Dossier efficienza XV Pannello Stiferite Class SK Pannello Stiferite Class B STIFERITE Class SK è un pannello sandwich costituito da un componente isolante in schiuma polyiso, espansa senza l’impiego di CFC o HCFC, rivestito in velo di vetro saturato su entrambe le facce. Il pannello è specifico per le applicazioni dall’esterno grazie alle sue ottime caratteristiche di stabilità dimensionale e di compatibilità e garanzia di adesione a rasanti, intonaci e collanti. é utilizzato quindi per le applicazioni a cappotto sotto intonaco sottile, per la correzione di ponti termici e per l’isolamento di primi solai dall’esterno (sottoporticati). Stiferite Class SK è prodotto in dimensioni standard di 600 x 1200 mm con spessori da 20 a 200 mm. Diversi Sistemi Compositi di Isolamento Termico Esterno (ETICS) che prevedono l’impiego di STIFERITE Class SK hanno ottenuto il Benestare Tecnico Europeo (ETA). Stiferite Srl è main partner di CORTEXA, il consorzio italiano per la cultura del Sistema a Cappotto. STIFERITE Class B è un pannello sandwich costituito da un componente isolante in schiuma polyiso, espansa senza l’impiego di CFC o HCFC, rivestito sulla faccia superiore con velo di vetro bitumato accoppiato a PP e su quella inferiore con fibra minerale saturata. Il rivestimento superiore in velo di vetro bitumato rende il pannello particolarmente idoneo alle applicazioni sotto manti impermeabili bituminosi saldati mediante sfiammatura. La parziale fusione della componente bituminosa del rivestimento agevola il fissaggio degli strati impermeabili. Principali applicazioni: Isolamento di coperture anche sotto manti impermeabili bituminosi a vista dove si richiede un’elevata resistenza alla sfiammatura durante la posa. Dimensioni standard: 600 x 1200 mm con spessori da 30 a 200 mm. Caratteristiche e prestazioni Conducibilità Termica Dichiarata [UNI EN13165 Annessi A e C] STIFERITE Class SK e STIFERITE Class B λD= 0,028 W/mK per spessori da 30 a 70 λD= 0,026 W/mK per spessori da 80 a 110 λD= 0,025 W/mK per spessori da 120 a 200 Trasmittanza (U) e Resistenza termica (R) STIFERITE Class SK 50 mm U = 0,56 W/m2K R = 1,79 m2K/W STIFERITE Class B 60 mm U = 0,47 W/m2K R = 2,14 m2K/W Per altre caratteristiche v. Schede tecniche www.stiferite.com Analisi ambientali: STIFERITE Class S e STIFERITE Class B (ISO 14040 e MSR 1999:2) www.stiferite.com/schede/LCA_EPD.pdf XiV Dossier efficienza SOMMARI O pag. Esterno Complesso Esterno Ape: obbligo di legge e strumento per risparmiare sulla spesa energetica (Regione Piemonte) ........................................................................................................................................................... IV Prestazioni edifici ed attestato energetico: le regole stanno per cambiare (CONFAPPI) ...................................................................................................................................................................... VI Le maggioranze per deliberare i lavori di incremento dell’efficienza energetica (Emanuela Peracchio) ....................................................................................................................................................... VII I finanziamenti comunitari per incrementare l’efficienza energetica degli edifici (MCE) ................................................................................................................................................................................ VIII Deep renovation e digitalizzazione: nuovi orizzonti della riqualificazione edilizia (REbuild) ............................................................................................................................................................................ X Riqualificare i condomini delle periferie con sistema a cappotto e poliuretano espanso (Stiferite) ............................................................................................................................................................................ XII Particolare Cappotto ☙☙☙☙☙☙☙☙ Particolare Cappotto Editore: Il Condominio editrice s.a.s. – Via E. Thesauro, 2 – 10125 Torino Tel. 011/6523611 – Fax 011/6523690 – E-mail: [email protected] Direttore responsabile: Gianluca Palladino L’elaborazione del testo, se pur effettuata con scrupolosa attenzione, non può comportare specifiche responsabilità da parte dei curatori/redattori per eventuali errori o inesattezze. © Copyright Il Condominio editrice s.a.s., Torino - 2015 La traduzione, l’adattamento totale o parziale, la riproduzione con qualsiasi mezzo (compresi i microfilm, i film, le fotocopie), nonché la memorizzazione elettronica, sono riservati per tutti i Paesi. Stratigrafia cappotto Stratigrafia copertura Stampa: I.T.S. - Cavaglià (BI) Xiii APE: OBBLIGO DI LEGGE E STRUMENTO PER RISPARMIARE SULLA SPESA ENERGETICA A cura di: Regione Piemonte Dossier efficienza ◆ riduzione degli spessori di materiale isolante necessario ad ottenere le prestazioni prefissate e conseguente riduzione dei tempi e degli oneri relativi alla movimentazione in cantiere e alla messa in opera; ◆ limitazione del peso dell’intero sistema grazie alla massa contenuta dei pannelli in schiuma poliuretanica (35 kg/m3); ◆ minore incidenza del costo degli accessori necessari al montaggio e alla finitura del sistema (tasselli più corti, profili di contenimento di minore spessore, soglie e davanzali delle aperture meno profondi; ◆ stabilità nel tempo delle prestazioni di isolamento termico, stabilità dimensionale e resistenza meccanica; ◆ maggiore resistenza alle alte temperature determinate dall’irraggiamento; ◆ ottime prestazioni di reazione al fuoco del sistema (ottenibile l’Euroclasse B s1 d0); ◆ limitato impatto ambientale grazie alla riduzione dei volumi e dei pesi dei materiali coinvolti e alla limitazione degli impatti determinati dai trasporti. FASI E TECNICHE DI REALIZZAZIONE D ue vademecum: uno sugli impianti termici e il secondo sugli attestati di prestazione energetica. A pubblicarli, nei mesi scorsi, è stata la Regione Piemonte. Scopo: far conoscere le disposizioni vigenti e le attività necessarie da svolgere nelle abitazioni. Di seguito riportiamo un ampio estratto della guida, sugli Ape, che può essere anche consultata sul sito internet della regione. COS’È L’APE L’attestato descrive la prestazione energetica globale dell’edificio, valutando le perdite di calore legate alle caratteristiche dell’involucro (pareti, solette, serramenti) e l’efficienza con cui i sistemi tecnici (climatizzazione degli ambienti, produzione di acqua calda sanitaria e illuminazione nel terziario) producono e gestiscono l’energia necessaria a garantire il benessere abitativo richiesto. Sull’attestato sono riportati diversi indici, che vanno dalla prestazione globale a quelli più specifici che descrivono ogni servizio presente. Il parametro più sintetico è quello della classe energetica, che viene assegnata su una scala che va dalla “A+” degli immobili più efficienti alla “G” per quelli più energivori. La classe “NC” è assegnata a quegli immobili che sono decisamente scadenti sia sotto il profilo della “pelle” che per quello che riguarda l’impianto termico e quello di produzione dell’acqua calda sanitaria. Sull’attestato sono inoltre riportate obbligatoriamente le raccomandazioni per il miglioramento delle prestazioni; tali indicazioni sono quelle che il certificatore ritiene più importanti e convenienti dal punto di vista dei costi di investimento a fronte della riduzione potenziale della bolletta. Ogni intervento di efficienza produce dei benefici del tempo, e di questo si tiene conto analizzando i tempi di ritorno del capitale investito. Pensare oggi al cambio del generatore, ad esempio, può comportare un rientro della spesa nel giro di pochi anni, e, considerando che il prezzo dell’energia tende a salire, di solito gli interventi si ripagano in tempi minori del previsto. La legislazione italiana consente inoltre di detrarre fiscalmente gran parte degli investimenti di risparmio energetico. A CHI È RIVOLTO Ogni volta che compriamo qualcosa ci preoccupiamo di leggere l’etichetta e verificare che quello che stiamo acquistando corrisponda alle nostre esigenze. È giusto pensare che tutti i beni disponibili sul mercato siano provvisti di un’etichetta o di un foglio informativo che descriva cosa