Pagina 1 di 13 Servizio di Prevenzione e Protezione ELENCO PROVVISORIO DEI NUOVI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI SOTTOPOSTI O DA SOTTOPORRE A PROVA E VALUTAZIONE Il Servizio di Prevenzione e Protezione, in base alla propria conoscenza dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare Sez. di Milano Bicocca, nonché alle informazioni ricevute dal Datore di lavoro, fra i tanti compiti da svolgere ha quello di individuare le misure preventive e protettive e sistemi di controllo di tali misure. Le misure preventive principali per la protezione individuale del lavoratore sono rappresentate: dalla valutazione di tutti i rischi; dall'informazione, dalla formazione dall'eventuale addestramento da fornire ai lavoratori; dalla sorveglianza sanitaria e fisica dei lavoratori, ecc... Le misure protettive in merito ai rischi residui, sono rappresentate principalmente dall'adozine di misure collettive e di seguito dalla fornitura di Dispositivi di Protezione Individuale a seguito: della valutazione di tutti i rischi; dall'applicazione di buone prassi riconosciute tenendo in considerazione il progresso tecnico; dell'applicazione delle norme tecniche come ad esempio: ISO per l'ambito internazionale, EN per l'ambito europeo, in Italia come Enti Normatori riconosciuti ritroviamo: il C.E.I. Comitato Elettrotecnico Italiano con norme tecniche CEI o CEI EN; l' UNI Ente Nazionale Italiano di Unificazione con le rispettive norme UNI, UNI EN in generale tutte le norme tecniche sono facoltative ma a volte sono obbligatorie perché richiamate in testi di leggi. Questo elenco interno di D.P.I. è provvisorio, in attesa dei risultati di gradimento dei lavoratori, esso rappresenta l'identificazione delle misure di protezione individuale per le varie mansioni e compiti che comportano una certa esposizione a rischi noti al S.P.P.. I sistemi di controllo delle misure di cui sopra sono principalmente rappresentati: dalla redazione del Documento di Valutazione dei Richi; dalla redazione del Documento di Valutazione dei Rischi dalle Interferenze ove pertinente; dalla redazione della Scheda di Destinazione Lavorativa "documento dinamico" individuale, dal libretto formativo del cittadino, ecc..., visite nei luoghi di lavoro con emissione di verbali sottoposti di seguito al Datore di lavoro. Il tutto con il presupposto di applicare il Deming Cicle per un miglioramento continuo: P - Plan. Pianificazione. (Anno 2008 con il D.V.R. al 31/12/2008 pianificazione della revisione delle misure preventive e protettive e sistemi di controllo di tali misure). D - Do. Esecuzione del programma, dapprima in contesti circoscritti (Anno 2009 presentazione dell'abbigliamento protettivo e di alcuni D.P.I. ai lavoratori, e durante la riunione periodica di sicurezza in presenza del Medico competente e del R.L.S.) C - Check. Test e controllo, studio e raccolta dei risultati e dei feedback. (Anno 2010 consegna in prova ad un numero limitato di lavoratori delle nuove misure di protezione sia dell'abbigliamento protettivo che di alcuni D.P.I.; Anno 2011si prevede la raccolta dei dati, e schede di gradimento e valutazione dei D.P.I.) A - Act. Azione per rendere definitivo e/o migliorare il processo. (Anno 2011 riportare definitivamente le misure di protezione all'interno del Documento di Valutazione dei Rischi; Anno 2012 Deming Cicle P-D-CA.) Elenco provvisorio D.P.I. da sottoporre/sottoposti a test controllo e verifica in attesa dei feedback Versione n. 001 - 2011 del 14 luglio 2011 Pagina 2 di 13 Elenco provvisorio dei nuovi Dispositivi di Protezione Individuale (Tratto dall'Allegato VIII INDICAZIONI DI CARATTERE GENERALE RELATIVE A PROTEZIONI PARTICOLARI del D.Lgs. 