UNIVERSITAS STUDIORUM INSUBRIAE FACOLTA’ DI SCIENZE MATEMATICHE FISICHE E NATURALI DI COMO ANNO ACCADEMICO 2007-2008 1 INDICE GENERALE Presentazione Pag. 31 1. Organizzazione della Facoltà 32 2. Calendario delle attività didattiche 32 2.1 Calendario delle lezioni 32 2.2 Calendario degli esami 32 3. Servizi della Facoltà 32 3.1 Segreteria studenti 32 3.2 Ufficio di Presidenza 33 3.3 Biblioteca 33 4. Settore Orientamento – C.A.O.S.P. 33 4.1 Colloqui individuali di orientamento 34 4.2 Servizio di Counselling psicologico 35 4.3 Sportello Stage 36 4.4 Collaborazioni studentesche 36 4.5 Prestiti d’onore 38 5. PROGRAMMA Lifelong Learning Programme (LLP)/ERASMUS 39 6. Tirocinio-Stage 40 7. C.U.S. Varese-Como – Centro Universitario Sportivo 40 8. I.S.U. Istituto per il diritto allo studio 41 2 9. Servizio Disabili di Ateneo 41 10. La carta servizi dell’Ateneo:Uscard.it 43 Notizie generali 44 Corso di Laurea in Chimica e Chimica industriale 1. Manifesto degli studi 47 2. Programma dei corsi 58 3. Elenco dei docenti in ordine alfabetico 96 Corso di Laurea in Fisica 1. Manifesto degli studi 98 2. Programma dei corsi 104 3. Elenco dei docenti in ordine alfabetico 122 Corso di Laurea in Matematica 1. Manifesto degli studi 123 2. Programma dei corsi 130 3. Elenco dei docenti in ordine alfabetico 152 Corso di Laurea in Scienze Ambientali 1. Manifesto degli studi 153 2. Programma dei corsi 162 3. Elenco dei docenti in ordine alfabetico 187 3 Corso di Laurea in Scienze e Tecnologie dell’Informazione 1. Manifesto degli studi 189 2. Programma dei corsi 197 3. Elenco dei docenti in ordine alfabetico 219 Corso di Laurea in Scienze dei Beni e delle Attività Culturali 1. Manifesto degli studi 221 2. Programma dei corsi 229 3. Elenco dei docenti in ordine alfabetico 259 Laurea Specialistica in Scienze Chimiche 1. Manifesto degli studi 261 2. Programma dei corsi 266 3. Elenco dei docenti in ordine alfabetico 282 Laurea Specialistica in Fisica 1. Manifesto degli studi 283 2. Programma dei corsi 290 3. Elenco dei docenti in ordine alfabetico 330 Laurea Specialistica in Matematica 1. Manifesto degli studi 332 2. Programma dei corsi 342 4 3. Elenco dei docenti in ordine alfabetico 355 Laurea Specialistica in Scienze Ambientali 1. Manifesto degli studi 356 2. Programma dei corsi 364 3. Elenco dei docenti in ordine alfabetico 382 Laurea Specialistica in Chimica Industriale 1. Manifesto degli studi 383 2. Programma dei corsi 387 3. Elenco dei docenti in ordine alfabetico 394 5 INDICE ANALITICO INSEGNAMENTI A Algebra I Algebra II Algebra III Algebra lineare Algebra superiore Algoritmi e strutture dati I con laboratorio Algoritmi e strutture dati II con lab Analisi di Fourier Analisi di Fourier Analisi del carico inquinante dei bacini lacustri Analisi del rischio geologico ambientale Analisi del rischio geologico ambientale con laboratorio Analisi del rischio geologico ambientale con laboratorio Analisi funzionale Analisi funzionale Analisi I Analisi II Analisi matematica I Analisi matematica II Analisi numerica I Analisi numerica I Analisi numerica I Analisi numerica II Analisi numerica II Analisi numerica II Analisi numerica III Analisi numerica III Analisi numerica III Analisi superiore Analisi superiore Antropologia culturale Mod.1 Antropologia culturale Mod.2 Applicazioni avanzate dell’informatica Applicazioni fisiche della teoria dei gruppi Architettura degli elaboratori e delle reti I Architettura degli elaboratori e delle reti II Architettura del paesaggio Archivistica e biblioteconomia Mod.1 Archivistica Archivistica e biblioteconomia Mod.2 Biblioteconomia 6 F49007 F49013 F49049 F49004 F73023 F61002 L Matematica L Matematica L Matematica L Matematica LS Matematica L Scienze e tecn.informaz. 130 131 132 133 342 197 F61006 F72072 F73001 F63010 L Scienze e tecn.informaz. LS Fisica LS Matematica LS Scienze Ambientali 197 290 342 364 F63004 F80022 LS Scienze Ambientali L Scienze Ambientali 364 162 F63028 LS Scienze Ambientali 366 F72071 F73005 F72085 F72086 F49011 F49017 F61030 F49015 F72073 F61031 F49023 F72074 F49024 F72075 F73027 F72087 F73024 F62061 F62062 F61078 F72084 LS Fisica LS Matematica LS Fisica LS Fisica L Matematica L Matematica L Scienze e tecn.informaz. L Matematica LS Fisica L Scienze e tecn.informaz. L Matematica LS Fisica L Matematica LS Fisica LS Matematica LS Fisica LS Matematica L SBAC L SBAC L Scienze e tecn.informaz. LS Fisica 290 342 290 290 134 135 198 136 291 198 137 291 137 291 343 291 343 229 229 198 292 F61007 L Scienze e tecn.informaz. 199 F61009 L Scienze e tecn.informaz. 199 F62016 F62065 L SBAC L SBAC 231 232 F62066 L SBAC 232 Arsenali nucleari e sicurezza globale Astrofisica I Astrofisica II Automi e linguaggi I Automi e linguaggi II F72091 F72026 F72027 F61072 F61073 LS Fisica LS Fisica LS Fisica L Scienze e tecn.informaz. L Scienze e tecn.informaz. 292 292 292 200 201 B Basi di dati I con laboratorio Basi di dati II con laboratorio Basi di dati: applicazioni innovative I Basi fisiche della radioterapia Basi fisiche dell’imaging diagnostico Biochimica Biolimnologia Biologia animale Biologia vegetale Botanica ambientale e applicata Botanica per i beni culturali Botanica sistematica con laboratorio F61010 F61011 F61066 F72052 F72051 F78025 F63009 F80003 F80004 F63015 F62055 F80040 L Scienze e tecn.informaz. L Scienze e tecn.informaz. L Scienze e tecn.informaz. LS Fisica LS Fisica L.Chim e Chim indust. LS Scienze Ambientali L Scienze Ambientali L Scienze Ambientali LS Scienze Ambientali L.SBAC L Scienze Ambientali 202 202 201 293 294 58 366 162 163 367 233 163 F49001 F49006 F80039 L Matematica L Matematica L Scienze Ambientali 138 139 164 F63032 LS Scienze Ambientali 367 F64028 F64001 F65001 F63033 F48020 F78011 F80032 F64018 F80008 F78038 F63007 F78054 F78055 F78023 F65003 F64003 F62043 LS Scienze chimiche LS Scienze chimiche LS Chim industriale LS Scienze Ambientali L Fisica L.Chim e Chim indust. L Scienze Ambientali LS Scienze chimiche L Scienze Ambientali L.Chim e Chim indust. LS Scienze Ambientali L.Chim e Chim indust. L.Chim e Chim indust. L.Chim e Chim indust. LS Chim industriale LS Scienze chimiche L SBAC 266 266 387 368 104 58 164 266 165 60 368 59 59 60 387 267 234 F62046 L SBAC 235 F65014 LS Chim industriale 388 C Calcolo I Calcolo II Cartografia ambientale informatizzata con lab Cartografia ambientale informatizzata con lab Catalisi Chemiometria Chemiometria Chemiometria con laboratorio Chimica Chimica analitica Chimica analitica ambientale Chimica analitica ambientale Chimica analitica con lab Chimica analitica degli inquinanti Chimica analitica degli inquinanti Chimica analitica dei materiali Mod.A Chimica analitica dei materiali Mod.B Chimia analitica strumentale Chimica analitica strumentale Chimica analitica superiore Chimica dei beni culturali Mod.1:Parte generale Chimica dei beni culturali Mod.2 Chimica analitica dei beni culturali Chimica dei composti biotecnologici 7 Chimica dei composti di coordinazione I Chimica dei composti di coordinazione II Chimica dei composti di coordinazione I mod. Chimica dei composti di coordinazione I mod. Chimica dei composti eterociclici I Chimica dei composti eterociclici II Chimica dei processi biotecnologici Chimica dell’ambiente Chimica dell’ambiente con laboratorio Chimica delle macromolecole Chimica delle sostanze biologicamente attiva Chimica dello stato solido Chimica e tecnologia dei polimeri Chimica e tecnologia delle fibre tessili Chimica e tecnologia delle sostanze coloranti Chimica fisica Chimica fisica Chimica fisica computazionale Chimica fisica computazionale Chimica fisica dei sistemi dispersi Chimica fisica degli stati condensati Chimica fisica del colore Chimica fisica dell’ambiente Chimica fisica industriale Chimica generale ed inorganica Chimica generale fondamenti/complementi Chimica inorganica Chimica inorganica Chimica inorganica superiore Chimica organica a.a.2007/2008 Chimica organica a.a.2006/2007 Chimica organica ambientale Chimica organica applicata Chimica organica industriale Chimica organica industriale Chimica organica superiore Chimica teorica Chimica teorica Complementi di analisi Mod.A e Mod.B Complementi di architettura degli elaboratori e delle reti Complementi di chimica fisica Complementi di chimica organica Complementi di elettronica Complementi di fisica Complementi di Fisica I Complementi di matematica Complementi di matematica Complementi di reti ed applicazioni 8 F78043 F78044 F64022 L.Chim e Chim indust. L.Chim e Chim indust. LS Scienze chimiche 61 61 267 F65012 LS Chim industriale 388 F78049 F78050 F65014 F80026 F63006 F64006 F64023 L.Chim e Chim indust. L.Chim e Chim indust. LS Chim industriale L Scienze Ambientali LS Scienze Ambientali LS Scienze chimiche LS Scienze chimiche 62 62 388 166 369 268 269 F64025 F78032 F78041 F78030 LS Scienze chimiche L.Chim e Chim indust. L.Chim e Chim indust. L.Chim e Chim indust. 269 63 70 71 F62031 F78014 F64004 F72076 F65010 F65020 F78040 F80010 F78033 F80002 F78002 L SBAC L.Chim e Chim indust. LS Scienze chimiche LS Fisica LS Chim industriale LS Chim industriale L.Chim e Chim indust. L Scienze Ambientali L Chim e chim ind L Scienze Ambientali L.Chim e Chim indust. 236 71 270 295 388 389 72 166 72 168 73 F78024 F65006 F64005 F78064 F78013 F80029 F78063 F78034 F65019 F64007 F64010 F72059 F49052 F61062 L.Chim e Chim indust. LS Chim industriale LS Scienze chimiche L.Chim e Chim indust. L.Chim e Chim indust. L Scienze Ambientali L.Chim e Chim indust. L.Chim e Chim indust. LS Chim industriale LS Scienze chimiche LS Scienze chimiche LS Fisica L Matematica L Scienze e tecn.informaz. 75 390 271 76 78 169 79 80 390 271 273 295 140 203 F78022 F78021 F61079 F64009 F49019 F61014 F78015 F61020 L.Chim e Chim indust. L.Chim e Chim indust. L Scienze e tecn.informaz. LS Scienze chimiche L Matematica L Scienze e tecn.informaz. L chim e chim ind L Scienze e tecn.informaz. 80 81 204 274 141 204 81 204 Computazione simbolica Comunicazione ambientale Cosmologia F61059 F80025 F72028 L Scienze e tecn.informaz. L Scienze Ambientali LS Fisica 205 169 296 F80017 L Scienze Ambientali 170 F63018 F80012 F61021 F80009 F62058 F65004 F72040 F49028 F49029 F73038 F63019 F80031 F78017 LS Scienze Ambientali L Scienze Ambientali L Scienze e tecn.informaz. L Scienze Ambientali L SBAC LS Chim industriale LS Fisica L Matematica L Matematica LS Matematica LS Scienze Ambientali L Scienze Ambientali L.Chim e Chim indust. 370 170 205 171 236 390 296 141 142 343 371 172 83 F78053 L.Chim e Chim indust. 83 F80015 F72050 F48011 F48017 F61057 F72007 F72020 F49042 L Scienze Ambientali LS Fisica L Fisica L Fisica L Scienze e tecn.informaz. LS Fisica LS Fisica L Matematica 173 296 105 106 206 297 298 142 F72079 F73002 F72080 F73017 F48071 F48072 F48073 LS Fisica LS Matematica LS Fisica LS Matematica L Fisica L Fisica L Fisica 299 344 299 344 106 107 107 F72043 F62037 LS Fisica L SBAC 299 238 D Diritto dell’ambiente E Ecologia delle acque interne Ecologia generale ed applicata Economia Economia dell’ambiente Economia delle arti Economia e gestione delle imprese Economia matematica Economia matematica I Economia matematica II Economia matematica II Ecotossicologia Ecotossicologia con laboratorio Elementi di chimica delle macromolecole (curriculum Scienze chimiche) Elementi di chimica delle macromolecole (curriculum Chimica industriale) Elementi di chimica organica Elementi di dosimetria e radioprotezione Elettromagnetismo I Elettromagnetismo II e relatività Elettronica I Elettronica I Elettronica quantistica Equazioni differenziali della fisica matematica Equazioni differenziali I Equazioni differenziali I Equazioni differenziali II Equazioni differenziali II Esercitazioni di fisica I Esercitazioni di fisica II Esercitazioni di fisica III F Fenomenologia delle particelle elementari Filosofia e simbolica politica Mod.1:Prima parte generale 9 Filosofia e simbolica politica Mod.2:Seconda parte generale Filosofia e simbolica politica Mod.3:Simbolica politica Fisica Fisica Fisica ambientale Fisica I Fisica applicata ai beni culturali Fisica dei laser Fisica dei rivelatori Fisica dei sistemi dinamici I Fisica dei sistemi dinamici I Fisica dei sistemi dinamici II Fisica del corpo rigido e dei fluidi Fisica della materia Fisica delle alte energie Fisica delle astroparticelle Fisica dello stato solido I Fisica dello stato solido II Fisica generale Fisica matematica Fisica matematica Fisica matematica Fisica nucleare e subnucleare Fisica quantistica I Fisica quantistica I Fisica quantistica II Fisica quantistica III Fisica teorica Fitogeografia Fondamenti di informatica F62038 L SBAC 238 F62039 L SBAC 239 F61063 F78006 F72047 F49014 F62005 F72019 F72012 F72032 F73009 F72093 F48006 F48050 F72044 F72046 F72041 F72042 F80006 F49025 F72055 F73028 F48074 F48014 F73029 F48018 F72005 F72006 F80021 F80005 L Scienze e tecn.informaz. L.Chim e Chim indust. LS Fisica L Matematica L SBAC LS Fisica LS Fisica LS Fisica L Matematica LS Fisica L Fisica L Fisica LS Fisica LS Fisica LS Fisica LS Fisica L Scienze Ambientali L Matematica LS Fisica LS Matematica L Fisica L Fisica LS Matematica L Fisica LS Fisica LS Fisica L Scienze Ambientali L Scienze Ambientali 206 84 300 144 239 301 301 302 344 303 107 108 303 304 305 306 174 144 307 344 109 109 345 110 307 308 174 175 F63029 F80007 F80014 F63020 F48004 F49008 F72088 F49012 F72089 F49018 F72090 F73034 F73022 F80024 F63024 LS Scienze Ambientali L Scienze Ambientali L Scienze Ambientali LS Scienze Ambientali L Fisica L Matematica LS Fisica L Matematica LS Fisica L Matematica LS Fisica LS Matematica LS Matematica L Scienze Ambientali LS Scienze Ambientali 371 176 177 372 111 144 309 145 309 146 309 345 345 178 372 G Geochimica Geografia con laboratorio Geologia e laboratorio di litologia Geologia strutturale applicata Geometria Geometria I Geometria I Geometria II Geometria II Geometria III Geometria III Geometria III Geometria superiore Geopedologia Geositologia per la realizzazione di opere ad alto rischio 10 I Idrogeologia Igiene industriale Igiene industriale applicata con laboratorio Informatica Informatica I Informatica II Informatica II Informatica teorica Informatica teorica Informatica teorica I Informatica teorica II Ingegneria del software I Istituzioni di matematica I Istituzioni di matematica II Istituzioni di matematiche F63025 F80016 F63011 F78004 F49016 F49026 F73011 F72081 F73012 F61070 F61071 F61033 F61040 F61041 F80001 LS Scienze Ambientali L Scienze Ambientali LS Scienze Ambientali L.Chim e Chim indust. L Matematica L Matematica LS Matematica LS Fisica LS Matematica L Scienze e tecn.informaz.. L Scienze e tecn.informaz. L Scienze e tecn.informaz. L Scienze e tecn.informaz. L Scienze e tecn.informaz. L Scienze Ambientali 373 178 375 84 147 147 345 309 346 206 206 207 208 209 179 F65005 F78012 F64019 F78042 LS Chim industriale L.Chim e Chim indust. LS Scienze chimiche L.Chim e Chim indust. 391 85 274 85 F78008 L.Chim e Chim indust. 86 F78016 L.Chim e Chim indust. 87 F78051 L.Chim e Chim indust. 88 F65007 F64030 F64014 F80020 F63012 F72011 F48010 F48015 F48019 F48023 F48028 F80023 F80028 F63034 LS Chim industriale LS Scienze chimiche LS Scienze chimiche L Scienze Ambientali LS Scienze Ambientali LS Fisica L Fisica L Fisica L Fisica L Fisica L Fisica L Scienze Ambientali L Scienze Ambientali LS Scienze Ambientali 392 275 275 179 375 310 111 111 112 113 114 180 181 375 F64016 F48009 F78019 F62076 LS Scienze chimiche L Fisica L.Chim e Chim indust. L SBAC 276 115 89 240 L Laboratorio di analisi strumentale Laboratorio di chimica analitica Laboratorio di chimica analitica ambientale Laboratorio di chimica e tecnologia delle sostanze coloranti Laboratorio di chimica generale ed inorganica Laboratorio di chimica organica (curriculum Scienze chimiche) Laboratorio di chimica organica (curriculum Chimica industriale) Laboratorio di chimica organica industriale Laboratorio di chimica organometallica Laboratorio di chimica strutturale Laboratorio di ecologia Laboratorio di ecotossicologia Laboratorio di fisica Laboratorio di fisica I Laboratorio di fisica II Laboratorio di fisica III Laboratorio di fisica IV Laboratorio di fisica V Laboratorio di geologia Laboratorio di metodologie biologiche Laboratorio di metodologie trattamento dati ambientali Laboratorio di sintesi organica Laboratorio informatico Legislazione brevettuale Legislazione dei beni culturali 11 Mod.1:Elementi di diritto Legislazione dei beni culturali Mod.2:Diritto dei beni culturali Letteratura italiana Limnogeologia Lingua latina e civiltà romana Mod.1:Archeologia, storia e civiltà romana Lingua latina e civiltà romana Mod.2:Introduzione alla lingua e alla letteratura latina Linguaggi per il web I Linguaggi per il web II Linguaggi per programmazione concorrente e ambienti distribuiti Logica computazionale I Logica computazionale II F62077 L SBAC 240 F62011 F63016 F62056 L SBAC LS Scienze Ambientali L SBAC 240 376 243 F62057 L SBAC 244 F61044 F61045 F61043 L Scienze e tecn.informaz. L Scienze e tecn.informaz. L Scienze e tecn.informaz. 210 210 210 F61074 F61075 L Scienze e tecn.informaz. L Scienze e tecn.informaz. 210 210 F78001 F49002 F48002 F48005 F48012 F48001 F48013 F72092 F72013 F72014 F73039 F73040 F72063 F73004 F72064 F73010 F64011 F65013 F78047 F78048 F64021 F61064 F61065 F72082 F73026 F73041 F73042 F73043 F72053 F72054 F49022 F48016 F73007 L.Chim e Chim indust. L Matematica L Fisica L Fisica L Fisica L Fisica L Fisica LS Fisica LS Fisica LS Fisica LS Matematica LS Matematica LS Fisica LS Matematica LS Fisica LS Matematica LS Scienze chimiche LS Chim industriale L.Chim e Chim indust. L.Chim e Chim indust. LS Scienze chimiche L Scienze e tecn.informaz. L Scienze e tecn.informaz. LS Fisica LS Matematica LS Matematica LS Matematica LS Matematica LS Fisica LS Fisica L Matematica L Fisica LS Matematica 90 147 116 116 116 117 118 312 312 312 346 346 313 347 314 347 277 392 90 90 278 211 211 314 348 348 349 349 314 315 147 118 349 M Matematica Matematica discreta Matematica I Matematica II Matematica III Meccanica Meccanica analitica Meccanica statistica avanzata Meccanica statistica I Meccanica statistica II Metodi algebrici in calcolo numerico Metodi analitici in calcolo numerico Metodi di approssimazione I Metodi di approssimazione I Metodi di approssimazione II Metodi di approssimazione II Metodi fisici in chimica inorganica Metodi fisici in chimica organica I Metodi fisici in chimica organica I Metodi fisici in chimica organica II Metodi fisici in chimica organica I Mod Metodi formali dell’informatica I Metodi formali dell’informatica II Metodi formali in informatica Metodi formali in informatica Metodi geometrici in calcolo numerico Metodi geometrici in Fisica I Metodi geometrici in Fisica II Metodi geometrici per la fisica I Metodi geometrici per la fisica II Metodi matematici della fisica Metodi matematici della fisica I Metodi matematici della fisica I 12 Metodi matematici della fisica II Metodi matematici della fisica quantistica Metodi matematici della meccanica quantistica Metodi matematici e metodi numerici nelle scienze applicate I Metodi matematici e metodi numerici nelle scienze applicate I Metodi matematici e metodi numerici nelle scienze applicate II Metodi matematici e metodi numerici nelle scienze applicate II Metodologie della ricerca archeologica Mod.1:Parte generale Metodologie della ricerca archeologica Mod.2:Laboratorio di archeobiologia Microbiologia ambientale con laboratorio Microbiologia applicata con laboratorio Microbiologia con laboratorio Modelli matematici per la probabilità e la statistica Morfogenesi e stratigrafia dell’olocene con lab. Museologia Mod.1:Museologia e Museografia Museologia Mod.2:Critica del restauro F73014 F72083 F73025 LS Matematica LS Fisica LS Matematica 349 316 350 F72065 LS Fisica 316 F73003 LS Matematica 350 F72066 LS Fisica 316 F73006 LS Matematica 352 F62044 L SBAC 244 F62045 L SBAC 245 F63030 F63031 F80030 F61042 LS Scienze Ambientali LS Scienze Ambientali L Scienze Ambientali L Scienze e tecn.informaz. 376 377 182 211 F80013 L Scienze Ambientali 183 F62069 L SBAC 246 F62070 L SBAC 247 F64002 F65002 F72060 LS Scienze chimiche LS Chim industriale LS Fisica 279 392 317 F72037 F48008 F72009 F72010 F72021 LS Fisica L Fisica LS Fisica LS Fisica LS Fisica 317 119 318 319 320 F80027 F49047 F49048 F78037 F72061 L Scienze Ambientali L Matematica L Matematica L.Chim e Chim indust. LS Fisica 185 148 148 92 321 N Nanomateriali Nanomateriali Nanomateriali O Optoelettronica Oscillazioni e onde Ottica Ottica non lineare Ottica quantistica P Pianificazione del territorio Preparazione di esperienze didattiche I Preparazione di esperienze didattiche II Principi molecolari dell’elettronica Principi molecolari dell’elettronica 13 Probabilità e statistica Probabilità I Probabilità I Probabilità II Probabilità II Probabilità III Progettazione del software I con laboratorio Progettazione del software II con laboratorio Programmazione e simulazione Programmazione e simulazione Programmazione I Programmazione II Programmazione I con laboratorio Programmazione II con laboratorio F48003 F49003 F72069 F49020 F72070 F49051 F61015 L Fisica L Matematica LS Fisica L Matematica LS Fisica L Matematica L Scienze e tecn.informaz. 120 148 321 149 321 149 211 F61016 L Scienze e tecn.informaz. 212 F78052 F64032 F49005 F49009 F61001 F61005 L.Chim e Chim indust. LS Scienze chimiche L Matematica L Matematica L Scienze e tecn.informaz. L Scienze e tecn.informaz. 93 279 149 150 213 213 F72045 F64013 F72062 F73008 F73019 F72035 F72015 F62071 F62072 F62073 F62074 LS Fisica LS Scienze chimiche LS Fisica LS Matematica LS Matematica LS Fisica LS Fisica L SBAC L SBAC L SBAC L SBAC 322 279 325 353 353 325 325 247 249 249 250 F62075 L SBAC 251 F61018 F61019 L Scienze e tecn.informaz. L Scienze e tecn.informaz. 214 215 F62033 F64031 F64017 F65017 F49021 F73013 F61047 F61048 L SBAC LS Scienze chimiche LS Scienze chimiche LS Chim industriale L Matematica LS Matematica L Scienze e tecn.informaz. L Scienze e tecn.informaz. 251 280 280 393 150 353 216 216 F61026 F61082 L Scienze e tecn.informaz. L Scienze e tecn.informaz. 217 217 R Radioattività Radiochimica Radiochimica Relatività I Relatività II Relatività I Relatività II Restauro Mod.1: Teoria del restauro Restauro Mod.2: Iconologia e Iconografia Restauro Mod.3: Laboratorio di restauro Restauro Mod.4: Architettura degli interni e allestimento Restauro Mod 5: Laboratorio di topografia e cartografia Reti e applicazioni I Reti e applicazioni II S Scienza e tecnologia dei materiali Simulazione molecolare Sintesi e tecniche speciali organiche Sistemi di gestione della qualità Sistemi dinamici Sistemi dinamici Sistemi informativi e modelli organizzativi I Sistemi informativi e modelli organizzativi II Sistemi informativi geografici Sistemi intelligenti e mobili per servizi innovativi I 14 Sistemi operativi I con laboratorio Sistemi operativi II con laboratorio Spettroscopia molecolare Spettroscopia molecolare Statistica I Statistica I Statistica II Storia dell’arte medievale e moderna Mod 1:Storia dell’arte medievale Storia dell’arte medievale e moderna Mod 2:Storia dell’arte moderna Storia medievale e moderna Mod.1:Metodologia della ricerca storica Storia medievale e moderna Mod.2:Storia medievale Storia medievale e moderna Mod.3:Storia moderna Strutturistica chimica I Strutturistica chimica II Strutturistica chimica I Strutturistica chimica II F61012 F61013 F64024 F72058 F49030 F72056 F72057 F62053 L Scienze e tecn.informaz. L Scienze e tecn.informaz. LS Scienze chimiche LS Fisica L Matematica LS Fisica LS Fisica L SBAC 218 218 281 326 150 326 326 252 F62054 L SBAC 256 F62060 L SBAC 257 F62063 L SBAC 258 F62068 L SBAC 258 F78045 F78046 F72077 F72078 L.Chim e Chim indust. L.Chim e Chim indust. LS Fisica LS Fisica 93 93 327 327 F78031 F78039 F78060 F63002 F63003 F63022 F61069 F72023 F72048 F73031 F72049 F73032 F78007 F48007 F80033 F80034 F78061 F64008 L.Chim e Chim indrust. L.Chim e Chim indrust. L.Chim e Chim indrust. LS Scienze Ambientali LS Scienze Ambientali LS Scienze Ambientali L Scienze e tecn.informaz. LS Fisica LS Fisica LS Matematica LS Fisica LS Matematica L.Chim e Chim indrust. L Fisica L Scienze Ambientali L Scienze Ambientali L.Chim e Chim indust. LS Scienze chimiche 94 94 95 378 378 379 219 327 328 353 328 354 95 121 186 186 96 281 F65009 LS Chim industriale 393 F63013 LS Scienze Ambientali 380 T Tecnica industriale e commerciale Tecniche strumentali in chimica analitica Tecnologia della nobilitazione tessile Tecnologia per la depurazione delle acque Tecnologie per lo smaltimento dei rifiuti Telerilevamento e fotointerpretazione Teoria dei codici Teoria dei sistemi a molti corpi Teoria dell’informazione quantistica I Teoria dell’informazione quantistica I Teoria dell’informazione quantistica II Teoria dell’informazione quantistica II Termodinamica chimica Termodinamica e teorie cinetiche Tossicologia ambientale Tossicologia industriale Tossicologia industriale Trattamento dei rifiuti e riciclo dei materiali Trattamento dei rifiuti e riciclo dei materiali V Vulcanologia ambientale 15 Z Zoologia Zoogeografia (Curriculum A) Zoogeografia (Curriculum B) 16 F80011 F63005 F63027 L Scienze Ambientali LS Scienze Ambientali LS Scienze Ambientali 186 380 381 DOCENTI A ANDREONI Alessandra ARDIZZOIA Gian Attilio ARTUSO Roberto -Optoelettronica -Oscillazioni e onde -Ottica non lineare -Chimica dei composti di coordinazione I -Chimica dei composti di coordinazione II -Chimica dei composti di coordinazione I Mod. -Chimica dei composti di coordinazione I Mod. -Chimica generale fondamenti/complementi -Radiochimica -Radiochimica -Fisica del corpo rigido e dei fluidi -Meccanica statistica I -Meccanica statistica II F72037 F48008 F72010 F78043 L Fisica L Fisica LS Fisica L.Chim e Chim indust. 317 119 319 61 F78044 L.Chim e Chim indust. 61 F64022 LS Scienze chimiche 267 F65012 LS Chim indus. 388 F78002 L.Chim e Chim indust. 73 F64013 F72062 F48006 LS Scienze chimiche LS Fisica L Fisica 279 325 107 F72013 F72014 LS Fisica LS Fisica 312 312 B BENENTI Giuliano BENINCORI Tiziana BENZA Vincenzo BERNARDI Chiara BETTINETTI Roberta -Algebra lineare -Geometria -Teoria dell’informazione quantistica II -Teoria dell’informazione quantistica II -Chimica organica ambientale -Chimica organica applicata -Elementi di chimica delle macromolecole(curriculum Scienze chimiche) -Elementi di chimica organica Complementi di Fisica -Complementi di Fisica I -Teoria dei sistemi a molti corpi -Termodinamica e Teorie cinetiche -Economia delle arti -Analisi del carico inquinante dei bacini F49004 F48004 F72049 L Matematica L Fisica LS Fisica 133 111 328 F73032 LS Matematica 354 F80029 L Scienze Ambientali 169 F78063 L.Chim e Chim indust. 79 F78017 L.Chim e Chim indust. 83 F80015 L Scienze Ambientali 173 F64009 F49019 F72023 LS Scienze chim L Matematica LS Fisica 274 141 327 F48007 L Fisica 121 F62058 F63010 SBAC LS Scienze Ambientali 236 364 17 BOLLINI Giulia BRENNA Stefano BRESSANINI Dario BROGGINI Gianluigi BRUNAMONTE Fabio lacustri -Biolimnologia -Ecologia delle acque interne -Laboratorio di ecologia -Tecnologia per la depurazione delle acque -Tecnologie per lo smaltimento dei rifiuti -Trattamento dei rifiuti e riciclo dei materiali -Trattamento dei rifiuti e riciclo dei materiali -Chimica generale fondamenti/ complementi -Laboratorio di chimica generale ed inorganica -Programmazione e simulazione -Programmazione e simulazione -Termodinamica chimica -Chimica dei composti eterociclici I -Chimica dei composti eterociclici II -Laboratorio di chimica organica(curriculum chim.industriale) -Idrogeologia F63009 F63018 LS Scienze Ambientali LS Scienze Ambientali 366 370 F80020 F63002 L Scienze Ambientali LS Scienze Ambientali 179 378 F63003 LS Scienze Ambientali 378 F64008 LS Scienze chimiche 281 F65009 LS Chim industriale 393 F78002 L.Chim e Chim indust. 73 F78008 L.Chim e Chim indust. 86 F78052 L.Chim e Chim indust. 93 F64032 LS Scienze chimiche 279 F78007 F78049 L.Chim e Chim indust. L.Chim e Chim indust. 95 62 F78050 L.Chim e Chim indust. 62 F78051 L.Chim e Chim indust. 88 F63025 LS Scienze Ambientali 373 C CACCIA Massimo CACCIATORI Marco CACCIATORI Sergio CAMPIONE Paolo Francesco 18 -Fisica delle alte energie -Laboratorio di Fisica I -Preparazione di esperienze didattiche I -Probabilità e statistica -Basi fisiche dell’imaging diagnostico -Fisica -Fisica I -Metodi geometrici per la fisica I -Metodi geometrici per la fisica II -Metodi geometrici in fisica I -Metodi geometrici in fisica II -Antropologia culturale Mod.1.Parte generale -Antropologia culturale F72044 F48010 F49047 LS Fisica L Fisica L Matematica 303 111 148 F48003 F72051 L Fisica LS Fisica 120 294 F78006 F49014 F72053 L.Chim e Chim indust L Matematica LS Fisica 84 144 314 F72054 LS Fisica 315 F73042 F73043 F62061 LS Matematica LS Matematica L SBAC 349 349 229 F62062 L SBAC 229 CARBONI Aurelio CASATI GIULIO CASINI Emanuele CASTELLETTI Lanfredo CASTELNOVO Walter CATTANEO Andrea CAVALLO Domenico CAZZANIGA Franco CERIANI Roberta Maria Mod.2:Antropologia dell’arte e Antropologia museale -Istituzioni di matematica I -Istituzioni di matematica II -Logia computazionale I -Matematica discreta -Fisica dei sistemi dinamici I -Fisica dei sistemi dinamici I -Meccanica statistica avanzata -Teoria dell’informazione quantistica I -Teoria dell’informazione quantistica I -Complementi di analisi Mod.A E Mod.B -Economia matematica -Economia matematica I -Metodi analitici in calcolo numerico -Probabilità I -Probabilità I -Probabilità II -Probabilità II -Metodologie della ricerca archeologicaMod.1:Parte generale -Metodologie della ricerca archeologicaMod.2:Laborato rio di archeobiologia -Sistemi informativi e modelli organizzativi I -Sistemi informativi e modelli organizzativi II -Igiene industriale applicata con laboratorio -Tossicologia industriale -Tossicologia industriale -Igiene industriale -Igiene industriale applicata con laboratorio -Tossicologia ambientale -Tossicologia industriale -Tossicologia industriale -Analisi di Fourier -Analisi di Fourier -Analisi II -Analisi matematica II -Analisi superiore -Analisi superiore -Istituzioni di matematiche -Matematica -Pianificazione del territorio F61040 F61041 F61074 F49002 F72032 F73009 F72092 L Scienze e tec.infor. L Scienze e tec.infor. L Scienze e tec.infor. L Matematica LS Fisica LS Matematica LS Fisica 208 209 210 147 302 344 312 F72048 LS Fisica 328 F73031 LS Matematica 353 F49052 L Matematica 140 F72040 F49028 F73040 LS Fisica L Matematica LS Matematica 296 141 346 F49003 F72069 F49020 F72070 F62044 L Matematica LS Fisica L Matematica LS Fisica L SBAC 148 321 149 321 244 F62045 L SBAC 245 F61047 L Scienze e tec.infor. 216 F61048 L Scienze e tec.infor. 216 F63011 LS Scienze Ambientali 375 F80034 F78061 F80016 F63011 L Scienze Ambientali L.Chim e Chim indust L Scienze Ambientali LS Scienze Ambientali 186 96 178 375 F80033 F80034 F78061 F72072 F73001 F72086 F49017 F72087 F73024 F80001 F78001 F80027 L Scienze Ambientali L Scienze Ambientali L.Chim e Chim indust LS Fisica LS Matematica LS Fisica L Matematica LS Fisica LS Matematica L Scienze Ambientali L.Chim e Chim indust L Scienze Ambientali 186 186 96 290 342 290 135 291 343 179 90 185 19 CHIATANTE Donato CHIODI Giulio Maria CIABATTI Romeo CITTERIO Maurizio CONETTI Mario CORONGIU Giorgina -Biologia vegetale - Botanica ambientale e applicata -Botanica per i beni culturali -Filosofia e simbolica politica Mod 1.Prima parte generale -Filosofia e simbolica politica Mod 2.Seconda parte generale -Filosofia e simbolica politica Mod 3.Simbolica politica -Chimica dei processi biotecnologici -Complementi di matematica -Modelli matematici per la probabilità e la statistica -Storia medievale e moderna Mod.1.Metodologia della ricerca storica -Storia medievale e moderna Mod. 2:Storia medievale -Chimica fisica computazionale -Chimica fisica computazionale -Chimica fisica dei sistemi dispersi -Simulazione molecolare F80004 F63015 L Scienze Ambientali LS Scienze Ambientali 163 367 F62055 F62037 L SBAC L SBAC 233 238 F62038 L SBAC 238 F62039 L SBAC 239 F65014 LS Chim industriale 388 F61014 F61042 L Scienze e tec.infor. L Scienze e tec.infor. 204 211 F62060 L SBAC 257 F62063 L SBAC 258 F64004 LS Scienze chimiche 270 F72076 LS Fisica 295 F65010 LS Chim industriale 388 F64031 LS Scienze chimiche 280 - Restauro Mod.2:Iconologia e Iconografia - Storia medievale e moderna Mod.3:Storia moderna -Economia F62072 L SBAC 249 F62068 L SBAC 258 F61021 L Scienze e tec.infor. 205 -Economia dell’ambiente -Tecnica industriale e commerciale -Ecologia generale ed applicata -Ecotossicologia con lab -Ecotossicologia -Laboratorio di ecotossicologia -Analisi del carico inquinante dei bacini lacustri -Botanica sistematica con Laboratorio -Fitogeografia -Laboratorio di fisica F80009 F78031 L Scienze Ambientali L.Chim e Chim indust 171 94 F80012 L Scienze Ambientali 170 F80031 F63019 F63012 L Scienze Ambientali LS Scienze Ambientali LS Scienze Ambientali 172 371 375 F63010 LS Scienze Ambientali 364 F80040 L Scienze Ambientali 163 F80021 F72011 L Scienze Ambientali LS Fisica 174 310 D DARIS Luca DI DOMENICO Massimo DI GUARDO Antonio DI IORIO Antonino DI TRAPANI Paolo 20 DONATELLI Marco DOSSI Carlo -Ottica -Analisi numerica I -Analisi numerica I -Analisi numerica I -Analisi numerica III -Analisi numerica III -Analisi numerica III -Chimica analitica ambientale -Chimica analitica strumentale -Chimica analitica strumentale -Complementi di elettronica -Tecniche strumentali in chimica analitica F72009 F49015 F61030 F72073 F49024 F72075 F73027 F80032 LS Fisica L Matematica L Scienze e tec.infor. LS Fisica L Matematica LS Fisica LS Matematica L Scienze Ambientali 318 136 198 291 137 291 343 164 F78023 L.Chim e Chim indust 60 F65003 LS Chim industriale 387 F61079 F78039 L Scienze e tec.infor. L.Chim e Chim indust 204 94 F FACCIO Daniele FATTORINI Franco FERRARI Elena FERRI Fabio FOIS Ettore -Laboratorio di Fisica II -Optoelettronica -Preparazione di esperienze didatticheII -Sistemi di gestione della qualità -Basi di dati:applicazioni innovative I - Basi di dati I con lab. - Basi di dati II con lab. -Fisica applicata ai beni culturali -Laboratorio di Fisica V -Chimica fisica del colore -Chimica fisica degli stati condensati -Chimica fisica industriale -Complementi di chimica fisica F48015 F72037 F49048 L Fisica LS Fisica L Matematica 111 317 148 F65017 LS Chim industriale 393 F61066 L Scienze e tec.infor. 201 F61010 F61011 F62005 L Scienze e tec.infor. L Scienze e tec.infor. L SBAC 202 202 239 F48028 F78040 F65020 L Fisica L.Chim e Chim indust LS Chim industriale 114 72 389 F78033 F78022 L.Chim e Chim indust L.Chim e Chim indust 72 80 F64006 LS Scienze chimiche 268 F78032 L.Chim e Chim indust 63 F48020 F64025 F62031 F80010 L Fisica LS Scienze chimiche L SBAC L.Chim e Chim indust 104 269 236 166 G GALIMBERTI Maurizio GALLI Simona GAMBA Aldo -Chimica delle macromolecole -Chimica e tecnologia dei polimeri -Chimica -Chimica dello stato solido -Chimica fisica Chimica fisica 21 GAMBA Laura GIAMPORCARO Lara GIOLA Vittorio GIULIANI Andrea GIUSSANI Barbara GIUSTINA Davide GORINI Vittorio GUARISCO Gabriella GUARNERI Italo dell’ambiente -Lingua latina e civiltà romana Mod.2:Introduzione alla lingua e alla letteratura latina -Architettura del paesaggio -Restauro Mod.3:Laboratorio di restauro -Fisica delle astroparticelle -Fisica nucleare e subnucleare -Laboratorio di Fisica I -Preparazione di esperienze didattiche I -Chemiometria -Chemiometria -Laboratorio di chimica analitica -Linguaggi per il web I -Linguaggi per il web II -Esercitazioni di Fisica I -Fisica quantistica I -Fisica quantistica I -Meccanica analitica -Sistemi dinamici -Sistemi dinamici -Museologia Mod.2:Critica del restauro Fisica dei sistemi dinamici II -Matematica III -Metodi matematici della Fisica -Metodi matematici della Fisica I -Metodi matematici della Fisica I -Metodi matematici della Fisica II F62057 L SBAC 244 F62016 L SBAC 231 F62073 L SBAC 249 F72046 LS Fisica 304 F48074 L Fisica 109 F48010 F49047 L Fisica L Matematica 111 148 F65001 F64001 F78012 LS Chim industriale LS Scienze chimiche L.Chim e Chim indust 387 266 85 F61044 F61045 F48071 F48014 F73029 F48013 F49021 F73013 F62070 L Scienze e tec.infor. L Scienze e tec.infor. L Fisica L Fisica LS Matematica L Fisica L Matematica LS Matematica L SBAC 210 210 106 109 345 118 150 353 247 F72093 LS Fisica 303 F48012 F49022 L Fisica L Matematica 116 147 F48016 L Fisica 118 F73007 LS Matematica 349 F73014 LS Matematica 349 H HAARDT Francesco 22 -Cosmologia -Elettromagnetismo II e Relatività -Esercitazioni di Fisica II F72028 F48017 LS Fisica L Fisica 296 106 F48072 L Fisica 107 J JUG Giancarlo -Esercitazioni di Fisica III -Fisica quantistica II -Fisica dello stato solido II F48073 F48018 F72042 L Fisica L Fisica LS Fisica 107 110 306 L LANOTTE Ruggero LUGIATO Luigi -Architettura degli elaboratori e delle reti I -Complementi di architettura degli elaboratori e delle reti -Elettromagnetismo I -Elettronica quantistica -Ottica quantistica F61007 L Scienze e tec.infor. 199 F61062 L Scienze e tec.infor. 203 F48011 F72020 F72021 L Fisica LS Fisica LS Fisica 105 298 320 M MANINI Stefano MANTICA Giorgio MARCANDALLI Bruno MARGUTTI Roberto MARTELLINI Maurizio MARTIN Silvana MARTINELLI -Cartografia ambientale informatizzata con lab -Cartografia ambientale informatizzata con lab -Sistemi informativi geografici -Complementi di matematica -Equazioni differenziali II -Equazioni differenziali II -Fisica matematica -Fisica matematica -Fisica matematica -Chimica e tecnologia delle sostanze coloranti -Legislazione brevettuale -Arsenali nucleari e sicurezza globale -Fisica -Fisica generale -Analisi del rischio geologico ambientale -Analisi del rischio geologico ambientale con lab -Analisi del rischio geologico ambientale con lab -Geologia e laboratorio di litologia -Geologia strutturale applicata -Economia matematica II F80039 L Scienze Ambientali 164 F63032 LS Scienze Ambientali 367 F61026 L Scienze e tec.infor 217 F78015 F73017 F72080 F72055 F49025 F73028 F78030 L.Chim e Chim indust LS Matematica LS Fisica LS Fisica L Matematica LS Matematica L.Chim e Chim indust 81 344 299 307 144 344 71 F78019 F72091 L.Chim e Chim indust LS Fisica 89 292 F61063 F80006 F63004 L Scienze e tec.infor L Scienze Ambientali LS Scienze Ambientali 206 174 364 F80022 L Scienze Ambientali 162 F63028 LS Scienze Ambientali 366 F80014 L Scienze Ambientali 177 F63020 LS Scienze Ambientali 372 F49029 L Matematica 142 23 Andrea MARTINOLI Adriano MASCIOCCHI Norberto MASPERO Angelo MICHETTI Alessandro MILANI Chiara MONTI Angelo MONTICELLI Damiano MONTICELLI Maurizio MORASCA Sandro MOROSI Gabriele MOSCHELLA Ugo 24 -Economia matematica II -Statistica I -Statistica I -Statistica II -Zoogeografia (curr A) -Zoogeografia (curr B) -Chimica inorganica F73038 F49030 F72056 F72057 F63005 F63027 F78024 LS Matematica L Matematica LS Fisica LS Fisica LS Scienze Ambientali LS Scienze Ambientali L.Chim e Chim indust 343 150 326 326 380 381 75 -Chimica inorganica -Laboratorio di chimica strutturale -Strutturistica chimica I -Strutturistica chimica II -Strutturistica chimica I -Strutturistica chimica I -Chimica generale ed inorganica -Metodi fisici in chimica organica I -Metodi fisici in chimica inorganica -Laboratorio di Geologia F65006 F64014 LS Chim industriale LS Scienze chimiche 390 275 F78045 F78046 F72077 F72078 F80002 L.Chim e Chim indust L.Chim e Chim indust LS Fisica LS Fisica L Scienze Ambientali 93 93 327 327 168 F78047 L.Chim e Chim indust 90 F64011 LS Scienze chimiche 277 F80023 L Scienze Ambientali 180 -Morfogenesi e stratigrafia dell’olocene con lab -Telerilevamento e fotointerpretazione -Archivistica e Biblioteconomia Mod.2:Biblioteconomia -Basi fisiche della radioterapia -Chimica analitica con lab F80013 L Scienze Ambientali 183 F63022 LS Scienze Ambientali 379 F62066 L SBAC 232 F72052 LS Fisica 293 F80008 L Scienze Ambientali 165 -Chimica analitica superiore -Fondamenti di informatica F64003 F80005 LS Scienze chimiche L Scienze Ambientali 267 175 Informatica -Ingegneria del software I -Progettazione del software I con lab -Progettazione del software II con lab -Chimica fisica -Chimica teorica -Chimica teorica -Spettroscopia molecolare -Spettroscopia molecolare -Applicazioni fisiche della teoria dei gruppi -Relatività I -Relatività I F78004 F61033 F61015 L.Chim e Chim indust L Scienze e tec.infor L Scienze e tec.infor 84 207 211 F61016 L Scienze e tec.infor 212 F78014 F64010 F72059 F64024 F72058 F72084 L.Chim e Chim indust LS Scienze chimiche LS Fisica LS Scienze chimiche LS Fisica LS Fisica 71 273 295 281 326 292 F72035 F73008 LS Fisica LS Matematica 325 353 -Relatività II -Relatività II F72015 F73019 LS Fisica LS Matematica 325 353 O OSSANNA CAVADINI Nicoletta OSTINELLI Angelo -Restauro Mod.1:Teoria del restauro -Elementi di dosimetria e radioprotezione F62071 L SBAC 247 F72050 LS Fisica 296 P PALMISANO Giovanni PAROLA Alberto PASQUARE’ Aligi Federico PAVONI Rosanna PENNATI Vincenzo PENONI Andrea PIARULLI Umberto -Chimica delle sostanze biologicamente attive Chimica organica superiore -Complementi di chimica organica -Esercitazioni di Fisica III -Fisica della materia -Fisica dello stato solido I -Comunicazione ambientale -Geografia con laboratorio -Restauro Mod.5:Laboratorio di topografia e cartografia -Museologia Mod.1Museologia e museografia. -Metodi matematici e metodi numerici nelle scienze applicate I -Metodi matematici e metodi numerici nelle scienze applicate I -Metodi matematici e metodi numerici nelle scienze applicate II -Metodi matematici e metodi numerici nelle scienze applicate II -Laboratorio di chimica organica(curriculum Scienze chimiche) -Laboratorio di sintesi organica -Chimica organica -Metodi fisici in chimica F64023 LS Scienze chimiche 269 F64007 F78021 LS Scienze chimiche L.Chim e Chim indust 271 81 F48073 F48050 F72041 F80025 L Fisica L Fisica LS Fisica L Scienze Ambientali 107 108 305 169 F80007 F62075 L Scienze Ambientali L SBAC 176 251 F62069 L SBAC 246 F72065 LS Fisica 316 F73003 LS Matematica 350 F72066 LS Fisica 316 F73006 LS Matematica 352 F78016 L.Chim e Chim indust 87 F64016 LS Scienze chimiche 276 F78064 F78048 L.Chim e Chim indust L.Chim e Chim indust 76 90 25 PIGOLA Stefano PINI Andrea PIROVANO Donato POSILICANO Andrea POZZI Andrea PRATI Franco PREST Michela PREVITALI Andrea 26 organica II -Metodi fisici in chimica organica I Mod. -Metodi fisici in chimica organica I Mod. -Sintesi e tecniche speciali organiche -Geometria II -Geometria II -Geometria III -Geometria III -Geometria III -Metodi geometrici in calcolo numerico -Complementi di reti ed applicazioni -Reti e applicazioni I -Reti e applicazioni II -Letteratura italiana -Calcolo II -Equazioni differenziali della fisica matematica -Equazioni differenziali I -Equazioni differenziali I -Matematica II -Metodi matematici della fisica quantistica -Metodi matematici della meccanica quantistica -Chimica analitica ambientale -Cimica analitica dei materiali Mod.A -Chimica dell’ambiente -Chimica dell’ambiente con lab -Chemiometria con lab -Laboratorio di chimica analitica ambientale -Laboratorio di metodologie trattamento dati ambientali -Fisica dei laser -Laboratorio informatico -Elettronica I -Laboratorio di Fisica III -Laboratorio di Fisica IV -Algebra I -Algebra II -Algebra III -Metodi algebrici in calcolo numerico -Teoria dei codici F64021 LS Scienze chimiche 278 F65013 LS Chim industriale 392 F64017 LS Scienze chimiche 280 F49012 F72089 F49018 F72090 F73034 F73041 L Matematica LS Fisica L Matematica LS Fisica LS Matematica LS Matematica 145 309 146 309 345 348 F61020 L Scienze e tec.infor 204 F61018 F61019 F62011 F49006 F49042 L Scienze e tec.infor L Scienze e tec.infor L SBAC L Matematica L Matematica 214 215 240 139 142 F73002 F72079 F48005 F72083 LS Matematica LS Fisica L Fisica LS Fisica 344 299 116 316 F73025 LS Matematica 350 F64018 LS Scienze chimiche 266 F78054 L.Chim e Chim indust 59 F80026 F63006 L Scienze Ambientali LS Scienze Ambientali 166 369 F63033 F64019 LS Scienze Ambientali LS Scienze chimiche 368 274 F63034 LS Scienze Ambientali 375 F72019 F48009 F61057 F48019 F48023 F49007 F49013 F49049 F73039 LS Fisica L Fisica L Scienze e tec.infor L Fisica L Fisica L Matematica L Matematica L Matematica LS Matematica 301 115 206 112 113 130 131 132 346 F61069 L Scienze e tec.infor 219 R RAMPAZZI Laura RATCLIFFE Philip RECCHIA Sandro RONCHETTI Lucia ROVI Alberto -Chimica analitica dei materiali Mod.B -Chimica dei beni culturali Mod.1:Parte generale -Chimica dei beni culturali Mod.2:Chimica analitica dei beni culturali -Fenomenologia delle particelle elementari -Fisica quantistica III -Fisica teorica -Chimica analitica - Chimica analitica degli inquinanti - Chimica analitica degli inquinanti -Chimica analitica superiore -Laboratorio di chimica analitica ambientale -Laboratorio di analisi strumentale -Archivistica e Biblioteconomia Mod.1:Archivistica -Storia dell’arte medievale e moderna Mod.1:Storia dell’arte medievale F78055 L.Chim e Chim indust 59 F62043 L SBAC 234 F62046 L SBAC 235 F72043 LS Fisica 299 F72005 F72006 F78011 F78038 LS Fisica LS Fisica L.Chim e Chim indust L.Chim e Chim indust 307 308 58 60 F63007 LS Scienze Ambientali 368 F64003 F64019 LS Scienze chimiche LS Scienze chimiche 267 274 F65005 LS Chim industriale 391 F62065 L SBAC 232 F62053 L SBAC 252 -Algoritmi e strutture dati I con lab -Algoritmi e strutture dati II con lab -Informatica I -Informatica teorica -Informatica teorica -Informatica teorica I -Sistemi intelligenti e mobili per servizi innovativi I -Lingua latina e civiltà romana Mod.1: Archeologia, storia e civiltà romana -Analisi numerica II F61002 L Scienze e tec.infor 197 F61006 L Scienze e tec.infor 197 F49016 F72081 F73012 F61070 F61082 L Matematica LS Fisica LS Matematica L Scienze e tec.infor L Scienze e tec.infor 147 309 346 206 217 F62056 L SBAC 243 F49023 L Matematica 137 -Analisi numerica II -Analisi numerica II F72074 F61031 LS Fisica L Scienze e tec.infor 291 198 S SABADINI Nicoletta SANNA Alberto SCEVOLA Roberto SERRA CAPIZZANO Stefano 27 SERVA Leonello SETTI Alberto SICURELLO Francesco SISTI Massimo SOBOCINSKI Pawel SPOLETINI Enrico -Metodi di approssimazione I -Metodi di approssimazione I -Metodi di approssimazione II -Metodi di approssimazione II -Metodi formali dell’informatica I -Metodi formali dell’informatica II -Metodi formali in informatica -Metodi formali in informatica -Geositologia per la realizzazione di opere ad alto rischio -Analisi funzionale -Analisi funzionale -Analisi matematica I -Analisi I -Calcolo I -Complementi di analisi Mod. A e Mod.B - Matematica I -Metodi analitici in calcolo numerico -Applicazioni avanzate dell’informatca -Chimica organica -Chimica organica superiore -Elementi di chimica delle macromolecole (curriculum Chimica industriale) -Informatica teorica -Informatica teorica -Informatica teorica II -Architettura degli elaboratori e delle reti II Logica computazionale II F72063 F73004 F72064 LS Fisica LS Matematica LS Fisica 313 347 314 F73010 LS Matematica 347 F61064 L Scienze e tec.infor 211 F61065 L Scienze e tec.infor 211 F72082 LS Fisica 314 F73026 LS Matematica 348 F63024 LS Scienze Ambientali 372 F72071 F73005 F49011 F72085 F49001 F49052 LS Fisica LS Matematica L Matematica LS Fisica L Matematica L Matematica 290 342 134 290 138 140 F48002 F73040 L Fisica LS Matematica 116 346 F61078 L Scienze e tec.infor 198 F78013 F64007 F78053 L.Chim e Chim indust LS Scienze chimiche L.Chim e Chim indust 78 271 83 F72081 F73012 F61071 F61009 LS Fisica LS Matematica L Scienze e tec.infor L Scienze e tec.infor 309 346 206 199 F61075 L Scienze e tec.infor 210 F64002 F65002 F72060 F78037 LS Scienze chimiche LS Chim industriale LS Fisica L.Chim e Chim indust 279 392 317 92 F72061 LS Fisica 321 F80003 L Scienze Ambientali 162 T TABACCHI Gloria TETTAMANTI 28 -Nanomateriali -Nanomateriali -Nanomateriali -Principi molecolari dell’elettronica -Principi molecolari dell’elettronica -Biologia animale Gianluca TINI Simone TISSONI Giovanna TOLLARI Stefano TREVES Aldo -Linguaggi per programmazione concorrente e ambienti distribuiti -Programmazione I -Programmazione II -Programmazione I con lab -Programmazione II con lab -Elettronica quantistica -Fisica -Fisica I - Catalisi -Chimica inorganica superiore -Laboratorio di chimica organometallica -Astrofisica I -Astrofisica II -Meccanica F61043 L Scienze e tec.infor 210 F49005 F49009 F61001 F61005 F72020 F78006 F49014 F64028 F64005 L Matematica L Matematica L Scienze e tec.infor L Scienze e tec.infor LS Fisica L.Chim e Chim indust L Matematica LS Scienze chimiche LS Scienze chimiche 149 150 213 213 298 84 144 266 271 F64030 LS Scienze chimiche 275 F72026 F72027 F48001 LS Fisica LS Fisica L Fisica 292 292 117 -Zoologia -Geochimica -Geopedologia -Limnogeologia -Vulcanologia ambientale -Fisica ambientale F80011 F63029 F80024 F63016 F63013 F72047 L Scienze Ambientali LS Scienze Ambientali L Scienze Ambientali LS Scienze Ambientali LS Scienze Ambientali LS Fisica 186 371 178 376 380 300 -Computazione simbolica -Informatica II -Informatica II -Sistemi operativi I con lab -Sistemi operativi II con lab F61059 F49026 F73011 F61012 F61013 L Scienze e tec.infor L Matematica LS Matematica L Scienze e tec.infor L Scienze e tec.infor 205 147 345 218 218 F62074 L SBAC 250 F80028 L Scienze Ambientali 181 F63030 LS Scienze Ambientali 376 V VALVASSORI Roberto VEZZOLI Luigina VISCONTI Mosè W WALTERS Robert Z ZACCARELLI Giulio ZANARDINI Elisabetta -Restauro Mod.4:Architettura degli interni e allestimento -Laboratorio di metodologie biologiche -Microbiologia ambientale 29 ZECCHI Gaetano 30 con laboratorio -Microbiologia applicata con laboratorio -Microbiologia con laboratorio -Biochimica -Chimica organica industriale -Chimica organica industriale -Laboratorio di chimica organica industriale -Scienza e tecnologia dei materiali F63031 LS Scienze Ambientali 377 F80030 L Scienze Ambientali 182 F78025 F78034 L.Chim e Chim indust L.Chim e Chim indust 58 80 F65019 LS Chim industriale 390 F65007 LS Chim industriale 392 F62033 L SBAC 251 PRESENTAZIONE La Facoltà di Scienze MM.FF.NN attivata, contestualmente all’Università dell’Insubria, nell’anno accademico 1998/1999, comprende attualmente, nell’ambito della riforma universitaria, sei Corsi di Laurea Triennale: 1) Chimica e Chimica Industriale 2) Fisica; 3) Matematica; 4) Scienze Ambientali 5) Scienze e Tecnologie dell’informazione; 6) Scienze dei Beni e delle Attività Culturali. Cinque Corsi di Laurea Specialistica: 1) Scienze Chimiche; 2) Fisica; 3) Matematica; 4) Scienze Ambientali; 5) Chimica Industriale. Nell’anno accademico 2005/2006 è stato inoltre attivato il Master Universitario di 1o livello in “Conservazione e Valorizzazione del Patrimonio Culturale locale”, di cui si prevede lo svolgimento anche nell’anno accademico 2007/2008. Le dimensioni contenute, la pluralità culturale, l’attenzione alla didattica ed alla ricerca, sia sperimentale sia teorica, il coinvolgimento degli studenti, le facili relazioni con i docenti, la libera interazione tra le diverse aree disciplinari e l’apertura internazionale, facilitata dalla localizzazione territoriale in un’area di frontiera, sono i tangibili vantaggi offerti dalla nostra Facoltà e dell’Università dell’Insubria tutta. In questo ambiente lo studente può predisporre il suo profilo specialistico a confronto con i colleghi e con l’aiuto dei docenti, e gli sono aperte carriere professionali nell’industria primaria, negli ambiti pubblici e nelle istituzioni accademiche e di ricerca in un contesto territoriale lombardo, ricco di offerte di lavoro interessanti. L’obiettivo è quello di crescere in qualità, sia nella didattica che nella ricerca, controllando le dimensioni per non deteriorare un buon rapporto tra studenti e docenti. Il Preside Alessandra Maria Andreoni 31 1. ORGANIZZAZIONE DELLA FACOLTÀ L’organo di governo della Facoltà è il Consiglio di Facoltà, del quale fanno parte i professori di prima fascia, i professori di seconda fascia, i ricercatori ed i rappresentanti degli studenti. Il Consiglio di Facoltà è competente per le questioni didattiche, secondo il parere dei Consigli di Coordinamento Didattico. I rappresentanti degli studenti in Consiglio di Facoltà Restano in carica per un biennio, sono al massimo cinque (il numero è proporzionale ai partecipanti al voto) e vengono eletti dagli studenti della Facoltà; partecipano al Consiglio di Facoltà per le questioni di interesse degli studenti. 2. CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ DIDATTICHE 2.1 Calendario delle lezioni Le lezioni si svolgono, per tutti gli anni di corso, in due semestri: Primo Semestre: dal 01/10/2007 al 25/01/2008 Secondo Semestre: dal 03/03/2008 al 13/06/2008 2.2 Calendario degli esami Appelli di esame Appelli ordinari Vengono effettuati nei periodi in cui è sospeso lo svolgimento delle lezioni, ovvero nell’intervallo fra i due semestri, e al termine del secondo semestre sino all’inizio del successivo anno accademico. Vengono fissati dal docente con adeguato anticipo. Appelli straordinari Nei periodi in cui si svolgono le lezioni possono essere effettuati appelli straordinari, a discrezione del docente, su richiesta degli studenti. 3. SERVIZI DELLA FACOLTÀ 3.1 Segreteria studenti Viale Masia n.27 – tel. 031. 3383201/2/3 fax 031. 3383209 E-mail: [email protected] La segreteria è aperta agli studenti: ¾ Lunedì, martedì, giovedì e venerdì, dalle h. 9.30 alle h. 12.00 32 ¾ Mercoledì dalle h. 14.00 alle h. 16.00 Ufficio Tasse tel.031/3383227 fax 031.3383228 3.2 Ufficio di Presidenza Orario di apertura: Dal lunedì al venerdì dalle h. 11.00 alle h. 12.00 e dalle h. 14.00 alle h. 16.00 Tel. 031. 2386002//3/4 - fax: 031. 2386009 E-mail: [email protected] 3.3 Biblioteca Via Valleggio, 11- tel. 031. 2389560 e-mail: [email protected] fax: 031. 2389569 La biblioteca è aperta agli studenti: ¾ Sala 1: Lunedì-Venerdì dalle h.9.00 alle h.18.30 ¾ Sala 2: Lunedì-Venerdì dalle h.9.00 alle h.19.00 ¾ Sala 3: Lunedì-Venerdì dalle h.9.00 alle h.12.00 e dalle h.14.00 alle h.16.00 4.SETTORE ORIENTAMENTO - C.A.O.S.P. Ufficio Orientamento e Diritto allo Studio Sezione di Como Viale Masia, n. 27 – 22100 Como tel. 031.3383216 tel. 031.3383215 (Sportello Stage) fax 031.3383229 e-mail: [email protected]; [email protected] (Sportello Borsa Lavoro) Orari di apertura lunedì martedì mercoledì giovedì venerdì sportello 10.00 – 12.00 10.00 – 12.00 14.00 – 16.00 10.00 – 12.00 10.00 – 12.00 solo su appuntamento 9.00 – 10.00 14.00 – 16.00 9.00 – 10.00 14.00 – 16.00 9.00 – 12.00 9.00 – 10.00 14.00 – 16.00 9.00 – 10.00 12.00 – 14.00 Il Settore Orientamento dell’Università degli Studi dell'Insubria coordina i servizi offerti dall’Ateneo agli studenti, nelle varie fasi del percorso formativo. L’orientamento pre-universitario offre un sostegno nella fase di passaggio dalla scuola 33 superiore all’Università: presso lo Sportello Orientamento e sul sito web alla sezione ‘Orientamento’ è possibile reperire informazioni sull’offerta formativa, sui servizi e le opportunità per gli studenti, sulle iniziative in programma (tra le altre ricordiamo: la manifestazione di Università aperta Insubriae Open Day, programmata a cadenza annuale in primavera, la partecipazione ai Saloni dello studente organizzati a livello locale dagli Istituti superiori e dai Centri Informagiovani/Informalavoro). L’orientamento intra-universitario comprende una serie di attività di supporto, durante il corso degli studi universitari, per: aumentare l’efficacia del percorso formativo ridurre gli abbandoni e l’eccessivo prolungamento degli studi Sono servizi di orientamento intra-universitario il tutorato e il counselling psicologico. L’orientamento post-universitario facilita il passaggio dall’Università al mondo del lavoro. Si segnalano in particolare: la possibilità per studenti e neolaureati di effettuare tirocini formativi e di orientamento presso aziende, enti pubblici, studi professionali; il supporto e l’assistenza ai neolaureati per un inserimento mirato nel mondo del lavoro anche attraverso i servizi VULCANO (banca dati CV laureati consultabilegratuitamente dalle aziende) e BORSA LAVORO (assistenza per l’iscrizione al portale Borsa Lavoro Lombardia, nodo regionale della Borsa Continua Nazionale del Lavoro, promossa dal Ministero del Lavoro e dalle Regioni per l’incontro domanda-offerta di lavoro). 4.1 Colloqui individuali di orientamento Lo scopo principale dell’Orientamento è quello di supportare la persona nelle fasi di transizione della propria carriera scolastica e professionale, facilitandone i processi di scelta. In linea con questo assunto il Settore Orientamento dell’Università degli Studi dell’Insubria ha attivato e promosso un servizio trasversale all’attività didattica, costituito da colloqui individuali di orientamento. Tale servizio persegue un triplice scopo: aiutare le persone ad analizzare le proprie motivazioni, attitudini ed interessi per individuare il percorso formativo/lavorativo più coerente alle proprie aspettative; verificare il proprio progetto personal-professionale; prepararsi all’ingresso nel mondo del lavoro attraverso la realizzazione degli strumenti necessari e l’apprendimento di metodologie di ricerca attiva del lavoro. Il servizio permette quindi di ridurre il “disorientamento” e lo smarrimento legato al non sapere “cosa fare”, “come fare”, “come essere” in vista di un obiettivo presente e di progetto futuro, potenziando le capacità decisionali relative alla scelta e contribuendo a sviluppare un atteggiamento di protagonismo attivo nei confronti del proprio percorso formativo e professionale. • • 34 Colloqui di orientamento pre-universitario: rivolto a persone neodiplomate o interessate ad iscriversi all’Università che richiedono supporto nell’individuazione del proprio percorso di studi; Colloqui di orientamento intra-universitario: rivolto agli studenti iscritti ad un corso di laurea che chiedono di essere accompagnati nell’individuazione di un percorso formativo alternativo a quello iniziato; • Colloqui di orientamento post-universitario: rivolto a laureandi e laureati che necessitano di un aiuto nella valutazione della possibilità di continuare il proprio percorso di studi (in particolare al termine della laurea di I livello) o inserirsi nel mondo del lavoro individuando il ruolo professionale e i settori lavorativi di interesse. Spesso l’intervento si realizza attraverso una consulenza sulle modalità di realizzazione degli strumenti necessari all’ingresso nel mondo lavorativo (es. Curriculum vitae) e sulle metodologie di ricerca attiva del lavoro. Durata Il numero di colloqui che la persona affronterà non è definito a priori ma viene concordato durante il primo colloquio sulla base dei contenuti della richiesta. Generalmente per ogni persona vengono realizzati due colloqui di 2 ore ciascuno. Metodologia I colloqui sono realizzati seguendo una modalità non direttiva che favorisca l’assunzione di responsabilità in merito al proprio progetto professionale e che permetta l’attivazione di risorse personali per lo sviluppo di capacità decisionali autonome. Per ogni tipologia di percorso è previsto l’utilizzo di strumenti specifici che facilitino l’emergere dei contenuti orientativi e che accompagnino l’utente nel proprio percorso di auto-consapevolezza. 4.2 Servizio di Counselling psicologico Psicologia clinica – Dipartimento di Medicina e Sanità Pubblica Responsabile del servizio: prof. Giorgio Bellotti Cos’è È uno strumento che facilita lo sviluppo delle risorse personali, migliorando la conoscenza di sé. È un servizio di ascolto, di supporto e di consulenza per gli studenti che si trovano in difficoltà durante il percorso di studi. A chi si rivolge Il Servizio si rivolge agli studenti e ai neolaureati (entro 18 mesi dal conseguimento del titolo) dell’Università degli Studi dell’Insubria che presentano difficoltà quali: ¾ ¾ ¾ ¾ ¾ incertezze nelle scelte da effettuare e nelle decisioni da prendere difficoltà di apprendimento nello studio e rispetto all’esame (ansia da esame) blocchi di carattere emotivo che influenzano il corso degli studi o i primi contatti con possibili ambienti di lavoro disagio e ansia nella fase di transizione tra Università e mondo del lavoro disagi personali Obiettivi Creare uno spazio psicologico di ascolto e di chiarificazione per effettuare scelte consapevoli. Individuare strategie idonee a fronteggiare e gestire disagi personali e difficoltà nel corso dell’esperienza universitaria o nella ricerca del lavoro. 35 Promuovere e rinforzare le capacità autonome dello studente per evitare il rallentamento o l’abbandono del corso di studi. Promuovere e rinforzare le capacità autonome del neolaureato per facilitare l’inserimento lavorativo. Modalità di intervento La consultazione si effettua attraverso un ciclo di colloqui individuali con un modello d’intervento che privilegia tempi di breve o medio termine, centrato sull’individuazione, elaborazione e superamento del problema focale. Il servizio dispone di psicologi esperti in counselling con particolari competenze nella gestione della relazione d’aiuto. Possono essere utilizzati test per rinforzare autonomia e consapevolezza. E’ garantita la massima riservatezza. Riferimenti utili Tutti gli studenti e neolaureati dell’Università degli Studi dell’Insubria possono accedere prenotando il colloquio tramite: 9 contatto telefonico chiamando dal lunedì al venerdì, dalle ore 9.00 alle ore 13.00, il numero 0332/217340 9 per posta elettronica inviando un messaggio con il proprio nome e la richiesta di consultazione a [email protected] Il primo colloquio è gratuito; per i successivi è necessario il pagamento di un ticket di 10 euro a colloquio. Sedi del servizio: Varese, via O. Rossi 9 Como, viale Masia 27 4.3 Sportello Stage Lo stage è: o una opportunità, perchè consente allo studente e al neolaureato (entro diciotto mesi dal conseguimento del titolo) di sperimentare le modalità concrete di svolgimento di una attività professionale, con la possibilità, per gli studenti, di riconoscimento crediti formativi; o una formazione alla professione, perchè favorisce esperienze vantaggiose ai fini dell’inserimento nel mondo del lavoro, arricchendo i requisiti curriculari; o un orientamento al mercato del lavoro, perchè consente a studenti e neolaureati di conoscere in concreto una determinata professione e i requisiti ulteriori, rispetto alla preparazione teorica, necessari per intraprenderla. Lo Sportello Stage è a disposizione degli studenti, come pure di aziende ed enti che desiderano attivare un tirocinio, per fornire le informazioni utili ed adempiere alle formalità necessarie. DIRITTO ALLO STUDIO 4.4 Collaborazioni Studentesche 36 DISPOSIZIONE GENERALE REQUISITI NECESSARI REQUISITI EVENTUALI PROCEDURA PER L’ISCRIZIONE Le collaborazioni studentesche sono disciplinate da apposito regolamento nel rispetto dei principi e criteri enunciati negli artt.4 e 13 della Legge 390/91 e nelle altre norme vigenti. Non possono avere come oggetto attività connesse alla docenza, allo svolgimento degli esami, nonché comportare l’assunzione di responsabilità amministrative. I requisiti necessari per la partecipazione alle procedure di selezione sono i seguenti: a) essere iscritti a corso di Laurea, di Diploma universitario, di Laurea di primo livello o di Laurea Specialistica dell’Università degli Studi dell’Insubria non oltre il primo anno fuori corso; b) avere superato almeno i 2/5 degli esami di profitto, valutati in annualità o in crediti, previsti dal piano di studio prescelto con riferimento all’anno di iscrizione. I responsabili delle strutture presso cui lo studente è tenuto a prestare il servizio di collaborazione hanno la facoltà di richiedere ulteriori requisiti in aggiunta a quelli generali elencati al paragrafo precedente. La verifica in merito al possesso di requisiti aggiuntivi sarà effettuata d’ufficio, sulla base dei dati presenti nella Banca Dati delle Segreterie Studenti (es.Facoltà/corso di laurea di appartenenza, anno di corso, esami sostenuti). La verifica in merito al possesso di requisiti non accertabili d’ufficio, quali ad esempio la conoscenza di una lingua straniera o dei sistemi operativi informatici, consiste in un colloquio preliminare da parte di una Commissione presieduta dal Responsabile della struttura cui partecipa, ove possibile, un rappresentante degli studenti nel Consiglio di Facoltà o nel Consiglio di Amministrazione, a seconda della struttura interessata. Qualora la valutazione del candidato dovesse risultare negativa, alla struttura richiedente potrà essere assegnato altro studente selezionato dall’albo generale dei part-time nel rispetto dell’ordine di graduatoria, previa segnalazione motivata al competente Ufficio.Lo studente escluso rimarrà in graduatoria per i successivi incarichi. Per partecipare alle collaborazioni studentesche gli studenti devono iscriversi all’Albo Generale degli studenti part-time tramite i terminali Self-Service o collegandosi al sito www.uninsubria.it (Servizi WEB Segreteria Studenti), dopo aver dichiarato la condizione reddituale. Le iscrizioni sono aperte dal 1o ottobre sino al sessantunesimo giorno precedente l’inizio dell’anno accademico successivo. L’iscrizione resta valida sino al termine dell’anno accademico. A garanzia dell’imparzialità e della trasparenza del procedimento,l’Ufficio Orientamento pubblica mensilmente all’Albo Rettorale nella sede di Varese e nella sede di Como la 37 graduatoria generale dei collaboratori part-time aggiornata alle ultime iscrizioni. LUOGO E DURATA CORRISPETTIVO CESSAZIONE DEL RAPPORTO INFORMAZIONI Gli studenti svolgeranno di norma la collaborazione presso la sede di afferenza, fatte salve motivate esigenze delle strutture che saranno espressamente indicate all’atto della richiesta. L’impegno dello studente nell’espletamento degli incarichi assegnati non può essere superiore a 150 ore, né di durata inferiore alle 50 ore per ogni anno accademico. La collaborazione deve obbligatoriamente concludersi entro 6 mesi dalla data di sottoscrizione dell’atto di impegno (ferme restando le cause di cessazione del rapporto indicate al paragrafo successivo). Il corrispettivo orario è determinato in € 8,00. Le eventuali variazioni nel predetto importo debbono essere deliberate anteriormente alla data di apertura delle iscrizioni all’albo generale degli studenti part-time dal Consiglio di Amministrazione. Il corrispettivo è esente dalle imposte sul reddito ai sensi dell’art.13 comma 2odella Legge 390/1991. Il rapporto di collaborazione si risolve ipso iure con l’espletamento dell’attività da parte dello studente. Il rapporto si risolve con la cessazione dell’iscrizione dello studente all’Università degli Studi dell’Insubria; nel caso di conseguimento del titolo finale degli studi o al 31/12 successivo purchè lo studente risulti regolarmente iscritto. Per impedimento sopravvenuto o per giustificato motivo lo studente può chiedere di essere esonerato definitivamente dalla collaborazione, con conseguente cessazione del rapporto ad ogni effetto. Ufficio Orientamento e Diritto allo Studio – sez.Como Viale Masia,27 – 22100 Como Tel.031-3383216 – fax 031 – 3383219 e-mail:[email protected] 4.5 Prestiti d’onore Una convenzione stipulata dall’Università degli Studi dell’Insubria con UniCredit Clarima Banca e UniCredit Banca consente agli studenti meritevoli di ottenere un Prestito d’Onore, ovvero un finanziamento agevolato senza garanzie reali o personali , secondo le condizioni pubblicizzate da un apposito bando. Le modalità per il rimborso del prestito sono a scelta dello studente, entro il limite massimo di 10 anni. I requisiti per richiedere il prestito sono: 1. la maggiore età; 2.la cittadinanza italiana; 3. l’iscrizione a : o Corsi di Laurea di 1o livello (solo nell’ultimo anno, non fuori corso) 38 o Corsi di Laurea di 2o livello (in qualsiasi anno, non fuori corso) o Corsi di Laurea specialistica a ciclo unico (negli ultimi due anni, non fuori corso) o Master di 1o e 2o livello o Dottorati di ricerca o Scuole di Specialità dell’area medica (negli ultimi 3 anni) o Scuola di Specialità in Ortognatodonzia (negli ultimi due anni) 4. una votazione media non inferiore a 27/30. Per una più dettagliata descrizione delle attività di orientamento consultare il sito web di Ateneo www.uninsubria.it alla sezione Orientamento. 5. PROGRAMMA Lifelong Learning Programme (LLP)/ERASMUS Cos’è il Programma LLP/Erasmus? Il Programma d'azione comunitaria nel campo dell'apprendimento permanente, o Lifelong Learning Programme (LLP), è stato istituito con decisione del Parlamento europeo e del Consiglio il 15 novembre 2006, e riunisce al suo interno tutte le iniziative di cooperazione europea nell'ambito dell’istruzione e della formazione dal 2007 al 2013. Ha sostituito, integrandoli in un unico programma i precedenti Socrates e Leonardo, attivi dal 1995 al 2006. Il suo obiettivo generale è contribuire, attraverso l'apprendimento permanente, allo sviluppo della Comunità quale società avanzata basata sulla conoscenza, con uno sviluppo economico sostenibile, nuovi e migliori posti di lavoro e una maggiore coesione sociale, garantendo nel contempo una valida tutela dell'ambiente per le generazioni future (Strategia di Lisbona). In particolare si propone di promuovere, all'interno della Comunità, gli scambi, la cooperazione e la mobilità tra i sistemi d'istruzione e formazione in modo che essi diventino un punto di riferimento di qualità a livello mondiale. Agli studenti iscritti presso un’Università di uno Stato membro della Comunità Europea, il programma ERASMUS offre la possibilità di trascorrere un periodo di studio significativo (da 3 mesi a un anno accademico) in un altro Stato Membro e di ricevere il pieno riconoscimento di tale periodo come parete integrante del corso di studio globale: infatti condizione essenziale per l’assegnazione delle borse di studio ERASMUS è che il periodo di studi e gli esami sostenuti all’estero siano pienamente riconosciuti nel paese di origine. I vantaggi degli studi all’estero sono numerosi: una profonda conoscenza delle lingue straniere, un contatto diretto con la cultura del paese ospitante, una maggiore fiducia in se stessi e molti nuovi amici. Ma i vantaggi non si calcolano solo in termini linguistici e culturali. ERASMUS offre infatti ai diplomati che hanno trascorso all’estero un periodo di studio riconosciuto, numerose possibilità professionali. I datori di lavoro di lavoro sono sempre più sensibili alle capacità e alle competenze derivanti da esperienze di questo tipo. Essi desiderano, infatti, trarre il massimo beneficio dal mercato unico del 1992, in quanto il campo naturale di attività non si limita al singolo Stato membro, ma si estende all’intera Comunità. Con il programma ERASMUS la Comunità Europea si è proposta, nella sua prima fase triennale di attuazione, di far sì che il 10% degli studenti universitari europei potesse inserire nel proprio curriculum un periodo di studi all’estero. Nel quadro del programma ERASMUS vengono erogate, direttamente a 39 favore degli studenti, borse di studio destinati a coprire i costi della mobilità (viaggio, preparazione linguistica, alloggio) cioè le spese aggiuntive che il singolo studente deve affrontare per soggiornare in una sede diversa da quella in cui è iscritto. Come si partecipa al programma ERASMUS Delegato di Facoltà per le Relazioni Internazionali: Prof. Franco Prati Ogni anno l’Università dell’Insubria espone a cura dell’Ufficio Relazioni Internazionali il bando che segnala, di volta in volta, agli studenti interessati le modalità per la partecipazione alla selezione. Condizioni per l’assegnazione delle borse ERASMUS agli studenti L’ammissibilità alle borse ERASMUS è subordinata alle seguenti condizioni: 1) Il periodo di studio all’estero deve essere compreso tra tre e dodici mesi e deve svolgersi presso un’Università di uno Stato membro della Comunità Europea; 2) Gli studenti assegnatari dovranno perfezionare l’accettazione della borsa presentando presso l’Ufficio Relazioni Internazionali il Programma degli Studi all’Estero (Learning Agreement) entro 30 giorni dall’assegnazione, anche nel caso in cui la partenza sia prevista per il secondo semestre. 3) Gli studenti sono esonerati dal pagamento delle tasse scolastiche presso l’Università ospitante ma devono provvedere al rinnovo dell’iscrizione in Italia prima della partenza Ufficio Relazioni Internazionali dell’Ateneo Via Ravasi, 2 Varese E-mail: [email protected] Responsabile dell’ufficio: Federico Raos Lucia Cortese tel. +39.0332.219340 Luca Gallo tel. +39. 0332. 219341 6.TIROCINIO-STAGE La Facoltà organizza tirocini formativi e di orientamento, nell’ambito dei corsi di studio, con aziende, enti ed associazioni per laureandi e laureati. Il tirocinio fornisce una esperienza formativa di lavoro e può essere finalizzato alla preparazione della tesi di laurea. Il rapporto di stage è regolato da apposita convenzione. 7. C.U.S. VARESE-COMO - Centro Universitario Sportivo Delegato del Rettore per l’attività sportiva degli studenti di Como – Prof.Andrea Pozzi Le possibilità che riserva il CUS Varese-Como agli studenti tesserati sono le seguenti: - Convenzioni I tesserati CUS possono usufruire di una serie sempre più ampia e numerosa di convenzioni riservate presso esercizi commerciali delle città e delle rispettive province. Particolarmente convenienti sono le convenzioni stipulate con enti per la pratica dello sport a tutti i livelli. 40 - Sport amatoriale Corsi di avviamento allo sport (ad es. basket, tennis, aerobica, pallavolo, kendo, canottaggio, vela ecc…), tenuti da istruttori qualificati e con un livello tecnico pensato per la partecipazione di tutti coloro che lo desiderino, quindi adatti sia a persone già praticanti sia ad atleti alle prime armi. Partecipazioni di squadre a campionati federali e non (es. pallavolo femminile con squadra in terza divisione, pallacanestro nel campionato Ctl, ecc…), squadre che sono il frutto dell’attività di alcuni dei corsi d'avviamento. - Tornei a livello amatoriale Possibilità di partecipare ai Campus estivi ed invernali organizzati dal CUSI in alcune delle più belle località (Fai della Paganella, Sardegna ecc…). - Agonismo Partecipazioni a sfide agonistiche tra Università (ad es. per il canottaggio la partecipazione alla famosa gara internazionale organizzata dal CUS Milano che vede anche la presenza di Oxford e Cambridge). Partecipazione ai Campionati Nazionali Universitari (CNU) Per informazioni relative alle iniziative del CUS Varese-Como si può telefonare allo 0332/219895 (fax 0332/219.069) o rivolgersi direttamente all’Ufficio CUS in Via Ravasi, 2 a Varese o alla palestra di Puecher a Como. E' possibile anche scrivere via e-mail a: [email protected] o consultare il sito www.cusdeilaghi.it 8.I.S.U. Istituto per il diritto allo studio ISU – Istituto per il diritto allo studio L’ISU è un ente strumentale della Regione Lombardia che gestisce direttamente interventi collettivi ed individuali connessi al diritto allo studio universitario. In attesa dell’attivazione dell’I.S.U. dell’Università degli studi dell’Insubria, le competenze relative al diritto agli studi degli studenti dell’Ateneo sono state assegnate all’I.S.U. dell’Università degli Studi di Milano. L’ISU eroga, per concorso, i seguenti servizi: ¾ Borse di studio, ¾ Premi di Laurea; ¾ Contributi per mobilità internazionale; ¾ Servizio abitativo; ¾ Contributi di studio per l’estero; ¾ Sovvenzioni straordinarie. Il concorso per ottenere tali benefici viene indetto annualmente, sulla base di criteri di assegnazione che vertono sostanzialmente sul merito e sul reddito. Per informazioni, consegna domande e accesso servizi, l’ISU presso la sede di Como è attivo in Via Garibaldi,61 (tel. 031.3305820) secondo il seguente orario: lunedì e giovedì dalle ore 9.30 alle ore 12.30 e dalle ore 14.00 alle ore 16.30. 9. SERVIZIO DISABILI DI ATENEO 41 Presso l’Università degli Studi dell’Insubria è attivo il Servizio Disabili di Ateneo, il quale ha la responsabilità di promuovere, mettere in atto e coordinare interventi per garantire agli studenti con disabilità pari opportunità nel diritto allo studio e nella partecipazione alla vita universitaria. Il Servizio offre, d’intesa con le strutture dell’Ateneo interessate, servizi di: - Accoglienza e orientamento; - Tutorato specializzato e alla pari; - Acquisto e prestito di sussidi informatici; - Postazioni informatiche attrezzate; - Attivazione di account per accesso via web a banche dati e risorse documentali; - Elaborazione testi e materiale didattico; - Counselling psicologico specializzato; - Monitoraggio barriere architettoniche; - Trasporto (attivazione dal prossimo anno accademico). Per gli studenti con disabilità l’Ateneo prevede anche: - Esonero tasse universitarie (per invalidità uguale o superiore al 66%); - Contributo supplementare per mobilità internazionale; - Integrazione alle borse di studio I.S.U. Gli studenti iscritti all’Ateneo hanno molteplici possibilità di contribuire alle attività del Servizio Disabili. A questo proposito, oltre a quanto previsto dalle norme sulle collaborazioni studentesche (vedi), si segnala che dall’anno accademico 2005/2006 è stato istituito un Albo di Ateneo di studenti idonei per il conferimento di assegni per l’incentivazione delle attività di tutorato didattico-integrative, propedeutiche e di recupero rivolte all’assistenza ed affiancamento in favore di studenti disabili, aggiornato annualmente. Per ulteriori informazioni si invitano gli interessati a prendere direttamente contatto con il Servizio. Il Servizio Disabili ha sede in Varese, in via Ravasi n. 2 ed è raggiungibile telefonicamente al numero 0332/219035 (fax 0332/219039) oppure via e-mail all’indirizzo [email protected]. Il Delegato del Rettore per l’integrazione degli studenti disabili è il Prof. Marco Cosentino, che può essere contattato presso il Servizio Disabili o presso il Dipartimento di Medicina Clinica, Sezione di Farmacologia Sperimentale e Clinica (Padiglione Rossi, Via Ottorino Rossi n. 9 Varese, tel. 0332/217410, fax 0332/217409, e-mail: [email protected]). In ogni Facoltà dell’Ateneo inoltre un Docente svolge le funzioni di Referente di Facoltà per l’integrazione degli studenti disabili, in stretta collaborazione con il Servizio Disabili. Per la Facoltà di Scienze MM.FF.NN., sede di Como, il Referente è la Prof.ssa Zanardini Elisabetta (Dipartimento di Scienze Chimiche ed Ambientali), contattabile ai seguenti recapiti telefonici: tel:031/326221-326213, fax 0332/326320, Via Lucini3, e mail:[email protected]. 42 10 LA CARTA SERVIZI DELL’ATENEO: USCARD.IT La University Students’ Card, è un progetto nato all’Università dell’Insubria e gestito dall’Associazione University Student esterna all’Ateneo. Lo scopo della US Card è mettere in relazione il mondo degli Atenei e degli studenti con la società che vive fuori dalle mura universitarie. Il progetto è presente su un’area geografica di 9 province (Torino, Siena,Varese, Como, Lecco, Bergamo, Vercelli, Novara, Alessandria) dislocate in 3 regioni del territorio Nazionale (Lombardia, Toscana e Piemonte) ed offre gratuitamente servizi ai 100.000 studenti iscritti nelle 7 Università coinvolte (Università degli Studi dell’Insubria, Politecnico di Milano “sede Como”, Liuc di Castellana, Università degli Studi del Piemonte Orientale, Università degli Studi di Bergamo, Accademia Albertina Torino, Università per stranieri di Siena). I servizi offerti dal progetto: Card I servizi vengono offerti agli studenti mediante la consegna gratuita della card e del materiale illustrativo. Gli studenti possono presentarsi con la UScard in 1200 punti convenzionati e ricevere sconti sugli acquisti di beni o servizi dal 10% al 50% (vi sono anche ulteriori convenzioni con Musei, Teatri, Cinema, Parchi e comprensori sciistici). UScard nelle province coinvolte è l’unico progetto a far valere come documento di riconoscimento le diverse tessere di Ateneo in tutto il territorio coinvolto nel progetto. Servizi on-line Tramite il sito (www.uscard.it) gli studenti possono usufruire di ulteriori servizi (US in esclusiva nazionale con Adecco ha realizzato motore di ricerca di lavoro, apposito per gli studenti universitari e per i neolaureati, possibilità di dialogo con una psicologa e con un prete, ricerca casa, bacheca, Controguida “informativa su materie/facoltà/prof.”, premio mensile ad estrazione per gli studenti della mail list del sito, supporto comunicativo delle iniziative locali degli studenti tramite la mail-list) Per informazioni rivolgersi al Associazione University Student via Ravasi 2 Varese 21100 Tel. 3472224814 Dott. Flavio Ibba www.uscard.it [email protected] 43 NOTIZIE GENERALI RETTORATO Rettore: Prof. Renzo Dionigi Via Ravasi, 2 – 21100 VARESE Tel. +39.0332.2190010 +39.0332.219009 e-mail: [email protected] PRORETTORATO Rettore Vicario: Prof. Giorgio Conetti Via Valleggio, 11 – 22100 COMO Tel. +39.031.2389201 Fax +39.031.2389209 e-mail: [email protected] FACOLTÀ DI SCIENZE MM.FF.NN. - COMO Preside: Prof. Alessandra Maria Andreoni Via Valleggio, 11 22100 COMO Tel. +39.031.2386002/03/04 Fax +39.031.2386009 e-mail: [email protected] DIPARTIMENTO DI SCIENZE CHIMICHE E AMBIENTALI Direttore: Prof. Norberto Masciocchi Via Valleggio, 11 22100 COMO Tel. +39.031.2386111 Fax +39.031. 2386119 e-mail: [email protected] DIPARTIMENTO DI FISICA E MATEMATICA Direttore: Prof. Stefano Serra Capizzano Via Valleggio, 11 22100 COMO Tel. +39.031.2386110 Fax +39.031. 2386119 e-mail: [email protected] DIPARTIMENTO DI SCIENZE DELLA CULTURA, POLITICHE E DELL’INFORMAZIONE Direttore: Prof. Giulio Maria Chiodi Via Valleggio, 11 22100 COMO Tel. +39.031.2386111 Fax +39.031. 2386119 e-mail: [email protected] 44 CORSI DI LAUREA DI I LIVELLO CORSO DI LAUREA IN CHIMICA E CHIMICA INDUSTRIALE Presidente del CCD in Chimica e Chimica Industriale: Prof.Gaetano Zecchi e-mail: [email protected] CORSO DI LAUREA IN FISICA Presidente del CCD in Fisica: Prof. Alberto Parola e-mail: [email protected] CORSO DI LAUREA IN MATEMATICA Presidente del CCD in Matematica: Prof. Alberto Setti e-mail: [email protected] CORSO DI LAUREA IN SCIENZE AMBIENTALI Presidente del CCD in Scienze Ambientali: Prof. Carlo Dossi e-mail: [email protected] CORSO DI LAUREA IN SCIENZE E TECNOLOGIE DELL’INFORMAZIONE Presidente del CCD in Tecnologie dell’Informazione: Prof.ssa Nicoletta Sabadini e-mail: [email protected] CORSO DI LAUREA IN SCIENZE DEI BENI E DELLE ATTIVITÀ CULTURALI Presidente del CCD in Scienze dei Beni e delle Attività Culturali: Prof. Giulio Maria Chiodi e-mail: [email protected] CORSI DI LAUREA DI II LIVELLO LAUREA SPECIALISTICA IN SCIENZE CHIMICHE Responsabile il Presidente del CCD in Chimica e Chimica Industriale Prof. Gaetano Zecchi e-mail: [email protected] LAUREA SPECIALISTICA IN FISICA Responsabile il Presidente del CCD in Fisica: Prof. Alberto Parola 45 e-mail: [email protected] LAUREA SPECIALISTICA IN MATEMATICA Responsabile il Presidente del CCD in Matematica: Prof. Alberto Setti e-mail: [email protected] LAUREA SPECIALISTICA IN SCIENZE AMBIENTALI Responsabile il Presidente del CCD in Scienze Ambientali: Prof. Carlo Dossi e-mail: [email protected] LAUREA SPECIALISTICA IN CHIMICA INDUSTRIALE Responsabile il Presidente del CCD in Chimica e Chimica Industriale: Prof. Gaetano Zecchi e-mail: [email protected] 46 UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DELL’INSUBRIA Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali – Como Corso di Laurea in Chimica e Chimica industriale Sede del corso: Como MANIFESTO DEGLI STUDI ANNO ACCADEMICO 2007/2008 Denominazione del Corso di Laurea Codice Corso Classe di appartenenza no Tipologia del Corso di Studi Durata del C.D.S. Annualità attivate Titolo rilasciato CFU totali da acquisire Presidente del Consiglio di Coordinamento Didattico Chimica e Chimica industriale F78 21 – Scienze e Tecnologie Chimiche Laurea di I Livello 3 anni 1o 2 o 3 o anno Dottore 180 Prof.Gaetano Zecchi Presentazione del Corso Presso la Facoltà di Scienze MM.FF.NN della sede di Como dell’Università degli Studi dell’Insubria è attivo il Corso di Laurea triennale in Chimica e Chimica industriale, afferente alla classe di laurea XXI (Scienze e Tecnologie Chimiche) ed articolato in due curricula denominati “Scienze chimiche” e “Chimica Industriale”. Accesso al Corso di Laurea Fatti salvi i requisiti previsti dalla legislazione vigente in materia di accesso agli studi universitari, il Corso di Laurea in Chimica e Chimica industriale non prevede alcuna limitazione numerica delle immatricolazioni né alcuna prova di accesso. Obiettivi formativi e sbocchi professionali Il corso è finalizzato alla formazione di laureati che troveranno il loro sbocco professionale nei laboratori di ricerca, sviluppo, formulazione, analisi e controllo di industrie chimiche ed affini ed anche di enti pubblici o privati interessati alla salvaguardia dell’ambiente, al restauro dei beni culturali ed all’analisi sanitaria ed alimentare. Inoltre, i laureati il cui piano di studi ha privilegiato le discipline industriali saranno in grado di operare professionalmente nei reparti produttivi e nei comparti di marketing e product management delle industrie chimiche. Il titolo di studio conseguito consente l’accesso, previo superamento dell’apposito esame di stato, alla Sezione Juniores dell’Albo Professionale dei Chimici. Contenuti formativi Il Corso di Laurea in Chimica e Chimica industriale prevede: 47 - - - l’acquisizione degli elementi di base della matematica e della fisica, nonchè dei principi fondamentali della chimica generale, della chimica inorganica, della chimica fisica e della chimica organica; attività di laboratorio finalizzate alla conoscenza di metodiche sperimentali e all’elaborazione dei dati con metodiche computazionali; conoscenze interdisciplinari concernenti gli aspetti economici, brevettuali e normativi, in termini di qualità e sicurezza, propri della realtà industriale chimica; per gli studenti del curriculum “Scienze chimiche” l’approfondimento degli aspetti della scienza chimica concernenti gli studi previsionali a livello di relazioni struttura-proprietà nonchè la padronanza degli strumenti matematici e fisici necessari per tali studi; per gli studenti del curriculum “Chimica industriale” l’approfondimento degli aspetti applicativi della chimica e delle tematiche e problematiche proprie della chimica industriale, quale la connessione prodotto-processo e la gestione del ciclo produttivo, nonché lo svolgimento di un tirocinio presso siti produttivi o laboratori esterni all’Università. Ordinamento didattico ATTIVITA’ FORMATIVE (curriculum SCIENZE CHIMICHE) Attività formative: Ambiti disciplinari Di base Caratterizzanti 48 Settori scientificodisciplinari CFU Tot.CFU Discipline chimiche CHIM/03- Chimica generale e inorganica 16 32 Discipline matematiche e informatiche MAT/05 – Analisi matematica 8 Discipline fisiche FIS/01 – Fisica sperimentale 8 Discipline analitiche e ambientali CHIM/01 – Chimica analitica 21 Discipline inorganiche chimico fisiche CHIM/02 – Chimica Fisica 21 CHIM/03 – Chimica generale e inorganica 7 Discipline industriali CHIM/05 – Scienza e tecnologia dei materiali polimerici 4 Discipline organiche CHIM/06 – Chimica organica 21 74 Affini o integrative Discipline di contesto Discipline biochimiche e farmaceutiche Formazione interdisciplinare IUS/04 – Diritto commerciale MED/44 – Medicina del lavoro SECS-P/07 – Economia Aziendale SECS-P/13 – Scienze merceologiche BIO/10 - Biochimica 2 INF/01 – Informatica MAT/08 – Analisi numerica 5 7 28 3 5 2 4 A scelta dello studente Attività opzionali senza alcun vincolo 9 9 Per la prova finale e per la conoscenza della lingua straniera Prova finale 3 9 Lingua straniera 6 - Insegnamenti curriculari - Tirocinio - Ulteriori conoscenze linguistiche, abilità informatiche e relazionali 12 12 4 Altre (art.10,comma 1, lettera f) TOTALE 28 180 ATTIVITA’ FORMATIVE (curriculum CHIMICA INDUSTRIALE) Attività formative: Ambiti disciplinari Di base Caratterizzanti Settori scientificodisciplinari CFU Tot.CFU Discipline chimiche CHIM/03- Chimica generale e inorganica 16 32 Discipline matematiche e informatiche MAT/05 – Analisi matematica 8 Discipline fisiche FIS/01 – Fisica sperimentale 8 Discipline analitiche e CHIM/01 – Chimica analitica 21 76 49 ambientali Discipline inorganiche chimico fisiche CHIM/02 – Chimica Fisica 14 Discipline industriali CHIM/04 – Chimica industriale CHIM/05 – Scienza e tecnologia dei materiali polimerici CHIM/06 – Chimica organica 17 IUS/04 – Diritto commerciale MED/44 – Medicina del lavoro SECS-P/07 – Economia Aziendale SECS-P/13 – Scienze merceologiche BIO/10 - Biochimica 2 10 INF/01 – Informatica 5 Discipline organiche Affini o integrative Discipline di contesto Discipline biochimiche e farmaceutiche Formazione interdisciplinare 10 14 26 3 2 4 A scelta dello studente Attività opzionali senza alcun vincolo 9 9 Per la prova finale e per la conoscenza della lingua straniera Prova finale 3 9 Lingua straniera 6 - Tirocinio - Ulteriori conoscenze linguistiche, abilità informatiche e relazionali 24 4 Altre (art.10,comma 1, lettera f) TOTALE 28 180 Frequenza Il Corso di Laurea in Chimica e Chimica industriale prevede la frequenza obbligatoria ai laboratori didattici. 50 Riconoscimento dei crediti ai fini della laurea specialistica I 180 crediti formativi acquisiti con la laurea triennale saranno integralmente riconociuti ai fini di un’eventuale prosecuzione degli studi, a seconda del curriculum seguito dallo studente, nell’ambito della Laurea Specialistica in Scienze chimiche (classe 62/S) oppure in Chimica industriale (classe 81/S), entrambe attivate presso questo Ateneo. Articolazione del corso di studi I due curricula comportano un primo anno comune e si differenziano nei due anni successivi. Primo anno comune Insegnamenti Settore scientifico disciplinare Ambito disciplinare Tipo di attività formativa Crediti I Anno – I Semestre Matematica MAT/05 Discipline matematiche e informatiche A 8 Chimica generale (Fondamenti) CHIM/03 Discipline Chimiche A 7 Chimica generale (Complementi) CHIM/03 Discipline chimiche A 5 INF/01 Formazione interdisciplinare C 5 E 6 Informatica Lingua inglese L-LIN/12 I Anno – II semestre Fisica FIS/01 Discipline fisiche A 8 Termodinamica chimica CHIM/02 Discipline inorganiche chimicofisiche B 7 Laboratorio di Chimica generale ed inorganica CHIM/03 Discipline Chimiche A 4 Chimica organica CHIM/06 Discipline organiche B 8 51 Curriculum “Scienze chimiche” Insegnamenti Settore scientifico disciplinare Ambito disciplinare Tipo di attività formativa Crediti II Anno – I Semestre Chimica analitica CHIM/01 Discipline analitiche e ambientali B 8 Laboratorio di Chimica analitica CHIM/01 Discipline analitiche e ambientali B 6 Istutuzioni di economia SECS-P/07 Discipline di contesto C 5 Chimica fisica CHIM/02 Discipline inorganiche chimico fisiche B 7 Elementi di chimica delle macromolecole CHIM/05 Discipline industriali B 4 CHIM/06 Discipline organiche B 6 SECS-P/13 Discipline di contesto C 2 IUS/04 Discipline di contesto C 2 Complementi di Matematica MAT/08 Formazione interdisciplinare C 7 Chimica inorganica CHIM/03 Discipline inorganiche chimico fisiche B 7 Complementi di Chimica organica CHIM/06 Discipline organiche B 7 Chimica analitica strumentale CHIM/01 Discipline analitiche e ambientali B 7 Tossicologia industriale MED/44 Discipline di contesto C 3 II Anno – II semestre Laboratorio di Chimica organica Certificazione di qualità Legislazione brevettuale III Anno – I Semestre 52 Attività opzionali D 9 III Anno – II Semestre Complementi di chimica fisica CHIM/02 Discipline inorganiche chimico fisiche B 7 BIO/10 Discipline biochimiche e farmaceutiche C 4 Insegnamenti curriculari F 12 Ulteriori conoscenze linguistiche, abilità informatiche e relazionali F 4 TIROCINIO F 12 PROVA FINALE E 3 Biochimica TOTALE 180 Curriculum “Chimica industriale” Insegnamenti Settore scientifico disciplinare Ambito disciplinare Tipo di attività formativa Crediti II Anno – I Semestre Chimica analitica CHIM/01 Discipline analitiche e ambientali B 8 Laboratorio di Chimica analitica CHIM/01 Discipline analitiche e ambientali B 6 SECS-P/07 Discipline di contesto C 5 Chimica fisica CHIM/02 Discipline inorganiche chimico fisiche B 7 Elementi di chimica delle macromolecole CHIM/05 Discipline industriali B 4 CHIM/06 Discipline organiche B 6 Istituzioni di economia II Anno – II semestre Laboratorio di 53 Chimica organica Certificazione di qualità SECS-P/13 Discipline di contesto C 2 IUS/04 Discipline di contesto C 2 Chimica e tecnologia delle sostanze coloranti CHIM/04 Discipline industriali B 5 Chimica fisica applicata CHIM/04 Discipline industriali B 6 SECS-P/07 Discipline di contesto C 5 Chimica organica industriale CHIM/04 Discipline industriali B 6 Chimica analitica strumentale CHIM/01 Discipline analitiche e ambientali B 7 Tossicologia industriale MED/44 Discipline di contesto C 3 D 9 Legislazione brevettuale Tecnica industriale e commerciale III Anno – I Semestre Attività opzionali III Anno – II Semestre Biochimica BIO/10 Discipline biochimiche e farmaceutiche C 4 CHIM/05 Discipline industriali B 6 Ulteriori conoscenze linguistiche, abilità informatiche e relazionali F 4 TIROCINIO F 24 PROVA FINALE E 3 Chimica e Tecnologia dei polimeri TOTALE 54 180 Crediti formativi Nel rispetto di quanto stabilito dai decreti ministeriali già citati, il criterio per la corrispondenza tra crediti formativi e attività didattica assistita è il seguente: 1 credito corrisponde indicativamente a 8 ore di lezione ex cathedra oppure a 12 ore di esercitazioni in aula o in laboratorio. Insegnamenti curriculari e Attività opzionali Per il conseguimento dei 12 crediti indicati alla voce “Insegnamenti curriculari”, lo studente deve superare gli esami di tre o più insegnamenti di area chimica scelti tra quelli qui elencati: - Chimica dei Composti di Coordinazione (1° modulo) (CHIM/03) 3 crediti - Chimica dei Composti di Coordinazione (2° modulo) (CHIM/03) 3 crediti - Strutturistica chimica (1° modulo) (CHIM/03) 3 crediti - Strutturistica chimica (2° modulo) (CHIM/03) 3 crediti - Metodi fisici in Chimica organica (1° modulo) (CHIM/06) 3 crediti - Metodi fisici in Chimica organica (2° modulo) (CHIM/06) 3 crediti - Chimica dei Composti eterociclici (1° modulo) (CHIM/06) 3 crediti - Chimica dei Composti eterociclici (2° modulo) (CHIM/06) 3 crediti - Principi molecolari dell’elettronica (CHIM/02) 3 crediti - Chimica analitica dei Materiali (modulo A) (CHIM/01) 3 crediti - Chimica analitica dei Materiali (modulo B) (CHIM/01) 3 crediti - Chimica analitica degli Inquinanti (CHIM/01) 3 crediti - Tecniche strumentali in Chimica analitica (CHIM/01) 3 crediti - Chimica fisica del colore (CHIM/02) 4 crediti - Chimica e tecnologia delle fibre tessili (CHIM/05) 6 crediti - Tecnologia della nobilitazione tessile (CHIM/04) 6 crediti - Laboratorio di Chimica e tecnologia delle sostanze coloranti (CHIM/04) 4 crediti - Chimica organica applicata (CHIM/06) 6 crediti Per il conseguimento dei 9 crediti indicati alla voce “Attività opzionali” lo studente deve superare gli esami di uno o più insegnamenti, afferenti a qualsiasi area disciplinare, da lui scelti nell’ambito dello stesso Corso di Laurea oppure di altri Corsi di Laurea della stessa Facoltà oppure di Corsi di Laurea di altra Facoltà. L’acquisizioni di tali crediti può anche derivare da attività professionalizzanti svolte al di fuori della didattica universitaria. Piani di studio individuali Ogni studente deve presentare il piano di studio individuale (con l’indicazione del curriculum prescelto, degli insegnamenti curriculari e delle attività opzionali) all’atto dell’iscrizione al secondo anno di corso, con possibilità di modificarlo l’anno successivo. Agli studenti interessati ad un piano di studi ad indirizzo tessile è consentito sostituire gli insegnamenti caratterizzanti “Chimica fisica applicata” e “Chimica e tecnologia dei polimeri”rispettivamente con “Tecnologia della nobilitazione tessile” e “Chimica e tecnologia delle fibre tessili”. Nel contempo, tali studenti devono inserire l’insegnamento “Laboratorio di chimica e tecnologia delle sostanze coloranti “ tra nle attività opzionali; è altresì vivamente consigliato inserire come esame opzionale l’insegnamento “Chimica fisica del colore”. Non possono essere sostenuti esami di insegnamenti non ancora inseriti nel piano di studio. 