SUPPLEMENTO A BASE DI OSSIGENO Sfruttare l

CELLFOOD: SUPPLEMENTO A BASE DI OSSIGENO
Sfruttare l’Elemento più abbondante sulla Terra
UN’INTRODUZIONE ALL’INTEGRAZIONE A BASE DI OSSIGENO COME
SUPPLEMENTO NUTRIZIONALE NELLA DIETA
Per quasi 50 anni medici e ricercatori hanno osservato che i pazienti che usano
qualunque tipo di terapia a base di ossigeno (compresi i supplementi con ossigeno
stabilizzato) ne traggono benefici per la salute. In che modo l’elemento più
abbondante sulla terra può apportare, secondo quanto dichiarato da molti esperti,
questi sorprendenti benefici fisiologici? Per rispondere a questa domanda, innanzi
tutto dobbiamo capire cosa è l’ossigeno e quanto è importante per un organismo
sano.
CHIMICA DELL’OSSIGENO
L’ossigeno è uno dei cinque elementi che stanno alla base della vita (ossigeno,
idrogeno, carbonio, nitrogeno e zolfo); è incolore, insapore e inodore. Nessuno degli
altri quattro elementi, o qualunque altro elemento, è tanto abbondante quanto
l’ossigeno. Inoltre, solo l’ossigeno è in grado di combinarsi con quasi tutti gli altri
elementi ed è essenziale alla combustione. Si calcola che la crosta terrestre, in
relazione al proprio peso, sia composta per il 49,2% di ossigeno; quasi il 20%
dell’atmosfera è costituito da ossigeno e per il resto da nitrogeno; l’ossigeno
costituisce quasi l’85% dell’acqua marina, il 47% dei terreni asciutti, il 42% della
vegetazione, il 46% delle rocce ignee ed oltre il 65% del corpo umano. L’ossigeno fu
scoperto nel 1773 dal chimico svedese Karl Wilhelm Scheele e dall’inglese Joseph
Priestley. Fu solo però nel 1777 che lo scienziato francese Antoine Laurent Lavosier
dimostrò che l’ossigeno è una sostanza pura ed un componente dell’aria.
OSSIGENO – LA BASE DI TUTTA LA VITA
Nessun altro elemento è importante come l’ossigeno atomico (con otto elettroni per
atomo). L’ossigeno è fondamentale ai processi vitali di tutti gli esseri viventi.
Attraverso la respirazione portiamo ossigeno ai polmoni, da dove si diffonde nel
flusso sanguigno attraverso gli oltre 140 metri quadri della superficie polmonare
chiamata "mucosa gastrica". Un individuo medio inspira circa 6 litri d’aria al minuto,
(circa 14 respirazioni al minuto per circa 500 ml) in cosiddetto ‘stato di riposo’.
1
In caso di sforzo intenso o di stress, si possono superare i 125 litri al minuto.
L’ossigeno si diffonde rapidamente dai polmoni al plasma, dove viene raccolto dalla
emoglobina nei globuli rossi. L’emoglobina si satura per oltre il 95% dell’ossigeno
disponibile, che viene poi trasportato in ciascuna cellula del corpo. L’ossigeno, una
volta all’interno della cellula, viene consumato in forma di zuccheri e trasformato in
energia e calore. Quanta più energia e calore sono richiesti dall’organismo, tanto più
ossigeno viene consumato. Questo processo è detto “ossidazione" e i carboidrati
(zuccheri) sono ciò che viene ossidato (o ‘bruciato’) come combustibile per
l’organismo.
Le cellule quindi, per rimanere sane e continuare a svolgere la loro funzione, ossia
fornire energia all’organismo, devono essere costantemente rifornite di ossigeno a
sufficienza. C’è abbastanza ossigeno nel nostro flusso sanguigno? Se così non è,
cosa succede alle nostre cellule e agli organi vitali quando non ricevono ossigeno a
sufficienza? Su queste questioni fondamentali scienziati e ricercatori si sono
interrogati per anni. Vediamo quali sono state alcune delle conclusioni cui sono
giunti.
IL FLUSSO SANGUIGNO: IL FIUME DELLA VITA
Il sangue umano è composto sostanzialmente da plasma, globuli bianchi e globuli
rossi. Messo in una provetta, il sangue si dispone su tre strati: i globuli rossi, quelli
più numerosi, si sistemeranno sul fondo; i globuli bianchi, compresi i linfociti, i
monoliti, i basofili, i neutrofili e le piastrine, formeranno una sottile linea bianca al
centro; il plasma, acquoso e giallastro, galleggerà in alto. Il plasma è il vero e proprio
‘fiume’ che trasporta tutti i vari componenti del sangue attraverso il meraviglioso
sistema circolatorio. Tra i vari componenti, in questo fiume troviamo ossigeno
dissolto (fino al 5% del totale). A differenza dei pesci, che possono vivere grazie
all’ossigeno disciolto nel plasma, l’organismo umano richiede più ossigeno di quanto
il plasma possa fornirgli. Si spiega così la grande importanza dei globuli rossi che
trasportano enormi quantità di ossigeno ai tessuti. Ma questi globuli rossi traggono
ossigeno dal plasma. L’organismo, in modo del tutto peculiare, non permette che
l’ossigeno presente nei globuli rossi sia consumato durante il trasporto. In
circostanze normali, dal 70 al 75% dell’ossigeno che ha iniziato il viaggio nei globuli
rossi completa il viaggio di ritorno fino ai polmoni. In questo modo, dal 25% al 30%
dell’ossigeno viene consumato dal normale metabolismo cellulare.