fa quell’oggetto, quali precauzioni debbano essere adottate, che ingredienti contenga e cosi via. Sia la legislazione europea che quella nazionale hanno introdotto l’obbligo di dotare di attestato di prestazione energetica anche gli immobili oggetto di compravendita e locazione per le medesime finalità. Quando si sceglie casa o si decide in quale locale aprire un negozio, nel 99% dei casi è la posizione dell’immobile a farci decidere: la collocazione è, quindi, l’elemento principale di scelta nel mercato immobiliare. A parità di sito, tuttavia, una discriminante potrebbe essere la bolletta: non ha senso spendere una sensibile parte dei propri guadagni per tentare di riscaldare un edificio poco efficiente e buttando letteralmente i soldi dalla finestra. Il compratore e l’inquilino devono potersi informare prima di comprare, e hanno il diritto di sapere a che ordine di spesa energetica andranno incontro. Un elemento di trasparenza è appunto la qualità energetica: fattore diretto a facilitare la scelta e a consentire al futuro proprietario o inquilino di fare qualche ragionamento di tipo economico e potersi rendere conto se è meglio, ad esempio, pagare l’università ai figli o pagare la bolletta di riscaldamento di un edificio “colabrodo”. Scegliere in modo consapevole è una facoltà del consumatore, non va trascurata né sprecata. Esattamente come l’energia che ci circonda. Le fasi di realizzazione del sistema a cappotto con STIFERITE SK negli edifici del comparto di via De Meis hanno rispettato le linee guida definite dall’associazione europea EAE (European Association for External Thermal Insulation Composite Systems) e dal consorzio CORTEXA, il consorzio italiano per la cultura del Sistema a Cappotto a cui aderisce STIFERITE in qualità di main partner. I pannelli termoisolanti STIFERITE Class SK sono stati posti in opera, a giunti sfalsati, con malta adesiva cementizia distribuita lungo il perimetro del pannello e per punti centrali e successivo fissaggio meccanico mediante tasselli plastici in corrispondenza di tutti gli spigoli di ogni pannello e di due punti centrali. Nelle fasi successive si è proceduto all’applicazione di rasatura sottile con malta cementizia rinforzata in cui è stata annegata una rete di armatura in fibra di vetro con appretto antialcalino. Lo strato armato è stato completato con una successiva rasatura e con l’applicazione di uno strato continuo di rivestimento granulato. Le caratteristiche prestazionali delle schiume poliuretaniche sono state valorizzate anche nella fasi di isolamento degli 8000 metri quadrati di coperture piane che hanno previsto l’impiego del pannello STIFERITE Class B, destinato principalmente alle opere di coibentazione delle coperture sotto manti impermeabili bituminosi. Nella prima fase dei lavori, le coperture erano state realizzate con solai in laterocemento, strato di pendenza ed una prima impermeabilizzazione destinata a proteggere dalle precipitazioni le coperture fino al completamento delle opere. Si è quindi optato per il mantenimento in sede della membrana di sicurezza su cui è stata applicata: ◆ una barriera al vapore, con trattamento al textene per consentire sia l’adesione verso il piano di posa sia l’incollaggio dei pannelli isolanti mediante sfiammatura; ◆ lo strato isolante in pannelli STIFERITE Class B; ◆ un manto impermeabile in membrane bituminose con strato a finire in scaglie di ardesia. Oltre alle eccellenti prestazioni isolanti, anche altre caratteristiche del pannello STIFERITE Class B hanno svolto una funzione determinate per la qualità dell’intera applicazione. Tra queste, soprattutto la resistenza alle alte temperature, sia in fase applicativa sia in fase di esercizio, ed il rivestimento in vetro bitumato che agevola una perfetta e stabile adesione dei pannelli all’elemento di tenuta. DATI CANTIERE - 158 alloggi in Erp. Ponticelli (NA) comparto Via De Meis Tipo di intervento: Adeguamento sismico e completamento Ente Appaltante: Istituto Autonomo Case Popolari di Napoli Progettista: T.ec.a - Promoproject srl - Ing. Stefano Senes Responsabile del procedimento: Dirigente settore tecnico, Ing. Francesco Bellinetti Direttore dei Lavori: Ing. Guido Peduto Direttore Operativo: Geom. Giuseppe Orefice Collaudatori in corso d’opera: Ing. L. Ghezzi e Ing. A. Valeriani Impresa Appaltatrice: A.T.I. Fin Consorzio - Roma Impresa Specializzata: MV EDIL ASFALTI - Massa di Somma NA Isolamento termico facciate con soluzione a cappotto: Stiferite Class SK spessore mm 40 e 50 (mq complessivi: 25.000) Isolamento termico copertura: Stiferite Class B spessore mm 60 (mq complessivi: 8.000) V Dossier efficienza QUALITÀ DELL’ATTESTATO RIQUALIFICARE I CONDOMINI DELLE PERIFERIE CON SISTEMA A CAPPOTTO E POLIURETANO ESPANSO A cura di: Stiferite La liberalizzazione delle professioni e il mercato delle attestazioni che ne è conseguito hanno ridotto di molto il prezzo di questo documento. Non deve essere sottovalutato il fatto che, per redigere seriamente una valutazione energetica, un tecnico debba effettuare le verifiche necessarie, almeno un sopralluogo e una serie di operazioni che comportano alcune ore di lavoro nei casi più semplici. Diffidare degli attestati che hanno prezzi molto bassi e allettanti è una buona regola che ci tutela anche nei confronti del compratore e futuro possessore del nostro immobile. Se non è sicuro che un attestato costoso sia corretto, è abbastanza scontato che un attestato rilasciato per poche decine di euro sia, quantomeno, approssimativo. Nel momento in cui forniamo per la vendita o la locazione un attestato scadente in cui vi siano elementi palesemente sbagliati (superficie utile o volumetria riscaldata differente da quella reale, combustibile utilizzato non veritiero, errata tipologia dell’impianto, anno di costruzione o di ristrutturazione non corretti…) avalliamo l’operato del certificatore CHI REDIGE L’APE NUOVI ALLOGGI PER LA RINASCITA DI PONTICELLI L’area di Ponticelli è un territorio difficile, come spesso lo sono quelli dei comuni che formano la cintura suburbana delle grandi città e che stentano a ritrovare una loro identità storica e un tessuto sociale che li allontani dal destino di anonime periferie. Una importante opera di riqualificazione è stata completata a Ponticelli dall’Istituto Autonomo Case Popolari di Napoli, che ha portato a termine i lavori del complesso di alloggi popolari in via De Meis, un intervento programmato nel lontano 2002 e avviato, con lo stanziamento dei fondi necessari, nel 2010. I 158 alloggi realizzati rappresentano solo una boccata di ossigeno per uno dei territori dove la fame di case è più disperata: nella zona di Napoli i senzatetto censiti sono più di 1500 e oltre 17.000 persone hanno partecipato al bando indetto nel 2011 per l’assegnazione di alloggi popolari. QUALITÀ DEGLI ALLOGGI ED EFFICIENZA ENERGETICA Il nuovo nucleo residenziale di via De Meis è stato progettato con attenzione alla qualità globale del complesso: gradevoli gli affacci su aree verdi, ampi gli spazi delle unità abitative, con una razionale suddivisione tra zone giorno e notte e la presenza di doppi servizi. Grande attenzione anche all’efficienza energetica degli edifici con l’adozione di strutture opache efficacemente isolate. Per i circa 25.000 metri quadrati di facciate è stata adottata la tecnica dell’isolamento a cappotto applicato direttamente alle murature in laterizio che compongono le pareti perimetrali. I vantaggi di questa tecnica applicativa, sempre più diffusa sia nelle nuove costruzione e sia nelle opere di ristrutturazione, consentono di: ◆ dimensionare correttamente lo spessore del materiale isolante in assenza di vincoli determinati dalla necessità di limitare la riduzione dei volumi abitativi tipici degli isolamenti applicati dall’interno; ◆ migliorare il comfort abitativo sia in estate che in inverno; la massa delle strutture, concentrata verso il lato interno, offre i maggiori benefici di inerzia termica e le pareti si raffreddano e si riscaldano più lentamente; ◆ eliminare le dispersioni determinate dai ponti termici in corrispondenza di pilastri e solai; ◆ evitare i fenomeni di muffe e condense all’interno degli ambienti; ◆ proteggere le strutture dell’edificio dagli sbalzi termici garantendone una maggiore durata; ◆ adottare tipologie di pareti a muratura singola economicamente