55 Esami L’acquisizione dei crediti relativi a ciascun insegnamento diviene operante col superamento dell’esame, il quale si traduce di norma in una votazione espressa in trentesimi. Il superamento dell’esame comporta la semplice dicitura “Approvato” per i seguenti insegnamenti: Lingua inglese, Informatica, Certificazione di qualità, Legislazione brevettuale. Gli insegnamenti di Chimica generale (Fondamenti) e di Chimica generale (Complementi) comportano un esame congiunto con la formulazione di un solo voto. Propedeuticità L’esame di Matematica è propedeutico rispetto a tutti gli esami del secondo e del terzo anno. L’esame congiunto di Chimica generale (Fondamenti) / Chimica generale (Complementi) è propedeutico rispetto a tutti gli esami di area chimica del secondo e del terzo anno.L’esame di Termodinamica chimica è propedeutico rispetto a tutti gli altri esami del settore disciplinare CHIM/02 ed all’esame di Chimica fisica industriale.L’esame di Chimica organica è propedeutico rispetto a quelli di Complementi di Chimica organica, Chimica organica industriale, Biochimica. L’esame di Chimica analitica è propedeutico rispetto a quello di Chimica analitica strumentale.L’esame di Chimica e tecnologia delle sostanze coloranti è propedeutico rispetto a quello di Laboratorio di chimica e tecnologia delle sostanze coloranti. Gli esami di Metodi fisici in Chimica organica (1omodulo), Chimica dei composti eterociclici (1omodulo), Chimica dei Composti di Coordinazione (1omodulo) e Strutturistica chimica (1omodulo) sono propedeutici a quelli dell’omonimo insegnamento (2omodulo). Riconoscimento di crediti Il possesso della patente ECDL (European Computer Driving Licence) comporta automaticamente il superamento dell’esame di Informatica. Qualora venga conseguito dopo il superamento dell’esame, esso consente l’acquisizione di quattro crediti della tipologia “Ulteriori conoscenze linguistiche, abilità informatiche e relazionali”. Il possesso della certificazione TOEFL di livello 198 (o di altra certificazione di standard internazionale equivalente) circa la conoscenza dell’inglese comporta automaticamente il superamento dell’esame di Lingua inglese. Analoga certificazione di standard internazionale riguardante la conoscenza di un’altra lingua straniera comporta l’acquisizione automatica di quattro crediti della tipologia “Ulteriori conoscenze linguistiche, abilità informatiche e relazionali”. L’effettuazione di periodi di studio presso Università estere nell’ambito del programma Socrates/Erasmus, il conseguimento di premi o di borse di studio di ambito chimico (Federchimica, Olimpiadi della Chimica, Acimit, ecc.), la partecipazione a seminari o corsi specialistici di interesse chimico,la partecipazione alle attività del Progetto Lauree Scientifiche, lo svolgimento di stage aziendali potranno comportare l’acquisizione di crediti. Ogni decisione in merito spetta al Consiglio di Coordinamento Didattico di Chimica su esplicita richiesta da parte dello studente. Analogamente, lo studente potrà chiedere al CCD la convalida di crediti a seguito di competenze professionali acquisite in ambito extrauniversitario e debitamente documentate. Tirocinio 1) Curriculum “Scienze chimiche” Il tirocinio consiste in un periodo, di durata equivalente a otto settimane a tempo pieno, di attività pratica in un laboratorio di ricerca dell’Università, sotto la guida e la responsabilità - 56 in qualità di tutor - di un docente membro del CCD di Chimica. Il tirocinio può essere intrapreso, a partire dal terzo anno di corso, in qualunque momento dell’anno accademico. Lo studente deve presentare esplicita domanda di tirocinio alla Segreteria Studenti indicando il tutor, il titolo dell’attività di tirocinio e la data di decorrenza di tale attività. 2) Curriculum “Chimica industriale” Il tirocinio consiste in un periodo, di durata equivalente a quattro mesi a tempo pieno, di attività pratica presso laboratori di Aziende private o Enti pubblici operanti in un settore di interesse chimico e convenzionati a tal uopo con l’Università dell’Insubria. L’attività di tirocinio verrà svolta sotto la guida di un docente membro del CCD di Chimica nel ruolo di tutor interno e di un responsabile dell’Azienda/Ente nel ruolo di tutor esterno. Il tirocinio può essere intrapreso, a partire dal terzo anno di corso, in qualunque momento dell’anno accademico. Lo studente deve presentare esplicita domanda di tirocinio alla Segreteria Studenti indicando l’Azienda/Ente, il tutor interno ed esterno, il periodo di svolgimento dell’attività di tirocinio ed allegando un breve programma di tale attività. In ogni caso, la domanda di tirocinio deve essere presentata con congruo anticipo in quanto la relativa attività può essere intrapresa solamente dopo l’approvazione della domanda da parte del CCD. Prova finale La prova finale consiste nella discussione di un elaborato scritto sull’argomento sviluppato durante il tirocinio. Calendario dei Corsi e degli Esami Per l’inizio ed il termine dei corsi, per gli appelli degli esami di profitto e le sedute degli esami di laurea rivolgersi alla Segreteria Didattica. Varese, 13 giugno 2007 IL DIRETTORE AMMINISTRATIVO IL PRESIDE DI FACOLTA’ (Dott.Marino Balzani) (Prof. Aldo Gamba) IL RETTORE (Prof. Renzo Dionigi) 57 PROGRAMMA DEGLI INSEGNAMENTI 01 BIOCHIMICA (F78025) DOCENTE Nome e Cognome:Prof.Gaetano Zecchi E-mail:[email protected] Ufficio:Via Castelnuovo,7 Como CREDITI FORMATIVI Numero = 4 tipo di attività = affine ed integrativa PROGRAMMA Il DNA. Basi nucleiche, nucleosidi, nucleotidi. Il DNA: struttura, duplicazione. Alterazioni strutturali del DNA. LE PROTEINE. Gli α-amminocidi naturali. Legame peptidico e ponte disolfuro. Proteine: struttura e conformazione. Denaturazione delle proteine. Proteine coniugate: emoglobina. RNA messaggero: struttura e funzione. FOSFOLIPIDI E MEMBRANE BIOLOGICHE. Trigliceridi e fosfolipidi: struttura. I fosfolipidi come tensioattivi. Membrane biologiche. Trasporto di membrana. Lipoproteine. ALCUNE MOLECOLE UBIQUITARIE NEI PROCESSI METABOLICI. L’ATP: struttura e funzione. Il coenzima A: struttura e funzione. Tiammina difosfato: struttura e funzione. I trasportatori di idrogeno: ubichinone, FAD, NAD+, acido α-lipoico. ENERGETICA BIOCHIMICA (I PROCESSI CATABOLICI). Glucosio: approvvigionamento da parte degli organismi viventi. Glicolisi. Catabolismo dell’acido piruvico e ciclo di Krebs. Catabolismo dei trigliceridi. Catabolismo delle proteine. CINETICA DELLE REAZIONI BIOCHIMICHE (GLI ENZIMI). Struttura degli enzimi.Complesso enzima-substrato. Meccanismo della catalisi enzimatica. Equazione di Michaelis. Inibizione enzimatica. 02 CHIMICA ANALITICA (F78011) DOCENTE Nome e Cognome: Sandro Recchia E-mail: [email protected] Ufficio: Via Castelnuovo,7 CREDITI FORMATIVI Numero = 8 – tipo di attività = caratterizzante OBIETTIVI Scopo del corso è quello di fornire allo studente le basi teoriche dell'analisi chimica quantitativa. Vengono illustrati i metodi di analisi classici (gravimetrici e volumetrici) ed inoltre vengono affrontati gli aspetti teorici e strumentali dei metodi spettrofotometrici UVVis e dei metodi cromatografici. 58 SINTESI DEL PROGRAMMA Fondamenti teorici - elettroliti ed effetto della loro presenza sugli equilibri ionici; forza ionica ed attività; trattamento sistematico degli equilibri complessi; cenni teorici di elettrochimica; metodi gravimetrici. Analisi volumetriche e gravimetriche - pH delle soluzioni di acidi e basi; teoria delle titolazioni di neutralizzazione acido-base; soluzioni tampone; titolazioni di precipitazione; titolazioni complessometriche; titolazioni redox; indicatori acido-base, di adsorbimento, redox e per complessometria Analisi strumentale - teoria ed applicazioni della potenziometria; spettroscopia di assorbimento UV-VIS, spettroscopia di assorbimento atomico in fiamma e fornetto di grafite; introduzione ai metodi cromatografici; gascromatografia; cromatografia liquida ad elevate prestazioni. TESTI Fondamenti di chimica analitica - Skoog, West, Holler -Edises Chimica analitica quantitativa - Harris - Zanichelli 03 CHIMICA ANALITICA DEI MATERIALI MODULO A (F78054) E MODULO B (F78055) OBIETTIVI Il corso affronta gli aspetti teorici e pratici del’applicazione delle tecniche analitiche allo studio ed alla caratterizzazione dei materiali avanzati nel campo della catalisi eterogenea, dell’elettronica e dei Beni Culturali Saranno presentate e discusse diverse tematiche, raggruppate in due moduli indipendenti. I Modulo DOCENTE Nome e Cognome: Prof. Andrea Pozzi E-mail::[email protected] Ufficio::via Castelnuovo 7, Como, telefono 031-2386442 Pagina web:pagina del Docente nel sito http://w3.ateneo.uninsubria.it/elearning/ CREDITI FORMATIVI Numero= 3 per modulo - tipo di attività =scelta autonoma SINTESI DEL PROGRAMMA Analisi di superfici (SEM-EDX, ESCA, STM-AFM). Tecniche termoanalitiche. Tecniche ifenate ed applicazioni analitiche TESTI Dispense disponibili nella pagina web del Docente nel sito E-learning. Pubblicazioni scientifiche consigliate dal Docente. II Modulo 59 DOCENTE: Nome e Cognome: Prof.ssa Laura Rampazzi E-mail:[email protected] Ufficio:via Castelnuovo 7, Como, telefono 031-2386475 Pagine WEB:pagina del Docente nel sito http://w3.ateneo.uninsubria.it/elearning/; http://www3.uninsubria.it/pls/uninsubria/uninsubria_docenti.h_preview?id_doc=P000436 CREDITI FORMATIVI Numero= 3 - tipo di attività = scelta autonoma SINTESI DEL PROGRAMMA L’analisi morfologica delle superfici (Microscopia Elettronica a Scansione e in Trasmissione) – Applicazioni delle tecniche analitiche nel campo dei Beni Culturali: La composizione e l’analisi elementare - La separazione e l’analisi di miscele complesse L’analisi della superficie - La struttura del campione - Le analisi in situ - Elaborazione dei dati finali - Progettazione di una campagna diagnostica: dal campionamento alla scelta delle tecniche analitiche. TESTI Dispense disponibili nella pagina web del Docente nel sito E-learning. Pubblicazioni scientifiche consigliate dal Docente. 04 CHIMICA ANALITICA DEGLI INQUINANTI (F78038) DOCENTE Nome e Cognome: Prof. Sandro Recchia E-mail: [email protected] Ufficio: Via Castelnuovo 7 CREDITI FORMATIVI Numero =3 tipo di attività = scelta autonoma Vedi insegnamento omonimo attivato presso il Corso di Laurea Specialistica in Scienze Ambientali. 05 CHIMICA ANALITICA STRUMENTALE (F78023) DOCENTE Nome e Cognome: Prof. Carlo Dossi E-mail: [email protected] Ufficio:Via Castelnuovo,7 Como Tel ufficio : 031-2386235 Pagina WEB: Home Page personale su www.uninsubria.it CREDITI FORMATIVI Numero =7 tipo di attività = caratterizzante 60 OBIETTIVI Scopo del corso è di fornire allo studente le basi teoriche relative ai principi di funzionamento delle differenti strumentazioni e delle diverse strategie strumentali attualmente a disposizione del chimico analitico. SINTESI DEL PROGRAMMA Partendo dalle basi acquisite con l’insegnamento di Chimica Analitica nell’ambito dell’analisi strumentale, verrà ampliato e completato il panorama dei moderni metodi strumentali. Parte introduttiva La calibrazione degli strumenti: metodi di regressione lineare e non lineare Statistica relativa alle curve di calibrazione: prestazioni strumentali dedotte dalle curve di calibrazione metodi di campionamento, stabilizzazione e pretrattamento del campione cenni di analisi multivariata Tecniche elettrochimiche amperometria metodi polarografici e voltammetrici metodi di stripping classici, di adsorbimento, catalitici e potenziometrici Spettroscopia e spettrometria spettroscopia IR, FTIR (e sue varianti),DOAS spettroscopia di emissione atomica spettrometria di massa (QMS, HRMS, TOF) Tecniche strumentali ifenate Principi di base delle tecniche ifenate ICP-MS GC-MS, LC-MS LC-FTIR TESTI Skoog, Holler, Nieman, Principles of Instrumental Analysis , Saunders College Publ. Skoog, Leary, Chimica Analitica Strumentale, I ed. italiana , EdiSES Kellner et al., Analytical Chemistry Wiley-VCH Testi di consultazione : F.Settle, Handbook of Instrumental Techniques for Analytical Chemistry, Prentice Hall 06 CHIMICA DEI COMPOSTI DI COORDINAZIONE I (F78043) E II (F78044) DOCENTE Nome e Cognome:Prof. G.Attilio Ardizzoia E-mail:[email protected] Ufficio: studio -2/001 2 Via Castelnuovo,7 CREDITI FORMATIVI Numero=3per modulo – tipo di attività = scelta autonoma 61 I modulo Vedi insegnamento omonimo attivato presso il Corso di Laurea Specialistica in Scienze chimiche. II Modulo Complessi dell’azoto molecolare e dell’ossigeno molecolare Osso, perosso e superosso complessi. Complessi dell’idrogeno molecolare e idruro-complessi. Complessi carbenici e isonitrilici. Complessi nitrosilici. Complessi olefinici, allilici ed acetilenici. Complessi contenenti polieni ciclici. REATTIVITÀ DEI COMPOSTI DI COORDINAZIONE E ORGANOMETALLICI Reazioni di sostituzione di leganti in complessi planari quadrati ed ottaedrici. Reazioni di somma ossidativa ed eliminazione riduttiva. Reazioni di inserzione. Introduzione alla catalisi omogenea TESTI(consigliati) D.F. Shriver, P.W. Atkins, Inorganic Chemistry, Oxford University Press, 1999 J. E. Huheey, E.A. Keitner, R. L. Keiter, Inorganic Chemistry, Harper Collins, 1993 F.A.Cotton, G. Wilkinson, C.A. Murillo, M. Bochmann, Advanced Inorganic Chemistry, John Wiley & Sons, 1999 Il materiale presentato a lezione verrà reso disponibile sulla piattaforma BlackBoard: http://w3.ateneo.uninsubria.it/elearning/ 07 CHIMICA DEI COMPOSTI ETEROCICLICI I (F78049) E II (F78050) DOCENTE Nome e Cognome: Prof. Gianluigi Broggini E-mail: [email protected] Ufficio Via Castelnuovo, 7 Como CREDITI FORMATIVI Numero = 3 per modulo – tipo di attività = scelta autonoma I Modulo OBIETTIVI: Fornire strumenti per la conoscenza delle proprietà strutturali e dei metodi di funzionalizzazione dei sistemi eterociclici, ad anelli semplici e condensati. PROGRAMMA: Eterocicli: saturi, insaturi, aromatici. Nomenclatura degli eterocicli monociclici da tre a sette termini. Nomenclatura dei principali eterocicli policiclici. Distribuzione elettronica dei 62 seguenti sistemi eteroaromatici: furano, pirrolo, tiofene e benzocondensati; piridina e benzocondensati; sali di pirilio; imidazolo, ossazolo, tiazolo, pirazolo, isossazolo; diazine e benzocondensati; poliazoli e poliazine. Basicità dei sistemi eterociclici azotati. Reattività dei sistemi eteroaromatici: comportamento di fronte agli elettrofili, reazioni di sostituzione nucleofila, comportamento di fronte ai riducenti e agli ossidanti, comportamento alchenico, reazioni alla posizione pseudobenzilica. Idrossiderivati di sistemi eteroaromatici: tautomeria cheto-enolica, reattività nucleofila. Amminoderivati di sistemi eteroaromatici: basicità, reazione di diazotazione. N-Ossidi di eterocicli aromatici azotati: sintesi, distribuzione elettronica, reattività. Sali quaternari di eterocicli aromatici azotati. TESTI: G. Broggini, G. Zecchi, Chimica degli eterocicli, Vol. I, laScientifica.it, 2004. J.A. Joule, K. Mills, Heterocylic Chemistry, Blackwell Science, 2000. T. Eicher, S. Hauptmann, The Chemistry of Heterocycles, Thieme Verlag, 1995. II Modulo OBIETTIVI: Fornire strumenti per la sintesi dei sistemi eterociclici ad anelli semplici e condensati. Il corso prevede inoltre un ciclo di lezioni sull’impiego di alcuni eterocicli quali building blocks in sintesi totali e su alcune classi di derivati eterociclici di interesse biologico o farmaceutico. PROGRAMMA: Strategie della sintesi eterociclica (principi generali ed esempi): sostituzioni nucleofile intramolecolari, sostituzioni elettrofile aromatiche intramolecolari, condensazioni intramolecolari, ciclocondensazioni, eterocicloaddizioni di Diels-Alder, cicloaddizioni 1,3dipolari. Reazioni di apertura di eterocicli pentatomici monoetero, 1,2-dietero e 1,3-dietero. Reazioni di trasformazione in altri eterocicli. Composti mesoionici. Classi particolari di derivati eterociclici: nucleosidi, nucleotidi, acidi nucleici, antibiotici βlattamici, porfirine, ftalocianine, coloranti indigoidi. TESTI: G. Broggini, G. Zecchi, Chimica degli eterocicli, Vol. II, laScientifica.it, 2005. J.A. Joule, K. Mills, Heterocylic Chemistry, Blackwell Science, 2000. T. Eicher, S. Hauptmann, The Chemistry of Heterocycles, Thieme Verlag, 1995. 08 CHIMICA E TECNOLOGIA DEI POLIMERI (F78032) DOCENTE Nome e Cognome: Prof.Maurizio Galimberti Ufficio: Via Pannonia 6, 20133 Milano CREDITI FORMATIVI Numero = 6 tipo di attività = caratterizzante d’indirizzo 63 PROGRAMMA Indice generale del corso 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. Introduzione Principi generali Sintesi dei polimeri Stato solido dei polimeri Proprietà dei polimeri Polimeri – classi e numeri Polimeri termoplastici Polimeri termoindurenti Elastomeri Caratterizzazione dei polimeri 1. Introduzione 1.0 Nomenclatura Il significato delle parole: Macromolecola, Polimero. Dalle parole alla materia. Una macromolecola. Tante macromolecole. La definizione ISO. Monomero. Polimero. Unità ripetitiva 1.1 I materiali I Materiali e la storia dell’umanità. La classificazione dei Materiali: Metalli, Ceramici, Polimeri, Compositi. I Materiali sul pianeta terra: regno animale, regno vegetale. I Materiali e la vita dell’uomo: materiali strutturali, accessori, alimenti 1.2 Dimensioni La catena polimerica. La catena e il manometro. Quanto è lunga una macromolecola? Il gomitolo statistico. Le dimensioni del gomitolo. 1.3 Polimeri Biologici DNA: Acido deossiribonucleico. Funzione, Dimensioni, Unità ripetitiva, Struttura. La doppia elica. L’informazione genetica Proteine. Legame peptidico, Funzioni, Amminoacidi, Insulina, Albumina, Elastina 1.4 Polimeri Naturali Organici Polimeri Organici. Gomma naturale, Cellulosa, Amido Polimeri e regno animale Polimeri e regno vegetale 1.5 Organici- Inorganici - Spazio Polimeri Organici non biologici. Diamante Polimeri Inorganici. Silice Polimeri naturali noti fino al 1800 Polimeri nello spazio: poliossimetilene 2.Principi generali 2.1 Classificazione Composizione chimica dei polimeri: omopolimeri e copolimeri Peso Molecolare. Distribuzione dei Pesi Molecolari Analisi della Struttura: costituzione, configurazione, conformazione 2.2 Legami fra le macromolecole Il legame covalente intramolecolare I legami intermolecolari: Van der Waals: fra dipoli, a idrogeno 3 Sintesi di polimeri 64 3.0 Polimerizzazioni Monomero, polimero e unità ripetitiva Termodinamica della Polimerizzazione. Stabilità del polimero rispetto al monomero Definizioni. Stechiometria: poliaddizione e policondensazione. Cinetica: polireazione a stadi e a catena. Definizioni ed esempi. Polireazione a catena, poliaddizione. Polireazione a catena, policondensazione. Polireazione a stadi, policondensazione. Polireazione a stadi, poliaddizione 3.1 Polimerizzazione Radicalica Definizione. Monomeri. La reazione di inizio. La reazione di propagazione. La reazione di termine. Reazioni di trasferimento. Inibitori e ritardanti. Cinetica. Utilizzo industriale 3.2 Polimerizzazione cationica Definizione. Monomeri. Reazione di inizio. Reazione di propagazione. Reazione di termine. Reazioni di trasferimento. Cinetica. Cinetica e Peso Molecolare. Effetto della Temperatura. Utilizzo industriale 3.3 Polimerizzazione anionica Definizione. Monomeri. Monomeri: classi di reattività. Reazione di inizio. Iniziatori. Reazione di propagazione. Reazione di termine. La polimerizzazione vivente. Cinetica. Utilizzo industriale 3.4 Polimerizzazione Ziegler Natta Definizione di catalizzatore Ziegler Natta. Definizione di polimerizzazione Ziegler – Natta. Come si ottiene un catalizzatore Ziegler – Natta. Il Catalizzatore Ziegler – Natta: i precursori. Esempi di catalizzatore Ziegler-Natta. Monomeri. Meccanismo. Formazione del sistema catalitico. I siti catalitici in un catalizzatore Ziegler – Natta. Inserzione dell’olefina. Propagazione. Reazioni di trasferimento di catena. Reazioni di terminazion della polimerizzazione. L’inserzione stereospecifica dei monomeri. Controllo sterico: stereoselettività e regioselettività. Il catalizzatore chinale. La polimerizzazione isotattica. Il modello di Corradini. Catalizaatore eterogeneo supportato su MgCl2: il modello di Giannini. Utilizzo industriale. Un pò di storia. 3.5 Copolimerizzazione Definizione. Schema cinetico. Equazione di copolimerizzazione. I rapporti di reattività. Metodi per determinare i rapporti di reattività. Copolimero random, “bloccoso”, con monomero isolato o alternato. Utilizzo Industriale. Nomenclatura 3.6 Polimerizzazione a stadi Definizione. Reazioni chimiche indipendenti. Peso Molecolare. Il gruppo funzionale. Molecole e funzionalità. Principio di funzionalità. Cinetica. Poliesterificazione. Cinetica. Peso molecolare. Utilizzo industriale. 4. Stato solido dei polimeri 4.1 Morfologia Dal manufatto alla macromolecola. Manufatti in polipropilene. Il granulo di polimero. L’unità ripetitiva e la catena macromolecolare. La conformazione della catena macromolecolare. Il polimero amorfo e semicristallino. Catene ripiegate, lamella e sferulita. 4.2 Transizione vetrosa Polimeri: amorfi e semicristallini. Regione amorfa e temperatura di transizione vetrosa. Cosa è un vetro. Sostanze di basso peso molecolare. Sostanze polimeriche. La temperatura di transizione vetrosa (Tg). I movimenti della catena macromolecolare. Variazioni in corrispondenza di Tg. Interpretazioni della Tg. Concetti di volume libero. Teoria del volume libero. Teorie cinetiche. Parametri che influenzano la Tg: interni ed esterni. 65 4.3 Cristallinità Polimeri naturali cristallini – esempi. Polimeri di sintesi cristallini: esempi. La regione cristallina: la temperatura di fusione. Lo stato cristallino. Cristallinità in sostanze di basso peso molecolare. Cristallinità nei polimeri. Il principio del massimo impacchettamento. La mobilità della catena. La regolarità della catena. Organizzazione a corto raggio. Organizzazione a lungo raggio. La struttura cristallina: conformazione, impacchettamento. Cristallinità: sostanze a basso peso molecolare e polimeri. Morfologia dei cristalli polimerici. Cristallizzazione da soluzione. Cristallizzazione da fuso. Nucleazione e Accrescimento. Punto di fusione 4.4 Cambiamenti di stato nei polimeri Cambiamento di stato. Cambiamenti di fase nei polimeri. Transizioni del 1° ordine. Transizioni del 2° ordine. Fasi in funzione della temperatura. Transizione vetrosa. Effetto del peso molecolare. Transizioni. Effetto del peso molecolare. Transizione cristallo – cristallo. Transizione cristallo – cristallo plastico. Transizione cristallo – cristallo liquido. Transizioni dei polimeri più importanti. 4.5 Elasticità Definizioni. Etimologia. Elastomeri – Definizione ASTM. Elasticità - Caratteristiche del Materiale. Elasticità a confronto. Il meccanismo a livello molecolare. Catene macromolecolari non legate chimicamente fra di loro. Catene macromolecolari legate chimicamente fra di loro. Termodinamica classica. Trattazione statistica. I requisiti molecolari. La gomma naturale: isomeri e gomma 5. Proprietà dei polimeri 5.1 I movimenti degli atomi nei polimeri I legami intramolecolari ed intermolecolari. Stato solido nei Polimeri. Materiali con diverse proprietà. I movimenti degli atomi nei polimeri. Movimenti locali e movimenti a lungo raggio. I movimenti in una singola macromolecola e fra macromolecole. Il fattore temperatura. L’influenza del Peso Molecolare. L’influenza del grado di cristallinità. Il fattore Tempo. 5.2 Viscoelasticità Definizione. L’esperimento di creep. Il comportamento dei polimeri: elastico, viscoso, viscoelastico La legge di Hooke e la legge di Newton. Il liquido viscoso. Il Fluido Newtoniano. La viscosità. La viscoelasticità lineare. I modelli per la viscoelasticità. Il Modello di Maxwell. Il Modello di Voigt. I materiali viscoelastici reali. Principio equivalenza tempo – temperatura 5.3 Proprietà meccaniche Deformazioni in un materiale polimerico. Principali proprietà meccaniche viscoelastiche: cedevolezza, modulo viscoelastico. Curva sforzo-deformazione. Materiale: fragile, duttile, elastomerico. Modulo di Young. Carico di snervamento. Carico di rottura. Tenacità. Deformazione plastica. Frattura. Resistenza a fatica. Proprietà viscoelastiche in regime dinamico 5.4 Altre proprietà Diffusione e Permeabilità. Proprietà elettriche. Proprietà ottiche. Proprietà termiche. Stabilità termica. Infiammabilità 5.5 Solubilità Fenomenologia: confronto fra alti e bassi pesi molecolari. I tipi di soluzione. 66 Soluzione ideali non polimeriche. L’aspetto antropico. L’energia libera di mescolamento. Il potenziale chimico – La definizione di Gibbs. La definizione di soluzione ideale. Soluzioni regolari non polimeriche. Entropia e entalpia di miscelazione. I parametri di solubilità. La soluzione polimerica regolare. L’aspetto antropico. La soluzione polimerica atermica.. Confronto fra soluzione ideale e soluzione polimerica atermica. L’aspetto entalpico. Il parametro χ. La temperatura Θ 6.1 Polimeri Classi e Numeri Classificazione: termoplastici, termoindurenti, elastomeri. Consumo dei materiali polimerici in Europa Occidentale. Consumo dei polimeri termoplastici. Consumo delle resine termoindurenti. Consumo dei materiali elastomerici. Trend del consumo dei materiali polimerici in Europa Occidentale a confronto con altri materiali. Consumo pro capite dei materiali polimerici. Consumo di polimeri e PIL. Date di nascita dei polimeri di sintesi. Applicazioni dei materiali polimerici. Perché i polimeri hanno avuto successo? Prezzi dei principali polimeri. Consumo mondiale dei principali polimeri termoplastici: 1960 – 2000. Polimeri termoplastici: densità. Polimeri: carichi e allungamenti 7. Polimeri termoplastici 7.1 Polimeri termoplastici e Poliolefine Polimeri termoplastici: nomi e sigle. Consumo dei polimeri termoplastici in Europa Occidentale. Materie plastiche di largo consumo – Trend Produzione mondiale per prodotti. Materie plastiche di largo consumo – Trend Produzione mondiale per area geografica. Trend di crescita dei polimeri: 4 polimeri importanti. La crescita delle poliolefine. Energia richiesta per la produzione e la trasformazione di vari materiali. Poliolefine Principali caratteristiche delle poliolefine. Crescita media annua. Applicazioni e metodi di trasformazione. Sviluppo storico. Ciclo di sviluppo tecnologico. Commodity Plastics e Engineering Plastics. 7.2 Polietilene Monomero, unità monomerica, unità ripetitiva. Proprietà dall’unità ripetitiva. Prodotti in funzione della densità: HDPE, MDPE, LDPE, LLDPE, m-LLDPE, VLDPE. Polietilene: omopolimeri: LDPE, HDPE. Polietilene: copolimeri; LLDPE, VLDPE. Polietilene lineare ad altissimo peso molecolare: UHMWPE. Proprietà e applicazioni. Proprietà chiave: cristallinità e peso molecolare, densità e indice di fluidità. Polietilene: principali settori di impiego. Energia richiesta per produzione e trasformazione. Incrementi di produzione, 1995 - 2000: LDPE, HDPE, LLDPE. Prodotti, tecnologia di trasformazione, applicazioni. 7.3 Polipropilene Proprietà dall’unità ripetitiva e dalla stereoisomeria. Possibili strutture per il Polipropilene. Strutture e transizioni termodinamiche. Cristallinità. Sviluppo della catalisi. Sviluppo dei prodotti. Proprietà del polipropilene, a confronto con polietilene. Principali settori di impiego. Applicazioni – Europa 1997. Incrementi di produzione, 1995 – 2000. Esempi di applicazione. Vasetti: la proprietà: bassa densità. Film, Fibre, Mobili da giardino: 7.4 Polivinilcloruro (PVC) Monomero, polimero, unità ripetitiva. Proprietà dall’unità ripetitiva. Il monomero: vinilcloruro. PVC - Sviluppo industriale. Produzione industriale. PVC rigido – proprietà e applicazioni. PVC flessibile – proprietà e applicazioni. Impieghi (%) del PVC. Impatto ambientale del PVC. La piramide dei problemi delle plastiche (Greenpeace) 7.5 Polistirene 67 Monomero, polimero, unità ripetitiva. Polistirene atattico (PS). Proprietà dall’unità ripetitiva. Sviluppo industriale. Proprietà. Applicazioni. Polistirene sindiotattico (sPS). Proprietà, applicazioni. Polistirene antiurto (HIPS). Natura del polimero, produzione, proprietà, applicazioni. Polistirene espanso. Produzione, proprietà, applicazioni. SAN. Natura del polimero, proprietà, applicazioni. ABS. Natura del polimero, produzione, proprietà, applicazioni. Prodotti stirenici –Domanda nel 2000. Impieghi (%) del polistirene 7.6 Polimetilmetacrilato Unità ripetitiva. Sviluppo industriale. Produzione. Proprietà. Proprietà meccaniche. Impieghi (%) di PMMA. Applicazioni. 7.7 Policarbonato Unità ripetitiva. Sviluppo industriale. Produzione. Proprietà: positive e negative. Proprietà meccaniche. Applicazioni. Per settori applicativi (%). Per tecnologie (%). Proprietà meccaniche. Proprietà termiche. Proprietà ottiche. Applicazione per CD – Proprietà. Bassa birifrangenza. Riciclo 7.8 Poliammidi Nomenclatura: poliammidi, nylon. Il legame ammidico. Poliammide da lattame. Poliammide da diammina e di acido. Nomenclatura dei di acidi. Omo-poliammidi e co-poliammidi. Produzione. Polireazione a stadi. Produzione Poliammide 6. Produzione Poliammide 6,6. Ottenimento di alti pesi molecolari. Il legame ammidico. Poliammidi. Proprietà termiche. Proprietà poliammide 6. Proprietà poliammide 6,6. Poliammidi per Fibre. Tangibilità. Il processo di filatura. Poliammidi e altri materiali. Proprietà a confronto. Arammidi. Poliammidi. Proprietà e applicazioni 7.9 Poliesteri Termoplastici Poliesteri termoplastici. Unità ripetitiva. Polietilentereftalato (PET). Polibutilentereftalato (PBT). Produzione PET: esterificazione diretta, trans-esterificazione. Poliesteri termoplastici: cristallinità, proprietà meccaniche, comportamento con umidità. PET – Prodotti: fibre, bottiglie, film. Confronto poliammidi – poliesteri. PET – Proprietà a confronto. PET – Riciclo. Dalle bottiglie alle fibre 8 Polimeri Termoindurenti 8.1 Termoindurenti Consumo delle resine termoindurenti in Europa Occidentale Resine poliuretaniche. Cosa è un poliuretano? Gruppi funzionali: polioli e isocianati. Panorami dei poliuretani. Resine amminiche. Gruppi funzionali: ammine e formaldeide. Resine Urea – formaldeide. Resine melaminiche Resine fenoliche. Gruppi funzionali: fenolo e formaldeide. Resina. Struttura molecolare. Formazione: resoli e novolacche. Proprietà. Applicazioni Resine poliesteri. Gruppi funzionali: poliesteri insaturi ed iniziatori radicatici. Produzione. Proprietà Resine epossidiche. Gruppi funzionali. Epossidi e indurenti amminici. BADGE e polimeri epossidici lineari. Meccanismo di indurimento. Proprietà. Applicazioni 9. Elastomeri 9.1 Elastomeri Gomma Naturale. Unità ripetitiva. Produzione. Polimerizzazione interfacciale. Lavorazione del lattice. Composizione chimica dei gradi di NR. Microstruttura. Elasticità allo stato non vulcanizzato. Proprietà di NR. Applicazioni Elastomeri sintetici. 68 Poli-isoprene. Unità ripetitiva. Microstruttura. Proprietà. Applicazioni Polibutadiene (BR). Le unità ripetitive. Costituzione e configurazione. Sviluppo storico. Catalisi e Microstruttura. Polibutadiene: prodotti commerciali. Polibutadiene alto cis. Caratteristiche. Proprietà. Applicazioni. Gomma stirene – butadiene (SBR) Le unità ripetitive. Proprietà termiche. Proprietà. Applicazioni. Elastomeri a base di isobutene. Poli-isobutene. Copolimero isobutene-isoprene. Gomma butile alogenata. Copolimeri etilene-propilene-diene (EPR). EPM. Unità ripetitive. EPDM. Unità ripetitive. Caratteristiche molecolari dei prodotti commerciali. La distribuzione in catena di etilene e propilene. L’inserzione del propilene: stereo- e regio-regolarità. Proprietà termiche. Proprietà. Applicazioni Policloroprene (neoprene). Unità ripetitiva. Proprietà. Applicazioni. Gomma nitrile. Unità ripetitiva. Composizione e microstruttura. Sviluppo storico. Produzione. Proprietà. Applicazioni 9.2 Elastomeri Termoplastici - TPE Elastomero termoplastico. Obiettivi per il materiale. TPE: materiale a due fasi: rigida e gommosa. 2 tipi di TPE: copolimeri a blocchi, blend. TPE: copolimeri a blocchi. Tipi di TPE ottenuti per copolimerizzazione. TPE a blocchi: segmenti soft e segmenti rigidi. TPO: blend: composizione chimica, proprietà. Mercato in Occidente, Applicazioni 9.3 La resistenza all’urto Polimeri: rigidità e resistenza all’urto. Le proprietà: Modulo a flessione, resistenza all’urto. Da polimeri rigidi a polimeri flessibili. Polipropilene. L’approccio eterofasico. Nylon. Il blend reattivo con EPR. Rigidità e resistenza all’impatto nei TPE. Blend PP/EPR. Blend Nylon 6 / EPR. Dimensionale delle particelle elastomeriche. Proprietà e applicazioni 10. Caratterizzazione dei polimeri 10.1 Determinazione del peso molecolare dei polimeri Analisi viscosimetriche. La legge di Poiseuille. Come si misura la viscosità di una soluzione polimerica? Viscosità relativa. Viscosità specifica. Viscosità ridotta. Viscosità intrinseca. Determinazione del peso molecolare dalla viscosità. Relazione di Mark-Houwnik La cromatografia dei Polimeri. Cromatografia a permeazione di gelo. Tempo di eluizione e peso molecolare. Analisi della distribuzione dimensionale. La distribuzione dei pesi molecolari. Melt Index. Indice di Fluidità. Macchina e Metodo di Misura. Esempio di correlazione Peso Molecolare – Melt Index: Polietilene. Viscosità Mooney. Cos’è una coppia di forze? Come si realizza la prova? Com’è fatto un viscosimetro Mooney? Parametri e caratteristiche della prova. Esempio di tracciato Mooney 10.2 Spettroscopie Spettroscopie e energie coinvolte Spettroscopia IR ed energia vibrazionale. La legge di Lambert-Beer. Spettroscopia infrarossa per i polimeri. Bande di identificazione. Vibrazioni e bande per gli idrocarburi. Che informazioni si ricavano? Identificazione dei polimeri. Sequenze di unità ripetitive e di gruppi. Tassia dei polimeri. Idrolisi di polimeri. Presenza di plastificanti Spettroscopia NMR Distribuzione di carica nucleare, momento magnetico nucleare, numero quantico di spin, fenomeno delle risonanza magnetica nucleare. NMR per i polimeri. Isomeria dei polimeri vinilici. Polipropilene: stereosequenze 10.3 Analisi termica dei polimeri 69 Definizione di analisi termica. Tecniche di analisi termica. Termogravimetria (TGA). Definizione, informazioni che si ottengono, come si realizza. Calorimetria differenziale a scansione (DSC). Principi, tecnologie, strumento, vantaggi, svantaggi. DSC per i polimeri. Curva DSC: transizione vetrosa, cristallizzazione, fusione. 10.4 Diffrazione di raggi X La storia. La legge di Bragg. Cos’è la diffrazione? Diffrattometro a Raggi X. Informazioni dalla diffrazione. Il reticolo cristallino. Morfologia dei Polimeri. Diffrazione di Polimeri. Conclusioni 10.5 Microscopie Le Dimensioni della Materia. Il nanomondo. Sviluppo sorico della microscopia. La microscopia per i polimeri. Microscopio ottico. Microspia elettronica: SEM, TEM, STM, SPM, AFM 09 CHIMICA E TECNOLOGIA DELLE FIBRE TESSILI (F78041) CREDITI FORMATIVI Numero = 6 tipo di attività = scelta autonoma OBIETTIVI L’insegnamento riguarda i materiali polimerici che si configurano come fibre tessili e le loro trasformazioni tecnologiche. Con questo corso si intende fornire gli strumenti di base per il riconoscimento delle principali prerogative dei suddetti materiali e dei manufatti tessili ottenibili. SINTESI DEL PROGRAMMA Il programma è così articolato: Fibre tessili Struttura fine, morfologia, proprietà chimiche e fisiche. Fibre continue e in fiocco, mono e pluricomposte; microfibre. Grandezze per valutare e classificare. Processi di trasformazione. Caratteristiche delle fibre più diffuse. Fili Fili continui e filati. Filature chimiche e filature meccaniche. Proprietà e tipologie d’impiego. Grandezze per valutare e classificare. Principali strutture tessili coprenti Tessuti ad intreccio ortogonale; tessuti ad intreccio curvilineo; non tessuti. Strutture e tecnologie di realizzazione. Proprietà e tipologie d’impiego. Grandezze per valutare e classificare. Logiche e strumenti di controllo Logiche e strumenti di controllo per fibre, fili e strutture tessili coprenti. Sono previste esperienze di laboratorio relative alle principali metodiche di controllo tecnologico e tecnico. Durante il corso verranno effettuati sopralluoghi ad impianti e realtà industriali di particolare significato. TESTI (consigliati) Manuale di tecnologia tessile, Ed. Tecniche Nuove. P.R. Lord, The Economics, Science and Technology of Yarn Production, The Textile Institute, (Manchester), 1981. 70 H. J. Koslowski, Dictionary of Man Made Fibers,International Business Press Publishers, 1998. P.R. Lord, Handbook of Yarn Production, The Textile Institute, (Manchester), 2003. 10 CHIMICA E TECNOLOGIA DELLE SOSTANZE COLORANTI (F78030) DOCENTE Nome e Cognome: Prof.Bruno Marcandalli CREDITI FORMATIVI Numero = 5 tipo di attività = caratterizzante d’indirizzo PROGRAMMA 1. Sostanze coloranti Coloranti e pigmenti. Classificazione chimica delle sostanze coloranti. Classificazione tintoriale dei coloranti tessili. Aspetti applicativi della chimica dei pigmenti: vernici e inchiostri da stampa. 2. Fisiologia della visione a colori Il sistema ottico dell’occhio. Retina e fotorecettori. Trivarianza della visione cromatica. Difetti della visione cromatica. Aspetti psicofisici della percezione del colore. 3. Colorimetria Sorgenti luminose ed illuminanti standard. Spazio del colore: sistemi CIE, sistemi uniformi, atlanti colorimetrici. Strumentazione per colorimetria. TESTI C. Oleari, Misurare il colore. Hoepli (Milano), 1998. R. M. Christie, Colour Chemistry. RSC (Cambridge), 2001. 11 CHIMICA FISICA (F78014) DOCENTE Nome e Cognome: Gabriele Morosi E-mail: [email protected] Ufficio: Via Lucini 3 - 22100 Como 1 Pagina WEB: http://www3.uninsubria.it/pls/uninsubria/uninsubria_docenti.h_preview?id_doc=P000318 CREDITI FORMATIVI Numero = 7 tipo di attività = caratterizzante OBIETTIVI Introduzione alla Meccanica Quantistica ed alla Termodinamica Statistica. I concetti necessari alla comprensione della struttura e stabilita’ di atomi e molecole isolati ed il passaggio agli insiemi molecolari. SINTESI DEL PROGRAMMA Teoria quantistica. Le origini della meccanica quantistica. La dinamica dei sistemi microscopici. I principi della meccanica quantistica. 71 Teoria quantistica: tecniche ed applicazioni. Il moto traslazionale, vibrazionale e rotazionale. Il metodo variazionale e la teoria della perturbazione. Struttura atomica e spettri atomici. Atomi idrogenoidi. Atomo polielettronici. Spettri di atomi complessi. Introduzione al legame chimico. L'approssimazione di Born-Oppenheimer. La teoria del Legame di Valenza e la teoria dell’Orbitale Molecolare. Termodinamica statistica: i concetti. La distribuzione degli stati molecolari. Energia interna ed entropia. Funzione di partizione canonica. Termodinamica statistica: le applicazioni. Relazioni fondamentali. Utilizzi della termodinamica statistica. TESTI P. Atkins, J. de Paula Atkins' Physical Chemistry. 12 CHIMICA FISICA DEL COLORE (F78040) DOCENTE Nome e Cognome:Prof. Ettore Fois E-mail: [email protected] Ufficio: Via Lucini 3 (IV piano) Como Pagina WEB: www.dsca.uninsubria/~efois CREDITI FORMATIVI Numero = 4- tipo di attività = scelta autonoma OBIETTIVI Scopo del corso e' quello di fornire allo studente gli strumentiper una comprensione a livello molecolare dei vari fenomeni associati al Colore, dalla percezione della vista, ai moderni dispositiviottici. SINTESI DEL PROGRAMMA Proprieta' della luce ed interazione con la materia nel visibile. Le quindici cause del Colore. Basi molecolari dei coloranti e sostanze colorate. Dispositivi. Applicazioni chimiche per nuove tecnologie. TESTI Il testo base e'The Physics and Chemistry of ColorK. Nassau J Wiley-Interscience Per argomenti specifici saranno fornite allo studente le opportune monografie. 13 CHIMICA FISICA INDUSTRIALE (F78033) DOCENTE Nome e Cognome:Prof.Ettore Fois E-mail: [email protected] Ufficio: Via Lucini 3 (IV piano) Pagina web: www.dsca.uninsubria.it/~efois 72 CREDITI FORMATIVI Numero = 6 tipo di attività = caratterizzante di indirizzo Vedi insegnamento “Complementi di chimica fisica”attivato presso il medesimo Corso di Laurea. 14 CHIMICA GENERALE FONDAMENTI/COMPLEMENTI (F78002) Gli insegnamenti di Chimica Generale (Fondamenti) e di Chimica Generale (Complementi) comportano un esame congiunto con la formulazione di un solo voto. Chimica Generale (Fondamenti) DOCENTE Nome e Cognome: Prof. G.Attilio Ardizzoia E-mail: [email protected] Ufficio: studio -2/001 2 Via Castelnuovo,7 Como CREDITI FORMATIVI Numero = 12 (congiuntamente al corso di Chimica Generale (complementi)). Tipo di attività = di base OBIETTIVI Il corso, svolto in parallelo con l’insegnamento di ‘Chimica Generale (complementi)’ fornirà allo studente i principi fondamentali concernenti la struttura dell'atomo, la tavola periodica e le proprietà principali degli elementi chimici. Lo studente acquisirà inoltre conoscenze riguardanti le forze di interazione tra atomi, ioni e molecole e la comprensione di una trasformazione chimica nei suoi bilanci di materia ed energia, conseguendo il bagaglio culturale indispensabile per seguire i corsi più specialistici. SINTESI DEL PROGRAMMA La struttura dell’atomo Numero atomico e numero di massa. Isotopi La radiazione elettromagnetica. Spettro atomico dell’idrogeno La quantizzazione dell’energia. Modello di Bohr per l’atomo di idrogeno Le proprietà ondulatorie dell’elettrone. Equazione di de Broglie Principio di indeterminazione di Heisenberg L’equazione d’onda di Schrödinger: numeri quantici Gli orbitali atomici. Orbitali dell’idrogeno. Lo spin elettronico. Gli atomi polielettronici Il principio di esclusione di Pauli e la regola di Hund La Tavola Periodica: blocchi, periodi, gruppi. Proprietà periodiche Il legame chimico Il legame ionico. ciclo di Born-Haber Il legame covalente: la regola dell’ottetto e le strutture di Lewis Momento dipolare. Polarità dei legami.. La forma delle molecole: teoria VSEPR Legami σ e π. I legami multipli carbonio-carbonio 73 Teoria degli orbitali molecolari. Termochimica L’energia e le sua forme. Unità di misura Capacità termica e calore specifico Energia interna. Entalpia. La legge di Hess La spontaneità delle reazioni chimiche L’entropia e la seconda legge della Termodinamica Energia libera. Terzo principio della Termodinamica Equilibrio omogeneo gassoso Costante di equilibrio e quoziente di reazione. Principio di Le Chatelier Cinetica chimica Velocità di reazione ed equazione cinetica. Ordine di reazione Reazioni elementari e meccanismi di reazione Cenni di teoria delle collisioni e dello stato di transizione Elettrochimica Le celle e i potenziali elettrochimici Potenziali standard di riduzione. Potenziale standard di cella. La legge di Nernst Celle a concentrazione. Gli accumulatori al piombo e le pile commerciali. Elettrolisi di sali fusi e di soluzioni acquose contenenti sali Aspetti quantitativi dell’elettrolisi: le Leggi di Faraday TESTI CONSIGLIATI Nobile – MastrolilliLa Chimica Di Base (Con Esercizi) Casa Editrice Ambrosiana Manotti Lanfredi – TiripicchioFondamenti Di ChimicaCasa Editrice Ambrosiana Clerici - MorrocchiEsercitazioni Di Chimica Edizioni Spiegel Il materiale presentato a lezione verrà reso disponibile sulla piattaforma BlackBoard: http://w3.ateneo.uninsubria.it/elearning/ Chimica Generale (Complementi) DOCENTE Nome e Cognome:Prof. Stefano Brenna E-mail: [email protected] Ufficio: 2/001 2 Via Castelnuovo,7 Como Pagina WEB: www3.uninsubria.it/pls/uninsubria/uninsubria_docenti.h_preview?id_doc=P006009 NUMERO CREDITI Numero = 12 (unitamente al corso di Chimica Generale (Fondamenti) Tipo di attività = di base OBIETTIVI Il corso, svolto in parallelo con l’insegnamento di ‘Chimica Generale (Fondamenti)’ fornirà allo studente i principi fondamentali concernenti la struttura dell'atomo, la tavola periodica e le proprietà principali degli elementi chimici. Lo studente acquisirà inoltre conoscenze riguardanti le forze di interazione tra atomi, ioni e molecole e la comprensione di una 74 trasformazione chimica nei suoi bilanci di materia ed energia, conseguendo il bagaglio culturale indispensabile per seguire i corsi più specialistici. SINTESI DEL PROGRAMMA La mole Proprietà fisiche e chimiche della materia. Composizione della materia: sostanze pure e miscele. Il concetto di mole. Massa Molare. Formula minima e molecolare. Le reazioni chimiche Rapporti ponderali nelle reazioni chimiche. Reagente limitante. Resa di una reazione. I gas ideali Legge di Boyle, Charles, Gay-Lussac. Il principio di Avogadro. Equazione di stato di un gas ideale. Miscele gassose: leggi di Dalton e Amagat. I gas nelle reazioni chimiche. Le soluzioni Espressione della concentrazione di una soluzione. Diluizione delle soluzioni. Le soluzioni nelle reazioni chimiche. Forze intermolecolari Tipi di forze intermolecolari (ione-dipolo, dipolo-dipolo, forze di London). Il legame ad idrogeno. Proprietà colligative delle soluzioni Tensione di vapore. Abbassamento crioscopico ed innalzamento ebulloscopico. Pressione osmotica. Reazioni di Ossido-Riduzione Numero di ossidazione. Bilanciamento delle redox con il metodo delle semi-reazioni. Equivalente chimico e normalità per soluzioni di ossidanti e riducenti. Equilibri ionici in soluzione acquosa Acidi e basi: teoria di Arrhenius e di Brønsted. Costante di dissociazione per acidi e basi deboli. Calcolo del pH per soluzioni di acidi e basi. Soluzioni contenenti sali: idrolisi, pH e grado di idrolisi. Soluzioni tampone. Titolazioni acido-base. Curve di titolazione. Indicatori di pH. La teoria acido-base di Lewis. TESTI Clerici - MorrocchiEsercitazioni Di ChimicaEdizioni Spiegel Nobile – MastrolilliLa Chimica Di Base (Con Esercizi) Casa Editrice Ambrosiana Manotti Lanfredi – TiripicchioFondamenti Di ChimicaCasa Editrice Ambrosiana Il materiale presentato a lezione verrà reso disponibile sulla piattaforma BlackBoard: http://w3.ateneo.uninsubria.it/elearning/ 15 CHIMICA INORGANICA (F78024) DOCENTE Nome e Cognome: Prof.Norberto Masciocchi E-mail: [email protected] Ufficio:Via Valleggio,11 terzo piano Como NUMERO CREDITI Numero = 7 tipo di attività = caratterizzante d’indirizzo 75 PROGRAMMA Chimica Inorganica. Lo scopo del corso è di approfondire alcuni dei concetti brevemente presentati nei corsi precedenti, con particolare attenzione alle relazioni fra aspetti termodinamici, strutturali e di reattività. In particolare, verranno descritti diversi aspetti del legame chimico nelle molecole inorganiche, in composti di coordinazione classici, nei solidi ionici, metallici e covalenti, nel tentativo di giustificare osservazioni sperimentali ed estese classificazioni con semplici modelli interpretativi. Inoltre, si analizzeranno aspetti di reattività e trend periodici alla luce di equazioni e diagrammi semiquantitativi, con particolare riferimento al comportamento acido-base e di ossidoriduzione in ambiente acquoso e non. Parte I: Fondamenti Origine e distribuzione degli elementi, nucleosintesi; richiami di struttura atomica, proprietà periodiche, raggi metallici e ionici, scale di elettronegatività, hardness e softness. Strutture molecolari (Lewis, risonanza, VSEPR, forma delle molecole e scala dei tempi). Simmetria molecolare, molecole polari e chirali. Proprietà e modelli di legame, raggi covalenti, forze ed entalpie medie di legame, correlazioni struttura-energia. Modelli di legame in molecole a catena lineare o ad anello, ipervalenza, composti elettron-deficienti; diagrammi di Walsh, localizzazione, analogia isolobale. Cenni su solidi conduttori, semiconduttori ed isolanti. Struttura dei solidi, reticoli, impaccamenti di sfere, interstizi, polimorfismo, metalli e leghe, composti intermetallici; solidi ionici e strutture archetipiche, previsione strutturale di specie MX; entalpie reticolari, equazioni di Born-Mayer e Kapustinskii; stabilità termica; stabilità di diversi stati di ossidazione, solubilità. Parte II: Fenomenologia Acidità di Bronsted, equilibri acidi in acqua, fattori che governano l’acidità, acidità in fase gassosa, acidità di acidi binari, entalpia di solvatazione, equazione di Born, livellamento del solvente, solventi non acquosi; proprietà acide e tabella periodica; ossoacidi, regole di Pauling, ossidi anidri, amfoterismo, poliossocomposti, isopolianioni, eteropolianioni. Acidità di Lewis, forza degli acidi e basi di Lewis, hardness, effetti sterici, effetti del solvente, correlazioni termochimiche. Alogenuri di boro ed alluminio, complessi di silicio e stagno, acidi dell’azoto ed ossigeno, alogeni come acidi. Metalli di transizione, geometrie ed isomerie, composti polinucleari, classi di leganti e nomenclatura, chelanti, stereochimica degli anelli, isomeria ottica, cenni sul legame nei complessi, serie spettrochimica dei leganti e dei metalli. Reattività redox, diagrammi di Ellingham, riduzione chimica ed elettrolitica, potenziali di riduzione e serie elettrochimica, fattori cinetici; stabilità in acqua, disproporzionamento, ossidazione atmosferica, diagrammi di Latimer e Frost; diagrammi di Pourbaix, effetto della formazione di complessi. Stabilità dei diversi stati di ossidazione nella transizione d, nei gruppi 11 e 12, nel blocco p e nelle terre rare. Parte III: Sistematica Chimica Inorganica Idrogeno; Gruppi del Boro, Carbonio, Ossigeno ed Azoto; Alogeni, Gas Nobili; Metalli s-p.] TESTI D.F.Shriver e P.W.Atkins, Inorganic Chemistry, 3rd Edition, Oxford University Press, 1999 (completo di CD ROM). 16 CHIMICA ORGANICA (F78064) Per gli studenti immatricolati nell’A.A.2007/2008 76 DOCENTE Nome e Cognome: Prof.Umberto Piarulli E-mail: [email protected] Ufficio: Via Castelnuovo,7 Como CREDITI FORMATIVI Numero = 8 - tipo di attività = caratterizzante PROGRAMMA PROGRAMMA 1. Introduzione alla struttura ed ai legami dei composti organici. 2. Reazioni acido-base 3. Cammini di reazione. Aspetti termodinamici e cinetici. 4. Alcani e cicloalcani. Isomeria. Conformazione. Nomenclatura. Sintesi. 5. Stereochimica. Chiralità e simmetria. Enantiomeri e diastereisomeri. Elementi stereogenici. Attività ottica. Miscele racemiche. Configurazione. Notazioni stereochimiche. Nomenclatura degli stereoisomeri. Stereoisomeria nei composti ciclici. Stereoisomeria negli alcheni. Risoluzione di una miscela racemica. Reazioni stereospecifiche e stereoselettive. 6. Reazioni di sostituzione nucleofila e di eliminazione. 7. Alcheni. Nomenclatura. Stabilità relativa. Addizione elettrofila. Trasposizione di carbocationi. Idrogenazione catalitica. Reazioni di ossidazione. Sintesi. 8. Polieni. Addizione di elettrofili. Idrogenazione. Reazione di Diels –Alder. 9. Alchini. Nomenclatura. Acidità. Addizione elettrofila. Riduzione. Sintesi. 10. Alcoli, dioli ed eteri. Nomenclatura. Proprietà degli alcoli: acidità e basicità, formazione di eteri, esterificazione, trasformazione in alogenuri alchilici. Ossidazione di alcooli. Sintesi. Scissione di eteri. 11. Ossirani. Meccanismo e stereochimica dell’apertura dell’anello. Preparazione di ossirani. 12. Aldeidi e chetoni. Nomenclatura. Addizione nucleofila al carbonile di: idruri, cianuri, composti organometallici. Formazione di acetali e chetali. Reazioni di addizione di composti azotati. Alogenazione in posizione alfa al carbonile. Enammine. Riduzione. Sintesi. Trasposizione di Baeyer-Villiger. 13. Acidi carbossilici e derivati. Nomenclatura. Acidità degli acidi carbossilici. Sintesi. Reazioni di addizione-eliminazione. Reazioni di esteri, acil alogenuri ed ammidi con composti organometallici. Riduzione ad alcooli, aldeidi, ammine. Alogenazione in posizione alfa di acidi carbossilici. Preparazione di esteri, alogenuri acilici, ammidi, anidridi, nitrili. Reazione di idrolisi. 14. Enoli ed enolati.Formazione di enoli ed enolati.Reazioni di enoli ed enolati. Regioselettività della reazione di enolizzazione. Alchilazione di composti carbonilici. Alchilazione di composti metilenici attivati. Condensazione alcolica. Formazione di betachetoesteri: condensazione di Claisen e di Dieckmann. Addizione coniugata-Reazione di Michael. 15. Reazioni radicaliche. Alogenazione degli alcani. Alogenazione in posizione allilica e benzilica. Addizione radicalica ad alcheni. 16. Ammine. Nomenclatura. Basicità. Preparazione di ammine. Reazioni di alchilazione ed acilazione. Reazioni con acido nitroso. Ossidazione a N-ossidi. Sali di ammonio quaternari. Eliminazione di Hofmann. Trasposizioni all’atomo di azoto (Beckmann, Hofmann, Curtius). 77 TESTI -S.Ege, “Chimica Organica”, Ed. Sorbona -R.Macomber, “Chimica Organica”, Ed. Zanichelli -K.P.Vollhardt, N.E.Schore, “Chimica Organica”, Ed. Zanichelli -J.McMurry, “Chimica Organica”, Ed. Piccin -W.Brown, C.S.Foote, “Chimica Organica”, EdiSES 17 CHIMICA ORGANICA (F78013) Per gli studenti immatricolati nell’A.A.2006/2007 DOCENTE Nome e Cognome: Prof.Massimo Sisti E-mail: [email protected] Ufficio:Via Castelnuovo,7 Como NUMERO CREDITI Numero = 8 tipo di attività = caratterizzante PROGRAMMA 1. Introduzione alla struttura ed ai legami dei composti organici. 2. Reazioni acido-base 3. Cammini di reazione. Aspetti termodinamici e cinetici. 4. Alcani e cicloalcani. Isomeria. Conformazione. Nomenclatura. Sintesi. 5. Stereochimica. Chiralità e simmetria. Enantiomeri e diastereisomeri. Elementi stereogenici. Attività ottica. Miscele racemiche. Configurazione. Notazioni stereochimiche. Nomenclatura degli stereoisomeri. Stereoisomeria nei composti ciclici. Stereoisomeria negli alcheni. Risoluzione di una miscela racemica. Reazioni stereospecifiche e stereoselettive. 6. Reazioni di sostituzione nucleofila e di eliminazione. 7. Alcheni. Nomenclatura. Stabilità relativa. Addizione elettrofila. Trasposizione di carbocationi. Idrogenazione catalitica. Reazioni di ossidazione. Sintesi. 8. Polieni. Addizione di elettrofili. Idrogenazione. Reazione di Diels –Alder. 9. Alchini. Nomenclatura. Acidità. Addizione elettrofila. Riduzione. Sintesi. 10. Alcoli, dioli ed eteri. Nomenclatura. Proprietà degli alcoli: acidità e basicità, formazione di eteri, esterificazione, trasformazione in alogenuri alchilici. Ossidazione di alcooli. Sintesi. Scissione di eteri. 11. Ossirani. Meccanismo e stereochimica dell’apertura dell’anello. Preparazione di ossirani. 12. Aldeidi e chetoni. Nomenclatura. Addizione nucleofila al carbonile di: idruri, cianuri, composti organometallici. Formazione di acetali e chetali. Reazioni di addizione di composti azotati. Alogenazione in posizione alfa al carbonile. Enammine. Riduzione. Sintesi. Trasposizione di Baeyer-Villiger. 13. Acidi carbossilici e derivati. Nomenclatura. Acidità degli acidi carbossilici. Sintesi. Reazioni di addizione-eliminazione. Reazioni di esteri, acil alogenuri ed ammidi con composti organometallici. Riduzione ad alcooli, aldeidi, ammine. Alogenazione in posizione alfa di acidi carbossilici. Preparazione di esteri, alogenuri acilici, ammidi, anidridi, nitrili. Reazione di idrolisi. 78 14. Enoli ed enolati.Formazione di enoli ed enolati.Reazioni di enoli ed enolati. Regioselettività della reazione di enolizzazione. Alchilazione di composti carbonilici. Alchilazione di composti metilenici attivati. Condensazione alcolica. Formazione di betachetoesteri: condensazione di Claisen e di Dieckmann. Addizione coniugata-Reazione di Michael. 15. Reazioni radicaliche. Alogenazione degli alcani. Alogenazione in posizione allilica e benzilica. Addizione radicalica ad alcheni. 16. Ammine. Nomenclatura. Basicità. Preparazione di ammine. Reazioni di alchilazione ed acilazione. Reazioni con acido nitroso. Ossidazione a N-ossidi. Sali di ammonio quaternari. Eliminazione di Hofmann. Trasposizioni all’atomo di azoto (Beckmann, Hofmann, Curtius). TESTI -S.Ege, “Chimica Organica”, Ed. Sorbona -R.Macomber, “Chimica Organica”, Ed. Zanichelli -K.P.Vollhardt, N.E.Schore, “Chimica Organica”, Ed. Zanichelli -J.McMurry, “Chimica Organica”, Ed. Piccin -W.Brown, C.S.Foote, “Chimica Organica”, EdiSES 18 CHIMICA ORGANICA APPLICATA (F78063) DOCENTE Nome e Cognome: Prof. Tiziana Benincori E-mail: [email protected] Ufficio:Via Castelnovo,7 CREDITI FORMATIVI Numero = 6 tipo di attività = scelta autonoma OBIETTIVI Scopo del corso è quello di introdurre lo studente all’utilizzo dei gruppi protettivi nella sintesi organica e di illustrare i metodi di ossidazione e riduzione dei principali gruppi funzionali. Particolare attenzione verra’ dedicata alle trasformazioni chemo-, regio- e stereoselettive. SINTESI DEL PROGRAMMA Reazioni di protezione di gruppi funzionali. Protezione di doppi legami olefinici, di tripli legami acetilenici, di gruppi tiolici, ossidrilici e amminici, di gruppi carbossilici e carbonilici. Reazioni di riduzione. Idrogenazione catalitica, riduzione con idruri metallici, riduzione con metalli alcalini, riduzione di composti carbonilici e dei derivati degli acidi carbossilici. Rottura riduttiva di legami carbonio-eteroatomo. Reazioni di ossidazione. Ossidazione di alcoli ed aldeidi con metalli di transizione e altri ossidanti, conversione di alcheni in epossidi e dioli vicinali, ossidazione allilica, ossidazione di chetoni, ossidazione di eteroatomi. 79 TESTI Non è possibile consigliare alcun testo essendo la maggior parte degli argomenti tratti dalla letteratura chimica e non da un libro di testo. 19 CHIMICA ORGANICA INDUSTRIALE (F78034) DOCENTE Nome e Cognome: Prof.Gaetano Zecchi E-mail: [email protected] Ufficio:Via Castelnuovo,7 Como NUMERO CREDITI Numero = 6 tipo di attività = caratterizzante d’indirizzo PROGRAMMA Il corso presenta un’illustrazione della chimica organica in funzione delle materie prime utilizzate nella sintesi chimica a livello industriale. 1. Carbon fossile. Origine e composizione. Distillazione secca. Olio e catrame di carbon fossile. Gas d’acqua. L’ossido di carbonio come intermedio per la sintesi organica industriale. Metanolo: preparazione e impieghi. 2. Gas naturale. Composizione. Il metano come intermedio per la sintesi organica industriale. Acetilene: preparazione e impieghi. 3. Petrolio. Origine e composizione: Topping. Cracking. Reforming. Numero di ottano. Benzina al piombo, verde, all’etanolo. Catrame. Sintesi delle α-olefine lineari. Alcheni semplici come intermedi per la sintesi organica industriale: etilene, propilene, buteni. Areni semplici come intermedi per la sintesi organica industriale: benzene, toluene, xileni, naftalene. Fenolo: preparazione e impieghi. 4. Biomasse. Grassi e saponificazione. Biodiesel. Impieghi degli acidi grassi come intermedi di sintesi. Cellulosa: modificazioni chimiche. Amido: modificazioni chimiche. Saccarosio: modificazioni chimiche. Glucosio: preparazione e impieghi. Esempi di fermentazioni industriali. 20 COMPLEMENTI DI CHIMICA FISICA (F78022) DOCENTE Nome e Cognome: Prof.Ettore Fois E-mail: [email protected] Ufficio:Via Lucini,3 Como (IV piano) Pagina WEB: www.dsca.uninsubria.it/~efois NUMERO CREDITI Numero = 7 tipo di attività = caratterizzante d’indirizzo OBIETTIVI Attraverso lezioni frontali ed esercitazioni di laboratorio (obbligatorie) lo studente dovra' aquisire i concetti fondamentali pertinenti la cineticadelle reazioni chimiche e le basi chimico fisiche delle spettroscopie e dellaelettrochimica. 80 SINTESI DELPROGRAMMA Cinetica e velocita' di reazione. Equazioni cinetiche. Relazione tra condizioni esterne (ad es. Temperatura e Pressione) e velocita' di reazione. Basi cinetiche della catalisi. Basi molecolari della spettroscopia. Cenni di elettrochimica. Il corso prevede esercitazioni pratiche in laboratorio. TESTI (Consigliato)Atkins' Physical ChemistryP. Atkins, J. DePaula Oxford Univ. Press. 21 COMPLEMENTI DI CHIMICA ORGANICA (F78021) DOCENTE Nome e Cognome: Prof.Giovanni Palmisano E-mail: [email protected] Ufficio:Via Castelnuovo,7 Como NUMERO CREDITI Numero = 7 tipo di attività = caratterizzante d’indirizzo PROGRAMMA Chimica dei composti aromatici: cenni storici - Energia di risonanza e reattività Rappresentazione VB - Rappresentazione MO - Diagrammi di Frost- Carattere aromatico Regola di Hückel - Esempi di aromatici. Sostituzioni Elettrofile Aromatiche: Profilo generale di reazione - Orientazione e reattività Attacco ipso - Orientazione in benzeni disostituiti. Reazioni di formazione del legame C – X (alogenazione), C-N (nitrazione, nitrosazione, diazocopulazione), C-S (solfonazione, solfonilazione, clorosolfonazione), C-C (alchilazione di Friedel-Crafts, acilazione, Gattermann, Gattermann-Koch, Hoesch, Mannich, Vilsmeier, Reimer, Tiemann, Manasse, Kolbe), C-M (mercuriazione). Strategie sintetiche per la preparazione di benzeni polisostituiti. Reazioni di semiriduzione (Birch) e idrogenazione. Sostituzioni nucleofile aromatiche: meccanismi di reazione (add/elim, elim/add, VNS). Intermedi di reazione. Potenzialità sintetiche. Sostituzioni radicaliche: meccanismo e potenzialità sintetiche. Alchil- e alchenilbenzeni: nomenclatura, reattività e sintesi. Alcoli, aldeidi, acidi e derivati: nomenclatura, reattività e sintesi. Fenoli: nomenclatura, acidità, reattività e sintesi. Chinoni: reattività e sintesi. Ammine aromatiche: nomenclatura, basicità, reattività e sintesi. Sali di diazonio: reattività, uso strategico nella sintesi. Naftalene, antracene e fenantrene: reattività e sintesi. Idrocarburi policiclici (generalità). Composti eteroaromatici: pirrolo, furano, tiofene, piridina, imidazolo, pirazolo, tiofene, pirimidina, indolo, chinolina, isochinolina: reattività e principali metodi di sintesi. 22 COMPLEMENTI DI MATEMATICA (F78015) DOCENTE Nome e Cognome: Prof.Giorgio Mantica 81 E-mail: [email protected] Ufficio:Via Valleggio,11 quinto piano NUMERO CREDITI Numero = 7 tipo di attività = affine ed integrativa OBIETTIVI Scopo del Corso è completare il bagaglio minimo matematico necessario ad uno studente di chimica, indipendentemente dalla sua successiva specializzazione. PROGRAMMA Il programma completa quindi gli argomenti dell’Analisi Matematica presentati nel corso precedente, con particolare enfasi sul calcolo differenziale in molte variabili e sul calcolo matriciale. Vengono altresì presentati alcuni cenni di analisi numerica. Il dettaglio degli argomenti trattati è il seguente: Spazio R^n. Geometria Euclidea e sua distanza. Algebra lineare Spazi vettoriali e loro sottospazi. Nozione di indipendenza lineare. Operazioni lineari in R^n, loro rappresentazione matriciale. Operazioni sulle matrici. Determinante e sue proprietà. Sistemi lineari, matrice inversa, rango e nucleo. Teorema di Rouché Capelli, teorema di Cramer, metodo di eliminazione di Gauss. Prodotto scalare, ortogonalità. Matrici ortogonali e cambiamento di base. Autovalori ed autovettori. Matrici diagonalizzabili. Valori singolari e loro relazione ai sistemi lineari. Cenni ai metodi numerici per i problemi precedentemente descritti. Calcolo differenziale in R^n Funzioni da Rn in Rm: definizione di limite e continuità. Proprietà delle funzioni continue. Derivate parziali e differenziabilità, gradiente e matrice Jacobiana. Proprietà implicate dalla differenziabilità. Piano tangente e significato geometrico del gradiente. Teorema del differenziale totale. Derivate e differenziali successivi, matrice hessiana e formula di Taylor. Massimi e minimi liberi, condizioni necessarie e condizioni sufficienti perchè un punto sia un estremante. Massimi e minimi su insiemi chiusi. Il teorema della funzione implicita, forma locale e globale. Il caso multidimensionale. Estremi vincolati, e metodo dei moltiplicatori di Lagrange. Calcolo integrale in Rn=2 Integrali multipli: integrale di Riemann nel piano e nello spazio. Integrabilità delle funzioni continue, teorema di riduzione (calcolo di un integrale multiplo mediante integrazioni successive). Teorema di cambiamento di variabili per integrali multipli, sistemi utili di coordinate. Equazioni differenziali Definizione di equazione differenziale e di soluzione. Il problema di Cauchy per equazioni di ordine n e per sistemi di equazioni del primo ordine. Equivalenza di un’equazione di ordine n con un sistema di n equazioni del primo ordine. Funzioni lipschitziane e condizioni sufficienti per la lipschitzianità. Teorema di esistenza e unicità globale e locale. Prolungamento delle soluzioni e soluzioni massimali. Integrazione di alcuni tipi di equazioni differenziali del primo ordine (lineari, di Bernoulli, a variabili separabili, omogenee). Equazioni differenziali lineari di ordine n: struttura e dimensione dello spazio delle soluzioni 82 di un'equazione omogenea. Struttura delle soluzioni di un'equazione non omogenea. Formula risolutiva delle equazioni omogenee, e di particolari non omogenee. 23 ELEMENTI DI CHIMICA DELLE MACROMOLECOLE curriculum Scienze chimiche (F78017) DOCENTE Nome e Cognome: Prof. Tiziana Benincori E-mail: [email protected] Ufficio:Via Castelnuovo,7 NUMERO CREDITI Numero = 4 tipo di attività = caratterizzante PROGRAMMA Ammino acidi. Peptidi e proteine. Sintesi peptidica. Carboidrati: struttura e stereochimica. Emiacetali ciclici. Anomeri. Glicosidi. Esteri. Eteri. Di- e polisaccaridi. Polimerizzazione mediante reazioni di addizione al carbonile: poliammidi, poliesteri, policarbonati. Polimerizzazione mediante sostituzione elettrofila aromatica. Polimerizzazione mediante reazioni di SN2. Polimerizzazione mediante addizione nucleofila a isocianati. Polimerizzazione degli alcheni: radicalica, anionica, cationica. Copolimerizzazione. Gomme sintetiche. Polimeri cross-linked. Melamine. Cross-linking di polimeri preformati. Reazioni chimiche della cellulosa. Reagenti chimici ancorati a matrici polimeriche. Sintesi di peptidi su matrice polimerica. 24 ELEMENTI DI CHIMICA DELLE MACROMOLECOLE curriculum Chimica industriale (F78053) DOCENTE Nome e Cognome: Prof.Massimo Sisti E-mail: [email protected] Ufficio:Via Castelnuovo,7 Como NUMERO CREDITI Numero = 4 tipo di attività = caratterizzante PROGRAMMA Amminoacidi. Peptici e proteine. Sintesi peptidica. Sintesi di peptici su matrice polimerica. Carboidrati: struttura e stereochimica. Emiacetali ciclici. Anomeri. Glicosidi. Esteri. Eteri. Di-e polisaccaridi Reazioni chimiche della cellulosa. Polimerizzazione mediante reazioni di addizione al carbonile: poliammidi, poliesteri, policarbonati. Polimerizzazione mediante sostituzione elettrofila aromatica. Polimerizzazione mediante reazioni di SN. Polimerizzazione mediante addizione nucleofila a isocianati. Polimerizzazione degli alcheni: radicalica, anionica, cationica. Copolimerizzazione. Gomme sintetiche. Polimeri cross-linked. Cross-linking di polimeri preformati. 83 TESTI -S.Ege, “Chimica Organica”, Ed. Sorbona -R.T. Morrison, R.N.Boyd, “Chimica Organica” , Ed. Ambrosiana -J. Jones, “ Amino Acids and Peptide Synthesis”, Oxford Chemistry Primers, Oxford Science Publications. -D.J.Walton, P.Lorimer, “Polymers”, Oxford Chemistry Primers, Oxford Science Publications. 25 FISICA (F78006) DOCENTE Nome e Cognome:Proff. Sergio Cacciatori, Giovanna Tissoni E-mail: [email protected], [email protected] Ufficio:V4.9 Via Valleggio,11 quarto piano NUMERO CREDITI Numero = 8 tipo di attività = di base OBIETTIVI Obiettivo del corso è di fornire agli studenti una conoscenza di base dei fenomeni fisici relativi a Meccanica, Elettromagnetismo e Ottica (cenni). SINTESI DEL PROGRAMMA Le misure. I vettori. Il moto rettilineo. Moto in due o tre dimensioni. Forza e moto. Energia cinetica e lavoro. Energia potenziale e conservazione dell'energia. Centro di massa e quantità di moto. Rotazione. Rotolamento, momento della forza e momento angolare. Gravitazione. I fluidi. La carica elettrica. Campi elettrici. Legge di Gauss. Potenziale elettrico. Capacità elettrica. Corrente e resistenza. I circuiti. Campi magnetici. Campi magnetici generati da correnti. Ottica geometrica . TESTO consigliato D. Halliday, R. Resnick, J. Walker, "Fondamenti di Fisica", sesta edizione, Casa Editrice Ambrosiana (gennaio 2006). 26 INFORMATICA (F78004) DOCENTE Nome e Cognome: Prof.Maurizio Monticelli NUMERO CREDITI Numero = 5 tipo di attività = affine ed integrativa Vedi insegnamento “Fondamenti di informatica”attivato presso il Corso di Laurea triennale in Scienze Ambientali. 84 27 LABORATORIO DI CHIMICA ANALITICA (F78012) DOCENTE Nome e Cognome:Prof. Barbara Giussani E-mail: [email protected] Ufficio:Via Valleggio 11, Como Tel: +039 031 2386424 NUMERO CREDITI Numero = 6 tipo di attività = caratterizzante OBIETTIVI Questo insegnamento costituisce il complemento applicativo del corso di Chimica Analitica. Il corso fornirà gli strumenti teorici e pratici per pianificare, eseguire e valutare la qualità di analisi chimiche. Il programma prevede sia esperienze di laboratorio sia lezioni teoriche. In tali lezioni verranno affrontate le problematiche relative alle esperienze di laboratorio nonchè tematiche relative al trattamento del dato analitico. Le esperienze di laboratorio e le lezioni teoriche in aula sono a frequenza obbligatoria. SINTESI DEL PROGRAMMA Durante le esercitazioni di laboratorio verranno eseguite determinazioni quantitative di analiti in ambiente acquoso e in solventi organici. Saranno proposti metodi volumetrici basati su equilibri acido-base, complessometrici, redox e per precipitazione, connessi all’utilizzo di indicatori e di tecniche conduttimetriche e potenziometriche. Verranno inoltre utilizzati metodi strumentali basati sulle tecniche di spettroscopia UVvisibile, spettroscopia di assorbimento atomico con fornetto di grafite, potenziometria con elettrodi ionoselettivi, gascromotografia, cromatografia ionica. Alla fine del corso lo studente dovrà presentare relazioni dettagliate del lavoro svolto in laboratorio. TESTI “Fondamenti di chimica analitica”,Skoog – West – Holler – Crouch, Edises. 28 LABORATORIO DI CHIMICA E TECNOLOGIA DELLE SOSTANZE COLORANTI (F78042) CREDITI FORMATIVI Numero = 4- tipo di attività = scelta autonoma OBIETTIVI Il corso si prefigge l’obiettivo di acquisire conoscenze che permettano di affrontare alcuni dei più significativi problemi connessi all’impiego di sostanze coloranti in diversi settori industriali, con particolare riferimento all’ambito tessile. Il corso si articola in una serie di esperienze di laboratorio su sostanze coloranti di reale interesse applicativo. SINTESI DEL PROGRAMMA Spettrofotometria e misura del colore 1. Analisi in luce trasmessa 85 2. Analisi in luce riflessa 3. Misure di fluorescenza Prove di solidità del colore 1. Agenti di degradazione 2. Valutazione dei risultati Analisi chimiche di coloranti 1. Purificazione di formulati commerciali 2. Caratterizzazione delle classi tintorie 3. Estrazione di coloranti da diversi substrati 4. Tecniche cromatografiche 5. Altre tecniche strumentali Ecolabel e coloranti 1. Impurezze di metalli 2. Ammine aromatiche TESTI articoli di letteratura su ognuno degli argomenti trattati saranno proposti e costituiranno la base per lo sviluppo delle conoscenze. 29 LABORATORIO DI CHIMICA GENERALE E INORGANICA (F78008) DOCENTE Nome e Cognome:Prof. Stefano Brenna E-mail: [email protected] Ufficio: 2/001 2 Via Castelnuovo,7 Como Pagina WEB: www3.uninsubria.it/pls/uninsubria/uninsubria_docenti.h_preview?id_doc=P006009 NUMERO CREDITI Numero = 4 tipo di attività = di base OBIETTIVI Il Corso approfondirà gli aspetti relativi alla chimica dei diversi elementi della tavola periodica, con particolare riferimento agli elementi del main group. Di questi, saranno analizzate le proprietà fisiche e la reattività chimica, la preparazione industriale e la natura dei principali composti. Il Corso si concluderà con alcune Esercitazioni pratiche in laboratorio in cui lo studente potrà verificare concretamente le conoscenze apprese durante il Corso in questione nonché durante il Corso di Chimica Generale. SINTESI DEL PROGRAMMA La Tavola Periodica degli Elementi Proprietà periodiche degli elementi. Elementi del main group: blocchi s e p. Elementi di transizione. Idrogeno: sintesi, proprietà e composti. Gruppo 1: la chimica dei metalli alcalini. Gruppo 2: la chimica dei metalli alcalino-terrosi. Gruppo 13: la chimica del boro. 86 Gruppo 14: Gruppo 15: Gruppo 16: Gruppo 17: Gruppo 18: Alluminio, gallio, indio e tallio: sintesi, proprietà e composti. la chimica del carbonio. Silicio, germanio, stagno e piombo: sintesi, proprietà e composti. la chimica dell’azoto. Fosforo, arsenico, antimonio e bismuto: sintesi, proprietà e composti. la chimica dell’ossigeno. Zolfo, selenio, tellurio e polonio: sintesi, proprietà e composti. la chimica degli alogeni. i gas nobili. Esercitazioni pratiche in laboratorio: 1. Titolazioni acido-base. Determinazione sperimentale della costante di acidità dell’acido acetico. 2. Sintesi e caratterizzazione di un composto incognito. Determinazione della percentuale dei singoli elementi e calcolo della formula minima del composto. 3. Determinazione del titolo di una soluzione di solfato di rame. 4. Preparazione e studio del comportamento ossidoriduttivo degli alogeni. TESTI I libri di testo adottati saranno indicati durante il Corso. Il materiale presentato a lezione verrà reso disponibile sulla piattaforma BlackBoard: http://w3.ateneo.uninsubria.it/elearning/ 30 LABORATORIO DI CHIMICA ORGANICA curriculum Scienze chimiche (F78016) DOCENTE Nome e Cognome:Prof. Andrea Penoni E-mail: [email protected] Ufficio:Via Castelnuovo,7 Como Tel: 031/2386440 NUMERO CREDITI Numero = 6 tipo di attività = caratterizzante OBIETTIVI Acquisire un minimo bagaglio tecnico per destreggiarsi in un laboratorio chimico sperimentale e in particolar modo in un laboratorio di chimica organica sapendo condurre reazioni volte alla trasformazione di reagenti in prodotti semplici e analizzando il risultato delle medesime reazioni attraverso l’ausilio di tecniche spettroscopiche di comune impiego. SINTESI DEL PROGRAMMA Ciclo di lezioni teoriche Problemi di sicurezza nel laboratorio di chimica organica. Analisi elementare quantitativa, determinazione della formula minima, determinazione del numero d’insaturazione, peso e formula molecolare. Cenni di spettroscopia (UV, IR, NMR, MS) per la caratterizzazione dei gruppi funzionali organici. Introduzione alle seguenti tecniche sperimentali: cristallizzazione, estrazione con solvente, distillazione semplice e frazionata (nel pieno e sotto vuoto), cromatografia su strato sottile e su colonna. Cenni di stereochimica. Richiami 87 sulla reattività dei gruppi funzionali più comuni quali: ammine primarie, secondarie e terziarie, aldeidi, chetoni, acidi carbossilici, alcoli, fenoli, esteri, ammidi, nitrili, eteri, alogenoderivati, nitroderivati, idrocarburi. Esercitazioni di laboratorio Esecuzione individuale da parte dello studente delle operazioni fondamentali del laboratorio di chimica organica quali: la determinazione del punto di fusione, la cristallizzazione, l’estrazione con solvente, la distillazione semplice e frazionata (nel pieno e sotto vuoto), la cromatografia su strato sottile, la cromatografia su colonna. Studio da parte dello studente di alcuni composti organici, che dovranno essere esaminati per via chimica e spettroscopica al fine di riconoscere il gruppo funzionale. Questi composti saranno quindi utilizzati come reagenti di partenza per la sintesi di altri prodotti sfruttando alcune reazioni tipiche della funzionalità individuata. Caratterizzazione dei prodotti sintetizzati mediante la determinazione di alcune proprietà fisiche e l’ausilio di tecniche spettroscopiche TESTI (consigliati) M.D'IschiaLa Chimica Organica in LaboratorioPiccin, 2003 R. M. Roberts, J. C. Gilbert, S. F. MartinChimica Organica SperimentaleZanichelli, Bologna 1999 D. J. Pasto, C. R. JohnsonLaboratory Text for Organic ChemistryPrentice Hall Inc., Englewood Cliffs, New Jersey G. P. Pedulli Metodi Fisici in Chimica Organica Piccin A. Gaudiano, G. Gaudiano Il Laboratorio di Chimica Masson D. L. Pavia, G. M. Lampman, G. S. Kriz Il Laboratorio di Chimica Organica Sorbona 31 LABORATORIO DI CHIMICA ORGANICA curriculum Chimica industriale (F78051) DOCENTE Nome e Cognome: Gianluigi Broggini E-mail: [email protected] Ufficio:Via Castelnuovo,7 Como NUMERO CREDITI Numero = 6 tipo di attività = caratterizzante OBIETTIVI Fornire conoscenze per operare in sicurezza in un laboratorio di chimica organica. Durante le esercitazioni saranno svolte le operazioni fondamentali necessarie per lavorare in un laboratorio di chimica organica. SINTESI DEL PROGRAMMA Ciclo di lezioni teoriche Problemi di sicurezza nel laboratorio di chimica organica. Determinazione della formula minima, determinazione del numero di insaturazione. Cenni di spettroscopia (IR, UV) per la caratterizzazione dei gruppi funzionali organici. Introduzione alle seguenti tecniche sperimentali: cristallizzazione, estrazione con solvente, distillazione semplice e frazionata, nel pieno e sotto vuoto, cromatografia su strato sottile e 88 su colonna. Richiami sulla reattività dei gruppi funzionali più comuni: ammine, aldeidi, chetoni, acidi carbossilici, alcoli, fenoli, esteri, ammidi, nitrili, eteri, alogenoderivati. Esercitazioni di laboratorio 1) Esecuzione da parte dello studente delle operazioni fondamentali del laboratorio di chimica organica, quali la determinazione del punto di fusione, la cristallizzazione, l’estrazione con solvente, la distillazione semplice e frazionata, nel pieno e sotto vuoto, la cromatografia su strato sottile e su colonna. 2) Esecuzione da parte dello studente di alcune reazioni organiche con caratterizzazione dei prodotti ottenuti mediante determinazione di proprietà fisiche e impiego di tecniche spettroscopiche. TESTI D.L. Pavia – G.M. Lampman – G.S. Kriz, Il laboratorio di Chimica Organica, ed. Sorbona. Vogel, “Chimica Organica Pratica”, Ed. Ambrosiana. 32 LEGISLAZIONE BREVETTUALE (F78019) DOCENTE Nome e Cognome:Prof. Roberto Margutti E-mail: <[email protected]> Ufficio: BUGNION S.p.A. Viale Lancetti, 17 20158 Milano NUMERO CREDITI Numero = 2 tipo di attività = affine ed integrativa OBIETTIVI Introdurre lo studente ai concetti base di proprietà industriale ed intellettuale (rappresentata dai cosiddetti beni immateriali: in particolare, invenzioni industriali, modelli, marchi); offrirne una panoramica dello sviluppo storico, socio-economico e legale dagi albori ad oggi e presentarne gli aspetti applicativi pratici in campo italiano ed internazionale. SINTESI DEL PROGRAMMA - Introduzione storico -economica: concetto di l'innovazione - Figure legali della proprietà industriale: marchi e altri segni distintivi, indicazioni geografiche, denominazioni di origine, disegni e modelli, invenzioni, modelli di utilità, topografie dei prodotti a semiconduttori, informazionmi aziendali riservate, nuove varietà vegetali - Nozione di brevetto: brevetti per invenzioni industriali, definizione, caratteristiche e relativo utilizzo - Riferimenti al codice civile e al codice dei diritti di proprietà industriale - Riferimenti alle convenzioni internazionali (Convenzione di Parigi, Convenzione sul brevetto europeo, Convenzione PCT, Convenzione sul brevetto comunitario) - Procedura di brevettazione nazionale ed europea - Confronti con la procedura di brevettazione in USA - Enforcement dei diritti conferiti dal brevetto e/o dal marchio - Obiettivi di una strategia brevettuale: attuazione e trasferimento di tecnologie - Introduzione al marchio d'impresa ed ai segni distintivi. 89 TESTI IL corso si basa su dispense preparate dal docente. Eventuale testo consigliabile a chi desidera approfondire la materia del corso: Vanzetti - Di Cataldo Manuale di Diritto Industriale (quinta edizione) Giuffrè Editore 33 MATEMATICA (F78001) DOCENTE Nome e Cognome: Prof.Franco Cazzaniga E-mail: [email protected] Ufficio: Dipartimento di Scienze della Cultura, Politiche e Informazione, Via Carloni, 78 Como NUMERO CREDITI Numero = 8 tipo di attività = di base PROGRAMMA Disequazioni di primo e secondo grado. Disequazioni frazionarie. Disequazioni irrazionali. Esponenziali e logaritmi. Disequazioni esponenziali e logaritmiche. Trigonometria: seno, coseno, tangente. I numeri naturali e il principio di induzione. I numeri razionali. I numeri reali. I numeri complessi. Forma trigonometrica dei numeri complessi. Le radici di un numero complesso. Matrici. Moltiplicazione di matrici. Determinante e inversa di una matrice. Il metodo di Cramer. Successioni. Limite di una successione. Successioni monotone. Infiniti e infinitesimi. Funzioni e loro grafici. Funzioni simmetriche, periodiche e monotone. Funzioni continue. Grafici di funzioni notevoli: funzione esponenziale, funzione logaritmo, funzioni trigonometriche. Limiti di funzioni. Funzioni composte. Funzione inversa. Funzioni continue su un intervallo chiuso e limitato. Limiti notevoli. Derivata di una funzione. Calcolo delle derivate delle funzioni elementari. Regole di derivazione. Il teorema di de l' Hospital. Massimi e minimi di funzioni e studio del segno della derivata prima. Il teorema del valor medio. Approssimazione lineare e quadratica. Convessità e concavità del grafico di una funzione. Studio del grafico di una funzione. Integrale definito di una funzione continua. Proprietà dell'integrale. Il teorema della media integrale. Il teorema fondamentale del calcolo integrale. Primitiva di una funzione e integrali indefiniti. Integrazione per parti e per sostituzione. Integrazione di funzioni non limitate. Integrazione su intervalli illimitati. TESTI G.Yakovlev High-School Mathematics, part 1 and part 2 Mir Publishers, Moscow 34 METODI FISICI IN CHIMICA ORGANICA I (F78047) E II (F78048) Il corso è composto di due moduli. All’interno di entrambi i moduli sono previste esercitazioni pratiche volte all’interpretazione di spettri e alla soluzione di problemi strutturali. 90 I Modulo DOCENTE Nome e Cognome: Prof.Angelo Maspero E-mail: [email protected] Ufficio:Via Castelnuovo,7 CREDITI FORMATIVI Numero = 3 - tipo di attività = scelta autonoma Vedi insegnamento omonimo attivato presso il Corso di Laurea Specialistica in Scienze chimiche. II Modulo DOCENTE Nome e Cognome: Prof.Umbero Piarulli E-mail: [email protected] Ufficio:Via Castelnuovo,7 CREDITI FORMATIVI Numero = 3 - tipo di attività = opzionale PROGRAMMA La spettroscopia di risonanza magnetica nucleare (nozioni avanzate) Esperimenti monodimensionali (1D) con sequenze d’impulsi complesse SPIN ECHO, SPT, SPI, INEPT, DEPT, INADEQUATE (1D). Effetto Overhauser (NOE). Spettroscopia dinamica (DNMR). La spettroscopia bidimensionale (2D) L’esperimento NMR in due dimensioni. Spettroscopia di correlazione, J-Resolved e di scambio. La spettrometria di massa Principi del metodo e strumentazione. Sistemi d’introduzione del campione. Le sorgenti. Gli analizzatori. I rivelatori. Il sistema di vuoto. Il registratore. Risoluzione e sensibilità. L’impiego del calcolatore in spettometri di massa: l’acquisizione dei dati e l’elaborazione degli spettri. Identificazione di spettri per mezzo di biblioteche di spettri di riferimento. Lo spettro di massa Lo ione molecolare e principali tipi di ioni. Informazione deducibili da uno spettro di massa: picchi isotopici, massa molecolare. La frammentazione Fattori che influenzano la frammentazione degli ioni. Stabilità di uno ione. Tipi di frammenti. Frammentazioni a più centri. La frammentazione nelle principali classi di sostanze organiche Sistematica: idrocarburi, alcooli, fenoli, eteri, amine, aldeidi e chetoni, acidi e derivati. 91 TESTI H. Friebolin, Basic one and two-dimensional NMR spectroscopy, VCH Publishers, New York; A.E. Derome, Modern NMR Techniques for Chemistry Research, Pergamon Press. B. Gioia, R. Stradi, E. Rossi, Guida al corso di metodi fisici in chimica organica, Vol. II, Massa; Cusl, P.zza L. Da Vinci 32, Milano; J. R. Chapman, Practical Organic Mass Spectrometry, Wiley, London; F.W. McLafferty, Interpretation of Mass Spectra, 2ª ed., Benjamin Eds., London. 35 PRINCIPI MOLECOLARI DELL’ELETTRONICA (F78037) DOCENTE Nome e Cognome:Prof.Gloria Tabacchi E-mail:[email protected] Ufficio:Via Lucini 3 Como Pagina WEB:http://www.uninsubria.it/en/research/chemenviro/cv_Tabacchi.htm CREDITI FORMATIVI Numero = 3- tipo di attività = scelta autonoma OBIETTIVI Il corso si propone di evidenziare che le proprieta' elettriche dei materiali sono determinate dalle proprieta' microscopiche degli atomi e delle molecole, in particolare dalla loro struttura elettronica e di fornire una breve panoramica sia dell'elettronica tradizionale che dei suoi sviluppi piu' innovativi (anche detti 'elettronica molecolare'). SINTESI DEL PROGRAMMA Breve riepilogo di alcuni concetti fondamentali di elettricita' classica (campo elettrico, potenziale elettrostatico, corrente elettrica, leggi di Ohm). Cenni alla teoria delle bande, differenze tra materiali isolanti, semiconduttori e conduttori, semiconduttori intrinseci e drogati (tipo n, tipo p). Forze intermolecolari. Tali concetti sono di fondamentale rilevanza sia per l'elettronica tradizionale, basata su dispositivi a semiconduttore, che per le nuove tecnologie designate generalmente con il termine di "elettronica molecolare". Verra' quindi mostrato come queste tecnologie si propongano di progettare e costruire dispositivi basati su singole molecole, o su aggregati ordinati di molecole (sistemi supramolecolari), che riproducano su scala molecolare le caratteristiche funzionali dei piu' comuni dispositivi elettronici. Nel corso delle lezioni, si prenderanno in considerazione alcuni semplici dispositivi base per l'elettronica tradizionale, quali la giunzione p-n ed il transistor a giunzione e se ne metteranno in luce i principi di funzionamento. Si esamineranno inoltre alcuni esempi di dispositivi elettronici su scala molecolare, le loro caratteristiche funzionali, e le tecnologie che ne permettono la loro realizzazione. TESTI Peter Atkins and Julio de Palma: Atkins' Physical Chemistry 8th Edition (consigliato) Adeguato materiale verra' fornito o indicato nel corso delle lezioni (obbligatorio). 92 36 PROGRAMMAZIONE E SIMULAZIONE (F78052) DOCENTE Nome e Cognome:Prof. Dario Bressanini E-mail: [email protected] Ufficio: Via Lucini 3 Pagina WEB: http://scienze-como.uninsubria.it/bressanini CREDITI FORMATIVI Numero = 3- tipo di attività = scelta autonoma OBIETTIVI Questo corso ha lo scopo di fornire i rudimenti della programmazione in Linguaggio C per un uso tecnico e scientifico. Esempi ed esercizi si focalizzeranno sulla simulazione di fenomeni chimici, fisici e matematici. L’esame consisterà nello scrivere un programma concordato con il docente. PROGRAMMA Esempi di programmi d’esame: Simulazione di uno spettro NMR a 3 protoni. Sintesi organiche aromatiche al calcolatore. Strutturistica e gruppi di simmetria planare. Correlazione elettronica, buca di Fermi e di Coulomb. Calcoli con il metodo variazionale. Simulazioni di Cinetiche di reazione. Distribuzione di numeri primi e congettura di Goldbach. Caos e Frattali. Ottimizzazione globale. TESTI B.W. Kernighan, D. Ritchie "Programmazione in C". 37 STRUTTURISTICA CHIMICA I (F78045) E II (F78046) DOCENTE Nome e Cognome: Prof.Norberto Masciocchi E-mail: [email protected] Ufficio:Via Valleggio,11 terzo piano Como CREDITI FORMATIVI Numero = -3 per modulo tipo di attività = scelta autonoma e PROGRAMMA I Parte Cristallografia geometrica, simmetrie, celle elementari e reticoli di Bravais, gruppi puntuali e spaziali; Tabelle internazionali; spazio diretto e spazio reciproco. Richiami di algebra matriciale ed applicazioni cristallografiche. 93 II Parte Teoria della diffrazione; equazioni di Bragg e Laue, fattore di scattering e fattore di struttura; problema della fase; metodi sperimentali a cristallo singolo e polveri, tecniche di analisi dati, interpretazione di un lavoro cristallografico, uso di banche dati. TESTI “The Basics of Crystallography and Diffraction”, C.Hammond, Ed. International Union of Crystallography and Oxford University Press, 240 pg. (Ed. italiana: Zanichelli) “Crystal Structure Analysis: A Primer”, J.P.Glusker & K.N.Trueblood, Oxford University Press, 220 pg. (non tradotto). 38 TECNICA INDUSTRIALE E COMMERCIALE (F78031) DOCENTE Nome e Cognome: Prof.Massimo Di Domenico E-mail: [email protected] NUMERO CREDITI Numero =5 tipo di attività = affine ed integrativa SINTESI DEL PROGRAMMA Elementi di analisi strategica La “necessità” dell’approccio strategico. Il processo di elaborazione della strategia aziendale. Analisi ambientale, analisi settoriale, business analysis: aspetti metodologici. L’analisi interna: competenze distintive, risorse critiche, fattori di successo. Le scelte di posizionamento a livello di business: le strategie di base. Strategie di crescita: integrazione, diversificazione, internazionalizzazione. Il ciclo di vita del prodotto e la gestione del portafoglio prodotti. Dalla strategia alla pianificazione. La pianificazione strategica Gli obiettivi della pianificazione. La prospettiva di mercato. La prospettiva interna dei processi produttivi. La prospettiva delle risorse infrastrutturali. La prospettiva economico-finanziaria. Introduzione al bilancio dell’impresa Il bilancio: nozioni introduttive I principali indicatori del bilancio TESTI R.M. Grant, L’analisi strategica nella gestione aziendale, Il Mulino, III ed., 2006. Si rimanda alla piattaforma e-learning per ulteriori informazioni sul corso e sui materiali adottati. 39 TECNICHE STRUMENTALI IN CHIMICA ANALITICA (F78039) 94 DOCENTE Nome e Cognome:Prof. Carlo Dossi E-mail: [email protected] Ufficio: Via Castelnuovo,7 Como Tel 031-2386235 Pagina WEB : Home Page personale su www.uninsubria.it CREDITI FORMATIVI Numero = 3 – tipo di attività = scelta autonoma OBIETTIVI Presentazione degli aspetti fondamentali di base dell'elettronica analogica e digitale per affrontare alcuni aspetti strumentali delle tecniche analitiche. SINTESI DEL PROGRAMMA In questo corso si affronteranno gli aspetti strumentali delle tecniche analitiche, con particolare riferimento a quelle elettroanalitiche e spettrometriche. A tal fine, si forniranno agli studenti tutte le basi e gli aspetti fondamentali dell'elettronica analogica e digitale, e di informatica legata all'interfacciamento computer-strumento analitico. Gli argomenti trattati a lezione verranno poi approfonditi in laboratorio, mediante progettazione e costruzione di semplici circuiti elettronici. TESTI Allo studente sarà fornito, durante il corso, tutto il materiale bibliografico relativo agli argomenti trattati. 40 TECNOLOGIA DELLA NOBILITAZIONE TESSILE (F78060) CREDITI FORMATIVI Numero = 6 tipo di attività = scelta autonoma 41 TERMODINAMICA CHIMICA (F78007) DOCENTE Nome e Cognome:Prof. Dario Bressanini E-mail: [email protected] Ufficio: Via Lucini 3 Pagina WEB: http://scienze-como.uninsubria.it/bressanini NUMERO CREDITI Numero = 7 tipo di attività = caratterizzante OBIETTIVI Obiettivo del corso è fornire un’introduzione alla termodinamica, con particolare attenzione agli aspetti di piu’ interesse chimico. 