Udito scit Un tem si pe ch ne il si fo a p si è s che no è c Se co al vo de o m c a la mu lei asc o ca fe pr p h t e prim suo sen p f q be or ri e d u Ma ch co il su Tiria fort un co so le a d e p i chia nel me e s me a v in qu m i n p ib za tra la mo fisi di em di un su e l d t 'u s a ni che gli ess um no po se Il su'ono è un eliemernto centrale nella Vita umana, già plrima della na- turare i suoni del linguaggio della famiglia, del suo gruppo sociale. Il . materno, un tempo a due così regolare, profondamente legato all'andamento della vita che si alterna a tempi di non-ascolto solo quando sopraggiunge il sonno. Creato da qualcosa che vibra, è solo una sensazione raccolta dall'organo dell'udito. l'effetto sonoro? Le sue oscillazioni mettono in motolemolecoledell'aria, Centro di Studi Montessoriani - Dipartimento di Progettazione Educativa e Didattica - Università Roma Tre r(eartire dai sensi (111) formando onde sonore che raggiungono le nostre orecchie. Senza un organo vivo che li raccoglie, suoni e rumori sarebbero solo vibrazioni che si disperdono nell'atmosfera: c'è una straordinaria corrispondencie viventi, alcune delle quali in grado di cogliere perfino gli ultrasuo- Sopra: Acquaforte tratta dalla serie Li cinque sentimenti alla moda (1710) opera dell'artista bologneseGiuseppeMaria Metelli. IL QUADERNOMONTESSOR.l/primavera2002-33 Biblioteca Digitale Montessoriana (BDM) / Montessori Digital Library - Centre for Montessori Studies - University of Roma Tre Le ond son attr i s e i l an m iq d o p no un effe ma E' pe qu ch t o e m si, ricc di um de no ore so in gr r m a I) Vu ved l'ef de vib ne a) Pre un ba lar e b co s a b) Ora spo so un po di zu c lino Se us qu br si ve a m c) Pre un co di m pi la o pra ten vic al ba m s to e Per effe de on so i c d z r u com a s o una mo co di ca i l le di tam Die ad es c'è l'o m st m m no stat dat p le lor for i n su er d m o e s Co il pas att taf t cu o re la v si am e vinv an più al ie pu sd c Centro di Studi Montessoriani - Dipartimento di Progettazione Educativa e Didattica - Università Roma Tre ché là dove le molecole sono ravvicinate e compatte, le vibrazioni han- gliaia di diverse vibrazioni che sono nell'aria, convogliarne trasmetterli al cervello per decifrarli. i segnali e con il suono (dopo i cinque / sei anni e Esperimenti oltre) bordo con un foglio di plastica un po' robusta che legherai intorno in modo che risulti ben teso e fermo. glio. una teglia e con un cucchiaio di legno battici socarlo. Quella meraviglia che è l'orecchio padiglione ni in un canale verso il timpano, potente, vero prodigio membrana anatomico: - guida i suo- sottileetesacomeunapel- All'esterno la catena degli ossicini ai quali soincudine nali disposti a mo' di labirinti in parte ossei, in parte membranosi, fino alla chiocciola o coclea: qui il canale si avvolge a spirale, fornito di un suo liquido e di minutissime ciglia. Quando la vibrazione passa, i peluzzi ondeggiano stimolando le cellule del nervo acustico e trasfor- 34 - IL QUADERNOMONTESSORI/primavera2002 Biblioteca Digitale Montessoriana (BDM) / Montessori Digital Library - Centre for Montessori Studies - University of Roma Tre ESTERNOMEDIOINTERNO Centro di Studi Montessoriani - Dipartimento di Progettazione Educativa e Didattica - Università Roma Tre dua il suo A l di se ive l'a n è p m sia ap e p a c v r La sen udi de ba ov si af g a e tene ma anc alla fac pr de ba d p t r E' faci oss l'in pa an q mando le onde in sensazioni che raggiungono la zona del cervello in grado di identificarle. In questo straordinario apparecchio uditivo sono anche inseriti tre minuscoli canali detti semicircolari, disposti, più o meno, secondo le tre direzioni dello spazio: sono responsabili del senso di equilibrio. Perché due orecchi? Ogni vibrazione raggiunge un orecchio, un attimo tervallo minimo prima dell'altro: in- nel quale il cervello si pone subito all'erta per indivi- passaggio c'è in realtà un'ulteriore conferma. Riguardo all'acquisizione del linguaggio ilfatto che i due orecchi ( a con il secondo differenza degli occhi) zioni sonore, facilita l'assorbimento dei suoni verbali e risponde in modo preciso all'esigenza centrale del periodo sensitivo del linguaggio: la costante immersione in un bagno di suoni in ogni esperienza del periodo di veglia. rienze rein ambientali, movimento alla parola, al canto di chi lo consola e lo nutre con ogni esperienza e quindi anche le sensazioni sonore. Biblioteca Digitale Montessoriana (BDM) / Montessori Digital Library - Centre for