SOMMARIO RICONOSCIUTO IL PRINCIPIO DELLA MUTUALITÀ

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Anno V, n. 17 - 20 dicembre 2011
NOTIZIARIO DELLA FEDERAZIONE ITALIANA MUTUALITÀ INTEGRATIVA VOLONTARIA
La Federazione italiana della
mutualità integrativa volontaria (Fimiv) è stata fondata
nel 1900 come Federazione
italiana delle società di mutuo
soccorso.
Fimiv opera per la promozione, lo sviluppo e la difesa del
movimento mutualistico italiano nel campo assistenziale,
socio-sanitario, previdenziale e
culturale, per contribuire a migliorare le condizioni economiche e sociali della collettività,
nell’ambito di un completo e
moderno sistema di sicurezza
sociale.
Fimiv aderisce alla Lega delle
cooperative, al Forum del
terzo settore e all’Aim (Associazione internazionale della
mutualità).
SOMMARIO
• PRIMO PIANO
- Mutualità Mediata
- Delegazione Legacoop dal
Presidente della Repubblica
- Assemblea Aim
- Il diritto universale alla salute
- Programma della Fondazione
Cesare Pozzo per la Mutualità
- Ames: Uniti nell'Italia unita
• WELFARE / TERZO
SETTORE
- Delega assistenziale
- Libro bianco sul Terzo Settore
- 45° Rapporto Censis
- Un giornale radio sociale
- Reggio Emilia: mutualità e
comunità
• VITA DEL MOVIMENTO
- Coordinamenti Soms
- Società Mutua Pinerolese
- Una storia ricca di spunti per il
futuro
- Borgaretto
- Forte dei Marmi
- 2° Congresso Co.Re.Si
• 150° UNITÀ D'ITALIA
• IN BREVE
• DOCUMENTO/LE MUTUE
NELL'UNIONE EUROPEA
• SERVIZI ASSOCIATIVI
Anno V, n. 17 - 20 dicembre 2011
RICONOSCIUTO IL PRINCIPIO DELLA MUTUALITÀ MEDIATA
Il principio della mutualità mediata (o indiretta) ha finalmente trovato autorevole
conferma attraverso un apposito dispositivo istituzionale, che riguarda le società di mutuo
soccorso assogettate alla legge 3818/1886, impegnate in ambito sociosanitario e
socioassistenziale.
Il 7 dicembre 2011, la Commissione centrale per le cooperative del Ministero dello
Sviluppo economico, competente in materia di società di mutuo soccorso, in base alla
relazione del dott. Mauro Iengo, responsabile dell’ufficio legislativo di Legacoop, ha
esaminato il quesito relativo alla possibilità che anche le società di mutuo soccorso di cui
alla legge 3818/1886 ricorrano al meccanismo della cosiddetta mutualità mediata di cui al
decreto interministeriale 31 dicembre 2005 del Ministero delle Attività produttive, di
concerto con il Ministero delle Finanze.
Al termine della seduta, su proposta del prof. Gianluca Esposito, direttore generale per le
piccole e medie imprese e gli enti cooperativi del Ministero, la Commissione ha espresso
all’unanimità parere favorevole che “alle società di mutuo soccorso si applica il
meccanismo della cosiddetta mutualità mediata, di cui al decreto interministeriale 31
dicembre 2005, nei casi in cui alle stesse aderisca il Fondo sanitario integrativo di cui
hanno assunto la gestione ovvero eroghino i servizi socio-sanitari ed assistenziali nei
confronti di altre società di mutuo soccorso”.
IL DISPOSITIVO DELLA COMMISSIONE MINISTERIALE
La Commissione centrale per le cooperative del Ministero dello sviluppo economico:
ESAMINATO nella seduta del 7 dicembre 2011 il quesito relativo alla possibilità che le
società di mutuo soccorso di cui alla legge 3818/1886 ricorrano al meccanismo della
cosiddetta mutualità mediata di cui al decreto interministeriale 31 dicembre 2005 del
Ministero delle Attività produttive, di concerto con il Ministero delle Finanze;
UDITA la relazione del Dr. Mauro Iengo
PREMESSO CHE
le società di mutuo soccorso (di seguito SMS) sono enti non commerciali, i quali nel
tempo hanno erogato trattamenti e prestazioni socio-sanitari nei casi di infortunio,
VOLONTARIATO E MUTUA SOLIDARIETÀ
.
Il volume raccoglie gli interventi del convegno di studi
"Volontariato e mutua solidarietà. 150 anni di previdenza in
Italia", svoltosi a Firenze (Palazzo Vecchio) il 16 novembre
2010, promosso dalla Fondazione Turati, con la collaborazione
della Fondazione Cesare Pozzo per la Mutualità e della Fimiv. Le
riflessioni contenute aprono al confronto sul futuro dell’azione
volontaria e del mutuo soccorso, in una possibile integrazione
con le istituzioni e le politiche del welfare.
.
Via A. Guattani, 9 – 00161 Roma - tel. 06.84439366-7 - fax 06. 84439406-84439379 - e-mail: [email protected] - www.fimiv.it
Anno V, n. 17 - 20 dicembre 2011
Primi appuntamenti
malattia ed invalidità al lavoro ovvero sussidi in caso di spese sanitarie, soprattutto
nei confronti delle categorie sociali più deboli o disagiate;
CALENDARIO FIMIV
una delle caratteristiche principali delle SMS è la cosiddetta “mutualità pura o
ANNO 2012
esclusiva”, cioè l’obbligo da parte delle stesse di operare esclusivamente con i soci;
è necessario svolgere un’opera di coordinamento delle norme che più
- 11-12 gennaio (Bruxelles):
recentemente hanno avuto ad oggetto le medesime SMS, soprattutto delle
Meeting AIM sulla Mutua
disposizioni che hanno affidato loro la gestione dei Fondi sanitari integrativi,
europea.
- 12 gennaio (Milano):
istituiti sulla base della contrattazione collettiva allo scopo di consentire ai
Convegno Europa Benefits
lavoratori delle imprese coinvolte di accedere a prestazioni sanitarie di varia natura;
sulla sanità integrativa
qualora si instauri un rapporto tecnico di gestione di una SMS verso un fondo
- 21 gennaio 2012 (Viggiù):
sanitario negoziale, i lavoratori iscritti a quest’ultimo debbono diventare soci della
Coordinamento Fimiv
SMS per accedere alle prestazioni che quest’ultima è chiamata ad erogare nei loro
Lombardia
confronti;
- 26-27 gennaio (Napoli):
CONSIDERATO CHE
Incontro presidenti ACI
(Alleanza Cooperativa Italiana) - alcune SMS assisterebbero ad una crescita ipertrofica delle rispettive basi sociali
con l’aggravante che tale crescita possa essere del tutto provvisoria. Infatti, i
- 13 febbraio (Bologna):
lavoratori che aderiscono come soci alla SMS, in forza dell’accordo di gestione tra
Convegno Istituto Santi su
mutualismo e Risorgimento
la stessa e il loro fondo sanitario integrativo, potrebbero essere costretti a recedere
- 17 marzo: chiusura
a seguito del termine di scadenza dell’accordo e dell’affidamento della gestione del
celebrazioni 150 Unità d’Italia. fondo ad altro ente;
- 31 maggio-1 giugno
- tali dinamiche possono creare forti ripercussioni sulla governance delle SMS, le
(Bruxelles): Board AIM e
quali si troverebbero nelle condizioni di assumere decisioni importanti chiamando
XXX Assemblea generale
al voto soggetti potenzialmente in procinto di recedere;
- 12 – 15 giugno (Roma): 9°
TENUTO CONTO CHE, in virtù della forte similitudine tra le cooperative di
edizione Sanit
utenza e le SMS sotto il profilo della natura dello scambio mutualistico, si potrebbe
estendere alle SMS il meccanismo della cd. “mutualità mediata”, disciplinato dal
citato decreto interministeriale 31 dicembre 2005, il quale dispone che “ai fini del calcolo
della prevalenza di cui all’art. 2513, comma 1 lett. a) tra le cessioni di beni e
prestazioni di servizi verso soci sono ricomprese quelle effettuate nei confronti di
persone fisiche socie di enti giuridici aventi la qualità di soci della cooperativa”;
CONSIDERATO CHE tale meccanismo consentirebbe ai lavoratori interessati di
aderire in forma collettiva (tramite gli stessi fondi) alla SMS affidataria della gestione
del FSI, rendendo così possibile:
a) una semplificazione complessiva degli adempimenti procedurali tra SMS, Fondo e
lavoratori;
b) una governance più coerente nelle SMS, altrimenti distorta da soci “provvisori”;
c) la partecipazione dell’ente aderente ai processi decisionali della SMS a tutela degli
interessi dei lavoratori;
CONSIDERATO INFINE CHE il meccanismo della mutualità mediata potrebbe
consentire alle SMS di piccole dimensioni, interessate a sviluppare la loro attività
socio sanitaria ed assistenziale in favore dei soci, di ricorrere ai servizi erogati da altre
SMS più strutturate, evitando così ai propri iscritti di procedere ad una doppia
adesione. In tal modo la SMS minore avrebbe la possibilità di agire in rappresentanza
dei propri associati nei confronti della SMS più strutturata;
Consumi e distribuzione –
ESPRIME PARERE
Assetti, dinamiche, previsioni
all’unanimità, che alle società di mutuo soccorso si applica il meccanismo della
Il Rapporto Coop fotografa lo stato di
cosiddetta mutualità mediata, di cui al decreto interministeriale 31 dicembre 2005, nei
salute dei consumi nel nostro Paese,
casi in cui alle stesse aderisca il Fondo sanitario integrativo di cui hanno assunto la
inserito in un contesto europeo e
gestione ovvero eroghino i servizi socio-sanitari ed assistenziali nei confronti di altre
internazionale, fornendo previsioni
società di mutuo soccorso.
ragionate per il triennio 2011-2013.
Consumi e distribuzione. Assetti,
dinamiche, previsioni. Rapporto Coop
2011. Agra Editrice, settembre 2011.
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Anno V, n. 17 - 20 dicembre 2011
DELEGAZIONE LEGACOOP DAL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
La delegazione Legacoop
con il Presidente della
Repubblica Giorgio
Napolitano
Da sinistra: Dora
Iacobelli, Chiara Bertelli e
Giuliano Poletti
Il 18 novembre scorso, il Presidente della Repubblica,
Giorgio Napolitano ha ricevuto al Quirinale il Presidente
della Lega nazionale delle cooperative e mutue, Giuliano
Poletti, ed il Vicepresidente Giorgio Bertinelli,
accompagnati da una delegazione di dirigenti Legacoop.
Insieme a loro il Presidente di Fimiv, Placido Putzolu.
Nel corso dell’udienza, avvenuta in occasione del 125°
anniversario della fondazione della Lega nazionale
cooperative e mutue, Poletti ha espresso al Presidente della Repubblica “il senso della
profonda stima e dell’apprezzamento dei cooperatori per il rigore e l’autorevolezza con i
quali, anche nei difficili frangenti di questi ultimi mesi, ha esercitato il suo ruolo di garanzia
dell’unità nazionale e delle istituzioni repubblicane, con richiami costanti alla necessità di
un’assunzione condivisa di responsabilità e di coesione sociale per consentire al Paese di
ritrovare fiducia nelle proprie potenzialità e farne motore di una rinnovata crescita”.
Poletti ha quindi ricordato che nello stesso anno in cui l’Italia celebra i 150 anni dell’Unità, “la
Lega nazionale delle cooperative e mutue ha festeggiato 125 anni di attività dedicati allo
sviluppo e all’affermazione dell’esperienza cooperativa, che con l’Italia è nata e ne ha
accompagnato, con tratti peculiari, la crescita e l’evoluzione”.
Il Presidente di Legacoop ha poi sottolineato che le imprese cooperative rappresentano circa
il 7% del PIL, contano più di un milione e centomila occupati, 12 milioni di soci ed occupano
posizioni di eccellenza in molti settori dell’economia nazionale. Un patrimonio di valori e di
esperienza che fa ancora oggi della cooperativa “una risorsa a disposizione di tutti coloro che
vogliono dare una risposta ai propri bisogni con un’assunzione di responsabilità condivisa e
di impegno comune; che intende contribuire alla ripresa del Paese affermando un nuovo
modello di sviluppo, fondato sul protagonismo delle persone e delle comunità, su un nuovo
protagonismo sociale”.
Poletti ha quindi ricordato i progetti avviati da Legacoop, che prevedono la promozione di
nuove imprese cooperative in tutto il territorio nazionale,
e che investono aspetti rilevanti per il futuro del Paese:
welfare, professioni, green economy, gestione delle
utilities.
Poletti ha infine ricordato che l’ONU ha deciso di
dichiarare il 2012 Anno Internazionale delle Cooperative
ed ha invitato il Presidente Napolitano a partecipare ad
una delle iniziative che l’Alleanza delle Cooperative
Italiane promuoverà per celebrare l’evento.
L’udienza si è aperta con l’intervento di Giuliano Poletti,
seguito da quelli di Chiara Bertelli, coordinatrice di
Legacoop Generazioni, e di Dora Iacobelli, presidente
della Commissione Pari Opportunità.
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Anno V, n. 17 - 20 dicembre 2011
ASSEMBLEA AIM: LO STATUTO DELLA MUTUA EUROPEA
AL CENTRO DEL DIBATTITO
La relazione di JeanPhilippe Huchet,
presidente dell'Aim
(Associazione
internazionale della
mutualità)
Da sinistra: Stefano
Maggi, Diego Lo Presti,
Sandro Bianchi e Antonio
Di Stasi
Si è tenuta nei giorni 14 e 15 novembre 2011, a Parigi, la XXIX assemblea
generale dell’AIM (Associazione internazionale della mutualità). Al centro del
dibattito: la non autosufficienza, la LTC (long term care) e lo statuto europeo
della mutualità.
La Fimiv ha partecipato ai lavori con il presidente Placido Putzolu e con
Luciano Pinna, presidente del Coordinamento Soms della Sardegna.
L’Assemblea ha inoltre nominato due vicepresidenti Aim, che affiancano il
presidente Jean-Philippe Huchet, Abdelmoula Abdelmoumni (MGPAP, MA)
per l’Africa/Medio-Oriente e José María Garriga (FAMSA, AR) per l’America
Latina.
La rilevanza che il tema della mutualità sta assumendo a livello comunitario, anche all’interno
di sistemi di welfare tra loro differenti, è confermata dalle analisi circa la loro rilevanza e
dimensione europea. I dati più recenti evidenziano infatti come le mutue presenti sul
territorio europeo offrano servizi sociali e socio-sanitari a 230 milioni di cittadini, dietro il
pagamento di contributi associativi che raggiungono i 180 miliardi di euro, e assorbano circa
350 mila occupati.
La crescente rilevanza delle tematiche legate alla mutualità è confermata da alcuni recenti
documenti emanati dall’Unione Europea che vertono su questi argomenti. Essi, infatti,
evidenziano aspetti strettamente connessi con le questioni sollevate dalla domanda di un
nuovo welfare e dalla possibilità che nella costruzione di un nuovo modello di intervento i
soggetti del Terzo Settore assumano un ruolo rilevante e strategico.
UNO STUDIO DEL PARLAMENTO EUROPEO
Oltre ai documenti ed alle testimonianze sul valore della mutualità europea, più volte
riportate da “FiminInforma”, recentemente è stato pubblicato un apposito studio del
Parlamento Europeo (Grijpstra & Al., 2011) in cui è contenuta una panoramica delle
caratteristiche e dei ruoli delle mutue sanitarie nei diversi paesi membri, un’analisi delle leggi
europee rilevanti per tali soggetti e una riflessione sui risultati dei soggetti mutualistici
nell’attuale contesto di crisi economica e finanziaria
In generale, all’interno dell’Unione Europea sono due le principali tipologie di realtà
mutualistiche maggiormente diffuse: da un lato, le società di mutuo soccorso (mutue
sanitarie: mutual benefit o health providence societies), dall’altro, le mutue assicurative
(mutual insurance societies). Mentre queste ultime sono fornitrici di servizi assicurativi
organizzati e gestiti secondo i principi mutualistici e possono potenzialmente coprire tutti i
tipi di rischi legati alla vita della persona e ai suoi beni, la prima tipologia offre copertura
sociale complementare, aggiuntiva o integrativa rispetto al sistema di protezione sociale
previsto dalla legge.