95 SINTESI DEL PROGRAMMA Principi e definizioni. Punti di vista Macroscopico e Microscopico. Definizione astratta di temperatura e equilibrio termico. Principio zero della termodinamica. Equazione di stato sperimentale. I Gas ideali; diagrammi pVT. Teoria cinetica dei gas. I gas reali: interazioni molecolari, fattore di compressione; le costanti critiche; equazione di van der; principio degli stati corrispondenti. Primo principio della termodinamica: calore, lavoro, energia interna; conservazione dell'energia; capacità termica a volume costante e pressione costante; entalpia; Secondo principio della termodinamica: processi spontanei, definizione statistica e termodinamica dell'entropia; disuguaglianza di Clausius; Entropia di un gas ideale. Terza legge della termodinamica; efficienza di processi termici: lavoro massimo, ciclo di Carnot, scala termodinamica delle temperature; energia di Gibbs; funzioni di Gibbs molari standard; equazione fondamentale della termodinamica; proprietà della funzione di Gibbs: equazione di Gibbs-Helmholtz; potenziale chimico di un gas perfetto; gas reali e fugacità; Diagrammi di fase; equazione di Clapeyron; equilibrio solido-liquido, liquido-vapore e solido-vapore; equazione di Clausius-Clapeyron; transizioni di fase. Grandezze parziali molari; equazione di Gibbs-Duhem; funzione di Gibbs, entropia di mescolamento; soluzioni ideali: legge di Raoult, legge di Henry; miscele di liquidi; proprietà colligative. Diagrammi tensione di vapore-composizione e temperatura-composizione; distillazione, azeotropi. Equilibrio chimico: funzione di Gibbs di reazione; equilibrio di reazione; composizione all'equilibrio; costante di equilibrio, principio di Le Chatelier; equazione di van't Hoff. TESTI Consigliato: P. W. Atkins, "Physical Chemistry", Oxford University Press, Oxford 42 TOSSICOLOGIA INDUSTRIALE (F78061) DOCENTI Nome e Cognome:Prof.Domenico Cavallo E-mail: [email protected] Ufficio:Via Lucini,3 Nome e Cognome:Prof.Andrea Cattaneo E-mail: [email protected] Ufficio:Via Lucini,3 CREDITI FORMATIVI Numero = 3 tipo di attività = affine/integrativa Vedi insegnamento “Igiene industriale applicata con laboratorio (Mod.B) + Igiene industriale applicata con laboratorio (Mod.C)”attivato presso il Corso di Laurea specialistica in Scienze Ambientali. CORSO DI LAUREA IN CHIMICA E CHIMICA INDUSTRIALE ELENCO DOCENTI IN ORDINE ALFABETICO 96 Docente Numero. programma Ardizzoia Gian Attilio 06,14 Benincori Tiziana 18,23 Brenna Stefano 14,29 Bressanini Dario 36,41 Broggini Gianluigi 07,31 Cacciatori Sergio 25 Cattaneo Andrea 42 Cavallo Domenico 42 Cazzaniga Franco 33 Di Domenico Massimo 38 Dossi Carlo 05,39 Fois Ettore 12,13,20 Galimberti Maurizio 08 Giussani Barbara 27 Mantica Giorgio 22 Marcandalli Bruno 10 Margutti Roberto 32 Masciocchi Norberto 15,37 Maspero Angelo 34 Monticelli Maurizio 26 Morosi Gabriele 11 Palmisano Giovanni 21 Penoni Andrea Piarulli Umberto 30 16,34 Pozzi Andrea 03 Rampazzi Laura 03 Recchia Sandro 02,04 Sisti Massimo 17,24 Tabacchi Gloria 35 Tissoni Giovanna 25 Zecchi Gaetano 01,19 97 UNIVERSITA' DEGLI STUDI DELL'INSUBRIA Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali – Como Corso di Laurea in Fisica Sede del corso: Como MANIFESTO DEGLI STUDI ANNO ACCADEMICO 2007/2008 Denominazione del Corso di Laurea Codice Corso Classe di appartenenza no Tipologia del Corso di Studi Durata del C.D.S. Annualità attivate Titolo rilasciato CFU totali da acquisire Presidente del Consiglio di Coordinamento Didattico Fisica F48 25 – Scienze e Tecnologie Fisiche Laurea di I Livello 3 anni 1o 2 o 3 o anno Dottore 180 Prof.Alberto Parola Presentazione del Corso. Presso la Facoltà di Scienze MM.FF.NN della sede di Como dell'Università degli Studi dell'Insubria è attivato il Corso di Laurea in Fisica di durata triennale appartenente alla Classe delle Lauree universitarie in Scienze e Tecnologie Fisiche n° 25. Obiettivi formativi e sbocchi professionali Il corso forma laureati: ¾ Con una buona conoscenza di base dei diversi settori della fisica classica e moderna; ¾ Con una familiarità con il metodo scientifico di indagine ed, in particolare, con la costruzione di modelli e la loro verifica; ¾ Con competenze operative e di laboratorio; ¾ Capaci di comprendere ed utilizzare strumenti matematici ed informatici adeguati; ¾ Capaci di operare professionalmente in ambiti definiti di applicazione, quali il supporto scientifico alle attività industriali, mediche, sanitarie e concernenti l'ambiente, il risparmio energetico ed i beni culturali, nonché le varie attività rivolte alla diffusione della cultura scientifica; ¾ In grado di utilizzare la lingua inglese, oltre l'italiano, nell'ambito specifico di competenza e per lo scambio di informazioni generali; in possesso di adeguate competenze e strumenti per la comunicazione e la gestione dell'informazione; ¾ Capaci di lavorare in gruppo, di operare con definiti gradi di autonomia e di inserirsi prontamente negli ambienti di lavoro. Accesso al corso di laurea 98 Fatti salvi i requisiti previsti dalla legislazione vigente in materia di accesso agli studi universitari, il corso di laurea in Fisica non prevede alcuna limitazione numerica delle immatricolazioni né alcuna prova di accesso. Frequenza Il corso di laurea in Fisica prevede la frequenza obbligatoria dei laboratori ed è espressamente consigliata la frequenza dei corsi frontali. Articolazione del corso degli studi Il corso di laurea ha durata triennale e comporta l'acquisizione da parte dello studente di 180 crediti formativi, la cui ripartizione è illustrata nell'ordinamento didattico sotto riportato. Ordinamento didattico Settore scientifico disciplinare Crediti Tipologia di attività formativa Ambiti disciplinari FIS/02 6 B MAT/05 6 A FIS/01 6 B MAT/03 6 A Laboratorio informatico INF/01 6 A Teorico e dei fondamenti della Fisica Discipline matematiche Sperimentale – Applicativo Discipline matematiche Discipline informatiche II Semestre Matematica II MAT/05 6 A Fisica del corpo rigido e dei fluidi FIS/02 6 B Termodinamica e Teorie cinetiche Oscillazioni e onde FIS/07 6 B FIS/01 6 B Laboratorio di Fisica I FIS/01 6 B 3 63 E I ANNO Insegnamenti I Semestre Meccanica Matematica I Probabilità e Statistica Geometria Lingua Inglese TOTALE CREDITI II ANNO Insegnamenti Settore scientifico disciplinare Crediti Tipologia di attività formativa Discipline matematiche Teorico e dei fondamenti della Fisica Sperimentaleapplicativo Sperimentaleapplicativo Sperimentaleapplicativo Ambiti disciplinari I Semestre 99 Elettromagnetismo I FIS/03 6 B Matematica III MAT/05 6 C Meccanica analitica MAT/07 6 C Fisica quantistica I FIS/02 6 B Laboratorio di Fisica II FIS/01 6 B Esercitazioni di Fisica I FIS/03 3 B II Semestre Metodi matematici della Fisica I FIS/02 6 B Elettromagnetismo II e relatività FIS/03 6 B Fisica quantistica II FIS/03 7 B Laboratorio di Fisica III FIS/01 6 B Chimica Esercitazioni di Fisica II CHIM/03 FIS/03 6 2 C B TOTALE CREDITI Microfisico e della struttura della materia Interdisciplinarietà ed applicazioni Interdisciplinarietà ed applicazioni Teorico e dei fondamenti della Fisica Sperimentaleapplicativo Microfisico e della struttura della materia Teorico e dei fondamenti della Fisica Microfisico e della struttura della materia Microfisico e della struttura della materia Sperimentaleapplicativo Discipline chimiche Microfisico e della struttura della materia 66 Settore scientifico disciplinare Crediti Tipologia di attività formativa Ambiti disciplinari FIS/03 7 B Fisica nucleare e subnucleare FIS/04 7 B Laboratorio di Fisica IV oV Esercitazioni di Fisica III FIS/01 6 B FIS/04 2 B Microfisico e della struttura della materia Microfisico e della struttura della materia Sperimentaleapplicativo Microfisico e della struttura della III ANNO Insegnamenti I Semestre Fisica della materia 100 materia Insegnamento 6 D complementare a scelta II Semestre Altre attività (tirocinio) 10 F Insegnamento complementare a scelta 5 D 8 E PROVA FINALE TOTALE CREDITI 51 TOTALE 180 COMPLESSIVO Legenda delle tipologie di attività: (A) formazione di base; (B) formazione caratterizzante; (C) formazione affine ed integrativa; (D) scelte autonome (curriculari, seminari didattici, ecc.); (E) prova finale e lingua straniera; (F) altre attività secondo art.10 comma 1 lett. F. Crediti formativi Nei nuovi ordinamenti, il superamento di ogni prova (esami ed altre attività istituzionali) è associato all'acquisizione di crediti formativi (CFU), che risultano legati all'impegno richiesto allo studente. Ogni credito formativo corrisponde ad un impegno orario complessivo di 25 ore. La ripartizione delle ore tra attività didattica assistita ed attività didattica personale è diversa a seconda che si tratti di lezioni, ovvero di esercitazioni e di laboratorio: attività assistita lezioni esercitazioni, laboratorio 8 11 attività personale 17 14 Totale ore 25 25 I crediti di tipologia F (altre attivita') possono essere acquisiti frequentando una attivita' di tirocinio ovvero attraverso il superamento di esami relativi a corsi gia' approvati nel piano degli studi presentato dallo studente. I crediti di tipologia D previsti nell’ordinamento didattico possono anche essere acquisiti tramite attività professionalizzanti riconosciute dal Consiglio di Coordinamento Didattico. Esami L'acquisizione dei crediti relativi a ciascun insegnamento diviene operante col superamento dell'esame, il quale si traduce di norma in una votazione espressa in trentesimi, tranne per i corsi di Esercitazioni di fisica, per i quali il superamento dell'esame comporta la semplice dicitura “approvato”. Propedeuticità I corsi identificati con I sono propedeutici agli analoghi corsi identificati con II con l'eccezione dei Laboratori di Fisica e dei corsi di Esercitazione. Il corso di Matematica II e' propedeutico al corso di Matematica III. Il corso di Matematica III è propedeutico al corso di Metodi Matematici della Fisica I. I corsi di Meccanica Analitica ed Elettromagnetismo I sono propedeutici al corso di Fisica Quantistica II. 101 Piani di studio individuali Al momento dell'iscrizione al III anno gli studenti dovranno presentare un piano di studi, indicando le scelte dei corsi opzionali, in conformità con l'ordinamento sopra riportato.Come corso di Laboratorio si potrà scegliere laboratorio di Fisica IV o Laboratorio di Fisica V. I corsi opzionali potranno essere scelti dallo studente tra i corsi attivati presso la Laurea specialistica in Fisica o presso altri corsi di Laurea, previa approvazione del piano degli studi da parte del Consiglio di Coordinamento Didattico. Tirocinio Il tirocinio potra' essere svolto presso le strutture di questa Università o presso Enti pubblici o privati convenzionati con l'Ateneo, secondo le modalità fissate dal CCD e sotto la supervisione di un docente della Facoltà. Lo studente dovrà presentare domanda di ingresso in tirocinio al CCD specificando l'Ente presso il quale svolgerà il tirocinio, il nome del responsabile e del docente della Facoltà che fungerà da supervisore. Per iniziare il tirocinio lo studente dovrà aver conseguito tutti i crediti previsti al primo e al secondo anno di corso. I 10 crediti di tipologia F acquisibili con il tirocinio potranno anche essere ottenuti con il superamento degli esami relativi a corsi attivati presso la Laurea specialistica in Fisica o presso altri corsi di Laurea, previa approvazione del piano degli studi da parte del Consiglio di coordinamento Didattico. Prova finale L'elaborato finale preparato dallo studente consente l'acquisizione di 8 crediti formativi. L'elaborato consiste in un lavoro individuale dello studente, che non necessita del requisito di originalita', svolto sotto la guida di un relatore. Il lavoro puo' essere svolto anche come conclusione di un'attivita' di laboratorio o stage presso enti esterni. L'elaborato, puo' essere redatto in lingua italiana o inglese. Lo studente dovra' presentare domanda di assegnazione tesi al CCD in Fisica almeno due mesi prima della sessione di laurea. Il CCD, assegnera' un relatore interno tra i professori ufficiali della facolta'. Nel caso si tratti di tesi svolta presso strutture esterne alla facolta', il CCD affianchera' il relatore interno con un relatore esterno che operi nella struttura nella quale la tesi verra' effettivamente svolta. Lo studente produrra' un elaborato scritto che sara' depositato presso la segreteria didattica almeno una settimana prima della seduta di laurea, congiuntamente con un riassunto della medesima. Sia la copia dell'elaborato sia il riassunto dovranno essere firmati dal candidato e dal relatore interno. L'esame di tesi si riterra' superato se il candidato avra' sostenuto con successo la discussione sul lavoro eseguito, durante la seduta di laurea. Di norma, la stesura dell'eleborato dovra' richiedere un impegno da parte dello studente stimabile in circa 200 ore lavorative. L'argomento specifico su cui verte il lavoro di tesi deve essere concordato con il relatore e prevedera', di norma, un preliminare inquadramento della problematica fisica e della fenomenologia inerente l'argomento della tesi. Il lavoro mira all'acquisizione, da parte dello studente, di metodologie e tecniche comunemente utilizzate in Fisica. La tesi puo' consistere nella rassegna e confronto critico di risultati presenti in letteratura, nella riproduzione di misure sperimentali pubblicate o nella determinazione di risultati originali da parte dello studente nell'ambito di un gruppo di lavoro che operi all'interno di un laboratorio o gruppo di ricerca, anche al di fuori dell'Ateneo. Di norma, l'elaborato presentato alla commissione di laurea durante l'esame finale e' valutato, a discrezione della commissione, con un massimo di 5 punti. Il voto finale si ottiene sommando tale punteggio alla media ponderata dei voti riportati nei singoli esami sostenuti dallo studente, moltiplicata per 110/30. La 102 menzione della lode e' concessa allo studente che abbia raggiunto il massimo dei voti, su proposta unanime della commissione. Prosecuzione degli studi nella laurea specialistica L'Università degli Studi dell'Insubria ha attivato il Corso di Laurea Specialistica in Fisica (appartenente alla classe 20/S) quale prosecuzione del corso di laurea di primo livello attivato a partire dall'anno accademico 2001/2002. Alla luce delle disposizioni riportate nel DM 509/99 ("Regolamento recante norme concernenti l'autonomia didattica degli Atenei") per accedere alla laurea specialistica è necessario aver conseguito la laurea di primo livello. A questo scopo si sottolinea che tutti i crediti acquisiti dal laureato presso questo Corso di Studi di primo livello saranno riconosciuti al fine del proseguimento degli studi nella Laurea Specialistica in Fisica. Calendario dei Corsi e degli Esami Per l'inizio ed il termine dei corsi, per gli appelli degli esami di profitto e le sedute degli esami di laurea rivolgersi alla Segreteria Didattica. Varese,13 giugno 2007 IL DIRETTORE AMMINISTRATIVO IL PRESIDE DI FACOLTA’ (Dott.Marino Balzani) (Prof. Aldo Gamba) IL RETTORE (Prof. Renzo Dionigi) 103 PROGRAMMA DEGLI INSEGNAMENTI 01. CHIMICA (F48020) DOCENTE Nome e Cognome: Simona Galli E-mail: [email protected] Ufficio: Via Lucini, 3 – Piano – Stanza 23 Bis Tel.: 031-326227 CREDITI FORMATIVI Numero = 6 tipo di attività = affine ed integrativa OBIETTIVI Il corso, adeguato a studenti di corsi di laurea di tipo scientifico, propone un’ampia e puntuale introduzione ai principi basilari, teorici e sperimentali, di chimica generale, con richiami al mondo reale. Le esperienze di laboratorio consentono di familiarizzare, mediante semplici esperimenti, con le pratiche comuni di un laboratorio chimico. SINTESI DEL PROGRAMMA Definizioni di materia, stati di aggregazione, elemento, composto, miscela, atomo, isotopo. Evoluzione del modello atomico. Cenni di meccanica quantistica: equazione d’onda di Schroedinger per atomi idrogenoidi e polielettronici; orbitale atomico; spin elettronico; configurazioni elettroniche degli elementi. La tavola periodica e le proprietà periodiche: raggi atomico, ionico, metallico, covalente; energie di ionizzazione, affinità elettroniche, elettronegatività. Il legame ionico: energia reticolare, ciclo di Born-Haber. Il legame covalente: formule di Lewis e loro eccezioni; legame covalente parzialmente polare, dativo e coordinativo. Teoria ‘Valence Shell Electron Pair Repulsion’. Modello dell’orbitale ibrido di legame. Gli stati liquido e solido. Transizioni di fase e diagrammi fase. Termodinamica chimica: entalpia, entropia, energia libera di Gibbs; primo, secondo e terzo principio della termodinamica. Equilibrio chimico: costanti termodinamiche di equilibrio; principio di Le Chatelier. Cinetica chimica: velocità di reazione; reazione di ordine primo, secondo, zero; equazione di Arrhenius; teoria ‘delle collisioni’ e ‘del complesso attivato’. Acidi e basi: definizioni di Arrhenius, Broensted, Lewis; equilibri acido-base; costanti di ionizzazione acida e basica; scala di pH. pH di soluzioni acquose di acidi forti, di acidi deboli, di basi forti, di basi deboli; titolazioni. Cenni di radiochimica e chimica nucleare. Equilibri di solubilità in acqua. Cenni di elettrochimica. Stechiometria. Laboratorio didattico: esercitazioni di chimica sperimentale quali determinazione della densità di solidi e liquidi; titolazioni volumetrica, pHmetrica e gravimetrica; sintesi inorganica; determinazione di proprietà chimico-fisiche di composti organici e inorganici. TESTI Kotz J.C., Treichel P.M. ChimicaEd. Edises, Napoli Seconda Edizione Italiana, 1998 Traduzione alla Terza Edizione Americana diChemistry and Chemical Reactivity Ed. Saunders College Publishing Kotz J.C., Treichel P.M., Weaver G. Chemistry and Chemical Reactivity Sesta Edizione, 2005 Ed. Brooks/Cole 104 02. ELETTROMAGNETISMO I (F48011) DOCENTE Nome e Cognome: Prof. Luigi Lugiato E-mail: [email protected] Ufficio: Ufficio V4.3, Via Valleggio 11 quarto piano CREDITI FORMATIVI Numero = 6 tipo di attività = caratterizzante OBIETTIVI Dare una preparazione di base nel campo dei fenomeni elettrici e magnetici, incluse le correnti elettriche stazionarie. Il corso è limitato ai fenomeni non dipendenti dal tempo. SINTESI DEL PROGRAMMA Elettrostatica nel vuoto Calcolo vettoriale, gradiente, divergenza, rotore e laplaciano. Teorema della divergenza e teorema di Stokes.. Cariche elettriche. Conduttori ed isolanti. Induzione elettrostatica. Legge di Coulomb. Sistemi di misura SI e cgs. Il campo elettrico. Conservatività del campo elettrico ed energia potenziale elettrostatica. Il potenziale elettrostatico. Energia potenziale di un sistema di cariche. Il teorema di Gauss. Comportamento statico dei conduttori. Teorema di Coulomb. Induzione completa.Metodo della carica immagine. Capacità e condensatori. Energia elettrostatica in un condensatore. Densità di energia elettrostatica. Il dipolo elettrico. Elettrostatica nella materia Campo elettrico in un condensatore riempito da materiale dielettrico. Origine microscopica della polarizzazione elettrica. Teoria macroscopica dei dielettrici. Densità di polarizzazione macroscopica. Densità di carica di polarizzazione nel dielettrico e sua relazione con la densità di polarizzazione. Il vettore induzione elettrica. Teorema di Gauss per l’induzione elettrica. Suscettività dielettrica e costante dielettrica relativa. Proporzionalità tra induzione elettrica e campo elettrico nei mezzi isotropi. Correnti elettriche stazionarie Intensità di corrente, densità di corrente e loro relazione. Equazione di continuità e conservazione della carica totale. Prima e seconda legge di Ohm, resistenza elettrica, resistività, conducibilità. Generatori di corrente elettrica. Resistenza interna e legge di Ohm generalizzata. Forza elettromotrice. Reti elettriche e leggi di Kirchhoff. Circuiti RC, carica di un condensatore. Cenno al modello di Drude per la conduzione elettrica nei metalli. Legge di Joule. Soluzioni elettrolitiche. Pila elettrica di Volta e pila di Daniell. Magnetostatica nel vuoto Magneti permanenti . Forza magnetica su un circuito percorso da corrente. Il campo induzione magnetica e la seconda formula di Laplace. La forza di Lorentz. Moto di una carica in un campo magnetico uniforme. Legge di Biot e Savart. La prima formula di Laplace. Forze elettrodinamiche tra circuiti percorsi da corrente. Flusso del campo induzione magnetica e solenoidalità del campo magnetico. Teorema della circuitazione di Ampere. Campo magnetico generato da un solenoide. Momento magnetico della spira. Magnetostatica nella materia 105 Permeabilità magnetica del mezzo. Suscettività magnetica. Origine microscopica della polarizzazione magnetica. Proporzionalità tra momento magnetico e momento angolare. Momento angolare orbitale e momento angolare di spin. Cenno all’origine del diamagnetismo, precessione di Larmor. Origine del paramagnetismo. Teoria macroscopica del magnetismo nei materiali. Densità di polarizzazione magnetica. Densità di corrente all’interno del materiale e sua relazione con la densità di polarizzazione magnetica. Vettore campo magnetico e teorema di Ampere nel mezzo materiale. Proporzionalità tra induzione magnetica e campo magnetico nei mezzi isotropi. Cenno alle sostanze ferromagnetiche. Ciclo di isteresi. TESTI E. Amaldi, R.Bizzarri, G. Pizzella, Fisica Generale ( Elettromagnetismo, Relatività, Ottica) , Zanichelli. 03. ELETTROMAGNETISMO II E RELATIVITÀ (F48017) DOCENTE Nome e Cognome:Prof.Francesco Haardt E-mail: [email protected] Ufficio: V3.3 Via Valleggio 11 terzo piano CREDITI FORMATIVI Numero = 6 tipo di attività = caratterizzante OBIETTIVI Padronanza della fisica di base nelle interazioni elettromagnetiche, e conoscenza dei processi emissivi da cariche in moto. Conoscenza di base della meccanica e della elttrodinamica relativistica. SINTESI DEL PROGRAMMA Parte I 1)Induzione magnetica; 2)Circuiti RLC; 3)Equazioni di Maxwell; 4)Radiazione da cariche in moto. Parte II 1)Principi fondamentali della relativita' speciale; 2)Trasformate di Lorentz; 3)Cenni di algebra tensoriale; 4)Meccanica relativistica; 5)Elettrodinamica relativistiza; 6)Fluidodinamica relativistica. TESTI Elementi di Fisica: Elettromagnetismo, di Mazzoldi-Nigro-Voci Relativita', di Barone Classical electrodynamics, di Jackson Radiative processes in astrophysics, di Rybicki-Lightman A first course in general relativity, di Schutz 04 ESERCITAZIONI DI FISICA I (F48071) 106 DOCENTE Nome e Cognome: Prof.Vittorio Gorini E-mail: [email protected] Ufficio:Via Valleggio,11 Como quarto piano CREDITI FORMATIVI Numero = 3 tipo di attività = caratterizzante 05 ESERCITAZIONI DI FISICA II (F48072) DOCENTE Nome e Cognome:Prof.Francesco Haardt E-mail: [email protected] Ufficio: V3.3 Via Valleggio 11 Como terzo piano CREDITI FORMATIVI Numero = 2 tipo di attività = caratterizzante 06 ESERCITAZIONI DI FISICA III (F48073) DOCENTE Nome e Cognome: Proff.Alberto Parola / Giancarlo Jug E-mail: [email protected];[email protected] Ufficio: Via Valleggio,11quarto piano CREDITI FORMATIVI Numero = 2 tipo di attività = caratterizzante OBIETTIVI SINTESI DEL PROGRAMMA 07.FISICA DEL CORPO RIGIDO E DEI FLUIDI (F48006) DOCENTE Nome e Cognome:Prof. Roberto Artuso E-mail: [email protected] Ufficio: Via Valleggio 11, piano 5 Como Pagina WEB: http://scienze-como.uninsubria.it/complexcomo/web-artuso.html CREDITI FORMATIVI Numero = 6 tipo di attività = caratterizzante OBIETTIVI E' richiesta nella prova finale sia la conoscenza degli strumenti teorici della materia, sia la capacita' di usare i medesimi della discussione di problemi. 107 SINTESI DEL PROGRAMMA Il modello di corpo rigido. Cinematica del corpo rigido, scomposizione in traslazione e rotazione. Equazioni cardinali e dinamica del corpo rigido. Leggi di conservazione. Descrizione fenomenologica dell'elasticita'. Statica dei fluidi. Fenomeni superficiali. Moti stazionari di fluidi perfetti. Fluidi viscosi. 08. FISICA DELLA MATERIA (F48050) DOCENTE Nome e Cognome: Prof. Alberto Parola E-mail: [email protected] Ufficio: Via Valleggio,11 Como, quarto piano CREDITI FORMATIVI Numero = 7 tipo di attività = caratterizzante OBIETTIVI Comprensione dei meccanismi di aggregazione della materia. Ruolo della mecanica quantistica nella formazione di strutture: dagli atomi alle molecole, ai cristalli. SINTESI DEL PROGRAMMA 1) Richiami di teorie cinetiche ed elementi di statistica. Ipotesi di ergodicita'. Teoria degli insiemi rappresentativi. Teorema di equipartizione.Distribuzione di Maxwell--Boltzmann. Collisioni, sezioni d'urto e libero cammino medio. Coefficienti del trasporto nei gas. Moto Browniano. 2) Struttura atomica. Atomi a piu' elettroni: atomo di Elio. Campo autoconsistente. Tavola periodica degli elementi. Antisimmetria della funzione d'onda e principio di Pauli. Modello a shell. Metalli alcalini. Interazione spin-orbita. Regole di Hund. Effetto Zeeman. 3) Cenni di struttura molecolare. Approssimazione di Born--Oppenheimer. Ione molecolare idrogeno. Parita'. Orbitali molecolari. Molecola di idrogeno. Legame covalente, legame ionico, approssimazione di Heitler--London. Affinita' elettronica, esempi di legami di tipo ionico. Forze di Van der Waals. Moti rotazionali e vibrazionali. Spettri. regola di Franck-Condon. Molecole poliatomiche. Ibridizzazione. 4) Statistiche quantistiche e applicazioni. Statistiche quantistiche e indistinguibilita'. Maxwell--Boltzmann,Bose-Einstein. Fermi--Dirac. Limite classico. Radiazione in equilibrio con la materia: fotoni. Calore specifico dei solidi (Debye): fononi. Gas elettronico degenere: energia di Fermi, pressione di degenerazione, calore specifico. 5) Cenni di stato solido. Struttura di solidi cristallini: reticoli periodici. Proprieta' di trasporto in metalli: modello di Drude—Sommerfeld. Struttura a bande: teorema di Bloch. Metalli, isolanti e semiconduttori. TESTI A. Rigamonti e P. Carretta Structure of Matter (Springer 2007) Reif: Statistical and Thermal Physics Bransden e Joachain: Physics of Atoms and Molecules Ashcroft e Mermin: Solid State Physics 108 09 FISICA NUCLEARE E SUBNUCLEARE (F48074) DOCENTE Nome e Cognome: Prof.Andrea Giuliani E-mail: [email protected] Ufficio: Via Valleggio,11 Como CREDITI FORMATIVI Numero = 7 tipo di attività = caratterizzante OBIETTIVI Lo scopo del corso è quello di far conoscere agli studenti le basi della descrizione della struttura nucleare e delle interazioni nucleari. Sono presentate anche le tecniche sperimentali per lo studio della fisica nucleare e subnucleare. PROGRAMMA Introduzione -Richiami di meccanica relativistica e quantistica formulazione covariante quadridimensionale; regola d'oro di Fermi. Interazione della radiazione e delle particelle con la materia forme di radiazione, fotoni, neutroni, raggi cosmici. Rivelatori di radiazione e di particelle caratteristiche generali - spettri, risoluzione, statistica; rivelatori a gas, a stato solido; scintillatori. Acceleratori di particelle acceleratori lineari, betatrone, ciclotrone, sincrotrone. Struttura del nucleo caratteristiche dei nuclei; modelli del nucleo - a goccia, a shell, a gas di Fermi. Processi nucleari decadimento gamma, alfa, beta; le catene radioattive naturali; il deutone e la diffusione nucleone-nucleone a bassa energia; fissione e fusione e i principi del reattore. TESTI Povh et al., Particles and Nuclei (Springer Verlag, 1995). Testi supplementari: H. Enge, Introduction to Nuclear Physics (Addison-Wesley, 1966). 10. FISICA QUANTISTICA I (F48014) DOCENTE Nome e Cognome: Prof. Vittorio Gorini E-mail: [email protected] Ufficio: Via Valleggio,11 CREDITI FORMATIVI Numero = 6 tipo di attività = caratterizzante PROGRAMMA Serie di Fourier e integrale di Fourier. Richiami sull’equazione delle onde. Propagazione ondosa in un mezzo dispersivo non omogeneo. Esempi. Radiazione emessa da un corpo all’equilibrio termico. Corpo nero. Formula di Planck. Effetto fotoelettrico. Effetto Compton. 109 Sezione d’urto differenziale e totale. Sezione d’urto differenziale per lo scattering colombiano classico. Modello atomico di Rutherford. Modello di Bohr. Proprietà ondulatorie delle particelle materiali. Ipotesi di De Broglie ed equazione di Schroedinger. Interpretazione statistica della funzione d’onda. Il principio di indeterminazione di Heisenberg. Operatori lineari. Diagonalizzazione di un operatore autoaggiunto. Delta di Dirac e ortonormalizzazione degli autovettori. Equazione per gli stati stazionari e diagonalizzazione dell’operatore hamiltoniano. Stati legati e stati del continuo. Soluzione generale dell’equazione di Schroedinger. Problemi unidimensionali. Buca rettangolare. Doppia buca. Barriera rettangolare. Coefficienti di riflessione e di trasmissione. Effetto tunnel. Oscillatore armonico. 11. FISICA QUANTISTICA II (F48018) DOCENTE Nome e Cognome: Prof.Giancarlo Jug E-mail: [email protected] Ufficio: Via Valleggio11 Como,quarto piano CREDITI FORMATIVI Numero = 7 tipo di attività = caratterizzante PROGRAMMA Meccanica Quantistica di Particella Singola Moto in tre dimensioni: particella libera, oscillatore armonico, potenziali a simmetria sferica. Buca di potenziale, Potenziale coulombiano e atomo di idrogeno. Particella carica in campo magnetico uniforme (livelli di Landau). Meccanica Quantistica Generale Formulazione generale della meccanica quantistica ed equazione di Schroedinger per più particelle. Formulazione matriciale della M.Q., Teoria delle rappresentazioni. Equazione del moto nelle varie rappresentazioni, connessione con le equazioni classiche del moto. Simmetrie e leggi di conservazione, momento angolare orbitale e di spin (non-relativistico). Teoria generale del momento angolare, coefficienti di Clebsch-Gordan. Lo spettro dei metalli alcalini e lo spin, accoppiamento spin-orbita e struttura fine. Teoria delle perturbazioni indipendenti dal tempo e applicazioni (effetto Zeeman, effetto Stark). Metodo variazionale e metodo WKB. Perturbazioni dipendenti dal tempo e applicazioni (ionizzazione dell'atomo di H). La regola d'oro di Fermi. Teoria semiclassica dell'interazione radiazione-atomo. TESTI L.I.Schiff, Quantum Mechanics (McGraw-Hill 1968) W.Heisenberg, The Physical Principles of Quantum Theory (Dover Books) P.Caldirola, R.Cirelli e G.M.Prosperi, Introduzione alla Fisica Teorica (UTET 1982) 110 A.S.Davydov, Quantum Mechanics (Pergamon Press, 1965) C.Cohen-Tannoudji et al, Quantum Mechanics (Wiley 1977) A.Messiah, Quantum Mechanics (North-Holland 1961) 12 GEOMETRIA (F48004) DOCENTE Nome e Cognome:Prof. Giuliano Benenti E-mail: [email protected] Ufficio: V4.12, quarto piano via Valleggio, 11 Como Pagina WEB: http://scienze-como.uninsubria.it/benenti CREDITI FORMATIVI Numero = 6 tipo di attività = di base Vedi insegnamento “Algebra lineare” attivato presso il Corso di Laurea triennale in Matematica. 13 LABORATORIO DI FISICA I (F48010) DOCENTE Nome e Cognome:Proff.Massimo Caccia / Andrea Giuliani E-mail:[email protected];[email protected] Ufficio:Via Valleggio,11 CREDITI FORMATIVI Numero = 6 tipo di attività = caratterizzante PROGRAMMA Il corso prevede che gli studenti, suddivisi in piccoli gruppi, eseguano degli esperimenti inerenti aspetti di Fisica Classica già oggetto di studio nei corsi seguiti. Parte essenziale dell’attività è l’analisi dei dati raccolti durante gli esperimenti, per la quale gli studenti si potranno avvalere delle competenze acquisite nel corso base di Informatica e delle conoscenze derivanti dal corso di Probabilità e Statistica.Al momento, gli esperimenti disponibili sono i seguenti: Determinazione sperimentale del libero cammino medio di una molecola di gas perfetto, simulato tramite un analogo meccanico.Osservazione di un fenomeno caratterizzato da una distribuzione di probabilità poissoniana. Caratterizzazione di un calorimetro e determinazione del calore specifico di alcuni solidi. Studi di meccanica in una dimensione tramite carrelli vincolati ad una rotaia a cuscino d’aria.Determinazione della costante di accelerazione gravitazionale. Oscillatore meccanico, tramite il quale caratterizzare un moto armonico libero, smorzato e forzato e determinare le condizioni di risonanza. Oscillatore acustico, tramite il quale misurare la velocità del suono nell’aria. 14. LABORATORIO DI FISICA II (F48015) 111 DOCENTE Nome e Cognome: Prof. Daniele Faccio E-mail: [email protected] Ufficio: Via Valleggio V4.11 quarto piano, Como Pagina WEB: www.danielefaccio.eu CREDITI FORMATIVI Numero = 6 tipo di attività = caratterizzante OBIETTIVI Il corso prevede una serie di esperimenti introduttivi alla fisica moderna. Verranno eseguiti sia esperimenti di laboratorio che esperimenti numerici al computer. PROGRAMMA Esperimenti: studio delle lenti, dei telescopi, delle aberrazioni cromatiche: elaborazione di un codice per il ray-tracing in matlab studio del pendolo forzato-smorzato e della dinamica caotica: soluzione numerica delle equazioni del moto usando l’algoritmo di Runge-Kutta misura della dispersione del vetro con uno spettrometro a prisma generazione di onde radio e studio dell’accoppiamento tra oscillatori risonanti: riproduzione dell’esperimento originale di H. Hertz del 1886 comportamento ondulatorio e diffrazione degli elettroni misura del rapporto e/m interferometro di Michelson: misura della lunghezza d’onda di una laser, misura della seperazione delle righe spettrali del doppietto del sodio, misura della coerenza temporale dell’emissione di un corpo nero TESTI appunti del docente, scaricabili da http://www.danielefaccio.eu/studenti/labII.htm 15. LABORATORIO DI FISICA III (F48019) DOCENTE Nome e Cognome:Prof.Michela Prest E-mail: [email protected] Ufficio: Laboratorio didattico di Fisica (Via Castelnuovo) Como CREDITI FORMATIVI Numero = 6 tipo di attività = caratterizzante OBIETTIVI Introdurre lo studente ai principi di base dell'elettronica (dai filtri agli opamp) ed effettuare alcune esperienze di base della fisica moderna; sviluppo di capacità di programmazione e analisi dati con gestione di una mole considerevole di dati in modo automatizzato 112 SINTESI Il corso si articola in diverse fasi: introduzione ai principi base dell'elettronica analogica (con relativa attività di laboratorio e relazioni): -teoremi di Thevenin e Norton, filtri RC, RL e RLC usati anche in modalità integratori/derivatori -principi di funzionamento dei semiconduttori e cricuiti con i diodi (dai raddrizzatori all'uso di fotodiodi); misura della costante di Planck con i LED -i transistor bipolari e relativi circuiti (common emitter, emitter follower, stadi di uscita push-pull) -gli amplificatori operazionali -le linee di trasmissione -esperienze di fisica moderna: realizzazione di un set-up da zero con presentazione orale finale della preparazione e della misura; ad esempio: misura dell'effetto Hall con sonde di tipo p ed n in funzione della temperatura misura dell'effetto Zeeman TESTI CONSIGLIATI: ¾ Horowitz e Hill, The art of electronics, 2nd edition, Cambridge University Press, 1989. ¾ Adrian C. Melissinos, Experiments in Modern Physics, Academic press, Inc., 1966. ¾ Jacob Millman, Microelectronics, McGraw Hill, 1979. ¾ John R. Taylor, Introduzione all'analisi degli errori , Zanichelli, 1986. 16. LABORATORIO DI FISICA IV (F48023) DOCENTE Nome e Cognome: Prof.Michela Prest E-mail: [email protected] Ufficio: Laboratorio didattico di Fisica (Via Castelnuovo) Como CREDITI FORMATIVI Numero = 6 tipo di attività = caratterizzante OBIETTIVI Realizzazione di esperimenti di fisica nucleare dalla base (contatore Geiger, spettroscopia alpha, scintillatori) a esperimenti più complessi (vita media dei muoni, lifetime nucleari, XRF); realizzazione di un apparato completo (ad es. tracciatore + calorimetro) e presa dati presso un acceleratore di particelle. SINTESI Il corso si articola in diverse fasi: -introduzione allo studio delle interazioni fra radiazione e materia e degli strumenti con cui viene effettuato -realizzazione di una prima serie di esperimenti introduttivi in cui vengono eseguite misure di spettri, proprietà di assorbimento e caratteristiche dei semiconduttori 113 -realizzazione di una seconda serie di esperimenti avanzati quali misura di lifetime nucleari del Co-57 con sistemi a scintillazione, misura della vita media dei muoni nei raggi cosmici, studi di XRF con un tubo a raggi X didattico -realizzazione di un rivelatore completo, quale un tracciatore (a fibre o a semiconduttore), un calorimetro (omogeneo o sampling), un rivelatore per time of flight e successiva presa dati presso un acceleratore di particelle. Le prime due fasi prevedono la scrittura di relazioni, mentre l'ultimo punto richiede una presentazione orale del gruppo sull'assemblaggio del sistema, sulla presa dati e sui risultati dell'analisi. TESTI CONSIGLIATI: ¾ Horowitz e Hill, The art of electronics, 2nd edition, Cambridge University Press, 1989. ¾ Adrian C. Melissinos, Experiments in Modern Physics, Academic press, Inc., 1966. ¾ John R. Taylor, Introduzione all'analisi degli errori , Zanichelli, 1986. ¾ W.R. Leo, Tecniques for Nuclear and particle Physics Experiments, Springer-Verlag, Berlin, 1994 (ISBN 0-387-57280-5). 17 LABORATORIO DI FISICA V (F48028) Nome e Cognome:Prof.Fabio Ferri E-mail: [email protected] Ufficio: via Valleggio, 11 – Como quarto piano Pagina WEB: http://scienze-como.uninsubria.it/ferri/home_page.html CREDITI FORMATIVI Numero = 6 tipo di attività = caratterizzante MOTIVAZIONE E OBIETTIVI La luce e’ uno strumento fondamentale per studiare il comportamento di molti sistemi fisici, sia classici che quantistici e puo’ essere proficuamente utilizzata per indagare i fondamenti della meccanica quantistica. In questo laboratorio, proponiamo un percoso didattico volto ad illustrare concetti basilari legati alle proprieta’ della luce, quali la sua coerenza spaziotemporale, la distribuzione statistica della sua intensita’, il suo comportamento simultaneamente ondulatorio e corpuscolare. Le esperienze proposte prendono le mosse dai lavori sperimentali di Tito Arecchi eseguiti negli anni ’60, che sono stati alla base del successivo sviluppo teorico dell'ottica quantistica, con particolare riferimento ai classici lavori di Roy Glauber (Nobel 2005). SINTESI DEL PROGRAMMA Il corso prevede una prima fase nella quale verra' tenuta una serie di lezioni tese ad introdurre gli studenti alle tematiche relative agli esperimenti da eseguire e alla strumentazione da usare. Nella seconda fase, gli studenti verranno divisi in gruppi di 2-3 unita' e, a turno, eseguiranno i tre esperimenti sotto riportati. Dualita’ onda-corpuscolo: interferenza a singolo fotone Quando l’intensita’ della radiazione elettromagnetica e’ estremamente bassa si entra nel cosidetto regime di singolo fotone, nel quale la luce viene descritta come un insieme di 114 corpuscoli (fotoni) di energia quantizzata. Tuttavia, la sola descrizione corpuscolare non e’ in grado di spiegare semplici fenomeni di interferenza e/o conteggi, ed e’ necessario ipotizzare un comportamento ondulatorio della luce anche in regime di singolo fotone. In laboratorio verra’ realizzato un esperimento nel quale la luce di un fascio laser, polarizzato a 45o e attenuato al punto da trasmettere un fotone alla volta, viene inviato su due possibili diversi percorsi, selezionati e successivamente ricombinati da due divisori di fascio polarizzatori a 0° e 90°. L’esperimento mostra che il fotone non si comporta come una particella che segue un particolare cammino, ma come un’onda che segue contemporaneamente I due cammini possibili. Coerenza spaziale e temporale Le proprieta' di coerenza spaziale e temporale di una radiazione determinano la sua capacita' di dare luogo a frange di interferenza quando vengono sovrapposte porzioni spazialmente traslate o temporalmente ritardate del suo fronte d'onda. Tale proprieta' e' basilare in tutte le tecniche di interferometria ottica. In laboratorio verra' utilizzata una radiazione laser e un vetro smerigliato in movimento per simulare una radiazione con diverse caratteristiche di coerenza spaziale e temporale, e verranno studiate le sue proprieta' statistiche al primo e secondo ordine. Statistica dei fotoni Il numero di fotoni e la statistica che caratterizza l’intensita’ di una radiazione elettromagnetica dipende dalle sue proprieta di coerenza. La misura della distribuzione statistica dei fotoni e’ percio’ un valido strumento di analisi della radiazione. In laboratorio verranno utilizzati rivelatori a singolo fotone per tale studio e verra’ mostrato come, attraverso un processo doppiamente stocastico (la fotorivelazione), sia possibile risalire dalle proprieta’ statistiche del numero di conteggi del rivelatore, alle proprieta’ statistiche del numero di fotoni che caratterizza la radiazione incidente. In particolare si mostrera’come la statistica dei fotoni di un campo completamente coerente (luce laser), venga modificata e/o distorta quando si introducono fattori di caotizzazione della fase e/o dell’ampiezza del campo. 18 LABORATORIO INFORMATICO (F48009) DOCENTE Nome e Cognome: Prof. Franco Prati E-mail: [email protected] Ufficio: Ufficio: V4.8 (IV piano Via Valleggio) Como CREDITI FORMATIVI Numero = 6 tipo di attività = di base OBIETTIVI Implementare semplici algoritmi in Fortran SINTESI DEL PROGRAMMA Il corso fornisce agli studenti i concetti di base inerenti il calcolatore, la programmazione in Fortran, il calcolo numerico, il trattamento dati, e prevede esercitazioni di laboratorio 115 TESTI W. Press, S.A. Teukolsky, W.T. Vetterling, B.P. Flannery, “Numerical Recipes” (disponibile on line) 19 MATEMATICA I (F48002) DOCENTE Nome e Cognome: Prof.Alberto Setti E-mail: [email protected] Ufficio: via Valleggio,11 4o piano CREDITI FORMATIVI Numero = 6 tipo di attività = di base Vedi insegnamento “Calcolo I”attivato presso il Corso di Laurea triennale in Matematica. 20. MATEMATICA II (F48005) DOCENTE Nome e Cognome: Prof.Andrea Posilicano E-mail: [email protected] Ufficio: Via Valleggio 11 4o piano CREDITI FORMATIVI Numero = 6 tipo di attività = di base Vedi insegnamento “Calcolo II” attivato presso il Corso di Laurea triennale in Matematica. 21 MATEMATICA III (F48012) DOCENTE Nome e Cognome:Prof. Italo Guarneri E-mail: [email protected] Ufficio: Via Valleggio ufficio 5-004 quinto piano CREDITI FORMATIVI Numero = 6 tipo di attività = affine ed integrativa OBIETTIVI Il corso si propone di fornire gli elementi fondamentali della teoria delle funzioni di una variabile complessa, e delle sue più comuni applicazioni. Queste includono le equazioni differenziali ordinarie del 2ndo ordine, e una introduzione alle cosiddette Funzioni Speciali. Il corso prevede anche la presentazione di indispensabili argomenti di Analisi reale, a complemento e integrazione dei corsi precedenti. 116 SINTESI DEL PROGRAMMA Teoria degli Spazi Metrici. Integrale curvilineo e Campi Conservativi. La funzione Esponenziale. Funzioni olomorfe e condizioni di Cauchy-Riemann. Funzioni Inverse. Integrale Curvilineo. Teorema e Formula Integrale di Cauchy, e loro corollari. Convergenza Uniforme e teorema di Weierstrass. Serie di potenze: serie di Taylor, e serie di Laurent. Punti Singolari Isolati e loro caratterizzazione; Teorema dei Residui e sue applicazioni. Elementi della teoria del prolungamento Analitico e cenni alla superficie di Riemann. La funzione Gamma. Equazioni differenziali ordinarie del 2 ordine: teorema di esistenza e unicità locale e prolungamento analitico delle soluzioni. Singolarità Fuchsiane. Equazione e funzione Ipergeometrica. Equazione di Bessel e proprietà fondamentali delle funzioni di Bessel. Sviluppi Asintotici. TESTI Appunti scaricabili da : http://scienze-como.uninsubria.it/complexcomo/download/ 22 MECCANICA (F48001) DOCENTE Nome e Cognome: Prof.Aldo Treves E-mail: [email protected] Ufficio: Via Valleggio,11 quarto piano Como CREDITI FORMATIVI Numero = 6 tipo di attività = caratterizzante PROGRAMMA Introduzione alla Meccanica Newtoniana Cinematica in una dimensione. Moto unidimensionale. Posizione ed unità di lunghezza. Tempo ed unità di tempo. Velocità. Accelerazione. Limite delle funzioni di una variabile, derivate delle stesse. Velocità e posizione per moto rettilineo con accelerazione costante. Caduta libera. Moto armonico con traiettoria rettilinea. Cinematica in due e tre dimensioni. Moto di un proiettile. Grandezze vettoriali e loro proprietà. Posizione, velocità ed accelerazione vettoriali. Accelerazione centripeta ed accelerazione tangenziale: effetti al primo e secondo ordine sul modulo della velocità. Traiettoria parabolica. Moto circolare uniforme ed accelerazione centripeta. Leggi di Keplero. Orbita satellitare minima. Il pendolo conico e la giacitura delle curve stradali. Trasformazioni galileiane. Le Leggi di Moto newtoniane e loro applicazioni Prima legge di Newton e sistemi di riferimento inerziali. Seconda e terza legge. Conservazione di massa e momento. Definizione cinematica di urto elastico. Forza e seconda legge in forma generale (corpo a massa variabile) .Conservazione del momento e terza legge. Forze nei sistemi meccanici (peso, forza elastica, forze dei vincoli, attrito statico e cinetico, forza di Stokes, definizione di coefficiente di viscosità). Macchina di Atwood e sistemi simili. Moti in presenza di attrito: attrito statico e cinetico. Soluzione generale per il moto lungo un piano inclinato. 117 Forze apparenti. Il riferimento terrestre. Direzione del filo a piombo. Forze di Coriolis. Moti di corpi a massa variabile risolti in riferimenti non inerziali. Moto di un razzo. Moto oscillatorio. Equilibrio stabile e moto oscillatorio. Molla. Pendolo semplice. Soluzione analitica dell’equazione dell’oscillatore armonico. Energie, Relazioni ed Applicazioni Lavoro di una e tre dimensioni. Integrazione. Energia potenziale. Lavoro ed energia cinetica. Teorema dell’energia cinetica. Conservazione dell’energia meccanica totale in un sistema isolato. Calcolo della forza dall’energia potenziale. Potenza. Impulso e collisioni.Conservazione del momento. Urti elastici e non-elastici: bilancio energetico, proprietà delle traiettorie. TESTI S. Rosati “Fisica generale” Casa editrice Ambrosiana 1994 Milano F. Lobkowicz e A. C. Melissinos “Fisica per scienze ed ingegneria” Piccin 1978, Padova 23. MECCANICA ANALITICA (F48013) DOCENTE Nome e Cognome: Prof.Vittorio Gorini E-mail: [email protected] Ufficio: Via Valleggio,11 quarto piano CREDITI FORMATIVI Numero = 6 tipo di attività = affine ed integrativa PROGRAMMA Vincoli olonomi, coordinate libere, principio di D’Alembert. Equazioni di Lagrange. Trattazione analitica del moto di una particella in un campo centrale. Leggi di Keplero. Equazioni di Hamilton. Generalizzazione del formalismo lagrangiano e hamiltoniano al caso di forze dipendenti dalla velocità. Particella carica in un campo elettromagnetico. Spazio delle fasi, evoluzione di una generica variabile dinamica. Parentesi di Poisson. Costanti del moto. Costanti del moto locali e globali. Densità nello spazio delle fasi e Teoremi di Liouville. Cenni al problema ergodico e dell’approccio all’equilibrio. Il problema dei due corpi. Trasformazioni canoniche. Simmetria, invarianza e leggi di conservazione. Equazione di Hamilton-Jacobi. Sistemi integrabili, variabili azione-angolo, moti quasi periodici. L’integrale d’azione e il principio variazionale di Hamilton. Il teorema di Noether per sistemi a un numero finito di gradi di libertà. Il principio di Maupertuis. 24. METODI MATEMATICI DELLA FISICA I (F48016) DOCENTE Nome e Cognome:Prof. Italo Guarneri E-mail: [email protected] Ufficio: Via Valleggio Como ufficio 5-004 quinto piano CREDITI FORMATIVI Numero = 6 tipo di attività = caratterizzante 118 OBIETTIVI Il corso si propone di fornire gli strumenti elementari di Analisi Funzionale più comunemente impiegati nella Fisica matematica, e di illustrarne alcune fondamentali applicazioni. PROGRAMMA Spazi vettoriali normati, spazi di Banach, spazi di Hilbert. Rudimenti di Teoria della Misura Astratta e introduzione all’Integrale secondo Lebesgue. Sistemi Ortonormali e basi Hilbertiane. Teoria della serie di Fourier. Operatori lineari e continui in uno spazio di Hilbert. Proiezioni ortogonali, isometrie, operatori Unitari. Algebre di Operatori, equazioni Integrali Trasformate di Fourier e di Laplace. Introduzione alla Teoria delle Distribuzioni. Trasformata di Fourier distribuzionale. Soluzioni Fondamentali di un operatore differenziale Lineare, e applicazione alle equazioni del Calore e delle Onde.Concetto di Spettro di Potenza e teorema di Wiener-Kincin. TESTI Appunti e frequenti riferimenti a testi classici, ad es.Kolmogorov-Fomin, “Elementi di teoria delle Funzioni e di Analisi funzionale”. 25. OSCILLAZIONI E ONDE (F48008) DOCENTE Nome e Cognome: Prof.Alessandra Maria Andreoni E-mail: [email protected] Ufficio: Via Valleggio 11 CREDITI FORMATIVI Numero = 6 tipo di attività = caratterizzante OBIETTIVI Oltre all’obiettivo tecnico di fornire le basilari conoscenze sopra elencate, il corso ha l’obiettivo formativo di dare elementi generali utili alla comprensione di qualunque sistema fisico a risposta lineare. SINTESI DEL PROGRAMMA Oscillazioni di sistemi a un grado di libertà Oscillazioni armoniche libere, oscillazioni smorzate, oscillazioni forzate. Bilancio energetico. Il fenomeno della risonanza. Principio di sovrapposizione. Cenno qualitativo/allusivo alla decomposizione spettrale di oscillazioni periodiche e non. Estensioni del concetto di onda monodimensionale. Polarizzazione. Oscillazioni di sistemi a più gradi di libertà Oscillatori liberi con più gradi di libertà. Oscillatori accoppiati. Oscillatori forzati con più gradi di libertà. Oscillazioni trasversali di una corda tesa infinitamente lunga. Onde 119 Onde progressive e regressive. Produzione di un'onda progressiva. Riflessione di un'onda. Linearità dell'equazione delle onde e principio di sovrapposizione. Battimenti. Onde stazionarie e modi risonanti. La generazione delle note musicali negli strumenti a corda ed a fiato. I modi di un laser. Onde sonore. Intensità delle onde sonore. Basi fisiche dei limiti di legge al rumore ambientale. Cenni al funzionamento dell'orecchio ed alle sue non linearità. La generazione delle armoniche aurali. Basi fisiche dell'armonia musicale. Cenni al funzionamento degli impianti Hi-Fi. Onde elettromagnetiche. Intensità delle onde elettromagnetiche. Effetto Doppler. Cenno alla esistenza di fenomeni non lineari che portano alla mescola di onde, generando nuove frequenze; esempi. Dispersione della luce, Riflessione e Rifrazione Propagazione in un mezzo dispersivo. Velocità di fase e velocità di gruppo. Riflessione, rifrazione e dispersione della luce. Riflessione totale. Interpretazione ondulatoria della riflessione e della rifrazione. Ampiezza riflessa e trasmessa nel caso di incidenza normale. Immagini Ottiche, Ottica Geometrica Immagini reali e virtuali. Specchi piani e prismi. Dispersione angolare del prisma. Lenti sottili. Fuochi della lente. La formula dell'ottico. Lenti convergenti e divergenti. Lenti sottili addossate. Cenno alle aberrazioni. Immagini di oggetti estesi. Corrispondenza tra fasci di raggi paralleli e punti del piano focale, e viceversa. Cenni allo spettro ed al filtraggio spaziale. Interferenza e Diffrazione Principio di Huygens-Fresnel. Interferenza. Cenno alla coerenza spaziale e temporale della radiazione. Diffrazione da una fenditura. Diffrazione da un foro circolare. Potere risolutivo di una lente e limite dell’ottica geometrica. TESTI Il programma viene svolto utilizzando i testi: S. Rosati “Fisica Generale. Meccanica, acustica, termologia e termodinamica, teoria cinetica dei gas”, Casa Editrice Ambrosiana, Milanoe S. Focardi, I. Massa, A. Uguzzoni "Fisica Generale Onde", Casa Editrice Ambrosiana, Milano Integrati da: 1) appunti manoscritti del docente; 2) F. Lobkowicz e A. C. Melissinos “Fisica per Scienze e Ingegneria” vol. II, Piccin Editore, Padova; 3) L. S. Lerner “Physics for Scientists and Engineers”, Jones and Bartlett Publishers, Sudsbury, Massachusetts. 26 PROBABILITÀ E STATISTICA (F48003) DOCENTE Nome e Cognome: Prof.Massimo Caccia E-mail: [email protected] Ufficio: Via Valleggio,11 120 CREDITI FORMATIVI Numero = 6 tipo di attività = caratterizzante PROGRAMMA Descrizione statistica dei dati. Variabili statistiche discrete e continue. Parametri di una distribuzione statistica. Covarianza e correlazione di variabili statistiche. Introduzione al calcolo delle probabilità. Definizione assiomatica di probabilità. Eventi indipendenti. Probabilità condizionata. Distribuzioni di probabilità. Distribuzioni di probabilità per variabili discrete. Valore di aspettazione e varianza teorica. Conteggio di stati equiprobabili. La distribuzione binomiale. La distribuzione di Poisson. Distribuzioni di probabilità per variabili continue. La distribuzione di normale o di Gauss. Il teorema del limite centrale. Distribuzioni di probabilità per una funzione di una variabile casuale. Teoria degli errori. Errori sistematici e casuali. Errori misurati ed errori inferiti. Stime del valore di aspettazione e della varianza. Propagazione degli errori. Medie pesate. Fit dell'andamento di dati sperimentali. Il metodo dei minimi quadrati. Miglior retta interpolante. Fit non lineari. Stime dell'incertezza sui parametri di fit. Il test del chi-quadro 27. TERMODINAMICA E TEORIE CINETICHE (F48007) DOCENTE Nome e Cognome: Prof.Vincenzo Benza E-mail: [email protected] Ufficio: Via Valleggio 11, quarto piano CREDITI FORMATIVI Numero = 6 tipo di attività = caratterizzante OBIETTIVI Mettere in risalto i legami tra termodinamica e fisica microscopicaladdove cio' sia fattibile in modo elementare: a questo scopo si introducono alcuni effetti quantistici e gli elementi di base della meccanica statistica classica. SINTESI DEL PROGRAMMA Stato macroscopico.Equilibrio termico.Conduzione del calore. Temperatura e fluttuazioni.Adiabaticita' e scale di tempo. Calore specifico dei gas e dei solidi. Vibrazioni reticolari ed elettroni liberi a bassa temperatura. Trasformazioni reversibili.Cambiamento di stato e calore latente. Primo principio della termodinamica. Ciclo di Carnot, entropia di un gas perfetto. Irreversibilita' e perdita di informazione,secondo principio. Teorema di Carnot, entropia, energia libera,entalpia. Cenni di statistica.Stati microscopici, entropia e temperatura. Insieme canonico.Funzione di partizione ed energia libera. TESTI Rosati:Fisica generale, Ed.Ambrosiana Reif:Fisica statistica, Zanichelli 121 CORSO DI LAUREA IN FISICA ELENCO DEI DOCENTI IN ORDINE ALFABETICO Docente Andreoni Alessandra Numero programma 25 Artuso Roberto 07 Benenti Giuliano 12 Benza Vincenzo 27 Caccia Massimo 13,26 Faccio Daniele 14 Ferri Fabio 17 Galli Simona 01 Giuliani Andrea 09,13 Gorini Vittorio 04,10,23 Guarneri Italo 21,24 Haardt Francesco 03,05 Jug Giancarlo 06,11 Lugiato Luigi 02 Parola Alberto 06,08 Posilicano Andrea 20 Prati Franco 18 Prest Michela 15,16 Setti Alberto 19 Treves Aldo 22 122 UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DELL’INSUBRIA Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali – Como Corso di Laurea in Matematica Sede del corso: Como MANIFESTO DEGLI STUDI ANNO ACCADEMICO 2007/2008 Denominazione del Corso di Laurea Codice Corso Classe di appartenenza no Tipologia del Corso di Studi Durata del C.D.S. Annualità attivate Titolo rilasciato CFU totali da acquisire Presidente del Consiglio di Coordinamento Didattico Matematica F49 32 – Scienze Matematiche Laurea di I Livello 3 anni 1o 2 o 3 o anno Dottore 180 Prof.Alberto Setti Presentazione del Corso. Presso la Facoltà di Scienze MM.FF.NN della sede di Como dell’Università degli Studi dell’Insubria è attivato il Corso di Laurea in Matematica di durata triennale appartenente alla Classe delle Lauree in Scienze Matematiche (n° 32). Obiettivi formativi e sbocchi professionali Il Corso di Laurea si articola in due curricula: a) Generale b) Applicativo. L’offerta formativa del curriculum Generale intende potenziare principalmente le conoscenze nell’ambito della matematica classica (analisi, algebra, geometria) e moderna (probabilità, modellistica-numerica ecc.) ed è rivolta principalmente agli studenti che intendono proseguire i loro studi con una laurea specialistica. L’offerta formativa del curriculum Applicativo risponde all’esigenza di una più immediata applicazione degli strumenti matematici e si rivolge prevalentemente a studenti che intendono avere un più immediato inserimento lavorativo. A tale scopo vengono approfondite le conoscenze nei settori della probabilità, dell’informatica, dell’analisi numerica, con particolare riguardo alle applicazioni in campo informatico ed economico-finanziario. Accesso al corso di laurea Fatti salvi i requisiti previsti dalla legislazione vigente in materia di accesso agli studi universitari, il corso di laurea in Matematica non prevede alcuna limitazione numerica delle immatricolazioni né alcuna prova di accesso. Frequenza 123 Il corso di laurea in Matematica non prevede la frequenza obbligatoria ai corsi. Articolazione del corso degli studi Il curriculum del corso di laurea in Matematica prevede: • un primo anno comune ai due indirizzi • i due anni seguenti si differenziano a seconda dell’indirizzo prescelto Il corso di laurea ha durata triennale e comporta l’acquisizione da parte dello studente di 180 crediti formativi, la cui ripartizione è illustrata nell’ordinamento didattico sotto riportato. Ordinamento didattico NOTA: Il semestre di svolgimento del corso e’ indicativo, e potra’ essere modificato in seguito a esigenze didattiche o mutuazioni di corsi che potrebbero rendersi necessarie. I ANNO Insegnamenti Calcolo I Settore scientifico Crediti disciplinare I Semestre MAT/05 6 Matematica discreta MAT/02 6 INF/01 6 Algebra lineare MAT/03 6 Lingua inglese Calcolo II 6 II Semestre MAT/05 6 Algebra I MAT/02 6 Geometria I MAT/03 6 Probabilità I MAT/06 6 INF/01 6 Programmazione I Programmazione II TOTALE CREDITI Ambito disciplinare Tipo di attività formativa Formazione matematica Formazione matematica Formazione informatica Formazione matematica A A A A E Formazione analitica Formazione algebricogeometrica Formazione algebricogeometrica Formazione analitica Formazione informatica 60 B B B B A A) INDIRIZZO GENERALE II ANNO Insegnamenti 124 Settore scientifico disciplinare Crediti Ambito disciplinare Tipo di attività formativa Analisi Matematica I I Semestre MAT/05 6 Geometria II MAT/03 6 Informatica I INF/01 6 Analisi Numerica I MAT/08 6 Algebra II II Semestre MAT/02 6 Analisi Matematica II MAT/05 6 Geometria III MAT/03 6 FIS/01+FIS/02 8(6+2) FIS/02 4 MAT/06 6 Fisica I Complementi di Fisica I Probabilità II TOTALE CREDITI III ANNO Insegnamenti Sistemi dinamici Metodi matematici della Fisica Analisi numerica II Settore scientifico Crediti disciplinare I Semestre FIS/02 6 FIS/02 6 MAT/08 6 Formazione analitica Formazione algebricogeometrica Formazione informatica Formazione matematica Formazione algebricogeometrica Formazione analitica Formazione algebricogeometrica Formazione fisica+Formazione interdisciplinare e applicativa Formazione interdisciplinare e applicativa Formazione analitica 60 B B A A B B B A+C C B Ambito disciplinare Tipo di attività formativa Formazione interdisciplinare e applicativa Formazione interdisciplinare e applicativa Formazione modellisticoapplicativa C C B II Semestre Un corso a scelta tra: Formazione B 125 Analisi numerica III Fisica Matematica Equazioni Differenziali della Fisica Matematica MAT/08 MAT/07 MAT/07 6 6 Attività a scelta autonoma dello studente Ulteriori conoscenze linguistiche, abilità informatiche e relazionali PROVA FINALE TOTALE CREDITI TOTALE COMPLESSIVO A) INDIRIZZO APPLICATIVO Settore II ANNO scientifico Insegnamenti disciplinare D 9 F 9 60 180 E Crediti MAT/05 I Semestre 6 Geometria II MAT/03 6 Informatica I INF/01 6 Analisi Numerica I MAT/08 6 Analisi Matematica II MAT/05 Algebra II MAT/02 6 FIS/01+FIS/02 8 (6+2) FIS/02 4 MAT/06 6 Complementi di Fisica I Probabilità II 126 B 12 Analisi Matematica I Fisica I modellisticoapplicativa Formazione modellisticoapplicativa II Semestre 6 Ambito disciplinare Tipo di attività formativa Formazione matematica Formazione algebricogeometrica Formazione informatica Formazione modellisticoapplicativa A Formazione matematica Formazione algebricogeometrica Formazione fisica +formazione interdisciplinare e applicativa Formazione interdisciplinare e applicativa Formazione analitica A B A B B A+C C B TOTALE CREDITI III ANNO Insegnamenti Informatica II Statistica I Economia Matematica I Analisi Numerica II Economia Matematica II Un corso a scelta tra: Analisi Numerica III Equazioni Differenziali della Fisica Matematica Attività a scelta autonoma dello studente Ulteriori conoscenze linguistiche, abilità informatiche e relazionali PROVA FINALE TOTALE CREDITI TOTALE COMPLESSIVO 54 Settore scientifico Crediti disciplinare I Semestre INF/01 6 MAT/06 6 SECS-S/06 6 MAT/08 6 II Semestre SECS-S/06 6 MAT/08 MAT/07 6 Ambito disciplinare Tipo di attività formativa Formazione informatica A Formazione analitica Formazione interdisciplinare e applicativa Formazione modellisticoapplicativa B Formazione interdisciplinare e applicativa C Formazione modellisticoapplicativa B C B 12 D 9 F 9 66 180 E Corsi opzionali Oltre a tutti gli insegnamenti attivati presso i corsi di Laurea Triennale e Specialistica in Matematica, Fisica e Informatica (fatte salve le eventuali propedeuticita’), gli studenti potranno scegliere come corsi opzionali i corsi di Algebra 3 Probabilità 3 Complementi di Analisi Mod.A e Mod.B Preparazione di Esperienze Didattiche 1 MAT/02 MAT/06 MAT/05 FIS/01 6 crediti 3 crediti 3 + 3 crediti 6 crediti 127 Preparazione di Esperienze Didattiche 2 FIS/01 6 crediti Altri corsi opzionali possono essere scelti nei corsi attivati presso l’Università di Milano, di Milano - Bicocca in conformità con le indicazioni del Consiglio di Corso Didattico. Crediti formativi Nei nuovi ordinamenti, il superamento di ogni prova (esami ed altre attività istituzionali) è associato all’acquisizione di crediti formativi (CFU), che risultano legati all’impegno richiesto allo studente. Ogni credito formativo corrisponde ad un impegno orario complessivo di 25 ore. La ripartizione tra attività didattica assistita ed attività didattica personale è diversa a seconda che si tratti di lezioni ed esercitazioni, ovvero di laboratorio, ed è specificata nella seguente tabella. Lezioni, Esercitazioni, laboratorio attività assistita 9 10 attività personale 16 15 Esami L’acquisizione dei crediti relativi a ciascun insegnamento diviene operante col superamento dell’esame, il quale si traduce di norma in una votazione espressa in trentesimi. Propedeuticità e sbarramenti Gli insegnamenti contrassegnati con I sono propedeutici a quelli contrassegnati con II. (ad es. Analisi matematica I). L’insegnamento di Calcolo II è propedeutico all’insegnamento di Analisi matematica I. Per iscriversi al secondo anno lo studente (che si sia iscritto nell’A.A 2006-2007 o nei precedenti anni accademici) deve aver acquisito almeno 24 crediti e per iscriversi al terzo anno deve aver acquisito almeno 48 crediti. Il termine ultimo per sostenere esami di profitto che vengano valutati ai fini degli sbarramenti è il 31 gennaio 2008. Piani di studio individuali Ogni studente deve presentare il piano di studio individuale, con l’indicazione del curriculum seguito e delle attività opzionali prescelte, all’atto dell’iscrizione al secondo anno di corso (con possibilità di modificarlo l’anno successivo).Gli studenti che intendono abbreviare la durata normale del proprio corso di studio di non oltre un semestre nell’ultimo anno di corso, possono presentare un piano di studi individuale al 2oanno di corso nel quale richiedono di anticipare al predetto anno di corso le attività didattiche previste al “2o semestre” del 3oanno al fine di acquisirne la frequenza e la possibilità di sostenere il relativo esame in anticipo. La presentazione dei predetti piani di studio dovrà comunque avvenire nel rispetto dei termini amministrativi stabiliti dal Senato Accademico per la presentazione dei piani di studio relativi a ciascun anno accademico. Norme transitorie Gli studenti che nell’anno accademico 2007/2008 si iscrivono al 3oanno di corso dovranno seguire il Manifesto degli studi 2007/2008, previa obbligatoria presentazione del piano degli studi. 128 Riconoscimento di crediti All’inizio di ogni anno accademico il Consiglio di corso di laurea fornirà un elenco dei corsi e delle attività formative (seminari, stage, ecc..), con i rispettivi crediti, tra cui lo studente potrà scegliere la parte di curriculum a lui spettante. Lingua inglese L’esame di lingua inglese, che lo studente dovrà superare prima di essere ammesso alla prova finale, potrà essere sostituito dalla presentazione di un certificato ufficiale di conoscenza della lingua inglese, previo riconoscimento da parte del Consiglio di Corso Didattico. Prova finale La prova finale consiste nella discussione di una relazione scritta o di una tesina orale di fronte ad un’apposita commissione. Calendario dei Corsi e degli Esami Per l’inizio ed il termine dei corsi, per gli appelli degli esami di profitto e le sedute degli esami di laurea rivolgersi alla Segreteria Didattica. Varese, 13 giugno 2007 IL DIRETTORE AMMINISTRATIVO IL PRESIDE DI FACOLTA’ (Dott.Marino Balzani) (Prof. Aldo Gamba) IL RETTORE (Prof. Renzo Dionigi) 129 PROGRAMMA DEGLI INSEGNAMENTI 01. ALGEBRA I (F49007) DOCENTE Nome e Cognome: Prof. Andrea Previtali E-mail: [email protected] Ufficio: Uff V4.26 Via Valleggio,11 quarto piano Como Pagina WEB: http://scienze-como.uninsubria.it/previtali http://elearning.uninsubria.it CREDITI FORMATIVI Numero = 6 tipo di attività = caratterizzante OBIETTIVI Nel corso si intendono approfondire concetti algebrici con particolare enfasi alle moderne applicazioni dell'algebra nella sicurezza delle trasmissioni (come pagare sul web), nella correzione degli errori nelle comunicazioni (masterizzare un CD) e nella compressione dei dati (inviare messaggi col cellulare) SINTESI DEL PROGRAMMA 1) Azione di gruppi, concetto di G-insieme, esempi: azione di coniugio, azione regolare destra; sottogruppi normali e congruenze in monoidi, teoremi di Sylow. 2) richiami di matematica discreta e algebra lineare, teorema cinese del resto: metodo di Lagrange e metodo di Newton. Problemi di interpolazioni e polinomi di Lagrange, criteri di diagonalizzabilita' di matrici. 3) Numeri p-adici, approssimazioni p-adiche dei razionali e degli interi negativi, sviluppi padici quasi-periodici, topologia e valutazioni non-archimedee (o ultrametriche), risoluzioni di equazioni polinomiali nei p-adici, Lemma di Hensel-Newton. 4) Coprimalita' di polinomi, matrice di Sylvester associata a coppie di polinomi, discriminante di un polinomio, caratterizzazione algebrica dell'esistenza di fattori comuni. 5) Fattorizzazione di polinomi, determinazione di radici razionali, metodo di Kronecker, criteri di irriducibilita', Eisenstein, Lemma di Gauss, fattorizzazione di polinomi sugli interi e sui razionali, riduzioni modulari, algoritmo di Berlekamp, criterio di Eulero sull'estrazione di radici quadrate su campi con un numero primo di elementi. TESTI Dispense distribuite nel corso reperibili sotto http://scienzecomo.uninsubria.it/previtali/Teaching.html A. Machi' "Introduzione alla Teoria dei gruppi", reperibile presso www.mat.uniroma1.it/people/machi/dispense.html H. Kurzweil, B. Stellmacher, "Eine Einfuhrung zur Theorie der endlichen Gruppen"; J. von zur Gathen, J Gerhard, "Modern computer algebra"; L. Childs, "Algebra, un'introduzione concreta", ETS. 130 02.ALGEBRA II (F49013) DOCENTE Nome e Cognome: Prof. Andrea Previtali E-mail: [email protected] Ufficio: Uff V4.26 Via Valleggio,11 Como Pagina WEB: http://scienze-como.uninsubria.it/previtali http://elearning.uninsubria.it CREDITI FORMATIVI Numero = 6 tipo di attività = caratterizzante OBIETTIVI Nel corso si intendono approfondire concetti algebrici conparticolare enfasi alle moderne applicazioni dell'algebra nellasicurezza delle trasmissioni(come pagare sul web), nellacorrezione degli errori nelle comunicazioni (masterizzare un CD) enella compressione dei dati (inviare messaggi col cellulare) SINTESI DEL PROGRAMMA 1) Introduzione: Basi della comunicazione; Sistemi di comunicazione in generale: messaggio, codificatore, canale, ricezione decodifica; Esempi di Codici: Ripetizione, a somma zero, Hamming 7,4. 2) Sphere Packings a Teorema di ShannonCodifica a blocchi su un canale simmetrico mario; Principio MLD (maximum likelihood decoding) e MDD (minimum distance decoding); Sphere Packing, distanza minima e capacita' correttiva di un codice; Condizione di Sphere packing, limiti superiori su dimensioni di codici con prefissata lunghezza e distanza minima; Limite di Gilbert-Varshamov; Cenni al Teorema di Shannon; Famiglie di Shannon; Problema della costruzione di codici ottimali; Entropia e Capacita' del canale simmetrico m-ario. 3) Codici Lineari: Richiami di Algebra Lineare; Richiami di Algebra: Campi finiti, ideali e anelli quoziente; Definizione di codice lineare; Dimensione; Peso di Hamming; Matrici Generatrici; Codici ortogonali: rappresentazione duale di un codice; Matrici di controllo; Limite di Singleton; Codici MDS (maximum distance separator); Codifica e informazione: matrici standard e sistematiche, forma a scala ridotta (RREF); Decodifica di codici lineari: coset leaders; Sindromi. 4) Codici di Hamming e di Reed-Muller: Rudimenti di Geometria Proiettiva su campi finiti; Definizione dei codici di Hamming Ham(q,r) di ridondanza r sul campo GF(q); Lunghezza, dimensione e distanza minima di Ham(q,r); Perfezione dei codici di Hamming: cenno ai codici di Golay; Somma di Plotkin di codici; Codici di Reed-Muller di livello 1 RM(1,m); Lunghezza, dimensione e distanza minima di RM(1,m). 5) Codici di Reed-Solomon generalizzati (GRS): Loro costruzione; Mappe di valutazione polinomiali; Lunghezza, dimensione e distanza minima; Polinomi di Lagrange e interpolazione; Chiusura della famiglia GRS rispetto all'ortogonale; Decodifica dei codici GRS; Polinomio locatore di errori e polinomio valutatore di errori; Algoritmo di BerlekampMassey. 6) Codici Ciclici: Azioni di permutazione su uno spazio vettoriale; Definizione di codice ciclico; Teorema di Prange: codici ciclici e ideali dell'anello F[x]/(x^n-1); Polinomio 131 generatore; Chiusura rispetto all'ortogonale: polinomio reciproco; Reverse di un codice ciclico; Insiemi ciclotomici; Elementi algebrici e relativi polinomi minimi; Determinazione dei divisori di x^n-1 su GF(q). 7) Polinomi enumeratori e Teorema di MacWilliams: Polinomio enumeratore: forma nonomogenea e forma omogenea; Esempi; Trasformazioni lineari su polinomi omogenei; Teorema di MacWilliams; Caratteri di un gruppo abeliano finito; Leggi di ortogonalita'. TESTI Dispense distribuite nel corso reperibili sotto http://scienzecomo.uninsubria.it/Previtali/Teaching.html L. Childs, "Algebra, un'introduzione concreta", ETS. J.H. Hall "Notes in Coding theory", University of East Lansing. Huffman, W. Cary; Pless, Vera Fundamentals of error-correcting codes. Cambridge University Press, Cambridge, 2003. xviii+646 pp. ISBN: 0-521-78280-5 J. van Lint "An Introduction to coding theory", GTM Springer Verlag. MacWilliams, F. J.; Sloane, N. J. A. The theory of error-correcting codes. I. North-Holland Mathematical Library, Vol. 16. North-Holland Publishing Co., Amsterdam-New YorkOxford, 1977. pp. i--xv and 1--369. ISBN: 0-444-85009-0 03 ALGEBRA III (F49049) DOCENTE Nome e Cognome: Prof. Andrea Previtali E-mail: [email protected] Ufficio: Uff V4.26 quarto piano, Via Valleggio 11 Pagina WEB: http://scienze-como.uninsubria.it/previtali http://elearning.uninsubria.it CREDITI FORMATIVI Numero = 6 tipo di attività = opzionale OBIETTIVI Nel corso si intendono approfondire concetti che spaziano tra la geometria algebrica, l'algebra commutativa, la teoria dei numeri, la teoria dei gruppi algebrici e la crittografia. L'intento e' di mostrare come compklicate nozioni teoriche riguardanti gli zeri di curve cubiche trovino applicazioni pratiche in protocolli a chiave pubblica. PROGRAMMA 1) Introduzione Geometria e Aritmetica 1. Punti razionali e coniche 2. Geometria dell curve cubiche 3. Forma normale di Weierstrass 4. Formule esplicite della legge di gruppo 2) Punti di ordine finito 1. Punti di ordine 2 e 3; tangenti e flessi 2. Punti reali e complessi su curve cubiche 3. Il Discriminante 132 4.Punti di ordine finito hanno coordinate intere 5. Il Teorema di Nagell-Lutz 3) Il gruppo dei punti razionali 1. Altezze e discesa 3. Teorema di Mordell-Weil 4. Curve cubiche singolari 4) Curve cubiche su campi finiti e crittografia 1. Punti razionali su campi finiti 2. Un Teorema di Gauss 3. Punti di ordine finito 4. Un algoritmo di fattorizzazione usando curve ellittiche 5) Punti interi su curve cubiche 1. Quanti sono? 2. Taxi e somme di cubi 3. Teorema di Thue e approssimazioni diofantee 4. Polinomi ausiliari 6) Moltiplicazione complessa 1. Estensioni abeliane 2. Punti algebrici su curve cubiche 3. Rappresentazioni di Galois 4. Moltiplicazione complessa 5. Estensioni abeliane di Q(i) 7) Geometria Proiettiva 1. Coordinate omogenne e il piano proiettivo 2. Curve nel piano proiettivo 3. Intersezione di curve proiettive 4. Teorem di Bezout 5. Riduzione modulo primi TESTI Dispense distribuite nel corso reperibili sotto http://scienzecomo.uninsubria.it/Previtali/Teaching.html Husemöller, Dale Elliptic curves. Second edition. With appendices by Otto Forster, Ruth Lawrence and Stefan Theisen. Graduate Texts in Mathematics, 111. Springer-Verlag, New York, 2004. Silverman, Joseph H. The arithmetic of elliptic curves. Corrected reprint of the 1986 original. Graduate Texts in Mathematics, 106. Springer-Verlag, New York, 1992. Silverman, Joseph H.; Tate, John Rational points on elliptic curves. Undergraduate Texts in Mathematics. Springer-Verlag, New York, 1992. Washington, Lawrence C.(1-MD) Elliptic curves. Number theory and cryptography. Discrete Mathematics and its Applications (Boca Raton). Chapman & Hall/CRC, Boca Raton, FL, 2003 04. ALGEBRA LINEARE (F49004) DOCENTE Nome e Cognome:Prof. Giuliano Benenti E-mail: [email protected] 133 Ufficio: V4.12, quarto piano via Valleggio, 11 Como Pagina WEB: http://scienze-como.uninsubria.it/benenti CREDITI FORMATIVI Numero = 6 tipo di attività = di base OBIETTIVI Obiettivo del corso e' di fornire agli studenti gli strumenti teoricibasilari dell'algebra lineare. La risoluzione di esercizi sugli argomenti trattati e' parte integrante del corso. SINTESI DEL PROGRAMMA Spazi vettoriali: definizione di spazio vettoriale, dipendenza e indipendenza lineare, basi e dimensione di uno spazio vettoriale, sottospazi, somme e somme dirette. Matrici: lo spazio vettoriale delle matrici, rango di una matrice, risoluzione di equazioni lineari, moltiplicazione di matrici. Applicazioni lineari e matrici: definizione di applicazione lineare, nucleo e immagine di un'applicazione lineare, dimensione del nucleo e dell'immagine, composizione di applicazioni lineari, applicazione lineare associata ad una matrice, matrice rappresentativa di un'applicazione lineare. Determinanti: definizione e proprieta` dei determinanti, regola di Cramer, permutazioni, determinante della trasposta di una matrice, determinante di un prodotto di matrici, inversa di una matrice, determinante di un'applicazione lineare. Prodotti scalari: prodotto scalare e norma di vettori, prodotti scalari definiti positivi, disuguaglianza di Schwarz, disuguaglianza triangolare, basi ortogonali, procedura di ortonormalizzazione di Gram-Schmidt, funzionali e spazio duale. Matrici e applicazioni bilineari: forme bilineari, forme quadratiche, operatori simmetrici, operatori hermitiani, operatori unitari, teorema di Sylvester. Autovalori ed autovettori: polinomi, polinomio caratteristico di una matrice, autovalori ed autovettori, diagonalizzabilita`, teorema di Hamilton-Cayley, diagonalizzazione di applicazioni unitarie, autovalori ed autovettori di applicazioni lineari simmetriche, il teorema spettrale. TESTO CONSIGLIATO S. Lang, "Algebra Lineare" (Boringhieri). 05.ANALISI MATEMATICA I (F49011) DOCENTE Nome e Cognome: Prof. Alberto G. Setti E-mail: [email protected] Ufficio: 4° piano via Valleggio 11 Como CREDITI FORMATIVI Numero = 6 tipo di attività =’ caratterizzante (indirizzo generale), di base (indirizzo applicativo) OBIETTIVI Si forniscono fondamenti teorici e pratici dell’analisi matematica. 134 SINTESI DEL PROGRAMMA Successioni di funzioni. Convergenza puntuale e convergenza uniforme. La condizione di Cauchy per la convergenza uniforme. Teorema del doppio limite e corollari Integrazione termine a termine. Derivazione termine a termine. Convergenza semplice, uniforme e totale delle serie di funzioni. Serie di potenze. Criterio di Weierstrass. Sviluppi notevoli. La serie binomiale. Le funzioni esponenziali e trigonometriche in campo complesso. Spazi di normati e di Banach. Operatori lineari e funzionali lineari continui. Norme equivalenti. Spazi normati finito dimensionali e localmente compatti. Il teorema di Ascoli Arzela'. Equazioni differenziali ordinarie e relativo problema di Cauchy. Teorema di Peano di esistenza in piccolo. Il lemma di Gronwall, e teorema di esistenza e unicita’ locale. Prolungamento di soluzioni e soluzioni massimali. Teorema di esistenza in grande. Esempi di studio qualitativo. .Sigma-algebre di insiemi, e misure. Misure esterne, insiemi misurabili rispetto a una misura esterna, e teorema di Carathoedory. La misura di Lebesque su Rn. L'insieme ternario di Cantor. Un esempio di insieme non misurabile secondo Lebesgue. Funzioni misurabili e proprieta’. Integrale di funzioni misurabili non negative e proprieta’. Teorema di convergenza monotona e lemma di Fatou. Integrale di funzioni a valori complessi e proprieta' dell'integrale. Il teorema di convergenza dominata. Insiemi di misura nulla e propieta' che valgono quasi ovunque. integrazione per serie. Teoremi di annullamento, e assoluta continuita' dell'integrale. Confronto tra l'integrale di Riemann e l'integrale di Lebesgue. Lo spazio L1. Completezza. Convergenza in L1 e convergenza quasi ovunque. TESTI E. Giusti, Analisi Matematica 2 , Bollati Boringhieri. E. Giusti, Esercizi e Complementi di Analisi Matematica 2, Bollati Boringhieri W. Rudin, Principi di Analisi Matematica, Mc. Graw Hill W. Rudin, Analisi Reale e Complessa, Boringhieri H. Royden, Real Analysis, Mac Millan 06. ANALISI MATEMATICA II F49017) DOCENTE Nome e Cognome: Prof.Franco Cazzaniga E-mail: [email protected] Ufficio: Dipartimento di Scienze della Cultura, Politiche e Informazione, Via Carloni, 78 Como CREDITI FORMATIVI Numero = 6 tipo di attività = caratterizzante (indirizzo generale); di base (indirizzo applicativo) PROGRAMMA Complementi alla teoria delle funzioni di più variabili reali. Integrali di funzioni di più variabili reali. Integrazione su curve e superfici. Teoremi di Green, Sokes e Gauss. Serie e 135 integrali di Fourier. TESTI Ricci – Bacciotti Lezioni di Analisi Matematica 2 Editrice Levrotto & Bella / Torino 07 ANALISI NUMERICA I (F49015) DOCENTE Nome e Cognome:Prof. Marco Donatelli E-mail: [email protected] Ufficio: 4.19 Via Valleggio,11 quarto piano Como Pagina WEB: http://scienze-como.uninsubria.it/mdonatelli/ CREDITI FORMATIVI Numero =6 tipo di attività = di base (indirizzo generale); caratterizzante (indirizzo applicativo) OBIETTIVI Analisi dei problemi e dei metodi numerici in termini di stabilità e costo computazionale. Acquisizione degli strumenti di base dell'analgebra lineare numerica. SINTESI DEL PROGRAMMA Analisi dell'errore: rappresentazione dei numeri sul calcolatore ed errore di rappresentazione; errore analitico, inerente ed algoritmico; uso dei grafi per l'analisi dell'errore. Metodi iterativi per zeri di funzioni nel caso di funzioni reali in una variabile: metodo di bisezione; metodi di iterazione funzionale con teorema di convergenza e ordine di convergenza; metodo di Newton con alcuni risultati di convergenza e sull'ordine del metodo; metodo delle secanti e di falsa posizione. Richiami di algebra lineare: autovalori, autovettori e raggio spettrale; norme vettoriali e loro proprietà; norme matriciali indotte e loro relazioni con il raggio spettrale; matrici Hermitiane e definite positive. Metodi iterativi per sistemi lineari: metodi iterativi stazionari; teorema di convergenza; velocità asintotica di convergenza; metodi di Jacobi e Gauss-Seidel con risultati di convergenza per alcune classi di matrici. Metodi diretti per sistemi lineari: condizionamento di un sistema lineare; sistemi triangolari; eliminazione di Gauss; matrici elementari e fattorizzazioni di matrici; fattorizzazione LU, pivoting parziale e totale; metodo di Cholesky; fattorizzazione QR e matrici di Houselder. Metà lezioni si svolgeranno in aula e metà in laboratorio per l’implementazione in Matlab dei metodi visti a lezione. TESTI “Metodi numerici per l'algebra lineare” di D. Bini, M. Capovani e O. Menchi, casa ed. Zanichelli. “Metodi numerici” di R. Bevilacqua, D. Bini, M. Capovani e O. Menchi, casa ed. Zanichelli. “Matematica Numerica” di A. Quarteroni, R. Sacco e F. Saleri, casa ed. Springer. “Introduzione al calcolo scientifico” di A. Quarteroni e F. Saleri, casa ed. Springer. 136 08.ANALISI NUMERICA II (F49023) DOCENTE Nome e Cognome: Prof.Stefano Serra Capizzano E-mail: [email protected] Ufficio: 4.R2 Via Valleggio,11 quarto piano Pagina WEB: http://scienze-como.uninsubria.it/serra/ CREDITI FORMATIVI Numero =6 tipo di attività = caratterizzante OBIETTIVI Introduzione al concetto di Approssimazione con attenzione alla scelta di opportuni spazi funzionali. Enfasi su strumenti costruttivi di indagine: preferenza per dimostrazioni ‘algoritmiche’ rispetto all’uso di ragionamenti per assurdo o di esistenza non costruttiva. SINTESI DEL PROGRAMMA * Approssimazione di funzioni ed interpolazione. Interpolazione polinomiale: esistenza, unicità e rappresentazione dell'errore di approssimazione. forma di Lagrange. Formule ricorsive e algoritmo di Aitken. Rappresentazione e algoritmo di Newton. Costi computazionali. Errore inerente: ruolo delle costanti di Lebesgue. Approssimazione polinomiale in norma infinito. Teorema di Korovkin, polinomi di Bernstein e Teorema di Weierstrass. Risultati "negativi" in assenza di regolarità. Stime di Jackson. Relazioni tra la migliore approssimazione, l'interpolazione, la distribuzione dei nodi e le costanti di Lebesgue: caso equispaziato (esempio di Runge) e nodi di Chebyshev. Spazi "spline" e interpolazione. Esistenza, unicità e calcolo della spline interpolante cubica (naturale, completa e periodica). Errore di approssimazione (approssimazione simultanea delle derivate). Aspetti geometrici dell'approssimazione: località numerica e minima curvatura globale (confronti col caso polinomiale e lineare a tratti). Minimi quadrati continui (importanza del peso): esistenza, unicità e calcolo della funzione di migliore approssimazione ai minimi quadrati. * Polinomi ortogonali: esistenza, unicità e relazione ricorrente a tre termini. Zeri dei polinomi ortogonali: localizzazione, interallacciamento forte e calcolo. I casi classici: Legendre, Chebyshev di prima e seconda specie, Laguerre ed Hermite. Errore di approssimazione per la funzione di migliore approssimazione ai minimi quadrati. TESTI “Metodi numerici per l'algebra lineare” di D. Bini, M. Capovani e O. Menchi, casa ed. Zanichelli. “Metodi numerici” di R. Bevilacqua, D. Bini, M. Capovani e O. Menchi, casa ed. Zanichelli. “Matematica Numerica” di A. Quarteroni, R. Sacco e F. Saleri, casa ed. Springer. “Introduzione all’Analisi Numerica I, II” di J. Stoer e F. Bulirsh, casa ed. Zanichelli. 09.ANALISI NUMERICA III (F49024) DOCENTE Nome e Cognome:Prof. Marco Donatelli E-mail: [email protected] 137 Ufficio: 4.19 Via Valleggio,11 quarto piano Pagina WEB: http://scienze-como.uninsubria.it/mdonatelli/ CREDITI FORMATIVI Numero =6 tipo di attività = caratterizzante OBIETTIVI Calcolo della soluzione di minima norma per problemi ai minimi quadrati discreti, risoluzione numerica di problemi integrali e differenziali. SINTESI DEL PROGRAMMA Minimi quadrati discreti: formulazione del problema, esistenza della soluzione e unicità della soluzione di minima norma; equazioni normali e calcolo della soluzione mediante fattorizzazione di Cholesky e metodo QR; decomposizione ai valori singolari, proprietà di approssimazione e pseudo inversa; matrici di Givens e calcolo della decomposizione ai valori singolari, algoritmo di Golub-Khan. Formule di quadratura: definizione di una formula di quadratura, ordine di una formula e teorema di convergenza di Polya-Szego; formule di quadratura interpolatorie e calcolo dei pesi; formule di Newton-Cotes, definizione ed errore di approssimazione; formule di quadratura composite, definizione e convergenza delle formule composite di Newton-Cotes; formule di quadratura Gaussiane, ordine delle formule e convergenza. Equazioni differenziali ordinarie: il problema di Cauchy; consistenza, zero-stabilità e convergenza, assoluta stabilità; equazioni alle differenze finite; metodi multistep, consistenza, condizione delle radici, convergenza e stabilità; metodi Runge-Kutta, adattività e assoluta stabilità; sistemi di equazioni differenziali; problemi stiff. Cenni alle equazioni differenziali alle derivate parziali: problema modello; metodo alle differenze finite: analisi di stabilità e convergenza. TESTI “Metodi numerici” di R. Bevilacqua, D. Bini, M. Capovani e O. Menchi, casa ed. Zanichelli. “Matrix computations” di G. H. Golub e C. F. Van Loan, casa ed. Johns Hopkins. “Introduction to numerical analysis” di J. Stoer e R. Burlisch, casa ed. Springer. “Matematica Numerica” di A. Quarteroni, R. Sacco,F. Saleri, casa ed. Springer. 10.CALCOLO I (F49001) DOCENTE Nome e Cognome:Prof. Alberto G. Setti E-mail: [email protected] Ufficio: 4° piano via Valleggio 11 CREDITI FORMATIVI Numero = 6 tipo di attività = di base Settore Scientifico Disciplinare MAT/05 – Analisi Matematica, 138 OBIETTIVI Si forniscono le basi dell’analisi matematica per funzioni di una variabile reale, enfatizzandone sia l’aspetto di calcolo sia quello teorico, e si introducono gli studenti al metodo di studio universitario. SINTESI DEL PROGRAMMA Insiemi numerici. Induzione. Insiemi ordinati, maggioranti, minoranti, estremo superiore e inferiore, minimo e massimo. Funzioni tra insiemi, funzioni iniettive, suriettive, bigettive, funzioni inverse. Funzioni elementari e loro grafico qualitativo. I numeri complessi, definizione e operazioni. Forma algebrica, parte reale, immaginaria, coniugato, e modulo. Disuguaglianza triangolare. Forma trigonometrica e esponenziale, radici n-esime. Successioni e limiti. Proprieta' dei limiti, algebra dei limiti e forme di indecisione. Limiti di successioni monotone, il numero e. Limiti notevoli. Successioni infinitesime e infinite. Gerarchia di infinitesimi e infiniti, o piccolo, O grande, e asintotico. Serie numeriche. Serie a termini positivi, e criteri di convergenza. Convergenza assoluta e convergenza semplice. Criterio di Liebniz. Limiti di funzioni. Proprieta' dei limiti. Cambiamento di variabili e limiti notevoli. o piccolo, O grande e asintotico. Funzioni continue e proprieta’. Tipi di discontinuita'. Proprieta' delle funzioni continue: teorema degli zeri, e teorema di Bolzano Weierstrass. Funzioni continue invertibili. Derivate, retta tangente al grafico. Punti angolosi e di cuspide. Derivabilita' della funzione composta e della funzione inversa. Teorema di Fermat. Teorema di Rolle, di Lagrange e di Cauchy e conseguenze. Teorema di de l'Hospital. Derivate successive, convessita' e punti di flesso. Formula di Taylor con resto di Peano e di Lagrange. Principio di unicita' dello sviluppo di Taylor. Sviluppi notevoli. Primitive, e metodi di calcolo (integrazione per decomposizione, per parti e per sostituzione). Integrazione di funzioni razionali elementari. Integrale di Riemann. Condizione necessaria e sufficiente per l'integrabilita'. Classi di funzioni integrabili. Proprieta' dell'integrale Funzioni integrali e primitive. Il teorema fondamentale del calcolo integrale. TESTI (segnalati) L. De Michele, G. Kuhn, S. Massa, Appunti di Analisi Matematica 1 E. Giusti, Analisi Matematica 1 , Bollati Boringhieri. E. Giusti, Esercizi e Complementi di Analisi Matematica 1, Bollati Boringhieri W. Rudin, Principi di Analisi Matematica, Mc. Graw Hill 11.CALCOLO II (F49006) DOCENTE Nome e Cognome: Prof.Andrea Posilicano E-mail: [email protected] Ufficio:Via Valleggio,11 quarto piano CREDITI FORMATIVI Numero = 6 tipo di attività = caratterizzante 139 PROGRAMMA Lo spazio euclideo n dimensionale. Rette e piani. Distanza, prodotto scalare e norma. Intorni di un punto. Punti interni, punti di accumulazione e punti di frontiera. Insiemi aperti, chiusi, e compatti. Calcolo differenziale in Rn: continuità, derivate parziali e differenziabilità, proprietà implicate dalla differenziabilità, gradiente e matrice hessiana, significato geometrico del gradiente, piano tangente al grafico di una funzione, teorema del differenziale totale e differenziabilità delle funzioni composte. Derivate e differenziali successivi, lemma di Schwarz, formula di Taylor arrestata al secondo ordine, matrice hessiana, massimi e minimi liberi, punti stazionari e teorema di Fermat, condizioni necessarie e condizioni sufficienti al secondo ordine perchè un punto stazionario sia estremante. Funzioni implicite, teorema di esistenza in, teorema di esistenza in grande. Estremi vincolati, e metodo dei moltiplicatori di Lagrange. Calcolo integrale in Rn: definizione di integrale di Riemann nel piano e nello spazio. Calcolo di un integrale multiplo mediante integrazioni successive. Cambiamenti di variabili per integrali multipli, coordinate polari, cilindriche e sferiche. Equazioni differenziali: Prime nozioni. Problema di Cauchy per equazioni del primo ordine. Funzioni lipschitziane, e condizioni che implicano la lipscitzianità. Teorema di esistenza e unicità locale e globale. Integrazione di alcuni tipi di equazioni differenziali del primo ordine (a variabili separabili, lineari, di Bernoulli). Equazioni differenziali lineari di ordine n, il problema di Cauchy corrispondente, e equivalenza con il problema di Cauchy per un'equazione vettoriale del primo ordine. Struttura dello spazio delle soluzioni di un'equazione lineare di ordine n. Soluzione delle equazioni differenziali di ordine n a coefficienti costanti. Il metodo di variazione delle costanti arbitrarie. Successioni e serie di funzioni. Convergenza semplice e convergenza uniforme. Condizione necessaria perchè una serie converga uniformemente, convergenza totale e convergenza uniforme e assoluta. Convergenza uniforme e continuità, integrabilità, e differenziabilità. Serie di potenze, raggio di convergenza, differenziabilità e integrabilità termine a termine delle serie di potenze. Serie di Taylor. TESTI M. Bramanti, C.D. Pagani, S. Salsa, Matematica - Calcolo Infinitesimale e Algebra Lineare, Zanichelli E. Giusti, Analisi Matematica 2, Bollati Boringhieri. 12 COMPLEMENTI DI ANALISI Mod.A e Mod.B (F49052) Modulo A DOCENTE Nome e Cognome: Prof.Emanuele Casini E-mail: [email protected] Ufficio: 4° piano via Valleggio 11 CREDITI FORMATIVI Numero = 3 tipo di attività = opzionale 140 Modulo B DOCENTE Nome e Cognome: Alberto G. Setti E-mail: [email protected] Ufficio: 4° piano via Valleggio 11 CREDITI FORMATIVI Numero = 3 tipo di attività = opzionale 13. COMPLEMENTI DI FISICA I (F49019) DOCENTE Nome e Cognome: Prof.Vincenzo Benza E-mail:[email protected] Ufficio: Via Valleggio,11 quarto piano CREDITI FORMATIVI Numero = 4 tipo di attività = affine e integrativa Vedi insegnamento “Termodinamica e teorie cinetiche” attivato presso il corso di Laurea triennale in Fisica.Il programma non include la parte finale (da:”Cenni di statistica”). 14 ECONOMIA MATEMATICA I (F49028) DOCENTE Nome e Cognome: Prof.Emanuele Casini E-mail: [email protected] Ufficio: Via Valleggio,11 quarto piano CREDITI FORMATIVI Numero = 6 tipo di attività = affine e integrativa OBIETTIVI Questo modulo ha lo scopo di presentare alcuni strumenti matematici di rilevante importanza nella matematica applicata alle scienze economiche e sociali. PROGRAMMA Elementi di Analisi Convessa: insiemi convessi e loro proprietà, teoremi di separazione, funzioni convesse e loro proprietà, sottodifferenziale per funzioni convesse. Programmazione Matematica: programmazione non lineare in ipotesi di differenziabilità (con vincoli di uguaglianza e disuguaglianza, Teorema di Kuhn – Tucker), programmazione convessa, introduzione all’ottimizzazione vettoriale. TESTI Introduzione alla teoria dei giochi G. Costa, P.A. Mori Il Mulino, 1994 141 15 ECONOMIA MATEMATICA II (F49029) DOCENTE Nome e Cognome:Prof. Andrea Martinelli E-mail. [email protected] Ufficio: V4.19 quarto piano, Via Valleggio 11 CREDITI FORMATIVI Numero = 6- tipo di attività = affine ed integrativa OBIETTIVI Il corso si propone si propone di introdurre gli studenti all’analisi delle serie storiche: nell’ambito dell’analisi classica si affrontano i problemi della definizione delle componenti del modello e la loro stima. Per quanto riguarda l’analisi moderna si introducono i processi stazionari del secondo ordine e si affrontano i problemi di stima statistica di tali modelli. SINTESI DEL PROGRAMMA Introduzione: le serie storiche. Esempi di serie storiche economiche e “naturali”. La regressione lineare univariata e multivariata: definizione del modello, gli stimatori dei minimi quadrati, gli stimatori di massima verosimiglianza ed alcune proprietà statistiche. Cenni su intervalli di confidenza e test sui coefficienti della regressione. L’analisi classica delle serie storiche: il trend, la stagionalità e il ciclo. La stima dei trend polinomiali, esponenziali ed esponenziali modificati. La stima della stagionalità: il modello con variabili dummies; il modello con le armoniche. La stima congiunta di trend e stagionalità e analisi dei residui. Le medie mobili (MM): definizione e alcune proprietà. MM invarianti per polinomi. MM e stagionalità. Metodi di costruzione delle medie mobili. Analisi moderna delle serie storiche: l’approccio probabilistico. Processi stocastici del secondo ordine e funzione di covarianza. Processi stocastici stazionari del secondo ordine: i teoremi di Herglotz e di Bochner; la rappresentazione, il processo spettrale e la decomposizione spettrale. Flitraggio e previsione per processi stazionari: Filtraggio di processi stazionari; la previsione su orizzonte finito. Statistica per processi del secondo ordine. I processi autoregressivi a media mobile (ARMA): definizione; il problema dell'identificazione (stima preliminare); la stima dei parametri nei modelli ARMA; i modelli ARMA integrati e stagionali; la stima dello spettro. La previsione con i processi ARMA TESTI P. J. Brockwell and R. A. Davis, “Time series: theory and methods”, Second edition, Springer, New York, 1991 T. Di Fonzo e F. Lisi, “Serie storiche economiche ”, Carocci ed., 2005 16. EQUAZIONI DIFFERENZIALI DELLA FISICA MATEMATICA (F49042) DOCENTE Nome e Cognome: Prof.Andrea Posilicano E-mail: [email protected] 142 Ufficio:Via Valleggio,11 quarto piano CREDITI FORMATIVI Numero =6 tipo di attività = caratterizzante PROGRAMMA 1) Definizione di equazione alle derivate parziali e di soluzione (classica). Esempi di equazioni alle derivate parziali della fisica matematica. equazioni alle derivate parziali lineari del primo ordine e loro soluzione tramite equazioni differenziali ordinarie. Condizioni iniziali e al bordo. Problemi ``ben posti''. 2) L'equazione delle onde sulla retta. Formula di D'Alembert. Il principio di causalita’: dominio di influenza e di dipendenza. Conservazione dell'energia. L'equazione delle onde come sistema Hamiltoniano infinito dimensionale. Onde sferiche. 3) L'equazione del calore sulla retta. Il principio del massimo. Il metodo dell'energia. Unicita’ e stabilita’ delle soluzioni. Calcolo della soluzione fondamentale. Connessione con la camminata aleatoria. Teorema di esistenza con condizioni iniziali continue a tratti e limitate. 4) L'equazione del calore nello spazio: esistenza e unicita’ nel problema di Cauchy. Il principio del massimo. 5)Medie sferiche e equazione di Darboux. La formula di Kirchhoff per la soluzione dell'equazione delle onde nello spazio. La conservazione dell'energia. Il principio di Huygens. Il metodo della discesa di Hadamard e la formula di Poisson. Decadimento temporale delle soluzioni. L'equazione delle onde con una sorgente esterna e il principio di Duhamel. Il problema di Cauchy con dati iniziali assegnati su una superficie di tipo tempo. Superfici caratteristiche e propagazione delle singolarita’. 6) Definizione di distribuzione. La delta di Dirac. La distribuzione ‘’valore principale''. Convergenza di distribuzioni. Le distribuzioni 1/(x+i0) e 1/(x-i0). Derivata di una distribuzione e sue proprieta’. Trasformata e anti--trasformata di Fourier per funzioni a decrescenza rapida. Convoluzione. Lo spazio delle distribuzioni temperate. Trasformata di Fourier e convoluzione per distribuzioni temperate. Soluzioni fondamentali per gli operatori differenziali lineari a coefficienti costanti e loro utilizzo per la risoluzione delle equazioni alle derivate parziali. Esempi: l'equazione di Laplace, l'equazione del calore, l'equazione delle onde. 7) Le equazioni delle onde e del calore sull'intervallo. Condizioni di Dirichlet, Neumann e Robin. Serie di Fourier. Condizioni al bordo Simmetriche. Diseguaglianza di Bessel ed eguaglianza di Parseval. Convergenza delle serie di Fourier: convergenza puntuale, convergenza uniforme, convergenza in media quadratica. Applicazione ai problemi di Dirichlet inomogenei. 8) Prima identita’ di Green. Funzioni armoniche. Il teorema del valor medio. Principio del massimo e unicita’ del problema di Dirichlet per l'equazione di Laplace. Il principio di Dirichlet. Approssimazione di Rayleigh--Ritz. Unicita’ e principio di Dirichlet per il problema di Neumann per l'equazione di Laplace. Seconda identita’ di Green. La formula di rappresentazione delle funzioni armoniche. Funzioni di Green per un dominio regolare: esistenza e unicita’. Formula di rappresentazione della soluzione del problema di Dirichlet per l'equazione di Laplace: caso omogeneo ed inomogeneo. Simmetria della funzione di Green. Funzioni di Neumann per un dominio regolare. 143 Formula di rappresentazione della soluzione del problema di Neumann per l'equazione di Laplace: caso omogeneo ed inomogeneo. 9) Le equazioni delle onde e del calore su un dominio limitato. Il problema agli autovalori per il Laplaciano su un dominio limitato. Serie di Fourier generalizzate. L'equazione delle onde in un disco piano. Equazioni differenziali di Bessel e funzioni di Bessel. Il problema agli autovalori per la palla. Equazioni differenziali di Legendre, Polinoni di Legendre e funzioni associate. 10) Autovalori, autofunzioni e minimi del funzionale dell'energia. Il principio Maximin. Comportamento asintotico degli autovalori di Dirichlet. TESTI W. Strauss, Partial Differential Equations, Wiley F. John, Partial Differential Equations, Springer R. Strichartz, A guide to distribution theory and Fourier transform, CRC press 17 FISICA I (F49014) DOCENTI Nome e Cognome: Proff.Sergio Cacciatori/Giovanna Tissoni E-mail: [email protected];[email protected] Ufficio:V4.9 Via Valleggio,11 quarto piano CREDITI FORMATIVI Numero = 8 (6+2) tipo di attività = di base + integrativa ed affine Vedi insegnamenti “Fisica (I Modulo) Fisica (II Modulo)” attivati presso il corso di Laurea triennale in Chimica e chimica industriale. 18.FISICA MATEMATICA (F49025) DOCENTE Nome e Cognome: Prof.Giorgio Mantica E-mail: [email protected] Ufficio:Via Valleggio,11 quinto piano CREDITI FORMATIVI Numero = 6 tipo di attività = caratterizzante 19.GEOMETRIA I (F49008) CREDITI FORMATIVI Numero =6 tipo di attività = caratterizzante Settore Scientifico Disciplinare MAT/03 – Geometria OBIETTIVI Si forniscono le conoscenze di topologia generale necessarie per i corsi piu’ avanzati di analisi e geometria. 144 SINTESI DEL PROGRAMMA Metriche su un insieme e loro proprietà. Classificazione dei punti. Insiemi aperti e chiusi, e loro proprietà. Chiusura e parte interna di un insieme. Continuità di funzioni, e descrizioni equivalenti. Continuità e successioni. Continuità uniforme. Metriche topologicamente equivalenti, e metriche equivalenti. Successioni a valori in uno spazio metrico, convergenza e successioni di Cauchy. Proprietà delle successioni di Cauchy. Spazi completi. Teorema del completamento. Teorema delle contrazioni di Banach. Topologia su un insieme. Insiemi aperti e chiusi. Intorni di un punto. Punti interni, esterni di frontiera e di accumulazione. Chiusura di un insieme, e proprietà. Basi e sottobasi di una topologia. Funzioni continue. Omeomorfismi. Assiomi di numerabilità, spazi primo e secondo numerabili, spazi separabili. Teorema di Lindeloff. Topologia debole generata da una famiglia di applicazioni. Sottospazi e topologia ereditata. Prodotti. Basi di un prodotto cartesiano. Funzioni definite. o a valori, in un prodotto cartesiano. Relazioni di equivalenza su un insieme e quozienti. Proprietà universale della topologia quoziente. Assiomi di separazione: spazi T0, T1, T2 (o di Hausdorff), T3 (o regolari), T4 (o normali). Proprietà degli spazi T1 e T2. Assiomi di separazioni e sottospazi, prodotti e quozienti. Compattezza, e proprietà. Compatti in R e teorema di Heine Borel. Compattezza e funzioni continue, teorema di Weiestrass. Teorema di Tychonoff e spazi prodotto compatti. Compattezza numerabile, proprieta’ di Bolzano Weiestrass, compattezza per successioni e relative implicazioni. Compattezza negli spazi metrici. Compattezza e continuità uniforme: teorema di Heine-Cantor. Spazi localmente compatti. Compattificazione ad un punto di Alexandroff. Connessione. Proprietà equivalenti. Connessione degli intervalli in R. Connessione di prodotti e quozienti. Connessione e funzioni continue. Componenti connesse, e loro proprietà. TESTI V. Checcucci, A. Tonioli, E. Vesentini, Lezioni di Topologia Generale, Feltrinelli. C. Kosniowski , Introduzione alla Topologia Algebrica, Zanichelli. J. Munkres, Topology, Prentice Hall. H.L. Royden, Real Analysis, Mac Millan. Sernesi, Geometria 2, Bollati Boringhieri Simmons, Introduction to Topology and Modern Analysis, McGraw Hill. 20 GEOMETRIA II (F49012) DOCENTE Nome e Cognome:Prof. Stefano Pigola E-mail: [email protected] Ufficio: Ufficio V4.11 Via Valleggio,11 CREDITI FORMATIVI Numero =6 tipo di attività = caratterizzante OBIETTIVI Il corso ha lo scopo di introdurre il concetto di gruppo fondamentale di uno spazio topologico, di studiare le sue proprietà di invarianza, e di visitare alcune tecniche di calcolo 145 PROGRAMMA 1. Archi e connessione per archi. 2. Omotopia d'archi e prodotto di classi d'omotopia d'archi . 3. Il gruppo fondamentale. 4. Rivestimenti I: sollevamenti e gruppo fondamentale di S¹ e RPⁿ. 5. Rivestimenti II: azioni di gruppi e gruppo fondamentale di uno spazio di orbite. 6. Alcune applicazioni del gruppo fondamentale di S¹. 7. Tipo di omotopia di uno spazio topologico. 8. Un rapido sguardo alla teoria dei gruppi e alle loro presentazioni. 9. Il teorema di Seifert-Van Kampen TESTI C. Kosniowski, Introduzione alla topologia algebrica. Nicola Zanichelli Editore S.p.A., Bologna, 1988. 21.GEOMETRIA III (F49018) DOCENTE Nome e Cognome:Prof.Stefano Pigola E-mail: [email protected] Ufficio: Via Valleggio,11 stanza V4.11 quarto piano CREDITI FORMATIVI Numero =6 tipo di attività = caratterizzante PROGRAMMA Il corso rappresenta una introduzione alle varietà differenziali astratte e alla teoria delle sottovarietà 1. Preliminari topologici 2. Varietà differenziali 3. Applicazioni differenziali, azioni C1 di gruppi discreti, e partizioni dell'unità 4. Alcuni risultati di calcolo in più variabili reali: I teoremi della funzione inversa della funzione implicita e del rango 5. Teoria delle sottovarietà 6. Spazio tangente e cotangente 7. Breve cenno alla teoria locale delle superfici di R³ TESTI W. Boothby, An introduction to differentiable manifolds and Riemannian geometry. Second edition. Pure and Applied Mathematics, 120. Academic Press, Inc., Orlando, FL, 1986. F. Warner, Foundations of differentiable manifolds and Lie groups. Graduate Texts in Mathematics, 94. Springer-Verlag, New York-Berlin, 1983. Lee, John M. Introduction to smooth manifolds. Graduate Texts in Mathematics, 218. Springer-Verlag, New York, 2003. 