Agli associati Torino, 21 Maggio 2014 Prot.: NEWS: 103_14 CONVENZIONE OCULISTA FABI Plus vi ricorda la convenzione con l’oculista Dott. Claudio Panico, Primario dell’Ospedale Oftalmico di Torino. Affidandovi alla professionalità e alla competenza del Dott. Claudio Panico potrete prendervi cura dei vostri occhi e della vostra vista ed affrontare al meglio qualunque patologia oftalmica. Direttore sia del Reparto di Oculistica Generale, sia del Reparto di Traumatologia dell'Ospedale Oftalmico di Torino, il Dott. Panico si interessa da sempre di grandi traumi oculari ed è specializzato nel trapianto di cornea e nel distacco di retina complicato, anche trattati contemporaneamente nella stessa seduta operatoria. Fautore della chirurgia microincisionale della cataratta, adotta un metodo che non richiede né punti di sutura, né anestesia, né ricovero. Esperto nel campo della chirurgia della retina, il Dott. Claudio Panico è in grado di trattare con ottimi risultati l’intera gamma delle patologie maculari: dagli edemi ai pucker maculari, fino ad arrivare ai fori maculari con vitrectomie mininvasive. Presentando la Card FABI Plus sconto del 10% su ogni tipo di prestazione, sia diagnostica che chirurgica non coperta da assicurazione (alleghiamo articolo pag. 32-35 Plus Magazine - settembre 2013) Dott. Claudio Panico - Oculista C.so Vittorio Emanuele II 62 10121 - TORINO (To) Tel. 011 542593 Fax. 011 9112810 www.oculistapanico.it [email protected] Cordiali saluti. FABI Plus – Via Guarini 4 – 10123 Torino – tel. 0115611153 – fax 011540096 www.fabiplus.org - [email protected] MEDICINA E SALUTE di Emanuela Truzzi (foto A. Lercara) Il Dr. Claudio Panico è Primario di due reparti all’Ospedale Oftalmico di Torino: Traumatologia Oculare e Oculistica Generale. La Traumatologia oculare è una disciplina altamente specialistica di cui esistono solo due Reparti in Italia, a Torino e a Napoli. Nuove tecnologie nella chirurgia refrattiva: FEMTOLASIK Dr. Panico, racconti ai nostri lettori la sua storia professionale. Professionalmente sono nato nel reparto di traumatologia dell’Oftalmico di Torino e sono sempre rimasto interno da oltre trent’anni. Qui affrontiamo tutta la chirurgia oculare, dal trapianto della cornea alla cataratta, dalla correzione dei difetti di refrazione, fino alla chirurgia della retina con i corpi estranei, i distacchi di retina, la rottura del bulbo. Sono titolare di un corso di 32 Pronto Soccorso e Chirurgia Traumatologica presso la Scuola di Specialità in Oftalmologia dell’Università di Medicina di Torino. Con il passare degli anni, oltre a continuare il nostro aggiornamento internazionale, ho iniziato ad essere invitato come chirurgo a corsi e congressi di chirurgia in diretta. Ad esempio al congresso inglese svoltosi a Windsor e trasmesso via satellite a una platea di 400 oculisti riuniti a più di 300 miglia di distanza. In quell’occasione eseguii due interventi di microchirurgia della cataratta praticata attraverso due piccolissimi fori, tecnica che nel 2004 era poco diffusa in Gran Bretagna. Più recente è stato l’invito ad eseguire in diretta una chirurgia combinata, cioè un intervento di cataratta associato ad una chirurgia della retina con una tecnica mininvasiva a piccolo taglio al congresso internazionale SOI svoltosi a Milano, nel maggio 2012. Ultimamente abbiamo operato i tre ragazzi della Val di Susa a cui è scoppiata una bomba a mano alcuni mesi fa. Li abbiamo soccorsi una domenica, aprendo due sale operatorie contemporaneamente e operando dalle sette del mattino alle cinque del pomeriggio. Il ragazzo più grave ha perso anche una mano e dopo 4-5 ore di intervento chirurgico di ricostruzione del bulbo oculare ci siamo dovuti arrendere e abbiamo dovuto asportarlo. L’altro occhio percepiva ancora la luce, quindi abbiamo effettuato il trapianto della cornea, ricostruito il bulbo, asportato la cataratta, riaccollato il distacco di retina e fermato l’emorragia. I 2 ragazzi più