9 - VERTEBRATI o CRANIOTI Colonna vertebrale ossea o cartilaginea, che diventa il principale sostegno del corpo, e scatola scheletrica (cranio) a protezione dell’encefalo. AGNATI: pesci senza mascelle (Siluriano e Devoniano) I primi vertebrati non possedevano mascelle e mandibole né pinne pari. Probabilmente si nutrivano filtrando i sedimenti ricchi di materiale organico. Abbondanti nei mari del Paleozoico. Agnati estinti corazzati: Ostracodermi Organismi detritivori, i primi vertebrati probabilmente utilizzavano una pompa muscolare faringea anziché l’ancestrale epitelio ciliato per promuovere il flusso dell’acqua attraverso il faringe Agnati viventi: i Ciclostomi lampreda Myxinoidea Privi di vertebre ma provvisti di cranio: Cranioti invertebrati? Petromyzontiformes Gnatostomi: vertebrati provvisti di mascelle (Devoniano inferiore) Placodermi: i primi vertebrati con mascelle Placodermi pinne pari Un’altra importante novità dei primi gnatostomi è la comparsa di due paia di pinne laterali. Ciò ha consentito ai questi animali di muoversi con rapidità e precisione nell’acqua, portando all’affermazione di abitudini predatorie. Gli organi di senso presenti nel capo diventano sempre più sofisticati e sono controllati da un encefalo più voluminoso. Devoniano: si separano le due linee di pesci moderni: i Condroitti (pesci cartilaginei, prevalentemente marini) e gli Osteitti ( pesci ossei, in origine di ambienti d’estuario) Coda eterocerca Nei condroitti (squali, razze) sono di solito presenti 5 paia di fessure branchiali. L’epidermide è rivestita di minuscoli dentelli cornei, le scaglie placoidi Osteichthyes (Osteitti, pesci ossei) Sulla base della diversa morfologia delle pinne, i pesci ossei vengono suddivisi in due sottoclassi: Sarcopterigi e Attinopterigi. I Sarcopterigi comprendono oggi i Dipnoi e i Crossopterigi celacantidi. Gli attinopterigi comprendono tre gruppi: Condrostei, Olostei e Teleostei. I Teleostei sono oggi la classe di pesci più ampia e diversificata (oltre 24.000 specie, marine e d’acqua dolce). Latimeria chalumnae, un sarcopterigio. La pinna è sostenuta soprattutto da pterigiofori e contiene muscoli associati a queste ossa Attinopterigio. Negli Attinopterigi la pinna è sostenuta soprattutto da lepidotrichi, sottili strutture ossee di origine dermica I primi osteitti avevano polmoni e branchie Nei primi osteitti erano presenti due diverticoli dorsali o ventrali del faringe, riccamente vascolarizzati, le sacche polmonari, un apparato che permetteva al pesce di utilizzare aria per la respirazione quando l’acqua era poco ossigenata Le sacche polmonari sono ancora presenti nei sarcopterigi viventi Protopterus (Dipnoi) Con il passaggio all’ambiente marino, più stabile, le sacche polmonari si sono trasformate negli Attinopterigi in un organo impari non più collegato al faringe, la vescica natatoria (controllo della galleggiabilità, contiene ossigeno). Con il perfezionamento della vescica natatoria fu possibile passare, attraverso forme intermedie, alla coda omocerca, che esercita la propulsione solo in avanti. L’apparato vascolare dei vertebrati è, come nel lombrico, di tipo chiuso. Il cuore è però in posizione ventrale rispetto al canale alimentare. I vasi nei quali il sangue circola sono le arterie (il sangue vi si muove dal cuore alla periferia), le vene (dalla periferia al cuore) e i capillari. La parete di arterie e vene comprende, oltre a un endotelio interno, strati di tessuto connettivo e muscolare liscio. I capillari sono rivestititi solo dall’endotelio e sono la sede degli scambi di materiali. arteria vena Devoniano superiore (ca 360 maf): i primi vertebrati Tetrapodi, gli Anfibi Il possesso di pinne carnose e sacche polmonari ha permesso a forme derivate dai Sarcopterigi di colonizzare l’ambiente terrestre, quando questo è divenuto abitabile. I primi anfibi sono apparsi nel Devoniano. Gli ancestrali anfibi del Devoniano rappresentarono i primi Tetrapodi, vertebrati provvisti di due coppie di arti. Un’importante apomorfia dei Tetrapodi è la presenza di coane (narici posteriori aperte nella bocca) arto Pinna con attaccatura mobile (polso) pinna collo e polsi mobili, testa appiattita, gabbia toracica espansa da animale terrestre da pesce Tiktaalik: Canada, ~ 383 Ma Pinne, scaglie, mascelle primitive Le coane sono due aperture situate sulla volta della bocca. Esse mettono in comunicazione le fosse nasali con la parte superiore del faringe (rinofaringe) Le narici nei pesci hanno una apertura esterna Fosse nasali coana narice ~ 374-359 Ma: Paesaggio del tardo Devoniano, con piante (licopodi arborei) e anfibi primitivi (Ichthyostega) Amphibia (Anfibi) Attualmente sono noti circa 4500 diverse specie di anfibi, popolazione residua di una fauna ben più ricca, stando alla documentazione fossile. La classe degli anfibi comprende tre ordini: Apodi, Urodeli e Anuri. Epidermide di anfibio Caratteri generali degli anfibi: Due paia di arti per la locomozione terrestre e per il nuoto; dita in numero di 4 o 5; pinne pari assenti. Respirazione: negli Anuri è polmonare e cutanea nell’adulto, tramite branchie nello stadio larvale. Polmoni sacciformi a parete sottile con un’unica cavità interna. Cuore triloculare, con due atri e un ventricolo. Il setto interatriale è