Esperienze di ricercazione sulle competenze di tipo matematico

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ISTITUTO COMPRENSIVO DI CAPANNOLI
SCUOLA DELL’INFANZIA DI TERRICCIOLA
SEZIONE 5 ANNI Anno scol. 2011/12
Ins. Lucia PRATELLI
Paola STACCHINI
ESPERIENZE DI RICERCAZIONE
SULLE COMPETENZE DI TIPO MATEMATICO
Prof.or Paolo GUIDONI
Progetto didattico: “LA BALLATA DEGLI ELEFANTI”
Attività programmate:
1. Gioco “Regina, reginella” (passi degli animali: formica, elefante, gatto, uccellino, pulcino, coccinella...)
2. Gioco “Avanti e indietro”: 1° tutti su una riga (ins. dà l’ordine: Avanti, avanti, indietro...) 2° ognuno in posizione diversa l’ins. dà
l’ordine: Avanti, indietro, indietro...
3. Ascolto e ballo libero della canzone “La ballata degli elefanti”
4. Gioco: ognuno decide da dove partire, si segna con lo scoch e poi esegue i passi avanti e indietro (secondo l’ordine dato). Ogni
passo avanti si segna con un tappo rosa, ogni passo indietro si segna con un tappo bianco. Si decide come fare lunghi i passi e
se usare come unità di misura la mattonella.
5. Provare e riprovare finchè tutti sono padroni della linea dei numeri: sopra e sotto lo zero (entro il 5). Notare le difficoltà.
Obiettivi di partenza:
Acquisire il concetto di avanti e indietro (gioco 1 e 2)
Saper contare fino a 5 rappresentando ogni numero con un passo (gioco 1)
Eseguire passi secondo un comando, saper abbinare il movimento al passo a al numero (gioco 1 – 3 – 4 – 5)
Acquisire la capacità di elaborare soluzioni personali di fronte ad un problema (gioco 4 – 5)
Accettare soluzione condivise di un gioco insieme agli altri (gioco 4).
ATTIVITA’
30 novembre 2011
Gioco: Regina mia regina”
Eseguono il gioco 8 bambini, gli altri guardano. La maestra Lucia fa la regina, spiega il gioco e lo conduce. La maestra Paola osserva
e annota.
I bambini dicono:
Regina, mia regina quanti passi devo fare per arrivare al tuo castello con la chiave e il chiavistrello?
L’insegnante fa eseguire ad ogni bambino prima 3 passi, poi 4 passi di un certo animale: (uccellino, gallina, gatto, giraffa, leone,
elefante....). I bambini si trovano in posizioni diverse: più avanti o più indietro rispetto alla posizione della regina.
Filippo non conta i passi, ne fa 3 invece di 4, tende ad arrivare allo stesso livello di Noemi, copia.
Anche Federico tende a copiare. Daniele non conta e fa i passi senza interpretare l’animale che deve fare.
Noemi e Filippo si spostano in avanti, quando non sono visti, per vincere.
Gli altri bambini del gruppo, la maggior parte, non segue il gioco e disturba.
Alla fine l’insegnante chiede:
Perchè ci sono dei bambini avanti e dei bambini indietro pur avendo tutti fatto il solito numero di passi?
Bianca
Sofia
Perchè alcuni hanno fatto i passi lunghi perchè erano animali grandi e altri
sono rimasti indietro perchè gli animali erano piccoli.
Lunghi passi e corti passi.
L’insegnante Paola deve rientrare con il gruppo più numeroso in classe.
2 dicembre 2011
Gioco: Regina mia regina”
Si ripete il gioco con 4 bambini: Federico, Jacopo, Diego, Matteo V.
Osservazioni dell’insegnante:
Matteo V.
al primo animale proposto fa i passi diseguali, al 2° e 3° tentativo fa ogni passo uguale al l’altro.
Jacopo
all’inizio è timido, è come se avesse paura ad andare avanti, guarda il compagno, si ferma accanto a lui.
Al 2° animale è più sicuro.
