Anno VI, n. 18 - 16 aprile 2012 NOTIZIARIO DELLA FEDERAZIONE ITALIANA MUTUALITÀ INTEGRATIVA VOLONTARIA La Federazione italiana della mutualità integrativa volontaria (Fimiv) è stata fondata nel 1900 come Federazione italiana delle società di mutuo soccorso. Fimiv opera per la promozione, lo sviluppo e la difesa del movimento mutualistico italiano nel campo assistenziale, socio-sanitario, previdenziale e culturale, per contribuire a migliorare le condizioni economiche e sociali della collettività, nell’ambito di un completo e moderno sistema di sicurezza sociale. Fimiv aderisce alla Lega delle cooperative, al Forum del terzo settore e all’Aim (Associazione internazionale della mutualità). SOMMARIO • PRIMO PIANO - Giornata Nazionale della Mutualità - Relazione introduttiva - Attualità del mutualismo - Il percorso celebrativo del 150° - Organismi dirigenti Fimiv - Statuto della mutua europea - Anno internazionale cooperative • WELFARE / TERZO SETTORE - Agenzia Terzo Settore - "Fa la cosa giusta!" - Piemonte: medicina preventiva - Sportelli Adiesse con Sos Malnate Anno VI, n. 18 - 16 aprile 2012 GIORNATA NAZIONALE DELLA MUTUALITÀ La Federazione italiana delle mutue (Fimiv), assieme alle due fondazioni culturali (Fondazione Cesare Pozzo per la Mutualità e Fondazione centro per lo studio e la documentazione delle società di mutuo soccorso), ha organizzato il 16 marzo scorso, a Milano nel Salone Liberty della Cesare Pozzo, la “Giornata nazionale della mutualità”. L’idea di dedicare annualmente, nel mese di marzo, una giornata al mutuo soccorso è scaturita nell’ambito delle celebrazioni mutualistiche per il 150° dell’Unità d’Italia. A Torino, il 4 marzo 2011, una solenne manifestazione nazionale ha ricordato come le società di mutuo soccorso abbiano rappresentato per molti decenni la sola forma organizzata di tutela per i lavoratori e le loro famiglie, la “casa comune” in cui si è formata la cultura della convivenza civile e della responsabilità sociale. Il 4 marzo 1848, infatti, fu promulgato lo Statuto Albertino, che divenne la Carta costituzionale della nuova Italia unita, atto fondamentale per la nascita delle società di mutuo soccorso. Da allora, la storia del mutualismo si è intrecciata con quella d’Italia e si è profondamente radicata nel territorio e nel • VITA DEL MOVIMENTO - Ritorno alle miniere dei faraoni - Pinerolo: "Soms e Risorgimento" - Bergamo:150 anni di libertà - Viggiù "capitale" del welfare - Navacchio: un libro sulla Società Volontaria di M.S. - IN BREVE - Esenzione IMU • SERVIZI ASSOCIATIVI • La mutualità per i Soci Coop • PUBBLICAZIONI - L'Italia Cooperativa - Socialismo Spezzino - Storia di Sardi uniti - Mutualismo a Genova - La Liguria e l'Unità d'Italia Il Salone Liberty della Snms Cesare Pozzo. In alto: illustrazione in copertina della Domenica del Corriere del 30 aprile 1905, che immortala la proclamazione del primo sciopero dei ferrovieri (17 aprile 1905) indetto a Milano, nel Salone della Mutua. Via A. Guattani, 9 – 00161 Roma - tel. 06.84439366-7 - fax 06. 84439406-84439379 - e-mail: [email protected] - www.fimiv.it Anno VI, n. 18 - 16 aprile 2012 Placido Putzolu, presidente Fimiv - Federazione della mutualità volontaria Giovanni Sica, presidente della Cesare Pozzo tessuto sociale del nostro paese. Con la crisi del welfare state novecentesco, la mutualità volontaria è oggi nuovamente investita di nuovi compiti e nuove sfide. La ridefinizione delle politiche di welfare e il rilancio delle forme sociosanitarie integrative, infatti, chiamano le società di mutuo soccorso a un nuovo ruolo da protagonista nell’autogestione dei servizi integrati dell’assistenza sociale e sanitaria. Le società di mutuo soccorso e le mutue sanitarie hanno innovato la loro presenza, assumendo di nuovo un ruolo riconosciuto nell’autogestione dei servizi integrati dell’assistenza sociale e sanitaria. Le società di mutuo soccorso hanno tuttavia bisogno di essere meglio conosciute, perché il loro messaggio di previdenza e di solidarietà, risalente al XIX secolo, è ancora fondamentale per il XXI secolo. Anche in relazione allo sviluppo dei fondi sanitari integrativi, occorre far comprendere all’opinione pubblica la grande differenza fra società di mutuo soccorso e assicurazioni, fra socio e assicurato, fra integrazione della sanità pubblica e privatizzazione della stessa. Nel contesto attuale di crisi, la “Giornata Nazionale della Mutualità” ha inteso pertanto valorizzare il ricco patrimonio associativo del mutuo soccorso per sostenere le politiche sociali, attraverso un grande patto di sussidiarietà, cruciale per il miglioramento delle condizioni economiche e sociali della collettività, nell’ambito di un completo e moderno sistema di sicurezza sociale. L’ appuntamento con la giornata nazionale della mutualità diverrà annuale e, al di là del significato storico - rievocativo, intende cogliere importanti ulteriori obiettivi tra cui, principalmente, quello di concorrere a rafforzare la nostra immagine e la conoscenza della nostra realtà nell’opinione pubblica. Come sappiamo, molte società di mutuo soccorso hanno diluito nel tempo la connotazione operativa collegata alla malattia, concentrando gli sforzi prevalentemente verso attività culturali, di aggregazione e di ascolto. Altre, però, in particolare le società di mutuo soccorso e le mutue sanitarie riunite nella Fimiv, hanno rafforzato e innovato la loro presenza in ambito sociosanitario e socioassistenziale, sulla base di valori e i principi di riferimento immutati nel tempo. La ridefinizione delle politiche di welfare e il rilancio delle forme sociosanitarie integrative impegnano le società di mutuo soccorso nell’autogestione dei servizi integrati dell’assistenza sociale e sanitaria. Anche in relazione allo sviluppo dei fondi sanitari integrativi, occorre far comprendere all’opinione pubblica la grande differenza fra società di mutuo soccorso e assicurazioni, fra socio e assicurato, fra integrazione della sanità pubblica e privatizzazione della stessa. La mutualità integrativa volontaria è un valido strumento di risposta ai nuovi bisogni sociali e contribuisce a definire una possibile terza via tra intervento pubblico ed iniziativa privata a scopo di lucro. Tutte le società di mutuo soccorso, sia quelle storiche a dimensione locale, sia le mutue sanitarie a dimensione allargata (semmai utilizzando il nuovo strumento della mutualità mediata) possono collaborare tra di loro per sussidiare risposte integrate ai differenti stati e condizioni di bisogno dei soci, in una scala crescente di impegno, di specializzazione e di costi. Tutto ciò assumendo e valorizzando la prospettiva dell’economia civile – di cui il nostro mondo fa parte a pieno titolo e privilegiando il movimento cooperativo, che per la mutualità volontaria espressa dalla Fimiv rappresenta il terreno privilegiato di relazioni e di progettualità intersettoriale, non solo per la matrice comune e il senso di appartenenza, ma per le affinità di intervento nel sociale e la naturale convergenza di politiche e di strategie. 2 Via A. Guattani, 9 – 00161 Roma - tel. 06.84439366-7 - fax 06. 84439406-84439379 - e-mail: [email protected] - www.fimiv.it Anno VI, n. 18 - 16 aprile 2012 I LAVORI PRESSO IL SALONE LIBERTY DELLA CESARE POZZO Armando Messineo, vicepresidente Fimiv Lombardia Felice Romeo, presidente Legacoop Servizi Lombardia I lavori della Giornata della mutualità sono stati aperti dal presidente della Fimiv, Placido Putzolu, il quale ha sintetizzato il senso della nuova iniziativa nell’attuale contesto di declino del welfare e di rinnovata attenzione alle forme sussidiarie non profit. Successivamente, il presidente della Società nazionale di mutuo soccorso Cesare Pozzo, Giovanni Sica, che ha presieduto i lavori, ha esposto le caratteristiche della Mutua di appartenenza, fornendo anche informazioni relative sia alla crescita quantitativa dei soci sia a quella qualitativa dei servizi forniti dalla Cesare Pozzo. Dopo i saluti istituzionali (Armando Messineo, vicepresidente Fimiv Lombardia, a nome dei coordinamenti Fimiv delle società di mutuo soccorso; Felice Romeo, Legacoop Lombardia; Alessandro Alfieri e Carlo Borghetti, Consiglio regionale Lombardia; Giorgio Verdecchia, Federazione Sanità Confcooperative), il convegno ha registrato gli interventi dei rappresentanti di organizzazioni mutualistiche europee (Christian Zahn, presidente European Committee Aim/Associazione internazionale della mutualità, Luc Roger, direttore Fondo Salute Sce , Antoine Valentino, Harmonie Mutuelles). Questi contributi si sono ovviamente incentrati sul tema della mutualità in Europa. Nel nostro continente sono più di 230 milioni le persone che fruiscono di servizi sociali e sanitari da mutue. Pur avendo caratteristiche diverse, dovute alla cultura e alla particolare legislazione in materia di ogni singolo stato, le mutue europee presentano gli stessi valori: solidarietà, principio della “porta aperta”, non profit, non selezione per rischio. Questa unità d’intenti è stata riconosciuta anche da un indagine, realizzata nel 2011, del Parlamento Europeo: “Ruolo delle mutue nel XXI Secolo”, utile per un riconoscimento istituzionale della mutualità. Si rileva inoltre una Dichiarazione del Parlamento europeo sulle mutue, firmata da 386 parlamentari, realizzata sempre nel 2011e la realizzazione di uno studio del Parlamento Europeo volto a sollecitare la Commissione a riaprire il dossier sullo Statuto europeo per le mutue, così come ricordato dall’intervento di Patrizia Toia, parlamentare europea e relatrice, nel 2009, del “Rapporto Ue sull’economia sociale”. Successivamente è intervenuto Sebastiano Solano, presidente Fondazione Centro per lo studio e la documentazione delle società di mutuo soccorso-onlus, vicepresidente Fimiv, che ha ricordato il ruolo storico delle società di mutuo soccorso e la loro importanza odierna. Di carattere storico è stato l’intervento del professor Stefano Maggi, presidente della Fondazione Cesare Pozzo per la Mutualità e docente di Storia contemporanea all’Università di Siena, che si è occupato della nascita delle società di mutuo soccorso e del loro particolare ruolo fino a giorni nostri. L’ultimo intervento della prima parte della giornata è stato quello di Raffaello Sestini, capo ufficio legislativo del Ministero sviluppo economico, il quale ha sottolineato l’importanza della cooperazione e del mutuo soccorso nel nostro paese, i quali devono esser tenuti nella giusta considerazione dal Governo e dal Legislatore in particolare. Nella seconda parte della giornata, la tavola rotonda sul tema “Mutualismo e nuovo welfare” è stata introdotta da Grazia Labate, ricercatore in economia sanitaria e coordinatrice del tavolo tecnico fondi sanitari integrativi Ministero della salute (2007/2008), che ha parlato della ripresa del mutualismo in Europa e in Italia, ricordando i numeri importanti che esprime questa realtà. 3 Via A. Guattani, 9 – 00161 Roma - tel. 06.84439366-7 - fax 06. 84439406-84439379 - e-mail: [email protected] - www.fimiv.it Anno VI, n. 18 - 16 aprile 2012 Alessandro Alfieri (in alto) e Carlo Borghetti, consiglieri Regione Lombardia Sono quindi interventi: - Giorgio Gemelli, coordinatore del progetto salute Legacoop, il quale ha esposto l’importanza di questo percorso, di cui la Fimiv è parte integrante; - Nino Cortorillo, segretario nazionale Filt Cgil, Federazione italiana lavoratori trasporti, che ha ricordato come il tema del mutualismo e della solidarietà siano anche i valori che caratterizzano e che hanno dato i natali al sindacato; - Valerio Ceffa, vicepresidente del Consorzio mutue sanitarie Mu.Sa., che ha sottolineato il ruolo del Consorzio, che associa nove mutue che tutelano circa 500 mila assistiti; - Paola Menetti, presidenza Lega cooperative e mutue e presidente nazionale Legacoopsociali, nel suo intervento conclusivo ha ricordato i valori comuni che legano la cooperazione con il mutualismo: valori inscindibili per una reale crescita socioeconomica del nostro Paese. Numerosa e attenta la platea dei partecipanti: oltre 170 rappresentanti di società di mutuo soccorso, enti mutualistici, fondi integrativi e casse sanitarie. Molto suggestiva l’immagine complessiva del salone, con bandiere e stendardi. In prima fila la delegazione Cesare Pozzo e la nutrita rappresentanza del mutuo soccorso piemontese, con il presidente del Coordinamento Soms, Ermanno Sacchetto. Oltre al Piemonte e alla Lombardia, in rappresentanza degli altri coordinamenti territoriali Fimiv: Luciano Saettone (Liguria); Marino Rota (Friuli V. Giulia); Gabriella Bondavalli (Veneto); Umberto Tommasi (Toscana); Massimo Piermattei (Emilia Romagna); Luciano Pinna (Sardegna) e Giuseppe Ciavirella (Sicilia). Per le associazioni del Terzo Settore: Sara Rago (Aiccon), Licia Rosselli (Fondazione Welfare Ambrosiano), Sergio Silvotti (portavoce Forum Terzo Settore Lombardia) e Maurizio Carbonera (Auser Lombardia). Per la Cooperazione: Andrea Papini (direttore Coopersalute), Mauro Iengo (responsabile ufficio legislativo Legacoop), Raul Cavalli e Fabio Diana (Fondazione Easy Care), Mauro Dellapè (direttore Mutua Trentina). Inoltre hanno partecipatoTiziana Marcovich (Ima Italia), Maria Concetta Mazzeo e Maria Le Rose della Fimmg (Federazione dei medici di medicina generale) e Laura Crescentini, coordinatrice di Assoprevidenza. La giornata si è infine conclusa con un pranzo conviviale a buffet. PRINCIPI ANTICHI PER UNA MISSIONE RINNOVATA La giornata annuale dedicata alla mutualità assume diversi significati e intende cogliere più obiettivi. Intanto, desidero precisare che al di là del significato concettuale del termine “mutualità”, che ricorre legittimamente in diverse espressioni del variegato mondo del terzo settore non profit, nel nostro caso ci riferiamo principalmente all’aspetto soggettivo del termine, alla forma societaria che riguarda, appunto, le società di mutuo soccorso. Mi preme poi ricordare che questa nuova, importante iniziativa è stata voluta dal Consiglio generale della Fimiv ed è stata organizzata dalla Federazione assieme alle fondazioni culturali del nostro Movimento: la Fondazione Centro per lo studio e la documentazione delle società di mutuo soccorso di Torino e la Fondazione Cesare Pozzo per la Mutualità, qui di casa, che ringraziamo per l’ospitalità in questo importante salone storico. Abbiamo corrisposto volentieri al desiderio, diffuso nel nostro movimento, di rendere stabile l’appuntamento celebrativo introdotto il 4 marzo 2011 a Torino, nell’ambito delle celebrazioni mutualistiche per il 150° anniversario 4 Via A. Guattani, 9 – 00161 Roma - tel. 06.84439366-7 - fax 06. 