molto vantaggiose rispetto a soluzioni in doppia muratura con isolamento posto in intercapedine. QUALI MATERIALI ISOLANTI Tra i materiali isolanti di possibile impiego in un sistema a cappotto, la scelta progettuale ha selezionato i pannelli in poliuretano espanso STIFERITE Class SK, specificatamente sviluppati per gli isolamenti in sistema ETICS (External Thermal Insulation Composite System) ed impiegati all’interno di numerosi sistemi certificati ETA (European Technical Approval - Benestare tecnico europeo) sulla base delle prescrizioni prevista dalla Guida EOTA - ETAG 04. L’utilizzo dei pannelli STIFERITE Class SK ha permesso, rispetto a soluzioni alternative, di ottenere elevate prestazioni ed interessanti economie di sistema grazie a: L’attestato deve essere redatto, nell’ambito delle proprie competenze professionali, da un tecnico iscritto ad un Ordine o a un Collegio professionale. Qualora il tecnico abbia competenze parziali, o solo sull’involucro o solo sulla parte impiantistica, l’attestato deve essere redatto da più tecnici in collaborazione che abbiano le competenze necessarie. Lo Stato dà la possibilità anche a soggetti in possesso di adeguati titoli di studio che abbiano frequentato un opportuno corso di formazione con esame finale di esercitare questa pratica professionale. In Regione Piemonte i soggetti abilitati per operare si accreditano sul sistema informativo SICEE e compaiono nell’elenco dei certificatori. QUANTO DURA La data di scadenza non può eccedere i dieci anni dalla data di emissione. L’attestato, tuttavia, può perdere la sua validità nei seguenti casi: - l’attestato decade ad ogni intervento che altera energeticamente le prestazioni dell’involucro o modifica l’efficienza dell’impianto termico o di produzione dell’acqua calda sanitaria. Se si effettuano interventi, l’aggiornamento è obbligatorio. - l’attestato non può più essere utilizzato, ai sensi della legge 90/2013, dopo il 31/12 dell’anno successivo alla mancata effettuazione delle operazioni di controllo prescritte nel Rapporto di Controllo dell’impianto termico. Il controllo di efficienza dell’impianto termico deve essere effettuato da un manutentore abilitato secondo le scadenze previste dal DPR 74/2013. Tale decadenza anticipata si riscontra, a maggior ragione, nei casi in cui l’immobile sia dotato di impianto, ma non sia stato compilato e trasmesso il Libretto di Impianto o se l’impianto non sia stato sottoposto alle operazioni di controllo di efficienza. COME CAMBIERÀ Il recepimento della direttiva 2010/31/UE che l’Unione Europea ha emanato sul tema dell’efficienza negli edifici ha comportato una profonda revisione del quadro nazionale (la legge 90/2013 che ha modificato il Decreto legislativo 192/2005), si prefigurano alcune radicali innovazioni su due temi principali: 1) la definizione di nuovi e più severi requisiti prestazionali per gli edifici nuovi e per quelli sottoposti a interventi edilizi. 2) la revisione del sistema di classificazione degli edifici in funzione dei nuovi livelli prestazionali di cui al punto precedente. Per la definizione delle nuove regole, che avverrà con appositi decreti ministeriali, si terrà conto del rapporto costi/benefici degli interventi di efficienza energetica e l’integrazione obbligatoria delle fonti rinnovabili. Alla luce di queste nuove normative, l’intero sistema di certificazione evolverà verso il nuovo Attestato anche nei contenuti. PRESTAZIONI EDIFICI ED ATTESTATO ENERGETICO: LE REGOLE STANNO PER CAMBIARE A cura di: CONFAPPI S tanno per cambiare le regole per il risparmio energetico, con due decreti, entrambi previsti dal Dlgs 192/2005, in attuazione della Direttiva 2010/31/Ue: il primo detta i requisiti minimi degli edifici (fissa cioè le metodologie di calcolo della prestazione energetica); il secondo stabilisce le linee guida per la redazione dell’attestato di prestazione energetica, che ad oggi viene ancora compilato come fosse un vecchio attestato di certificazione energetica, pur avendo cambiato nome da mesi. I due atti saranno in vigore entro breve tempo: il primo attende le firme finali ed è prossimo all’uscita in Gazzetta, il secondo in procinto di passare al vaglio finale della Conferenza unificata. Molte le novità attese. Per ciò che riguarda i requisiti minimi, la novità più rilevante è la modalità di verifica delle prescrizioni di legge, che utilizza l’edificio di riferimento. Ogni fabbricato preso in esame verrà confrontato, per stabilirne i requisiti, con un immobile con più impianti identico in termini di geometria (sagoma, volumi, superficie calpestabile, superfici degli elementi costruttivi e dei componenti) orientamento, ubicazione, destinazione d’uso e situazione al contorno e avente caratteristiche termiche e parametri energetici predeterminati. Per ciò che riguarda, invece, le linee guida per la compilazione dell’Ape, la novità più importante è che si va verso un modello di classificazione degli immobili uniforme su tutto il territorio nazionale. Le Regioni che hanno già provveduto a recepire la direttiva 2010/31/Ue con proprio strumento regionale sono infatti invitate a intraprendere misure atte a garantire, entro due anni dall’entrata in vigore del decreto, un graduale adeguamento dei propri strumenti regionali di attestazione della prestazione energetica, nonché i requisiti essenziali elencati nel decreto alle Linee Guida. Inoltre, la prestazione energetica sarà espressa in termini di energia primaria non rinnovabile e la classe energetica sarà determinata non più secondo il parametro dell’Epi limite, bensì in funzione del rapporto fra la prestazione energetica dell’edificio e quella dell’edificio di riferimento prevista per gli anni 2019/2021. Le classi saranno dieci: dalla migliore o A alla peggiore o G e l’Ape prenderà in esame la prestazione energetica dell’edificio per la climatizzazione estiva, oltre che per quella invernale. Per gli immobili terziari sarà preso in considerazione anche il fabbisogno di energia per l’illuminazione e quello per il funzionamento di scale mobili ed ascensori (non appena sarà approvata la parte sesta delle norme Uni 11300). Infine, l’attestato, oltre alla prestazione energetica globale, riporterà informazioni specifiche sulle prestazioni energetiche parziali, comprese quelle dell’involucro edilizio. Per facilitare la lettura agli utenti saranno utilizzati gli emoticon. Sarà indicata nell’attestato anche la classe energetica più elevata raggiungibile nel caso della realizzazione di una serie di misure correttive e migliorative indicate nell’Ape stesso. Sarà infine istituita una banca dati nazionale degli attestati, denominata Siape, per la raccolta aggregata di dati relativi agli Ape rilasciati, agli impianti termici e ai relativi controlli e ispezioni effettuati. DEEP RENOVATION E DIGITALIZZAZIONE: NUOVI ORIZZONTI DELLA RIQUALIFICAZIONE EDILIZIA LE MAGGIORANZE PER DELIBERARE I LAVORI DI INCREMENTO DELL’EFFICIENZA ENERGETICA A cura di: REbuild A cura di: avv. Emanuela Peracchio (Studio Legale Associato Bruyère) I l 25 e 26 giugno si svolgerà al Palazzo Congressi di Riva del Garda la prima tappa dell’edizione 2015 di REbuild, convention nazionale sull’innovazione della riqualificazione e gestione immobiliare. Giunta alla quarta edizione e organizzata da Habitech - Distretto Tecnologico Trentino - e Riva del Garda Fierecongressi, REbuild ha posto nel corso degli anni la riqualificazione e l’innovazione nel mondo del real estate all’attenzione degli attori chiave del settore. Presupposto: oggi l’edilizia necessita di riorganizzarsi e talvolta di reinventarsi attorno al nuovo mercato della riqualificazione per realizzare interventi capaci, come nel caso della deep renovation la riqualificazione radicale, di portare risparmi energetici ben oltre il 50%. “L’edizione di REbuild 2015 - sottolinea Thomas Miorin, direttore di Habitech e co-ideatore dell’evento - metterà a fuoco la grande possibilità per l’edilizia rappresentata dall’industrializzazione della riqualificazione”. I nuovi orizzonti della deep renovation, la trasformazione e la rigenerazione urbana, o la riqualificazione di edifici ad uso terziario senza interromperne l’occupazione o le attività contenute, sono alcuni dei temi cruciali al centro di questa edizione: elementi che potranno cambiare radicalmente i profili economici ed occupazionali del