del nostro paese e per l’Europa, come il diritto alla
salute sia minacciato dalla crisi del welfare e dall'affermarsi di linee
politiche secondo le quali il principio di universalità dovrebbe essere
limitato e contraddetto da criteri di selettività, dettati da esigenze di
riduzione dei costi.
La crisi del welfare si manifesta in molti modi, ma non deve far
dimenticare che nel sistema pubblico c'è ancora molto da salvare. Siamo
quindi per la difesa e lo sviluppo del sistema pubblico e contro le ipotesi
che ne prevedono un sostanziale ridimensionamento e una progressiva
privatizzazione, aprendo spazi crescenti a ipotesi di cosiddetto privatosociale o, peggio, o di affermazione del principio assicurativo al posto del
Patrizia Toia,
parlamentare europea
Sebastiano Solano,
presidente della Fondazione
Società di mutuo soccorso
La delegazione delle Soms
piemontesi al rientro dalla
Giornata della Mutualità
diritto universale.
La sostenibilità dei diritti trova nei corpi sociali intermedi, che praticano il mutuo aiuto, che
mettono cioè al centro la persona con i suoi bisogni e le sue
responsabilità, una opportunità di compensazione e strumenti più
efficaci per contenere la compressione di quelle sicurezze a cui lo stato
sociale ha abituato le persone per decenni.
La riscoperta degli elementi che stanno alle origini del movimento
mutualistico (come pure della cooperazione) può essere determinante
per una risposta non regressiva e di mercato alla crisi dei sistemi
pubblici di welfare. In particolare, il principio di solidarietà, su cui si
fondano le nostre radici, può essere un solido fondamento sul quale
costruire una controtendenza alla deriva in corso verso la marginalità e
la crescita di diseguaglianze e divisione sociale.
In questo senso ci conforta l’esperienza di molti paesi europei – non a
caso abbiamo qui la testimonianza dell’Associazione internazionale
della mutualità e della mutualità francese – e, a livello comunitario, la ripresa del dibattito
sullo statuto della mutua europea, a riconoscimento del ruolo importante della mutualità a
sostegno delle politiche sociali.
Dopo tanti tentativi falliti, questa volta sembra che le istituzioni comunitarie siano seriamente
impegnate sul tema, a fronte dell’accordo intervenuto tra le associazioni mutualistiche Aim ed
Amice. Come pure, nel contesto nazionale, dopo il recente, positivo pronunciamento sulla
mutualità mediata, siamo fiduciosi di
poter ottenere in tempi non biblici
ulteriori
aggiornamenti
degli
strumenti normativi: qualche ritocco
alla sempre valida legge 3818; l’albo
nazionale delle società di mutuo
soccorso.
Siamo convinti che con la forza
delle nostre idee e con la passione
che ci contraddistingue, faremo tutti
la nostra parte – in ambito europeo,
a
livello
nazionale,
nei
coordinamenti territoriali e nelle
singole società di mutuo soccorso
–per contribuire agli ulteriori
successi del movimento mutualistico.
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Anno VI, n. 18 - 16 aprile 2012
ATTUALITÀ DEL MUTUALISMO NEL NUOVO WELFARE:
SUSSIDIARIETÀ E INTEGRAZIONE SOCIO SANITARIA
Grazia Labate, ricercatore
in economia sanitaria,
Università di York, U.K
Raffaello Sestini, capo
ufficio legislativo del
Ministero dello Sviluppo
Economico; autore della
pubblicazione "Il
Risorgimento a Fumetti"
Perché oggi c’è una ripresa forte del mutualismo?
- È una risposta alla crisi del welfare? Oppure ha una valenza più generale?
- L’analisi storica, le evidenze empiriche del suo sviluppo, i dati quantiqualitativi contenuti nel recente rapporto promosso dalla Direzione
generale per le politiche economiche e sociali del Parlamento europeo,
affinché la Commisssione approdi alla stesura dello statuto della mutualità
in Europa, forniscono una risposta che è insieme politica e di intervento
attivo e propositivo di organizzazione di una domanda sociale, volta a
rendere visibili ed esigibili diritti elusi o parzialmente protetti dei cittadini.
- Il riaffermarsi del mutualismo è soprattutto ricerca di nuove strade dopo
la crisi dei socialismi autoritari, di sistemi politici oligarchici ed autoreferenziali, di forme di
welfare paternalistico, burocratico selettivo e clientelare, per aprire varchi alla rottura del nesso
assistenza/dipendenza e fare in modo che i destinatari dell’offerta di welfare siano anche
soggetti protagonisti di una domanda sociale nuova ed appropriata.
- Una riforma del welfare richiede non solo la capacità di dare rilevanza sociale e
politica ai soggetti attivi, competenti e propositivi della domanda sociale, ma esige
in primo luogo un forte impegno politico generale nel rendere giusta la solidarietà
fiscale, nel rendere equa la solidarietà assicurativa, nel rendere espliciti i livelli di
assistenza ai quali si ha diritto. Solo così si può evitare il pericolo di cadere in una
supplenza di diritti negati o in forme di residualità delle protezioni pubbliche del
welfare.
- Non vi è conflittualità tra diritti sociali e mutualismo, ma vi è complementarietà.
- Il mutualismo con le sue pratiche di solidarietà positiva, con la sua volontà di
costruire nel presente, contro la logica dei due tempi e del rinvio al futuro, con il
suo sforzo di crescita delle capacità di realizzare in proprio, con il suo rifiuto della
passività assistita è un soggetto determinante per la costruzione di un nuovo
welfare del XXI° secolo, capace di creare un nesso tra la filosofia economica contemporanea
della capacitazione di Amartya Sen ed una nuova concezione di welfare a base universalistica
delle opportunità e delle responsabilità.
La mutualità in Europa - The role of mutual societies in the 21st century
- Il quadro del ruolo e dello sviluppo della mutualità nel Vecchio Continente a
27 mette in evidenza il protagonismo attivo che essa svolge nella politica di
coesione sociale e nello sviluppo di forme complementari di assistenza e
supporto, all’individuo e alla famiglia. Sono modalità efficienti, efficaci, che
reggono sul piano finanziario, nonostante la crisi, data la loro finalità in
assenza di lucro.
- A livello europeo le mutue offrono servizi sociali e sanitari a 230 milioni di
cittadini, rappresentano 180 miliardi di euro di quote associative con cui o
direttamente o acquistando sul mercato offrono servizi e prestazioni ai propri
soci e alle loro famiglie, dando lavoro a circa 350.000 persone.
- Le Mutual Benefit Societies forniscono coperture di welfare complementari,
supplementari o integrative a seconda del sistema di protezione sociale
vigente nei diversi paesi della Comunità.
- In alcuni casi gestiscono proprie strutture ( ospedali, farmacie, case di cura
per anziani, servizi di home-care, pacchetti servizi per le famiglie con anziani
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Anno VI, n. 18 - 16 aprile 2012
Stefano Maggi, presidente
della Fondazione Cesare
Pozzo per la Mutualità
Flavio Quaranta, studioso
del Mutuo Soccorso
non autosufficienti o per anziani soli che propongono in forma flessibile e
secondo le necessità assistenza domiciliare, cura della casa, riabilitazione
motoria o riabilitazione post-acuzie di media o lunga durata.
- Quest’ultima modalità, offerta con qualità tecnico professionale, soprattutto
per le persone anziane ha visto affermarsi in Inghilterra Benenden, la più
grande mutua britannica con oltre 1.200.000 iscritti a cui recentemente si
rivolgono anche anziani soli o anziani che temporaneamente hanno i
congiunti più prossimi lontani, per ragioni di lavoro, che con quote che vanno
da 8 sterline a settimana a 35 sterline mensili o a 420 sterline all’anno vedono
soddisfatto il loro bisogno di home-care anche temporaneo.
- In Francia Harmonie Mutuelles è la più grande fra le tante forme di
mutualità esistenti, che con 4.000.000 di iscritti e fornisce essenzialmente
coperture complementari per la salute nonché servizi sociosanitari.
- In Germania le Sparkassen, antiche mutue dei lavoratori, hanno un ruolo
integrativo del sistema obbligatorio assicurativo sociale e sanitario, nonché dell’assicurazione
obbligatoria di Long term care.
- In Belgio oltre alle mutue operanti in campo sanitario e sociale recentemente si sono
costituite sodalizi tra giovani studenti che risiedono al di fuori della propria residenza
anagrafica o addirittura dal proprio paese con il fine di sostenersi nelle spese di studio o di
qualificazione professionale post laurea.
- In Svezia la mutualità è molto diffusa nelle contee e offre e gestisce
servizi in nome e per conto dei suoi soci attraverso società di
purchaising che trattano con le autorità locali le risposte ai bisogni
del singolo o della famiglia oltre le tutele pubbliche esistenti nel
welfare svedese rispondendo a bisogni personalizzati per esempio
degli anziani, anche attraverso la cessione della nuda proprietà della
casa in cambio di residenze che utilizzano tecniche di domotica
intelligente, collegate con servizi di telemedicina e telesoccorso in
contatto con i medici e i geriatri di distretto.
La mutualità in Italia
- Da noi il patrimonio di mutualità, oltre alla sua tradizione
ultracentocinquantenaria, si è sviluppato attraverso Fimiv con oltre 1500 società di mutuo
soccorso in tutto il paese, anche se con prevalenza nel centro-nord. Negli ultimi 10 anni lo
sviluppo di società di mutuo soccorso, soprattutto nel campo socio assistenziale, ha affinato
capacità di adesione, modalità di gestione diretta o indiretta di offrire servizi e prestazioni. La
storica Mutua nazionale Cesare Pozzo che con circa 90.000 soci e 270.000 assistiti è stata
antesignana della mutualità in campo sociosanitario.
- 55 società di mutuo soccorso in campo sociosanitario, 9 delle quali di
grandi dimensioni impegnate nel Consorzio nazionale Mu.Sa., garantiscono
ad oltre 400.000 soci e loro familiari il rimborso di una vasta gamma di
prestazioni sanitarie e servizi di tutto rispetto.
- Per l’assistenza ai non autosufficienti, la Cooperativa Coopselios (con
Mutua Nuova Sanità) ha recentemente costituito assieme ad un gruppo di
cooperative sociali la Fondazione Easy Care, che è attiva già in alcune regioni
del paese per l’assistenza domiciliare integrata. L’esperienza conseguente di
“Pronto Serenità” è un modello di mutualità per l’erogazione di servizi alla
persona, che offre soluzioni alle famiglie, ai soggetti fragili, agli anziani
attraverso strumenti di sostegno, assistenza e cura.
- Non manca nel nostro paese un tessuto forte di mutualità, volontariato,
associazionismo, cooperazione, quel famoso terzo settore, che non può
essere solo celebrato o evocato in tempi di crisi. Vi è bisogno di coniugare
sul serio un nuovo welfare nel quale trovare le cerniere di coerenza tra il
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Anno VI, n. 18 - 16 aprile 2012
Giorgio Gemelli,
coordinatore progetto
salute Legacoop
Nino Cortorello, segretario
nazionale Filt Cgil e (in
basso) Valerio Ceffa
vicepresidente Mu.Sa.
ruolo delle istituzioni pubbliche, la sussidiarietà verticale ed
orizzontale prevista dal nostro ordinamento, la solidarietà
individuale e collettiva, quella negoziale e quella di territorio, per
affermare la esigibilità dei diritti e renderli aderenti alla domanda
sociale del nostro tempo.
Il nuovo welfare
- Le forme di nuovo mutualismo non possono essere considerate
come interventi di supplenza di diritti negati dalla crisi e dal
restringimento del welfare, ma come soggettività positiva volta ad
affermare un rapporto radicalmente mutato tra pubblica
amministrazione e società. Potere di partecipare e co-decidere
risposte immediate e scelte di medio e lungo periodo sul terreno
delle politiche pubbliche in campo sociosanitario, che riguardano
l’esistenza dei cittadini ed il divenire dei loro bisogni.
- Il primo decennio del 21° secolo si è chiuso con la più grande crisi, dai tempi della seconda
guerra mondiale. Una crisi che nasce finanziaria ma che è diventata presto economica fino ad
investire il cuore e la tenuta delle istituzioni nazionali e sovranazionali, la legittimità delle loro
decisioni, la loro democraticità. I fatti di questi ultimi due anni e
soprattutto di questi ultimi mesi ci dicono quanto siano state
fallaci le teorie sulla finanza e quelle sulla primazia del mercato e
degli stati nazionali.
- La finanza non genera ricchezza e soprattutto non genera
uguaglianza, la rinazionalizzazione delle politiche fa perdere la
visione d’insieme e con essa ogni vera possibilità di successo.
- Per questo c’ è bisogno, proprio dentro la crisi, di una visione
comune, di una mutualità di intenti e di obiettivi da perseguire, in
Europa, come in Italia, per la crescita, il lavoro e per il nuovo
welfare, che non è al riparo, dai vincoli di bilancio e dai
contenimenti della spesa pubblica, anche se dalla famigerata
delega fiscale e assistenziale è stata stralciata la parte assistenziale
per formulare una proposta d’insieme che al momento non si
conosce
- La crisi colpisce il sistema di protezione sociale e sanitario: meno
fondi, meno personale, meno presa in carico, crisi delle risposte sanitarie, i pronto soccorso
all’emergenza quotidiana, il territorio carente di risposte sociosanitarie integrate. Indici di
povertà che aumentano cosi come quelli di deprivazione.
La gamma dei bisogni, nella crisi, per effetto dell’aumento delle diseguaglianze, tende ad
ampliarsi soprattutto nella campo della non autosufficienza di una
popolazione che invecchia, nella precarietà lavorativa, nell’alto tasso
di disoccupazione, nel contrasto alla povertà e all’esclusione
sociale, nella difficoltà di conciliare lavoro e maternità.
Che fare?