84439406-84439379 - e-mail: [email protected] - www.fimiv.it Anno VI, n. 18 - 16 aprile 2012 Giorgio Verdecchia, Federazione Sanità Confcooperative Christian Zahn, presidente European Committee Aim/Associazione internazionale della mutualità dell’Unità d’Italia. Non a caso, l’appuntamento clou delle nostre iniziative tenute nel corso del 2011 si è tenuto proprio il 4 marzo: come ormai tutti sappiamo, il 4 marzo 1848 fu promulgato lo Statuto Albertino, la Carta fondamentale della nuova Italia unita che ha permesso la nascita delle società di mutuo soccorso. Ma al di là del significato storico e rievocativo, questo appuntamento, che vogliamo reiterare ogni anno, con eventi territoriali e nazionali a cavallo, appunto, del 4 marzo, intende cogliere anche altri obiettivi, tra cui, principalmente, quello di concorrere a rafforzare la nostra immagine e la conoscenza della nostra realtà nell’opinione pubblica: possibilmente con elementi di innovazione e di maggiore capacità di persuasione sulla utilità sociale del nostro impegno. Le società di mutuo soccorso oggi Ricordo brevemente che la nostra realtà, presente e diffusa in tutto il territorio nazionale, svolge attività solidali verso i propri soci nelle diverse modalità sviluppate nel corso della sua lunga vita. Quelle previste dall’art. 1 della legge 3818, quindi in ambito previdenziale, socio-assistenziale e sociosanitario e, come consentito dall’art. 2 della nostra legge di riferimento, in campo educativo e culturale. E ciò, nelle forme più idonee e coerenti con le istanze territoriali, in quanto le società di mutuo soccorso sono realtà che si distinguono per il forte attaccamento al territorio e testimoniano con l’attività quotidiana un contributo alla comunità e alla convivenza civile, e rappresentano un patrimonio valoriale fondato sulla partecipazione, il protagonismo individuale, il controllo diretto e responsabile, la stabilità del patto associativo tra le generazioni. Come sappiamo, molte Società hanno diluito nel tempo la connotazione operativa collegata alla malattia, concentrando gli sforzi prevalentemente verso attività culturali, di aggregazione e di ascolto. Numerose altre, però, manifestano la loro azione di sostegno verso i soci, organizzando la raccolta dei contributi individuali volontari e il conferimento di sussidi in funzione del bisogno di ciascuno nell’ambito socio-assistenziale. In particolare, le società di mutuo soccorso e le mutue sanitarie riunite nella Fimiv hanno rafforzato e innovato la loro presenza, sulla base di valori e i principi di riferimento immutati nel tempo: • Assenza assoluta di fini lucrativi; • Non discriminazione delle persone assistite; • Principio della porta aperta: tutti possono aderire ad una mutua a prescindere dalle condizioni di salute; • Rinuncia al recesso: le società di mutuo soccorso non possono mandare via nessuno dei propri soci anche se anziani o malati; • Partecipazione democratica alla amministrazione della società. Con la crisi dello stato sociale, la mutualità volontaria è ora investita di nuovi ruoli e nuove sfide. La ridefinizione delle politiche di welfare e il rilancio delle forme sociosanitarie integrative impegnano le Società di mutuo soccorso nell’autogestione dei servizi integrati dell’assistenza sociale e sanitaria. Anche in relazione allo sviluppo dei fondi sanitari integrativi, occorre far comprendere all’opinione pubblica la grande differenza fra società di mutuo soccorso e assicurazioni, fra socio e assicurato, fra integrazione della sanità pubblica e privatizzazione della stessa. Quindi, la mutualità volontaria continua a svolgere una funzione riconosciuta in campo sociale, assistenziale e culturale. Ma, come richiamato nell’invito, “il mutuo soccorso ha bisogno di essere meglio conosciuto, perché il suo messaggio di previdenza e di solidarietà risalente al XIX secolo è ancora fondamentale per il XXI secolo”. E questa Giornata nazionale della mutualità intende appunto “valorizzare ulteriormente l’attualità propositiva del mutuo 5 Via A. Guattani, 9 – 00161 Roma - tel. 06.84439366-7 - fax 06. 84439406-84439379 - e-mail: [email protected] - www.fimiv.it Anno VI, n. 18 - 16 aprile 2012 Luc Roger, direttore Fondo Salute Sce Antoine Valentino, Harmonie Mutuelles soccorso, per sostenere le politiche sociali, attraverso un grande patto di sussidiarietà. Un patto cruciale per il miglioramento delle condizioni economiche e sociali della collettività, nell’ambito di un completo e moderno sistema di sicurezza sociale”. Un nuovo patto di solidarietà Ecco, allora, l’altro importante significato di questa iniziativa: una occasione per rafforzare la nostra proposta di solidarietà, di inclusione sociale, di partecipazione collettiva, di integrazione socio-assistenziale e socio-sanitaria. La mutualità è ancora oggi un valido strumento di risposta ai nuovi bisogni sociali e contribuisce a definire una possibile terza via tra intervento pubblico ed iniziativa privata a scopo di lucro. A tale riguardo, la mutualità collegata alla Fimiv si è fatta espressione di una progettualità assistenziale attraverso la quale intende marcare la propria distintività. Richiamando la collaborazione fattiva tra società di mutuo soccorso più e meno strutturate ed il coinvolgimento di soggetti erogatori di servizi in convenzione, dal volontariato alla cooperazione sociale alla cooperazione dei medici e altri ancora, la Federazione sostiene la costruzione sul territorio di un sistema mutualistico a filiera, che favorisca il passaggio dal welfare dello stato ad un welfare della comunità, da un sistema di utenza passiva ad un sistema partecipato dalla società attiva, così come indicano le politiche sociali e sanitarie degli ultimi anni e come impongono i vincoli finanziari alla spesa sanitaria pubblica. La nostra proposta è quella di incanalare la spesa privata, peraltro rilevante, dispersa ed individualizzata, in forme mutualistiche trasparenti, partecipate e democratiche nei loro assetti, e ciò sia per i fondi chiusi di derivazione negoziale, sia per i fondi territoriali aperti. Tutte le società di mutuo soccorso, sia quelle storiche a dimensione locale, sia le mutue sanitarie a dimensione allargata, possono collaborare per sussidiare risposte integrate ai differenti stati e condizioni di bisogno dei soci, in una scala crescente di impegno, di specializzazione e di costi. Dunque, un rinnovato ruolo della mutualità integrativa volontaria è l’obiettivo che le società di mutuo soccorso devono perseguire, da un lato, potenziando i loro tratti originari legati ai principi di mutualità e reciprocità e, dall’altro, contestualizzando il proprio agire a partire dai bisogni espressi dei soci. Tutto ciò assumendo e valorizzando la prospettiva dell’economia civile – di cui le società di mutuo soccorso fanno parte a pieno titolo, e privilegiando il movimento cooperativo, che per la mutualità volontaria espressa dalla Fimiv rappresenta il terreno privilegiato di relazioni e di progettualità intersettoriale, non solo per la matrice comune e il senso di appartenenza, ma per le affinità di intervento nel sociale e la naturale convergenza di politiche e di strategie”. Legacoop ha lanciato recentemente una proposta di filiera del buon vivere che punta alla costruzione di reti assistenziali di prossimità a modulazione variabile in funzione della complessità del bisogno, il cui onere economico possa essere compensato per mezzo di strumenti a contribuzione mutualistica, integrativi alla copertura pubblica. È un processo complesso nel quale la componente relazionale tra i soggetti coinvolti costituisce la principale variabile. È una sfida che le società di mutuo soccorso che operano nella gestione di piani di copertura sanitaria e sociosanitaria si sono impegnate a raccogliere, aderendo appieno alle opportunità che le più recenti normative in materia di sanità 6 Via A. Guattani, 9 – 00161 Roma - tel. 06.84439366-7 - fax 06. 84439406-84439379 - e-mail: [email protected] - www.fimiv.it Anno VI, n. 18 - 16 aprile 2012 integrativa hanno suggerito. Non possiamo non evidenziare, in questo difficile periodo della vita economica e sociale del nostro paese e per l’Europa, come il diritto alla salute sia minacciato dalla crisi del welfare e dall'affermarsi di linee politiche secondo le quali il principio di universalità dovrebbe essere limitato e contraddetto da criteri di selettività, dettati da esigenze di riduzione dei costi. La crisi del welfare si manifesta in molti modi, ma non deve far dimenticare che nel sistema pubblico c'è ancora molto da salvare. Siamo quindi per la difesa e lo sviluppo del sistema pubblico e contro le ipotesi che ne prevedono un sostanziale ridimensionamento e una progressiva privatizzazione, aprendo spazi crescenti a ipotesi di cosiddetto privatosociale o, peggio, o di affermazione del principio assicurativo al posto del Patrizia Toia, parlamentare europea Sebastiano Solano, presidente della Fondazione Società di mutuo soccorso La delegazione delle Soms piemontesi al rientro dalla Giornata della Mutualità diritto universale. La sostenibilità dei diritti trova nei corpi sociali intermedi, che praticano il mutuo aiuto, che mettono cioè al centro la persona con i suoi bisogni e le sue responsabilità, una opportunità di compensazione e strumenti più efficaci per contenere la compressione di quelle sicurezze a cui lo stato sociale ha abituato le persone per decenni. La riscoperta degli elementi che stanno alle origini del movimento mutualistico (come pure della cooperazione) può essere determinante per una risposta non regressiva e di mercato alla crisi dei sistemi pubblici di welfare. In particolare, il principio di solidarietà, su cui si fondano le nostre radici, può essere un solido fondamento sul quale costruire una controtendenza alla deriva in corso verso la marginalità e la crescita di diseguaglianze e divisione sociale. In questo senso ci conforta l’esperienza di molti paesi europei – non a caso abbiamo qui la testimonianza dell’Associazione internazionale della mutualità e della mutualità francese – e, a livello comunitario, la ripresa del dibattito sullo statuto della mutua europea, a riconoscimento del ruolo importante della mutualità a sostegno delle politiche sociali. Dopo tanti tentativi falliti, questa volta sembra che le istituzioni comunitarie siano seriamente impegnate sul tema, a fronte dell’accordo intervenuto tra le associazioni mutualistiche Aim ed Amice. Come pure, nel contesto nazionale, dopo il recente, positivo pronunciamento sulla mutualità mediata, siamo fiduciosi di poter ottenere in tempi non biblici ulteriori aggiornamenti degli strumenti normativi: qualche ritocco alla sempre valida legge 3818; l’albo nazionale delle società di mutuo soccorso. Siamo convinti che con la forza delle nostre idee e con la passione che ci contraddistingue, faremo tutti la nostra parte – in ambito europeo, a livello nazionale, nei coordinamenti territoriali e nelle singole società di mutuo soccorso –per contribuire agli ulteriori successi del movimento mutualistico. 7 Via A. Guattani, 9 – 00161 Roma - tel. 06.84439366-7 - fax 06. 84439406-84439379 - e-mail: [email protected] - www.fimiv.it Anno VI, n. 18 - 16 aprile 2012 ATTUALITÀ DEL MUTUALISMO NEL NUOVO WELFARE: SUSSIDIARIETÀ E INTEGRAZIONE SOCIO SANITARIA Grazia Labate, ricercatore in economia sanitaria, Università di York, U.K Raffaello Sestini, capo ufficio legislativo del Ministero dello Sviluppo Economico; autore della pubblicazione "Il Risorgimento a Fumetti" Perché oggi c’è una ripresa forte del mutualismo? - È una risposta alla crisi del welfare? Oppure ha una valenza più generale? - L’analisi storica, le evidenze empiriche del suo sviluppo, i dati quantiqualitativi contenuti nel recente rapporto promosso dalla Direzione generale per le politiche economiche e sociali del Parlamento europeo, affinché la Commisssione approdi alla stesura dello statuto della mutualità in Europa, forniscono una risposta che è insieme politica e di intervento attivo e propositivo di organizzazione di una domanda sociale, volta a rendere visibili ed esigibili diritti elusi o parzialmente protetti dei cittadini. - Il riaffermarsi del mutualismo è soprattutto ricerca di nuove strade dopo la crisi dei socialismi autoritari, di sistemi politici oligarchici ed autoreferenziali, di forme di welfare paternalistico, burocratico selettivo e clientelare, per aprire varchi alla rottura del nesso assistenza/dipendenza e fare in modo che i destinatari dell’offerta di welfare siano anche soggetti protagonisti di una domanda sociale nuova ed appropriata. - Una riforma del welfare richiede non solo la capacità di dare rilevanza sociale e politica ai soggetti attivi, competenti e propositivi della domanda sociale, ma esige in primo luogo un forte impegno politico generale nel rendere giusta la solidarietà fiscale, nel rendere equa la solidarietà assicurativa, nel rendere espliciti i livelli di assistenza ai quali si ha diritto. Solo così si può evitare il pericolo di cadere in una supplenza di diritti negati o in forme di residualità delle protezioni pubbliche del welfare. - Non vi è conflittualità tra diritti sociali e mutualismo, ma vi è complementarietà. - Il mutualismo con le sue pratiche di solidarietà positiva, con la sua volontà di costruire nel presente, contro la logica dei due tempi e del rinvio al futuro, con il suo sforzo di crescita delle capacità di realizzare in proprio, con il suo rifiuto della passività assistita è un soggetto determinante per la costruzione di un nuovo welfare del XXI° secolo, capace di creare un nesso tra la filosofia economica contemporanea della capacitazione di Amartya Sen ed una nuova concezione di welfare a base universalistica delle opportunità e delle responsabilità. La mutualità in Europa - The role of mutual societies in the 21st century - Il quadro del ruolo e dello sviluppo della mutualità nel Vecchio Continente a 27 mette in evidenza il protagonismo attivo che essa svolge nella politica di coesione sociale e nello sviluppo di forme complementari di assistenza e supporto, all’individuo e alla famiglia. Sono modalità efficienti, efficaci, che reggono sul piano finanziario, nonostante la crisi, data la loro finalità in assenza di lucro. - A livello europeo le mutue offrono servizi sociali e sanitari a 230 milioni di cittadini, rappresentano 180 miliardi di euro di quote associative con cui o direttamente o acquistando sul mercato offrono servizi e prestazioni ai propri soci e alle loro famiglie, dando lavoro a circa 350.000 persone. - Le Mutual Benefit Societies forniscono coperture di welfare complementari, supplementari o integrative a seconda del sistema di protezione sociale vigente nei diversi paesi della Comunità. - In alcuni casi gestiscono proprie strutture ( ospedali, farmacie, case di cura per anziani, servizi di home-care, pacchetti servizi per le famiglie con anziani 8 Via A. Guattani, 9 – 00161 Roma - tel. 06.84439366-7 - fax 06. 84439406-84439379 - e-mail: [email protected] - www.fimiv.it Anno VI, n. 18 - 16 aprile 2012 Stefano Maggi, presidente della Fondazione Cesare Pozzo per la Mutualità Flavio Quaranta, studioso del Mutuo Soccorso non autosufficienti o per anziani soli che propongono in forma flessibile e secondo le necessità assistenza domiciliare, cura della casa, riabilitazione motoria o riabilitazione post-acuzie di media o lunga durata. - Quest’ultima modalità, offerta con qualità tecnico professionale, soprattutto per le persone anziane ha visto affermarsi in Inghilterra Benenden, la più grande mutua britannica con oltre 1.200.000 iscritti a cui recentemente si rivolgono anche anziani soli o anziani che temporaneamente hanno i congiunti più prossimi lontani, per ragioni di lavoro, che con quote che vanno da 8 sterline a settimana a 35 sterline mensili o a 420 sterline all’anno vedono soddisfatto il loro bisogno di home-care anche temporaneo. - In Francia Harmonie Mutuelles è la più grande fra le tante forme di mutualità esistenti, che con 4.000.000 di iscritti e fornisce essenzialmente coperture complementari per la salute nonché servizi sociosanitari. - In Germania le Sparkassen, antiche mutue dei lavoratori, hanno un ruolo integrativo del sistema obbligatorio assicurativo sociale e sanitario, nonché dell’assicurazione obbligatoria di Long term care. - In Belgio oltre alle mutue operanti in campo sanitario e sociale recentemente si sono costituite sodalizi tra giovani studenti che risiedono al di fuori della propria residenza anagrafica o addirittura dal proprio paese con il fine di sostenersi nelle spese di studio o di qualificazione professionale post laurea. - In Svezia la mutualità è molto diffusa nelle contee e offre e gestisce servizi in nome e per conto dei suoi soci attraverso società di purchaising che trattano con le autorità locali le risposte ai bisogni del singolo o della famiglia oltre le tutele pubbliche esistenti nel welfare svedese rispondendo a bisogni personalizzati per esempio degli anziani, anche attraverso la cessione della nuda proprietà della casa in cambio di residenze che utilizzano tecniche di domotica intelligente, collegate con servizi di telemedicina e telesoccorso in contatto con i medici e i geriatri di distretto. La mutualità in Italia - Da noi il patrimonio di mutualità, oltre alla sua tradizione ultracentocinquantenaria, si è sviluppato attraverso Fimiv con oltre 1500 società di mutuo soccorso in tutto il paese, anche se con prevalenza nel centro-nord. Negli ultimi 10 anni lo sviluppo di società di mutuo soccorso, soprattutto nel campo socio assistenziale, ha affinato capacità di adesione, modalità di gestione diretta o indiretta di offrire servizi e prestazioni. La storica Mutua nazionale Cesare Pozzo che con circa 90.000 soci e 270.000 assistiti è stata antesignana della mutualità in campo sociosanitario. - 55 società di mutuo soccorso in campo sociosanitario, 9 delle quali di grandi dimensioni impegnate nel Consorzio nazionale Mu.Sa., garantiscono ad oltre 400.000 soci e loro familiari il rimborso di una vasta gamma di prestazioni sanitarie e servizi di tutto rispetto. - Per l’assistenza ai non autosufficienti, la Cooperativa Coopselios (con Mutua Nuova Sanità) ha recentemente costituito assieme ad un gruppo di cooperative sociali la Fondazione Easy Care, che è attiva già in alcune regioni del paese per l’assistenza domiciliare integrata. L’esperienza conseguente di “Pronto Serenità” è un modello di mutualità per l’erogazione di servizi alla persona, che offre soluzioni alle famiglie, ai soggetti fragili, agli anziani attraverso strumenti di sostegno, assistenza e cura. - Non manca nel nostro paese un tessuto forte di mutualità, volontariato, associazionismo, cooperazione, quel famoso terzo settore, che non può essere solo celebrato o evocato in tempi di crisi. Vi è bisogno di coniugare sul serio un nuovo welfare nel quale trovare le cerniere di coerenza tra il 9 Via A. Guattani, 9 – 00161 Roma - tel. 06.84439366-7 - fax 06. 