Federico
Quando riunisce il piede lo conta come se fosse il passo. Questa cosa a volta si verifica ed a volte no.
E’ un po’ incerto sul concetto di passo.
Difficoltà incontrate fino ad ora:
Il gruppo numeroso (29 bambini,quasi sempre presenti) comporta la necessità di essere in due insegnanti quando
si eseguono le attività che comunque vanno sempre fatte in piccoli gruppi di 3- 5 bambini per volta per poter
osservare meglio le difficoltà di ciascuno.
Obiettivi in itinere:
Oltre agli obiettivi descritti nel progetto iniziale, a mano a mano che si eseguono le attività ne emergono di nuovi, o
meglio, si osserva la necessità che i bambini acquisissero dei pre – requisiti necessari per eseguire l’attività
richiesta.
Occorre che ogni bambino abbia il concetto di avanti e indietro, acquisire sicurezza in sè per non copiare il
compagno, stabilire una unità di misura (1 passo, 1 mattonella) ed avere la capacità di mantenere questa unità,
quindi di perseverare su una unità di misura.
Sono tutti obiettivi che i bambini del nostro gruppo devono ancora conquistare.
16 gennaio 2012
Gioco: “La ballata degli elefanti”
Nel salone tutti i bambini seduti, ascoltano la canzone “La ballata degli elefanti”, poi ballano liberamente. Tornano a sedere, si ascolta
la canzone mettendo in evidenza il ritornello: Cosa dice?
Camilla:
Ins.
Fare un passo indietro, tre passi avanti.
Bene, allora ora si torna a ballare e quando c’è il ritornello si fa: 1 passo indietro, tre passi avanti...
I bambini eseguono. Le bambine si muovono a ritmo, i maschi, tendono a non ascoltare, sono più scoordinati.
Tornano a sedere. Si canta il ritornello ed uno per volta prova a fare 1 passo indietro, 3 passi avanti. La maggior parte dei bambini
fanno 2 passi indietro perchè il ritmo porta a fare 2 passi anzichè 1.
Si torna tutti insieme a ballare mentre si canta. Le bambine seguono di più il ritmo e le parole, i maschi tendono a non ascoltare ed a
muoversi a caso.
19 gennaio
Gioco: “La ballata degli elefanti”
I bambini seduti, l’insegnante chiama 6 bambine e dice: - Scegliete una mattonella di partenza. Poi chiede ad ognuno: - Rispetto alla
partenza, dove va la tua strada?
Noemi
Va verso Clara
Gaia
Va verso Lucia
Clara
Va verso Noemi
Camilla
Va verso i bimbi
Chiara
Va verso Alicia
Leila
Va verso Alicia
Alicia
Va verso Chiara.
Ins.
Dove siete ora che passo è, dove siete?
Camilla
Zero
Chiara
Zero
Federico (un bambino seduto) Fate 3 passi avanti!
Tutti eseguono il comando. Leila fa 2 passi.
Ins.
Quanti passi dovete fare per tornare a zero?
Sofia (una bambina seduta) 3 passi!
Ins.
Se i bambini ora devono fare 4 passi avanti quanti tappi devono prendere per segnare i passi?
Tutti
Quattro tappi!
I bambini partono e fanno 4 passi avanti.
Ins.
Chiara dove sei?
Chiara
Alla mattonella 4.
Tutti rispondono bene.
Lo stesso gioco viene fatto in coppia.
Alessandro fa i passi e Lorenzo le segna con i tappi.
Ins.
Quanti passi ha fatto Alessandro?
Lorenzo
Quattro.
Giorgia e Filippo prima di partire...
Ins.
Giorgia, dove sei?
Giorgia
Sono qui...allo zero.
Filippo segna un momento prima rispetto al passo che fa Giorgia.
Ins.
Quanti passi hai fatto?
Giorgia
Cinque!
Filippo
Cinque!
Sofia
La maestra aveva detto 4.... Hai contato anche lo zero.
Ogni bambino sceglie liberamente quanti passi vuole fare da 1 a 5.