2
Ad ogni modo, se il corpo è sottoposto a sforzi, stress o una qualunque attività fisica
prolungata, questa ‘riserva’ può scendere fino al 20/ 25%. Se si riesce ad aumentare
la quantità di ossigeno dissolta nel plasma, si aumenta di conseguenza l’ossigeno
che arriva alle cellule e che può diventare una parte della ‘riserva’ di ossigeno. I
globuli rossi trasportano l’ossigeno dal plasma ai capillari, dove viene rilasciato di
nuovo nel plasma, pronto per essere usato dalle cellule per il metabolismo.
UNA CARENZA DI OSSIGENO É LA CAUSA DI QUASI TUTTI I DOLORI CRONICI
Nel suo libro The Textbook of Medical Physiology, il dott. Arthur C. Guyton, fa una
affermazione sorprendente, infatti egli scrive: "...tutti i dolori cronici, le sofferenze e le
malattie, sono causati da una carenza di ossigeno a livello cellulare”. (1) Nel suo
studio, il dott. Guyton ha scoperto che le cellule, per poter ottenere ossigeno dal
flusso sanguigno, devono trovarsi in una condizione che lui definisce ‘asciutta’.
Quando si trovano in questa condizione, “Non si ha eccesso di liquido intorno alle
cellule. C’è solo liquido a sufficienza per riempire gli spazi che circondano la cellula".
Il dott. Guyton, così come altri medici, era convinto che fintanto che il liquido che
circonda le cellule conteneva la giusta quantità di acqua, la giusta proporzione di
minerali ed era esente da scorie tossiche, le cellule avrebbero continuato a vivere,
funzionare e crescere in maniera sana. Gli studi del dott. Guyton dimostrarono che le
proteine presenti nel sangue (composto al 91% di acqua) garantiscono che l’acqua
venga mantenuta nel flusso sanguigno, in modo che non ci siano infiltrazioni di
liquido in eccesso intorno alle pareti cellulari. Se le proteine ematiche fuoriescono dal
flusso sanguigno, e si fanno strada fra gli spazi tra le cellule, il nostro sistema
linfatico deve immediatamente eliminare queste proteine dagli spazi. Le proteine
presenti in questa condizione anomala, sottraggono sodio ed acqua al flusso
sanguigno.
Questo trasferimento inverso provoca uno squilibrio del sodio-potassio, altera lo stato
‘asciutto’ delle cellule, infiamma le cellule e riduce la capacità delle cellule di produrre
energia. Quando si verifica questo, la presenza di acqua in eccesso tra le cellule
sottrae ossigeno al sangue, il che riduce la quantità di ossigeno che può arrivare alle
cellule attraverso il sangue. Uno squilibrio proteico prolungato può causare dolori,
fastidi, malattie e, se grave, può portare alla morte in poche ore. Le proteine del
sangue sono diverse da quelle del cibo.
3
Dalle proteine che mangiamo si ricavano gli aminoacidi. Da questi aminoacidi
l’organismo produce le proprie proteine, soprattutto quelle del sangue (albumina,
globulina, e fibrinogeno.)
Fino alla scoperta dell dott. Guyton, si riteneva che le proteine del sangue fossero
troppo grandi per passare dalle membrane dei capillari agli spazi cellulari. Il dott.
Guyton dimostrò che questo assunto era sbagliato. Infatti egli scriveva che: "Non si
può sottolineare abbastanza l’importanza di questa funzione del sistema linfatico,
perché è solo attraverso il sistema linfatico che le proteine in eccesso (che passano
dai capillari sanguigni agli spazi che circondano le cellule) possono rientrare nel
sistema circolatorio". I fluidi del sistema linfatico scorrono lungo le gambe fino al
grosso dotto toracico dove vengono riversati nella vena sottoclavicolare posta alla
base del collo. A questo punto, i fluidi ritornano al sangue con le proteine che hanno
‘catturato’ per riequilibrare il sistema. Il dott. Guyton dimostrò che i vasi linfatici sono
dotati di valvole a senso unico che fanno fluire i liquidi in una sola direzione.
Ogni minuto del giorno, fintanto che siamo vivi, circa tre quarti del sangue passa
attraverso i capillari; (pari a circa 145.000 litri di sangue pompato attraverso i capillari
al giorno!) In sessanta secondi il cuore batte ottanta volte e diffonde (pompa) l’acqua
attraverso i minuscoli pori dei capillari. Gli esperti calcolano che la pressione è così
forte, e il pompaggio così rapido, che la distanza percorsa dall’acqua è microscopica.
In meno di un secondo, il flusso di acqua deve rapidamente scambiare i nutrienti, i
minerali e l’ossigeno con le tossine e i prodotti di scarto prima che le proteine del
sangue spingano di nuovo l’acqua nel sangue (2).
Per questo motivo è importante che le cellule si trovino in uno stato ‘asciutto’. Per
poter attuare questo scambio, le cellule devono essere il più possibile sia vicine fra di
loro sia vicine ai capillari.