settore immobiliare. DEEP RENOVATION E DIGITALIZZAZIONE EDILIZIA La riqualificazione radicale, meglio nota come deep renovation o deep retrofit, è un approccio alla rigenerazione immobiliare capace di raggiungere significativi risparmi energetici che aprono nuove possibilità di valorizzare gli immobili. REbuild organizzerà specifiche sessioni che analizzeranno come fare deep renovation in Italia fornendo lo stato dell’arte del settore ed un confronto diretto con i protagonisti dei progetti concreti più importanti nei diversi ambiti: residenziale (abitazioni e condomini), edifici del terziario e commerciali, infrastrutture e scala urbana. Ma Nel corso di REbuild 2015 ci sarà spazio anche per le tecnologie e gli approcci nei processi di realizzazione degli edifici, nella gestione dei consumi e dell’interazione con l’utente. Il nostro Paese sconta un grande ritardo nel campo: l’edilizia è l’ultimo grande settore ad affrontare un processo di informatizzazione. La convention metterà in luce le grandi possibilità e le sfide offerte dal mondo dell’innovazione. I PREMI E GLI APPUNTAMENTI Il Premio è la prima selezione italiana che evidenzia le migliori riqualificazioni sostenibili. Ideato con la collaborazione tecnica e scientifica di Fraunhofer Italia e di Habitech, il Premio riconosce e valorizza i migliori interventi di riqualificazione in chiave di qualità, sostenibilità ambientale ed energetica realizzati e da imprese, professionisti ed enti pubblici. Sono aperte le candidature per il progetto che verrà premiato il 26 giugno. “Sarà un anno importante, che segnerà un cambio di passo - commenta ancora Thomas Miorin -. Per questo REbuild 2015 si svolgerà in due momenti. Oltre alla convention di giugno, ci sarà un esclusivo appuntamento autunnale il 6 ottobre a Milano, nel quale sintetizzeremo i messaggi emergenti per presentarli e commentarli con i vertici delle nostre aziende, associazioni ed istituzioni”. P rima di affrontare la questione concernente i quorum previsti dal legislatore per le opere volte all’incremento dell’efficienza energetica è d’uopo chiarire che cosa si intende quando si parla di “efficienza energetica”. La prima causa di inefficienza energetica condominiale, soprattutto negli stabili costruiti prima degli anni Novanta, è il non adeguato isolamento termico delle pareti perimetrali e/o delle coperture, la presenza di serramenti con prestazioni termiche insufficienti e/o non posati correttamente oppure l’utilizzo di impianti tecnologici (riscaldamento, produzione di acqua calda sanitaria, condizionamento, fotovoltaico, solare termico, ecc.) vetusti o non adeguati agli effettivi fabbisogni del condominio. Per porre rimedio alle eventuali deficienze energetiche esistenti nel condominio occorre anzitutto verificare le effettive prestazioni termiche sia dei componenti strutturali (pareti, coperture, infissi) sia degli impianti. Verifiche di questo tipo possono essere eseguite anche soltanto mediante un sopralluogo presso il condominio oppure, ove necessario, attraverso opportune prove strumentali che devono preferibilmente essere condotte da un energy auditor esperto o qualificato, ovvero da un consulente energetico. Stabilite le effettive problematiche, può essere predisposto un vero e proprio piano tecnico-operativo di efficientamento energetico, con il quale stabilire quali interventi attuare, i relativi costi e benefici e le rispettive priorità. Il legislatore, con la Legge n. 220/2012, è intervenuto nella materia statuendo le maggioranze necessarie per le deliberazioni delle opere e degli interventi finalizzati al raggiungimento della efficienza energetica. L’art. 1120, comma secondo, cod. civ. (nella nuova formulazione novellata dalla Legge 220/12), nel rinviare alla maggioranza di cui all’art. 1136, comma secondo, cod. civ., prevede la legittimità delle delibere assunte con la maggioranza degli intervenuti e la maggioranza del valore dell’edificio per l’esecuzione delle opere e degli interventi volti a migliorare la sicurezza e la salubrità degli edifici e degli impianti. Specificatamente, per quanto qui di interesse, l’art. 1120, secondo comma, cod. civ. prevede che i condòmini, con la maggioranza indicata dal secondo comma dell’art. 1136 cod. civ., possono disporre le innovazioni che, nel rispetto della normativa di settore, hanno ad oggetto: 1) le opere e gli interventi volti a migliorare la sicurezza e la salubrità degli edifici e degli impianti; 2) le opere e gli interventi previsti per eliminare le barriere architettoniche, per il contenimento del consumo energetico degli edifici e per realizzare parcheggi destinati a servizio delle unità immobiliari o dell’edificio, nonché per la produzione di energia mediante l’utilizzo di impianti di cogenerazione, fonti eoliche, solari o comunque rinnovabili da parte del condominio o di terzi che conseguano a titolo oneroso un diritto reale o personale di godimento del lastrico solare o di altra idonea superficie comune. L’art. 1136, comma secondo, cod. civ. prevede che “sono valide le deliberazioni approvate con un numero di voti che rappresenti la maggioranza degli intervenuti e almeno la metà del valore dell’edificio”. Le deliberazioni condominiali aventi ad oggetto le opere e gli interventi finalizzati all’incremento dell’efficienza energetica vanno pertanto assunte con la suddetta doppia maggioranza. iX I FINANZIAMENTI COMUNITARI PER INCREMENTARE L’EFFICIENZA ENERGETICA DEGLI EDIFICI A cura di: MCE I l patrimonio edilizio italiano è fra i più energivori in Europa. A testimoniarlo, tra gli altri, sono i seguenti dati: ◆ 13,7 milioni di edifici (12,1 milioni adibiti ad uso residenziale e 1,6 milioni ad uso non residenziale), il 70% circa dei quali costruiti prima che venisse introdotta qualsiasi norma sull’efficienza energetica in edilizia, rappresentano, da soli, il 36% dei consumi energetici nazionali. ◆ un fabbisogno energetico medio per edificio pari a 180 kWh/m 2, contro un fabbisogno medio di 160 kWh/m 2 della Spagna e di 150 kWh/m2 della Francia. Interventi di efficientamento energetico sul patrimonio edilizio nazionale sono dunque urgenti e cruciali, ma non solo per la sostenibilità ambientale: a giovarne sarebbe anche la nostra economia. Secondo Giuliano Dall’O’, professore del Politecnico di Milano, tali interventi possono portare a una crescita stimata del Pil fra il 2% e il 4% e a un aumento dell’occupazione stimato in 460.000 posti di lavoro al 2020. COMFORT TECNOLOGY ROADSHOW Proprio l’efficienza degli edifici è stata oggetto del Comfort Technology Roadshow: l’evento targato MCE e rivolto ai professionisti del settore per informare e formare sui temi dell’efficienza energetica, sbarcato a Roma, all’Università La Sapienza. Diffusione del solare termico e fotovoltaico, sistemi di cogenerazione, di pompe di calore, edilizia efficiente, zero energy buildings, smart grid, reti di monitoraggio ambientale e raccolta differenziata: sono queste, sempre secondo il professor Dall’O’, le linee guida per trasformare le città in luoghi a misura di essere umano; questi i parametri con cui è possibile misurare efficienza energetica e sostenibilità ambientale delle Smart City, che sono state il tema portante dell’evento. SMART CITY INDEX Il docente universitario, nel corso del suo intervento, ha citato lo Smart City Index, definito dalla società Between con il patrocinio dell’Agenzia per l’Italia Digitale della Presidenza del Consiglio dei Ministri, che misura il livello di “Smartness” di tutti i 116 comuni capoluogo di provincia con oltre 400 indicatori. Secondo l’ultima rilevazione dello Smart City Index, nella parte alta della classifica si colloca Roma, piazzandosi al quarto posto, preceduta solamente da Bologna, Torino e Milano. Le altre province del Lazio, invece, militano negli ultimi posti della classifica delle città intelligenti d’Italia: Latina (88°), Viterbo (93°), Frosinone (96°) e Rieti (109°). IL CASO DELLA REGIONE LAZIO Proprio in questi giorni, la Regione Lazio ha ufficializzato il suo impegno in direzione di una maggiore sostenibilità ambientale, attraverso la presentazione di un documento strategico che avvia il processo di costruzione del Nuovo Piano Energetico Regionale, dopo oltre 14 anni di attesa. Come si evince dallo stesso documento, “il Lazio è tra le regioni con la maggiore potenzialità di imprese