84439406-84439379 - e-mail: [email protected] - www.fimiv.it Anno VI, n. 18 - 16 aprile 2012 Giorgio Gemelli, coordinatore progetto salute Legacoop Nino Cortorello, segretario nazionale Filt Cgil e (in basso) Valerio Ceffa vicepresidente Mu.Sa. ruolo delle istituzioni pubbliche, la sussidiarietà verticale ed orizzontale prevista dal nostro ordinamento, la solidarietà individuale e collettiva, quella negoziale e quella di territorio, per affermare la esigibilità dei diritti e renderli aderenti alla domanda sociale del nostro tempo. Il nuovo welfare - Le forme di nuovo mutualismo non possono essere considerate come interventi di supplenza di diritti negati dalla crisi e dal restringimento del welfare, ma come soggettività positiva volta ad affermare un rapporto radicalmente mutato tra pubblica amministrazione e società. Potere di partecipare e co-decidere risposte immediate e scelte di medio e lungo periodo sul terreno delle politiche pubbliche in campo sociosanitario, che riguardano l’esistenza dei cittadini ed il divenire dei loro bisogni. - Il primo decennio del 21° secolo si è chiuso con la più grande crisi, dai tempi della seconda guerra mondiale. Una crisi che nasce finanziaria ma che è diventata presto economica fino ad investire il cuore e la tenuta delle istituzioni nazionali e sovranazionali, la legittimità delle loro decisioni, la loro democraticità. I fatti di questi ultimi due anni e soprattutto di questi ultimi mesi ci dicono quanto siano state fallaci le teorie sulla finanza e quelle sulla primazia del mercato e degli stati nazionali. - La finanza non genera ricchezza e soprattutto non genera uguaglianza, la rinazionalizzazione delle politiche fa perdere la visione d’insieme e con essa ogni vera possibilità di successo. - Per questo c’ è bisogno, proprio dentro la crisi, di una visione comune, di una mutualità di intenti e di obiettivi da perseguire, in Europa, come in Italia, per la crescita, il lavoro e per il nuovo welfare, che non è al riparo, dai vincoli di bilancio e dai contenimenti della spesa pubblica, anche se dalla famigerata delega fiscale e assistenziale è stata stralciata la parte assistenziale per formulare una proposta d’insieme che al momento non si conosce - La crisi colpisce il sistema di protezione sociale e sanitario: meno fondi, meno personale, meno presa in carico, crisi delle risposte sanitarie, i pronto soccorso all’emergenza quotidiana, il territorio carente di risposte sociosanitarie integrate. Indici di povertà che aumentano cosi come quelli di deprivazione. La gamma dei bisogni, nella crisi, per effetto dell’aumento delle diseguaglianze, tende ad ampliarsi soprattutto nella campo della non autosufficienza di una popolazione che invecchia, nella precarietà lavorativa, nell’alto tasso di disoccupazione, nel contrasto alla povertà e all’esclusione sociale, nella difficoltà di conciliare lavoro e maternità. Che fare? - Definire i livelli essenziali delle prestazioni sociosanitarie, come diritti esigibili da parte di tutti i cittadini. I famosi LEP, attraverso una ricognizione dell’esistente, portando a razionalità, efficienza ed efficacia, le diverse provvidenze monetarie esistenti, i servizi delle varie leggi di settore, procedendo davvero ad una effettiva integrazione sociosanitaria che realizzi almeno lo spostamento dell’1% delle risorse sanitarie verso il sociale integrato. - Graduare le prestazioni per tipologia e per capacità di spesa non solo del singolo ma della sua famiglia, misurata attraverso un parametro ISEE riformato, per applicare in modo esteso un 10 Via A. Guattani, 9 – 00161 Roma - tel. 06.84439366-7 - fax 06. 84439406-84439379 - e-mail: [email protected] - www.fimiv.it Anno VI, n. 18 - 16 aprile 2012 universalismo mirato a garantire equità nell’accessoed equità nell’uso a secondo della capacità di produzione di reddito e possesso di ricchezza. - Attuare con rigore e senza riserve il principio di sussidiarietà, inteso come partecipazione della comunità e degli strumenti di autogoverno cui essa sceglie di dotarsi per codecidere obiettivi e traguardi da raggiungere nell’uso e nell’estensione dei diritti di cittadinanza. - Una mutualità di intenti e di azioni di medio e lungo periodo per costruire il welfare del 21° secolo. Paola Menetti, presidente Legacoop Sociali 150° DELL’UNITÀ D’ITALIA / IL PERCORSO CELEBRATIVO DEL MUTUO SOCCORSO - “I MILLE RICORDI - Giuseppe Garibaldi e le Società di Mutuo Soccorso” - Edizione per il 150°. Mostra itinerante organizzata dalla Fondazione Centro per lo studio e la documentazione delle società di mutuo soccorso Onlus. - Roma, 29 ottobre 2010 - Convegno “Il Mutuo Soccorso dal Risorgimento ad oggi. Il futuro ha un cuore antico: memoria, attualità, prospettive” - SMS “Giuseppe Garibaldi” di Roma. - Pinerolo, 31 ottobre 2010 - Convegno “La Storia siamo anche noi. Le Società di mutuo soccorso per altri 150 anni di solidarietà”. - S. Ninfa, 21 novembre 2010 - Convegno della Soms di Santa Ninfa: “150 anni dall’Unità d’Italia e dalla nascita del mutualismo in Sicilia”. - Firenze, 26 novembre 2010 - “Volontariato e mutua solidarietà. 150 anni di previdenza in Italia”. Convegno di studi (Palazzo Vecchio) organizzato dalla Fondazione Turati in collaborazione con la Fondazione Cesare Pozzo per la Mutualità Pubblicazione (Lacaita, 2011). - Sassari, 25 maggio 2010 - Convegno (Aula Magna Università degli Studi) su: “160 anni di mutuo soccorso in Sardegna nel 150° dell’Unità d’Italia”, a cura del Coordinamento Soms Sardegna”. - Millesimo (SV), 13 giugno 2011 - Apertura delle manifestazioni per il 150° dell’Unita d’Italia. Settembre 2011: presentazione del libro curato dal prof. Bruno Chiarlone, sulla figura del garibaldino Elidoro Specchi. - Petralia Sottana (PA), 19 giugno 2011 - Convegno regionale delle Soms siciliane sull’Unità d’Italia. - Torino, 4 marzo 2011 - “Il diritto di esistere. Un futuro tracciato dalla storia”: Manifestazione nazionale e comvegno (Teatro Piccolo Regio) delle società di mutuo soccorso italiane organizzato da Fimiv, dalla Fondazione Centro per lo studio e la documentazione delle Società di mutuo soccorso e dalla Fondazione Cesare Pozzo per la Mutualità. - Pinerolo, 9 aprile 2011 - Convegno “Noi c’eravamo. Le società di mutuo soccorso nel Risorgimento”. - Bologna, 19 marzo 2011 - Convegno Internazionale di Studi organizzato dalla Mutua Integrativa Campa su: “I valori del risorgimento all’origine dell’Europa. Mutualismo, mutuo Soccorso ed associazionismo”. - 26 marzo - 16 aprile - 21 maggio 2011 - “Unità d’intenti. Le Società di Mutuo Soccorso piemontesi alle origini dello stato sociale dell’Italia unitaria”. Convegno in tre atti proposto dalle Società di mutuo soccorso di Borgomanero, Castellazzo Bormida e Fossano. - Torino, 28 maggio 2011 - Spettacolo musicale "150 la storia canta" Percorso teatrale nel quartiere Borgo Po. - Codroipo (UD), 30 maggio 2011 - Serata dedicata a due garibaldini friulani dal titolo “Due figure alternative del Risorgimento in Friuli: Prospero Antonini e Giovanni Battista Marioni”. - Vercelli, 5 novembre 2011 - Convegno e mostra dell’Associazione Generale Lavoratori di Vercelli. - Faenza, 11 novembre 2011 - "Sussidiarietà e Mutualità. Giuseppe Garibaldi e le società di mutuo soccorso". Convegno organizzato dalla Fondazione Cesare Pozzo per la Mutualità e dall’Istituto Santi. - Torino, 4 marzo 2012 - Inaugurazione mostra Modus Vivendi al Museo di Scienze Naturali e incontro a chiusura della mostra “Le miniere dei Faraoni”. - Milano, 16 marzo 2012 - “Giornata Nazionale della Mutualità” (Salone Liberty della SNMS Cesare Pozzo) organizzata da Fimiv assieme alla Fondazione Cesare Pozzo per la Mutualità ed alla Fondazione Centro per lo studio e la documentazione delle società di mutuo soccorso. Chiusura delle celebrazioni mutualistiche per il 150° dell’Unità d’Italia e Convegno “Mutuo soccorso oggi: un patto di sussidiarietà per lo sviluppo delle politiche sociali”. 11 Via A. Guattani, 9 – 00161 Roma - tel. 06.84439366-7 - fax 06. 84439406-84439379 - e-mail: [email protected] - www.fimiv.it Anno VI, n. 18 - 16 aprile 2012 RINNOVATI GLI ORGANISMI DIRIGENTI FIMIV Il Consiglio Generale della Fimiv, nella riunione del 3 aprile scorso, ha provveduto ad aggiornare la propria compagine. Infatti, l’ultima assemblea nazionale della SNMS Cesare Pozzo ha rinnovato le cariche sociali e da ciò è scaturita la modifica di alcuni dei suoi rappresentanti in seno agli organismi dirigenti della Federazione. L’ultima Direzione Fimiv (23 febbraio 2012) ha preso atto di queste novità e le ha riportate al Consiglio Generale, che ha approvato all'unanimità le cooptazioni e ha previsto un'assemblea dei delegati per la ratifica del nuovo assetto degli organismi dirigenti. I componenti dimissionari del Consiglio Generale, rappresentanti della Cesare Pozzo, sono: Antonio Chirico, Luciano Giorgetti, Gianfranco Rossato, Matteo Simone, Ezio Spigarelli, Nicola Vianello e Guido Ziniti. I nuovi membri, designati sempre dalla Cesare Pozzo per sostituire i dimissionari, sono: Giovanni Sica (presidente SNMS Cesare Pozzo), Sauro Corona (Cesare Pozzo Emilia Romagna), Renzo Re (Cesare Pozzo Abruzzo), Manuela Tamalio (Cesare Pozzo Piemonte). Il Consiglio ha cooptato anche il presidente di Fimiv Lombardia, Alessandro Molina. Attualmente il Consiglio Generale Fimiv è composto da 40 membri. Conseguentemente, anche la Direzione Fimiv ha registrato alcune modifiche nella sua composizione. Infatti Marino Rota e Giovanni Sica (nominato vicepresidente della Fimiv) sono subentrati ai dimissionari Gianfranco Rossato e Loredana Vergassola, impegnati in altri rilevanti incarichi del movimento mutualistico. 12 Via A. Guattani, 9 – 00161 Roma - tel. 06.84439366-7 - fax 06. 84439406-84439379 - e-mail: [email protected] - www.fimiv.it Anno VI, n. 18 - 16 aprile 2012 STATUTO DELLA MUTUA EUROPEA: FIMIV INCONTRA L’EUROPARLAMENTARE LUIGI BERLINGUER Il 4 aprile scorso, l’europarlamentare Luigi Berlinguer ha incontrato a Roma una delegazione Fimiv/Legacoop: il presidente della Fimiv Placido Putzolu, il presidente del coordinamento Soms Sardegna, Luciano Pinna, Mauro Iengo, responsabile dell’ufficio legislative Legacoop e Giorgio Gemelli, coordinator del progetto salute Legacoop. Luigi Berlinguer è stato designato dal Parlamento europeo quale relatore di un pronunciamento giuridico che illustri il rilevante ruolo sociale ed economico della mutualità in ambito comunitario, evidenzi le disomogeneità normative tra stati e inviti la Commissione ad attivare le procedure per un Regolamento sullo statuto della mutua europea. All’incontro ha assistito Francesco Cerasani, assistente del Gruppo parlamentare S&D. Iter attuale del dossier sullo Statuto della Mutua Europea: - Luglio 2011 – Il Parlamento europeo (Commissione occupazione affari sociali) commissiona e pubblica uno studio sulle mutue in Europa dal titolo: ‘Il ruolo delle mutue nel 21° secolo’. - Marzo 2012 – La Commissione UE incarica sempre lo Studio Panteia voon Beleind di redigere una ulteriore ricerca sulle mutue europee, prendendo a campione 10 stati, tra cui l’Italia. Fimiv ha già risposoto al questionario ed ora è prevista una intervista telefonica. - Marzo 2012 – Tre commissioni del Parlamento europeo - Giuridica (JURI), Occupazione e affari sociali (EMPL), Affari economici (ECON) - formuleranno un parere politico concernente lo statuto della mutua europea. (Commissione parlamentare JURI Giuridica). Il parere non si tradurrà, in questa fase, in una bozza di regolamento dello statuto, ma sarà essenzialmente un parere politico che sosterrà la necessità di uno statuto europeo per le mutue e quindi vuole sollecitare la Commissione europea affinché lavori per la formulazione di una bozza di regolamento. La delegazione Fimiv con l’europarlamentare Luigi Berlinguer (da sinistra: Mauro Iengo, Placido Putzolu, Giorgio Gemelli, Luigi Berlinguer e Luciano Pinna). Prima presentazione della bozza di parere prima decina di giorni di luglio. Primi di settembre emendamenti; voto in commissione metà settembre. L’obiettivo sarebbe l’approvazione in sessione plenaria, se tutto va bene, nel dicembre 2012, altrimenti inizio 2013. In ogni caso, è stato precisato, per la prima presentazione del parere, si attenderà la pubblicazione dello studio sulle mutue della Commissione europea. Nel corso dei prossimi mesi si ipotizza l’organizzazione di alcuni incontri ristretti con rappresentanti del settore mutue (ad esempio colazioni di lavoro a Bruxelles). In settembre, dopo la presentazione degli emendamenti, l’ufficio di Berlinguer propone di organizzare un evento congiunto con AIM al Parlamento europeo. L’iniziativa avrebbe la forma di una conferenza aperta la mattina, seguita da una riunione degli addetti ai lavori nel pomeriggio. Relatori nella sessione mattutina pubblica potrebbero essere i Commissari Tajani (Impresa e industria), Barnier (Mercato unico), Andor (Affari sociali), europarlamentari, rappresentanti del settore mutue (AIM e/o organizzazioni nazionali socie). Iter pregresso - Il Parlamento Europeo, nella seduta di Strasburgo del 10 marzo 2011, ha adottato a larga maggioranza una dichiarazione sulla costituzione di uno 13 Via A. Guattani, 9 – 00161 Roma - tel. 06.84439366-7 - fax 06. 