Una malattia della pelle di cui difficilmente si parla: ne è affetto il 3

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PRIMO PIANO
A cura di A.DI.PSO.*
La Psoriasi
Una malattia della pelle di cui difficilmente si parla:
ne è affetto il 3% della popolazione italiana
a Psoriasi, malattia della pelle molto comune,
ma assolutamente non contagiosa, insorge in
modo imprevedibile: essa consiste in una
crescita anomala di alcune cellule cutanee, i
cheratinociti, e in una reazione infiammatoria che porta
alla formazione di placche arrossate con bordi netti e
ben definiti, che presentano le caratteristiche squame
di colore argenteo.
Ciò che viene a modificarsi, nella Psoriasi, è la
velocità di riproduzione delle
cellule epidermiche: in
condizioni normali queste
cellule maturano in 21-28
giorni e l’effetto di questo turnover non è visibile, mentre
nella Psoriasi esse, per
maturare, impiegano soltanto
da due a sei giorni e lo fanno
in modo incompleto,
accumulandosi verso la
superficie e provocando, di
conseguenza, la formazione
delle placche.
Tutto ciò è causato da un
meccanismo di tipo autoimmune e mediato dai linfociti;
ciò significa che il sistema immunitario dell’individuo
comincia a reagire contro i suoi stessi tessuti (in questo
Lieve
Moderata
Grave
pugliasalute
caso le cellule della pelle) provocando la formazione
delle caratteristiche placche infiammate.
Questa malattia viene classificata lieve, moderata
o grave a seconda del grado di desquamazione e
arrossamento della pelle e sulla base della percentuale
di superficie corporea interessata. Generalmente, per
stabilirne la gravità, viene utilizzato l’Indice dell’Area
e della Gravità della Psoriasi (PASI), un sistema di
misurazione obiettivo che tiene conto di indicatori quali,
appunto, l’arrossamento, lo
spessore delle placche e il livello
di desquamazione. Il PASI si
basa su un punteggio che va da
0 a 72: più il punteggio è
elevato, maggiore è la gravità
della malattia.
Benché la Psoriasi possa
interessare ogni parte del corpo,
viene più comunemente
osservata a livello di gomiti,
ginocchia, cuoio capelluto,
mani, piedi e organi genitali.
In alcuni casi le zone
interessate, soprattutto quando si tratta del viso o degli
organi genitali, diventano un fattore di grande importanza
sul piano relazionale e spesso costituiscono un elemento
di discriminazione anche a livello
sociale: per questo motivo, oltre agli
Classificazione della Psoriasi
evidenti effetti fisici, questa malattia
% di pazienti affetti % di superfice corporea Punteggio PASI
da Psoriasi
interessata
(max=72)
può avere anche un significativo
impatto negativo sulla qualità della
75-80
<2
<10
vita del paziente, con ripercussioni
15-20
2-9
10-50
che possono eguagliare o persino
5-10
>10
50-72
- venti -
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superare quelle di altre malattie croniche, come le
cardiopatie coronariche o le pneumopatia ostruttiva
cronica (COPD).
Alcune forme di Psoriasi colpiscono una persona
su 50 della popolazione mondiale, il che equivale
a 5,7 milioni di individui in Europa, a 4,2 milioni
negli Stati Uniti e a 130 milioni circa in tutto il
mondo. La malattia compare spesso in una fascia
d’età compresa fra gli 11 e i 45 anni, ma può
svilupparsi a qualsiasi età. Infatti, circa il 10-15%
dei pazienti affetti da Psoriasi viene colpito dalla
malattia prima dei 10 anni e a volte nella prima
infanzia; essendo una patologia cronica e incurabile
essa richiede un trattamento sicuro e indicato per
le cure a lungo termine
Gravità e forme della psoriasi
Il riconoscimento di questa malattia si basa quasi
interamente sull’osservazione clinica, sul tipo e sulla
localizzazione delle lesioni; raramente è necessaria l’analisi
di campioni di pelle per la conferma della diagnosi.
Esistono varie forme di Psoriasi, che non soltanto sono
caratterizzate da un aspetto diverso, ma richiedono anche
differenti tipi di trattamenti.
Principali forme con manifestazioni cutanee
1. Psoriasi volgare a placche: è la forma più comune
e rappresenta il 75-80% dei casi complessivi di Psoriasi; si
manifesta per lo più fra i 20 e i 40 anni di età ed è
caratterizzata da chiazze di pelle arrossata, che aumentano
di dimensioni nel tempo, fino a diventare le classiche placche
ispessite e in rilievo, coperte da squame di colore bianco
argenteo. Le aree più comunemente interessate sono:
ginocchia, gomiti, cuoio capelluto, la zona dietro l’orecchio,
osso sacro, ombelico, l’area compresa tra glutei e genitali.
2. Psoriasi guttata: questa forma, che colpisce circa il
15-20% della popolazione colpita, interessa più
comunemente i bambini ed è caratterizzata da
lesioni a forma di goccia, di diametro variabile,
con presenza di squame molto sottili,
prevalentemente sul tronco, più raramente sul
viso.
3. Psoriasi inversa: questa forma predilige
zone quali le pieghe o i solchi della pelle, come
le ascelle o l’inguine, la zona sottomammaria,
cioè la, parte inferiore dei seni cascanti, o le
pieghe della pelle dei pazienti obesi. Le lesioni
sono in genere lisce e arrossate, ma non
presentano quasi mai desquamazione.
4. Psoriasi pustolosa: si tratta di una forma
meno comune, che interessa circa il 2% delle
persone ammalate; è più difficile da trattare,
mostra livelli di gravità molto diversi e colpisce
generalmente pazienti anziani. Può presentarsi
come nuova o come una ripresa
dell’infiammazione della Psoriasi a placche ed
è caratterizzata da chiazze eritemato-
pugliasalute
desquamative, specialmente sulle mani e sulle piante dei
piedi, circondate da pustole ripiene di pus.