Pietro sceglie di fare 5 passi e ne fa 5.
Federico, Alicia e Matilde scelgono di fare 3 passi e ne fanno 3.
Ins.
Alicia quanti passi hai fatto?
Alicia
Zero! (Poi conta 1, 2, 3) tre!
Sofia, Matteo M. e Daniele scelgono di fare 5 passi e fanno 5 passi.
Alicia segna i passi di Sofia con i tappini, Matilde segna i passi di Matteo e Federico quelli di Daniele.
Federico
Guarda (rivolto all’insegnante) Daniele sta sbagliando...stava andando su un’altra riga delle mattonelle...poi invece l’ha
fatto bene. Ha fatto 5 passi.
Ins.
Daniele, quanti passi hai fatto?
Daniele
(conta) 1, 2, 3, 4, 5.
28 febbraio
Gioco: Regina mia regina”
Gioco: “La ballata degli elefanti”
Intervento del prof.or Paolo Guidoni in classe
Paolo
Quali giochi vi ricordate che avete fatto con le vostre insegnanti?
Gianni
Regina mia regina...
I bambini spiegano le regole: alcuni fanno gli animali, una fa la regina che ordina agli animali di fare i passi. Vince chi per primo
raggiunge il castello della regina. Bianca fa la regina, Gianni, Alessandro, Pietro e Zaccaria fanno gli animali che eseguono i passi.
Dopo aver fatto questo gioco....
Ylenia
Paolo
Poi si è fatto il gioco che si metteva un pezzo di carta dove era la partenza:
lo zero e poi si facevano i passi avanti o in dietro.
Ah si...questo è il gioco della ballata degli elefanti, facciamolo! Prima cantiamo la filastrocca... E la ballata degli elefanti
2 passi in dietro, 3 passi avanti.
I bambini cantano. Ylenia mette la striscia di foglio per la partenza e dice che la sua strada va verso la porta. Esegue i passi in avanti
e in dietro che gli vengono ordinati. Si aggiunge Sofia che si posiziona, in linea, davanti a Ylenia. Entrambe eseguono i passi in cui si
incontrano ed ognuna prosegue nella propria direzione. Si aggiunge Diego che sceglie una partenza diversa. Ogni bambino segue la
propria direzione facendo i passi avanti e indietro.
Rimane solo Diego e Paolo gli dà l’ordine di fare 2 passi indietro e 2 passi avanti. Diego nota che è allo stesso posto della partenza.
Paolo lo invita a fare 4 passi avanti e 4 passi in dietro. Diego esegue.
Paolo
Se vuoi fare il furbo cosa potresti fare se io ti dico fai 7 passi avanti e 7 passi indietro?
Diego non si muove dal suo posto. Gli dà un altro comando simile e lui non si muove. Diego spiega che tanto sarebbe tornato al solito
posto di partenza. Paolo chiede ai bambini perchè Diego è furbo ma non riescono a dare una spiegazione.
Allora Paolo fa il bambino che esegue i passi.
Paolo
Se io voglio fare il furbo che ordine mi dovete dare?
Federico
Due passi in dietro, tre passi avanti....
Prova anche Gianni ma senza riuscirci.
Paolo ci racconta la storia: “Il leone, il topo, la formica”
IL LEONE, IL TOPO E LA FORMICA
“C’era una volta un leone, un topo e una formica che abitavano nel solito posto e con il tempo diventarono
amici. Un giorno andarono al mercato e deciso di comprare il formaggio perchè era un cibo che piaceva a tutti e
tre. Il leone con la sua grande bocca mangiò tre grossi bocconi di formaggio e si saziò. Il topo con la sua piccola
bocca prese tre bocconi e si riempì la pancia. La formica con la sua piccolissima bocca prese tre bocconi di
formaggio e subito si sentì piena. Il padrone del formaggio disse: - Ora mi dovete pagare: tre bocconi, tre soldi.
