sviluppo e produzione sostenibile

Approfondimenti
sviluppo e produzione sostenibile
Sviluppo sostenibile
Ogni attività umana, incluse quelle economiche,
si realizzano nell’ecosistema.
L’ecosistema sostiene le società poiché offre
risorse ricreative (ad es. il paesaggio), fornisce
risorse naturali e assimila i rifiuti.
Le società a loro volta creano l’economia, che
consente di coordinare i processi di innovazione e
soddisfare sempre meglio i bisogni delle persone.
Da diversi anni, lo sviluppo generato dall’economia determina una pressione sull’ecosistema
che risulta eccessiva, cioè maggiore di quella che
l’ecosistema riesce a sostenere.
Alcuni studiosi hanno definito il concetto di
impronta ecologica (footprint):
“area terrestre e marina richiesta per produrre le risorse consumate e assorbire i corrispondenti rifiuti”.
L’impronta ecologica misura quindi la pressione
esercitata sull’ecosistema come consumo equivalente di suolo. Possiamo così verificare in
modo semplice se tale consumo sia sostenibile,
cioè se l’impronta ecologica di un certo anno sia
contenuta nella superficie terrestre disponibile in
quello stesso anno. A partire dal 1987 l’umanità
consuma più di quanto il pianeta le mette a
disposizione. In particolare Global Footprint
Network calcola l’overshoot day, cioè il giorno
dell’anno in cui esauriamo il suolo a nostra
disposizione in quell’anno. Tale giorno cade
sempre prima: nel 1987 era il 19 dicembre, nel
2016 è stato l’8 agosto.
NELLA Figura: l’anticipo dell’overshoot day
dal 1987 al 2016.
NELLA Figura: relazione fra ecosistema,
società, economia.
Ma cosa accade dopo l’overshoot day?
L’umanità prende in prestito l’ecosistema
dal futuro! Ciò non può diventare la norma.
Per questo è importante che lo sviluppo sia
sostenibile. Nel 1987 la famosa commissione
Bruntland definì lo sviluppo sostenibile
come uno sviluppo che “soddisfa le necessità
del presente senza compromettere la possibilità delle generazioni future di soddisfare
le proprie esigenze”. Tale sostenibilità richiede
di porre contemporanea attenzione a tre dimensioni: economica, sociale, ambientale.
NELLA Figura: le dimensioni dello sviluppo
sostenibile.
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sviluppo e produzione sostenibile
Produzione sostenibile
Le imprese sono operatori essenziali per l’economia, l’innovazione tecnologica e dunque il
progresso sociale. Pertanto esse svolgono un ruolo fondamentale affinché lo sviluppo prenda
una traiettoria sostenibile. Con specifico riferimento alla dimensione ambientale, le imprese
possono impegnarsi nel progettare “prodotti verdi”, prodotti che cioè riducano o annullino
l’impatto sull’ecosistema. I consumatori mostrano sempre più di preferire i prodotti verdi, anche come
effetto di una crescente attenzione al rispetto dell’ambiente. Esempi di prodotti verdi sono le buste
biodegradabili, i libri stampati su carta riciclata, le vetture ibride, i prodotti biologici o a km 0.
Ma cosa rende verde un prodotto, cioè cosa ne rende inferiore l’impatto ambientale? L’impatto
dipende da tre fattori: consumo di materiali, assorbimento di energia, produzione di emissioni
inquinanti nell’ambiente. L’impatto si verifica durante ogni fase del ciclo di vita del prodotto:
produzione, uso e dismissione. La riduzione dell’impatto può concentrarsi su uno o più fattori e su
una o più fasi. Ad es. una vettura ibrida riduce il consumo di energia e la produzione di emissioni
inquinanti durante l’uso.
Fasi
Fattori
Produzione
Uso
Dismissione
Materiali
Energia
Minori consumi
Emissioni
Minori emissioni
NELLA Tabella: sostenibilità ambientale di una vettura ibrida
Così come calcoliamo l’impronta ecologica dell’umanità, le cosiddette tecniche di Life Cycle
Assessment ci permettono di calcolare l’impatto ambientale di un prodotto considerando tutti
i fattori e tutte le fasi del ciclo di vita. L’impatto può essere ad es. quantificato come emissione
equivalente di un gas serra
come la CO2. Un prodotto
è verde perché riduce
l’impatto ambientale rispetto ad analoghi prodotti
disponibili sul mercato.
Un’impresa sostenibile
affianca all’obiettivo economico, quello del rispetto dell’ambiente (prodotti
verdi) e dell’attenzione alle persone (risorse umane,
comunità locale, fornitori,
clienti, ecc.). In sintesi essa
adotta il modello delle 3P:
Profit, People, Planet.
NELLA Figura: il modello delle 3P.
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