Sento bene, ma faccio fatica a capire alcune parole. Cosa significa? E’ una condizione uditiva molto diffusa a partire dai 50 anni: si tratta del fenomeno della presbiacusia e consiste nel percepire meno chiaramente i suoni acuti, avvertendo difficoltà di comprensione durante le conversazioni. In pratica, alcune sillabe o parole sfuggono, obbligandoci a fare ripetere i nostri interlocutori per capire quello che è stato detto. Questa sensazione di “sentire bene, ma comprendere male” è uno dei primi segni di un abbassamento dell’ udito. In presenza di questa sensazione è bene rivolgersi, per una visita gratuita dell’udito, ad un tecnico audioprotesista. Attendere può significare un ulteriore abbassamento dell'udito. Ogni tanto provo un disturbo dell’udito, ma penso di poter ancora aspettare ad approfondire questo disagio. Ci sono delle controindicazioni in tal senso? In presenza di un disturbo uditivo non bisognerebbe mai aspettare ad effettuare un controllo dell’udito! I motivi sono sia psicologici sia funzionali: spesso per colpa di un disturbo uditivo, seppur lieve, si rischia di non godersi i bei momenti della vita, chiudendosi sempre più in sé stessi per il disagio di non comprendere bene le persone che ci sono accanto. Dal punto di vista clinico, inoltre, prima si identifica l’eventuale problema uditivo, prima può essere avvita la rieducazione ai suoni e ottenere un migliore recupero della funzione uditiva. Se si aspetta troppo a lungo, il cervello tenderà a “dimenticare” alcuni suoni e impiegherà molto più tempo per imparare di nuovo a riconoscerli. Affrontando per tempo eventuali ipoacusie, tornare a sentire bene è più semplice e rapido. Più si aspetta, più si corre il rischio che il recupero uditivo sia difficoltoso e insoddisfacente. Non sento bene, dunque cosa dovrei fare? In presenza di un disagio uditivo è opportuno sottoporsi ad un controllo dell’udito, effettuabile gratuitamente presso un centro acustico Audibel o una farmacia del gruppo Framondo. Il controllo dell’udito viene realizzato esclusivamente da tecnici audioprotesisti laureati, specialisti che valutano le capacità uditive attraverso l’uso di un audiometro con il fine di consigliare, eventualmente, la soluzione più idonea al trattamento di eventuali ipoacusie diagnosticate. La visita dura pochi minuti ed è del tutto indolore. Si consiglia di ripetere il test dell’udito almeno una volta l’anno, in un’ottica di prevenzione proprio come avviene per il controllo della pressione, della vista e delle analisi del sangue. Ho un disturbo di udito, esistono delle soluzioni invisibili? Voglio che le persone attorno a me non si accorgano di niente. Sì, esistono delle soluzioni quasi del tutto invisibili quando indossate: si tratta di apparecchi acustici di ultima generazione, analogici, realizzati sulla base della forma del condotto uditivo di chi dovrà utilizzarli. In questa maniera, una volta indossati, scompaiono all’interno dell’orecchio. Con questo tipo di apparecchi acustici è possibile coniugare prestazioni elevate con il massimo comfort di forme personalizzate e la discrezione di una soluzione praticamente invisibile. Quanto costa un apparecchio acustico? L’apparecchio acustico è una soluzione “su misura” che risponde alle specifiche necessità uditive legate all’ipoacusia accertata, allo stile di vita e alle aspettative della persona che dovrà utilizzarlo. Di conseguenza, in commercio esistono diverse tipologie di apparecchi acustici, caratterizzati da forme e prestazioni differenti. E’ dunque difficile rispondere in via preliminare a questa domanda. E’ necessario fissare un colloquio con un audioprotesista che effettuerà il test dell’udito per diagnosticare eventuali ipoacusie. Solo successivamente, è possibile individuare la soluzione migliore per correggere l’eventuale problema uditivo diagnosticato, in base allo stile di vita della persona, fornendo anche informazioni sui prezzi. A titolo informativo, i prezzi degli apparecchi acustici partono da circa 700 € a strumento. Il prezzo di una soluzione uditiva comprende gli apparecchi acustici, il loro adattamento, il trattamento post‐vendita e i controlli per tutta la durata del loro utilizzo. Per sordità molto gravi, infine, il Sistema Sanitario Nazionale prevede un rimborso di 750 € per l’acquisto della fascia