IL DIRITTO UNIVERSALE ALLA SALUTE: SOLIDARIETÀ
E MUTUALITÀ CONTRO IL MERCATO
Con il patrocinio della Fondazione Cesare Pozzo per la Mutualità - Società di Mutuo
Soccorso Cesare Pozzo, l’Università delle Marche assieme al Sindacato Fiom ha
sviluppato una importante occasione di approfondimento e di dibattito sul tema della
contrattazione collettiva e l’assistenza sanitaria integrativa, sulla base della seguente
piattaforma:
- Il diritto universale alla salute è minacciato dalla crisi del welfare e dall'affermarsi di
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Anno V, n. 17 - 20 dicembre 2011
Il prof. Ugo Ascoli,
preside della facoltà di
economia, Università delle
Marche
Stefano Maggi, presidente
della Fondazione Cesare
Pozzo per la mutualità
linee
politiche di governo secondo le quali il principio di universalità
dovrebbe essere limitato e contraddetto da criteri di selettività, dettati da
esigenze di riduzione dei costi. La crisi del welfare si manifesta in molti modi,
ma non deve far dimenticare che nel sistema pubblico c'è ancora molto da
salvare.
Siamo quindi per la difesa e lo sviluppo del sistema pubblico e contro le ipotesi
che ne prevedono un sostanziale ridimensionamento e una progressiva
privatizzazione, aprendo spazi crescenti a ipotesi di cosiddetto privato-sociale
o, peggio, o di affermazione del principio assicurativo al posto del diritto
universale.
In questo contesto è necessaria una riflessione critica anche sulle scelte del
movimento sindacale che, allo scopo di rispondere alle insufficienze del sistema
pubblico, istituiscono fondi aziendali o nazionali per l'assistenza sanitaria
“integrativa”, affidati alle assicurazioni, cioè al mercato. Dovrebbe essere
evidente che per questa via si aprono spazi crescenti all'indebolimento del
welfare e alla privatizzazione del sistema. Ma dovrebbero essere evidenti anche i rischi di
discriminazione sociale e di incremento della divisione tra diverse aree dei lavoratori, creando
nuovi spazi al paternalismo aziendale.
- Il movimento mutualistico attraversa una interessante fase di ripresa. La storia della
mutualità è caratterizzata da tre elementi: una scuola di auto-organizzazione, un anello di
congiunzione tra la cultura dei mestieri e i problemi degli ambiti di vita, la costruzione di
nuove relazioni sociali basate sul principio di solidarietà. Se si recupera questa ampia e
profonda ispirazione originaria, il mutualismo può essere non solo un elemento di risposta
concreta alla crisi del welfare, ma assumere una valenza politica più generale.
- Il principio di solidarietà è il fondamento sul quale si può costruire una controtendenza alla
deriva in corso verso la marginalità e la crescita delle diseguaglianza e della divisione sociale.
- La riscoperta di elementi che stanno alle radici e alle origini del movimento operaio può
quindi essere determinante per una risposta non regressiva e di mercato alla crisi dei sistemi
pubblici di welfare.
Il seminario di Ancona ha registrato gli interventi di:
- Antonio Di Stasi (preside facoltà di economia Università delle Marche);
- Sandro Bianchi (presentazione e coordinamento dei lavori);
- Ugo Ascoli (Università Politecnica delle Marche);
- Daniele Dubbini (Laboratorio sociale);
- Pino Ferraris (Comitato scientifico Fondazione Lelio Basso);
- Maurizio Bevilacqua (Direttore dell’Area Vasta 2 Regione Marche);
- Diego Lo Presti (Vice presidente Mutua Cesare Pozzo);
- Stefano Maggi (Università di Siena – Presidente Fondazione Cesare Pozzo);
- Emmanuele Pavolini (Università di Macerata);
- Paolo Pullini (Rsu Fincantieri);
- Placido Putzolu (Presidente Fimiv);
- Alessandro Marini (Direttore di U.O. Area Vasta 2 Regione Marche);
- Luc Roger (Direttore settore internazionale Harmonie Mutuelles).
IL PROGRAMMA DELLA FONDAZIONE CESARE POZZO PER LA
MUTUALITÀ
Nato nel contesto della rivoluzione industriale ottocentesca, con le radici concettuali
nella “fraternité” della rivoluzione francese, il mutuo soccorso ha attraversato due secoli
portando solidarietà e aiuto reciproco, ma rimanendo in ombra nell'ultimo mezzo secolo
per la grande espansione dello “stato sociale”.
Oggi l'idea del mutuo soccorso ha la necessità di un forte rilancio per la riconoscibilità
esterna. Questo bisogno è noto ormai da tempo, ma comunicare il valore dell'idea
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Anno V, n. 17 - 20 dicembre 2011
mutualistica è risultato assai difficile, in una società dedita al consumismo
e fortemente individualista.
Nell'ultimo decennio il mutuo soccorso ha invece rilanciato la sua utilità
sociale quale gestore dei cosiddetti accordi collettivi per l'assistenza
integrativa sanitaria dei lavoratori, nati però dalla contrattazione sindacale,
piuttosto che da un'idea di solidarietà.
Il contesto attuale di crisi economica rende difficile “vendere” il prodotto mutualistico, ma
forse rende più facile comprendere il valore e il bisogno del mutualismo, visto il ritrarsi dello
“stato sociale”, che lascia sempre più scoperti bisogni importanti per cittadini e famiglie. In
questo scenario, la Fondazione Cesare Pozzo deve riuscire a comunicare il valore di un'idea in
tutte le sedi possibili, anche inserendosi in una rete di istituzioni e fondazioni culturali con le
quali preparare progetti comuni, tesi a reperire fondi stanziati da enti pubblici e fondazioni
bancarie per specifiche attività culturali, al fine di dare una maggiore visibilità al mutuo
soccorso. Tale scopo si potrà ottenere con iniziative culturali di ampio respiro, che siano in
grado di coinvolgere un pubblico vasto di persone potenzialmente interessate all'idea del
mutualismo e dei valori di solidarietà di cui è portatore. Le principali attività culturali, al cui
centro sarà ancora la Biblioteca Cesare Pozzo, nei prossimi tre anni saranno le seguenti:
• Organizzazione di convegni sul mutualismo attuale, sull'integrazione sanitaria e sui trasporti.
• Pubblicazione di libri e saggi di “alta divulgazione” sul mutuo soccorso, in modo da portare
la riflessione nel mondo della cultura e sui giornali nazionali. Particolare attenzione sarà
inoltre dedicata alla figura di Cesare Pozzo e alla sua conoscenza fra i soci.
• Un piccolo volume specifico sulla nostra Mutua è previsto per la primavera 2012, in
occasione del 135° anniversario, per ricostruire le principali tematiche dalla costituzione del
1877 ai giorni nostri.
La Fondazione intende inoltre partecipare ai dibattiti sullo “stato sociale”, sui bisogni sanitari,
sul terzo settore, diventando un centro di studio e di raccolta dati sul mutuo soccorso a livello
AMES: UNITI NELL'ITALIA UNITA. MUTUO SOCCORSO
E COOPERAZIONE IN LIGURIA: UN PERCORSO DI VALORI
A ideale chiusura dell’anno di celebrazioni per il centocinquantesimo anniversario dell’Unità
nazionale, Ames (Associazione per lo studio del mutualismo e dell'economia sociale) ha pubblicato
fuori collana il libro di Sebastiano Tringali “Uniti nell’Italia unita. Mutuo soccorso e cooperazione
in Liguria: un percorso di valori” Il volume – che si avvale del patrocinio della Regione Liguria e
del Comitato Italia 150, nonché dei contributi di Silvano Bozzo, Loredana Vergassola e Gianluigi
Granero – volge lo sguardo al ruolo svolto dalle società operaie e dalle cooperative nella fase post
unitaria, attraverso una documentata analisi dei valori espressi dalle società stesse. Tra ottocento e
novecento, la necessità di avviare il processo di inclusione sociale dei ceti subalterni e l’urgenza di
democratizzazione della nuova Italia nata dal Risorgimento sono questioni particolarmente
avvertite nel territorio ligure: qui, infatti, il progetto riformatore trova terreno fertile in una
propaganda mazziniana attiva nella promozione degli strumenti associativi, posti a tutela dei
lavoratori di fronte alle disuguaglianze imposte dal processo di industrializzazione. Solidarietà,
assistenza, lavoro, istruzione, partecipazione democratica e politica, senso di appartenenza
comunitaria e nazionale sono le fondamenta su cui strutturano il proprio operato le società di mutuo soccorso e le cooperative
che si diffondono nel periodo post-unitario, contribuendo così all’educazione civica di generazioni di operai e artigiani.
Solidarietà, lavoro, istruzione, partecipazione democratica e politica, appartenenza comunitaria e nazionale sono i principi che le
società di mutuo soccorso e le cooperative da queste promosse in tutto il territorio ligure pongono nell’Italia postunitaria a
fondamento del proprio operato, contribuendo così alla formazione civica di generazioni di operai e artigiani. La pubblicazione,
impreziosita da un ricco apparato iconografico e da una graphic novel del disegnatore Luca De Santis, è stato presentato il 24
novembre 2011 presso la Biblioteca del Consiglio Regionale ligure (via D'Annunzio 30, Genova) nel corso di un incontro cui
hanno partecipato, insieme agli autori, il presidente della Regione Claudio Burlando e il presidente di Legacoop nazionale,
Giuliano Poletti.
Uniti nell’Italia unita. Mutuo soccorso e cooperazione in Liguria: un percorso di valori, a cura di Sebastiano Tringali. Contributi di Silvano Bozzo,
Loredana Vergassola, Gianluigi Granero. Ames, Genova 2011.
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Anno V, n. 17 - 20 dicembre 2011
WELFARE E TERZO SETTORE
DELEGA ASSISTENZIALE E WELFARE DI COMUNITÀ
(PRONUNCIAMENTO DELLA DIREZIONE NAZIONALE FIMIV)
Il forte ridimensionamento delle politiche sociali, in atto ormai nel nostro Paese da alcuni
anni, rappresenta un trend negativo che mette in discussione i risultati di anni di lotte di
lavoratori e di cittadini, che anche la pratica di solidarietà del mutualismo ha favorito
storicamente.
La prospettiva di ulteriori tagli della spesa sociale per la delega assistenziale, prevista dalla
manovra economica di luglio - che punta a recuperare 4 miliardi di euro nel 2012 e
20 a partire dal 2013, al fine di evitare i tagli lineari alle agevolazioni fiscali previsti
dal provvedimento – costituisce un ulteriore elemento di preoccupazione per la
tenuta di un sistema improntato alla equità sociale e attento ai meno garantiti.
La Fimiv partecipa al dibattito con attenzione e forte preoccupazione, e si unisce
alla richiesta del Forum del Terzo Settore che auspica lo stralcio della delega di
riforma del settore socio assistenziale.
Intanto, va detto che la delega sbaglia nel voler ricavare risparmi dalle politiche
sociali, già oggi fortemente sotto finanziate. Inoltre, riduce gli interventi per la non
autosufficienza (anziani e disabilità), invece di riconoscerli come diritti di tutti i
cittadini, non contiene alcun miglioramento di rilievo del sistema di welfare e
rinuncia a una strategia nazionale contro la povertà.
A ciò va aggiunto che il sociale è, oggi, fortemente sotto finanziato. È evidente il
grande ritardo del nostro paese rispetto all’Europa negli interventi per la non
autosufficienza, famiglia e povertà. Siamo consapevoli che occorre effettuare un
riordino delle politiche socio-assistenziali del nostro Paese. Si tratta però di un
XII rapporto Cnesc –
percorso che va affrontato con la dovuta attenzione, poiché tocca immediatamente
Conferenza Nazionale enti
le condizioni di vita dei cittadini, e con la più ampia partecipazione.
per il servizio civile in Italia
La mutualità può fornire un importante contributo perché sia salvaguardata l'equità
Il rapporto annuale mette in
evidenza la qualità e la peculiarità del sistema e si tutelino i soggetti svantaggiati e le fasce deboli. La nostra
attenzione ai nuovi bisogni in ambito assistenziale ha favorito lo sviluppo di una
del Servizio Civile Nazionale
svolto all’interno degli enti aderenti progettualità che attraverso un raccordo tra domanda e offerta di servizi coinvolge
alla Conferenza, integrando
società di mutuo soccorso, cooperative sociali, cooperative di medici e cooperative
l’analisi dei dati quantitativi con
di consumo.
un approfondimento sulle
Il “Progetto Salute” di Legacoop, cui partecipa attivamente Fimiv, si propone di
dimensioni e sulle caratteristiche
promuovere e favorire lo sviluppo di un modello mutualistico-cooperativo
riguardanti la presenza territoriale rappresentativo del territorio in cui ciascun soggetto coinvolto possa assumere e
degli enti.
svolgere un ruolo coerente con la propria missione. Un progetto che intende
XII Rapporto CNESC.
Conferenza Nazionale Enti per il valorizzare una “rete del benessere”, costruendo un network tra cooperative e
Servizio Civile in Italia. Rapporto mutue capace di generare un’offerta di sistema nel territorio.
Di fronte ad una crisi che non è solo economica e finanziaria, ma anche di valori, a
finale, dicembre 2010. IRS
noi mutualisti – depositari della grande tradizione del solidarismo operaio
Istituto per la Ricerca Sociale,
2011.
dell’Ottocento – siamo chiamati ad una nuova stagione di partecipazione e di
impegno civile, per contribuire al processo di passaggio dal welfare dello Stato al
welfare della comunità.
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Anno V, n. 17 - 20 dicembre 2011
LIBRO BIANCO SUL TERZO SETTORE
Società editrice il Mulino,
Bologna
Inserito nella collana
“Percorsi” - Economia e
diritto del non profit
I edizione, maggio 2011
L’Agenzia per il Terzo Settore ha presentato la nuova edizione del “Libro Bianco”,
edito da Il Mulino e curato da Stefano Zamagni, presidente dell'Agenzia e professore
di economia politica all'Università di Bologna.
Il Terzo Settore, noto anche come "non profit", va acquisendo sempre maggiore
rilevanza in Italia. Già nel 1999 si contavano oltre 220 mila associazioni, circa 3,3
milioni di volontari, centinaia di migliaia di dipendenti, inseriti in una grande varietà di
forme organizzative (associazioni di mutua soccorso, cooperative sociali, fondazioni).
Una vasta e complessa struttura di solidarietà capace di garantire diritti sociali
attraverso servizi che lo stato non è più in grado di erogare, a causa di vincoli di
bilancio sempre più stretti.
Questo "Libro bianco" è stato redatto da una commissione costituita da noti
economisti, giuristi, sociologi e politologi che hanno lavorato con un duplice obiettivo:
da un lato fare il punto sulla situazione attuale, mettendo in luce caratteristiche,
dimensioni, diffusione e varietà delle forme organizzative, oltre a incongruenze e limiti
degli assetti giuridici; dall'altro offrire le linee-guida per interventi politici futuri che
mirino non solo a difendere le specificità del Terzo settore, ma soprattutto a
promuoverne lo sviluppo, suggerendo le condizioni istituzionali in grado di favorire
l'espansione dell'offerta di azione volontaria, irrobustire gli assetti organizzativi delle
associazioni non profit e aumentare il flusso delle donazioni da parte dei cittadini.
LA PUBBLICAZIONE
Nuova edizione 2011 a cura di Stefano Zamagni, Presidente dell’Agenzia per il terzo settore
Cinque anni di lavoro e di ricerca a carattere intersettoriale a cura di un’équipe di
eco¬nomisti, giuristi, dottori commercialisti, sociologi, politologi, protagonisti
dell’associa¬zionismo, della cooperazione e del volontariato, che portano a sintesi gli aspetti
salienti del non profit italiano, i suoi punti di forza e i nodi ancora da sciogliere. Nove capitoli
tematici in cui si avanzano proposte concrete e praticabili; una ricca bibliografia delle fonti
citate e di riferimento, e il link ai documenti disponibili sul web. A chiudere il vo¬lume,
l’indice dei nomi presenti nell’opera e un dettagliato indice analitico per orientare il lettore
nella molteplicità degli argomenti.
