Sergej Krylov
nato a Mosca in una famiglia di musicisti, Sergej Krylov
inizia lo studio del violino a cinque anni e dopo appena
un anno tiene il suo primo concerto. All’età di dieci anni
debutta con l’orchestra e affronta i primi impegni concertistici di rilievo, esibendosi in
Russia, Cina, Polonia, Finlandia e Germania; incide appena sedicenne il Concerto di
Mozart K. 219 e registra trasmissioni per la Radio e la Televisione sovietica. In giovane età Sergej Krylov conquista il Primo Premio al Concorso Internazionale “R. Lipizer”
di Gorizia e, dopo un periodo di perfezionamento con Salvatore Accardo, raggiunge
fama internazionale vincendo il Concorso “A. Stradivari” di Cremona e il Concorso “F.
Kreisler” di Vienna. Da quel momento intraprende una prestigiosa carriera concertistica che lo porta a esibirsi alla Philharmonie di Berlino e di Monaco, al Musikverein e
alla Konzerthaus di Vienna, all’Auditorium di Radio France a Parigi, al Megaron di
Atene, alla Suntory Hall di Tokyo, ai Festival di Santander e di Granada, al Prague
Spring Festival, al Teatro Colon di Buenos Aires e al Teatro alla Scala di Milano. Sergej
Krylov ha lavorato con prestigiose orchestre, tra cui la Vienna Symphony Orchestra, l’English Chamber Orchestra, la St. Petersburg Philharmonic, la Camerata Academica Salzburg, l’Orchestra “Giuseppe Verdi” di Milano, la NHK di Tokyo, la Filarmonica
Ceca, la Filarmonica Toscanini di Parma, la Philharmonisches Staatsorchester di Amburgo e molte altre. Tra le personalità
artistiche con cui ha collaborato, il rapporto di amicizia e stima con Mstislav Rostropovich ha rappresentato un momento
importante della sua carriera artistica e con lui ha lavorato in varie occasioni nel recente passato. Tra gli altri direttori figurano
i nomi di Vladimir Ashkenazy, Julian Kovatchev, Nicola Luisotti, George Pehlivanian, Jutaka Sado, Saulus Sondezkis, Zoltan
Kocsis, Gunter Herbig, Muhai Tang e Yuri Bashmet. Oltre ai concerti con orchestra, Sergej Krylov si dedica regolarmente al
repertorio cameristico e nel corso degli anni ha lavorato con partner quali Maxim Vengerov, Misha Maisky, Yefim Bronfman,
Yuri Bashmet, Bruno Canino, Mikhaïl Rudy, Nabuko Imai e Lilya Zilberstein. La sua discografia include registrazioni per EMI,
Melodya e Agorà.
Programma
Prima parte
J.S. Bach
Adagio
Fuga, Allegro
Siciliana
Presto
L. van Beethoven
Sonata n. 8 in Sol magg.
per violino e pianoforte
Allegro assai
Tempo di Minuetto
Allegro vivace
Giuseppe Andaloro
nato a Palermo nel 1982. Vincitore del 55° Concorso
Ferruccio Busoni di Bolzano nel 2005, del 5th London
World Piano Competition nel 2002, e di numerosi altri prestigiosi premi pianistici internazionali, ha studiato con Sergio Fiorentino e Vincenzo Balzani e si è diplomato giovanissimo con lode e
menzione speciale al Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano. Si è esibito a rinomati festival,
fra cui il Salzburg, il Ruhr-Klavier, il Due Mondi di Spoleto, il Mecklenburg-Vorpommern, lo
Young Prague, il Pleven, il Ravello, il MusicaMuseo di Ancona, il Duszniki-Zdrój Chopin e il
Sendai Classical, oltre che presso prestigiose sale da concerto e auditorium, come la Großes
Saal e la Wiener Saal del Mozarteum di Salisburgo, la Royal Festival Hall, la Mansion House e la
Queen Elizabeth Hall di Londra, lo Sheldonian Theatre di Oxford, la Salle Gaveau, il Palais des
Arts e la Salle Cortot di Parigi, la Sumida Triphony Hall, la Pablo Casals Hall e il Metropolitan Art