DA DOVE TRAGGONO ENERGIA LE CELLULE?
Il dott. Otto Warburg ha svolto numerose ricerche sul perché le cellule hanno bisogno
di ossigeno per creare l’’energia’ necessaria alla vita. Grazie alle sue scoperte
sull’importanza dell’ossigeno per la vita delle cellule, ha ricevuto due Premi Nobel per
la Medicina. Le cellule sane dell’organismo scompongono i carboidrati in semplici
zuccheri di ‘glucosio’, glucosio che viene poi immagazzinato nelle cellule.
4
Le cellule, quando hanno bisogno di energia per le varie funzioni (riproduzione,
calore, etc.) prendono il glucosio immagazzinato e, grazie a una reazione chimica
con ossigeno, creano l’.AT.P. (Trifosfato di Adenosina) che diventa, secondo la
descrizione fatta dal dott. Warburg, la "pura energia della cellula”. Se c’è carenza di
ossigeno a livello cellulare, i processi vitali non possono avvenire e le cellule di
conseguenza muoiono. Ma il dott. Warburg ha inoltre scoperto che uno scarso
apporto di ossigeno va anche a scapito delle cellule. Quando alle cellule manca la
giusta quantità di ossigeno, il glucosio comincia a fermentare e si scatena una
reazione a catena. Invece di vivere grazie all’A.T.P., le cellule si nutrono della
fermentazione del glucosio immagazzinato.
IL COLLASSO DEL SISTEMA IMMUNITARIO
Il dott. Stephen Levine, (un apprezzato biologo molecolare e genetista) e il dott. M.
Kidd hanno condotto uno studio (3) che conferma che "...l’ossigeno è la fonte della
vita di tutte le cellule". L’abuso costante cui sottoponiamo l’organismo a causa di ciò
che mangiamo e beviamo e della mancanza di esercizio, priva l’organismo stesso di
ossigeno prezioso. Questa situazione è resa ancor più grave dagli inquinanti, dai
conservanti tossici presenti nell’acqua, nel cibo e nell’aria che respiriamo. Il dott. Kidd
ha scritto: "L’ossigeno svolge un ruolo fondamentale nel funzionamento del sistema
immunitario..." soprattutto rispetto alla resistenza ai batteri e ai virus. Il dott. Levine
aggiunge: "Possiamo considerare la carenza di ossigeno come la prima causa di
tutte le malattie". Si ritiene, sulla base di consistenti ricerche, che una carenza di
ossigeno nel sangue potrebbe essere la causa scatenante del collasso del sistema
immunitario.
Secondo il dott. Levine, una dieta naturale che contenga la giusta concentrazione di
ossigeno permette di "nutrirsi di ossigeno". In altre parole, la quantità di ossigeno
proporzionale alla densità del cibo, è la chiave per un buon metabolismo cellulare. Il
dott. Levine ha anche dimostrato che i carboidrati complessi sono cibi ricchi di
ossigeno. I carboidrati complessi comprendono verdura, cereali integrali e semi (la
frutta contiene troppi zuccheri per poter essere classificata come carboidrati
complessi). Dato che il dott. Levine è un ricercatore chimico, definisce un carboidrato
complesso come composto da 16 parti di ossigeno e solo 14 parti di carbonio e
idrogeno.
5
"Oltre la metà del peso dei carboidrati complessi è data dall’ossigeno", ha dichiarato;
"ma la percentuale di ossigeno nei grassi è meno del 10% o al massimo del 15%,
quindi i grassi sono poveri di ossigeno. Di fatto sono ladri di ossigeno. Le proteine
sono composte dallo 0 al 50% di ossigeno, a seconda della caratteristica specifica di
ciascun aminoacido. È ovvio che i carboidrati complessi hanno la quantità maggiore
di ossigeno". Nessun nutriente – sia che si tratti di proteine, acidi grassi, vitamine o
minerali—svolge la propria funzione nella sua forma originale. I nutrienti presenti
nella nostra dieta sono soltanto sostanze meccaniche necessarie a trasformare
l’energia potenziale del cibo in energia chimica utilizzabile per la vita. Affinché questa
trasformazione abbia luogo, l’ossigeno deve essere presente. Il dott. Warburg nella
sua ricerca sottolinea queste scoperte. Egli ha affermato che una ossigenazione dei
tessuti e delle cellule inferiore al necessario, osservata nella ipossia cellulare, non è
soltanto la causa fondamentale di malattie quali il cancro, ma porta anche come
conseguenza una predisposizione alle malattie degenerative. La carenza di ossigeno
è il fattore principale delle malattie immuno-depressive. Pertanto, tutti e tre i
ricercatori concludono che un aumento di ossigenazione del flusso sanguigno e delle
cellule può favorire e ripristinare la salute generale dell’organismo.
IL PROCESSO DI OSSIDAZIONE
Le cellule utilizzano l’ossigeno in molti processi in cui si scompongono le sostanze
tossiche in eccesso presenti nell’organismo. Il processo per cui si combina una
sostanza con l’ossigeno a livello cellulare è detto ‘ossidazione’. Il dott. Levine
descrive l’’ossidazione’ in questo modo: "L’ossigeno rappresenta la scintilla della vita.