Il leone pagò subito. La formica non era tanto d’accordo perchè disse: - Ma non è giusto che io paghi tre soldi
come il leone che ha mangiato tre bocconi grandi ed io molto più piccoli. – Il padrone disse: - Non me ne
importa a me dovete tre soldi il leone, tre soldi il topo, tre soldi la formica: nove soldi in tutto. Mettetevi
d’accordo.”
Paolo
Voi cosa ne pensate: chi aveva ragione?
Bianca
Il leone aveva ragione perchè aveva mangiato tre bocconi, la formica tre e doveva
pagare tre.
Paolo
C’è qualcuno che pensa diversamente?
Zaccaria
Aveva ragione la formica perchè aveva mangiato poco la formica.
Filippo
Aveva mangiato un morsino piccino. Aveva ragione il leone perchè....
Diego
Gianni
Paolo
Gianni
Sofia
Paolo
La formica aveva mangiato poco la formica....forse....
Aveva ragione il leone perchè hanno mangiato tutti tre boccate.
Ha ragione il leone perchè crede che la formica ne ha mangiati tre, invece ne aveva
mangiati due.
Ma la storia dice che la formica ne aveva mangiati tre.
La storia dice che ne aveva mangiati pochi.
Ha ragione il leone perchè bisogna pagare ai negozi.
Chi ci fa vedere quanto è grossa la bocca di un leone.... quella di un topo.... e quella
di una formica...
Giorgia con le mani fa vedere le grandezze delle bocche dei tre animali.
In seguito i bambini disegnano sul foglio le tre bocche e con la plastilina fanno i bocconi.
SUGGERIMENTI
Paolo ci suggerisce di fare il gioco delle carte utilizzando le carte da 1 a 3, da 1 a 4 e poi 1 a 5. Le carte possono anche essere
disegnate dai bambini stessi facendo piccole quantità da 1 a 3 o da 1 a 4/5.
Gioco: “il rosso e il nero”. Se io alzo la carta rossa e il mio avversario il nero mi prende la mia carta, in caso contrario, ognuno tiene
la propria carta. Oppure se io alzo il nero e il mio avversario alza il nero mi prende la mia carta, in caso contrario no. Stabilire in
precedenza le regole.
Gioco: “carte in camicia”, si fa in coppia ma ci potrebbe essere anche un terzo bambino che fa l’arbitro: controlla e conta le carte per
vedere chi ha vinto. Consiste in questo: (se io alzo la carta 3, il mio avversario la carta 1) io ho la carta maggiore di 2 e gli prendo 2
carte (indipendentemente dal colore). Vince chi alla fine ha più carte.
Gioco del “ruba mazzo” sommando le quantità. Cercare di coinvolgere tutti i bambini facendoli giocare a gruppi di 3.
Dopo l’intervento in classe di Paolo Le insegnanti hanno deciso di programmare insieme un percorso didattico che partendo dalla
stessa esperienza (il racconto della storia “Il leone, il topo e la formica”) si sviluppasse con una metodologia simile nei due ordini di
scuola.
ATTIVITA’ DI PROGRAMMAZIONE “CLASSI PROTOTIPO”
Il giorno, martedì 13 marzo alle ore 15,30 si sono riunite nei locali della Scuola dell’Infanzia, le insegnanti della sezione dei 5 anni e
della 1° classe della primaria per programmare un p ercorso didattico sulla matematica.
Le insegnanti hanno programmato le seguenti attività:
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
10.
Racconto della storia: “Il leone, il topo e la formica”
Drammatizzazione, disegno della storia.
Conversazione: Cosa ne pensate di questa storia? Chi aveva ragione? Perchè? C’è qualcuno che pensa diversamente? Ha
mangiato di più il leone o la formica? Quanti bocconi ha mangiato ogni animale? Quanti bocconi in tutto?
Preparare con i bambini, con le piegature della carta, tre bocche di tre grandezze, in modo che possono infilarci la mano o le
dita.
Disegnare o punteggiare forme tonde di tre grandezze per fare i bocconi.