Museum di Tokyo, il Parco della Musica, il Palazzo del Quirinale e l’Auditorium Santa Cecilia di
Roma, il Fernández Blanco Museum di Buenos Aires, la Klavierhaus di New York, l’Anfiteatro
Simón Bolívar di Città del Messico, il Gasteig di Monaco, Walter Hall di Toronto, City Hall di
Hong Kong, l’Auditório Sodre di Montevideo, Harenberg City-Center di Dortmund, la Dvorák
Hall di Praga, il Teatro Oriente di Santiago del Cile, la Kjtara Hall di Sapporo, il Politeama e il
Teatro Massimo di Palermo, il Teatro San Martín di Tucumán, la Phoenix Hall di Osaka,
l’Auditório do Rivoli di Porto, il Mohamed Théâtre di Rabat, la Philharmonia di Cracovia, la Grand Hall di Sendai, la Bass Performance Hall di Fort Worth, l’Auditorium Recanati di Tel Aviv e la Old Mutual Hall di Pretoria. Il suo vasto repertorio spazia da
Bach ed Händel a Messiaen, Ligeti e Kapustin. Andaloro ha eseguito tournées e concerti con acclamate orchestre internazionali, fra cui la London Philharmonic Orchestra, la Philharmonische Camerata Berlin, i London Mozart Players, l’Orchestra
Haydn di Trento e Bolzano, la Filarmonica del Teatro San Carlo di Napoli, la Sapporo Philharmonic Orchestra, la Czech Philharmonic Orchestra, la Sinfonica Nacional do Porto, la Latvian Philharmonic, la Miskolc Philharmonic, la Filarmonica di Padova e
del Veneto, la Nuova Orchestra Scarlatti di Napoli, la Filarmonica di Roma e del Lazio. Ha collaborato con noti direttori
d’orchestra come G. Noseda, T. Bugaj, A. Buribayev, M. Güttler, D. Renzetti, A. Parrot, U. Toshiaki, O. Rudner, A. Shelley, D.
Moles, P. Altrichter, G.G. Ráth, G. Neuhold, G. Lanzetta, O. Balan, L. Jia e G. Guersman, fra gli altri, e in duo e in ensemble con
noti artisti, fra cui Sarah Chang, Sergej Krylov, Francesco Senese, Tatsuo Nishie, Anna Tifu, Gabriele Cassone, Anton Dressler,
Umberto Clerici, Tetsuo Harada e Simonide Braconi. Ha registrato per Radio3-Rai Italia, Radio France, NHK-BS2 Tokyo, London
Radio3, Radio Portoguesa, RTSI Lugano, Radio Allegro di Joaennesburg, per la Suonare records (Michelangeli Editore), per la
Fontec e la Naxos. E’ componente di giurie di concorsi pianistici internazionali e tiene master-classes in Italia e all’estero. E’
anche attivo come compositore e direttore d’orchestra. Nel 2005 è stato premiato per Merito Artistico dal Ministero per i
Beni e le Attività Culturali. Fra i prossimi impegni una “World Première” della 17th Piano Sonata di Nikolai Kapustin (dedicata
a Giuseppe Andaloro), tournée in Giappone con la NHK Symphony Orchestra Tokyo, tour di concerti in U.S.A., Europa e Sud
America.
Sonata n. 1 in Sol min. BWV 1001
per violino solo
Seconda parte
I. Albeniz
Libro primo n.3 "Corpus Christi en Seville"
da “Iberia” , per pianoforte
M. de Falla
Suite Popolare Spagnola
per violino e pianoforte
El paňo moruno
Nana
Cančion
Polo
Asturiana
Jota
P. de Sarasate
Fantasia sulla "Carmen" di Bizet
per violino e pianoforte
Note al Programma di sala
J.S. Bach
Sonata n. 1 in Sol min. BWV 1001 per violino solo
Le Sonate e partite per violino solo (BWV 1001–1006) di J. S. Bach furono composte nel
1720. Bach compose questi brani, per violino solo, per affrontare la sfida di esprimere la completa armonia della musica, come lui la concepiva, su uno strumento tradizionalmente melodico
senza l’accompagnamento del basso continuo. Nei quattro tempi in cui la sonata è divisa il grande compositore tedesco sfoggia peculiarità ritmico-agogico-melodiche frutto della sua onnivora
capacità di fruire gli stili musicali a lui coevi.