81/2008 s.m.i.) Attenzione! Questo elenco contempla le nuove misure di protezione dai rischi residui noti al Servizio di Prevenzione e Protezione per quanto di propria conoscenza, non è da intendere come un elenco esaustivo di misure di protezione necessarie per eliminare/ridurre tutti rischi residui di tutte le attività a rischio dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare. Non contempla tutti i rischi come ad esempio le misure di protezione contro: il rischio elettrico; il rischio di caduta dall'alto per lavori in quota/altezze; il rischio derivante da sorgenti ottiche artificiali/naturali (Laser, UV,) il rischio dall'impiego di agenti cancerogeni, ed altri rischi ... ( in quanto non risultano dal D.V.R. e al Servizio P.P. non sono note le autorizzazioni dovute; non sono incluse le misure di protezione eventualmente disposte dal Medico competente, ecc...ecc... Nel caso in cui dovesse essere contemplato un nuovo rischio non noto al S.P.P. si prega il Datore di lavoro/Dirigente di contattare il R.S.P.P. per l'aggiornamento. Protezione dei capelli I lavoratori che operano o che transitano presso organi in rotazione presentanti pericoli di impigliamento dei capelli, o presso fiamme o materiali incandescenti, devono essere provvisti di appropriata cuffia di protezione, resistente e lavabile e che racchiuda i capelli in modo completo. Protezione del capo I lavoratori esposti a specifici pericoli di offesa al capo per caduta di materiali dall'alto o per contatti con elementi comunque pericolosi devono essere provvisti di copricapo appropriato. Parimenti devono essere provvisti di adatti copricapo i lavoratori che devono permanere, senza altra protezione, sotto l'azione prolungata dei raggi del sole. Cappellino Cappellino UNI EN 812 per proteggere la testa da eventuali colpi leggeri Hard cap con visiera micro, ma non fornisce una protezione contro gli effetti della caduta di oggetti dall'alto. Elmetto Elmetto EN 397:1995 dotato di sottogola Centurion 1100 per attività presso la Sede che comporta il rischio di caduta di oggetti dall'alto, urti contro organi/parti in movimento. Elmetto EN 397:1995 dotato di sottogola G2001 Solaris con UV indicator per lavori in Sede e fuori Sede che comportano il rischio di caduta di oggetti dall'alto, urti contro organi/parti in movimento. Pagina 3 di 13 Elmetto EN 397: 1195 dotato di sottogola a tre punti Atlas AG580 per lavori ove è richiesto una maggiore agilità, che comportano il rischio di caduta di oggetti dall'alto, urti contro organi/parti in movimento. E' ideale per lavori in altezza/quota, e/o scalate, discese in calata. Potezione combinata: Capo-Volto Elemetto + Visiera Elmetto EN 397:1995 dotato di sottogola G2001 Solaris con UV indicator per lavori in Sede e fuori Sede dotato di visiera in policarbonato Protezione degli occhi/volto I lavoratori esposti al pericolo di offesa agli occhi per proiezioni di schegge o di materiali roventi, caustici, corrosivi o comunque dannosi, devono essere muniti di occhiali, visiere o schermi appropriati. Occhiali Occhiali per protezione oculare da particelle solide EN 166 EN170 Airone Fly 2 1.2 1 F per uso sporadico/visitatore Occhiali per protezione oculare particelle solide EN166 EN170 Airone Techno 2 1.2 1 FT N Occhiali per protezione oculare contro goccioline da liquidi EN166 EN170 Bollè Teknik 3 1.2 1 S Occhiali a mascherina per protezione oculare speciale EN 166 Airone Medea 00022 2C - 1.2/5-1.1 A 1 BT 9 KN Montatura EN 166 3 4 9 BT Occhiali a mascherina per protezione oculare speciale a tenuta antigas EN 166 Pulsafe-Sperian 3 - 1.2 D1 B 9 V-MAXX 1006195 Pagina 4 di 13 Visiere/schermi Semicalotte Clearways. Può essere indossata comodamente per