- Definire i livelli essenziali delle prestazioni sociosanitarie, come
diritti esigibili da parte di tutti i cittadini. I famosi LEP, attraverso
una ricognizione dell’esistente, portando a razionalità, efficienza ed
efficacia, le diverse provvidenze monetarie esistenti, i servizi delle
varie leggi di settore, procedendo davvero ad una effettiva
integrazione sociosanitaria che realizzi almeno lo spostamento
dell’1% delle risorse sanitarie verso il sociale integrato.
- Graduare le prestazioni per tipologia e per capacità di spesa non
solo del singolo ma della sua famiglia, misurata attraverso un
parametro ISEE riformato, per applicare in modo esteso un
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Anno VI, n. 18 - 16 aprile 2012
universalismo mirato a garantire equità nell’accessoed equità nell’uso a
secondo della capacità di produzione di reddito e possesso di ricchezza.
- Attuare con rigore e senza riserve il principio di sussidiarietà, inteso
come partecipazione della comunità e degli strumenti di autogoverno cui
essa sceglie di dotarsi per codecidere obiettivi e traguardi da raggiungere
nell’uso e nell’estensione dei diritti di cittadinanza.
- Una mutualità di intenti e di azioni di medio e lungo periodo per
costruire il welfare del 21° secolo.
Paola Menetti, presidente Legacoop Sociali
150° DELL’UNITÀ D’ITALIA / IL PERCORSO CELEBRATIVO DEL MUTUO SOCCORSO
- “I MILLE RICORDI - Giuseppe Garibaldi e le Società di Mutuo Soccorso” - Edizione per il 150°. Mostra itinerante
organizzata dalla Fondazione Centro per lo studio e la documentazione delle società di mutuo soccorso Onlus.
- Roma, 29 ottobre 2010 - Convegno “Il Mutuo Soccorso dal Risorgimento ad oggi. Il futuro ha un cuore antico: memoria,
attualità, prospettive” - SMS “Giuseppe Garibaldi” di Roma.
- Pinerolo, 31 ottobre 2010 - Convegno “La Storia siamo anche noi. Le Società di mutuo soccorso per altri 150 anni di
solidarietà”.
- S. Ninfa, 21 novembre 2010 - Convegno della Soms di Santa Ninfa: “150 anni dall’Unità d’Italia e dalla nascita del
mutualismo in Sicilia”.
- Firenze, 26 novembre 2010 - “Volontariato e mutua solidarietà. 150 anni di previdenza in Italia”. Convegno di studi (Palazzo
Vecchio) organizzato dalla Fondazione Turati in collaborazione con la Fondazione Cesare Pozzo per la Mutualità Pubblicazione (Lacaita, 2011).
- Sassari, 25 maggio 2010 - Convegno (Aula Magna Università degli Studi) su: “160 anni di mutuo soccorso in Sardegna nel
150° dell’Unità d’Italia”, a cura del Coordinamento Soms Sardegna”.
- Millesimo (SV), 13 giugno 2011 - Apertura delle manifestazioni per il 150° dell’Unita d’Italia. Settembre 2011: presentazione
del libro curato dal prof. Bruno Chiarlone, sulla figura del garibaldino Elidoro Specchi.
- Petralia Sottana (PA), 19 giugno 2011 - Convegno regionale delle Soms siciliane sull’Unità d’Italia.
- Torino, 4 marzo 2011 - “Il diritto di esistere. Un futuro tracciato dalla storia”: Manifestazione nazionale e comvegno (Teatro
Piccolo Regio) delle società di mutuo soccorso italiane organizzato da Fimiv, dalla Fondazione Centro per lo studio e la
documentazione delle Società di mutuo soccorso e dalla Fondazione Cesare Pozzo per la Mutualità.
- Pinerolo, 9 aprile 2011 - Convegno “Noi c’eravamo. Le società di mutuo soccorso nel Risorgimento”.
- Bologna, 19 marzo 2011 - Convegno Internazionale di Studi organizzato dalla Mutua Integrativa Campa su: “I valori del
risorgimento all’origine dell’Europa. Mutualismo, mutuo Soccorso ed associazionismo”.
- 26 marzo - 16 aprile - 21 maggio 2011 - “Unità d’intenti. Le Società di Mutuo Soccorso piemontesi alle origini dello stato
sociale dell’Italia unitaria”. Convegno in tre atti proposto dalle Società di mutuo soccorso di Borgomanero, Castellazzo Bormida
e Fossano.
- Torino, 28 maggio 2011 - Spettacolo musicale "150 la storia canta" Percorso teatrale nel quartiere Borgo Po.
- Codroipo (UD), 30 maggio 2011 - Serata dedicata a due garibaldini friulani dal titolo “Due figure alternative del
Risorgimento in Friuli: Prospero Antonini e Giovanni Battista Marioni”.
- Vercelli, 5 novembre 2011 - Convegno e mostra dell’Associazione Generale Lavoratori di Vercelli.
- Faenza, 11 novembre 2011 - "Sussidiarietà e Mutualità. Giuseppe Garibaldi e le società di mutuo soccorso". Convegno
organizzato dalla Fondazione Cesare Pozzo per la Mutualità e dall’Istituto Santi.
- Torino, 4 marzo 2012 - Inaugurazione mostra Modus Vivendi al Museo di Scienze Naturali e incontro a chiusura della mostra
“Le miniere dei Faraoni”.
- Milano, 16 marzo 2012 - “Giornata Nazionale della Mutualità” (Salone Liberty della SNMS Cesare Pozzo) organizzata da
Fimiv assieme alla Fondazione Cesare Pozzo per la Mutualità ed alla Fondazione Centro per lo studio e la documentazione delle
società di mutuo soccorso. Chiusura delle celebrazioni mutualistiche per il 150° dell’Unità d’Italia e Convegno “Mutuo soccorso
oggi: un patto di sussidiarietà per lo sviluppo delle politiche sociali”.
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Anno VI, n. 18 - 16 aprile 2012
RINNOVATI GLI ORGANISMI DIRIGENTI FIMIV
Il Consiglio Generale della Fimiv, nella riunione del 3 aprile scorso, ha provveduto ad aggiornare la propria
compagine. Infatti, l’ultima assemblea nazionale della SNMS Cesare Pozzo ha rinnovato le cariche sociali e da ciò è
scaturita la modifica di alcuni dei suoi rappresentanti in seno agli organismi dirigenti della Federazione. L’ultima
Direzione Fimiv (23 febbraio 2012) ha preso atto di queste novità e le ha riportate al Consiglio Generale, che ha
approvato all'unanimità le cooptazioni e ha previsto un'assemblea dei delegati per la ratifica del nuovo assetto degli
organismi dirigenti.
I componenti dimissionari del Consiglio Generale, rappresentanti della Cesare Pozzo, sono: Antonio Chirico,
Luciano Giorgetti, Gianfranco Rossato, Matteo Simone, Ezio Spigarelli, Nicola Vianello e Guido Ziniti.
I nuovi membri, designati sempre dalla Cesare Pozzo per sostituire i dimissionari, sono: Giovanni Sica (presidente
SNMS Cesare Pozzo), Sauro Corona (Cesare Pozzo Emilia Romagna), Renzo Re (Cesare Pozzo Abruzzo), Manuela
Tamalio (Cesare Pozzo Piemonte). Il Consiglio ha cooptato anche il presidente di Fimiv Lombardia, Alessandro
Molina. Attualmente il Consiglio Generale Fimiv è composto da 40 membri.
Conseguentemente, anche la Direzione Fimiv ha registrato alcune modifiche nella sua composizione. Infatti Marino
Rota e Giovanni Sica (nominato vicepresidente della Fimiv) sono subentrati ai dimissionari Gianfranco Rossato e
Loredana Vergassola, impegnati in altri rilevanti incarichi del movimento mutualistico.
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Anno VI, n. 18 - 16 aprile 2012
STATUTO DELLA MUTUA EUROPEA: FIMIV INCONTRA
L’EUROPARLAMENTARE LUIGI BERLINGUER
Il 4 aprile scorso, l’europarlamentare Luigi Berlinguer ha incontrato a
Roma una delegazione Fimiv/Legacoop: il presidente della Fimiv
Placido Putzolu, il presidente del coordinamento Soms Sardegna,
Luciano Pinna, Mauro Iengo, responsabile dell’ufficio legislative
Legacoop e Giorgio Gemelli, coordinator del progetto salute Legacoop.
Luigi Berlinguer è stato designato dal Parlamento europeo quale
relatore di un pronunciamento giuridico che illustri il rilevante ruolo
sociale ed economico della mutualità in ambito comunitario, evidenzi le
disomogeneità normative tra stati e inviti la Commissione ad attivare le
procedure per un Regolamento sullo statuto della mutua europea.
All’incontro ha assistito Francesco Cerasani, assistente del Gruppo parlamentare S&D.
Iter attuale del dossier sullo Statuto della Mutua Europea:
- Luglio 2011 – Il Parlamento europeo (Commissione occupazione affari sociali)
commissiona e pubblica uno studio sulle mutue in Europa dal titolo: ‘Il ruolo delle mutue nel
21° secolo’.
- Marzo 2012 – La Commissione UE incarica sempre lo Studio Panteia voon Beleind di
redigere una ulteriore ricerca sulle mutue europee, prendendo a campione 10 stati, tra cui
l’Italia. Fimiv ha già risposoto al questionario ed ora è prevista una intervista telefonica.
- Marzo 2012 – Tre commissioni del Parlamento europeo - Giuridica (JURI), Occupazione e
affari sociali (EMPL), Affari economici (ECON) - formuleranno un parere politico
concernente lo statuto della mutua europea.
(Commissione parlamentare JURI Giuridica). Il parere non si tradurrà, in
questa fase, in una bozza di regolamento dello statuto, ma sarà essenzialmente un parere
politico che sosterrà la necessità di uno statuto europeo per le mutue e quindi vuole
sollecitare la Commissione europea affinché lavori per la formulazione di una bozza di
regolamento.
La delegazione Fimiv con
l’europarlamentare Luigi
Berlinguer (da sinistra:
Mauro Iengo, Placido
Putzolu, Giorgio Gemelli,
Luigi Berlinguer e Luciano
Pinna).
Prima presentazione della bozza di parere prima decina di giorni di luglio. Primi di settembre
emendamenti; voto in commissione metà settembre. L’obiettivo sarebbe l’approvazione in
sessione plenaria, se tutto va bene, nel dicembre 2012, altrimenti inizio 2013. In ogni caso, è
stato precisato, per la prima presentazione del parere, si attenderà la pubblicazione dello
studio sulle mutue della Commissione europea.
Nel corso dei prossimi mesi si ipotizza l’organizzazione di alcuni incontri ristretti con
rappresentanti del settore mutue (ad esempio colazioni di lavoro a Bruxelles).
In settembre, dopo la presentazione degli emendamenti, l’ufficio di Berlinguer propone di
organizzare un evento congiunto con AIM al Parlamento europeo. L’iniziativa avrebbe la
forma di una conferenza aperta la
mattina, seguita da una riunione degli
addetti ai lavori nel pomeriggio. Relatori
nella sessione mattutina pubblica
potrebbero essere i Commissari Tajani
(Impresa e industria), Barnier (Mercato
unico),
Andor
(Affari
sociali),
europarlamentari, rappresentanti del
settore mutue (AIM e/o organizzazioni
nazionali socie).
Iter pregresso
- Il Parlamento Europeo, nella seduta di
Strasburgo del 10 marzo 2011, ha
adottato a larga maggioranza una
dichiarazione sulla costituzione di uno
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Anno VI, n. 18 - 16 aprile 2012
Statuto europeo per mutue, associazioni e fondazioni (386 firme). La mutualità volontaria e una realtà importante e
attiva nella maggior parte dei paesi europei e assiste complessivamente oltre 230 milioni di cittadini comunitari.
Tuttavia, le forme giuridiche nazionali sono difformi e si ravvisa da tempo l’esigenza di un soggetto giuridico
societario riconosciuto in ambito comunitario.
- Già il 19 febbraio 2009, il Parlamento europeo aveva approvato quasi all’unanimità il “Rapporto sull’economia
sociale” della Commissione per l’occupazione e gli affari sociali. Relatrice l’europarlamentare italiana Patrizia Toia. Il
Rapporto chiede misure adeguate per far prosperare l’economia sociale, quali l'accesso agevolato al credito, sgravi
fiscali e lo sviluppo del microcredito, l'introduzione di statuti, compreso quello della mutua europea.
- Il 20 maggio 2010, il Parlamento europeo ha adottato una risoluzione sulla creazione di un mercato unico per i
consumatori e i cittadini (2010/2011(INI) - relatore: Louis Grech - nella quale si chiede alla Commissione di
predisporre una proposta di Regolamento per lo statuto della mutua europea.
- La Comunicazione della Commissione Ue del 27 ottobre 2010 (COM(2010)608), sottoposta ai singoli stati per
commenti e osservazioni, recepisce, seppure solo parzialmente, l’istanza del Parlamento Ue, in quanto prevede (2.4)
”l’avvio di uno studio sulla situazione delle mutue in tutti gli stati membri per esaminare in particolare le loro attivita
transfrontaliere”. Tale studio e attualmente in corso.
- Infine, il 10 novembre 2010, cinque parlamentari europei (Marc Tarabella (S&D, B), Pascal Canfin (Greens, F),
Regina Bastos (EPP, P), Marie-Christine Vergiat (GUE, F) e Renate Weber (ALDE, RO) hanno sottoscritto e
lanciato una dichiarazione (n. 84/2010) a favore dello statuto della mutua europea. La dichiarazione invita la
Commissione europea ad avviare l’iter necessario per la formulazione dei necessari regolamenti, supportati da un
adeguato studio conoscitivo dei fenomeni associativi. Uno specifico statuto europeo potrà costituire per le mutue
uno strumento essenziale per il loro sviluppo nel mercato interno, consentendo la realizzazione di un sistema di
protezione sociale e sanitaria complementare all’intervento pubblico, basato su caratteristiche peculiari del
mutualismo quali la democrazia e a solidarietà. Inoltre, la mancanza di uno specifico Statuto europeo lascerebbe il
settore mutualistico penalizzato sul piano della competitività, mentre invece l’Europa avrebbe bisogno di una
economia fortemente caratterizzata sul piano sociale in grado di conseguire obiettivi di benessere sociale collettivo.