Alcuni temi
• Terzo settore e costituzionalizzazione del civile.
• L’etica delle virtù come via privilegiata per il bene comune.
• L’identità degli enti di Terzo settore e dei loro organismi di rappresentanza.
• Le forme di partecipazione a livello locale e nazionale.
• Gli aspetti costituzionali, amministrativi e tributari del Terzo settore.
• La sussidiarietà fiscale applicata al non profit: dal welfare state alla welfare society.
• Il rapporto tra non profit e Amministrazioni pubbliche.
Luca Antonini (consigliere dell’Agenzia per il terzo settore, Università degli Studi di Padova).
Gian Paolo Barbetta (Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano).
Ivo Colozzi (Università di Bologna).
Davide Dal Maso e Davide Zanoni (Avanzi - Idee, ricerche e progetti per la sostenibilità).
Luca Jahier (Comitato Economico e Sociale Europeo).
Andrea Pin (Università degli Studi di Padova).
Adriano Propersi (consigliere dell’Agenzia per il terzo settore, Politecnico di
Milano).
Emanuele Rossi (consigliere dell’Agenzia per il terzo settore, Scuola
superiore Sant’Anna di Pisa) e Paolo Addis, Francesca Biondi Dal Monte,
Elettra Stradella, Elena Vivaldi (Scuola superiore Sant’Anna di Pisa).
Stefano Zamagni (Presidente dell’Agenzia per il terzo settore, Università di
Bologna) con la partecipazione di tutto il Consiglio dell’Agenzia per il terzo
settore.
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Anno V, n. 17 - 20 dicembre 2011
IL SISTEMA DI WELFARE NEL RAPPORTO CENSIS
SULLA SITUAZIONE SOCIALE DEL PAESE
Dal Rapporto Censis 2011 sulla situazione sociale del Paese,
emergono anche i giudizi dei cittadini sulla qualità del Servizio
Sanitario Nazionale.
Le donne dichiarano condizioni di salute buone in quote
sistematicamente inferiori ai maschi, mentre più spesso affermano di
soffrire di due o più malattie croniche. La maggiore consuetudine tra donne e malattia ha a
che vedere anche con l’impegno nel lavoro di cura, visto che i caregiver sono soprattutto
donne.
I cittadini temono in particolare modo un'accentuazione delle differenze di qualità tra le
sanità regionali (35,2%) e che l'interferenza della politica danneggi in modo irreparabile la
qualità della sanità (35%). Quasi un italiano su tre, il 28,9%, nonostante gli sforzi delle
Regioni per rimettere in ordine i conti, giudica peggiorato negli ultimi due anni il servizio
sanitario.
La sanità e il rischio di una sostenibilità solo finanziaria. Nel periodo 2001-2010 le Regioni
con Piano di rientro hanno registrato un incremento della spesa del 19% contro il +26,9%
del resto delle Regioni. Nel 2006-2011 hanno subito una riduzione della spesa in termini reali
dello 0,6%, mentre le altre Regioni hanno avuto un aumento di oltre il 9%. Spicca il
contenimento della spesa in Sicilia (-10% nel periodo 2006-2010), Abruzzo (-4,4%), Lazio (3%) e Campania (-1,9%), che hanno siglato i rispettivi Piani di rientro nel 2007. Ma la cura a
cui è sottoposto il Servizio sanitario non sta generando effetti positivi secondo i cittadini.
Nell’ultimo biennio i dati dell’indagine Forum per la Ricerca Biomedica-Censis indicano che è
solo l’11% a ritenere migliorato il servizio sanitario della propria regione, quasi il 29% ha
registrato un peggioramento e circa il 60% una sostanziale stabilità. Il futuro della sanità per i
cittadini è segnato da alcune paure: un’accentuazione delle differenze di qualità tra le sanità
regionali (35,2%), che l’interferenza della politica danneggi la qualità della sanità (35%), che i
disavanzi rendano indispensabili robusti tagli all’offerta (21,8%), che non si sviluppino le
tipologie di strutture e servizi necessarie, come l’assistenza domiciliare territoriale (18%), che
Lo schema del 45° Rapporto Censis
Il 45° Rapporto Censis interpreta i più significativi fenomeni socio-economici del Paese in una difficile congiuntura.
Le considerazioni generali introducono il Rapporto sottolineando come la società italiana si è rivelata fragile, isolata,
etero diretta. Ma al di là del primato degli organismi apicali del potere finanziario, il passo lento del nostro sviluppo
segue la solida traccia: valore dell’economia reale, lunga durata, relazionalità e rappresentanza.
Nella seconda parte, La società italiana nel 2011, vengono affrontati i temi di maggiore interesse emersi nel corso
dell’anno: quel che resta del modello italiano, le cause del ristagno economico, come ridare forza al potenziale di
crescita. Nella terza e quarta parte si presentano le analisi per settori: la formazione, il lavoro e la rappresentanza, il
welfare e la sanità, il territorio e le reti, i soggetti e i processi economici, i media e la comunicazione, il governo
pubblico, la sicurezza e la cittadinanza.
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Anno V, n. 17 - 20 dicembre 2011
l’invecchiamento della popolazione e la diffusione delle patologie croniche producano un intasamento delle strutture
e dei servizi (16,3%).
Salute, il genere conta. Le donne dichiarano condizioni di salute buone in quote sistematicamente inferiori ai maschi,
mentre più spesso affermano di soffrire di due o più malattie croniche. La maggiore consuetudine tra donne e
malattia ha a che vedere anche con l’impegno nel lavoro di cura, visto che i caregiver sono soprattutto donne. Nel
caso dell’ictus si arriva al 75,7% dei casi, con importanti differenze di età, laddove i pazienti maschi hanno più spesso
caregiver mogli (54,3%), mediamente più anziane, mentre le pazienti donne sono assistite per lo più dai figli (55,9%).
Le caregiver mogli tendono a sobbarcarsi il carico assistenziale da sole, e ne pagano spesso il prezzo in termini di
problemi psicologici e di salute, mentre le figlie trovano con maggiore frequenza sollievo e aiuto da una badante.
Comuni sull’orlo del default sociale. 6,7 miliardi di euro è il valore degli interventi e servizi sociali comunali, ai quali
si aggiunge la compartecipazione degli utenti (circa 1 miliardo l’anno) e la quota a carico del Servizio sanitario (circa
1,1 miliardi l’anno), per un totale di spesa pari a poco più di 8,7 miliardi di euro, pari a circa il 10% del totale della
spesa per tutte le politiche socio-assistenziali. Ma in tre anni i fondi sociali nazionali sono stati tagliati in misura
consistente: il Fondo nazionale per le politiche sociali è passato dal 2008 al 2011 da 929,3 milioni di euro a meno di
220 milioni, il Fondo per la non autosufficienza nel 2011 non è stato finanziato, con un taglio netto di 400 milioni di
euro. Chi subirà gli impatti dei tagli? In primo luogo l’utenza: oltre il 40% delle risorse per il sociale dei Comuni è
impiegato per famiglie e minori, il 21,2% per gli anziani, una quota simile per i disabili e il 7% circa per la lotta alla
povertà. Ma anche gli occupati nel sociale, perché il 48,5% della spesa comunale per i servizi sociali è impiegato per
affidare i servizi all’esterno, a cooperative sociali e altri soggetti del terzo settore. Va ricordato che nel periodo 20062010 si è avuto un aumento di oltre 505.000 famiglie in condizione di deprivazione (+14,6%), che ora sono 4
milioni; è aumentato di oltre 1 milione (sono 4,1 milioni in totale) il numero di famiglie che hanno intaccato il
patrimonio o contratto debiti; le coppie con figli in povertà assoluta sono aumentate di 115.000 nuclei (+37%) e
sono ormai oltre 424.000; le monogenitoriali in povertà assoluta sono aumentate di 65.000 nuclei (+72,3%) e sono
salite a 154.000; le famiglie numerose in povertà assoluta con 5 e più componenti sono aumentate di 43.000 unità
(+41,6%) e sono ora 147.000.
I bisogni dei migranti e l’innovazione del welfare. È di quasi 3 miliardi di euro la spesa pubblica per la sanità
ascrivibile a prestazioni erogate agli immigrati, pari a circa il 2,8% del totale della spesa sanitaria pubblica nel 2010.
Tra il 2009 e il 2010 i migranti richiedenti sono cresciuti del 22%, più del doppio rispetto agli italiani (+9,7%). Sono
gli asili nido e la scuola le prestazioni che i migranti (44,8%) chiedono in misura maggiore rispetto agli italiani
(30,3%). L’Emilia Romagna è la regione in cui è più alta la quota di migranti che nel 2010 hanno fatto richiesta di
prestazioni del welfare (il 18,6% del totale della popolazione Isee). Tra le province spiccano Bolzano (quasi il 41%),
Mantova (35,6%), Modena (34,8%), Brescia (31,5%), Piacenza (30,7%), Arezzo (30,7%) e Parma (30,3%).
I FIORI. 150° ANNIVERSARIO DI FONDAZIONE (1861-2011).
Il 21 marzo 1861, quattro giorni dopo la proclamazione dell’Unità d’Italia, veniva
fondata a Faenza, nel Borgo Durbecco, La Società di mutuo soccorso “I Fiori”, il cui
nome alludeva alla “primavera di vita” inaugurata dalla nascita della nuova Nazione.
La Società aderisce alla Federazione italiana della mutualità fin dalla sua costituzione,
nel 1900.
Dopo 150 anni, con la nuova denominazione di “Associazione Mutuo Soccorso
Cultura e Sport I Fiori”, il Sodalizio rappresenta un punto di riferimento importante
nel territorio, quale centro di inclusione sociale al servizio della comunità i e di
animazione culturale e sportiva per le nuove generazioni. Questo libro, realizzato in
occasione del 150 anniversario di vita della Società, racconta con testi e immagini
un’esperienza di continuità straordinaria, rendendo omaggio all’impegno, alla
passione e alla dedizione degli uomini e delle donne che ne hanno scritto la storia.
La pubblicazione di avvale della prefazione del sindaco di Faenza, Giovanni
Malpezzi,della presentazione del presidente della Società, Pasquale Di Camillo e della
testimonianza del presidente onorario del Sodalizio, Comm. Giuseppe Ghetti.
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Anno V, n. 17 - 20 dicembre 2011
UN GIORNALE RADIO SOCIALE PER IL TERZO SETTORE
Il Forum Nazionale del Terzo Settore ha presentato il Giornale Radio
Sociale, striscia informativa di tre minuti, diffusa quotidianamente "on
line" su www.giornaleradiosociale.it.
Una web radio e un sito di informazione sociale semplice e facilmente
accessibile a tutti: l’edizione quotidiana del GRS è disponibile dalle ore 15
con notizie, aggiornamenti e voci in presa diretta dall’associazionismo e
dal volontariato. Interviste, punti di vista sui fatti d’attualità, news: questi
sono gli ingredienti proposti ogni giorno (dal lunedi al venerdi) in
versione audio e versione scritta (sotto forma di agenzia stampa).
Il GRS, nelle edizioni ordinarie, è impaginato attraverso sei notizie:
società, diritti, economia, internazionale, cultura e sport. Sul sito
www.giornaleradiosociale.it è possibile trovare l’archivio dei podcast e delle notizie secondo
un doppio indice, tematico e cronologico. Inoltre è possibile scaricare il banner del GRS per
le associazioni e le testate che vorranno ospitarlo: con un rapido “clic” sarà possibile
rintracciarlo in decine e decine di siti internet.
“Siamo un Giornale Radio che ha deciso di dare voce ai tanti fatti del mondo del terzo settore
– dichiara Andrea Olivero, portavoce del Forum del Terzo Settore - fatti che accadono nella
realtà e che spesso non diventano ‘notizie’ nel mondo dei media. Si tratta di una nuova
opportunità di comunicazione che vede protagonisti i comunicatori e i giornalisti sociali che
collaborano nelle nostre organizzazioni, sia nazionali, sia locali. Una redazione diffusa, a
maglie larghe, che arriva ovunque, che non sta mai zitta, che mette in relazione chi sta più
lontano attraverso l’immediatezza e la semplicità del canale radiofonico”.
Il progetto del Giornale Radio Sociale è un working in progress: il prossimo passaggio sarà
quello di addizionare al canale “on line” anche quello in FM, attraverso un circuito di radio
che ne rilanceranno il segnale.
La redazione del Giornale radio Sociale è in Piazza Mattei 10 a Roma, tel. 06 68892460. Mail:
[email protected]. La produzione del Giornale Radio Sociale si avvale della
collaborazione di RadioArticolo1 per la realizzazione e la produzione radiofonica.
REGGIO EMILIA: SI PARLA DI MUTUALITÀ E COMUNITÀ
Confronto sul welfare del futuro a Reggio Emilia, il 25 ottobre 2011, con un
seminario su "Promuovere le comunità attraverso la mutualità".
L’iniziativa è stata promossa congiuntamente da Unioncamere Emilia Romagna e
dal Forum Terzo Settore Regionale, “nell’ambito di un protocollo di intesa sottolinea il segretario generale della Camera di Commercio, Michelangelo Dalla
Riva - sottoscritto due anni fa per dar vita ad una partnership in grado di
supportare l’azione del Terzo Settore e di offrire nuove risposte alle comunità
locali”.
L’incontro è il secondo di un ciclo di tre incontri informativi e formativi dal
titolo: "Il valore economico e sociale del Terzo settore", che si pone di alimentare
il dibattito su tematiche emergenti e strategiche per il futuro del Terzo Settore.
La prima parte della giornata di studio è stata dedicata allo studio e
all'approfondimento del tema della mutualità con esperti di carattere nazionale e
internazionale, mentre la seconda sessione è stata incentrata sulle principali
esperienze attive nella nostra regione.
I lavori sono stati aperti proprio dal segretario generale della Camera di
Commercio di Reggio Emilia, Michelangelo Dalla Riva, cui sono seguiti gli
interventi di Ugo Girardi, segretario generale Unioncamere Emilia-Romagna, e
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Anno V, n. 17 - 20 dicembre 2011
Giovanni Melli, portavoce Forum Terzo Settore Emilia-Romagna.
A seguire, le relazioni di Grazia Labate, ricercatore in economia sanitaria all’Università di
York (Necessità e opportunità di un sistema di integrazione sanitaria pubblico-privata”),
Placido Potzolu, presidente della Federazione Italiana Mutualita Integrativa Volontaria e
Cristina, Cristina Ugolini dell’Università di Bologna (“Sanità integrativa e fondi sanitari: la
situazione in Italia”), Pio Serritelli, presidente della cooperativa regionale Vivere (“Un
progetto mutualistico per l’Emilia-Romagna”), e Raul Cavalli, presidente della Fondazione
Easy Care “L’esperienza Prontoserenità per un welfare territoriale, mutualistico ed aziendale).
Delle politiche della Regione Emilia Romagna in ambito sanitario ha parlato l’assessore
regionale alle Politiche per la Salute, Carlo Lusenti, cui sono state affidate le conclusioni dopo
il dibattito.
VITA DEL MOVIMENTO
COORDINAMENTI SOMS: VERSO LA COSTRUZIONE
DI UNA PROGETTUALITÀ IN AMBITO ASSISTENZIALE
Il 22 novembre scorso si è tenuta la periodica riunione mensile del Coordinamento delle
società di mutuo soccorso del Piemonte (presidente Ermanno Sacchetto), con la
partecipazione del presidente della Fimiv, Placido Putzolu, e del presidente della
Fondazione Soms Piemonte, Sebastiano Solano,
In apertura, Sacchetto e Solano hanno informato i rappresentanti delle Soms sugli
incontri intervenuti con l’assessore regionale alla Cultura, Michele Coppola, e con il
presidente del Consiglio regionale del Piemonte Valerio Cattaneo ed il vicepresidente
Roberto Placido, che hanno ricevuto a Palazzo Lascaris di Torino una delegazione della
Fondazione Centro per lo studio e la documentazione delle Società di mutuo soccorso
LE SOCIETÀ DI
Onlus.
