Marzo 2016
NATURA MORTA
Acrilico 40 x 50 cm
La natura morta è una sorta di paesaggio. Una topografia artificialmente creata, generata come per
caso. In realtà, tutto è arrangiato in modo mirato e accurato. Composizione, forma e colore devono
essere giusti. L’incontro di frutta, verdura, fiori, bicchieri e altri oggetti a volte sembra avere un
comune denominatore, ma spesso è difficilmente comprensibile come abbiano fatto a trovarsi
insieme una gallina morta, una pipa e un mazzo di rose: fantasia dell’artista.
Ma che cosa vuole veramente il pittore quando dipinge una natura morta?
Forse oggigiorno si userebbe la natura morta con prosciutto di Gauguin come spot pubblicitario per
dei prodotti agricoli. Era soltanto un esercizio di pittura? La fame? (sarebbe comprensibile
trattandosi di Gauguin).
L’espressione francese “nature morte” punta in un’altra direzione; non ci sono solo oggetti immobili,
posati tranquillamente, ma anche il concetto della “natura morta”. Un quadro con fiori strappati,
bottiglie vuote, uccelli morti e maiali trasformati in salsiccia. Allegoria.
Anche il nostro quadro “natura morta con pesce morto” non è per vegetariani. Si capisce, pensando
al pesce che guarda con il suo occhio fisso, mentre viene mangiato pezzo per pezzo. Ci vogliono
nervi saldi. Memento mori.
Anche la nostra cultura culinaria viene celebrata attraverso la “natura morta” con la Nouvelle
Cuisine. In questo caso non si tratta più di preparare il cibo con un grande mestolo per poi divorarlo
con piglio selvaggio, ma in cucina viene preparata una grande opera d’arte, presentata in piccole
porzioni, prima di tutto per accontentare l’occhio e in seguito assaporate con gusto. Eat Art.
Natura morta postmoderna.
Difficilmente l’arte può saziare, ma poi esistono anche i chioschi di Doner Kebab.