84439406-84439379 - e-mail: [email protected] - www.fimiv.it Anno VI, n. 18 - 16 aprile 2012 Statuto europeo per mutue, associazioni e fondazioni (386 firme). La mutualità volontaria e una realtà importante e attiva nella maggior parte dei paesi europei e assiste complessivamente oltre 230 milioni di cittadini comunitari. Tuttavia, le forme giuridiche nazionali sono difformi e si ravvisa da tempo l’esigenza di un soggetto giuridico societario riconosciuto in ambito comunitario. - Già il 19 febbraio 2009, il Parlamento europeo aveva approvato quasi all’unanimità il “Rapporto sull’economia sociale” della Commissione per l’occupazione e gli affari sociali. Relatrice l’europarlamentare italiana Patrizia Toia. Il Rapporto chiede misure adeguate per far prosperare l’economia sociale, quali l'accesso agevolato al credito, sgravi fiscali e lo sviluppo del microcredito, l'introduzione di statuti, compreso quello della mutua europea. - Il 20 maggio 2010, il Parlamento europeo ha adottato una risoluzione sulla creazione di un mercato unico per i consumatori e i cittadini (2010/2011(INI) - relatore: Louis Grech - nella quale si chiede alla Commissione di predisporre una proposta di Regolamento per lo statuto della mutua europea. - La Comunicazione della Commissione Ue del 27 ottobre 2010 (COM(2010)608), sottoposta ai singoli stati per commenti e osservazioni, recepisce, seppure solo parzialmente, l’istanza del Parlamento Ue, in quanto prevede (2.4) ”l’avvio di uno studio sulla situazione delle mutue in tutti gli stati membri per esaminare in particolare le loro attivita transfrontaliere”. Tale studio e attualmente in corso. - Infine, il 10 novembre 2010, cinque parlamentari europei (Marc Tarabella (S&D, B), Pascal Canfin (Greens, F), Regina Bastos (EPP, P), Marie-Christine Vergiat (GUE, F) e Renate Weber (ALDE, RO) hanno sottoscritto e lanciato una dichiarazione (n. 84/2010) a favore dello statuto della mutua europea. La dichiarazione invita la Commissione europea ad avviare l’iter necessario per la formulazione dei necessari regolamenti, supportati da un adeguato studio conoscitivo dei fenomeni associativi. Uno specifico statuto europeo potrà costituire per le mutue uno strumento essenziale per il loro sviluppo nel mercato interno, consentendo la realizzazione di un sistema di protezione sociale e sanitaria complementare all’intervento pubblico, basato su caratteristiche peculiari del mutualismo quali la democrazia e a solidarietà. Inoltre, la mancanza di uno specifico Statuto europeo lascerebbe il settore mutualistico penalizzato sul piano della competitività, mentre invece l’Europa avrebbe bisogno di una economia fortemente caratterizzata sul piano sociale in grado di conseguire obiettivi di benessere sociale collettivo. PROSSIMI APPUNTAMENTI 2012 - 20 aprile (Bologna) Convegno della Fondazione Barberini “Come costruire capitale sociale” Il ruolo della cooperazione per un nuovo welfare solidaristico - 22 aprile (S. Ninfa TP) Manifestazione 125° anniversario Soms S. Ninfa - 27 aprile (Milano) Assemblea di bilancio Fondo Salute SCE - 27 aprile (Reggio Emilia) Collegio dei Partecipanti Fondazione Easy Care - 28 aprile (Bologna) Assemblea di bilancio CAMPA - 5 maggio (Novara) Assemblea di bilancio Consorzio Mutue - 8 maggio (Milano) Seminario e CdA Consorzio Mu.Sa - 8 maggio (Roma) Direzione nazionale Legacoop - 9 maggio (Roma) Assemblea nazionale Confcooperative - 10 maggio (Milano) Giornata della Previdenza (Assoprevidenza) - 19 maggio (Firenze) Assemblea annuale soci Insieme Salute Toscana - 21 maggio (Pinerolo) Assemblea annuale soci Mutua Pinerolese - 30 maggio (Milano) Assemblea annuale soci SNMS Cesare Pozzo - 31 maggio-1 giugno (Bruxelles) XXX Assemblea generale e Board AIM/Ass. int. della mutualità - 12–15 giugno (Roma) Sanit - edizione 2012 - 5 luglio (Roma) Assemblea ACI (Alleanza Cooperative Italiane) in occasione dell’Anno internazionale delle cooperative, alla presenza del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano - 25-30 settembre (Pietrasanta/Versilia) Festival della Salute 2012 - 26-27 ottobre (Bertinoro) Giornate di Bertinoro 2012 - 20-23 novembre (Arezzo) Forum Risk Management 2012 - 28-29 novembre (Bruxelles) Assemblea AIM e Conferenza: “Reinventing healthy ageing" 14 Via A. Guattani, 9 – 00161 Roma - tel. 06.84439366-7 - fax 06. 84439406-84439379 - e-mail: [email protected] - www.fimiv.it Anno VI, n. 18 - 16 aprile 2012 2012 ANNO INTERNAZIONALE DELLE COOPERATIVE Il 2012 è un anno particolarmente importante per il movimento cooperativo. Infatti, il 18 dicembre 2009, nella 64a sessione dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, gli Stati Membri all’unanimità hanno proclamato il 2012 Anno Internazionale delle Cooperative. Lo slogan ufficiale adottato per le celebrazioni dell’Anno - le cooperative costruiscono un mondo migliore - vuole porre l’enfasi sia sul contributo sociale che sulla dimensione imprenditoriale delle cooperative, mettendo così in evidenza come esse rappresentino uno degli attori principali dello sviluppo economico e sociale di Paesi, comunità e individui in ogni parte del mondo. Il logo utilizzato, sette figure che sollevano un cubo, evoca i sette principi del movimento cooperativo: Adesione Libera e Volontaria, Controllo Democratico da parte dei Soci, Partecipazione economica dei Soci, Autonomia ed Indipendenza, Educazione, Formazione ed Informazione, Cooperazione tra cooperative, Impegno verso la comunità. La Risoluzione ONU che dichiara il 2012 Anno Internazionale delle Cooperative invita i Governi degli Stati Membri, le Nazioni Unite, le organizzazioni cooperative e gli altri stakeholders a cogliere l’occasione dell’Anno come modo per promuovere il cooperativismo e sensibilizzare sul contributo delle cooperative allo sviluppo socio-economico. La Risoluzione incoraggia, inoltre, gli stessi Governi a creare un ambiente di maggiore sostegno allo sviluppo cooperativo. Nello specifico, tre sono gli obiettivi dell’Anno Internazionale delle Cooperative: - Sensibilizzare l’opinione pubblica sulle cooperative e il loro contributo allo sviluppo socioeconomico e al raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo del Millennio; - Promuovere la nascita e lo sviluppo delle cooperative; - Sensibilizzare i Governi affinché adottino politiche, legislazioni e programmi che favoriscano la nascita, lo sviluppo e la stabilità delle cooperative a lungo termine. L'ITALIA COOPERATIVA: 150 ANNI DI STORIA E DI MEMORIA Le imprese cooperative rappresentano oggi circa il 7% del PIL, contano 12 milioni di soci, oltre un milione e centomila occupati, e vantano posizioni di eccellenza in molti settori dell’economia nazionale. F. Fabbri ne ripropone le vicende attraverso i 150 anni della storia d’Italia. Vengono ricostruite le tappe che condussero alla fondazione (1886) della Federazione delle società cooperative (poi Lega), e quindi al pieno riconoscimento sociale e legislativo durante l’età giolittiana. Nel primo dopoguerra, al momento del massimo sviluppo, la Lega fu attaccata dallo squadrismo fascista e, il 14 novembre 1925, fu sciolta dal prefetto di Milano che avviò l’inarrestabile «fascistizzazione» del movimento. La Lega delle Cooperative fu ricostituita nel 1945. Si affermò allora la leadership del Partito Comunista, anche se, fin dal 1962, fu avviato quel lento processo che l’avrebbe trasformata in un organismo autonomo dai partiti. A metà degli anni Settanta, anche al di fuori delle «isole rosse», la «terza via» dell’economia si proponeva già in alternativa a quella privata come a quella pubblica. Dagli anni Ottanta, il «sistema» delle cooperative e dei loro Consorzi, con l’esecuzione di rilevanti opere pubbliche, si affermava ormai nella sfera nazionale ed internazionale. Dopo la crisi dei primi anni Novanta, superato il meccanismo della «cooperazione di partito», fu avviata quella definitiva trasformazione della struttura organizzativa, produttiva e finanziaria che, nell’arco di un ventennio, ha reso Legacoop uno dei protagonisti indiscussi nel campo della più avanzata e diffusa imprenditorialità, pur nel rispetto dei principi fondanti della partecipazione economica e del controllo democratico dei soci. 15 Via A. Guattani, 9 – 00161 Roma - tel. 06.84439366-7 - fax 06. 84439406-84439379 - e-mail: [email protected] - www.fimiv.it Anno VI, n. 18 - 16 aprile 2012 Il lancio ufficiale dell’Anno Internazionale delle Cooperative si è tenuto il 31 ottobre 2011, presso il Palazzo di Vetro a New York, alla presenza del vice segretario generale delle Nazioni Unite, Asha-Rose Migiro e del sottosegretario Generale delle Nazioni Unite, Sha Zukang. Hanno inoltre partecipato all’evento oltre 150 leader cooperativi da tutto il mondo. Per l’Alleanza delle Cooperative Italiane erano presenti il presidente di Confcooperative, Luigi Marino, e il presidente di Legacoop, Giuliano Poletti. Riconoscimenti importanti sono pervenuti da personalità di spicco della comunità internazionale, tra cui il segretario generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-moon, e il Direttore Generale dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro, Juan Somavia. “Le cooperative sono una presenza unica e inestimabile nel mondo odierno – ha dichiarato Ban Ki-moon - Aiutano a ridurre la povertà e a creare posti di lavoro”. “Le cooperative ricordano alla Comunità Internazionale che è possibile perseguire sia efficienza economica che responsabilità sociale”. È importante sapere che queste imprese, basate sui valori e sui principi cooperativi, sono di proprietà di quasi un miliardo di cooperatori nel mondo e danno occupazione a circa 100 milioni di lavoratori – 20 per cento in più delle imprese multinazionali. Forniscono una fonte di reddito sostenibile per le comunità e gli individui che sta alla base della loro forza economica durevole. In quanto imprese controllate dai soci, le cooperative adottano principi democratici che mettono le persone al centro del fare impresa. Proprio per questo, esse promuovono la partecipazione più ampia possibile delle persone nello sviluppo economico e sociale, con particolare riferimento alle donne, ai giovani, agli anziani, alle persone con disabilità. FONDAZIONE SOCIETÀ DI MUTUO SOCCORSO La Fondazione Centro per lo studio e la documentazione delle Società di mutuo soccorso - Onlus è stata costituita nel mese di dicembre 2001 su iniziativa della Regione Piemonte e del Coordinamento regionale delle Società di mutuo soccorso piemontesi. La Fondazione nasce dall’esperienza sviluppata sul territorio, a partire dal 1996, dal “Centro per lo studio e la documentazione delle Società di mutuo soccorso” istituito dalla Regione Piemonte attraverso la legge numero 24 del 9 aprile 1990 – successivamente modificata dalla legge numero 82 del 22 ottobre 1996 - finalizzata alla “Tutela e promozione del patrimonio e dei valori storici, sociali e culturali delle Società di mutuo soccorso”. La Fondazione è il punto di riferimento di oltre quattrocento Sodalizi ancora attivi in tutte le province piemontesi e svolge attività legate alla conoscenza, valorizzazione, acquisizione e conservazione del patrimonio storicodocumentale ed artistico del mutualismo piemontese. Contribuisce a mantenere vivi ed a diffondere gli ideali di solidarietà ed attenzione alla persona che avevano all’origine ispirato le Società di mutuo soccorso, pur agendo ora in contesti profondamente mutati. La Fondazione prosegue anche l’attività di ricerca sui temi del mutualismo, realizzando o contribuendo a realizzare pubblicazioni, organizzando convegni, e promuovendo iniziative culturali che, in questi anni, hanno visto le Società di mutuo soccorso nuovamente protagoniste. Purtroppo i continui tagli alla Cultura costringono sempre di più la Fondazione a cercare altrove i fondi per le proprie attività e anche quest’anno è possibile per chiunque destinare alla Fondazione Centro per lo studio e la documentazione delle Società di mutuo soccorso – Onlus il cinque per mille della dichiarazione dei redditi. La scelta può essere effettuata apponendo la propria firma ed indicando il Codice fiscale della Fondazione 08336420016 nel riquadro “Sostegno del volontariato, delle organizzazioni non lucrative …e fondazioni” nel modulo della dichiarazione dei redditi. 16 Via A. Guattani, 9 – 00161 Roma - tel. 06.84439366-7 - fax 06. 84439406-84439379 - e-mail: [email protected] - www.fimiv.it Anno VI, n. 18 - 16 aprile 2012 WELFARE E TERZO SETTORE CONTRARIETÀ PER LA CHIUSURA DELL'AGENZIA PER IL TERZO SETTORE Andrea Olivero, portavoce del Forum Terzo Settore Dura presa di posizione del Forum del Terzo Settore (cui partecipa Fimiv) per la chiusura dell’Agenzia del Terzo Settore, le cui competenze verrebbero affidate al Ministero del Lavoro. La cancellazione dell'Agenzia del Terzo settore significa non soltanto non tenere conto della peculiarità del nostro mondo, ma è anche un gesto di scarsa considerazione per una realtà che in questi anni si è spesa per la crescita del Paese e per l'innovazione, soprattutto nella trasparenza, all'interno della società italiana. Con l’obiettivo di ‘contenere’ la spesa pubblica, si perde tuttavia uno strumento di promozione, ma anche di vigilanza e controllo, fondamentale per il terzo settore. Tuttavia, come spiega l’economista Stefano Zamagni, presidente dell’Agenzia dal 2007, questa decisione non è finanziariamente conveniente come può sembrare, anzi, comporta un alto rischio economico: aspettare troppo a lungo per vedere istituita in Italia l’Autorità per il Terzo Settore, cioè un soggetto pubblico autonomo con compiti d’indirizzo e controllo dell’intero settore, un ente che legittimi il valore economico e sociale dell’universo delle cooperative sociali, fondazioni, associazioni e altre organizzazioni no profit che in Italia producono quasi 6 punti di Pil, occupando circa 6 milioni di persone. «Si tratta di un sillogismo anti-aristotelico» ha spiega Zamagni illustrando il lavoro svolto in questi anni, «l’Agenzia ha prodotto moltissimo e predisposto tutte le condizioni per compiere il passo successivo, cioè trasformarsi in Autorità, portando l’operato a livelli di eccellenza». L’abrogazione dell’Agenzia, quindi, non è un arresto ma una retrocessione. Negli ultimi due anni l’ente ha raddoppiato la sua produttività nonostante i progressivi tagli della spesa pubblica: dagli oltre 2,5 milioni di euro stabiliti per legge, si è passati a un finanziamento di circa 1,1 milioni di euro nel 2010 e 680mila euro nel 2011. A questo va aggiunta la sospensione degli emolumenti ai Consiglieri e al Presidente sancita nel 2010 dal Decreto Tremonti sulla stabilizzazione finanziaria. L’inadeguato livello di finanziamento dell’Agenzia, stante l’attuale situazione economico-finanziaria del Paese, ha spinto il Governo a riappropriarsi dei 750mila euro già stanziati per l’attività del 2012, forse sottostimando le conseguenze negative per lo sviluppo economico di lungo-periodo del settore e del Paese. «In questo modo si dà un segnale negativo al mondo del Terzo Settore, cioè che non meriti un ente dedicato, che sia di vigilanza e controllo ma anche e soprattutto di promozione e incentivazione all’azione. Il Ministero potrà certamente portare avanti vigilanza e controllo ma non potrà occuparsi delle seconde due» afferma Zamagni. Anche Andrea Olivero, portavoce del Forum del Terzo Settore, ha espresso contrarietà a questa decisione presa dal Governo, “peraltro in totale contraddizione con i segnali di attenzione che finora ci aveva mostrato. L’Agenzia per il Terzo settore, seppur ente di emanazione governativa, ha svolto un importante ruolo di ‘terzietà’ tra organizzazioni non profit e istituzioni, ruolo che le ha permesso di essere autorevole strumento di controllo, trasparenza e promozione del terzo settore in modo autonomo e non immediatamente legato all’azione di governo. Sopprimere l’Agenzia - prosegue il Portavoce - per risparmi del tutto inconsistenti, è quindi una scelta miope, foriera di gravi conseguenze per tutto il terzo settore, che ne va a minare la sua articolazione organizzativa e soprattutto la sua autonomia.” 17 Via A. Guattani, 9 – 00161 Roma - tel. 06.84439366-7 - fax 06. 84439406-84439379 - e-mail: [email protected] - www.fimiv.it Anno VI, n. 18 - 16 aprile 2012 PREVENZIONE SANITARIA A “FA' LA COSA GIUSTA!” Oltre 1600 i contati avuti nello stand “Sanità Solidale” di CesarePozzo, Fondo Salute e Consorzio Farsi prossimo Salute nei giorni di “Fa' la cosa giusta! 