5. Psoriasi eritrodermica: è rara (1-2% dei pazienti)
ma rappresenta la più grave forma di Psoriasi, poiché
caratterizzata da lesioni di tipo infiammatorio che possono
provocare un arrossamento molto accentuato di tutta o della
maggior parte della superficie corporea. Viene scatenata da
fattori molto diversi e si verifica mediamente intorno ai 50
anni di età, colpendo generalmente individui affetti da
Psoriasi cronica a placche.
Manifestazioni extracutanee
1. Artrite Psoriasica (circa il 23%): è una patologia
molto dolorosa caratterizzata dall’erosione delle articolazioni
e da lesioni della pelle che causa infiammazioni all’interno
e intorno alle articolazioni. Le persone affette da artrite
psoriasica accusano un progressivo dolore delle giunture
e gonfiore, spesso abbinato ad arrossamenti della pelle e a
desquamazione.
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2. Psoriasi delle unghie (fino
al 50% [80% nei pazienti con Artrite
Psoriasica]): si manifesta con ampie
e profonde fossette nelle unghie.
Sebbene i cambiamenti delle unghie
si manifestino nella maggior parte
dei pazienti affetti da psoriasi, in
alcuni casi (circa il 4%) la Psoriasi
delle unghie è il primo segno della
malattia
Cause della psoriasi
Le cause esatte della malattia
sono sconosciute, ma si ritiene che
* Bardana – Lappola
abbia una componente genetica,
poiché il 40-60% dei pazienti
presenta casi di Psoriasi in famiglia: essa verrebbe trasmessa
per via ereditaria e scatenata da fattori ambientali e psicoemotivi, quali stress psicologico, traumi della pelle, farmaci
e infezioni.
Per molti anni si è ritenuto che la Psoriasi fosse
principalmente una malattia della pelle, che interessasse
cioè le sole cellule cutanee. Negli ultimi anni, invece, è
stato evidenziato che essa è una “patologia immunomediata”, dovuta cioè ad un’anomalia del sistema
immunitario, per cui alcuni globuli bianchi, i linfociti T,
aggrediscono le cellule dell’epidermide causando l’insorgere
della malattia. In altre parole, il sistema immunitario, che
normalmente protegge l’organismo dall’invasione di elementi
estranei, viene in qualche modo stimolato per errore ad
aggredire le cellule cutanee dell’individuo stesso. Ciò
provoca l’accelerazione del ciclo di crescita di queste cellule
che iniziano ad accumularsi, formando le caratteristiche
lesioni. Per questa ragione, la Psoriasi viene spesso definita.
Ciò è confermato dal fatto che i farmaci che sopprimono
il sistema immunitario contribuiscono al trattamento della
Psoriasi, così come le ciclosporine, che sopprimono in modo
specifico l’attività delle cellule T.
L’impatto
sulla qualità della vita
La Psoriasi non è una
malattia contagiosa né mortale,
ma attualmente è inguaribile e
i trattamenti esistenti mirano a
contenerne i sintomi e a
ridimensionarne la gravità. È
una malattia imprevedibile, che
sorprende il malato con fasi
improvvise di riacutizzazione
non associate a specifiche cause
scatenanti.
Sgradevole e fastidiosa
quando si presenta in modo
lieve, la psoriasi nelle forme
moderate e severe ha un forte
impatto emotivo sul paziente
e causa una riduzione della qualità della vita pari ad altre
patologie gravi ed invalidanti quali il cancro, il diabete,
l’artrite o la depressione; spesso è proprio la depressione
che emerge e rende più dolorosa la malattia, portando
addirittura alcuni pazienti a considerare il suicidio come la
sola alternativa alla vergogna e alla mortificazione.
Infatti le manifestazioni fisiche sulla pelle rappresentano
per i malati di psoriasi un grosso ostacolo nelle relazioni
con gli altri: l’imbarazzo nel mostrarsi, il proibirsi di
frequentare luoghi di svago come la piscina o il mare, la
scarsa informazione su questa patologia e le imprevedibili
reazioni delle persone, sono tutti elementi che pian piano
portano i pazienti a vivere situazioni di emarginazione.
Alcune indagini sulla qualità di vita degli psoriasici e
sul modo in cui affrontano la malattia, hanno mostrato che
ben il 20% dei pazienti si sente escluso a causa della sua
condizione e molto spesso perde addirittura il lavoro.
L’imbarazzo è così grande che il 75% cerca di
nascondere in tutti i modi le manifestazioni cutanee della
malattia e perde fiducia in sé, vedendo perfino compromesse,
nel 35% dei casi, le proprie relazioni interpersonali di tipo
sessuale. L’indagine mostra, inoltre, che il 30% delle
persone colpite dalla psoriasi soffre di disturbi del sonno
e il 54% si dichiara depresso, tanto che spesso (10%dei
casi) desidera morire o addirittura (5%) pensa al suicidio.
Le difficoltà di convivere con la psoriasi sono enormi:
l’unico modo per consentire ai pazienti minori sofferenze
fisiche ed emotive è quello di favorire una corretta
informazione sulla malattia, sensibilizzare l’opinione
pubblica sul rispetto delle persone colpite e fare in modo
che le terapie più recenti ed efficaci possano essere a
disposizione di tutti i pazienti.
* È una pianta molto apprezzata dalla medicina popolare che, fin
dall'antichità, la utilizzò nella cura delle dermatosi (eczema, psoriasi)
e per le sue proprietà diuretiche e depurative, si utilizzano le sue radici
e le sue foglie
*Associazione Nazionale per la difesa degli Psoriasici
pugliasalute
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