PROSSIMI APPUNTAMENTI 2012
- 20 aprile (Bologna) Convegno della Fondazione Barberini “Come costruire capitale sociale” Il ruolo della
cooperazione per un nuovo welfare solidaristico
- 22 aprile (S. Ninfa TP) Manifestazione 125° anniversario Soms S. Ninfa
- 27 aprile (Milano) Assemblea di bilancio Fondo Salute SCE
- 27 aprile (Reggio Emilia) Collegio dei Partecipanti Fondazione Easy Care
- 28 aprile (Bologna) Assemblea di bilancio CAMPA
- 5 maggio (Novara) Assemblea di bilancio Consorzio Mutue
- 8 maggio (Milano) Seminario e CdA Consorzio Mu.Sa
- 8 maggio (Roma) Direzione nazionale Legacoop
- 9 maggio (Roma) Assemblea nazionale Confcooperative
- 10 maggio (Milano) Giornata della Previdenza (Assoprevidenza)
- 19 maggio (Firenze) Assemblea annuale soci Insieme Salute Toscana
- 21 maggio (Pinerolo) Assemblea annuale soci Mutua Pinerolese
- 30 maggio (Milano) Assemblea annuale soci SNMS Cesare Pozzo
- 31 maggio-1 giugno (Bruxelles) XXX Assemblea generale e Board AIM/Ass. int. della mutualità
- 12–15 giugno (Roma) Sanit - edizione 2012
- 5 luglio (Roma) Assemblea ACI (Alleanza Cooperative Italiane) in occasione dell’Anno internazionale delle
cooperative, alla presenza del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano
- 25-30 settembre (Pietrasanta/Versilia) Festival della Salute 2012
- 26-27 ottobre (Bertinoro) Giornate di Bertinoro 2012
- 20-23 novembre (Arezzo) Forum Risk Management 2012
- 28-29 novembre (Bruxelles) Assemblea AIM e Conferenza: “Reinventing healthy ageing"
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Anno VI, n. 18 - 16 aprile 2012
2012 ANNO INTERNAZIONALE DELLE COOPERATIVE
Il 2012 è un anno particolarmente importante per il movimento
cooperativo. Infatti, il 18 dicembre 2009, nella 64a sessione
dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, gli Stati Membri
all’unanimità hanno proclamato il 2012 Anno Internazionale delle
Cooperative. Lo slogan ufficiale adottato per le celebrazioni
dell’Anno - le cooperative costruiscono un mondo migliore - vuole
porre l’enfasi sia sul contributo sociale che sulla dimensione
imprenditoriale delle cooperative, mettendo così in evidenza come
esse rappresentino uno degli attori principali dello sviluppo
economico e sociale di Paesi, comunità e individui in ogni parte del
mondo. Il logo utilizzato, sette figure che sollevano un cubo, evoca i
sette principi del movimento cooperativo: Adesione Libera e
Volontaria, Controllo Democratico da parte dei Soci, Partecipazione
economica dei Soci, Autonomia ed Indipendenza, Educazione, Formazione ed Informazione,
Cooperazione tra cooperative, Impegno verso la comunità.
La Risoluzione ONU che dichiara il 2012 Anno Internazionale delle Cooperative invita i
Governi degli Stati Membri, le Nazioni Unite, le organizzazioni cooperative e gli altri
stakeholders a cogliere l’occasione dell’Anno come modo per promuovere il cooperativismo e
sensibilizzare sul contributo delle cooperative allo sviluppo socio-economico. La Risoluzione
incoraggia, inoltre, gli stessi Governi a creare un ambiente di maggiore sostegno allo sviluppo
cooperativo.
Nello specifico, tre sono gli obiettivi dell’Anno Internazionale delle Cooperative:
- Sensibilizzare l’opinione pubblica sulle cooperative e il loro contributo allo sviluppo socioeconomico e al raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo del Millennio;
- Promuovere la nascita e lo sviluppo delle cooperative;
- Sensibilizzare i Governi affinché adottino politiche, legislazioni e programmi che
favoriscano la nascita, lo sviluppo e la stabilità delle cooperative a lungo termine.
L'ITALIA COOPERATIVA: 150 ANNI DI STORIA E DI MEMORIA
Le imprese cooperative rappresentano oggi circa il 7% del PIL, contano 12
milioni di soci, oltre un milione e centomila occupati, e vantano posizioni di
eccellenza in molti settori dell’economia nazionale. F. Fabbri ne ripropone le
vicende attraverso i 150 anni della storia d’Italia. Vengono ricostruite le tappe
che condussero alla fondazione (1886) della Federazione delle società
cooperative (poi Lega), e quindi al pieno riconoscimento sociale e legislativo
durante l’età giolittiana. Nel primo dopoguerra, al momento del massimo
sviluppo, la Lega fu attaccata dallo squadrismo fascista e, il 14 novembre 1925,
fu sciolta dal prefetto di Milano che avviò l’inarrestabile «fascistizzazione» del
movimento. La Lega delle Cooperative fu ricostituita nel 1945. Si affermò allora
la leadership del Partito Comunista, anche se, fin dal 1962, fu avviato quel lento
processo che l’avrebbe trasformata in un organismo autonomo dai partiti. A
metà degli anni Settanta, anche al di fuori delle «isole rosse», la «terza via»
dell’economia si proponeva già in alternativa a quella privata come a quella
pubblica. Dagli anni Ottanta, il «sistema» delle cooperative e dei loro Consorzi, con l’esecuzione di rilevanti opere
pubbliche, si affermava ormai nella sfera nazionale ed internazionale. Dopo la crisi dei primi anni Novanta, superato
il meccanismo della «cooperazione di partito», fu avviata quella definitiva trasformazione della struttura
organizzativa, produttiva e finanziaria che, nell’arco di un ventennio, ha reso Legacoop uno dei protagonisti
indiscussi nel campo della più avanzata e diffusa imprenditorialità, pur nel rispetto dei principi fondanti della
partecipazione economica e del controllo democratico dei soci.
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Anno VI, n. 18 - 16 aprile 2012
Il lancio ufficiale dell’Anno Internazionale delle Cooperative si è tenuto il 31 ottobre 2011, presso il Palazzo di Vetro
a New York, alla presenza del vice segretario generale delle Nazioni Unite, Asha-Rose Migiro e del sottosegretario
Generale delle Nazioni Unite, Sha Zukang. Hanno inoltre partecipato all’evento oltre 150 leader cooperativi da tutto
il mondo. Per l’Alleanza delle Cooperative Italiane erano presenti il presidente di Confcooperative, Luigi Marino, e il
presidente di Legacoop, Giuliano Poletti.
Riconoscimenti importanti sono pervenuti da personalità di spicco della comunità internazionale, tra cui il segretario
generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-moon, e il Direttore Generale dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro,
Juan Somavia.
“Le cooperative sono una presenza unica e inestimabile nel mondo odierno – ha dichiarato Ban Ki-moon - Aiutano
a ridurre la povertà e a creare posti di lavoro”. “Le cooperative ricordano alla Comunità Internazionale che è
possibile perseguire sia efficienza economica che responsabilità sociale”.
È importante sapere che queste imprese, basate sui valori e sui principi cooperativi, sono di proprietà di quasi un
miliardo di cooperatori nel mondo e danno occupazione a circa 100 milioni di lavoratori – 20 per cento in più delle
imprese multinazionali. Forniscono una fonte di reddito sostenibile per le comunità e gli individui che sta alla base
della loro forza economica durevole.
In quanto imprese controllate dai soci, le cooperative adottano principi democratici che mettono le persone al centro
del fare impresa. Proprio per questo, esse promuovono la partecipazione più ampia possibile delle persone nello
sviluppo economico e sociale, con particolare riferimento alle donne, ai giovani, agli anziani, alle persone con
disabilità.
FONDAZIONE SOCIETÀ DI MUTUO SOCCORSO
La Fondazione Centro per lo studio e la
documentazione delle Società di mutuo
soccorso - Onlus è stata costituita nel mese di
dicembre 2001 su iniziativa della Regione
Piemonte e del Coordinamento regionale
delle Società di mutuo soccorso piemontesi.
La
Fondazione
nasce
dall’esperienza
sviluppata sul territorio, a partire dal 1996, dal
“Centro per lo studio e la documentazione
delle Società di mutuo soccorso” istituito
dalla Regione Piemonte attraverso la legge
numero 24 del 9 aprile 1990 –
successivamente modificata dalla legge
numero 82 del 22 ottobre 1996 - finalizzata
alla “Tutela e promozione del patrimonio e
dei valori storici, sociali e culturali delle Società di mutuo soccorso”.
La Fondazione è il punto di riferimento di oltre quattrocento Sodalizi ancora attivi in tutte le province piemontesi e
svolge attività legate alla conoscenza, valorizzazione, acquisizione e conservazione del patrimonio storicodocumentale ed artistico del mutualismo piemontese. Contribuisce a mantenere vivi ed a diffondere gli ideali di
solidarietà ed attenzione alla persona che avevano all’origine ispirato le Società di mutuo soccorso, pur agendo ora in
contesti profondamente mutati.
La Fondazione prosegue anche l’attività di ricerca sui temi del mutualismo, realizzando o contribuendo a realizzare
pubblicazioni, organizzando convegni, e promuovendo iniziative culturali che, in questi anni, hanno visto le Società
di mutuo soccorso nuovamente protagoniste.
Purtroppo i continui tagli alla Cultura costringono sempre di più la Fondazione a cercare altrove i fondi per le
proprie attività e anche quest’anno è possibile per chiunque destinare alla Fondazione Centro per lo studio e la
documentazione delle Società di mutuo soccorso – Onlus il cinque per mille della dichiarazione dei redditi.
La scelta può essere effettuata apponendo la propria firma ed indicando il Codice fiscale della Fondazione
08336420016 nel riquadro “Sostegno del volontariato, delle organizzazioni non lucrative …e fondazioni” nel
modulo della dichiarazione dei redditi.
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Anno VI, n. 18 - 16 aprile 2012
WELFARE E TERZO SETTORE
CONTRARIETÀ PER LA CHIUSURA DELL'AGENZIA
PER IL TERZO SETTORE
Andrea Olivero, portavoce
del Forum Terzo Settore
Dura presa di posizione del Forum del Terzo Settore (cui
partecipa Fimiv) per la chiusura dell’Agenzia del Terzo Settore,
le cui competenze verrebbero affidate al Ministero del Lavoro.
La cancellazione dell'Agenzia del Terzo settore significa non
soltanto non tenere conto della peculiarità del nostro mondo,
ma è anche un gesto di scarsa considerazione per una realtà che
in questi anni si è spesa per la crescita del Paese e per
l'innovazione, soprattutto nella trasparenza, all'interno della
società italiana.
Con l’obiettivo di ‘contenere’ la spesa pubblica, si perde tuttavia
uno strumento di promozione, ma anche di vigilanza e
controllo, fondamentale per il terzo settore.
Tuttavia, come spiega l’economista Stefano Zamagni, presidente dell’Agenzia dal 2007,
questa decisione non è finanziariamente conveniente come può sembrare, anzi, comporta un
alto rischio economico: aspettare troppo a lungo per vedere istituita in Italia l’Autorità per il
Terzo Settore, cioè un soggetto pubblico autonomo con compiti d’indirizzo e controllo
dell’intero settore, un ente che legittimi il valore economico e sociale dell’universo delle
cooperative sociali, fondazioni, associazioni e altre organizzazioni no profit che in Italia
producono quasi 6 punti di Pil, occupando circa 6 milioni di persone.
«Si tratta di un sillogismo anti-aristotelico» ha spiega Zamagni illustrando il lavoro svolto in
questi anni, «l’Agenzia ha prodotto moltissimo e predisposto tutte le condizioni per compiere
il passo successivo, cioè trasformarsi in Autorità, portando l’operato a livelli di eccellenza».
L’abrogazione dell’Agenzia, quindi, non è un arresto ma una retrocessione. Negli ultimi due
anni l’ente ha raddoppiato la sua produttività nonostante i progressivi tagli della spesa
pubblica: dagli oltre 2,5 milioni di euro stabiliti per legge, si è passati a un finanziamento di
circa 1,1 milioni di euro nel 2010 e 680mila euro nel 2011. A questo va aggiunta la
sospensione degli emolumenti ai Consiglieri e al Presidente sancita nel 2010 dal Decreto
Tremonti sulla stabilizzazione finanziaria. L’inadeguato livello di finanziamento dell’Agenzia,
stante l’attuale situazione economico-finanziaria del Paese, ha spinto il Governo a
riappropriarsi dei 750mila euro già stanziati per l’attività del 2012, forse sottostimando le
conseguenze negative per lo sviluppo economico di lungo-periodo del settore e del Paese. «In
questo modo si dà un segnale negativo al mondo del Terzo Settore, cioè che non
meriti un ente dedicato, che sia di vigilanza e controllo ma anche e soprattutto di
promozione e incentivazione all’azione. Il Ministero potrà certamente portare avanti
vigilanza e controllo ma non potrà occuparsi delle seconde due» afferma Zamagni.
Anche Andrea Olivero, portavoce del Forum del Terzo Settore, ha espresso
contrarietà a questa decisione presa dal Governo, “peraltro in totale contraddizione
con i segnali di attenzione che finora ci aveva mostrato. L’Agenzia per il Terzo
settore, seppur ente di emanazione governativa, ha svolto un importante ruolo di
‘terzietà’ tra organizzazioni non profit e istituzioni, ruolo che le ha permesso di essere
autorevole strumento di controllo, trasparenza e promozione del terzo settore in
modo autonomo e non immediatamente legato all’azione di governo. Sopprimere
l’Agenzia - prosegue il Portavoce - per risparmi del tutto inconsistenti, è quindi una
scelta miope, foriera di gravi conseguenze per tutto il terzo settore, che ne va a
minare la sua articolazione organizzativa e soprattutto la sua autonomia.”