2012” a Milano. Durante la nona edizione della fiera dell'economia solidale e sostenibile sono stati presentati i progetti di sanità solidale per la cooperazione sociale e per i consumatori attenti a politiche sanitarie integrative del Sistema Nazionale Pubblico e nel contempo caratterizzate dai valori della mutualità e solidarietà. I visitatori hanno manifestato buon interesse per i 10 micro laboratori di prevenzione sanitaria, prevalentemente dedicati a bambini, adolescenti e giovani: prevenzione ginecologica, ortopedia, igiene orale e neurologia sono i temi che sono stati affrontati con specifiche attività e che hanno visto la partecipazione di circa 200 persone. Ospiti di particolare interesse allo stand sono stati Marco Granelli, assessore alla sicurezza, coesione sociale e volontariato del Comune di Milano, e il suo collega Pierfrancesco Majorino, assessore alle politiche sociali e cultura della salute. L'edizione 2012 di Fa' la cosa giusta! si è chiusa con oltre 67mila presenze. I 29mila mq di spazio espositivo hanno ospitato oltre 700 aziende, associazioni e realtà dell'economia sostenibile, divise nelle 11 sezioni tematiche. Il Progetto Scuole ha coinvolto circa 2000 studenti appartenenti a 100 scuole di ogni ordine e grado, che hanno partecipato al fitto calendario di percorsi guidati e laboratori oppure hanno visitato liberamente la fiera. Anche la stampa ha dimostrato notevole interesse: 700 i giornalisti accreditati e un'ampia copertura stampa da parte delle principali testate nazionali e una capillare presenza sugli organi di informazione locale. Fa' la cosa giusta! è stata caratterizzata anche da un fitto programma culturale: 270 tra incontri, mostre, laboratori e spettacoli teatrali, tutti molto apprezzati dal pubblico. Tra i più partecipati, lo spettacolo di Diego Parassole “I consumisti mangiano i bambini” e “A Genova non ci sono i pinguini”, con Ugo Dighero, che hanno fatto registrare il tutto esaurito all'Auditorium Novamont. Grande anche la partecipazione ai moltissimi laboratori organizzati durante i tre giorni, in particolare per gli appuntamenti dedicati all'orticoltura urbana e all'autoproduzione di cosmetici per viso e corpo. SOCIALISMO SPEZZINO- 1892 – 1945: APPUNTI PER UNA STORIA Il libro intende ripercorrere le battaglie fatte nel Novecento dai primi socialisti per l’evoluzione non solo del proletariato ma dell’umanità intera, delle sue condizioni civili, morali ed economiche, per la liberazione della donna in casa e sul lavoro, per la protezione e l’educazione dei fanciulli, per la sicurezza della famiglia. Il quadro temporale prescelto è, quindi, quello che va dagli albori della storia dell’organizzazione del movimento operaio alla nascita del partito, al suo insediamento nella realtà locale, all’avvento del fascismo, alla lotta contro la dittatura, fino alla trovata libertà. La pubblicazione si apre con un saggio di Loredana Vergassola (Gli albori del movimento operaio alla Spezia) che evidenzia il ruolo fondamentale delle società di mutuo soccorso nella organizzazione e nella crescita culturale della classe operaia. 18 Via A. Guattani, 9 – 00161 Roma - tel. 06.84439366-7 - fax 06. 84439406-84439379 - e-mail: [email protected] - www.fimiv.it Anno VI, n. 18 - 16 aprile 2012 SOMS PIEMONTE: SERVIZI DI MEDICINA PREVENTIVA Il Coordinamento delle Società di mutuo soccorso del Piemonte propone ai soci delle Soms aderenti una campagna di prevenzione rivolta alle patologie del sistema vascolare, sulla scorta del progetto nazionale “Un minuto per la vita“ e mirato ad evidenziare le patologie legate all’aneurisma addominale. Il progetto “Screening degli aneurismi dell'aorta addominale e delle arteriopatie periferiche” sarà esteso anche alle patologie delle carotidi e delle arteriopatie degli arti inferiori. Il progetto è condotto grazie alla collaborazione del dottor Claudio Novali, primario di Chirurgia vascolare all’ospedale S. Croce di Cuneo. Le Soms interessate al progetto sono quelle di Pinerolo e Cuneo, che offrono ai propri soci questa opportunità, organizzando gli incontri nei locali della propria società o in un locale idoneo. Al socio è chiesto un piccolo contributo economico. SPORTELLI ADIESSE CON SOS MALNATE Dal 13 febbraio 2012 con l’avvio dei primi sportelli nel distretto di Varese, è partita la rete di sportelli territoriali che il progetto Varese AdS sta promovendo in collaborazione con l’Asl di Varese e con numerosi partner locali. Sono gli Sportelli Adiesse Comune di Varese, SOS Malnate e ANFFAS Varese. Gestiti da organizzazioni appartenenti alla rete o organizzazioni partner, offrono diversi servizi agli utenti suddivisi in tre livelli: "PuntoAdiesse", "SportelloAdiesse" e "PromoAdiesse". La rete di sportelli è coordinata dal progetto Varese AdS in collaborazione con l'Ufficio di Protezione Giuridica dell'ASL. L’obiettivo del progetto Varese Ads: costruire servizi rivolti ai cittadino nei diversi Ambiti Distrettuali della provincia, per costituire l'ossatura del sistema di protezione giuridica. Tra gli obiettivi del progetto Varese AdS c'è anche quello di costruire una rete di sportelli il più possibile capillare sul territorio provinciale, in modo da poter fornire informazioni, orientamento, accompagnamento ai ricorsi e altri servizi utili, vicino ai beneficiari, alle famiglie e agli amministratori di sostegno che ne avessero bisogno. Per immaginarsi questa rete di sportelli, che potrà costituire l'ossatura del sistema di protezione giuridica che si sta costruendo, il progetto ha individuato come unità territoriale base quella dell'Ambito Distrettuale, nell'ipotesi che, a regime, possano esserci dei servizi minimi in ognuno dei 12 distretti nei quali la provincia di Varese è suddivisa. Gli sportelli saranno gestiti da organizzazioni appartenenti alla rete o organizzazioni partner sia pubbliche che private che intendano impegnarsi nell'attivazione di questi servizi di prossimità per i cittadini, sia costruendone uno ad hoc, sia specializzando parte della propria attività in uno sportello esistente, per offrire diversi servizi agli utenti suddivisi in tre livelli: 1. PuntoAdiesse. Forniscono un livello informativo di base: orientamento e informazioni generiche sull'Amministrazione di Sostegno, fornitura di materiali informativi. 2. SportelloAdiesse. Offrono prestazioni che entrano nel merito delle questioni relative allo specifico percorso di tutela giuridica: aiuto nella compilazione dei ricorsi, ricerca AdS volontario, supporto nel compito di amministratore di sostegno, consulenze specialistiche relative ad una specifica fragilità. 3. PromoAdiesse. Riguardano la programmazione e la gestione di attività rivolte non esclusivamente al singolo cittadino ma anche alla comunità locale, da realizzare possibilmente in partnership con realtà che operano su quel territorio, come: organizzazione di attività di promozione/formazione, studi e approfondimenti. Gli sportelli saranno rivolti a tutte le fragilità, tenuto conto 19 Via A. Guattani, 9 – 00161 Roma - tel. 06.84439366-7 - fax 06. 84439406-84439379 - e-mail: [email protected] - www.fimiv.it Anno VI, n. 18 - 16 aprile 2012 della competenza territoriale o specialistica. In casi di particolare difficoltà nella gestione o nell'accompagnamento di situazioni specifiche si potrà attivare una consulenza ad hoc con professionisti esperti per ogni fragilità ed eventualmente concordare un invio ad altro servizio. La rete di sportelli sarà coordinata dal progetto Varese AdS in collaborazione con l'Ufficio di Protezione Giuridica dell'ASL, che assicureranno anche una formazione iniziale, una consulenza su problemi specifici ai volontari e agli operatori che gestiranno gli sportelli e materiale informativo. Dal punto di vista operativo ogni sportello avrà modalità di gestione dei tempi di apertura autonoma e dipendente dalle proprie disponibilità strutturali e di personale (siano essi operatori o volontari). Dal 13 di febbraio 2012 sono attivi i primi 3 sportelli della rete, nel Distretto di Varese: : - Comune di Varese, Servizio anziani/disabili - Via Orrigoni n. 5, riservato ai cittadini varesini, dal lunedì al venerdì dalle 8,30 alle 12.00, tranne il martedì. tel. 0332 241111 : - SOS Malnate Società di Mutuo Soccorso - Via I Maggio, 10 Malnate, servizio su appuntamento telefonico da fissare dal lunedì al venerdì dalle 15.00 alle 18.00 - tel. 0332 426002, mail: [email protected] : - ANFFAS Varese Onlus, Associazione di famiglie di persone con disabilità intellettiva e/o relazionale - Via Cairoli 13 Varese, servizio su appuntamento telefonico da fissare il martedì dalle 9.00 alle 13.00 - tel 0332 326578. Per ulteriori informazioni visita il sito: www.sosmalnatesms.it http://www.varese.progettoads.net/index.asp oppure invia una e-mail a: [email protected] [email protected] LONTANI MA VICINI – STORIA DI SARDI UNITI DE SOCORROS MUTUOS DI BUENOS AIRES La storia della società di mutuo soccorso nata nel 1936 in Argentina, più precisamente a Buenos Aires, e tutt’oggi operante, dove ha sede la Società di Sardi Uniti di Mutuo soccorso e la Federazione dei Circoli Sardi in Argentina. All’inizio del 1800, quando l’Argentina avviava un programma istituzionale di incremento demografico, furono approvate alcune leggi per favorire l’immigrazione di cittadini europei che decidessero vivere in questo paese. Fu così che si registrò, a quel tempo, una crescita demografica enorme, la più alta verificatasi fino ad oggi. Soprattutto dall’Europa, arrivavano in questo paese gli immigranti con la speranza di trovare una vita migliore. I sardi erano parte di questo insieme di immigranti che arrivavano al porto di Nostra Signora di Bonaria. Così passò il tempo e arrivò l'anno 1936, quando, nel locale di via Serrano, nella città di Buenos Aires si realizzarono le prime feste e riunioni, durante le quali si consigliava ed aiutava chi ne aveva bisogno. Primi passi del mutualismo. E proprio cosi che nacque la più antica società di mutuo soccorso sarda fuori della Sardegna. Son passati 75 anni, ed ancora oggi si continua ad avere quel sentimento di appartenenza alle origini. Ormai la seconda e terza generazione si è fatta carico di presiedere l’associazione. Ovviamente si vive la sardità in modo diverso dai sardi che sono nati nell’isola, ma sempre con l’obiettivo di far conoscere le tradizioni, la musica, la storia, la cultura sarda in generale e l’aiuto e la collaborazione con i conterranei. Una cultura millenaria che ancor oggi continua grazie a tutti i circoli sardi esistenti in Argentina e nel mondo. 20 Via A. Guattani, 9 – 00161 Roma - tel. 06.84439366-7 - fax 06. 84439406-84439379 - e-mail: [email protected] - www.fimiv.it Anno VI, n. 18 - 16 aprile 2012 VITA DEL MOVIMENTO TORINO: RITORNO ALLE MINIERE DEI FARAONI. LAVORATORI ITALIANI DALLE ALPI AL DESERTO Sabato 21 gennaio 2012 è stata inaugurata, presso il Museo Regionale di Scienze Naturali di Torino, la mostra “Ritorno alle miniere dei faraoni. Lavoratori italiani dalle Alpi al deserto”. Vista la ricchezza e il valore della documentazione storica reperita su una vicenda di emigrazione dei minatori e tecnici minerari piemontesi e veneti nelle miniere d’Egitto, è stata progettata una mostra fotografica corredata di testi esplicativi, documenti e vecchi attrezzi del lavoro minerario. L’esposizione, realizzata in pannelli in tela per poter essere riallestita in altre sedi sia italiane che estere, tratta in quattro sezioni tematiche gli aspetti più significativi di quel mondo che ha visto trascorrere insieme, italiani ed egiziani, il tempo del lavoro e quello del riposo, mescolando le abitudini di vita di regioni diverse d’Italia con quelle della comunità locale. Attraverso le fotografie viene mostrato come sia stato naturale che le genti si aggregassero e che volentieri si facessero riprendere insieme, a dimostrazione che fra loro, fra persone pur di posizione e cultura diverse, non esistevano barriere tali da separarne le vite. Alla realizzazione hanno partecipato, in qualità di organizzatori o di aderenti e collaboratori enti pubblici e istituzioni culturali più vicini alla specifica vicenda migratoria e all’attività mineraria, quali, dal lato piemontese, la Regione Piemonte, la Provincia di Torino, la Comunità Montana Valchiusella, i Comuni di Brosso, Alice e Pecco; per parte veneta, la Provincia e il Comune di Belluno, la Comunità Montana Agordina, il Bim, i Comuni di Agordo, Taibon, Rivamonte Agordino, La Valle, Rocca Pietore, Falcade, Gosaldo e Voltago, il Museo Etnografico della provincia di Belluno, l’Archivio Fotostorico Feltrino. Inoltre prende parte attiva al progetto la Fondazione per le Società di Mutuo Soccorso piemontesi (organismo dell’Assessorato alla Cultura della Regione Piemonte finalizzato alla valorizzazione del patrimonio storico del mutualismo); ciò in quanto nella vita dei lavoratori – e a maggior ragione di quelli di miniera – molta parte hanno avuto proprio le società di mutuo soccorso, che hanno garantito aiuto e protezione ai loro soci, anche se lontani. Sono perciò incluse nel progetto le antiche società di mutuo soccorso dei Minatori di Brosso, di Rivamonte e di Lentiai, ancora oggi esistenti e attive. Partecipano inoltre il Centre de Documentation sur les Migrations Humaines e dell’Associazione Convivium, con sede in Lussemburgo. Il Progetto Scientifico è a cura di Bianca Gera e Renza Pellegrini, l’allestimento e la grafica sono a cura di Maria Bruno e Katia Sosso. La mostra si è conclusa il 4 marzo 2012, sempre al Museo di Scienze Naturali, con un incontro a più voci su alcuni temi particolari trattati nell’esposizione, quali le caratteristiche architettoniche del “villaggio italiano” degli emigrati a Kosseir e l’utilizzo dei fosfati estratti dai nostri minatori. L’incontro è stato anche l’occasione per presentare il progetto “La storia maestra di vita. L’esempio del passato per il futuro delle migrazioni”, in cui attraverso l’emigrazione degli Italiani a Kosseir sono stati esaminati e messi in luce gli aspetti che hanno portato ad una pacifica e feconda convivenza tra popolazioni di origine diverse. PINEROLO: PRESENTAZIONE DEL LIBRO "LE SOCIETÀ OPERAIE DI MUTUO SOCCORSO, IL RISORGIMENTO E L'UNITÀ D'ITALIA" Il libro è stato presentato sabato 28 aprile 2012, al Teatro del lavoro di Pinerolo (via Chiappero 12), su iniziativa del Coordinamento Unitre del Piemonte e la Società operaia di mutuo soccorso di Pinerolo, e in collaborazione con la Fondazione Soms e l'Unitre di Pinerolo. Un'iniziativa dunque corale, voluta a Pinerolo in omaggio alla città che per prima in Italia - era il 1848 - vide sorgere una Società operaia. Alla presentazione sono intervenuti, oltre ad alcuni degli autori, Stefano Minerdo, Liliana Rasetti e Giuseppe Busso. 21 Via A. Guattani, 9 – 00161 Roma - tel. 06.84439366-7 - fax 06. 84439406-84439379 - e-mail: [email protected] - www.fimiv.it Anno VI, n. 18 - 16 aprile 2012 BERGAMO: MUTUO SOCCORSO, 150 ANNI DI LIBERTÀ L’iniziativa ha visto gli interventi del professor Robertino Ghiringhelli, storico, ordinario Università Cattolica di Milano, che ha ricordato la nascita delle società “Le Mutuo Soccorso nella storia d’Italia”; Dario Carta ricercatore, autore del libro “Né elemosina né Pieta” è intervenuto su “La nascita della Mutuo Soccorso Bergamo” e nel pomeriggio è stata aperta la mostra di documenti storici allo spazio Estro: “La Nostra Storia: documenti della vita della Mutuo soccorso di Bergamo”. La Società di mutuo soccorso degli artisti e operai di Bergamo (dal 1905 Associazione generale di mutuo soccorso in Bergamo) è nata ufficialmente 150 anni fa, il 6 aprile del 1862, dalla fusione di quattro sodalizi di categoria, quelli dei sarti, dei barbieri, dei falegnami e dei tipografi, costituiti due anni prima. La fondazione avviene nello stesso locale che era servito da centro di raccolta per i volontari alla spedizione dei Mille e anche per questo, oltre che per una comunanza di ideali, nel nome di «una Italia libera e forte», propone la presidenza onoraria e perpetua a Giuseppe Garibaldi. L'Associazione, eretta in corpo morale il 30 novembre 1882, è promotrice di iniziative a tutto campo, estremamente all'avanguardia. Promuove nel 1869 la fondazione della Banca Mutuo Popolare di Bergamo, nucleo originario di Ubi, il quinto gruppo bancario nazionale, seguita nel 1900 dalla costituzione di un altro istituto di credito, la Banca operaia artisti e professionisti, in attività per una trentina d'anni. Da sempre attenta ai problemi del carovita e del lavoro, la Mutuo soccorso ha promosso, già nell'Ottocento, un servizio di onoranze funebri, un primo ufficio di collocamento (nel 1878) e i «Prestiti sull'onore», ha fondato nel 1882 la cooperativa di consumo e si è fatta promotrice di una cooperativa per la costruzione di case operaie, ha creato un forno sociale e nel 1922 ha costituito la Cooperativa farmaceutica. Accanto ad attività di carattere economico, si occupa anche della crescita culturale, fondando sempre nel 1869 la «Biblioteca popolare circolante», che riceve nel 1911 la donazione di 18.851 volumi da parte dell'avvocato Giuseppe Ferrari e diventerà poi la base per la nascita della «Caversazzi». Collabora nel 1891 la fondazione della Lega bergamasca per l'educazione del Popolo e all'inizio del Novecento coopera alla fondazione dell'Unione contro la tubercolosi e al Comitato per combattere l'alcolismo, oltre a promuovere con altre istituzioni l'Unione per la cultura popolare. Succede però che tanto libero dinamismo nel primo dopoguerra vada a scontrarsi con l'avvento del regime fascista che, dopo averne boicottato l'attività, ne ottiene il 28 luglio 1939 lo scioglimento: la sede di via Zambonate, acquistata nel 1887, viene occupata da organi del partito e da un gruppo dopolavoristico. Dopo la guerra la società risorge: il 22 luglio del 1945 viene revocato l'atto di scioglimento e un anno dopo viene incorporata la «sorella» «Società di mutuo soccorso fra le operaie di Bergamo», fondata nel 1863. Un nuovo impulso arriva in particolare nel secondo millennio, nella sede ristrutturata vengono inaugurate nuove sale, con spazi per attività culturali e nuove iniziative che si ricollegano agli ideali delle origini declinate sotto nuove forme. Tra le idee più originali, avviata l'anno scorso, è la creazione del Centro di documentazioni artisti contemporanei, in particolare locali, che raccoglie cataloghi di esposizioni e altri documenti di facile dispersione, con l'obiettivo di una futura informatizzazione per un inserimento nella rete del sistema bibliotecario. Una volta terminati i festeggiamenti per i 150 anni di attività, l'Associazione generale di Mutuo Soccorso di Bergamo ha rinnovato la sua dirigenza. Nella seduta del 12 aprile il Consiglio direttivo ha infatti eletto, con voto unanime, il nuovo Presidente. Chiamato a succedere a Claudio Stefanoni, socio di lunga esperienza recentemente nominato Presidente onorario, è ora Claudio Merati. Claudio Merati è un socio da anni attivo nella Associazione, è ingegnere, ha 58 anni ed è un dirigente pubblico. Il compito che gli viene affidato è di coordinare le attività di questa storica associazione che vive in questi giorni un forte rilancio. Molto lavoro quindi per il nuovo presidente che potrà però contare sul concreto aiuto dei soci, a partire dai due vice presidenti Giuseppe Crippa e Sem Galimberti e dalla attivissima segretaria Antonia Arnoldi. 