Disegnare la forma di tre bocche dentro alle quali attaccare i bocconi preparati.
Conversazione: La formica e il leone avranno utilizzato lo stesso soldo? Come potrebbero risolvere questo problema? Come
potrebbero mettersi d’accordo con il venditore?
Disegnare con la tecnica del frottage (classe 1°) le monete (1 cent.,10 cent....) o punteggiare forme tonde di tre grandezze
che rappresentino i soldi.
Disegnare il venditore del mercato e costruire accanto un sacchetto trasparente in cui mettere i soldi.
Giocare con i soldi a fare operazioni di addizione e sottrazione.
Obiettivi da perseguire:
Migliorare la capacità di ascolto, di attenzione e di comprensione.
Favorire la capacità di esprimersi verbalmente e arricchire il vocabolario.
Sviluppare la capacità di ragionare, rispondere a quesiti, trovare soluzioni condivise ai problemi.
Sviluppare abilità manuali, piegare, ritagliare, punteggiare, animare con le dita.
Migliorare la capacità di rappresentare graficamente una storia, grandezze diverse, animali...
Sviluppare la capacità di contare, sommare, sottrarre.
Durata del percorso didattico: 1 mese circa.
La riunione di programmazione è terminata alle ore 17.
ATTIVITA’ E RIFLESSIONI
Dopo questo incontro abbiamo continuato a giocare con i numeri. Abbiamo introdotto le carte, fino a tre, i
bambini ne sono affascinati e volentieri hanno accettato di fare diversi giochi: “Le carte in camicia” dove devono
riconoscere la carta dal valore più alto e il bimbo che ce l’ha prende anche la carta inferiore. I bambini stessi
hanno disegnato le proprie carte con gli oggetti che preferiscono da uno a tre. Si sono fatti giochi di squadra,
tenendo sempre presente il valore più alto. Alla fine conteggiando le carte delle due squadre si stabilisce chi ha
vinto. Si sono eseguite semplici operazioni con le carte con il più e il meno (sempre utilizzando le carte da uno a
tre). Abbiamo giocato a “ Ruba mazzo”, un po’ liberamente e poi stabilendo delle semplici regole: dare tre carte,
seguire una rotazione, prendere la carta uguale.
Quando la mattina, facciamo l’appello, ci si conta; a turno un/a bambino/a conta i compagni e ad ogni numero si
associa il movimento di alzarsi in piedi. Se un bambino ha difficoltà nel contare i numeri alti (oltre il 10 o il 20)
interviene il gruppo e l’insegnante. Sempre per l’appello si usano le foto individuali dei bambini con le quali si
gioca al memory. I bambini si devono ricordare la posizione della propria foto, individuarla, prenderla ed
attaccarla al cartellone.
I bambini si sono dimostrati molto interessati al mondo dei numeri. Alcuni dimostrano buone intuizioni e
capacità, altri meno ma comunque nessuno si scoraggia. Noi insegnanti riteniamo molto utili questi giochi, oltre
che per stimolare le capacità dei bambini anche per tenere la loro attenzione al gioco, alle parole usate ( di più,
di meno, uguali...) e per interessarli ad una attività per loro molto coinvolgente.
Abbiamo ritenuto opportuno raccontare di nuovo la storia perchè era passato un po’ di tempo e perchè non tutti i bambini erano
presenti all’incontro con Paolo.
Dopo il racconto i bambini hanno drammatizzato la storia, a turno, quasi tutti hanno fatto il leone, il topo, la formica o il negoziante.
Sono seguite delle conversazioni e dei disegni individuali.
RAGIONAMENTI
28 – 29 marzo
L’insegnante racconta di nuovo la storia e chiede ai bambini: -Secondo voi chi ha ragione? –
Noemi
Zaccaria
Aveva ragione il leone e il topo perchè dovevano spendere 3 soldi perchè avevano
mangiato 3 bocconi.
Aveva ragione il negoziante perchè avevano mangiato 3 bocconi e dovevano pagare
3 bocconi.