I nutrienti sono il combustibile. Per un buon stato di salute c‘è bisogno di
combustibile e ossigeno nelle giuste proporzioni". La mancanza di un’adeguata
quantità di ossigeno impedisce l’ossidazione e l’ossigenazione, due processi che
energizzano le cellule per la rigenerazione biologica. Questi processi stanno alla
base della vita e della morte. Quando si mantiene un normale ambiente cellulare,
questo non perde il potenziale di crescita e riproduzione. Un insufficiente apporto di
ossigeno determina una scarsa ossidazione. Una scarsa ossidazione a sua volta
causa un aumento dell’inquinamento cellulare. L’ossigeno è il disintossicante
cellulare necessario alla vita delle cellule. Quando i livelli di ossigeno nell’organismo
sono insufficienti, le tossine aumentano e potrebbero arrivare a devastare le funzioni
organiche e ridurre l’energia necessaria alla vita. Senza ossigeno non può esserci
nutrimento.
6
Senza nutrimento non c’è né calore, né energia, così che l’organismo non può
depurarsi. Un organismo che gode di eccellente approvvigionamento di ossigeno,
assieme a uno sviluppo dei processi metabolici di ossidazione e ossigenazione che
non incontrano ostacoli, è da considerarsi sano e robusto (in buona salute).
I RADICALI LIBERI, NEMICI O ALLEATI?
Negli ultimi trent’anni, oltre 6.000 studi scientifici hanno stabilito che l’attività dei
radicali liberi rappresenta la causa principale di tutte le malattie degenerative. Gli
stessi studi indicano inoltre molto chiaramente che c’è un modo efficace per
controllare e, nella maggior parte dei casi eliminare, il danno prodotto dai radicali
liberi. Sfortunatamente, la scienza dei radicali liberi è totalmente sconosciuta al
grande pubblico e spesso su questo argomento c’è disinformazione sia da parte dei
media, sia da parte delle stesse case produttrici di supplementi e nutrienti che
dovrebbero risolvere il problema dei radicali liberi. Qual’è la verità? Come si
formano? Tutti i radicali liberi sono nocivi all’organismo? L’ossigeno è il vero
responsabile nella produzione di radicali liberi? La definizione più semplice di un
radicale libero è quella fatta dal dott. Kurt Donsbach nel suo libro Oxygen-OxygenOxygen: "Si tratta di un elemento, o di un composto con un elettrone libero (non
accoppiato). Questa mancanza di equilibrio fa sì che la sostanza abbia una tendenza
alla reattività. Va però detto che questi radicali liberi hanno vita molto breve, in
genere la decimillesima parte di un secondo; ma durante questo breve lasso di
tempo, i radicali liberi possono provocare danni se si uniscono ad altre sostanze
chimiche che ne modificano il carattere, a volte addirittura producendo una reazione
a catena per la quale si creano nuovi radicali liberi" (4).
Il dott. Peter Rothschild, nel suo lavoro intitolato Free Radicals, Stress and
Antioxidant Enzymes scrive: "A causa della loro natura iperreattiva, i radicali liberi
possono essere estremamente tossici e sono la conseguenza diretta dei fattori di
stress primari che colpiscono il sistema immunitario e che minacciano la nostra
salute. Ad ogni modo, con questo non si vuole dire che i radicali liberi siano sempre
nocivi o pericolosi. Piccole quantità di radicali liberi sono necessarie per molte
funzioni del sistema immunitario e altre attività cellulari vitali. Ad esempio, il sistema
immunitario stesso genera radicali liberi da usare nel processo di eliminazione di un
virus o di un batterio.
7
Solo quando alte concentrazioni di radicali liberi sono presenti, o quando i livelli dei
radicali liberi superano la capacità dell’organismo di eliminarli, la nostra salute è
minacciata. Mantenere l’equilibrio fra l’attività dei radicali liberi e l’apporto di enzimi
antiossidanti è una delle funzioni principali dell’organismo" (5).
I radicali liberi mancano di elettroni, e in questo stato atomico quantico, faranno il
possibile per rubare un elettrone da un’altra fonte. Attorno ad ogni atomo orbitano
elettroni dentro le cosiddette ‘shells’. Queste shells (o sotto-orbitali) si trovano a varia
distanza dal centro del nucleo dell’atomo. Ogni sotto-orbita può contenere due
elettroni, ciascuno dei quali ‘rotea’ ossia genera quelle che i fisici quantici chiamano
‘forme d’onda’ o ‘pacchetti d’onda’ (in inglese wave forms o wave packets) in varie
direzioni. Se uno di questi elettroni manca nell’orbita esterna, cercherà l’elettrone
adatto. Non smetterà di cercare questo compagno fino a quando non ne troverà uno.
Questo atomo così reattivo ed instabile è chiamato radicale libero. I radicali liberi
possono essere di varia misura, da un unico atomo a molecole più complesse.
Possono esserci una, due, tre o quattro molecole di atomi basate sull’ossigeno, o
che si formano da atomi più complessi. Possono essere benefici o nocivi, ma
soprattutto, possono essere controllati dalle molecole prodotte nell’organismo, come
gli enzimi dimutase di perossido (SOD) e glutatione perossidasi, e le vitamine
naturali e i nutrienti che possiamo ottenere giornalmente come E, C, beta-carotene e
i bioflavonoidi.