146 22. INFORMATICA I (F49016) DOCENTE Nome e Cognome: Prof.Nicoletta Sabadini E-mail: [email protected] Ufficio: Dipartimento di Scienze della Cultura, Politiche e Informazione, Via Carloni, 78 Como CREDITI FORMATIVI Numero = 6 tipo di attività = di base Vedi insegnamento “Algoritmi e strutture dati I (con laboratorio)”attivato presso il Corso di Laurea in Scienze e tecnologie dell’informazione. 23. INFORMATICA II (F49026) DOCENTE Nome e Cognome: Prof.Robert Walters E-mail: [email protected] Ufficio: Dipartimento di Scienze della Cultura, Politiche e Informazione, Via Carloni, 78 Como CREDITI FORMATIVI Numero = 6 tipo di attività = di base Vedi insegnamento “Computazione simbolica”attivato presso il Corso di Laurea in Scienze e tecnologie dell’informazione. 24. MATEMATICA DISCRETA (F49002) DOCENTE Nome e Cognome: Prof.Aurelio Carboni E-mail: [email protected] CREDITI FORMATIVI Numero = 6 tipo di attività = di base Vedi insegnamento “Istituzioni di Matematica I”attivato presso il Corso di Laurea in Scienze e tecnologie dell’informazione. 25.METODI MATEMATICI DELLA FISICA (F49022) DOCENTE Nome e Cognome:Prof. Italo Guarneri E-mail: [email protected] Ufficio: Via Valleggio ufficio 5-004 quinto piano 147 CREDITI FORMATIVI Numero = 6 tipo di attività = affine e integrativa Vedi insegnamento “Matematica III” attivato presso il Corso di Laurea triennale in Fisica. 26 PREPARAZIONE DI ESPERIENZE DIDATTICHE I (F49047) DOCENTE Nome e Cognome:Proff.Massimo Caccia/Andrea Giuliani E-mail:[email protected];[email protected] Ufficio: Via Valleggio,11 CREDITI FORMATIVI Numero = 6 tipo di attività = opzionale Vedi insegnamento “Laboratorio di Fisica I” attivato presso il Corso di Laurea triennale in Fisica. 27 PREPARAZIONE DI ESPERIENZE DIDATTICHE II (F49048) DOCENTE Nome e Cognome: Prof. Daniele Faccio E-mail: [email protected] Ufficio: Via Valleggio V4.11 quarto piano, Como Pagina WEB: www.danielefaccio.eu CREDITI FORMATIVI Numero =6 tipo di attività = opzionale Vedi insegnamento “Laboratorio di Fisica II” attivato presso il Corso di Laurea triennale in Fisica. 28 PROBABILITÀ I (F49003) DOCENTE Nome e Cognome: Prof. Emanuele Casini E-mail: [email protected] Ufficio: Via Valleggio 11 Stanza V4.27 quarto piano CREDITI FORMATIVI Numero = 6 tipo di attività = caratterizzante OBIETTIVI Il corso si propone di fornire gli strumenti fondamentali per la sviluppo della teoria della probabilità nel caso discreto. 148 SINTESI DEL PROGRAMMA Analisi combinatoria, assiomi della probabilità probabilità condizionata ed indipendenza, variabili aleatorie discrete, legge di una variabile aleatoria, valore atteso e varianza, cenni alle variabili continue. TESTI S. Ross. Calcolo delle probabilità. Apogeo 29.PROBABILITA’ II (F49020) DOCENTE Nome e Cognome: Prof. Emanuele Casini E-mail: [email protected] Ufficio: Via Valleggio 11 Stanza V4.27, quarto piano CREDITI FORMATIVI Numero = 6 tipo di attività = caratterizzante OBIETTIVI Il corso si propone di fornire gli strumenti fondamentali e i risultati principali della teoria della probabilità. SINTESI DEL PROGRAMMA Definizione di probabilità, variabili aleatorie, distribuzione, densità e valore atteso di una variabile aleatoria, convergenza in probabilità quasi certa e in distribuzione, legge debole e forte dei grandi numeri, teorema limite centrale. 30 PROBABILITA’ III (F49051) CREDITI FORMATIVI Numero = 3 tipo di attività = opzionale 31. PROGRAMMAZIONE I (F49005) DOCENTE Nome e Cognome: Prof.Simone Tini E-mail: [email protected] Ufficio: Dipartimento di Scienze della Cultura, Politiche e Informazione, Via Carloni, 78 Como CREDITI FORMATIVI Numero = 6 tipo di attività = di base Vedi insegnamento “Programmazione I (con laboratorio)” attivato presso il Corso di Laurea triennale in Scienze e Tecnologie dell’informazione. 149 32. PROGRAMMAZIONE II (F49009) DOCENTE Nome e Cognome: Prof.Simone Tini E-mail: [email protected] Ufficio: Dipartimento di Scienze della Cultura, Politiche e Informazione, Via Carloni, 78 Como CREDITI FORMATIVI Numero = 6 tipo di attività = di base Vedi insegnamento “Programmazione II (con laboratorio)” attivato presso il Corso di Laurea triennale in Scienze e Tecnologie dell’informazione. 33 SISTEMI DINAMICI (F49021) DOCENTE Nome e Cognome: Prof.Vittorio Gorini E-mail: [email protected] Ufficio:Via Valleggio,11 quarto piano CREDITI FORMATIVI Numero = 6 tipo di attività = affine e integrativa Vedi insegnamento “Meccanica analitica” attivato presso il Corso di Laurea triennale in Fisica. 34.STATISTICA I (F49030) DOCENTE Nome e Cognome:Prof. Andrea Martinelli E-mail: [email protected] Ufficio: V4.19 Via Valleggio,11 CREDITI FORMATIVI Numero = 6 tipo di attività = caratterizzante OBIETTIVI Il corso si propone di fornire gli strumenti di base della statistica matematica. E’ presupposta la conoscenza degli argomenti trattati nei corsi di probabilità. SINTESI DEL PROGRAMMA Il modello e il campionamento: Inferenza per popolazioni con frequenze incognite. Il Modello statistico. Modelli Statistici Dominati. Modelli fondamentali. Il processo e il principio di verosimiglianza. 150 La stima puntuale: Metodi di ricerca degli stimatori. Proprietà degli stimatori su campioni finiti. Le statistiche sufficienti, minimali e complete. Cenni: gli stimatori empirici; la consistenza. La verifica di ipotesi: La teoria di Neyman e Pearson. I test di significatività. Insiemi di confidenza: Metodi per la determinazione degli intervalli di confidenza.Relazione tra intervalli di confidenza e test di ipotesi statistiche TESTI Mood A.M., Graybill F.A., Boes D.C.,”Introduzione alla statistica”, McGraw Hill, 1988 Piccolo, D., ”Statistica”, Il Mulino, 2000 M. J. Schervish, “Theory of statistics”, Springer, New York, 1995 D. Dacunha-Castelle, M. Duflo, “Probabilités et statistiques. Tome 1”, Masson, Paris, 1982 151 CORSO DI LAUREA IN MATEMATICA ELENCO DEI DOCENTI IN ORDINE ALFABETICO Docente Numero pagina Benenti Giuliano 04 Benza Vincenzo 13 Caccia Massimo 26 Cacciatori Sergio 17 Carboni Aurelio 24 Casini Emanuele 12,14,28,29 Cazzaniga Franco 06 Donatelli Marco 07,09 Faccio Daniele 27 Giuliani Andrea 26 Gorini Vittorio 33 Guarneri Italo 25 Mantica Giorgio 18 Martinelli Andrea 15,34 Pigola Stefano 20,21 Posilicano Andrea 11,16 Previtali Andrea Sabadini Nicoletta Serra Capizzano Stefano Setti Alberto Tini Simone 01,02,03 22 08 05,10,12 31,32 Tissoni Giovanna 17 Walters Robert 23 152 UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DELL’INSUBRIA Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali – Como Corso di Laurea in Scienze Ambientali Sede del corso: Como MANIFESTO DEGLI STUDI ANNO ACCADEMICO 2007/2008 Denominazione del Corso di Laurea Codice Corso Classe di appartenenza no Tipologia del Corso di Studi Durata del C.D.S. Annualità attivate Titolo rilasciato CFU totali da acquisire Presidente del Consiglio di Coordinamento Didattico Scienze Ambientali F80 27 – Scienze e Tecnologie per l’Ambiente e la Natura Laurea di I Livello 3 anni 1o 2 o 3 o anno Dottore 180 Prof.Carlo Dossi Presentazione del Corso Presso la Facoltà di Scienze MM.FF.NN. della sede di Como dell’Università degli Studi dell’Insubria è attivato a partire dall’anno accademico 2005/2006 il Corso di Laurea in Scienze Ambientali di durata triennale appartenente alla Classe delle Lauree in Scienze e Tecnologie per l’Ambiente e la Natura (classe n.27) come accorpamento dei preesistenti Corsi di Laurea Triennali in Valutazione e Controllo Ambientale e di Scienze Ambientali. Obiettivi formativi e sbocchi professionali Il corso intende fornire le conoscenze di base, le capacità metodologiche e le competenze specifiche necessarie ad espletare un’attività lavorativa presso enti pubblici e privati, riguardante: • Il rilevamento, analisi e monitoraggio di parametri ambientali naturali e antropici per la previsione e mitigazione dei rischi naturali; • la progettazione, manutenzione e gestione operativa di sistemi ambientali per la conoscenza del funzionamento dell’ambiente naturale e per la programmazione territoriale; • la classificazione, l’analisi, il ripristino e la conservazione di ecosistemi acquatici e terrestri in base ai criteri della sostenibilità; • la valorizzazione di parchi e riserve naturali; • l’analisi e il monitoraggio di sistemi e processi ambientali ai fini della promozione della qualità dell’ambiente; • la valutazione delle pericolosità geologico-ambientali per la difesa del suolo; 153 • • la comprensione e la comunicazione di informazioni scientifiche legate alla protezione, alla tutela ed alla divulgazione ambientali. la localizzazione, la diagnostica, la tutela ed il recupero dei beni ambientali. Albo Professionale Con il conseguimento della Laurea Triennale in Scienze Ambientali si potrà concorrere all’esame di ammissione agli albi professionali di “Biologo Junior” e di “Pianificatore Junior”. (DPR del 5 giugno 2001 n. 328) Accesso al Corso di Laurea Fatti salvi i requisiti previsti dalla legislazione vigente in materia di accesso agli studi universitari, il Corso di Laurea in Scienze Ambientali non prevede alcuna limitazione numerica delle immatricolazioni né alcuna prova di accesso. Frequenza Il Corso di Laurea in Scienze Ambientali prevede la frequenza obbligatoria dei laboratori didattici. Articolazione del corso degli studi Il curriculum del Corso di Laurea in Scienze Ambientali prevede: • una formazione di base, svolta nel primo anno di corso • una formazione professionalizzante che viene svolta al secondo e terzo anno di corso nell’ambito di due curricula differenziati: CURRICULUM A) Dinamiche del territorio e rischi naturali CURRICULUM B) Qualità ambientale e rischio chimico Tali curricula prevedono: • l’interazione fra un ampio spettro di discipline di base, di discipline metodologiche e di processo, nonché di scienze economiche e giuridiche; • l’utilizzazione, in forma scritta e orale, della lingua inglese nell’ambito lavorativo; • esercitazioni di laboratorio ed attività pratiche sul campo per non meno di 20 crediti complessivi, dedicate in particolare alle metodiche sperimentali ed alla raccolta ed elaborazione dei dati; • l’obbligo di un tirocinio formativo. Il Corso di Laurea ha durata triennale e comporta l’acquisizione da parte dello studente di 180 crediti formativi, la cui ripartizione è illustrata nell’ordinamento didattico sotto riportato. Tali crediti formativi saranno integralmente riconosciuti ai fini di un eventuale proseguimento degli studi nell’ambito della Laurea Specialistica in Scienze Ambientali (classe 82/S) istituita presso l’Università degli Studi dell’Insubria. Ordinamento didattico I ANNO 154 Insegnamenti Settore scientifico disciplinare Crediti Tipologia di attività formativa I Semestre Istituzioni di Matematiche MAT/05 6 A Chimica generale ed inorganica CHIM/03 6 A Biologia animale BIO/05 3 A+B Biologia vegetale BIO/01 6 B Fondamenti di Informatica INF/01 4 A II Semestre Fisica generale FIS/04 6 A Geografia con laboratorio GEO/04 8 B CHIM/01 8 B AGR/01 5 C Chimica laboratorio analitica con Economia dell’ambiente CURRICULUM A - Dinamiche del territorio e rischi naturali II ANNO Insegnamenti Settore scientifico disciplinare Crediti Tipologia di attività formativa I Semestre Chimica fisica dell’ambiente CHIM/02 6 A Elementi di Chimica organica CHIM/06 3 B BIO/05 6 B GEO/07 6 B IUS/10 5 C 8 B Zoologia Geologia Litologia e Laboratorio Diritto dell’ambiente di II Semestre Morfogenesi e Stratigrafia dell’Olocene con laboratorio GEO/04 155 Ecologia generale ed applicata BIO/07 8 B Igiene industriale MED/44 6 C Cartografia ambientale informatizzata con laboratorio INF/01 6 A Botanica Sistematica con laboratorio BIO/02 6 B III ANNO Laboratorio di Ecologia BIO/07 3 Tipologia di attività formativa B Fitogeografia BIO/03 5 B Analisi del rischio geologico ambientale con laboratorio GEO/07 7 B Laboratorio di Geologia GEO/03 8 B Geopedologia GEO/04 3 B Comunicazione ambientale GEO/04 3 B Chimica dell’ambiente CHIM/12 4 B Pianificazione del territorio ICAR/15 3 C Attività opzionali a scelta 9 D Preparazione della prova finale 3 E Lingua Inglese 6 E Tirocinio 12 F Certificazione ambientale 2 F Insegnamenti Settore scientifico disciplinare TOTALE Crediti 180 CURRICULUM B – Qualità ambientale e rischio chimico II ANNO Insegnamenti 156 Settore scientifico disciplinare Crediti Tipologia di attività formativa I Semestre Chimica fisica dell’ambiente CHIM/02 6 A Chimica organica ambientale CHIM/06 6 B BIO/05 6 B GEO/07 6 B IUS/10 5 C Zoologia Geologia Litologia e laboratorio di Diritto dell’ambiente II Semestre Laboratorio di Metodologie Biologiche BIO/01 4 B Ecologia Generale ed Applicata BIO/07 8 B Igiene industriale MED/44 6 C Cartografia ambientale informatizzata con laboratorio INF/01 6 A Botanica sistematica con laboratorio BIO/02 6 B III ANNO Laboratorio di Ecologia BIO/07 3 Tipologia di attività formativa B Microbiologia con laboratorio BIO/19 4 B Ecotossicologia con laboratorio BIO/07 6 B Analisi del rischio geologico ambientale con laboratorio GEO/07 5 B Chimica analitica ambientale CHIM/01 6 B Chimica dell’ambiente CHIM/12 4 B Tossicologia ambientale MED/44 6 C Tossicologia industriale MED/44 3 C Attività opzionali a scelta 9 D Lingua Inglese 6 E Insegnamenti Settore scientifico disciplinare Crediti 157 Preparazione della prova finale 3 E Tirocinio 12 F Certificazione ambientale 2 F TOTALE 180 Legenda delle tipologie di attività: (A) formazione di base; (B) formazione caratterizzante; (C) formazione affine ed integrativa; (D) scelte autonome (curriculari, seminari didattici, stage, ecc.); (E) prova finale e lingua straniera; (F) altre attività secondo art.10 comma 1 lett. F. Crediti formativi Nei nuovi ordinamenti, il superamento di ogni prova (esami ed altre attività istituzionali) è associato all’acquisizione di crediti formativi (CFU), che risultano legati all’impegno richiesto allo studente. Ogni credito formativo corrisponde ad un impegno orario complessivo di 25 ore. La ripartizione tra attività didattica assistita e attività didattica personale è diversa a seconda che si tratti di lezioni, ovvero di esercitazioni e di laboratori: lezioni esercitazioni, laboratori attività assistita 8 11 attività personale 17 14 Corsi ed esami L’acquisizione dei crediti relativi a ciascun insegnamento diviene operante col superamento dell’esame, il quale si traduce di norma in una votazione espressa in trentesimi. Il superamento del corso di “Certificazione ambientale e legge 626 su ambiente e natura” comporterà la semplice dicitura “APPROVATO”. L’esame di Fondamenti di Informatica potrà essere sostituito dalla presentazione del certificato ufficiale della Patente Europea del Computer (ECDL). Lingua inglese L’esame di lingua inglese potrà essere sostituito dalla presentazione di un certificato ufficiale di conoscenza della lingua inglese di livello equivalente al PET (Preliminary English Test). Per l’insegnamento di lingua inglese, il superamento dell’esame comporta la semplice dicitura “approvato” . Propedeuticità Il corso di Chimica Generale ed Inorganica è propedeutico a tutti i corsi di area CHIM/01, CHIM/12 e MED/44. Piani di studio individuali Lo studente dovrà obbligatoriamente presentare il Piano di Studio Individuale con la scelta del curriculum all’atto dell’iscrizione al secondo anno di corso. Attività opzionali istituzionali con riconoscimento di crediti A livello istituzionale, il Consiglio di Coordinamento Didattico organizzerà, anche in collaborazione con gli enti locali e con il concorso di sponsor, una serie di seminari didattici 158 aperti a tutta la cittadinanza e di attività pratiche sul territorio giornaliere o della durata di più giorni. Tali attività verranno riconosciute come crediti formativi, secondo la seguente tabella: Seminari didattici Attività pratiche sul territorio 0,2 CFU per seminario 0,5 CFU per giorno Elenco delle Attività Pratiche sul Territorio a Partecipazione Obbligatoria Anno di corso Durata Località 1 giorno Prealpi 1 giorno Lago del Segrino Durata Località I anno Anno di corso 1 giorno Chiavenna II anno 1 giorno Lago del Segrino Insegnamenti Crediti Geografia con Laboratorio Chimica Analitica con Laboratorio Biologia Vegetale La presentazione di idonea relazione per le due uscite dà diritto a 1 CFU Insegnamenti Crediti Geologia e Laboratorio di Litologia Morfogenesi e Str. La presentazione di Dell’Olocene con idonea relazione per le Laboratorio due uscite dà diritto a Igiene Industriale 1 CFU Ecologia Generale ed Applicata Botanica Sistematica con Laboratorio Elenco Attività Pratiche sul Territorio a Partecipazione Facoltativa, la cui effettuazione è legata al co-finanziamento d’Ateneo. Anno di Durata corso Località I anno 4 giorni Val Malenco II anno 3 giorni Gravedona Insegnamenti Geografia con Laboratorio Chimica Analitica con Laboratorio Biologia Vegetale Geologia e Laboratorio di Litologia Crediti La presentazione di idonea relazione dà diritto a 2 CFU La presentazione di idonea relazione dà 159 Morfogenesi e Str. Dell’Olocene con Laboratorio Igiene Industriale Ecologia Generale ed Applicata Botanica Sistematica con Laboratorio I, II e III anno; S 5 giorni I, II e III anno; S 5 giorni III anno 3 giorni Uscita Italia CentroMeridionale diritto a 1,5 CFU Tutti i corsi caratterizzanti La presentazione di idonea relazione dà diritto a 2,5 CFU Uscita Italia Settentrionale Tutti i corsi caratterizzanti La presentazione di idonea relazione dà diritto a 2,5 CFU Sito minerario alpino Tutti i corsi caratterizzanti La presentazione di idonea relazione dà diritto a 1,5 CFU Tutti i corsi attivati presso le Facoltà di Scienze MM.FF.NN. delle sedi di Como e Varese dell’Università degli Studi dell’Insubria potranno inoltre essere considerati attività opzionali.In funzione del cofinanziamento di Ateneo, verranno inpltre organizzati i seguenti corsi interfacoltà di didattica integrativa: - Corsi di sicurezza nei campionamenti in ambiente montano Durata: 4 giorni – 2 CFU - Corso di Storia della Montagna Durata: serie di lezioni a Como e a Varese – 2 CFU Tirocinio L’attività di tirocinio avrà una durata compresa fra 2 e 3 mesi e si svolgerà a partire dal secondo semestre del terzo anno accademico. Il tirocinio consisterà in un periodo di attività pratica da svolgersi presso Università od altri Enti pubblici e privati che operano nel settore del controllo, della protezione e del recupero dell’ambiente. Per iniziare il tirocinio, lo studente dovrà aver conseguito tutti i crediti previsti al primo ed al secondo anno di corso. Prova finale La prova finale consiste nella discussione di una relazione scritta sull’attività svolta durante il tirocinio. Calendario dei Corsi e degli Esami Per l’inizio ed il termine dei corsi, per gli appelli degli esami di profitto e le sedute degli esami di Laurea rivolgersi alla Segreteria Didattica. 160 Varese, 13 giugno 2007 IL DIRETTORE AMMINISTRATIVO IL PRESIDE DI FACOLTA’ (Dott.Marino Balzani) (Prof. Aldo Gamba) IL RETTORE (Prof. Renzo Dionigi) 161 PROGRAMMA DEGLI INSEGNAMENTI 01 ANALISI DEL RISCHIO GEOLOGICO AMBIENTALE CON LABORATORIO (F80022) DOCENTE Nome e Cognome: Prof.Silvana Martin E-mail: [email protected] Ufficio:Via Lucini,3 CREDITI FORMATIVI Numero =7 (Curriculum A Dinamiche del territorio e rischi naturali) Numero = 5 (Curriculum B Qualità ambientale e rischio chimico) tipo di attività = caratterizzante Vedi insegnamento “Analisi del rischio geologico-ambientale “ attivato presso il Corso di Laurea Specialistica in Scienze Ambientali. 02 BIOLOGIA ANIMALE (F80003) DOCENTE Nome e Cognome: Prof.Gianluca Tettamanti E-mail: [email protected] Ufficio: DBSF – via J.H. Dunant, 3 VareseTel. 0332/421312 Pagina WEB: http://dipbsf.uninsubria.it/invertebrati/ CREDITI FORMATIVI Numero = 3 tipo di attività = di base + caratterizzante OBIETTIVI Biologia animale è un corso che ha lo scopo di fornire una visione generale sui principali processi biologici, fornendo informazioni riguardanti la struttura della cellula e il suo funzionamento, i tessuti animali e le funzioni vitali animali. SINTESI DEL PROGRAMMA Introduzione al corso; legami chimici; molecole; acqua - Le macromolecole; caratteri generali della cellula - La cellula procariote ed eucariote; gli organuli cellulari; il citoscheletro - La membrana cellulare e i suoi componenti; i sistemi di giunzione cellulare; i sistemi di trasporto di membrana; il metabolismo energetico - Il processo di divisione cellulare; mitosi; meiosi; cenni di genetica - Il flusso dell'informazione genetica; la replicazione del DNA; la trascrizione dell'RNA; la sintesi proteica; le mutazioni - I tessuti animali - Bauplan; la simmetria; il rapporto struttura-funzione; i principali phyla animali Le funzioni animali: alimentazione, respirazione, circolazione, escrezione, locomozione, sistema nervoso, organi di senso, riproduzione 162 TESTI - Purves et al.“BIOLOGIA” (Zanichelli) La cellula + L’informazione e l’ereditarietà (oppure “Elementi di biologia e genetica”) - Campbell et al. “BIOLOGIA” (Zanichelli) La chimica della vita e la cellula + La genetica - Curtis et al. “BIOLOGIA” (Zanichelli) Lucidi lezioni: Piattaforma BLACKBOARD (elearning) 03 BIOLOGIA VEGETALE (F80004) DOCENTE Nome e Cognome:Prof. Donato Chiatante E-mail: [email protected] Ufficio: Via Lucini 3, Como CREDITI FORMATIVI Numero = 6 tipo di attività = caratterizzante OBIETTIVI L’obiettivo principale della disciplina è quella di analizzare la morfologia e la fisiologia degli organismi vegetali con particolare riferimento alle angiosperme. SINTESI DEL PROGRAMMA In questo corso saranno presi in considerazione gli organismi vegetali e quindi la prima parte del programma si soffermerà ad analizzare le principali molecole che costituiscono la materia vivente e le loro funzioni. Poi si analizzerà la struttura della cellula vegetale con particolare enfasi per cloroplasti, vacuolo, parete. La struttura e funzione di queste componenti saranno analizzate mettendo in risalto il rapporto tra una cellula vegetale e la luce ed una cellula vegetale e l’acqua. Dalla cellula si passerà alla trattazione dei tessuti vegetali: conduzione, meccanico, trasporto, parenchimatico, meristematico. Dall’istologia si passerà poi all’organografia parlando della costruzione del fusto primario, del passaggio al fusto secondario. Per quanto concerne la radice si parlerà di aspetto esterno, di funzione, e di struttura interna con le radici in struttura primaria e le radici in struttura secondaria. Per quanto concerne la riproduzione sarà trattato il fiore, la fecondazione, la formazione del seme e la trasformazione dell’ovario in frutto. La fisiologia del frutto sarà esaminata prima di trattare la germinazione del seme. TESTI Saranno resi disponibili delle dispense sul sito dell’e-learning al quale tutti gli studenti potranno avere libero accesso 04 BOTANICA SISTEMATICA CON LABORATORIO (F80040) DOCENTE Nome e Cognome: Prof.Antonino Di Iorio E-mail: [email protected] Ufficio:Via Lucini,3 163 CREDITI FORMATIVI Numero = 6 tipo di attività = caratterizzante OBIETTIVI Il corso intende fornire allo studente gli elementi cognitivi per essere in grado di riconoscere i principali taxa di vegetali, comprendendone la diversità di forme, di riproduzione e di sviluppo sulla base di criteri evolutivi e filogenetici. SINTESI DEL PROGRAMMA Saranno trattati i caratteri generali, la biologia, l’ecologia, la sistematica e l’evoluzione dei seguenti taxa: Procarioti: Archaebacteria ed Eubacteria. Fungi: Myxomycota, Oomycota e Eumycota. Licheni. Alghe: Rosse (Rhodophyta), Giallo-Brune (Chlorophyta), Verdi (Chlorophyta) ed altri taxa incertae sedis. Le piante e la colonizzazione della terraferma: Introduzione alle piante terrestri. L'emersione dall'acqua: Transizione evolutiva tra ambiente acquatico e terrestre. Briofite (Anthocerotae, Hepaticae, Musci). Generalità sulle tracheofite; Pteridofite: Psilophyta, Lycophyta, Sphenophyta, Pterophyta. Spermatofite: Caratteri generali, biologia, ecologia, importanza, sistematica, speciazione ed evoluzione delle piante a seme. Gymnospermae: Ginkgophyta, Pinophyta, Cycadophyta, Gnetophyta. Angiospermae: principali ordini e famiglie di Dicotiledoni e Monocotiledoni. Formule e diagrammi fiorali, tipi di frutti. Piante utili e di interesse economico. Identificazione delle specie: chiavi analitiche e loro uso. Preparazione di essiccati per erbario. TESTI Gerola F.M. 1997. Biologia vegetale - sistematica filogenetica. UTET Pignatti S. 1982. Flora d’Italia. 3 volumi. Edagricole. Bologna Pupillo P. 2003. Biologia Vegetale. Zanichelli, Bologna Raven P.H., Evert R.F., Eichhorn S.E. 2002 6° edizione. Biologia delle Piante. Zanichelli, Bologna Strasburger E. 1982. Trattato di Botanica. Delfino Editore, Roma 05 CARTOGRAFIA AMBIENTALE INFORMATIZZATA CON LABORATORIO (F80039) DOCENTE Nome e Cognome: Prof.Stefano Manini E-mail: [email protected] CREDITI FORMATIVI Numero = 6 tipo di attività = di base Vedi insegnamento omonimo attivato presso il Corso di Laurea specialistica in Scienze ambientali. 06.CHIMICA ANALITICA AMBIENTALE (F80032) DOCENTE Nome e Cognome: Prof. Carlo Dossi E-mail: [email protected] 164 Ufficio:Via Castelnuovo Tel: 031-2386235 Pagina WEB: Home Page personale su www.uninsubria.it CREDITI FORMATIVI Numero = 6 tipo di attività = caratterizzante OBIETTIVI Scopo del corso è di fornire allo studente le basi teorico-pratiche relative ai principi di funzionamento delle differenti strumentazioni chimiche e chimico-fisiche per la moderna analisi ambientale. SINTESI DEL PROGRAMMA Partendo dalle basi acquisite con l’insegnamento di Chimica Analitica nell’ambito dell’analisi strumentale, verrà ampliato e completato il panorama dei moderni metodi strumentali per l’analisi ambientale. Si darà particolare importanza ai metodi on-line e insitu. Parte introduttiva La calibrazione degli strumenti: metodi di regressione lineare e non lineare Statistica relativa alle curve di calibrazione: prestazioni strumentali dedotte dalle curve di calibrazione metodi di campionamento, stabilizzazione e pretrattamento del campione analisi di speciazione Tecniche elettrochimiche amperometria metodi voltammetrici e di stripping, per adsorbimento, catalitico e potenziometrico Spettroscopia e spettrometria spettroscopia FTIR (e sue varianti),NDIR,DOAS spettroscopia di assorbimento ed emissione atomica spettrometria di massa (QMS, HRMS, TOF) Tecniche cromatografiche in fase gas e in fase liquida Tecniche strumentali ifenate Principi di base delle tecniche ifenate ICP-MS GC-MS, LC-MS TESTI F.W.Fifield and P.J.Haines, Environmental Analytical Chemistry, Blackie Academic and Professional D.C.Harris, Chimica Analitica Quantitativa,2 Ed. Ital., Zanichelli Testi di consultazione : Skoog, Leary, Chimica Analitica Strumentale, I ed. italiana , EdiSES L.H.Keith, Environmental Sampling and Analysis . A practical guide, CRC Press. 07 CHIMICA ANALITICA CON LABORATORIO (F80008) DOCENTE Nome e Cognome:Prof. Damiano Monticelli E-mail: [email protected] 165 Ufficio: Via Castelnuovo 7 +390312386427 Pagina WEB: http://www3.uninsubria.it/pls/uninsubria/uninsubria_docenti.h_preview?id_doc=P006019 CREDITI FORMATIVI Numero = 8 tipo di attività = caratterizzante OBIETTIVI Il corso fornirà allo studente gli strumenti teorici e pratici necessari per pianificare, eseguire e valutare la qualità di analisi chimiche in campo ambientale. Il corso si articola in lezioni in aula, esperienze di laboratorio e due uscite sul campo. SINTESI DEL PROGRAMMA Scelta del metodo analitico; Metodiche di raccolta, conservazione e attacco chimico del campione; Metodi classici di analisi: metodi gravimetrici e per titolazione (acido base, complessazione, ossido riduzione, precipitazione); Metodi strumentali: generalità, tecniche elettroanalitiche, spettroscopia molecolare nel visibile e nell’ultravioletto, tecniche cromatografiche Metodi statistici per la valutazione dei risultati Le esperienze di laboratorio forniranno gli strumenti pratici necessari per eseguire correttamente analisi chimiche in campo ambientale. Le due uscite sul campo, integrate nel corso, permetteranno allo studente di comprendere le problematiche legate all’attività sul territorio, mettendo in pratica tutte le conoscenze acquisite durante il corso. TESTI S. E. Kegley, J. Andrews, The Chemistry of Water, University Science Book, 1998 F. W. Fifield and P. J. Haines, Environmental analytical chemistry, 2nd edition - Oxford [etc.]: Blackwell science, 2000 08 CHIMICA DELL’AMBIENTE (F80026) DOCENTE Nome e Cognome: Prof. Andrea Pozzi E-mail::[email protected] Ufficio::via Castelnuovo 7, Como, telefono 031-2386442 Pagina web:pagina del Docente nel sito http://w3.ateneo.uninsubria.it/elearning/ CREDITI FORMATIVI Numero = 4 tipo di attività = caratterizzante Vedi insegnamento “Chimica dell’ambiente con laboratorio (Mod.A)” attivato presso il Corso di Laurea Specialistica in Scienze Ambientali. 09 CHIMICA FISICA DELL’AMBIENTE (F80010) DOCENTE Nome e Cognome: Prof.Aldo Gamba E-mail: [email protected] 166 Ufficio:Via Lucini,3 CREDITI FORMATIVI Numero = 6 tipo di attività = di base OBIETTIVI PROGRAMMA Introduzione al corso. La termodinamica all’equilibrio. L’energia, la sua conservazione. L’entalpia. Le transizioni di fase. La regola delle fasi. Punti tripli e punti critici. Miscelamento e smiscelamento delle fasi.Fusione, vaporizzazione, sublimazione. Gli stati standard. La ionizzazione ed il guadagno chimico. Le entalpie di reazione. Le entalpie di legame. L’entalpia di combustione. L’entalpia termodinamica. Il disordine della materia.L’entropia e la seconda legge della termodinamica. Lavoro ordinato e disordinato. La terza legge della termodinamica. Calcolo dell’entropia.L’entropia residua. Calcolo dell’entropia residua di alcune sostanze solide. L’energia libera, lavoro utile. Introduzione alla termodinamica statistica. La legge di distribuzione di Boltzmann. La funzione di partizione Q. La dipendenza di Q dalla temperatura. I contributi traslazionale rotazionale, vibrazionale ed elettronico della funzione Q. Derivazione dell’ energia interna di un sistema in termini di della funzione di partizione. Capacità termiche, entalpia, energia espresse in termini di Q. L’energia libera G espressa in funzione di Q. Derivazione della costante di equilibrio. Discussione e significato dell’energia libera di reazione. Il calcolo di alcune grandezze termodinamiche mediante la funzione di partizione. I principi fondamentali della spettroscopia. Le spettroscopie di risonanza magnetica nucleare (NMR) e le tecniche Laser. La termodinamica non all’equilibrio. L’equazione di Fick. Il trasporto di materia, energia, momento. L’equazione della diffusione: la seconda equazione di Fick. Esempi di moti diffusionali. Applicazione della termodinamica allo studio di problemi ambientali. Entalpie energia libere, potenziale chimico ed entropia. L’entropia di fase. Calcolo di un equilibrio di reazione. L’equazione Clausius-Clapeyron. Esempi di fasi minerali. Le attivita’ e le fugacita’. I loro stati standard G. I diversi tipi di stati standard. Reazioni includenti fasi fluide. I gas non perfetti. Studio dell’equilibrio A+B = C+D. I sistemi a molti componenti. L’entropia di mescolamento. Soluzioni solide: comportamento non ideale. Le soluzioni regolari. Le fasi fluide ideali e reali. I silicati fusi. Fusione di sistemi ad un componente. Fusione di sistemi a molti componenti. Relazioni tra attivita’e composizione. Le proprieta’ di mescolamento. Il comportamento dei componenti in tracce. La legge di Henry. 167 I coefficienti di distribuzione. Modelli di cristallizzazione. I coefficienti di distribuzione apparenti. Esercitazioni sul calcolo della linea di equilibrio in reazioni con componenti puri coinvolgenti fasi fluide. Geotermometri e geobarometri. Strumenti per valutare l’evoluzione ignea. Esempi di geobarometri e geotermometri di utilita’ pratica. L’acqua. Le proprieta’ chimico fisiche. Breve storia dell’acqua. Le tecniche di simulazione al calcolatore. TESTI P.Atkins, J. De Paola - “Atkins’ Physical Chemistry”, Oxford University Press, Oxford, ottava edizione,2006. B. J. Wood, D.G. Fraser “Elementary Thermodynamics for Geologists” Oxford University Press, Oxford 1978 10 CHIMICA GENERALE ED INORGANICA (F80002) DOCENTE Nome e Cognome: Prof.Angelo Maspero E-mail: [email protected] Ufficio:Via Castelnuovo,7 CREDITI FORMATIVI Numero = 6 tipo di attività = di base OBIETTIVI Il corso ha come obiettivo quello di fornire agli studenti le conoscenze di base della chimica generale, con riferimento alla struttura atomica della materia, al legame chimico, alle reazioni chimiche e alle proprietà acido-base e ossidoriduttive degli elementi chimici e dei loro principali composti. Inoltre particolare attenzione sarà rivolta agli aspetti termodinamici e cinetici dell’equilibrio chimico. SINTESI DEL PROGRAMMA Definizione di materia e dei suoi stati principali di aggregazione. Definizione di elemento, atomo, composto. Massa molare. Formula minima e molecolare. Modelli atomici di Thompson e di Rutherford. Definizione di isotopo. L’atomico di Bohr, i numeri quantici e il concetto di orbitale atomico. Il principio dell’Aufbau. Le proprietà periodiche raggi atomico, ionico, energie di ionizzazione, affinità elettroniche, elettronegatività. Il legame ionico, energia reticolare; il ciclo di Born-Haber. Il legame covalente. Le formule di Lewis. Teoria VSEPR.. Modello dell’orbitale ibrido di legame. Legame ad idrogeno. Proprietà colligative. Legge dei gas perfetti. Composizione percentuale, concetto di mole. Rapporti ponderali nelle reazioni chimiche. Reagente limitante. Resa di una reazione. Espressione della concentrazione di una soluzione. Diluizione delle soluzioni. Numero di ossidazione e bilanciamento delle reazioni redox. Equivalente chimico e normalità. Primo principio della termodinamica. Trasformazioni spontanee. Secondo principio della termodinamica. Entropia. Terzo principio della termodinamica. Variazioni di entropia nell’ambiente. Energia libera standard di reazione. Reazioni all’equilibrio. Legge di azione di massa. Costanti di reazione. Equilibri eterogenei. Il principio di Le Chatelier. Velocità di reazione. 168 Equazione di velocità. Equazione di Arrhenius. Teoria delle collisioni. Il complesso attivato. I catalizzatori. Acidi e basi: teorie di Arrhenius, Broensted e Lowry, Lewis. Equilibri acidobase. Equilibri di auto-ionizzazione. Costanti di ionizzazione acida e basica. Acidi e basi forti, acidi e basi. Concetto di pH. Acidi poliprotici. Sali. Soluzioni tampone. Prodotto di solubilità. La pila Daniell. Potenziali di cella e semicella. Potenziali standard. Equazione di Nernst. Corrosione. Elettrolisi. TESTI P.W.Atkins, General Chemistry, Edizioni Scientific American Books (trad. Zanichelli) 11 CHIMICA ORGANICA AMBIENTALE (F80029) DOCENTE Nome e Cognome: Prof. Tiziana Benincori E-mail: [email protected] Ufficio:Via Castelnuovo,7 CREDITI FORMATIVI Numero = 6 tipo di attività = caratterizzante OBIETTIVI Il corso di Chimica Organica Ambientale è composto dal corso di elementi di chimica organica e da un altro modulo di 3 crediti in cui si ridiscutono i gruppi funzionali in termini di reattività. SINTESI DEL PROGRAMMA Introduzione alle reazioni organiche: scissione eterolitica ed omolitica del legame covalente. Principali tipi di reazioni in chimica organica: definizione di reazioni di addizione, sostituzione, eliminazione e trasposizioni, ossidazioni e riduzioni. Acidi e basi. Introduzione ai meccanismi di reazione: diagramma energetici per una reazione a due stadi. Reazioni radicaliche. Addizione elettrofila a legami multipli carbonio-carbonio. Sostituzione elettrofila aromatica.Addizione nucleofila a composti carbonilici. Sostituzione nucleofila acilica. Sostituzione nucleofila a carbonio saturo. Reazione di eliminazione. TESTI Nessun testo obbligatorio. Testo consigliato: Fondamenti di Chimica Organica – John McMurry- Ed. Zanichelli 12 COMUNICAZIONE AMBIENTALE (F80025) DOCENTE Nome e Cognome: Prof. Federico Aligi Pasquarè E-mail:[email protected] Ufficio:Via Lucini,3 CREDITI FORMATIVI Numero = 3 tipo di attività = caratterizzante 169 PROGRAMMA Storia delle maggiori catastrofi naturali: A) Eruzioni vulcaniche; B) Terremoti, maremoti; C) Alluvioni, frane. Storia dei maggiori incidenti tecnologici: A) Chimici; B) Nucleari. La percezione del rischio naturale e tecnologico: teorie psicologiche e sociologiche. La Comunicazione del rischio: origini e settori di intervento. I conflitti ambientali e le scorie nucleari: l’esempio di Scanzano Jonico. I conflitti ambientali e le energie rinnovabili: il caso dell’energia eolica. Analisi dell'informazione sul rischio tecnologico da parte dei mass media della carta stampata. Analisi dell'informazione sul rischio naturale da parte dei mass media della carta stampata. TESTI Valentini G., Analisi e comunicazione del rischio tecnologico, Liguori Editore, Napoli Lapierre, D., Mezzanotte e cinque a Bophal, Arnoldo Mondadori Editore. Merlin, T., Sulla pelle viva, Cierre Edizioni. 13 DIRITTO DELL’AMBIENTE (F80017) CREDITI FORMATIVI Numero = 5 tipo di attività = affine ed integrativa OBIETTIVI Formare gli strumenti per la lettura e la interpretazione del diritto sell’ambiente. SINTESI DEL PROGRAMMA Brevi Cenni di diritto amministrativo - Introduzione al diritto dell’ambiente – Il diritto dell’ambiente nella comunità internazionale e nella UE – I diversi settori di tutela – I soggetti – Gli strumenti – Le sanzioni. TESTI Introduzione al diritto dell’ambiente – Il Codice dell’Ambiente GIUFFRE’ (ultima edizione)(facoltativo) – Verranno inoltre distribuite delle dispense ad integrazione o aggiornamento del testo di base. 14 ECOLOGIA GENERALE ED APPLICATA (F80012) DOCENTE Nome e Cognome:Prof. Antonio Di Guardo E-mail: [email protected] Ufficio: Via Castelnuovo 7 CREDITI FORMATIVI Numero = 8 tipo di attività = caratterizzante SINTESI DEL PROGRAMMA Ecologia generale:definizioni di ecologia e cenni introduttivi. Ecologia e problemi globali. lnterazione tra esseri viventi e ambiente: ipotesi Gaia e suoi sviluppi. Le leggi della termodinamica in ecologia. La radiazione solare e i flussi di energia negli ecosistemi. 170 Ciclo dell’acqua e cicli biogeochimici degli elementi (C, N, P, S).. Produzione primaria e ruolo degli autotrofi. Reti trofiche e piramidi ecologiche. Piramidi delle biomasse. Organismi e ambiente: habitat, nicchia, strategie di adattamento degli organismi animali e vegetali alle condizioni ambientali. Fattori limitanti. Caratteristiche strutturali e dinamiche delle popolazioni. Metodi di campionamento. Interazioni tra specie. Comunità biologiche. Biodiversità. Organismi bioindicatori nel controllo ambientale. Il concetto di ecosistema come unità funzionale di studio in ecologia. Ecosistemi naturali e artificiali. Le successioni. I biomi. Ecologia applicata: costi ambientali dello sviluppo tecnologico. Crescita demografica e fabbisogni energetici. Il cambiamento climatico globale e la riduzione dello strato di ozono. Attività antropiche e conseguenze ecologiche: inquinamento dell’aria, dell’acqua e del suolo. Il problema del particolato urbano. L’eutrofizzazione delle acque. Le piogge acide. I siti contaminati. Cenni di dinamica degli inquinanti. Bioaccumulo degli inquinanti Agricoltura: la rivoluzione verde e sue conseguenze, problematiche relative all’uso di fertilizzanti e di pesticidi, alternative ecocompatibili, agricoltura biologica, lotta biologica. Energia: fonti energetiche rinnovabili e non rinnovabili, il risparmio energetico. Insediamenti civili e industriali (BOD, COD, molecole di sintesi). Depurazione delle acque di scarico GIS (sistemi informativi geografici) e loro importanza nell’ecologia applicata. TESTI Bullini, Pignatti, Virzo (1998) Ecologia generale, , UTET, Torino. Cunningham W.P., Cunningham M.A., Woodworth Saigo B. (2004) Fondamenti di ecologia, McGraw-Hill, Milano Cunningham W.P., Cunningham M.A., Woodworth Saigo B. (2004) Ecologia applicata, McGraw-Hill, Milano Odum E.P., Barrett G.W.(2007) Fondamenti di ecologia, , Piccin, Padova. Provini A., Galassi S., Marchetti R. (Eds) Ecologia applicata,. CittàStudi Edizioni, UTET, Torino, 1998 15 ECONOMIA DELL’AMBIENTE (F80009) DOCENTE Nome e Cognome: Prof.Massimo Di Domenico E-mail: [email protected] CREDITI FORMATIVI Numero = 5 tipo di attività = affine ed integrativa OBIETTIVI Il corso si propone di affrontare le principali tematiche ambientali considerando le criticità e gli strumenti d’intervento secondo l’approccio economico. Il corso, di durata annuale, è suddiviso in due parti: nella prima verranno impartite le principali nozioni economiche necessarie per comprendere il sistema di mercato; nella seconda verranno specificatamente trattate le problematiche ambientali applicando le nozioni economiche di base apprese. 171 SINTESI DEL PROGRAMMA Prima parte Microeconomia: ambito e strumenti di analisi Comportamento del consumatore: gusti e preferenze; utilità, curve d’indifferenza e vincolo di bilancio; domanda individuale e di mercato; surplus del consumatore e del produttore; elasticità della domanda. Teoria dell’impresa: produzione e impresa; fattori di produzione; ricavo marginale; costi fissi e costi variabili; funzione e stadi della produzione; tecnologia e combinazione ottimale dei fattori di produzione; economia e diseconomie di scala; livello ottimale di produzione; combinazione ottimale tra prodotti. Forme di mercato: concorrenza perfetta e benessere sociale; altre forme di mercato (monopolio, oligopolio). Equilibrio di mercato: determinazione dell’equilibrio di mercato; scatola di Edgeworth; equilibrio paretiano; benessere sociale. Seconda parte Introduzione all’economia dell’ambiente Pensiero economico e ambiente; economia e politiche ambientali; ambiente, mercato e intervento pubblico; caratteristiche e valore economico dei beni ambientali; misurazione del valore economico dei beni ambientali; sviluppo sostenibile; strumenti economici per le problematiche ambientali (standard, tassazione, sussidi, depositi rifondibili, permessi trasferibili); cenni di problematiche ambientali globali (Protocollo di Kyoto, sistema europeo dei permessi per le emissioni di CO2). TESTI –Panella Giorgio (2002), Economia e politiche dell’Ambiente, Carocci editore, oppure –Pearce D.W. e Turner R.K.(2002), Economia delle risorse naturali e dell’ambiente, Il Mulino. Si rimanda alla piattaforma e-learning per ulteriori informazioni sul corso e sui materiali adottati. 16 ECOTOSSICOLOGIA CON LABORATORIO (F80031) DOCENTE Nome e Cognome:Prof. Antonio Di Guardo E-mail: [email protected] Ufficio: Via Castelnuovo 7 CREDITI FORMATIVI Numero =6 tipo di attività = caratterizzante OBIETTIVI Il corso si propone di fornire allo studente strumenti per comprendere: (1)i processi che regolano la distribuzione e le concentrazioni che gli inquinanti raggiungono nell’ambiente (2) gli effetti sugli esseri viventi che possono derivare da tali concentrazioni. Queste parti (studio dell’esposizione e degli effetti) verranno integrate nella valutazione del rischio chimico. 172 SINTESI DEL PROGRAMMA Modulo A:Modulo di Ecotossicologia: definizioni e inquadramento nel contesto delle altre discipline. Differenze fra tossicologia ed ecotossicologia. La valutazione del rischio ecologico (ERA). Studio degli effetti: basi di tossicologia (assorbimento, distribuzione, escrezione e metabolismo). Principi e metodi per saggi di tossicità. Saggi ecotossicologici di laboratorio: illustrazione dei principali test per l’ambiente acquatico e terrestre. Bioindicatori e biomarkers. Valutazioni tossicologiche e criteri di qualità. Miscele di tossici. Studio dell’esposizione: monitoraggio ambientale: vantaggi e svantaggi. Strategia a cinque stadi per la valutazione delle molecole. Classificazione delle molecole. Studio delle emissioni: modalità e stima delle emissioni, Toxic Release Inventory (TRI) e EPER. Processi di ripartizione, diffusione e trasporti di massa. Bioconcentrazione, biomagnificazione e bioaccumulo. Degradazione biotica e abiotica. Modelli di esposizione. Esempi di modelli: EQC, ChemCAN, SoilFug, AquaWeb, Dyna Model. EUSES. Modelli di dispersione per l’aria. Esempi di modellizzazione su casi reali. GIS e modellistica. Valutazione del rischio chimico: valutazione degli effetti e dell’esposizione. Valutazione del pericolo. Caratterizzazione e classificazione del rischio. Gestione del rischio chimico. Modulo B:Modulo di Laboratorio: Esposizione: stima e misura dei parametri per i modelli: metodi di calcolo manuali e con software. Il programma EPIWIN e i metodi QSARs. Costruzione ed applicazione di modelli. I modelli dell’Unione Europea: EUSES e il progetto FOCUS. Esercitazioni al computer con applicazione di diversi modelli ad alcuni scenari. Effetti: i test in ecotossicologia: introduzione ed illustrazione dei principali test. Messa a punto di test acuti su organismi terrestri ed acquatici. Controllo di qualità: concentrazioni di esposizioni nominali e verifica sperimentale in laboratorio. Valutazione statistica dei risultati. Applicazione di modelli per la previsione della tossicità: vantaggi esvantaggi. Valutazione del rischio chimico: White Paper, (TGD) e REACH. Esercitazione pratica di valutazione del rischio. La valutazione del rischio ecologico (ERA): applicazioni numeriche. TESTI Vighi M., Bacci E. (Eds) (1998): Ecotossicologia, UTET, Torino, p.237. Schüürmann G, Markert B. (1998) Ecotoxicology, Wiley, p. 900 Mackay D. (2002) Multimedia Environmental Models: the fugacity approach, Lewis Publishers, 2nd ed. 17 ELEMENTI DI CHIMICA ORGANICA (F80015) DOCENTE Nome e Cognome: Prof. Tiziana Benincori E-mail: [email protected] Ufficio:Via Castelnuovo,7 CREDITI FORMATIVI Numero = 3 tipo di attività = caratterizzante Vedi insegnamento “Chimica organica ambientale” del medesimo Corso di Laurea. 173 18 FISICA GENERALE (F80006) DOCENTE Nome e Cognome: Prof. Maurizio Martellini E-mail: [email protected] Ufficio: Via Valleggio,11 CREDITI FORMATIVI Numero = 6 tipo di attività = di base PROGRAMMA Meccanica Grandezze fisiche, la loro composizione e misura. Moti rettilinei. Moto in due e tre dimensioni. Moto circolare. Le leggi della dinamica. Energia cinetica e lavoro. Energia potenziale e conservazione dell’energia. Forze conservative e forze d’attrito. Forze gravitazionali e forze elastiche. Moto dei gravi. Sistemi di punti materiali. Quantità di moto e conservazione della quantità di moto. Termodinamica Temperatura e calore. Equilibrio termico. La dilatazione termica. Leggi di stato dei gas perfetti. Lo zero assoluto. Temperatura e velocità quadratica media. Calori specifici molari. 1° principio della termodinamica. Ciclo termodinamico e suo rendimento. Ciclo di Carnot. Entropia e 2° principio della termodinamica. Fluidodinamica Fluidi ideali e fluidi reali. Legge di Stevino. Principi di Pascal e di Archimede. Equazione di continuità. Equazione di Bernoulli. Fluidi viscosi. Legge di Poiseulle. Forze di trascinamento viscoso e legge di Stokes. Tensione superficiale. Legge di Borelli-Jurin per i capillari e di Laplace per le membrane. Elettromagnetismo Carica elettrica e conservazione della carica elettrica. Conduttori ed isolanti. Legge di Coulomb. Campo elettrico. Linee di forza di un campo elettrico. Flusso del campo e Legge di Gauss. Potenziale elettrico. Capacità elettrica e condensatori. Corrente elettrica. Resistenza e legge di Ohm. Campi magnetici e correnti elettriche. Induzione, induttanza. Equazioni di Maxwell. Approfondimenti su tematiche globali Le leggi fisiche dell’effetto serra. Variabili fisiche e modelli di clima. L’approvvigionamento energetico, forme di produzione e stima delle risorse. TESTI D. Halliday, R. Resnick, J. Walker, “Fondamenti di FISICA”, 4° edizione, Casa Editrice Ambrosiana 19 FITOGEOGRAFIA (F80021) 174 DOCENTE Nome e Cognome: Prof.Antonino Di Iorio E-mail: [email protected] Ufficio:Via Lucini,3 CREDITI FORMATIVI Numero = 5 tipo di attività = caratterizzante OBIETTIVI Il corso mira a fornire la conoscenza dei fattori ambientali e biotici determinanti per la presenza delle piante, e delle diverse strategie adattative sviluppate rispetto a tali fattori. La Fitogeografia si occupa di indagare le relazioni attuali e passate che si stabiliscono tra la vegetazione e l’ambiente e che ne determinano la distribuzione attuale. PROGRAMMA Concetto di flora e di vegetazione. Corologia: Areale – tipi di areale, loro caratteristiche e fattori che ne determinano la forma e l’estensione. Variazione degli areali. Gruppi corologici – Origine, distribuzione in Italia e in regione. Endemismo. Diversità floristica – nel globo, in Europa e in Italia. Forme biologiche – distribuzione nel globo, in Italia e nella regione; Forme di crescita. Corologia e tassonomia – Centro di differenziazione e centro d’origine. Storia delle flore –Il terziario. Le glaciazioni nel globo, in Europa e in Italia. Effetti delle glaciazioni sulla flora europea e italiana. Il postglaciale – effetti sulla flora e vegetazione. Conclusioni sulla storia delle flore. Relitti tassonomici e geografici (terziari, glaciali e postglaciali). La vegetazione dei grandi biomi terrestri - foreste, savane, steppe, praterie, deserti, tundre, spiagge, mangrovie, torbiere. Regni floristici, regioni e sottoregioni floristiche europee, italiane e regionali. La distribuzione altitudinale della vegetazione italiana: fasce di vegetazione. Fitocenologia. Caratteri della vegetazione: fisionomia e composizione floristica. Struttura, analisi e rilevamento della vegetazione. Dinamismo della vegetazione. Relazioni tra clima e vegetazione. TESTI Pignatti S. 1995. Ecologia Vegetale. UTET, Torino Pignatti S. 1994. Ecologia del Paesaggio. UTET, Torino Strasburger E. 1982. Trattato di Botanica. Delfino Editore, Roma Zunino M. e Zullini A. 2004. Biogeografia: la dimensione spaziale dell’evoluzione. Casa Editrice Ambrosiana 20.FONDAMENTI DI INFORMATICA (F80005) DOCENTE Nome e Cognome: Prof.Maurizio Monticelli CREDITI FORMATIVI Numero = 4 tipo di attività = di base 175 21 GEOGRAFIA CON LABORATORIO (F80007) DOCENTE Nome e Cognome: Prof.Federico Aligi Pasquarè E-mail: [email protected] Ufficio:Via Lucini,3 CREDITI FORMATIVI Numero = 8 tipo di attività = caratterizzante SINTESI DEL PROGRAMMA Il Sole e Sistema Solare Il Sole. Struttura: nucleo, zona convettiva, radiativa, fotosfera, cromosfera, corona. Strutture superficiali: granulazioni, macchie solari; brillamenti. Tempeste magnetiche. Aurore polari. Processi di produzione e trasporto dell’energia solare. Il Sistema Solare: caratteristiche e teorie sulla formazione. Cenni di planetologia. I corpi minori del Sistema Solare. Asteroidi, comete. Tipi di meteoriti. Impatti meteoritici nella storia terrestre ed estinzioni di massa. La Luna: struttura, teorie sulla formazione. Forma e moti della Terra Moto di rivoluzione: cenni storici. Copernico, Galileo, Brahe, Keplero. Proprietà geometriche dell’ellisse, leggi di Keplero. Periodo di rivoluzione. Moto di rotazione: il pendolo di Foucault. Direzione e inclinazione dell’asse di rotazione. Giorno solare, giorno sidereo. Effetto Coriolis. Legge di Ferrel. Elementi di gravimetria Forza di gravità. La legge di Newton della gravitazione universale. L’accelerazione di gravità. Misure di gravità. Correzione delle misure di gravità. Anomalie gravimetriche. Cenni sull’isostasia. Modelli di Airy e Pratt. Magnetismo terrestre Breve storia delle conoscenze. Campo magnetico terrestre. Teoria di Bullard. Intensità, inclinazione, declinazione. Variazioni del campo magnetico terrestre. Magnetizzazione delle rocce: diamagnetismo, paramagnetismo, ferromagnetismo. Paleomagnetismo: magnetizzazione residua, inversioni del campo magnetico terrestre, scala cronologica delle inversioni. Flusso di calore Sorgenti esterne ed interne di energia. Conduzione e convezione. Gradiente geotermico. Misurazioni del gradiente geotermico sulle terre emerse e in mare. Distribuzione globale del flusso di calore: aree oceaniche e aree continentali. Energia geotermica. Il vulcanismo. Sismologia e struttura interna della Terra Onde sismiche: tipi e parametri. Distribuzione delle velocità sismiche all’interno della Terra. Proprietà fisiche e struttura sismica dell’interno della Terra. Terremoti: distribuzione, meccanismi, energia e magnitudo, intensità. Scala Richter, Scala Mercalli. Generalità sugli tsunami. Paleoclimatologia Variazioni climatiche: evidenze geologiche dell’evoluzione climatica e dei cambiamenti climatici globali. Cause atmosferiche, astronomiche e geodinamiche dei cambiamenti 176 climatici. Ricostruzione del record climatico dell’Olocene con metodi paleontologici e geochimici. LABORATORIO di CARTOGRAFIA Sistemi di riferimento geografici Storia delle conoscenze. Il metodo di Eratostene. Ellissoide, Sferoide, Geoide. La misura dell’arco di meridiano. Divisioni della superficie della Terra. Reticolato geografico. Coordinate geografiche. Sistemi di rappresentazione della superficie terrestre Definizione di carta geografica. Tipi e proprietà delle carte geografiche. Proiezioni cartografiche. La scala. Contenuto di una carta topografica: elementi sistematici ed editoriali, elementi geodeticotopografici, elementi del paesaggio naturale, elementi antropici. Sistema Cartografico Internazionale e Cartografia Italiana. Applicazioni topografiche Misura di distanze e di aree. Determinazione della quota di un punto. Determinazione di coordinate geografiche e chilometriche. Costruzione di un profilo topografico. Orientamento della carta. Lettura delle carte topografiche. Applicazioni di interesse ambientale Morfometria dei reticolati idrografici: parametri idrografici, definizione di bacini idrografici. Determinazione di pendenza ed inclinazione. Cartografia tematica e cartografia ambientale. Accenno ai Sistemi Informativi Geografici (GIS). TESTI Casati P. - Scienze della Terra. vol. 1: Elementi di Geologia generale - Città Studi Edizioni, Milano, 1996. Aruta L., Marescalchi P. - Cartografia. Lettura delle carte - Dario Flaccovio Ed., Palermo, 1985. Testi di consultazione ed approfondimento Gasparini P., Mantovani M. - Fisica della Terra solida - Liguori, Napoli, 1984 Strahler A.N. - Geografia fisica - Piccin, Padova Press F., Siever R. - Introduzione alle Scienze della Terra - Zanichelli, Bologna 22.GEOLOGIA E LABORATORIO DI LITOLOGIA (F80014) DOCENTE Nome e Cognome: Prof.Silvana Martin E-mail: [email protected] Ufficio:Via Lucini,3 CREDITI FORMATIVI Numero =6 tipo di attività = caratterizzante OBIETTIVI L’insegnamento di Geologia e Laboratorio di Litologia si propone di trasmettere le nozioni basilari inerenti ai materiali che costituiscono la Terra, ovvero i minerali e le rocce. Nel corso verrà discusso il concetto di minerale, le caratteristiche che contraddistinguono i diversi minerali e la loro classificazione, saranno descritte le diverse tipologie di rocce con riferimento agli ambienti petrogenetici in cui si formano. 177 SINTESI DEL PROGRAMMA Mineralogia. Definizione di minerale. Proprietà fisiche scalari e vettoriali dei minerali. Struttura reticolare dei minerali. Concetti di polimorfismo e soluzione solida. La morfologia dei cristalli. Le leggi fondamentali della cristallografia. La simmetria nei cristalli: elementi di simmetria e grado di simmetria. I sistemi cristallini. Elementi di simmetria del campo del discontinuo. Mineralogia sistematica, origine e usi dei principali: elementi nativi, solfuri, solfosali, aloidi, ossidi e idrossidi, carbonati, borati, solfati, fosfati, wolframati, silicate (nesosilicati, sorosilicati, ciclosilicati, inosilicati, fillosilicati, tectosilicati) e minerali di origine organica. Le proprietà ottiche dei minerali e le indicatrici ottiche. Il funzionamento del microscopio ottico a luce trasmessa. Visione di alcuni campioni macroscopici della collezione didattica e di sezioni sottili al microscopio ottico. Le rocce. Le rocce magmatiche intrusive: composizione, tessitura e classificazione. Cristallizzazione di equilibrio e cristallizzazione frazionata. Le rocce magmatiche effusive: composizione, tessitura e classificazione. Modalità di messa in posto. Le rocce piroclastiche. Le rocce sedimentarie: classificazione e processi che le originano. Le rocce metamorfiche: tessiture, composizione, protoliti, nomenclatura. Grado metamorfico e facies metamorfiche. Descrizione e riconoscimento delle rocce mediante la visione di campioni. Le meteoriti: significato, origine e composizione mineralogica. I materiali che costituiscono la Terra. Struttura sismica e caratteristiche fisico-chimiche degli involucri terrestri. I principali ambienti geodinamici e i processi petrogenetici che li caratterizzano. TESTI Mottana et al. - ‘Minerali e Rocce’ – A. Mondatori Editore 23.GEOPEDOLOGIA (F80024) DOCENTE Nome e Cognome: Prof.Luigina Vezzoli E-mail: [email protected] Ufficio:Via Lucini,3 Como CREDITI FORMATIVI Numero = 3 tipo di attività = caratterizzante 24. IGIENE INDUSTRIALE (F80016) DOCENTE Nome e Cognome: Prof.Domenico Cavallo E-mail: [email protected] Ufficio:Via Lucini,3 CREDITI FORMATIVI Numero = 6 tipo di attività = affine ed integrativa PROGRAMMA 178 Introduzione Medicina del lavoro, cenni storici. Esempi di intossicazioni e malattie professionali. Ruolo dell’igiene industriale. Principi generali Tossicologia professionale. Limiti di esposizione. Strategie d’intervento. Agenti di rischio negli ambienti di lavoro. Agenti chimici: definizione, stato fisico, sorgenti, occorrenza, ecc. Agenti fisici: definizione. Livelli ambientali, sorgenti, occorrenza, ecc. Agenti biologici: definizione, livelli ambientali, sorgenti, occorrenza, ecc. Misura degli agenti di rischio negli ambienti di lavoro. Metodologia di campionamento ed analisi e criteri di valutazione dell’esposizione agli agenti chimici. Metodologia di rilevazione e misura e criteri di valutazione dell’esposizione agli agenti fisici. Metodologia di campionamento ed analisi e criteri di valutazione dell’esposizione agli agenti biologici. Prevenzione e protezione. Dispositivi di protezione collettiva. Dispositivi di protezione individuale. Sistemi di protezione ambientale. Ventilazione industriale. Sistemi di ventilazione generali. Sistemi di ventilazione puntuali e diffusi. Sistemi di aspirazione localizzata. Legislazione degli ambienti di lavoro regionale, nazionale e comunitaria. 25.ISTITUZIONI DI MATEMATICHE (F80001) DOCENTE Nome e Cognome: Prof.Franco Cazzaniga E-mail: [email protected] Ufficio: Dipartimento di Scienze della Cultura, Politiche e Informazione, Via Carloni, 78 Como CREDITI FORMATIVI Numero = 6 tipo di attività = di base Vedi insegnamento “Matematica “ attivato presso il Corso di Laurea triennale in Chimica e Chimica industriale. 26. LABORATORIO DI ECOLOGIA (F80020) DOCENTE Nome e Cognome:Prof. Roberta Bettinetti E-mail: [email protected] Ufficio:Via Castelnuovo,7 CREDITI FORMATIVI Numero = 3 tipo di attività = caratterizzante 179 PROGRAMMA Il corso intende applicare le conoscenze dell’ecologia di base e applicata allo studio di un ecosistema terrestre. L’ecosistema suolo verrà analizzato sia relativamente alle caratteristiche chimico-fisiche dell’habitat sia per le sue componenti biologiche di per sè e per il loro contributo alla pedogenesi. Alcune lezioni teoriche relative alle principali caratteristiche dei suoli, ai processi che stanno alla base della ritenzione idrica e dell’osigenazione e agli organismi animali verranno completate da esperienze in laboratorio e in “campo” rivolte alla determinazione dei principali parametri chimico-fisici del suolo e alla cattura e al riconoscimento della pedofauna. Obiettivo principale del corso è quello di fornire gli strumenti di tipo chimico-fisico e biologico utili per poter discriminare tra lo stato di naturalità e l’influenza delle attività antropiche sui suoli TESTI (consigliati) Andena T. 2001. Leggere il territorio. Geopedologia ed ecologia. Markes Editore. Angelini P., Fenoglio S., Isaia M., Jacomini C., Migliorini M., Morisi A. 2002. Tecniche di biomonitoraggio della qualità del suolo (disponibile in internet) APAT. 2004 Guida tecnica su metodi di analisi per il suolo e i siti contaminati utilizzo di indicatori biologici ed ecotossicologici (disponibile in internet) Cavalli C. 2007. Ecologia e geopedologia - Il suolo – il territorio – l’uomo e l’ambiente. Hoepli Editore. Articoli scientifici e divulgativi distribuiti a lezione 27 LABORATORIO DI GEOLOGIA (F80023) DOCENTE Nome e Cognome: Prof.Alessandro Michetti E-mail: [email protected] Ufficio:Via Lucini,3 CREDITI FORMATIVI Numero = 8 tipo di attività = caratterizzante PROGRAMMA Materiali, metodi e strumenti della geologia per l’ambiente. Principi, metodi ed esperienze di acquisizione ed elaborazione di parametri naturali e antropici di interesse ambientale su sedimenti, rocce e suoli. Interpretazione delle strutture geologiche osservate e comprensione dei processi che avvengono sulla superficie terrestre. Interpretazione delle coperture aerofotografiche stereoscopiche. Metodi di rappresentazione lettura ed interpretazione grafica dei dati: diagrammi di variazione, mappe e rappresentazione in pianta di dati territoriali, standardizzazione dei dati, simbologia e legenda. Geologia del sistema idrologico continentale. Elementi del sistema idrologico continentale: precipitazioni meteoriche, acque superficiali, corsi d’acqua, sorgenti, ghiacciai, bacini lacustri, acque sotterranee. Processi del sistema idrologico continentale: alimentazione, infiltrazione, deflusso. Bacini lacustri: caratteristiche e processi fisici, idrologici, idrodinamici e chimici del bacino sommerso e delle coste. 180 Depositi lacustri. I grandi laghi alpini. Risposte alle perturbazioni naturali ed indotte dall’uomo. Variabilità e fattori di scala nei processi naturali. Il ruolo della Geologia nella protezione dell’ambiente. Pericolosità, Vulnerabilità, Rischio. La caratterizzazione della componente ambientale dei rischi naturali. Elementi di sitologia: criteri geologici per la realizzazione di un impianto a rischio rilevante e implicazioni metodologiche. Indicatori stratigrafici e geomorfologici per la ricostruzione dell’evoluzione paleoambientale di un’area, definizione delle tendenze evolutive dei processi fisici in atto, pianificazione del territorio. Valutazione del significato e del condizionamento delle caratteristiche e dei processi geologici di un territorio (quali litologia, tettonica, sismicità, erosione, alterazione, idrologia, acque sotterranee) sull’ambiente umano e sulle sue attività. Il corso prevede esercitazioni per la lettura delle carte geologiche e l’esecuzione di profili geologici; l’apprendimento in laboratorio e sul terreno delle nozioni elementari per il riconoscimento dei minerali, delle rocce, e per la cartografia delle formazioni geologiche, con particolare riferimento ai depositi recenti e ai suoli; l’interpretazione geomorfologia delle fotografie aeree tramite stereoscopio; l’apprendimento delle nozioni elementari per la misura della giacitura dei piani di stratificazione, e per il rilevamento delle strutture sedimentarie e tettoniche presenti in una roccia. TESTI Testo di riferimento: Trevisan L. e Giglia G. Introduzione alla Geologia, Pacini Editore. Testi di consultazione reperibili in biblioteca Brian J. Skinner & S. Porter, The dynamic earth: An introduction to physical geology, Fourth Edition, John Wiley & Sons, Inc., New York. Accordi B., Lupia Palmieri E., Parotto M., Il Globo Terrestre e la sua evoluzione, Zanichelli. B. D’Argenio, F. Innocenti, F.P. Sassi, Introduzione allo studio delle rocce, UTET. A. Bosellini, E. Mutti, F. Ricci Lucchi, Rocce e successioni sedimentarie, UTET. 19 Giugno 1996: Alluvione in Versilia e Garfagnana: un caso di studio, A cura di Renzo Rosso e Leonello Serva, ANPA ; ARPAT, 1998. Franco Ricci Lucchi, La Scienza di Gaia: Ambiente e Sistemi Naturali visti da un Geologo, Bologna, Zanichelli, 1996. Alessandro M. Michetti, Paleosismologia e pericolosità sismica: stato delle conoscenze ed ipotesi di sviluppo, Rendiconti GNDT, Roma. Gilbert Castany, Idrogeologia: principi e metodi - Palermo : Flaccovio, 1985. Mottana, A., Crespi, Liborio, Minerali e rocce, Mondadori. Comerci V., ed., Seismically Induced Ground Ruptures and Large Scale Mass Movements APAT - INQUA Sub-Commission on “Paleoseismology”, Working Group on “Mountain Building”, Field Excursion and Meeting, 21-27 September, 2001, Field Trip Guide Book., Atti APAT, 4/2002, 35-56, Roma, ISBN 88-448-0063-2; scaricabile online dal sito APAT www.apat.it, ove sono anche disponibili altre monografie di interesse per il corso 28 LABORATORIO DI METODOLOGIE BIOLOGICHE (F80028) DOCENTE Nome e Cognome:Prof.Elisabetta Zanardini E-mail:[email protected] Ufficio:Via Lucini,3 181 CREDITI FORMATIVI Numero = 4 tipo di attività = caratterizzante OBIETTIVI Nel corso verranno illustrati principi ed applicazioni delle tecniche comunemente utilizzate nel laboratorio biologico. Verranno illustrate metodologie che si basano su microscopia ottica, centrifugazione, elettroforesi, tecniche di immunochimica e di biologia molecolare. SINTESI DEL PROGRAMMA Principi generali Metodi di preparazione dei sistemi biologici. Isolamento e colture di cellule. Omogenati, frazionamento cellulare. Le colture microbiche. Coltivazione dei microrganismi. Terreni colturali. Metodi di conta dei microrganismi Cenni di microscopia Microscopia ottica (campo chiaro, campo scuro, a contrasto di fase, a fluorescenza). Microscopia citochimica, citochimica con analoghi fluorescenti, immunocitochimica. Tipi di materiale biologico utilizzabile per l’analisi microscopica (sezioni, strisci, cellule isolate, colture cellulari) Metodi di allestimento di preparati a fresco e colorati. Tecniche di colorazione: colorazioni semplici e differenziali. Cenni di microscopia elettronica (TEM, SEM). Tecniche centrifugative Aspetti teorici e principi di sedimentazione. Centrifughe preparative e loro uso. Tipi di rotore. Centrifugazione differenziale, centrifugazione isopicnica, centrifugazione in gradiente di densità, ultracentrifugazione preparativa ed analitica. Tecniche immunochimiche Principi generali. Antigeni ed anticorpi. Tecniche di immunoprecipitazione, neutralizzazione, agglutinazione. Dosaggi immunologici: dosaggi immunoenzimatici (ELISA) e radioimmunologici (RIA) Tecniche elettroforetiche Principi generaliMateriali di supporto Fattori che influiscono sulla velocità di migrazione elettroforetica, elettroforesi in fase libera, elettroforesi su carta e strato sottile, gelelettroforesi, elettroforesi ad alto voltaggio, isoelettrofocalizzazione. Tecniche di biologia molecolare Gli acidi nucleici. Manipolazione degli acidi nucleici.Isolamento e separazione degli acidi nucleici. Analisi di restrizione del DNA. PCR - Polymerase Chain Reaction Determinazione della sequenza nucleotidica .Clonaggio e vettori per il clonaggio. 29 MICROBIOLOGIA CON LABORATORIO (F80030) DOCENTE Nome e Cognome:Prof.Elisabetta Zanardini E-mail:[email protected] Ufficio:Via Lucini,3 CREDITI FORMATIVI Numero = 4 tipo di attività = caratterizzante 182 PROGRAMMA Introduzione e storia della microbiologia. La diversità microbica: microrganismi procariotici ed eucariotici. Evoluzione microbica. Tassonomia classica e molecolare. Morfologia e citologia dei procarioti: Batteri ed Archaea. Metodi in microbiologia: Sterilizzazione e lavoro in sterilità. Terreni di crescita e coltura di microrganismi. Nutrizione dei microrganismi: esigenze e tipi nutrizionali. Cenni di microscopia. Crescita microbica: definizione, misura ed espressione. Influenza dei fattori ambientali sulla crescita microbica. Diversità metabolica. Metabolismo energetico. Respirazione aerobica di composti organici ed inorganici. Respirazione anaerobica. Fermentazioni e relativi gruppi fisiologici. Fotosintesi ossigenica ed anossigenica e batteri fotosintetici. Elementi di virologia. Cenni di genetica dei microrganismi Mutazioni e processi di ricombinazione: trasformazione, coniugazione e trasduzione. I principali gruppi di plasmidi. Laboratorio Apprendimento pratico delle principali tecniche microbiologiche tradizionali quali: -sterilizzazione e lavoro in sterilità -determinazione della carica microbica (batterica e fungina) -descrizione ed analisi delle colonie in piastra -determinazione della carica microbica in liquido mediante Most Probable Number -isolamento e trapianto di colture pure -osservazione microscopica di preparati a fresco e colorati (colorazione di Gram) -identificazione di ceppi microbici isolati mediante test biochimico-enzimatici (test della catalasi ed ossidasi) e uso di gallerie API System. TESTI (consigliati) Perry, Staley, Lory Microbiologia. Vol. 1, 2. Zanichelli. 2004. Madigan, Martinko, Parker, Brock Biologia dei microrganismi. Vol. 1, 2. Ed. Casa Editrice Ambrosiana. 2003. 30 MORFOGENESI E STRATIGRAFIA DELL’OLOCENE CON LABORATORIO (F80013) DOCENTE Nome e Cognome: Prof.Alessandro Maria Michetti E-mail: [email protected] Ufficio:Via Lucini,3 CREDITI FORMATIVI 183 Numero =8 tipo di attività = caratterizzante PROGRAMMA L’analisi del clima e delle sue variazioni recenti Fondamenti fisici della meteorologia. Composizione e struttura verticale dell’Atmosfera: gli strati atmosferici, composizione geochimica dell’atmosfera e sua evoluzione, densità e pressione. Radiazione solare e temperatura dell’aria: radiazione, insolazione, assorbimento, irraggiamento, bilancio termico della superficie terrestre. Sistemi globali e di pressione: distribuzione temporale e geografica della pressione atmosferica, venti, circolazione atmosferica globale e regionale, masse d’aria e fronti, strutture cicloniche e loro evoluzione. Umidità dell’aria e precipitazioni: evaporazione, umidità, condensazione, tipi di nubi. Bilancio idrico. Raccolta di dati meteorologici: strumentazione delle stazioni meteorologiche, definizione misura ed elaborazione dei parametri meteorologici. Climatologia. I parametri climatici: metodi di elaborazione climatica. I climi: classificazioni climatiche e tipi di clima, zone climatiche della Terra, clima dell’Italia. Clima, vegetazione e suolo; bilancio idrico del suolo e fasce climatiche. Oceanografia elementare. Chimica, fisica e dinamica delle acque oceaniche: processi che controllano la loro composizione, interconnessioni tra atmosfera e oceani. Circolazione oceanica; circolazione termoalina. Fisiografia dei fondi oceanici. Variazioni climatiche nel tempo; intensità, durata, e cause. Le glaciazioni e la ricostruzione della storia climatica del Pleistocene finale e dell’Olocene. Le fasi tardiglaciali, lo “Younger Drias”, la grande risalita post-glaciale del livello del mare, l’esplosione vegetazionale e il cosiddetto “optimum climaticum”, le fluttuazioni climatiche storiche, la Piccola Età Glaciale, il riscaldamento globale dell’età moderna. Le variazioni del contenuto in polveri e anidride carbonica dell’atmosfera in funzione delle oscillazioni climatiche recenti. “Effetto serra” e “Buco dell’Ozono”: mito e realtà. Le basi di dati necessarie per l’analisi e la previsione delle variazioni climatiche globali. Morfogenesi e stratigrafia: principi metodologici e applicazioni per lo studio dell’Olocene Origine e natura delle forme del paesaggio. Effetti sulla superficie terrestre di acqua, vento, ghiaccio, alterazione, vulcanismo, tettonica e attività umana. Geografia fisica, geomorfologia e analisi del paesaggio; la componente antropica della morfogenesi olocenica. Geomorfologia e Archeologia. Fondamenti di stratigrafia e metodi di datazione per lo studio dell’Olocene. Il ciclo esogeno: alterazione, erosione, trasporto e deposito. Cenni di pedologia. Ruolo del vulcanismo tardo-pleistocenico e olocenico nella formazione dei suoli della Penisola Italiana. L’azione della gravità: i movimenti gravitativi superficiali e profondi dei versanti, le frane, forme e depositi connessi ai processi gravitativi. L’azione delle acque continentali: fenomeni di erosione prodotti dalle acque superficiali dilavanti e dalle acque incanalate, caratteristiche fisiche dei corsi d’acqua, forme e depositi alluvionali. Cenni di Idrologia e Idrogeologia. Biostasia e Resistasia. Copertura vegetale dei versanti, trasporto solido nei fondovalle, erosione areale e lineare dei corsi d’acqua in funzione delle oscillazioni climatiche al passaggio fra l’ultimo massimo glaciale e l’Olocene. Sovralluvionamento e formazione dei terrazzi alluvionali. Cenni sui bacini lacustri. Oscillazioni climatiche recenti e fluttuazioni del livello dei laghi in Italia. Carsismo: processi chimici, forme e depositi carsici. Il travertino e il controllo climatico sui suoi tassi di deposizione; forme e sedimenti legati alla deposizione di travertino. 184 L’azione dei ghiacciai: l’ambiente glaciale e periglaciale, classificazione dei ghiacciai, forme e depositi glaciali e periglaciali. Crisi delle foreste, erosione areale e regolarizzazione dei versanti montuosi nella Penisola Italiana durante l’ultimo massimo glaciale. L’azione del vento. Paleogeografia della Penisola Italiana e variazione della linea di costa negli ultimi 20.000 anni. L’azione delle acque marine nel modellamento delle coste. Morfologia delle coste italiane, fluttuazioni recenti del livello del mare e impatto dell’uomo. Tettonica attiva e geomorfologia. Il controllo della tettonica sull’evoluzione del drenaggio. Forme sismiche: influenza dei terremoti sulla franosità e sul carsismo, fenomeni di liquefazione sismicamente indotta, maremoti, subsidenza e sollevamento cosismici. Fagliazione superficiale cosismica e asismica; effetti sulla morfologia in funzione dello stile tettonico. I bacini intermontani dell’Appennino come forme sismiche. Rapporti fra clima e tettonica nell’evoluzione recente del paesaggio in Italia. Geologia dell’Olocene, Geologia Applicata e Geologia Ambientale. Valutazione di impatto ambientale “globale”: evoluzione recente del paesaggio e vocazione del territorio dal punto di vista dell’ambiente fisico. Laboratorio di Geomorfologia Questa parte del corso comporta la lettura e interpretazione delle carte topografiche a varie scale, finalizzata all’analisi e alla quantificazione del ruolo giocato dai diversi processi morfogenetici nell’evoluzione recente del paesaggio come elemento di base per la valutazione della vulnerabilità dell’ambiente fisico. Il laboratorio di geomorfologia prevede inoltre l’esecuzione e l’interpretazione di profili topografici speditivi; i risultati dei relativi elaborati costituiranno parte integrante della valutazione finale del corso. TESTI Franco Ricci Lucchi, La Scienza di Gaia: Ambiente e Sistemi Naturali visti da un Geologo, Bologna, Zanichelli, 1996. Testi di consultazione Strahler A.N. & Strahler, A.L., An Introduction to Physical Geography-Upgraded and Updated, John Wiley and Sons, 2000. Accordi B., Lupia Palmieri E., Parotto M., Il Globo Terrestre e la sua evoluzione, Zanichelli. Strahler A.N., Geografia Fisica, Piccin. G.B. Castiglioni, Geomorfologia, Utet. Luigi Aruta & Pietro Mareschi, Cartografia: Lettura delle Carte, Flaccovio, 1981. Birkeland, Soils and Geomorphology, Oxford University Press. Casati P. & Pace F., Scienze della Terra, Vol. II: L’atmosfera, l’acqua, i climi, i suoli, Città Studio Edizioni. F. Press & R. Siever, Capire la Terra, Zanichelli. 19 Giugno 1996: Alluvione in Versilia e Garfagnana: un caso di studio, A cura di Renzo Rosso e Leonello Serva, ANPA - ARPAT, 1998. Comerci V., ed., Seismically Induced Ground Ruptures and Large Scale Mass Movements APAT -INQUA Sub-Commission on “Paleoseismology”, Working Group on “Mountain Building”, Field Excursion and Meeting, 21-27 September, 2001, Field Trip Guide Book., Atti APAT, 4/2002, 35-56, Roma, ISBN 88-448-0063-2; scaricabile online dal sito APAT www.apat.it, ove sono anche disponibili altre monografie di interesse per il corso 31.PIANIFICAZIONE DEL TERRITORIO (F80027) 185 DOCENTE Nome e Cognome:Prof.Roberta Maria Ceriani CREDITI FORMATIVI Numero = 3 tipo di attività = affine ed integrativa 32.TOSSICOLOGIA AMBIENTALE (F80033) DOCENTE Nome e Cognome:Prof.Domenico Cavallo E-mail:[email protected] Ufficio:Via Lucini,3 CREDITI FORMATIVI Numero = 6 tipo di attività = affine ed integrativa Vedi insegnamento “Igiene industriale applicata con Laboratorio (Modulo A) attivato presso il Corso di Laurea Specialistica in Scienze ambientali. 33.TOSSICOLOGIA INDUSTRIALE (F80034) DOCENTI Nome e Cognome:Prof.Domenico Cavallo E-mail: [email protected] Ufficio:Via Lucini,3 Nome e Cognome:Prof.Andrea Cattaneo E-mail: [email protected] Ufficio:Via Lucini,3 CREDITI FORMATIVI Numero = 3 tipo di attività = affine ed integrativa Vedi insegnamento “Igiene industriale applicata con Laboratorio (Modulo B) + Igiene industriale applicata con Laboratorio (Modulo C)”attivato presso il Corso di Laurea Specialistica in Scienze ambientali. 34 ZOOLOGIA (F80011) DOCENTE Nome e Cognome: Prof.Roberto Valvassori E-mail: [email protected] CREDITI FORMATIVI Numero = 6 tipo di attività = caratterizzante 186 CORSO DI LAUREA IN SCIENZE AMBIENTALI ELENCO DEI DOCENTI IN ORDINE ALFABETICO Docente Numero programma Benincori Tiziana 11,17 Bettinetti Roberta 26 Cattaneo Andrea 33 Cavallo Domenico 24,32,33 Cazzaniga Franco 25 Chiatante Donato 03 Di Domenico Massimo 15 Di Guardo Antonio 14,16 Di Iorio Antonino 04,19 Dossi Carlo 06 Gamba Aldo 09 Manini Stefano 05 Martellini Maurizio 18 Martin Silvana Maspero Angelo 01,22 10 Michetti Alessandro 27,30 Monticelli Damiano Monticelli Maurizio 07 20 Pasquarè Federico Aligi 12,21 Pozzi Andrea 08 Tettamanti Gianluca 02 Valvassori Roberto 34 Vezzoli Luigina 23 187 Zanardini Elisabetta 188 28,29 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DELL’INSUBRIA Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali Corso di Laurea in Scienze e Tecnologie dell’Informazione Sede del corso: Como MANIFESTO DEGLI STUDI ANNO ACCADEMICO 2007/2008 Denominazione del Corso di Laurea Codice Corso Classe di appartenenza no Tipologia del Corso di Studi Durata del C.D.S. Annualità attivate Titolo rilasciato CFU totali da acquisire Presidente del Consiglio di Coordinamento Didattico Scienze e Tecnologie dell’informazione F61 26 – Scienze e Tecnologie Informatiche Laurea di I Livello 3 anni 1o 2 o 3 o anno Dottore 180 Prof.Nicoletta Sabadini Presentazione del Corso. Presso la Facoltà di Scienze MM.FF.NN della sede di Como dell’Università degli Studi dell’Insubria è attivato il Corso di Laurea triennale in Scienze e Tecnologie dell’Informazione, appartenente alla Classe n. 26: Scienze e Tecnologie Informatiche. Obiettivi formativi e sbocchi professionali Il Corso di Laurea in Scienze e Tecnologie dell’Informazione ha come finalità la preparazione di laureati che possiedano ampie competenze informatiche con particolare riguardo alla progettazione, sviluppo e gestione di sistemi informatici e reti di calcolatori, in una vasta gamma di domini di applicazione. I laureati avranno inoltre acquisito competenze in ambito fisico e matematico, possiederanno specifiche conoscenze riguardanti i linguaggi di programmazione ed i sistemi per il trattamento delle informazioni. Più specificatamente, il corso di Laurea in Scienze e Tecnologie dell’Informazione ha l'obiettivo di preparare laureati che possiedano: • una preparazione di base completa sugli aspetti tecnologici e teorici dell'informatica • una preparazione completa sugli aspetti più moderni dell'informatica (quali ad esempio quelli relativi a Internet) • familiarità con il metodo scientifico di indagine, buona capacità di modellizzazione e che sappiano comprendere ed utilizzare gli strumenti matematici di supporto alle competenze informatiche; • gli strumenti e la flessibilità necessaria per restare al passo con le continue evoluzioni della tecnologia informatica • conoscenze in discipline economiche e linguistiche che permettano un rapido inserimento nel mondo del lavoro, in fase di rapida globalizzazione. 189 Accesso al corso di laurea Fatti salvi i requisiti previsti dalla legislazione vigente in materia di accesso agli studi universitari, il corso di laurea in Scienze e Tecnologie dell’Informazione non prevede alcuna limitazione numerica delle immatricolazioni né alcuna prova di accesso. Frequenza Il corso di laurea in Scienze e Tecnologie dell’Informazione non prevede la frequenza obbligatoria ai corsi o ai laboratori. Articolazione del corso degli studi Il corso di laurea è articolato in un primo anno inteso a fornire una preparazione di base e un biennio di carattere professionalizzante. Il corso prevede una didattica teorico-pratica (lezioni in aula supportate da strumenti audio-visivi multimediali, esercitazioni di laboratorio in piccoli gruppi, progetti individuali supportati da tutor) e la possibilità di svolgere periodi di tirocinio presso aziende. Ad integrazione di tali forme didattiche possono essere previste attività di didattica a distanza e laboratori per l'auto-apprendimento. Ogni anno di corso è articolato in due semestri. Gli insegnamenti sono organizzati in corsi. Le attività formative sono suddivise in: • Attività formative di base finalizzate all’acquisizione di competenze di base nell’ambito di discipline fisiche, matematiche ed informatiche. • Attività formative caratterizzanti finalizzate all’acquisizione di competenze di carattere informatico quali le tecniche di progettazione e di sviluppo di sistemi informatici, gli aspetti algoritmici, logici e semantici, le reti di calcolatori, lo sviluppo di applicazioni, con particolare riferimento alle applicazioni web. • Attività formative integrative ed affini finalizzate ad acquisire competenze non strettamente informatiche, che completino il percorso formativo, quali ad esempio strumenti matematici di interesse per le applicazioni e competenze di carattere economico ed organizzativo. • Attività formative a scelta dello studente suddivise in: o Attività formative complementari rispetto a quelle caratterizzanti obbligatorie, scelte dallo studente tra una serie di corsi predisposto dalla sede o Attività formative liberamente scelte dallo studente anche al di fuori di quelle predisposte dalla sede • Attività formative di tirocinio e relative alla preparazione della prova finale volte all’acquisizione di ulteriori conoscenze di carattere prevalentemente applicativo, utili al fine dell’inserimento nel mondo del lavoro. • Attività formative per l’apprendimento di una lingua straniera volte all’apprendimento di una lingua dell’Unione Europea. Per conseguire la laurea in Scienze e Tecnologie dell’Informazione lo studente deve aver acquisito 180 crediti. Nel seguito, si fornisce una descrizione dettagliata del piano didattico e della sua articolazione nei tre anni di corso. Ordinamento didattico NOTA: Il semestre indicato per un corso è indicativo e potrà essere modificato in seguito a necessità didattiche o mutuazioni di corsi che potrebbero rendersi necessarie 190 I ANNO – Insegnamenti I semestre Crediti Ore Settore scientifico disciplinare Programmazione I (con laboratorio) 6 48 INF-01 Programmazione II (con laboratorio) 6 48 INF-01 Istituzioni di Matematica I 6 48 MAT-02 Istituzioni di Matematica II 6 48 MAT-02 Corso Inglese 6 48 L-LIN/12 L’esame relativo al corso di Lingua inglese non dà luogo a voto. Tipologia di Attività formativa/Ambito disciplinare Di base/ Formazione informatica Di base/ Formazione informatica Di base/ Formazione matematicostatistica Di base/ Formazione matematicostatistica Lingua straniera II semestre Corso Algoritmi e strutture dati I (con laboratorio) Algoritmi e strutture dati II (con laboratorio) Architettura degli elaboratori e delle reti I Architettura degli elaboratori e delle reti II Complementi di architettura degli elaboratori e delle reti Fisica TOTALE Crediti Ore 6 48 Settore scientifico disciplinare INF-01 6 48 INF-01 6 48 INF-01 3 24 INF-01 3 24 INF-01 6 60 48 480 FIS-03 Tipologia di Attività formativa/Ambito disciplinare Caratterizzante/Formazione informatica Caratterizzante/Formazione informatica Caratterizzante/Formazione informatica Caratterizzante/Formazione informatica Caratterizzante/Formazione informatica Di base/Formazione fisica 191 II ANNO – Insegnamenti I semestre Crediti Ore Basi di dati I (con laboratorio) Basi di dati II (con laboratorio) Sistemi operativi I (con laboratorio) Modelli matematici per la probabilità e la statistica 6 48 Settore scientifico disciplinare INF-01 6 48 INF-01 6 48 INF-01 6 48 MAT-06 Tipologia di Attività formativa/Ambito disciplinare Caratterizzante/Formazione informatica Caratterizzante/Formazione informatica Caratterizzante/Formazione informatica Affine/Formazione affine Complementi di Matematica II semestre 6 48 MAT-02 Affine/Formazione affine Crediti Ore Progettazione del software I (con laboratorio) Progettazione del software II (con laboratorio) Sistemi operativi II (con laboratorio) Reti e applicazioni I 6 48 Settore scientifico disciplinare ING-INF/05 6 48 ING-INF/05 6 48 INF-01 6 48 INF-01 Sistemi informativi e modelli organizzativi I Sistemi informativi e modelli organizzativi II TOTALE 3 24 INF-01 3 24 INF-01 60 480 Corso Corso Tipologia di Attività formativa/Ambito disciplinare Caratterizzante/Formazione informatica Caratterizzante/Formazione informatica Caratterizzante/Formazione informatica Caratterizzante/Formazione informatica Caratterizzante/Formazione informatica Caratterizzante/Formazione informatica TERZO ANNO Il terzo anno prevede insegnamenti per un totale di 45 crediti, suddivisi in: - obbligatori per 6 crediti - a scelta guidata tra gli insegnamenti complementari previsti dalla sede per 21 crediti - a scelta autonoma anche al di fuori degli insegnamenti complementari previsti per 9 crediti - altre attività per acquisire ulteriori abilità relazionali, linguistiche, informatiche (tirocini, stages, corsi complementari) per 9 crediti 192 I rimanenti 15 crediti sono relativi allo stage o al progetto di tesi (12 crediti) e alla prova finale (3 crediti). Per acquisire i crediti a scelta autonoma, lo studente potrà, per esempio, seguire corsi anche presso altre sedi con cui sia stata stipulata una opportuna convenzione didattica, oltre a corsi attivati nella sede di Varese presso il corso di laurea in Informatica, seguire seminari o corsi brevi organizzati dalla sede, effettuare attività di stage o tirocinio presso aziende del settore. Il riconoscimento delle attività a scelta autonoma o delle ulteriori abilità verrà effettuato previa presentazione al competente organo decisionale (CCD) di un piano delle attività formative. Le tabelle seguenti illustrano in dettaglio il piano didattico del terzo anno. I semestre Crediti Ore Settore scientifico disciplinare Economia 6 48 SECS-P/07 Corsi complementari 21 168 INF/01,INGINF/05 Corso Tipologia di Attività formativa/Ambito disciplinare Affine/Formazione interdisciplinare Crediti aggregati di sede II semestre Corso Crediti Scelta autonoma Altre attività formative 9 9 Stage e prova finale 15 TOTALE TOTALE COMPLESSIVO 60 180 Ore Settore scientifico disciplinare Tipologia di Attività formativa/Ambito disciplinare Scelta autonoma Ulteriori abilità informatiche, relazionali,linguistiche, tirocini, altro Tirocinio e prova finale I corsi complementari e liberi che si prevede di attivare per l’A.A. 2007-2008 nell’ambito della Laurea in Scienze e Tecnologie dell’Informazione sono riassunti nella seguente TABELLA A . I corsi contrassegnati con asterisco verranno effettivamente attivati solo in presenza di un congruo numero di studenti interessati e, in alcuni casi, solo se saranno possibili mutuazioni. Verrà data comunicazione di quali corsi saranno attivati, in modo che gli studenti possano predisporre il loro piano degli studi in tempo utile. NOTA: Per il conseguimento dei 21 crediti sopra indicati, lo studente potrà scegliere liberamente i corsi complementari dei settori INF/01 e ING-INF/05 tra quelli della TABELLA A seguente. 193 I corsi complementari dei settori MAT/08 (Analisi numerica I e II) e ING-INF/01 (Elettronica I)nella TABELLA A possono essere scelti dallo studente esclusivamente per il conseguimento dei crediti a scelta autonoma e dei crediti derivanti da altre attività (per complessivi 18 crediti). Per il conseguimento di tali crediti lo studente potrà anche seguire corso presso il Corso di Laurea in Informatica, attivato presso la Facoltà di Scienze di Varese e presso l’Università degli studi di Milano I e l’Università degli studi di Milano Bicocca nel caso venissero stipulate convenzioni didattiche. I corsi eventualmente convenzionati verranno resi noti in seguito. Si rammenta che corsi complementari e liberi possono anche essere seguiti presso altri corsi di laurea pur nel rispetto dei vincoli di classificazione della materia. TABELLA A Tipologia Corso Di sede Di sede Di sede Di sede Metodi formali dell’Informatica I* Metodi formali dell’Informatica II* Computazione simbolica Linguaggi per programmazione concorrente e ambienti distribuiti Linguaggi per il WEB I* Linguaggi per il WEB II* Sistemi informativi geografici* Basi si dati: Applicazioni Innovative I Basi si dati: Applicazioni Innovative II* Ingegneria del Software I Ingegneria del Software II* Reti e Applicazioni II* Complementi di reti e applicazioni* Modelli formali e computazionali del linguaggio naturale I* Modelli formali e computazionali del linguaggio naturale II* Computer Aided Design I* Computer Aided Design II* Computer Aided Design III* Elettronica I Complementi di Elettronica* Analisi Numerica I Analisi Numerica II Teoria dei codici* Informatica Teorica I Informatica Teorica II Automi e Linguaggi I* Automi e Linguaggi II* Logica computazionale I Di sede Di sede Di sede Di sede Di sede Di sede Di sede Di sede Di sede Di sede Di sede Di sede Di sede Di sede Di sede Di sede Di sede Di sede Di sede Di sede Di sede Di sede Di sede Di sede 194 3 3 6 3 24 24 48 24 Settore scientifico disciplinare INF/01 INF/01 INF/01 INF/01 3 3 6 3 3 3 3 3 3 3 24 24 48 24 24 24 24 24 24 24 INF/01 INF/01 INF/01 INF/01 INF/01 ING-INF/05 ING-INF/05 INF/01 INF/01 INF/01 3 24 INF/01 3 3 6 6 3 6 6 6 3 3 3 3 3 24 24 48 48 24 48 48 48 24 24 24 24 24 INF/01 INF/01 INF/01 ING-INF/01 INF/01 MAT/08 MAT/08 INF/01 INF/01 INF/01 INF/01 INF/01 INF/01 Crediti Ore Di sede Di sede 3 3 24 24 INF/01 INF/01 3 24 INF/01 Di sede Logica computazionale II* Sistemi intelligenti e mobili per servizi innovativi 1* Sistemi intelligenti e mobili per servizi innovativi 2* Applicazioni avanzate dell’Informatica* 3 24 INF/01 Di sede Logistica e applicazioni* 3 24 INF/01 Di sede Crediti Formativi L'apprendimento delle competenze e della professionalità degli studenti è valutato in crediti formativi, denominati CFU. I crediti rappresentano il lavoro di apprendimento, compreso lo studio individuale e le attività di esercitazione e progetto, richiesto ad uno studente del corso di Laurea in Scienze e Tecnologie dell’Informazione. Un credito corrisponde ad un carico standard di 25 ore di attività per lo studente, e può essere articolato in base ad una delle seguenti modalità: 8 ore di lezione in aula o in laboratorio e 17 ore di studio individuale 25 ore di esercitazioni di progetto 25 ore di studio individuale. Esami L’acquisizione dei crediti relativi a ciascun insegnamento diviene operante col superamento dell’esame, il quale si traduce di norma in una votazione espressa in trentesimi. Propedeuticità e sbarramenti I corsi indicati con il simbolo I sono propedeutici ai corsi con lo stesso nome indicati con il simbolo II, per esempio: Algoritmi e Strutture Dati I è propedeutico ad Algoritmi e Strutture Dati II. Tale propedeuticità non costituisce però un vincolo rispetto all’ordine temporale degli esami. Piani di studio individuali Ogni studente deve presentare il piano di studio individuale, con l’indicazione del curriculum seguito e delle attività opzionali prescelte, al secondo anno di corso (con possibilità di modificarlo l’anno successivo). La scelta sulle attività a scelta autonoma e sulle ulteriori abilità potrà essere fatta anche all’inizio del secondo anno, previa presentazione del piano di studi, per consentire la frequenza a corsi complementari di interesse attivati al terzo anno nell’AA in corso. Riconoscimento di crediti All’inizio di ogni anno accademico il Consiglio della competente struttura didattica fornirà un elenco dei corsi e delle attività formative (seminari, stage, ecc..), con i rispettivi crediti, tra cui lo studente potrà scegliere la parte di curriculum a lui spettante. La scelta autonoma può essere configurata a volontà dello studente, così come prescritto dalla riforma universitaria. Tuttavia, si suggeriscono tre percorsi: 1. Complementari aggiuntivi per un valore di 6 crediti, ed un corso aggiuntivo del valore di 3 crediti; 195 2. 3. Complementari aggiuntivi per 6 crediti ed una attività di supporto per un valore di 3 crediti; Un complementare per 3 crediti e attività di supporto per un totale di 6 crediti. Le attività di supporto possono comportare una elaborazione di un progetto o di una sua parte nell’ambito di un lavoro supervisionato da tutor, nell’ambito delle attività d’ateneo, di facoltà o di istituto. Attività di supporto sono da considerarsi anche i progetti svolti autonomamente dagli studenti come approfondimento di un argomento, e quindi la conseguente attività seminariale. Lingua inglese L’esame di lingua inglese, che lo studente dovrà superare prima di essere ammesso alla prova finale, potrà essere sostituito dalla presentazione di un certificato ufficiale di conoscenza della lingua inglese, previo riconoscimento da parte del Consiglio della competente struttura didattica. Prova finale La prova finale consiste nella discussione dell'elaborato finale preparato dallo studente di fronte ad un’apposita commissione. Tale elaborato deve essere relativo ad un progetto di ricerca o sviluppo software svolto in autonomia dallo studente presso imprese o laboratori di ricerca; l'elaborato dovrà documentare gli eventuali risultati innovativi di ricerca ottenuti e/o gli aspetti progettuali e realizzativi del progetto nonché i collegamenti del lavoro svolto con lo stato attuale delle conoscenze nel settore dell'informatica. Indicazioni per accedere alla Laurea Specialistica Alla luce delle disposizioni riportate nel DM 509/99 (“Regolamento recante norme concernenti l’autonomia didattica degli Atenei”) per accedere alla laurea specialistica è necessario aver conseguito la laurea di primo livello. Calendario dei Corsi e degli Esami Per l’inizio ed il termine dei corsi, per gli appelli degli esami di profitto e le sedute degli esami di laurea rivolgersi alla Segreteria Didattica. Varese, 13 giugno 2007 IL DIRETTORE AMMINISTRATIVO IL PRESIDE DI FACOLTA’ (Dott.Marino Balzani) (Prof. Aldo Gamba) 196 IL RETTORE (Prof. Renzo Dionigi) PROGRAMMA DEGLI INSEGNAMENTI 01 ALGORITMI E STRUTTURE DATI I (CON LABORATORIO) (F61002) DOCENTE Nome e Cognome: Prof.Nicoletta Sabadini E-mail: [email protected] Ufficio: Dipartimento di Scienze della Cultura, Politiche e Informazione, Via Carloni, 78 Como CREDITI FORMATIVI Numero = 6 tipo di attività = caratterizzante OBIETTIVI Introdurre le strutture dati fondamentali e gli algoritmi di base a diversi livelli di astrazione. Il corso non richiede prerequisiti. Nel Laboratorio verranno presentati e sviluppati esempi di algoritmi in un linguaggio di programmazione ad alto livello. PROGRAMMA Il seguente programma è indicativo e potrà subire modifiche: Nozione intuitiva di problema e algoritmo. Problemi di decisione, conteggio, ricerca, ottimizzazione. Esempi elementari di algoritmi. Analisi di un algoritmo e risorse utilizzate (spazio, tempo). Modelli di calcolo (RAM, macchina di Turing), risorse e relativi criteri di costo uniforme e logaritmico. Esistenza di problemi non decidibili e funzioni non calcolabili (cenni). Nozioni matematiche: relazioni d’ordine e di equivalenza, strutture combinatorie elementari, notazione asintotica, valutazione di somme, principali equazioni di ricorrenza. Strutture dati elementari: vettori, liste, pile, code e relative operazioni. Grafi, alberi e loro rappresentazione. Algoritmi di attraversamento di alberi e grafi; visite in profondità e in ampiezza. Automi a stati finiti, deterministici e non deterministici, algoritmi su automi (minimizzazione, raggiungibilità,…). Generalità sul problema dell'ordinamento. Ordinamento interno per confronti: numero minimo di confronti necessari per ordinare n elementi. Algoritmi di ordinamento: inserimento, heapsort, quicksort. 