Aveva ragione il leone perchè avevano mangiato tutti e tre 3 boccate, ma aveva ragione
anche il topo.
La formica non era d’accordo perchè non gli tornava il conto perchè il leone e il topo
avevano mangiato di più e la formica poco.
Aveva ragione il negoziante perchè dovevano pagare 3 boccate.
Aveva ragione il negoziante.... la formica l’aveva mangiate piccole e si era arrabbiata.
Tutti e tre dovevano mangiare il formaggio.
La formica non era d’accordo perchè aveva mangiato poco formaggio.
Ins.
Sofia
Alessandro P.
Bianca
Gaia
Sofia
Ylenia
Ins.
Sofia
Gianni
Camilla
Come mai la formica era arrabbiata?
Perchè il leone aveva mangiato di più.
La formica è piccola.
E’ un insetto piccolo....
E i morsi erano piccoli.
Ci ha la bocca piccola, piccola....
Invece il leone ci ha la bocca grossa e ci ha anche il formaggio grosso.
Quanti soldi dovevano pagare?
9 soldi in tutto!
Ma la formica aveva mangiato 3 briciolini.
Il leone l’ha presi grossi...
Diego
Bianca
Gianni
Pietro
Omar
Ins.
Gaia
Alessandro P.
Sofia
Filippo
Gaia
Diego
Sofia
Gaia
Se il leone deve dare 3 soldi al negoziante.... prendiamo i soldi veri...
1 Euro....3 soldi!
3 Euro!
E’ giusto perchè quando si va al mercato si paga.
Non è giusto perchè la formica aveva mangiato i briciolini.
Il leone l’ha mangiati più grossi e la formica più piccoli...
Poteva fargli pagare meno (alla formica)....
20 Centesimi.
I soldi più piccoli.
13 Aprile
IL PAGAMENTO
Ins.
Tutti
Quanti soldi, in tutto, dovevano pagare il leone, il topo e la formica?
Nove!
L’insegnante mette sul tavolo 3 monete da 50 centesimi, 3 monete da 20 centesimi e 3 monete da 10 centesimi.
Alessandro P.
Omar
Pietro
Ins.
Sofia
Federico
Ylenia
Bianca
Gianni
Alessandro P.
Perchè un soldo è più piccolo?
Perchè un soldo è medio?
Perchè un soldo è grande?
Perchè non sono tutti uguali i soldi?
Perchè non li hanno dati uguali.
Il negoziante era arrabbiato....
Erano arrabbiati (gli animali) perchè non volevano dargli i soldi.
Non potevano darli tutti uguali perchè il leone era grande, la formica era piccola, piccola e
non poteva tenere i soldi grandi del leone.
La formica voleva pagà meno perchè ha mangiato meno del leone.
Il topo ha mangiato di più della formica.
Omar
Bianca
Federico
Sofia
Ins.
Tutti
Sofia
Omar
Lorenzo
Ins.
Tutti
Sofia
Noemi
Il leone li ha mangiati grossi i bocconi, il topo li ha mangiati medi, la formica li ha mangiati
piccoli.
Ma la formica non può tenere le monete grosse, sono troppo grosse!
Ma aveva ragione anche il negoziante perchè dovevano essere tutti uguali i soldi.
No, perchè la formica aveva mangiato poco.
Avevano pagato giusto?
Si!
Si, il leone paga col soldo grande perchè aveva mangiato tanto.
Il topo gli da’ il soldo medio, aveva mangiato medio.
La formica, pochino...il soldo piccino.
Allora aveva ragione la formica?
Si!
Perchè aveva mangiato poco.
Perchè la formica aveva mangiato meno del topo e meno del leone.
Le insegnanti eseguono le fotocopie delle monete da 10 – 20 e 50 centesimi che i bambini colorano,
punteggiano con il punteruolo, li staccano e li incollano accanto ad ogni animale. Al termine l’insegnante chiede
individualmente ad ogni bambino quanti e come sono i soldi pagati dal leone, dal topo, dalla formica e quanti in
tutto.
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