periodi prolungati, dato il suo peso estremamente contenuto. La protezione frontale e l'ampiezza dello schermo assicurano protezione anche contro schizzi di sostanze chimiche Schermo in policarbonato incolore con bordo d'alluminio da montare su semicalotte Clearways CB14 e CB20. EN 166 Clearways 1 F 3 Schermo in policarbonato incolore con bordo d'alluminio da montare su semicalotte Clearways CB14 e CB20. EN 166 Clearways 1 F 3 Calotta con visiera in policarbonato/acetata forma ergonomica ed ingombri ridotti Airone Lightclear 2C 1,2 A 1 BT Potezione combinata: Occhi - Volto Occhiali a tenuta + Visiera Occhiali a mascherina per protezione oculare speciale a tenuta antigas EN 166 PulsafeSperian 3 - 1.2 D1 B 9 V-MAXX 1006195 Occhiali a mascherina per protezione oculare speciale EN 166 Airone Medea 00022 2C - 1.2/5-1.1 A 1 BT 9 KN Montatura EN 166 3 4 9 BT Semicalotta con schermo in policarbonato/acetato incolore con bordo d'alluminio da montare su semicalotte Clearways CB14 e CB20. EN 166 Clearways 1 F 3 Occhiali a mascherina per protezione oculare speciale a tenuta antigas EN 166 PulsafeSperian 3 - 1.2 D1 B 9 V-MAXX 1006195 Occhiali a mascherina per protezione oculare speciale EN 166 Airone Medea 00022 2C - 1.2/5-1.1 A 1 BT 9 KN Montatura EN 166 3 4 9 BT Calotta con visiera acetata forma ergonomica ed ingombri ridotti Airone Lightclear 2C 1,2 A 1 BT Pagina 5 di 13 Protezione degli organi uditivi I lavoratori esposti/sensibili al rumore devono essere dotati di un sistema di protezione adeguato come: cuffie, archetti, inserti auricolari. Cuffia Cuffia antirumore EN 352 - 2 SNR (dB) 30 Cat. III L1 S Cuffia antirumore EN 352 - 2 SNR (dB) 32 Cat. III B. V3 Archetto con inserti intercambiabili antirumore EN 352-2 SNR (dB) 21 Cat. III E-A-RCAPS Inserti auricolari antirumore senza cordino ergonomici EN 352-2 SNR (dB) 23 Cat. III K.G. H50 Inserti auricolari antirumore con cordino EN 352-2 SNR (dB) 32 Cat. III E-A-R ULTRAFIT Inserti auricolari antirumore con cordino e custodia EN 352-2 SNR (dB) 25 Cat. III 3M 1271 Si precisa che tali dispositivi sono stati selezionati applicando il principio dell'efficacia dei D.P.I. adottando il sistema OBM come previsto dalla norma UNI e ove non possibile il sistema semplice SNR, a seguito della misura di rumore eseguita negli ambienti di lavoro. Pagina 6 di 13 Protezione delle vie respiratorie I lavoratori esposti al rischio derivanti dall'inalazione di polveri, particolato, nubi, fumi,vapori ecc.., devono essere muniti di mascherine, maschere semi/facciali, autorespiratori ecc... Protezione delle vie respiratorie (In estrema sintesi la scelta delle mascherine si effettua a seguito valutazione del rischio, valutando i dati presenti nelle Schede Tecniche di Sicurezza delle materie prime/sostanze utilizzate e/o presenti negli ambienti di lavoro al fine di verificare la compatibilità, all'occorrenza richiedendo un'analisi ambientale). Mascherina Mascherina di protezione contro la polvere EN 149:2001 con filtro FFP1 4 TLV Mascherina di protezione contro polveri e nubi EN 149:2001 con filtro FFP2 10 TLV Mascherina di protezione contro polveri e nubi EN 149:2001con filtro FFP3 30 TLV Mascherina di protezione contro polveri sottili, fumi oli e nebbie EN 149:2001+ A 1 2009 con filtro FFP3 D fino a 50 TLV per polveri Semimaschera di protezione pronta all'usoEN 405:2001 con filtro FFA1P2D contro vapori organici con punto di ebollizione superiore a 65°C fino a 1000pm o 10 x TLV considerando come limite il valore minimo inferiore, e polveri fino a 10 TLV (FPO) (Esempio di alcune sostanze che richiedono questa protezione: Lubrificanti Aerosol 5-56; Alcol isopropilico) Semimaschera di protezione pronta all'uso EN 405:2001 con