Maharishi Ayur-Ved nel suo libro Freedom from Disease: How to Control Free
Radicals scrive: "Sono una caratteristica imprescindibile di tutta la vita basata
sull’ossigeno. I radicali liberi, in quanto parte dei processi vitali di ogni singola cellula,
sono creati come sostanze tossiche di scarto. Quando il sistema immunitario
spedisce le proprie forze speciali per combattere le infezioni, i radicali liberi fungono
da armi. Se l’organismo assume insetticidi, sostanze chimiche industriali, cibi
conservati, fumo di sigarette o alcol, i radicali liberi sono la conseguenza diretta.
E quando la mente e il corpo sono sotto stress, i radicali liberi sono prodotti in
massa" (6).
8
IL DOLORE É CAUSATO DA UNA CARENZA DI OSSIGENO
Il dott. C. Samuel West, uno specialista in scienza della linfologia e stimato membro
della International Society of Lymphology, ha dimostrato che il cibo presente in
cellule che non hanno ossigeno a sufficienza, si trasforma in scarti tossici e grasso.
Quanto meno ossigeno è presente nelle cellule, quanta più sofferenza proviamo. Il
dott. West è un convinto sostenitore dell’esercizio, perchè la mancanza di esercizio
riduce la circolazione e di conseguenza il passaggio di ossigeno alle cellule. Questo
è causa di pressione alta e ritenzione di liquidi (2). Come abbiamo detto in
precedenza, una carenza di A.T.P. (Trifosfato di Adenosina) fa sì che il glucosio nelle
cellule fermenti, provocando uno stato anaerobico (cioè senza ossigeno) che
sconvolge i processi metabolici delle cellule. Le cellule, soffrendo di mancanza di
ossigeno, iniziano a produrre sostanze chimiche nocive e ben presto sia le cellule,
sia l’ambiente che le circonda, si indeboliscono e si ammalano. Se questa condizione
si prolunga, tutto il sistema immunitario può risentirne.
Una carenza di A.T.P. nelle cellule altera drasticamente l’equilibrio sodio-potassio in
ogni cellula, nel flusso sanguigno e nel liquido che circonda le cellule. Questo
cambiamento chimico inoltre altera e riduce i ‘campi elettrici’ nelle cellule e nel
sangue. Una volta verificatosi questo cambiamento, i minerali iniziano a ‘fuoriuscire’
dai fluidi che circondano le cellule e il flusso sanguigno, e cominciano ad
agglomerarsi nei cosiddetti ‘depositi di minerali’. Se questi minerali si annidano nelle
articolazioni, sopravviene l’artrite; negli occhi si ha la cataratta. Quando si
accumulano nelle arterie si ha il fenomeno dell’indurimento delle arterie. Anche i
muscoli rispondono alle scariche elettriche inviate dal cervello. Questi messaggi
dicono ai muscoli di contrarsi e rilassarsi. Qualunque cosa sconvolga questo delicato
e complesso trasferimento di energia, come nel caso di A.T.P. insufficiente, provoca
crampi muscolari e una cattiva risposta agli stimoli dell’esercizio.
http://www.eurodream.net/site/prodotti/prodotti.asp?ID=4&PADRE=CELLFOOD
IL COLESTEROLO CONSUMA L’OSSIGENO
Viviamo nell’era del fast food e della gratificazione immediata. Inoltre, nessuna
società contemporanea consuma più carni rosse e latticini degli Stati Uniti. Stando
alle ricerche, si stima che la dieta di un americano sia composta per oltre il 45% di
9
grassi. Sfortunatamente i prodotti animali e i latticini contengono alte concentrazioni
di colesterolo.
Mentre l’organismo ha bisogno di colesterolo ‘buono’ per funzionare in maniera
efficiente, il colesterolo derivante dalla carne e dai latticini passa direttamente nel
sangue e comincia a ‘intrappolare’ le proteine del sangue, che sono tanto importanti
per stabilizzare e regolare il flusso di ossigeno nelle cellule. Un eccessivo consumo
di cibi che contengono grassi ricchi di colesterolo sottrae ossigeno al sangue. I grassi
si combinano facilmente con l’ossigeno e formano i ‘radicali liberi’. Questi radicali
liberi usano maggiori quantità di ossigeno per formare i perossidi che danneggiano e
distruggono le cellule. Già nel 1977, nel numero di Febbraio della rivista Scientific
American veniva riportato che: "..l’epossido del colesterolo (perossido) e le altre
sostanze formate dal colesterolo provocano una mutazione delle cellule e quindi il
cancro”. Ecco come i cibi grassi, consumati in eccesso dagli americani, provocano
una carenza di ossigeno che favorisce il cancro.
