14 Domenica 28 Aprile 2013 Corriere del Mezzogiorno BA S P E C I A L E a cura di RCS MediaGroup Pubblicità SALUTE La chirurgia delle palpebre cancella in modo definitivo i segni dell’invecchiamento del contorno degli occhi Più giovani con il lifting agli occhi Un postoperatorio semplice e risultati validi fanno della blefaroplastica uno degli interventi di estetica più eseguiti F ermare il tempo mostrando uno sguardo sempre giovane e riposato. Un desiderio semplice da realizzare grazie all’intervento di chirurgia estetica alla palpebre che cancella in poco tempo borse sotto gli occhi e palpebre cadenti. “Negli ultimi anni – afferma il dottore Domenico Porfido dello studio L’Abbate - sono cresciute molto le richieste per interventi di blefaroplastica probabilmente perché questo particolare intervento, che è in grado di restituire vivacità allo sguardo, ha un postoperatorio relativamente breve e soprattutto permette di ottenere un risultato veramente valido”. La blefaroplastica rappresenta oggi uno dei lifting più richiesti non solo tra le donne ma anche tra gli uomini, posizionandosi così nella classifica degli interventi estetici al terzo posto dopo quello al se- no e la liposuzione. “Secondo le statistiche – riporta l’oculista si eseguono oltre 15 mila interventi ogni anno. La blefaroplastica è richiesta normalmente da pazienti di età compresa tra i 40 e i 50, anche se sono molte le trentenni che si affidano a questa tecnica per cercare uno ‘sguardo nuovo’. Infatti, anche in soggetti relativamente giovani la zona del contorno occhi può essere interessata dalla com- parsa di rughe più o meno evidenti ossia più o meno profonde ed estese che disturbano l'armonia e la freschezza del volto; stiamo parlando delle famose ‘zampe di gallina’ o delle antiestetiche ‘borse adipose’ che conferiscono agli occhi un aspetto molto appesantito. Più frequenti nella mezza età è invece la comparsa della ptosi della palpebra riconosciuta come palpebre ‘pesanti’, ‘cascanti’ o ‘tristi’ volendo usare i termini che più spesso utilizzano i pazienti stessi quando richiedono il nostro intervento”. In casi rari la ca- duta delle palpebre può provocare un restringimento del campo visivo, causando veri e propri danni funzionali incompatibili con le attività più semplici come la guida della macchina o il semplice passeggiare. In questi casi l’intervento non ha una finalità strettamente estetica ma anche funzionale. “La blefaroplastica – sottolinea il dottor Porfido - può essere eseguita in regime di day-hospital, ma sempre in un ambiente qualificato e quindi in sala operatoria, da un chirurgo specializzato con una grande esperienza e alla presenza di un anestesista. Questo tipo di intervento, che oggi è possibile effettuare anche con l’uso del laser, si esegue in anestesia locale in PROGETTO MEDIA, TERMINATA LA PRIMA FASE. VIA AGLI SCREENING GRATUITI Con l’incontro presso l’Istituto “Imbriani” è terminata la fase conoscitiva della seconda edizione del Progetto Media. Screening gratuiti per gli studenti ad opera dello staff di Cardiologia e Pediatria del presidio ospedaliero di Corato, a cui Granoro donerà un ecografo. “Move a little more, Eat a little less”. Scrive così il British Medical Journal, la prestigiosa rivista di informazione medica inglese. Mangiare di meno e muoversi di più. Con questo slogan, breve ma efficace nel racchiudere il segreto per una vita di salute, è terminata la prima fase della seconda edizione del PROGETTO MEDIA. Un percorso formativo e informativo pensato dall’Associazione onlus “Salute e Sicurezza”, dal Rotary Club di Corato, con il patrocinio del Comune di Corato, che ha trovato l’appoggio per il secondo anno consecutivo del Pastificio Granoro e dalla famiglia Mastromauro. Le scuole medie, così come nella passata edizione, sono nuovamente le protagoniste di una serie di iniziative (articolate in quattro fasi) dedicate alla conoscenza e alla prevenzione di quelli che sono i pericoli a cui gli adolescenti sono sottoposti, come l’obesità in primo luogo e poi il fumo, il consumo di droghe, l’abuso di alcool e il mito del rischio estremo alla guida. Tutto ciò è possibile prevenirlo: con uno stile di vita corretto e con una dieta equilibrata, elementi che contribuiscono fattivamente ad aumentare la qualità della vita di ciascun giovane. 586 i giovani visitati gratuitamente (dopo aver compilato un semplice ed efficace questionario informativo) nella passata edizione 2012 del progetto dall’equipe dei reparti di cardiologia e pediatria del presidio ospedaliero di Corato. Altrettanto cospicuo si preannuncia il numero degli studenti che si sottoporranno agli screening gratuiti anche quest’anno. In alcuni casi si è già reso necessario un percorso di follow-up per monitorare la presenza di alcune patologie. Nell’incontro tenutosi il 9 aprile presso l’Istituto “M.R. Imbriani” di Corato diretto dalla Prof.ssa Maria Luisa Faretra, ultima delle quattro scuole medie coinvolte nel progetto, lo staff del Progetto Media, composto dal Dott. Loizzo Presidente dell’Associazione Onlus “Salute e Sicurezza”, Dott. Paolillo Primario del reparto Cardiologia dell’Ospedale di Corato, Dott.ssa Ceglia dirigente medico UO Cardiologia Corato, Dott. Tota Primario del reparto Pediatria dell’Ospedale di Corato, ha presentato ai genitori degli studenti l’importanza di monitorare e conoscere per tempo lo stato di salute dei propri ragazzi. “Anche quest’anno siamo vicini ai medici e all’equipe del Progetto Media – ha spiegato il Dott. Francesco