L. van Beethoven
Sonata n. 8 in Sol magg. per violino e pianoforte op. 30 n. 3
Allegro assai - Tempo di Minuetto - Allegro vivace
Questa Sonata in sol maggiore fu l'ultima del gruppo dedicato ad Alessandro I di Russia,
pubblicato dal "Bureau d'Arts et d'industrie" di Vienna nel corso del 1803. Molto equilibrata e
concisa nei suoi caratteri espressivi, che si succedono in armoniosa contrapposizione, in essa
Beethoven si avvale di una scrittura semplice ed essenziale, evitando, una volta tanto, la ricerca
e la sperimentazione, per riscoprire invece spiritose agilità. L’ “Allegro assai", d'una irruenza
appena trattenuta da episodi contrappuntistici brevi e lirici è seguito da un "Tempo di Minuetto,
ma molto moderato e grazioso", in mi bemolle maggiore, malinconicamente effusivo; chiude
infine un "Allegro vivace", arioso e dal ritmo ininterrotto, dal carattere circolare quasi come un
moto perpetuo. Qui il motivo principale, già accennato sul finire del tempo precedente, fiorisce
di trilli e acciaccature, esprimendo una gioiosa e spensierata vitalità. Tali caratteristiche conferiscono a questa Sonata un posto di assoluto rilievo nella produzione beethoveniana per violino e
pianoforte.
Provincia Regionale di Caltanissetta
Assessorato Cultura
Istituto Musicale
Stagione Concertistica
2007 / 2008
I. Albeniz
(da Iberia I libro) n.3 "El Corpus en Sevilla" per pianoforte
Le suite per pianoforte del grande compositore spagnolo della seconda metà dell’800
Albeniz sono stati a giusto titolo considerate fra le più rappresentative musiche pianistiche testimoni della Spagna. Possono essere considerati dei brevi poemi sinfonici per pianoforte motivati
dall’amore del compositore per la propria terra. Il primo quaderno venne eseguito per la prima
volta il 9 maggio del 1906 alla Salle Pleyel di Parigi. Il terzo brano qui è seguito e il più descrittivo
dell’intera Suite, ed evoca le atmosfere della città di Siviglia durante la processione del Corpus
Christi. Il brano inizia con quattro colpi di tamburo che annunciano una marcia basata su un
motivo di origine castigliana. Di grande effetto e il gigantesco crescendo dinamico voluto al
pianoforte (fino a cinque f !!) che evoca l’avvicinamento della processione culminante con il
tema del Tantum Ergo.
M. de Falla
Suite Popolare Spagnola per violino e pianoforte
El paňo moruno - Nana - Cančion - Polo - Asturiana - Jota
Allo stesso filone creativo di musica “nazionale” spagnola inaugurato in questo secondo
tempo del concerto dal brano pianistico precedente, si ascrive questa celebre Suite di un altro
compositore spagnolo quasi due generazioni più giovane del precedente. Rispetto al primo, la
musica di De Falla, ed in genere di tutti i compositori della seconda generazione delle cosiddette
“scuole nazionali”, è ancora più intrisa di assunti folkloristici, in questo caso ancora spagnoli.
Fantasia sulla "Carmen" di Bizet per violino e pianoforte
P. de Sarasate
Tra le più grandi pietre miliari del teatro d’opera occupò un posto di primo ordine, la Carmen di Bizet. L’opera fu la somma fortuna del compositore, ma gli costò anche il caro prezzo di
non veder riconosciuto nient’altro della propria opera (almeno al livello di Carmen). Dopo il
terribile fiasco della prima (nel 1875 a Parigi) Carmen, espressione meglio riuscita di quel
“dramma lirico” francese a metà dell’800, che ben presto fomenterà la creazione del teatro
musicale verista in Italia, sarà sempre iscritta nelle stagioni liriche dei più grandi teatri del mondo. Numerose e ripetute sono state le trascrizioni dei motivi più celebri dell’opera svariati gruppi
strumentali da parte di grandi compositori; basti citare Liszt, Busoni, ecc. La Fantasia sulla Carmen di Pablo de Sarasate (1844 – 1908) è forse la più famosa della sue composizioni. E’ composta da 5 parti, una introduzione e quattro movimenti, ciascuno dei quali basato su temi musicali
dell’opera di Bizet.
Salvatore I. Emma
Musicologo
Istituto Musicale Pareggiato “V. Bellini” - Istituto Superiore di Studi Musicali Corso
Umberto 84, Caltanissetta - www.imp-vincenzobellini.cl.it
SERGEJ KRYLOV
VIOLINO
GIUSEPPE ANDALORO
PIANOFORTE
Caltanissetta - Lunedi 4 Febbraio 2008
ore 20,30
Teatro Regina Margherita
Ingresso libero
Si ringrazia per la collaborazione l’ Amministrazione Comunale