In sostanza, le cellule che perdono la capacità di utilizzare l’ossigeno hanno la
probabilità di diventare cancerogene. Queste cellule hanno sofferto così a lungo di
carenza di ossigeno, che hanno subito una trasformazione metabolica e si sono
adattate a un metabolismo senza ossigeno (detto metabolismo anaerobico). Si tratta
naturalmente dello stadio finale della degenerazione provocata da uno stile di vita
povero di ossigeno. È inoltre interessante notare che le ricerche mostrano come le
persone che consumano grandi quantità di grassi sono molto più a rischio di cancro
e di altre malattie degenerative. Pertanto, i cibi ricchi di colesterolo, quelli privi di
ossigeno necessario alla vita (a differenza delle verdure crude, etc. che sono
facilmente convertite in energia), sono trasformati in scorie tossiche e grasso nelle
cellule. Queste scorie tossiche e questi grassi impediscono ai nutrienti di raggiungere
le cellule dal sangue. Inoltre, le più recenti ricerche nel campo della nutrizione
indicano chiaramente che i cibi ricchi di zuccheri, sale, grasso e colesterolo sono
direttamente responsabili per le malattie dei reni e del fegato, per la pressione alta,
l’indurimento delle arterie, l’obesità e l’ictus. Il dott. Levine ha descritto le
conseguenze della carenza di ossigeno nelle cellule in questo modo: “Si tratta di una
condizione di acidità causata dall’accumulo di sottoprodotti acidi, che avviene nelle
cellule scarsamente ossigenate. Le bevande gasate, la caffeina, l’alcol e le carni
rosse sono alcune delle sostanze che provocano acidità sistemica (tutto l’organismo)
dove c’è un eccesso di ioni di idrogeno caricati positivamente (H+)". Quando ci sono
10
troppi ioni di idrogeno nei tessuti, essi si combinano con l’ossigeno (e quindi lo
usano) provocando una condizione di carenza di ossigeno.
"Quando le cellule sono private dell’ossigeno, si accumula acido lattico e l’ambiente
cellulare diventa acido. Questo riduce l’ossigeno disponibile per la funzione primaria
del metabolismo perché c’è bisogno di più ossigeno per neutralizzare l’acido".
LA REAZIONE A CATENA
Quando la carne e i latticini, ricchi in colesterolo, si scompongono (dissolvono) nello
stomaco e nell’intestino, si producono sottoprodotti tossici che dilatano (allargano o
espandono) i capillari, aumentando di molto la distanza che l’acqua deve percorrere
tra le cellule. Quanta più distanza devono percorrere i liquidi nello stesso arco di
tempo, tanto minori saranno i nutrienti, l’ossigeno e i minerali trasportati. Come
saranno minori le tossine, i prodotti di scarto, i veleni, etc. che verranno riportati dalle
cellule al sangue. I prodotti di scarto, le tossine, etc. iniziano ad accumularsi nelle
cellule. Le pareti dei capillari così tese permettono alle proteine del sangue di
fuoriuscire e andarsi a sistemare tra le cellule. Le proteine intrappolate permettono
l’accumulo di liquidi in eccesso intorno alle cellule e questo impedisce alle cellule di
ricevere l’ossigeno di cui hanno bisogno; così il glucosio inizia a fermentare,
determinando dei cambiamenti elettrici quando gli equilibri tra i sali e i minerali
cambiano.
Le cellule ematiche ricche di ossigeno hanno carica negativa. Viaggiano lungo le
singole diramazioni dei capillari. Quando i capillari si dilatano e l’equilibrio elettrico
del nostro organismo cambia a causa di una carenza di ossigeno, queste cellule
ematiche si trovano sparse su un maggior volume di capillari, e non sono in grado di
percorrere la distanza maggiore che le separa dalle cellule. Per complicare
ulteriormente le cose, le cellule ematiche, a causa del cambiamento elettrico, iniziano
ad ammassarsi una sull’altra, causando un microscopico ingorgo nei capillari. In
questo modo i capillari si dilatano ulteriormente e un numero maggiore di proteine
fuoriesce e si va a depositare negli spazi tra le cellule. Tutto questo fa sì che si
produca più liquido intorno alle cellule e il processo si ripete fino a quando le cellule
cominciano a morire a causa della carenza di ossigeno.
11
ALTERNATIVE PREVENTIVE EFFICACI
La maggior parte delle persone, quando sono ‘ammalate’, si rivolgono alla medicina
convenzionale per risolvere il problema. Però molti ricercatori hanno scoperto che
molte cure ‘efficaci’ per le malattie hanno effetti secondari. Gli antibiotici, ad esempio,
sono efficaci nel rimuovere i batteri patogeni dall’organismo. Migliaia di vite sono
state salvate dalle infezioni batteriche grazie alla penicillina o altri antibiotici; eppure,
molti studi indicano la possibilità che il recente aumento consistente delle infezioni da
lievito di candida albicans è dovuto principalmente all’uso diffuso di antibiotici. Le
statistiche indicano che la maggior parte degli antibiotici prodotti e consumati
attualmente negli USA sono acquistati dalle industrie di pollame, latticini e carni
bovine per prevenire malattie del bestiame. Questi antibiotici rimangono nei tessuti
degli animali destinati all’alimentazione umana. Quando questi vengono macellati e
immessi sul mercato, gli antibiotici ‘immagazzinati’ vengono consumati da ciascuno
di noi, e si vanno ad aggiungere a quelli già presenti nel nostro organismo. Il
problema è che gli antibiotici possono eliminare sia i batteri utili sia quelli patogeni.
Questa situazione potrebbe creare uno squilibrio che può sfociare in una crescita
incontrollata della candida, o in molti altri problemi. Pertanto, quando usiamo gli
antibiotici, facciamo un baratto.