22 Via A. Guattani, 9 – 00161 Roma - tel. 06.84439366-7 - fax 06. 84439406-84439379 - e-mail: [email protected] - www.fimiv.it Anno VI, n. 18 - 16 aprile 2012 VIGGIÙ “CAPITALE” DEL WELFARE LOMBARDO Il mondo della solidarietà lombarda si è riunito in assemblea nazionale, il 21 gennaio 2012, nella sede della Soms di Viggiù. Il Coordinamento Fimiv della Lombardia, dopo oltre un anno di intensa attività mutualistica, ha organizzato una assemblea generale dei presidenti, dei segretari, dei consiglieri e di altri dirigenti delle società di mutuo soccorso aderenti. L'incontro si è svolto secondo il seguente programma: • Ore 09,30 - Accoglienza e registrazione dei presenti. • Breve visita guidata della sede storica della SOMS VIGGIU' con visione dei giacimenti culturali e incontro con i Dirigenti e allievi della Bottega dell'Arte (pittura, scultura, disegno e modellato) • Inizio dell’Assemblea Generale con il seguente ordine del giorno: - Saluto del presidente Soms Viggiù (Dario Sanarico) - Prospettive della mutualità italiana (Placido Putzolu, presidente Fimiv) - Volontariato e rete-Soms storiche: collegamenti e funzioni (Maurizio Ampollini, presidente Sos Malnate SMS) - Imprese Artigiane, lavoratori autonomi e movimento mutualistico (Massimo Pella, MOA Varese) - Mutualità e Cooperazione (Valerio Ceffa, direttore di Insieme Salute Lombardia) - Il mondo sindacale e la Mutualità (Armando Messineo, consigliere SNMS Cesare Pozzo) - Potenzialità delle Soms lombarde e rapporto con le Istituzioni Regionali e Comunali (on.le Giuseppe Crippa, Associazione di Mutuo Soccorso Bergamo) - Interventi su richiesta - Conclusione dei lavori (Alessandro Molina, presidente Fimiv Lombardia). NAVACCHIO: UN LIBRO SULLA SOCIETÀ VOLONTARIA DI MUTUO SOCCORSO La Società Volontaria di Mutuo Soccorso di Navacchio, sabato 3 marzo 2012, ha organizzato,presso l’Auditorium Incubatore, Polo Tecnologico Navacchio (Pisa), la presentazione del volume di Federico Ciavattone dal titolo “La Società Volontaria di Mutuo Soccorso di Navacchio”. Il territorio pisano è sempre stato uno dei più ricchi della Toscana per numero di fe¬nomeni di associazionismo mutualistico nel periodo pre e post-unitario. In questo volume si propongono le vicende storiche della Società volontaria di mutuo soccorso di Navacchio (Pisa), uno dei più antichi Sodalizi della provincia tutt’oggi esistente e attivo nel campo della mutualità. Quella della S.V.M.S. è una storia complessa, legatasi sia alle contingenze territoriali di Navacchio, sia del Comune di Cascina, sia della Provincia di Pisa. Una storia che ha visto la S.V.M.S. attraversare faticosamente e dolorosamente i grandi momenti storici che hanno caratterizzato il XX secolo. Una storia di persone votate all’aiuto verso gli altri e per gli altri. Questo studio racconta, per la prima volta, le vicende di un ente che, ormai a oltre un secolo di distanza dalla sua fondazione, è sempre sulla breccia e continua a svolgere attività di mutuo soccorso. L’iniziativa, dopo i saluti del sindaco del Comune di Cascina, Alessio Antonelli, ha visto gli interventi di Enrico Nino Acernese, presidente della Società Volontaria Mutuo Soccorso Navacchio; Fabrizio Felici, editore del libro, Placido Putzolu, presidente della Fimiv / Federazione Italiana Mutualità Integrativa Volontaria, del prof. Stefano Maggi, presidente della Fondazione “Cesare Pozzo” per la Mutualità e di Federico Ciavattone. 23 Via A. Guattani, 9 – 00161 Roma - tel. 06.84439366-7 - fax 06. 84439406-84439379 - e-mail: [email protected] - www.fimiv.it Anno VI, n. 18 - 16 aprile 2012 MUTUALISMO E SOLIDARIETÀ A GENOVA – ROMOLO PALENZONA (1897 – 1963): DALLE SOCIETÀ OPERAIE CATTOLICHE AL SINDACATO La pubblicazione si propone di avvicinarsi allo studio del mutualismo attraverso l’analisi di una personalità significativa che fu attiva in Liguria nel primo Novecento. La ricerca, corredata da un’appendice di carte d’archivio, riporta alla luce la figura di Romolo Palenzona, operaio autodidatta nato a Rivarolo Ligure nel 1897 e morto a Genova nel 1963, che fu il principale esponente del sindacalismo cattolico ligure nella Resistenza. Palenzona si formò nelle società operaie della Valle Polcevera e fu segretario dell’Unione del Lavoro di Genova fino allo scioglimento dell’Unione, operato dal regime. Durante il ventennio lavorò nelle Officine del Gas senza mai aderire al fascismo. Tra il 1943 e il 1945 operò nella clandestinità per la riorganizzazione sindacale in collegamento con il Clnai di Milano e dopo la Liberazione resse la segreteria unitaria della Camera del Lavoro di Genova. Fu anche deputato al Parlamento dal 1948 al 1953 e autore di diverse pubblicazioni autobiografiche, curando particolarmente la divulgazione tra gli operai dei principi della dottrina cristiana e della cooperazione. IN BREVE CANDELO (BI) A conclusione delle celebrazioni per il 150° dell’Unità d’Italia, la Fondazione Centro per lo studio e la documentazione delle Società di Mutuo Soccorso del Piemonte e il Comune di Candelo hanno promosso una serie di iniziative per portare l’attenzione sulla realtà del Mutuo Soccorso, valorizzando l’importante documentazione storica recentemente rinvenuta e la presenza, a Candelo e nel Biellese, di diversi sodalizi. Dal 3 al 18 marzo 2012, nella prestigiosa “Sala delle cerimonie”, all’interno del Ricetto di Candelo, è stata ospitata la mostra “I Mille Ricordi. Garibaldi e le Società di Mutuo Soccorso”, realizzata dalla Fondazione Centro per lo studio e la documentazione delle Società di Mutuo Soccorso, con il contributo della Regione Piemonte, nell’ambito delle celebrazioni per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia. La mostra è stata inaugurata sabato 3 marzo 2012 ed è stata preceduta da un incontro, a carattere seminariale, dal titolo “I Candelesi nella Grande Mela. Viaggio nel mutuo soccorso attraverso i documenti ritrovati”. Sono intervenuti Diego Robotti, Soprintendenza archivistica del Piemonte; Pier Carlo Mamino, ricercatore storico; Mariella Zanetta, Fondazione Centro per lo studio e la documentazione delle società di mutuo soccorso; Massimo Comello, Banda musicale di Candelo San Giacomo, già Società di mutuo soccorso e di Arte Musicale. L’incontro è stato moderato da Sebastiano Solano, vipresidente Fimiv e presidente della Fondazione Centro per lo studio e la documentazione delle Società di Mutuo Soccorso. A chiusura dei festeggiamenti del 150° anniversario dell’Unità d’Italia, il 17 marzo 2012, nella sala comunale polivalente si è tenuto un concerto della Banda musicale di Candelo. Le iniziative, che hanno potuto contare sul patrocinio della Provincia di Biella, sono state gestite in collaborazione con la Soprintendenza Archivistica per il Piemonte e la Valle d’Aosta, la Pro Loco di Candelo, la Biblioteca civica Livio Pozzo di Candelo San Giacomo. 24 Via A. Guattani, 9 – 00161 Roma - tel. 06.84439366-7 - fax 06. 84439406-84439379 - e-mail: [email protected] - www.fimiv.it Anno VI, n. 18 - 16 aprile 2012 CASTELROSSO (TO) Tradizionale appuntamento con il memorial “Baròs”, riconoscimento che premia i valori di solidarietà e disponibilità verso il prossimo, istituito dalla Società Operaia Agricola di Mutuo Soccorso di Castelrosso. Sabato 17 dicembre 2011, presso la sede, in piazza Assunta bar “La Suce”, si è tenuta la cerimonia di consegna del premio, alla presenza del presidente Bruno Capello e del presidente onorario, Monsignor Nicola Averono. Il “Baròs” vuole evidenziare l’impegno di un castelrossese che nella sua vita quotidiana si è distinto per i valori di solidarietà, fratellanza e altruismo, proprio come avvenne per Luigi Giuseppe Berra, detto “Baròs”, alla cui memoria è intitolato il premio. Ai tempi del fascismo, le licenze della Società Operaia di Castelrosso vennero ritirate e “Baròs” ne divenne il legittimo proprietario. Al termine del regime, “Baròs”, senza nulla pretendere in cambio, cedette nuovamente le licenze alla Società Operaia. Per l’edizione 2011, il “Baròs” è stato assegnato a Lidia Cena in Bonardo. Nel pomeriggio, è stato anche assegnato per il quinto anno, l’Attestato al Merito del Lavoro, che è andato a Gemma Masoero, vedova Martini. IVREA (TO) Incontri culturali organizzati dall’Università popolare della Terza Età di Ivrea, nella sala cinema dell’Oratorio San Giuseppe, in via San Varmondo Arborio. Lunedì 23 gennaio 2012 Dora Marucco ha parlato di mutuo soccorso: “Perché si ritorna a parlare di mutuo soccorso?”, Si sono esaminate le prospettive e i limiti della proposta mutualistica e cosa è cambiato rispetto al sec. XIX. Martedì 24 l’incontro si è incentrato sulla psicologia: Paola Lenzetti ha parlato di psicosomatica. Mercoledì 25 l’argomento è stato l’arte. Enrica Barbara Manucci ha illustrato “L’Autunno del Medioevo”: la cattedrale e i suoi committenti e l’importanza degli elementi gotici in Italia. Giovedì 26 si è parlato di teatro greco e teatro romano con Chiara Pollino. L'arte teatrale nel periodo della Grecia classica e della Roma antica e l’approfondimento sull’opera Medea sono stati gli argomenti dell’incontro. Infine venerdì 27 gennaio Marisa Bertarione ha illustrato come “Nutrirsi di ... Niente!”. Acetosa, acetosella, avena, carota selvatica: è l’erboristeria l’argomento del pomeriggio. CASALE CORTE CERRO (VB) La Società Operaia di Mutuo Soccorso di Casale Corte Cerro ha festeggiato il 140° anniversario di fondazione, avvenuta il 1° aprile 1872. Il Sodalizio, che si distingue per particolare dinamismo e rappresenta un punto di riferimento per la realtà territoriale nella quale è inserita, ha riunito intorno a sé numerose Soms dell’Alto Piemonte che hanno voluto, in occasione delle manifestazioni a ricordo dell’anniversario, condividere l’importante ricorrenza. Le celebrazioni, che hanno avuto come fulcro la sede sociale, ristrutturata grazie all’impegno della Soms ed al contributo della Regione Piemonte, si sono svolte sabato 31 marzo e domenica 1° aprile 2012. In concomitanza con l’inaugurazione della mostra sulla storia della Società, con l’esposizione di significativi documenti storici, si è tenuta una conferenza sul tema “Le Società di Mutuo Soccorso del Cusio” proposta da Mariella Zanetta, della Fondazione Centro per lo studio e la documentazione delle società di mutuo soccorso. Alla sera si è tenuto un concerto del “Gruppo musicale Pietro Mascagni Soms Casale Corte Cerro”, attualmente composto da circa 35 elementi e 15 allievi, unica banda musicale, in 25 Via A. Guattani, 9 – 00161 Roma - tel. 06.84439366-7 - fax 06. 84439406-84439379 - e-mail: [email protected] - www.fimiv.it Anno VI, n. 18 - 16 aprile 2012 Piemonte, facente ancora capo ad una Soms. Una tradizione, quella della formazione musicale, ripresa nel 2004 proseguendo l’attività svolta fra il 1930 e il 1944. Il sodalizio, infatti, si distinse - in passato – non solo per la mutualità, ma anche per l’impegno in ambito culturale e formativo: nel secondo dopoguerra, istituì una biblioteca circolante ed una scuola serale di disegno meccanico ed ornato, grazie alla quale molti soci poterono acquisire una maggiore specializzazione professionale. Tra il 1930 e il 1935, inoltre, nella sede sociale venne ospitata la scuola elementare del paese. Nel salone sociale venne allestito anche un piccolo cinematografo. La Società, che prosegue oggi l’attività mutualistica nei confronti dei propri soci, ha aderito al progetto regionale “Un filo d’acqua”, per la realizzazione di una rete turistica nelle sedi delle Soms, in particolare nella parte di struttura che ospita il punto di ristoro, caratterizzato da pregevoli affreschi recentemente restaurati nell’ambito del progetto Interreg III Italia Svizzera “A quattro mani”. VENEZIA Il 12 maggio 2012, la Società di Mutuo Soccorso Carpentieri e Calafati, di Venezia celebra il 145° anniversario della sua fondazione con diverse iniziative che si svolgeranno nel corso della giornata. Saranno inoltre consegnate le medaglie di benemerenza per 25 anni di iscrizione (soci) e per 10 anni di iscrizione (socie). Sarà inoltre distribuito, a coloro che hanno partecipato al “Zorno di San Foca”, il gadget in ricordo del 145°. “Come sempre succede, il nuovo traguardo si è avvicinato cautamente, di soppiatto, quasi senza farsi notare. Perduti nelle nostre mille cose quotidiane, non ce ne siamo quasi accorti. Certo, dopo il 140° lo avevamo intravisto, laggiù in fondo, che iniziava quello stesso giorno a impercettibilmente scivolare verso di noi. Oggi è qui, ci sfiora, è arrivato. E mentre ci attraversa, ecco che laggiù già si scorge il 150° mentre fa i primi passi. Dice il saggio: forse è il tempo che scorre, mentre siamo noi a restare fermi. Oppure no, forse siamo noi che lo percorriamo, come se fosse una strada, mentre lui se ne resta immobile. E indifferente a noi”. (Cesare Peris, presidente della SMSCC Carpentieri e Calafati) VERONA L’assessore al patrimonio Daniele Polato ha partecipato, il 22 dicembre 2011, a Porta Palio, alla presentazione del volume «I sotterranei della cinta magistrale di Verona – Un parco da vivere». Il testo, che fa parte di una collana, è stato curato dalla Società di Mutuo soccorso di Porta Palio e finanziato dal Centro Servizi per il Volontariato, con il patrocinio di Comune, Provincia e prima Circoscrizione. «I miei complimenti vanno a quanti hanno ideato e prodotto questo volume -ha detto Polato - redatto con estrema precisione non solo storica ma anche cartografica. A Verona in questi ultimi anni molto è stato fatto per il recupero della cinta muraria, ricordo che abbiamo ottenuto la concessione delle mura magistrali, titolo che ci ha permesso di regolarizzare molte associazioni che già operavano in questi luoghi, che sono stati realizzati interventi di recuperi di diversi spazi tra cui le mura di via Torbido e i forti Lugagnano, Gisella, San Mattia e Chievo». E ancora: «Solo due settimane fa sono stati investiti oltre 200 mila euro per mettere in sicurezza alcune aree pericolose e il prossimo febbraio, con la riunione del Tavolo tecnico della Soprintendenza regionale, Verona potrebbe essere la prima città ad ottenere, grazie al federalismo demaniale, oltre 9 chilometri di mura magistrali, i forti e le caserme dislocate sul territorio. L’amministrazione comunale non può ovviamente gestire da sola questo immenso patrimonio storico-culturale per questo è sempre più necessario e prezioso l’operato delle associazioni che gravitano attorno a questi luoghi di interesse e che ringrazio per quanto fatto finora». 