green, ma, d’altro lato, è tra quelle con la maggiore complessità strutturale”. In effetti, sempre secondo il documento strategico, “la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili è ferma al 9,4% rispetto al 23,5% dell’Italia nel 2011. Quindi, la Regione Lazio deve passare da territorio sotto la media nazionale ad esempio virtuoso per la produzione energetica da fonti rinnovabili e dell’innovazione energetica”. Dossier efficienza Grazie alla nuova programmazione, l’Europa finanzierà la Regione Lazio con circa 200 milioni di Euro fino al 2020 per sostenere le politiche di efficienza energetica. Nello specifico, il Piano riguarderà azioni rivolte alla riqualificazione energetica del patrimonio pubblico con investimenti di 60 milioni di euro, 50 milioni saranno destinati invece alla realizzazione di infrastrutture in aree da attrezzare per insediamenti artigianali ed industriali e ulteriori 40 milioni saranno a disposizione delle imprese agricole e alimentari. FINANZIMENTI PER L’EFFICIENZA Nel corso del suo intervento, Marcello Capra del Ministero dello Sviluppo Economico, ha illustrato come, tra il 2014 e il 2020, l’Italia nel suo complesso avrà l’opportunità di ricevere dall’Europa circa 35 miliardi di Euro di finanziamenti per l’energia sostenibile. Circa 6 miliardi di euro attraverso Horizon 2020 per progetti di innovazione nei settori dell’efficienza energetica, delle tecnologie low carbon e delle Smart City; altri 6 miliardi attraverso Connecting Europe Facility, per investimenti in infrastrutture energetiche ad elevato valore aggiunto; 23 miliardi da Fondi di Coesione 2014-2020 per investimenti in efficienza energetica, fonti rinnovabili, reti intelligenti e mobilità urbana. DIAGNOSI DEGLI EDIFICI Come le precedenti tappe del Roadshow di MCE, è stata un’occasione per condividere esperienze e competenze per una maggiore diffusione della cultura sulla sostenibilità i cui temi di punta oggi si individuano nella diagnosi energetica degli edifici, la proposta di Testo Unico per l’efficienza energetica, Home and Building Automation e le nuove tecnologie per il monitoraggio dei consumi domestici, di cui hanno discusso, fra gli altri, Livio De Santoli di AICARR e Marco Dell’Isola dell’Università di Cassino. I DATI DELL’EVENTO “Il Comfort Technology Roadshow di MCE ha registrato la presenza di oltre 700 persone tra installatori, progettisti e architetti in sole tre tappe. Sta diventando sempre più un punto di riferimento di informazione e formazione sui temi dell’efficienza energetica e della sostenibilità ambientale per istituzioni e professionisti del settore - ha affermato Massimiliano Pierini, Business Unit Director di Reed Exhibitions Italia, organizzatore di MCE -. Nei prossimi mesi toccheremo anche il Sud Italia. Il 18 giugno saremo infatti a Catania e il 24 settembre a Bari per poi tornare a Milano il 19 novembre per la sesta ed ultima tappa del Roadshow”. Mostra Convegno Expocomfort è la manifestazione internazionale biennale rivolta ai settori dell’impiantistica civile e industriale: riscaldamento, condizionamento dell’aria, refrigerazione, componentistica, valvolame, tecnica sanitaria, ambiente bagno, trattamento dell’acqua, attrezzeria, energie rinnovabili e servizi. L’evento è di proprietà di Reed Exhibitions, il leader mondiale nell’organizzazione di fiere, saloni specializzati e congressi che gestisce oltre 500 eventi in 43 Paesi che hanno registrato più di 7 milioni di partecipanti nel 2014. Reed Exhibitions conta 41 sedi a disposizione di 43 settori industriali e una rete di uffici e promotori che si estende in tutto il mondo. Ideata nel 1960 come prima mostra specializzata in Italia, MCE è da oltre 50 anni tra i leader di settore. iX I FINANZIAMENTI COMUNITARI PER INCREMENTARE L’EFFICIENZA ENERGETICA DEGLI EDIFICI A cura di: MCE I l patrimonio edilizio italiano è fra i più energivori in Europa. A testimoniarlo, tra gli altri, sono i seguenti dati: ◆ 13,7 milioni di edifici (12,1 milioni adibiti ad uso residenziale e 1,6 milioni ad uso non residenziale), il 70% circa dei quali costruiti prima che venisse introdotta qualsiasi norma sull’efficienza energetica in edilizia, rappresentano, da soli, il 36% dei consumi energetici nazionali. ◆ un fabbisogno energetico medio per edificio pari a 180 kWh/m 2, contro un fabbisogno medio di 160 kWh/m 2 della Spagna e di 150 kWh/m2 della Francia. Interventi di efficientamento energetico sul patrimonio edilizio nazionale sono dunque urgenti e cruciali, ma non solo per la sostenibilità ambientale: a giovarne sarebbe anche la nostra economia. Secondo Giuliano Dall’O’, professore del Politecnico di Milano, tali interventi possono portare a una crescita stimata del Pil fra il 2% e il 4% e a un aumento dell’occupazione stimato in 460.000 posti di lavoro al 2020. COMFORT TECNOLOGY ROADSHOW Proprio l’efficienza degli edifici è stata oggetto del Comfort Technology Roadshow: l’evento targato MCE e rivolto ai professionisti del settore per informare e formare sui temi dell’efficienza energetica, sbarcato a Roma, all’Università La Sapienza. Diffusione del solare termico e fotovoltaico, sistemi di cogenerazione, di pompe di calore, edilizia efficiente, zero energy buildings, smart grid, reti di monitoraggio ambientale e raccolta differenziata: sono queste, sempre secondo il professor Dall’O’, le linee guida per trasformare le città in luoghi a misura di essere umano; questi i parametri con cui è possibile misurare efficienza energetica e sostenibilità ambientale delle Smart City, che sono state il tema portante dell’evento. SMART CITY INDEX Il docente universitario, nel corso del suo intervento, ha citato lo Smart City Index, definito dalla società Between con il patrocinio dell’Agenzia per l’Italia Digitale della Presidenza del Consiglio dei Ministri, che misura il livello di “Smartness” di tutti i 116 comuni capoluogo di provincia con oltre 400 indicatori. Secondo l’ultima rilevazione dello Smart City Index, nella parte alta della classifica si colloca Roma, piazzandosi al quarto posto, preceduta solamente da Bologna, Torino e Milano. Le altre province del Lazio, invece, militano negli ultimi posti della classifica delle città intelligenti d’Italia: Latina (88°), Viterbo (93°), Frosinone (96°) e Rieti (109°). IL CASO DELLA REGIONE LAZIO Proprio in questi giorni, la Regione Lazio ha ufficializzato il suo impegno in direzione di una maggiore sostenibilità ambientale, attraverso la presentazione di un documento strategico che avvia il processo di costruzione del Nuovo Piano Energetico Regionale, dopo oltre 14 anni di attesa. Come si evince dallo stesso documento, “il Lazio è tra le regioni con la maggiore potenzialità di imprese green, ma, d’altro lato, è tra quelle con la maggiore complessità strutturale”. In effetti, sempre secondo il documento strategico, “la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili è ferma al 9,4% rispetto al 23,5% dell’Italia nel 2011. Quindi, la Regione Lazio deve passare da territorio sotto la media nazionale ad esempio virtuoso per la produzione energetica da fonti rinnovabili e dell’innovazione energetica”. Dossier efficienza Grazie alla nuova programmazione, l’Europa finanzierà la Regione Lazio con circa 200 milioni di Euro fino al 2020 per sostenere le politiche di efficienza energetica. Nello specifico, il Piano riguarderà azioni rivolte alla riqualificazione energetica del patrimonio pubblico con investimenti di 60 milioni di euro, 50 milioni saranno destinati invece alla realizzazione di infrastrutture in aree da attrezzare per insediamenti artigianali ed industriali e ulteriori 40 milioni saranno a disposizione delle imprese agricole e alimentari. FINANZIMENTI PER L’EFFICIENZA Nel corso del suo intervento, Marcello Capra del Ministero dello Sviluppo Economico, ha illustrato come, tra il 2014 e il 2020, l’Italia nel suo complesso avrà l’opportunità di ricevere dall’Europa circa 35 miliardi di Euro di finanziamenti per l’energia sostenibile. Circa 6 miliardi di euro attraverso Horizon 2020 per progetti di innovazione nei settori dell’efficienza energetica, delle tecnologie low carbon e delle Smart City; altri 6 miliardi attraverso Connecting Europe Facility, per investimenti in infrastrutture energetiche ad elevato valore aggiunto; 23 miliardi da Fondi di Coesione 2014-2020 per investimenti in efficienza