Montessori Studies - University of Roma Tre IbQUADERNO MONTESSORl/primavera 2002 - 35 Altr oss ab co è c m b e h ip voc in for di ca rim ch ac ta p f a iedu cia per b più gra si mo am m in e s d Lei non ins ma gli ca un "F su gua com asp qu Le ca e l fi u men sor e t le bra en Ne gi se a n d bam la don ag og vo il pr (" " s pre sull stes not In seg i n di al ba A p o a mun pos fac im c la m tr a h che in pic acc so (co ne es c s Un gio mo be ch si pu fa co i p è q i "Pu ma non è d av Eb no e im N p siam sap che cos il ba ric an q s n den di freq e a onu "C fa ilcgo in duc ad acc co ilar ba de m q q do c'è musica se non sono in grado di camminare, si nell'ambiente: Centro di Studi Montessoriani - Dipartimento di Progettazione Educativa e Didattica - Università Roma Tre muovono su e giù con tutto il corpo e un'adesione perfetta al ritmo. se essi sentono cantare di frequente o se gli adulti si rivolgono a loro cantando. Osserviamo le reazioni infantili * Roberto, 6 mesi, ha assimilato ilsuono di due note d'una canzone più volte ascoltato * e lo riproduce. Cinzia, 7 mesi, quando /'educatrice suona al pianoforte una mardola a tempo avanti e indietro con il corpo. . Fedi, 10 mesi, quando arriva al mattino non guarda in viso la "sua" note ( SoiIMi) . Così per alcune mattine. Poi un giorno, arrivando lui la Se pensiamo all'importanza dellaboccanellavitadelbambino-suc- poco il gioco diventa collettivo... chiare, alimentarsi, sputare, piangere, emettere i primi gorgoglii e balbettii; scoprire che la bocca dell'adulto, quando parla, si muove; portare alla bocca oggetti per conoscerli meglio; bere, masticare - a comel'udito,lavista, il movimento si fondano tra loro nel piacere di co- diventi un veicolo felice di messaggi e di emozioni. di riprendere i suoni dei loro vocalizzi e ripeterli per loro, uno alla volta: un gioco di imitazione da parte nostra che amplifica, restituisce, dà valo- re a quantoil bambino produce. Può anche creare un dialogo. reagire. (Naturalmente è basilare rendersi conto molto presto se sente o no.) Forse risponderà molto tempo dopo e in modo diverso, per noi inaspettato. Questa modalità è l'opposto esatto dell'ammaestrare il bambino chie- canto. 36 - IL QUADERNOMONTESSORI/primavera2002 Biblioteca Digitale Montessoriana (BDM) / Montessori Digital Library - Centre for Montessori Studies - University of Roma Tre Quando magina il canto collettivo o !'esecuzione di brani, diretti o registrati, per "far" muovere i bambini. C'è qualcosa che può di gran lunga precedere tutto questo e che lo prepara: l'ascolto di suoni isolati. grande piatto, due o tre triangoli di diversa grandezza per ottenere suoni diversi. Potete anche cercare nei negozi dell'equo mercato: spesscossi, mandano sonorità insolite, molto gradevoli. battente di legno a testa coperta, avendo cura di attendere a battere di Biblioteca Digitale Montessoriana (BDM) / Montessori Digital Library - Centre for Montessori Studies - University of Roma Tre ILQUADERNOMONTESSORl/primavera2002-37 Centro di Studi Montessoriani - Dipartimento di Progettazione Educativa e Didattica - Università Roma Tre (1 re n P B d Pe i b de pr du an a si pen alla mu all di un s s i m Se ave una dis di de ac u x O u so han pia me o s fa co se p n o e c Che cos si fa con qu str Ai pi co s ni isol ad ese un so co su gr pi u nuo fino a cip la vib sia es he (N pn tirla più ma sì! ic L'udito, dalla serie delle incisioni a bulino I Cinque Sensi cisore Cornelis Cort su disegno dello scultore Frans Floris. Centro di Studi Montessoriani - Dipartimento di Progettazione Educativa e Didattica - Università Roma Tre Pri di da ai ba co sp a con ver o c srt da un in 'm o c i Se vi pia co l'a pe re p v sib le dif ad u s t i Ai più pic fat as le si n i s n me vol du so le più lo a e la d nel ord Co pe tre qu v o p min no ma m Mo ch ha sc sp m ptu con il suono (per i 5/6 anni) Esperimenti I liquidi "cantano" a) Scegli quattro o cinque vasi da salsa identici: alti e a bocca larga, di vetro non troppo spesso b) riempili d'acqua ad altezze diverse regolari e disponili in ordine crescente c) con un bastoncino di legno percuotili leggermente per sentire meglio il diverso effetto sonoro. quale livello d'acqua le differenze sonore risultino più evidentI. Everì}tualmetlte si puÒ fare un segno bambini stessi possano vuotare i contenitori e .rico"'" strUire loro stessi Iq strurdento musicale. per non associare una certa altezza di suono a un determinato colore (sempre il criterio dell'isolamento della qualità ai fini di una più esatta esperienzasensoriale). cessione, suonate non troppo rapidamente o le pri- sciando una pausa, poi ripetendo gli stessi suoni e osservando i bambini e le loro reazioni che, anche gli strumenti del suo tempo, genio profondo e giocosa, ha creato una melodia anche per uno strumento a bicchieri, eseguita tuttora. (Vedremo nei prossimi numeri altre proposte zione musicale infantile). relative all'educa. 