MUTUO SOCCORSO
L'ente afferente alla Regione Piemonte, in accordo con il Coordinamento regionale delle
DEL CANAVESE
Società di mutuo soccorso piemontesi, ha voluto sensibilizzare gli amministratori
In un momento storico nel quale si regionali sul tema del mutuo soccorso. L'obiettivo era quello di avere certezze rispetto al
parla di decrescita, di banca del
bilancio della legge regionale 24 del 1990 e della Fondazione.
tempo, di consumo equo e solidale, All'incontro erano presenti Rosa Anna Costa, Rosanna Valle (Pdl), Mario Carossa,
ci si organizza in gruppi di
Michele Marinello (Lega Nord), Aldo Reschigna, Rocchino Muliere (Pd), Eleonora
acquisto (solo per citare alcuni
Artesio (Fds) e Fabrizio Biole' (5 Stelle).
esempi), una storia come quella
Nella seconda parte della riunione del Coordinamento, Alessandro Molina ha
delle Società di Mutuo Soccorso
efficacemente illustrato l’esperienza mutualista in ambito assistenziale, nella provincia di
rappresenta un patrimonio di
Varese e nella realtà del territorio dove opera la Soms di Viggiù.
solidarietà esemplare,
L’Assistenza Domiciliare e l’Assistenza Ospedaliera “A Casa Mia”, ad un costo molto
un’esperienza entusiasmante e
significativa.
limitato, prevede l’erogazione di servizi e di assistenze ai soci , sempre e comunque ad
Le Società di mutuo soccorso del
integrazione del servizio sanitario nazionale (Ssn):
Canavese, a cura della Consulta
- assistenza domiciliare infermieristica e riabilitativa: per assistenza domiciliare sanitaria si
delle Soms e Coo.ve di consumo del intende l’erogazione di assistenze infermieristiche e/o fisioterapiche presso il domicilio
Canavese in occasione del 150°
del socio.
anniversario dell’Unità d’Italia.
La prestazione di assistenza è effettuata direttamente dalla società o autorizzata dalla
società:
- a) con personale specializzato, proprio dipendente e/o dipendente da terzi, o da liberi
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professionisti specializzati, per le attività previste e consentite dalla legge;
- b) con propri volontari, purché titolati e con requisiti previsti, aderenti ad associazioni di volontariato, per le
specifiche attività previste e consentite dalla legge.
Sono sempre escluse le prestazioni mediche.
La prestazione consiste nell’erogare Assistenza Domiciliare Infermieristica ai Soci aventi diritto, in seguito a:
- Dimissioni da ospedale o casa di cura in seguito a ricovero (anche in Pronto Soccorso o in Day Hospital) per
infortunio o malattia, con o senza intervento chirurgico;
- Malattia o infortunio a domicilio ( senza ricovero ospedaliero) diagnosticate dal medico curante, la cui prognosi
preveda una degenza domiciliare non inferiore a 10 giorni.
La prestazione consiste inoltre nell’erogare Assistenza Domiciliare Riabilitativa ai Soci dimessi da ospedale o casa di
cura a seguito di ricovero (anche in Pronto Soccorso o in Day Hospital) per infortunio o malattia, con o senza
intervento chirurgico. Il dibattito successivo alla presentazione di Molina ha testimoniato il forte interesse alla
tematica assistenziale: oltre alla introduzione di Ermanno Sacchetto, si sono susseguiti infatti gli interventi di: Dolo,
Ganzinelli, Ferro, Passalacqua, Benin, Griffa, Cerutti, Cappelli e Tiberti, volti a ribadire che in Piemonte, nella propria
provincia, nel proprio comune, da soli o in sinergia con le organizzazioni di volontariato quali: Auser, Croce RossaBianca-Verde, ecc. si opera da tempo, seppure in forma limitata, per il trasporto delle persone in difficoltà, nella
prevenzione sanitaria quali visite oftalmiche gratis per i soci, con la “Clinica Oftalmica Mobile”, ecc. Si segnalano
altresì altri bisogni di territorio, quali mense sociali e alfabetizzazione degli stranieri. Federico Ferro, presidente della
Mutua Pinerolese (v. Box) ricorda in proposito l’esperienza maturata dalla propria realtà, particolarmente impegnata
in ambito assistenziale con la collaborazione delle società di mutuo soccorso della regione.
SOCIETÀ MUTUA PINEROLESE: UN ESEMPIO DI COLLABORAZIONE
TRA SOCIETÀ SU UN PROGETTO SOCIO-ASSISTENZIALE
Il contributo di Federico Ferro al Coordinamento Soms del
Piemonte e la discussione particolarmente attuale sul tema della
progettualità assistenziale tra le società di mutuo soccorso, magari
avvalendosi della mutualità mediata ora resa possibile dal
dispositivo ministeriale, inducono a ripercorrere le vicende della
Mutua Pinerolese, nata degli anni Novanta appunto per
consentire ad un gruppo di società di mutuo soccorso “storiche”
– non specializzate in ambito sociosanitario - di erogare,
mettendosi insieme, prestazioni socio-assistenziali. Innanzitutto
la testimonianza di Giuseppe Gilli, allora presidente della
Consulta Pinerolese, in occasione del 150° anniversario della
nascita della Società Generale fra gli Operai di Pinerolo (23
settembre – 12 ottobre 1998): “Nei primi anni Novanta, alcune
tra le poche Società pinerolesi superstiti, cominciarono a chiedersi se non fosse ormai arrivato il momento di “gettare
definitivamente la spugna”. Essendo però venuti a sapere che una Società consorella di Novara svolgeva ancora attività in
mutualistica integrativa, decidemmo di provare questa strada. Iniziò così una collaborazione che prosegue tuttora
proficuamente. Nacquero la Consulta delle Soms del pinerolese, con lo scopo di coordinamento e, poco dopo, la Società
Mutua Pinerolese che si occupa specificamente della mutualità. Festeggiare i 150 anni della Società di Pinerolo è per tutte le
Società della Consulta motivo di soddisfazione per essere riuscite, così riunite, non solo a mantenere in vita realtà del passato
così nobili, ma anche per aver trovato un filone di interventi, quello della mutualità integrativa che, sia pure in forma diversa,
ricalca lo scopo per cui erano sorte le Soms nel secolo scorso. Se riusciremo a dare risposte concrete alle esigenze di ossi, le
nostre Società potranno ancora vivere a lungo ed altri anniversari potranno essere celebrati. La Consulta del pinerolese fu
costituita il 16 novembre 1995 da 11 Società di mutuo soccorso, grazie all’impegno dei loro presidenti, di Sebastiano Solano,
presidente del Coordinamento Soms Piemonte e anche al sostegno attivo di Paolo Bignoli e di Valerio Ceffa, del Consorzio
Mutue di Novara. Nemmeno due mesi dopo, l’11 gennaio 1996, nasce la Società Mutua Pinerolese, i cui primi soci firmatari
dell’atto costitutivo notarile, a partire da Ermanno Sacchetto (v. foro di gruppo nel giorno dell'atto costitutivo), furono
appunto i presidenti dei Sodalizi promotori.
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Anno V, n. 17 - 20 dicembre 2011
"UNA STORIA RICCA DI SPUNTI PER IL FUTURO"
Ciclo di tre conferenze dal titolo: “Le società di
mutuo soccorso, una storia ricca di spunti per il
futuro” rivolto soprattutto ai rappresentanti delle
varie società della provincia di Alessandria e non
solo.
- IERI: Le società di mutuo soccorso
fondamenta d'Italia, presso la SOMS di Acqui
Terme il 27 Novembre 2011.
- OGGI: Le Società di Mutuo Soccorso simbolo
di solidarietà e punto di riferimento culturale e
ricreativo per le comunità, l’11 Dicembre 2011 presso la Società Operaia di Mutuo Soccorso di Vho.
- DOMANI: Le Società di Mutuo Soccorso un futuro che riporta al passato il 18 Dicembre 2011 presso la Società di
Mutuo Soccorso ed Istruzione di Borgoratto Alessandrino.
Questi incontri hanno lo scopo di rafforzare i legami tra le società per poter organizzare e promuovere attività
comuni in campo culturale, ricreativo, ma soprattutto in campo mutualistico, visto il difficile momento economico a
cui è soggetto il nostro paese.
Il ciclo di conferenze è iniziato il 27 novembre 2011, presso la Società Operaia di Mutuo Soccorso di Acqui Terme
(presidente Mauro Guala). L'incontro - intitolato "Le società di mutuo soccorso fondamenta d'Italia" – ha ripercorso
la storia delle Società di Mutuo Soccorso partendo dalla relazione di alcuni storici, fino ad arrivare alle testimonianze
delle società stesse, per mostrare l'importante e fondamentale ruolo che esse hanno avuto nel Risorgimento Italiano
e nell'Italia della prima metà del Novecento.
Secondo incontro l'11 dicembre 2011, presso la Società Operaia di Mutuo Soccorso di Vho (frazione di Tortona),
presidente Fabio Morreale . L'incontro - intitolato "Le Società di Mutuo Soccorso simbolo di solidarietà e punto di
riferimento culturale e ricreativo per le comunità" – ha descritto il ruolo che ancora oggi questi sodalizi ricoprono
all'interno sia delle piccole che delle grandi realtà.
Terzo e ultimo incontro il 18 dicembre 2011, presso la Società di Mutuo Soccorso ed Istruzione di Borgoratto
Alessandrino, presidente Andrea Tiberti. L'incontro - intitolato "Le Società di Mutuo Soccorso un futuro che riporta
al passato" – ha inteso rilanciare le Società promuovendo, anche con un occhio rivolto al passato, tutte quelle attività
che esse possono ancora svolgere nelle comunità in cui sono radicate, sfruttando inoltre la collaborazione con le
altre Società operanti sul territorio.
BORGARETTO: “ UNO PIU’ UNO, NON FA DUE!”
Questo è il titolo dello spettacolo studiato, scritto e realizzato per la Soms di
Borgaretto - Beinasco TO -, presidente Pietro Alioto, in occasione dei
festeggiamenti dei suoi 120 anni di fondazione, coincidenti con i 150anni dell’Unità
d’Italia. Sul palcoscenico, attori e cantanti dilettanti, ma validissimi, e le allieve della
scuola “Danzarmonia”, in un coctail pregevole di danza, canto e recitazione, che
dura circa un’ora emmezza, al termine della quale si comprende appieno perché “1
+ 1 non fa 2”!!!
E’ la storia di due soci della Soms, che si sposarono il 17 marzo del 1961, il giorno
dei festeggiamenti del Centenario dell’Unità d’Italia, matrimonio “misto” fra un
piemontese ed una “terrona” che, in occasione dei festeggiamenti del 150°
anniversario, festeggiano le “Nozze d’Oro”: 50anni di matrimonio, fra l’indifferenza
egoistica ed edonistica dei vari nipoti, tutti presi nelle loro divisioni caratteriali e
comportamentali, che vivono l’evento “con sufficienza”.
A seguito poi, del colpo di scena provocato dal “Malore” subito dalla nonna,
stressata dai troppi impegni e dai continui litigi fra nipoti, tutti questi ragazzi
cambiano atteggiamento e diventano propositivi, diligenti e determinati,
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Anno V, n. 17 - 20 dicembre 2011
organizzando uno spettacolo che unisca e porti i giovani ad apprezzare i principi del Mutuo Soccorso e della
Solidarietà, compito peraltro assegnato alla nonna dalla Direzione della Soms stessa, soprattutto per farla felice,
allestendo tale spettacolo.
Qui parte la gara fra i nipoti, per meglio onorare la nonna ed i principi che ha cercato di inculcare ai giovani.
La seconda parte dello spettacolo è un susseguirsi di balletti, canzoni e recitazione, veramente degni di nota. Vengono
ripercorsi 50anni di storia delle nostre famiglie, in un contesto sociale in cui l’inclusione sociale e civile era merce rara,
in cui le Soms hanno dato una mano fondamentale e decisiva a tali famiglie, creando coesione sociale, aiuto anche
economico ed integrazione, ultimamente anche razziale.
Lo spettacolo è frizzante, piacevole e non enfatico od ampolloso ma, misurato e sobrio. I messaggi di solidarietà,
inclusione sociale e tolleranza passano in maniera semplice e ben comprensibile. Veicolati poi dai giovani, hanno un
effetto maggiore sui loro stessi, coinvolti non per caso, ma per un progetto futuribile, proprio diretto alle ultime
generazioni di maggiorenni.
Complici sono le musiche e le canzoni di Buscaglione, Carosone, Modugno e Ranieri che, nel loro campo, furono dei
veri e propri “rivoluzionari”. Se un appunto si deve fare ma, puramente astratto e non concettuale, è quello di non aver
annoverato fra costoro, sia Celentano che Mina (de gustibus!).
Grande performance di tutti gli interpreti, in special modo delle ballerine/attrici, dalla freschezza interpretativa e dalla
spiccata atleticità, per non parlare del coinvolgimento delle ballerine in erba!
Pensate, hanno portato sul palco un nugolo di angioletti: tutte le allieve della scuola di ballo della Soms di Borgaretto,
di bianco vestite, che hanno ballato e cantato a meraviglia, per nulla intimidite dalle tavole del palcoscenico e dal
numeroso pubblico esigente.
Una nota di merito speciale per la ragazza che ha scritto i testi e poi, con una verve da fuoriclasse, ha recitato, ballato e
cantato, come una provetta show-girl e regista in scena.
E’ stata una maniera intelligente di interpretare e sostituire quei saggi di fine anno, pallosi e pomposi e nel contempo di
divertire il pubblico e di divertirsi loro stesse, gratificate da un pubblico, che si è spellato le mani ad applaudirle,
compreso il Sindaco e la Presidente del Consiglio comunale di Beinasco, nonché il Presidente della Consulta Soms e
Coop della Valli Susa e Sangone.
Giova ricordare che tutto l’incasso è stato devoluto in beneficenza e solidarietà.
Morale della favola: uno più uno non fa …due, ma… tanti e tanti e per tanti anni ancora!!!
FORTE DEI MARMI: GRANDE FESTA PER I 140 ANNI DALLA NASCITA
Manifestazione e convegno culturale per i 140 anni
dalla nascita della Società di mutuo soccorso di Forte
dei Marmi, con la partecipazione di tante società
provenienti da ogni parte d'Italia.
Una festa soprattutto per i tanti fortemarmini che
appartengono alla Società di Mutuo Soccorso
(presidente Umberto Tommasi), l'istituzione più
antica del paese.
Fondata nel 1871, la società nasce per dare assistenza
ai lavoratori, specialmente marinai, aiutando le
famiglie che si trovavano in difficoltà. Subito dopo
l'Unità d'Italia, avvenuta nel 1861, le mutuo soccorso sorgevano in tutta Italia con le finalità assistenziali e
mutualistiche. Mancava uno stato sociale e questi enti divennero subito veri e propri punti di riferimento per gli
italiani.
Anche a Forte dei Marmi è stato così, e la Società di mutuo soccorso è da sempre una colonna portante della storia
del paese. Oltre all'attività di assistenza e di aiuto ai tantissimi soci, nel 1901 la Società fece nascere la Croce Verde,
che ancora oggi riveste un ruolo fondamentale per il Forte, i suoi abitanti e i turisti. Nel 1914 l'onorevole Montauti,
già presidente della Società di mutuo Soccorso, si rese protagonista indiscusso della nascita del comune di Forte dei
Marmi con la separazione da Pietrasanta.
Oggi, a 140 anni dalla sua nascita, la Società conta centinaia e centinaia di soci: famiglie intere, nonni che hanno
iscritto i nipoti, portando avanti una tradizione che dura da generazione. Il ruolo di collante con la realtà
fortemarmina non è mai venuto meno: con la recente ristrutturazione dell'edificio, è stata aperta all'ultimo piano una
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bellissima sala convegni dove si riuniscono da quale anno associazioni, si svolgono eventi culturali e manifestazioni,
cineforum e corsi per giovani, proiezioni e momenti di aggregazione, e persino i consigli comunali. Il lavoro del Cda,
presieduto da Umberto Tommasi, per l'organizzazione dell'anniversario, è andato avanti per un anno e i risultati sono
stati straordinari.