colpiti sono stati rioperati tutti e due per tre volte nel giro di un mese e mezzo e adesso hanno un residuo di capacità visiva e confidiamo che possano recuperare ancora. Il terzo ragazzo ha subito un solo intervento ed ha un’ottima MEDICINA E SALUTE visione in entrambi gli occhi. Arrivano spesso casi molto gravi in quanto gestiamo l’unico pronto soccorso regionale oculare aperto 24 ore al giorno per 365 giorni. Ci parli delle nuove tecnologie utilizzate per trattare casi meno disperati e garantire un miglior benessere. L’oculistica è una delle scienze mediche che ha avuto lo sviluppo più rapido negli ultimi anni. L’evoluzione tecnologica degli strumenti diagnostici e terapeutici è stata tale da rendere rapidamente obsolete le proprie attrezzature nell’arco di pochissimi anni. Abbiamo effettuato investimenti importanti per comprare i nuovi laser con cui trattare i difetti di refrazione come la miopia, l’astigmatismo, l’ipermetropia e adesso anche la presbiopia. Oggi siamo in grado di trattare anche i pazienti oltre i 40 anni riuscendo a far portare meno gli occhiali da vicino. L’ultimo laser è stato acquisito l’anno scorso e abbiamo maturato un followup di un anno e mezzo. Ogni quattro anni sostituiamo i nostri laser, alla scadenza del leasing d’acquisto, in modo da contare sempre sul massimo della tecnologia. Questo per quanto riguarda la professione privata, mentre il sistema sanitario nazionale in tempi di spending review non può gestire investimenti così importanti che superano il milione di euro. Anche se avessimo accesso a tali risorse sarebbero destinate a risolvere patologie più complesse. La chirurgia refrattiva si può assimilare parzialmente alla chirurgia estetica e quindi non è così indispensabile, anche se ci sono dei difetti di vista importanti, per i quali non è soltanto un mero desiderio di migliorare il proprio aspetto estetico ma una reale necessità. Con un difetto grave che comporti l’uso di lenti troppo forti, la visione diventa scarsa anche con gli occhiali, mentre grazie al trattamento laser o l’utilizzo delle lenti a contatto la visione migliora molto. Quali sono stati i progressi più recenti in tal senso, Dr. Panico? Per molti anni abbiamo utilizzato i laser a eccimeri, mentre ora ci sono un brand conosciuto al grande pubblico che produce ottiche per cannocchiali, lenti per occhiali, obiettivi fotografici, lenti per telescopi astronomici con una reputazione elevatissima da oltre duecento anni e costantemente al top dell’industria ottica mondiale. Di questi laser a femtosecondi ce ne sono due in Piemonte ma di questa qualità con piattaforma Zeiss ce ne sono solo tre in tutta Italia. quelli a femtosecondi, come il modello che abbiamo acquisito di recente. Il femtosecondo è un’unità di misura di tempo uguale a un miliardesimo di milionesimo di secondo ed è il tempo impiegato da un elettrone per passare da uno stato ad un altro. Utilizzando impulsi così brevi questo laser può applicare un’energia molto piccola con un bassissimo effetto termico e provocare un traumatismo praticamente irrilevante, pur essendo terapeuticamente molto efficace e molto sicuro. Il nostro appartiene già alla 4ª generazione. Abbiamo acquisito una piattaforma Zeiss, il marchio migliore e più innovativo che opera in questa tecnologia. Si tratta di Come si svolge questo intervento? Il paziente non si accorge assolutamente di nulla e anche dopo l’intervento non prova alcun dolore, il recupero della vista è pressoché istantaneo. Se i pazienti vengono operati il venerdì noi promettiamo di poter andare a lavorare già il lunedì. Con il laser a eccimeri il primo giorno e la prima notte erano dolorose, si doveva rimanere al buio tre o quattro giorni e tenere le lenti a contatto per cinque, mentre prima di poter stare al computer per tutta una giornata lavorativa dovevano passarne quindici; con il femtolaser il recupero è immediato. Gli interventi vengono effettuati presso la Clinica Fornaca dove