filtro FFABEK1P3 R D contro vapori organici, vapori inorganici e gas acidi, ammoniaca, con punto di ebollizione superiore a 65°C fino a 1000pm o 10 x TLV considerando come limite il valore minimo inferiore, e polveri fino a 30 TLV (FPO). (Esempio di alcune sostanze che richiedono questa protezione: Ammonia Solution 25%) Maschera a pieno facciale di protezione UNI-EN 136 classe II contro gas e vapori organici, e polveri a seconda delle specifiche esigenze si può montare il filtro richiesto. Inoltre il respiratore 3M 7907S può essere utilizzabile anche con i sistemi ad aria compressa 3M. (Esempio di alcune sostanze che richiedono questa protezione con filtro di classe A (gas e vapori organici): Pseudocumene CAS 95-63-6) R20); altre da valutare caso per caso.) (N.D.) Pagina 7 di 13 Protezione delle mani Nelle lavorazioni che presentano specifici pericoli di punture, tagli, abrasioni, ustioni, causticazioni alle mani, i lavoratori devono essere forniti di guanti o altri appropriati mezzi di protezione. Protezione delle mani dai rischi meccanici ambiente e parti asciutte Guanto EN 420 EN 388 Livello di resistenza 2111 Cat. II Capretto maglia MAC Tuk 380021 Guanto EN 420 EN 388 Livello di resistenza 3121 Cat. II MaxFit 34-9025 - MaxiFit Flexibo 425 Guanto EN 420 EN 388 Livello di resistenza 3233 Cat. II Issa Line Gloves Guanto EN 420 EN 388 Livello di resistenza 4131 Cat. II Anesell Sensilite 48 -100 Protezione delle mani dai rischi multipli: meccanico e contatto da parti leggermente unte/grasse Guanto EN 420 EN 388 Livello di resistenza 3131 Cat. II 11/920 Ansell 11/920 Hy Flex Guanto EN 420 EN 388 Livello di resistenza 4121 Cat. II Showa Assembly Grip 370 Protezione delle mani dai rischi multipli: meccanico, termico Guanto EN 420 EN 388 Livello di resistenza 3444 EN 407 X2XXX Cat. III Ansell Power Flex 80-602 Pagina 8 di 13 Protezione delle mani dai rischi multipli: meccanico (abrasione,strappo) chimico, (sostanze pericolose) microbiologico (pulizia di vasche contenen ti oli) Guanto EN 420 EN 388 Livello di resistenza 4121 EN 374 JKL EN 374 Cat. III Ansell Alpha Tech Protezione delle mani dai rischi multipli: meccanico, chimico e termico Guanto EN 420 EN 388 Livello 3141 EN 374 EN 407 Cat. III Mapa Jersette 301 Protezione delle mani dai rischio chimico e meccanico (abrasione) Guanto EN 420 EN 388 Livello resistenza 4101 EN 374 JKL EN 374 Cat. III Ansell 37-675 Sol-Vex Protezione delle mani dai rischio chimico Guanto EN 420 EN 374 -3 Cat. III Ansell Neo Touch Protezione delle mani dai rischi meccanici e termici: attività con liquidi criogenici e gas inerti "Azoto, Elio" Guanto EN 420 EN 388 Livello di resistenza 4131 EN 374 EN 511 Livello 121 Cat. III Winter Pro Guanto EN 420 EN 388 Livello di resistenza 2233 EN 511 Livello 221 Cat. III CryoPlus Guanto EN 420 EN 388 Livello 3222 EN 511 Livello 220 Cat. III Cryogenic Pagina 9 di 13 Protezione del corpo Qualora sia necessario proteggere talune parti del corpo contro rischi particolari, ilavoratori devono avere a disposizione idonei mezzi di difesa, quali schermi adeguati, grembiuli, pettorali, gambali o uose.. Protezione delle altre parti del corpo Camicia a manica corta per la protezione generica del corpo solo contro i rischi minimi D.P.I. di 1° Categoria Camicia a manica lunga per la protezione generica del corpo solo contro i rischi minimi D.P.I. di 1° Categoria Pantalone per la protezione generica del corpo solo contro i rischi minimi D.P.I. di 1° Categoria Giubbino per la protezione generica del corpo solo contro i rischi minimi D.P.I. di 1° Categoria Pantalone stretch per la protezione generica del corpo solo contro i rischi minimi D.P.I. di 1° Categoria Giubbino stretch per la