Al mattino si è svolto il convegno, "140 anni di solidarietà e fratellanza nell'Italia unita", con interventi del prof.
Paolo Pezzino, del vicepresidente nazionale della Legacoop, Giorgio Bertinelli, della vicepresidente Fimiv, Loredana
Vergassola, di Antonio Chelli della Legacoop Toscana e la relazione di
Olinto Dini su "Fratellanza artigiana e solidarietà". Hanno aperto il
convegno i saluti del sindaco di Forte dei Marmi, Umberto Buratti. Anche
Vasco Franceschi, già presidente della Croce Verde e ancora oggi punto di
riferimento per l'ente, ha ricordato come dalla Mutuo soccorso sia nata
proprio la Croce Verde. Erano presenti Maura Cavallaro, vicepresidente
della Provincia, Chiaretta Silla, dirigente della Regione Toscana per
biblioteche ed archivi, il sindaco di Seravezza, Ettore Neri. Dopo il
convegno, c'è stato il grande pranzo sociale in via Montauti, con una
grande torta per festeggiare i primi 140 anni.
2° CONGRESSO COORDINAMENTO SOMS SICILIANE (CORESI)
Si è svolto con successo ad Acireale, il 23 ottobre 2010, il 2°
Congresso Regionale del Coordinamento Soms della Sicilia
(Co.Re.Si). I delegati hanno confermato la fiducia al
presidente Giuseppe Ciavirella (Soms S. Stefano di Camastra),
al vicepresidente Giuseppe Bivona (Soms S. Ninfa) ed hanno
eletto segretario del Coordinamento Antonino Conticello
(SNMS Cesare Pozzo).
Ai lavori hanno partecipato numerose delegazioni delle
società di mutuo soccorso aderenti al Co.Re.Si. Presenti alla
manifestazione: il sindaco di Acireale, avv. Antonino Garozzo;
il presidente della società di mutuo soccorso di Acireale, cav,
Alfio Leotta; il presidente della Fimiv, Placido Putzolu ed il
vicepresidente Sebastiano Solano.
Tra gli intervenuti:
- Fabio Paolo Di Vita, ricercatore in Storia economica Università degli studi di Catania “ Le società di mutuo
soccorso siciliane: un’analisi storica”;
- Antonio Leotta - ricercatore in economia aziendale
Università degli studi di Catania “Mutualismo e Cooperazione:
una lettura economico-aziendale”;
- Antonio Riolo - consigliere regionale CGIL “Movimenti di
massa e democrazia : sindacalismo e cooperazione;
- Michelangelo Ingrassia, professore storia contemporanea
Università di Palermo “Risorgimento e questione sociale;
- Emanuele Sanfilippo, presidente Lega Cooperative Sicilia
“Legalità,competitività e solidarietà: le nuove frontiere della
cooperazione nella economia globale”;
- Giacomo Lucia, vicepresidente SNMS “Cesare Pozzo “Le
reti mutualistiche locali e il welfare territoriale”.
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150° UNITÀ D'ITALIA E MUTUO SOCCORSO
FAENZA: INCONTRO SU "GARIBALDI E SOCIETÀ DI MUTUO
SOCCORSO"
L'Istituto Italiano Fernando Santi nell'ambito delle Celebrazioni del 150° dell'Unità
d'Italia, dopo il ciclo di Conferenze nelle scuole della Romagna per illustrare la figura
del patriota volontario garibaldino Vincenzo Caldesi, Leon di Romagna, l’11
novembre 2011 ha organizzato un convegno su "Sussidiarietà e Mutualità. Giuseppe
Garibaldi e le società di mutuo soccorso".
"La scelta di Faenza - dice Luciano Luciani, presidente dell'Istituto Italiano Fernando
Santi, - è fortemente motivata dalla storia della città, patria elettiva del sindacato dei
ferrovieri che, come è riconosciuto, vantano una lunga tradizione di promozione della
mutualità. L'idea forte, e la sintesi politica, sta, infatti, nella capacità delle società di
mutuo soccorso di offrire ai cittadini, in via sussidiaria rispetto al servizio sanitario
nazionale, l'assistenza sanitaria integrativa".
Luciano Luciani,
I lavori del Convegno, presieduti da Armando Messineo, consigliere di amministrazione della
presidente dell'Istituto
Società Nazionale di Mutuo Soccorso Cesare Pozzo, sono stati introdotti dal prof. Alessandro
Italiano Fernando Santi
Messina, presidente del Comitato distrettuale faentino "Italia 150". Sono quindi intervenuti
Massimo Isola, vice sindaco di Faenza e assessore alla cultura, Luciano Luciani, presidente
dell'Istituto Italiano Fernando Santi ed il prof. Stefano Maggi, docente presso l'Università di Siena e presidente della
Fondazione Cesare Pozzo per la Mutualità.
Dopo il dibattito, gli interventi conclusivi di Anita Garibaldi, pronipote dell'Eroe dei Due Mondi e di Placido
Putzolu, Presidente della Fimiv - Federazione italiana mutualità integrativa volontaria.
ALESSANDRIA: MOSTRA SU GARIBALDI E IL MUTUO SOCCORSO A PALAZZO GUASCO
Un viaggio tra documenti storici che, nell’ambito dei festeggiamenti per i 150 anni dell’Unità d’Italia, intende
riproporre e celebrare il legame profondo esistito tra Garibaldi e le Società di Mutuo Soccorso: lettere, ritratti con la
sua firma, diplomi, attestati e medaglie.
Promossa ed ospitata dalla Provincia di Alessandria nella Galleria Carlo Carrà di Palazzo Guasco, dal 14 ottobre al
13 novembre 2011, la mostra “I mille ricordi. Garibaldi e le società di mutuo Soccorso”, realizzata e curata dalla
Fondazione Centro per lo Studio e la Documentazione delle Società di Mutuo Soccorso, con il contributo della
Regione Piemonte, è stata inaugurata il 13 ottobre 2011.
Attraverso una serie di pannelli che ripropongono la complessa e vasta documentazione storica, la mostra offre
l’occasione di riallacciare i fili della memoria con le parti migliori del passato italiano, mettendo in luce quelle azioni
che hanno favorito il processo di unificazione, consentendo la formazione e la strutturazione di quel pilastro
essenziale che è la società civile.
Nate a metà dell’Ottocento, le Società di mutuo soccorso hanno saputo puntare su una ricchezza di valori quali la
dignità e la solidarietà, elaborando formule originali ed efficaci per garantire assistenza e coperture sociali a lavoratori
che ne erano totalmente privi. “Mito fondante della storia nazionale – intervengono il presidente della Provincia di
Alessandria, Paolo Filippi, e la vicepresidente assessore alla Cultura, Maria Rita Rossa – Garibaldi incarna in pieno gli
ideali di democrazia repubblicana e socialismo umanitario portati avanti dalle società di mutuo soccorso, in quanto
difensore dei bisogni dei lavoratori e
sostenitore della funzione sociale e culturale
delle associazioni di cittadini. Questa mostra si
pone, allora, come un mezzo per
rappresentare la nostra storia come Stato
nazionale, nella speranza che lo spirito che ha
animato l’azione garibaldina, reinterpretato alla
luce di oggi, possa offrire spunti e soluzioni
inedite per affrontare il presente in maniera
più responsabile ed umana”.
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CIVIDALE: 150 ANNI DELL’UNITÀ D’ITALIA TRA TESTIMONI, STORIE, LUOGHI E SAPORI
150 anni in due settimane, organizzate a cura della Società Operaia di Mutuo Soccorso ed Istruzione di Cividale del
Friuli che, con i suoi 140 anni di attività, vuole celebrare la storia dell’Italia ripercorrendo le tappe più significative
che dall’Unità hanno portato ai giorni nostri.
Incontri, testimonianze e filmati d’epoca, letture e racconti di testimoni e protagonisti dei nostri tempi, accompagnati
da degustazioni di sapori scelti adeguatamente, per ricordare le radici culturali e sociali del Paese, ripercorrendo
alcune tappe emblematiche della storia dell’Italia.
«Gli incontri, precisa Renato Danelone, presidente della SOMSI, sono un’importante occasione di conoscenza,
informazione e dibattito per una crescita del senso di unità delle comunità locali in una dimensione nazionale, pur
declinata nelle specifiche diversità. Un omaggio che la nostra stessa Società intende fare a tutti i cittadini, con un
occhio di riguardo ai giovani, affinché attraverso il recupero di una consapevole memoria storica collettiva sia anche
possibile costruire insieme un futuro migliore».
Tra gli appuntamenti in calendario, la serata di venerdì 25 novembre la Condotta Slow Food di Cividale ha curato
l’incontro “Da Quarto al Volturno. La spedizione dei Mille attraverso i vini e i sapori delle Regioni d’Italia”.
Un’insolita rilettura del celebre libro di Giuseppe Cesare Abba alla riscoperta dei prodotti tipici delle regioni che
hanno visto protagonisti i volontari in camicia rossa guidati dall’eroe risorgimentale Giuseppe Garibaldi protagonista
del Risorgimento a cui la SOMSI di Cividale è particolarmente legata.
Un percorso tra letture e sapori, dove i sensi troveranno ampio respiro con la degustazione di alcuni prodotti dei
presìdi italiani di Slow Food, progetti nati per tutelare produzioni
gastronomiche a rischio di estinzione, legate al territorio di origine e ai saperi custoditi dalle comunità di produttori
(www.presidislowfood.it), in abbinamento ai vini consigliati dalla Banca del Vino di Pollenzo, la società cooperativa
nata con lo scopo di costruire la memoria storica del vino italiano (www.bancadelvino.it).
LA MOSTRA: “I MILLE RICORDI, GIUSEPPE GARIBALDI E LE SOCIETÀ OPERAIE”
NELLA CONSULTA SOMS E COOP EX SOMS, VALLI SUSA E SANGONE
Continua ad interessare anzi, ad entusiasmare la
Mostra: “I Mille ricordi, Giuseppe Garibaldi e le
Società Operaie”, ideata, progettata e realizzata
dalle da Bianca Gera e Marisa Moretti, con la
collaborazione di Stefano Minerdo. La Mostra ha
iniziato il suo lungo viaggio ben tre anni fa,
quando era stata allestita per accompagnare l’altra
grande ed eccezionale Mostra: “Modus vivendi”,
esposta a S. Arcangelo di Romagna. Visto poi
l’interesse suscitato dalla mostra stessa, è stata
utilizzata come mezzo di comunicazione ed unione
fra Soms ed istituzioni, nell’ambito dei
festeggiamenti del 150° dell’Unità d’Italia.
La Mostra è un concentrato di storia, tradizioni ed
emozioni, sviluppata su 20 pannelli di mt. 1x1,5,
per una lunghezza espositiva totale di circa 22
metri. I primi sette pannelli, introduttivi, narrano la storia del Movimento del Mutuo Soccorso, nato in Piemonte,
Regno di Sardegna, a seguito della proclamazione dello Statuto Albertino il 4 marzo del 1848, “Una Lira al mese, per
avere una Lira al giorno, in caso di assenza dal lavoro per malattia e/o infortunio”.
Una vera rivoluzione!!! Era l’antidoto alla “miseria”, delle classi lavoratrici.
I successivi 13 pannelli riportano documenti storici e testimonianze del rapporto che venne a crearsi fra l’Eroe dei
due mondi, Padre della Patria, e le Soms.
Giuseppe Garibaldi, nella sua lungimiranza, non negava un aiuto o contributo alle Soms che lo interpellavano: non
solo, si interessò a far nascere Sodalizi fra “Combattenti ex Garibaldini”, per permettere agli stessi di usufruire di una
forma di auto tutela sociale, in uno stato dove non esisteva welfare.
Questa Mostra, oltre ad aver girato tutto il Piemonte, è stata anche in Sardegna, a Cagliari ed in Emilia Romagna, a S.
Arcangelo di Romagna, come detto dianzi. Continuerà nel suo tour, presso le Soms che ne faranno richiesta, fino a
tutto giugno 2012.
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Di recente, è stata nella Consulta Soms e Coop ex Soms delle valli Susa e
Sangone, a Beinasco a maggio; a San Gillio dal 3 al 18 settembre 2011; a
Caprie dal 24 settembre al 5 ottobre; ad Orbassano alla Soms Popolare, in
sinergia con il Forno Operaio Agricolo, dal 12 al 26 novembre. Sarà a
Villardora dal 20 dicembre 2011 al 7 gennaio 2012 e ad Avigliana dal 25 sprile
al 14 maggio 2012.
Inutile a dirsi, che il successo che ha riscosso presso le Soms, la popolazione e
le scolaresche, è stato e continua ad essere degno di nota.
(Luigi Ghigo)
FEDERAZIONE OPERAIA SANREMESE (IM)
Quest’anno ricorre non solo il 150° anniversario dell’Unità d’Italia, ma anche il
160° della fondazione della Federazione Operaia Sanremese. Costituita nel
1851, e quindi dieci anni prima dell’Unità nazionale, sull’onda dei moti
scoppiati nel 1848 in molti stati europei, la società di mutuo soccorso
sanremese ha intrecciato, in questo lungo periodo, la sua storia con quella
nazionale. Ha avuto come primo Presidente Onorario il generale Giuseppe
Garibaldi, come secondo Presidente Onorario il Re Vittorio Emanuele III,
quindi i primi due Presidenti della Repubblica Italiana.
Eretto in Ente morale all’inizio del Novecento, la Federazione Operaia, nata
dalla fusione di diverse società mutualistiche, ha sviluppato le proprie attività
anche nel campo dell’arte, della cultura e dello spettacolo. Non poteva che
esser così per un Ente che trae la propria ragione d’essere dal perseguire
“l’educazione, l’istruzione, la fratellanza, il mutuo soccorso e l’assistenza
materiale tra i soci”.
Negli anni del secondo Dopoguerra il Piccolo Teatro di via Corradi, sede della
Federazione, è divenuto lo scenario ideale per concerti mandolinistici e
filolirici, allestimenti teatrali, soprattutto dedicati al teatro dialettale. Tra le mura della Federazione hanno operato
personaggi chiave della tradizione sanremasca, del teatro, della musica ponentina: Nino Bobba, Gin De Stefani,
Nicoletta Semeria, Nini Sappia, Giovanni Miglia, Attilio Panizzi, Pietro Bertazzoni, Carlo Minari, Carlo Alberto,
Giovanni Sartorio, Maurizio Lega, Nicodemo Bruzzone e molti altri.
A rievocare questa felice stagione e coniugarla con l’attualità di un sodalizio che tuttora mantiene un posto di
riguardo nella società sanremese, si è tenuto Domenica 27 novembre un pomeriggio celebrativo. La
Commemorazione del 160° anniversario di fondazione è stata tenuta dal Presidente Dario Biamonti, che da quasi un
decennio ha operato per il rilancio della Federazione dando séguito all’operato del suo predecessore, il Presidente
Augusto Andreini.Successivamente, il Vice Presidente Freddy Colt ha offerto un recital rievocativo con il suo nuovo
“Trio Gardenia”.
È stata inoltre presentata una selezione di brani sul tema “L’eleganza nella musica tra Ottocento e Novecento”, su
musiche di autori illustri e di celebrità locali. Il Trio è così composto: Simone De Franceschi al flauto e ottavino,
Freddy Colt al mandolino e pianoforte, Marco Perotti alla chitarra.
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VITA DEL MOVIMENTO: IN BREVE
SAVONA (SV)
Con la Cena della Legalità e della Solidarietà, si è conclusa la seconda tappa del percorso savonese su economia e
mafia “Soldi buoni-Soldi cattivi”. Giovedì 20 ottobre, alla Società di Mutuo Soccorso di Cantagalletto, è infatti
arrivata la “Carovana” del percorso savonese organizzato insieme a Libera, Fiba-Cisl, soci di Banca Etica, e
NuovoFilmstudio. “Serata piacevolmente conviviale all’insegna dei ‘soldi buoni’ rappresentati dai prodotti
provenienti dalle cooperative sociali del consorzio Libera Terra, dal circuito del commercio equo solidale
AltroMercato, dalle cooperative sociali e dal territorio locale, sapientemente amalgamati dalle indiscusse capacità
gastronomiche dei volontari della Sms, che hanno saputo sposare, ad esempio, il riso della Thailandia con i funghi
raccolti nei boschi delle alture di Savona” spiegano gli organizzatori.