energetica, fonti rinnovabili, reti intelligenti e mobilità urbana. DIAGNOSI DEGLI EDIFICI Come le precedenti tappe del Roadshow di MCE, è stata un’occasione per condividere esperienze e competenze per una maggiore diffusione della cultura sulla sostenibilità i cui temi di punta oggi si individuano nella diagnosi energetica degli edifici, la proposta di Testo Unico per l’efficienza energetica, Home and Building Automation e le nuove tecnologie per il monitoraggio dei consumi domestici, di cui hanno discusso, fra gli altri, Livio De Santoli di AICARR e Marco Dell’Isola dell’Università di Cassino. I DATI DELL’EVENTO “Il Comfort Technology Roadshow di MCE ha registrato la presenza di oltre 700 persone tra installatori, progettisti e architetti in sole tre tappe. Sta diventando sempre più un punto di riferimento di informazione e formazione sui temi dell’efficienza energetica e della sostenibilità ambientale per istituzioni e professionisti del settore - ha affermato Massimiliano Pierini, Business Unit Director di Reed Exhibitions Italia, organizzatore di MCE -. Nei prossimi mesi toccheremo anche il Sud Italia. Il 18 giugno saremo infatti a Catania e il 24 settembre a Bari per poi tornare a Milano il 19 novembre per la sesta ed ultima tappa del Roadshow”. Mostra Convegno Expocomfort è la manifestazione internazionale biennale rivolta ai settori dell’impiantistica civile e industriale: riscaldamento, condizionamento dell’aria, refrigerazione, componentistica, valvolame, tecnica sanitaria, ambiente bagno, trattamento dell’acqua, attrezzeria, energie rinnovabili e servizi. L’evento è di proprietà di Reed Exhibitions, il leader mondiale nell’organizzazione di fiere, saloni specializzati e congressi che gestisce oltre 500 eventi in 43 Paesi che hanno registrato più di 7 milioni di partecipanti nel 2014. Reed Exhibitions conta 41 sedi a disposizione di 43 settori industriali e una rete di uffici e promotori che si estende in tutto il mondo. Ideata nel 1960 come prima mostra specializzata in Italia, MCE è da oltre 50 anni tra i leader di settore. DEEP RENOVATION E DIGITALIZZAZIONE: NUOVI ORIZZONTI DELLA RIQUALIFICAZIONE EDILIZIA LE MAGGIORANZE PER DELIBERARE I LAVORI DI INCREMENTO DELL’EFFICIENZA ENERGETICA A cura di: REbuild A cura di: avv. Emanuela Peracchio (Studio Legale Associato Bruyère) I l 25 e 26 giugno si svolgerà al Palazzo Congressi di Riva del Garda la prima tappa dell’edizione 2015 di REbuild, convention nazionale sull’innovazione della riqualificazione e gestione immobiliare. Giunta alla quarta edizione e organizzata da Habitech - Distretto Tecnologico Trentino - e Riva del Garda Fierecongressi, REbuild ha posto nel corso degli anni la riqualificazione e l’innovazione nel mondo del real estate all’attenzione degli attori chiave del settore. Presupposto: oggi l’edilizia necessita di riorganizzarsi e talvolta di reinventarsi attorno al nuovo mercato della riqualificazione per realizzare interventi capaci, come nel caso della deep renovation la riqualificazione radicale, di portare risparmi energetici ben oltre il 50%. “L’edizione di REbuild 2015 - sottolinea Thomas Miorin, direttore di Habitech e co-ideatore dell’evento - metterà a fuoco la grande possibilità per l’edilizia rappresentata dall’industrializzazione della riqualificazione”. I nuovi orizzonti della deep renovation, la trasformazione e la rigenerazione urbana, o la riqualificazione di edifici ad uso terziario senza interromperne l’occupazione o le attività contenute, sono alcuni dei temi cruciali al centro di questa edizione: elementi che potranno cambiare radicalmente i profili economici ed occupazionali del settore immobiliare. DEEP RENOVATION E DIGITALIZZAZIONE EDILIZIA La riqualificazione radicale, meglio nota come deep renovation o deep retrofit, è un approccio alla rigenerazione immobiliare capace di raggiungere significativi risparmi energetici che aprono nuove possibilità di valorizzare gli immobili. REbuild organizzerà specifiche sessioni che analizzeranno come fare deep renovation in Italia fornendo lo stato dell’arte del settore ed un confronto diretto con i protagonisti dei progetti concreti più importanti nei diversi ambiti: residenziale (abitazioni e condomini), edifici del terziario e commerciali, infrastrutture e scala urbana. Ma Nel corso di REbuild 2015 ci sarà spazio anche per le tecnologie e gli approcci nei processi di realizzazione degli edifici, nella gestione dei consumi e dell’interazione con l’utente. Il nostro Paese sconta un grande ritardo nel campo: l’edilizia è l’ultimo grande settore ad affrontare un processo di informatizzazione. La convention metterà in luce le grandi possibilità e le sfide offerte dal mondo dell’innovazione. I PREMI E GLI APPUNTAMENTI Il Premio è la prima selezione italiana che evidenzia le migliori riqualificazioni sostenibili. Ideato con la collaborazione tecnica e scientifica di Fraunhofer Italia e di Habitech, il Premio riconosce e valorizza i migliori interventi di riqualificazione in chiave di qualità, sostenibilità ambientale ed energetica realizzati e da imprese, professionisti ed enti pubblici. Sono aperte le candidature per il progetto che verrà premiato il 26 giugno. “Sarà un anno importante, che segnerà un cambio di passo - commenta ancora Thomas Miorin -. Per questo REbuild 2015 si svolgerà in due momenti. Oltre alla convention di giugno, ci sarà un esclusivo appuntamento autunnale il 6 ottobre a Milano, nel quale sintetizzeremo i messaggi emergenti per presentarli e commentarli con i vertici delle nostre aziende, associazioni ed istituzioni”. P rima di affrontare la questione concernente i quorum previsti dal legislatore per le opere volte all’incremento dell’efficienza energetica è d’uopo chiarire che cosa si intende quando si parla di “efficienza energetica”. La prima causa di inefficienza energetica condominiale, soprattutto negli stabili costruiti prima degli anni Novanta, è il non adeguato isolamento termico delle pareti perimetrali e/o delle coperture, la presenza di serramenti con prestazioni termiche insufficienti e/o non posati correttamente oppure l’utilizzo di impianti tecnologici (riscaldamento, produzione di acqua calda sanitaria, condizionamento, fotovoltaico, solare termico, ecc.) vetusti o non adeguati agli effettivi fabbisogni del condominio. Per porre rimedio alle eventuali deficienze energetiche esistenti nel condominio occorre anzitutto verificare le effettive prestazioni termiche sia dei componenti strutturali (pareti, coperture, infissi) sia degli impianti. Verifiche di questo tipo possono essere eseguite anche soltanto mediante un sopralluogo presso il condominio oppure, ove necessario, attraverso opportune prove strumentali che devono preferibilmente essere condotte da un energy auditor esperto o qualificato, ovvero da un consulente energetico. Stabilite le effettive problematiche, può essere predisposto un vero e proprio piano tecnico-operativo di efficientamento energetico, con il quale stabilire quali interventi attuare, i relativi costi e benefici e le rispettive priorità. Il legislatore, con la Legge n. 220/2012, è intervenuto nella materia statuendo le maggioranze necessarie per le deliberazioni delle opere e degli interventi finalizzati al raggiungimento della efficienza energetica. L’art. 1120, comma secondo, cod. civ. (nella nuova formulazione novellata dalla Legge 220/12), nel rinviare alla maggioranza di cui all’art. 1136, comma secondo, cod. civ., prevede la legittimità delle delibere assunte con la maggioranza degli intervenuti e la maggioranza del valore dell’edificio per l’esecuzione delle opere e degli interventi volti a migliorare la sicurezza e la salubrità degli edifici e degli impianti. Specificatamente, per quanto qui di interesse, l’art. 1120, secondo comma, cod. civ. prevede che i condòmini, con la maggioranza indicata dal secondo comma dell’art. 1136 cod. civ., possono disporre le innovazioni che, nel rispetto della normativa di settore, hanno ad oggetto: 1) le opere e gli interventi volti a migliorare la sicurezza e la salubrità degli edifici e degli impianti; 2) le opere e gli interventi previsti per eliminare le barriere architettoniche, per il contenimento del consumo energetico degli edifici e per realizzare parcheggi destinati a servizio delle unità immobiliari o dell’edificio, nonché per la produzione di