02. ALGORITMI E STRUTTURE DATI II (CON LABORATORIO)(F61006) DOCENTE Nome e Cognome: Prof.Nicoletta Sabadini E-mail: [email protected] Ufficio: Dipartimento di Scienze della Cultura, Politiche e Informazione, Via Carloni, 78 Como CREDITI FORMATIVI Numero = 6 tipo di attività = caratterizzante OBIETTIVI Approfondire le strutture dati fondamentali e gli algoritmi di base a diversi livelli di astrazione; consentire l'acquisizione delle principali metodologie di progettazione e analisi 197 degli algoritmi. Nel Laboratorio verranno presentati e sviluppati algoritmi in un linguaggio di programmazione ad alto livello. PROGRAMMA l seguente programma è indicativo e potrà subire modifiche. Le parti contrassegnate con asterisco sono approfondimenti e non costituiscono materia d’esame. Strutture di dati astratte e implementazione efficiente. Tabelle hash. Alberi di ricerca binaria. Alberi bilanciati: alberi 2-3, B-alberi. Operazioni "union-find" su partizioni: algoritmi basati su alberi con bilanciamento e compressione. Tecnica "divide et impera": mergesort, algoritmo per il prodotto di interi. Algoritmi di programmazione dinamica: chiusura transitiva di un grafo; calcolo delle lunghezze minime di cammino. Tecnica greedy: sistemi di indipendenza, matroidi e teorema di Rado; l'algoritmo di Kruskal. Classificazione di problemi. Le classi P e NP. Riduzione polinomiale. I problemi NP-completi. Il problema della soddisfacibilità e il teorema di Cook (*). Architetture parallele (*). Cenni alle architetture distribuite e alle reti (*). Esempi elementari di algoritmi paralleli e distribuiti (*). TESTI Saranno disponibili dispense in rete. 03 ANALISI NUMERICA I (F61030) DOCENTE Nome e Cognome:Prof. Marco Donatelli E-mail: [email protected] Ufficio: 4.19 Via Valleggio,11 quarto piano Pagina WEB: http://scienze-como.uninsubria.it/mdonatelli/ CREDITI FORMATIVI Numero = 6 tipo di attività = di sede Vedi insegnamento omonimo attivato presso il Corso di Laurea triennale in Matematica. 04 ANALISI NUMERICA II (F61031) DOCENTE Nome e Cognome: Prof.Stefano Serra Capizzano E-mail: [email protected] Ufficio: 4.R2 Via Valleggio,11 quarto piano Pagina WEB: http://scienze-como.uninsubria.it/serra/ CREDITI FORMATIVI Numero = 6 tipo di attività = di sede Vedi insegnamento omonimo attivato presso il Corso di Laurea triennale in Matematica. 05 APPLICAZIONI AVANZATE DELL’INFORMATICA(F61078) 198 DOCENTE Nome e Cognome: Prof.Francesco Sicurello CREDITI FORMATIVI Numero =3 tipo di attività = di sede 06 ARCHITETTURA DEGLI ELABORATORI E DELLE RETI I ((F61007) DOCENTE Nome e Cognome: Prof.Ruggero Lanotte E-mail: [email protected] Ufficio: Dipartimento di Scienze della Cultura, Politiche e Informazione, Via Carloni, 78 Como CREDITI FORMATIVI Numero = 6 tipo di attività = caratterizzante PROGRAMMA Introduzione e presentazione del corso. Reti logiche: Algebra booleana. – Porte logiche. – Sintesi di funzioni booleane. – Mappe di Karnaugh. – Cenni al flip-plop e clock. L’aritmetica del calcolatore – Numeri con segno e senza segno. Somma e sottrazione. Operazioni logiche. I numeri in virgola mobile. Esercizi. Il processore: cammino dei dati e controllo – Convenzioni logiche e temporizzazione. Progetto dell’unità di elaborazione dati. Un’implementazione elementare. Implementazione multiciclo. Le istruzioni: il linguaggio del calcolatore – Le operazioni svolte dall’hardware del calcolatore. Gli operandi dell’hardware del calcolatore. Alcune istruzioni all’interno del calcolatore. Assemblatori, linker e simulatore SPIM: - Assemblatori. – Linker. – Loader. – Il simulatore SPIM. TESTI Materiale utilizzato Dispense del docente. Materiale disponibile sui siti: http://elearning.uninsubria.it Testo: “Struttura, organizzazione e progetto dei calcolatori” – D. Patterson, J Hennessy – Jackson Libri Editore. Ricevimento su appuntamento. e-mail: [email protected], [email protected] 07 ARCHITETTURA DEGLI ELABORATORI E DELLE RETI II (F61009) DOCENTE Nome e Cognome: Prof.Enrico Spoletini 199 CREDITI FORMATIVI Numero = 3 tipo di attività = caratterizzante PROGRAMMA Struttura di base dell’HW e del SW Unita’ funzionali e struttura del bus. Processi sequenziali, simultaneta’ operativa, multiprogrammazione, multielaborazione, elaborazione distribuita. Software di base ed applicativo. Caratteristiche di un elaboratore in una prospettiva storica: 45/55, 55/65, 65/75 , 75/oggi. Modalità’di indirizzamento e di organizzazione delle istruzioni Locazioni di memoria, indirizzi e codifica delle informazioni. Istruzioni, sequenze lineari, salti, codici di condizione. Forme di indirizzamento. Linguaggio assemblatore: istruzioni, registri, flag, controllo di flusso di un programma, procedure e pile. Unità di elaborazione Prelievo e memorizzazione di parole, esecuzione di un’istruzione. Controllo cablato, bus multipli. Controllo microprogrammato, microistruzioni, indirizzo successivo, prelievo anticipato. Emulazione. Memoria RAM statiche e dinamiche, PROM, EPROM,costi e prestazioni. Memoria cache, mapping e algoritmi di sostituzione. Prestazioni, interallacciamento, tecniche per migliorare le prestazioni. Memoria virtuale. Pipelining Parallelismo: multiprogrammazione, DMA, I/O sovrapposti. Pipeline a due e quattro stadi, stallo. Ruolo della cache, fallimento dell’accesso. Coda di istruzioni, vincoli di dipendenza. Gestione dei salti, salto ritardato, predizione di salto. Input/Output Organizzazione della comunicazione: interrupt, gestione di piu’ dispositivi e controllo delle richieste. Accesso diretto alla memoria Bus sincroni ed asincroni, interfacce standard. Periferiche: caratteristiche fisiche ed implicazioni nelle tecniche di programmazione. Sistemi di calcolo di grandi dimensioni Elaborazione parallela. Reti di interconnessione 08 AUTOMI E LINGUAGGI I (F61072) CREDITI FORMATIVI Numero = 3 tipo di attività = di sede PROGRAMMA Introduzione e presentazione del corso. Automi a stati finiti deterministici e non deterministici. Grammatiche regolari e automi a stati finiti. Espressioni regolari. Teorema di Kleene. Lemma di iterazione per linguaggi regolari. Congruenze sintattiche e costruzione degli automi minimi. Strumenti di manipolazione dei testi basati su automi a stati finiti ed espressioni regolari. 200 TESTI J.E. Hopcroft, R. Motwani, J.D. Ullman, Introduction to automata theory, languages and computation, Addison-Wesley, 2001. 09 AUTOMI E LINGUAGGI II (F61073) CREDITI FORMATIVI Numero = 3 tipo di attività = di sede PROGRAMMA Grammatiche libere da contesto. Alberi di derivazione. Semplificazioni delle grammatiche libere da contesto. Forma normale di Chomsky. Algoritmo di riconoscimento. Il lemma di iterazione per i linguaggi liberi da contesto. La forma normale di Greibach. Automi a pila deterministici e non deterministici. Caratterizzazione dei linguaggi liberi da contesto mediante automi a pila. Proprietà di chiusura dei linguaggi liberi da contesto. Cenni alle grammatiche non ambigue e ai linguaggi liberi da contesto inerentemente ambigui. Cenni alla compilazione. TESTI J.E. Hopcroft, R. Motwani, J.D. Ullman, Introduction to automata theory, languages and computation, Addison-Wesley, 2001. 10 BASI DI DATI:APPLICAZIONI INNOVATIVE I (F61066) DOCENTE Nome e Cognome:Prof.Elena Ferrari E-mail: [email protected] Ufficio: DiCOM, Via Mazzini, 5 Varese; Dipartimento di Scienze della Cultura, Politiche e Informazione, Via Carloni, 78 Como Pagina WEB: http://www.dicom.uninsubria.it/~elena.ferrari/, elearning.uninsubria. CREDITI FORMATIVI Numero = 3 tipo di attività = di sede OBIETTIVI Il corso ha come obiettivo l'analisi delle principali innovazioni nel campo dei sistemi di gestione dati, sviluppate successivamente all'avvento dellebasi di dati relazionali, sia per quanto riguarda i modelli dei dati, sia per quanto riguarda le applicazioni. SINTESI DEL PROGRAMMA Il corso intende offrire una panoramica delle principali innovazioni nel campo dei sistemi di gestione dati. Per quanto riguarda le estensioni ai modelli dei dati, verranno illustrate le basi di dati relazionali ad oggetti, che oggi costituiscono ormai una realtà piuttosto matura 201 nell'ambito delle basi di dati relazionali. Oltre ad illustrare i concetti di base, verranno analizzate le funzionalità relazionali ad oggetti previste dallo standard SQL:2003. Inoltre, si tratterà brevemente il problema della progettazione di basi di dati relazionali ad oggetti. Si tratteranno inoltre, le funzionalità reattive di basi di dati, illustrando il concetto di trigger, il supporto offerto da SQL:2003 e discutendo i principali campi di applicazione dei trigger. Inoltre, si discuterà il ruolo del lingaggio XML nei moderni sistemi di gestione dati. In particolare, si illustreranno i sistemi di gestione dati XML-nativi ed extended, i linguaggi per l'interrogazione di documenti XMLe le funzionalità per la gestione di documenti XML previste da SQL:2003. Per quanto riguarda, invece, i nuovi campi di applicazione dei sistemi di gestione dati, verranno illustrate le basi di dati multimediali, con un approfondimento sulle basi di dati per la gestione di testi ed immagini. Verrà inoltre analizzato il supporto alla gestione di dati multimediali offerto dai sistemi commerciali. Infine, si tratteranno i sistemi di data warehouse, illustrando le architetture di riferimento e gli strumenti per la progettazione ed interrogazione di un data warehouse. Il corso si concluderà con una discussione delle principali linee di ricerca attualmente presenti in ambito basi di dati. Maggiori informazioni sul corso sono reperibili sulla piattaforma blackboard. TESTI B. Catania, E. Ferrari, e G. Guerrini. Sistemi di Gestione Dati: Concetti e Architetture, CittàStudi Edizioni, 2006. M. Golfarelli, S. Rizzi. Data Warehouse - Teoria e Pratica della Progettazione, McGrawHill, 2006. Seconda edizione. J. Melton and S. Buxton. Querying XML: XQuery, XPath, and SQL/XML in Context. Morgan Kaufmann, 2006. V.S. Subramanian. Multimedia Database Systems, Morgan Kaufmann, 1998.l 11 BASI DI DATI I (F61010) e II (F61011) Con laboratorio DOCENTE Nome e Cognome:Prof.Elena Ferrari E-mail: [email protected] Ufficio: DiCOM, Via Mazzini, 5 Varese; Dipartimento di Scienze della Cultura, Politiche e Informazione, Via Carloni, 78 Como Pagina WEB: http://www.dicom.uninsubria.it/~elena.ferrari/, elearning.uninsubria. CREDITI FORMATIVI Numero = 6 (per modulo) tipo di attività = caratterizzante OBIETTIVI Il corso ha come obiettivo l'acquisizione degli strumenti per l'utilizzo, la progettazione e lo sviluppo di applicazioni per basi di dati relazionali. Durante il corso, verranno inoltre affrontati alcuni aspetti avanzati, quali la protezione delle informazioni. Il corso prevede, oltre a lezioni teoriche, anche alcune lezioni in laboratorio ed esercitazioni, per sperimentare praticamente le nozioni acquisite. 202 SINTESI DEL PROGRAMMA Il programma del corso di basi di dati I e II si suddivide in due parti principali: una parte teorica ed una parte di laboratorio. Nella parte teorica, oltre ad una introduzione alle basi di dati ed ai sistemi di gestione di basi di dati, si tratteranno il modello relazionale e l'algebra relazionale, che costituiscono il fondamento teorico su cui le basi di dati relazionali si fondano. Una parte cospicua del programma verrà inoltre dedicata al linguaggio SQL, il linguaggio standard per la creazione, gestione ed interrogazione di basi di dati relazionali. In particolare, verranno illustrati i comandi per creare una base di dati, immettere informazioni in essa e ricercare le informazioni in essa contenute. Verranno inoltre affrontati alcuni aspetti avanzati, quali la specifica di vincoli di integrità e la gestione di dati derivati e viste. Saranno inoltre discussi ed analizzati criticamente i vari approcci oggi a disposizione per lo sviluppo di applicazioni che si interfacciano ad una base di dati. Tali nozioni, verranno approfondite nella parte di laboratorio del corso. Ampia parte del corso, verra' inoltre dedicata alla progettazione di basi di dati. Verranno illustrate le principalimetodologie a supporto di tale fase e si illustrerà il modello ER, oggi uno standard per la progettazione concettuale di basi di dati. Si forniranno inoltre una serie di esempi di progettazione di basi di dati. Successivamente, verranno illustrate le metodologie per tradurre uno schema concettuale in uno schema logico e si tratterà la teoria della normalizzazione, uno strumento formale per la verifica di qualità degli schemi logici di basi di dati relazionali. Infine, si affronterà il problema della protezione dei dati, illustrando, oltre ai concetti di base, il supporto fornito a tale scopo dallo standard SQL. Nella parte di laboratorio, si effettueranno esercitazioni relative alla progettazione e allo sviluppo di semplici applicazioni web che si interfacciano ad una base di dati, utilizzandoil linguaggio per la creazione dinamica di pagine web PHP ed il DBMS open-source PostGreSQL. Maggiori informazioni sul corso sono reperibili sulla piattaforma blackboard. TESTI B. Catania, E. Ferrari, e G. Guerrini. Sistemi di Gestione Dati: Concetti e Architetture, CittàStudi Edizioni, 2006. 12 COMPLEMENTI DI ARCHITETTURA DEGLI ELABORATORI E DELLE RETI (F61062) DOCENTE Nome e Cognome: Prof.Ruggero Lanotte E-mail: [email protected] Ufficio: Dipartimento di Scienze della Cultura, Politiche e Informazione, Via Carloni, 78 Como CREDITI FORMATIVI Numero = 3 tipo di attività = caratterizzante PROGRAMMA Introduzione e presentazione del corso. Miglioramento delle prestazioni mediante l’uso di pipeline – Vista d’insieme del progetto mediante pipeline. L’unità di elaborazione con pipeline. L’unità di controllo con pipeline. Cenni ai problemi di criticità. 203 Cenni ai sistemi multiprocessore. Procedure e funzioni in SPIM TESTI “Struttura, organizzazione e progetto dei calcolatori” – D. Patterson, J Hennessy – Jackson Libri Editore. Dispense del docente. Materiale disponibile sui siti:http://elearning.uninsubria.it Ricevimento su appuntamento. e-mail: [email protected], [email protected] 13 COMPLEMENTI DI ELETTRONICA (F61079) DOCENTE Nome e Cognome: Prof. Carlo Dossi E-mail: [email protected] Ufficio:Via Castelnuovo,7 Como Tel ufficio : 031-2386235 Pagina WEB: Home Page personale su www.uninsubria.it CREDITI FORMATIVI Numero = 6 tipo di attività = Di sede Vedi insegnamento “Tecniche strumentali in chimica analitica”attivato presso il Corso di Laurea triennale in Chimica e Chimica industriale. 14 COMPLEMENTI DI MATEMATICA (F61014) DOCENTE Nome e Cognome: Prof.Maurizio Citterio E-mail: [email protected] CREDITI FORMATIVI Numero = 6 tipo di attività = affine ed integrativa 15 COMPLEMENTI DI RETI ED APPLICAZIONI (F61020) DOCENTE Nome e Cognome:Prof.Andrea Pini E-mail: [email protected] Pagina WEB: Sito (prof. M.Campanella): http://www.mi.infn.it/~cmp/CorsoReti/slides06/index.html CREDITI FORMATIVI Numero = 3 tipo di attività = Di sede 204 OBIETTIVI Si affrontano, in questo corso le problematiche relative alle cosiddette “trasmissioni evolute” affrontando i campi della trasmissione multimediale sia broadcasting (es televisione digitale e televisione via internet) che “peer to peer” (es. voip) e multicasting (es.: videoconferenza). Lo studente sarà messo in grado di progettare a livello macroscopico reti per il trasporto di contenuti multimediali ed impostarne la relativa gestione. Cenni sulle problematiche relative alla sicurezza e crittografia dei dati sono introdotti per sensibilizzare il futuro progettista sul tema. SINTESI DEL PROGRAMMA Nell’affrontare le tematiche relative alla gestione di dati multimediali il programma di studi si riporta sui protocolli a livello applicativo essendo il tema della distribuzione e condivisione di dati multimediali oggi risolto a questo livello. Vengono affrontati temi (e relativi protocolli di trasmissione) sia per trasmissioni di tipo asincrono e “streaming” sia per trasmissioni real-time. In particolare si approfondiscono i protocolli rstp (streaming) rtp (real time) applicazioni voip con riferimento a protocolli h323 (videoconferenza e voip) e sip. In questo ambito particolare attenzione è rivolta al tema del campionamento della voce ceh viene analizzato in dettaglio. Lo studio del protocollo SMTP consente di affrontare il problema della gestione di reti locali e geografiche anche notevolmente complesse. Relativamente ai problemi di sicurezza si affronta lo studio della crittografia sia con chiavi simmetriche che asimmetriche completando lo studio con cenni storici. TESTI “Reti di calcolatori e Internet” di James F. Kurose e Keith W. Ross; edito da Pearson Education Italia, 2005, III edizione Andrea Pini 16 COMPUTAZIONE SIMBOLICA (F61059) DOCENTE Nome e Cognome: Prof.Robert Walters E-mail: [email protected] Ufficio: Dipartimento di Scienze della Cultura, Politiche e Informazione, Via Carloni, 78 Como CREDITI FORMATIVI Numero = 6 tipo di attività = di sede 17 ECONOMIA (F61021) DOCENTE Nome e Cognome: Prof.Massimo Di Domenico E-mail: [email protected] CREDITI FORMATIVI Numero = 6 tipo di attività = affine ed integrativa 205 Vedi insegnamento “Economia dell’ambiente”attivato presso il Corso di Laurea triennale in Scienze Ambientali. 18 ELETTRONICA I (F61057) CREDITI FORMATIVI Numero = 6 tipo di attività = di sede Vedi insegnamento omonimo attivato presso il Corso di Laurea specialistica in Fisica. 19 FISICA (F61063) DOCENTE Nome e Cognome: Prof. Maurizio Martellini E-mail: [email protected] Ufficio: Via Valleggio,11 CREDITI FORMATIVI Numero = 6 tipo di attività = di base PROGRAMMA Meccanica Le misure. Moto rettilineo. Vettori. Moto in due dimensioni. Le leggi di Newton. L’attrito. Energia cinetica e lavoro. Energia potenziale e conservazione dell’energia. Moti oscillatori. Elettromagnetismo Carica elettrica e campi elettrici. Legge di Gauss. Potenziale elettrico. Condensatori. Legge di Ohm e circuiti a corrente continua. Campi magnetici. Induzione, induttanza ed equazioni di Maxwell. Correnti alternate. TESTI D. Halliday, R. Resnick, J. Walker, “Fondamenti di FISICA”, 4a edizione, Casa Editrice Ambrosiana; Serway & Jewett, “Principi di Fisica”, 3a edizione, EdiSES 20 INFORMATICA TEORICA I (F61070) E II (F61071) DOCENTI Modulo I Nome e Cognome: Prof.NicolettaSabadini E-mail: [email protected]; Ufficio: Dipartimento di Scienze della Cultura, Politiche e Informazione, Via Carloni, 78 Como Modulo II Nome e Cognome: Prof.Pawel Sobocinski 206 CREDITI FORMATIVI Numero = 3 (per modulo) tipo di attività = di sede OBIETTIVI Introdurre nozioni basilari su Teoria della Ricorsività, Complessità, Semantica Operazionale e Denotazionale. Il corso non richiede prerequisiti. PROGRAMMA Il seguente programma e’ indicativo e potrà subire modifiche: Teoria della Ricorsività (elementi) Nozione intuitiva di problema e algoritmo. Cosa significa “calcolabile o risolubile” ? Discussione sul concetto di problema “risolubile”, “parzialmente risolubile”, “non risolubile”. Modelli di calcolo e loro equivalenza semantica: Macchina di Turing deterministica, non deterministica, Alternante, Macchine a Registri, Linguaggio WHILE, Funzioni Ricorsive Parziali Tesi di Church –Turing. Teorema Sm,n per il linguaggio RAM Teorema di Ricorsione Teorema di Rice Esempi di problemi decidibili e non decidibili: il Problema dell’Arresto, il Problema di Post. Discussione su Automi a stati finiti e Macchine di Turing: controllo verso computazione. Teoria della Complessità (elementi) Nozione di risorsa di calcolo: tempo, spazio, numero di processori. Le classi P, NP, pspace. Riduzione polinomiale. I problemi NP-completi. Il problema della soddisfacibilità e il teorema di Cook . Semantica (elementi) Semantica a punto fisso e operazionale: confronti. TESTI Saranno disponibili dispense in rete 21 INGEGNERIA DEL SOFTWARE I (F61033) DOCENTE Nome e Cognome: Prof.Sandro Morasca E-mail: [email protected] Ufficio: Dipartimento di Scienze della Cultura, Politiche e Informazione, Via Carloni, 78 Como CREDITI FORMATIVI Numero = 3 tipo di attività = di sede OBIETTIVI Il corso ha l’obiettivo di affrontare il problema dello sviluppo di software come attività industriale. A tal fine il corso fornirà un inquadramento generale relativo al ciclo di vita del software e alle qualità dei prodotti e del loro processo di produzione. Inoltre, il corso 207 presenterà in dettaglio alcune tecniche di analisi e specifica dei requisiti, concetti relativi alla progettazione e tecniche di verifica e convalida dei sistemi software e dei documenti prodotti durante il ciclo di vita. PROGRAMMA Lo sviluppo del software come attività industriale Introduzione e principi generali. Modelli del ciclo di vita del software: a cascata; evolutivo; trasformativi; a spirale. La qualità del software . La qualità del processo produttivo. La specifica del software Introduzione . Alcune notazioni di specifica: Data Flow Diagram. automi a stati. reti di Petri. La progettazione del software Scomposizione funzionale e scomposizione a oggetti. Tecniche di scomposizione (topdown, bottom-up). La modularizzazione come attività di contrattazione. Design patterns. La verifica del software Tecniche di analisi statica: l’analisi del flusso dei dati; le ispezioni. Tecniche di analisi dinamica: Il testing. Modalità d’esame : L’esame consiste in una prova scritta. 22 ISTITUZIONI DI MATEMATICA I (F61040) DOCENTE Nome e Cognome: Prof.Aurelio Carboni E-mail: [email protected] Ufficio: Dipartimento di Scienze della Cultura, Politiche e Informazione, Via Carloni, 78 Como CREDITI FORMATIVI Numero = 6 tipo di attività = Di base PROGRAMMA Insiemi e funzioni: L’algebra delle funzioni. Insiemi finiti; cardinalità. Il reticolo dei sottoinsiemi di un insieme. Le funzioni combinatorie come cardinalità di particolari insiemi. Somme e prodotti di insiemi. Strutture algebriche fondamentali e loro omomorfismi: monoidi, gruppi e anelli. Strutture prodotto e sottostrutture. Numeri: Gli assiomi di Peano e di Peano-Lawvere. Ricorsività. Ordine e divisione. Idempotenti e involuzioni; metodo delle funzioni generatrici per i problemi di conteggio; esempi dei numeri di Fibonacci e di Catalano. I numeri interi. Divisione di interi. I gruppi delle classi di resti. Massimo comun divisore. L’algoritmo euclideo delle divisioni successive. Equazioni diofantee, teorema cinese del resto. Numeri primi. I numeri razionali. Omomorfismi: Immagini dirette e inverse. Funzioni suriettive. Partizioni. Il teorema di Lagrange. Il piccolo teorema di Fermat. L'algebra delle relazioni. Relazioni di equivalenza e insiemi quozienti. Congruenze e strutture quoziente. Sottogruppi normali. Ideali. Domini di integrità e campi. Campo dei quozienti. L'algoritmo della divisione per i polinomi. Azioni e rappresentazioni. Orbite. Il gruppo simmetrico: cicli e teorema di decomposizione; generatori e relazioni per il gruppo simmetrico come introduzione ai sistemi di riscrittura; parità; il gruppo alterno. Algebra Lineare e Geometria Elementare: Vettori e vettori applicati, coordinate 208 cartesiane. Prodotto e prodotto scalare. Spazi vettoriali, basi, dimensione. Matrici ed equazioni lineari Applicazioni lineari e matrici. Determinanti. Regola di Cramer. Un’applicazione discreta: i numeri di Stirling. Note: Al termine del corso verrà distribuito un programma dettagliato con i riferimenti puntuali per gli argomenti effettivamente svolti. L’esame consiste in una prova scritta ed una orale. TESTI Dispense distribuite durante il corso. F.W. Lawvere & S.H. Schanuel, “Teoria delle Categorie – una introduzione alla matematica”, Muzzioeditore, Padova 1994. S. Lang, Algebra Lineare, Boringhieri, 1970. Per gli esercizi, oltre a quelli contenuti nei testi precedenti, è disponibile anche una raccolta di temi di esame. 23 ISTITUZIONI DI MATEMATICA II (F61041) DOCENTE Nome e Cognome: Prof.Aurelio Carboni E-mail: [email protected] Ufficio: Dipartimento di Scienze della Cultura, Politiche e Informazione, Via Carloni, 78 Como CREDITI FORMATIVI Numero = 6 tipo di attività = Di base PROGRAMMA Esponenziali, logaritmi e potenze: I numeri reali. Numeri irrazionali. Rappresentazione decimale. Omomorfismi. Esponenziali e logaritmi. Potenze. Radici e valore assoluto. Calcolo differenziale: Funzioni reali di una variabile reale e loro grafici. Limiti, continuità, derivate eregole di derivazione. Derivate delle funzioni esponenziali, trigonometriche e loro inverse. Il teorema del valore medio. Derivata di una composizione. Massimi e minimi. Flessi. Curve parametrizzate. La formula di Taylor. Calcolo integrale: Aree e volumi. Il teorema fondamentale del calcolo. Metodi di integrazione. Lunghezze di archi di curve. Serie e successioni: Limiti di successioni e convergenza di serie. Criteri. Esempi. La serie di Taylor. Approssimazione mediante serie. Note. Al termine del corso verrà distribuito un programma dettagliato con i riferimenti puntuali per gli argomenti effettivamente svolti. L’esame consiste di una prova scritta e di una orale. TESTI Dispense distribuite durante il corso. 209 R.F.C. Walters, K. Wehrhahn, Calculus 1, Carslaw Publications, 1987 24 LINGUAGGI PER PROGRAMMAZIONE CONCORRENTE E AMBIENTI DISTRIBUITI (F61043) DOCENTE Nome e Cognome: Prof.Simone Tini E-mail: [email protected] Ufficio: Dipartimento di Scienze della Cultura, Politiche e Informazione, Via Carloni, 78 Como CREDITI FORMATIVI Numero = 3 tipo di attività = Di sede PROGRAMMA Il corso intende fornire una panoramica su alcuni linguaggi per la comunicazione in ambiente distribuito e concorrente, in particolare in ambiente WEB. Verranno introdotti linguaggi di coordinamento, come LINDA e Manifold, e linguaggi e modelli per sistemi mobili (come l’Ambient calculus). 25 LINGUAGGI PER IL WEB I (F61044) e II (F61045) DOCENTE Nome e Cognome: Prof.Davide Giustina CREDITI FORMATIVI Numero = 3 (per modulo) tipo di attività = di sede 26 LOGICA COMPUTAZIONALE I (F61074) E II (F61075) I Modulo DOCENTE Nome e Cognome: Prof.Aurelio Carboni E-mail: [email protected] Ufficio: Dipartimento di Scienze della Cultura, Politiche e Informazione, Via Carloni, 78 Como CREDITI FORMATIVI Numero = 3 tipo di attività = Di sede II Modulo DOCENTE Nome e Cognome: Prof.Enrico Spoletini CREDITI FORMATIVI Numero = 3 tipo di attività = Di sede 210 27 METODI FORMALI DELL’INFORMATICA I (F61064) DOCENTE Nome e Cognome: Prof.Stefano Serra Capizzano E-mail: [email protected] Ufficio: 4.R2 quarto piano, Via Valleggio 11 Pagina WEB: http://scienze-como.uninsubria.it/serra/ CREDITI FORMATIVI Numero = 3 tipo di attività = di sede Vedi prima parte di “Metodi formali in informatica”attivato presso il Corso di Laurea specialistica in Matematica. 28 METODI FORMALI DELL’INFORMATICA II (F61065) DOCENTE Nome e Cognome: Prof.Stefano Serra Capizzano E-mail: [email protected] Ufficio: 4.R2 quarto piano, Via Valleggio 11 Pagina WEB: http://scienze-como.uninsubria.it/serra/ CREDITI FORMATIVI Numero = 3 tipo di attività = Di sede Vedi seconda parte di “Metodi formali in informatica”attivato presso il Corso di Laurea specialistica in Matematica. 29 MODELLI MATEMATICI PER LA PROBABILITA’ E LA STATISTICA (F61042) Nome e Cognome: Prof.Maurizio Citterio E-mail: [email protected] CREDITI FORMATIVI Numero =6 tipo di attività = affine ed integrativa 30 PROGETTAZIONE DEL SOFTWARE I con laboratorio (F61015) DOCENTE Nome e Cognome: Prof.Sandro Morasca E-mail: [email protected] Ufficio: Dipartimento di Scienze della Cultura, Politiche e Informazione, Via Carloni, 78 Como CREDITI FORMATIVI Numero = 6 tipo di attività = Caratterizzante 211 OBIETTIVI Il corso ha l'obiettivo di affrontare il problema dello sviluppo di software da un punto di vista sia concettuale sia operativo. A tal fine il corso affronterà i principi generali di progettazione ed in modo particolare le tecniche di progettazione object-oriented. Per permettere la messa in pratica dei concetti esposti verrà introdotta la notazione UML come mezzo per descrivere le attività di progetto del software. Inoltre verranno introdotti elementi del linguaggio di programmazione Java che permetteranno allo studente di completare la propria preparazione sia dal punto di vista della conoscenza dei linguaggi di programmazione, sia dal punto di vista del passaggio dalla progettazione all'implementazione del software secondo il paradigma object-oriented. PROGRAMMA Le lezioni saranno di carattere sia teorico sia applicativo al fine di mettere in pratica i concetti esposti. Progettazione del Software Introduzione e Principi Generali. Il concetto di Modulo e Relazioni tra Moduli. Tecniche di scomposizione (top-down, bottom-up). Notazioni testuali di progettazione (TDN). La modularizzazione come attività di contrattazione. Caratteristiche della progettazione orientata agli oggetti e loro realizzazione nel linguaggio Java Information Hiding e modulo come astrazione dei dati. Ereditarietà. Polimorfismo e binding dinamico. Genericità. Gestione delle eccezioni. Modalità d'esame :L'esame consiste in una prova scritta che verterà sulla parte teorica del corso ed un progetto da svolgere individualmente che avrà lo scopo di verificare le capacità sia progettuali sia realizzative degli studenti. Il presente corso e il corso di "Progettazione di software II" daranno luogo a un unico esame. 31. PROGETTAZIONE DEL SOFTWARE II con laboratorio (F61016) DOCENTE Nome e Cognome: Prof.Sandro Morasca E-mail: [email protected] Ufficio: Dipartimento di Scienze della Cultura, Politiche e Informazione, Via Carloni, 78 Como CREDITI FORMATIVI Numero = 6 tipo di attività = Caratterizzante OBIETTIVI Il corso ha l'obiettivo di affrontare il problema dello sviluppo di software da un punto di vista sia concettuale sia operativo. A tal fine il corso affronterà i principi generali di progettazione ed in modo particolare le tecniche di progettazione object-oriented. Per permettere la messa in pratica dei concetti esposti verrà introdotta la notazione UML come mezzo per descrivere le attività di progetto del software. Inoltre verranno introdotti elementi del linguaggio di programmazione Java che permetteranno allo studente di completare la propria preparazione sia dal punto di vista della conoscenza dei linguaggi di 212 programmazione, sia dal punto di vista del passaggio dalla progettazione all'implementazione del software secondo il paradigma object-oriented. PROGRAMMA Le lezioni saranno di carattere sia teorico sia applicativo al fine di mettere in pratica i concetti esposti. Notazioni e caratteristiche avanzate di progetto: Notazioni object oriented di progetto: UML. Design Patterns . Aspetti avanzati della programmazione in Java: Interfacce. Librerie di I/O. Librerie grafiche e programmazione ad eventi . Cenni alla programmazione concorrente Cenni alla programmazione su WEB. Elementi di convalida di programmi Java. 32 PROGRAMMAZIONE I CON LABORATORIO (F61001) DOCENTE Nome e Cognome: Prof.Simone Tini E-mail: [email protected] Ufficio: Dipartimento di Scienze della Cultura, Politiche e Informazione, Via Carloni, 78 Como CREDITI FORMATIVI Numero = 6 tipo di attività = Di base PROGRAMMAI L’obiettivo del corso è di introdurre gli studenti alla programmazione. In particolare, vengono introdotte le strutture dati elementari, il concetto di espressione e le strutture di controllo tipiche dei linguaggi imperativi. Tali nozioni sono indispensabili per poter usare correttamente i linguaggi di programmazione imperativi e per sfruttare completamente le possibilità che sono offerte da tali linguaggi. In Laboratorio, le nozioni teoriche apprese a lezione sono sfruttate, per realizzare sempliciprogrammi. Il linguaggio di programmazione usato nelle esercitazioni pratiche è il linguaggio Java. Le strutture dati elementari trattate nel corso sono le seguenti: Tipi di dato elementari (numeri interi, numeri reali, caratteri e booleani) Stringhe Array e vettori Le espressioni trattate nel corso sono le espressioni intere e le espressioni boolane. Le strutture di controllo trattate nel corso sono le seguenti: Assegnamento Sequenzializzazione Strutture di selezione (if then else, if then e switch) Strutture di iterazione (while do, do while, for e repeat) Le esercitazioni in Laboratorio si svolgono in ambiente Linux usando il software “Java Development Kit” (JDK). Tale software è disponibile gratuitamente in rete. TESTI H.M. Deitel e P.J. Deitel: “Java: fondamenti di programmazione”. Apogeo. ISBN:88-7303691-0. 33 PROGRAMMAZIONE II CON LABORATORIO (F61005) 213 DOCENTE Nome e Cognome: Prof.Simone Tini E-mail: [email protected] Ufficio: Dipartimento di Scienze della Cultura, Politiche e Informazione, Via Carloni, 78 Como CREDITI FORMATIVI Numero =6 tipo di attività = Di base PROGRAMMA L’obiettivo del corso è di introdurre gli studenti allo sviluppo “incrementale”, o “bottomup”, dei programmi e di presentare la tecnica di programmazione “ad oggetti”. Per apprendere tali concetti è necessario conoscere i concetti che vengono presentati nel corso di Programmazione I. Per tecnica di sviluppo incrementale dei programmi, si intende il concetto di “metodo”, che riassume le classiche nozioni di “funzione” e di “procedura”. In particolare, vengono introdotte le seguenti nozioni: Corpo di un metodo. Parametri formali, parametri attuali, tipo dei parametri e passaggio di parametri. Risultato dell’invocazione di un metodo e tipo del risultato. L’introduzione della programmazione ad oggetti prevede l’introduzione delle seguenti nozioni: Oggetto. Classe: variabili di istanza, variabili della classe, metodi della classe. Gerarchia tra classi: superclasse, sottoclasse, ereditarietà, sovrascrittura di metodi e variabili d’istanza. Specifica di comportamenti: interfacce e classi che realizzano interfacce. Le esercitazioni in Laboratorio si svolgono in ambiente Linux usando il software “Java Development Kit” (JDK), già usato nel corso di Programmazione I. TESTI H.M. Deitel e P.J. Deitel: “Java: Fondamenti di programmazione”.Apogeo. ISBN:88-7303691-0. 34 RETI E APPLICAZIONI I (F61018 ) DOCENTE Nome e Cognome:Prof. Andrea Pini E-mail: [email protected] Pagina WEB: Sito (prof. M.Campanella): http://www.mi.infn.it/~cmp/CorsoReti/slides06/index.html CREDITI FORMATIVI Numero = 6 tipo di attività = Caratterizzante OBIETTIVI I tre corsi di reti ed applicazioni si propongono di fornire allo studente una introduzione alle reti di trasmissione dati nei loro principi di progettazione e funzionamento. Le lezioni sono costantemente accompagnate da esercizi pratici in laboratorio. Al termine dei tre corsi uno studente deve essere in grado di comprendere il funzionamento 214 di una rete di trasmissione dati e di progettare reti locali basate sul protocollo Ethernet configurare e collegare calcolatori con i principali sistemi operativi per la connessione in rete locale o geografica di realizzare applicazioni distribuite attraverso il protocollo TCP/IP avere appreso i principi fondamentali di funzionamento delle reti e la terminologia di base. PROGRAMMA La prima parte del corso presenta i concetti e le tecniche base delle reti Introduzione alle reti e loro motivazioni Il modello a strati ISO/OSI Dal Livello Fisico a quello di Instradamento Il protocollo TCP/IP Applicazioni distribuite 35 RETI E APPLICAZIONI II (F61019) DOCENTE Nome e Cognome:Prof. Andrea Pini E-mail: [email protected] Pagina WEB: Sito (prof. M.Campanella): http://www.mi.infn.it/~cmp/CorsoReti/slides06/index.html CREDITI FORMATIVI Numero = 3 tipo di attività = Di sede OBIETTIVI Rendere capaci gli studenti, da un lato di comprendere anche in modo analitico il mondo delle reti di calcolatori sia a livello locale/aziendale (lan) sia a livello globale: internet/intranet, dall’altro di comprendere progetti di reti anche non semplici e di impostare e realizzare progetti di media difficoltà. SINTESI DEL PROGRAMMA Il programma riassume i layer di rete applicativo, di trasporto e di rete, approfondisce quindi il livello cosiddetto di “data link” e quello fisico. Per ogni livello sono affrontati i protocolli più significativi in particolare: - relativamente al livello di “data link”, si approfondiscono le reti di tipo ethernet e quelle wireless quali wi-fi o hyperlan, oltre ad introdurre alcuni concetti di telefonia mobile gsm e umts (3G). - relativamente al livello fisico particolare attenzione allo studio della trasmissione dei segnali su doppino in rame, fibra ottica e segnali radio Altresì, oltre agli algoritmi che stanno alla base per la composizione la trasmissione e la ricostruzione in ingresso del segnale digitale, vengono studiati gli apparecchi “di mercato” che consentono la realizzazione di quanto spiegato. Gli apparecchi analizzati sono in genere: router, switch, hub, hot spot wi-fi, di essi si approfondisce non solo la comprensione del loro funzionamento ma anche l’aspetto della connettività tra di loro, anche in modalità eterogenea, così da poterne comprendere l’applicazione pratica all’interno di progetti. I progetti presi in considerazione sono reali progetti di rete di recentissima attuazione presso enti o aziende. 215 Alla fine di questo iter, lo studente, oltre a poter comprendere in senso compiuto il funzionamento di reti di calcolatori anche complesse, dall’aspetto del funzionamento delle applicazioni fino all’aspetto della realizzazione fisica, sarà messo in grado, anche grazie a frequenti esercitazioni, di progettare egli stesso reti aziendali inserite in contesti di comunicazione globale. TESTI “Reti di calcolatori e Internet” di James F. Kurose e Keith W. Ross; edito da Pearson Education Italia, 2005, III edizione 36 SISTEMI INFORMATIVI E MODELLI ORGANIZZATIVI I (F61047) e II (F61048) DOCENTE Nome e Cognome: Prof. Walter Castelnovo E-mail: [email protected] Ufficio: Dipartimento di Scienze della Cultura, Politiche e Informazione, Via Carloni, 78 Como CREDITI FORMATIVI Numero = 3 (per modulo)tipo di attività = caratterizzante PROGRAMMA La diffusione pervasiva delle ICT nella società contemporanea porta profonde trasformazioni nella struttura e nelle modalità operative delle organizzazioni, sia quelle orientate al business, che quelle non-profit e quelle della Pubblica Amministrazione. L’obiettivo del corso è quello di fornire strumenti per valutare l’impatto delle ICT sull’architettura e i processi operativi delle organizzazioni. Particolare attenzione verrà dedicata allo studio delle relazione tra Sistemi Informativi e modelli organizzativi, a partire dai tradizionali modelli organizzativi di tipo gerarchico fino ad arrivare alle organizzazioni flessibili e alle organizzazioni virtuali intese come modelli organizzativi tipici negli scenari di globalizzazione e di e-business. Gli argomenti che verranno affrontati durante il corso sono: Introduzione alla teoria dell’organizzazione Introduzione ai sistemi informativi Il ciclo dell’innovazione nei sistemi informativi La pianificazione dei sistemi informativi La valutazione dei sistemi informativi Le organizzazioni flessibili Introduzione al Project Management TESTI Il corso si baserà soprattutto su documenti forniti durante le lezioni e pubblicati sulla piattaforma di E-Learning. Tuttavia è opportuno fare riferimento ai testi seguenti: - De Marco, I Sistemi Informativi aziendali, Franco Angeli, 2000 - Bracchi, Francalanci, Motta, Sistemi Informativi e aziende in rete, McGraw-Hill, 2001 - Camussone, Informatica organizzazione e strategie, McGraw-Hill, 2001 Questi testi sono obbligatori per gli studenti che non frequentano il corso. 216 37 SISTEMI INFORMATIVI GEOGRAFICI (F61026) DOCENTE Nome e Cognome: Prof.Stefano Manini CREDITI FORMATIVI Numero = 6 tipo di attività = Di sede Vedi insegnamento “Cartografia ambientale informatizzata con laboratorio” attivato presso il Corso di Laurea specialistica in Scienze Ambientali. 38 SISTEMI INTELLIGENTI E MOBILI PER SERVIZI INNOVATIVI I (F61082) DOCENTE Nome e Cognome: Prof.Alberto Sanna CREDITI FORMATIVI Numero =3 tipo di attività = Di sede OBIETTIVI Il corso si propone di illustrare i requisiti, le problematiche e le possibili soluzioni per lo sviluppo di servizi innovativi orientati al cittadino, principalmente nei domini sanitario, nutrizionale e dello stile di vita, attraverso la discussione di casi di studio reali, applicazioni esistenti e prototipi in fase di sviluppo. PROGRAMMA Il corso si articola in un percorso che, partendo dalla presentazione del concetto di servizio orientato al cittadino, accompagnerà lo studente in una panoramica delle più recenti tecnologie informatiche dettagliandone il ruolo in contesti applicativi innovativi. Dopo la descrizione delle proprietà qualificanti i servizi al cittadino (needs, choiches e free will), il corso presenterà diversi casi di studio in cui lo studente potrà apprendere come tali servizi siano erogati in contesti reali e come le tecnologie informatiche apprese negli altri corsi di studio costituiscano fattori abilitanti. Le diverse tecniche e tecnologie discusse durante il corso saranno solo brevemente introdotte mentre ampio spazio sarà dedicato alla discussione dei loro ambiti d’applicazione. Programma Dettagliato: • Servizi al cittadino e sistemi intelligenti: presentazione d’alcuni casi di studio; • Servizi al cittadino: proprietà qualificanti; • Sistemi intelligenti: descrizione di un’architettura tipo; • Supporto alle decisioni: tecniche e tecnologie (Multi-Agents Systems, Machine Learning, Case Based Reasoning, Fuzzy Systems); • Gestione della conoscenza: tecniche e tecnologie (Motori Semantici, Ontologie, Natural Language Processing); • Sicurezza, Privacy e Trust: tecniche e tecnologie (P3P Framework, Trust Case Development); • Personalizzazione e profilazione: tecniche e tecnologie (RFID, Smart Card); 217 • • • • • Mobilità e multimedialità: contesti nomadici multimodali (Mobile e Embedded Devices, Digital TV); Sistemi distribuiti: connettività, raggiungibilità e interoperabilità (Wireless, AdHoc, Pico e Personal Networks, Web Services) Intelligenza ambientale: domotica ed altre applicazioni; Gestione del rischio; Servizi al cittadino: un possibile modello di business; TESTI - G. Marakas, “Decision Support Technology for the 21st Century”, Prentice-Hall , 1999; -M. C. Daconta, L. J. Obrst, K. T. Smith, “The Semantic Web – A Guide To The Future Of XML, Web Services and Knowledge Management”, Wiley, 2003; - A. S. Tanenbaum, “Computer Networks”, Prentince Hall, 2002; - H. Lindskog, S. Lindskog, “Web Site Privacy with P3P”, Wiley, 2001; - L. Battezzati, J.L. Hygounet, “RFID- Identificazione automatica a radiofrequenza” Milano, HOEPLI, 2003; 39 SISTEMI OPERATIVI I (F61012) e II (F61013) con laboratorio DOCENTE Nome e Cognome: Prof.Robert Walters E-mail: [email protected] Ufficio: Dipartimento di Scienze della Cultura, Politiche e Informazione, Via Carloni, 78 Como CREDITI FORMATIVI Numero =6 (per modulo) tipo di attività = Caratterizzante PROGRAMMA Il corso presenta i principi fondamentali dei sistemi operativi, illustrandoli per mezzo di due sistemi operativi correnti: Windows 2000 e Linux. Sono previsti esercizi sulla programmazione concorrente in Unix e Windows 2000. Introduzione: Scopo e funzioni di un sistema operativo. Concetti generali . Struttura di un sistema operativo. Processi, thread e programmazione concorrente. La gestione della memoria. File system. Input/output, periferiche e driver. Sicurezza. Networking . Sistemi distribuiti. Architettura di Windows 2000, e dettagli di Win32 API. TESTI - Andrew S. Tanenbaum, Modern Operating Systems, Prentice-Hall, 2000. Testi di approfondimento: - Andrew S. Tanenbaum, Albert S Woodhull, Operating Systems Design and Implementation, PrenticeHall, 1999. - Andrew S. Tannenbaum, Edizione italiana of 1992 edition, Moderni sistemi operativi, Jackson Libri. - Abraham Silberschatz, Peter Galvin, Greg Gagne, Operating System Concepts, John Wiley and Sons, 2001. - Willam Stallings, Operating Systems, 4th edition, Prentice Hall, 2002 218 40 TEORIA DEI CODICI (F61069) DOCENTE Nome e Cognome: Prof.Andrea Previtali E-mail: [email protected] Ufficio: V4.26 Via Valleggio,11 quarto piano Pagina WEB: http://scienze-como.uninsubria.it/previtali http://elearning.uninsubria.it CREDITI FORMATIVI Numero =6 tipo di attività = Di sede Vedi insegnamento “Algebra III” attivato presso il Corso di Laurea triennale in Matematica. CORSO DI LAUREA TRIENNALE IN SCIENZE E TECNOLOGIE DELL’INFORMAZIONE ELENCO DEI DOCENTI IN ORDINE ALFABETICO Docente Carboni Aurelio Numero programma 22,23,26 Castelnovo Walter 36 Citterio Maurizio 14,29 Di Domenico Massimo 17 Donatelli Marco 03 Dossi Carlo 13 Ferrari Elena 10,11 Giustina Davide 25 Lanotte Ruggero 06,12 Manini Stefano 37 Martellini Maurizio 19 Morasca Sandro 21,30,31 Pini Andrea 15,34,35 219 Prest Michela Previtali Andrea Sabadini Nicoletta Sanna Alberto Serra Capizzano Stefano 18 40 01,02,20 38 04,27,28 Sicurello Francesco 05 Sobocinski Pawel 20 Spoletini Enrico Tini Simone Walters Robert 220 07,26 24,32,33 16,39 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DELL’INSUBRIA Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali – Como Corso di Laurea in Scienze dei Beni e delle Attività Culturali Sede del corso: Como MANIFESTO DEGLI STUDI ANNO ACCADEMICO 2007/2008 Denominazione del Corso di Laurea Codice Corso Classe di appartenenza no Tipologia del Corso di Studi Durata del C.D.S. Annualità attivate Titolo rilasciato CFU totali da acquisire Presidente del Consiglio di Coordinamento Didattico Scienze dei Beni e delle Attività Culturali F62 13 – Scienze dei Beni Culturali Laurea di I Livello 3 anni 1o 2 o 3 o anno Dottore 180 Prof.Giulio Maria Chiodi Presentazione del Corso Presso la Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali della sede di Como dell’Università degli Studi dell’Insubria è attivato il Corso di Laurea di primo livello in Scienze dei Beni e delle Attività Culturali (codice 7735), di durata triennale, appartenente alla Classe 13 - Lauree in Scienze dei Beni Culturali. Una visione integrata e multifocale La conservazione, la tutela e la valorizzazione dei beni culturali comportano l’interazione d'una molteplicità di competenze e di professioni, ciascuna con le proprie metodologie scientifiche e le proprie conoscenze, ciascuna con i propri strumenti e con i propri materiali di lavoro, ciascuna in grado d’intervenire specialisticamente in una o più sezioni d'una moderna e articolata filiera produttiva. La formazione di un esperto nel campo dei beni culturali deve, di conseguenza, fornire gli strumenti, teorici e pratici, per comprendere la varietà dei significati e dei valori che sono propri di un determinato manufatto: da una parte, le qualità concrete, fisiche e chimiche, dei materiali che lo compongono, il suo rapporto con l’ambiente circostante e le tecniche costruttive e compositive; dall'altra, il rilievo che lo stesso manufatto riveste nelle numerose prospettive con le quali è stato, nel corso del tempo, considerato: da quella giuridica a quella simbolica, da quella antropologica a quella storico-artistica. Ciò, naturalmente, tenendo conto che, invertendo l'ottica interpretativa, ciascun bene culturale costituisce una fonte primaria, preziosa e insostituibile, per la conoscenza dei fatti della storia, della cultura e della società. Il Corso di Laurea Triennale in Scienze dei Beni e delle Attività Culturali intende, conseguentemente, fornire allo studente una preparazione di base integrata e multifocale, articolata sulla compresenza d'insegnamenti appartenenti alle seguenti aree disciplinari: 221 - Discipline artistiche, architettoniche e museografiche; - Discipline linguistiche e letterarie; - Discipline storiche e archivistiche; - Scienze ambientali e naturali; - Scienze giuridiche; - Scienze matematiche, chimiche e fisiche; - Scienze umane. Obiettivi formativi e sbocchi professionali Il corso è finalizzato alla formazione di laureati capaci di operare professionalmente sia presso enti locali e istituzioni specifiche, quali soprintendenze, musei, biblioteche, archivi, cineteche, parchi naturali, orti botanici, ecc., sia presso aziende e organizzazioni professionali operanti nei settori dell’analisi, della classificazione, della tutela, della conservazione, della valorizzazione e della fruizione dei beni culturali e ambientali. I laureati nei corsi di laurea della classe dovranno: - possedere una buona formazione di base e un adeguato spettro di conoscenze e di competenze nei diversi settori dei Beni Culturali (patrimonio archeologico; archivistico e librario; teatrale, musicale e cinematografico; storico-artistico; demoetnoantropologico; del paesaggio e dell’ambiente); - possedere adeguate competenze relativamente alla legislazione e all’amministrazione nel settore dei Beni Culturali; - possedere la padronanza scritta e orale di almeno una lingua dell’Unione Europea, oltre all’italiano; - essere in grado di utilizzare i principali strumenti informatici di gestione dei dati e della comunicazione telematica negli ambiti specifici di competenza. Il curriculum formativo pone particolare attenzione a che lo sviluppo di competenze specialistiche in un particolare settore di attività, sia congiunto alla conoscenza non superficiale dei principi e delle metodiche di tutte le discipline che, per ciascun intervento, hanno a che fare con l'universo dei significati e dei valori in gioco. Ciò, anche, al fine di sviluppare la capacità di elaborare progetti integrati capaci di valorizzare, nel tempo, tutte le potenzialità del bene culturale, non ultime quelle di risorsa economica a disposizione della collettività. Accesso al Corso di Laurea Per l'accesso al Corso di Laurea in Scienze dei Beni e delle Attività Culturali è richiesto un diploma di scuola secondaria superiore o altro titolo di studio conseguito all'estero, riconosciuto idoneo. È prevista la valutazione della preparazione iniziale dello studente. In caso di valutazione negativa, l'iscrizione è consentita, ma non consigliata. Frequenza e didattica Le lezioni ex cathedra si svolgono di norma nella sede didattica del corso. La metodologia adottata dai docenti prevede lezioni frontali di carattere induttivo e multimediale, confermate sia dallo scambio d'opinioni ed esperienze dei partecipanti, sia dal confronto riassuntivo con il docente sui temi trattati. Le attività curricolari prevedono attività esterne, come sperimentazioni guidate sul campo, esercitazioni museali, tirocini formativi presso aziende, strutture della pubblica 222 amministrazione e laboratori, oltre a soggiorni di studio presso altre università italiane e straniere, anche nel quadro di accordi internazionali. Il tempo riservato allo studio personale o ad altre attività formative di tipo individuale è pari almeno al 55% dell’impegno dell’orario, con possibilità di percentuali minori riservate a singole attività formative a elevato contenuto sperimentale e pratico. Programmi aggiornati, materiali di lavoro, calendari d'esame e altre informazioni utili agli studenti sono a disposizione nell'area riservata al Corso di Laurea sul sito WEB dell’Università degli Studi dell’Insubria, alla pagina: http://www3.uninsubria.it/pls/uninsubria/consultazione.mostra_pagina?id_pagina=1371. Formazione tecnico-pratica, esercitazioni guidate e laboratori didattici Accanto alla preparazione teorica, il Corso di Laurea in Scienze dei Beni e delle Attività Culturali prevede propone una formazione tecnico-pratica che potrà essere raggiunta attraverso esercitazioni guidate e altre attività di laboratorio. Tali attività prevedono la frequenza obbligatoria e si svolgono nelle sedi all’uopo attrezzate che possono essere anche diverse dalla sede didattica del corso. Le attività di laboratorio di carattere settoriale sono svolte: - in laboratori convenzionati, come il Laboratorio di Archeobiologia dei Musei Civici di Como che costituisce in Italia uno dei principali punti di riferimento per attività di ricerca e di servizio nell’ambito dei Beni culturali; - presso i laboratori scientifici delle facoltà già esistenti, in particolare quelli di sviluppo della scienze di base e della caratterizzazione chimico-analitica dell’ambiente e dei Beni Culturali; - presso istituzioni mussali, enti e imprese attive del territorio di Como, di Varese e nelle aree geografiche adiacenti, compreso il Canton Ticino. Si individuano come principali settori dell’attività di laboratorio: le arti audiovisive, le arti etniche e popolari, i sistemi di allestimento e la scenografia applicata agli eventi e ai prodotti culturali, il turismo, il territorio e gli eventi, il tessuto e la moda, l’editoria, il campionamento e lo studio chimico-analitico di materiali, l’archivistica e l’epigrafia, la musicologia e l’attività di registrar, la paleobiologia e l’archeometria, la museografia, l’analisi del territorio, gli ecomusei, la comunicazione e la multimedialità. Seminari didattici pomeridiani Le attività didattiche del Corso di Laurea in Scienze dei Beni e delle Attività Culturali prevedono cicli di seminari dedicati all’approfondimento di argomenti relativi ai Beni Culturali. Tali seminari sono organizzati dall'Università, in collaborazione con gli assessorati alla cultura degli enti locali e il concorso di sponsor. Gli incontri, aperti al pubblico, si tengono al pomeriggio, con cadenza periodica. Oltre ai docenti dell’Università, potranno intervenire esperti di livello nazionale e internazionale. Una particolare attenzione è posta nel presentare tematiche che pongano gli studenti a contatto diretto con il mondo del lavoro. Stage e tirocini In accordo con enti pubblici e privati,l’Ateneo organizza gli stage e i tirocini più opportuni per concorrere al conseguimento dei crediti richiesti per le «altre attività formative» e potrà definire ulteriormente, nell’ambito del corso di studio, obiettivi formativi specifici, anche in riferimento ai profili professionali che saranno definiti dai piani di studio delle successive Lauree magistrali. 223 Tutorato e altri servizi agli studenti Il Corso di Laurea in Scienze dei Beni e delle Attività Culturali prevede un servizio di tutorato degli studenti in misura di quanto previsto dalle note del MIUR. In particolare è previsto un tutor per gli studenti di ciascun anno di corso e un tutor generale del corso di Laurea. Sono presenti inoltre attività di recupero degli eventuali debiti formativi, servizi per favorire l'inserimento occupazionale di laureati (job placement), servizi di counseling psicologico e strutture e servizi dedicate agli studenti diversamente abili. Articolazione del corso degli studi Il corso di laurea ha durata triennale e comporta l’acquisizione da parte dello studente di 180 crediti formativi, la cui ripartizione è illustrata nell’ordinamento didattico sotto riportato nella tabella seguente. Tali crediti formativi saranno integralmente riconosciuti ai fini di un eventuale proseguimento degli studi nell’ambito delle lauree specialistiche in Scienze dei Beni Culturali che saranno istituite presso l’Università degli Studi dell’Insubria. Insegnamento SSD Tipo di attività Primo anno – Primo semestre Chimica dei beni culturali Modulo 1 – Parte generale Filosofia e simbolica politica Modulo 1- Prima parte generale Fisica applicata ai beni culturali Lingua e traduzione (inglese) CHIM/01 Caratterizzante SPS/01 Aggregata FIS/03 [L-LIN/12] Caratterizzante Altra attività formativa Storia medievale e moderna Modulo 1 – Metodologia della M-STO/01 Di base ricerca storica Primo anno – Secondo semestre Antropologia culturale M-DEA/01 Caratterizzante Modulo 1 - Parte generale Antropologia culturale Modulo 2 – Antropologia M-DEA/01 Caratterizzante dell’arte e antropologia museale Legislazione dei beni culturali IUS/10 Caratterizzante Modulo 1 – Elementi di diritto Letteratura italiana L-FILDi base LET/10 Metodologie della ricerca GEO/01 Affine archeologica Modulo 1 – Parte generale Storia dell’arte medievale e L-ART/02 Caratterizzante moderna Modulo 1 – Storia dell’arte 224 CFU Ore (12) 6 (12) 4 * 48 * 32 6 6 48 48 (16) 6 * 48 (12) 6 * 48 (12) 6 (8) 4 4 * 48 * 32 32 (6) 4 * 32 (8) * 4 32 medievale Storia medievale e moderna Modulo 2 – Storia medievale M-STO/01 Di base Secondo anno – Primo semestre Archivistica e biblioteconomia Modulo 1 –Archivistica M-STO/08 Caratterizzante Archivistica e biblioteconomia Modulo 2 –Biblioteconomia M-STO/08 Caratterizzante Botanica per i beni culturali BIO/02 Caratterizzante Chimica dei beni culturali Modulo 2 – Chimica analitica dei CHIM/01 Caratterizzante beni culturali Economia delle arti SECS-P/06 Aggregata Filosofia e simbolica politica SPS/01 Aggregata Modulo 2 – Seconda parte generale Lingua latina e civiltà romana L-FILAffine Modulo1 – Archeologia, storia e LET/04 civiltà romana Secondo anno – Secondo semestre Architettura del paesaggio ICAR/15 Di base Legislazione dei beni culturali IUS/10 Caratterizzante Modulo 2 – Diritto dei beni culturali Lingua latina e civiltà romana L-FILAffine Modulo 2 – Introduzione alla LET/04 lingua e alla letteratura latina Metodologie della ricerca GEO/01 Affine archeologica Modulo 2 – Laboratorio di archeobiologia Scienza e tecnologia dei materiali CHIM/05 Affine Storia dell’arte medievale e L-ART/02 Caratterizzante moderna Modulo 2 – Storia dell’arte moderna Storia medievale e moderna M-STO/01 Di base Modulo 3 – Storia moderna Terzo anno – Primo semestre Filosofia e simbolica politica SPS/01 Aggregata Modulo 3 – Simbolica politica Museologia L-ART/04 Caratterizzante Modulo 1 – Museologia e museografia Museologia L-ART/04 Caratterizzante Modulo 2 – Critica del restauro Restauro (16) 6 * 48 (8) 4 (8) 4 4 (12) 6 * 32 * 32 32 * 48 4 (12) 4 32 * 32 (8) 4 * 32 4 4 32 32 (8) 4 * 32 (6) * 2 24 6 (8) 48 * 4 32 (16) 4 * 32 (12) 4 (8) 6 * 32 * 48 (8) 2 * 16 225 Modulo 1 – Teoria del restauro ICAR/19 Caratterizzante Restauro Modulo 2 – Iconologia e ICAR/19 Caratterizzante iconografia Restauro Modulo 3 – Laboratorio di ICAR/19 Caratterizzante restauro Restauro Modulo 4 – Architettura degli ICAR/19 Caratterizzante interni e allestimento Terzo anno – Secondo semestre Chimica fisica CHIM/02 Affine Restauro Modulo 5 – Laboratorio di ICAR/19 Caratterizzante topografia e cartografia Tirocinio * Altra attività formativa Prova finale * Altra attività formativa Altre attività da svolgere nel triennio Attività a scelta dello studente * Altra attività formativa Ulteriori conoscenze linguistiche * Altra attività formativa Abilità informatiche e relazionali * Altra attività formativa TOTALE COMPLESSIVO (20) 4 * 32 (20) 4 * 32 (20) 4 * 48 (20) 4 * 32 6 48 (20) 4 6 * 48 225 3 9 * 2 * 2 * 180 * Crediti formativi Il superamento di ogni prova (esami e altre attività previste dal presente Manifesto degli Studi) è associato all'acquisizione di crediti formativi (CFU) che risultano legati all’impegno richiesto allo studente. Un CFU equivale a un credito ECTS. Un CFU corrisponde a 25 ore di lavoro per studente; di queste ore, una parte è costituita da attività didattica assistita e un'altra da studio o da altre attività formative di tipo individuale, su testi o con modalità indicate dal docente, secondo le seguenti misure: - 8 (otto) ore di lezione ex cathedra e 17 (diciassette) ore di studio o altre attività formative di tipo individuale, oppure - 12 (dodici) ore di esercitazioni guidate in aula o in laboratorio e 13 (tredici) ore di studio o altre attività formative di tipo individuale. Attività a scelta, conoscenze linguistiche e altri crediti Per il conseguimento dei 9 (nove) crediti indicati alla voce «Attività a scelta», lo studente deve superare gli esami di uno o più insegnamenti, afferenti a qualsiasi area disciplinare, da lui scelti nell’ambito dello stesso corso di laurea oppure di altri corsi di laurea della stessa Facoltà oppure di corsi di laurea di altra Facoltà. Tali attività, qualora si configurino come 226 insegnamenti autonomi e con votazione finale, rientrano nel computo per la determinazione del voto finale di Laurea. Sono, inoltre, riconosciute come «Attività a scelta» valide per il conseguimento di crediti formativi, la partecipazione ai cicli di seminari didattici organizzati dall'Università degli studi dell’Insubria e gli stage e le altre attività formative che prevedono uscite di uno o più giorni. Tali attività verranno riconosciute come crediti formativi, secondo il seguente prospetto: Seminari didattici 0,25 CFU per ogni incontro Uscite di un giorno 0,50 CFU per uscita Uscite di più giorni 0,50 CFU per giorno Il Consiglio di Coordinamento Didattico del corso di Laurea, su istanza dello studente interessato, può riconoscere come “Attività a scelta”valide per il conseguimento di crediti formativi, la partecipazione documentata a seminari, conferenze, attività di studio e di ricerca che riterrà di rilevante valore scientifico e formativo. Il possesso della patente ECDL (European Computer Driving Licence) comporta l’acquisizione automatica dei 2 crediti delle «Abilità informatiche e relazionali». Il possesso della certificazione TOEFL di livello 198 (o di altra certificazione di standard internazionale equivalente) circa la conoscenza della lingua inglese comporta l’acquisizione automatica dei 6 crediti relativi all’insegnamento di Lingua e traduzione inglese. La conoscenza di un’ulteriore lingua della Comunità Europea, la partecipazione a seminari e/o corsi specialistici, lo svolgimento di stage aziendali potranno comportare l’acquisizione di crediti nell’ambito della tipologia delle «Ulteriori conoscenze linguistiche, abilità informatiche e relazionali». Su esplicita richiesta dello studente, il Consiglio di Coordinamento Didattico del Corso di Laurea potrà deliberare il riconoscimento di crediti derivanti: - dalla frequenza certificata di corsi, seminari o altre attività di acclarato valore scientifico e/o formativo; - dal possesso di competenze professionali già acquisite e adeguatamente documentate. Esami L’acquisizione dei crediti relativi a ciascun modulo e/o insegnamento diviene operante col superamento dell’esame, il quale si traduce di norma in una votazione espressa in trentesimi. Piani di studio individuali e opzioni Ogni studente deve presentare il Piano di studio individuale, con l’indicazione delle attività opzionali prescelte, all’atto dell’iscrizione al secondo anno di corso (con possibilità di modificarlo l’anno successivo) oppure direttamente all’atto dell’iscrizione al terzo anno di corso. Previa presentazione alla Segreteria studenti del Piano di studio individuale,nei termini previsti, gli studenti iscritti prima dell’a.a.2006-2007 potranno optare per l’insegnamento di Economia delle arti, previsto al secondo anno di corso , piuttosto che l’insegnamento di Diritto internazionale, previsto dai precedenti manifesti degli studi. Tirocinio Il tirocinio consiste in un periodo della durata di quattro mesi, per un minimo di 225 ore documentate di presenza effettiva, di attività pratica integrata da svolgersi presso l’Università o presso enti esterni, pubblici e privati, convenzionati con l'Università. Per 227 iniziare il tirocinio, lo studente dovrà aver conseguito tutti i crediti previsti al primo e al secondo anno di corso. Prova finale Dopo avere superato tutte le verifiche delle attività formative previste dal Corso di Laurea e aver interamente svolto il tirocinio, lo studente è ammesso a sostenere la prova finale che consiste nella relazione scritta e nella discussione orale, con la Commissione di Laurea, sul lavoro di ricerca svolto durante il tirocinio conclusivo. L’argomento del tirocinio e della relazione finale dovrà essere concordato con un docente tutore e dovrà essere coerente con il percorso di studio seguito dallo studente, e quindi, in linea di massima, ricadere negli ambiti disciplinari delle attività formative di base e caratterizzanti del triennio. La prova finale è valutata in centodecimi. Calendario dei Corsi e degli Esami Per l’inizio ed il termine dei corsi, per gli appelli degli esami di profitto e le sedute degli esami di laurea rivolgersi alla Segreteria Didattica. Varese, 13 giugno 2007 IL DIRETTORE AMMINISTRATIVO IL PRESIDE DI FACOLTA’ (Dott.Marino Balzani) (Prof. Aldo Gamba) 228 IL RETTORE (Prof. Renzo Dionigi) PROGRAMMA DEGLI INSEGNAMENTI 01 ANTROPOLOGIA CULTURALE DOCENTE Nome e Cognome:Prof. Francesco Paolo Campione E-mail: [email protected] Ufficio: via Lucini 3, IV piano, aula 20 Pagina WEB. www3.uninsubria.it/pls/uninsubria/uninsubria_docenti.h_preview?id_doc=P006044 E-learning: http://elearning.uninsubria.it/bin/common/category.pl?type=COURSE&category_id=_94 CREDITI FORMATIVI Numero = 12 tipo di attività = caratterizzante OBIETTIVI Conoscenza esauriente dei contenuti proposti e del lessico disciplinare; pertinenza nell'uso degli elementi metodologici propri della disciplina nell'ambito di analisi e studi di carattere multidisciplinare; capacità d'integrare gli strumenti critici dell'Antropologia culturale nell'ambito dell'argomentazione scientifica. Modulo I. Parte generale (F62061) PROGRAMMA A1. Introduzione alla storia del pensiero antropologico a. Definizione dei concetti di «antropologia» «etnologia», «etnografia» e «folklore» Ambiti e obiettivi dell'Antropologia culturale; b. introduzione ai concetti di «ambiente», «cultura», «individuo» e «società» e analisi di carattere generale dei loro rapporti e delle loro interazioni; c. il concetto di «cultura»; d. etnocentrismo e relativismo culturale; e. il concetto di «etnia» - Gli etnicismi; f. il sistema locale di classificazione - Le etnoscienze - Èmico vs. ètico. A2. L'analisi dei fenomeni culturali g. L'approccio olistico; h. la classificazione linguistica dei popoli; i. tratto, complesso e area culturale; j. la stratificazione sociale; k. i sistemi di parentela; l. i fenomeni di acculturazione - La globalizzazione. Modulo 2: Antropologia dell’arte e Antropologia museale (F62062) PROGRAMMA B. Antropologia dell'arte - Secondo modulo 229 B1. L'arte come fenomeno della cultura m. Arte e acculturazione, arte folklorica, «tourist art» - Produzione, fruizione e consumo dell'opera d'arte - Valori prossimi e valori remoti dell'opera d'arte etnica - Il collezionismo - La risemantizzazione e il mutamento dei valori interni dell'arte etnica Arte e artigianato - Il valore religioso delle opere d'arte - Valori e attributi funzionali delle opere d'arte - Il consumo delle opere d'arte - L'opera d'arte come valore di scambio - Il pregiudizio dell'anonimato dell'artista etnico - Il pregiudizio dell'«atemporalità» dell'arte etnica - Il ruolo sociale dell'artista - La formazione, i caratteri personali dello stile, la creatività - Le fonti d'ispirazione. La committenza. Le occasioni per la creazione artistica - Il rapporto fra i princìpi estetici e la tradizione L'innovazione nei contesti etnici tradizionali - Il sistema espressivo - Arte e conoscenza - La miniaturizzazione - Stili e schemi mentali - Originali e multipli. L'arte come sistema tecnico - La cinesica. La produzione artistica e i processi sociali Tecnologia e magia - La progressiva integrazione delle «arti etniche» nel contesto universale delle arti. TESTI Gli studenti che hanno frequentato le lezioni riprenderanno e approfondiranno gli argomenti attraverso le dispense che saranno messe a disposizione sulla piattaforma di e-learning e con la lettura dei volumi: 1. Campione Francesco Paolo, Etnia ed etnicismi, Apogeo, Milano 2006; 2. Campione Francesco Paolo (a cura di), Wagan. Arte e musica del Sepik, Edizioni MCEL, Lugano 2006. 3. Ministero per i Beni e le Attività Culturali/ICCD, Scheda BDM. Beni demoetnoantropologici materiali, Roma 2000 - Il volume è disponibile gratuitamente, in formato .pdf, all'indirizzo WEB: 4. http://www.iccd.beniculturali.it/standard/index.html. Gli studenti che non hanno frequentato le lezioni, oltre alle dispense e ai volumi sopra citati leggeranno, per la parte generale, uno dei seguenti due volumi: 4.a. Ember Carol R. & Ember Melvin, Antropologia culturale, trad. it., Il Mulino, Bologna 2004; 4.b. Salzman Philip Carl, Understanding Culture. An Introduction to Anthropological Theory, Waweland Press, Prospect Heights (Ill.) 2001; e, per i moduli secondo e terzo, uno dei volumi segnalati nella Lista ragionata dei testi consigliati, costantemente aggiornata sulla piattaforma di e-learning. Testi consigliati: La Lista ragionata dei testi consigliati e la Lista dei collegamenti per l'accesso ai siti WEB dei principali musei antropologici del mondo sono inoltre a disposizione di chi volesse approfondire autonomamente uno o più argomenti trattati durante le lezioni. Materiali didattici: Le dispense e gli altri materiali didattici, periodicamente aggiornati, sono forniti agli studenti attraverso la piattaforma di e-learning dell'Università degli Studi dell'Insubria, all'indirizzo WEB sopra citato. Riviste: Presso la Biblioteca di Scienze MM. FF. e NN. di Como, via Valleggio 11, primo piano, sono consultabili on-line tutte le riviste elencate alle pagine WEB: • http://www.jstor.org/browse#Anthropology; • http://www.sagepub.com/journals.nav?level1=200&level2=210&currTree=Subjects. 230 L'accesso alle riviste è possibile anche dalla piattaforma di e-learning. In biblioteca sono inoltre consultabili le seguenti riviste (cartacee): Art tribal, Museum Anthropology, RES, Shaman, Tribal Art, oltre ai cataloghi d'asta di arte tribale di Christie's e Sotheby's. 02 ARCHITETTURA DEL PAESAGGIO (F62016) DOCENTE Nome e Cognome: Lara Giamporcaro E-mail: [email protected] CREDITI FORMATIVI Numero = 4 tipo di attività = Di base OBIETTIVI Conoscenza esauriente dei contenuti proposti e del lessico disciplinare; pertinenza nell'uso degli elementi metodologici propri dell’Architettura del paesaggio; capacità di individuare e coordinare le differenti competenze dell’ambito dello studio, della tutela e valorizzazione del paesaggio. SINTESI DEL PROGRAMMA L’insegnamento verterà sui seguenti temi: - il “paesaggio” come bene culturale; - le diverse tipologie di paesaggio: naturale, antropizzato, agricolo, storico, culturale, letterario; - linee di lettura ed interpretazione del paesaggio: complessità, caratterizzazioni, genius loci; - il paesaggio come risorsa: conoscenza, conservazione e valorizzazione; - strumenti metodologici di tutela e promozione del paesaggio; - qualità ambientale e paesaggio: aspetti di integrazione del paesaggio nel sistema territoriale dei beni culturali. TESTI Testi di base: Norberg-Schulz C., 1976. Genius Loci. Paesaggio Ambiente Architettura. Electa, Milano. Sereni E,1986. Storia del paesaggio agrario italiano. Edizione BVL, Roma. Turri E.,1998. Il paesaggio come teatro. Marsilio, Venezia. Pandakovic D., 2000. L’architettura del paesaggio vegetale. Edizioni Unicopli, Milano. Architettura del paesaggio e del giardino: teoria e storia: Assunto R.,1994. Il paesaggio e l’estetica. Edizioni Novecento, Palermo. Assunto R.,1988. Teleologia e ontologia del giardino. Guerini Associati, Milano. Jellicoe G. and S., 1980. The Landscape of Man. Thames and Hudson, Londra. Turri E,1974. Antropologia del paesaggio.Edizioni Comunità, Milano. Turri E.,1979. Semiologia del paesaggio italiano. Longanesi, Milano. Venturi Ferraiolo M.,2002. Etiche del paesaggio. Editori Riuniti, Roma. Riferimenti letterari e poetici: Brosse J.,1994. Mitologia degli alberi. Biblioteca Universale Rizzoli, Milano. Cernetti G., 1983. Un viaggio in Italia. Einaudi, Torino. Giono J,1997. Risveglio. Passigli Editori, Firenze. Holderlin F.,1993. Poesie dalla torre. Feltrinelli Editore, Milano. 231 Schama S..,1997. Paesaggio e memoria. Mondadori, Milano. 03 ARCHIVISTICA E BIBLIOTECONOMIA Modulo 1: Archivistica (F62065) DOCENTE Nome e Cognome:Prof.Lucia Ronchetti E-mail: [email protected] Ufficio: Archivio di Stato di Como CREDITI FORMATIVI Numero = 4 tipo di attività = caratterizzante OBIETTIVI Il modulo si propone di tracciare un profilo di sintesi di storia dell’archivistica soffermandosi sul trattamento degli archivi storici e chiarendo aspetti essenziali in merito agli archivi in formazione. Accenna alla legislazione relativa alla consultabilità dei documenti d’archivio e propone elementi di archivieconomia. Presenta i principi alla base della catalogazione dei beni culturali. SINTESI DEL PROGRAMMA Il corso tratta dei seguenti argomenti: - storia degli archivi, principio di provenienza e ordinamento secondo il metodo storico; - "archivio", archivio corrente, di deposito e storico; - consultabilità dei documenti d'archivio; - archivieconomia - la catalogazione dei beni culturali, la normalizzazione della descrizione archivistica in ambito internazionale ISAD (International Standard Archival Description), ISAAR (International Standard Archival Authority Record) e la comunità archivistica italiana. TESTI Il candidato deve approfondire gli argomenti presentati nel corso su almeno uno dei testi consigliati oppure su un altro testo concordato col docentePer gli studenti che non frequentano le lezioni è obbligatorio la lettura del seguente volume: Laura Corti, I beni culturali e la loro catalogazione, Torino, Paravia, 1999Testi di consultazione generale: Paola Carucci, Le fonti archivistiche: ordinamento e conservazione, Roma, Nuova Italia Scientifica, 1995Paola Carucci, Il documento contemporaneo. Diplomatica e criteri di edizione, Roma, Carocci, 2001 Modulo 2: Biblioteconomia (F62066) DOCENTE Nome e Cognome:Prof.Chiara Milani E-mail: [email protected] CREDITI FORMATIVI Numero = 4 tipo di attività = caratterizzante 232 OBIETTIVI Il corso intende fornire agli studenti i principali elementi per comprendere il ruolo delle biblioteche nella storia culturale e nella vita civile della società e l’importanza sempre crescente di questa istituzione come agenzia specializzata di raccolta, trattamento e diffusione delle informazioni, reali e virtuali. Questo corso affronterà in modo storico e critico le problematiche sopra descritte, fornendo anche elementi teorici relativi alle principali discipline del libro: biblioteconomia, bibliologia e bibliografia. SINTESI DEL PROGRAMMA -Dal libro alle collezioni: i supporti della scrittura, manoscritti e libri a stampa, il libro veicolo di informazione -Le biblioteche: legislazione, tutela, gestione consapevole; la biblioteca nella rete dei servizi culturali -Nascita della biblioteconomia moderna, modelli di riferimento e criteri guida; biblioteche e collezioni speciali, biblioteca reale, ibrida e virtual library -Libro antico, libro moderno, documento digitale - Organizzazione di libri e documenti e delle collezioni: organizzare i dati in funzione della ricerca, il catalogo come linguaggio della biblioteca (costruzione e standardizzazione), la struttura dei sistemi catalografici -Descrizione e analisi semantica dei documenti: cenni di logica e metodologia; catalogazione e classificazione -Dati e metadati: caratteristiche del documento digitale -Automazione e multimedialità: dall’organizzazione alla produzione di informazione -Conservare, valorizzare nell’era digitale: problemi aperti e prospettive -Il servizio bibliotecario nella società globale: i servizi delle biblioteche e la loro promozione, la “mission” della biblioteca, comunicazione e marketing -Reference library avanzato come progetto di servizio, i siti delle biblioteche: modelli a confronto - Cenni di bibliografia TESTI - Giorgio Montecchi e Fabio Venuda Manuale di biblioteconomia. Editrice Bibliografica 2004 - Matthew Battles Biblioteche: una storia inquieta. Conservare e distruggere il sapere da Alessandria a Internet. Carocci editore, 2003 I testi delle lezioni saranno pubblicati nel sito internet dell’Università. 04 BOTANICA PER I BENI CULTURALI (F62055) DOCENTE Nome e Cognome:Prof. Donato Chiatante E-mail: [email protected] Ufficio: Via Lucini 3, Como CREDITI FORMATIVI Numero =4 tipo di attività = caratterizzante 233 OBIETTIVI L’obiettivo principale della disciplina è quella presentare in maniera sistematica gli organismi vegetali maggiormente responsabili di arrecare danni ai manufatti artistici indipendentemente dalla loro natura SINTESI DEL PROGRAMMA Durante il corso sarà presentata la sistematica dei procarioti, dei funghi, delle alghe, dei muschi, delle felci e saranno fatti cenni alle caratteristiche di gimnosperme ed angiosperme. A proposito delle angiosperme e gimnosperme sarà trattata l’organografia con particolare riferimento al fusto secondario con il legno omoxilo ed il legno eteroxilo. Saranno fatti brevi riferimenti alle proprietà chimico fisiche del legno ed alla sua costruzione e composizione chimica. Per la parte più applicativa del corso, verranno affrontati argomenti di dendrocronologia mettendo in risalto come questa recente disciplina delle scienze botaniche dia un contributo di notevole interesse per gli studi delle ricostruzioni di ambienti di insediamenti umani tramite l’analisi e l’identificazione dei carboni o di qualsiasi frammento di legno. Nel caso della palinologia si esamineranno metodiche e si parlerà dell’uso di questo tipo di studi per la ricostruzione di ambienti abitati dall’uomo.. Per quanto concerne l’interazione dannosa degli organismi vegetali con i manufatti artistici, saranno trattati con particolare rilevanza le alghe verdi biodeteriogene ed i funghi. In questo caso oltre ai danni saranno esaminate anche le metodologie di lotta TESTI Saranno resi disponibili delle dispense sul sito dell’e-learning al quale tutti gli studenti potranno avere libero accesso 05 CHIMICA DEI BENI CULTURALI DOCENTE Nome e Cognome: Prof.ssa Laura Rampazzi E-mail: [email protected] Ufficio: via Castelnuovo 7, Como, telefono 031-2386475 Pagina WEB: pagina del Docente nel sito http://w3.ateneo.uninsubria.it/elearning/; http://www3.uninsubria.it/pls/uninsubria/uninsubria_docenti.h_preview?id_doc=P000436 Modulo 1: Parte Generale (F62043) CREDITI FORMATIVI Numero =6 tipo di attività = caratterizzante OBIETTIVI Il corso ha lo scopo di fornire agli studenti gli strumenti per comprendere la natura e il comportamento dei materiali utilizzati nel campo dei Beni Culturali. Verranno inoltre analizzati i principali materiali utilizzati nel campo, sia da un punto di vista della composizione che della reattività, e le tecniche artistiche delle principali tipologie di Bene Culturale. 234 SINTESI DEL PROGRAMMA La struttura della materia - Il legame chimico - I composti chimici – La nomenclatura - Le reazioni chimiche - I calcoli stechiometrici - Cenni di cinetica e termodinamica - Le principali classi di composti organici: proprietà e reattività - Le macromolecole: proprietà e reattività - I solventi organici - Le principali classi di materiali di interesse nel campo dei Beni Culturali: proprietà e comportamento - Breve storia e descrizione delle principali tecniche artistiche TESTI Dispense disponibili nella pagina web del Docente nel sito E-learning. C. Bucari, P. Casali, A. Lanari, Chimica per l’arte, Editrice Calderini, Milano M. Matteini, A. Moles, La chimica nel restauro, Nardini Editore, Firenze Modulo 2: Chimica Analitica dei Beni Culturali (F62046) CREDITI FORMATIVI Numero =6 tipo di attività = caratterizzante OBIETTIVI Il corso si propone di fornire agli studenti una preparazione di base sulle principali metodologie analitiche utilizzate per indagini conoscitive e campagne diagnostiche nel campo dei Beni Culturali. Gli studenti verranno inoltre introdotti ai principali fenomeni di degrado chimico-fisico che possono interessare i manufatti artistici. SINTESI DEL PROGRAMMA Introduzione Storia della chimica analitica applicata ai Beni Culturali- Indagini qualitative e quantitative - Analisi distruttive e non - Elaborazione dei risultati analitici -Scopi delle indagini analitiche. Il campione in situ Sopralluogo – Campionamento - Conservazione dei campioni. Il campione in laboratorio Schedatura del campione - Allestimento di sezioni lucide trasversali e di sezioni sottili – Solubilizzazione – Macinazione. Le indagini analitiche La morfologia - La composizione e l’analisi elementare - La separazione e l’analisi di miscele complesse - L’analisi della superficie (tecniche superficiali) - La struttura del campione - Le analisi in situ. I risultati Elaborazione dei dati finali. La campagna diagnostica Progettazione di una campagna diagnostica: dal campionamento alla scelta delle tecniche analitiche. Il degrado Cause di degrado chimico-fisico - Studio analitico dei fenomeni di degrado. TESTI Dispense disponibili nella pagina web del Docente nel sito E-learning. M. Matteini, A. Moles, La chimica nel restauro, Nardini Editore, Firenze M. Matteini, A. Moles, Scienza e restauro, Nardini Editore, Firenze L. Appolonia, S. Volpin, Le analisi di laboratorio applicate ai beni artistici policromi, Casa Editrice il Prato, Padova 235 06 CHIMICA FISICA (F62031) DOCENTE Nome e Cognome: Prof.Aldo Gamba E-mail: [email protected] Ufficio:Via Lucini,3 CREDITI FORMATIVI Numero = 6 tipo di attività = Affine ed integrativa PROGRAMMA La chimica e i colori degli artisti. Introduzione al corso. Parte prima. La luce e il colore. I principi della spettroscopia. L’assorbimento e l’emissione. Le bande e la loro forma. Modificazione della luce per produrre colore. Le origini del colore. L’assorbimento. L’interferenza. La dispersione di Rayleigh. La percezione del colore. Opacità e trasparenza. Le superfici ricoperte con materiale trasparente. Il ruolo dell’ordine e del disordine delle strutture di un materiale per produrre colore più o meno intenso e sfumature. Parte seconda. Gli aspetti strutturali dei composti colorati. I composti organici colorati. I complessi dei metalli di transizione. I composti colorati per trasferimento di carica. I sistemi semiconduttori. Parte terza. I pigmenti. Definizioni e proprietà. I pigmenti e la dispersione della luce. La classificazione dei pigmenti. Parte quarta. La chimica dei vasai L’argilla. Proprietà, composizione e combustione. La composizione delle vernici. Problemi di tossicità. I bronzi. Corrosione e conservazione. Le leghe. La corrosione del rame. La protezione del rame. Parte quinta. I rischi chimici nell’arte. Le categorie professionali ad alto rischio. Le tecniche di radio datazione. Gli isotopi radioattivi. Le cinetiche del processo. Esempi di radio datazione: La Sacra Sindone. I falsi nell’arte. La radiochimica nel campo di battaglia. TESTI Dispense del docente (tel. 031-326219 e-mail [email protected]); H. Zollinger “Color. A multidisciplinary approach” Weinheim, Wiley 1999. 07 ECONOMIA DELLE ARTI (F62058) DOCENTE Nome e Cognome: Prof.Chiara Bernardi CREDITI FORMATIVI Numero = 4 tipo di attività = Aggregata OBIETTIVI Il corso si pone l’obiettivo di introdurre gli studenti nel campo dell’economia applicata al mondo dell’arte e della cultura attraverso lo sviluppo di un’adeguata terminologia, una 236 conoscenza approfondita dei meccanismi economici tipici del settore culturale e una capacità critica di lettura e interpretazione dei fenomeni oggetto di studio. SINTESI DEL PROGRAMMA A. Concetti economici propedeutici:Concetti di base: mercato, domanda/offerta, valore, costo, ricavo e investimento;Beni pubblici, esternalità e fallimento del mercato; Informazione;Rapporto tra Economia e Management. B. Economia delle arti e della cultura: Analisi economica e istituzioni culturali; La domanda di arte e di cultura: il consumo, le abitudini e le esternalità;L’offerta d’arte e di cultura: produzione, conservazione, valorizzazione e fruizione; L’offerta d’arte e di cultura: gli attori in gioco e le relazioni tra essi; La struttura e il funzionamento del settore culturale; Giustificazioni dell’intervento pubblico: perché finanziare la cultura, Benefici sociali ed economici della produzione culturale Il finanziamento del settore culturale, sussidi pubblici e istituzioni culturali; Imperfezioni informative e risposte organizzative; Fiducia e reputazione nello scambio culturale.. C. I mercati delle arti: I beni culturali; Musei e biblioteche; Arte dal vivo;Arte riproducibile; Mercato dell’arte visiva. D. Introduzione ai processi di cambiamento e di rinnovamento del settore delle arti e della cultura: Le aspettative sull’impatto del settore delle arti e della cultura sull’economia; La sostenibilità della crescita; Le forme organizzative a rete; Un rapporto proficuo tra arte ed economia. TESTI Gli studenti che hanno frequentato le lezioni riprenderanno e approfondiranno gli argomenti attraverso le dispense (slide) che saranno messe a disposizione sulla piattaforma di elearning e con la lettura dei volumi (il dettaglio dei capitoli sarà comunicato all’inizio delle lezioni e disponibile sul Sito Web del corso): 1.Bernardi C., La sostenibilità dello sviluppo strategico dei musei: approccio basato sull’analisi dinamica dei sistemi. Milano: Guerini Scientifica. 2.Candela G. & Scorcu A.E. Economia delle arti, Bologna: Zanichelli, 2004 3.Mankiw G. N., Principi di economia, Bologna: Zanichelli, 1999. 4.Trimarchi M., Economia e cultura. Organizzazione e finanziamento delle istituzioni culturali, Milano, Angeli, 1993. Gli studenti che non hanno frequentato le lezioni, oltre alle dispense e ai volumi sopra citati leggeranno ed elaboreranno una book review di almeno 5 pagine di uno dei seguenti volumi: 1.Benhamou, F. L'economia della cultura, trad. it., Bologna, Il Mulino, 2001 2.Besana A., L'arte in chiave economica, LED Edizioni, Milano, 2003 3.Greffe X. La gestione del patrimonio culturale, Milano: F. Angeli, 2003 4.Heilbrun J. & Gray M.J., The Economics of Art and Culture. Cambridge University Press, 2001 5.Mossetto G. & Vecco M. (a cura di), Economia del patrimonio monumentale Milano: Angeli, 2001 6.Spranzi A, Economia dell'arte, Unicopli, Milano, 2003. 7.Trosby D., Economics and Culture, Cambridge University Press, 2001 Risorse di supporto: Sul Sito Web del corso sarà possibile scaricare: l’elenco dei testi consigliati per l’approfondimento; la lista delle principali riviste nel campo dell’economia dell’arte; i collegamenti ai siti web di interesse. 237 08 FILOSOFIA E SIMBOLICA POLITICA DOCENTE Nome e Cognome: Prof.Giulio Maria Chiodi E-mail: [email protected] Ufficio: Dipartimento di Scienze della Cultura, Politiche e Informazione, Via Carloni, 78 Como Modulo I : Prima parte generale (F62037) CREDITI FORMATIVI Numero = 4 tipo di attività = Aggregata PROGRAMMA Problemi di filosofia politica. Durante il corso saranno illustrati alcuni concetti fondamentali della politicità con particolare riguardo a quelli che maggiormente incidono sulle strategie culturali nella vita collettiva. La tematica sarà argomentata con specifica attenzione alle dinamiche che più da vicino interessano gli sviluppi dell’area europea. Alcune idee-guida saranno oggetto di più approfondita analisi. Tra queste figurano: il potere, l’utopia, la rappresentazione pubblica, l’ideologia. Si prevedono incontri seminariali, integrativi delle lezioni TESTI Giulio M. Chiodi, Europa. Universalità e pluralismo delle culture, Torino, Giappichelli, 2000. Giulio M. Chiodi, Tacito dissenso, Torino, Giappichelli, 1990 o ristampe. (Solo i testi: Utopia come ectopia, più altri quattro a scelta dello studente Modulo II : Seconda parte generale (F62038) CREDITI FORMATIVI Numero = 4 tipo di attività = Aggregata PROGRAMMA Problemi di simbolica politica: Verranno spiegati dapprima i rudimenti metodologici della simbolica, con particolare riguardo alle premesse psico teoretiche. Si affronterà in seguito lo studio delle principali dimensioni del simbolico collettivo (il numinoso, il sacro, il mito, il rito) e di alcuni paradigmi simbolici (la contesa fraterna, l’immagine sovrana, la difisìa maschile-femminile). Una specifica attenzione sarà dedicata alle simboliche interpretative dell’organizzazione del potere. TESTI Giulio M. Chiodi, Propedeutica alla simbolica politica (I), Milano, Franco Angeli 2006. Giulio M. Chiodi, cur., La contesa tra fratelli, Torino, Giappichelli, (Solo i testi di: G.M.Chiodi, C. Bonvecchio, L. Alfieri, R. Escobar, D. Mazzù) Ristampa 238 Modulo III Simbolica politica (F62039) CREDITI FORMATIVI Numero = 4 tipo di attività = Aggregata PROGRAMMA Il corso avrà cura di mettere in risalto gli aspetti fondamentali di una forma di civiltà di origine nomadico-guerriera, evidenziando gli effetti contrastivi con civiltà di origine stanziale. TESTI Tacito, La Germania (qualsiasi edizione), 2) Siegrfrid Fischer-Fabian, I Germani, Milano, Garzanti, 1997oppure Malcom Todd, I Germani, ECIG, Genova, 1997 Dispense:Le dispense delle lezioni saranno fornite dal docente. 09 FISICA APPLICATA AI BENI CULTURALI (F62005) DOCENTE Nome e Cognome:Prof.Fabio Ferri E-mail: [email protected] Ufficio: via Valleggio, 11 – Como quarto piano Pagina WEB: http://scienze-como.uninsubria.it/ferri/home_page.html CREDITI FORMATIVI Numero = 6 tipo di attività = Caratterizzante OBIETTIVI Il corso di fisica ha lo scopo di fornire agli studenti una preparazione di base su alcuni concetti fondamentali di fisica generale ed, in particolare, affrontare alcuni argomenti relativi alle metodologie fisiche comunemente utilizzate nell'ambito delle scienze dei beni e delle attività culturali.Il principale obiettivo del corso e’quello di fornire agli studenti alcuni strumenti di natura tecnica (matematici, informatici, multimediali, etc.), ma soprattutto di natura metodologica, attraverso i quali essi imparino ad applicare il metodo scientifico di indagine (osservazione, modello, verifica), con lo scopo ultimo di sviluppare capacità di analisi critica, indipendenza, flessibilità e autonomia di lavoro. Alla luce di quanto sopra, gli argomenti del corso verranno scelti in modo "strumentale", anche sulla base delle richieste e degli interessi degli studenti, in modo da stimolare quanto più possibile la loro partecipazione ed il loro coinvolgimento nelle attività svolte a lezione. A tal riguardo, la lista di argomenti sopra riportata e' dunque indicativa e suscettibile di cambiamento SINTESI DEL PROGRAMMA I concetti di velocità e accelerazione. Le tre leggi della dinamica. Lavoro ed energia. Conservazione dell'energia meccanica. Proprietà e leggi dei fluidi. I gas perfetti. I concetti di temperatura e calore. I passaggi di stato e il calore latente. La teoria cinetica dei gas. Le onde elettromagnetiche e lo spettro visibile. I fenomeni ondulatori: riflessione, rifrazione e diffrazione. Il colore, la luce e le loro leggi additive e sottrattive. Accenni alla caratterizzazione ottica di opere pittoriche. 239 TESTI Il testo di riferimento e' il libro di "Fisica dell'Amaldi" adottato in molte Scuole Medie Superiori. Esistono di questo libro svariate versioni, molto simili fra loro e, ai fini del corso, del tutto equivalenti. Una versione recente e' la Ugo Amaldi “Fisica per temi” – Zanichelli (2002). 10 LEGISLAZIONE DEI BENI CULTURALI Modulo 1: Elementi di diritto (F62076) CREDITI FORMATIVI Numero = 4 tipo di attività = caratterizzante Modulo 2: Diritto dei beni culturali (F62077) CREDITI FORMATIVI Numero = 4 tipo di attività = caratterizzante 11 LETTERATURA ITALIANA (F62011) DOCENTE Nome e Cognome: Prof. Donato Pirovano CREDITI FORMATIVI Numero = 4 tipo di attività = di base TITOLO DEL CORSO Il Decameron di Giovanni Boccaccio: poesia della vita, poema dell’individuo OBIETTIVI Il corso, della durata di 32 ore, è rivolto agli studenti triennalisti del Corso di laurea in Scienze dei beni e delle attività culturali (SBAC) e corrisponde a 4 crediti formativi (4 CFU). Il corso si propone una lettura del Decameron di Giovanni Boccaccio, non a torto definito l’archetipo della novellistica italiana. Rispetto alla tradizione precedente, infatti, caratterizzata dalla circolazione di testi anonimi di taglio prevalentemente esemplaristico o aneddotico, inseriti in opere appartenenti a generi letterari diversi (prediche, commenti, agiografie…) o riuniti in serie antologiche come il cosiddetto Novellino e come le raccolte di esempi, di conti, ecc., il Decameron risulta un’opera fortemente innovativa sia sul piano della scrittura della novella intesa come testo autonomo e autosufficiente sia sul piano della composizione del “libro” di novelle. Non a caso questa novità letteraria sarà destinata a divenire nei secoli successivi prima un paradigma ideale e poi un modello codificato per la scrittura novellistica. Il corso si prefigge innanzi tutto di mettere a fuoco questa novità mettendo in relazione il Decameron con la tradizione precedente e con altri esperimenti novellistici dello stesso Boccaccio, successivamente indagherà i diversi aspetti che caratterizzano la macrostruttura 240 dell’opera e infine proporrà una lettura, necessariamente selettiva, di singole novelle ma con l’auspicio di fornire una chiave ermeneutica per una lettura integrale dell’opera. Nelle ultime lezioni la visione commentata del film Il Decameron di Pier Paolo Pasolini cercherà di suggerire piste di riflessione nell’ambito del processo di trasposizione dal libro al film e dei rapporti tra letteratura e cinema. PROGRAMMA 1) PROLUSIONE: Il «Decameron»: poesia della vita, poema dell’individuo 1 2) Preistoria novellistica: 2.1) Modelli orientali e letteratura esemplare 2.2) Il Novellino 3) Un profilo di Giovanni Boccaccio: 3.1) Vita di Boccaccio tra realtà e mito 3.2) Un’idea di Letteratura: studium fuit alma poesis 4) Forme embrionali di scrittura novellistica nella produzione precedente di Boccaccio: 4.1) L’episodio delle «questioni d’amore» nel Filocolo 4.2) I racconti delle ninfe nella Comedia delle ninfe fiorentine 5) Il Decameron: 5.1) L’elaborazione dell’opera 5.2) Il progetto editoriale di Boccaccio: la «mise en page» del ms. Hamilton 90 autografo del Decameron 5.3) Struttura del libro di novelle: elementi tradizionali e innovativi 5.4) Architettura e simmetrie nell’edificio compositivo del Decameron 5.5) Autore e narratori: i nomi dei narratori decameroniani 5.6) Una chiave di lettura: «Ragionare nel giardino»: Boccaccio e i cicli pittorici del Trionfo della morte 5.7) Amore, intelligenza, beffa, avventura: temi e fonti 5.8) Il «realismo» di Boccaccio 5.9) L’arte del narrare: la metanovella di Madonna Oretta (Dec., VI 1) 5.10) I meccanismi della prosa 6) Lettura, analisi e commento delle seguenti novelle del Decameron: I 1; II 5; III 10; IV 1; V 4; VI 1; VI 2; VI 9; VII 2; VIII 3. 7) Dal libro al film: una trasposizione cinematografica d’autore: visione, analisi e commento del film Il Decameron di Pier Paolo Pasolini (1971) 8) TESTI Bibliografia per gli studenti che hanno frequentato il corso Parte monografica: Testi: 1) G. BOCCACCIO, Decameron. Edizione consigliata: G. BOCCACCIO, Decameron, a cura di V. Branca, Torino, Einaudi, 2005.2 1 Prima della prolusione il docente fornirà agli studenti interessati ogni chiarimento sul corso. 2 Lo studente potrà servirsi di altre edizioni del Decameron purché integrali. 241 2) Altri testi della novellistica predecameroniana o altri testi di Boccaccio oggetto d’analisi durante il corso saranno forniti in fotocopia dal docente.3 Parte istituzionale. Studio della Letteratura italiana M. SANTAGATA, La letteratura nei secoli della tradizione. Dalla «Chanson de Roland» a Foscolo, Roma-Bari, Laterza, 2007. Bibliografia per gli studenti che non hanno frequentato il corso Parte monografica: Testi: 1) G. BOCCACCIO, Decameron. Edizione consigliata: G. BOCCACCIO, Decameron, a cura di V. Branca, Torino, Einaudi, 2005.4 Critica: 1) L. BATTAGLIA RICCI, Boccaccio, Roma, Salerno Editrice, 2000. 2) L. BATTAGLIA RICCI, Ragionare nel giardino, Roma, Salerno Editrice, 2000. Parte istituzionale. Studio della Letteratura italiana M. SANTAGATA, La letteratura nei secoli della tradizione. Dalla «Chanson de Roland» a Foscolo, Roma-Bari, Laterza, 2007. ORARI DELLE LEZIONI Lunedì dalle ore 14 alle ore 17: aula M2 ORARIO DI RICEVIMENTO Lunedì al termine delle lezioni nell’aula M2 (dalle ore 17.00) DATE DEL CORSO Il corso inizierà lunedì 1 ottobre. La conclusione prevista è per lunedì 17 dicembre. N.B.: a causa di impegni accademici precedentemente assunti e improrogabili il giorno 8 ottobre la lezione non avrà luogo. MODALITA’ DELL’ESAME Il colloquio orale sarà distinto in quattro parti che vogliono accertare la preparazione dello studente sugli argomenti trattati a lezione o studiati nei testi consigliati in bibliografia: 1) conoscenza a grandi linee della Storia della letteratura italiana dalle origini a Foscolo. All’esame verrà chiesto uno dei trenta testi compresi nel manuale letterario-antologico di Santagata consigliato in bibliografia. 2) conoscenza della vita e delle opere di Giovanni Boccaccio e in particolare conoscenza degli aspetti e dei problemi generali riguardanti il Decameron. Lo studente che ha frequentato le lezioni potrà utilizzare i propri appunti Lo studente non frequentante studierà le due monografie di Lucia Battaglia Ricci indicate. 3) capacità di analizzare e commentare una novella del Decameron presentata a lezione: I 1; II 5; III 10; IV 1; V 4; VI 1; VI 2; VI 9; VII 2; VIII 3. Lo studente 3 4 È possibile scaricare tali materiali dall’apposita sezione della Blackboard. Lo studente potrà servirsi di altre edizioni del Decameron purché integrali. 242 4) frequentante potrà giovarsi dei propri appunti. Lo studente non frequentante preparerà individualmente i commenti delle novelle analizzate. capacità di leggere e interpretare una novella del Decameron. Lo studente si preparerà per questa parte dell’esame analizzando e commentando personalmente almeno 15 novelle a scelta, ovviamente escludendo quelle lette dal docente durante il corso. Si consiglia comunque vivamente la lettura integrale di un testo gustoso e accattivante come il capolavoro del Boccaccio. N.B.: lo studente prima di affrontare il colloquio orale presenterà scritto il proprio programma d’esame indicando i testi su cui si è preparato e l’elenco delle novelle scelte. La mancanza di tale programma scritto è determinante per la non ammissione al colloquio. 