“Alla serata hanno partecipato, tra convitati, ospiti ed organizzatori circa 100 persone, tra i quali esponenti di rilievo
della politica e dell’associazionismo locale, oltre a molti cittadini. Pienamente raggiunto quindi l’obiettivo di dotare
Libera dell’attrezzatura necessaria per allestire uno stand mobile di promozione ed informazione, che avremo modo
di vedere nei prossimi mesi in giro per la città e la provincia” aggiungono ancora i promotori dell’iniziativa.
“Abbiamo approfittato dell’occasione, per chiedere cosa significa parlare di soldi buoni alle associazioni. Ecco le
prime risposte: Roberta della CoopSociale Bottega della Solidarietà di Savona: ‘I soldi spesi nelle Botteghe del
commercio equo e solidale sono soldi buoni perché: comprare equo significa comprare prodotti socialmente puliti,
senza sfruttamento dell’uomo; comprare equo significa comprare prodotti ecologicamente puliti, senza sfruttamento
dell’ambiente; contribuiscono a diminuire l’enorme squilibrio tra nord e sud del mondo; sostengono strutture
trasparenti e senza scopo di lucro sia al nord che al sud; si acquistano prodotti di cui si conosce l’intera filiera’”.
“Marisa del NuovoFilmstudio di Savona ha detto: ‘soldi buoni perché si tratta di raggiungere gli obiettivi del NFS:
proiettare cinema di qualità, educare alla cultura della qualità, stimolando la riflessione, la partecipazione, la
discussione, Collaborare con le associazioni che promuovono: il rispetto dei diritti umani per ogni singola persona e
dei popoli, la solidarietà, la tutela delle persone più svantaggiate (sul piano psicofisico ed economico), il rispetto di
ogni appartenenza etnica, religiosa, filosofica (purché aliena da istigazioni alla violenza), senza alcuna
discriminazione di età, sesso, condizione economica: indispensabili alla coesistenza pacifica”.
CODIBONA (SV)
Domenica 20 novembre 2011 la Società Operaia Cooperativa Codibona ha festeggiato il suo 100° anniversario di
fondazione. Con l’occasione di questo storico traguardo la Società ha organizzato una cerimonia commemorativa
che si è svolta, dopo il ricevimento delle Società consorelle e degli invitati, tramite una Celebrazione ufficiale alla
presenza delle Autorità .
Di seguito è stato presentato il libro
dal titolo "Cento anni di vita
insieme" e sono stati premiati i soci
con oltre 40 anni di tesseramento.
SOMS CRISTO (AL)
La Società Operaia di mutuo
soccorso del Quartiere Cristo,
Comune di Alessandria, la cui
presidente è una donna: Maria Teresa
Gotta, ha celebrato il suo 100°
anniversario.
L’iniziativa ha ricevuto il patrocinio
della Regione, della Fondazione Cra, della Fondazione Centro per lo studio e la documentazione delle società di
mutuo soccorso e dell’Isral.
La ricostruzione storica è stata curata da Alberto Ballerino, il quale ha inserito la nascita della Soms nel contesto del
Socialismo municipale alessandrino di inizio Novecento. Successivamente, ricostruendo il rapporto tra la Società e il
quartiere, è intervenuto Franco Castelli. I relatori sono stati intervallati da esibizioni musicali di Bernardo Beisso e
Gianni Ghè, mentre Giovanni Rapetti si è occupato della lettura delle poesie dialettali. Tutta l’iniziativa è stata
moderata da Maria Teresa Gotta (presidente della Soms) e da Claudio Rolando (vicepresidente).
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Oggi la Società Operaia è una realtà viva nel quartiere, e svolge molte attività: dalla organizzazione di attività sociali e
ricreative, alla creazione di una biblioteca molto fornita.
VOLPETO (AL)
La Società di mutuo soccorso di Volpedo, fondata nel 1869 e oggi estinta, ha potuto annoverare tra i suoi soci e
dirigenti Giuseppe Pellizza. Nel 1895 il pittore tenne il discorso inaugurale del nuovo edificio sociale, tuttora
esistente come centro polivalente e teatro delle manifestazioni delle biennali pellizziane.
In occasione della VI biennale d’arte, cultura e spettacolo dedicata a Giuseppe Pellizza, la Fondazione Centro per lo
studio e la documentazione delle Società di mutuo soccorso e l’Associazione Pellizza da Volpedo, sabato 8 ottobre
2011, hanno proposto un incontro di studio nell’ambito del quale è stato dato rilievo al fortunato recupero e al
restauro di due vessilli dell’antica Società.
STROPPIANA (VC)
“Residenze Sabaude: uno sguardo diverso” è il titolo della mostra fotografica che è stato possibile visitare nella sede
della Società di Mutuo Soccorso e Previdenza di Stroppiana dal 9 al 18 settembre 2011. La mostra, composta da
dodici pannelli con foto aeree delle principali residenze sabaude piemontesi, illustrate da didascalie in italiano e
inglese è stata realizzata dall’architetto Pino Dell’Aquila per conto della Regione Piemonte.
Una galleria di immagini che comprende Palazzo Reale, Palazzo Madama, Palazzo Carignano, la Reggia di Venaria, la
Villa della Regina, la Palazzina di Caccia di Stupinigi, i Castelli di Racconigi, Agliè, Moncalieri, Pollenzo, Rivoli e il
Castello del Valentino a Torino.«L’identità poliedrica del patrimonio culturale del Piemonte – hanno spiegato gli
organizzatori - viene presentata in tutta la sua portata, attraverso una serie di immagini suggestive. Le residenze
edificate tra Cinquecento e Seicento nel territorio intorno alla città e ad essa collegate da lunghi viali alberati
rettilinei, costituivano un sistema barocco che dava lustro e prestigio al potere esercitato da Casa Savoia, ormai
proiettata in una dimensione europea». Un progetto, come evidenziato dalle immagini «ancora oggi perfettamente
integrato con il tessuto urbanistico piemontese che rende la nostra regione un’attraente meta turistica, affascinante
scenario incoronato dalle colline e dalle montagne, ricchi agglomerati urbani a misura d’uomo, ideale fusione di
antico e moderno».
La mostra è stata allestita dalla Fondazione Centro per lo studio e la
documentazione delle Società di Mutuo Soccorso onlus, nell’ambito
delle celebrazioni per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia.
La medesima mostra è stata esposta anche a VINOVO (TO) dall’8 al
16 ottobre 2011.
VILLATA (VC)
La Soms di Villata, in collaborazione con il Comune di Villata, ha
organizzato una mostra dal titolo "Il nuovo Paesaggio".
L'inaugurazione dell'iniziativa, in cui verranno presentate le opere del
maestro Alessandro Nicodemi, è stata sabato 3 Dicembre, alla
presenza del presidente della Soms Italo Tealdi e del vicepresidente
Umberto Uga. Tale mostra resterà visitabile fino al 1 Gennaio 2012,
presso il Castello di Villata nella sala Docup sito in Largo Marconi.
VOGHERA (PV)
In occasione del 160° della Soms di Voghera – (provincia di Pavia: presidente Vittorio Pini), la Società è entrata in
contatto con Daniele Biacchessi, vicecaporedattore di Radio24 - Il Sole 24 Ore, scrittore, autore, regista e interprete
di teatro civile. Con lui, si è tenuto il 21 ottobre 2011, a Voghera, presso il Teatro Arlecchino della Soms, la
rappresentazione dello spettacolo teatrale "Storie dall'altra Italia" di Daniele Biacchessi e da lui interpretato con
Massimo Priviero e Gang.
Si tratta di uno spettacolo di impegno civile (http://www.danielebiacchessi.it/reading.htm) che si suggerisce a tutte
le Società di mutuo soccorso che hanno locali in cui posa essere rappresentato, in quanto riguarda vicende di grande
rilievo e relative alle tematiche alla cultura ed i valori della storia delle S.d. M.S.
Sono storie dall’Altra Italia, grandi narrazioni popolari che appartengono ad un solo paese.
Vengono raccontate attraverso il teatro, la musica e le canzoni da Daniele Biacchessi, Marino e Sandro Severini dei
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Anno V, n. 17 - 20 dicembre 2011
Gang, Massimo Priviero proprio nei giorni in cui si celebra il 150esimo
anniversario dell’Unità d’Italia.
Storie di alpini siciliani e sardi che vanno a morire insieme a loro coetanei veneti
e lombardi durante la campagna dell’Armir in Russia nel 1944.
Storie di studenti, operai, intellettuali, contadini che nel ’43 scelgono la
democrazia e si ribellano alle barbarie naziste e fasciste.
Storie di omicidi rimasti impuniti, di sangue versato lungo le strade e le piazze
italiane, di giovani uccisi per le loro idee.
Storie di nuove resistenze in Calabria e Sicilia, tra i ragazzi che producono frutta,
pasta e vino sui terreni confiscati ai boss mafiosi.
“Storie dall’Altra Italia, la storia sono loro” è uno spettacolo che miscela l’arte
del teatro civile di Daniele Biacchessi con la canzone d’autore, il rock e la poesia
dei Gang e di Massimo Priviero.
RIVANAZZANO TERME (PV)
Il Comune di Rivanazzano Terme ha dedicato una piazza ai soci fondatori della
Società Operaia e Agricola di Mutuo Soccorso e l’ha inaugurata in occasione
della Festa di San Martino.
Costruito nella seconda metà dell’800 come sala polivalente dalla Società Operaia e Agricola di Mutuo Soccorso, il
“teatro sociale” di Rivanazzano Terme non ha mai perso la sua funzione di luogo di incontro per i rivanazzanesi. È
stato trasformato in cinema teatro e poi teatro comunale, ma ha sempre rappresentato un luogo di grande valenza
sociale come luogo di ritrovo per stare insieme. Restaurata nel 1988 e nel 2008, questa struttura è a disposizione
dell’intera comunità, della scuola e della biblioteca.
Il Comune di Rivanazzano Terme ha realizzato, a ridosso del teatro, un parcheggio che ha intitolato ai soci fondatori
della Società Operaia e Agricola di Mutuo Soccorso. Il parcheggio è a disposizione dei frequentatori del teatro e
degli abitanti della zona. I lavori sono stati realizzati da un privato in seguito a una convenzione. In occasione
dell’inaugurazione (6 novembre 2011) è stata esposta la pergamena originale della “Società Operai ed Agricoltori di
Rivanazzano” con l’elenco dei soci fondatori, datata 1870, recentemente restaurata.
L’inaugurazione fa parte del programma della decima edizione della Festa di San Martino a Rivanazzano Terme,
organizzata dall’Associazione “Occasioni di Festa” con l’amministrazione comunale e la Proloco di Rivanazzano
Terme, e che si conferma manifestazione di valorizzazione delle tradizioni e della cultura del territorio.
Anche in questa edizione è dato risalto alla cultura contadina e alle attività della terra che ancora danno lavoro ai
rivanazzanesi, anche se le industrie alla periferia del piccolo paese tolgono sempre più spazio ai campi coltivati.
PIANELLO (PC)
Festa a Pianello Valtidone (Piacenza) per festeggiare i 130 anni della società di Fratellanza Operaia. E’ stato lo
studioso di storia Paolo Brega a ripercorrere le vicende della società di mutuo soccorso nella sala della Rocca
comunale davanti alle autorità e al sindaco Gianpaolo Fornasari. Presenti anche l’assessore regionale Paola Gazzolo,
il parlamentare del Pd Maurizio Migliavacca, Luigi Francesconi in rappresentanza dell’amministrazione provinciale.
La Fratellanza operaia, oggi presieduta da Massimo Chidolla, affonda le sue radici nell’Ottocento nella storia delle
società di mutuo soccorso che nacquero per fornire assistenza e solidarietà ai lavoratori. Il sindaco Fornasari ha
ricordato l’imminente partenza dei lavori di recupero del teatro appartenuto all’ente, poi passato all’amministrazione
comunale. A seguire l’inaugurazione della mostra fotografica alla presenza delle autorità e il corteo per le vie del
paese, ai quali hanno fatto seguito la Santa Messa e la premiazione dei soci storici.
PERETOLA (FI)
Ripartono gli incontri del ciclo "Letture di Mutuo Soccorso" alla Società di mutuo soccorso di Peretola organizzati
da Cospe con Laboratorio permanente per la Pace, Nodo a nord-ovest, SMS di Peretola e cittadini e insegnanti del
Quartiere 5.
Venerdì 4 novembre 2011, presso lo spazio lettura della Società di M.S. di Peretola in Via Pratese 48 a Firenze vi è
stata la presentazione del libro: “Energia - I fiori salveranno il pianeta? L’industria che diventa ambiente: le
bioraffinerie”. Il professor Luca Lazzeri (CRA - CIN Bologna) ha infatti illustrato come le bioraffinerie potrebbero
diventare una proposta alternativa alla petrolchimica.
Venerdì 3 dicembre, invece, Stefano Bartolini, dell'Università di Trento, ha presentato il libro “Manifesto per la
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felicità. Come passare dalla società del ben-avere a quella del ben-essere”. E, infine, Giovedì 16 dicembre Maria
Rosaria Baldin, Libera Università dell’autobiografia ha illustrato il libro dal titolo: “Avanti il prossimo. Storie sospese
tra burocrazia e immigrazione”.
Il testo si occupa delle vicissitudini di immigrati regolari, quelli che tutti dicono di voler integrare, e che invece
trovano una infinità di difficoltà tra burocrazie e pregiudizi.
Inoltre sono state realizzate una serie di iniziative per bambini e adulti e l’allestimento di uno scaffale libri, per la
consultazione, il prestito e la vendita.
RIBOLLA (SI)
Dopo il successo degli incontri della campagna di prevenzione dell'osteoporosi "L'osso racconta..." che si sono svolti
a Chianciano Terme il 15 giugno scorso e a Ribolla (Roccastrada) il 23 settembre 2011, la Società di mutuo soccorso
SMS Cras ha promosso un ulteriore appuntamento che si è tenuto a Massa Marittima sabato 8 ottobre.
La Società di mutuo soccorso SMS Cras ha infatti avviato un’importante campagna di prevenzione dell’osteoporosi
stipulando specifiche convenzioni con centri medici specializzati per garantire sconti e agevolazioni sull’esame di
Mineralometria Ossea Computerizzata (MOC) ed organizzando una serie di incontri di informazione tenuti da
medici specializzati.
L’incontro in questione si è svolto nella sala consiliare del Comune di Massa Marittima ed è realizzato con il
patrocinio del Comune di Massa Marittima, la collaborazione della Asl 9 - Società della salute delle Colline
Metallifere, e con il contributo di Banca Cras, Avis Massa Marittima e Avis Follonica.
All’iniziativa sono intervenuti il sindaco di Massa Marittima Lidia Bai, il presidente di Banca Cras Florio Faccendi, il
presidente della SMS Cras Piero Spinelli, il direttore della Società della Salute Maurizio Trifolgio ed il presidente
dell’Avis Provinciale di Grosseto Carlo Sestini.
Il tema dell’osteoporosi, dalla prevenzione alla terapia, sarà discusso da Michela Pazzaglia geriatra del Distretto Area
Colline Metallifere, Massimo Lasi medico di medicina generale del Distretto Area Grossetana specialista in geriatria
e Luciana Fazzini dietista del Distretto Area Colline Metallifere.
PANCOLE (GR)
La Società operaia di mutuo soccorso di Pancole è stata protagonista dell’appuntamento con “Il tè del venerdì in
biblioteca”, iniziativa nata dalla collaborazione tra Coeso SdS e Comune di Scansano con le associazione Arci
Macramè, Auser, Caritas e Tante Quante.
Venerdì 2 dicembre, infatti, la biblioteca comunale di via Diaz ha ospitato la presentazione del volume dedicato
“All’umanità e al progresso 1911 – 2011 i cento anni della Società operaia di mutuo soccorso di Pancole”.