26 Via A. Guattani, 9 – 00161 Roma - tel. 06.84439366-7 - fax 06. 84439406-84439379 - e-mail: [email protected] - www.fimiv.it Anno VI, n. 18 - 16 aprile 2012 VICENZA L’assessorato alla famiglia e alla pace scende in campo contro il “digital divide”, che allontana gli ultrasessantenni dall’informatica, generando nuovi disagi nella comunità. L’assessore Giovanni Giuliari ha infatti proposto alla Giunta comunale di sostenere un’iniziativa che la Società Generale di Mutuo Soccorso di Vicenza promuove in questo campo.“Il nostro sostegno – spiega l’assessore - intende favorire la partecipazione delle persone over 60 a corsi di informatica proprio per limitare il “digital divide” che si sta configurando sempre di più come una nuova forma di analfabetismo. In questo senso il corso pensato dalla Società generale di mutuo soccorso ci è parso particolarmente innovativo grazie alla cura dell’aspetto didattico che utilizza una metodologia teorico-pratica molto paziente ed attenta alle concrete capacità di apprendimento degli anziani”. L’iniziativa della SGMS è rivolta ad ultrasessantenni che hanno conoscenze informatiche da autodidatta, ma anche a quanti sono totalmente digiuni dall’uso del computer. Durante i corsi, tra l’altro, sarà utilizzato un software che permetterà una migliore visualizzazione ed una lettura più agevolata del monitor, consentendo a tutti i partecipanti di avvicinarsi con facilità ai servizi sempre più numerosi offerti da internet. I gruppi saranno composti al massimo da 8 persone ed il docente sarà supportato, sul piano tecnico pratico, dalla presenza di due assistenti. Al termine del corso verrà rilasciato l’attestato di frequenza a tutti coloro che avranno frequentato almeno l’80% del monte ore totale. Il costo del corso è di 400 euro, ma chi presenta la carta 60 e un’attestazione ISEE non superiore a 15 mila euro potrà frequentarlo, proprio grazie al contributo del Comune, con un esborso di 200 euro. “Troppe persone anziane – spiega l’assessore Giuliari – vivono ancora oggi in una condizione di vero e proprio “apartheid digitale” che significa disparità d’accesso alla vita, alle informazioni, alle opportunità del nuovo millennio tecnologico. Per questo la giunta ha condiviso la mia proposta e sostenuto l’iniziativa”. ONEGLIA (IM) La Società Operaia di Mutuo Soccorso di Oneglia organizza la rassegna “Mercoledì in Giallo, viaggio tra i linguaggi”. Una serie di incontri di carattere letterario che hanno come protagonisti illustri ospiti come il professor Vittorio Coletti, lo scrittore Ugo Moriano, il regista-ricercatore Emilio Audissino e molti altri ancora. Il primo incontro si è tenuto mercoledì 14 marzo 2012, presso la nuovissima sala multimediale della Società Operaia di via Santa Lucia 14, con lo scrittore imperiese, Ugo Moriano, autore di quattro romanzi gialli ambientati nella nostra provincia e di un giallo epico/storico in cui si narra la fondazione di Oneglia al tempo dei longobardi. ALASSIO (SV) Taglio del nastro presso i giardini della Società di Mutuo Soccorso nella frazione Moglio di Alassio, per i primi giochi per bambini realizzati con circa 20 mila bottiglie di plastica provenienti dalla raccolta differenziata effettuata nella frazione stessa. All’evento hanno partecipato gli alunni delle scuole materne e elementari che sono i primi destinatari del messaggio di rinnovamento del sistema di raccolta. “L’Amministrazione comunale di Alassio è particolarmente sensibile al riciclo e recupero dei rifiuti,che in altre realtà sono ormai un grave problema. Si possono infatti predisporre le più dinamiche reti di selezione differenziata, ma queste, senza l’appoggio dei cittadini corrono il rischio di fermarsi sul nascere e di non essere correttamente utilizzate. Incentivare la raccolta differenziata ha diversi benefici: rendere il cittadino maggiormente consapevole di ciò che consuma, di produrre meno spazzatura pro-capite, contribuire fattivamente alla realizzazione di una filiera che può portare a recuperare fino al 70% dei rifiuti. Pertanto è essenziale che ogni cittadino di Alassio adulto o bambino che sia, vi partecipi consapevolmente abbandonando aspetti singoli che sono spesso causa di degrado ambientale facilmente modificabili” 27 Via A. Guattani, 9 – 00161 Roma - tel. 06.84439366-7 - fax 06. 84439406-84439379 - e-mail: [email protected] - www.fimiv.it Anno VI, n. 18 - 16 aprile 2012 riferisce l’assessore all’ambiente, Luigi Sibelli. “Un ringraziamento alla Società Operaia di Mutuo Soccorso di Moglio per la collaborazione e al Parroco di Moglio Don Gianni Tabbò per le bellissime parole rivolte ai bambini” conclude l’assessore. BONDENO (FE) Le celebrazioni del 150° anniversario dell'Unità d’Italia hanno significato per Bondeno anche la riscoperta di una figura di primo piano della propria storia, ricordato con un interessante convegno nell'autunno scorso: Giuseppe Borselli. Nato a Cento nel 1809, Giuseppe Borselli è stato un filantropo, patriota e uomo delle istituzioni che ha ricoperto importanti cariche come quella di senatore del Regno. Un personaggio di rilievo del Risorgimento italiano, impegnato nel sociale in modo tangibile, come quando assunse la presidenza della Società Operaia di Mutuo Soccorso. Morì nel 1892 nella Villa Dazio, di Bondeno, lasciata in eredità al Comune insieme con i possedimenti agricoli circostanti, allo scopo di adibirla ad ospedale per poveri. La villa fu poi trasformata in ospedale 20 anni dopo la sua morte e nel 1980 trasferita all'Asl. Il senatore Borselli nel 1872 fece innalzare nel parco della villa un obelisco in marmo nel quale commemorava i momenti salienti del nostro Risorgimento, degni di essere ricordati e tramandati ai bondenesi delle generazioni future. Nel 1958 l'obelisco fu spostato e collocato in asse con l'entrata principale della villa. Probabilmente sono tanti quelli che non conoscono questo monumento, dato che si trova fuori dal centro abitato in un luogo poco visibile e collocato in un suolo privato. E proprio per dare il giusto rilievo e far conoscere un personaggio straordinario come Giuseppe Borselli, un gruppo di cittadini ha dato vita nel 2004 all'Associazione Obelisco Borselli. Lo scopo del presidente Daniele Biancardi e dei 12 soci fondatori è quello di onorarne la memoria facendo collocare l'obelisco del patriota nei giardini pubblici di Bondeno, nell'ex Parco della Rimembranza. Il Comune di Bondeno ha espresso parere favorevole al trasferimento e ha inoltrato la richiesta agli organi competenti. Soltanto dopo il sopralluogo della Soprintendenza ai Beni Architettonici si avrà la certezza che ciò avvenga. FAENZA (RA) La Società di Mutuo Soccorso “I Fiori” di Faenza – sezione Cultura – ha presentato la serata finale della 9° edizione di “Faenza Cabaret”, Concorso Nazionale riservato a giovani cabarettisti emergenti al cui vincitore sarà conferito il prestigioso Premio intitolato all’indimenticato Alberto Sordi. Il concorso ha l'intento di valorizzare giovani artisti che si avvicinano al Teatro attraverso una delle forme più antiche (l’avanspettacolo) ad oggi più conosciuto come cabaret. Dopo le selezioni, i finalisti si sono contesi l’ambito premio sul palcoscenico del Teatro Masini di Faenza lunedì 27 febbraio. Ospite della serata è stato il celebre comico e cabarettista Fabrizio Fontana. La manifestazione è nata nel 2003. Nel corso di questi anni sono stati selezionati oltre 250 concorrenti, alcuni dei quali sono poi approdati ad importanti palcoscenici come quelli di Zelig, Colorado, Zelig Off (Marco Bazzoni, in arte BAZ, Terenzio Traisci, Marco Dondarini). La serata finale è stata seguita anche da Radio2 RAI. La giuria è stata composta da direttori artistici, attori, giornalisti e autori. I finalisti sono stati, per questa nona edizione, sei: il duo Cacio&Peppe di Roma, Michael Capozzi di Faenza, Luca Giardullo di Cesena, Maurizio Linetti di Mestre, i Precari di Modena e Silvia Cicognani di Faenza. Nell’Albo d’Oro dei vincitori figurano: Matteo Michelini (Rimini), Marco Dondarini (Bologna), Raffaele Bruno (Napoli), Paola Ruffo (Bari), Elisa Pistolesi (Roma), Enrico Zambianchi (Forlì), Sergio Silvestri (Novara). L’ultima edizione è stata vinta dalla torinese Cristiana Maffucci. SANT’ALBERTO (RA) In occasione del 70° anniversario della struttura per anziani di Sant'Alberto, la Società Operaia di Mutuo Soccorso 28 Via A. Guattani, 9 – 00161 Roma - tel. 06.84439366-7 - fax 06. 84439406-84439379 - e-mail: [email protected] - www.fimiv.it Anno VI, n. 18 - 16 aprile 2012 "Don Giovanni Zalambani" - Onlus ha inaugurato sette nuovi appartamenti costruiti di fianco alla Casa Residenza per Anziani di via Nigrisoli, 22; alla presenza dell'assessore Comunale Giovanna Piaia e del Vescovo di Ravenna, mons. Verucchi. L'ampliamento della struttura grazie all'acquisto e alla ristrutturazione di un edificio storico (casa Belcari) adiacente alla Casa Residenza, permette alla Società Operaia di Mutuo Soccorso "Don Giovanni Zalambani" di ampliare i propri servizi, grazie a una serie di ambienti che potranno diventare residenza per anziani o diversamente abili autosufficienti, che potranno eventualmente chiedere servizi di supporto all'adiacente Casa Residenza. Inoltre, nel nuovo edificio sorgerà anche un ambulatorio medico, che la Società Operaia metterà a servizio del territorio. Va sottolineato inoltre che la ristrutturazione è stata effettuata seguendo i più moderni criteri di risparmio energetico e di qualità dei materiali. Attualmente, la Casa Residenza di Sant'Alberto - nata nel 1941 grazie alla donazione dell'edificio attuale da parte della sorella del poeta santalbertese FrancescoTalanti - ospita 70 persone (di cui 57 in residenziale e 13 in diurno), e occupa 47 persone, con un bilancio annuale che si aggira sui 2 milioni di euro. La struttura di gestione, presieduta dallo scorso agosto da Serafino Ferrucci, è particolarmente originale: il cda comprende infatti quattro membri "laici" e altrettanti nominati dalla Parrocchia di Sant'Alberto, visto che la struttura è costituita da una proprietà mista, parte della Parrocchia e parte della Società Operaia Don G. Zalambani. CORRIDONIA (MC) La Società Operaia di Mutuo Soccorso di Corridonia ha presentato, per la stagione 2012, la sezione Soms Laboratori 2012. Quattro percorsi formativi per chi vuole sperimentarsi o approfondire passioni, interessi, curiosità: • laboratorio di Tecnico del Suono • laboratorio pratico di Cinema • laboratorio di Fotografia • laboratorio di Pittura. Le lezioni si svolgeranno nella sede sociale, sita in via Giuseppe Procaccini 50, a Corridonia (MC). Per maggiori informazioni ed adesioni consultare il sito www.lasoms.it, scrivere a [email protected] o telefonare al 349-5722715. La Soms è un’associazione, uno spazio, un luogo che prende forma nella sua locazione attuale durante gli anni ’70, ma che affonda le sue radici nella storia, sin dalla nascita della Repubblica Italiana, 150 anni orsono. La proposta ha l’ardore di avere le stesse finalità originarie, ossia la promozione socio-culturale, secondo una logica di mutualità volontaria. Si tratta di una forma storica di solidarietà, uno strumento di risposta ai bisogni sociali che si è esplicata attraverso le Società di Mutuo Soccorso, quali istituti di associazionismo economico no-profit, voluti dai lavoratori a partire dalla seconda metà dell’800. Il progetto che sostiene l’associazione si fonda sulla possibilità di offrire esperienze, formazione, condivisione, compartecipazione, secondo modalità di auto-sostentamento e collaborazionismo. Con questa idea la Soms si sperimenta e si propone ai soci e, a quanti fossero interessati attraverso iniziative di vario genere: concerti, mostre, incontri, cineforum, informazione e la nuova stagione dei laboratori. FERMO (FM) Domenica 29 gennaio 2012, presso la sede sociale di via Perpenti, 10 a Fermo, è stata organizzata la visione del documentario Souvenir Srebrenica. Cinquant’anni dopo Auschiwtz l’incubo della deportazione e la ferocia del genocidio tornano ancora a insanguinare e infamare l’Europa. Dal 1992 al 1995, durante la guerra dei Balcani, la popolazione mussulmana di Srebenica fu assediata e venduta all’esercito serbo guidato da Mladic e Karadzic nell’indifferenza dell’Europa e dell’Onu. 29 Via A. Guattani, 9 – 00161 Roma - tel. 06.84439366-7 - fax 06. 84439406-84439379 - e-mail: [email protected] - www.fimiv.it Anno VI, n. 18 - 16 aprile 2012 L’assedio si concluderà l’11 luglio 1995 con il massacro di 9000 civili trucidati e gettati nelle fosse comuni. Souvenir Srebrenica è stato girato nel 2005 dal regista Luca Rosini e dall’attrice Roberta Bigiarelli che hanno visitato i luoghi della carneficina, raccolto storie e realizzato un documentario che è una forma di teatro reportage nel quale si alternano i monologhi della Bigiarelli, alle testimonianze dei sopravvissuti, a filmini amatoriali, documenti d’archivio e riprese ufficiali. Un tragico souvenir dal nostro passato più vicino, una memoria talmente agghiacciante che rischia di cadere nell’oblio della vergogna se non viene coraggiosamente ricordata. Il film è stato finalista al Premio David di Donatello 2007 nella sezione documentari. All’incontro sono stati presenti gli autori, Roberta Bigiarelli e Luca Rosini. PORTO SAN GIORGIO (FM) L’evento organizzato dall’Associazione Italiana Dislessia-sezione provinciale di Fermo e dal Rotary Club Porto San Giorgio-Riviera fermana e in collaborazione con la Società Operaia sangiorgese, ha consentito di fare il punto sulla problematica della dislessia analizzando il fenomeno dal punto di vista medico, psicologico-comportamentale e legislativo. Autorevoli i relatori: il dott. Enrico Ghidoni, responsabile del Centro Diagnosi per l’adulto presso l’Arcispedale S.Maria Nuova di Reggio Emilia, il dott. Gian Marco Fulgeri Responsabile nazionale del Servizio Help-Line e Coordinatore nazionale Campus dell’Associazione nazionale Dislessia, Giacomo Cutrera autore del libro “Demone Bianco” – Una storia di dislessia” e l’avvocato Cinzia Mennoia e i saluti del Sindaco di Fermo, Nella Brambatti e del dott. Maurizio Micozzi dell’Ordine regionale degli Psicologi. Gremita la sala di addetti ai lavori, personale medico, dirigenti scolastici degli istituti I° e II° grado, docenti delle varie scuole primarie della Provincia,genitori e semplici cittadini che hanno seguito i lavori con pieno interesse. Gli interventi dei relatori hanno riguardato l’istituzione della legge 170, le interrelazioni tra i vari aspetti emotivocomportamentali e tramite l’intervento dell’avv. Mennoia i risvolti legali al rapporto individuo dislessico –istituzione scolastica. La suddetta iniziativa rappresenta l’apice di un progetto di ampio respiro iniziato con la istituzione a Porto San Giorgio del primo sportello informativo territoriale sulla dislessia e dell’istituzione di un seguente sportello a Servigliano. FIRENZE Proseguono gli incontri del ciclo "Letture di Mutuo Soccorso" all'SMS di Peretola organizzati da COSPE con Laboratorio permanente per la Pace, Nodo a nord-ovest, SMS di Peretola e cittadini e insegnanti del Quartiere 5. Per quest'anno il gruppo "Letture di Mutuo Soccorso", ha voluto organizzare alcuni momenti di documentazione e riflessione, alcuni autogestiti, altri con esperti, sui temi della finanza, con l’obiettivo di capire almeno in parte i meccanismi con cui si è affermata e soprattutto smascherare la grande truffa, ideologica e tecnologica, che mette in discussione principi e diritti faticosamente conquistati. Il ricco programma di incontri è andato avanti con la proiezione del documentario "Inside job", potente denuncia degli intrallazzi finanziari internazionali e la presentazione del libro: “L'attuale crisi economica e finanziaria: lezioni dal passato e analisi del presente” in cui è stato presente come relatore il prof. Andrea Giuntini (docente di storia economica alla Facoltà di economia Marco Biagi dell'Università di Modena e Reggio Emilia). IGLESIAS (CI) Inaugurata il 25 gennaio 2012, presso la Società Operaia di Mutuo Soccorso, la rassegna cinematografica dal titolo "Sguardo in camera. Oltre i confini". Il festival, curato dall’Arci di Iglesias, ha avuto la capacità di scegliere dei film che 30 Via A. Guattani, 9 – 00161 Roma - tel. 06.84439366-7 - fax 06. 