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Anno VI, n. 18 - 16 aprile 2012
PREVENZIONE SANITARIA A “FA' LA COSA GIUSTA!”
Oltre 1600 i contati avuti nello stand “Sanità Solidale” di
CesarePozzo, Fondo Salute e Consorzio Farsi prossimo Salute
nei giorni di “Fa' la cosa giusta! 2012” a Milano.
Durante la nona edizione della fiera dell'economia solidale e
sostenibile sono stati presentati i progetti di sanità solidale per
la cooperazione sociale e per i consumatori attenti a politiche
sanitarie integrative del Sistema Nazionale Pubblico e nel
contempo caratterizzate dai valori della mutualità e solidarietà.
I visitatori hanno manifestato buon interesse per i 10 micro laboratori di prevenzione sanitaria, prevalentemente dedicati a
bambini, adolescenti e giovani:
prevenzione ginecologica, ortopedia, igiene orale e neurologia
sono i temi che sono stati affrontati con specifiche attività e
che hanno visto la partecipazione di circa 200 persone.
Ospiti di particolare interesse allo stand sono stati Marco Granelli, assessore alla sicurezza,
coesione sociale e volontariato del Comune di Milano, e il suo collega Pierfrancesco Majorino,
assessore alle politiche sociali e cultura della salute.
L'edizione 2012 di Fa' la cosa giusta! si è chiusa con oltre 67mila presenze. I 29mila mq di spazio
espositivo hanno ospitato oltre 700 aziende, associazioni e realtà dell'economia sostenibile, divise
nelle 11 sezioni tematiche.
Il Progetto Scuole ha coinvolto circa 2000 studenti appartenenti a 100 scuole di ogni ordine e
grado, che hanno partecipato al fitto calendario di percorsi guidati e laboratori oppure hanno
visitato liberamente la fiera. Anche la stampa ha dimostrato notevole interesse: 700 i giornalisti
accreditati e un'ampia copertura stampa da parte delle principali testate nazionali e una capillare
presenza sugli organi di informazione locale.
Fa' la cosa giusta! è stata caratterizzata anche da un fitto programma culturale: 270 tra incontri,
mostre, laboratori e spettacoli teatrali, tutti molto apprezzati dal pubblico. Tra i più partecipati, lo
spettacolo di Diego Parassole “I consumisti mangiano i bambini” e “A Genova non ci sono i
pinguini”, con Ugo Dighero, che hanno fatto registrare il tutto esaurito all'Auditorium
Novamont. Grande anche la partecipazione ai moltissimi laboratori organizzati durante i tre
giorni, in particolare per gli appuntamenti dedicati all'orticoltura urbana e all'autoproduzione di
cosmetici per viso e corpo.
SOCIALISMO SPEZZINO- 1892 – 1945: APPUNTI PER UNA STORIA
Il libro intende ripercorrere le battaglie fatte nel Novecento dai primi socialisti per
l’evoluzione non solo del proletariato ma dell’umanità intera, delle sue condizioni civili,
morali ed economiche, per la liberazione della donna in casa e sul lavoro, per la
protezione e l’educazione dei fanciulli, per la sicurezza della famiglia.
Il quadro temporale prescelto è, quindi, quello che va dagli albori della storia
dell’organizzazione del movimento operaio alla nascita del partito, al suo insediamento
nella realtà locale, all’avvento del fascismo, alla lotta contro la dittatura, fino alla trovata
libertà.
La pubblicazione si apre con un saggio di Loredana Vergassola (Gli albori del
movimento operaio alla Spezia) che evidenzia il ruolo fondamentale delle società di
mutuo soccorso nella organizzazione e nella crescita culturale della classe operaia.
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Anno VI, n. 18 - 16 aprile 2012
SOMS PIEMONTE: SERVIZI DI MEDICINA PREVENTIVA
Il Coordinamento delle Società di mutuo soccorso del Piemonte propone ai soci delle Soms aderenti una campagna
di prevenzione rivolta alle patologie del sistema vascolare, sulla scorta del progetto nazionale “Un minuto per la vita“
e mirato ad evidenziare le patologie legate all’aneurisma addominale.
Il progetto “Screening degli aneurismi dell'aorta addominale e delle arteriopatie periferiche” sarà esteso anche alle
patologie delle carotidi e delle arteriopatie degli arti inferiori. Il progetto è condotto grazie alla collaborazione del
dottor Claudio Novali, primario di Chirurgia vascolare all’ospedale S. Croce di Cuneo.
Le Soms interessate al progetto sono quelle di Pinerolo e Cuneo, che offrono ai propri soci questa opportunità,
organizzando gli incontri nei locali della propria società o in un locale idoneo. Al socio è chiesto un piccolo
contributo economico.
SPORTELLI ADIESSE CON SOS MALNATE
Dal 13 febbraio 2012 con l’avvio dei primi sportelli nel distretto
di Varese, è partita la rete di sportelli territoriali che il progetto
Varese AdS sta promovendo in collaborazione con l’Asl di
Varese e con numerosi partner locali. Sono gli Sportelli Adiesse
Comune di Varese, SOS Malnate e ANFFAS Varese. Gestiti da
organizzazioni appartenenti alla rete o organizzazioni partner,
offrono diversi servizi agli utenti suddivisi in tre livelli:
"PuntoAdiesse", "SportelloAdiesse" e "PromoAdiesse". La rete
di sportelli è coordinata dal progetto Varese AdS in
collaborazione con l'Ufficio di Protezione Giuridica dell'ASL.
L’obiettivo del progetto Varese Ads: costruire servizi rivolti ai
cittadino nei diversi Ambiti Distrettuali della provincia, per
costituire l'ossatura del sistema di protezione giuridica.
Tra gli obiettivi del progetto Varese AdS c'è anche quello di costruire una rete di sportelli il più
possibile capillare sul territorio provinciale, in modo da poter fornire informazioni,
orientamento, accompagnamento ai ricorsi e altri servizi utili, vicino ai beneficiari, alle famiglie e
agli amministratori di sostegno che ne avessero bisogno.
Per immaginarsi questa rete di sportelli, che potrà costituire l'ossatura del sistema di protezione
giuridica che si sta costruendo, il progetto ha individuato come unità territoriale base quella
dell'Ambito Distrettuale, nell'ipotesi che, a regime, possano esserci dei servizi minimi in ognuno
dei 12 distretti nei quali la provincia di Varese è suddivisa.
Gli sportelli saranno gestiti da organizzazioni appartenenti alla rete o organizzazioni partner sia
pubbliche che private che intendano impegnarsi nell'attivazione di questi servizi di prossimità
per i cittadini, sia costruendone uno ad hoc, sia specializzando parte della propria attività in uno
sportello esistente, per offrire diversi servizi agli utenti suddivisi in tre livelli:
1. PuntoAdiesse. Forniscono un livello informativo di base: orientamento e informazioni
generiche sull'Amministrazione di Sostegno, fornitura di materiali informativi.
2. SportelloAdiesse. Offrono prestazioni che entrano nel merito delle questioni relative allo
specifico percorso di tutela giuridica: aiuto nella compilazione dei ricorsi, ricerca AdS volontario,
supporto nel compito di amministratore di sostegno, consulenze specialistiche relative ad una
specifica fragilità.
3. PromoAdiesse. Riguardano la programmazione e la gestione
di attività rivolte non esclusivamente al singolo cittadino ma
anche alla comunità locale, da realizzare possibilmente in
partnership con realtà che operano su quel territorio, come:
organizzazione di attività di promozione/formazione, studi e
approfondimenti.
Gli sportelli saranno rivolti a tutte le fragilità, tenuto conto
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Anno VI, n. 18 - 16 aprile 2012
della competenza territoriale o specialistica. In casi di particolare
difficoltà nella gestione o nell'accompagnamento di situazioni
specifiche si potrà attivare una consulenza ad hoc con professionisti
esperti per ogni fragilità ed eventualmente concordare un invio ad
altro servizio. La rete di sportelli sarà coordinata dal progetto Varese
AdS in collaborazione con l'Ufficio di Protezione Giuridica
dell'ASL, che assicureranno anche una formazione iniziale, una
consulenza su problemi specifici ai volontari e agli operatori che
gestiranno gli sportelli e materiale informativo. Dal punto di vista
operativo ogni sportello avrà modalità di gestione dei tempi di
apertura autonoma e dipendente dalle proprie disponibilità
strutturali e di personale (siano essi operatori o volontari).
Dal 13 di febbraio 2012 sono attivi i primi 3 sportelli della rete, nel Distretto di Varese:
: - Comune di Varese, Servizio anziani/disabili - Via
Orrigoni n. 5, riservato ai cittadini varesini, dal lunedì al venerdì dalle 8,30 alle 12.00, tranne il
martedì.
tel. 0332 241111
: - SOS Malnate Società di Mutuo Soccorso - Via I Maggio, 10
Malnate, servizio su appuntamento telefonico da fissare dal lunedì al venerdì dalle 15.00 alle
18.00 - tel. 0332 426002, mail: [email protected]
: - ANFFAS Varese Onlus, Associazione di famiglie di
persone con disabilità intellettiva e/o relazionale - Via Cairoli 13 Varese, servizio su
appuntamento telefonico da fissare il martedì dalle 9.00 alle 13.00 - tel 0332 326578.
Per
ulteriori
informazioni
visita
il
sito:
www.sosmalnatesms.it
http://www.varese.progettoads.net/index.asp oppure invia una e-mail a: [email protected] [email protected]
LONTANI MA VICINI – STORIA DI SARDI UNITI
DE SOCORROS MUTUOS DI BUENOS AIRES
La storia della società di mutuo soccorso nata nel 1936 in Argentina, più
precisamente a Buenos Aires, e tutt’oggi operante, dove ha sede la Società di Sardi
Uniti di Mutuo soccorso e la Federazione dei Circoli Sardi in Argentina.
All’inizio del 1800, quando l’Argentina avviava un programma istituzionale di
incremento demografico, furono approvate alcune leggi per favorire l’immigrazione
di cittadini europei che decidessero vivere in questo paese. Fu così che si registrò, a
quel tempo, una crescita demografica enorme, la più alta verificatasi fino ad oggi.
Soprattutto dall’Europa, arrivavano in questo paese gli immigranti con la speranza di
trovare una vita migliore. I sardi erano parte di questo insieme di immigranti che
arrivavano al porto di Nostra Signora di Bonaria.
Così passò il tempo e arrivò l'anno 1936, quando, nel locale di via Serrano, nella città
di Buenos Aires si realizzarono le prime feste e riunioni, durante le quali si
consigliava ed aiutava chi ne aveva bisogno. Primi passi del mutualismo. E proprio
cosi che nacque la più antica società di mutuo soccorso sarda fuori della Sardegna.
Son passati 75 anni, ed ancora oggi si continua ad avere quel sentimento di appartenenza alle origini. Ormai la
seconda e terza generazione si è fatta carico di presiedere l’associazione. Ovviamente si vive la sardità in modo
diverso dai sardi che sono nati nell’isola, ma sempre con l’obiettivo di far conoscere le tradizioni, la musica, la storia,
la cultura sarda in generale e l’aiuto e la collaborazione con i conterranei.
Una cultura millenaria che ancor oggi continua grazie a tutti i circoli sardi esistenti in Argentina e nel mondo.
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Anno VI, n. 18 - 16 aprile 2012
VITA DEL MOVIMENTO
TORINO: RITORNO ALLE MINIERE DEI FARAONI.
LAVORATORI ITALIANI DALLE ALPI AL DESERTO
Sabato 21 gennaio 2012 è stata inaugurata, presso il Museo Regionale di Scienze
Naturali di Torino, la mostra “Ritorno alle miniere dei faraoni. Lavoratori italiani
dalle Alpi al deserto”.
Vista la ricchezza e il valore della documentazione storica reperita su una vicenda di
emigrazione dei minatori e tecnici minerari piemontesi e veneti nelle miniere
d’Egitto, è stata progettata una mostra fotografica corredata di testi esplicativi,
documenti e vecchi attrezzi del lavoro minerario.
L’esposizione, realizzata in pannelli in tela per poter essere riallestita in altre sedi sia
italiane che estere, tratta in quattro sezioni tematiche gli aspetti più significativi di
quel mondo che ha visto trascorrere insieme, italiani ed egiziani, il tempo del lavoro e
quello del riposo, mescolando le abitudini di vita di regioni diverse d’Italia con quelle
della comunità locale.
Attraverso le fotografie viene mostrato come sia stato naturale che le genti si
aggregassero e che volentieri si facessero riprendere insieme, a dimostrazione che fra
loro, fra persone pur di posizione e cultura diverse, non esistevano barriere tali da
separarne le vite. Alla realizzazione hanno partecipato, in qualità di organizzatori o di
aderenti e collaboratori enti pubblici e istituzioni culturali più vicini alla specifica
vicenda migratoria e all’attività mineraria, quali, dal lato piemontese, la Regione
Piemonte, la Provincia di Torino, la Comunità Montana Valchiusella, i Comuni di
Brosso, Alice e Pecco; per parte veneta, la Provincia e il Comune di Belluno, la
Comunità Montana Agordina, il Bim, i Comuni di Agordo, Taibon, Rivamonte Agordino, La Valle, Rocca Pietore,
Falcade, Gosaldo e Voltago, il Museo Etnografico della provincia di Belluno, l’Archivio Fotostorico Feltrino. Inoltre
prende parte attiva al progetto la Fondazione per le Società di Mutuo Soccorso piemontesi (organismo
dell’Assessorato alla Cultura della Regione Piemonte finalizzato alla valorizzazione del patrimonio storico del
mutualismo); ciò in quanto nella vita dei lavoratori – e a maggior ragione di quelli di miniera – molta parte hanno
avuto proprio le società di mutuo soccorso, che hanno garantito aiuto e protezione ai loro soci, anche se lontani.