Spesso sacrifichiamo i batteri utili per liberarci di quelli patogeni. Anche se gli
antibiotici sono importanti nelle situazioni in cui la nostra vita è in pericolo, il loro uso
abituale per ogni tipo di malattia è da considerarsi, secondo molti medici, inadeguato,
e potrebbe addirittura rivelarsi dannoso per la salute.
Quando l’organismo scopre dei patogeni (come virus, funghi e batteri) nel sangue o
nei tessuti, le cellule del sistema immunitario circondano o ‘inghiottono’ questi
invasori. Bombardano questi patogeni con radicali liberi auto generati, detti
‘superossidi’, che gli scienziati chiamano O2. Questi ‘superossidi’ sono prodotti nelle
cellule durante il normale metabolismo cellulare, utilizzando l’ossigeno che trovano
nelle cellule ematiche dei capillari. Se il sistema immunitario non funziona
adeguatamente, come abbiamo già detto, genererà più enzimi antiossidanti per
eliminare i radicali liberi al fine di proteggere i tessuti circostanti.
12
Questo sistema di difesa anti-ossidante è di vitale importanza; senza di esso il
sistema immunitario di fatto lavorerebbe contro l’organismo, generando troppi radicali
liberi che se ne andrebbero in giro danneggiando i tessuti circostanti e l’organismo.
Anche se ci sono altri fattori, questa disfunzione del sistema immunitario ha
provocato in molti individui una epidemia di malattie auto-immuni come il lupus e
l’artrite reumatoide.
OSSIGENO:
L’ossigeno è sia portatore di vita che un ‘assassino’. É un protettore e un guardiano
importantissimo dell’organismo contro i batteri nocivi e altri organismi patogeni.
Infatti, una delle funzioni principali dell’ossigeno è la cosiddetta ‘disintegrazione’.
Brian Goulet, un Erborista Diplomato e Consulente Nutrizionale, nel suo articolo The
Magic of Aerobic Oxygen (7) ha scritto: " Rifiuti, tossine, scarti, frammenti, e tutto ciò
che non serve, è distrutto dall’ossigeno ed espulso dall’organismo. Proprio come una
casa pulita non attira le mosche, un organismo ricco di ossigeno è una fortezza
difficile da espugnare". Batteri anaerobici nocivi e virus non sopravvivono in presenza
di ossigeno; ma l’ossigeno è anche naturalmente in grado di selezionare ciò che
uccide. A differenza di farmaci e antibiotici, che in genere uccidono tutti i batteri
nell’organismo, l’ossigeno uccide solo i batteri nocivi, e permette ai batteri benefici di
proliferare, garantendo così un buono stato di salute. Le molecole di ossigeno, come
quelle contenute nei supplementi a base di ossigeno stabilizzato, sono elettroni
mancanti negli involucri esterni di ciascuna molecola e per questo motivo, l’ossigeno
attrae elettroni da ogni cosa che li possa fornire. I batteri anaerobici e i virus
anaerobici (come tutti gli esseri viventi) hanno una carica elettrica. Questi organismi
anaerobici non possono impedire che la molecola d’ossigeno rubi loro gli elettroni.
Non appena avviene questo processo, l’organismo muore. I batteri aerobici benefici
non cedono elettroni alle molecole di ossigeno; né i batteri benefici che vivono in
condizioni sia anaerobiche sia aerobiche, come gli intestini, saranno danneggiati
dall’ossigeno. Al contrario, questi organismi sono stimolati dalla presenza di
ossigeno.
13
L’OSSIGENO É PARAGONABILE A UNA VITAMINA
É scientificamente dimostrato che una buona percentuale di ossigeno nel sangue è
essenziale alla salute. I supplementi a base di ossigeno stabilizzato sono ricchi di
ossigeno nutriente. E questo ossigeno rientra nella definizione di vitamina, cioè una
sostanza presente nel cibo (o nell’ambiente), necessaria alla vita, ma non sempre
prodotta dall’organismo. Il dott. Levine definisce l’ossigeno ‘la scintilla stessa della
vita!’.
CARENZA DI OSSIGENO
Attualmente il nostro organismo soffre quotidianamente di carenza di ossigeno. Ecco
quali sono i fattori che sottraggono ossigeno all’organismo:
Stress da Intossicazione... A causa dell’acqua che beviamo, dell’aria che respiriamo
o del cibo che mangiamo, siamo normalmente soggetti ad oltre 70.000 inquinanti
tossici, molti dei quali non esistevano fino a dieci anni fa. L’ossigeno è indispensabile
perché l’organismo cerchi di metabolizzare ed eliminare queste sostanze chimiche
letali.
Stress Emozionale... L’adrenalina e gli ormoni connessi all’adrenalina sono prodotti
dall’organismo in situazioni di stress emozionale (cioè quotidianamente per molti di
noi). L’organismo è obbligato a usare l’ossigeno disponibile per metabolizzare queste
sostanze chimiche, eliminarle e ristabilire l’equilibrio metabolico.
Traumi Fisici e Infezioni ... I batteri e i virus possono essere causa di grande stress
per il sistema immunitario. In questi casi, il sistema immunitario è privato
dell’ossigeno necessario alle normali funzioni metaboliche dell’organismo.