38 -ILQUADERNOMONTESSORl/primavera2002 Biblioteca Digitale Montessoriana (BDM) / Montessori Digital Library - Centre for Montessori Studies - University of Roma Tre altezza diverso - dipende dalle dimensioni del triangolo - oppure chie- li cercano in tutte le lorp esperienze. estraibili, favorisce l'esecuzione di mini- melodie di due o tre note o an- inomisullascala,comegiàAn- sono lasciare solo i due o tre tasti di siicuro effetto sonoro. (Il battere diventa più mirato e semplipe anche per un adulto insicuro che in principip non ricordi bene quali tasti' far vibrare!). Lo,xilofono permette inoltre di cantare na Maria Maccheroni dlifa~e sq:gge[iva con" li campanelli ogni Sitrattadibattereeinsiemecantare Bi..ce (00~00), Bi-ce (Fe..Re)II,,!Bi-a~ Montessori. sillaba: (Mi~Mi) ); A -Ies-san-dro (00-00-00- Do) E-li-sa-bet-ta (00-00-00-00-00) Ma- ri- a (Oo-Do-Od (Re"-Re-Re)... Ma-ti"-'Cl sopra) Ovviamente nome, legato bisogna anche stare attenti al a dove cade ritmo con cui si pronuncia un - dove cade l'accento? fare lo stesso - prima di sullo strumento. ghf Essenziale che l'adulto per conto proprio si eserciti sul battere e sul suonare prima di farlo con i bambini al fine di dare loro un 'opportunità sonora molto nitida e senza affanni di sorta. Biblioteca Digitale Montessoriana (BDM) / Montessori Digital Library - Centre for Montessori Studies - University of Roma Tre ,,: ILQUADERNOMONTESSORl/primavera2002-39"',Il! Centro di Studi Montessoriani - Dipartimento di Progettazione Educativa e Didattica - Università Roma Tre a u bas per me de lor na n du tri il c s è d diam a u altr ad di aiu pr n se ne su u p ave con fin a 5 l U b 'a s r pet e c più vol fin i b os m in E a i que "off di suo la ca e rip a le st c i Lo xilo Orf aut co tas in le di ot q e che sem esp all po de ba p p s p E-m (ide com l'a Di è b "B o " a "Ma o " pro El no st a p c l ma con una bat su og sil Lo stesso si può fare con i triangoli che vanno sospesi a un nastro e percossi leggermente con il loro battente metallico. Proviamo a sospendere to, pre atte ma an or Sul non udi ess du (d d' pe l'u n sen da un ore An in se m "D q chio ci sen si dic di un os ch vu fa a m s L'or sed de de e s e e i ore mi ent da un ore e m d a le s fod di pro av le or lu chi; fare ore da me Del suo "se pe da d a o me in ela nd co fr 1 a risp all'i o v fo / p ( o d o i talli ecc (Si pe al div ef so pr d u Centro di Studi Montessoriani - Dipartimento di Progettazione Educativa e Didattica - Università Roma Tre Parole relative all'uDITO Verbi: udire; avvertire, sentire, intendere, orecchiare L'azione diventa più intenzionale con: ascoltare e sue varianti; dare (porgere) ascolto, (essere) stare in ascolto, mettersi in ascol- Nomi: ascolto, audizione, udizione Aggettivi rispetto a un "buon udito": fine, buono acuto, sensibilissimo interno (anatom.) Percepire con l'orecchio; tendere l'orecchio, prestare orecchio; intronare le orecchie; stare con forecchio teso; aprire le orecchie; turarsi le orecchie; essere tutttorec'chif dire qualcosa all'orecchio. Riguardo liDus.içale;avere orecchio; cantare a ('essereptol1ati):avere (èJis(3reta o all'es~erienia orecchio; non aver:e,oreao,hla )sensibilità dareudienza;dareretta;ubbidire;esaudire. traslati: si non orecchie"; nelle rintrona di dire: parla "Mi Modi agli Sensi uditiva. (negli) ottima (come farele orecchieailibri;tirareleorecchie;averegli orec- un asino!); chioni (parotite); . mettere una pulce nell'orecchio; qui anche i muri hanno orec- 20.000 Hertz" (Zingarelli) . Il suono può essere: rispetto all'altezza grave / acuto; basso / alto alla durata al lungo / breve timbrodolce/aspro;argentino/cupo;cristallino,me- rispetto rispetto pa o da una tromba, un pianoforteo unabatteria,unviolinoo la voce umana, la voce di un bambino e quella di un vecchio.. .). Altezza,intensità, durata, timbro sono i quattro parametri del suono. Altri aggettivi: celestiale, rimbombante, intenso; lacerante, sgradevole. 40 - IL QUADERNOMONTESSORl/primavera Biblioteca Digitale Montessoriana (BDM) / Montessori Digital Library - Centre for Montessori Studies - University of Roma Tre 2002