abbiamo una sala operatoria dedicata che utilizziamo in esclusiva e i laser sono di nostra proprietà, non della clinica. Avevamo bisogno di poter contare su un ambiente sterile che non venisse utilizzato da nessun altro. settembre 2013 | Plus Magazine | MEDICINA E SALUTE 33 MEDICINA E SALUTE sivo matura fino ai 18 anni e bisogna considerare che esiste un intervallo di variabilità individuale per cui per avere la garanzia della massima stabilità del risultato è consigliabile attendere fino ai 22/23 anni. La nostra esperienza ventennale ci conferma che il difetto che andremo a correggere non peggiorerà più, a meno che sia in atto una malattia miopica evolutiva, destinata a peggiorare durante tutto il corso della vita. In questi casi bisogna chiarire bene al paziente che si resetta la miopia e dopo due o tre anni ci sarà un nuovo peggioramento. Se i criteri di selezione sono corretti i casi di un nuovo intervento sono rarissimi. Il mio consiglio è quello di farsi regalare l’intervento per la laurea. È un bel regalo! Oggi siamo in grado di correggere tutti i quattro tipi di difetti di refrazione, intervenendo su miopia, astigmatismo, ipermetropia e presbiopia. Dr. Panico, ci sono dei limiti di età da rispettare per effettuare l’intervento? Noi consigliamo di attendere i 22/23 anni e interveniamo solo a quell’età. Prima operiamo soltanto coloro che devono effettuare un concorso che richieda il massimo della capacità visiva come per entrare nei carabinieri o in alcuni reparti specializzati dell’esercito o per gli allievi piloti. Il sistema vi- Quali sono gli esami da affrontare prima di sottoporsi a questo intervento? Individuare un difetto di vista che sia compatibile con quello trattabile con il laser e quindi non estremo. I casi più complessi si possono correggere meglio con la chirurgia o con delle lenti intraoculari. Inoltre il difetto non deve essere progressivo. Si misura lo spessore della cornea con la pachimetria e si esegue una topografia corneale per rilevare irregolarità della superficie corneale. Se la cornea è regolare il laser effettua un ottimo lavoro altrimenti, come nel caso del cheratocono che rappresenta un criterio di esclusione assoluta, preferiamo non intervenire. Il criterio ispiratore di questa chirurgia è di essere una tecnica a complicanze tendenti a zero. Tutti quei casi che possono comportare un minimo rischio li escludiamo. Per quanto riguarda la cataratta, intervenite sempre con il femtolaser? Stiamo valutando di utilizzarlo ma la nostra tecnica tradizionale ad ultrasuoni è eccellente, non necessita di anestesia, si pratica una fessura di 1,8 mm nella cornea attraverso cui viene infilata una lente pieghevole, arrotolata come una foglia di sigaro e il paziente va a casa con le sue gambe, senza bendaggi e dopo 24 ore vede bene. È un intervento che effettuiamo con la stessa tecnica anche in ospedale. L’altro nostro cavallo di battaglia sono gli interventi sulla retina. Una chirurgia mininvasiva senza punti con un recupero molto rapido che comprende tutta la chirurgia della macula e la terapia della degenerazione maculare senile. Siamo stati uno dei cinque centri specialistici in Italia ad aver condotto queste sperimentazioni. Gli interventi maculari li associamo sovente alla cataratta. Eseguiamo anche la chirurgia del distacco di retina, una chirurgia molto complessa che richiede un training lunghissimo e pochi oculisti sono in grado di affrontare. Diversamente dalle molteplici strutture low cost sorte negli ultimi anni, possiamo paragonare l’equipe del Dr. Panico al team Ferrari di F1, un’eccellenza italiana inimitabile dove tecnologia e capitale umano si coniugano allo stato dell’arte! Dr. CLAUDIO PANICO - Oculista C.so Vittorio Emanuele II 62 - Torino Tel. 011 542593 Fax. 011 9112810 www.oculistapanico.it [email protected] Convenzione associati FABI Plus: sconto del 10% su ogni tipo di prestazione, sia diagnostica che chirurgica non coperta da assicurazione 34