Diminuzione dell’ossigeno disponibile nell’atmosfera ... Studi hanno indicato che il
maggiore inquinamento ambientale e la distruzione delle piante ha ridotto la quantità
di ossigeno (fino al 50%!) nell’atmosfera durante gli ultimi 200 anni.
Alimentazione Scorretta ... I grassi saturi riducono la quantità di ossigeno nel sangue.
I cibi ad alto contenuto di grassi e scarso valore nutritivo (come le ‘il cibo spazzatura’
e quello molto elaborato) ne contengono meno della metà rispetto agli alimenti a
base di carboidrati composti.
14
Mancanza di Esercizio… L’esercizio aumenta il metabolismo e la quantità di
ossigeno che immettiamo nell’organismo, aiutando così a depurare l’organismo dalle
tossine accumulate. Uno stile di vita sedentario riduce la capacità dell’organismo di
eliminare gli inquinanti tossici e di svolgere le sue funzioni metaboliche normali.
Razionale d'uso del CELLFOOD
Il prodotto CELLFOOD deve annoverarsi tra gli integratori alimentari. In realtà
risponde efficacemente ad un principio non solo di integrazione, ma anche
terapeutico in virtù della sua composizione, ma soprattutto del suo meccanismo
d'azione.
La composizione di questo prodotto comprende una grande quantità di minerali in
traccia. Queste sostanze si sono rivelate indispensabili per il corretto svolgimento di
molte, se non tutte, reazioni chimiche e biochimiche nell'ambito del metabolismo
animale. La caratteristica distintiva del prodotto è quella di presentare i minerali sotto
forma di colloide, in modo da ottimizzarne l'assorbimento, ma soprattutto rendere
disponibile le sostanze solo in caso di effettiva necessità.
Comprende poi 34 enzimi, tra i fondamentali del metabolismo e 17 aminoacidi, tra cui
gli essenziali.
Già così si potrebbe parlare di una ottima integrazione. Senza entrare nel merito del
perché sia necessaria l'integrazione sia per il sano che per il paziente.
La caratteristica distintiva che rende il prodotto unico nel suo genere, è il solfato di
deuterio. Questa sostanza deriva da una formulazione particolare ed esclusiva in cui
il deuterio riesce a rimanere stabile, (cosa pressoché impossibile per anni), fino a
quando non trova un tessuto a domanda di ossigeno. In questo caso viene attivato
da una reazione con l'acqua sulla quale agisce indebolendone i legami molecolari.
Ciò porta alla liberazione di ioni H+ e O-.
Gli H+ verranno utilizzati per il compenso metabolico dell'eventuale acidosi, mentre
gli ioni O- incontreranno un radicale libero dell'ossigeno, O+ e da questa unione
scaturisce ossigeno molecolare.
15
Ecco che si realizzano tre importanti azioni:
Eliminazione di un radicale libero dell'ossigeno
Risparmio di uno scavenger
Produzione di ossigeno nascente
E non va dimenticato che questo succede mentre alla cellula arrivano gli altri
componenti dell'integratore, mettendo, dunque, a disposizione della stessa cellula sia
una maggiore quantità di ossigeno per il proprio lavoro, (formato in loco e non
derivante dalla respirazione, per questo detto Nascente), sia materiale di costruzione
metabolica indispensabile.
In conclusione si può affermare che l'integratore CELLFOOD sia necessario per le
azioni di drenaggio cellulare ed ottimizzazione delle riserve energetiche, sia in caso
di aumento delle necessità metaboliche, sia in caso di patologia e sia, infine, come
coadiuvante nel corso di terapie chimiche allo scopo di ridurne gli effetti collaterali.
CHI DOVREBBE USARE CELLFOOD?
La risposta è semplice. Chiunque sia interessato a un approccio olistico alla salute e
al benessere (ovvero a prevenire problemi di salute, piuttosto che curarli dopo che si
sono manifestati) trarrà beneficio dall’uso di CELLFOOD. Il nostro organismo ha
bisogno di una consistente quantità di ossigeno per funzionare in modo corretto.
http://www.eurodream.net/site/prodotti/
----------------------------------------------------------------------------------------------------------------NOTE:
1. Guyton, Arthur C. The Textbook of Medical Physiology, (5th Edition.) Pennsylvania: WB Saunders Co., 1976.
2. West, C. Samuel. The Golden Seven Plus One, (Seventh Printing), Utah: Samuel Publishing, April 1988.
3. Levine, Dott. Stephen e Kidd, Dr. Parris M. (co-autori): "Antioxidant Adaptation" e "Immunity, Cancer, Oxygen, and Candida Albicans".
Let's Live, August, 1986.
4. Donsbach, Kurt. Oxygen - Oxygen - Oxygen. Rockland Corporation: 1993; 13.
5. Rothshild, Peter R. e Fahey, William. Free Radicals, Stress and Antioxidant Enzymes. University Labs Press, Honolulu, HI: 1991; 3-4
6. Ayur-Ved, Maharishi. Freedom from Disease: How to Control Free Radicals. Veda Publishing, Toronto, Canada: 1993.
7. Goulet, Brian. "Confessions of a Herbalist: The Magic of Aerobic Oxygen", Focus on Nutrition - The Canadian Journal of Health &
Nutrition. (NUmero 21), Burmaby, BC, 1989. Ademic Press, New York, 1977.
16