energia mediante l’utilizzo di impianti di cogenerazione, fonti eoliche, solari o comunque rinnovabili da parte del condominio o di terzi che conseguano a titolo oneroso un diritto reale o personale di godimento del lastrico solare o di altra idonea superficie comune. L’art. 1136, comma secondo, cod. civ. prevede che “sono valide le deliberazioni approvate con un numero di voti che rappresenti la maggioranza degli intervenuti e almeno la metà del valore dell’edificio”. Le deliberazioni condominiali aventi ad oggetto le opere e gli interventi finalizzati all’incremento dell’efficienza energetica vanno pertanto assunte con la suddetta doppia maggioranza. PRESTAZIONI EDIFICI ED ATTESTATO ENERGETICO: LE REGOLE STANNO PER CAMBIARE A cura di: CONFAPPI S tanno per cambiare le regole per il risparmio energetico, con due decreti, entrambi previsti dal Dlgs 192/2005, in attuazione della Direttiva 2010/31/Ue: il primo detta i requisiti minimi degli edifici (fissa cioè le metodologie di calcolo della prestazione energetica); il secondo stabilisce le linee guida per la redazione dell’attestato di prestazione energetica, che ad oggi viene ancora compilato come fosse un vecchio attestato di certificazione energetica, pur avendo cambiato nome da mesi. I due atti saranno in vigore entro breve tempo: il primo attende le firme finali ed è prossimo all’uscita in Gazzetta, il secondo in procinto di passare al vaglio finale della Conferenza unificata. Molte le novità attese. Per ciò che riguarda i requisiti minimi, la novità più rilevante è la modalità di verifica delle prescrizioni di legge, che utilizza l’edificio di riferimento. Ogni fabbricato preso in esame verrà confrontato, per stabilirne i requisiti, con un immobile con più impianti identico in termini di geometria (sagoma, volumi, superficie calpestabile, superfici degli elementi costruttivi e dei componenti) orientamento, ubicazione, destinazione d’uso e situazione al contorno e avente caratteristiche termiche e parametri energetici predeterminati. Per ciò che riguarda, invece, le linee guida per la compilazione dell’Ape, la novità più importante è che si va verso un modello di classificazione degli immobili uniforme su tutto il territorio nazionale. Le Regioni che hanno già provveduto a recepire la direttiva 2010/31/Ue con proprio strumento regionale sono infatti invitate a intraprendere misure atte a garantire, entro due anni dall’entrata in vigore del decreto, un graduale adeguamento dei propri strumenti regionali di attestazione della prestazione energetica, nonché i requisiti essenziali elencati nel decreto alle Linee Guida. Inoltre, la prestazione energetica sarà espressa in termini di energia primaria non rinnovabile e la classe energetica sarà determinata non più secondo il parametro dell’Epi limite, bensì in funzione del rapporto fra la prestazione energetica dell’edificio e quella dell’edificio di riferimento prevista per gli anni 2019/2021. Le classi saranno dieci: dalla migliore o A alla peggiore o G e l’Ape prenderà in esame la prestazione energetica dell’edificio per la climatizzazione estiva, oltre che per quella invernale. Per gli immobili terziari sarà preso in considerazione anche il fabbisogno di energia per l’illuminazione e quello per il funzionamento di scale mobili ed ascensori (non appena sarà approvata la parte sesta delle norme Uni 11300). Infine, l’attestato, oltre alla prestazione energetica globale, riporterà informazioni specifiche sulle prestazioni energetiche parziali, comprese quelle dell’involucro edilizio. Per facilitare la lettura agli utenti saranno utilizzati gli emoticon. Sarà indicata nell’attestato anche la classe energetica più elevata raggiungibile nel caso della realizzazione di una serie di misure correttive e migliorative indicate nell’Ape stesso. Sarà infine istituita una banca dati nazionale degli attestati, denominata Siape, per la raccolta aggregata di dati relativi agli Ape rilasciati, agli impianti termici e ai relativi controlli e ispezioni effettuati. V Dossier efficienza QUALITÀ DELL’ATTESTATO RIQUALIFICARE I CONDOMINI DELLE PERIFERIE CON SISTEMA A CAPPOTTO E POLIURETANO ESPANSO A cura di: Stiferite La liberalizzazione delle professioni e il mercato delle attestazioni che ne è conseguito hanno ridotto di molto il prezzo di questo documento. Non deve essere sottovalutato il fatto che, per redigere seriamente una valutazione energetica, un tecnico debba effettuare le verifiche necessarie, almeno un sopralluogo e una serie di operazioni che comportano alcune ore di lavoro nei casi più semplici. Diffidare degli attestati che hanno prezzi molto bassi e allettanti è una buona regola che ci tutela anche nei confronti del compratore e futuro possessore del nostro immobile. Se non è sicuro che un attestato costoso sia corretto, è abbastanza scontato che un attestato rilasciato per poche decine di euro sia, quantomeno, approssimativo. Nel momento in cui forniamo per la vendita o la locazione un attestato scadente in cui vi siano elementi palesemente sbagliati (superficie utile o volumetria riscaldata differente da quella reale, combustibile utilizzato non veritiero, errata tipologia dell’impianto, anno di costruzione o di ristrutturazione non corretti…) avalliamo l’operato del certificatore CHI REDIGE L’APE NUOVI ALLOGGI PER LA RINASCITA DI PONTICELLI L’area di Ponticelli è un territorio difficile, come spesso lo sono quelli dei comuni che formano la cintura suburbana delle grandi città e che stentano a ritrovare una loro identità storica e un tessuto sociale che li allontani dal destino di anonime periferie. Una importante opera di riqualificazione è stata completata a Ponticelli dall’Istituto Autonomo Case Popolari di Napoli, che ha portato a termine i lavori del complesso di alloggi popolari in via De Meis, un intervento programmato nel lontano 2002 e avviato, con lo stanziamento dei fondi necessari, nel 2010. I 158 alloggi realizzati rappresentano solo una boccata di ossigeno per uno dei territori dove la fame di case è più disperata: nella zona di Napoli i senzatetto censiti sono più di 1500 e oltre 17.000 persone hanno partecipato al bando indetto nel 2011 per l’assegnazione di alloggi popolari. QUALITÀ DEGLI ALLOGGI ED EFFICIENZA ENERGETICA Il nuovo nucleo residenziale di via De Meis è stato progettato con attenzione alla qualità globale del complesso: gradevoli gli affacci su aree verdi, ampi gli spazi delle unità abitative, con una razionale suddivisione tra zone giorno e notte e la presenza di doppi servizi. Grande attenzione anche all’efficienza energetica degli edifici con l’adozione di strutture opache efficacemente isolate. Per i circa 25.000 metri quadrati di facciate è stata adottata la tecnica dell’isolamento a cappotto applicato direttamente alle murature in laterizio che compongono le pareti perimetrali. I vantaggi di questa tecnica applicativa, sempre più diffusa sia nelle nuove costruzione e sia nelle opere di ristrutturazione, consentono di: ◆ dimensionare correttamente lo spessore del materiale isolante in assenza di vincoli determinati dalla necessità di limitare la riduzione dei volumi abitativi tipici degli isolamenti applicati dall’interno; ◆ migliorare il comfort abitativo sia in estate che in inverno; la massa delle strutture, concentrata verso il lato interno, offre i maggiori benefici di inerzia termica e le pareti si raffreddano e si riscaldano più lentamente; ◆ eliminare le dispersioni determinate dai ponti termici in corrispondenza di pilastri e solai; ◆ evitare i fenomeni di muffe e condense all’interno degli ambienti; ◆ proteggere le strutture dell’edificio dagli sbalzi termici garantendone una maggiore durata; ◆ adottare tipologie di pareti a muratura singola economicamente molto vantaggiose rispetto a soluzioni in doppia muratura con isolamento posto in intercapedine. QUALI MATERIALI ISOLANTI Tra i materiali isolanti di possibile impiego in un sistema a cappotto, la scelta progettuale ha selezionato i pannelli in poliuretano espanso STIFERITE Class SK, specificatamente sviluppati per gli isolamenti in sistema ETICS (External Thermal Insulation Composite System) ed impiegati all’interno di numerosi sistemi certificati ETA (European Technical Approval - Benestare tecnico europeo) sulla base delle prescrizioni prevista dalla Guida EOTA - ETAG 04. L’utilizzo dei pannelli