12 LINGUA LATINA E CIVILTA’ ROMANA Modulo 1: Archeologia,storia e civiltà romana (F62056) DOCENTE Nome e Cognome: Prof. Roberto Scevola E-mail: [email protected] Ufficio: Via Cavallotti 5 CREDITI FORMATIVI Numero = 4 tipo di attività = affine ed integrativa OBIETTIVI Il corso ha, innanzitutto, una valenza culturale in quanto è finalizzato all’acquisizione degli elementi fondamentali che hanno connotato la civiltà romana, alla quale siamo legati sotto molteplici profili, e i cui lineamenti essenziali non possono rimanere estranei alla formazione di coloro che opereranno nel settore dei beni e delle attività culturali. Tale ricostruzione fungerà da sfondo e da connettivo ad una serie di approfondimenti tematici che, di volta in volta, tenderanno a mettere in luce gli strumenti metodologici ed interpretativi preordinati ad individuare le “carte vincenti” della civiltà romana nel suo complesso. SINTESI DEL PROGRAMMA Il programma comprenderà un’analisi sintetica ma esauriente della storia romana, arricchita dal contributo delle scienze ausiliarie ed articolata nelle sue tre fasi fondamentali: origini ed espansione della città-stato (753 a.C.-146 a.C.), crisi e trasformazione della Res Publica (133 a.C.–31 a.C.), affermazione e caduta dell’Impero nelle forme del Principato e del Dominato (27 a.C.- 476 d.C.). Adeguato rilievo sarà riservato alla storia locale la quale, grazie all’obiettiva importanza ed alla talvolta indubbia eccezionalità delle vicende e delle fonti relative al territorio lariano, costituirà lo spunto per considerazioni specifiche e più ampie digressioni di storia generale. TESTI Premesso che per le parti trattate a lezione varranno in ogni caso gli appunti, si consiglia uno dei seguenti manuali a scelta: 243 - Guido Clemente, Guida alla Storia Romana. Eventi, strutture sociali, metodi di ricerca, Mondadori, Milano, 1977 (e successive ristampe). - Luigi Bessone/Rita Scuderi, Manuale di Storia Romanaq, Monduzzi, Bologna, 2002 Obbligatorio per tutti: Giorgio Luraschi, Storia di Como antica. Saggi di archeologia, diritto e storia, New Press, Como, 1999 (i saggi da esaminare saranno indicati a lezione). Modulo 2: Introduzione alla lingua e alla letteratura latina (F62057) DOCENTE Nome e Cognome: Prof. Laura Gamba CREDITI FORMATIVI Numero = 4 tipo di attività = affine ed integrativa OBIETTIVI Parte prima:Conoscere la storia del teatro antico, individuando persistenze e variazioni dei generi nel tempo. Comprendere la genesi “colta” del teatro latino nel suo rapporto con i modelli greci e con gli antecedenti italici preletterari del genere. Conoscere gli aspetti fondamentali (strutturali, tematici, stilistici) del teatro di Plauto. Sviluppare competenze nell’analisi di brani di Plauto per cogliere l’originalità dell’autore come fondatore della palliata latina. Saper cogliere nell’opera plautina aspetti di attualità per affinità o contrasto. Parte seconda:Conoscere gli elementi caratterizzanti dell’ideologia e della poetica di Cicerone, il legame tra letteratura e impegno civile; la teoria politica, l’eclettismo filosofico, l’importanza dell’eloquenza. Sviluppare competenze nell’analisi dei brani tratti dalle lettere, per coglierne le caratteristiche contenutistiche e stilistiche. Essere in grado di risalire dall’analisi dei testi proposti alla ideologia e alla poetica di Cicerone. Saper cogliere in Cicerone aspetti di attualità per affinità o contrasto: la figura dell’intelletuale impegnato; il conservatorismo; le teorie politiche. SINTESI DEL PROGRAMMA Parte prima Introduzione al teatro latino: Caratteri generali del teatro latino. Lo spettacolo teatrale. Gli autori: Plauto. Lettura integrale e commentata di Miles gloriosus e Amphitruo Parte seconda L’epistolario di Cicerone: La vita e l’esperienza politica. Il processo di Verre. La congiura di Catilina. Lettura commentate di alcune lettere. 13 METODOLOGIE DELLA RICERCA ARCHEOLOGICA DOCENTE Nome e Cognome: Prof.Lanfredo Castelletti E-mail: [email protected] Ufficio: Musei Civici, Piazza Medaglie d’Oro 1, Como Modulo I:Parte generale (F62044) CREDITI FORMATIVI Numero =4 tipo di attività = affine ed integrativa 244 OBIETTIVI Approfondimento dei diversi aspetti della ricerca archeologica pratica e teorica. Acquisizione del linguaggio tecnico Conoscenze delle principali metodologie di prospezione, scavo, analisi dei reperti e interpretazione dei dati archeologici. Comprensione dei principi della stratigrafia archeologica. Conseguimento della capacità di riconoscere e valutare i reperti attraverso le tecniche di esecuzione. e le tipologie SINTESI DEL PROGRAMMA Il corso si propone di fare apprendere concetti e metodi di base della ricerca archeologica sul campo e in laboratorio e di analizzare le caratteristiche delle fonti archeologiche. I temi principali: - origine ed evoluzione dell’archeologia ; - metodi e delle tecniche dell’ archeologia prima dello scavo:ricognizione e valutazione del potenziale archeologico ; cantiere e scavo, dalla stratigrafia al matrix; - registrazione, valutazione e interpretazione dell’evidenza archeologica; - applicazioni della ricerca archeologica. TESTI Renfrew Colin & Bahn P., Archeologia. Teoria, Metodi, Pratica, Zanichelli, Bologna, 2006 (oppure 2001) (capitoli 1-2-3-4-5-9-14 e glossario, per le parti che verranno indicate a lezione). Guidi Alessandro, I metodi della ricerca archeologica, Laterza, Roma-Bari 1994. (capitoli 3 e 4, per le parti che verranno indicate a lezione). Dispensa: Articoli, testi di lezioni e slides verranno messi a disposizione durante il corso e sull’aula virtuale Testi consigliati : Aa. Vv., Il Mondo dell’Archeologia, Treccani, Roma 2002 (alcune voci che verranno segnalate a lezione) Giannichedda E., Archeologia teorica, Carocci, Roma 2002. Harris E., Principi di stratigrafia archeologica, Roma, 1989 Manacorda D., Prima lezione di Archeologia, Laterza, Bari 2004. Modulo 2: Laboratorio di archeobiologia (F62045) CREDITI FORMATIVI Numero =2 tipo di attività = affine ed integrativa OBIETTIVI Fornire gli strumenti per conoscere le procedure dell’archeobiologia: premessa per una ricerca archeologica completa ma anche approfondimento delle analisi biologiche applicabili a manufatti di carattere etnografico e storico-artistico. SINTESI DEL PROGRAMMA Il corso ha una carattere teorico-sperimentale e mira a fare conoscere le possibilità della ricerca archeobiologica, ossia delle scienze della vita applicate all’archeologia. I temi trattati saranno: - processi di conservazione dei resti organici nel terreno. archeobotanica. - archeozoologia. - antropologia fisica. - casi di studio applicati all’archeologia, all’etnografia, alla storia dell’arte. 245 TESTI Renfrew Colin & Bahn P., Archeologia. Teoria, Metodi, Pratica, Zanichelli, Bologna, 2006 (oppure 2001) (capitoli 6, 7, 11). Dispensa e Testi consigliati: Articoli, testi di lezioni e commenti visivi saranno messi a disposizione durante il corso e sull’aula virtuale. 14 MUSEOLOGIA Modulo 1:Museologia e Museografia (F62069) DOCENTE Nome e Cognome:Prof. Rosanna Pavoni E-mail: [email protected] CREDITI FORMATIVI Numero =6 tipo di attività = caratterizzante OBIETTIVI Il museo, nelle differenti epoche storiche, ha rappresentato la cultura (in senso lato), i comportamenti, le aspirazioni e le tensioni della società che lo ha istituito. La forte accelerazione del cambiamento della società negli ultimi decenni ha modificato sostanzialmente il modo di intendere il museo: da luogo prevalentemente di conservazione, a privilegiato strumento di comunicazione. Il corso intende fornire agli studenti nuovi strumenti per comprendere e analizzare la struttura museo come possibile mezzo di comunicazione e formazione, analizzando i termini del dibattito contemporaneo alla luce della lunga storia di questa istituzione. SINTESI DEL PROGRAMMA Museo come strumento di comunicazione;definizione di museo nei differenti periodi storici e in culture differenti; nuove accezioni di patrimoni museali: memoria; patrimonio materiale e immateriale; istituzioni cui fanno capo i musei: Regioni, Province, Comuni, Fondazioni: le nuove strategie del lavorare in sistema; analisi di alcune attività strutturali del museo (catalogazione, restauro, ricerche, esposizioni, didattica; presentazione di alcuni casi e tipologie esemplari dal “museo moderno” settecentesco al contemporaneo; marketing e comunicazione dei musei; visita ad alcuni musei lombardi TESTI N.Kotler P.Kotler Marketing dei Musei Edizioni di Comunità Torino 1999 (parte prima, parte seconda, conclusioni, definizione p. 431) A, Casalino, Musei per bambini Pendragon Bologna 2002 P.Marani, R.Pavoni, Musei. Trasformazione di un’istituzione dal museo moderno al contemporaneo, Marsilio, Venezia 2006 Materiali di approfondimento e di sintesi distribuiti durante il corso Per gli studenti che non frequentano deve essere aggiunto: M.C.Ruggieri Tricoli, I fantasmi e le cose. La messa in scena della storia nella comunicazione museale, Edizioni Lybra Immagine, Milano 2000 246 Modulo 2: Critica del restauro (F62070) DOCENTE Nome e Cognome:Prof. Gabriella Guarisco E-mail: [email protected] Ufficio: Politecnico di Milano, Dipartimento di Progettazione dell’architettura, via Durando n. 10, 20158 Milano CREDITI FORMATIVI Numero =2 tipo di attività = caratterizzante OBIETTIVI stimolare gli allievi all’assunzione di un carattere critico nei confronti dei restauri di rifacimento ed accrescere la capacità di riflessione sul tema. SINTESI DEL PROGRAMMA Argomenti delle lezioni: le lezioni sono finalizzate ad affrontare i temi classici della critica del restauro a partire da una rivisitazione e rifedinizione del termine “restauro”. Il corso è finalizzato a ripercorrere le tappe principali del pensiero sul restauro dall’antichità ai giorni nostri nell’arte e nell’architettura, con particolare riferimento ai casi d’intervento maggiormente noti, come, ad esempio, il restauro/de-restauro del gruppo scultoreo Laocoonte. In un primo ciclo di comunicazioni sarà rivisitata la storia del significato del termine restauro e verranno fornite e commentate le definizioni più significative (da Vitruvio a Quatremére a Viollet le Duc). Sarà quindi (e con maggiore attenzione) ripercorso il parallelo filone critico degli studiosi contrapposti al restauro (da Ruskin a Boito a Riegl e Dvorak). In un secondo momento, e su casi concreti (sia apparati artistici – cappella Brancacci, cappella Sistina, ecc. – che architetture), saranno poste a confronto le definizioni di «restauro» «ripristino», «recupero» e «conservazione» e con queste i relativi versanti critici. Il corso si prefigge di fornire i primi rudimenti conoscitivi riguardo al restauro nonché la formazione di base sulla critica della storiografia artistica ed architettonica fin troppo spesso tratte in inganno dai restauri mimetici realizzati. TESTI Testi obbligatori: Boito, Camillo, Questioni pratiche di belle arti, Hoepli, Milano, 1893; Riegl, Alois, Il culto moderno dei monumenti: il suo carattere e i suoi inizi / Alois Riegl; a cura di Sandro Scarrocchia. – 3° ed, Bologna, Nuova Alfa, 1990. 15 RESTAURO Modulo 1:Teoria del restauro (F62071) DOCENTE Nome e Cognome:Prof. Nicoletta Ossanna Cavadini CREDITI FORMATIVI Numero = 4 tipo di attività = caratterizzante 247 OBIETTIVI L’insegnamento si propone di esaminare i fondamenti teorici e culturali del restauro cogliendo la complessità interdisciplinare della materia con l’obiettivo di riuscire a far sviluppare –da parte dello studente- una capacità critica e di giudizio. SINTESI DEL PROGRAMMA L’attività didattica del corso traccia un quadro generale della disciplina percorrendo la storia e le teorie del restauro in Italia e in Europa dal XVIII secolo ai giorni nostri, svolgendo approfondimenti specifici sui fondatori del pensiero. Il modulo nel suo insieme, affronta i temi della storia del restauro intimamente legati alla storia del gusto, dell’evoluzione delle tecniche, dello sviluppo delle teorie e della formazione dei restauratori nonché alle scelte del mercato e della tutela. In particolare verranno trattati: -Il Settecento e la nascita del restauro “moderno” -Il concetto di “ristauro” e la scoperta del passato: l’architetto archeologo -La definizione di “restauro” elaborata da A.-Ch. Quatremère de Quincy e l’attività della Commissione francese dei Monumenti storici -La codificazione del restauro stilistico e l’opera di Eugène Emmanuel Viollet-le-Duc -Gli orientamenti estetici della poetica del sublime in Inghilterra e le estreme posizioni di John Ruskin -La visione purista di A.W.N. Pugin e la diatriba inglese fra “goticisti e classicisti” -Restauro e Revival nell’Ottocento: George Gilbert Scott e William Morris -Il restauro tra stile, filologia e storia, le formulazioni teoriche di Camillo Boito -La variante storica del restauro in Luca Beltrami -La reinvenzione del passato in Alfredo D’andrade e Alfonso Rubbiani -Le elaborazioni concettuali applicate al restauro e la posizione della scuola di Vienna con Alois Riegl -La teoria di Cesare Brandi e le proiezioni operative: l’Istituto Centrale del Restauro -Le teorie sul restauro applicate alla città, dal metodo filologico a quello scientifico: l’operatività di Gustavo Giovannoni -La conferenza di Atene e la Carta del restauro del 1931, le esperienze internazionali e l’apporto italiano. Le successive Carte del Restauro fino ai principi applicativi dell’UNESCO. -Il dibattito contemporaneo tra le posizioni del “restauro conservativo” e l’attenzione verso la “cultura materiale” del progetto. TESTI Nel corso delle lezioni verrà fornita una bibliografia specifica e pertinente all’argomento esposto. Per affrontare l’esame si richiede la lettura obbligatoria di uno dei seguenti testi: -S.CASIELLO (a cura di), La cultura del restauro, Teorie e fondatori, Saggi Marsilio, Venezia ultima edizione. - M.CORDARO (a cura di), Cesare Brandi.Teoria e pratica, Editori Riuniti, Roma 1996. Per coloro che non frequentano il corso verrà chiesta la conoscenza di una bibliografia integrativa scegliendo uno dei seguenti testi: G.CARBONARA, Avvicinamento al restauro. Teoria, Storia, Monumenti, Ed. Liguori, Napoli 1997. A.MELUCCO VACCARO, Archeologia e restauro, Ed. Il Saggiatore, 1989, pp.200-233 G.AMOROSO, V.FASSINA, Stone Decay and Conservation – Atmospheric pollution, cleaning, consolidation and protection, Elsevier, Amsterdam 1983. 248 L. e P. MORA, P.PHILIPPOT, La conservazione delle pitture murali, Ed. Compositori, Bologna, 1999. C.MARQUAT (a cura di), Denkmalpflege im Vereinigten Deutschland, Atti del simposio, DVA, Stuttgart 1997. P.MARCONI, Materia e significato. La questione del restauro architettonico, Laterza, BariRoma 1999. F.BOCCHIERI, Il giardino storico: conoscenza, tutela, restauro, valorizzazione, in Giardini regali. Fascino e immagini del verde nelle grandi dinastie: dai Medici agli Asburgo, Milano, Electa, 1998, pp.13 e segg. P.MONTORSI, Una teoria del restauro del contemporaneo, in Conservare l’arte contemporanea, Ed.Nardini, 1991, pp.9-57. Modulo 2: Iconologia e Iconografia (F62072) DOCENTE Nome e Cognome:Prof.Luca Daris E-mail: [email protected] Ufficio: Dipartimento di Scienze della Cultura, Politiche e Informazione, Via Carloni, 78 Como CREDITI FORMATIVI Numero = 4 tipo di attività = caratterizzante Modulo 3: Laboratorio di restauro (F62073) DOCENTE Nome e Cognome:Prof. Vittorio Giola E-mail: [email protected] Pagina WEB: www.giola.it CREDITI FORMATIVI Numero = 4 tipo di attività = caratterizzante OBIETTIVI Formazione di una sensibilità operativa colta, indirizzata alla permanenza e valorizzazione del patrimonio storico-culturale, sviluppando attenzione per i beni culturali “minori”. SINTESI DEL PROGRAMMA Il corso espone i fondamenti operativi della conservazione dei beni storici, artistici, architettonici, culturali. Vengono trattati i seguenti argomenti: • Terminologia e caratterizzazione dell’ambito scientifico-disciplinare; • Dibattito attuale sulla conservazione (cenni); • Campagne di rilievo geometrico, stratigrafico, mensiocronologico; • Materiali tradizionali e loro caratterizzazione; • Campagne di rilievo materico; • Patologie dei materiali; • Tecniche diagnostiche; • Campagne di rilievo del degrado; 249 • • • • • • Tecniche di conservazione; Legislazione e procedimenti amministrativi per la conservazione; Metodologie per l’istruttoria e l’analisi del progetto di conservazione; Conservazione programmata; Cantiere e atelier di conservazione. Redazione di un Progetto di conservazione con attività sul campo presso un edificio storico comasco. L’ammissione all’esame orale è subordinata alla valutazione positiva del Progetto di conservazione, da redigere e consegnare entro la fine delle lezioni del Corso, in gruppi formati dalla Docenza. La valutazione si correla all’esame di Teoria del Restauro. TESTI BELLINI A. (a cura di), Tecniche della conservazione, F. Angeli, Milano 1986. CARBONARA G. (a cura di), Trattato di restauro architettonico, UTET, Torino 1996. GIOLA V., Laboratorio di restauro: materiale didattico, Università degli Studi dell’Insubria. Copia della dispensa viene fornita agli Studenti durante il Corso. I trasparenti proiettati a lezione sono disponibili on line sul sito di Facoltà. Modulo 4: Architettura degli interni e allestimento (F62074) DOCENTE Nome e Cognome: Prof.Giulio Zaccarelli E-mail: [email protected] Ufficio: Via Fantoni 10, Alzano Lombardo (BG) CREDITI FORMATIVI Numero = 4 tipo di attività = caratterizzante OBIETTIVI Il corso ha per obiettivo quello di fornire le conoscenze e gli strumenti metodologici necessari per permettere allo studente di stimare l’impatto dell’ambiente espositivo sulla conservazione delle collezioni museali, sapendosi inoltre relazionare con le diverse professionalità che intervengono sinergicamente alla concezione e realizzazione del progetto allestitivo. SINTESI DEL PROGRAMMA Introduzione alla conservazione preventiva in ambito espositivo: Richiami al concetto di integrità del bene culturale. I termini “conservazione” e “restauro” nei paesi di tradizione latina e anglosassone. La conservazione curativa, la conservazione preventiva. Gli agenti responsabili del deterioramento del Patrimonio Culturale in ambito espositivo. Collezioni museali ed ambiente espositivo Climatologia: Temperatura,saturazione, condensazione, umidità assoluta, umidità relativa, realazione umidità relativa/temperatura, microclima Sistemi di controllo climatico: sistemi attivi,sistemi passivi Linee guida e realtà Silica gel ,art-sorb 250 Monitoraggio del clima:termoigrografo, rilevamento elettronico Inquinamento: Inquinanti propri dello spazio museale Inquinanti propri delle vetrine Dinamiche di degrado dovute agli inquinanti Illuminotecnica: Percezione della qualità: temperatura di colore, resa del colore Percezione della forma: incidenza fascio luminoso, quantità di illuminamento Tutela dei materiali: protezione da UV, protezione da IR Comfort visivo Progettare la luce: fattori di danno, volume d’offesa, abbagliamento Laboratorio A partire da quest’anno il corso attiverà anche un laboratorio di circa 16 ore realizzato in collaborazione con l’Arch. Marco Poli, in cui si aprofondiranno tematiche specifiche di un progetto museale della realtà italiana. Gli studenti verranno informati durante il corso degli obiettivi e finalità del laboratorio. TESTI Testi obbligatori: dispensa del corso Bernardi A., Conservare opere d’arte, Ed. Il Prato, Padova 2004 Indicazioni specifiche sulle bibliografie consigliate verranno fornite durante il corso Modulo 5: Laboratorio di topografia e cartografia (F62075) DOCENTE Nome e Cognome:Prof. Federico Aligi Pasquarè E-mail: [email protected] CREDITI FORMATIVI Numero = 4 tipo di attività = caratterizzante Vedi insegnamento “Geografia con laboratorio”attivato presso il Corso di laurea triennale in Scienze ambientali. 16 SCIENZA E TECNOLOGIA DEI MATERIALI (F62033) DOCENTE Nome e Cognome: Prof. Gaetano Zecchi E-mail: [email protected] Ufficio: Via Castelnuovo,7 CREDITI FORMATIVI Numero = 6 tipo di attività = affine ed integrativa OBIETTIVI Conoscenza dei prodotti organici utilizzati nella produzione di manufatti artistici; riconoscimento di materiali polimerici negli oggetti appartenenti a collezioni museali; conoscenza dei prodotti utilizzati nelle operazioni di conservazione di differenti tipologie di 251 Beni Culturali. Conoscenza delle prestazioni necessarie ad un prodotto per risultare idoneo ad un trattamento conservativo. SINTESI DEL PROGRAMMA L’insegnamento verterà sui seguenti temi: - Richiamo ai fondamenti di chimica organica; classificazione dei gruppi funzionali - Cenni alla scienza dei materiali polimerici - I Materiali di natura organica e polimerica nei Beni Culturali - Alcune classi di materiali utilizzate nella produzione di manufatti artistici e nella loro conservazione: adesivi, vernici, protettivi, consolidanti - Leganti pittorici e tecniche pittoriche; analisi della sequenza stratigrafica di un’opera pittorica - Resine naturali, cere, olii siccativi - Polimeri naturali utilizzati nei Beni Culturali: polisaccaridi e proteine - Cellulosa e legno; materiali tessili naturali. Cenni alla loro tecnologia e agli usi nei Beni Culturali - Le materie plastiche nell’arte e nel design - Polimeri sintetici e loro utilizzo nella conservazione dei Beni Culturali: resine acriliche, viniliche, siliconiche, epossidiche, fluorurate - Materiali lapidei naturali - Materiali lapidei artificiali: malte, stucchi, ceramiche - Cenni ai materiali vitrei ed ai metalli TESTI Testi obbligatori - AA.VV. Chimica per l’arte - Zanichelli - Callister W. Jr. Scienza e ingegneria dei materiali EDISES Cap. 15 e 16 - Amoroso G., Camaiti M. - Scienza dei materiali e restauro Alinea Ed. Testi consigliati - Matteini M., Moles A. - La chimica nel restauro. Ed. Nardini Firenze - Horie C.V. - Materials for Conservation Ed. Butterworths - Mills J.S., White R. - The Organic Chemistry of Museum Objects Ed. Butterworths 17 STORIA DELL’ARTE MEDIEVALE E MODERNA Modulo 1: Storia dell’arte medievale (F62053) DOCENTE Nome e Cognome:Prof. Alberto Rovi E-mail: [email protected] CREDITI FORMATIVI Numero = 4 tipo di attività = caratterizzante OBIETTIVI Conoscenza del percorso storico delle arti figurative e dell’architettura in Italia fra V e XIV secolo, con confronti e conoscenze dirette di opere ed edifici dell’area lombarda, a partire dal territorio insubrico. 252 SINTESI DEL PROGRAMMA Architettura e arti figurative medievali: L’età paleocristiana e l’arte tardoantica. Aspetti dell’arte e dell’architettura altomedievale. La civiltà del Romanico. L’arte gotica italiana. Iconografia di cicli musivi e pittorici in rapporto con gli spazi architettonici. TESTI Per chi abbia frequentato il corso si richiede: 1 - Parte generale. Manuale di riferimento: -A. DE VECCHI, E. CERCHIARI, Arte nel tempo, Bompiani (vol I, età paleocristiana, vol. II tutto), oppure: BERTELLI, G. BRIGANTI, A. GIULIANO, Arte nella Storia (del vol. Arte romana, solo dall'arte ravennate; vol. Romanico e gotico), Electa-Bruno Mondadori, oppure: G. BORA, G. FIACCADORI. A. NEGRI, A. NOVA, I luoghi dell'arte, vol I (solo l'età paleocristiana), volume II (dall'età longobarda al gotico). 2 - La sezione medievale dei Musei Civici di Como, a cura di Letizia Casati, con glossario dei termini architettonici e l'allegato Motivi decorativi della scultura altomedievale, Musei Civici di Como, Como 2005. 3 – Conoscenza diretta di un monumento medievale del territorio comasco, con relativa bibliografia (si vedano i suggerimenti bibliografici). 4- Un saggio a scelta dai volumi: Arti e storia nel Medioevo, vol. II, Del costruire: tecniche, artisti, artigiani, committenti, Einaudi, Torino 2003, a cura di Enrico Castelnuovo e Giuseppe Sergi, i saggi di A. PRACHE, Caratteri edilizi di chiese e monasteri, pp. 125-153. C. PICCININI, Osservazioni sulla scultura architettonica monumentale: i portali scolpiti fra romanico e gotico, pp. 213-233. N. GRAMACCI, T. RAFF, Iconologia delle materie, pp. 395-416. Le tecniche, pp. 431-698. Arti e storia nel Medioevo, vol. III, Del vedere: pubblici, forme, funzioni, Einaudi, Torino 2004: - J. YARZA LUACES, I grandi programmi iconografici, pp. 85-143. - CAROZZI, Dalla Gerusalemme celeste alla Chiesa: testo, immagini, simboli, pp. 145-166. - BACCI, L'effige sacra e il suo spettatore, pp. 199-252 + A. PETRUCCI, Spazi e forme nella memoria funeraria medievale, pp. 551-566. Monumenti del territorio. Suggerimenti bibliografici (precedente punto 3) Sul paleocristiano: C.WATAGHIN-CANTINO, La topografia cristiana, in Milano capitale dell'Impero romano, 286-402 d. C., Milano 1990, pp. 163-164. D. CAPORUSSO, P. BLOCKLEY, Como: scavi archeologici in via Adano del Pero n. 11 e alcune considerazioni sul battistero paleocristiano, in “Rivista Archeologica Comense”, 177, pp. 101-202. Prime pietre. Gli esordi del cristianesimo a Como: uomini, fonti e luoghi, Iubilantes associazione culturale, Como 2001: la sezione “Luoghi” sull'urbanistica e la chiesa dei Ss. Cosma e Damiano, studi di M. David, F. Bonaiti, R. Caimi, A. Rovi. Sulla fase altomedievale: GIANONCELLI M., Como e il suo territorio. Le vicende degli ordinamenti territoriali comaschi dall'epoca romana agli albori dell'età moderna, “Raccolta Storica”, Società Storica Comense, Como 1982: cap. V “Dal pago alla pieve”; cap. VI “Evoluzione dell'istituto plebano nel perido longobardo e franco-feudale”. Castel Seprio. Storia e monumenti, a cura di P. G. Sironi, Colombo, Tradate 1987. 253 I saggi di C. BERTELLI, Una regione italiana nel Medioevo europeo, e DONATI M. T. , Classicismo longobardo: i Longobardi nella tradizione di Roma, in in BERTELLI C. , Lombardia medievale. Arte e architettura, Skira, Milano 2002. CASATI M. L., La sezione medievale dei Musei Civici in Palazzo Volpi. Scultura altomedievale, in “Rivista Archeologica Comense”, 183 (2001), pp. 121-165. Sulla basilica di S. Abbondio: Dal volume S. Abbondio. Lo spazio e il tempo. Tradizione storica e recupero architettonico, Ministero per i Beni Culturali e Ambientali, Como 1984, i saggi sottoelencati: Sull'architettura MIRABELLA ROBERTI M., Appunti sulla basilica paleocristiana di S. Abbondio, pp. 191 -200. S. DELLA TORRE, L'architetto Giovanni Antonio Piotti da Vacallo e la “renovatio” cinquecentesca di S. Abbondio, pp. 277-282; L. GRASSI, “Ristorando S. Abbondio sull'antica forma”. Note sui restauri ottocenteschi della basilica comasca, pp 283-296. H.P. AUTENRIETH, Note su architettura e colore in S. Abbondio, pp. 244-250. Sui rilievi altomedievali R. CASSANELLI, I materiali lapidei decorati di età carolingia, pp. 201-231. S. LOMARTIRE Note sulla tecnica di lavorazione dei rilievi, pp. 232-235. Sugli affreschi trecenteschi:, in S. Abbondio M. BOSKOVITZ, La decorazione pittorica del presbiterio della basilica, pp. 262-270. C. TRAVI, La fortuna critica degli affreschi, pp. 273-276. A. STRAFFI, Nuove ricerche sugli affreschi trecenteschi della Basilica di Sant'Abbondio in Como, in “Archivio Storico della Diocesi di Como”, 14, 2003, pp. 245-278. Per l'inquadramento storico: S. XERES, La fondazione monastica di Sant'Abbondio e il rinnovamento religioso in Diocesi nel secolo XI, in Il Sant'Abbondio in Como. IX centenario della consacrazione 1095-1995, Editrice de Il Settimanale, Società Archeologica Comense, Como 1996, pp. 35-51. A. ROVI, Il chiostro di Sant’Abbondio in Como: notizie dagli scavi, dagli archivi, dai restauri, Comune di Como, Como 2007. Sui restauri GUARISCO G. , Romanico. Uno stile per il restauro. L'attività di tutela a Como 1860-1915, Franco Angeli, Milano1992. Sulle scultura romanica: ZASTROW O., Scultura carolingia e romanica nel Comasco, Società Archeologica Comense, Como 1981. RURALI E. , La decorazione plastica della basilica di S. Abondio a Como. Appunti per una catalogazione, in “RAC”, f. 176, 1994, pp. 171-208. CASATI M.L., Note sulla scultura comasca tra XI e XII secolo, in “Rivista Archeologica Comense”, 184, 2003, pp. 115-165. Sulla pittura romanica: ZASTROW O., Affreschi romanici nella Provincia di Como, Ed. Stefanoni, Lecco 1984. G. VALAGUSSA, Affreschi medievali dal Mille alla fine del XIII secolo , in Pittura a Como e nel Canton Ticino dal Mille al Settecento, CARIPLO, Milano 1994, pp. 3-10. Su San Fedele: G. ROCCHI, Como e la basilica di San Fedele nella storia del Medioevo, Milano 1973. Sui restauri GUARISCO G. , Romanico. Uno stile per il restauro. L'attività di tutela a Como 1860-1915, Franco Angeli, Milano1992. 254 Sul battistero di S. Giovanni in Atrio:D. CAPORUSSO, P. BLOCKLEY, Como: scavi archeologici in via Adamo del Pero n. 11 e alcune considerazioni sul battistero paleocristiano, in “Rivista Archeologica Comense”, 177, pp. 101-202. Sulla pittura gotica: oltre agli studi su S. Abbondio Il '300 a Como. Gli affreschi del Monastero di S. Margherita, Musei Civici, Como 1989. Pittura a Como e nel Canton Ticino dal Mille al Settecento, CARIPLO, Milano 1994, pp. 10-18, 19-27 (vale a dire i saggi di C. TRAVI, Il Trecento, S. BANDERA, Il tardogotico). Sulla scultura gotica: O. ZASTROW, Scultura gotica in pietra nel Comasco, Società Archeologica Comense, Como 1989. Sul Duomo di Como, per l'inquadramento dei problemi relativi al complesso monumentale: S. DELLA TORRE, Sulle tracce di S. Maria Maggiore: problemi di metodologia della ricerca storica, in “Periodico Storico Comense”, LVII 1995, pp. 7-31. La cattedrale sul lago. Forme, spazi e simboli di fede nel Duomo di Como, G.Mondadori, Milano 1995. Dal volume Magistri d'Europa, cit: R. CASSANELLI; M. DAVID, V. DE MICHELE, Le pietre del Duomo di Como: dalle cave all'opera, pp. 31-46. V. PRACCHI, Il Duomo come monumento: la molteplicità delle possibili letture, pp. 109-135. Per un'ampia panoramica storica e artistica sulla città di Como: F. CANI, G. MONIZZA, Como e la sua storia, Nodolibri, Como 1994. Per una sintesi rapida ma efficace: Guide della Provincia di Como, La città di Como, 2003. Sul territorio comasco è disponibile l'intera serie delle Guide della Provincia di Como, Nodo libri. Per chi non abbia frequentato il corso si richiede, inoltre, la lettura di due tra i seguenti testi: - SCHLOSSER J. , L'arte del Medioevo, Einaudi Torino 1961 - BELLOSI L., Buffalmacco e il Trionfo della Morte, Einaudi, Torino 1974 - SETTIS S., Iconografia dell'arte italiana, 1100-1500: una linea, in Storia dell'arte italiana, parte prima, vol. III, Einaudi, Torino 1979, pp. 175- 270. - DUBY G. , San Bernardo e l'arte cistercense, Einaudi, Torino 1982 - VOLPE C., Il lungo percorso del dipingere dolcissimo e tanto unito, in Storia dell'arte italiana, parte seconda, vol. I, Einaudi, Torino 1983, pp. 231-304. - FRUGONI C. (a cura di), Benedetto Antelami e il Battistero di Parma, Einaudi, Torino 1995. - BERTELLI C., Lombardia medievale. Arte e architettura, Skira, Milano 2002 . - BLUMENKRANZ B., Il cappello a punta. L'ebreo medievale nello specchio dell'arte cristiana, Laterza, Bari 2003, prefaz. Di Chiara Frugoni. - dal volume Magistri d'Europa. Eventi, relazioni, strutture della migrazione di artisti e costruttori dei laghi lombardi. Atti del convegno (Como 23-26 ottobre 1996), Nodo libri, Como 1996 il seguente gruppo di saggi: S. DELLA TORRE, Geografia e storia delle migrazioni d’arte e mestiere dalla regione dei laghi: nuovi contributi, pp.139-154. S. LOMARTIRE, Tra mito e realtà: riflessioni sull'attività dei magistri “comacini” nell'Italia del nord tra XII e XIV secolo, pp. 139-154. 255 G. BIANCHI, Maestri costruttori lombardi nei cantieri della Toscana centro-meridionale (secoli XII-XV). Indizi documentari ed evidenze materiali, pp. 155-166. A. ROVETTA, Emergenze figurative nella regione dei laghi e aspetti dell'emigrazione artistica (secoli XIV-XV), pp. 167-176. A. DECRI, La presenza degli Antelami nei documenti genovesi, pp. 407-419. Modulo 2: Storia dell’arte moderna (F62054) CREDITI FORMATIVI Numero = 4 tipo di attività = caratterizzante OBIETTIVI Il corso intende presentare le linee di sviluppo delle relazioni fra la committenza e l’artista in una prospettiva integrata e problematica. All’interno di un inquadramento generale, saranno presi in esame artisti e momenti paradigmatici della storia dell’arte in relazione alle volontà della committenza, alle forme e ai modelli di rappresentazione, allo scenario teorico istituzionale e sociale. L’obiettivo del corso è quello di fornire allo studente una conoscenza approfondita dei concetti che motivano le volontà della committenza e le relative scelte dell’artista in un ambito culturale specifico; permettendo inoltre allo studente di sviluppare una capacità critica di lettura e interpretazione dei fenomeni oggetto di studio con utilizzo di un appropriato lessico disciplinare. SINTESI DEL PROGRAMMA l corso si articola in una parte istituzionale e in una monografica che è strettamente collegata al tema dell’esercitazione guidata. Saranno affrontate e analizzate le esperienze figurative, scultoriche e architettoniche del periodo oggetto di studio e i relativi protagonisti. L’arco cronologico preso in esame è compreso dall’età comunale all’Illuminismo. Saranno sviluppati i seguenti argomenti tenendo presente il tema conduttore del corso relativo al mutare del rapporto fra committente e artista e ai concetti a questo sottesi: • L’arte nelle città-stato e il fervente periodo dell’età comunale. La realizzazione delle cattedrali e dei palazzi pubblici. Le immagini del potere politico, decorazione e propaganda. • Mercanti e mecenati, un nuovo tipo di committente e un diverso tipo di approccio verso l’arte sacra. La percezione della realtà e la ritrattistica. • Il primo Rinascimento e la diversa concezione dell’arte, da «arte meccanica» ad «arte liberale». L’umanesimo e la riscoperta dell’antico, immagini pagane e mondo cristiano. La ricerca della bellezza e il nuovo ruolo intellettuale dell’artista. Il cenacolo umanistico e le passioni erudite fra arte e scienza. • Corti italiane e classicità. Le immagini del potere in ville e palazzi, nuove esperienze e nuovi protagonisti. • Il ritorno della committenza papale a Roma e i grandi progetti. Un nuovo atteggiamento verso la città eterna. Il programma di Giulio II e gli artisti chiamati a tradurre la sua idea «grandiosa». • Venezia e l’arte quale propaganda della Repubblica marinara. I palazzi e le ville fra tradizione ed innovazione. Un nuovo linguaggio pittorico. • La Firenze dei Granduchi e le nuove committenze medicee. • Riforma e Controriforma, arte e religione nel Cinquecento. La crisi e la «maniera». La nuova iconografia promossa dalla Controriforma. 256 • Roma e l’arte barocca, il trionfo della divina provvidenza e l’enfasi dell’iconografia profana. I grandi protagonisti. • Frivolezza ed ostentazione nel Rococò, l’espressione di una nuova aristocrazia. • Il fascino dell’antico, il collezionismo e il fenomeno del Grand Tour. Il “gentiluomo” e il “buon gusto”, la nascita del Neoclassicismo e il modello francese. I rinnovati luoghi dell’abitare. • L’illuminismo e gli «intenditori d’arte», la nascita dei nuovi musei. • TESTI La bibliografia obbligatoria del corso e quella opzionale, relativa all’approfondimento degli argomenti specifici, saranno comunicate all’inizio delle lezioni e saranno consultabili sul Sito Web del corso. Risorse di supporto: Sul Sito Web del corso sarà anche possibile scaricare: l’elenco dei testi consigliati per l’approfondimento; la lista delle principali riviste internazionali d’arte moderna; i collegamenti ai siti web di interesse. 18 STORIA MEDIEVALE E MODERNA DOCENTE Nome e Cognome: Prof.Mario Conetti E-mail: [email protected] Ufficio :Viale Masia,27 como Modulo I Metodologia della ricerca storica (F62060) CREDITI FORMATIVI Numero =6 tipo di attività = di base OBIETTIVI Il corso mira a sollecitare negli studenti un atteggiamento critico e problematico verso lo studio della storia, quale contesto fondamentale in cui si situano i beni culturali. Si propone poi di fornire le competenze fondamentali per affrontare direttamente lo studio delle fonti storiche e per poter gestire consapevolmente i beni archivistici e librari. SINTESI DEL PROGRAMMA Il corso si articola in alcune sezioni: 1 Introduzione allo studio della storia 2 Conoscenze tecniche fondamentali A cenni di paleografia B cenni di bibliologia C avviamento allo studio delle fonti documentarie D avviamento allo studio delle fonti narrative e dottrinali E strumenti informatici per la ricerca storica TESTI Il corso avrà un carattere seminariale. Si segnalano alcuni testi cui gli studenti frequentanti potranno fare riferimento: F. Nietzsche, Sull’utilità e il danno della storia per la vita, Milano, Adelphi, 1973 e rist.; 257 O. Capitani, Storia dell’Italia medievale, 3° ed., Roma – Bari, Laterza 1992 e rist., solo Appendice “Le fonti”, pp. 471-93; A. Cappelli, Dizionario delle abbreviature latine ed italiane, Milano, Hoepli, varie edizioni; A. Cappelli, Cronologia e calendario perpetuo, Milano, Hoepli, varie edizioni; G. Cencetti, Lineamenti di storia della scrittura latina, Bologna, Patron, 1997 e rist.; C. Paoli, Diplomatica, nuova ed. aggiornata da G. C. Bascapé, Firenze, le lettere, 1987; H. Tuzzi, Libro antico libro moderno. Per una storia comparata, Milano Sylvestre Bonnard, 2006; Gli studenti non frequentanti prepareranno l’esame sui testi di riferimento; sono invitati a rivolgersi al docente. Modulo 2 Storia medievale (F62063) CREDITI FORMATIVI Numero = 6 tipo di attività = di base SINTESI DEL PROGRAMMA Il corso si articola in una parte generale che fornirà una visione di insieme dei grandi temi della storia medievale e in una parte speciale che approfondirà il tema “Chiesa e società nel Trecento”, con letture da Guglielmo d’Ockham. TESTI I testi di riferimento sono, per la parte generale: C. Azzara, Le civiltà del Medioevo, Bologna, il Mulino, 2004; per la parte speciale: Guglielmo d’Ockham, Il filosofo e la politica. Otto questioni sul potere del papa, a c. di F. Camastra, Milano, Bompiani, 2002. Gli studenti non frequentanti prepareranno l’esame sul testo di Autori vari, Storia medievale, Roma, Donzelli, 1998 e rist. Modulo 3: Storia Moderna (F62068) DOCENTE Nome e Cognome:Prof.Luca Daris E-mail: [email protected] Ufficio: Dipartimento di Scienze della cultura, politiche e dell’informazioneVia Carloni 78 CREDITI FORMATIVI Numero = 4 tipo di attività = di base OBIETTIVI Obiettivo del corso è quello di analizzare lo sviluppo dello Stato francese dal regno di Luigi XIV fino alla Rivoluzione. SINTESI DEL PROGRAMMA Tappa fondamentale per ricostruire le dinamiche storiche che provocheranno la Rivoluzione, sarà quello di osservare con profonda attenzione il lungo regno di Luigi XV, momento di snodo decisivo tra l’epopea del Re Sole e gli accadimenti rivoluzionari. La prospettiva di analisi si soffermerà in particolare sui rapporti internazionali dello Stato francese e sui 258 provvedimenti di politica interna ascrivibili al periodo di Luigi XV. L’ultima parte del corso sarà dedicata a focalizzare il convulso svolgersi di avvenimenti che prepareranno la presa della Bastiglia e lo scoppio della Rivoluzione. TESTI Per gli studenti frequentanti: Appunti del corso ed eventuali letture integrative suggerite a lezione. Per gli studenti non frequentanti: Le Roy Ladurie, L’ancien Régime, vol.II, Il declino dell’assolutismo: l’epoca di Luigi XV, Bologna 2001. Eventuali letture integrative, anche in lingua straniera, verranno tempestivamente comunicate prima dell’inizio del corso. CORSO DI LAUREA IN SCIENZE DEI BENI E DELLE ATTIVITÀ CULTURALI ELENCO DEI DOCENTI IN ORDINE ALFABETICO Docente Numero programma Bernardi Chiara 07 Campione Paolo Francesco 01 Castelletti Lanfredo 13 Chiatante Donato 04 Chiodi Giulio Maria 08 Conetti Mario 18 Daris Luca 15,18 Ferri Fabio 09 Gamba Aldo 06 Gamba Laura 12 Giamporcaro Lara 02 Giola Vittorio 15 Guarisco Gabriella 14 Milani Chiara 03 Ossanna Cavadini Nicoletta 15 Pasquarè Federico Aligi 15 Pavoni Rosanna 14 Rampazzi Laura 05 259 Ronchetti Lucia 03 Rovi Alberto 17 Scevola Roberto 12 Zaccarelli Giulio 15 Zecchi Gaetano 16 260 UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DELL’INSUBRIA Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali – Como Corso di Laurea Specialistica in Scienze Chimiche Sede del corso: Como MANIFESTO DEGLI STUDI ANNO ACCADEMICO 2007/2008 Denominazione del Corso di Laurea Codice Corso Classe di appartenenza no Tipologia del Corso di Studi Durata del C.D.S. Annualità attivate Titolo rilasciato CFU totali da acquisire Presidente del Consiglio di Coordinamento Didattico Scienze Chimiche F64 62/S – Lauree Specialistiche in Scienze Chimiche Laurea di II Livello 2 anni 1o 2 o anno Dottore Magistrale 120 (300) Prof.Gaetano Zecchi Presentazione del corso Presso la Facoltà di Scienze MM.FF.NN. della sede di Como dell’Università dell’Insubria è attivato il Corso di Laurea Specialistica in Scienze Chimiche, di durata biennale, afferente alla classe delle lauree specialistiche n° 62/S (Scienze Chimiche). Obiettivi formativi ed ambiti occupazionali Il corso di studio è finalizzato alla formazione di professionisti capaci di operare nei laboratori (di ricerca, sviluppo, analisi, controllo) e nei reparti produttivi di industrie chimiche ed affini con un grado di autonomia e di responsabilità consono ad una laurea di secondo livello. Costituiscono altresì sbocco occupazionale per tali professionisti i laboratori chimici di enti pubblici o privati operanti nei settori della difesa ambientale, del controllo alimentare e sanitario, della produzione energetica. Ai possessori della Laurea Specialistica in Scienze chimiche è aperto l’accesso, previo superamento dell’apposito esame di stato, alla Sezione A dell’Albo professionale dei Chimici. Accesso al corso L’accesso al corso presuppone il possesso di un diploma di laurea di primo livello nell’ambito della classe n° 21 (Scienze e Tecnologie Chimiche) o di un titolo di studio universitario equipollente. Il riconoscimento dei pregressi 180 crediti formativi è integrale se conseguiti nell’ambito della laurea di primo livello in Scienze chimiche attivata presso questa Università. L’accesso al corso da parte di coloro che hanno conseguito una diversa laurea di primo livello della classe n° 21 (presso questa od altre Università) può comportare eventuali debiti formativi alla luce dell’ordinamento didattico sotto riportato. 261 Ordinamento didattico Il conseguimento del diploma di Laurea Specialistica comporta l’acquisizione di 300 crediti formativi così suddivisi per tipologia e per settori scientifico-disciplinari (in parentesi viene indicato il numero di CFU già acquisiti con la Laurea di primo livello in Scienze Chimiche di questa Università). A- Di base A1- Settori FIS/01, INF/01, MAT/05 A2- Settori CHIM/01, CHIM/02, CHIM/03, CHIM/06 B- Caratterizzanti B1- Settori BIO/10 B2- Settori CHIM/01, CHIM/12 B3- Settori CHIM/02, CHIM/03 B4- Settori CHIM/05 B5- Settori CHIM/06 C- Affini/integrative C1- Settori FIS/01, FIS/03, INF/01, MAT/04, MAT/05, MAT/06, MAT/08 C2- Settori SECS-P/01, SECS-P/06, SECS-P/13, MED/44, IUS/04, INF/01, CHIM/08, CHIM/09, ING-INF/07 D- A scelta dello studente D1- Senza alcun vincolo D2- Insegnamenti curriculari E- Tesi sperimentale e prova finale F- Conoscenze linguistiche, abilità informatiche e relazionali, tirocini 21 CFU (21) 33 CFU (21) 4 CFU (4) 32 CFU (21) 47 CFU (33) 10 CFU (4) 28 CFU (21) 13 CFU (7) 17 CFU (13) 15 CFU (9) 12 CFU (0) 42 CFU (0) 26 CFU (26) Le attività didattiche del biennio specialistico corrispondono all’acquisizione di 120 crediti e, per quanto concerne la tipologia ed i settori scientifico-disciplinari, risultano così suddivise. A - Di base A2- Settori CHIM/01, CHIM/02, CHIM/03, CHIM/06 B - Caratterizzanti B2- Settore CHIM/01 B2- Settore CHIM/12 B3- Settore CHIM/02 B3- Settore CHIM/03 B4- Settore CHIM/05 B5- Settore CHIM/06 C - Affini/integrative C1- Settore FIS/01 C2- Settore CHIM/08 D2 - Insegnamenti curriculari Settori CHIM/01, CHIM/02, CHIM/03, CHIM/06 D1 - Attività a scelta dello studente senza alcun vincolo E - Tesi sperimentale e prova finale Articolazione del corso 262 12 CFU 7 CFU 4 CFU 7 CFU 7 CFU 6 CFU 7 CFU 6 CFU 4 CFU 12 CFU 6 CFU 42 CFU Le attività didattiche del biennio specialistico, ripartite tra i due anni di corso, sono le seguenti. Insegnamento Primo anno – primo semestre Chemiometria Nanomateriali Chimica fisica computazionale Chimica delle macromolecole Primo anno – secondo semestre Chimica analitica superiore Chimica inorganica superiore Complementi di Fisica Chimica organica superiore Chimica dei composti di coordinazione (1o modulo) Metodi fisici in chimica organica (1o modulo) Attività opzionali Insegnamento Secondo anno Chimica delle sostanze biologicamente attive Trattamento dei rifiuti e riciclo dei materiali Attività opzionali TESI Settore CFU Tipologia CHIM/01 CHIM/02 CHIM/02 CHIM/05 3 3 7 6 A2 A2 B3 B4 CHIM/01 CHIM/03 FIS/01 CHIM/06 CHIM/03 7 7 6 7 3 B2 B3 C1 B5 A2 CHIM/06 3 A2 6 D1/D2 Settore CFU Tipologia CHIM/08 4 C2 CHIM/12 4 12 42 B2 D1/D2 E Crediti formativi Nel rispetto di quanto stabilito dai decreti ministeriali istitutivi delle classi di laurea specialistica, il criterio per la corrispondenza tra CFU e attività didattica assistita è il seguente: 1 CFU corrisponde indicativamente a 8 ore di lezione ex cathedra oppure a 12 ore di esercitazioni in aula o in laboratorio. Frequenza La frequenza è obbligatoria per le esercitazioni pratiche. Esami L’acquisizione dei crediti relativi a ciascun insegnamento diviene operante col superamento dell’esame, il quale si traduce di norma in una votazione espressa in trentesimi. Attività opzionali Per il conseguimento dei 12 crediti della tipologia D2 (insegnamenti curriculari), lo studente deve superare gli esami di un insieme di insegnamenti opzionali di area chimica (settori scientifico-disciplinari CHIM) omogeneo e congruente con uno delle seguenti aree della Chimica: chimica analitica, chimica fisica, chimica inorganica, chimica organica, chimica macromolecolare. Tali insegnamenti possono essere scelti sia tra quelli appositamente 263 attivati per la Laurea Specialistica (sotto elencati) sia tra quelli attivati per la Laurea Triennale in Scienze chimiche se non ancora frequentati. Per il conseguimento dei 6 crediti della tipologia D1, lo studente deve superare gli esami di uno o più insegnamenti, afferenti a qualsiasi area disciplinare, scelti senza alcun vincolo nell’ambito della stesso corso di Laurea Specialistica oppure di altri corsi di laurea dell’Ateneo. L’acquisizioni di tali crediti può anche derivare da attività professionalizzanti svolte al di fuori della didattica universitaria. Insegnamenti opzionali attivati nell’a.a. 2007/2008 Insegnamento Settore Chimica teorica CHIM/02 Spettroscopia molecolare CHIM/02 Programmazione e simulazione CHIM/02 Simulazione molecolare CHIM/02 Sintesi e tecniche speciali organiche CHIM/06 Radiochimica CHIM/03 Laboratorio di chimica strutturale CHIM/03 Chimica dello stato solido CHIM/03 Laboratorio di sintesi organica CHIM/06 Laboratorio di Chimica organometallica CHIM/03 Chimica analitica ambientale CHIM/01 Laboratorio di Chimica analitica ambientale CHIM/01 Metodi fisici in chimica inorganica CHIM/03 Catalisi CHIM/03 CFU 6 6 3 3 6 3 3 3 4 4 6 3 6 3 Tipologia D2 D2 D2 D2 D2 D2 D2 D2 D2 D2 D2 D2 D2 D2 Propedeuticità L’esame di Chimica organica applicata è propedeutico rispetto a quello di Sintesi e tecniche speciali organiche. L’esame di Laboratorio di chimica strutturale presuppone il superamento dell’esame di Strutturistica chimica (2° modulo). Piani di studio individuali Lo studente deve presentare, entro i termini stabiliti dalla Segreteria Studenti, il piano di studi personale con l’indicazione delle attività opzionali prescelte. Gli studenti che durante il Corso di Laurea Triennale hanno sostenuto, come opzionali, uno o più esami ora fondamentali per la Laurea Specialistica devono sostituire tali esami con altri a loro scelta che siano di area chimica e complessivamente equivalenti come numero di crediti. Non possono essere sostenuti esami di insegnamenti non ancora inseriti nel piano di studio. Tesi di Laurea Per la preparazione della tesi di Laurea lo studente deve svolgere attività di ricerca, per un periodo di almeno otto mesi a tempo pieno, presso un laboratorio chimico dell’Università dell’Insubria. Lo studente può iniziare il lavoro di tesi, previa autorizzazione del CCD al cui Presidente va presentata la domanda di tesi, in ogni momento dell’anno accademico ma non prima dell’inizio del secondo semestre del primo anno. Può essere Relatore di tesi qualunque docente che afferisca al Consiglio di Coordinamento Didattico di Chimica. Prova finale 264 L’esame finale per il conseguimento del titolo consiste nella presentazione e discussione di un elaborato scritto relativo al lavoro di tesi. Calendario degli insegnamenti e degli esami Per l’inizio ed il termine dei corsi, per gli appelli degli esami di profitto e per le sedute degli esami di Laurea rivolgersi alla Segreteria Didattica. Varese, 13 giugno 2007 IL DIRETTORE AMMINISTRATIVO IL PRESIDE DI FACOLTA’ (Dott.Marino Balzani) (Prof. Aldo Gamba) IL RETTORE (Prof. Renzo Dionigi) 265 PROGRAMMA DEGLI INSEGNAMENTI 01 CATALISI (F64028) DOCENTE Nome e Cognome: Prof. Stefano Tollari E-mail: [email protected] Ufficio: studio -2/001 2 Via Castelnuovo,7 Como CREDITI FORMATIVI Numero = 3 tipo di attività = A scelta dello studente OBIETTIVI Verranno fornite le conoscenze di base della catalisi metallorganica per la formazione del legame carbonio-carbonio e carbonio-eteroatomo. SINTESI DEL PROGRAMMA Reazioni di idrosililazione , processo oxo e idrogenazioni catalitiche. Reazioni di formazione del legame C-C (Kumada, Stille, Suzuki, Sonogashira, Hiyama, Heck) e reazioni di formazione del legame C-X( X =N, O, S, P) metallo catalizzate Reazioni di metatesi. TESTI Il materiale didattico verrà fornito dal docente 02 CHEMIOMETRIA (F64001) DOCENTE Nome e Cognome:Prof. Barbara Giussani E-mail: [email protected] Ufficio:Via Castelnuovo,7 Como Tel: +039 031 2386424 CREDITI FORMATIVI Numero =3 tipo di attività = di base Vedi insegnamento omonimo attivato presso il Corso di Laurea specialistica in Chimica industriale. 03 CHIMICA ANALITICA AMBIENTALE (F64018) DOCENTE Nome e Cognome: Prof.Andrea Pozzi E-mail: [email protected] Ufficio:Via Castelnuovo,7 Como CREDITI FORMATIVI Numero = 6 tipo di attività = a scelta dello studente 266 Vedi insegnamento “Chimica dell’ambiente con laboratorio (Modulo A) attivato presso il Corso di laurea specialistica in Scienze ambientali. 04 CHIMICA ANALITICA SUPERIORE (F64003) DOCENTI Proff:Sandro Recchia, Damiano Monticelli e-mail: [email protected], [email protected] Ufficio: Via Castelnuovo 7 +390312386450 +390312386427 http://www3.uninsubria.it/pls/uninsubria/uninsubria_docenti.h_preview?id_doc=P000241 http://www3.uninsubria.it/pls/uninsubria/uninsubria_docenti.h_preview?id_doc=P006019 CREDITI FORMATIVI Numero = 7 tipo di attività = caratterizzante OBIETTIVI Scopo del corso è completare le conoscenze in campo teorico e pratico acquisite negli insegnamenti di chimica analitica della laurea triennale. Pertanto il corso è suddiviso in due moduli il primo dei quali sarà completamente teorico, mentre il secondo sarà dedicato ad esperienze pratiche di laboratorio. SINTESI DEL PROGRAMMA Modulo I (3 crediti) dott. Damiano Monticelli La parte teorica del corso affronterà la descrizione dei principi fisici, della strumentazione e delle applicazioni dei seguenti metodi spettroscopici: • Spettroscopia di risonanza di spin elettronico (ESR) • Spettroscopia Raman • Spettrosocpia Mössbauer • Fluorescenza di raggi X Modulo II (4 crediti) dott. Sandro Recchia Vedi insegnamento “ Laboratorio di Analisi Strumentale”attivato presso il Corso di Laurea Specialistica in Chimica industriale. TESTI Dispense ed e-learning 05 CHIMICA DEI COMPOSTI DI COORDINAZIONE 1o modulo (F64022) DOCENTE Nome e Cognome: Prof.Gian Attilio Ardizzoia E-mail: [email protected] Ufficio: studio -2/001 2 Via Castelnuovo,7 Como Pagina WEB: 267 CREDITI FORMATIVI Numero = 3 tipo di attività = di base OBIETTIVI Verranno fornite le conoscenze di base concernenti l’interazione metallo-legante e le correlazioni struttura, proprietà elettroniche e reattività dei composti di coordinazione, consentendo allo studente di affrontare la lettura e la comprensione della moderna letteratura riguardante la chimica di questi derivati. PROGRAMMA Strutture e simmetrie dei composti di coordinazione Tipologia dei leganti Isomeria nei composti di coordinazione Stabilità dei composti di coordinazione. Il legame nei composti di coordinazione Teoria del campo cristallino Teoria dell’orbitale molecolare: Interazione σ ed interazione π. Modello della sovrapposizione angolare. Rapporto tra configurazione elettronica del metallo e geometria di coordinazione Composti di coordinazione e organometallici: sintesi e proprietà La regola dei 18 elettroni. Stati di ossidazione formale. Complessi contenenti monossido di carbonio Complessi fosfinici TESTI D.F. Shriver, P.W. Atkins, Inorganic Chemistry, Oxford University Press, 1999 J. E. Huheey, E.A. Keitner, R. L. Keiter, Inorganic Chemistry, Harper Collins, 1993 F.A.Cotton, G. Wilkinson, C.A. Murillo, M. Bochmann, Advanced Inorganic Chemistry, John Wiley & Sons, 1999 Il materiale presentato a lezione verrà reso disponibile sulla piattaforma BlackBoard: http://w3.ateneo.uninsubria.it/elearning/ 06 CHIMICA DELLE MACROMOLECOLE (F64006) DOCENTE Nome e Cognome: Prof.Maurizio Galimberti Ufficio: Via Pannonia 6, 20133 Milano CREDITI FORMATIVI Numero = 6 tipo di attività = caratterizzante Vedi insegnamento “Chimica e tecnologia dei polimeri” attivato presso il Corso di Laurea triennale in Chimica e Chimica industriale. 268 07 CHIMICA DELLE SOSTANZE BIOLOGICAMENTE ATTIVE (F64023) DOCENTE Nome e Cognome: Prof.Giovanni Palmisano E-mail: [email protected] Ufficio:Via Castelnuovo,7 Como CREDITI FORMATIVI Numero = 4 tipo di attività = affine ed integrativa PROGRAMMA Acidi grassi. Trigliceridi. Perossidazione lipidica. Aniossidanti( tocoferoli, ascorbato). Biosintesi dell’acido arachidonico.Eicosanoidi(prostaglandine, trombossani, leucotrieni). Alcaloidi (da ornitina, tropanici, dalla tirosina, tetraidroisochinolinici, benzilisochinolinici, morfinani, bisbenzilisochinolici, fenetilisochinolinici). Alcaloidi indolici semplici. βCarboline. Alcalaloidi bisindolici( VBL, VCR). Alcaloidi della China. Alcaloidi pirrolochinolinici. Alcaloidi ergolinici. Alcaloidi purinici. Terpeni. Biogenesi dei terpeni. Squalene. Lanosterolo. Meccanismo di ciclizzazione dello squalene-ossido. Carotenoidi. Colesterolo. Acidi biliari. Steroidi ( mineralcorticoidi, glicocorticoidi. , androgeni e progestinici). β-Lattami( penicilline, cefalosporine). Inibitori della β-lattamasi. 08 CHIMICA DELLO STATO SOLIDO (F64025) DOCENTE Nome e Cognome: Simona Galli E-mail: [email protected] Ufficio: Via Lucini, 3 – Piano – Stanza 23 Bis Tel.: 031-326227 CREDITI FORMATIVI Numero = 3 tipo di attività = a scelta dello sudente PROGRAMMA Il corso avrà carattere monografico e si baserà su materiale didattico preparato del docente. La scelta del tema delle lezioni verrà concordato con gli studenti, possibilmente con il dovuto anticipo sull'inizio del corso, anche al fine di personalizzare le scelte, tenendo conto, ove possibile, gli interessi degli stessi. Il corso può essere seguito indistintamente al IV o V anno (I o II anno della Laurea Specialistica), e non prevede particolari propedeuticità (diverse dai crediti già acquisiti del triennio). Ci si avvarrà comunque di libri pubblicati unicamente in lingua inglese, che gli studenti dovranno saper maneggiare con fluidità e competenza. Dato che gli argomenti trattati potranno spaziare dalla chimica inorganica a quella organica e supramolecolare, il corso è adatto a studenti di diversa estrazione, che però abbiano interesse nell'ambito della comprensione delle relazioni struttura-proprietà (fisiche, magnetiche, termiche, spettroscopiche, etc.). 269 Il corso prevederà unicamente lezioni in aula per circa 24 ore. Insegnamenti complementari consigliati: * Strutturistica Chimica (I e II modulo) * Chimica dei Composti di Coordinazione (I e II modulo) * Laboratorio di Chimica Strutturale 9 CHIMICA FISICA COMPUTAZIONALE (F64004) DOCENTE Nome e Cognome: Prof.Giorgina Corongiu E-mail: [email protected] Ufficio:Via Lucini,3 Como CREDITI FORMATIVI Numero =7 tipo di attività = caratterizzante PROGRAMMA Panoramica sui metodi di simulazione in chimica computazionale. L'equazione di Schroedinger indipendente dal tempo. Effetti relativistici in chimica e limiti dell'applicabilità dell'equazione di Schroedinger. L'atomo di idrogeno ed i sistemi idrogenoidi. Funzioni radiali e angolari per lo stato fondamentale e stati eccitati. Atomi a molti elettroni. Metodo di Hartree. Determinanti di Slater. Metodo di Hartree-Fock. Operatori di Coulomb e di scambio. Momento angolare orbitale e di spin. Accoppiamento L-S. Stati atomici. Regole di Hund. Correlazione elettronica. Struttura elettronica di molecole. Approssimazione di Born-Oppenheimer. Superfici di energia potenziale. Energia di dissociazione. Metodo LCAO-MO. Metodo di Hartree-Fock. Equazioni di Roothaan-Hartree-Fock. Basis set: GTO e CGTO. Problema del limite di dissociazione. Correlazione elettronica. Metodi post-Hartree-Fock. Metodo DFT. Molecole poliatomiche e gruppi puntuali di simmetria. Proprietà di simmetria di funzioni. Strutture di molecole poliatomiche: SALC. Metodi ab-initio e metodi semi-empirici. Proprietà delle funzioni d'onda Hartree-Fock. Pontenziali di ionizzazione ed affinità elettronica, teorema di Koopman. Densità elettronica. Momento di dipolo. Polarizzazione. Analisi di Mulliken. Analisi di Bader. Espansione multipolare. Potenziale elettrostatico. Determinazione dei punti stazionari della superficie potenziale. Metodi del gradiente. Stato di transizione. Cammini di energia minima. L'equazione di Schroedinger per il moto nucleare. Spettri rotazionali e vibrazionali di molecole diatomiche e poliatomiche. Spettroscopie IR e Raman. Applicazioni in Laboratorio: Molecole: Calcoli Roothaan-Hartree-Fock per molecole a guscio chiuso. Dipendenza dell'energia dalla basis set con e senza polarizzazione. Ottimizzazione di geometria: dipendenza di energia, lunghezze ed angoli di legami dalla basis set. Visualizzazione degli orbitali molecolari e densità elettronica. Potenziale elettrostatico. Potenziale di ionizzazione, energia di protonazione. Energia di dissociazione. 270 Energia di correlazione. Calcoli con MP2 e funzionali densità. Individuazione di possibili isomeri e valutazione della loro stabilità relativa. Valutazione della barriera di energia potenziale per una rotazione libera. Calcolo delle frequenze vibrazionali, energia del punto zero, egrandezze termodinamiche. Analisi dei modi normali di vibrazione. Calcolo dell'entalpia di formazione. Studio di una reazione: ottimizzazione delle geometrie di minimo dei reagenti e dei prodotti, determinazione dello stato di transizione. Calcolo dell'entalpia di reazione. TESTI P.W. Atkins and R.S. Friedman, Molecular Quantum Mechanics, Oxford University Press, Oxford (1997). I. N. Levine, Quantum Chemistry, Prentice-Hall, Inc., Englewood Cliffs, New Jersey (1991) 10 CHIMICA INORGANICA SUPERIORE (F64005) DOCENTE Nome e Cognome: Prof. Stefano Tollari E-mail: [email protected] Ufficio: studio -2/001 2, Via Castelnuovo,7 Como CREDITI FORMATIVI Numero = 7 tipo di attività = caratterizzante OBIETTIVI Il corso fornirà allo studente i principi fondamentali concernenti la sintesi, struttura e reattivita del legame metallo-carbonio, sia semplice che multiplo, in organocomposti sia del “main group” che della “transition” . SINTESI DEL PROGRAMMA Sintesi struttura e reattività di organocomposti del “main group”. Organocomposti del gruppo 1( litio,sodio e potassio), gruppo 2 (magnesio), gruppo 12 (zinco, cadmio e mercurio), gruppo 13 ( boro ed alluminio), gruppo 14 ( silicio, stagno e piombo), gruppo 15( fosforo, arsenico, antimonio e bismuto) e gruppo 16 ( selenio). Sintesi struttura e reattività di organocomposti della “transition”. Reazioni di composti di organo rame. Reazioni di somma ossidativia, eliminazione riduttiva e di migrazione-inserzione..Reazioni di complessi π ( metallo alcheni, metallo alchini e metallo areni). Reazioni di metallo-carbeni e carbini TESTI Il materiale didattico verrà fornito dal docente 11 CHIMICA ORGANICA SUPERIORE (F64007) 271 1° modulo DOCENTE Nome e Cognome: Prof.Giovanni Palmisano E-mail: [email protected] Ufficio:Via Castelnuovo,7 Como CREDITI FORMATIVI Numero = 4 tipo di attività = caratterizzante PROGRAMMA 1. Aspetti cinetici delle reazioni Organiche. Equazione di Eyring. Reversibilità delle reazioni, postulato di Hammond. Entalpia ed Entropia di attivazione. Reazioni complesse: intermedi di reazione, rate limiting step, controllo cinetico e termodinamico, principio di Curtin-Hammett. Reazioni pericicliche. 2. Effetto del solvente in Chimica Organica. 3.Teoria perturbativa nello studio della reattività chimica. Energia di interazione: equazione di Klopman-Salem. Controllo orbitalico e controllo elettrostatico. Approssimazione di frontiera. Reattivi hard e soft. Applicazioni alle reazioni di cicloaddizione: reattività e regioselettività. Regole di Woodward-Hoffmann (cenni). 4. Sostituzione nucleofila alifatica. Meccanismi SN1 e SN2. Discussione sui meccanismi via coppia ionica. Basicità e nucleofilia. PTC. Assistenza anchimerica. Sostituzione nucleofila all’atomo di carbonio allilico. Carbocationi e loro stabilità. Formazione di carbocationi in mezzo superacido. Riassestamenti di carbocationi. Conversione di alcoli in agenti alchilanti. Introduzione di gruppi funzionali mediante SN. Rottura di legami C-O in eteri ed esteri mediante SN. 5. Sostituzione nucleofila acilica. Idrolisi di esteri. Reazioni di transesterificazione. Ammonolisi di esteri. Idrolisi di ammidi. Reazioni di acilazione. Catalisi intramolecolare. 6. Carbanioni. Acidità cinetica e termodinamica. Struttura di carbanioni. Preparazione e struttura di composti organometallici. Carbanioni stabilizzati da gruppi funzionali. Enolati. Preparazione di enolati in condizioni cinetiche e termodinamiche. Enoli ed enammine. 2° modulo DOCENTE Nome e Cognome: Prof.Massimo Sisti E-mail:[email protected] Ufficio:Via Castelnuovo,7 Como CREDITI FORMATIVI Numero = 3 tipo di attività = caratterizzante PROGRAMMA 1. Stereochimica Organica.Elementi ed operazioni di simmetria. Chiralità. Enantiomeri, diastereoisomeri, omomeri; gruppi enantiotopici, diastereotopici, omotopici. Unità stereogeniche. Descrittori di configurazione assoluta e relativa. Racemi. Valutazione della purezza stereoisomeria. Determinazione della configurazione assoluta e relativa. Energie di 272 tensione. Conformazione di molecole acicliche e cicliche. Conformazione di derivati del cicloesano. Sintesi stereoselettive e stereospecifiche. Esempi di sintesi stereoselettive. Addizione nucleofila al carbonile. Diastereoselezione semplice e diastereoselezione facciale. Sintesi enantioselettive. 2. Carbeni e nitreni. Formazione di carbeni. Reazioni di addizione, reazione di SimmonsSmith. Cenni sulle reazioni di inserzione. Riarrangiamento di Wolff. Formazione di nitreni. Riarrangiamento di Hoffmann, Curtius, Schimdt. 3. Radicali. Radicali stabili e persistenti. Generazione di radicali. Struttura e stereochimica di intermedi radicalici. Specie radicaliche cariche. Caratteristiche di reazioni radicaliche. Relazioni struttura-reattività. Reazioni di alogenazione e ossidazione. Reazioni di addizione di HX, CX3Y, RSH. Reazioni radicaliche intramolecolari. Reazioni di riarrangiamento e frammentazione. Reazioni di sostituzione nucleofila radicalica. 4. Fotochimica. Principi generali. Fotochimica di composti carbonilici, di alcheni e dieni, di composti aromatici. TESTI (di riferimento) -F.A.Carey, R.J. Sundberg: Advanced Organic Chemistry, Part A and B, Plenum Press. -J.March: Advanced Organic Chemistry, John Wiley and Sons. -Isaacs, Physical Organic Chemistry, Longman. -Reichardt, Solvent Effects in Organic Chemistry, Verlag. -Fleming, Frontier Orbitals and Organic Chemical Reactions, Wiley -E.L.Eliel, S,H.Wilen, “Stereochemistry of Organic Compounds”, J.Wiley and Sons. 12 CHIMICA TEORICA (F64010) DOCENTE Nome e Cognome:Prof. Gabriele Morosi E-mail: [email protected] Ufficio: Via Lucini 3 - 22100 Como Pagina WEB: http://www3.uninsubria.it/pls/uninsubria/uninsubria_docenti.h_preview?id_doc=P000318 CREDITI FORMATIVI Numero = 6 tipo di attività = a scelta dello studente OBIETTIVI Presentazione dei pricipali metodi di soluzione dell’equazione di Schroedinger, loro potenzialita’ e limiti. SINTESI DEL PROGRAMMA L'Hamiltoniano: Hamiltoniano classico, Hamiltoniano nel sistema di laboratorio e Hamiltoniano interno. L'approssimazione di Born-Oppenheimer. Le superfici di energia potenziale. Effetti Jahn-Teller e Renner-Teller. Correzioni diabatiche. La correlazione elettronica. Il metodo interazione di configurazioni. I metodi Coupled Cluster. I metodi MC-SCF e UHF. La matrice densita'. La teoria del Funzionale della densita'. Teoria della perturbazione Moller-Plesset. 273 Il metodo del legame di valenza. Il metodo dell'accoppiamento di spin. Le strutture covalenti. L'approssimazione dell'accoppiamento perfetto. Gli orbitali ibridi. Le strutture ioniche e gli orbitali polarizzati. I metodi Monte Carlo quantistici. TESTI Simons – NicholsQuantum mechanics in chemistry A. Szabo, N.S. Ostlund Modern quantum chemistry : Introduction to advanced electronic structure theory. 13 COMPLEMENTI DI FISICA (F64009) DOCENTE Nome e Cognome: Prof.Vincenzo Benza E-mail: [email protected] Ufficio:Via Valleggio,11 Como CREDITI FORMATIVI Numero = 6 tipo di attività = affine ed integrativa OBIETTIVI Verificare alcuni elementi di fisica di base. Discutendo argomenti di ricerca di tipo interdisciplinare, stimolare un approccio sintetico alla soluzione dei problemi. SINTESI DEL PROGRAMMA Parte prima:richiami di fisicaTermodinamica statistica: entropia, temperatura, insiememicrocanonico, insieme canonico, energia libera. Elettromagnetismo: polarizzazione, magnetizzazione, induzione elettromagnetica e corrente di spostamento. Onde elettromagnetiche.Meccanica quantistica: particelle identiche. Parte seconda: 3 argomenti monografici. 1)Magneti molecolari:effetto tunnel per la magnetizzazione, accoppiamento con i fononi, isteresi. 2)Motori molecolari:sistemi fuori equilibrio e termodinamica, moto browniano e trasporto selettivo in chimica e in biologia. 3)Intrappolamento dell'idrogeno in strutture microporose. TESTI Halliday,Resnick,Walker:Fondamenti di Fisica,Casa Editrice Ambrosiana Feynman:Lectures on Physics,Voll.I,II,Addison Wesley Davydov:Quantum Mechanics,Addison Wesley Lubensky,Chaikin:Principles of condensed matter physics,Cambridge U.Press Articoli di rassegna sui tre argomenti monografici. 14 LABORATORIO DI CHIMICA ANALITICA AMBIENTALE (F64019) DOCENTI Nome e Cognome: Prof.Sandro Recchia E-mail: [email protected] Ufficio:Via Castelnuovo,7 274 Nome e Cognome: Prof. Andrea Pozzi E-mail::[email protected] Ufficio::via Castelnuovo 7, Como, telefono 031-2386442 Pagina web:pagina del Docente nel sito http://w3.ateneo.uninsubria.it/elearning/ CREDITI FORMATIVI Numero =3 tipo di attività = a scelta dello studente Vedi insegnamenti “Chimica dell’ambiente con laboratorio (Modulo B) + Chimica dell’ambiente con laboratorio (Modulo C)” attivati presso il Corso di Laurea specialistica in Scienze ambientali. 15 LABORATORIO DI CHIMICA ORGANOMETALLICA (F64030) DOCENTE Nome e Cognome: Prof. Stefano Tollari E-mail: [email protected] Ufficio: studio -2/001 2 Via Castelnuovo,7 Como CREDITI FORMATIVI Numero = 4 tipo di attività = a scelta dello studente OBIETTIVI Il corso è progettato per fornire allo studente i principi base per la sintesi, isolamento e caratterizzazione di composti metallorganici. SINTESI DEL PROGRAMMA Sintesi di cobalto(salen) e reazione con il di ossigeno. Sintesi di palladio( COD)Cl2 e sua reazione con sodio metossido Sintesi di bis(trifenilfosfina)boroidruro di rame(II) e reazione di riduzione del cinnamoil cloruro Sintesi di palladio( acac)2 e sua reazione con trifenil fosfina Sintesi di ciclopentadienil ferro(dicarbonil)ioduro Sintesi di pentammino(diazoto)rutenio(II) ioduro Sintesi di palladio( acetonitrile)2Cl2 . TESTI Il materiale didattico verrà fornito dal docente 16 LABORATORIO DI CHIMICA STRUTTURALE (F64014) DOCENTE Nome e Cognome: Prof.Norberto Masciocchi E-mail: [email protected] Ufficio: Via Valleggio,11 terzo piano CREDITI FORMATIVI Numero = 3 tipo di attività = a scelta dello studente 275 PROGRAMMA Richiami di Teoria della Diffrazione; Sintesi di Patterson; Risoluzione ed Affinamento Strutturale da Dati da Cristallo Singolo; Analisi Strutturale Comparata ed Utilizzo di Banche Dati Cristallografiche; Diffrazione da Polveri: Teoria e Strumentazione; Analisi Qualitativa delle Fasi; Analisi Quantitativa; Indicizzazione da Spettri di Polvere; Metodo di Rietveld. Il corso prevederà diverse lezioni teoriche e circa 25-30 ore di esercitazioni sperimentali e computazionali. TESTI (consigliati) "Fundamentals of Crystallography”, C.Giacovazzo et al., Ed. International Union of Crystallography and Oxford University Press, 768 pg. (completo di CD-ROM) - non tradotto. "Crystal Structure Analysis: A Primer", J.P.Glusker & K.N.Trueblood, Oxford University Press, 220 pg. - non tradotto. 17 LABORATORIO DI SINTESI ORGANICA (F64016) DOCENTE Nome e Cognome:Prof. Andrea Penoni E-mail: [email protected] Ufficio:Via Castelnuovo,7 Como Tel: 031/2386440 CREDITI FORMATIVI Numero = 4 tipo di attività = a scelta dello studente OBIETTIVI Approfondire le proprie esperienze all’interno di un laboratorio di chimica organica finalizzando il proprio lavoro alla sintesi di prodotti a valore aggiunto medio/alto. Sperimentare tecniche sintetiche di maggiore utilità attraverso processi generalmente utilizzati e di pratico impiego all’interno dei laboratori di ricerca SINTESI DEL PROGRAMMA Ciclo di lezioni teoriche Problemi di sicurezza nel laboratorio di chimica organica Richiami sull’utilizzo di alcune tecniche spettroscopiche (UV, IR, NMR, MS) applicate alla chimica organica. Introduzione alla sintesi organica e sviluppi storici. Selettività in sintesi organica: chemoselettività, regioselettività, stereoselettività (diastereoselezione ed enantioselezione). Concetto di economia dell’atomo. Impiego di gruppi protettivi in sintesi organica. Protezione e deprotezione dei differenti gruppi funzionali. Sintesi peptidica. Sintesi e retrosintesi: l’approccio all’impiego di disconnessioni, interconversione di gruppi funzionali, sintoni e molecole obiettivo. Chimica organometallica e catalisi asimmetrica. Diastereoselettività. Determinazione del meccanismo di reazione nei processi della chimica organica. Ricerca bibliografica e metodologie di ricerca bibliografica on-line (Beilstein Commander, SciFinder Scholar, Ovid, Reaccs e ISI Chemistry Server). Esercitazioni di laboratorio 276 Esecuzione individuale da parte dello studente di reazioni di sintesi che prevedono percorsi multi-step che portano alla formazione di prodotti ad alto valore aggiunto a partire d reagenti di uso comune e di facile reperibilità. Studio da parte dello studente dei prodotti ottenuti, che dovranno essere esaminati per via spettroscopica. Sequenze di sintesi basate su reazioni multi-step. TESTI (consigliati) J. Clayden, N. Greeves, S. Warren, P. WothersOrganic ChemistryOxford University Press R. O. C. Norman, J. M. CoxonPrinciples of Organic Synthesis, 3rd Edition Kluwer Academic Publishers, Dordrecht B. S. Furniss, A. J. Hannaford, P. W. G. Smith, A. R. TatchellVOGEL'S - Textbook of Practical Organic Chemistry - Fifth EditioLongman Scientific & Technical M. B. Smith Organic Synthesis - Second Edition Mc Graw Hill S. Warren Organic Synthesis: The Disconnection Approach John Wiley & Sons S. Warren Workbook for Organic Synthesis: The Disconnection Approach John Wiley & Sons S. Warren Solution Manual to Organic Chemistry Oxford University Press L. F. Tietze, Th. Eicher Reactions and Syntheses in the Organic Chemistry Laboratory University Science Books 18 METODI FISICI IN CHIMICA INORGANICA (F64011) DOCENTE Nome e Cognome: Prof.Angelo Maspero E-mail: [email protected] Ufficio:Via Castelnuovo,7 Como CREDITI FORMATIVI Numero = 6 tipo di attività = a scelta dello studente OBIETTIVI Il corso ha come obiettivo quello di illustrare i più comuni metodi fisici impiegati nella chimica inorganica per la caratterizzazione spettroscopica dei composti molecolari contenenti metalli di transizione. Teoria, metodi di misura, interpretazione di dati sperimentali ed alcune considerazioni pratiche sono adeguatamente illustrate. . SINTESI DEL PROGRAMMA Gruppi di simmetria, simmetria molecolare, rappresentazioni riducibili e irriducibili, tabelle dei caratteri, applicazione della teoria dei gruppi alla spettroscopia IR e Raman, orbitali molecolari, struttura elettronica e spettri degli ioni dei metalli di transizione. Introduzione alle tecniche spettroscopiche, larghezza delle righe spettrali (Effetto Doppler e Principio di Indeterminazione) e scala dei tempi. Spettroscopia Infrarossa strumentazione, teoria dell’oscillatore armonico e studio dei diversi gruppi funzionali. Risonanza magnetica multinucleare, principi del metodo (modello classico e quantistico), strumentazione ad onda continua e a FT. Misura del T1 e del T2. Disaccoppiamento omonucleare. Costanti di accoppiamento e chimical shift. NMR dinamico descrizione qualitativa e determinazione dei parametri cinetici mediante spettroscopia di risonanza 277 magnetica nucleare. Simulazione degli spettri NMR mediante il metodo full-lineshape analysis. Particolare attenzione è dedicata alla determinazione della struttura di composti molecolari contenenti metalli di transizione a partire dagli spettri 1H, 13C, 31P, 19F e di altri nuclidi NMR attivi. Principi di base della risonanza magnetica nucleare allo stato solido con semplici esempi relativi a molecole organiche e inorganiche. NMR di molecole paramagnetiche contenenti metalli di transizione. Diamagnetismo, paramagnetismo, ferromagnetismo, equazioni fondamentali del magnetismo molecolare, equazione di Van Vleck, legge di Curie, superparamagnetismo, stati di spin, metodi di misura e applicazioni TESTI Chemical Applications of Group Theory, F. A. Cotton, 3rd ed., Wiley-Interscience, 1990. Physical Methods for Chemists, R. S. Drago, 2nd ed., Saunders, 1992. 19 METODI FISICI IN CHIMICA ORGANICA 1o modulo (F64021) DOCENTE Nome e Cognome: Prof.Umbero Piarulli E-mail: [email protected] Ufficio:Via Castelnuovo,7 CREDITI FORMATIVI Numero =3 tipo di attività = di base SINTESI DEL PROGRAMMA La spettroscopia di risonanza magnetica nucleare Principi base della spettroscopia di RMN Quantizzazione del momento angolare e sua correlazione col momento magnetico. Energia del nucleo in un campo magnetico e popolazione dei livelli energetici. La magnetizzazione macroscopica e le condizioni di risonanza. Tecniche sperimentali e strumentazione Descrizione classica dell’esperimento ad impulsi. Tempi di rilassamento. Esperimento di RMN in trasformata di Fourier. Gli spettometri FT RMN. Parametri spettrali 1 Lo spostamento chimico (nel caso dei nuclidi H e 1 13 C). L’accoppiamento spin-spin (nel 13 caso dei nuclidi H e C). Analisi spettrale e calcolo dei sistemi di spin superiori al primo ordine. La RMN e la tavola periodica Applicazione della RMN a nuclei diversi dall’idrogeno e carbonio. Parametri spettrali. Esperimenti di doppia risonanza. Correlazione tra costante d’accoppiamento X-H, spostamento chimico e struttura chimica. Reagenti di spostamento. TESTI H. Friebolin, Basic one and two-dimensional NMR spectroscopy, VCH Publishers, New York; A.E. Derome, Modern NMR Techniques for Chemistry Research, Pergamon Press. 278 B. Gioia, R. Stradi, E. Rossi, Guida al corso di metodi fisici in chimica organica, Vol. II, Massa; Cusl, P.zza L. Da Vinci 32, Milano; J. R. Chapman, Practical Organic Mass Spectrometry, Wiley, London; F.W. McLafferty, Interpretation of Mass Spectra, 2ª ed., Benjamin Eds., London. 20 NANOMATERIALI (F64002) DOCENTE Nome e Cognome: Prof.Gloria Tabacchi E-mail: [email protected] Ufficio:Via Lucini,3 Como CREDITI FORMATIVI Numero =3 tipo di attività = di base Vedi insegnamento omonimo attivato presso il Corso di Laurea specialistica in Chimica industriale. 21 PROGRAMMAZIONE E SIMULAZIONE (F64032) DOCENTE Nome e Cognome:Prof. Dario Bressanini E-mail: [email protected] Ufficio: Via Lucini 3 Pagina WEB: http://scienze-como.uninsubria.it/bressanini CREDITI FORMATIVI Numero = 3- tipo di attività = scelta autonoma Vedi insegnamento omonimo attivato presso il Corso di Laurea triennale in Chimica e Chimica industriale. 22 RADIOCHIMICA (F64013) DOCENTE Nome e Cognome: Prof. G.Attilio Ardizzoia E-mail: [email protected] Ufficio: studio -2/001 2 Via Castelnuovo,7 Como CREDITI FORMATIVI Numero = 3 tipo di attività = a scelta dello studente OBIETTIVI Il corso è progettato per fornire allo studente i principi base di radiochimica e di chimica nucleare. Gli argomenti riguarderanno i modi di decadimento radioattivo, la struttura nucleare, la stabilità e gli usi di radioisotopi. 279 SINTESI DEL PROGRAMMA La struttura del nucleo atomico. Stabilità e modi di decadimento Fissione e fusione nucleare. Reazioni nucleari. Interazione radiazione/materia Effetti chimici e biologici delle radiazioni Applicazioni dei radionuclidi: radiodatazione, applicazioni chimiche e mediche. TESTI Il materiale didattico verrà fornito dal docente 23 SIMULAZIONE MOLECOLARE (F64031) DOCENTE Nome e Cognome: Prof.Giorgina Corongiu E-mail: [email protected] Ufficio:Via Lucini,3 Como CREDITI FORMATIVI Numero = 3 tipo di attività = a scelta dello studente 24 SINTESI E TECNICHE SPECIALI ORGANICHE (F64017) DOCENTE Nome e Cognome: Prof.Umberto Piarulli E-mail: [email protected] Ufficio:Via Castelnuovo,7 Como CREDITI FORMATIVI Numero = 6 tipo di attività = a scelta dello studente PROGRAMMA Carbanioni e loro equivalenti sintetici. Enoli, enolati, enoleteri. Alchilazione di composti carbonilici, esteri, ammidi, nitrili, enammine. Acilazione di carbanioni. Reazione di Michael. Inversione di reattività al carbonile. Condensazione aldolica, di Knoevenagel, di Claisen, di Stobbe, di Perkin, benzoinica. Reazione di Mannich. Ilidi di zolfo. Ilidi di fosforo. Reazione di Darzens. Formazione ed alchilazione di dianioni. Sintesi stereoselettive. Classificazione ed esempi. Ausiliari chirali. Addizione nucleofila al carbonile: regola di Cram e sua evoluzione. Diastereoselezione semplice e facciale. Stereochimica della condensazione aldolica sotto controllo cinetico e termodinamico. Sintesi enantioselettive. Cenni sulla doppia stereodifferenziazione. Preparazione, proprietà e reattività di composti organometallici. Composti organometallici di zinco, rame, cadmio e mercurio. Composti organometallici degli elementi di transizione. Formazione di legami C-C mediata da composti di boro, silicio e stagno. Analisi retrosintetica e strategia di sintesi. Per ogni capitolo verranno svolti esercizi esemplificativi delle metodologie sintetiche descritte. 280 TESTI F.A. Carey e R.J. Sundberg, Advanced Organic Synthesis, Part B: Reactions and Synthesis. 25 SPETTROSCOPIA MOLECOLARE (F64024) DOCENTE Nome e Cognome:Prof. Gabriele Morosi E-mail: [email protected] Ufficio: Via Lucini 3 - 22100 Como Pagina WEB: http://www3.uninsubria.it/pls/uninsubria/uninsubria_docenti.h_preview?id_doc=P000318 CREDITI FORMATIVI Numero = 6 tipo di attività = a scelta dello studente OBIETTIVI Presentazione della spettroscopia come strumento di indagine della materia, analisi delle principali tecniche spettroscopiche e delle problematiche che affrontano. SINTESI DEL PROGRAMMA La radiazione elettromagnetica e la sua interazione con la materia. Assorbimento ed emissione di radiazione. Ampiezza della linea, effetti che portano al suo allargamento e loro rimozione. Spettroscopia rotazionale. Molecole lineari, rotore simmetrico, rotore sferico e rotore asimmetrico. Spettroscopia Raman rotazionale. Determinazione della struttura molecolare a partire dalle constanti rotazionali. Spettroscopia vibrazionale. Spettri vibrazionali di molecole biatomiche. Molecole poliatomiche: potenziale armonico e coordinate normali. Spettri infrarossi e Raman. Spettroscopia elettronica. Spettri atomici e classificazione degli stati atomici. Spettri delle molecole biatomiche e stati elettronici. Struttura vibrazionale e rotazionale. Molecole poliatomiche e stati elettronici. Cromofori. Struttura vibrazionale e rotazionale. Spettroscopia fotoelettronica. Processi di ionizzazione e teorema di Koopmans. Spettroscopie UPS, XPS ed Auger. EXAFS. Lasers e spettroscopia laser. Trattazione generale dei lasers ed esempi di lasers. Uso dei lasers in spettroscopia : spettroscopie Raman, spettroscopie a molti fotoni, transitori ottici coerenti. Femtochimica. TESTI Modern Spectroscopy - 4th edition - J. Michael Hollas John Wiley & Sons. 26 TRATTAMENTO DEI RIFIUTI E RICICLO DEI MATERIALI (F64008) DOCENTE Nome e Cognome:Prof. Giulia Bollini E-mail: giulia.bollini @libero.it Ufficio:Via Lucini,3 Tel: 031 326563 CREDITI FORMATIVI Numero = 4 tipo di attività = caratterizzante 281 Vedi insegnamento “Tecnologie per lo smaltimento dei rifiuti”attivato presso il Corso di Laurea specialistica in Scienze ambientali. CORSO DI LAUREA SPECIALISTICA IN SCIENZE CHIMICHE ELENCO DEI DOCENTI IN ORDINE ALFABETICO Docente Numero. Programma Ardizzoia Gian Attilio 05,22 Benza Vincenzo 13 Bollini Giulia 26 Bressanini Dario 21 Corongiu Giorgina 09,23 Galimberti Maurizio 06 Galli Simona 08 Giussani Barbara 02 Masciocchi Norberto 16 Maspero Angelo 18 Monticelli Damiano 04 Morosi Gabriele 12,25 Palmisano Giovanni 07,11 Penoni Andrea 17 Piarulli Umberto 19,24 Pozzi Andrea 03,14 Recchia Sandro 04,14 Sisti Massimo 11 Tabacchi Gloria 20 Tollari Stefano 01,10,15 282 UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DELL’INSUBRIA Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali - Como Corso di Laurea Specialistica in Fisica Sede del corso: Como MANIFESTO DEGLI STUDI ANNO ACCADEMICO 2007/2008 Denominazione del Corso di Laurea Codice Corso Classe di appartenenza no Tipologia del Corso di Studi Durata del C.D.S. Annualità attivate Titolo rilasciato CFU totali da acquisire Presidente del Consiglio di Coordinamento Didattico Fisica F72 20/S – Lauree Specialistiche in Fisica Laurea di II Livello 2 anni 1o 2 o anno Dottore Magistrale 120 (300) Prof.Alberto Parola Presentazione del Corso. Presso la Facoltà di Scienze MM.FF.NN. della sede di Como dell’Università degli Studi dell’Insubria è attivato il Corso di Laurea Specialistica in Fisica di durata biennale appartenente alla Classe delle Lauree Specialistiche in Fisica n° 20/S. Obiettivi formativi e sbocchi professionali Il Corso di Laurea Specialistica in Fisica è strutturato con il principale fine di assicurare allo studente una elevata padronanza di metodi e contenuti scientifici avanzati e di adeguate conoscenze professionali, e la capacità di svolgere ruoli di piena responsabilità nella ricerca, nello sviluppo di tecnologie innovative, nella progettazione e gestione di strumentazione complessa. Sono individuati percorsi volti al - completamento della formazione dello studente nel campo della Fisica della materia , sia a livello teorico che sperimentale nell’ambito dell'ottica moderna della fisica della materia condensata, della dinamica dei sistemi non lineari e dell'informazione quantistica. Attenzione sarà anche rivolta agli aspetti applicativi nel campo dell'ottica classica e quantistica e dell’elettronica; - al completamento della formazione dello studente nel campo della Fisica nucleare, delle particelle elementari e delle interazioni fondamentali, sia a livello teorico che sperimentale. Si approfondiranno anche gli aspetti applicativi legati allo sviluppo di tecniche innovative per la rivelazione di particelle e studi di deboli contaminazioni radioattive; - all’approfondimento delle conoscenze di Astrofisica e cosmologia, considerando gli aspetti sia osservativi che teorici di tali discipline. Verranno delineati percorsi formativi che 283 riguardano l’astrofisica stellare e degli oggetti compatti, l’astrofisica della galassia e delle sorgenti extragalattiche e la cosmologia. - all’approfondimento della formazione dello studente nel campo della Trattazione teorica dei fenomeni fisici con l'ausilio di adeguati strumenti matematici e computazionali. Verranno individuati diversi percorsi che includono la fisica dei sistemi dinamici, la meccanica quantistica, la meccanica statistica di equilibrio, la teoria quantistica dei campi e la fisica della gravitazione. Accesso al Corso di Laurea L’accesso al corso presuppone il possesso di un diploma di Laurea di primo livello nell’ambito della classe n. 25 (Scienze e tecnologie fisiche) o di un titolo di studio universitario equipollente. Il riconoscimento dei pregressi 180 crediti formativi è integrale se conseguiti nell’ambito della Laurea di primo livello in Fisica attivata presso questa Università. L’accesso al corso da parte di coloro che hanno conseguito una diversa Laurea di primo livello della classe n. 25 (presso altre Università) può comportare eventuali debiti formativi. Agli immatricolati che abbiano conseguito la laurea di primo livello in Fisica presso questa Università vengono riconosciuti i 180 crediti come riportati in tabella: Ordinamento didattico per l’accesso senza debiti formativi Settore scientificoCrediti disciplinare MAT/03-MAT/05 18 INF/01 6 FIS/01-FIS/07 42 FIS/02 24 FIS/03-FIS/04 40 CHIM/03 6 MAT/05-MAT/07 12 Attività opzionali a scelta 11 Altre attività 10 Lingua inglese 3 Prova finale Totale 8 180 Tipologia di attività formativa A A B B B C C D F E E Legenda delle tipologie di attività: (A) formazione di base; (B) formazione caratterizzante; (C) formazione affine ed integrativa; (D) scelte autonome (curriculari, seminari didattici, ecc.); (E) prova finale e lingua straniera; (F) altre attività secondo art.10 comma 1 lett. F. Articolazione del corso di studio Il conseguimento del diploma di Laurea Specialistica comporta l’acquisizione di ulteriori 120 crediti formativi ripartiti tra il primo e il secondo anno come illustrato nell’ordinamento didattico sotto riportato. Il corso di laurea è strutturato in quattro distinti curricula: Fisica Generale, Fisica Medica,Fisica delle particelle elementari, Ottica. 284 Ordinamento didattico I ANNO Insegnamenti Integrativi a scelta Caratterizzanti a scelta Totale crediti Crediti 12 42 54 Tipologia di attività formativa Interdisciplinarità ed applicazioni (C3) Caratterizzanti di sede II ANNO Insegnamenti Opzionale a scelta Prova finale Totale crediti Crediti 6 60 66 Tipologia di attività formativa A scelta dello studente (D) Per tutti i quattro curricula attivati, i crediti C3 (interdisciplinarità ed applicazioni) possono essere acquisiti con il superamento delle prove di esame relative a corsi scelti tra quelli indicati in Tabella A. Lo studente potrà ottenere i 6 crediti D (opzionale a scelta) superando l’esame di corsi attivati in questo Corso di Laurea o in altri Corsi di Laurea, previa approvazione del piano degli studi da parte del CCD. I crediti relativi ai corsi caratterizzanti di sede possono essere ottenuti secondo le seguenti modalità, distinte per ogni curriculum: Per il curriculum di Fisica Generale, lo studente dovrà scegliere due coppie di corsi tra quelli indicati in Tabella B (per un totale di 24 crediti). E’ fortemente consigliata la frequenza di un ulteriore corso di laboratorio a scelta tra Laboratorio di Fisica IV e Laboratorio di Fisica V, attivati nella Laurea di primo livello. I rimanenti crediti potranno essere acquisiti scegliendo 2 corsi tra quelli indicati nelle tabelle B,C e D.La congruenza dei piani di studio presentati sarà valutata dal CCD al momento dell’approvazione. Per il curriculum di Fisica Medica lo studente dovrà seguire i corsi indicati in Tabella D e il corso di Laboratorio di Fisica per un totale di 24 crediti. Altri 12 crediti potranno essere acquisiti scegliendo 2 corsi tra: Radioattività, Fisica ambientale, Fisica dei laser, Fisica dei rivelatori. I rimanenti 6 crediti potranno essere acquisiti scegliendo un ulteriore corso di laboratorio a scelta tra Laboratorio di Fisica IV e Laboratorio di Fisica V, attivati nella Laurea di primo livello, oppure un corso tra quelli indicati nelle Tabelle B e C. Per il curriculum di Fisica delle particelle elementari, lo studente dovrà seguire i corsi di Fisica quantistica III, Fisica delle alte energie, Fenomenologia delle particelle elementari e Fisica astroparticellare per un totale di 24 crediti. Altri 12 crediti potranno essere acquistiti scegliendo 2 corsi tra: Fisica teorica, Fisica dei rivelatori, Radioattivita' e Laboratorio di fisica. I rimanenti 6 crediti potranno essere acquisiti scegliendo un ulteriore corso di laboratorio a scelta tra Laboratorio di Fisica IV e Laboratorio di Fisica V, attivati nella Laurea di primo livello, oppure un corso tra quelli indicati nelle Tabelle B, C e D. Per il curriculum di Ottica, lo studente dovrà seguire i corsi di Ottica, Ottica non lineare, Fisica dei laser, Laboratorio di fisica, per un totale di 24 crediti. Altri 12 crediti potranno essere acquisiti scegliendo 2 corsi tra: Elettronica quantistica, Ottica quantistica, Fisica dei rivelatori, Teoria dell'informazione quantistica I, Teoria dell'informazione quantistica II. I 285 rimanenti 6 crediti potranno essere acquisiti scegliendo un ulteriore corso di laboratorio a scelta tra Laboratorio di Fisica IV e Laboratorio di Fisica V, attivati nella Laurea di primo livello, oppure un corso tra quelli indicati nelle Tabelle B, C e D. Qualora lo studente iscritto alla Laurea Specialistica in Fisica avesse già ottemperato nel corso della Laurea di primo livello, anche parzialmente, ai requisiti richiesti dal curriculum prescelto, potra' ottenere i crediti formativi necessari per il conseguimento della Laurea Specialistica scegliendo i corsi necessari tra quelli indicati nelle Tabelle A, B, C o D previa approvazione del piano degli studi da parte del Consiglio di Coordinamento Didattico. TABELLA A Insegnamenti Elettronica I Optoelettronica Metodi geometrici per la Fisica I Metodi geometrici per la Fisica II Analisi numerica I Analisi numerica II Analisi numerica III Metodi di approssimazione I Metodi di approssimazione II Metodi matematici e metodi numerici nelle Scienze applicate I Metodi matematici e metodi numerici nelle Scienze applicate II Equazioni differenziali I Equazioni differenziali II Fisica matematica Statistica I Statistica II Analisi di Fourier Economia matematica Chimica fisica computazionale Spettroscopia molecolare Chimica teorica Nanomateriali Principi molecolari dell’elettronica Radiochimica 286 Settori scientificodisciplinari ING-INF/01 ING-INF/01 MAT/07 Crediti Tipologia di attività formativa 6 6 6 C3 C3 C3 MAT/07 6 C3 MAT/08 MAT/08 MAT/08 MAT/08 MAT/08 MAT/07 6 6 6 6 6 6 C3 C3 C3 C3 C3 C3 MAT/08 6 C3 MAT/07 MAT/07 MAT/07 MAT/06 MAT/06 MAT/05 SECS-S/06 CHIM/02 6 6 6 6 6 6 6 7 C3 C3 C3 C3 C3 C3 C3 C3 CHIM/02 CHIM/02 CHIM/02 CHIM/02 6 6 3 3 C3 C3 C3 C3 CHIM/03 3 C3 Strutturistica chimica I Strutturistica chimica II Informatica teorica Metodi formali in informatica CHIM/03 CHIM/03 INF/01 INF/01 3 3 6 6 C3 C3 C3 C3 TABELLA B Insegnamenti Fisica quantistica III Fisica teorica Relatività I Relatività II Meccanica statistica I Meccanica statistica II Fisica dello stato solido I Fisica dello stato solido II Ottica Ottica non lineare Fenomenologia delle particelle elementari Fisica delle alte energie Astrofisica I Astrofisica II Settori scientificodisciplinari FIS/02 FIS/02 FIS/02 FIS/02 FIS/02 FIS/02 FIS/03 FIS/03 FIS/03 FIS/03 FIS/04 Crediti Tipologia di attività formativa 6 6 6 6 6 6 6 6 6 6 6 Caratterizzante di sede Caratterizzante di sede Caratterizzante di sede Caratterizzante di sede Caratterizzante di sede Caratterizzante di sede Caratterizzante di sede Caratterizzante di sede Caratterizzante di sede Caratterizzante di sede Caratterizzante di sede 6 6 6 Caratterizzante di sede Caratterizzante di sede Caratterizzante di sede Crediti Tipologia di attività formativa 6 6 6 6 6 6 Caratterizzante di sede Caratterizzante di sede Caratterizzante di sede Caratterizzante di sede Caratterizzante di sede Caratterizzante di sede FIS/02 6 Caratterizzante di sede FIS/02 6 Caratterizzante di sede FIS/03 FIS/03 6 6 Caratterizzante di sede Caratterizzante di sede FIS/04 FIS/05 FIS/05 TABELLA C Insegnamenti Laboratorio di Fisica Fisica dei rivelatori Radioattività Fisica delle astroparticelle Fisica ambientale Fisica dei sistemi dinamici I Teoria dell’informazione quantistica I Teoria dell’informazione quantistica II Fisica dei laser Elettronica quantistica Settori scientificodisciplinari FIS/01 FIS/01 FIS/07 FIS/04 FIS/07 FIS/02 287 Ottica quantistica Teoria dei sistemi a molti corpi Cosmologia Metodi matematici della Fisica quantistica Applicazioni fisiche della teoria dei gruppi Fisica dei sistemi dinamici II Meccanica statistica avanzata Arsenali nucleari e sicurezza globale Probabilità I Probabilità II Analisi funzionale Analisi superiore Geometria I Geometria II Geometria III Analisi I Analisi II FIS/03 FIS/03 6 6 Caratterizzante di sede Caratterizzante di sede FIS/05 FIS/02 6 6 Caratterizzante di sede Caratterizzante di sede FIS/02 6 Caratterizzante di sede FIS/02 3 Caratterizzante di sede FIS/02 3 Caratterizzante di sede FIS/04 3 Caratterizzante di sede MAT/06 MAT/06 MAT/05 MAT/05 MAT/03 MAT/03 MAT/03 MAT/05 MAT/05 6 6 6 6 6 6 6 6 6 Caratterizzante di sede Caratterizzante di sede Caratterizzante di sede Caratterizzante di sede Caratterizzante di sede Caratterizzante di sede Caratterizzante di sede Caratterizzante di sede Caratterizzante di sede Crediti Tipologia di attività formativa TABELLA D Insegnamenti Elementi di dosimetria e radioprotezione Basi fisiche dell’imaging diagnostico Basi fisiche della radioterapia Settori scientificodisciplinari FIS/07 6 Caratterizzante di sede FIS/07 6 Caratterizzante di sede FIS/07 6 Caratterizzante di sede Propedeuticita' I corsi dei settori FIS denominati I sono propedeutici ai corsi denominati II. Crediti formativi Nei nuovi ordinamenti, il superamento di ogni prova (esami ed altre attività istituzionali) è associato all'acquisizione di crediti formativi (CFU), che risultano legati all'impegno richiesto allo studente. Ogni credito formativo corrisponde ad un impegno orario complessivo di 25 ore. La ripartizione delle ore tra attività didattica assistita ed attività didattica personale è diversa a seconda che si tratti di lezioni, ovvero di esercitazioni e di laboratorio: 288 attività assistita lezioni esercitazioni, laboratorio 8 11 attività personale 17 14 Totale ore 25 25 I crediti di tipologia D previsti nell’ordinamento didattico possono anche essere acquisiti tramite attività professionalizzanti riconosciute dal Consiglio di Coordinamento Didattico. Esami L'acquisizione dei crediti relativi a ciascun insegnamento diviene operante col superamento dell’ esame, il quale si traduce di norma in una votazione espressa in trentesimi. Piani di studio individuali All'atto dell’iscrizione al primo anno, ogni studente dovrà presentare il proprio piano di studi con l’indicazione del curriculum e delle attività opzionali prescelte. Lo studente potra' modificare tale scelta presentando un nuovo piano degli studi negli anni successivi. Tesi di Laurea Per la preparazione della tesi di Laurea lo studente deve svolgere attività di ricerca, con il requisito dell’originalità, presso le strutture dell’Università dell'Insubria oppure presso un Ente pubblico o privato esterno all’Università dell’Insubria. La tesi di Laurea avrà durata non inferiore ai 10 mesi. Lo studente può iniziare il lavoro di tesi, previa autorizzazione del CCD, in ogni momento dell’anno accademico ma non prima di aver acquisito 210 crediti. Prova finale L'esame finale per il conseguimento del titolo consiste nella presentazione e discussione di un elaborato scritto sul tema sviluppato durante il lavoro di tesi. Calendario dei Corsi e degli Esami Per l’inizio ed il termine dei corsi, per gli appelli degli esami di profitto e le sedute degli esami di Laurea rivolgersi alla Segreteria Didattica. Norme transitorie Si dà facoltà agli studenti già iscritti al corso di Laurea specialistica in Fisica di optare per l’applicazione del presente manifesto. Varese, 13 giugno 2007 IL DIRETTORE AMMINISTRATIVO IL PRESIDE DI FACOLTA’ (Dott.Marino Balzani) (Prof. Aldo Gamba) IL RETTORE (Prof. Renzo Dionigi) 289 PROGRAMMA DEGLI INSEGNAMENTI 01 ANALISI DI FOURIER (F72072) DOCENTE Nome e Cognome: Prof.Franco Cazzaniga E-mail: [email protected] Ufficio: Dipartimento di Scienze della Cultura, Politiche e Informazione, Via Carloni, 78 Como CREDITI FORMATIVI Numero = 6 tipo di attività = interdisciplinarità ed applicazioni Vedi insegnamento omonimo attivato presso il Corso di Laurea specialistica in Matematica. 