protezione generica del corpo solo contro i rischi minimi D.P.I. di 1° Categoria Pantalone per la protezione specifica del corpo solo contro i rischi medi: meccanici, elettrostatici, chimici D.P.I. di 2° Categoria Giubbino per la protezione specifica del corpo solo contro i rischi medi: meccanici, elettrostatici, chimici D.P.I. di 2° Categoria Pagina 10 di 13 Parka (Giacca per uso esterno) per la protezione generica del corpo solo contro i rischi minimi:meccanici, calore, freddo e intemperie. D.P.I. di 1° Categoria Pantalone (per uso esterno) per la protezione generica del corpo solo contro i rischi minimi:meccanici, calore, freddo e intemperie. D.P.I. di 1° Categoria Camice da laboratorio di colore bianco, per la protezione generica del corpo solo contro i rischi minimi D.P.I. di 1° Categoria Camice da laboratorio usa e getta a seguito contatto con sostanze non classificate come pericolose D.P.I. di 3° Categoria Tuta usa e getta per la protezione generica del corpo solo contro i rischi minimi D.P.I. di 1° Categoria Grembiule di protezione del torso e delle gambe contro temperature fredde EN 511 Livello 221 D.P.I. di 3° Categoria Tuta intera di protezione del corpo contro temperature fredde EN 511 D.P.I. di 3° Categoria Idumento ad alta visibilità: gilè o gilet per lavori particolari, soccorsi stradali, accesso in gallerie EN 471:1994 D.P.I. conforme alla Direttiva Europea 89/686/EEC Pagina 11 di 13 Protezione dei piedi Per la protezione dei piedi nelle lavorazioni in cui esistono specifici pericoli di ustioni,di causticazione, di punture o di schiacciamento, i lavoratori devono essere provvisti dicalzature resistenti ed adatte alla particolare natura del rischio. Tali calzature devonopotersi sfilare rapidamente. Calzatura di sicurezza EN 20345:2004 Adriatic S1 P SRC "Ordinaria" (UOMO) Calzatura di sicurezza EN 20345:2004 B479 S1 P SRC "Ordinaria" (UOMO) Calzatura di sicurezza EN 20345:2004 B496 S1 P SRC "Ordinaria" (UOMO) Calzatura di sicurezza EN 20345:2004 Ingrid S2 SRC "Ordinaria" (DONNA) Calzatura di sicurezza EN 20345:2004 Black Sea S3 SRC "Speciale alta alla caviglia, slaccio rapido" Calzatura di sicurezza NEW IRON S3 M SRC EN 20345:2004 "Speciale con protezione del metatarso, slaccio rapido" Calzatura di sicurezza Deuce S1 P SCR EN 20345:2004 "Speciale alta alla caviglia resistente ai rischi meccanici" Calzatura/Gambale di protezione/sicurezza EN 20345:2004 chiusa/chiuso Pagina 12 di 13 Cinture di sicurezza I lavoratori che sono esposti a pericolo di caduta dall'alto o entro vani o che devono prestare la loro opera entro pozzi, cisterne e simili in condizioni di pericolo, devono essere provvisti di adatta cintura di sicurezza. Sistemi di protezione contro le cadute dall'alto N.D. (In attesa dell'adeguamento dell'impalcato. Non ci sono le autorizzazioni per i lavori in quota. ) Pagina 13 di 13 < Conformità > I D.P.I. contenuti in questo elenco sono conformi al decreto legislativo 4 dicembre 1992, n. 475, e sue successive modificazioni, rispondono alle norme di prodotto EN e UNI-EN. Presso il Servizio di Prevenzione e Protezione sono consultabili tutte le note informative "istruzioni d'uso e manutenzione" dei rispettivi D.P.I. prodotte dal Costruttore al fine di identificare bene i rischi per i quali il D.P.I. protegge, le quali saranno messe a disposizione degli interessati, inoltre sono disponibili le "autocertificazioni", le dichiarazioni di conformità CE e, altri documenti tecnici. In assenza di norme armonizzate, potranno essere utilizzate norme nazionali compatibili con i requisiti indicati nell’Allegato II del D.Lgs. n. 475/1992 o altri strumenti ritenuti utili dal fabbricante e verificato dall’Organismo di controllo, se