Buonomo, Responsabile Amministrativo del Pastificio Granoro presente in rappresentanza della famiglia Mastromauro – perché crediamo che le aziende abbiano il dovere di restituire al territorio in questo modo i consensi ricevuti in termini economici. L’azienda Granoro sostiene da tempo investimenti mirati a promuovere la sana alimentazione e la prevenzione attraverso uno stile di vita sano. Lo facciamo anche attraverso il finanziamento di attività di ricerca con enti prestigiosi come l’Istituto Sant’Anna di Pisa con cui stiamo portando avanti un percorso mirato a rivoluzionare il ruolo della pasta come alleata della salute e della prevenzione delle patologie cardiache. La pasta è “Cuore Mio” prodotta da Granoro ricca di fibre. Questo progetto ci vede dunque particolarmente vicini sia per il tema sia per i soggetti a cui si rivolge, ossia i giovani, a cui noi guardiamo sempre con particolare interesse”. Per il secondo anno consecutivo Granoro, oltre a finanziare il progetto, donerà al presidio ospedaliero di Corato, attraverso il proprio contributo economico, strumentazioni che potenzieranno l’efficacia del reparto di cardiologia. E’ previsto infatti l’acquisto di un ecografo portatile che l’azienda donerà allo staff del reparto di cardiologia. L’anno scorso, ricordiamo, sono stati donati quattro monitor multiparametrici. La funzione di queste importanti strumentazioni è fondamentale per monitorare il paziente che è a letto e che necessita di un quadro clinico costante, per misurare la pressione arteriosa, la frequenza cardiaca, la saturazione e per ottenere anche una traccia di elettrocardiogramma (3 proiezioni). Il progetto terminerà il 3 giugno con un incontro finale in cui verranno illustrati i dati dello screening. A livello nazionale i dati evidenziano come un ragazzo su tre sia in uno stato di sovrappeso. C’è bisogno di informazione per conoscere e modificare i comportamenti legati al cibo. Il Progetto Media può senza dubbio essere un ottimo esempio da seguire. quanto la zona di intervento è assolutamente limitata. La percentuale di successo è elevatissima; una blefaroplastica superiore ha un indice di rischio praticamente vicino allo zero, maggiore cautela richiede, invece, una blefaroplastica inferiore dove il ‘dosaggio’ del quanto togliere deve essere più fine: un’eccessiva asportazione di cute può portare a problemi di cattiva chiusura palpebrale e una eccessiva asportazione di grasso può portare a un aspetto troppo infossato o ‘cadaverico’”. Trattandosi, poi, di un trattamento estetico va da sé che le cicatrici siano assolutamente invisibili tanto che, a distanza di alcune settimane, è quasi impossibile osservare le linee di incisione. Le caratteristiche peculiari di queste cicatrici sono, infatti, la linearità e la sottigliezza. “Per la palpebra superiore – descrive l’oculista coincidono esattamente con la naturale plica oculare e sporgono dal canto dell’occhio di alcuni millimetri”. In pratica come la linea che traccia un eye-liner per esaltare lo sguardo, sporgendo quindi solo di pochi millimetri dall’angolo esterno dell’occhio “Le incisioni alla palpebra inferiore invece – prosegue lo specialista - si trovano appena al di sotto dell’attaccatura ciliare, quindi, sono invisibili pressoché da subito. La particolare localizzazione delle incisioni e il tipo di cute particolarmente sottile della zona oculare favoriscono una cicatrizzazione ottimale con straordinari esiti”. Tuttavia, per chi preferisce evitare l’intervento chirurgico, esistono soluzioni efficaci e minimamente invasive ma purtroppo non durature nel tempo. “I trattamenti con botulino – conclude il dottor Porfido - prevedono l’iniezione della tossina botulinica a livello muscolare con aghi sottilissimi in più punti e senza anestesia. Tale tecnica garantisce un’immediata riduzione o eliminazione delle rughe e dei solchi del viso ma non trattandosi di un intervento chirurgico non offre risultati lunghi e duraturi. Di certo, però, rappresenta una valida alternativa all’intervento chirurgico poiché è in grado, sebbene solo per un tempo ridotto, di distendere la pelle ed eliminare i segni degli invecchiamento”. Dizionario Plica: piega cutanea. Filo Diretto "Mio marito è ossessionato dell'igiene e pretende una pulizia anormale da me e mia figlia. Per colpa di questo problema non usciamo, non andiamo mai al ristorante e non frequentiamo molti amici. Cosa posso fare? " Risponde il professore Giovanni D’Attoma neuropsichiatra e psicoterapeuta: “Gentile signora, le richieste eccessive di ‘pulizia’ da parte di suo marito nei confronti suoi e soprattutto di sua figlia creano le premesse per un disturbo ossessivo-compulsivo (DOC) di cui forse lei, ma soprattutto sua figlia potreste soffrirne in un prossimo futuro. Questa patologia di cui soffrono molti pazienti è caratterizzata dal bisogno irrefrenabile di pulirsi le mani tante volte al giorno per il timore di contaminazione da parte degli oggetti più diversi, da una patologica paura di essere affetti da malattie; altri soggetti avvertono pensieri intrusivi della natura più diversa (religiosa, sessuale, comportamentale, ecc) da cui si sentono costantemente condizionati. In questa pagina verrà trattato in una delle prossime settimane il quadro completo di questa patologia che rappresenta uno dei disturbi psichiatrici più seri e difficili da curare. Nel nostro centro cefalee e neuropsichiatria utilizziamo tecniche psicoterapiche e qualche farmaco per risolvere il disturbo: i risultati sono abbastanza soddisfacenti”.