Sono perciò incluse nel progetto le antiche società di mutuo soccorso dei Minatori di Brosso, di Rivamonte e di
Lentiai, ancora oggi esistenti e attive. Partecipano inoltre il Centre de Documentation sur les Migrations Humaines e
dell’Associazione Convivium, con sede in Lussemburgo.
Il Progetto Scientifico è a cura di Bianca Gera e Renza Pellegrini, l’allestimento e la grafica sono a cura di Maria
Bruno e Katia Sosso.
La mostra si è conclusa il 4 marzo 2012, sempre al Museo di Scienze Naturali, con un incontro a più voci su alcuni
temi particolari trattati nell’esposizione, quali le caratteristiche architettoniche del “villaggio italiano” degli emigrati a
Kosseir e l’utilizzo dei fosfati estratti dai nostri minatori. L’incontro è stato anche l’occasione per presentare il
progetto “La storia maestra di vita. L’esempio del passato per il futuro delle migrazioni”, in cui attraverso
l’emigrazione degli Italiani a Kosseir sono stati esaminati e messi in luce gli aspetti che hanno portato ad una pacifica
e feconda convivenza tra popolazioni di origine diverse.
PINEROLO: PRESENTAZIONE DEL LIBRO "LE SOCIETÀ OPERAIE DI MUTUO
SOCCORSO, IL RISORGIMENTO E L'UNITÀ D'ITALIA"
Il libro è stato presentato sabato 28 aprile 2012, al Teatro del lavoro di Pinerolo (via Chiappero 12), su iniziativa del
Coordinamento Unitre del Piemonte e la Società operaia di mutuo soccorso di Pinerolo, e in collaborazione con la
Fondazione Soms e l'Unitre di Pinerolo. Un'iniziativa dunque corale, voluta a Pinerolo in omaggio alla città che per
prima in Italia - era il 1848 - vide sorgere una Società operaia. Alla presentazione sono intervenuti, oltre ad alcuni
degli autori, Stefano Minerdo, Liliana Rasetti e Giuseppe Busso.
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Anno VI, n. 18 - 16 aprile 2012
BERGAMO: MUTUO SOCCORSO, 150 ANNI DI LIBERTÀ
L’iniziativa ha visto gli interventi del professor Robertino Ghiringhelli,
storico, ordinario Università Cattolica di Milano, che ha ricordato la nascita
delle società “Le Mutuo Soccorso nella storia d’Italia”; Dario Carta ricercatore,
autore del libro “Né elemosina né Pieta” è intervenuto su “La nascita della
Mutuo Soccorso Bergamo” e nel pomeriggio è stata aperta la mostra di
documenti storici allo spazio Estro: “La Nostra Storia: documenti della vita
della Mutuo soccorso di Bergamo”. La Società di mutuo soccorso degli artisti
e operai di Bergamo (dal 1905 Associazione generale di mutuo soccorso in
Bergamo) è nata ufficialmente 150 anni fa, il 6 aprile del 1862, dalla fusione di
quattro sodalizi di categoria, quelli dei sarti, dei barbieri, dei falegnami e dei
tipografi, costituiti due anni prima. La fondazione avviene nello stesso locale che era servito da centro di raccolta per
i volontari alla spedizione dei Mille e anche per questo, oltre che per una comunanza di ideali, nel nome di «una Italia
libera e forte», propone la presidenza onoraria e perpetua a Giuseppe Garibaldi. L'Associazione, eretta in corpo
morale il 30 novembre 1882, è promotrice di iniziative a tutto campo, estremamente all'avanguardia. Promuove nel
1869 la fondazione della Banca Mutuo Popolare di Bergamo, nucleo originario di Ubi, il quinto gruppo bancario
nazionale, seguita nel 1900 dalla costituzione di un altro istituto di credito, la Banca operaia artisti e professionisti, in
attività per una trentina d'anni. Da sempre attenta ai problemi del carovita e del lavoro, la Mutuo soccorso ha
promosso, già nell'Ottocento, un servizio di onoranze funebri, un primo ufficio di collocamento (nel 1878) e i
«Prestiti sull'onore», ha fondato nel 1882 la cooperativa di consumo e si è fatta promotrice di una cooperativa per la
costruzione di case operaie, ha creato un forno sociale e nel 1922 ha costituito la Cooperativa farmaceutica. Accanto
ad attività di carattere economico, si occupa anche della crescita culturale, fondando sempre nel 1869 la «Biblioteca
popolare circolante», che riceve nel 1911 la donazione di 18.851 volumi da parte dell'avvocato Giuseppe Ferrari e
diventerà poi la base per la nascita della «Caversazzi». Collabora nel 1891 la fondazione della Lega bergamasca per
l'educazione del Popolo e all'inizio del Novecento coopera alla fondazione dell'Unione contro la tubercolosi e al
Comitato per combattere l'alcolismo, oltre a promuovere con altre istituzioni l'Unione per la cultura popolare.
Succede però che tanto libero dinamismo nel primo dopoguerra vada a scontrarsi con l'avvento del regime fascista
che, dopo averne boicottato l'attività, ne ottiene il 28 luglio 1939 lo scioglimento: la sede di via Zambonate,
acquistata nel 1887, viene occupata da organi del partito e da un gruppo dopolavoristico. Dopo la guerra la società
risorge: il 22 luglio del 1945 viene revocato l'atto di scioglimento e un anno dopo viene incorporata la «sorella»
«Società di mutuo soccorso fra le operaie di Bergamo», fondata nel 1863. Un nuovo impulso arriva in particolare nel
secondo millennio, nella sede ristrutturata vengono inaugurate nuove sale, con spazi per attività culturali e nuove
iniziative che si ricollegano agli ideali delle origini declinate sotto nuove forme. Tra le idee più originali, avviata l'anno
scorso, è la creazione del Centro di documentazioni artisti contemporanei, in particolare locali, che raccoglie
cataloghi di esposizioni e altri documenti di facile dispersione, con l'obiettivo di una futura informatizzazione per un
inserimento nella rete del sistema bibliotecario.
Una volta terminati i festeggiamenti per i 150 anni di attività, l'Associazione generale di Mutuo Soccorso di Bergamo
ha rinnovato la sua dirigenza. Nella seduta del 12 aprile il Consiglio direttivo ha infatti eletto, con voto unanime, il
nuovo Presidente. Chiamato a succedere a Claudio
Stefanoni, socio di lunga esperienza recentemente
nominato Presidente onorario, è ora Claudio
Merati. Claudio Merati è un socio da anni attivo
nella Associazione, è ingegnere, ha 58 anni ed è un
dirigente pubblico. Il compito che gli viene affidato
è di coordinare le attività di questa storica
associazione che vive in questi giorni un forte
rilancio. Molto lavoro quindi per il nuovo
presidente che potrà però contare sul concreto
aiuto dei soci, a partire dai due vice presidenti
Giuseppe Crippa e Sem Galimberti e dalla
attivissima segretaria Antonia Arnoldi.
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VIGGIÙ “CAPITALE” DEL WELFARE LOMBARDO
Il mondo della solidarietà lombarda si è riunito in assemblea nazionale, il
21 gennaio 2012, nella sede della Soms di Viggiù.
Il Coordinamento Fimiv della Lombardia, dopo oltre un anno di intensa
attività mutualistica, ha organizzato una assemblea generale
dei
presidenti, dei segretari, dei consiglieri e di altri dirigenti delle società di
mutuo soccorso aderenti.
L'incontro si è svolto secondo il seguente programma:
• Ore 09,30 - Accoglienza e registrazione dei presenti.
• Breve visita guidata della sede storica della SOMS VIGGIU' con
visione dei giacimenti culturali e incontro con i Dirigenti e allievi della
Bottega dell'Arte (pittura, scultura, disegno e modellato)
• Inizio dell’Assemblea Generale con il seguente ordine del giorno:
- Saluto del presidente Soms Viggiù (Dario Sanarico)
- Prospettive della mutualità italiana (Placido Putzolu, presidente Fimiv)
- Volontariato e rete-Soms storiche: collegamenti e funzioni (Maurizio
Ampollini, presidente Sos Malnate SMS)
- Imprese Artigiane, lavoratori autonomi e movimento mutualistico (Massimo Pella, MOA Varese)
- Mutualità e Cooperazione (Valerio Ceffa, direttore di Insieme Salute Lombardia)
- Il mondo sindacale e la Mutualità (Armando Messineo, consigliere SNMS Cesare Pozzo)
- Potenzialità delle Soms lombarde e rapporto con le Istituzioni Regionali e Comunali (on.le Giuseppe Crippa,
Associazione di Mutuo Soccorso Bergamo)
- Interventi su richiesta
- Conclusione dei lavori (Alessandro Molina, presidente Fimiv Lombardia).
NAVACCHIO: UN LIBRO SULLA SOCIETÀ VOLONTARIA DI MUTUO SOCCORSO
La Società Volontaria di Mutuo Soccorso di Navacchio, sabato 3 marzo
2012, ha organizzato,presso l’Auditorium Incubatore, Polo Tecnologico
Navacchio (Pisa), la presentazione del volume di Federico Ciavattone dal
titolo “La Società Volontaria di Mutuo Soccorso di Navacchio”.
Il territorio pisano è sempre stato uno dei più ricchi della Toscana per
numero di fe¬nomeni di associazionismo mutualistico nel periodo pre e
post-unitario.
In questo volume si propongono le vicende storiche della Società
volontaria di mutuo soccorso di Navacchio (Pisa), uno dei più antichi
Sodalizi della provincia tutt’oggi esistente e attivo nel campo della
mutualità.
Quella della S.V.M.S. è una storia complessa, legatasi sia alle contingenze
territoriali di Navacchio, sia del Comune di Cascina, sia della Provincia di
Pisa.
Una storia che ha visto la S.V.M.S. attraversare faticosamente e
dolorosamente i grandi momenti storici che hanno caratterizzato il XX secolo. Una storia di persone votate all’aiuto
verso gli altri e per gli altri. Questo studio racconta, per la prima volta, le vicende di un ente che, ormai a oltre un
secolo di distanza dalla sua fondazione, è sempre sulla breccia e continua a svolgere attività di mutuo soccorso.
L’iniziativa, dopo i saluti del sindaco del Comune di Cascina, Alessio Antonelli, ha visto gli interventi di Enrico Nino
Acernese, presidente della Società Volontaria Mutuo Soccorso Navacchio; Fabrizio Felici, editore del libro, Placido
Putzolu, presidente della Fimiv / Federazione Italiana Mutualità Integrativa Volontaria, del prof. Stefano Maggi,
presidente della Fondazione “Cesare Pozzo” per la Mutualità e di Federico Ciavattone.
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MUTUALISMO E SOLIDARIETÀ A GENOVA – ROMOLO PALENZONA (1897 – 1963):
DALLE SOCIETÀ OPERAIE CATTOLICHE AL SINDACATO
La pubblicazione si propone di avvicinarsi allo studio del mutualismo attraverso
l’analisi di una personalità significativa che fu attiva in Liguria nel primo
Novecento. La ricerca, corredata da un’appendice di carte d’archivio, riporta alla
luce la figura di Romolo Palenzona, operaio autodidatta nato a Rivarolo Ligure nel
1897 e morto a Genova nel 1963, che fu il principale esponente del sindacalismo
cattolico ligure nella Resistenza.
Palenzona si formò nelle società operaie della Valle Polcevera e fu segretario
dell’Unione del Lavoro di Genova fino allo scioglimento dell’Unione, operato dal
regime. Durante il ventennio lavorò nelle Officine del Gas senza mai aderire al
fascismo. Tra il 1943 e il 1945 operò nella clandestinità per la riorganizzazione
sindacale in collegamento con il Clnai di Milano e dopo la Liberazione resse la
segreteria unitaria della Camera del Lavoro di Genova. Fu anche deputato al
Parlamento dal 1948 al 1953 e autore di diverse pubblicazioni autobiografiche,
curando particolarmente la divulgazione tra gli operai dei principi della dottrina
cristiana e della cooperazione.
IN BREVE
CANDELO (BI)
A conclusione delle celebrazioni per il 150° dell’Unità d’Italia, la Fondazione Centro per lo studio e la
documentazione delle Società di Mutuo Soccorso del Piemonte e il Comune di Candelo hanno promosso una serie
di iniziative per portare l’attenzione sulla realtà del Mutuo Soccorso, valorizzando l’importante documentazione
storica recentemente rinvenuta e la presenza, a Candelo e nel Biellese, di diversi sodalizi.
Dal 3 al 18 marzo 2012, nella prestigiosa “Sala delle cerimonie”, all’interno del Ricetto di Candelo, è stata ospitata la
mostra “I Mille Ricordi. Garibaldi e le Società di Mutuo Soccorso”, realizzata dalla Fondazione Centro per lo studio
e la documentazione delle Società di Mutuo Soccorso, con il contributo della Regione Piemonte, nell’ambito delle
celebrazioni per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia.
La mostra è stata inaugurata sabato 3 marzo 2012 ed è stata preceduta da un incontro, a carattere seminariale, dal
titolo “I Candelesi nella Grande Mela. Viaggio nel mutuo soccorso attraverso i documenti ritrovati”. Sono
intervenuti Diego Robotti, Soprintendenza archivistica del Piemonte; Pier Carlo Mamino, ricercatore storico;
Mariella Zanetta, Fondazione Centro per lo studio e la documentazione delle società di mutuo soccorso; Massimo
Comello, Banda musicale di Candelo San Giacomo, già Società di mutuo soccorso e di Arte Musicale. L’incontro è
stato moderato da Sebastiano Solano, vipresidente Fimiv e
presidente della Fondazione Centro per lo studio e la
documentazione delle Società di Mutuo Soccorso.
A chiusura dei festeggiamenti del 150° anniversario dell’Unità
d’Italia, il 17 marzo 2012, nella sala comunale polivalente si è
tenuto un concerto della Banda musicale di Candelo.
Le iniziative, che hanno potuto contare sul patrocinio della
Provincia di Biella, sono state gestite in collaborazione con la
Soprintendenza Archivistica per il Piemonte e la Valle d’Aosta,
la Pro Loco di Candelo, la Biblioteca civica Livio Pozzo di
Candelo San Giacomo.