02 ANALISI FUNZIONALE (F72071) DOCENTE Nome e Cognome: Prof.Alberto Setti E-mail: [email protected] Ufficio:Via Valleggio,11 quarto piano CREDITI FORMATIVI Numero = 6 tipo di attività = caratterizzante di sede Vedi insegnamento omonimo attivato presso il Corso di Laurea specialistica in Matematica. 03 ANALISI I (F72085) DOCENTE Nome e Cognome: Alberto G. Setti E-mail: [email protected] Ufficio: 4° piano via Valleggio 11 CREDITI FORMATIVI Numero = 6 tipo di attività = caratterizzante di sede Vedi insegnamento “Analisi matematica I”attivato presso il Corso di Laurea triennale in Matematica. 04 ANALISI II (F72086) DOCENTE Nome e Cognome: Prof.Franco Cazzaniga E-mail: [email protected] Ufficio: Dipartimento di Scienze della Cultura, Politiche e Informazione, Via Carloni, 78 Como 290 CREDITI FORMATIVI Numero = 6 tipo di attività = caratterizzante di sede Vedi insegnamento “Analisi matematica II”attivato presso il Corso di Laurea triennale in Matematica. 05 ANALISI NUMERICA I (F72073) DOCENTE Nome e Cognome: Prof.Marco Donatelli E-mail: [email protected] Ufficio: 4.19 quarto pianoVia Valleggio,11 Como Pagina WEB: http://scienze-como.uninsubria.it/mdonatelli/ CREDITI FORMATIVI Numero = 6 tipo di attività = interdisciplinarità ed applicazioni Vedi insegnamento omonimo attivato presso il Corso di Laurea triennale in Matematica. 06 ANALISI NUMERICA II (F72074) DOCENTE Nome e Cognome: Prof.Stefano Serra Capizzano E-mail: [email protected] Ufficio: 4.R2 quarto piano, Via Valleggio,11 Como Pagina WEB: http://scienze-como.uninsubria.it/serra/ CREDITI FORMATIVI Numero = 6 tipo di attività = interdisciplinarità ed applicazioni Vedi insegnamento omonimo attivato presso il Corso di Laurea triennale in Matematica. 07 ANALISI NUMERICA III (F72075) DOCENTE Nome e Cognome: Prof.Marco Donatelli E-mail: [email protected] Ufficio: 4.19 quarto piano, Via Valleggio 11 Como Pagina WEB: http://scienze-como.uninsubria.it/mdonatelli/ CREDITI FORMATIVI Numero = 6 tipo di attività = interdisciplinarità ed applicazioni Vedi insegnamento omonimo attivato presso il Corso di Laurea triennale in Matematica. 08 ANALISI SUPERIORE (F72087) 291 DOCENTE Nome e Cognome: Prof.Franco Cazzaniga E-mail: [email protected] Ufficio: Dipartimento di Scienze della Cultura, Politiche e Informazione, Via Carloni, 78 Como CREDITI FORMATIVI Numero = 6 tipo di attività = caratterizzante di sede Vedi insegnamento omonimo attivato presso il Corso di Laurea specialistica Matematica. in 09 APPLICAZIONI FISICHE DELLA TEORIA DEI GRUPPI (F72084) DOCENTE Nome e Cognome:Prof.Ugo Moschella E-mail:[email protected] Ufficio:Via Valleggio,11 Como CREDITI FORMATIVI Numero = 6 tipo di attività = caratterizzante di sede 10 ARSENALI NUCLEARI E SICUREZZA GLOBALE (F72091) DOCENTE Nome e Cognome: Prof. Maurizio Martellini E-mail: [email protected] Ufficio: Via Valleggio,11 CREDITI FORMATIVI Numero = 3 tipo di attività = caratterizzante di sede 11 ASTROFISICA I (F72026) E II (F72027) DOCENTE Nome e Cognome: Prof.Aldo Treves E-mail: [email protected] Ufficio:Via Valleggio,11 quarto piano Como CREDITI FORMATIVI Numero = 6 (per modulo) tipo di attività = caratterizzante di sede I Modulo SINTESI DEL PROGRAMMA Sole: distanza, luminosità, temperatura, massa. Distanza dalle stelle. Sistemi binari e determinazione della massa. Colore. Diagramma H. R. Classificazione spettrale (cenni). 292 Teoria del corpo nero: Equazione del trasporto radioattivo. Formule di Larmor e Lienard. Bremsstrahlung. Sincrotrone. Effetto Compton. Effetto fotoelettrico. Equazioni di Saha. Equilibrio idrostatico: Trasporto radioattivo e convettivo. Ciclo p,p. Ciclo del carbonio. Modelli stellari. Modello solare. ZAMS. Evoluzione stellare (cenni). Collasso gravitazionale ed esplosione di Supernovae (cenni). Gas degenere non relativistico e relativistico: Massa di Chandrasekhar. Nane bianche. Stelle dineutroni. II Modulo SINTESI DEL PROGRAMMA Pulsar: Scoperta. Misura di dispersione e distanza. P, dP/dt, braking index. Spettro. Associazione con i resti di supernova. Formule di Deutsch. Modelli di Goldreich e Julian, Pacini e Rees. Statistica delle pulsar. Pulsar in sistemi binari. PSR 1913+ 16, effetti di relatività generale. Astronomia X: Nascita e metodi dell’astronomia X. Binarie X. Pulsatori X. Teoria dell’accrescimento: caso sferico (Bondi 1952), caso discoidale (Shakura e Sunyaev, 1972), campo magnetico (raggio di Alfven). Candidati buchi neri. Formazione ed evoluzione delle sorgenti X binarie. 12 BASI FISICHE DELLA RADIOTERAPIA (F72052) DOCENTE Nome e Cognome:Prof. Angelo F. Monti E-mail: [email protected] Ufficio: c/o Fisica Sanitaria - Azienda ospedaliera Sant’Anna di Como CREDITI FORMATIVI Numero = 6 tipo di attività = caratterizzante di sede OBIETTIVI Il Corso ha lo scopo di fornire allo Studente una panoramica generale, ma sufficientemente esaustiva, degli aspetti fisici della Radioterapia Oncologica. SINTESI DEL PROGRAMMA Dopo alcuni brevi richiami ai processi di interazione radiazione-materia e alcuni cenni storici relativi alle prime procedure di cura dei tumori mediante l’impiego di radiazioni ionizzanti, si affrontano successivamente i seguenti argomenti: • le procedure di produzione di fasci di fotoni, elettroni e protoni ad uso medicale • la definizione delle Grandezze Fisiche impiegate in Radioterapia • i modelli per il calcolo della dose in mezzi omogenei • i metodi di misura della dose sia in fantocci che in vivo • l’analisi della distribuzione di dose e la definizione di grandezze e parametri correlati • lo studio di piani di trattamento con fasci di fotoni sia in fantocci omogenei che antropomorfi con cenni alle metodiche complesse 3DCRT, IMRT e IGRT 293 • • • • le caratteristiche dei fasci di elettroni e di protoni e le principali tecniche di trattamento i parametri necessari alla valutazione di un piano di trattamento, con particolare riferimento ai protocolli internazionali ICRU 50 e 62 la radiobiologia applicata alla radioterapia con valutazione della crescita e proliferazione delle cellule tumorali, la relazione dose-risposta e dose-tempo, il modello lineare quadratico e la risposta e tolleranza alle radiazioni dei tessuti sani la Brachiterapia (radioterapia con introduzione di sorgenti in tessuti), mediante lo studio delle sorgenti radioattive dedicate, dei metodi di calcolo della dose e alcuni cenni alle principali tecniche impiegate. TESTI Il testo principale (obbligatorio) del corso è: "The physics of Radiation Therapy"Author: Faiz M. KhanPublication Date: April 2003 Publisher: Lippincott Williams & Wilkins ISBN-10: 0781730651 ISBN-13: 9780781730655 Coadiuvato dal seguente: "Radiation Oncology Physics: A Handbook for Teachers and Students"E.B. Podgorsak Technical Editor, INTERNATIONAL ATOMIC ENERGY AGENCYVIENNA, 2005. Altri testi e dispense saranno consigliate durante il corso. 13 BASI FISICHE DELL’IMAGING DIAGNOSTICO (F72051) DOCENTE Nome e Cognome:Prof. Marco Cacciatori E-mail: [email protected] Ufficio: c/o Fisica Sanitaria - Azienda ospedaliera Sant’Anna di Como CREDITI FORMATIVI Numero = 6 tipo di attività = caratterizzante di sede OBIETTIVI Il corso si prefigge di fornire una panoramica completa e il più possibile dettagliata delle applicazioni fisiche in ambito medico per quanto riguarda specificatamente la diagnostica per immagini. L’obiettivo è di fornire una conoscenza delle basi fisiche delle diverse apparecchiature utilizzate in medicina relativamente al loro funzionamento e al processo di formazione delle immagini. SINTESI DEL PROGRAMMA Il sistema visivo. La formazione di immagini mediche. Sensitometria e curva caratteristica del film radiografico. La refertazione su monitor. Parametri fisici descrittivi dell’immagine medica: risoluzione spaziale, contrasto, rumore. Valutazione quantitativa della qualità dell’immagine. Sistemi di diagnostica per immagini. I controlli di qualità sulle apparecchiature. Dai sistemi analogici a quelli digitali. Conversione indiretta e diretta in radiologia digitale. Acquisizione, visualizzazione ed elaborazione delle immagini digitali. 294 Radiologia diagnostica con raggi X: la generazione dei raggi X, l’interazioni dei fotoni con la materia, le caratteristiche fisiche dell’immagine mammografica, la tomografia computerizzata. La fisica dell’imaging radioisotopico: i rivelatori di radiazioni utilizzati in medicina nucleare, i radiofarmaci, le immagini scintigrafiche planari e tomografiche (sistemi SPET e PET). Diagnostica ecografica: fisica e tecnologia di base delle apparecchiature a ultrasuoni, la flussimetria Doppler. Imaging a risonanza magnetica: principi fisici e processo di formazione delle immagini, componenti principali del sistema RM, aspetti di sicurezza. Sistema di archiviazione e gestione delle immagini mediche: standard DICOM, i sistemi RIS e PACS. Il programma comprende inoltre visite guidate a reparti ospedalieri dotati di strumentazione per diagnostica per immagini e la collaborazione nell’elaborazione dei test di controllo di qualità sulle apparecchiature. TESTI (consigliati) • Steve Webb. “The physics of medical imaging”. Institute of Physics Publishing, Bristol and Philadelphia, 1992. • Valli Guido; Coppini Giuseppe. “Bioimmagini”. Bologna, Pàtron, 2002. • Dispense preparate dal docente per l’approfondimento di temi specifici. 14 CHIMICA FISICA COMPUTAZIONALE (F72076) DOCENTE Nome e Cognome: Prof.Giorgina Corongiu E-mail: [email protected] Ufficio:Via Lucini,3 Como CREDITI FORMATIVI Numero = 7 tipo di attività = interidisciplinarità ed applicazioni Vedi insegnamento omonimo attivato presso il Corso di Laurea specialistica in Scienze chimiche. 15 CHIMICA TEORICA (F72059) DOCENTE Nome e Cognome: Prof.Gabriele Morosi E-mail: [email protected] Ufficio: Via Lucini 3 - 22100 Como Pagina WEB: http://www3.uninsubria.it/pls/uninsubria/uninsubria_docenti.h_preview?id_doc=P000318 CREDITI FORMATIVI Numero = 6 tipo di attività = interdisciplinarità ed applicazioni 295 Vedi insegnamento omonimo attivato presso il Corso di Laurea specialistica in Scienze chimiche. 16 COSMOLOGIA (F72028) DOCENTE Nome e Cognome:Prof.Francesco Haardt E-mail: [email protected] Ufficio: V3.3 Via Valleggio,11 terzo piano Como CREDITI FORMATIVI Numero =6 tipo di attività = caratterizzante di sede OBIETTIVI Conoscenza di base della cosmolgia teorica ed osservativa SINTESI DEL PROGRAMMA 1)Osservazioni 2)Curvatura 3)Dinamica cosmica 4)Soluzione all'equazione di Friedmann 5)Misure di parametri cosmologici 6)Materia oscura 7)Fondo cosmico di radiazione 8)Storia termica dell'Universo 9)Inflazione 10)Formazione di strutture su larga scala TESTI Introduction to Cosmology, di Ryden Cosmology, di Coles-Lucchin 17 ECONOMIA MATEMATICA (F72040) DOCENTE Nome e Cognome: Prof.Emanuele Casini E-mail: [email protected] Ufficio: Via Valleggio 11 Como Stanza V4.27 quarto piano CREDITI FORMATIVI Numero =6 tipo di attività = interdisciplinarità ed applicazioni Vedi insegnamento “Economia matematica I” attivato presso il Corso di Laurea triennale in Matematica. 18 ELEMENTI DI DOSIMETRIA E RADIOPROTEZIONE (F72050) DOCENTE Nome e Cognome: Prof.Angelo Ostinelli 296 Ufficio: c/o Fisica Sanitaria - Azienda ospedaliera Sant’Anna di Como CREDITI FORMATIVI Numero =6 tipo di attività = caratterizzante di sede OBIETTIVI Il corso si propone di fornire agli studenti una base di conoscenze teorico-pratiche sulle problematiche di natura dosimetrica e radioprotezionistica che più frequentemente si incontrano come conseguenza della detenzione e dell’impiego di fonti di radiazioni ionizzanti a scopo medico. Per questa ragione, il corso può essere considerato propedeutico a successivi studi specialistici o al conseguimento di attestazioni professionali post-laurea in questo specifico settore (iscrizione all’elenco nominativo degli esperti qualificati in radioprotezione). SINTESI DEL PROGRAMMA Dopo aver affrontato alcuni aspetti propedeutici, quali l’interazione delle radiazioni con la materia e gli effetti biologici delle radiazioni ionizzanti, vengono trattati argomenti basilari quali: le procedure di misura delle radiazioni ionizzanti, il monitoraggio ambientale e individuale, in chiave sia teorica che sperimentale e pratica. Queste nozioni sono sviluppate attraverso riferimenti allo specifico contesto medico, evidenziandone gli aspetti finalizzati alla tutela della salute sia dei lavoratori e della popolazione che del paziente, ai quali si riallacciano le tematiche della limitazione dell’esposizione individuale e della assicurazione della qualità. Accanto a tali aspetti, sono altresì esaminate alcune procedure operative (interventi di decontaminazione, gestione di rifiuti radioattivi, norme di sicurezza, …) di maggiore interesse pratico. Vengono infine presentati alcuni cenni sulle linee guida internazionali e sulla normativa italiana in materia di radioprotezione. TESTI Il corso si articola in lezioni teoriche, condotte in aula con l’ausilio di strumenti didattici (presentazioni in MS Power Point), e in esercitazioni pratiche, effettuate presso i laboratori ospedalieri. All’inizio di ogni lezione è prevista la consegna agli studenti di copia delle slide che saranno successivamente utilizzate durante la lezione stessa. 19 ELETTRONICA I (F72007) CREDITI FORMATIVI Numero = 6 tipo di attività = interidsciplinarità ed applicazioni OBIETTIVI Sviluppare la capacità di analisi e realizzazione di circuiti elettronici complessi e di prevederne la risposta prima di realizzare il circuito stesso. Verranno trattati sia aspetti di elettronica analogica che digitale sia con lezioni frontali che in sessioni di laboratorio. SINTESI DEL PROGRAMMA Il corso si articola nelle seguenti fasi: 297 -analisi della risposta dei circuiti con la trasformata di Laplace e simulazione con Spice -le basi dell'elettronica analogica: dai diodi ai transistor, dagli amplificatori agli oscillatori, dai comparatori ai filtri; il rumore e le sue componenti -le basi dell'elettronica digitale: circuiti combinatori, bus di dati, circuiti sequenziali; registri e contatori; conversione analogico-digitale Tutti i circuiti saranno realizzati in laboratorio in gruppi. La fase finale del laboratorio richiede la realizzazione di una catena di lettura completa (solo analogica o mista analogicodigitale) con relativa presentazione orale della teoria e dei risultati delle misure. TESTI - Horowitz e Hill, The art of electronics, 2nd edition, Cambridge University Press, 1989. - Jacob Millman, Microelectronics, McGraw Hill, 1979. 20 ELETTRONICA QUANTISTICA (F72020) DOCENTI Nome e Cognome:Prof Luigi Lugiato E-mail: [email protected]; Ufficio: stanza V4.3 Via Valleggio,11 quarto piano Nome e Cognome:Prof. Giovanna Tissoni E-mail: [email protected] Ufficio: stanza V4.9 Via Valleggio,11 quarto piano CREDITI FORMATIVI Numero = 6 tipo di attività = caratterizzante di sede OBIETTIVI Obiettivo del corso è di fornire agli studenti una conoscenza di base nel campo dell'elettronica quantistica e della fisica dei laser. SINTESI DEL PROGRAMMA Richiami di Elettromagnetismo, le equazioni di Maxwell. Interazione radiazione-materia, teorema di Ehrenfest, equazioni di Bloch ottiche. Approssimazione di dipolo, parassiale, SVEA, RWA, PWA, oscillazioni di Rabi. Introduzione dei processi irreversibili, coefficienti di assorbimento e di guadagno. Equazioni di Maxwell- Bloch, approssimazione lineare, suscettività atomica, caso nonlineare. Relazioni di Kramers-Kroenig. Equazione per il campo nello stato stazionario, mezzo assorbitore e amplificatore. Le cavita' ottiche, condizioni al contorno per una cavità ad anello. Trasmissività della cavità vuota, cavità contenente un mezzo lineare, mode-pushing e mode-pulling. Cavità contenente un mezzo nonlineare, bistabilità ottica e applicazioni, ciclo di isteresi, bistabilità assorbitiva, limite di campo medio. Bistabilità dispersiva, caso intermedio. Il laser. Stato stazionario del laser, soglia di emissione. Limite di campo uniforme. Le Equazioni di Maxwell Bloch nel limite di campo medio e sue soluzioni stazionarie: caso del laser e della bistabilità ottica. Tecnica dell'Analisi di stabilità lineare. Soluzione banale e non banale del laser e loro stabilità. Seconda soglia del laser. Analogia con il Modello di Lorenz-Haken. Cenni sui sistemi dinamici, attrattori e repulsori, biforcazioni. Principio di eliminazione adiabatica delle 298 variabili veloci. Il laser nel limite di cavità buona. Classificazione dei laser secondo Arecchi. Il laser di classe A e la bistabilità ottica. Forma potenziale, analogia con moto sovrasmorzato. Oscillazioni di rilassamento per un laser di classe B. Pompaggio ottico. Cenni su generazione di impulsi giganti mediante Q-switching attivo. Sviluppo in modi del campo. Stato stazionario a singolo modo e sua stabilità. Instabilità di Risken-Nummedal. Dominio di instabilità. Equazione di Helmoltz. Equazione delle onde parassiale. Fasci Gaussiani. Beam waist, Raileigh range. Raggio di curvatura e fronte d'onda. Modi Gaussiani di ordine superiore. Modi di Gauss-Laguerre e Gauss-Hermite. Modi gaussiani in cavità. Ccvità di Fabry-Perot. Stabilità del risonatore. Metodo delle matrici ABCD, caso della cavità ad anello. Derivazione dell'equazione per un mezzo Kerr in cavità (modello Lugiato Lefever). Stato stazionario omogeneo e sua stabilità. Instabilità modulazionale, caso focalizzante e defocalizzante, e formazione di pattern. Solitoni di cavità (cenni). TESTI Appunti delle lezioni 21 EQUAZIONI DIFFERENZIALI I (F72079) DOCENTE Nome e Cognome: Prof.Andrea Posilicano E-mail: [email protected] CREDITI FORMATIVI Numero = 6 tipo di attività = interdisciplinarità ed applicazioni Vedi insegnamento “Equazioni differenziali della fisica matematica”attivato presso il Corso di Laurea triennale in Matematica. 22 EQUAZIONI DIFFERENZIALI II (F72080) DOCENTE Nome e Cognome: Prof.Giorgio Mantica E-mail: [email protected] Ufficio:Via Valleggio,11 Como quinto piano CREDITI FORMATIVI Numero = 6 tipo di attività = caratterizzante di sede Vedi insegnamento omonimo attivato presso il Corso di Laurea specialistica Matematica. in 23 FENOMENOLOGIA DELLE PARTICELLE ELEMENTARI (F72043) DOCENTE Nome e Cognome: Prof. Philip G. Ratcliffe E-mail: [email protected] 299 Ufficio: via Valleggio n.11, stanza V4.1 quarto piano Pagina WEB: http://scienze-como.uninsubria.it/phil/Corsi/ CREDITI FORMATIVI Numero = 6 tipo di attività = caratterizzante di sede OBIETTIVI Lo scopo del corso è quello di fornire gli studenti una introduzione alla fenomenologia della fisica delle particelle elementari, intesa come interazione tra le due grandi sfere di attività, che sono da un lato lo sviluppo della teoria che descrive il mondo subnucleare e dall'altro il lavoro sperimentale atto a verificare la bontà di tale descrizione ed a scoprire nuovi aspetti ancora sconosciuti. SINTESI DEL PROGRAMMA Simmetrie Discrete: violazione di parità nell'interazione debole, formulazione V–A delle correnti deboli, teoria di Cabibbo, meccanismo GIM e la matrice CKM, violazione di CP nel Modello Standard. Fisica Adronica: teoria di Gell-Mann - SU(3), interazione forte e QCD, macchine ep e DIS, il modello a quark-partoni di Feynman, libertà asintotica. Le “Nuove” Particelle: raggi cosmici e le prime scoperte, macchine e+e–, scoperta dei quark c e b ed il leptone tau, macchine p anti-p, scoperta dei bosoni W± e Zº ed il quark t. Il Modello Standard: forze e particelle fondamentali, rottura spontanea delle simmetrie (Higgs), fisica dei mesoni B, misure di violazione di CP, decadimento del protone. Oltre il Modelle Standard: problematiche generiche, oscillazione e mixing dei neutrini, GUT, SuSy, oltre le 4 dimensioni. TESTI obbligatori: nessuno (dispense complete sono disponibili on-line) consigliati: D. Perkins, “Introduction to High Energy Physics” (CUP, 2000). F. Halzen & A. Martin, “Quarks and Leptons” (Wiley, 1984). Povh et al., “Particles and Nuclei” (Springer, 1995) 24 FISICA AMBIENTALE (F72047) DOCENTE Nome e Cognome: Prof.Mosè Visconti CREDITI FORMATIVI Numero = 6 tipo di attività = caratterizzante di sede OBIETTIVI Il corso ha lo scopo di introdurre lo studente alla acustica ambientale ed alla rilevazione di onde elettromagnetiche NON ionizzanti. I principi di Fisica delle radiazioni Ionizzanti e Radioprotezione sono invece trattati nel corso di Fisica Medica. SINTESI DEL PROGRAMMA Gli argomenti principali del corso possono così essere riassunti: 300 Acustica ambientale: Definizione delle Grandezze Fisiche utilizzate in acustica Strumenti di misura utilizzati Metodologie di misura e normativa vigente Misure in ambiente abitativo Misure in ambiente esterno Valutazione dell'inquinamento acustico Valutazioni di impatto ambientale Cenni di modellistica e di acustica architettonica Radiazioni non ionizzanti: Modellizzazione di sorgenti di campo elettromagnetico ad alta e bassa frequenza Tecniche di analisi su sorgenti di onde in radiofrequenza Tecniche di analisi su sorgenti di radiazione ultravioletta Misure di potenza radiante su sorgenti laser Effetti biologici delle radiazioni non ionizzanti e normativa vigente. 25 FISICA DEI LASER (F72019) DOCENTE Nome e Cognome:Prof. Franco Prati E-mail: [email protected] Ufficio: V4.8 IV piano Via Valleggio Como CREDITI FORMATIVI Numero = 6 tipo di attività = caratterizzante di sede OBIETTIVI Fornire le basi per la comprensione dei principi di funzionamento di un laser e della sua dinamica SINTESI DEL PROGRAMMA La teoria quantistica della radiazione. Coefficienti A e B di Einstein. Le rate equations. Laser a singolo modo. Eliminazione adiabatica delle variabili veloci. Il pompaggio ottico. Stabilità delle soluzioni stazionarie. Laser di classe A. Laser di classe B. Oscillazioni di rilassamento. Modulazione della pompa. Q-switching attivo. Laser con assorbitore saturabile. Q-switching passivo. Laser a molti modi. La cavità ottica. Allargamento di riga inomogeneo. Mode-locking. TESTI A.E. Siegman, “Lasers”, University Science Books, 1986 26 FISICA DEI RIVELATORI (F72012) CREDITI FORMATIVI Numero = 6 tipo di attività = caratterizzante di sede OBIETTIVI Analisi delle problematiche relative alle misure di quantità tipiche della fisica nucleare e subnucleare come momento, energia, tempi di volo, identificazione di particelle e loro interazione con la materia, tramite la descrizione dettagliata delle diverse tipologie di rivelatori. 301 SINTESI DEL PROGRAMMA Il corso si articola nelle seguenti fasi -Introduzione alla fisica dei rivelatori. - Interazione radiazione-materia per particelle cariche, fotoni X e gamma e neutroni; - Misure di fisica nucleare: momento, energia, identificazione di particelle --Gli elementi dei sistemi per la fisica nucleare e subnucleare. - Rivelatori a ionizzazione; - Rivelatori a scintillazione e fotomoltiplicatori; - Rivelatori a semiconduttore; - Elettronica di lettura e trattamento del segnale; - Sistemi di acquisizione dati con interfacciamento al calcolatore TESTI - W. R. Leo, Tecniques for Nuclear and particle Physics Experiments, Springer-Verlag, Berlin, 1994 (ISBN 0-387-57280-5). - G. F. Knoll, Radiation detection and measurements, 3rd ed, New York, Wiley, New York, 2000 (ISBN 0-471-07338-5). - K. Kleinknecht, Detectors for particle radiation, 2nd ed, Cambridge Univ. Press, Cambridge, 1998 (ISBN 0521648548). 27 FISICA DEI SISTEMI DINAMICI I (F72032) DOCENTE Nome e Cognome:Prof.Giulio Casati E-mail:[email protected] Ufficio: V piano. Centro sistemi complessi Pagina WEB: /scienze-como.uninsubria.it/complexcomo/ CREDITI FORMATIVI Numero = 6 tipo di attività = caratterizzante di sede OBIETTIVI Una grande conquista della dinamica moderna e' stato l'aver compreso che , a causa della non linearita', leggi o regole apparentemente semplici posssono dar luogo ad un comportamento cosi' complesso da apparire del tutto casuale e pertanto estremamente difficile da prevedere. Scopo del corso e' di introdurre le nozioni fondamentali per la comprensione di questo importante campo di ricerca che ha un alto valore interdisciplinare e di unificazione culturale. SINTESI DEL PROGRAMMA 1- Dinamica Hamiltoniana Formulazione Lagrangiana ed Hamiltoniana. Trasformazioni canoniche. Variabili azione angolo. Sistemi integrabili. 2- Teoria classica delle perturbazioni. Teoria elementare delle perturbazioni. Teoria canonica delle perturbazioni. Teorema di Kolmogorov-Arnold -Moser. 3- Transizione al caos nei sistemi Hamiltoniani. 302 Le superfici di sezione. Mappe area preserving. Teorema di Poincare'-Birkhoff. Punti omoclinici ed eteroclinici.Mappe caotiche. Caos determinismo e irreversibilita'. 4- I sistemi dissipativi Biforcazioni. Raddoppio del periodo. Gli attrattori strani. Frattali e dimensioni frattali. 5- Caos e meccanica quantistica. Quantizzazione semiclassica. Teoria statistica degli spettri. Teoria delle matrici aleatorie. Mappe quantistiche. Applicazione all'atomo di idrogeno in campi elettrici e magnetici e verifiche sperimentali. 6- Equazioni di evoluzione non lineari. L'equazione di Korteweg- De Vries. I solitoni. TESTI - “Chaos and integrability in nonlinear dynamics” Michael Tabor, John Wiley, ISBN 0-47182728-2 - “Chaos in Dynamical Systems” E. Ott, Cambridge University press, ISBN 0 521 01084 5 28 FISICA DEI SISTEMI DINAMICI II (F72093) DOCENTE Nome e Cognome:Prof. Italo Guarneri E-mail: [email protected] Ufficio: Via Valleggio 11 Como ufficio 5-004 quinto piano CREDITI FORMATIVI Numero = 3 tipo di attività = caratterizzante di sede 29 FISICA DELLE ALTE ENERGIE (F72044) DOCENTE Nome e Cognome:Prof.Massimo Caccia E-mail:[email protected] Ufficio:Via Valleggio,11 Como CREDITI FORMATIVI Numero = 6 tipo di attività = caratterizzante di sede PROGRAMMA Il corso si propone di illustrare, per esempi, metodologie e risultati conseguiti dalla Fisica Sperimentale delle Particelle Elementari utilizzando acceleratori di particelle. Il corso complementa gli altri insegnamenti del curriculum in Fisica Nucleare e Subnucleare e presuppone da parte degli studenti la conoscenza delle nozioni di base delle tecniche di rivelazione di particelle e dei modelli/teorie alla base della nostra conoscenza del mondo subnucleare. Nel corso dell'a.a. 2006-2007, le lezioni si focalizzeranno sugli esperimenti che hanno condotto allo sviluppo ed alla verifica sperimentale dle modello elettrodebole, a partire dal modello di Fermi allo Standard Model. 303 Per ogni generazione di esperimenti, verranno considerati il contesto storico e la conoscenza pre-esistente, la definizione delle condizioni sperimentali, l'apparato sperimentale stesso, i principali risultati conseguiti e lo sviluppo teorico/fenomenologico che ne e' conseguito. TESTI Possibili libri di testo - I.S. Hughes, Elementary Particles, CAmbridge UNIversity Press - Peter Renton, Electroweak INteractions, CAmbrdge University Press - articoli di letteratura originali 30 FISICA DELLE ASTROPARTICELLE (F72046) DOCENTE Nome e Cognome: Prof.Andrea Giuliani E-mail: [email protected] Ufficio:Via Valleggio,11 Como CREDITI FORMATIVI Numero = 6 tipo di attività = caratterizzante di sede PROGRAMMA Definizione di fisica astroparticellare e breve carrellata sugli argomenti corrispondenti: - radiazione cosmica di fondo a microonde e relazione con la fisica delle particelle - nucleosintesi del big bang -"messaggeri" di alta energia: fotoni, neutrini, onde gravitazionali - radiazione cosmica di particelle cariche - energia e materia oscura - oscillazioni e massa del neutrino Approfondimento di alcuni argomenti selezionati: -1) radiazione cosmica di particelle cariche - composizione e spettro energetico della radiazione cosmica interstellare - fondo gamma diffuso - fondo di antiparticelle - la radiazione cosmica al livello della superficie terrestre - sull'origine della radiazione cosmica: meccanismi di accelerazione 2) onde gravitazionali - cenni alle onde gravitazionali in Relativita` Generale - natura quadrupolare delle onde gravitazionali - sorgenti di onde gravitazionali - rivelazione di onde gravitazionali: masse risonanti e interferometri 3) massa e natura del neutrino - implicazioni di una massa finita del neutrino: neutrino di Weyl, di Dirac, di Majorana - autostati di massa e di sapore, mixing - formalismo delle oscillazioni di sapore del neutrino - esperimenti sulle oscillazioni di neutrino e implicazioni sulla matrice di mixing e sulle masse - misure dirette di massa - il doppio decadimento beta 304 4) la questione della materia oscura - evidenze astrofisiche e cosmologiche - definizione di materia oscura calda e fredda - cenni alla supersimmetria e al neutralino come candidato alla composizione della materia oscura fredda (WIMP) - ricerca delle WIMPs: generalita` - esperimenti per la ricerca delle WIMPs TESTI All'inizio del corso verranno forniti articoli di rassegna sui vari argomenti che rappresenteranno la base bibliografica delle lezioni svolte. 31 FISICA DELLO STATO SOLIDO I (F72041) DOCENTE Nome e Cognome:Prof. Alberto Parola E-mail: [email protected] Ufficio:Via Valleggio,11 quarto piano Como CREDITI FORMATIVI Numero = 6 tipo di attività = caratterizzante di sede OBIETTIVI Fornire i principi base per la comprensione delle proprieta' dei solidi cristallini: origine delle strutture periodiche; livelli elettronici; proprieta' di trasporto; dinamica reticolare; proprieta' ottiche. PROGRAMMA 1) Teoria di Drude-Sommerfeld per il trasporto in solidi. Tempo di rilassamento, conducibilita' elettrica, costante dielettrica e frequenza di plasma. Elettroni non interagenti in un campo magnetico. 2) Reticoli cristallini. Vettori primitivi, cella unitaria. Reticoli di Bravais e strutture cristalline. Reticolo reciproco e zone di Brillouin. Scattering di raggi X, descrizione di Bragg e di von Laue. 3) Livelli elettronici in potenziali periodici: Teorema di Bloch, momento cristallino e velocita' di gruppo. Potenziali deboli: teoria perturbativa. Metodo tight binding. 4) Teoria semiclassica della dinamica elettronica. Elettroni e buche. Pacchetti d'onda di elettroni di Bloch in un campo esterno elettrostatico e magnetostatico. Massa efficace. Effetto de Haas-van Alphen.Alcuni esempi di struttura a bande. 5) Classificazione dei solidi ed energie di coesione in cristalli molecolari (potenziale Lennard-Jones), ionici (costanti di Madelung), covalenti e in metalli. 6) Teoria del cristallo armonico classico e quantistico. Esempi monodimensionali (con o senza base) e tridimensionali, branche ottiche e acustiche. Fononi e calore specifico in cristalli. Diffusione di neutroni da cristalli: conservazione del momento cristallino e processi di scattering a zero e un fonone. 7) Proprieta' ottiche dei solidi. Teoria macroscopica: indice di rifrazione complesso, coefficiente di riflessione e di assorbimento. Relazioni di Kramers-Kroenig, significato della parte reale e immaginaria dell'indice di rifrazione. Isolanti: polarizzabilita' atomica, 305 relazione di Clausius-Mossotti. Modello semiclassico di emissione e assorbimento di radiazione da un atomo. Transizioni interbanda. 8) Cenni su: Interazione elettrone-elettrone. Screening. Teoria di Thomas-Fermi. Teorema di Hohenberg e Kohn, funzionale densita'. Effetti dinamici nella interazione elettrone--fonone in metalli. TESTI Testi consigliati: N.W. Ashcroft, N.D. Mermin Solid state physics 32 FISICA DELLO STATO SOLIDO II (F72042) DOCENTE Nome e Cognome: Prof.Giancarlo Jug E-mail: [email protected] Ufficio:Via Valleggio,11 Como quarto piano CREDITI FORMATIVI Numero = 6 tipo di attività = caratterizzante di sede PROGRAMMA 1) Teoria della Superconduttivita'. Interazione elettrone-fonone, aspetti fenomenologici della superconduttivita', il modello dei due fluidi. Teoria di Landau-Ginzburg, quantizzazione del flusso magnetico, reticolo di Abrikosov, effetti Josephson. Il problema di Cooper, formazione di coppie e verifiche sperimentali. Elementi di teoria della seconda quantizzazione, teoria semi-microscopica BCS della superconduttivita'. I superconduttori ad alta temperatura di transizione, cenni fenomenologici. Rassegna delle teorie correnti per il meccanismo microscopico. La fisica dei flussoni nei superconduttori ad alta Tc. 2) Teoria del Magnetismo nei Solidi. Origine microscopica del magnetismo, Hamiltoniana di Heisenberg, Hamiltoniana di Hubbard, modello di Anderson, doppio scambio. Diamagnetismo, paramagnetismo, ferromagnetismo e antiferromagnetismo nei solidi, isolanti e metallici. Elementi della teoria delle transizioni di fase, fenomeni critici. 3) Teoria della Localizzazione, delle Eterostrutture e Nanostrutture. Localizzazione di Anderson nei metalli disordinati, teoria di scala della localizzazione di Anderson, localizzazione debole. Teoria dell'effetto Hall quantizzato, intero e (cenni) frazionario. I punti quantici, effetto Kondo, blocco coulombiano, applicazioni al 'quantum computing'. 4) Spintronica, Materiali innovativi. Tunneling della magnetizzazione nelle nanostrutture magnetiche, l'effetto spin-Hall quantistico. La magnetoresistenza colossale delle manganiti, teoria dei sistemi magnetici disordinati, teoria dei polaroni, rassegna delle teoria correnti per il meccanismo della magnetoresistenza colossale. Aspetti fenomenologici dei vetri, vicino alla transizione vetrosa e a basse temperature. Teoria dei vetri di spin, applicazione ai vetri strutturali. 306 Teoria dei vetri dielettrici a bassa temperatura, effetto del campo magnetico, dispositivi per la rilevazione di basse temperature e bassi campi magnetici. Fisica dei bolometri criogenici per la rilevazione di particelle elementari. TESTI Testi consigliati N.W. Ashcroft, N.D. Mermin; Solid State Physics P.-G. de Gennes: Theory of Superconductivity in Metals and Alloys M. Jannsen, O. Viehweger, U. Fastenrath, J. Hajdu: Introduction to the Theory of the Integer Quantum Hall Effect R. Turton: The Quantum Dot: A Journey into the Future of Microelectronics Dispense e fotocopie distribuite dal docente. 33 FISICA MATEMATICA (F72055) DOCENTE Nome e Cognome: Prof.Giorgio Mantica E-mail: [email protected] Ufficio:Via Valleggio,11 quinto piano CREDITI FORMATIVI Numero = 6 tipo di attività = interdisciplinarità ed applicazioni Vedi insegnamento omonimo attivato presso il Corso di Laurea triennale in Matematica. 34 FISICA QUANTISTICA III (F72005) DOCENTE Nome e Cognome: Prof. Philip G. Ratcliffe E-mail: [email protected] Ufficio: via Valleggio n.11 Como, V4.1 quarto piano Pagina WEB: http://scienze-como.uninsubria.it/phil/Corsi/ CREDITI FORMATIVI Numero =6 tipo di attività = caratterizzante di sede OBIETTIVI Lo scopo del corso è quello di completare gli studi della meccanica quantistica non relativistica portati avanti nei moduli I e II, dando particolare enfasi al ruolo del concetto di simmetria (sia discreta sia continua) nella fisica quantistica. Si arriva, inoltre, ad un primo ma abbastanza approfondito contatto con la meccanica quantistica relativistica e le sue applicazioni più semplici. SINTESI DEL PROGRAMMA Evoluzione temporale quantistica; Richiami delle “pictures” di Schrödinger, di Heisenberg, di Interazione; Il propagatore e l'integrale di Feynman; Potenziali e trasformazioni di gauge; 307 Composizione di momenti angolari, coefficienti di Clebsch-Gordan, teorema di WignerEckart; Simmetrie discrete in meccanica quantistica P, T (con cenni a C); Perturbazioni dipendenti dal tempo, la Risonanza Magnetica, il Maser; Teoria della diffusione; Meccanica quantistica relativistica equazioni di Klein-Gordon, di Dirac; sezione d'urto di Mott. TESTI obbligatori: nessuno (dispense complete sono disponibili on-line) consigliati: J.J. Sakurai, "Meccanica Quantistica Moderna" (Zanichelli, 1990). Bjorken & Drell, "Relativistic Quantum Mechanics" (McGraw-Hill, 1965). supplementari: Bailin & Love, "Introduction to Gauge Field Theory" (IoP, 1993). Itzykson & Zuber "Quantum Field Theory" (McGraw-Hill, 1985). L.I. Schiff, "Quantum Mechanics" (McGraw-Hill, 1968). 35 FISICA TEORICA (F72006) DOCENTE Nome e Cognome: Prof. Philip G. Ratcliffe E-mail: [email protected] Ufficio: via Valleggio n.11, V4.1 Pagina WEB: http://scienze-como.uninsubria.it/phil/Corsi/ CREDITI FORMATIVI Numero = 6 tipo di attività = caratterizzante di sede OBIETTIVI Lo scopo del corso è quello di fornire gli studenti gli strumenti necessari per affrontare i temi ove prevale l'utilizzo della teoria dei campi quantistici (quali la fisica delle particelle e la struttura della materia). Le tecniche presentate sono le più moderne (ad esempio, l'utilizzo dell'integrale di Feynman) e l'approccio è prevalentemente applicativo. SINTESI DEL PROGRAMMA Teoria dei campi classici; Teoria quantistica dei campi, funzionale generatore W[J] per campo libero; funzioni di Green per campo libero, azione efficace; Ampiezze di Scattering in Meccanica Quantistica; in Teoria Quantistica dei Campi; Regole di Feynman per una teoria scalare; Rinormalizzazione di una teoria scalare; Teoria quantistica di gauge; Regole di Feynman per QED (& QCD); Rinormalizzazione di QED(& QCD); Rottura spontanea delle simmetria. 308 TESTI obbligatori: nessuno (dispense complete sono disponibili on-line) consigliati: Bailin & Love, "Introduction to Gauge Field Theory" (IoP, 1993). Ryder, "Quantum Field Theory" (CUP, 1996). supplementari: Abers & Lee, "Gauge Theories", Phys. Rep. 9C (1973) 1. Bjorken & Drell, "Relativistic Quantum Fields" (McGraw-Hill, 1965). Itzykson & Zuber "Quantum Field Theory" (McGraw-Hill, 1985). 36 GEOMETRIA I (F72088) CREDITI FORMATIVI Numero = 6 tipo di attività = caratterizzante di sede Vedi insegnamento omonimo attivato presso il Corso di Laurea triennale in Matematica. 37 GEOMETRIA II (F72089) DOCENTE Nome e Cognome:Prof. Stefano Pigola E-mail: [email protected] Ufficio: stanza V4.11 Via Valleggio,11 quarto piano CREDITI FORMATIVI Numero = 6 tipo di attività = caratterizzante di sede Vedi insegnamento omonimo attivato presso il Corso di Laurea triennale in Matematica. 38 GEOMETRIA III (F72090) DOCENTE Nome e Cognome:Prof. Stefano Pigola E-mail: [email protected] Ufficio: stanza V4.11 Via Valleggio,11 quarto piano CREDITI FORMATIVI Numero = 6 tipo di attività = caratterizzante di sede Vedi insegnamento omonimo attivato presso il Corso di Laurea triennale in Matematica. 39 INFORMATICA TEORICA (F72081) DOCENTE Nome e Cognome: Proff.Nicoletta Sabadini/Pawel Sobocinski E-mail: [email protected] 309 Ufficio: Dipartimento di Scienze della Cultura, Politiche e Informazione, Via Carloni, 78 Como CREDITI FORMATIVI Numero = 6 tipo di attività = interdisciplinarità ed applicazioni Vedi insegnamenti “Informatica teorica I + Informatica teorica II” attivati presso il Corso di Laurea in Scienze e tecnologie dell’informazione. 40 LABORATORIO DI FISICA (F72011) DOCENTE Nome e Cognome: Prof.Paolo Di Trapani E-mail: [email protected] Ufficio:Via Valleggio,11 Como CREDITI FORMATIVI Numero = 6 tipo di attività = caratterizzante di sede PROGRAMMA Il corso prevede lo svolgimento di attività sperimentali presso alcuni dei laboratori di ricerca attivi presso il dipartimento di fisica e matematica dell’Università dell’Insubria a Como, e presso l’Ospedale Sant’Anna. Gli studenti che parteciperanno al corso potranno scegliere di essere inseriti in uno dei cinque laboratori sotto descritti. I programmi prevedono attività formative in stretta connessione alla ricerca in corso presso i suddetti laboratori. 1) Laboratorio: ULTRAFAST NONLINEAR OPTICS Prof. Daniele Faccio, Dr. Ottavia Jedrkiewics, prof. Paolo Di Trapani www.vino-stella.eu (in preparazione) [email protected], [email protected], [email protected] Il laboratorio “Ultrafast Nonlinear Optics (UNO)” è dedicato allo studia di interazioni radiazione-materia ultraveloci. Esso è equipaggiato con due sorgenti laser a femtosecondo, accordabili in lunghezza d’onda, e della diagnostica per la caratterizzazione spaziotemporale e spettrale dei fasci. Nel laboratorio si studia in particolare la propagazione di impulsi laser di alta potenza in mezzi nonlineari, al fine di comprenderne la naturale tendenza a trasformarsi spontaneamente in stati stazionari localizzati tipo “particella”(cioè non-diffrattivi e non-dispersivi). La ricerca comprende inoltre lo studio di possibili applicazioni della focalizzazione spontanea della luce in diversi ed importanti ambiti della fisica moderna, quali la scrittura di guide d'onda, la generazione di armoniche fino ai raggi X, la creazione di stati spazio-temporali correlati a livello quantistico di rilievo per la crittografia quantistica, etc. 2) Laboratori: “OPTO-ELETTRONICA AI PICOSECONDI” e “LASER” Prof. Alessandra Androni, dr. Maria Mondani [email protected], [email protected] La prof. Andreoni ed i suoi collaboratori mettono a disposizione esperimenti di ottica che si svolgono nel laboratorio “Opto-elettronica a picosecondi” e nel laboratorio “Laser”, entrambi al III piano dello stabile di Via Valleggio. Gli esperimenti sono i seguenti: 310 - TOF (Time Of Flight) con laser e rivelatori a picosecondi: caratterizzazione di mezzi otticamente diffondenti tramite misure di distribuzione dei tempi di volo dei fotoni. Rivelazione della frazione di fotoni balistici emergenti dai campioni diffondenti: il contenuto di fotoni balistici nel fascio emergente dal campione diffondente dipende in modo critico dalle discontinuità presenti nel materiale e può quindi essere utilizzato come metodo di imaging a scopo diagnostico. - SPETTROSCOPIA OTTICA con misure di assorbimento e di fluorescenza risolta in tempo con eccitazione laser: applicazione allo studio del legame di fluorofori aventi potenziali effetti terapeutici con sequenze di DNA e proteine. Studi di dinamiche molecolari di interesse biomedico. - MISURA DELLA STATISTICA DEL NUMERO DI FOTONI di campi classici e quantistici in regime di alta intensita'. Caratterizzazione della coerenza temporale delle sorgenti (laser e sorgenti parametriche) tramite misura diretta dell'intensita'. - CORRELAZIONI in intensita' di campi ottici classici e quantistici bi- e/o multipartiti. Applicazioni alla crittografia di immagini per una trasmissione “sicura” di dati ottici. 3) Laboratorio: LIGHT SCATTERING Prof. Fabio Ferri http://scienze-como.uninsubria.it/ferri/lab/light_scattering_laboratory.html [email protected] Il corso prevede l'esecuzione di un esperimento tra i seguenti: caratterizzazione delle proprieta’ di coerenza spazio-temporale di una radiazione in campo vicino e lontano, con applicazioni nel campo della velocimetria, della correlazione di fotoni, e del ghost imaging. utilizzo di tecniche di diffusione a basso angolo e turbidimetria per lo studio di fenomeni di aggregazione colloidale e/o formazione di gel polimerici. sviluppo di un sistema di analisi 3D per la caratterizzazione della struttura e della morfologia di gel di fibrina. 4) Laboratorio: FISICA NUCLEARE E SUBNUCLEARE Prof. Michela Prest [email protected] Programma Richiamo delle nozioni fondamentali di interazione radiazione-materia Elettronica di acquisizione dati: standard NIM, CAMAC e VME Implementazione delle diverse misure: conteggi, energia, tempo e misure in coincidenza. Sistemi di trigger e misure di efficienza. Rivelatori a gas: caratteristiche, contatori Geiger e proporzionali; misure con i rivelatori a gas: 1. Plateau di un contatore Geiger 2. Spettro di sorgenti X con contatore proporzionale 3. Misure di XRF con contatore proporzionale 4. Lifetime degli stati nucleari del Fe-57 Rivelatori a scintillazione organici e inorganici; rivelatori Cherenkov; fotomoltiplicatori, fibre ottiche scintillanti e a spostamento d'onda; misure con fotomoltiplicatori e scintillatori: 1. Caratterizzazione di un rivelatore Cherenkov ad acqua 2. Spettri di sorgenti gamma con rivelatori a NaI 311 3. Correlazioni gamma-gamma 4. Misure di raggi cosmici con contatori organici e inorganici Rivelatori a stato solido: caratteristiche e applicazioni; misure con i rivelatori a stato solido: 1. Spettri X di bassa energia 2. Misure di XRF con rivelatori al silicio 3. Spettroscopia alfa con rivelatori al silicio 4. Misure di sorgenti e raggi cosmici con rivelatori a microstrip Come progetto finale, diversi tipi di rivelatori potranno essere combinati. 5) Laboratorio: FISICA MEDICA Prof. Angelo Monti [email protected] PROGRAMMA Richiamo delle nozioni fondamentali di interazione radiazione-materia Concetti base di dosimetria e presentazione dei diversi rivelatori per misure dosimetriche (camere a ionizzazione, rivelatori a stato solido, dosimetri a termoluminescenza) Caratteristiche dei rivelatori tradizionali e digitali per la radiografia. Principi di funzionamento dei tubi a raggi X. Misure con i tubi a raggi X clinici: 1. Misure di attenuazione con camera a ionizzazione 2. Misure di dose in profondità con TLD - Principi di base della medicina nucleare; tecniche di rivelazione dei raggi gamma; cenni sui principali radioisotopi per medicina nucleare. Misure con raggi gamma: 1. Spettri di radionuclidi con contatore NaI 2. Spettri di radionuclidi con contatore al Germanio La CT: principi fisici e applicazioni. Tecniche combinate MRI/PET e CT/PET. Tecniche di imaging con metodi non ionizzanti: la MRI e gli ultrasuoni. La radioterapia con adroni, elettroni e fotoni: brachiterapia e terapia con fasci esterni; gli acceleratori lineari per radioterapia. Tecniche di portal imaging. Misure presso l'acceleratore dell'Ospedale Sant'Anna: Misure di dose in profondità con TLD e camera a ionizzazione Dosimetria neutronica con TLD a Litio-6 e Litio-7 Misure di attivazione neutronica 41 MECCANICA STATISTICA AVANZATA (F72092) DOCENTE Nome e Cognome:Prof. Giulio Casati E-mail: [email protected] Ufficio: V piano. Centro sistemi complessi Via Valleggio,11 Como Pagina WEB: http://scienze-como.uninsubria.it/complexcomo/ CREDITI FORMATIVI Numero = 3 tipo di attività = caratterizzante di sede 42 MECCANICA STATISTICA I (F72013) E II (F72014) 312 DOCENTE Nome e Cognome:Prof. Roberto Artuso E-mail: [email protected] Ufficio: Via Valleggio 11, piano 5 Pagina WEB: http://scienze-como.uninsubria.it/complexcomo/web-artuso.html Primo modulo CREDITI FORMATIVI Numero = 6 tipo di attività = caratterizzante di sede OBIETTIVI E' richiesta nella prova finale sia la conoscenza degli strumenti teorici della materia, sia la capacita' di usare i medesimi della discussione di problemi. SINTESI DEL PROGRAMMA Richiami di termodinamica. Transizioni di fase: equazione di Van der Waals e teoria di Landau. Cenni di teoria ergodica. Insiemi di Gibbs classici e quantistici. Esistenza del limite termodinamico (potenziali di Van Hove e modello di Isingunidimensionale). Espansione del viriale. Riesame del modello di Van der Waals. Fermioni: gas di Fermi degenere, paramagnetismo e diamagnetismo. Bosoni: teoria di Debye, condensazione di Bose-Einstein. Secondo modulo CREDITI FORMATIVI Numero = 6 tipo di attività = caratterizzante di sede OBIETTIVI E' richiesta nella prova finale sia la conoscenza degli strumenti teorici della materia, sia di affrontare, su argomenti correlati, lo studio della letteratura attuale. SINTESI DEL PROGRAMMA Universalita' in transizioni di fase: esponenti critici. Modello di Ising: soluzione unidimensionale, argomento di Peierls. Teorie di campo medio. Ipotesi di scaling e leggi di scala. Gruppo di rinormalizzazione nello spazio reale: formalismo generale ed esempi (modello di Ising su reticolo triangolare, modelli di Potts gerarchici). Soluzione di Onsager del modello di Ising. Dualita' di Kramers Wannier. Ulteriori argomenti vengono concordati con gli studenti durante il corso. 43 METODI DI APPROSSIMAZIONE I (F72063) DOCENTE Nome e Cognome: Prof.Stefano Serra Capizzano E-mail: [email protected] Ufficio: 4.R2 Via Valleggio,11 Como quarto piano 313 Pagina WEB: http://scienze-como.uninsubria.it/serra/ CREDITI FORMATIVI Numero = 6 tipo di attività = interdisciplinarità ed applicazioni Vedi insegnamento omonimo attivato presso il Corso di Laurea specialistica in Matematica. 44 METODI DI APPROSSIMAZIONE II (F72064) DOCENTE Nome e Cognome: Prof.Stefano Serra Capizzano E-mail: [email protected] Ufficio: 4.R2 Via Valleggio,11 Como quarto piano Pagina WEB: http://scienze-como.uninsubria.it/serra/ CREDITI FORMATIVI Numero = 6 tipo di attività = interdisciplinarità ed applicazioni Vedi insegnamento omonimo attivato presso il Corso di Laurea specialistica in Matematica. 45 METODI FORMALI IN INFORMATICA (F72082) DOCENTE Nome e Cognome: Prof.Stefano Serra Capizzano E-mail: [email protected] Ufficio: 4.R2 Via Valleggio,11 Como quarto piano Pagina WEB: http://scienze-como.uninsubria.it/serra/ CREDITI FORMATIVI Numero = 6 tipo di attività = interdisciplinarità ed applicazioni Vedi insegnamento omonimo attivato presso il Corso di Laurea specialistica in Matematica. 46 METODI GEOMETRICI PER LA FISICA I (F72053) DOCENTE Nome e Cognome:Prof. Sergio Cacciatori E-mail: [email protected] Ufficio: V4.9 Via Valleggio 11, Como quarto piano CREDITI FORMATIVI Numero =6 tipo di attività = interdisciplinarità ed applicazioni OBIETTIVI L’obiettivo del corso è di fornire agli studenti una conoscenza di base della geometria differenziale, con applicazioni alla meccanica Hamiltoniana. Si vuole inoltre fornire una introduzione alla teoria dei gruppi di Lie sufficiente alle applicazioni concrete in Fisica. 314 SINTESI DEL PROGRAMMA Varietà differenziali e fibrati vettoriali. Breve introduzione alle varietà differenziali reali. Varietà con bordo. Spazio tangente in un punto e fibrato tangente. Fibrati vettoriali. Campi vettoriali e flussi. Fibrati tensoriali, fibrato cotangente, campi tensoriali. Derivata esterna e derivata di Lie. Algebra di Lie dei campi vettoriali. Cenni al calcolo integrale sulle varietà. Applicazioni alla meccanica classica. Spazio delle fasi come fibrato cotangente. Struttura simplettica ed equazioni di Hamilton. Trasformazioni canoniche. Costanti del moto. Introduzione alla teoria dei gruppi di Lie. Gruppi di Lie: proprietà principali. Campi vettoriali invarianti. Algebra di Lie associata al gruppo. La mappa esponenziale e il teorema delle 8 proprietà. Algebre di Lie semisemplici e classificazione di Cartan. I diagrammi di Dynkin. Introduzione alla teoria delle rappresentazioni dei gruppi di Lie. Rappresentazioni dei gruppi unitari compatti. TESTI consigliati -W. Thirring, Classical Mathematical Physics: Dynamical Systems and Field Theories, Springer -Appunti distribuiti a lezione. 47 METODI GEOMETRICI PER LA FISICA II (F72054) DOCENTE Nome e Cognome:Prof. Sergio Cacciatori E-mail: [email protected] Ufficio: V4.9 quarto piano, Via Valleggio,11 Como CREDITI FORMATIVI Numero = 6 tipo di attività = interdisciplinarità ed applicazioni OBIETTIVI L’obiettivo del corso è di fornire agli studenti una conoscenza avanzata di alcuni aspetti della geometria differenziale, che trova applicazioni nella teoria dei campi. Lo scopo è di portare gli studenti ad un livello sufficiente per poter leggere il contenuto geometrico del Modello Standard delle particelle elementari e di alcune sue generalizzazioni. SINTESI DEL PROGRAMMA Strutture geometriche. Fibrati vettoriali e fibrati principali. Teoria delle connessioni lineari. Connessione infinitesima e forma di curvatura. Derivata covariante e tensore di curvatura. Geometria Riemanniana e connessione di LeviCivita. Applicazioni alla fisica: simmetrie locali e simmetrie dinamiche. Teorie di Yang-Mills e relatività generale. Approfondimenti sulla teoria dei gruppi di Lie. Forme quadratiche e gruppi ortogonali. Algebre di Clifford e rappresentazioni di spin. Rappresentazione di spin del gruppo SO(1,3) ed equazione di Dirac. Particelle, antiparticelle e chiralità. 315 Introduzione alla geometria del Modello Standard. Il Modello Standard delle particelle elementari. Contenuto fisico ed aspetti geometrici. Costruzione dell’azione per il Modello Standard. Cenni alle teorie di grande unificazione. Il modello SU(5) ed il modello SO(10). TESTI consigliati -W. Thirring, Classical Mathematical Physics: Dynamical Systems and Field Theories, Springer -Appunti distribuiti a lezione. 48 METODI MATEMATICI DELLA FISICA QUANTISTICA (F72083) DOCENTE Nome e Cognome: Prof.Andrea Posilicano E-mail: [email protected] Ufficio:Via Valleggio 11 Como CREDITI FORMATIVI Numero =6 tipo di attività = caratterizzante di sede Vedi insegnamento “Metodi matematici della meccanica quantistica” attivato presso il Corso di Laurea specialistica in Matematica. 49 METODI MATEMATICI APPLICATE I (F72065) E METODI NUMERICI NELLE SCIENZE DOCENTE Nome e Cognome:Prof. Vincenzo Angelo Pennati E-mail: [email protected] CREDITI FORMATIVI Numero =6 tipo di attività = interdisciplinarità ed applicazioni Vedi insegnamento omonimo attivato presso il Corso di Laurea specialistica in Matematica. 50 METODI MATEMATICI APPLICATE II (F72066) E METODI NUMERICI NELLE SCIENZE DOCENTE Nome e Cognome:Prof. Vincenzo Angelo Pennati E-mail: [email protected] CREDITI FORMATIVI Numero = 6 tipo di attività = interdisciplinarità ed applicazioni Vedi insegnamento omonimo attivato presso il Corso di Laurea specialistica in Matematica. 316 51 NANOMATERIALI (F72060) DOCENTE Nome e Cognome: Prof.Gloria Tabacchi E-mail: [email protected] Ufficio: Via Lucini 3 Como Pagina WEB: http://www.uninsubria.it/en/research/chemenviro/cv_Tabacchi.htm CREDITI FORMATIVI Numero = 3 tipo di attività = interdisciplinarità ed applicazioni Vedi insegnamento omonimo attivato presso il Corso di Laurea specialistica in Chimica industriale. 52 OPTOELETTRONICA (F72037) DOCENTI Nome e Cognome: Prof.Alessandra Maria Andreoni E-mail: [email protected] Ufficio:Via Valleggio,11 Como Nome e Cognome:Prof.Daniele Faccio E-mail: [email protected] Ufficio: Via Valleggio Como V4.11 quarto piano Pagina WEB: www.danielefaccio.eu CREDITI FORMATIVI Numero = 6 tipo di attività = interdisciplinarità ed applicazioni OBIETTIVI Nell’era dell’informazione l’utilizzo delle fibre ottiche e della luce per la trasmissione di informazione gioca un ruolo fondamentale. Il corso dara’ gli strumenti per capire i fondamenti della trasmissione ottica in guida ma anche le nuove emergenti tecnologie e opportunita’ legate ai cristalli fotonici. SINTESI DEL PROGRAMMA Dopo una breve introduzione sulle equazioni di Maxwell si tratteranno le guide d’onda planari e le fibre ottiche. Si studiera’ la teoria dei modi accoppiati per introdurre il concetto di banda fotonica. In particolare si studieranno nel dettaglio i cristalli fotonici 1D, o reticoli di Bragg per poi dare una descrizione piu\ generale dei cristalli 2D e 3D seguendo lo stesso approccio utilizzato nell’ambito della meccanica quantisitica. Infine attenzione verra’ data alla propagazione nonlineare in guida e alla formazione/propagazione di solitoni ottici. TESTI Appunti del docente con approfondimenti che possono essere trovati nei seguenti testi: 1. nonlinear fiber optics, G. Agrawal (Academic Press Inc) 317 2. Optical electronics in modern communications, A. Yariv (Oxford University Press) 3. Guided wave optoelectronics, T. Tamir (Springer Verlag) 4. Theory of dielectric optical waveguides, D. Marcuse (Academic Press Inc) 5. Optoelectronics and photonics, S.O. Kasap (Prentice Hall) 6. Photonic crystals, molding the flow of light, J. Joannopoulos (Princeton Uni Press) 53 OTTICA (F72009) DOCENTE Nome e Cognome: Prof.Paolo Di Trapani E-mail: [email protected] Ufficio:Via Valleggio,11 Como CREDITI FORMATIVI Numero = 6 tipo di attività = caratterizzante di sede PROGRAMMA Il corso presenta i principali fenomeni fisici connessi alla propagazione incoerente e coerente della luce ed alla sua interazione con la materia in regime di debole intesità. Esso illustra inoltre i principi fisici e tecnologici di diversi strumenti e componenti ottici oggi utilizzati per manipolare la luce, sia in laboratorio che nella vita di tutti i giorni. Il corso è di taglio fenomenologico ed è centrato sulla osservazione diretta dei fenomeni e degli strumenti in laboratorio. Gli argomenti trattati sono: 1) LA PROPAGAZIONE DELLA LUCE -Scattering di Rayleigh - Riflessione -Rifrazione - Il Principio di Fermat - L’approccio elettromagnetico - Riflessione totale - Proprietà ottiche dei metalli - Aspetti famigliari dell’interazione luce-materia 2) OTTICA GEOMETRICA - Elementi ottici (lenti, stop, specchi, prismi, fibre ottiche) - Sistemi ottici (zoom, telescopi, microscopi) - Lenti spesse e sistemi di lenti - Ray tracing - Aberrazioni (cromatiche e monocromatiche) 3) POLARIZZAZIONE -Luce polarizzata - Polarizzatori - Dicroismo -Birifrangenza -Scattering e polarizzazione -Angolo di Brewster - Lamine a mezz’onda e quarto d’onda - Polarizzatori circolari - Polarizzazione luce policromatica 318 -Modulatori ottici e cristalli liquidi 4) INTERFERENZA -Condizioni per l’interferenza - Interferometria (a separazione del fronte d’onda e dell’ampiezza) - Localizzazione e tipologia delle frange d’interferenza - Interferenza di fasci multipli - Applicazioni tecniche dell’interferenza 5) DIFFRAZIONE - Diffrazione alla Fraunhofer - Diffrazione alla Fresnel - Teoria scalare della diffrazione (Kirchoff) 6) OTTICA DI FOURIER - Trasformata di Fourier -Applicazioni ottiche 7) COERENZA -Visibilità - Funzione di mutua coerenza e grado di coerenza - Coerenza e interferometria TESTI OPTICS (fourth edition). Autore: Eugene Hecht. Edito da: Addison Wesley, International Edition. ISBN 0-321-18878-0 54 OTTICA NON LINEARE (F72010) DOCENTE Nome e Cognome: Prof.Alessandra Maria Andreoni E-mail: [email protected] Ufficio:Via Valleggio,11 CREDITI FORMATIVI Numero =6 tipo di attività = caratterizzante di sede OBIETTIVI Oltre all’obiettivo tecnico di fornire le basilari conoscenze sopra elencate, il corso ha l’obiettivo formativo di dare elementi generali per la comprensione sia dei fenomeni di ottica non-lineare che hanno diretta applicazione tecnologica sia di quelli che sono rilevanti per l’ottica quantistica. SINTESI DEL PROGRAMMA Ottica non-lineare: concetti introduttivi. Espansione in serie di P(E). Non-linearita’ del secondo e terzo ordine. Non-linearita’ del secondo ordine: generazione di seconda armonica (“SH,second harmonic”), rettificazione, effetto elettro-ottico. “Three-wave mixing” in mezzi non dispersivi ed isotropi. “Manley-Rowe relations”. Soluzioni analitiche dell’equazione di Helmotz: generazione di SH, amplificazione parametrica, “difference-frequency generation”. 319 Evoluzione di un pacchetto d’onde. Dispersione e “chirp” della frequenza. Complementi di ottica lineare: fibre ottiche, olografia. Effetti non-lineari in fibra. Proprieta’ olografiche delle interazioni a tre onde. Soluzioni analitiche per il guadagno/amplificazione in generazione ed amplificazione parametrica. Non-linearita’ del terzo ordine: effetto Kerr ottico, generazione di terza armonica, solitoni spaziali. “Four-wave mixing”, chirp e sua compensazione, solitoni temporali. In relazione agli interessi di ricerca in Ottica Non-lineare del gruppo della prof. Andreoni ed alla richiesta di svolgere tesi sperimentali nel gruppo da parte degli studenti della Laurea Specialistica e del Dottorato di Ricerca in Fisica, il corso potra’ includere argomenti specialistici che verteranno su nuove applicazioni di Ottica non-lineare e su tematiche di Ottica Quantistica di grande attualita’. TESTI Il programma viene svolto utilizzando i testi: Guang S. He, Song H. Liu “Physics of Nonlinear Optics”, World Scientific ISBN 9810233191 B.E.A. Saleh, M.C. Teich “Fundamentals of Photonics”, John Wiley & Sons ISBN 0-47183965-5 C. Rulliere (Ed.) “Femtosecond Laser Pulses”, Springer ISBN 3-540-63663-3 O. Svelto “Principle of Lasers”, Plenum Press ISBN 0-306-45748-2 integrati da dispense redatte dal docente e dai suoi collaboratori. 55 OTTICA QUANTISTICA (F72021) DOCENTE Nome e Cognome:Prof. Luigi Lugiato E-mail: [email protected] Ufficio: V4.3 Via Valleggio,11 Como CREDITI FORMATIVI Numero = 6 tipo di attività = caratterizzante di sede OBIETTIVI Dare una preparazione di base nel campo dell'ottica quantistica SINTESI DEL PROGRAMMA Il corso intende fornire una preparazione di base nel campo dell’ottica quantistica, orientata ad acquisire i concetti chiave emersi nell’ultimo ventennio, quali gli stati non classici del campo elettromagnetico e l’entanglement quantistico, che sta alla base dei recenti sviluppi del campo. Richiami di meccanica quantistica. I sistemi macroscopici e le loro fluttuazioni. Rumore quantistico. La.meccanica statistica quantistica, operatore densità ed equazione di von Neumann. Quantizzazione del campo elettromagnetico, stati di Fock. Sistemi in interazione con un bagno termico. La master equation. Equazioni di Langevin quantistiche. Stati coerenti del campo elettromagnetico e loro proprietà. La rappresentazione P di Glauber, la rappresentazione W di Wigner e la rappresentazione Q di Husimi. 320 Teoria quantistica del laser. Stati nonclassici del campo elettromagnetico, statistica dei fotoni, stati termici, stati coerenti e stati subpoissoniani. Stati “squeezed” di vuoto, stati “squeezed” brillanti e controllo del rumore quantistico. Stati quantistici “entangled”. Connessione tra stati “entangled” e stati “squeezed”. Il paradosso di Einstein-Podolsky-Rosen. Generazione di stati nonclassici mediante oscillatori parametrici ed amplificatori parametrici. I “gatti di Schroedinger”. TESTI M.O.Scully and M.S.Zubairy, “Quantum Optics”, Cambridge 1997. 56 PRINCIPI MOLECOLARI DELL’ELETTRONICA (F72061) DOCENTE Nome e Cognome: Prof.Gloria Tabacchi E-mail: [email protected] Ufficio: Via Lucini 3 Como Pagina WEB: http://www.uninsubria.it/en/research/chemenviro/cv_Tabacchi.htm CREDITI FORMATIVI Numero = 3 tipo di attività = interdisciplinarità ed applicazioni Vedi insegnamento omonimo attivato presso il Corso di Laurea triennale in Chimica e Chimica industriale. 57 PROBABILITA’ I (F72069) DOCENTE Nome e Cognome: Prof.Emanuele Casini E-mail: [email protected] Ufficio: Via Valleggio 11 Como Stanza V4.27 quarto piano CREDITI FORMATIVI Numero = 6 tipo di attività = caratterizzante di sede Vedi insegnamento omonimo attivato presso il Corso di Laurea triennale in Matematica. 58 PROBABILITA’ II (F72070) DOCENTE Nome e Cognome: Prof.Emanuele Casini E-mail: [email protected] Ufficio: Via Valleggio 11 Como Stanza V4.27 quarto piano CREDITI FORMATIVI Numero = 6 tipo di attività = caratterizzante di sede Vedi insegnamento omonimo attivato presso il Corso di Laurea triennale in Matematica. 321 59 RADIOATTIVITA’(F72045) CREDITI FORMATIVI Numero = 6 tipo di attività = caratterizzante di sede PROGRAMMA LA RADIOATTIVITA’ Introduzione La scoperta della radioattività, la tavola periodica e la tavola dei nuclidi, concetti di isotopo, isotono, isobaro, radio-isotopo Il decadimento radioattivo Decadimento alpha, decadimento beta, doppio decadimento beta, cattura elettronica, raggi gamma, definizione di vita media, legge del decadimento radioattivo, unità di misura, equilibrio secolare Tipi di radioattività Radioattività naturale: - radionuclidi primordiali, le catene naturali dell’238U, 235U, 232Th, rottura equilibrio secolare -radionuclidi cosmogenici, raggi cosmici primari e secondari, 3H, 7Be, 14C Serie artificiale del 237Np La radioattività nella vita di tutti i giorni Tipici contenuti di radionuclidi nei cibi, nelle rocce, in atmosfera Agenzie internazionali che si occupano di radioattività Esercizi sul decadimento radioattivo CENNI DI INTERAZIONE RADIAZIONE-MATERIA Interazione delle particelle cariche pesanti Come avviene l’interazione, stopping power, range delle particelle cariche pesanti, straggling Interazione degli elettroni veloci Perdita di energia nella materia, assorbimento degli elettroni mono-energetici, assorbimento delle particelle beta Interazione dei raggi gamma Effetto fotoelettrico, effetto Compton, produzione di coppie, libero cammino medio Interazione dei neutroni Generalità dell’interazione, neutroni lenti e veloci, sezione d’urto per neutroni e libero cammino medio PRINCIPI DI RADIOPROTEZIONE Introduzione Le radiazioni ionizzanti, LET, perché le radiazioni ionizzanti sono pericolose Definizioni ed unità di misura Dose assorbita, dose equivalente, dose equivalente efficace, dose equivalente impegnata, unità di misura Effetti biologici delle radiazioni ionizzanti Curva di sopravvivenza cellulare, lesioni da radiazioni (contaminazione esterna ed interna), danni da radiazione e radicali liberi, effetti delle radiazioni: danni somatici (effetti deterministici ed effetti stocastici), danni genetici, esposizione della popolazione alle radiazioni ionizzanti La radioprotezione 322 I principi della radioprotezione (giustificazione della pratica, ottimizzazione della protezione, limitazione delle dosi individuali), la normativa italiana (DL.vo 230/95, 187/00, 241/00) Cenni di radioprotezione dell’ambiente Filosofia ambientale (antropocentrismo forte, antropocentrismo debole, biocentrismo), principi per la radioprotezione ambientale Sorgenti orfane Concetto, pericoli, normativa italiana ed europea I RIVELATORI DI RADIAZIONE Caratteristiche di un rivelatore Sensibilità, responso del rivelatore, risoluzione energetica, risposta temporale, tempo morto e metodi di calcolo, efficienza Rivelatori a ionizzazione Caratteristiche, principi di funzionamento Gli scintillatori Principi di funzionamento, scintillatori organici ed inorganici, il fotomoltiplicatore Rivelatori a semiconduttore Struttura a bande dei solidi cristallini, caratteristiche semiconduttori, drogaggio, giunzione p-n, giunzione p-i-n, rivelatori al Ge e Si Criteri per la scelta di un rivelatore APPLICAZIONI DELLE RADIAZIONI Applicazioni industriali Traccianti radioattivi, radiografie e tecniche di gauging, NAA, radiografie a neutroni, batterie nucleari, sterilizzazione Applicazioni mediche Tecniche di imaging, tecniche terapeutiche Applicazioni scientifiche Esempi di applicazioni dei vari radionuclidi in moltissimi campi, cenni di struttura dell’atmosfera, applicazioni del 7Be, la datazione radiometrica, metodo del carbonio radioattivo IL RADON Introduzione Scoperta del Rn, caratteristiche chimiche del Rn, isotopi del Rn Meccanismi di emanazione e potere emanante Scoperta della pericolosità del Rn Motivi della pericolosità del Rn Inalazione di particolato e figli del Rn, fattore moltiplicativo di rischio per i fumatori, definizione di EEC e WL, fattore di equilibrio Radon outdoor Sorgenti, tipici andamenti delle concentrazioni, profilo in atmosfera Radon indoor Sorgenti (suolo, materiali da costruzione, acqua), meccanismi di accumulo del Rn nei luoghi chiusi, effetto camino, interventi di prevenzione e risanamento delle abitazioni Rivelazione del Rn Generalità sulle particella alpha, metodologie di misura del Rn, metodi attivi e passivi, metodi accumulativi, il problema del Thoron, rivelatori a traccia, alpha-card, dosimetri a termoluminescenza, elettreti, ROAC, camere a ionizzazione ed elettrometri, rivelatori a stato solido, celle di scintillazione, 323 Il Rn e la legge Il Rn negli ambienti di lavoro (D.L.vo 241/00) Il Rn nelle abitazioni – normativa europea Il Rn emanato da materiale edilizio, indice di attività Il Rn nelle acque Campagne di misura del Rn Come si conduce una campagna di misura sul Rn, requisiti dei laboratori di misura, campagna nazionale dell’ENEA, campagna regionale ARPA Lombardia, misure nel comasco Modello BEIR VI RIVELATORI HPGe E SPETTROMETRIA GAMMA Importanza della spettrometria gamma I rivelatori HPGe Principi di funzionamento, interazione della radiazione con il cristallo, catena elettronica Spettro gamma Struttura tipica, fotopicco, distribuzione Compton, picco retrodiffusione, picchi di fuga, picchi somma Analisi spettro gamma Calibrazione canale-energia, calcolo efficienza energetica, calcolo attività, calcolo MDA e DL, analisi completa di uno spettro Tecniche di misure di bassa radioattività Problema della radioattività ambientale, caratteristiche di un buon materiale schermante, panoramica sui materiali schermanti (piombo, ferro, rame OFHC, mercurio), considerazione per la scelta di una buona schermatura Il Rn Radioattività intrinseca del rivelatore Radiazione cosmica Segnali di disturbo legati alla lettura del segnale Il Laboratorio Sotterraneo del Baradello Caratteristiche sito, caratteristiche rivelatore e confronto con altri siti di misura, importanza del laboratorio, rete CELLAR Esercizi sull’attenuazione della radiazione nei diversi materiali L’ENERGIA NUCLEARE La fissione nucleare Breve storia della scoperta della fissione nucleare, modello a goccia, formula di Weizsaecker per la massa, barriera di fissione, fissione spontanea, fissione indotta, potere calorico della fissione, reazione a catena, arricchimento dell’uranio I reattori nucleari Elementi fondamentali costituenti tutti i reattori nucleari, principio generale di funzionamento di un reattore nucleare, reattori PWR, reattori BWR, reattori HWR, reattori auto-fertilizzanti, reattori a grafite, ciclo del combustibile nucleare, avvelenamento da Xenon Energia nucleare e sicurezza Fonti di pericolo nell’impiego dell’energia nucleare, pericoli radiologici, sistemi di sicurezza dei reattori La situazione del nucleare in Italia Referendum del 1987, centrali in disuso L’EVENTO CHERNOBYL 324 Il disastro Difetti della centrale nucleare di Chernobyl, errori umani che hanno portato al disastro, contaminazione, danni sanitari ed effetti biologici Impatto dell’evento Chernobyl in Lombardia motivi della contaminazione, principali radionuclidi rilasciati in seguito al passaggio della nube nelle varie matrici, durata della contaminazione, esposizione imputabile al passaggio della nube TESTI Libri di testo consigliati - Practical application of radioactivity and nuclear radiations” – G.C. Lowental et P.L. Airey – Cambridge University Press - ISBN 0521 553059 - Radioactivity, radionuclides,radiations” – J. Magill et J.Galy – Springer – ISBN 3-54021116-0 - Environmental radioactivity” – M.Eisenbud et T.Gesell – Academic Press - Tecniques for nuclear and particle physics experiments” – W.R.Leo – Springer Verlag – ISBN 3-540-57280-5 - “Radiation and radioactivity on earth and beyond” – I.G. Draganic – CRC Press – ISBN 08493-8675-6 60 RADIOCHIMICA (F72062) DOCENTE Nome e Cognome: Prof.Gian Attilio Ardizzoia E-mail: [email protected] Ufficio: studio -2/001 2 Via Castelnuovo,7 Como CREDITI FORMATIVI Numero = 3 tipo di attività = interdisciplinarità ed applicazioni Vedi insegnamento omonimo attivato presso il Corso di Laurea specialistica in Scienze chimiche. 61 RELATIVITA’I (F72035)E II (F72015) DOCENTE Nome e Cognome:Prof.Ugo Moschella E-mail:[email protected] Ufficio:Via Valleggio,11 Como CREDITI FORMATIVI Numero = 6 (per modulo) tipo di attività = caratterizzante di sede OBIETTIVI Mettere in atto gli le tecniche pedagogiche e gli accorgimenti necessari (lavagna + gesso) perchè lo studente possa apprendere la teoria della relatività. 325 SINTESI DEL PROGRAMMA Relatività speciale. Invarianza di Lorentz, Calcolo tensoriale, Particella relativistica, Particella in un Campo esterno, Interazione elettromagnetica, Equazioni di Maxwell, Teoria dei campi, Teorema di Nother, Simmetria di gauge, Funzione di Green. Relatività generale Geometria differenziale, Calcolo tensoriale, Conessione, Simboli di Christoffell, Equazioni di Einstein, Azione di Hilbert, Soluzione di Schwarzschild, di Kerr, di Oppeneimer-Volkoff, di Friedmann. Onde Gravitazionali TESTI Landau-Lifschitz Teoria dei Campy - Schutz: A first Course in General Relativity – Weinberg: Gravitation and Cosmology 62 SPETTROSCOPIA MOLECOLARE (F72058) DOCENTE Nome e Cognome: Prof.Gabriele Morosi E-mail: [email protected] Ufficio: Via Lucini 3 - 22100 Como Pagina WEB: http://www3.uninsubria.it/pls/uninsubria/uninsubria_docenti.h_preview?id_doc=P000318 CREDITI FORMATIVI Numero = 6 tipo di attività = caratterizzante di sede Vedi insegnamento omonimo attivato presso il Corso di Laurea specialistica in Scienze chimiche. 63 STATISTICA I (F72056) DOCENTE Nome e Cognome: Prof.Andrea Martinelli E-mail: [email protected] Ufficio: V4.19 Via Valleggio,11 Como quarto piano CREDITI FORMATIVI Numero = 6 tipo di attività = interdisciplinarità ed applicazioni Vedi insegnamento omonimo attivato presso il Corso di Laurea triennale in Matematica. 64 STATISTICA II (F72057) DOCENTE Nome e Cognome: Prof.Andrea Martinelli E-mail: [email protected] 326 Ufficio: stanza V4.19 Via Valleggio,11 Como quarto piano CREDITI FORMATIVI Numero = 6 tipo di attività = interdisciplinarità ed applicazioni Vedi insegnamento “Economia matematica II” attivato presso il Corso di Laurea triennale in Matematica. 65 STRUTTURISTICA CHIMICA I (F72077) E II (F72078) DOCENTE Nome e Cognome: Prof.Norberto Masciocchi E-mail: [email protected] Ufficio:Via Valleggio,11 Como terzo piano CREDITI FORMATIVI Numero = 3 (per modulo) tipo di attività = interdisciplinarità ed applicazioni Vedi insegnamenti omonimi attivati presso il Corso di Laurea triennale in Chimica e Chimica industriale. 66 TEORIA DEI SISTEMI A MOLTI CORPI (F72023) DOCENTE Nome e Cognome: Prof.Vincenzo Benza E-mail: [email protected] Ufficio: via Valleggio,11 Como CREDITI FORMATIVI Numero = 6 tipo di attività = caratterizzante di sede OBIETTIVI Familiarita' operativa con i metodi delle funzioni di Green. Ricostruzione di parti significative della teoria dei sistemi a molti corpi mediante soluzione esplicita di un selezionato insieme di problemi. SINTESI DEL PROGRAMMA Seconda quantizzazione, trasformazioni canoniche,quasiparticelle. Funzioni di Green fermioniche. Approssimazione di Hartree-Fock.Gas di Fermi degenere. Risposta lineare e modi collettivi. Funzioni di Green bosoniche. Interazione elettrone-fonone. Trasporto in sistemi mesoscopici. Metodo delle equazioni del moto. Funzioni di Green a temperatura finita. Superconduttivita',teoria di Ginzburg-Landau,introduzione alla teoria BCS. TESTI Fetter,Walecka:Quantum theory of many-particle systems,MacGraw-Hill Bruus,Flensberg:Many-body quantum theory in condensed matter physics, Oxford U.Press Doniach,Sondheimer:Green's functions for solid state physicists, Addison WesleyColeman:Lecture notes in condensed matter theory (Rutgers U.) 327 Datta:Electronic transport in mesoscopic systems, Cambridge U.Press 67 TEORIA DELL’INFORMAZIONE QUANTISTICA I (F72048) DOCENTE Nome e Cognome:Prof. Giulio Casati E-mail: [email protected] Ufficio: V piano. Centro sistemi complessi Via Valleggio,11 Como Pagina WEB: http://scienze-como.uninsubria.it/complexcomo/ CREDITI FORMATIVI Numero = 6 tipo di attività = caratterizzante di sede OBIETTIVI In questi ultimi anni e` emerso un nuovo e fertile campo di ricerca che si colloca alla convergenza di due grandi linee di sviluppo scientifico del secolo scorso, la meccanica quantistica e la teoria della informazione. Lo scopo del corso e` di introdurre i concetti fondamentali che stanno alla base di questo nuovo ed affascinante campo di ricerca. SINTESI DEL PROGRAMMA 1. Il calcolatore classico La macchina di Turing classica. Modello circuitale di calcolatore classico. Porte logiche universali. Cenni di teoria della complessita' computazionale. Calcolo e dissipazione energetica. Il principio di Landauer. 2. Introduzione alla meccanica quantistica Introduzione alle idee fondamentali della meccanica quantistica. Sistemi composti e nonlocalita’ della meccanica quantistica. iI paradosso di Einstein, Podolsky e Rosen e le disuguaglianze di Bell. 3. Il calcolatore quantistico Dal bit classico al qubit. Porte logiche quantistiche universali. Errori e stabilita' del calcolo quantistico. Calcolo di funzioni logiche. Oracoli quantistici e algoritmo di Deutsch. Algoritmo di Grover . Trasformata di Fourier. algoritmo di Shor. 4. Comunicazione quantistica Crittografia classica. protocollo RSA. Crittografia quantistica: metodi quantistici per la trasmissione sicura dell'informazione. Protocollo BB84. protocollo E91. Dense coding. Teletrasporto quantistico. 5. Problemi attuali e prospettive future Prime realizzazioni sperimentali: ottica non lineare, elettrodinamica quantistica in cavita’ singolo atomo, atomi freddi, risonanza magnetica nucleare. Il problema della decoerenza. TESTI - “Principles of quantum computation and Information” . Benenti, Casati, Strini, - World publishing- Singapore-2004ISBN: 981-238-830-3 (Hard Cover) / 981-238-858-3 (Soft Cover) 68 TEORIA DELL’INFORMAZIONE QUANTISTICA II (F72049) 328 DOCENTE Nome e Cognome:Prof. Giuliano Benenti E-mail: [email protected] Ufficio: : V4.12, quarto piano via Valleggio, 11 Como Pagina WEB: http://scienze-como.uninsubria.it/benenti CREDITI FORMATIVI Numero = 6 tipo di attività = caratterizzante di sede OBIETTIVI Obiettivo del corso e' di fornire allo studente un bagaglio di conoscenze sufficienti per affrontare argomenti di ricercaavanzati nel campo dell'informazione quantistica. SINTESI DEL PROGRAMMA Strumenti di base della teoria dell'informazione quantistica: la matrice densita', sistemi composti, la scomposizione di Schmidt, meccanica quantistica dei sistemi aperti, superoperatori e rappresentazione di Kraus, misure generalizzate, misure POVM, l'entropia di Shannon e la compressione dell'informazione classica, l'entropia di von Neumann e la compressione dell'informazione quantistica, informazione accessibile e il limite di Holevo, entanglement ed entropia di von Neumann, il criterio di separabilita' di Peres, entropie in fisica. Rumore quantistico: modelli di decoerenza a singolo qubit, derivazione della master equation e sue applicazioni, il gatto di Schrodinger e il passaggio dalla meccanica quantistica alla meccanica classica, decoerenza e caos, decoerenza e calcolo quantistico: stabilita` del calcolo quantistico in presenza di errori unitari e non unitari. Codici di correzione degli errori per il calcolo quantistico: metodo generale, il codice a tre qubit, il codice a nove qubit di Shor, il codice a cinque qubit, sottospazi liberi da decoerenza e correzione passiva degli errori, l'effetto Zeno, calcolo quantistico resiliente agli errori. Prime implementazioni sperimentali: processori quantistici basati sulla risonanza magnetica nucleare (matrici densita` e calcolo quantistico a temperatura ambiente, realizzazione dimostrativa di algoritmi quantistici), elettrodinamica quantistica in cavita` (manipolazione di atomi e fotoni in una cavita, osservazione delleoscillazioni di Rabi, generazione di stati entangled, realizzazione di porte logiche a due qubit), il calcolatore quantistico a ioni freddi (realizzazione della porta CNOT di Cirac-Zoller, generazione di stati entangled a molti qubit), calcolo quantistico con sistemi a stato solido (spin in semiconduttori, punti quantici, giunzioni Josephson), comunicazione quantistica con fotoni (ottica lineare, esperimenti di teletrasporto di Roma e Innsbruck, crittografia quantistica). TESTI G. Benenti, G. Casati e G. Strini, "Principles of quantum computation and information", Volume II: Basic tools and special topics (World Scientific, Singapore, 2007). M.A. Nielsen e I.L. Chuang, "Quantum computation and quantum information" (Cambridge University Press, Cambridge, 2000). 329 CORSO DI LAUREA SPECIALISTICA IN FISICA ELENCO DEI DOCENTI IN ORDINE ALFABETICO Docente Andreoni Alessandra Numero programma 52,54 Ardizzoia Gian Attilio 60 Artuso Roberto 42 Benenti Giuliano 68 Benza Vincenzo 66 Caccia Massimo 29 Cacciatori Marco 13 Cacciatori Sergio 46,47 Casati Giulio 27,41,67 Casini Emanuele 17,57,58 Cazzaniga Franco 01,04,08 Corongiu Giorgina 14 Di Trapani Paolo 40,53 Donatelli Marco 05,07 Faccio Daniele 52 Giuliani Andrea 30 Guarneri Italo 28 Haardt Francesco 16 Jug Giancarlo 32 Lugiato Luigi 20,55 Mantica Giorgio 22,33 Martellini Maurizio Martinelli Andrea 10 63,64 Masciocchi Norberto 65 Monti Angelo 12 Morosi Gabriele 330 15,62 Moschella Ugo 09,61 Ostinelli Angelo 18 Parola Alberto 31 Pigola Stefano 37,38 Pennati Andrea 49,50 Posilicano Andrea 21,48 Prati Franco Ratcliffe Philip Sabadini Nicoletta Serra Capizzano Stefano Setti Alberto Sobocinski Pawel Tabacchi Gloria 25 23,34,35 39 06,43,44,45 02,03 39 51,56 Treves Aldo 11 Visconti Mosè 24 331 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DELL’INSUBRIA Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali – Como Corso di Laurea Specialistica in Matematica Sede del corso: Como MANIFESTO DEGLI STUDI ANNO ACCADEMICO 2007/2008 Denominazione del Corso di Laurea Codice Corso Classe di appartenenza no Tipologia del Corso di Studi Durata del C.D.S. Annualità attivate Titolo rilasciato CFU totali da acquisire Presidente del Consiglio di Coordinamento Didattico Matematica F73 45/S – Lauree Specialistiche in Matematica Laurea di II Livello 2 anni 1o 2 o anno Dottore Magistrale 120 (300) Prof.Alberto Setti Presentazione del corso Presso la Facoltà di Scienze MM.FF.NN. della sede di Como dell’Università degli Studi dell’Insubria è istituito il Corso di Laurea Specialistica in Matematica, di durata biennale, appartenente alla Classe delle Lauree specialistiche in Matematica (n° 45/S). A partire dall'anno accademico 2004/2005 sono attivati entrambi gli anni di corso del corso di laurea specialistica in Matematica. Obiettivi formativi specifici Il Corso di Laurea Specialistica in Matematica è strutturato con il principale fine di conferire allo studente una elevata conoscenza e padronanza di metodi e contenuti scientifici avanzati, nonché la capacità di svolgere ruoli di piena responsabilità nello sviluppo di applicazioni, nella soluzione di problemi complessi e nella ricerca scientifica. In particolare i laureati nel corso di laurea specialistica dovranno: - avere una solida preparazione culturale nella matematica classica e moderna e nei metodi propri della disciplina ed una completa padronanza del metodo scientifico di indagine, con speciale enfasi sugli aspetti numerici e di modellistica che prendono spunto dalle scienze applicate, dalla fisica e da applicazioni industriali o del mondo reale in genere (a questo scopo si sottolinea l’elevato grado di integrazione con competenze specifiche presenti in Facoltà ed in Ateneo); - possedere approfondite competenze computazionali ed informatiche (sia teoriche che applicate); - essere in grado di specificare, analizzare e risolvere problemi complessi, sia numerici che simbolici, anche in contesti applicativi; - essere in grado di utilizzare le conoscenze specifiche acquisite per la modellizzazione di sistemi complessi nei campi delle scienze applicate; 332 - avere specifiche capacità per la comunicazione dei problemi e metodi della matematica; - essere in grado di utilizzare fluentemente, in forma scritta e orale, oltre all’italiano la lingua inglese, con riferimento anche ai lessici disciplinari; - essere in grado di lavorare con ampia autonomia, anche assumendo responsabilità scientifiche ed organizzative. Ai fini indicati, il curriculum specialistico proposto comprende: ° attività didattiche indirizzate a far acquisire un’adeguata padronanza dell’algebra, della geometria, dell'analisi ed un’approfondita conoscenza dei metodi del calcolo numerico e simbolico, dell'informatica e della modellistica; ° attività di laboratorio computazionale ed informatico, dedicate in particolare alla conoscenza di applicazioni informatiche, ai linguaggi di programmazione, al calcolo numerico ed alla manipolazione simbolica; ° attività esterne come tirocini formativi presso aziende, strutture della pubblica amministrazione e laboratori, oltre a soggiorni di studio presso altre università italiane ed europee, anche nel quadro di accordi internazionali. Ambiti occupazionali previsti per i laureati Tra le attività che svolgeranno i laureati specialisti della classe si indicano in particolare: - la stesura e la validazione di modelli matematici di varia natura, in diversi ambiti applicativi scientifici, ambientali, industriali, finanziari, dei beni culturali e della pubblica amministrazione; - l’adozione e/o lo sviluppo di appropriate tecniche numeriche o simboliche per la soluzione su calcolatore di problemi applicativi ed il conseguente sviluppo di software matematico; - la divulgazione ad alto livello della cultura scientifica, con particolare riferimento agli aspetti applicativi e teorici della matematica classica e moderna. - l’attività di ricerca in matematica pura ed applicata, presso istituti di ricerca pubblici e privati. Articolazione del corso di studi Il Corso di Laurea Specialistica è strutturato in un curriculum di natura applicativa, mediante attività formative di base ed attività dedicate all’approfondimento di tematiche specifiche del curriculum. La struttura didattica potrà provvedere all’adeguamento delle attività formative in conformità agli obiettivi del Corso di Laurea. La quantità media di lavoro di apprendimento svolto in un anno da uno studente impiegato a tempo pieno negli studi universitari ed in possesso di adeguata preparazione iniziale, è di norma, fissata in 60 crediti. Il curriculum del Corso di Laurea Specialistica proposto prevede lezioni ed esercitazioni di laboratorio oltre ad attività progettuali autonome (eventualmente anche di laboratorio). In particolare, a seconda delle specifiche necessità didattiche, sono previste una o più tra le seguenti attività: - lezioni frontali in aula, eventualmente coadiuvate da strumenti audio-visivi multimediali; - attività di e-learning (teledidattica) tramite tecnologie basate su WEB (WCT); - esercitazioni in aula; - attività di laboratorio; - attività individuali assistite. 333 Si prevedono inoltre, con l’obiettivo di facilitare un accesso qualificato al mondo del lavoro, attività esterne, come tirocini formativi presso aziende, strutture della pubblica amministrazione e laboratori, oltre a soggiorni di studio presso aziende, strutture della pubblica amministrazione e laboratori, centri di ricerca ed università italiane ed estere, anche nel quadro di accordi internazionali. Accesso al Corso di Laurea Fatti salvi i requisiti previsti dalla legislazione vigente in materia di accesso agli studi universitari, il Corso di Laurea Specialistica in Matematica non prevede alcuna limitazione numerica delle immatricolazioni né alcuna prova di accesso. Ai laureati triennali in Matematica presso questa Università, o comunque ai laureati che abbiano seguito, nel loro corso di studi, uno dei due ordinamenti didattici sotto riportati (curriculum generale e curriculum applicativo della Laurea Triennale), saranno riconosciuti integralmente tutti i 180 crediti formativi conseguiti durante la Laurea Triennale. Ordinamento didattico per l'accesso alla Laurea Specialistica dal curriculum dell’indirizzo “generale” della laurea triennale in Matematica presso questa Università dell’Insubria senza debiti formativi. Settore scientifico disciplinare Crediti MAT/02 MAT/03 MAT/05 MAT/06 MAT/07 MAT/08 FIS/01 FIS/02 INF/01 Scelta autonoma Lingua inglese Prova finale Ulteriori conoscenze 18 24 24 12 6 18 6 18 18 12 6 9 9 Tipologia di attività formativa A+B A+B A+B B B A+B A C A D E E F Ordinamento didattico per l’accesso alla Laurea specialistica dal curriculum dell’indirizzo “applicativo”della Laurea triennale in Matematica presso questa Università dell’Insubria senza debiti formativi. 334 Settore scientifico disciplinare Crediti MAT/02 MAT/03 MAT/05 MAT/06 SECS-S/06 MAT/08 18 18 24 18 12 18 Tipologia di attività formativa A+B A+B A+B B C B FIS/01 FIS/02 INF/01 Scelta autonoma Lingua inglese Prova finale Ulteriori conoscenze 6 6 24 12 6 9 9 A C A D E E F Frequenza Il Corso di Laurea in Matematica non prevede la frequenza obbligatoria per i corsi Ordinamento didattico Piano degli Studi del Corso di Laurea in Matematica di II livello (per chi proviene dall’indirizzo generale) NOTA: Il semestre di svolgimento del corso è indicativo e potrà essere modificato in seguito ad esigenze o mutazione di corsi che potrebbero rendersi necessarie. I ANNO Insegnamenti I Semestre Analisi di Fourier Un corso a scelta tra: -Metodi matematici e Metodi numerici nelle ScienzeApplicate I -Un corso della tabella A Metodi matematici della Meccanica Quantistica Informatica II Un corso a scelta tra: Informatica Teorica Metodi Formali in Informatica II Semestre Un corso a scelta tra: -Metodi di Approssimazione I - Un corso della tabella A Un corso a scelta tra: Analisi numerica III Fisica Matematica Analisi funzionale Settore scientifico disciplinare Crediti Tipologia di attività formativa MAT/05 6 A MAT/07 6 B Ambito disciplinare Formazione matematica Formazione modellisticaapplicativa FIS/02 6 C INF/01 6 A INF/01 6 A MAT/08 6 B MAT/08 MAT/07 MAT/05 6 B 6 B Formazione interdisciplinare e applicata Formazione fisica e informatica Formazione fisica e informatica Formazione modellisticaapplicativa Formazione modellisticaapplicativa Formazione analitica 335 Un corso a scelta tra: - Metodi matematici e Metodi numerici nelle Scienze Applicate II -Un corso della tabella A Un corso a scelta tra gli insegnamenti della Tabella B II ANNO Insegnamenti Un corso a scelta tra: Metodi di Approssimazione II Equazioni Differenziali II Un corso a scelta tra gli insegnamenti della Tabella B MAT/08 6 B FIS/02 6 C Settore scientifico disciplinare Crediti Tipologia di attività formativa MAT/08 MAT/07 6 B FIS/02 6 C 12 36 D E Scelta autonoma Attività per la prova finale Formazione modellisticaapplicativa Formazione interdisciplinare e applicata Ambito disciplinare Formazione modellisticaapplicativa Formazione interdisciplinare e applicata Tabella A Metodi Analitici in Calcolo Numerico MAT/08 6 B Metodi Geometrici in Calcolo Numerico MAT/08 6 B Metodi Algebrici in Calcolo Numerico MAT/08 6 B Fisica Quantistica I FIS/02 6 B Metodi Matematici della Fisica II FIS/02 6 C Metodi Geometrici in Fisica I FIS/02 6 C Formazione modellisticoapplicativa Formazione modellisticoapplicativa Formazione modellisticoapplicativa Tabella B 336 Formazione Interdisciplinare e Applicata Formazione Interdisciplinare e Applicata Formazione Interdisciplinare e Applicata Metodi Geometrici in Fisica II FIS/02 6 C Relatività I FIS/02 6 C Relatività II FIS/02 6 C Teoria dell’Informazione Quantistica I FIS/02 6 C Teoria dell’Informazione Quantistica II FIS/02 6 C Fisica dei sistemi dinamici I FIS/02 6 C [Si possono scegliere solo gli insegnamenti per i quali non si siano laurea di I livello od in quella quadriennale]. Formazione Interdisciplinare e Applicata Formazione Interdisciplinare e Applicata Formazione Interdisciplinare e Applicata Formazione Interdisciplinare e Applicata Formazione Interdisciplinare e Applicata Formazione Interdisciplinare e Applicata già ottenuti crediti nella Piano degli Studi del Corso di Laurea in Matematica di II livello (per chi proviene dall’indirizzo applicativo) I ANNO Insegnamenti I Semestre Analisi di Fourier Un corso a scelta tra: -Metodi matematici e Metodi numerici nelle Scienze Applicate I -Un corso della tabella A Metodi matematici della Fisica I Un corso a scelta tra: Informatica Teorica Metodi Formali in Informatica II Semestre Un corso a scelta tra: Equazioni Differenziali I Analisi Numerica III Settore scientifico disciplinare Crediti Tipologia di attività formativa MAT/05 6 B MAT/07 6 B FIS/02 6 C INF/01 6 A MAT/07 MAT/08 6 B Ambito disciplinare Formazione analitica Formazione modellisticaapplicativa Formazione interdisciplinare e applicata Formazione fisica e informatica Formazione modellisticaapplicativa 337 Geometria III Un corso a scelta tra: - Metodi di Approssimazione I - Un corso della tabella A Analisi Funzionale Un corso a scelta tra: - Metodi Matematici e Metodi Numerici nelle Scienze Applicate II - Un corso della tabella A Un corso a scelta tra gli insegnamenti della Tabella C II ANNO Insegnamenti Un corso a scelta tra: Metodi di Approssimazione II Equazioni Differenziali II Un corso a scelta tra gli insegnamenti della Tabella C MAT/03 6 B MAT/08 6 B MAT/05 6 B MAT/08 6 B FIS/02 6 C Settore scientifico disciplinare Crediti Tipologia di attività formativa MAT/08 MAT/07 6 B FIS/02 6 C 12 36 D E Scelta autonoma Attività per la prova finale Formazione algebricogeometrica Formazione modellisticaapplicativa Formazione analitica Formazione modellisticaapplicativa Formazione interdisciplinare e applicata Ambito disciplinare Formazione modellisticaapplicativa Formazione interdisciplinare e applicata Tabella C Metodi Matematici Meccanica Quantistica della FIS/02 6 C Metodi Matematici della Fisica II FIS/02 6 C Metodi Geometrici in Fisica I FIS/02 6 C Metodi Geometrici in Fisica II FIS/02 6 C 338 Formazione interdisciplinare e applicata Formazione interdisciplinare e applicata Formazione interdisciplinare e applicata Formazione interdisciplinare e applicata Fisica Quantistica I FIS/02 6 C Sistemi Dinamici FIS/02 6 C Relatività I FIS/02 6 C Relatività II FIS/02 6 C Teoria dell’informazione quantistica I FIS/02 6 C Teoria dell’informazione quantistica II FIS/02 6 C Fisica dei Sistemi Dinamici I FIS/02 6 C [Si possono scegliere solo gli insegnamenti per i quali non si siano laurea di I livello od in quella quadriennale]. Formazione interdisciplinare e applicata Formazione interdisciplinare e applicata Formazione interdisciplinare e applicata Formazione interdisciplinare e applicata Formazione interdisciplinare e applicata Formazione interdisciplinare e applicata Formazione interdisciplinare e applicata già ottenuti crediti nella Corsi opzionali. Oltre a tutti i corsi attivati presso le Facoltà di Scienze MM.FF.NN. delle sedi di Como e Varese dell’Università degli Studi dell’Insubria, con particolare preferenza verso i corsi della Laurea Triennale in Matematica e delle Lauree Triennale e Specialistica in Fisica, gli studenti potranno scegliere come corsi opzionali i corsi Algebra Superiore Geometria Superiore Analisi Superiore Economia Matematica 2 MAT/02 MAT/03 MAT/05 SECS/S06 6 crediti 6 crediti 6 crediti 6 crediti Altri corsi opzionali possono essere scelti nei corsi attivati presso l’Università di Milano, di Milano - Bicocca in conformità con le indicazioni del Consiglio di Corso Didattico. Propedeuticità I corsi denominati I sono propedeutici ai corsi denominati II. Crediti formativi Nei nuovi ordinamenti, il superamento di ogni prova (esami ed altre attività istituzionali) è associato all’acquisizione di crediti formativi (CFU), che risultano legati all’impegno richiesto allo studente. Ogni credito formativo corrisponde ad un impegno orario complessivo di 25 ore. 339 La ripartizione tra attività didattica assistita e attività didattica personale è diversa a seconda che si tratti di lezioni, ovvero di esercitazioni e di laboratori: lezioni esercitazioni, laboratori attività assistita 9 10 attività personale 16 15 Corsi ed esami L’acquisizione dei crediti relativi a ciascun insegnamento diviene operante col superamento dell’esame, il quale si traduce di norma in una votazione espressa in trentesimi. Piani di studio individuali All’atto dell’iscrizione al primo anno, ogni studente dovrà obbligatoriamente presentare il Piano di Studio Individuale con l'indicazione delle attività opzionali prescelte.Gli studenti che intendono abbreviare la durata normale del proprio corso di studio di non oltre un semestre nell’ultimo anno di corso, possono presentare un piano di studi individuale al 1o anno di corso nel quale richiedono di anticipare al predetto anno di corso le attività didattiche previste al “2o semestre” del 2o anno al fine di acquisirne la frequenza e la possibilità di sostenere il relativo esame in anticipo.La presentazione dei predetti piani di studio dovrà comunque avvenire nel rispetto dei termini amministrativi stabiliti dal Senato Accademico per la presentazione dei piani di studio relativi a ciascun anno accademico. Norme transitorie Gli studenti che nell’anno accademico 2007/2008 si iscrivono al 2oanno di corso dovranno seguire il Manifesto degli Studi 2007/2008, previa obbligatoria presentazione del piano degli studi. Tesi di Laurea e prova finale La prova finale consiste nella presentazione, con discussione, della relazione scritta individuale sull’attività di ricerca a carattere originale (tesi), svolta dallo studente e pertinente al curriculum, con le modalità illustrate dal manifesto degli studi, in seduta pubblica davanti ad una commissione di docenti che esprimerà in centodecimi la valutazione complessiva, con eventuale lode. La trasformazione in centodecimi dei voti conseguiti nelle varie attività didattiche darà origine a votazione in trentesimi e comporterà una media pesata rispetto ai relativi crediti acquisiti. Le attività relative alla preparazione della tesi per il conseguimento della Laurea Specialistica saranno svolte dallo studente, sotto la supervisione di un docente, con le modalità stabilite dal regolamento didattico del corso di Laurea Specialistica e comporteranno l’acquisizione di 36 crediti. Calendario dei Corsi e degli Esami Per l’inizio ed il termine dei corsi, per gli appelli degli esami di profitto e le sedute degli esami di Laurea rivolgersi alla Segreteria Didattica. 340 Varese, 13 giugno 2007 IL DIRETTORE AMMINISTRATIVO IL PRESIDE DI FACOLTA’ (Dott.Marino Balzani) (Prof. Aldo Gamba) IL RETTORE (Prof. Renzo Dionigi) 341 PROGRAMMA DEGLI INSEGNAMENTI 01 ALGEBRA SUPERIORE (F73023) CREDITI FORMATIVI Numero = 6 tipo di attività = opzionale 02 ANALISI DI FOURIER (F73001) DOCENTE Nome e Cognome: Prof.Franco Cazzaniga E-mail: [email protected] Ufficio: Dipartimento di Scienze della Cultura, Politiche e Informazione, Via Carloni, 78 Como CREDITI FORMATIVI Numero =6 tipo di attività = di base (per chi proviene dall’indirizzo generale); caratterizzante (per chi proviene dall’indirizzo applicativo) PROGRAMMA Introduzione alle serie di Fourier (equazione di Laplace e sua soluzione). Convergenza delle serie di Fourier (sommabilità di Abel e di Cesaro, convergenza puntuale, integrazionetermine a termine, i nuclei di Dirichlet e Fejer). Convergenza in L_1 e d L_2. Applicazioni (stringa vibrante ecc.). 