incompleto negli Urodeli, nei quali la respirazione polmonare è assente o incompleta. Fecondazione esterna o interna, segmentazione oloblastica, annessi embrionali assenti, lo sviluppo comprende uno stadio larvale acquatico che metamorfosa nell’adulto. Principale forma di escrezione dell’azoto: ammoniaca nella larva, urea o acido urico nell’adulto (anuri). Ciclo della rana AMNIOTI Derivati da anfibi arcaici nel Carbonifero (ca 340 milioni di anni fa), gli amnioti hanno perfezionato l’adattamento all’ambiente terrestre con una serie di nuove strutture e meccanismi fisiologici, in particolare con l’evoluzione di: - Uova cleidoiche, racchiuse in un involucro coriaceo o rigido, con abbondante vitello e provviste di riserva idrica (albume). - Annessi extraembrionali. L’embrione si sviluppa in una cavità piena di liquido (amnios), che riproduce l’ambiente acquatico. Problemi affrontati: Acqua nutrizione respirazione eliminazione scorie metaboliche 225 Ma 320 Ma Sauropsids 340 Ma The amniote radiation I Rettili sono un gruppo parafiletico perché escludono Mammiferi e Uccelli, che con i rettili condividono un antenato comune. Insieme, invece, Rettili, Mammiferi e Uccelli formano un gruppo monofiletico: gli AMNIOTI I rettili odierni comprendono circa 6000 specie. Secondo la sistematica tradizionale essi sono suddivisi in quattro sottoclassi: Cheloni (tartarughe e testuggini), Rincocefali (due sole specie viventi, entrambe del genere Sphenodon), Squamati (Lacertidi, Ofidi, Anfisbenidi), Loricati (coccodrilli, caimani, gaviali e alligatori). Altre importanti apomorfie degli amnioti - epidermide impermeabile, ancestralmente con squame cornee - Un efficiente rene capace di eliminare le scorie metaboliche con un basso consumo di acqua (efficiente recupero di acqua dal filtrato) - Polmoni di consistenza spugnosa con numerosi alveoli. Efficiente muscolatura e sistema scheletrico atti a sostenere un’intensa ventilazione. - Apparato cardiocircolatorio più avanzato. I dinosauri, una linea di arcosauri apparsi nel Triassico ~ 230 Ma furono i vertebrati terrestri dominanti per 135 My, cioè dall’inizio del Giurassico ~ 200 Ma fino alla fine del Cretaceo ~ 65 Ma) I dinosauri possono essere definiti come arcosauri con arti eretti 65 Ma: estinzione di massa del Cretaceo 170 Ma: da un gruppo di dinosauri carnivori (Tecodonti) si separarono gli uccelli (Avia) Principali caratteri diagnostici degli Ucceli Corpo ricoperto da penne, derivate dalle squame. Apparse probabilmente come strutture termoisolanti (insieme all’endotermia), sono poi state adattate per il volo. L’evoluzione del volo ha comportato profonde modifiche nell’apparato scheletrico (ossa particolarmente robuste ma anche leggere, per la presenza di estese cavità interne; forte riduzione delle ossa della mano, comparsa dello sterno per i muscoli pettorali) e nell’apparato respiratorio (polmoni provvisti di sacche aeree e altamente perfezionati per scambi gassosi più efficienti). Contorno della bocca rivestito da un rinforzo corneo (becco) e scomparsa dei denti - Cova delle uova e cure parentali. I mammiferi si sono originati circa 225 milioni di anni fa da un progenitore cinodonte. I mammiferi sono gli ultimi sinapsidi viventi Sotto-classe Synapsida, ordine Therapsida, sottoordine Cynodontia, Procynosuchus Mammalia (Mammiferi): amnioti endotermi con peli ALTRE APOMORFIE DEI MAMMIFERI: Oltre ai peli e all’endotermia, i mammiferi possiedono numerose altre apomorfie: - Ghiandole sudoripare, con funzione di termoregolazione. - Ghiandole mammarie (derivate probabilmente da ghiandole sudoripare) - Sistema cardiocircolatorio altamente perfezionato, con cuore suddiviso in 4 compartimenti. Eritrociti anucleati. - Nel cavo orale una paratia orizzontale (palato duro e palato molle) separa completamente la via aerea e quella alimentare (che però restano confluenti nel tratto faringeo, il che permette di respirare con la bocca). - Gli arti hanno assunto un assetto perfettamente parallelo a quello del piano di simmetria (sagittale mediano); questa condizione si è evoluta indipendentemente anche nei dinosauri - Denti difiodonti (ricambiati una sola volta), pronunciata eterodonzia e specializzazione della dentatura in relazione alla dieta. - palpebre mobili e padiglioni auricolari Mammalia (Mammiferi) Apparsi circa 225 milioni di anni, all’inizio del Triassico, hanno condiviso precariamente l’ambiente terrestre con i dinosauri, dominanti, per 150 milioni di anni. Alla fine di questo lunghissimo periodo, quando i dinosauri hanno subito una rapida estinzione, i mammiferi hanno goduto di una poderosa esplosione adattativa. Mammalia (Mammiferi) I mammiferi sono il gruppo di animali che maggiormente attinge alle risorse alimentari vegetali in tutte le loro forme. Essi si sono coevoluti con le angiosperme, esercitando su di esse una forte pressione evolutiva che ha portato allo sviluppo di una grande varietà di strutture e meccanismi difensivi (foglie coriacee, spine, rivestimenti lignificati, sostanze sgradevoli e/o tossiche, etc). I mammiferi viventi comprendono tre sottoclassi, Proteri, Metateri, Euteri. echidna ornitorinco I mammiferi Metateri (marsupiali) e Euteri sono vivipari e producono una placenta che connette l’embrione in sviluppo all’utero materno