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Anno VI, n. 18 - 16 aprile 2012
CASTELROSSO (TO)
Tradizionale appuntamento con il memorial “Baròs”, riconoscimento che premia i
valori di solidarietà e disponibilità verso il prossimo, istituito dalla Società Operaia
Agricola di Mutuo Soccorso di Castelrosso.
Sabato 17 dicembre 2011, presso la sede, in piazza Assunta bar “La Suce”, si è
tenuta la cerimonia di consegna del premio, alla presenza del presidente Bruno
Capello e del presidente onorario, Monsignor Nicola Averono. Il “Baròs” vuole
evidenziare l’impegno di un castelrossese che nella sua vita quotidiana si è distinto
per i valori di solidarietà, fratellanza e altruismo, proprio come avvenne per Luigi
Giuseppe Berra, detto “Baròs”, alla cui memoria è intitolato il premio. Ai tempi del
fascismo, le licenze della Società Operaia di Castelrosso vennero ritirate e “Baròs”
ne divenne il legittimo proprietario. Al termine del regime, “Baròs”, senza nulla
pretendere in cambio, cedette nuovamente le licenze alla Società Operaia. Per
l’edizione 2011, il “Baròs” è stato assegnato a Lidia Cena in Bonardo.
Nel pomeriggio, è stato anche assegnato per il quinto anno, l’Attestato al Merito
del Lavoro, che è andato a Gemma Masoero, vedova Martini.
IVREA (TO)
Incontri culturali organizzati dall’Università popolare della Terza Età di Ivrea, nella sala cinema dell’Oratorio San
Giuseppe, in via San Varmondo Arborio.
Lunedì 23 gennaio 2012 Dora Marucco ha parlato di mutuo soccorso: “Perché si ritorna a parlare di mutuo
soccorso?”, Si sono esaminate le prospettive e i limiti della proposta mutualistica e cosa è cambiato rispetto al sec.
XIX.
Martedì 24 l’incontro si è incentrato sulla psicologia: Paola Lenzetti ha parlato di psicosomatica.
Mercoledì 25 l’argomento è stato l’arte. Enrica Barbara Manucci ha illustrato “L’Autunno del Medioevo”: la
cattedrale e i suoi committenti e l’importanza degli elementi gotici in Italia.
Giovedì 26 si è parlato di teatro greco e teatro romano con Chiara Pollino. L'arte teatrale nel periodo della Grecia
classica e della Roma antica e l’approfondimento sull’opera Medea sono stati gli argomenti dell’incontro.
Infine venerdì 27 gennaio Marisa Bertarione ha illustrato come “Nutrirsi di ... Niente!”. Acetosa, acetosella, avena,
carota selvatica: è l’erboristeria l’argomento del pomeriggio.
CASALE CORTE CERRO (VB)
La Società Operaia di Mutuo Soccorso di Casale Corte Cerro ha festeggiato il 140° anniversario di fondazione,
avvenuta il 1° aprile 1872. Il Sodalizio, che si distingue per particolare dinamismo e rappresenta un punto di
riferimento per la realtà territoriale nella quale è inserita, ha riunito intorno a sé numerose Soms dell’Alto Piemonte
che hanno voluto, in occasione delle manifestazioni a ricordo dell’anniversario, condividere l’importante ricorrenza.
Le celebrazioni, che hanno avuto come fulcro la sede sociale, ristrutturata grazie all’impegno della Soms ed al
contributo della Regione Piemonte, si sono svolte
sabato 31 marzo e domenica 1° aprile 2012.
In concomitanza con l’inaugurazione della mostra
sulla storia della Società, con l’esposizione di
significativi documenti storici, si è tenuta una
conferenza sul tema “Le Società di Mutuo Soccorso
del Cusio” proposta da Mariella Zanetta, della
Fondazione Centro per lo studio e la documentazione
delle società di mutuo soccorso. Alla sera si è tenuto
un concerto del “Gruppo musicale Pietro Mascagni
Soms Casale Corte Cerro”, attualmente composto da
circa 35 elementi e 15 allievi, unica banda musicale, in
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Anno VI, n. 18 - 16 aprile 2012
Piemonte, facente ancora capo ad una Soms. Una tradizione,
quella della formazione musicale, ripresa nel 2004
proseguendo l’attività svolta fra il 1930 e il 1944. Il sodalizio,
infatti, si distinse - in passato – non solo per la mutualità, ma
anche per l’impegno in ambito culturale e formativo: nel
secondo dopoguerra, istituì una biblioteca circolante ed una
scuola serale di disegno meccanico ed ornato, grazie alla quale
molti soci poterono acquisire una maggiore specializzazione
professionale. Tra il 1930 e il 1935, inoltre, nella sede sociale
venne ospitata la scuola elementare del paese. Nel salone sociale venne allestito anche un piccolo cinematografo.
La Società, che prosegue oggi l’attività mutualistica nei confronti dei propri soci, ha aderito al progetto regionale “Un
filo d’acqua”, per la realizzazione di una rete turistica nelle sedi delle Soms, in particolare nella parte di struttura che
ospita il punto di ristoro, caratterizzato da pregevoli affreschi recentemente restaurati nell’ambito del progetto
Interreg III Italia Svizzera “A quattro mani”.
VENEZIA
Il 12 maggio 2012, la Società di Mutuo Soccorso Carpentieri e Calafati, di Venezia celebra il 145° anniversario della
sua fondazione con diverse iniziative che si svolgeranno nel corso della giornata. Saranno inoltre consegnate le
medaglie di benemerenza per 25 anni di iscrizione (soci) e per 10 anni di iscrizione (socie). Sarà inoltre distribuito, a
coloro che hanno partecipato al “Zorno di San Foca”, il gadget in ricordo del 145°.
“Come sempre succede, il nuovo traguardo si è avvicinato cautamente, di soppiatto, quasi senza farsi notare. Perduti
nelle nostre mille cose quotidiane, non ce ne siamo quasi accorti. Certo, dopo il 140° lo avevamo intravisto, laggiù in
fondo, che iniziava quello stesso giorno a impercettibilmente scivolare verso di noi. Oggi è qui, ci sfiora, è arrivato. E
mentre ci attraversa, ecco che laggiù già si scorge il 150° mentre fa i primi passi. Dice il saggio: forse è il tempo che
scorre, mentre siamo noi a restare fermi. Oppure no, forse siamo noi che lo percorriamo, come se fosse una strada,
mentre lui se ne resta immobile. E indifferente a noi”. (Cesare Peris, presidente della SMSCC Carpentieri e Calafati)
VERONA
L’assessore al patrimonio Daniele Polato ha partecipato, il 22 dicembre 2011, a Porta Palio, alla presentazione del
volume «I sotterranei della cinta magistrale di Verona – Un parco da vivere». Il testo, che fa parte di una collana, è
stato curato dalla Società di Mutuo soccorso di Porta Palio e finanziato dal Centro Servizi per il Volontariato, con il
patrocinio di Comune, Provincia e prima Circoscrizione.
«I miei complimenti vanno a quanti hanno ideato e prodotto questo volume -ha detto Polato - redatto con estrema
precisione non solo storica ma anche cartografica. A Verona in questi ultimi anni molto è stato fatto per il recupero
della cinta muraria, ricordo che abbiamo ottenuto la concessione delle mura magistrali, titolo che ci ha permesso di
regolarizzare molte associazioni che già operavano in questi luoghi, che sono stati realizzati interventi di recuperi di
diversi spazi tra cui le mura di via Torbido e i forti Lugagnano,
Gisella, San Mattia e Chievo».
E ancora: «Solo due settimane fa sono stati investiti oltre 200 mila
euro per mettere in sicurezza alcune aree pericolose e il prossimo
febbraio, con la riunione del Tavolo tecnico della Soprintendenza
regionale, Verona potrebbe essere la prima città ad ottenere, grazie
al federalismo demaniale, oltre 9 chilometri di mura magistrali, i
forti e le caserme dislocate sul territorio. L’amministrazione
comunale non può ovviamente gestire da sola questo immenso
patrimonio storico-culturale per questo è sempre più necessario e
prezioso l’operato delle associazioni che gravitano attorno a questi
luoghi di interesse e che ringrazio per quanto fatto finora».
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Anno VI, n. 18 - 16 aprile 2012
VICENZA
L’assessorato alla famiglia e alla pace scende in campo contro il “digital divide”, che allontana gli ultrasessantenni
dall’informatica, generando nuovi disagi nella comunità. L’assessore Giovanni Giuliari ha infatti proposto alla Giunta
comunale di sostenere un’iniziativa che la Società Generale di Mutuo Soccorso di Vicenza promuove in questo
campo.“Il nostro sostegno – spiega l’assessore - intende favorire la partecipazione delle persone over 60 a corsi di
informatica proprio per limitare il “digital divide” che si sta configurando sempre di più come una nuova forma di
analfabetismo. In questo senso il corso pensato dalla Società generale di mutuo soccorso ci è parso particolarmente
innovativo grazie alla cura dell’aspetto didattico che utilizza una metodologia teorico-pratica molto paziente ed
attenta alle concrete capacità di apprendimento degli anziani”.
L’iniziativa della SGMS è rivolta ad ultrasessantenni che hanno conoscenze informatiche da autodidatta, ma anche a
quanti sono totalmente digiuni dall’uso del computer. Durante i corsi, tra l’altro, sarà utilizzato un software che
permetterà una migliore visualizzazione ed una lettura più agevolata del monitor, consentendo a tutti i partecipanti di
avvicinarsi con facilità ai servizi sempre più numerosi offerti da internet. I gruppi saranno composti al massimo da 8
persone ed il docente sarà supportato, sul piano tecnico pratico, dalla presenza
di due assistenti. Al termine del corso verrà rilasciato l’attestato di frequenza a
tutti coloro che avranno frequentato almeno l’80% del monte ore totale. Il
costo del corso è di 400 euro, ma chi presenta la carta 60 e un’attestazione
ISEE non superiore a 15 mila euro potrà frequentarlo, proprio grazie al
contributo del Comune, con un esborso di 200 euro.
“Troppe persone anziane – spiega l’assessore Giuliari – vivono ancora oggi in
una condizione di vero e proprio “apartheid digitale” che significa disparità
d’accesso alla vita, alle informazioni, alle opportunità del nuovo millennio
tecnologico. Per questo la giunta ha condiviso la mia proposta e sostenuto
l’iniziativa”.
ONEGLIA (IM)
La Società Operaia di Mutuo Soccorso di Oneglia organizza la rassegna “Mercoledì in Giallo, viaggio tra i linguaggi”.
Una serie di incontri di carattere letterario che hanno come protagonisti illustri ospiti come il professor Vittorio
Coletti, lo scrittore Ugo Moriano, il regista-ricercatore Emilio Audissino e molti altri ancora. Il primo incontro si è
tenuto mercoledì 14 marzo 2012, presso la nuovissima sala multimediale della Società Operaia di via Santa Lucia 14,
con lo scrittore imperiese, Ugo Moriano, autore di quattro romanzi gialli ambientati nella nostra provincia e di un
giallo epico/storico in cui si narra la fondazione di Oneglia al tempo dei longobardi.
ALASSIO (SV)
Taglio del nastro presso i giardini della Società di Mutuo Soccorso nella frazione Moglio di Alassio, per i primi giochi
per bambini realizzati con circa 20 mila bottiglie di plastica provenienti dalla raccolta differenziata effettuata nella
frazione stessa. All’evento hanno partecipato gli alunni delle scuole materne e elementari che sono i primi destinatari
del messaggio di rinnovamento del sistema di raccolta.
“L’Amministrazione comunale di Alassio è particolarmente sensibile al riciclo e recupero dei rifiuti,che in altre realtà
sono ormai un grave problema. Si possono infatti predisporre
le più dinamiche reti di selezione differenziata, ma queste,
senza l’appoggio dei cittadini corrono il rischio di fermarsi sul
nascere e di non essere correttamente utilizzate. Incentivare la
raccolta differenziata ha diversi benefici: rendere il cittadino
maggiormente consapevole di ciò che consuma, di produrre
meno spazzatura pro-capite, contribuire fattivamente alla
realizzazione di una filiera che può portare a recuperare fino al
70% dei rifiuti. Pertanto è essenziale che ogni cittadino di
Alassio adulto o bambino che sia, vi partecipi
consapevolmente abbandonando aspetti singoli che sono
spesso causa di degrado ambientale facilmente modificabili”
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Anno VI, n. 18 - 16 aprile 2012
riferisce l’assessore all’ambiente, Luigi Sibelli. “Un ringraziamento alla Società Operaia di Mutuo Soccorso di Moglio
per la collaborazione e al Parroco di Moglio Don Gianni Tabbò per le bellissime parole rivolte ai bambini” conclude
l’assessore.
BONDENO (FE)
Le celebrazioni del 150° anniversario dell'Unità d’Italia hanno significato per Bondeno
anche la riscoperta di una figura di primo piano della propria storia, ricordato con un
interessante convegno nell'autunno scorso: Giuseppe Borselli.
Nato a Cento nel 1809, Giuseppe Borselli è stato un filantropo, patriota e uomo delle
istituzioni che ha ricoperto importanti cariche come quella di senatore del Regno. Un
personaggio di rilievo del Risorgimento italiano, impegnato nel sociale in modo
tangibile, come quando assunse la presidenza della Società Operaia di Mutuo Soccorso.
Morì nel 1892 nella Villa Dazio, di Bondeno, lasciata in eredità al Comune insieme con
i possedimenti agricoli circostanti, allo scopo di adibirla ad ospedale per poveri. La villa
fu poi trasformata in ospedale 20 anni dopo la sua morte e nel 1980 trasferita all'Asl.
Il senatore Borselli nel 1872 fece innalzare nel parco della villa un obelisco in marmo
nel quale commemorava i momenti salienti del nostro Risorgimento, degni di essere
ricordati e tramandati ai bondenesi delle generazioni future. Nel 1958 l'obelisco fu spostato e collocato in asse con
l'entrata principale della villa. Probabilmente sono tanti quelli che non conoscono questo monumento, dato che si
trova fuori dal centro abitato in un luogo poco visibile e collocato in un suolo privato.
