20 Domenica 30 Settembre 2012 Corriere del Mezzogiorno BA S P E C I A L E SALUTE Il trattamento di chirurgia estetica serve a combattere le zampe di gallina anche a trent’anni Uno sguardo più giovane con la blefaroplastica Rischi quasi assenti e risultati apprezzabili fanno dell’intervento una delle pratiche più diffuse in Italia cchi più giovani e belli con la blefaroplastica, l’intervento di chirurgia estetica delle palpebre. Uno sguardo O psicologico ed estetico anche se può avere ragioni di tipo funzionale. “La blefaroplastica – afferma la dottoressa Maria Cristina Gentile dello stu- gliaia di persone si sottopongono a interventi di blefaroplastica tanto che nel 2011 il ringiovanimento degli occhi è stato tra gli interventi estetici dalla palpebra che, provocando un restringimento del campo visivo, può causare veri e propri danni funzionali incompatibili con le attività più stanco e triste invecchia l’intero viso, così come occhi vivaci e freschi possono giovare all’intera immagine. Il desidero di sottoporsi a un’operazione chirurgica di questo tipo è solitamente legato a motivazioni di carattere dio L’Abbate - è molto richiesta sopratutto negli ultimi anni perché ridà vivacità allo sguardo, ha un post operatorio relativamente breve, e soprattutto permette di ottenere un risultato veramente valido”. Ogni anno mi- più richiesti insieme ad aumento del seno e liposuzione. “Secondo le statistiche – riportal’oculista - si eseguono oltre 15 mila interventi ogni anno. La blefaroplastica è richiesta normalmente da pazienti fra i 40 ed i 50 anni, anche se sono molte, oggi, le trentenni che si affidano a questa tecnica per cercare uno ‘sguardo nuovo’. Anche in soggetti relativamente giovani la zona del contorno occhi può essere interessata dalla comparsa di rughe più o meno evidenti ossia più o meno profonde ed estese che disturbano l'armonia e la freschezza del volto; le famose ‘zampe di gallina’ o le antiestetiche ‘borse adipose’ che conferiscono agli occhi un aspetto molto appesantito. Più frequenti nella mezza età è invece la comparsa della ptosi della palpebra riconosciuta come palpebre ‘pesanti’, ‘cascanti’ o ‘tristi’ volendo usare i termini che più spesso utilizzano i pazienti stessi quando richiedono il nostro intervento”. In alcuni casi, se pur rari, il lifting degli occhi è indicato per contrastare il cedimento semplici come la guida della macchina o il semplice passeggiare. “La blefaroplastica – sottolinea la dottoressa Gentile - può essere eseguita in regime di day-hospital, ma sempre in un ambiente qualificato ossia in sala operatoria, sempre alla presenza di un anestesista, da un chirurgo specializzato con una grande esperienza. Questo tipo di intervento, che oggi è possibile effettuare anche con l’uso del laser, si esegue in anestesia locale in quanto la zona di intervento è assolutamente limitata. La percentuale di successo è elevatissima; una blefaroplastica superiore ha un indice di rischio praticamente vicino allo zero, maggiore cautela richiede una blefaroplastica inferiore dove il ‘dosaggio’ del quanto togliere deve essere più fine: un’eccessiva asportazione di cute può portare a problemi di cattiva chiusura palpebrale e una eccessiva asportazione di grasso può portare a un aspetto troppo infossato o ‘cadaverico’. Trattandosi, poi, di un trattamento estetico va da sé che le cicatrici siano assolutamente invisibili tanto che a distanza di alcune settimane, è quasi impossibile osser- Dizionario Plica: piega cutanea. vare le linee di incisione. Le caratteristiche peculiari di queste cicatrici sono infatti la linearità e la sottigliezza. “Per la palpebra superiore – descrive lo specialista - coincidono esattamente con la naturale plica oculare e sporgono dal canto dell’occhio di alcuni millimetri”. Per rendere l’idea si pensi alla linea tracciata dall’eye-liner sull’occhio che solitamente sporge di poco oltre l’angolo esterno. “Le incisioni alla palpebra inferiore invece – prosegue l’oculista - si trovano appena al di sotto dell’attaccatura ciliare, quindi sono invisibili pressoché da subito. La particolare localizzazione delle incisioni e il tipo di cute particolarmente sottile della zona oculare favoriscono una cicatrizzazione ottimale con straordinari esiti”. E per chi preferisce evitare l’intervento chirurgico, esistono soluzioni efficaci sebbene non durature nel tempo. “I trattamenti con botulino – conclude la dottoressa Gentile prevedono l’iniezione della tossina botulinica a livello muscolare con aghi sottilissimi in più punti e senza anestesia. Tale tecnica garantisce un’immediata riduzione o eliminazione delle rughe e dei solchi del viso. Non si tratta di interventi definitivi come nel caso della blefaroplastica ma di una valida alternativa all’intervento chirurgico. Il risultato è pelle distesa e sguardo più naturale”.