Un’associazione “giovane”, rispetto alle altre nate con gli stessi obiettivi verso la fine dell’Ottocento, ma non per
questo meno ricca di storia. E proprio per ripercorrere il passato dell’ultima Società operaia ancora operante in
Maremma, erano presenti alcuni rappresentanti, che hanno raccontato come, dall’attività di mutuo soccorso si è
passati a quella, non meno importante, culturale e di aggregazione.
L’evento, a ingresso libero e gratuito, è stato animato anche da coristi di musica popolare e ai partecipanti, come di
consueto, è stata offerta una tazza di tè.
MAGIONE (PG)
Inaugurato il nuovo spazio ricreativo de ‘La meglio gioventù’. Così rinasce a Magione la Società Operaia di Mutuo
Soccorso. Nel cuore di Magione si rinnovano i locali della Società operaia di mutuo soccorso con una inaugurazione
in grande stile che ha coinvolto la cittadinanza e ha visto la presenza di autorevoli istituzioni locali e regionali.
Presenti tra gli altri i parlamentari Walter Verini, Carlo Emanuele Trappolino, Annarita Fioroni, il consigliere
regionale Renato Locchi e l’assessore provinciale Piero Mignini. La storica istituzione mutualistica, fondata nel 1888,
è tornata dunque ad accogliere i cittadini magionesi in uno spazio completamente rinnovato e pronto ad ospitare
nuove attività sociali e culturali. Il nuovo corso porta con sé anche una nuova gestione dello spazio ricreativo affidata
al locale circolo Arci. «Abbiamo chiamato il nuovo spazio La Meglio Gioventù – spiega lo stesso presidente di Arci
Gianmarco Alunni Proietti – proprio perché il nostro obiettivo è quello di preservare le tradizioni del circolo in
un’ottica di innovazione e partecipazione attiva, specie per i giovani».
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MUGNANO (PG)
Il sindaco Boccali ha partecipato alle manifestazioni organizzate per festeggiare il centesimo anniversario della
Società Operaia di Mutuo Soccorso.
La due giorni di festa si è conclusa con un concerto della Banda Nazionale Garibaldina di Mugnano. La festa del
centenario della SOMS si intreccia nel programma allestito dagli organizzatori con il 150° anniversario dell’ Unità
d’Italia.
A Mugnano una Società di Mutuo Soccorso esisteva dal 1892. Nel 1911, quindi esattamente un secolo fa, si
trasformò in Società Operaia di Mutuo Soccorso con l’obiettivo di fornire un sostegno alle famiglie più bisognose
del paese. Questo, in linea con la storia delle altre Società Operaie di Mutuo Soccorso in Italia, associazioni le cui
forme originarie videro la luce intorno alla seconda metà dell'Ottocento per sopperire alle carenze, o alla completa
assenza, dello stato sociale ed aiutare così i lavoratori a darsi un primo strumento di difesa, soprattutto in caso di
eventi particolarmente gravi come incidenti sul lavoro, malattie o la perdita del posto di lavoro.
FERMO (FM)
La Società Operaia di Mutuo Soccorso di Fermo ha organizzato il13 novembre un incontro con il giornalista, critico
letterario e saggista Valerio Calzolaio, il quale ha presentato il suo libro Ecoprofughi. Assolutamente attuale il tema
affrontato da Calzolaio nel suo saggio. Negli ultimi anni varie regioni del mondo sono state sempre più soggette a
cambiamenti climatici importanti, che possono manifestarsi in maniera prepotente e tragica, come ad esempio nel
caso dello tsunami, oppure in modo più subdolo e strisciante ma comunque costante e irreversibile.
In modo provocatorio Calzolaio usa il termine “ecoprofughi” per indicare quelli che nel prossimo futuro saranno i
migranti ambientali e climatici partendo dal presupposto però che il problema delle migrazioni è antico quanto
quello del genere umano, anzi è “costitutivo della stessa vita delle specie umane sulla Terra”. E a questo proposito
Calzolaio scrive nel suo libro: “Sembra che la prima migrazione forzata possa essere stata quella di Eva e Adamo dal
paradiso terrestre. Quale ne fosse la causa, a quale costrizione corrispondesse, comunque fu un disastro. E lì
cominciano a errare profughi per il pianeta”.
Valerio Calzolaio si occupa di ambiente, diritto e letteratura. È stato deputato, sottosegretario al Ministero
dell’Ambiente oltre che consulente del segretariato della Convenzione ONU per la lotta alla siccità e alla
desertificazione.
VASTO (CH)
Il 13 novembre 2011 è stata una data storica per la Società Operaia di Mutuo Soccorso di Vasto (provincia di Chieti),
fondata nel 1864: le donne sono state ammesse al sodalizio e possono ricoprire cariche sociali. I soci ,riuniti in
assemblea straordinaria, hanno approvato all’unanimità il nuovo Statuto che si adegua ai dettami di legge sui pari
diritti di donne e uomini. Il presidente, prof. Ennio Palucci, nel presentare ai soci il nuovo Statuto (in parte innovato
negli anni 50), ha messo in evidenza l’importanza storica del Sodalizio per la città e a li ha esortati ad adoperasi per
tenerla viva e per promuovere l’iscrizione di nuovi soci. In occasione della tradizionale Festa del Socio, prevista per il
giorno 11 dicembre, è stata avviata la campgna di rinnovo delle iscrizioni,per il 2012 e la presentazione di aspiranti
nuovi soci.
SALA CONSILINA (SA)
Il presidente della B.C.C. di Sassano Antonio Calandriello ha presenta ai soci e clienti della Banca, la nuova Società di
Mutuo Soccorso "Orchidea" che è stata costituita l’11 aprile 2011. Orchidea nasce per offrire ai propri iscritti
notevoli vantaggi in diversi settori, operando prevalentemente in ambito socio-sanitario con modalità integrativa del
servizio sanitario nazionale, di assistenza alla famiglia ma anche in ambito culturale, ricreativo e turistico.
Dopo la riforma del Servizio Sanitario (Legge 833/1978) le Società di Mutuo Soccorso si sono concentrate
sull’assistenza sanitaria integrativa, erogando servizi che vanno ad integrare le prestazioni che il Servizio Sanitario
Nazionale garantisce a tutti i cittadini, in particolare dando ai loro assistiti la possibilità di usufruire di rimborsi,
sconti, agevolazioni presso strutture pubbliche e private, cliniche e studi medici. Successivamente molte Società
Muto Soccorso hanno iniziato a riprendere le altre finalità della legge sviluppando iniziative anche in altri settori.
PALESE (BA)
La Società Operaia di Mutuo Soccorso « Princiope Umberto » ha presentato la cerimonia di premiazione del Premio
Letterario “Cera una volta a Palese Macchie” rivolto agli alunni che hanno frequentato le classi IV di scuola primaria
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del XXVII Circolo Didattico “Duca D’Aosta” – Palese, nell’anno scolastico 2010-2011.
L’evento si è svolto presso il «Vittoria parc Hotel» in via Nazionale, 10/F a Palese.
Il programma ha visto una breve conversazione sul tema «75 anni dell’Edificio Scolastico “Duca D’Aosta”: storia
della Scuola e dell’Educazione in Italia e a Palese». Tale dibattito è stato introdotto dal Prof. Erio Di Liso, Presidente
della Prima Circoscrizione Santo Spirito – Palese, dal Dott. Fabio Losito, Assessore alla Pubblica Istruzione del
Comune di Bari e dal Prof. Antonio Troisi, Presidente Onorario della Società di Mutuo Soccorso “Principe
Umberto”.
Di seguito vi sono state le relazioni di Gianni Serena, presidente G.A.T. e autore dei volumi «La vera storia di Palese
Macchie», del dott. Nicola Altini, sirigente scolastico in pensione, già direttore della Scuola Duca D’Aosta e del dott.
Nicola Fraddosio, dirigente scolastico del 27° Circolo didattico Duca D’Aosta”. Successivamente vi è stata la
cerimonia di premiazione degli alunni.
PALMI (RC)
Fotografie, quadri, pitture, ceramiche, sculture in legno, gioielli in tessuto e pietre dure, giganti in legno-ceramica e
tessuto, testimoniano l'unione fra diverse arti che si incontrano per un allestimento unico nel suo genere.
''Arte, Passione e Colore'' è il titolo della mostra di Enzo Brando, in arte Enbrand, e Adriana Brando inaugurata
presso la sede della Società Operaia di Mutuo Soccorso di Palmi, alla presenza del vice presidente del Consiglio
provinciale avv. Giuseppe Saletta, del consigliere provinciale dott. Giovanni Barone, dell’assessore alla cultura della
città di Palmi dott. Nunzio Lacquaniti, del dott. Memmo Cogliandro e, in rappresentanza della Soms, del presidente
onorario Vincenzo Guerrera.
È la prima volta che i due artisti allestiscono insieme una mostra che testimonia il loro diverso modo di fare, di
andare alla ricerca del bello con due stili apparentemente diversi che si incontrano.
Immagini fotografiche sapientemente elaborate mettono in risalto l’estro cromatico dell’artista Enbrand suscitando
in chi le osserva emozioni e ricordi. Accuratamente puliti, spazzolati, levigati dal mare e poi trattati con vernici,
danno vita a serpenti, uccelli e forme strane che diventano sculture in legno suscitando curiosità e ammirazione.
Non da meno sono le opere di Adriana. La sua arte è in continua evoluzione operativa e le sue ultime opere sono
caratterizzate da colori forti, caldi, e i soggetti che predilige Adriana Brando sono la donna e la natura che spesso si
intrecciano con elementi decorativi dando forma a rielaborazioni del tutto personali. Da poco si è avvicinata al
mondo dell’aerografia mettendo in risalto la capacità esecutiva nella realizzazione di opere su tela e supporti vari ma
soprattutto su caschi personalizzandoli secondo le richieste dell’utenza. Adriana ha inoltre esposto una collezione di
giganti che rappresentano Mata e Grifone realizzati con tessuti, argilla e legno. Di particolare pregio sono i gioielli
realizzati al telaio con filati, pietre dure e materiali vari.
CAPO D’ORLANDO (ME)
Premi di studio a Capo d'Orlando (Messina), banditi dal Comune e dalla società Mutuo Soccorso "L'Avvenire", ai
figli dei soci e relativamente agli anni scolastici 2008/2009 e 2009/2010. Sono previsti premi in denaro da
cinquecento euro per le due borse di studio per i laureati (voto 110/110) e duecento per i diplomati della scuola
superiore (voto 100/100).
Oltre a quanto previsto dalla Società di Mutuo soccorso, anche il Pubblico ha fatto la sua parte: l'Amministrazione
comunale ha predisposto un concorso per l'assegnazione di cinquanta premi per gli studenti meritevoli, residenti a
Capo d'Orlando. I premi sono riservati a tutti coloro che hanno frequentato la scuola primaria, secondaria di primo
grado e secondaria di secondo grado. La ripartizione avverrà secondo una graduatoria che sarà redatta in base al
profilo conseguito nell'anno scolastico 2010/2011.
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DIRECTORATE-GENERAL FOR INTERNAL POLICIES
POLICY DEPARTMENT
ECONOMIC AND SCIENTIFIC POLICY
IL RUOLO DELLE MUTUE NEL 21° SECOLO
(SINTESI DELLO STUDIO)
MUTUE NELL’UNIONE EUROPEA E LORO FUNZIONE NELLA TUTELA SOCIALE
Le mutue sono dei gruppi volontari di persone (associazioni di fatto o società giuridicamente riconosciute) il cui
scopo è innanzitutto rispondere ai bisogni dei loro membri piuttosto che realizzare utili. Esse operano secondo i
principi di solidarietà tra i membri, che partecipano alla gestione dell’attività. Insieme alle cooperative, fondazioni e
associazioni, le imprese mutualistiche sono una delle componenti principali dell’economia sociale, o del terzo settore,
nell’Unione Europea (UE).
Le mutue hanno una lunga storia secolare in molti paesi dell’UE, che risale al Medio Evo. Si svilupparono
rapidamente nel 19° Secolo e all’inizio del 20° come rete di protezione per gli operai e altri gruppi di lavoratori, i
quali mettevano insieme i fondi contro i rischi sociali e della proprietà. Le mutue possono essere considerate
antesignane del moderno welfare state.
Le importanti riforme che condussero alla creazione dei sistemi pubblici di protezione sociale dopo la seconda
guerra mondiale diversificarono il ruolo delle mutue nella società europea.
Nella maggior parte dei casi le mutue hanno assunto un ruolo alternativo attraverso lo sviluppo di piani assicurativi
volontari di tutela della salute e attraverso il mantenimento o lo sviluppo delle loro attività in altri ambiti di copertura
del rischio (per esempio l’assicurazione auto e moto). In molti stati membri dell’UE le mutue svolgono ancora un
ruolo significativo. Nei nuovi stati membri precedentemente governati da regimi comunisti, le mutue che esistevano
prima della seconda guerra mondiale furono soppresse e, nella maggior parte dei casi, dopo il collasso del
comunismo non sono riuscite a rinascere.
In tutta Europa sono diffuse due principali tipologie di mutue:
a) le società di mutuo soccorso, comprendenti le mutue sanitarie (mutual benefit o health providence societies);
b) le mutue assicuratrici (mutual insurance societies).
Mentre le ultime si occupano del servizio assicurativo organizzato e gestito secondo i principi della mutualità e
possono coprire tutti i tipi di rischi sul patrimonio e sulla vita, le prime forniscono coperture di welfare
supplementari o complementari, integrano il sistema pubblico di protezione sociale e, in alcuni casi, gestiscono le
proprie strutture (ad esempio, ospedali e farmacie).
Nella maggior parte degli stati membri, le mutue sono vincolate legalmente ad alcuni tipi di attività. Le mutue
sanitarie sono presenti soprattutto nei paesi europei occidentali e meridionali, mentre le mutue assicuratrici operano
in quasi tutti gli stati membri. Le mutue che offrono servizi ulteriori rispetto a queste due categorie principali (che
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includono società immobiliari e calcistiche, ma che si concentrano soprattutto nel settore creditizio) si trovano nel
Regno Unito e in Irlanda. Le mutue non esistono in Repubblica Ceca, Cipro, Estonia, Lituania, Slovacchia.
Le caratteristiche principali delle mutue, come descritto sopra, sono generalmente comuni in tutta Europa, anche se
ci sono considerevoli differenze tra gli stati membri dell’UE. Le caratteristiche che differenziano le mutue rispetto ad
altri tipi di organizzazioni (cioè il collegamento tra essere soci e essere assicurati, il principio di “una testa un voto”,
l’assenza di azioni), non si trovano in tutti gli stati membri. Ne consegue che in Europa vi sia un’interpretazione
molto ampia su cosa siano le mutue e, qualche volta, le organizzazioni definite come mutue nei diversi paesi possono
mostrare poca somiglianza.
Anche se la legislazione per le mutue è diversificata in Europa, nella maggior parte dei casi, le mutue assicuratrici
sono incluse nella legislazione riguardante i servizi assicurativi e finanziari, mentre le mutue sanitarie sono regolate
da normative ad hoc.
Si stima che oggi le mutue offrano servizi sociali e sanitari a 230 milioni di cittadini europei e che tutte le mutue
insieme rappresentino più di 180 miliardi di euro in premi assicurativi. Le mutue impiegano 350.000 persone in
Europa. Comunque mancano dati statistici precisi.
Il ruolo delle mutue nei sistemi di protezione sociale varia molto in tutta Europa. E ciò è principalmente dovuto agli
sviluppi storici, culturali e politici specifici dei diversi stati membri. In Grecia le mutue sono attive soltanto
nell’assicurazione sanitaria obbligatoria, mentre in altri due paesi, Belgio e Olanda, le mutue offrono servizi nel
settore assicurativo sanitario sia obbligatorio sia volontario.
Inoltre, in diversi paesi le mutue sono attive soltanto nell’assicurazione sanitaria volontaria (Austria, Germania,
Danimarca, Spagna, Finlandia, Francia, Ungheria, Italia, Lussemburgo, Malta, Polonia, Svezia, Portogallo, Slovenia e
Regno Unito), mentre in un altro piccolo gruppo di stati membri le mutue non sembrano essere attive in questo
settore (Bulgaria, Irlanda, Lettonia, Romania). Riguardo agli altri rischi sociali, le mutue sono presenti nel settore
privato pensionistico, dove i servizi sono offerti sia dalle società di mutuo soccorso sia dalle mutue assicuratrici
(spesso collegate alle polizze assicurative sulla vita).