E proprio per dare il giusto rilievo e far conoscere un personaggio straordinario come Giuseppe Borselli, un gruppo
di cittadini ha dato vita nel 2004 all'Associazione Obelisco Borselli.
Lo scopo del presidente Daniele Biancardi e dei 12 soci fondatori è quello di onorarne la memoria facendo collocare
l'obelisco del patriota nei giardini pubblici di Bondeno, nell'ex Parco della Rimembranza. Il Comune di Bondeno ha
espresso parere favorevole al trasferimento e ha inoltrato la richiesta agli organi competenti. Soltanto dopo il
sopralluogo della Soprintendenza ai Beni Architettonici si avrà la certezza che ciò avvenga.
FAENZA (RA)
La Società di Mutuo Soccorso “I Fiori” di Faenza – sezione Cultura – ha presentato la serata finale della 9° edizione
di “Faenza Cabaret”, Concorso Nazionale riservato a giovani cabarettisti emergenti al cui vincitore sarà conferito il
prestigioso Premio intitolato all’indimenticato Alberto Sordi. Il concorso ha l'intento di valorizzare giovani artisti che
si avvicinano al Teatro attraverso una delle forme più antiche (l’avanspettacolo) ad oggi più conosciuto come cabaret.
Dopo le selezioni, i finalisti si sono contesi l’ambito premio sul palcoscenico del Teatro Masini di Faenza lunedì 27
febbraio. Ospite della serata è stato il celebre comico e cabarettista Fabrizio Fontana.
La manifestazione è nata nel 2003. Nel corso di questi anni sono stati selezionati oltre 250 concorrenti, alcuni dei
quali sono poi approdati ad importanti palcoscenici come quelli di Zelig, Colorado, Zelig Off (Marco Bazzoni, in
arte BAZ, Terenzio Traisci, Marco Dondarini). La serata finale è
stata seguita anche da Radio2 RAI. La giuria è stata composta da
direttori artistici, attori, giornalisti e autori. I finalisti sono stati, per
questa nona edizione, sei: il duo Cacio&Peppe di Roma, Michael
Capozzi di Faenza, Luca Giardullo di Cesena, Maurizio Linetti di
Mestre, i Precari di Modena e Silvia Cicognani di Faenza.
Nell’Albo d’Oro dei vincitori figurano: Matteo Michelini (Rimini),
Marco Dondarini (Bologna), Raffaele Bruno (Napoli), Paola Ruffo
(Bari), Elisa Pistolesi (Roma), Enrico Zambianchi (Forlì), Sergio
Silvestri (Novara). L’ultima edizione è stata vinta dalla torinese
Cristiana Maffucci.
SANT’ALBERTO (RA)
In occasione del 70° anniversario della struttura per anziani di Sant'Alberto, la Società Operaia di Mutuo Soccorso
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Anno VI, n. 18 - 16 aprile 2012
"Don Giovanni Zalambani" - Onlus ha inaugurato sette nuovi
appartamenti costruiti di fianco alla Casa Residenza per Anziani di
via Nigrisoli, 22; alla presenza dell'assessore Comunale Giovanna
Piaia e del Vescovo di Ravenna, mons. Verucchi.
L'ampliamento della struttura grazie all'acquisto e alla
ristrutturazione di un edificio storico (casa Belcari) adiacente alla
Casa Residenza, permette alla Società Operaia di Mutuo Soccorso
"Don Giovanni Zalambani" di ampliare i propri servizi, grazie a una
serie di ambienti che potranno diventare residenza per anziani o
diversamente abili autosufficienti, che potranno eventualmente
chiedere servizi di supporto all'adiacente Casa Residenza. Inoltre, nel
nuovo edificio sorgerà anche un ambulatorio medico, che la Società
Operaia metterà a servizio del territorio. Va sottolineato inoltre che la ristrutturazione è stata effettuata seguendo i
più moderni criteri di risparmio energetico e di qualità dei materiali.
Attualmente, la Casa Residenza di Sant'Alberto - nata nel 1941 grazie alla donazione dell'edificio attuale da parte
della sorella del poeta santalbertese FrancescoTalanti - ospita 70 persone (di cui 57 in residenziale e 13 in diurno), e
occupa 47 persone, con un bilancio annuale che si aggira sui 2 milioni di euro. La struttura di gestione, presieduta
dallo scorso agosto da Serafino Ferrucci, è particolarmente originale: il cda comprende infatti quattro membri "laici"
e altrettanti nominati dalla Parrocchia di Sant'Alberto, visto che la struttura è costituita da una proprietà mista, parte
della Parrocchia e parte della Società Operaia Don G. Zalambani.
CORRIDONIA (MC)
La Società Operaia di Mutuo Soccorso di Corridonia ha presentato, per la stagione 2012, la sezione Soms Laboratori
2012. Quattro percorsi formativi per chi vuole sperimentarsi o approfondire passioni, interessi, curiosità:
• laboratorio di Tecnico del Suono
• laboratorio pratico di Cinema
• laboratorio di Fotografia
• laboratorio di Pittura.
Le lezioni si svolgeranno nella sede sociale, sita in via Giuseppe Procaccini 50, a Corridonia (MC). Per maggiori
informazioni ed adesioni consultare il sito www.lasoms.it, scrivere a [email protected] o telefonare al 349-5722715.
La Soms è un’associazione, uno spazio, un luogo che prende forma nella sua locazione attuale durante gli anni ’70,
ma che affonda le sue radici nella storia, sin dalla nascita della Repubblica Italiana, 150 anni orsono. La proposta ha
l’ardore di avere le stesse finalità originarie, ossia la promozione socio-culturale, secondo una logica di mutualità
volontaria. Si tratta di una forma storica di solidarietà, uno strumento di risposta ai bisogni sociali che si è esplicata
attraverso le Società di Mutuo Soccorso, quali istituti di associazionismo economico no-profit, voluti dai lavoratori a
partire dalla seconda metà dell’800.
Il progetto che sostiene l’associazione si fonda sulla possibilità di offrire esperienze, formazione, condivisione,
compartecipazione, secondo modalità di auto-sostentamento e collaborazionismo. Con questa idea la Soms si
sperimenta e si propone ai soci e, a quanti fossero interessati attraverso iniziative di vario genere: concerti, mostre,
incontri, cineforum, informazione e la nuova stagione dei laboratori.
FERMO (FM)
Domenica 29 gennaio 2012, presso la sede sociale di via Perpenti,
10 a Fermo, è stata organizzata la visione del documentario
Souvenir Srebrenica.
Cinquant’anni dopo Auschiwtz l’incubo della deportazione e la
ferocia del genocidio tornano ancora a insanguinare e infamare
l’Europa. Dal 1992 al 1995, durante la guerra dei Balcani, la
popolazione mussulmana di Srebenica fu assediata e venduta
all’esercito serbo guidato da Mladic e Karadzic nell’indifferenza
dell’Europa e dell’Onu.
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Anno VI, n. 18 - 16 aprile 2012
L’assedio si concluderà l’11 luglio 1995 con il massacro di 9000 civili trucidati e gettati nelle fosse comuni.
Souvenir Srebrenica è stato girato nel 2005 dal regista Luca Rosini e dall’attrice Roberta Bigiarelli che hanno visitato i
luoghi della carneficina, raccolto storie e realizzato un documentario che è una forma di teatro reportage nel quale si
alternano i monologhi della Bigiarelli, alle testimonianze dei sopravvissuti, a filmini amatoriali, documenti d’archivio
e riprese ufficiali. Un tragico souvenir dal nostro passato più vicino, una memoria talmente agghiacciante che rischia
di cadere nell’oblio della vergogna se non viene coraggiosamente ricordata.
Il film è stato finalista al Premio David di Donatello 2007 nella sezione documentari.
All’incontro sono stati presenti gli autori, Roberta Bigiarelli e Luca Rosini.
PORTO SAN GIORGIO (FM)
L’evento organizzato dall’Associazione Italiana Dislessia-sezione provinciale di
Fermo e dal Rotary Club Porto San Giorgio-Riviera fermana e in
collaborazione con la Società Operaia sangiorgese, ha consentito di fare il
punto sulla problematica della dislessia analizzando il fenomeno dal punto di
vista medico, psicologico-comportamentale e legislativo.
Autorevoli i relatori: il dott. Enrico Ghidoni, responsabile del Centro Diagnosi
per l’adulto presso l’Arcispedale S.Maria Nuova di Reggio Emilia, il dott. Gian
Marco Fulgeri Responsabile nazionale del Servizio Help-Line e Coordinatore
nazionale Campus dell’Associazione nazionale Dislessia, Giacomo Cutrera
autore del libro “Demone Bianco” – Una storia di dislessia” e l’avvocato
Cinzia Mennoia e i saluti del Sindaco di Fermo, Nella Brambatti e del dott.
Maurizio Micozzi dell’Ordine regionale degli Psicologi.
Gremita la sala di addetti ai lavori, personale medico, dirigenti scolastici degli
istituti I° e II° grado, docenti delle varie scuole primarie della
Provincia,genitori e semplici cittadini che hanno seguito i lavori con pieno interesse.
Gli interventi dei relatori hanno riguardato l’istituzione della legge 170, le interrelazioni tra i vari aspetti emotivocomportamentali e tramite l’intervento dell’avv. Mennoia i risvolti legali al rapporto individuo dislessico –istituzione
scolastica.
La suddetta iniziativa rappresenta l’apice di un progetto di ampio respiro iniziato con la istituzione a Porto San
Giorgio del primo sportello informativo territoriale sulla dislessia e dell’istituzione di un seguente sportello a
Servigliano.
FIRENZE
Proseguono gli incontri del ciclo "Letture di Mutuo Soccorso" all'SMS di Peretola organizzati da COSPE con
Laboratorio permanente per la Pace, Nodo a nord-ovest, SMS di Peretola e cittadini e insegnanti del Quartiere 5. Per
quest'anno il gruppo "Letture di Mutuo Soccorso", ha voluto organizzare alcuni
momenti di documentazione e riflessione, alcuni autogestiti, altri con esperti,
sui temi della finanza, con l’obiettivo di capire almeno in parte i meccanismi
con cui si è affermata e soprattutto smascherare la grande truffa, ideologica e
tecnologica, che mette in discussione principi e diritti faticosamente conquistati.
Il ricco programma di incontri è andato avanti con la proiezione del
documentario "Inside job", potente denuncia degli intrallazzi finanziari
internazionali e la presentazione del libro: “L'attuale crisi economica e
finanziaria: lezioni dal passato e analisi del presente” in cui è stato presente
come relatore il prof. Andrea Giuntini (docente di storia economica alla Facoltà
di economia Marco Biagi dell'Università di Modena e Reggio Emilia).
IGLESIAS (CI)
Inaugurata il 25 gennaio 2012, presso la Società Operaia di Mutuo Soccorso, la
rassegna cinematografica dal titolo "Sguardo in camera. Oltre i confini". Il
festival, curato dall’Arci di Iglesias, ha avuto la capacità di scegliere dei film che
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Anno VI, n. 18 - 16 aprile 2012
non rifiutano lo “sguardo in camera”, una delle inquadrature più difficili da
realizzare per i registi perché coinvolge direttamente lo spettatore dentro la
materia narrativa del film, lo richiama dentro ciò che viene raccontato con una
forza che gli altri piani cinematografici più convenzionali non riescono ad avere.
Questa rassegna guarda negli occhi gli spettatori e li invita a riflettere su temi
che sono diventati dolorosi e universali e che ci riguardano perché quello che sta
succedendo, l’idea dei confini come li conoscevamo sta cedendo il passo alla
visione di un mondo globalizzato al quale finalmente bussano con forza tutti gli
esclusi, coloro che la storia e la geografia hanno tenuto ai margini. Il loro
sguardo in camera è doloroso ma anche pieno di speranza, è uno sguardo che
non si può ignorare perché parla al nostro cuore e alla nostra mente di cittadini
e spettatori, è un cinema nuovo, politico, solidale, creativo, anche duro, è un
cinema pieno di storie tutte necessarie. Enrico Pau (Direttore Artistico).
AVIGLIANO (PZ)
Domenica 19 febbraio 2012, nella Sala convegni Claps di Avigliano si è svolta l’ultracentenaria premiazione scolastica
della Società di Mutuo Soccorso fra gli Operai, riservata ai soci, ai loro figli e agli orfani di soci, meritevoli negli studi,
per la frequenza, nell’anno scolastico e accademico 2010/2011. Lo annuncia il presidente dell’ultracentenaria
associazione, Luciano Sabia.
L’edizione 2012 è dedicata al Risorgimento nel 150° anniversario dell’Unità d’Italia.
Dopo l’introduzione del presidente del Sodalizio aviglianese e i saluti del sindaco di Avigliano, sono intervenuti Vito
Summa, il direttore dell'Archivio di Stato di Potenza, Valeria Verrastro, Antonio D’Andria, Deputazione lucana di
Storia Patria – Università degli Studi della Basilicata -, e il presidente del Tribunale di Prato, Francescantonio
Genovese. A moderare i lavori è stato il giornalista Rai, Erberto Stolfi.
Cinquantuno gli studenti, soci, figli orfani di soci che hanno ricevuto riconoscimenti e premi.
Infatti, agli alunni delle quinte classi della scuola primaria sono stati consegnati libri e gadget; ai diplomati della
scuola secondaria di primo grado, con votazione complessiva non inferiore a 8 decimi, una borsa di studio pari a
150,00 euro; ai diplomati della scuola secondaria di secondo grado, con votazione finale non inferiore a 90/100,
l’importo della borsa sale a 300,00 euro. Cinque borse di studio, di euro 500,00 ciascuna, messe a concorso, sono
state destinate ai migliori studenti universitari.