base di apparecchi acustici riconosciuti come idonei a trattare ipoacusie profonde. Anche in questo caso l’audioprotesista sarà in grado di fornire una consulenza gratuita per capire se poter usufruire di questo servizio e, in tal caso, per espletare tutte le procedure necessarie ad ottenere il rimborso. Uno o due apparecchi acustici? Usualmente, quando si è affetti da una in entrambe le orecchie (perdita uditiva binaurale), applicare due apparecchi acustici si rivela la soluzione migliore. La capacità di sentire in ambienti rumorosi (come la strada) potrebbe risultare estremamente compromessa con un'amplificazione monoaurale in quanto, per esempio, potrebbe essere difficoltoso individuare il luogo di provenienza dei suoni. Talvolta, comunque, l'applicazione di un solo apparecchio acustico potrebbe essere consigliata anche in presenza di ipoacusia binaurale. In sostanza, una corretta applicazione dipende al 70% dalla competenza dell'audioprotesista. Gli apparecchi acustici sono tutti uguali? Gli apparecchi acustici differiscono per forma, dimensione, potenza dell'amplificazione fornita, facilità di utilizzo, controllo del volume ed eventuali caratteristiche speciali. In ogni caso tutti sono costruiti assemblando i seguenti componenti: 1. un microfono per captare i suoni; 2. un circuito elettrico per amplificare i suoni; 3. un ricevitore (un altoparlante in miniatura) per trasmettere i suoni amplificati all'interno dell'orecchio; 4. una batteria per consentire il funzionamento delle parti elettriche. Basandosi sulla tipologia di ipoacusia da cui si è affetti, sulle necessità di ascolto e sullo stile di vita dell'assistito, l'audioprotesista è in grado di stabilire quale tipo e quali caratteristiche deve avere l'apparecchio acustico ideale, e quindi scegliere e applicare un modello che risponda al meglio a quelle che sono le reali necessità dell'assistito. Meglio portare i capelli lunghi per nascondere meglio le soluzioni uditive? La tecnologia di oggi riesce a contenere le dimensioni degli apparecchi acustici a livelli tali da renderli praticamente invisibili quando indossati. Se un tempo potevano apparire antiestetici, a causa della loro presenza ingombrante intorno all’orecchio, oggi sono minuscoli e quasi invisibili dall’esterno. Gli apparecchi acustici hanno bisogno di una manutenzione lunga e complicata? Le operazioni di pulizia sono facili e rapide, basta seguire i consigli che l’audioprotesista fornisce al momento della consegna. I nuovi apparecchi acustici permettono di ascoltare la musica o parlare al telefonino senza problemi? Attraverso la tecnologia wireless, gli apparecchi acustici digitali di ultima generazione consentono di “dialogare” con i principali dispositivi elettronici divenuti ormai così frequenti nella vita di tutti i giorni: dalla televisione al cellulare al computer , radio e all’iPod. Nei modelli wireless, il suono proveniente dalla televisione, dal pc, dalla radio e dagli altri dispositivi elettronici di uso quotidiano, viene trasmesso all’interno dell’apparecchio acustico stesso, al volume che desideriamo e senza l’utilizzo di fili di collegamento esterni: ciò significa che è possibile muoversi liberamente attorno ai dispositivi elettronici ed ricevere il loro suono senza alcun impedimento nel proprio orecchio. Il vantaggio principale di questa innovativa tecnologia è la possibilità di guardare la televisione con i propri cari senza obbligarli ad alzare eccessivamente il volume, poiché questo viene regolato come meglio crediamo direttamente nel nostro orecchio attraverso la regolazione dell’apparecchio acustico! Perché si consiglia di provare l'apparecchio acustico per 30 giorni? Perché questo è mediamente il periodo necessario per poter regolare correttamente il funzionamento di un apparecchio acustico e apprezzare la differenza che si può ottenere attraverso il suo utilizzo. I tecnici specializzati personalizzano e impostano l’apparecchio acustico in base allo stile di vita individuale per ottenere il massimo dei benefici. E’ quindi prassi consolidata essere visitati una volta a settimana dal proprio audioprotesista di fiducia, per quattro volte al mese: egli provvederà a regolare sempre meglio le impostazioni dell’apparecchio acustico per ottimizzare l’ascolto, sulla base delle vostre indicazioni.