Le mutue nel mercato interno dell’UE
Le attività che le mutue esercitano seguono perlopiù le regole europee riguardanti il mercato interno e la concorrenza.
In questo contesto, le mutue devono anche adeguarsi alle regole attinenti i requisiti di solvenza verso gli istituti
finanziari. “Solvency II” richiede maggiori margini di solvenza e una differenziazione del rischio per gli erogatori di
servizi. Dato che molte mutue sono principalmente concentrate su un mercato di nicchia e l’accesso al capitale è più
difficile, esse potrebbero avere difficoltà a conformarsi ai requisiti più stringenti di “Solvency II”, pur continuando
ad erogare servizi a fronte di premi competitivi.
In parte a causa della legislazione europea sulle istituzioni assicurative e finanziarie, che sembrano soprattutto basate
sul modello delle società per azioni, il mercato assicurativo probabilmente diventerà più uniforme nel futuro e le
mutue potranno essere costrette a comportarsi progressivamente come le SpA o a demutualizzarsi.
Comunque, sulla base delle attività svolte e del contesto legale/organizzativo entro cui le mutue si muovono, i servizi
che alcune di esse offrono possono essere definiti come “servizi sociali d’interesse generale” di natura “non
economica” o “economica” secondo la legge europea e, quindi, non è sempre facile determinare se e come le regole
del mercato interno e della concorrenza si applichino ad esse, specialmente perché le mutue spesso offrono servizi in
settori diversi e complementari. In anni recenti sono stati presentati alla Corte di Giustizia europea un gran numero
di casi riguardanti le mutue e la casistica giuridica è ormai considerevole.
Dagli anni ‘90 si sono prodotte iniziative per introdurre nella legislazione europea uno strumento legale che consenta
la creazione di mutue europee, basate su uno “statuto” confrontabile con gli statuti già esistenti per le SpA e le
cooperative europee. Una bozza di regolamento fatta dal Consiglio sullo Statuto per una mutua europea, presentato
dalla Commissione europea nel 1992, è rimasta nell’agenda UE per parecchi anni, prima di essere ritirato nel 2006.
Dall’ambito del regolamento proposto furono esclusi i programmi di sicurezza sociale essenziali e obbligatori gestiti
dalle mutue: gli stati membri avrebbero mantenuto la libertà di decidere le forme organizzative a cui affidare questo
tipo di responsabilità.
Nel dibattito sulla necessità e sul bisogno di avere uno Statuto per le mutue europee, le argomentazioni a favore
dell’iniziativa sono state giudicate positivamente (come quelle che evidenziano le nuove possibilità per le mutue di
operare fuori dai confini nazionali e un maggiore riconoscimento della mutualità a livello europeo). Il Parlamento
europeo e il Comitato Economico e Sociale, nonché la Commissione europea, hanno recentemente espresso la loro
disponibilità a calendarizzare nuovamente l’iniziativa.
Nondimeno, nell’elaborazione di un nuovo regolamento è necessario tener conto anche degli elementi di criticità
sullo Statuto. Innanzitutto dovrebbe essere attentamente esaminato specialmente l’utilizzo pratico dello strumento
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proposto, tenendo conto dell’esperienza derivata dallo Statuto delle cooperative europee, dove l’applicazione pratica
del regolamento si è scontrata con la complessità delle singole legislazioni nazionali.
Nel novembre 2007 due organizzazioni che rappresentano le mutue a livello europeo (AIM e AMICE) hanno
pubblicato un documento di lavoro che propone una versione aggiornata dello Statuto per la mutua europea, che
illustra alcuni vantaggi in termini di applicabilità e di utilizzo pratico, rispetto alla bozza di regolamento della
Commissione Europea poi ritirata.
Mutue operanti in uno scenario economico in evoluzione
Poiché le mutue si finanziano soltanto tramite la partecipazione dei soci e non dal mercato, la ricerca dimostra che
esse sembrano essere più resistenti alle crisi finanziarie e del credito e, quindi, dimostrano una maggiore sostenibilità.
Con riferimento a molti altri indicatori, come il rapporto costi-benefici e le buone relazioni socio/cliente, non è
possibile, comunque, dare un giudizio definitivo se le mutue abbiano performance migliori o peggiori rispetto alle
SpA. Vantaggi o svantaggi sono spesso collegati più a questioni di dimensione aziendale che allo status legale. In
generale gli erogatori assicurativi più piccoli, indipendentemente dalla forma legale, tendono a relazionarsi più
amichevolmente con i soci/clienti e dimostrano più rispetto per i valori democratici.
Il fatto che le mutue siano generalmente imprese di piccole dimensioni significa che, oltre ai principali tratti distintivi
che le governano, esse tendono ad essere più vicine ai propri associati. La letteratura nel merito ci dice che le mutue
tendono ad essere più attente ai bisogni dei soci/clienti rispetto alle SpA.
In un mercato altamente competitivo lo svantaggio delle mutue è che, non avendo un accesso semplice al capitale (di
rischio), esse sono costrette a trovare altre modalità per incrementare i loro fondi: possono espandere la loro attività
d’impresa o attraverso l’aumento del numero dei soci, o entrando in nuovi mercati, o offrendo nuovi prodotti ai soci.
Inoltre, le mutue possono organizzare le loro attività nel modo più efficiente e/o creare economie di scala attraverso
fusioni e alleanze con altre mutue dentro o tra gli stati membri.
Tuttavia barriere legali e amministrative spesso ostacolano la loro espansione in queste direzioni. Per esempio, in
molti stati membri, le mutue sono limitate a particolari forme di impresa, e quindi, non hanno sempre la possibilità
di offrire nuovi servizi. Le mutue sono svantaggiate anche nel momento in cui vogliono stabilire un rapporto di
cooperazione oltre i confini nazionali con altre mutue, perché sono sostanzialmente obbligate a farlo tramite la
creazione di una holding in forma di SpA. Quindi, se operano a livello transnazionale le mutue perdono le loro
caratteristiche distintive. In molti stati membri, inoltre, alle mutue non è permesso di associarsi.
Riguardo alle assicurazioni, le due diverse forme legali per coloro che offrono servizi (mutue o no), presentano
entrambe vantaggi e svantaggi, che rendono ciascuna adatta a coprire meglio rischi particolari, ad operare con
differenti gruppi e a mantenere strutture diverse di gestione e di organizzazione. In generale le mutue assicuratrici
concentrano la loro attenzione su attività e su prodotti a basso rischio; a causa del più limitato accesso ai capitali, le
mutue dipendono meno da questi ultimi e sono maggiormente interessate al consenso dei proprietari e
creditori/assicurati con una prospettiva di lungo termine. Inoltre si ritiene che i settori misti, che includono sia
mutue sia SpA, creino un vantaggio al sistema, perché la diversificazione delle forme di proprietà contribuisce a
rendere il mercato più competitivo e meno rischioso rispetto ad uno scenario con sole mutue o sole SpA.
Il futuro delle mutue in Europa
Le mutue sono fortemente radicate, storicamente, culturalmente ed economicamente, in alcuni stati membri, anche
se ci sono grandi differenze in ogni specifico contesto nazionale, e offrono servizi ad una larga platea di cittadini
europei. Ciononostante le mutue debbono affrontare alcune importanti sfide nel prossimo futuro.
A causa del cambiamento demografico (invecchiamento della società), gli attuali sistemi di welfare corrono il rischio
di non essere più sostenibili e accessibili nel lungo periodo. Ne risulta uno spostamento nella copertura del sistema
pubblico verso un’offerta più limitata delle assistenze, cosicché nel futuro molti servizi sociali saranno erogati in
forma supplementare rispetto al servizio pubblico.
Come risultato di questi cambiamenti gli assicuratori, che offrono coperture sanitarie complementari o programmi
pensionistici privati, differenzieranno sempre di più i premi sulla base di diversi profili di rischio. Conseguentemente,
mantenere una copertura adeguata diventerà troppo costoso per i soggetti a rischio (persone malate, disoccupati,
anziani). Dato che l’obiettivo dell’Unione Europea è quello di creare un’economia forte, sostenibile e inclusiva,
questo non è uno sviluppo auspicabile.
Nello stesso tempo, le mutue sembrano essere sempre più obbligate a lavorare nei mercati dove la concorrenza è
molto dura da sostenere e c’è la possibilità che possano essere spinte ad agire sempre più come operatori lucrativi
per sopravvivere.
Nell’ambito delle regole stabilite dai governi, molte più responsabilità saranno attribuite al settore privato per offrire
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protezione sociale. Quindi l’economia sociale e più specificatamente le mutue, avranno un ruolo chiave. Con i loro
valori di solidarietà, di governance democratica e assenza di azionisti, le mutue operano per il bene dei loro soci e,
per loro stessa natura, in maniera socialmente responsabile. Per affrontare le sfide future, le mutue prima di tutto
dovrebbero chiedere di essere messe in condizioni di salvaguardare i loro principi fondanti e il loro specifico modus
operandi. Lo Statuto delle mutue europee potrebbe essere di aiuto, non solo perché fornirebbe alle mutue una
specifica cornice legale per lavorare fuori dai confini nazionali ma, ancora più importante, perché faciliterebbe una
maggior consapevolezza delle mutue nelle future decisioni politiche in Europa.
Al fine di creare un contesto equo per tutti gli operatori e, allo stesso tempo, mantenere costi per la protezione
sociale supplementare accessibili a tutti i cittadini, sarebbe auspicabile, a livello nazionale, regolare questi mercati,
così da garantire condizioni eque per tutti e promuovere sia le SpA sia le mutue assicuratrici, nonché gli altri soggetti
per sostenere la tutela sanitaria. Si potrebbero prendere in considerazione dei regolamenti mirati a limitare la
selezione del rischio o la discriminazione delle persone da assicurare (cream skimming) e a introdurre programmi di
compensazione del rischio.
In conclusione, le mutue hanno ancora ragione di esistere e rappresentano un valore aggiunto per l’economia
europea e per la società in generale. Vi sono solide argomentazioni economiche per promuovere la mutualità
(diversificazione dei servizi finanziari, resistenza in tempo di crisi) e c’è una forte motivazione d’impresa per le
mutue, dato che un elevato numero di cittadini europei le scelgono specificatamente per una tutela sanitaria e servizi
sociali di qualità e per assicurarsi contro ogni tipo di rischio sociale e del patrimonio, come anche per trovare la
soluzione più adatta ai propri bisogni. Inoltre, nell’intento di mantenere i sistemi di protezione sociale sostenibili e
accessibili, in linea con gli obiettivi strategici dell’UE, c’è un bisogno crescente di operatori economici che abbiano
una responsabilità sociale ben radicata nelle loro organizzazioni.
CLASSIFICAZIONE DELLA MUTUALITÀ
NELLE ASSISTENZE SANITARIE
Quando si tratta di assistenze sanitarie all’interno dei sistemi di welfare nazionali, dobbiamo distinguere tra i sistemi
obbligatori e volontari.
Le assistenze sanitarie obbligatorie offrono una copertura di base, o tramite il servizio sanitario nazionale, o tramite i
fondi di assicurazione sanitaria.
L’assistenza sanitaria volontaria può essere classificata in questo modo:
- Sostitutiva: offre la stessa copertura di quella obbligatoria (o alle persone che sono escluse dal sistema obbligatorio,
o a coloro che scelgono di optare per la forma sostitutiva).
- Supplementare: offre servizi e coperture in aggiunta/come supplemento all’assicurazione sanitaria obbligatoria
(accesso più rapido, maggiore possibilità di scelta per il consumatore).
- Complementare: copre le spese in compartecipazione con il servizio pubblico e anche quelle per altri servizi esclusi
dal sistema pubblico.
- Duplicativa: offre servizi e coperture parallele ai sistemi sanitari nazionali.
RUOLO DELLE MUTUE NELLA SANITÀ DEI PAESI UE
A) Attive solo nell’assicurazione sanitaria obbligatoria (Grecia).
B) Attive nell’assicurazione sanitaria sia obbligatoria sia volontaria (Belgio, Olanda).
C) Attive solo nell’assicurazione sanitaria volontaria/supplementare e non in quella obbligatoria (Austria, Danimarca,
Germania, Spagna, Finlandia, Francia, Ungheria, Italia, Lussemburgo, Malta, Polonia, Portogallo, Svezia, Slovenia,
Regno Unito).
D) Attive nelle assicurazioni sanitarie (Bulgaria, Irlanda, Lettonia, Romania).
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Via A. Guattani, 9 – 00161 Roma - tel. 06.84439366-7 - fax 06. 84439406-84439379 - e-mail: [email protected] - www.fimiv.it
Anno V, n. 17 - 20 dicembre 2011
• Rete sanitaria convenzionata
SERVIZI ASSOCIATIVI
Fimiv (assieme al Consorzio Mu.Sa.) mette a disposizione delle
società di mutuo soccorso aderenti una rete convenzionata di
qualificate strutture sanitarie e socioassistenziali, a tariffe
agevolate, alla quale possono accedere tutti i soci e loro familiari
utilizzando la “Tessera Salute” Fimiv.
• Agevolazioni per gli enti associati
Fimiv è riconosciuta dal Ministero dell'Interno (D.M.
559/C15185.12000.A (139) del 1° agosto 2000) quale "Ente
nazionale con finalità assistenziali". Da tale riconoscimento
giuridico derivano alcune agevolazioni per le società di
mutuo soccorso ad essa aderenti:
La gestione di una mensa o di uno spacciodi una società di mutuo soccorso, riservata ai soci, non è
subordinata al rilascio di alcuna licenza o tipo di permesso, ma è sufficiente ottemperare alle norme
igieniche e tributarie e documentare la qualifica di società di mutuo soccorso aderente alla Fimiv. Stante
l'uso invalso in numerose province di richiedere al circolo una specifica autorizzazione rilasciata
dall'Associazione di appartenenza, Fimiv trasmette alle SMS che ne facciano richiesta l'autorizzazione per
la gestione di una mensa da esporre in modo visibile.
Per le società di mutuo soccorso aderenti alla Fimiv (in quanto associazione riconosciuta dal
Ministero dell'Interno) è prevista la riduzione del 15% sui compensi fissi della SIAE.
• Fimiv mette inoltre a disposizione delle Società aderenti: servizio di consulenza legale e fiscale;
elaborazione statuti; servizio di consulenza per la costituzione di nuove mutue; consulenza sulle garanzie
di copertura sanitaria.
CONVENZIONE CON OTTICI OPTOMETRISTI
Fimiv ed il Consorzio Mu.Sa. hanno siglato un Accordo Quadro con il Consorzio cooperativo Optocoop - Oxo per offrire, ai
Soci (e loro famigliari) delle Società di Mutuo Soccorso ed agli enti mutualistici aderenti alla Federazione, la fruizione delle
iniziative Oxo e di ottenere un buono di 350 punti (equivalenti a Euro 20,00 di spesa) con l'aquisto
minimo di Euro 100,00.
Optocoop:
- associa e rappresenta cooperative e consorzi fra ottici optometristi presenti in tutta Italia,
promuove le politiche di gruppo sia sul piano organizzativo, sia commerciale e marketing;
- si avvale del marchio OXO al fine di garantire agli ottici optometristi aderenti una
immagine di gruppo e prodotti “private label”.
Per conoscere il punto vendita più vicino: www.oxoitalia.com
Direttore responsabile: Placido Putzolu.
Segreteria di redazione e grafica: Andrea Folchitto, Riccardo Guidoni.
Hanno collaborato: Giuseppe Ciavirella, Leonardo Cordone, Antonio Di Stasi, Luigi Ghigo, Mauro Iengo, Stefano Maggi, Barbara Menegatti, Stefano
Minerdo, Sebastiano Solano, Loredana Vergassola, Mariella Zanetta.
Si prega di inviare materiale e notizie da pubblicare, via e-mail, a: [email protected]
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