FASANO (BR)
Domenica 26 dicembre 2011 presso la sala conferenze della Società operaia di mutuo soccorso di Fasano, con sede
in Via Pepe, si è tenuta la cerimonia di assegnazione dell’omonimo incentivo di studio giunto ormai alla X edizione,
riconoscimento riservato a soci e figli di soci del sodalizio che si sono particolarmente distinti in ambito scolastico
nell’anno di corso 2010/11.
La manifestazione, presentata da Martino Grassi, ha visto l’intervento del prof.
Donato Fanigliulo, presidente della SOMS di Fasano e del rag. Giovanni
Caramia, presidente dell’Associazione regionale delle Società operaie pugliesi.
Relatrice della serata è stata la prof.ssa Rosa Anna Cirasino, dirigente scolastico
dell’Istituto di Istruzione Secondaria Superiore “G. Salvemini” di Fasano, che
ha proposto brevi ma significative riflessioni sull’importanza dell’impegno e
della formazione dei giovani e sull’attualità del premio cultura, che, seppur con
nomi diversi, ormai da 26 anni viene promosso a vantaggio dei soci e figli dei
soci iscritti alla SOMS di Fasano. Una relazione molto apprezzata dal numeroso
pubblico presente che ha visto in prima fila anche il sindaco di Fasano, dott.
Lello di Bari, ed il vice sindaco, dott. Antonio Scianaro. Ben 14 i ragazzi
premiati durante la manifestazione, tra allievi della scuola media, superiore ed
università che, con il loro impegno e con i risultati raggiunti, hanno onorato
anche i propri genitori, ripagandoli delle attenzioni e dei sacrifici che hanno
dedicato alla loro formazione. Ognuno dei ragazzi ha ricevuto un buono
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acquisto, l’attestato di assegnazione del riconoscimento ed una copia del libro sul 140° anniversario della fondazione
della Società operaia di mutuo soccorso di Fasano. Per la scuola media sono stati premiati Angela Legrottaglie (9/10),
Giampiero Maggi (9/10), Matteo Di Tano (9/10), Antoniana Legrottaglie (10/10) e Leonardo Conversano (10/10)
che hanno frequentato l’istituto “G. Bianco” di Fasano, oltre a Pietro Mileti (10/10), Pietro Alò (10/10) e Mariangela
Murri (10/10 e lode) allievi dell’istituto “G. Pascoli” di Fasano. Per la frequenza di istituti di istruzione secondaria
superiore sono stati premiati Donato Anelli (maturità scientifica tecnologica con votazione 100/100), Fabio Latartara
(maturità scientifica con 100/100) e Caterina Ostuni (maturità classica con 100/100 e lode), tutti allievi dell’I.I.S.S.
“L. Da Vinci” di Fasano, oltre a Giampiero Lippolis che ha conseguito la maturità di tecnico dei servizi della
ristorazione con 100/100 presso l’I.I.S.S. “G. Salvemini” di Fasano, sez. I.P.S.S.A.R.. Per la sezione università i
riconoscimenti sono andati a Nadia Laterza, per aver conseguito presso l’Università degli studi di Bari la laurea di
primo livello in Fisioterapia con la votazione di 110/110 e lode, e ad Antonio Latartara, per il conseguimento, presso
l’Università degli studi di Bari, della laurea magistrale in Filologia Moderna con la votazione di 110/110 e lode.
I ragazzi premiati, intervistati durante la premiazione, hanno tutti evidenziato il loro apprezzamento verso l’iniziativa,
proponendosi di aderire anche loro alla SOMS di Fasano; un modo per seguire l’esempio dei loro genitori e per dare
continuità alla lodevole attività sociale svolta da questo sodalizio fondato da un gruppo di fasanesi il 9 luglio 1863.
MESAGNE (BR)
Da quando era stata costruita nel secolo scorso non aveva mai avuto una ristrutturazione così radicale. La storica
sede della Società Operaia di Mutuo Soccorso, situata nel centro storico della città, è finalmente tornata a splendere.
Incastonata tra via Antonio Profilo fu Tommaso e piazzetta dei Resta, per decenni è stata uno dei pochi riferimenti
sociali per i mesagnesi e, in particolare, per la categoria degli artigiani, a quei tempi molto numerosa. Poi le politiche
nazionali e locali, ma anche l’industrializzazione del Paese ha mandato in fallimento l’artigianato. Oggi non esistono
più botteghe di artigiani: i sarti sono come mosche bianche, il piccolo fabbro, il falegname, ecc. hanno chiuso. E
allora la Società Operaia ha aperto agli operai ed ai professionisti. Oggi conta oltre cinquecento soci grazie anche
appunto alle modifiche apportate allo statuto sociale che permette l’iscrizione non solo degli artigiani e dei figli, ma
anche ad altre categorie di lavoratori. La ditta edile locale di Oscar Mitrungo che ha realizzato i lavori ha rifatto tutti
gli intonaci sia dell’interno che dell’esterno della struttura, sono stati riportati alla luce e resi leggibili fregi e lapidi
marmoree che ornano i muri.
La Società Operaia di Mutuo Soccorso di Mesagne fu fondata nel lontanissimo 1871. Sulla lapide posta nella sala
LA LIGURIA E L’UNITÀ D’ITALIA – MOVIMENTO OPERAIO
E PARTECIPAZIONE SOCIALE
La Liguria e Genova in particolare, luogo di nascita di Mazzini e di alcuni tra i più
attivi patrioti risorgimentali, ebbero un ruolo centrale sia nell’elaborazione politica,
sia nell’organizzazione finanziaria e logistica delle spedizioni militari preparatorie
all’Unità d’Italia.
In un territorio estremamente intriso della propaganda mazziniana e repubblicana, i
circoli politici e le società operaie di mutuo soccorso liguri furono spesso centri di
un attivismo la cui carica non esaurì con l’unificazione, ma permeò profondamente
le origini di un movimento operaio che proprio a Genova vide al tornante del
secolo concretizzarsi l’idea di un partito di massa e del primo sciopero generale
della storia italiana.
Le biografie di noti e meno conosciuti protagonisti della scena democratica ligure
ottocentesca si intrecciano in questo volume con la storia delle associazioni e degli
istituti da queste promossi, dalla laica Società di Tiro a segno, alla quale si formarono i Carabinieri genovesi
protagonisti delle battaglie garibaldine, alla cattolica San Vincenzo de’Paoli, la cui prima conferenza fu fondata
proprio nel capoluogo ligure.
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d’ingresso è riportato lo scritto “ILL”, ossia Istituzione
Lavoro e Libertà. Valori allora fondamentali. Le Società
Operaie di Mutuo Soccorso sono una associazione, le cui
forme originarie videro la luce appunto nella seconda metà
dell’Ottocento, nate per sopperire alle carenze dello stato
sociale di allora, ed aiutare i lavoratori a darsi un primo
apparato di difesa, trasferendo su queste associazioni il
rischio di eventi dannosi che potevano essere gli incidenti
sul lavoro, la malattia o la perdita del posto di lavoro.
La sezione di Mesagne è presieduta da un quarto di secolo
dall’avvocato Angelo Iata assieme al quale collabora,
sempre da venticinque anni, il segretario Nuccio Schiavone.
Presidenti onorari dell’associazione, è scritto su una lapide
marmorea, furono il generale Giuseppe Garibaldi, il Duca
Amedeo d’Aosta, il maresciallo d’Italia Giovanni Messe, Emanuele Cavaliere e, in epoca più recente, dal 1986,
Cosimo Lavino. L’associazione gestisce presso il cimitero comunale ben sette tombe per i propri soci e per i loro
familiari. Ma organizza anche soggiorni climatici per i soci che la frequentano come circolo ricreativo, per vedere la
televisione, giocare a biliardo e trascorrere il tempo libero giocando interminabili partite a carte. In passato era stata
anche fucina di teatro popolare organizzando durante il periodo natalizio la tradizionale rappresentazione teatrale in
vernacolo “Pernia e Cola”. Si gestisce autonomamente con il contributo dei soci che hanno sostenuto le notevoli
spese di ristrutturazione della struttura senza avere contributi esterni.
RIFERIMENTI NORMATIVI SULL’ESENZIONE IMU
DEGLI ENTI NON COMMERCIALI
Il D.L. 24/01/2012 n.1 “Disposizioni urgenti per la concorrenza, lo sviluppo delle infrastrutture e la competitività”
(c.d. decreto “Liberalizzazioni”) è stato convertito, con modificazioni, dalla legge del 24/03/2012 n.27, pubblicata
sul S.O. n.53 alla G.U. n.71 del 24/03/2012 ed entrata in vigore il 25 marzo 2012.
Il decreto prevede, all’articolo 91-bis le Norme sull’esenzione dell’IMU degli enti non commerciali
Con la modifica della lett. i), del co.1, dell'art.7 del D.Lgs. n.504/1 992 è previsto che sono esenti dall’IMU gli
immobili utilizzati dagli gli enti non commerciali (di cui all’art.73, co.1, lett. c del TUIR) destinati esclusivamente allo
svolgimento con modalità non commerciali di attività assistenziali, previdenziali, sanitarie, didattiche, ricettive,
culturali, ricreative e sportive, e di attività di cui all’art. 16, lett. a) della legge n.222/1 985 (cioè attività di religione o
di culto) (co.1).
Se l'unità immobiliare ha un'utilizzazione mista (istituzionale e commerciale), l'esenzione si applica solo alla frazione
di unità nella quale si svolge l'attività di natura non commerciale, se identificabile attraverso l'individuazione degli
immobili o porzioni di immobili adibiti esclusivamente a tale attività.
Alla restante parte dell'unità immobiliare, in quanto dotata di autonomia funzionale e reddituale permanente, si
applicano le disposizioni dei commi 41, 42 e 44 dell'art.2 del D.L. n.262/2006, convertito dalla legge n.286/2006 (in
tali commi è previsto che le unità immobiliari che richiedono una revisione della qualificazione e quindi della rendita
devono essere dichiarate in catasto da parte dei soggetti intestatari). Le rendite catastali dichiarate o attribuite in base
al periodo precedente producono effetto fiscale a partire dal 1° gennaio 2013 (co.2).
Nel caso in cui non sia possibile procedere ai sensi del precedente co.2, a partire dal 1° gennaio 201 3, l'esenzione si
applica in proporzione all'utilizzazione non commerciale dell'immobile quale risulta da apposita dichiarazione. Con
successivo Decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze, da emanare entro 60 giorni dalla data di entrata in
vigore della presente legge n.27/2012 (25 marzo 2012) saranno stabilite le modalità e le procedure relative alla
predetta dichiarazione e gli elementi rilevanti ai fini dell'individuazione del rapporto proporzionale (co.3).
E' abrogato il co.2-bis dell'art.7 del D.L. n.203/2005, convertito dalla legge n.248/2005 (tale comma prevedeva che
l’esenzione disposta dall’art.7, co.1, lett. i del D.Lgs. n.504/1992 era applicabile alle attività che non avevano
esclusivamente natura commerciale) (co.4).
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SERVIZI ASSOCIATIVI
• Rete sanitaria convenzionata
Fimiv (assieme al Consorzio Mu.Sa.) mette a disposizione
delle società di mutuo soccorso aderenti una rete
convenzionata di qualificate strutture sanitarie e
socioassistenziali, a tariffe agevolate, alla quale possono
accedere tutti i soci e loro familiari utilizzando la “Tessera
Salute” Fimiv.
• Agevolazioni per gli enti associati
Fimiv è riconosciuta dal Ministero dell'Interno (D.M.
559/C15185.12000.A (139) del 1° agosto 2000) quale "Ente
nazionale con finalità assistenziali". Da tale riconoscimento
giuridico derivano alcune agevolazioni per le società di mutuo soccorso ad essa aderenti:
La gestione di una mensa o di uno spacciodi una società di mutuo soccorso, riservata ai soci, non è
subordinata al rilascio di alcuna licenza o tipo di permesso, ma è sufficiente ottemperare alle norme
igieniche e tributarie e documentare la qualifica di società di mutuo soccorso aderente alla Fimiv. Stante
l'uso invalso in numerose province di richiedere al circolo una specifica autorizzazione rilasciata
dall'Associazione di appartenenza, Fimiv trasmette alle SMS che ne facciano richiesta l'autorizzazione per
la gestione di una mensa da esporre in modo visibile.
Per le società di mutuo soccorso aderenti alla Fimiv (in quanto associazione riconosciuta dal
Ministero dell'Interno) è prevista la riduzione del 15% sui compensi fissi della SIAE.
• Fimiv mette inoltre a disposizione delle Società aderenti: servizio di consulenza legale e fiscale;
elaborazione statuti; servizio di consulenza per la costituzione di nuove mutue; consulenza sulle garanzie
di copertura sanitaria.
LE MUTUE SANITARIE PER I SOCI COOP
Prosegue anche nel 2012 il piano di tutele mutualistiche
dedicato ai Soci delle cooperative di consumo Coop Italia
che hanno aderito alla proposta del Consorzio Mutue
Sanitarie Mu.Sa.
Oltre all'esperienza di Coop Liguria, che con la Cesare
Pozzo prosegue nella sua forma sperimentale, l'accordo
Mu.Sa./Coop Italia vede attivamente coinvolte: Coop
Lombardia (Insieme Salute Lombardia), Coop Estense
(SMA Modena e Cesare Pozzo per la Puglia e la Basilicata)
e Nova Coop (Cesare Pozzo, Insieme Salute Lombardia e
Mutua Pinerolese).
Direttore responsabile: Placido Putzolu.
Segreteria di redazione e grafica: Andrea Folchitto, Riccardo Guidoni.
Hanno collaborato: Maurizio Ampollini, Bianca Gera, Luigi Ghigo, Marco Grassi, Mauro Iengo, Grazia Labate, Sabrine Luise, Stefano Maggi,
Barbara Menegatti, Stefano Minerdo, Cesare Peris, Luciano Pinna, Sebastiano Solano, Loredana Vergassola, Mariella Zanetta.
Si prega di inviare materiale e notizie da pubblicare, via e-mail, a: [email protected]
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