03 ANALISI FUNZIONALE (F73005) DOCENTE Nome e Cognome:Prof. Alberto G. Setti E-mail: [email protected] Ufficio: 4° piano via Valleggio 11 Como CREDITI FORMATIVI Numero = 6 tipo di attività = caratterizzante. OBIETTIVI Si forniscono le conoscenze dei fondamenti dell’Analisi Funzionale, enfatizzando metodi e tecniche dimostrative applicabili in svariati contesti in Analisi. SINTESI DEL PROGRAMMA Il corso coprirà argomenti scelti, tenendo conto degli interessi della classe, dalla seguente lista: Richiami di teoria degli spazi di Banach: Teoremi di Hahn-Banach, dell’ applicazione aperta, del grafico chiuso e principi di uniforme limitatezza. Spazi vettoriali topologici e dualità negli spazi di Banach. 342 - Spazi di Banach classici, e loro duali. Operatori negli spazi di Banach. Elementi di teoria spettrale e teoria spettrale degli operatori compatti. Teoria spettrale degli operatori negli spazi di Hilbert. Spazi di Sobolev e applicazioni alle equazioni differenziali a derivate parziali Teoria delle distribuzioni. Complementi di Analisi Reale. Differenziazione di Lebesgue, funzioni massimali e teoremi di interpolazione. TESTI Testi segnalati: H. Brezis, Analisi Funzionale, Liguori Folland, Real Analysis, Wiley. M. Reed, B. Simon, Methods of Modern Mathematical Physiscs, I, Functional Analysis, Academic Press H.L Royden, Real Analysis, Mac Millan W. Rudin, Functional Analysis, Mc. Graw Hill K. Yosida, Functional Analysis, Sprinter 04 ANALISI NUMERICA III (F73027) DOCENTE Nome e Cognome: Prof.Marco Donatelli E-mail: [email protected] Ufficio: 4.19 quarto piano Via Valleggio,11 Como Pagina WEB: http://scienze-como.uninsubria.it/mdonatelli/ CREDITI FORMATIVI Numero = 6 tipo di attività = caratterizzante Vedi insegnamento omonimo attivato presso il Corso di Laurea triennale in Matematica. 05 ANALISI SUPERIORE (F73024) DOCENTE Nome e Cognome: Prof.Franco Cazzaniga E-mail: [email protected] Ufficio: Dipartimento di Scienze della Cultura, Politiche e Informazione, Via Carloni, 78 Como CREDITI FORMATIVI Numero = 6 tipo di attività = opzionale 06 ECONOMIA MATEMATICA II (F73038) DOCENTE Nome e Cognome:Prof. Andrea Martinelli E-mail. [email protected] Ufficio: V4.19 quarto piano, Via Valleggio 11 343 CREDITI FORMATIVI Numero = 6 tipo di attività = opzionale Vedi insegnamento omonimo attivato presso il Corso di Laurea triennale in Matematica. 07 EQUAZIONI DIFFERENZIALI I (F73002) DOCENTE Nome e Cognome: Prof.Andrea Posilicano E-mail: [email protected] Ufficio:Via Valleggio,11 Como CREDITI FORMATIVI Numero = 6 tipo di attività = caratterizzante Vedi insegnamento “Equazioni differenziali della Fisica matematica “attivato presso il Corso di Laurea triennale in Matematica. 08 EQUAZIONI DIFFERENZIALI II (F73017) DOCENTE Nome e Cognome: Prof.Giorgio Mantica E-mail: [email protected] Ufficio:Via Valleggio,11 quinto piano CREDITI FORMATIVI Numero = 6 tipo di attività = caratterizzante 09 FISICA DEI SISTEMI DINAMICI I (F73009) DOCENTE Nome e Cognome:Prof.Giulio Casati E-mail:[email protected] Ufficio: V piano. Centro sistemi complessi Pagina WEB: /scienze-como.uninsubria.it/complexcomo/ CREDITI FORMATIVI Numero = 6 tipo di attività = affine ed integrativa Vedi insegnamento omonimo attivato presso il Corso di Laurea specialistica in Fisica. 10 FISICA MATEMATICA (F73028) DOCENTE Nome e Cognome: Prof.Giorgio Mantica E-mail: [email protected] 344 Ufficio:Via Valleggio,11 quinto piano CREDITI FORMATIVI Numero = 6 tipo di attività = caratterizzante Vedi insegnamento omonimo attivato presso il Corso di Laurea triennale in Matematica. 11 FISICA QUANTISTICA I (F73029) DOCENTE Nome e Cognome: Prof.Vittorio Gorini E-mail: [email protected] Ufficio:Via Valleggio,11 Como quarto piano CREDITI FORMATIVI Numero = 6 tipo di attività = caratterizzante (per chi proviene dall’indirizzo generale); affine ed integrativa (per chi proviene dall’indirizzo applicativo) Vedi insegnamento omonimo attivato presso il Corso di Laurea triennale in Fisica. 12 GEOMETRIA III (F73034) DOCENTE Nome e Cognome:Prof. Stefano Pigola E-mail: [email protected] Ufficio: Ufficio V4.11 Via Valleggio,11 quarto piano CREDITI FORMATIVI Numero = 6 tipo di attività = caratterizzante Vedi insegnamento omonimo attivato presso il Corso di Laurea triennale in Matematica. 13 GEOMETRIA SUPERIORE (F73022) CREDITI FORMATIVI Numero = 6 tipo di attività = opzionale 14 INFORMATICA II (F73011) DOCENTE Nome e Cognome: Prof.Robert Walters E-mail: [email protected] Ufficio: Dipartimento di Scienze della Cultura, Politiche e Informazione, Via Carloni, 78 Como CREDITI FORMATIVI Numero = 6 tipo di attività = di base 345 Vedi insegnamento “Computazione simbolica” attivato presso il Corso di Laurea in Scienze e tecnologie dell’informazione. 15 INFORMATICA TEORICA (F73012) DOCENTE Nome e Cognome: Proff.Nicoletta Sabadini/PawelSobocinski E-mail: [email protected] Ufficio: Dipartimento di Scienze della Cultura, Politiche e Informazione, Via Carloni, 78 Como CREDITI FORMATIVI Numero = 6 tipo di attività = di base Vedi insegnamenti “Informatica teorica I + Informatica teorica II ” attivati presso il Corso di Laurea in Scienze e tecnologie dell’informazione. 16 METODI ALGEBRICI IN CALCOLO NUMERICO (F73039) DOCENTE Nome e Cognome: Prof. Andrea Previtali E-mail: [email protected] Ufficio: Uff V4.26 Via Valleggio,11 quarto piano Como Pagina WEB: http://scienze-como.uninsubria.it/previtali http://elearning.uninsubria.it CREDITI FORMATIVI Numero = 6 tipo di attività = caratterizzante Vedi insegnamento “Algebra III” attivato presso il Corso di Laurea triennale in Matematica. 17 METODI ANALITICI IN CALCOLO NUMERICO (F73040) DOCENTI Nome e Cognome: Prof.Emanuele Casini E-mail: [email protected] Ufficio: 4° piano via Valleggio 11 Nome e Cognome: Prof.Alberto Setti E-mail: [email protected] Ufficio: via Valleggio,11 Como CREDITI FORMATIVI Numero = 6 tipo di attività = caratterizzante 346 Vedi insegnamenti “Complementi di analisi (Mod.A) + Complementi di analisi (Mod.B)” attivati presso il Corso di Laurea triennale in Matematica. 18 METODI DI APPROSSIMAZIONE I (F73004) DOCENTE Nome e Cognome:Prof. Stefano Serra Capizzano E-mail: [email protected] Ufficio: 4.R2 Via Valleggio,11 Como Pagina WEB: http://scienze-como.uninsubria.it/serra/ CREDITI FORMATIVI Numero = 6 tipo di attività = caratterizzante OBIETTIVI Introduzione alla Modellizzazione di problemi reali tramite relazioni Matematiche. Linearizzazione: sistemi lineari di grandi dimensioni come sfida computazionale. Enfasi su modelli continui da cui i sistemi considerati provengono, rulo delle strutture e dell’indagine spettrale. SINTESI DEL PROGRAMMA Modelli Differenziali in statica. Discretizzazioni tramite differenze finite. Analisi dell’errore di approssimazione via tecniche analitiche (principio del massimo nel discreto) e via tecniche matriciali (uso del concetto di monotonia e di tecniche per matrici ad elementi non negativi). Analisi di struttura e costo computazionale: caso unidimensionale, caso multidimensionale. Analisi spettrale tramite indagine diretta (equazioni lineari omogenee alle differenze). Analisi spettrale tramite tecniche di confronto nello spazio delle matrici Hermitiane con ordinamento parziale. Nozione di metodo ottimale per successioni di sistemi lineari a dimensione crescente: il caso dei metodi iterativi. Relazioni tra condizionamento e convergenza di metodi iterativi classici (Richardson, Jacobi ad elementi ed a blocchi, GaussSeidel ad elementi ed a blocchi, versioni con rilassamento). Nozione di precondizionamento come acceleratore della convergenza: bilancio tra complessità della matrice precondizionante e accelerazione ottenibile. Metodi di gradiente: steepest descent e gradiente coniugat. Teoria della convergenza negli spazi di Krylov e precondizionamento classico. Distribuzione spettrale e velocità di convergenza. Il caso Toeplitz, il Teorema di Korovkin matriciale, il caso differenziale a coefficienti non costanti. Il metodo GMRes ed il precondizionamento in ambito non simmetrico. TESTI “Metodi numerici per l'algebra lineare” di D. Bini, M. Capovani e O. Menchi, casa ed. Zanichelli. “Matematica Numerica” di A. Quarteroni, R. Sacco e F. Saleri, casa ed. Springer. “Introduzione all’Analisi Numerica I, II” di J. Stoer e F. Bulirsh, casa ed. Zanichelli. Appunti del Docente 19 METODI DI APPROSSIMAZIONE II (F73010) 347 DOCENTE Nome e Cognome:Prof. Stefano Serra Capizzano E-mail: [email protected] Ufficio: 4.R2 Via Valleggio,11 Como Pagina WEB: http://scienze-como.uninsubria.it/serra/ CREDITI FORMATIVI Numero = 6 tipo di attività = caratterizzante Vedi insegnamento “Metodi di Approssimazione I”del medesimo Corso di Laurea. 20 METODI FORMALI IN INFORMATICA (F73026) DOCENTE Nome e Cognome:Prof. Stefano Serra Capizzano E-mail: [email protected] Ufficio: 4.R2 Via Valleggio,11 Como Pagina WEB: http://scienze-como.uninsubria.it/serra/ CREDITI FORMATIVI Numero = 6 tipo di attività = di base PROGRAMMA Il corso e' centrato su problemi specifici in ambito Informatico che hanno una naturale formalizzazione e soluzione tramite il linguaggio e le metodologie della Matematica.Alcuni esempi sono. 1.Un Algoritmo di Google: quando si cerca un’informazione tramite parole chiave su Google, il risultato e’ una lista ordinata di pagine web dove l’ordine e’ stabilito in base ad una certa nozione di “importanza”. Si descrive tale nozione di “importanza” e si fa vedere come il problema puo’ essere scritto in linguaggio matematico. Si descrive come l’algoritmo effettivamente lavora. 2.Ricostruzione di immagini: data una immagine sfuocata ed affetta da rumore si affrontano i seguenti problemi. (A) come descrivere matematicamente il concetto di sfocature, (B) come render piu’ nitida l’immagine data. Altre opzioni riguardano il Problema del Parsing (riconoscimento di stringhe ovvero compilazione in linguaggi context free) e le sue connessioni con il prodotto veloce di matrici e con la chiusura transitiva di un grafo. Si enfatizza l’importanza dell’Algebra Lineare e della Matematica Costruttiva in un Problema Informatico quale quello della ricerca di informazioni su Internet. ed in un Problema Tecnologico quale quello della ricostruzione di immagini (applicazioni mediche, astronomiche, criminologiche etc.) 21 METODI GEOMETRICI IN CALCOLO NUMERICO (F73041) DOCENTE Nome e Cognome:Prof. Stefano Pigola 348 E-mail: [email protected] Ufficio: Ufficio V4.11 Via Valleggio,11 quarto piano CREDITI FORMATIVI Numero =6 tipo di attività = caratterizzante 22 METODI GEOMETRICI IN FISICA I (F73042) DOCENTE Nome e Cognome:Prof. Sergio Cacciatori E-mail: [email protected] Ufficio: V4.9 quarto piano, Via Valleggio,11 Como CREDITI FORMATIVI Numero = 6 tipo di attività = affine ed integrativa Vedi insegnamento ”Metodi geometrici per la fisica I” attivato presso il corso di Laurea specialistica in Fisica. 23 METODI GEOMETRICI IN FISICA II (F73043) DOCENTE Nome e Cognome:Prof. Sergio Cacciatori E-mail: [email protected] Ufficio: V4.9 quarto piano, Via Valleggio,11 Como CREDITI FORMATIVI Numero = 6 tipo di attività = affine ed integrativa Vedi insegnamento ”Metodi geometrici per la fisica II” attivato presso il corso di Laurea specialistica in Fisica. 24 METODI MATEMATICI DELLA FISICA I (F73007) DOCENTE Nome e Cognome:Prof. Italo Guarneri E-mail: [email protected] Ufficio: Via Valleggio 11 Como ufficio 5-004 quinto piano CREDITI FORMATIVI Numero =6 tipo di attività = affine ed integrativa Vedi insegnamento ”Matematica III” attivato presso il corso di Laurea triennale in Fisica. 25 METODI MATEMATICI DELLA FISICA II (F73014) DOCENTE Nome e Cognome:Prof. Italo Guarneri 349 E-mail: [email protected] Ufficio: Via Valleggio 11 Como ufficio 5-004 quinto piano CREDITI FORMATIVI Numero =6 tipo di attività = affine ed integrativa Vedi insegnamento “Metodi matematici della Fisica I” attivato presso il corso di Laurea triennale in Fisica. 26 METODI MATEMATICI DELLA MECCANICA QUANTISTICA (F73025) DOCENTE Nome e Cognome: Prof.Andrea Posilicano E-mail: [email protected] Ufficio:Via Valleggio 11 Como CREDITI FORMATIVI Numero =6 tipo di attività = affine ed integrativa PROGRAMMA Spazi di Hilbert, il teorema della proiezione, il lemma di Riesz, basi ortonormali. Operatori lineari limitati, operatori simmetrici, spettro e risolvente. Operatori lineari illimitati, operatori autoaggiunti, il teorema spettrale, il teorema di Stone. Estensioni di operatori simmetrici, il teorema di von Neumann. Perturbazioni di operatori autoaggiunti, criteri di autoaggiuntezza. L’equazione di Schroedinger . Il principio di indeterminazione, stabilita’ della materia e disuguaglianze di Sobolev. Teoria spettrale per l’equazione di Schroedinger. Relazione tra spettro e dinamica. Introduzione alla teoria dei campi: spazi di Fock e matematica della seconda quantizzazione. TESTI G.Teschl: Mathematical methods in Quantum Mechanics M.Reed, B.Simon: Methods of Modern Mathematical Physics, Vol. I, Wiley M.Reed, B.Simon: Methods of Modern Mathematical Physics, Vol. II, Wiley E. Nelson. Topics in Dynamics, Princeton Univ. Press S. Gustafson, I.M.Sigal: Mathematical concepts in Quantum Mechanics, Springer P.D.Hislop, I.M.Sigal: Introduction to spectral theory. Springer 27 METODI MATEMATICI E METODI NUMERICI NELLE SCIENZE APPLICATE I (F73003) DOCENTE Nome e Cognome:Prof. Vincenzo Angelo Pennati E-mail: [email protected] CREDITI FORMATIVI Numero = 6 tipo di attività = caratterizzante 350 OBIETTIVI Il corso si propone di introdurre alcuni strumenti dell’Analisi Matematica e dell’Analisi Numerica per lo studio e la risoluzione di problemi rilevanti dal punto di vista applicativo e della ricerca scientifica. L’analisi teorica degli argomenti è accompagnata da esercitazioni in modo che lo studente sia messo in grado di risolvere alcuni significativi problemi. SINTESI DEL PROGRAMMA Introduzione alle equazioni alle derivate parziali: buona positura di un problema ed ; problema di Cauchy per le equazioni del primo ordine; classificazione delle equazioni del secondo ordine; teorema di Cauchy-Kowalesky; equazioni ellittiche: problemi di LaplaceDirichlet e Laplace-Neumann, problemi interni ed esterni; equazioni paraboliche: problema della propagazione del calore e integrale di Fourier; equazioni iperboliche: equazione delle onde e integrale di D’Alembert, problema della corda vibrante; problema di convezionediffusione ed equazione di Burgers. Metodi degli elementi finiti per problemi ellittici: problema di Poisson-Dirichlet 1D e sua formulazione debole; richiami di analisi funzionale, distribuzioni secondo Schwartz e spazi di Sobolev; equivalenza tra soluzione debole e minimizzazione di un funzionale variazionale, principio dei lavori virtuali; problemi 1D di Poisson-Neumann, PoissonDirichlet e Poisson-misto; il problema 2D di Poisson-Dirichlet e con condizioni al contorno miste; equivalenza tra forma debole e forte del problema di Dirichlet; lemma di LaxMilgram, di Cea e teorema di convergenza; spazi polinomiali, esempi 2D e 3D; stima di interpolazione ed errore in norma energia; adattività. Metodi degli elementi finiti per problemi parabolici: approssimazione alle differenze finite delle derivate di una funzione; corretta positura di problemi parabolici; approssimazione di Galerkin; teta-metodo e sua analisi di stabilità; i metodi: Crank-Nicolson, esplicito ed implicito; la tecnica del mass-lumping; la stima dell’errore per il problema parabolico completamente discretizzato. Metodi degli elementi finiti per problemi di trasporto: condizioni di corretta positura e formulazione debole del problema; analisi di un problema campione 1D e relazione tra le soluzioni alle differenze finite e agli elementi finiti; schemi decentrati alle differenze finite, metodo di Galerkin generalizzato e schemi debolmente e fortemente consistenti, metodo di Petrov-Galerkin; problema di convezione-diffusione 2D e i metodi di Galerkin generalizzato, Streamline, GALS, SUPG e DW. Metodi delle differenze finite e degli elementi finiti per problemi iperbolici: corretta positura del problema di trasporto-reazione 1D; alcuni schemi alle differenze finite e loro errore di troncamento; proprietà di consistenza, convergenza e il teorema di Lax-Richtmeyer; la stabilità e la condizione di CFL; studio della stabilità secondo Von Neumann e teorema di stabilità; proprietà di dissipazione e dispersione; equazioni differenziali equivalenti; schemi di Taylor-Galerkin. TESTI Quarteroni A. – Modellistica numerica per problemi differenziali - Springer. Testi consigliati: Formaggia L., Saleri F., Veneziani A. – Applicazioni ed esercizi di modellistica numerica per problemi differenziali – Springer. Strikwerda J. C. – Finite difference schemes and partial differential equations – Wodsworth and Brooks. 351 28 METODI MATEMATICI E METODI NUMERICI NELLE SCIENZE APPLICATE II (F73006) DOCENTE Nome e Cognome:Prof. Vincenzo Angelo Pennati E-mail: [email protected] CREDITI FORMATIVI Numero =6 tipo di attività = caratterizzante OBIETTIVI Il corso si propone di approfondire lo studio di alcuni strumenti dell’Analisi Matematica e dell’Analisi Numerica per la risoluzione di problemi rilevanti dal punto di vista applicativo e della ricerca scientifica, con particolare riferimento alla fluidodinamica. L’analisi teorica degli argomenti è completata dalla presentazione dei risultati ottenuti nello studio di alcuni problemi reali. SINTESI DEL PROGRAMMA Complementi relativi al metodo delle differenze finite (DF): formule DF compatte, generalizzate e derivate dall’approssimazione di Padè; simbolo dell’operatore differenziale e dello schema DF, accuratezza di uno schema DF; robustezza e buona positura di un problema; trasformata di Laplace; stabilità con i metodi GKSO e della matrice; stabilità A0 ed L0; schemi multipasso e loro stabilità. Introduzione al metodo dei volumi finiti: volumi finiti, differenze finite ed elementi finiti: coincidenze e diversità; un problema ellittico 2D; problemi parabolici ed iperbolici 1D; problema di convezione-diffusione: lo schema Quick 1D, l’analisi NVD e l’Universal Limiter, generalizzazione 2D e 3D. Il preprocessing: discretizzazione del dominio mediante trasformazioni; tecniche Quadtree ed Octree; la triangolazione di Delaunay; la tecnica di avanzamento del fronte. Risoluzione di sistemi algebrici: metodi diretti per matrice sparse; metodi iterativi: Richardson, Gradiente, Gradiente Coniugato e GMRES; precondizionatori; metodi multigriglia e di decomposizione del dominio. Sistemi di equazioni differenziali: le equazioni di Navier-Stokes in variabili primitive e non; condizioni al contorno dinamiche e cinematiche; adimensionalizzazione; sistemi deducibili da quello di Navier-Stokes: Stokes generalizzato, shallow-water 2D e 3D, Boussineq, Darcy. Turbolenza: la cascata di energia, l’ipotesi di Reynolds, il modello di Prandtl e quello k-ε. Risoluzione numerica delle equazioni di Stokes e Navier-Stokes: l’approccio agli elementi finiti e la condizione LBB, quello alle differenze finite e le griglie staggered, i metodi di avanzamento temporale: classici, delle caratteristiche, ADI e di Belotserkowsky. Alcuni problemi reali: moto di un fiume in prossimità di uno sbarramento, onda di piena a seguito della rottura di uno sbarramento, moto di un fiume in corrispondenza del suo delta, moto in un canale di scarico di un impianto industriale, moto di un tratto di un ghiacciaio antartico. TESTI Quarteroni A. – Modellistica numerica per problemi differenziali - Springer. 352 Testi consigliati: Formaggia L., Saleri F., Veneziani A. – Applicazioni ed esercizi di modellistica numerica per problemi differenziali – Springer. Strikwerda J. C. – Finite difference schemes and partial differential equations – Wodsworth and Brooks. 29 RELATIVITA’I (F73008) DOCENTE Nome e Cognome:Prof.Ugo Moschella E-mail:[email protected] Ufficio:Via Valleggio,11 Como CREDITI FORMATIVI Numero =6 tipo di attività = affine ed integrativa Vedi insegnamento omonimo attivato presso il corso di Laurea specialistica in Fisica. 30.RELATIVITA’ II (F73019) DOCENTE Nome e Cognome:Prof.Ugo Moschella E-mail:[email protected] Ufficio:Via Valleggio,11 Como CREDITI FORMATIVI Numero = 6 tipo di attività = affine ed integrativa Vedi insegnamento omonimo attivato presso il corso di Laurea specialistica in Fisica. 31 SISTEMI DINAMICI (F73013) DOCENTE Nome e Cognome: Prof.Vittorio Gorini E-mail: [email protected] Ufficio:Via Valleggio,11 Como quarto piano CREDITI FORMATIVI Numero = 6 tipo di attività = affine ed integrativa Vedi insegnamento “Meccanica analitica”attivato presso il Corso di Laurea triennale in Fisica. 32 TEORIA DELL’INFORMAZIONE QUANTISTICA I (F73031) DOCENTE Nome e Cognome:Prof.Giulio Casati E-mail:[email protected] 353 Ufficio: V piano. Centro sistemi complessi Pagina WEB: /scienze-como.uninsubria.it/complexcomo/ CREDITI FORMATIVI Numero =6 tipo di attività = affine ed integrativa Vedi insegnamento omonimo attivato presso il corso di Laurea specialistica in Fisica. 33 TEORIA DELL’INFORMAZIONE QUANTISTICA II (F73032) DOCENTE Nome e Cognome:Prof. Giuliano Benenti E-mail: [email protected] Ufficio: V4.12, quarto piano via Valleggio, 11 Como Pagina WEB: http://scienze-como.uninsubria.it/benenti CREDITI FORMATIVI Numero = 6 tipo di attività = affine ed integrativa Vedi insegnamento omonimo attivato presso il corso di Laurea specialistica in Fisica. 354 . CORSO DI LAUREA SPECIALISTICA IN MATEMATICA ELENCO DEI DOCENTI IN ORDINE ALFABETICO Docente Numero programma Benenti Giuliano 33 Cacciatori Sergio 22,23 Casati Giulio 09,32 Casini Emanuele 17 Cazzaniga Franco 02,05 Donatelli Marco 04 Gorini Vittorio 11,31 Guarneri Italo 24,25 Mantica Giorgio 08,10 Martinelli Andrea 06 Moschella Ugo 29,30 Pennati Vincenzo 27,28 Pigola Stefano 12,21 Posilicano Andrea 07,26 Previtali Andrea 01,16 Sabadini Nicoletta Serra Capizzano Stefano Setti Alberto 15 18,19,20 03,17 Sobocinski Pawel 15 Walters Robert 14 355 UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DELL’INSUBRIA Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali - Como Corso di Laurea Specialistica in Scienze Ambientali Sede del corso: Como MANIFESTO DEGLI STUDI ANNO ACCADEMICO 2007/2008 Denominazione del Corso di Laurea Codice Corso Classe di appartenenza no Tipologia del Corso di Studi Durata del C.D.S. Annualità attivate Titolo rilasciato CFU totali da acquisire Presidente del Consiglio di Coordinamento Didattico Scienze Ambientali F63 82/S – Lauree Specialistiche in Scienze e Tecnologie per l’Ambiente e il Territorio Laurea di II Livello 2 anni 1o 2 o anno Dottore Magistrale 120 (300) Prof.Carlo Dossi Presentazione del Corso Presso la Facoltà di Scienze MM.FF.NN. della sede di Como dell’Università degli Studi dell’Insubria è attivo, a partire dall’anno accademico 2002/2003, il Corso di Laurea Specialistica in Scienze Ambientali, di durata biennale, appartenente alla Classe delle Lauree Specialistiche in Scienze e Tecnologie per l’Ambiente e il Territorio (n° 82/S). Obiettivi formativi e sbocchi professionali Gli obiettivi formativi qualificanti del Corso di Laurea Specialistica in Scienze Ambientali dovranno garantire un’opportuna preparazione teorica e pratica nei settori più avanzati delle Scienze Ambientali. In particolare, i laureati specialisti dovranno essere in grado di : 1) analizzare, controllare e gestire realtà ambientali complesse e nello stesso tempo saper agire per il loro ripristino e la loro conservazione; 2) conoscere le tecniche d’indagine del territorio, di raccolta, analisi ed elaborazione dei dati chimici, geologici e biologici; 3) abbinare una solida preparazione culturale a indirizzo sistemico rivolta all’ambiente con la capacità di individuare e coordinare i diversi fattori che possono influenzare i processi ed i sistemi ambientali complessi; 4) saper affrontare i problemi legati al controllo e alla gestione del territorio in base ai criteri della sostenibilità, della prevenzione e dell’etica ambientale; 5) acquisire competenze per la valutazione delle risorse e degli impatti ambientali, attraverso la formulazione di modelli sfruttando anche strumenti concettuali e metodologici forniti dall'economia e dal diritto; 6) lavorare in autonomia, acquisire capacità di gestione di progetti di ricerca e territoriali in strutture pubbliche e private. 356 Sbocchi lavorativi I laureati specialisti della classe n° 82/S potranno svolgere attività in settori che riguardano le problematiche ambientali, tra cui in particolare: l’analisi e la gestione di risorse legate ai sistemi terrestri e di acque interne, dell’atmosfera, del clima e di problemi del territorio; la qualità dell'ambiente naturale e industriale; la valutazione dell’impatto ambientale in relazione all’ inquinamento urbano ed industriale; la progettazione e il monitoraggio dei progetti di biorisanamento e di controllo ambientale; la pianificazione di attività orientate allo sviluppo sostenibile; la promozione e il coordinamento di iniziative di politica ambientale. Albo Professionale Con il conseguimento della Laurea Specialistica in Scienze Ambientali, si potrà concorrere all’esame di ammissione agli albi professionali di “biologo”, di “dottore agronomo e dottore forestale”, di “geologo” e di “pianificatore”. (DPR del 5 giugno 2001 n. 328) Articolazione del corso degli studi Il corso di Laurea Specialistica in Scienze Ambientali prevede i due curricula sotto indicati: Curriculum A: Qualità ambientale e rischio chimico. Curriculum B: Dinamiche del territorio e rischi naturali. Tali curricula prevedono: • l’interazione fra un ampio spettro di discipline di base, di discipline metodologiche e di processo; • l’utilizzazione, in forma scritta e orale, di almeno una lingua dell'Unione Europea oltre l'italiano nell’ambito lavorativo; • esercitazioni di laboratorio ed attività pratiche sul campo, dedicate in particolare alle metodiche sperimentali ed alla raccolta ed elaborazione dei dati; • l’obbligo di una tesi sperimentale di laurea su ricerche originali in ambito ambientale. Il Corso di Laurea ha durata biennale e comporta l’acquisizione da parte dello studente di 120 crediti formativi, la cui ripartizione è illustrata nell’ordinamento didattico riportato più sotto. Accesso al Corso di Laurea Fatti salvi i requisiti previsti dalla legislazione vigente in materia di accesso agli studi universitari, il corso di Laurea Specialistica in Scienze Ambientali non prevede alcuna limitazione numerica delle immatricolazioni né alcuna prova di accesso. Accesso al curriculum A Ai laureati triennali in Scienze Ambientali presso questa Università, o comunque ai laureati che hanno seguito, nel loro corso di studi, l’ordinamento didattico sotto riportato, saranno riconosciuti integralmente tutti i 180 crediti formativi conseguiti durante la laurea triennale. 357 Ordinamento didattico per l’accesso al curriculum A senza debiti formativi Settore scientifico Crediti Tipologia di attività disciplinare formativa MAT/05 8 A FIS/01 8 A CHIM/03 8 A CHIM/02 6 A INF/01 5 A BIO/05 4 A CHIM/01 14 B CHIM/06 6 B GEO/04 8 B GEO/03 11 B BIO/02 4 B BIO/05 4 B BIO/07 14 B BIO/10 8 B BIO/19 4 B AGR/01 7 C IUS/10 8 C MED/44 8 C Attività opzionali a scelta 18 D Preparazione della prova 3 E finale Tirocinio 18 F Lingua Inglese 6 E TOTALE 180 Legenda delle tipologie di attività: (A) formazione di base; (B) formazione caratterizzante; (C) formazione affine ed integrativa; (D) scelte autonome (curriculari, seminari didattici, stage, ecc.); (E) prova finale e lingua straniera; (F) altre attività secondo art.10 comma 1 lett. F. Accesso al curriculum B Ai laureati triennali in Valutazione e Controllo Ambientale presso questa Università, all’interno del curriculum “Difesa del suolo e rischi naturali”, o comunque ai laureati che hanno seguito, nel loro corso di studi, l’ordinamento didattico sotto riportato, saranno riconosciuti integralmente tutti i 180 crediti formativi conseguiti durante la Laurea triennale. Ordinamento didattico per l’accesso al curriculum B senza debiti formativi Settore scientifico disciplinare MAT/05 FIS/01 CHIM/03 358 Crediti 8 8 6 Tipologia di attività formativa A A A CHIM/02 CHIM/06 INF/01 GEO/04 CHIM/01 GEO/03 BIO/02 BIO/05 BIO/07 BIO/10 BIO/19 AGR/01 IUS/10 MED/44 Attività opzionali a scelta Preparazione della prova finale Tirocinio Lingua Inglese TOTALE 6 2 5 16 14 20 4 8 11 4 4 7 8 8 14 3 A A A A+B B B B B B B B C C C D E 18 6 180 F E Legenda delle tipologie di attività: (A) formazione di base; (B) formazione caratterizzante; (C) formazione affine ed integrativa; (D) scelte autonome (curriculari, seminari didattici, stage, ecc.); (E) prova finale e lingua straniera; (F) altre attività secondo art.10 comma 1 lett. F. Frequenza Il Corso di Laurea Specialistica in Scienze Ambientali prevede la frequenza obbligatoria dei laboratori didattici. Ordinamento didattico Curriculum A : Qualità dell’ambiente e rischio chimico I ANNO Insegnamenti I Semestre Analisi del rischio geologicoambientale Zoogeografia Chimica dell’ambiente con laboratorio Geochimica II Semestre Cartografia ambientale informatizzata con Laboratorio Settori scientifico discipinari Crediti Tipologia di attività formativa GEO/05 8 B2 BIO/05 CHIM/12 6 9 B3 B5 GEO/08 4 B2 INF/01 6 A 359 Tecnologia per la depurazione delle acque Tecnologie per lo smaltimento dei rifiuti Chimica analitica degli inquinanti Chemiometria con laboratorio Biolimnologia Analisi del carico inquinante dei bacini lacustri II ANNO Insegnamenti I Semestre Igiene industriale applicata con laboratorio Botanica ambientale ed applicata Modellistica Ambientale Microbiologia ambientale con Laboratorio Limnogeologia CHIM/12 2 B1 CHIM/12 4 B1 CHIM/01 CHIM/01 BIO/13 BIO/13 3 3 3 3 C1 C1 C1 C1 Settori scientifico discipinari Crediti Tipologia di attività formativa MED/44 9 C3 BIO/03 BIO/07 AGR/16 6 3 6 B4 B4 B5 GEO/03 6 C1 Totale parziale 81 Attività a scelta dello studente Prova finale 39 Altre attività (lingua,tirocinio) Totale 120 Legenda delle tipologie di attività: (A) formazione di base; (B) formazione caratterizzante; (C) formazione affine ed integrativa; (D) scelte autonome (curriculari, seminari didattici, stage, ecc.); (E) prova finale e lingua straniera; (F) altre attività secondo art.10 comma 1 lett. F. Corsi Opzionali Gli studenti che hanno già sostenuto l’esame di uno dei seguenti insegnamenti:- Igiene industriale applicata con laboratorio, Chimica dell’ambiente con laboratorio – potranno utilizzare i relativi crediti per corsi opzionali a scelta dello studente. Possono essere considerati corsi opzionali tutti i corsi attivati presso le Facoltà di Scienze MM.FF.NN. delle sedi di Como e Varese dell’Università degli Studi dell’Insubria, con particolare preferenza verso i corsi del curriculum B della Laurea specialistica in Scienze Ambientali e i corsi di Ecotossicologia e Ecologia delle acque interne della Laurea triennale in Scienze Ambientali. 360 Curriculum B : Dinamiche del territorio e rischi naturali I ANNO Insegnamenti I Semestre Chimica dell’ambiente con laboratorio Ecotossicologia Ecologia delle acque interne Zoogeografia Analisi del rischio geologicoambientale con Laboratorio II Semestre Cartografia ambientale informatizzata con Laboratorio Geologia strutturale applicata Laboratorio di Metodologie trattamento dati ambientali Telerilevamento e fotointerpretazione Geositologia per la realizzazione di opere ad alto rischio II ANNO Insegnamenti I Semestre Igiene industriale applicata con Laboratorio Botanica ambientale e applicata Vulcanologia ambientale Idrogeologia Microbiologia applicata con laboratorio Settori scientifico discipinari Crediti Tipologia di attività formativa CHIM/12 9 B1 BIO/07 BIO/07 BIO/05 GEO/05 3 3 5 5 B4 B4 B3 B5 INF/01 6 A GEO/03 CHIM/12 4 3 C1 B1 GEO/05 5 B5 GEO/03 5 C1 Settori scientifico discipinari Crediti Tipologia di attività formativa MED/44 9 C3 BIO/03 GEO/08 GEO/05 BIO/19 6 4 5 5 B4 B2 B5 B3 Totale parziale 77 Attività a scelta dello studente 4 Prova finale 39 Altre attività (lingua,tirocinio) Totale 120 Legenda delle tipologie di attività: (A) formazione di base; (B) formazione caratterizzante; (C) formazione affine ed integrativa; (D) scelte autonome (curriculari, seminari didattici, stage, ecc.); (E) prova finale e lingua straniera; (F) altre attività secondo art.10 comma 1 lett. F. 361 Corsi opzionali Gli studenti che hanno già sostenuto l’esame dell’insegnamento di Analisi del rischio geologico-ambientale con Laboratorio dovranno recuperare i relativi 5 crediti con uno o più esami della tipologia C1 da scegliersi tra quelli presenti nel curriculum A. Possono essere considerati corsi opzionali tutti i corsi attivati presso le Facoltà di Scienze MM.FF.NN. delle sedi di Como e Varese dell’Università degli Studi dell’Insubria, con particolare preferenza verso i corsi del curriculum A della Laurea Specialistica in Scienze Ambientali. Propedeuticità Il corso di Ecotossicologia è propedeutico al corso di Laboratorio di ecotossicologia. Crediti formativi Nei nuovi ordinamenti, il superamento di ogni prova (esami ed altre attività istituzionali) è associato all’acquisizione di crediti formativi (CFU), che risultano legati all’impegno richiesto allo studente. Ogni credito formativo corrisponde ad un impegno orario complessivo di 25 ore. La ripartizione tra attività didattica assistita e attività didattica personale è diversa a seconda che si tratti di lezioni, ovvero di esercitazioni e di laboratori: lezioni esercitazioni, laboratori attività assistita 8 11 attività personale 17 14 Corsi ed Esami L’acquisizione dei crediti relativi a ciascun insegnamento diviene operante col superamento dell’esame, il quale si traduce di norma in una votazione espressa in trentesimi. Il corso di Chimica dell’Ambiente con Laboratorio sarà un corso integrato, composto dal modulo di Chimica dell’Ambiente (6 crediti) e dal modulo di Laboratorio di Chimica dell’Ambiente (3crediti). Il corso di Igiene Industriale Applicata con Laboratorio sarà un corso integrato, composto dal modulo di Igiene Industriale Applicata (5 crediti) e dal modulo di Laboratorio di Igiene Industriale Applicata ( 4 crediti). Per l’insegnamento di Tecnologia per la depurazione delle acque, il superamento dell’esame comporta la semplice dicitura “approvato”. Piani di studio individuali Lo studente dovrà obbligatoriamente presentare il Piano di Studio Individuale con la scelta del curriculum all’atto dell’iscrizione al primo anno di corso. Tesi di Laurea La tesi di Laurea sperimentale avrà una durata di almeno 8 mesi e consisterà in un periodo di attività pratica su ricerche originali, da svolgersi presso Università o Enti di ricerca pubblici e privati che operano nel settore del controllo, della protezione e del recupero dell’ambiente e del territorio. La tesi di Laurea si svolgerà dopo che lo studente abbia conseguito tutti i crediti previsti al primo semestre del primo anno di corso. 362 Prova finale La prova finale consiste nella discussione di un elaborato scritto sull’attività di ricerca svolta durante la tesi di Laurea. Calendario dei Corsi e degli Esami Per l’inizio ed il termine dei corsi, per gli appelli degli esami di profitto e le sedute degli esami di Laurea rivolgersi alla Segreteria Didattica. Varese, 13 giugno 2007 IL DIRETTORE AMMINISTRATIVO IL PRESIDE DI FACOLTA’ (Dott.Marino Balzani) (Prof. Aldo Gamba) IL RETTORE (Prof. Renzo Dionigi) 363 PROGRAMMA DEGLI INSEGNAMENTI 01 ANALISI DEL CARICO INQUINANTE DEI BACINI LACUSTRI (F63010) DOCENTI Nome e Cognome:Prof. Roberta Bettinetti E-mail: [email protected] Nome e Cognome: Prof.Antonino Di Iorio E-mail: [email protected] Ufficio:Via Lucini,3 CREDITI FORMATIVI Numero = 3 tipo di attività = affine ed integrativa La scelta didattica sottesa al corso, è quella di partire dallo Studio di un Caso, esaminando quanto è stato fatto e ciò che si dovrebbe ancora fare, il quale sia così paradigmatico da consentire la deduzione di regole generali. A tal fine si rivelano utili alcune ricerche ambientali effettuate sul Lago di Como, connesse agli apporti di inquinanti provenienti dal suo bacino e all’eutrofizzazione delle sue acque. PROGRAMMA Principali studi sulla limnologia e sull’eutrofizzazione del Lago di Como. Aspetti geografici, geologici e climatologici dell’area lariana. Valutazione di carichi inquinanti generati nel bacino imbrifero del lago: sorgenti puntiformi e diffuse. Metodi di studio e di analisi degli apporti (precipitazioni, tributari) e delle caratteristiche chimico-fisiche e biologiche del corpo acquoso lacustre, anche con riferimento ai sedimenti. Analisi dei risultati ottenuti dalle campagne di misura. Applicazione di modelli matematici. Scenari di miglioramento della qualità delle acque. Ipotesi di sviluppo sostenibile del territorio. Considerazioni di carattere generale sullo studio di un ecosistema lacustre complesso. TESTI - G. Chiaudani e G. Premazzi, Il Lago di Como - Condizioni ambientali attuali e modello di previsione dell’evoluzione delle qualità delle acque, Centro Comune di Ricerca – Commissione delle Comunità Europee, 1993. - PROGETTO PLINIUS – CRITICITA’ E AZIONI PER IL RECUPERO DELLA QUALITA’ DELLE ACQUE DEL LARIO ( per informazioni sulla sua disponibilità rivolgersi al Centro di Cultura scientifica “A.Volta” – Villa Olmo – Via Cantoni,1-COMO) 02 ANALISI DEL RISCHIO GEOLOGICO AMBIENTALE (F63004) DOCENTE Nome e Cognome: Prof.Silvana Martin E-mail: [email protected] Ufficio:Via Lucini,3 Como 364 CREDITI FORMATIVI Numero =8 tipo di attività = caratterizzante PROGRAMMA Il corso si propone di analizzare situazioni geologico - ambientali rischiose per l’uomo in ambiente montano. Tratterà i rischi derivati principalmente dalle rapide variazioni di assetto della superficie terrestre in rapporto agli eventi metereologici eccezionali e i rischi indotti dall’operato umano, ivi incluso l'inquinamento. Rischi legati a fattori climatici: Analisi degli eventi metereologici eccezionali e dei conseguenti fenomeni di esondazione ed erosione in ambienti alpino e eri-alpino; stima della velocità e intensità delle precipitazioni meteoriche in rapporto agli effetti sulla topografia alpina e sulle aree subsidenti lacustri. Rischi legati a processi di denudamento ed erosione della superficie terrestre: Analisi dei processi che presiedono alle frane e all'instaurarsi di fenomeni erosivi violenti; influenza dell'attività tettonica sui processi di erosione e sedimentazione; rapporto tettonicaerosione nelle catene montuose. Rischi legati a iperflussi di materiali sciolti: Flussi di masse e flussi iperconcentrati, movimenti franosi dovuti a rotture di pendio (valanghe, debris flow e frane); cenni sulla meccanica del debris flow; modellizzazione dei fenomeni; tipologia degli interventi protettivi. Rischi generati da grandi movimenti di versante in regioni montane: Analisi dell'assetto dei versanti rocciosi su basi geomorfologica, strutturale e geomeccanica; esempi di modellizzazione di frane rocciose, valutazione della vulnerabilità dei versanti. Esempi di dissesto geologico nelle Alpi: Esempi di Carte di stabilità dei versanti nei piani territoriali regionali. Elementi di geomeccanica: Classificazione di giunti, fratture e faglie; ambiente di formazione; morfologica delle faglie; effetto dei fluidi sulle fratture e faglie; frizione nelle faglie; gli indicatori cinematici; andamenti e caratteristiche di faglie e fratture nella crosta terrestre; la teoria di Anderson; analisi e misura dello stress, tensori; misure della deformazione; teoria e applicazione del cerchio di Mohr. Rischi derivati dall'alterazione idrologici e idro-geologici naturali: Controllo delle acque supeficiali e sotterranee; cenni di idrogeologia e sull'assetto idrodinamico delle falde profonde. Cenni di altri tipi di rischio ambientale: Valutazione del rischio indotto dagli effetti collaterali di eventi sismici e vulcanici (frane, inondazioni, colate di lava e fango, etc). Quantificazione del rischio: Definizione di aree a rischio; cenni sui piani di prevenzione e protezione. Analisi di un problema geologico - ambientale e stesura di un rapporto tecnico. TESTI P.A. Allen, Earth surface Processes, Blackwell Science, 1997. J. Twiss and E.M. Moores, Structural Geology, Freeman and Company, 1999. A. Brondi e L. Andriola, Physical Environmental characters of the territory as a control factor of the development and vunerability of the Environment. ENEA-Dipartimento 365 ambiente, CNR-IRP, Roma 1996. Geologia tecnica & ambientale, Rivista trimestrale dell’ordine nazionale dei geologi, www.geologi.it/cng. 03 ANALISI DEL RISCHIO GEOLOGICO-AMBIENTALE CON LABORATORIO (F63028) DOCENTE Nome e Cognome: Prof.Silvana Martin E-mail: [email protected] Ufficio:Via Lucini,3 Como CREDITI FORMATIVI Numero = 5 tipo di attività = caratterizzante Vedi insegnamento “Analisi del rischio geologico-ambientale”del medesimo Corso di Laurea. 04 BIOLIMNOLOGIA (F63009) DOCENTE Nome e Cognome:Prof. Roberta Bettinetti E-mail: [email protected] CREDITI FORMATIVI Numero = 3 tipo di attività = affine ed integrativa OBIETTIVI Obiettivo principale del corso è quello di fornire il più ampio spettro di strumenti possibile per poter interpretare i complessi fenomeni che avvengono nei laghi in un’ottica di gestione dei sistemi e delle risorse acquatiche. SINTESI DEL PROGRAMMA Il corso è indirizzato allo studio dettagliato degli ambienti lacustri avendo come riferimento casi di studio della realtà italiana. Alcuni degli argomenti trattati saranno: l’evoluzione della qualità delle acque dei principali bacini italiani, i laghi alpini e il problema dell’acidificazione, il recupero dei laghi a seguito dell’eutrofizzazione o di altri impatti di origine antropica, il problema delle fioriture di alghe tossiche, l’introduzione di specie alloctone, le caratteristiche biologiche degli ambienti pseudo-naturali (i fontanili, le risaie) e delle acque sotterranee, la paleolimnologia. TESTI Testi consigliati: Dodson S., 2005. Introduction to limnology. McGraw-Hill Higher Education Bettinetti R., Crosa G.,Galassi S., 2007. Ecologia delle acque interne. De Agostini Scuola editore Articoli scientifici e divulgativi distribuiti a lezione 366 05 BOTANICA AMBIENTALE E APPLICATA (F63015) DOCENTE Nome e Cognome:Prof. Donato Chiatante E-mail: [email protected] Ufficio: Via Lucini 3, Como CREDITI FORMATIVI Numero =6 tipo di attività = caratterizzante OBIETTIVI L’obiettivo principale della disciplina è quella di focalizzare l’attenzione sulle modificazioni morfologiche e fisiologiche che le piante subiscono per azione dei fattori ambientali sia a livello di individuo che di popolazioni SINTESI DEL PROGRAMMA Il programma analizzerà in successione gli effetti di fattori ambientali quali: luce, vento, gelo, siccità, fuoco. Di ogni fattore ambientale si esaminerà sia l’effetto sui singoli individui vegetali sia sulle popolazioni. Nel caso del fuoco ci sarà anche una parte dedicata al confronto tra gli effetti del fuoco in ambiente alpino o in ambiente mediterraneo. Si darà risalto alle successioni di vegetazione che seguono effetti distruttivi di grande intensità. Verranno affrontati argomenti di dendrocronologia mettendo in risalto come questa recente disciplina delle scienze botaniche dia un contributo di notevole interesse per gli studi sugli effetti dei fattori ambientali. Nel caso della palinologia si esamineranno metodiche e si parlerà dell’uso di questo tipo di studi per la ricostruzione di ambienti di epoche geologiche anche molto lontane. Per quanto concerne la Fitoremediation e la la fitodepurazione si esamineranno le caratteristiche di sequestro di metalli pesanti operato dalle piante con particolare riferimento al cadmio. Le proprietà delle fitochelatine saranno esaminate. L’accento sarà posto tra i differenti tipi di fitoremediation e sulla loro applicabilità nel campo del risanamento ambientale. Per quanto concerne la fitodepurazione saranno trattati i concetti di base e poi si passeranno in rassegna alcune applicazioni pratiche. L’ultima parte del programma tratterà di ingegneria ambientale facendo riferimento alle tecniche più usate per la salvaguardia delle sponde fluviali e dei pendii dal pericolo di erosione. TESTI Saranno resi disponibili delle dispense sul sito dell’e-learning al quale tutti gli studenti potranno avere libero accesso 06 CARTOGRAFIA AMBIENTALE INFORMATIZZATA CON LABORATORIO (F63032) DOCENTE Nome e Cognome: Prof.Stefano Manini CREDITI FORMATIVI Numero =6 tipo di attività = di base 367 PROGRAMMA L’informazione geografica e il GIS. Concetti preliminari. La posizione. L’entità spaziale. Le relazioni fra entità spaziali. Modelli dei dati e architetture. Accesso ai dati geografici. L’integrazione dei dati aster. Acquisizione dei dati. Il progetto e lo sviluppo di una base di dati geografica. Esempi applicativi. TESTI I libri di testo verranno consigliati all’inizio del corso 07 CHEMIOMETRIA CON LABORATORIO (F63033) DOCENTE Nome e Cognome: Prof. Andrea Pozzi E-mail::[email protected] Ufficio::via Castelnuovo 7, Como, telefono 031-2386442 Pagina web:pagina del Docente nel sito http://w3.ateneo.uninsubria.it/elearning/ CREDITI FORMATIVI Numero = 3 tipo di attività = affine/integrativa Vedi insegnamento “Laboratorio di Metodologie trattamento dati ambientali”del medesimo Corso di Laurea. 08 CHIMICA ANALITICA DEGLI INQUINANTI (F63007) DOCENTE Nome e Cognome:Prof. Sandro Recchia E-mail: [email protected] UfficioVia Castelnuovo,7 Como CREDITI FORMATIVI Numero = 3 tipo di attività = affine ed integrativa OBIETTIVI Scopo del corso è di affrontare le problematiche connesse con l’analisi degli inquinanti in campo ambientale. Particolare attenzione viene quindi dedicata alle tematiche inerenti il campionamento, la stabilizzazione, il pretrattamento e la determinazione delle più comuni sostanze inquinanti. SINTESI DEL PROGRAMMA Parte introduttiva - considerazioni sulla definizione di inquinante; classificazione degli inquinanti; fenomeni di trasporto degli inquinanti; concetti di bioaccumulo e biomagnificazione; tecniche di campionamento e stabilizzazione. Richiami di chimica analitica - tecniche spettroscopiche UV-VIS molecolari e atomiche tecniche gascromatografiche; spettrometria di massa accoppiata con tecniche cromatografiche e con tecniche al plasma. 368 Analisi degli inquinanti - metodologie di purificazione e preconcentrazione dei campioni; metodologie per la determinazione di inquinanti organici; metodologie per la determinazione di inquinanti inorganici TESTI R.N. Reeve- “Environmental Analysis” -Wiley 09.CHIMICA DELL’AMBIENTE CON LABORATORIO (F63006) DOCENTI Nome e Cognome: Prof. Andrea Pozzi E-mail::[email protected] Ufficio::via Castelnuovo 7, Como, telefono 031-2386442 Pagina web:pagina del Docente nel sito http://w3.ateneo.uninsubria.it/elearning/ Nome e Cognome:Prof. Sandro Recchia E-mail: [email protected] Ufficio:Via Castelnuovo,7 Como Il corso è sulla piattaforma Blackboard OBIETTIVI Fornire allo studente una visione generale, basi teoriche e pratiche della chimica dell’ambiente, stimolando la capacità interpretativa degli studenti sui temi fondamentali e di attualità che coinvolgono l’ambiente Modulo A CREDITI FORMATIVI Numero = 6 tipo di attività = caratterizzante frontale SINTESI DEL PROGRAMMA Il corso frontale propone una panoramica introduttiva sulla genesi della terra e dell’atmosfera e delle correlazioni fra i principali comparti ambientali (biosfera, litosfera, idrosfera, atmosfera). Ogni argomento, elencato di seguito, sarà trattato introducendo inizialmente le caratteristiche principali fondamentali con un successivo approfondimento con esempi tratti dall’attualità e lezioni di tipo seminariale. Atmosfera, introduzione: composizione, caratteristiche, le principali regioni (stratosfera, troposfera), le reazioni (fotochimiche, radicaliche), cenni sull’impatto antropico: emissioni naturali ed antropiche, inquinanti primari e secondari, aerosol e particolato. Stratosfera: caratteristiche, descrizione qualitativa dello distribuzione dell’ozono, ciclo di Chapman. Stato stazionario (ozono): definizione, perturbazione dello stato stazionario, impatto antropico e decomposizione fotochimica dell’ozono, i CFC. Il “buco” dell’ozono: definizione e descrizione del fenomeno, aspetti chimico-fisici, perturbazione antropica e reattività. 369 Troposfera: formazione dello smog e fenomeni correlati, cenni di reattività troposferica, inventario delle sorgenti e delle emissioni. Schema della reattività chimica in troposfera: ossidanti fotochimici, ossidazione dei composti organici, principali attori della reattività troposferica. Piogge acide: reazioni ed effetti. Aerosols e particolato: reazioni ed effetti. Inquinanti secondari: sensibilità agli NOx, produzione di ozono troposferico, PAN, SOA, POP, inventario delle emissioni. Effetto serra: bilancio radiativo, emissione terrestre, esempio di “serra”, GWP. Idrosfera: proprietà chimico-fisiche dell’acqua, distribuzione delle specie chimiche, le acque naturali, ruolo dei carbonati, interazione con la litosfera, composti organici, complessazione, ioni metallici e metalli pesanti. Litosfera: proprietà chimico-fisiche dei suoli, componenti principali, metalli in traccia, contaminanti. Modulo B CREDITI FORMATIVI Numero = 3 tipo di attività = caratterizzante laboratorio SINTESI DEL PROGRAMMA Il corso di laboratorio tratta gli aspetti sperimentali dell’analisi chimica in campo ambientale, definendo le problematiche legate all’intera procedura analitica, dal campionamento alla determinazione finale. Nello specifico saranno determinati analiti di interesse ambientale (nutrienti, ioni inorganici, anioni, metalli tossici) durante le esperienze di laboratorio. Il modulo prevede la presentazione di una relazione sulle esperienze di laboratorio. Esame finale: il modulo A prevede uno scritto, mentre il modulo B un giudizio sulle relazioni di laboratorio consegnate: il voto finale sarà la media pesata dei voti assegnati nei due singoli moduli. È previsto un orale facoltativo. TESTI Libri di testo e consulatzione G.W.van Loon & S.J. DuffyEnvironmental chemistry: a global perspective Oxford University Press F.W. Fifield & P.J. Haines Environmental Analytical Chemistry Blackwell Science R.N. Reeve Environmental Analysis ACOL, John Wiley & Sons 10 ECOLOGIA DELLE ACQUE INTERNE (F63018) DOCENTE Nome e Cognome:Prof. Roberta Bettinetti E-mail: : [email protected] CREDITI FORMATIVI Numero = 3 tipo di attività = caratterizzante 370 OBIETTIVI Obiettivo principale del corso è quello di applicare i fondamentali principi ecologici già acquisiti nel corso di Ecologia generale e applicata per la comprensione degli aspetti funzionali degli ecosistemi acquatici. SINTESI DEL PROGRAMMA Il corso si propone di analizzare l'organizzazione e il funzionamento degli ecosistemi di acqua dolce. Dopo un’introduzione generale sull’importanza dell’acqua, del suo ciclo e della sua distribuzione sulla Terra vengono analizzate le principali caratteristiche chimico-fisiche e biologiche dei laghi e dei fiumi con particolare riferimento ai corpi d’acqua italiani. TESTI Bertoni R., 2006. Laghi e scienza. Introduzione alla limnologia. Aracne editrice Bettinetti R., Crosa G.,Galassi S., 2007. Ecologia delle acque interne. De Agostini Scuola editore Wetzel, R.G., 2001. Limnology: Lake and River Ecosystems. Elsevier Academic Press. Terza edizione. Articoli scientifici e divulgativi distribuiti a lezione 11 ECOTOSSICOLOGIA (F63019) DOCENTE Nome e Cognome:Prof. Antonio Di Guardo E-mail: [email protected] Ufficio: Via Castelnuovo 7 Como CREDITI FORMATIVI Numero = 3 tipo di attività = caratterizzante Vedi insegnamento “Ecotossicologia con laboratorio (Mod.A )”attivato presso il Corso di Laurea triennale in Scienze Ambientali. 12 GEOCHIMICA (F63029) DOCENTE Nome e Cognome: Prof.Luigina Vezzoli E-mail: [email protected] Ufficio:Via Lucini,3 Como CREDITI FORMATIVI Numero =4 tipo di attività = caratterizzante PROGRAMMA Introduzione: Definizione e scopi della geochimica. Abbondanza degli elementi. Concetti di base: Struttura e composizione interna della Terra. Elementi di cristallochimica. Cicli geochimici. Composizione geochimica del mantello terrestre. Composizione geochimica della crosta terrestre. 371 Ciclo geochimica magmatico: Il magma e i prodotti magmatici, classificazione e nomenclatura. Genesi ed evoluzione dei magmi. Elementi in traccia. Ambienti geodinamici e serie magmatiche: Magmi di dorsali oceaniche. Magmi intraplacca oceanica e continentale. Magmi orogenetici. Magmi a composizione geochimica particolare. Geochimica isotopica: Geochimica degli isotopi stabili. Geochimica degli isotopi radioattivi. Distribuzione generale degli elementi Metodi geochimici: Campionamento di matrici geochimiche. Metodi di analisi geochimica. Interpretazioni geochimiche. 13 GEOLOGIA STRUTTURALE APPLICATA (F63020) DOCENTE Nome e Cognome: Prof.Silvana Martin E-mail: [email protected] Ufficio:Via Lucini,3 Como CREDITI FORMATIVI Numero = 4 tipo di attività = affine ed integrativa PROGRAMMA Nel corso verranno introdotti i concetti di base della geologia strutturale ambientale utili per raggiungere una conoscenza del territorio e dei processi che modificano la superficie terrestre e l’interno della Terra. Generalità: Cenni sulla struttura della terra e sulla tettonica della placche; Assetto geotermico terrestre: i modi di trasferimento del calore, stress termici; effetti termici dell' erosione e della sedimentazione; Cenni sulla deformazione duttile: reologia dei materiali terrestri; deformazione dell'aggregato cristallino; relazioni tra proprietà cristalline e comportamento reologico; le strutture duttili (pieghe, miloniti); aspetti microscopici della deformazione duttile; cenni alla struttura duttile del mantello e relazione con l'assetto termico; Cenni sulla meccanica dei fluidi: idromeccanica delle sostanze naturali; cenni alla meccanica dei fluidiin condizioni di stress tangenziale; cenni sulla turbolenza; modelli di flusso (non newtoniano, etc.); flusso e temperatura; modelli plastici ideali; comportamento del ghiaccio; il flusso in un acquifero artesiano; il"rebound" post -glaciale; gli acquiferi termali . 14 GEOSITOLOGIA PER LA REALIZZAZIONE DI OPERE AD ALTO RISCHIO (F63024) DOCENTE Nome e Cognome: Prof.Leonello Serva CREDITI FORMATIVI Numero = 5 tipo di attività = affine ed integrativa PROGRAMMA Il corso si propone di fornire gli elementi essenziali per un’ottimale localizzazione e progettazione nel territorio delle cosiddette “opere ingegneristiche ad alto rischio” e/o “di 372 rilevante impatto ambientale”. Verranno, in particolare, descritti gli aspetti geologici, sismologici, idrologici ed idraulici di tale processo. Il nucleo del corso si basa su quanto è richiesto, in ambito internazionale, per i siti destinati ad impianti elettronucleari di potenza. Nonostante ben poche opere determinino un impatto ambientale e un rischio paragonabili a quelli relativi a un impianto elettronucleare di potenza, il percorso seguito per la localizzazione e progettazione di tali strutture è infatti paradigmatico e metodologicamente corretto anche per tutte le opere di cui in titolo. Un simile approccio permetterà di avere una visione completa delle attività da svolgere. Sarà poi cura del corso fornire tutti gli elementi necessari per selezionare il tipo di analisi sitologica più consono all'opera che si deve analizzare, ivi includendo il contesto fisico in cui essa ricade ed il suo costo. E' infatti evidente come il dettaglio (quantità, qualità e tipologia) delle informazioni da raccogliere debba essere strettamente collegato al livello di rischio e/o impatto ambientale dell'opera cui tale analisi viene applicata. Un grande complesso industriale che tratta sostanze altamente tossiche oppure, per alcuni aspetti, una diga, dovrebbe avere alle spalle un'analisi sitologica simile a quella richiesta in campo nucleare. Più in generale, si può dire che l'approccio deve essere simile per tutti quegli impianti (o agglomerato di impianti, tipico delle aree industriali) in cui una rottura (incidente) può provocare rischi molto rilevanti sia sull'uomo che sull'ambiente naturale. D’altronde, per impianti industriali assimilabili a un deposito di GPL, che pure richiedono uno specifico piano di emergenza, si lavora con dettaglio sicuramente minore. Ancora minore sarà il dettaglio richiesto per un ospedale, una scuola, un centro di comunicazione strategico, una autostrada/ferrovia (es. ponti e viadotti), un gasdotto o un oleodotto, e così via. E' importante sottolineare che l’analisi sitologica può essere espletata anche a posteriori, con l'opera già realizzata, poiché permette di definire le eventuali azioni da intraprendere per porre la stessa in condizioni di massima sicurezza. Il corso si svilupperà, quindi, fornendo dapprima alcuni concetti di base sul rischio derivante da fenomeni naturali, descrivendo poi come si applicano in sitologia gli elementi fondamentali di geologia, sismologia, idrologia ed idraulica, inseriti nell'appropriato contesto epistemologico, discutendo infine le metodologie disponibili per la soluzione dei problemi trattati. TESTI Dispense del Corso 15 IDROGEOLOGIA (F63025) DOCENTE Nome e Cognome: Prof.Fabio Brunamonte CREDITI FORMATIVI Numero = 5 tipo di attività = caratterizzante OBIETTIVI L’obiettivo del corso è quello di fornire gli elementi teorici di base per la valutazione delle caratteristiche idrogeologiche di una determinata area al fine di comprendere la dinamica delle acque di circolazione superficiali e profonde e la loro interazione e, in ultima analisi, di acquisire la capacità di gestire le principali problematiche idrogeologiche che vengono affrontate nell’ambito dell’attività professionale, tra cui i criteri per la ricerca e lo sfruttamento delle risorse idriche sotterranee nell’ottica di una loro corretta e razionale 373 gestione, la valutazione delle condizioni di rischio-geologico idraulico di una certa area e l’adozione di adeguate misure preventive e/o di mitigazione del rischio, la valutazione della vulnerabilità di un acquifero rispetto a sostanza inquinanti. Allo scopo il corso è suddiviso in due parti distinte. La prima è prettamente teorica e fornisce gli strumenti operativi necessari per l’impostazione della seconda parte del corso, nell’ambito della quale verranno tratte alcune problematiche idrogeologiche pratiche affrontate comunemente nell’ambito delle attività di gestione ambientale, con illustrazione di casi reali e applicazioni pratiche relative ad alcune realtà nel contesto territoriale nazionale. PROGRAMMA Parte teorica di base Il ciclo dell’acqua. Richiami sul processo di scorrimento superficiale: misura delle portate di un corso d’acqua e della velocità della corrente, valutazione della portata di piena, idrogramma unitario e idrogramma di piena di un corso d’acqua. Bacino idrografico e bacino idrogeologico. Il bilancio idrologico e idrogeologico: criteri per la valutazione e strumenti di misura degli apporti idrici di origine meteorica (P), dell’evapotraspirazione (ET), della temperatura (t), e del flusso idrico globale D (superficiale R + sotterraneo I). Proprietà idrogeologiche delle rocce: porosità, igroscopicità, capacità di ritenzione idrica, capacità di assorbimento, tipi e gradi di permeabilità. Valutazione delle caratteristiche della circolazione idrica sotterranea: determinazione delle caratteristiche geometriche e fisiche e dell’acquifero, tipi di acquiferi e falde, tipi di complessi idrogeologici, ripartizione delle acque nel sottosuolo, movimento dell’acqua nel sottosuolo, fenomeni di capillarità, percolazione. Determinazione delle isopieze, del gradiente piezometrico e dei campi piezometrici. Legge di Darcy. Determinazione della trasmissività T. Velocità apparente e reale. Sorgenti idriche: tipi, vulnerabilità, tempo di esaurimento (legge di Maillot). Criteri per la valutazione delle riserve e delle risorse di un acquifero: studio degli idrogrammi in regime non influenzato. Opere di captazione delle risorse idriche sotterranee mediante pozzi: tipologie, criteri di perforazione ed elementi costituitivi. Principali prove in foro per la caratterizzazione degli acquiferi: valutazione della portata di esercizio di un pozzo e modalità di funzionamento (formule di Dupuit e curva caratteristica del pozzo). Relazione tra pompaggio da un acquifero e abbassamento del livello piezometrico connesso (legge di Theis). Cenni sulla vulnerabilità degli acquiferi: sostanze inquinanti e fonti di inquinamento, principali indici di inquinamento, vulnerabilità delle falde idriche. Cartografia tematica idrogeologica: interpretazione ed esempi. Studio di alcune problematiche applicative Cenno sui fenomeni di subsidenza del terreno, e discussione degli effetti sull’area urbana di Como. Cenni sull’analisi della stabilità dei versanti, e discussione di casi di studio. Principali cause dei fenomeni alluvionali: eventi meteorologici e portate di piena, propagazione della piena nel bacino, analisi dell’idrogramma di piena, influenza dell’urbanizzazione, opere idrauliche per la difesa dai fenomeni di piena. Fenomeni di dissesto geologico-idraulici e debris flow: problematiche, tipologia e cinematismi dei fenomeni. Nuove approcci metodologici per lo studio dei fenomeni di debris flow: caratterizzazione fisica del bacino (geologico-geomorfologica, strutturale, idrogeologica, pedologico-forestale), caratterizzazione idrometeorologica (analisi statistica delle piogge e costruzione delle Linee Segnalatrici di Probabilità Pluviometrica LSPP e valutazione rischio meteorologico su basi statistiche), proprietà di assorbimento del terreno (cenni sul metodo CN-SCS), simulazione dell’idrogramma di piena e stima della portata di piena del corso d’acqua a frequenza assegnata, modellazione matematica distribuita dell’innesco dei dissesti gravitativi. Casi di studio. La “prevedibilità” degli eventi di dissesto geologico-idraulici nella gestione del rischio ad essi connesso. Interventi per la 374 mitigazione del rischio geologico-idraulico: criteri, interventi strutturali, interventi non strutturali, metodologie di ingegneria naturalistica. TESTI (testi reperibili in bibioteca o attraverso il docente) Irene Rischia, Dispense del Corso di Idrogeologia 2003-04, Università dell’Insubria. Pietro Celico – Prospezioni idrogeologiche (vol. 1 e 2), Liguori Ed., Napoli. Gilbert Castany – Idrogeologia, principi e metodi, Libreria Dario Flaccovio Ed., Palermo. 19 Giugno 1996: Alluvione in Versilia e Garfagnana: un caso di studio, A cura di Renzo Rosso e Leonello Serva, ANPA - ARPAT, 1998. 16 IGIENE INDUSTRIALE APPLICATA CON LABORATORIO (F63011) DOCENTI Nome e Cognome:Prof.Domenico Cavallo E-mail: [email protected]; Ufficio:Via Lucini,3 Nome e Cognome:Prof. Andrea Cattaneo E-mail: [email protected] Ufficio:Via Lucini,3 CREDITI FORMATIVI Numero = 9 tipo di attività = affine ed integrativa 17 LABORATORIO DI ECOTOSSICOLOGIA (F63012) DOCENTE Nome e Cognome:Prof. Antonio Di Guardo E-mail: [email protected] Ufficio: Via Castelnuovo 7 Como CREDITI FORMATIVI Numero = 3 tipo di attività = caratterizzante Vedi insegnamento “Ecotossicologia con laboratorio (Modulo B) attivato presso il Corso di Laurea triennale in Scienze ambientali. 18 LABORATORIO DI METODOLOGIE TRATTAMENTO DATI AMBIENTALI (F63034) DOCENTE Nome e Cognome: Prof. Andrea Pozzi E-mail::[email protected] Ufficio::via Castelnuovo 7, Como, telefono 031-2386442 Pagina web:pagina del Docente nel sito http://w3.ateneo.uninsubria.it/elearning/ CREDITI FORMATIVI 375 Numero = 3 tipo di attività = caratterizzante OBIETTIVI Fornire allo studenti alcuni strumenti per analizzare i dati ottenuti da analisi e osservazione sul campo, discriminando le variabili e i campioni secondo modalità oggettive, utilizzando fogli di calcolo commerciali. SINTESI DEL PROGRAMMA Ripasso di statistica: media, media, distribuzione dell’errore, deviazione standard, varianza. Analisi di una matrice di dati, valutazione della varianza e discriminazione degli eventuali outlier. Introduzione all’analisi visuale secondo l’analisi in componenti principali. Esempi ed esercitazioni TESTI Testo di consultazione Roberto Todeschini Introduzione alla chemiometria EdiSES ISBN 88 7959 146 0 19 LIMNOGEOLOGIA (F63016) DOCENTE Nome e Cognome: Prof.Luigina Vezzoli E-mail:[email protected] Ufficio:Via Lucini,3 Como CREDITI FORMATIVI Numero = 6 tipo di attività = affine ed integrativa PROGRAMMA Introduzione: Definizioni. Problematiche di studio. Applicazioni. Sedimentazione lacustre:Sedimenti lacustri: metodi di studio litostratigrafici, descrizione e classificazione.Caratteristiche tessiturali e composizionali.Processi deposizionali.Ambienti deposizionali. Sistemi deposizionali lacustri: Sistema di delta: definizioni, processi deposizionali, geometrie dei sedimenti, geomorfologia. Sistema litorale: ambienti, tipi di sedimenti, geomorfologia, livelli del bacino lacustre. Analisi di bacino: Laghi tettonici: tipi e caratteristiche, analisi di facies, esempi. Laghi vulcanici: tipi e caratteristiche, analisi di facies, esempi.Laghi glaciali: tipi e caratteristiche, analisi di facies, esempi.Laghi salini: : tipi e caratteristiche, analisi di facies, esempi . Tecniche di analisi di bacino:Metodologie di Carotaggio.Metodologie Geofisiche.Indagini geomorfologiche e batimetriche. Metodi di analisi in laboratorio: Sedimentologia e Litostratigrafia.Petrofisica.Geocronologia.Mineralogia.Chimica e Chimica isotopica.Paleontologia. Ambiente Fisico dei laghi:Idrologia.Penetrazione della luce.Ciclo termico.Movimenti della massa d’acqua. Ambiente Chimico dei laghi: Ciclo dell’ossigeno.Soluti e particolato.Salinità 20 MICROBIOLOGIA AMBIENTALE CON LABORATORIO (F63030) 376 DOCENTE Nome e Cognome:Prof.Elisabetta Zanardini E-mail:[email protected] Ufficio:Via Lucini,3 CREDITI FORMATIVI Numero = 6 tipo di attività = caratterizzante PROGRAMMA Significato, origine, sviluppo della microbiologia ambientale Cenni di ecologia microbica: Microrganismi ed ecosistemi. Macro e microambienti. Gerarchia ecologica: popolazioni, gilde e comunità microbiche. Dispersione, colonizzazioni e successione ecologiche. Analisi di comunità microbiche con metodi colturali e molecolari. Il DNA ribosomale e la filogenesi microbica. Interazioni tra microrganismi:Interazioni microrganismo-microrganismo. Interazioni benefiche microrganismo-pianta. Habitat microbici: Ambienti acquatici e terrestri. Gli ambienti estremi. Adattamenti molecolari alle condizioni estreme. Cenni di aerobiologia: metodologie di campionamento passivo ed attivo. Microrganismi e biotrasformazioni Ruolo dei microrganismi nei principali cicli biogeochimici. Microrganismi e ambiente: Degradazione inquinanti: mineralizzazione e cometabolismo. I principali enzimi degradativi. Biodegradazione di composti xenobiotici. Bioremediation: biostimulation e bioagmentation. La biolisciviazione di metalli. Trattamento delle acque reflue e dei liquami. La depurazione delle acque. Discariche e compostaggio. Cenni di microbiologia industriale: Microrganismi e prodotti industriali. Biocatalisi: crescita e formazione del prodotto. Fermentazione su larga scala: scale up del processo fermentativo. Microrganismi e beni culturali: Biodeterioramento dei beni culturali. Interazioni tra microrganismi ed inquinanti atmosferici nell’alterazione di manufatti artistici lapidei. Biotecnologie applicate alla conservazione delle opere d’arte. Utilizzo di microrganismi per la rimozione di particolari alterazioni dei manufatti lapidei. TESTI Testi consigliati Perry, Staley, Lory Microbiologia. Vol. 1, 2. Ed. Zanichelli. 2004. Madigan, Martinko, Parker, Brock Biologia dei microrganismi. Vol. 1, 2. Ed. Casa Editrice Ambrosiana. 2003. Atlas & Bartha Microbial Ecology: Fundamentals and Applications, Ed. Cummings. 1998. Smith Biotecnologie, Ed. Zanichelli 1998. 21 MICROBIOLOGIA APPLICATA CON LABORATORIO (F63031) DOCENTE Nome e Cognome:Prof.Elisabetta Zanardini E-mail:[email protected] Ufficio:Via Lucini,3 377 CREDITI FORMATIVI Numero = 5 tipo di attività = caratterizzante Vedi insegnamento “Microbiologia ambientale con laboratorio “del medesimo corso di Laurea. 22 TECNOLOGIA PER LA DEPURAZIONE DELLE ACQUE (F63002) DOCENTE Nome e Cognome:Prof. Giulia Bollini E-mail: giulia.bollini @libero.it Ufficio:Via Lucini,3 Como Tel. 031 263563 CREDITI FORMATIVI Numero = 2 tipo di attività = caratterizzante OBIETTIVI Obiettivo del corso è fornire un inquadramento generale sulle problematiche legate all’inquinamento delle acque e sui metodi chimico-fisici-biologici, e relative tecnologie impiantistiche, adottati per effettuare la depurazione delle stesse. SINTESI DEL PROGRAMMA Acque naturali – Le normative europee e nazionali per la tutela e il controllo delle acque naturali. Processi di autodepurazione. Limiti di accettabilità di inquinanti negli scarichi. Acque reflue urbane – Analisi dei parametri che caratterizzano l’inquinamento delle acque reflue urbane. Impianti di depurazione, principali tecnologie. Fanghi da depurazione acque – Tecnologie di trattamento dei fanghi da depurazione biologica. Tecnologie di trattamento dei fanghi da depurazione chimico-fisica. Smaltimento e/o recupero. Acque potabili – Caratteristiche chimico-fisiche di potabilità delle acque. Trattamenti di potabilizzazione. TESTI Dispense fornite dal docente da richiedere via e-mail 23 TECNOLOGIE PER LO SMALTIMENTO DEI RIFIUTI (F63003) DOCENTE Nome e Cognome:Prof. Giulia Bollini E-mail: giulia.bollini @libero.it Ufficio:Via Lucini,3 Como Tel. 031 326563 CREDITI FORMATIVI Numero = 4 tipo di attività = caratterizzante 378 OBIETTIVI Obiettivo del corso è fornire una panoramica generale dei più importanti metodi chimicofisici-biologici e delle relative tecnologie impiantistiche idonei ad effettuare il recupero e lo smaltimento dei rifiuti urbani e dei rifiuti speciali. SINTESI DEL PROGRAMMA La gestione dei rifiuti - Il Decreto Legislativo n. 152/06 Parte Quarta (ex. D.Lgs. 22/97). Il recupero e i Consorzi Obbligatori. Il sistema integrato per la gestione dei rifiuti urbani Tecnologie di smaltimento - La discarica controllata – Scelta del sito, realizzazione e gestione, recupero finale. Pretrattamento dei rifiuti prima del conferimento a discarica (inertizzazione). - Il trattamento termico dei rifiuti – L’incenerimento, la gassificazione. Recupero di energia. Controllo delle emissioni in atmosfera. Tecnologie di recupero - Impianti di selezione e recupero – Tecnologie per il recupero dei materiali (carta, vetro, plastica) - Impianti di compostaggio. Gestione di categorie particolari di rifiuti Rifiuti sanitari. Accumulatori. Oli esausti. Bonifica dei siti contaminati. Discariche incontrollate. Metodologie di bonifica. TESTI Dispense fornite dal docente da richiedere via e-mail 24 TELERILEVAMENTO E FOTOINTERPRETAZIONE (F63022) DOCENTE Nome e Cognome: Prof.Alessandro Michetti E-mail: [email protected] Ufficio:Via Lucini,3 Como CREDITI FORMATIVI Numero = 5 tipo di attività = caratterizzante PROGRAMMA Il corso fornisce le nozioni essenziali sulle principali metodologie di telerilevamento, e sulle loro applicazioni nel campo dell’analisi dell’ambiente fisico, concentrando l’interesse sugli aspetti geologici. Particolare attenzione verrà dedicata alle tecniche di interpretazione aerofotografica per la caratterizzazione dei processi morfogenetici e la ricostruzione dell’evoluzione recente del paesaggio. Il corso prevede esercitazioni di aerofotointerpretazione con l’uso dello stereoscopio e la costruzione di carte geomorfologiche. TESTI G.B. Castiglioni, Geomorfologia, Utet. Marino C.M. e Tibaldi A., 1995. Elementi di Fotointerpretazione e Telerilevamento per le 379 Scienze Geologiche ed Ambientali. Progetti Editrice, Milano, 170 pp. Testi di consultazione Accordi B., Lupia Palmieri E., Parotto M., Il Globo Terrestre e la sua evoluzione, Zanichelli. Strahler A.N., Geografia Fisica, Piccin. 25 VULCANOLOGIA AMBIENTALE (F63013) DOCENTE Nome e Cognome: Prof.Luigina Vezzoli E-mail: [email protected] Ufficio:Via Lucini,3 Como CREDITI FORMATIVI Numero = 4 tipo di attività = caratterizzante PROGRAMMA Introduzione vulcanica effusiva ed Attività vulcanica e Prodotti vulcanici: Attività esplosiva.Caratteristiche e nomenclatura dei prodotti magmatici.Caratteristiche e classificazioni dei prodotti vulcanoclastici.Gli edifici vulcanici. Tipi di eventi vulcanici e Pericolosità vulcanica: Colate di lava e duomi lavici. Ricaduta piroclastica e proiezioni balistiche. Flussi piroclastici. Collassi calderici e strutturali. Lahar e flussi gravitativi. Gas vulcanici. Onde d’urto in atmosfera. Terremoti vulcanici. Tsunami. Zonazione di pericolosità vulcanica e Predizione a lungo termine: Identificazione dei vulcani ad alto rischio. Valutazione della pericolosità vulcanica basata sulla ricostruzione della storia eruttiva: Record storico delle eruzioni;Record geologico delle eruzioni. Mappe di zonazione di pericolosità vulcanica: Zonazione di pericolosità vulcanica relativa a vari tipi di eventi;Mappe di zonazione di pericolosità regionali; Mappe di pericolosità di siti specifici. Monitoraggio vulcanico e Predizione a corto termine:Monitoraggio per osservazione visiva.Monitoraggio sismico. Monitoraggio delle deformazioni del suolo.Monitoraggio geochimico dei fluidi.Monitoraggio geochimico-petrografico dei prodotti. Esempi di casi di studio su eruzioni recenti:Il vulcanismo italiano.M. Etna.Stromboli. Interazione dell’attività vulcanica con l’ambiente ed l’attività umana:Attività vulcanica e clima.Archeologia e vulcanologia.Gestione delle emergenze di pericolosità vulcanica.Vulcanologia e geologica medica. 26 ZOOGEOGRAFIA DOCENTE Nome e Cognome: Prof.Adriano Martinoli E-mail: [email protected] Curriculum A:Qualità dell’ambiente e rischio chimico (F63005) CREDITI FORMATIVI Numero = 6 tipo di attività = caratterizzante 380 Curriculum B:Dinamiche del territorio e rischi naurali (F63027) CREDITI FORMATIVI Numero = 5 tipo di attività = caratterizzante PROGRAMMA Il corso ha lo scopo di fornire agli studenti una conoscenza di base della Zoogeografia, con particolare riguardo agli aspetti metodologici impiegati in tale disciplina, trattando quindi le origini storiche, le definizioni ed i campi di indagine e le relative finalità. Verrà effettuata anche un’analisi della storia e del ruolo della Zoogeografia nella moderna biologia evoluzionistica. La prima parte del corso introduce i concetti fondamentali sui quali si basa la Zoogeografia: l'evoluzione biologica nel contesto spazio-temporale, il concetto di specie e sua definizione, l’isolamento riproduttivo, modelli di speciazione, principi di analisi filogenetica, fondamenti di ecologia geografica; comunità biotiche ed ecosistemi, cenni di cladistica (monophylum, adelphotaxa, cladogrammi, apomorfie, plesiomorfie), ere geologiche ed evoluzione, la teoria della deriva dei continenti ed il suo effetto sulla Zoogeografia moderna. Verranno inoltre analizzati il concetto, l’analisi e la definizione di areale e trattate le moderne tecniche di analisi e di sintesi dei dati biogeografici. La seconda parte del corso prenderà in considerazione gli aspetti legati alla zoogeografia sistematica e all’ecobiogeografia. Verranno trattati poi nello specifico la zoogeografia del Mar Mediterraneo, i modelli di distribuzione dei principali gruppi di Vertebrati e la loro interpretazione, l’origine della fauna italiana. Verrà, infine, trattato l’argomento della biogeografia umana, analizzando i principali eventi dai progenitori dei primi ominidi al genere Homo. TESTI Zunino M. e A. Zullini, 1995. Biogeografia. La dimensione spaziale dell’evoluzione. Casa Editrice Ambrosiana, Milano. Bedulli D., 1993. Appunti di Biogeografia. Editrice Studium Parmense, Parma. Dispense distribuite nel corso delle lezioni e on-line. Testi consigliati per approfondimenti Colbert E. H., 1979. Animali e continenti alla deriva. Arnoldo Mondadori Ed. Cox C. B. e P .D. Moore, 1993. Biogeography. An ecological and evolutionary approach. Blackwell Scientific Publications. Crosby A. W., 1986. Imperialismo ecologico. L’espansione biologica dell’Europa 900-1900. Ed. Laterza. Johanson D., Edey M., 1981. Lucy. Le origini dell’umanità. Arnoldo Mondadori Ed. Mac Arthur R.H. e Wilson E.O., 1967. The theory of Island Biogeography. Princeton University Press, Princeton. 381 CORSO DI LAUREA SPECIALISTICA IN SCIENZE AMBIENTALI ELENCO DEI DOCENTI IN ORDINE ALFABETICO Docente Numero programma Bettinetti Roberta Bollini Giulia 01,04,10 22,23 Brunamonte Fabio 15 Cattaneo Andrea 16 Cavallo Domenico 16 Chiatante Donato 05 Di Guardo Antonio 11,17 Di Iorio Antonino 01 Manini Stefano 06 Martin Silvana 02,03,13 Martinoli Adriano 26 Michetti Alessandro 24 Pozzi Andrea Recchia Sandro 07,09,18 08,09 Serva Leonello 14 Vezzoli Luigina 12,19,25 Zanardini Elisabetta 382 20,21 UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DELL’INSUBRIA Facoltà di Scienze matematiche, fisiche e naturali – Como Corso di Laurea Specialistica in Chimica industriale Sede del corso: Como MANIFESTO DEGLI STUDI ANNO ACCADEMICO 2007/2008 Denominazione del Corso di Laurea Codice Corso Classe di appartenenza no Tipologia del Corso di Studi Durata del C.D.S. Annualità attivate Titolo rilasciato CFU totali da acquisire Presidente del Consiglio di Coordinamento Didattico Chimica industriale F65 81/S – Lauree Specialistiche in Scienze e Tecnologie della Chimica industriale Laurea di II Livello 2 anni 1o 2 o anno Dottore Magistrale 120 (300) Prof.Gaetano Zecchi Presentazione del corso Presso la Facoltà di Scienze MM.FF.NN. della sede di Como dell’Università dell’Insubria è attivato il Corso di Laurea Specialistica in Chimica Industriale, di durata biennale, afferente alla classe delle lauree specialistiche n° 81/S (Scienze e Tecnologie della Chimica industriale). Obiettivi formativi ed ambiti occupazionali Il corso di studio è finalizzato alla formazione di chimici capaci di svolgere attività di sviluppo dell’innovazione scientifico-tecnologica in ambito chimico nonché di gestione delle tecnologie industriali chimiche. Tali professionisti potranno operare nei comparti della ricerca, dello sviluppo, della produzione e della gestione dell’industria chimica, con un grado di autonomia e di responsabilità consono ad una laurea di secondo livello. Ai possessori della Laurea Specialistica in Chimica industriale è aperto l’accesso, previo superamento dell’apposito esame di stato, alla Sezione A dell’Albo professionale dei Chimici. Accesso al corso L’accesso al corso presuppone il possesso di un diploma di laurea di primo livello nell’ambito della classe n° 21 (Scienze e Tecnologie Chimiche) o di un titolo di studio universitario equipollente. Il riconoscimento dei pregressi 180 crediti formativi è integrale se conseguiti nell’ambito della laurea di primo livello in Chimica industriale gestionale e tessile di questa Università. L’accesso al corso da parte di coloro che hanno conseguito una diversa laurea di primo livello della classe n° 21 (presso questo od altri Atenei) può comportare eventuali debiti formativi alla luce dell’ordinamento didattico sotto riportato. 383 Ordinamento didattico Il conseguimento del diploma di Laurea Specialistica comporta l’acquisizione di 300 crediti formativi così suddivisi per tipologia e per settori scientifico-disciplinari (in parentesi viene indicato il numero di CFU già acquisiti con la Laurea di primo livello in Chimica industriale gestionale e tessile di questa Università). A - Di base A1 - Discipline chimiche (Settori CHIM/01, CHIM/02, CHIM/03, CHIM/06): 16 CFU (9 CHIM/03) A2 - Discipline matematiche, fisiche, informatiche (Settori FIS/01, FIS/03, INF/01, INGINF/05, MAT/01, MAT/02, MAT/03, MAT/04, MAT/05, MAT/06, MAT/07, MAT/08, MAT/09): 21 CFU (8 MAT/05, 8 FIS/01, 5 INF/01) B – Caratterizzanti Discipline chimiche industriali (Settori CHIM/01, CHIM/02, CHIM/03, CHIM/04, CHIM/05, CHIM/06, CHIM/11, ING-IND/21, ING-IND/23, ING-IND/25, ING-IND/26): 109 CFU (14 CHIM/01, 14 CHIM/02, 5 CHIM/03, 10 CHIM/05, 14 CHIM/06) C - Affini/integrative C1 - Culture di contesto (Settori SECS-P/01, SECS-P/06, SECS-P/07, SECS-P/08, SECSP/13): 19 CFU (7 SECS-P/01, 2 SECS-P/13) C2 - Formazione interdisciplinare (Settori BIO/10, CHIM/12, MED/44, IUS/04): 16 CFU (8 MED/44, 2 BIO/10, 2 IUS/04) 31 CFU (31) D - A scelta dello studente E - Tesi sperimentale e prova finale 42 CFU (0) F - Conoscenze linguistiche, abilità informatiche e relazionali, tirocini, altro 46 CFU (41) Le attività didattiche del biennio specialistico corrispondono all’acquisizione di 120 crediti e, per quanto concerne la tipologia ed i settori scientifico-disciplinari, risultano così suddivise. A - Di Base Settore CHIM/01 B - Caratterizzanti Settore CHIM/01 Settore CHIM/02 Settore CHIM/03 Settore CHIM/04 Settore CHIM/06 Settore ING-IND/23 C - Affini/integrative C1- Settore SECS-P/08 Settore SECS-P/13 C2- Settore CHIM/12 E - Tesi sperimentale e prova finale F - Conoscenze linguistiche, abilità informatiche e relazionali, tirocini, altro Articolazione del corso 384 7 CFU 7 CFU 3 CFU 10 CFU 21 CFU 3 CFU 8 CFU 6 CFU 4 CFU 4 CFU 42 CFU 5 CFU Le attività didattiche del biennio specialistico, ripartite tra i due anni di corso, sono le seguenti. Insegnamento Primo anno – primo semestre Chemiometria Chimica organica industriale Chimica analitica strumentale Nanomateriali Sistemi di gestione della qualità Primo anno – secondo semestre Laboratorio di analisi strumentale Economia e gestione delle imprese Laboratorio di chimica organica industriale Chimica inorganica Metodi fisici in chimica organica ( I modulo) Chimica dei composti di coordinazione ( I modulo) Chimica fisica industriale Secondo anno Chimica dei processi biotecnologici Trattamento dei rifiuti e riciclo dei materiali Chimica fisica dei sistemi dispersi Chimica fisica degli stati condensati Conoscenze linguistiche, abilità informatiche e relazionali, tirocini , altro TESI Settore CFU Tipologia CHIM/01 CHIM/04 CHIM/01 CHIM/02 SECS-P/13 3 5 7 3 4 B B A B C1 CHIM/01 SECS-P/08 CHIM/04 CHIM/03 CHIM/06 CHIM/03 4 6 5 7 3 3 B C1 B B B B CHIM/04 5 B CHIM/04 CHIM/12 ING-IND/23 ING-IND/23 6 4 4 4 5 B C2 B B F 42 E Crediti formativi Nel rispetto di quanto stabilito dai decreti ministeriali istitutivi delle classi di laurea specialistica, il criterio per la corrispondenza tra CFU e attività didattica assistita è il seguente: 1 CFU corrisponde indicativamente a 8 ore di lezione ex cathedra oppure a 12 ore di esercitazioni in aula o in laboratorio. Frequenza La frequenza è obbligatoria per le esercitazioni pratiche. Esami L’acquisizione dei crediti relativi a ciascun insegnamento diviene operante col superamento dell’esame, il quale si traduce di norma in una votazione espressa in trentesimi. Piani di studio individuali Lo studente deve presentare, entro i termini stabiliti dalla Segreteria Studenti, il piano di studi personale con l’indicazione delle attività opzionali prescelte. Gli studenti che durante il corso di laurea triennale hanno sostenuto, come opzionali, uno o più esami ora fondamentali per la laurea specialistica devono sostituire tali esami con altri a loro scelta che siano di area 385 chimica e complessivamente equivalenti come numero di crediti. Non possono essere sostenuti esami di insegnamenti non ancora inseriti nel piano di studio. Tesi di laurea Per la preparazione della tesi di laurea lo studente deve svolgere attività di ricerca, per un periodo di almeno otto mesi a tempo pieno, presso un laboratorio chimico dell’Università dell’Insubria oppure di un Ente pubblico o privato convenzionato con l’Università dell’Insubria. Lo studente può iniziare il lavoro di tesi, previa autorizzazione del CCD al cui Presidente va presentata la domanda di tesi, in ogni momento dell’anno accademico ma non prima dell’inizio del secondo semestre del primo anno. Prova finale L’esame finale per il conseguimento del titolo consiste nella presentazione e discussione di un elaborato scritto relativo al lavoro di tesi. Calendario degli insegnamenti e degli esami Per l’inizio ed il termine dei corsi, per gli appelli degli esami di profitto e per le sedute degli esami di laurea rivolgersi alla Segreteria Didattica. Varese, 13 giugno 2007 I IL DIRETTORE AMMINISTRATIVO (Dott.Marino Balzani) 386 IL PRESIDE DI FACOLTA’ (Prof. Aldo Gamba) IL RETTORE (Prof. Renzo Dionigi) PROGRAMMA DEGLI INSEGNAMENTI 01.CHEMIOMETRIA (F65001) DOCENTE Nome e Cognome: Barbara Giussani E-mail: [email protected] Ufficio: +039 031 2386424 CREDITI FORMATIVI Numero = 3 tipo di attività = caratterizzante OBIETTIVI Il corso si propone di presentare le principali tecniche statistiche di analisi multivariata dei dati. L’obiettivo del corso è quello di fornire le basi per poter utilizzare metodi di analisi esplorativa e costruire modelli predittivi. Il corso è strutturato in lezioni teoriche ed esercitazioni pratiche al computer a frequenza obbligatoria. SINTESI DEL PROGRAMMA Introduzione alla chemiometria Principi dei metodi di proiezione Raccolta dei dati e preparazione dei dati Tecniche di raggruppamento Tecniche di classificazione Metodi di regressione Cenni di disegno sperimentale TESTI “Chemometrics : a practical guide” , Kenneth R. Beebe, Randy J. Pell, Mary Beth Seasholtz “Introduzione alla Chemiometria: strategie, metodi e algoritmi per l’analisi e il modellamento di dati chimici, farmacologici e ambientali”, Roberto Todeschini 02 CHIMICA ANALITICA STRUMENTALE (F65003) DOCENTE Nome e Cognome: Prof. Carlo Dossi E-mail: [email protected] Ufficio:Via Castelnuovo,7 Como Tel ufficio : 031-2386235 Pagina WEB: Home Page personale su www.uninsubria.it CREDITI FORMATIVI Numero = 7 tipo di attività = di base Vedi insegnamento omonimo attivato presso il corso di Laurea triennale in Chimica e Chimica industriale. 387 03 CHIMICA DEI COMPOSTI DI COORDINAZIONE (I modulo)(F65012) DOCENTE Nome e Cognome:Prof. G.Attilio Ardizzoia E-mail:[email protected] Ufficio: studio -2/001 2 Via Castelnuovo,7 CREDITI FORMATIVI Numero = 3 tipo di attività = caratterizzante Vedi insegnamento omonimo attivato presso il Corso di Laurea specialistica in Scienze chimiche. 04. CHIMICA DEI PROCESSI BIOTECNOLOGICI (F65014) DOCENTE Nome e Cognome: :Prof.Romeo Ciabatti CREDITI FORMATIVI Numero = 6 tipo di attività = caratterizzante PROGRAMMA Prima parte. Reazioni enzimatiche e/o processi fermentativi nella sintesi chimica industriale (ad esempio amminoacidi, proteine, derivati di zuccheri, additivi alimentari, vitamine, steroidi, antibiotici, ecc.). Separazione di prodotti ottenuti con le biotecnologie; trattamento dei residui delle separazioni biotecnologiche. Processi biodegradativi. Seconda parte. Impianti industriali delle biotecnologie. Nozioni di carattere economico su prodotti e impianti biotecnologici. Sviluppi futuri delle biotecnologie industriali. 05. CHIMICA FISICA DEI SISTEMI DISPERSI (F65010) I Modulo DOCENTE Nome e Cognome: Prof.Giorgina Corongiu E-mail: [email protected] Ufficio:Via Lucini,3 Como CREDITI FORMATIVI Numero = 4 tipo di attività = caratterizzante II Modulo CREDITI FORMATIVI Numero = 2 tipo di attività = caratterizzante 388 PROGRAMMA (I e II modulo) Colloidi: generalità, esempi, metodi di produzione. - Interfacce liquido solido. Teorie delle energie superficiali e interfacciali. Tecniche per la misura delle tensioni superficiali - Tensioattivi: proprietà delle soluzioni acquose, concentrazione micellare critica. Struttura delle micelle. Attività superficiale in mezzi non polari. - Cariche elettriche in acqua. Teoria di Gouy-Chapman del doppio strato elettrico. Potenziale elettrostatico. Teoria di Stern. Effetti elettrocinetici. Misura del potenziale zeta. - Forze attrattive tra particelle. Forze Repulsive. Teorie della stabilità. Velocità di coagulazione. Fattore di stabilità. Concentrazione critica di coagulazione. Depletion e bridging flocculation. - Emulsioni dirette e inverse. Scala HLB degli emulsionanti. Misure sperimentali di stabilità. Micro e miniemulsioni. Ostwald ripening e stabilizzazione osmotica. - Schiume. Leggi di plateau. Equazione di stato. Stabilità. - Proprietà ottiche delle dispersioni. Teorie di Rayleigh e di Mie. - Distribuzioni granulometriche. Tecniche di misura delle granulometrie. - Reologia delle dispersioni: viscosità, sforzo, deformazione. Comportamento elastico e viscoso. Zona lineare. Fluidi newtoniani e non-newtoniani. Diagrammi caratteristici: pseudoplasticità e tissotropia. Equazioni di Einstein, Quemada, Krieger-Dougherty. Effetto della distribuzione granulometrica e dei meccanismi di stabilizzazione. - Polimerizzazione in emulsione: generalità. Modello di Harkins. Nucleazione micellare ed omogenea. 06.CHIMICA FISICA DEGLI STATI CONDENSATI (F65020) DOCENTE Nome e Cognome: Prof Ettore Fois E-mail: [email protected] Ufficio: Via Lucini 3 (IV piano) Pagina WEB: www.dsca.uninsubria/~efois CREDITI FORMATIVI Numero =4 tipo di attività = caratterizzante OBIETTIVI Scopo del corso e' quello di introdurre lo studente alle proprieta' chimico-fisiche dei sistemi in fase condensata a partire dalla loro descrizione microscopica. SINTESI DEL PROGRAMMA Introduzione alle fasi condensate della materia. Relazione fra lagame chimico e proprieta' macroscopiche. Cristalli, vetri e ceramiche e loro proprieta'. Sistemi conduttori, semiconduttori superconduttori ed isolanti. Superfici e sistemi a bassa dimensionalita'.Applicazioni e nuove tecnologie. TESTI Testi Consigliati 389 Il testo base e'Atkins' Physical ChemistryP. Atkins e J DePaula (OUP) Per argomenti specifici saranno fornite allo studente le opportune monografie. 07 CHIMICA INORGANICA (F65006) DOCENTE Nome e Cognome: Prof.Norberto Masciocchi E-mail: [email protected] Ufficio:Via Valleggio,11 terzo piano Como CREDITI FORMATIVI Numero = 7 tipo di attività = caratterizzante Vedi insegnamento omonimo attivato presso il corso di Laurea triennale in Chimica e Chimica industriale. 08.CHIMICA ORGANICA INDUSTRIALE (F65019) DOCENTE Nome e Cognome:Prof.Gaetano Zecchi E-mail: [email protected] Ufficio:Via Castelnuovo,7 Como CREDITI FORMATIVI Numero = 5 tipo di attività = caratterizzante Vedi insegnamento omonimo attivato presso il corso di Laurea triennale in Chimica e Chimica industriale. 09.ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE (F65004) CREDITI FORMATIVI Numero = 6 tipo di attività = affine ed integrativa PROGRAMMA I contenuti del Corso sono sinteticamente i seguenti: 1. L’economia aziendale: posizioni dottrinali e rapporti con altre discipline. 2. L’azienda: caratteristiche, tipologie. 3. Soggetto economico e soggetto giuridico; i rapporti con terze economie e le strategie di comunicazione. 4. L’analisi degli investimenti. 5. La struttura finanziaria. 6. L’analisi della redditività. 7. L’analisi del rischio aziendale. 8. Le strutture organizzative. 9. I sistemi informativi (strumenti contabili e bilancio). 10. La dimensione e la crescita dell’impresa. 11. Gli aggregati di imprese. 390 Bibliografia Il Corso viene svolto, per questo anno accademico, con riferimento ai seguenti testi: - G. AIROLDI – G. BRUNETTI – V. CODA, Corso di Economia aziendale, Il Mulino, Bologna. - M. CONFALONIERI, Lo sviluppo e la dimensione dell’impresa, Giappichelli, Torino, 1998. Eventuali modifiche ed integrazioni ai libri di testo-base verranno comunicate all’inizio del Corso. Per coloro che volessero approfondire lo studio dell’economia aziendale si fornisce di seguito un elenco indicativo di alcuni testi di consultazione: - P. ONIDA, Economia d’azienda, UTET, Torino, 1965. - G. MAZZA, Problemi di assiologia aziendale, Giuffrè, Milano, 1981, 2° ed. - M. CATTANEO, Economia delle aziende di produzione, Etas Libri, Milano, 1983. - G. FERRERO, Impresa e Management, Giuffrè, Milano, 1980. - Masini, Lavoro e risparmio, UTET, Torino, 1978. - H.I. ANSOFF, Implanting, Strategic Management, Prentice Hall, 1984 (trad. it. Organizzazione innovativa, IPSOA, 1987). - A.C. HAX-N.S. MAJLUF, Strategic e Management, Prentice Hall, 1984 (trad. it. Direzione strategica, IPSOA, 1987). - R. NORMANN, Management for Growth, John Wiley and Sons, 1977 (trad. it. Le condizioni di sviluppo dell’impresa, Etas Libri, Milano, 1979). 10.LABORATORIO DI ANALISI STRUMENTALE (F65005) DOCENTE Nome e Cognome:Prof. Sandro Recchia E-mail: [email protected] Ufficio:Via Castelnuovo,7 Como CREDITI FORMATIVI Numero = 4 tipo di attività = caratterizzante OBIETTIVI Scopo del corso è quello di fornire allo studente la possibilità di confrontarsi con i moderni metodi strumentali su determinazioni di una certa rilevanza in campo analitico. Nelle esperienze di laboratorio gli studenti avranno modo di utilizzare strumentazioni già descritte, da un punto di vista teorico, nei precedenti insegnamenti. SINTESI DEL PROGRAMMA Il laboratorio verrà affrontato proponendo le seguenti esperienze: - Analisi in campo di acque lacustri (strumentazione portatile) - Determinazione di pesticidi organoclorurati (SPE/GC-ECD) - Determinazione della composizione acidica di oli edibili (GC-TCD) - Determinazione degli oli minerali in acque naturali (FTIR) - Determinazione del ferro nei sedimenti (ETAAS) - Determinazione di metalli nei sedimenti (ICP-MS) - Determinazione del radon in ambienti domestici. 391 11. LABORATORIO DI CHIMICA ORGANICA INDUSTRIALE (F65007) DOCENTE Nome e Cognome:Prof.Gaetano Zecchi E-mail: [email protected] Ufficio:Via Castelnuovo,7 Como CREDITI FORMATIVI Numero =5 tipo di attività = caratterizzante PROGRAMMA - Esercitazioni pratiche di laboratorio riguardanti sintesi e caratterizzazione di composti organici. - Esercitazioni pratiche di laboratorio riguardanti sintesi e caratterizzazione di polimeri. - Visite a laboratori di ricerca, sviluppo, formulazione e analisi di industrie chimiche del territorio. 12 METODI FISICI IN CHIMICA ORGANICA (I modulo) (F65013) DOCENTE Nome e Cognome: Prof.Umberto Piarulli E-mail: [email protected] Ufficio: Via Castelnuovo,7 Como CREDITI FORMATIVI Numero = 3 tipo di attività = caratterizzante Vedi insegnamento omonimo attivato presso il corso di Laurea specialistica in Scienze chimiche. 13.NANOMATERIALI (F65002) DOCENTE Nome e Cognome: Prof.Gloria Tabacchi E-mail: [email protected] Ufficio: Via Lucini 3 Como Pagina WEB: http://www.uninsubria.it/en/research/chemenviro/cv_Tabacchi.htm CREDITI FORMATIVI Numero = 3 tipo di attività = caratterizzante OBIETTIVI Questo corso si propone di fornire allo studente una introduzione di carattere generale ai materiali nanostrutturati. SINTESI DEL PROGRAMMA 392 Lo sviluppo di nuove avanzate tecniche di sintesi, che potremmo chiamare "ingegneria molecolare", rende possibile l'ottenimento di strutture a bassa dimensionalita' (ad es. film sottili, nano-fili, nanoparticelle o nanoclusters) o di "sistemi supramolecolari" le cui proprieta' chimico-fisiche sono diverse sia da quelle delle molecole che da quelle dei materiali allo stato solido e li rendono estremamente promettenti per applicazioni nel campo delle nuove tecnologie. Nel presente corso, dopo una breve introduzione alle nanotecnologie, verranno considerati alcuni esempi di nanosistemi (sia esistenti in natura sia ottenuti da sintesi) basati sulla fotoeccitazione e ne verra' indagato il meccanismo di funzionamento a livello microscopico. Saranno esaminate le proprieta' chimico-fisiche di alcune classi di nanomateriali, evidenziando in particolare la loro variazione in funzione delle dimensioni del materiale. Sara' inoltre discusso come progettare e costruire materiali aventi determinate proprieta' di interesse tecnologico. Il corso prevede come parte integrante esercitazioni di laboratorio, la cui frequenza e' obbligatoria al fine di sostenere l'esame. TESTI Adeguato materiale verra' fornito o indicato nel corso delle lezioni (obbligatorio). 14 SISTEMI DI GESTIONE DELLA QUALITA’(F65017) DOCENTE Nome e Cognome: Prof.Franco Fattorini CREDITI FORMATIVI Numero = 4 tipo di attività = affine ed integrativa PROGRAMMA Introduzione. Miglioramento Continuo. Quality Function Deployment. Qualita' ed Innovazione. Qualita' e Customer Satisfaction. Qualita' ed Etica. Modello EFQM. Modello SIX SIGMA. Modello FIT SIGMA. ISO 9000. Casi applicativi. 15 TRATTAMENTO DEI RIFIUTI E RICICLO DEI MATERIALI (F65009) DOCENTE Nome e Cognome: Prof.Giulia Bollini E-mail: giulia.bollini @libero.it Ufficio:Via Lucini,3 Tel. 031 326563 CREDITI FORMATIVI Numero = 4 tipo di attività = affine ed integrativa Vedi insegnamento “Tecnologie per lo smaltimento dei rifiuti” attivato presso il Corso di Laurea specialistica in Scienze ambientali. 393 CORSO DI LAUREA SPECIALISTICA IN CHIMICA INDUSTRIALE ELENCO DEI DOCENTI IN ORDINE ALFABETICO Docente Numero programma Ardizzoia Gian Attilio 03 Bollini Giulia 15 Ciabatti Romeo 04 Corongiu Giorgina 05 Dossi Carlo 02 Fattorini Franco 14 Fois Ettore 06 Giussani Barbara 01 Masciocchi Norberto 07 Piarulli Umberto 12 Recchia Sandro 10 Tabacchi Gloria 13 Zecchi Gaetano 08,11 394