84439406-84439379 - e-mail: [email protected] - www.fimiv.it Anno VI, n. 18 - 16 aprile 2012 non rifiutano lo “sguardo in camera”, una delle inquadrature più difficili da realizzare per i registi perché coinvolge direttamente lo spettatore dentro la materia narrativa del film, lo richiama dentro ciò che viene raccontato con una forza che gli altri piani cinematografici più convenzionali non riescono ad avere. Questa rassegna guarda negli occhi gli spettatori e li invita a riflettere su temi che sono diventati dolorosi e universali e che ci riguardano perché quello che sta succedendo, l’idea dei confini come li conoscevamo sta cedendo il passo alla visione di un mondo globalizzato al quale finalmente bussano con forza tutti gli esclusi, coloro che la storia e la geografia hanno tenuto ai margini. Il loro sguardo in camera è doloroso ma anche pieno di speranza, è uno sguardo che non si può ignorare perché parla al nostro cuore e alla nostra mente di cittadini e spettatori, è un cinema nuovo, politico, solidale, creativo, anche duro, è un cinema pieno di storie tutte necessarie. Enrico Pau (Direttore Artistico). AVIGLIANO (PZ) Domenica 19 febbraio 2012, nella Sala convegni Claps di Avigliano si è svolta l’ultracentenaria premiazione scolastica della Società di Mutuo Soccorso fra gli Operai, riservata ai soci, ai loro figli e agli orfani di soci, meritevoli negli studi, per la frequenza, nell’anno scolastico e accademico 2010/2011. Lo annuncia il presidente dell’ultracentenaria associazione, Luciano Sabia. L’edizione 2012 è dedicata al Risorgimento nel 150° anniversario dell’Unità d’Italia. Dopo l’introduzione del presidente del Sodalizio aviglianese e i saluti del sindaco di Avigliano, sono intervenuti Vito Summa, il direttore dell'Archivio di Stato di Potenza, Valeria Verrastro, Antonio D’Andria, Deputazione lucana di Storia Patria – Università degli Studi della Basilicata -, e il presidente del Tribunale di Prato, Francescantonio Genovese. A moderare i lavori è stato il giornalista Rai, Erberto Stolfi. Cinquantuno gli studenti, soci, figli orfani di soci che hanno ricevuto riconoscimenti e premi. Infatti, agli alunni delle quinte classi della scuola primaria sono stati consegnati libri e gadget; ai diplomati della scuola secondaria di primo grado, con votazione complessiva non inferiore a 8 decimi, una borsa di studio pari a 150,00 euro; ai diplomati della scuola secondaria di secondo grado, con votazione finale non inferiore a 90/100, l’importo della borsa sale a 300,00 euro. Cinque borse di studio, di euro 500,00 ciascuna, messe a concorso, sono state destinate ai migliori studenti universitari. FASANO (BR) Domenica 26 dicembre 2011 presso la sala conferenze della Società operaia di mutuo soccorso di Fasano, con sede in Via Pepe, si è tenuta la cerimonia di assegnazione dell’omonimo incentivo di studio giunto ormai alla X edizione, riconoscimento riservato a soci e figli di soci del sodalizio che si sono particolarmente distinti in ambito scolastico nell’anno di corso 2010/11. La manifestazione, presentata da Martino Grassi, ha visto l’intervento del prof. Donato Fanigliulo, presidente della SOMS di Fasano e del rag. Giovanni Caramia, presidente dell’Associazione regionale delle Società operaie pugliesi. Relatrice della serata è stata la prof.ssa Rosa Anna Cirasino, dirigente scolastico dell’Istituto di Istruzione Secondaria Superiore “G. Salvemini” di Fasano, che ha proposto brevi ma significative riflessioni sull’importanza dell’impegno e della formazione dei giovani e sull’attualità del premio cultura, che, seppur con nomi diversi, ormai da 26 anni viene promosso a vantaggio dei soci e figli dei soci iscritti alla SOMS di Fasano. Una relazione molto apprezzata dal numeroso pubblico presente che ha visto in prima fila anche il sindaco di Fasano, dott. Lello di Bari, ed il vice sindaco, dott. Antonio Scianaro. Ben 14 i ragazzi premiati durante la manifestazione, tra allievi della scuola media, superiore ed università che, con il loro impegno e con i risultati raggiunti, hanno onorato anche i propri genitori, ripagandoli delle attenzioni e dei sacrifici che hanno dedicato alla loro formazione. Ognuno dei ragazzi ha ricevuto un buono 31 Via A. Guattani, 9 – 00161 Roma - tel. 06.84439366-7 - fax 06. 84439406-84439379 - e-mail: [email protected] - www.fimiv.it Anno VI, n. 18 - 16 aprile 2012 acquisto, l’attestato di assegnazione del riconoscimento ed una copia del libro sul 140° anniversario della fondazione della Società operaia di mutuo soccorso di Fasano. Per la scuola media sono stati premiati Angela Legrottaglie (9/10), Giampiero Maggi (9/10), Matteo Di Tano (9/10), Antoniana Legrottaglie (10/10) e Leonardo Conversano (10/10) che hanno frequentato l’istituto “G. Bianco” di Fasano, oltre a Pietro Mileti (10/10), Pietro Alò (10/10) e Mariangela Murri (10/10 e lode) allievi dell’istituto “G. Pascoli” di Fasano. Per la frequenza di istituti di istruzione secondaria superiore sono stati premiati Donato Anelli (maturità scientifica tecnologica con votazione 100/100), Fabio Latartara (maturità scientifica con 100/100) e Caterina Ostuni (maturità classica con 100/100 e lode), tutti allievi dell’I.I.S.S. “L. Da Vinci” di Fasano, oltre a Giampiero Lippolis che ha conseguito la maturità di tecnico dei servizi della ristorazione con 100/100 presso l’I.I.S.S. “G. Salvemini” di Fasano, sez. I.P.S.S.A.R.. Per la sezione università i riconoscimenti sono andati a Nadia Laterza, per aver conseguito presso l’Università degli studi di Bari la laurea di primo livello in Fisioterapia con la votazione di 110/110 e lode, e ad Antonio Latartara, per il conseguimento, presso l’Università degli studi di Bari, della laurea magistrale in Filologia Moderna con la votazione di 110/110 e lode. I ragazzi premiati, intervistati durante la premiazione, hanno tutti evidenziato il loro apprezzamento verso l’iniziativa, proponendosi di aderire anche loro alla SOMS di Fasano; un modo per seguire l’esempio dei loro genitori e per dare continuità alla lodevole attività sociale svolta da questo sodalizio fondato da un gruppo di fasanesi il 9 luglio 1863. MESAGNE (BR) Da quando era stata costruita nel secolo scorso non aveva mai avuto una ristrutturazione così radicale. La storica sede della Società Operaia di Mutuo Soccorso, situata nel centro storico della città, è finalmente tornata a splendere. Incastonata tra via Antonio Profilo fu Tommaso e piazzetta dei Resta, per decenni è stata uno dei pochi riferimenti sociali per i mesagnesi e, in particolare, per la categoria degli artigiani, a quei tempi molto numerosa. Poi le politiche nazionali e locali, ma anche l’industrializzazione del Paese ha mandato in fallimento l’artigianato. Oggi non esistono più botteghe di artigiani: i sarti sono come mosche bianche, il piccolo fabbro, il falegname, ecc. hanno chiuso. E allora la Società Operaia ha aperto agli operai ed ai professionisti. Oggi conta oltre cinquecento soci grazie anche appunto alle modifiche apportate allo statuto sociale che permette l’iscrizione non solo degli artigiani e dei figli, ma anche ad altre categorie di lavoratori. La ditta edile locale di Oscar Mitrungo che ha realizzato i lavori ha rifatto tutti gli intonaci sia dell’interno che dell’esterno della struttura, sono stati riportati alla luce e resi leggibili fregi e lapidi marmoree che ornano i muri. La Società Operaia di Mutuo Soccorso di Mesagne fu fondata nel lontanissimo 1871. Sulla lapide posta nella sala LA LIGURIA E L’UNITÀ D’ITALIA – MOVIMENTO OPERAIO E PARTECIPAZIONE SOCIALE La Liguria e Genova in particolare, luogo di nascita di Mazzini e di alcuni tra i più attivi patrioti risorgimentali, ebbero un ruolo centrale sia nell’elaborazione politica, sia nell’organizzazione finanziaria e logistica delle spedizioni militari preparatorie all’Unità d’Italia. In un territorio estremamente intriso della propaganda mazziniana e repubblicana, i circoli politici e le società operaie di mutuo soccorso liguri furono spesso centri di un attivismo la cui carica non esaurì con l’unificazione, ma permeò profondamente le origini di un movimento operaio che proprio a Genova vide al tornante del secolo concretizzarsi l’idea di un partito di massa e del primo sciopero generale della storia italiana. Le biografie di noti e meno conosciuti protagonisti della scena democratica ligure ottocentesca si intrecciano in questo volume con la storia delle associazioni e degli istituti da queste promossi, dalla laica Società di Tiro a segno, alla quale si formarono i Carabinieri genovesi protagonisti delle battaglie garibaldine, alla cattolica San Vincenzo de’Paoli, la cui prima conferenza fu fondata proprio nel capoluogo ligure. 32 Via A. Guattani, 9 – 00161 Roma - tel. 06.84439366-7 - fax 06. 84439406-84439379 - e-mail: [email protected] - www.fimiv.it Anno VI, n. 18 - 16 aprile 2012 d’ingresso è riportato lo scritto “ILL”, ossia Istituzione Lavoro e Libertà. Valori allora fondamentali. Le Società Operaie di Mutuo Soccorso sono una associazione, le cui forme originarie videro la luce appunto nella seconda metà dell’Ottocento, nate per sopperire alle carenze dello stato sociale di allora, ed aiutare i lavoratori a darsi un primo apparato di difesa, trasferendo su queste associazioni il rischio di eventi dannosi che potevano essere gli incidenti sul lavoro, la malattia o la perdita del posto di lavoro. La sezione di Mesagne è presieduta da un quarto di secolo dall’avvocato Angelo Iata assieme al quale collabora, sempre da venticinque anni, il segretario Nuccio Schiavone. Presidenti onorari dell’associazione, è scritto su una lapide marmorea, furono il generale Giuseppe Garibaldi, il Duca Amedeo d’Aosta, il maresciallo d’Italia Giovanni Messe, Emanuele Cavaliere e, in epoca più recente, dal 1986, Cosimo Lavino. L’associazione gestisce presso il cimitero comunale ben sette tombe per i propri soci e per i loro familiari. Ma organizza anche soggiorni climatici per i soci che la frequentano come circolo ricreativo, per vedere la televisione, giocare a biliardo e trascorrere il tempo libero giocando interminabili partite a carte. In passato era stata anche fucina di teatro popolare organizzando durante il periodo natalizio la tradizionale rappresentazione teatrale in vernacolo “Pernia e Cola”. Si gestisce autonomamente con il contributo dei soci che hanno sostenuto le notevoli spese di ristrutturazione della struttura senza avere contributi esterni. RIFERIMENTI NORMATIVI SULL’ESENZIONE IMU DEGLI ENTI NON COMMERCIALI Il D.L. 24/01/2012 n.1 “Disposizioni urgenti per la concorrenza, lo sviluppo delle infrastrutture e la competitività” (c.d. decreto “Liberalizzazioni”) è stato convertito, con modificazioni, dalla legge del 24/03/2012 n.27, pubblicata sul S.O. n.53 alla G.U. n.71 del 24/03/2012 ed entrata in vigore il 25 marzo 2012. Il decreto prevede, all’articolo 91-bis le Norme sull’esenzione dell’IMU degli enti non commerciali Con la modifica della lett. i), del co.1, dell'art.7 del D.Lgs. n.504/1 992 è previsto che sono esenti dall’IMU gli immobili utilizzati dagli gli enti non commerciali (di cui all’art.73, co.1, lett. c del TUIR) destinati esclusivamente allo svolgimento con modalità non commerciali di attività assistenziali, previdenziali, sanitarie, didattiche, ricettive, culturali, ricreative e sportive, e di attività di cui all’art. 16, lett. a) della legge n.222/1 985 (cioè attività di religione o di culto) (co.1). Se l'unità immobiliare ha un'utilizzazione mista (istituzionale e commerciale), l'esenzione si applica solo alla frazione di unità nella quale si svolge l'attività di natura non commerciale, se identificabile attraverso l'individuazione degli immobili o porzioni di immobili adibiti esclusivamente a tale attività. Alla restante parte dell'unità immobiliare, in quanto dotata di autonomia funzionale e reddituale permanente, si applicano le disposizioni dei commi 41, 42 e 44 dell'art.2 del D.L. n.262/2006, convertito dalla legge n.286/2006 (in tali commi è previsto che le unità immobiliari che richiedono una revisione della qualificazione e quindi della rendita devono essere dichiarate in catasto da parte dei soggetti intestatari). Le rendite catastali dichiarate o attribuite in base al periodo precedente producono effetto fiscale a partire dal 1° gennaio 2013 (co.2). Nel caso in cui non sia possibile procedere ai sensi del precedente co.2, a partire dal 1° gennaio 201 3, l'esenzione si applica in proporzione all'utilizzazione non commerciale dell'immobile quale risulta da apposita dichiarazione. Con successivo Decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze, da emanare entro 60 giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge n.27/2012 (25 marzo 2012) saranno stabilite le modalità e le procedure relative alla predetta dichiarazione e gli elementi rilevanti ai fini dell'individuazione del rapporto proporzionale (co.3). E' abrogato il co.2-bis dell'art.7 del D.L. n.203/2005, convertito dalla legge n.248/2005 (tale comma prevedeva che l’esenzione disposta dall’art.7, co.1, lett. i del D.Lgs. n.504/1992 era applicabile alle attività che non avevano esclusivamente natura commerciale) (co.4). 33 Via A. Guattani, 9 – 00161 Roma - tel. 06.84439366-7 - fax 06. 84439406-84439379 - e-mail: [email protected] - www.fimiv.it Anno VI, n. 18 - 16 aprile 2012 SERVIZI ASSOCIATIVI • Rete sanitaria convenzionata Fimiv (assieme al Consorzio Mu.Sa.) mette a disposizione delle società di mutuo soccorso aderenti una rete convenzionata di qualificate strutture sanitarie e socioassistenziali, a tariffe agevolate, alla quale possono accedere tutti i soci e loro familiari utilizzando la “Tessera Salute” Fimiv. • Agevolazioni per gli enti associati Fimiv è riconosciuta dal Ministero dell'Interno (D.M. 559/C15185.12000.A (139) del 1° agosto 2000) quale "Ente nazionale con finalità assistenziali". Da tale riconoscimento giuridico derivano alcune agevolazioni per le società di mutuo soccorso ad essa aderenti: La gestione di una mensa o di uno spacciodi una società di mutuo soccorso, riservata ai soci, non è subordinata al rilascio di alcuna licenza o tipo di permesso, ma è sufficiente ottemperare alle norme igieniche e tributarie e documentare la qualifica di società di mutuo soccorso aderente alla Fimiv. Stante l'uso invalso in numerose province di richiedere al circolo una specifica autorizzazione rilasciata dall'Associazione di appartenenza, Fimiv trasmette alle SMS che ne facciano richiesta l'autorizzazione per la gestione di una mensa da esporre in modo visibile. Per le società di mutuo soccorso aderenti alla Fimiv (in quanto associazione riconosciuta dal Ministero dell'Interno) è prevista la riduzione del 15% sui compensi fissi della SIAE. • Fimiv mette inoltre a disposizione delle Società aderenti: servizio di consulenza legale e fiscale; elaborazione statuti; servizio di consulenza per la costituzione di nuove mutue; consulenza sulle garanzie di copertura sanitaria. LE MUTUE SANITARIE PER I SOCI COOP Prosegue anche nel 2012 il piano di tutele mutualistiche dedicato ai Soci delle cooperative di consumo Coop Italia che hanno aderito alla proposta del Consorzio Mutue Sanitarie Mu.Sa. Oltre all'esperienza di Coop Liguria, che con la Cesare Pozzo prosegue nella sua forma sperimentale, l'accordo Mu.Sa./Coop Italia vede attivamente coinvolte: Coop Lombardia (Insieme Salute Lombardia), Coop Estense (SMA Modena e Cesare Pozzo per la Puglia e la Basilicata) e Nova Coop (Cesare Pozzo, Insieme Salute Lombardia e Mutua Pinerolese). Direttore responsabile: Placido Putzolu. Segreteria di redazione e grafica: Andrea Folchitto, Riccardo Guidoni. Hanno collaborato: Maurizio Ampollini, Bianca Gera, Luigi Ghigo, Marco Grassi, Mauro Iengo, Grazia Labate, Sabrine Luise, Stefano Maggi, Barbara Menegatti, Stefano Minerdo, Cesare Peris, Luciano Pinna, Sebastiano Solano, Loredana Vergassola, Mariella Zanetta. Si prega di inviare materiale e notizie da pubblicare, via e-mail, a: [email protected] 34 Via A. Guattani, 9 – 00161 Roma - tel. 06.84439366-7 - fax 06. 84439406-84439379 - e-mail: [email protected] - www.fimiv.it