interessato. Le procedure di certificazione applicabili sono in funzione della categoria di appartenenza del DPI e si identificano in (ad esclusione della prima categoria per cui si tratta di una forma di “autocertificazione”, si applica l’Art.5 del D.Lgs. 475/92): L’avvenuta dimostrazione si concretizza con l’ottenimento dei necessari documenti (es.: Attestato di Certificazione CE di Tipo) e con l’apposizione della Marcatura CE sia sul DPI stesso e sia sulle eventuali confezioni se presenti e se richiesto. L’Organismo di Controllo, al quale il fabbricante dovrà obbligatoriamente rivolgersi (ad esclusione dei DPI di prima categoria) per ottenere gli attestati di certificazione CE di tipo, ha il compito di valutare, accettare e verificarei dichiarati requisiti essenziali di salute e di sicurezza previsti dalla legge. Certificazione DPI di prima categoria Insieme alla compilazione del fascicolo tecnico che dimostra il conferimento dei pertinenti requisiti essenziali di salute e di sicurezza e alla nota informativa, è sufficiente che il fabbricante compili la dichiarazione di conformità nella forma prevista nell’allegato VI del D.Lgs. 475/92. Per questa categoria non è richiesto l’intervento di un Organismo di Controllo (Notificato) autorizzato e il rilascioda parte dello stesso di un attestato, come invece è necessario per i DPI di seconda e terza categoria. Certificazione DPI seconda categoria Per questa categoria è previsto il rilascio dell’Attestato di Certificazione CE di Tipo da parte di un Organismo di Controllo a tale scopo autorizzato. Il fabbricante, oltre ad espletare le stesse pratiche previste per la prima categoria e compilare la dichiarazione di conformità sempre nella forma prevista nell’allegato VIdel D.Lgs. 475/92, deve quindi identificare un Organismo di Controllo (Notificato) al quale rivolgersi per ottenere la certificazione CE. L’Organismo di Controllo, per soddisfare la procedura prevista, verifica la regolarità di tutta la documentazione prodotta e si accerta dell’effettivo possesso dei requisiti essenziali di salute e di sicurezza del DPI attraverso le prove necessarie rilasciando, qualora l’esito sia positivo, regolare attestato di certificazione. Certificazione DPI di terza categoria Le procedure e le modalità seguite dall’Organismo di Controllo per il rilascio dell’Attestato di Certificazione CE sono le stesse previste per i DPI di seconda categoria. La differenza consiste nel fatto che i DPI di terza categoria sono sottoposti, almeno una volta all’anno e a scelta del fabbricante, ad uno dei due seguenti sistemi di controllo: – controllo del prodotto finito - Il fabbricante adotta le misure necessarie per garantire l’omogeneità della produzione e la corrispondenza dei DPI con il modello descritto nell’attestato di certificazione. L’Organismo di Controllo autorizzato accerta la conformità dei DPI ai requisiti dell’Allegato II del D.Lgs. 475/92; – controllo del sistema di qualità - Il fabbricante dispone di una struttura produttiva che ha ottenuto il riconoscimento di sistema di qualità da parte di un organismo di controllo autorizzato. Bibliografia Titolo III capo II Uso dei Dispositivi di Protezione Individuale - Decreto Legislativo 9 aprile 2008, n. 81 e s.m.i.: Attuazione dell’Articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro. G.U. n. 101 del 30/ 04/ 2008 - Supplemento Ordinario n. 108. Decreto Legislativo 4 dicembre 1992, n. 475 e s.m.i.: Attuazione della direttiva 89/686/CEE del Consiglio del 21 dicembre 1989, in materia di riavvicinamento delle legislazioni degli stati membri relative ai dispositivi di protezione individuale. G.U. n. 128 del Stampa elenco 09/ 12/ 1992 - Supplemento Ordinario n. 289.