STIFERITE Class SK ha permesso, rispetto a soluzioni alternative, di ottenere elevate prestazioni ed interessanti economie di sistema grazie a: L’attestato deve essere redatto, nell’ambito delle proprie competenze professionali, da un tecnico iscritto ad un Ordine o a un Collegio professionale. Qualora il tecnico abbia competenze parziali, o solo sull’involucro o solo sulla parte impiantistica, l’attestato deve essere redatto da più tecnici in collaborazione che abbiano le competenze necessarie. Lo Stato dà la possibilità anche a soggetti in possesso di adeguati titoli di studio che abbiano frequentato un opportuno corso di formazione con esame finale di esercitare questa pratica professionale. In Regione Piemonte i soggetti abilitati per operare si accreditano sul sistema informativo SICEE e compaiono nell’elenco dei certificatori. QUANTO DURA La data di scadenza non può eccedere i dieci anni dalla data di emissione. L’attestato, tuttavia, può perdere la sua validità nei seguenti casi: - l’attestato decade ad ogni intervento che altera energeticamente le prestazioni dell’involucro o modifica l’efficienza dell’impianto termico o di produzione dell’acqua calda sanitaria. Se si effettuano interventi, l’aggiornamento è obbligatorio. - l’attestato non può più essere utilizzato, ai sensi della legge 90/2013, dopo il 31/12 dell’anno successivo alla mancata effettuazione delle operazioni di controllo prescritte nel Rapporto di Controllo dell’impianto termico. Il controllo di efficienza dell’impianto termico deve essere effettuato da un manutentore abilitato secondo le scadenze previste dal DPR 74/2013. Tale decadenza anticipata si riscontra, a maggior ragione, nei casi in cui l’immobile sia dotato di impianto, ma non sia stato compilato e trasmesso il Libretto di Impianto o se l’impianto non sia stato sottoposto alle operazioni di controllo di efficienza. COME CAMBIERÀ Il recepimento della direttiva 2010/31/UE che l’Unione Europea ha emanato sul tema dell’efficienza negli edifici ha comportato una profonda revisione del quadro nazionale (la legge 90/2013 che ha modificato il Decreto legislativo 192/2005), si prefigurano alcune radicali innovazioni su due temi principali: 1) la definizione di nuovi e più severi requisiti prestazionali per gli edifici nuovi e per quelli sottoposti a interventi edilizi. 2) la revisione del sistema di classificazione degli edifici in funzione dei nuovi livelli prestazionali di cui al punto precedente. Per la definizione delle nuove regole, che avverrà con appositi decreti ministeriali, si terrà conto del rapporto costi/benefici degli interventi di efficienza energetica e l’integrazione obbligatoria delle fonti rinnovabili. Alla luce di queste nuove normative, l’intero sistema di certificazione evolverà verso il nuovo Attestato anche nei contenuti. Xiii APE: OBBLIGO DI LEGGE E STRUMENTO PER RISPARMIARE SULLA SPESA ENERGETICA A cura di: Regione Piemonte Dossier efficienza ◆ riduzione degli spessori di materiale isolante necessario ad ottenere le prestazioni prefissate e conseguente riduzione dei tempi e degli oneri relativi alla movimentazione in cantiere e alla messa in opera; ◆ limitazione del peso dell’intero sistema grazie alla massa contenuta dei pannelli in schiuma poliuretanica (35 kg/m3); ◆ minore incidenza del costo degli accessori necessari al montaggio e alla finitura del sistema (tasselli più corti, profili di contenimento di minore spessore, soglie e davanzali delle aperture meno profondi; ◆ stabilità nel tempo delle prestazioni di isolamento termico, stabilità dimensionale e resistenza meccanica; ◆ maggiore resistenza alle alte temperature determinate dall’irraggiamento; ◆ ottime prestazioni di reazione al fuoco del sistema (ottenibile l’Euroclasse B s1 d0); ◆ limitato impatto ambientale grazie alla riduzione dei volumi e dei pesi dei materiali coinvolti e alla limitazione degli impatti determinati dai trasporti. FASI E TECNICHE DI REALIZZAZIONE D ue vademecum: uno sugli impianti termici e il secondo sugli attestati di prestazione energetica. A pubblicarli, nei mesi scorsi, è stata la Regione Piemonte. Scopo: far conoscere le disposizioni vigenti e le attività necessarie da svolgere nelle abitazioni. Di seguito riportiamo un ampio estratto della guida, sugli Ape, che può essere anche consultata sul sito internet della regione. COS’È L’APE L’attestato descrive la prestazione energetica globale dell’edificio, valutando le perdite di calore legate alle caratteristiche dell’involucro (pareti, solette, serramenti) e l’efficienza con cui i sistemi tecnici (climatizzazione degli ambienti, produzione di acqua calda sanitaria e illuminazione nel terziario) producono e gestiscono l’energia necessaria a garantire il benessere abitativo richiesto. Sull’attestato sono riportati diversi indici, che vanno dalla prestazione globale a quelli più specifici che descrivono ogni servizio presente. Il parametro più sintetico è quello della classe energetica, che viene assegnata su una scala che va dalla “A+” degli immobili più efficienti alla “G” per quelli più energivori. La classe “NC” è assegnata a quegli immobili che sono decisamente scadenti sia sotto il profilo della “pelle” che per quello che riguarda l’impianto termico e quello di produzione dell’acqua calda sanitaria. Sull’attestato sono inoltre riportate obbligatoriamente le raccomandazioni per il miglioramento delle prestazioni; tali indicazioni sono quelle che il certificatore ritiene più importanti e convenienti dal punto di vista dei costi di investimento a fronte della riduzione potenziale della bolletta. Ogni intervento di efficienza produce dei benefici del tempo, e di questo si tiene conto analizzando i tempi di ritorno del capitale investito. Pensare oggi al cambio del generatore, ad esempio, può comportare un rientro della spesa nel giro di pochi anni, e, considerando che il prezzo dell’energia tende a salire, di solito gli interventi si ripagano in tempi minori del previsto. La legislazione italiana consente inoltre di detrarre fiscalmente gran parte degli investimenti di risparmio energetico. A CHI È RIVOLTO Ogni volta che compriamo qualcosa ci preoccupiamo di leggere l’etichetta e verificare che quello che stiamo acquistando corrisponda alle nostre esigenze. È giusto pensare che tutti i beni disponibili sul mercato siano provvisti di un’etichetta o di un foglio informativo che descriva cosa fa quell’oggetto, quali precauzioni debbano essere adottate, che ingredienti contenga e cosi via. Sia la legislazione europea che quella nazionale hanno introdotto l’obbligo di dotare di attestato di prestazione energetica anche gli immobili oggetto di compravendita e locazione per le medesime finalità. Quando si sceglie casa o si decide in quale locale aprire un negozio, nel 99% dei casi è la posizione dell’immobile a farci decidere: la collocazione è, quindi, l’elemento principale di scelta nel mercato immobiliare. A parità di sito, tuttavia, una discriminante potrebbe essere la bolletta: non ha senso spendere una sensibile parte dei propri guadagni per tentare di riscaldare un edificio poco efficiente e buttando letteralmente i soldi dalla finestra. Il compratore e l’inquilino devono potersi informare prima di comprare, e hanno il diritto di sapere a che ordine di spesa energetica andranno incontro. Un elemento di trasparenza è appunto la qualità energetica: fattore diretto a facilitare la scelta e a consentire al futuro proprietario o inquilino di fare qualche ragionamento di tipo economico e potersi rendere conto se è meglio, ad esempio, pagare l’università ai figli o pagare la bolletta di riscaldamento di un edificio “colabrodo”. Scegliere in modo consapevole è una facoltà del consumatore, non va trascurata né sprecata. Esattamente come l’energia che ci circonda. Le fasi di realizzazione del sistema a cappotto con STIFERITE SK negli edifici del comparto di via De Meis hanno rispettato le linee guida definite dall’associazione europea EAE (European Association for External Thermal Insulation Composite Systems) e dal consorzio CORTEXA, il consorzio italiano per la cultura del Sistema a Cappotto a cui aderisce STIFERITE in qualità di main partner. I pannelli termoisolanti STIFERITE Class SK sono stati posti in opera, a giunti sfalsati, con malta adesiva cementizia distribuita lungo il perimetro del pannello e per punti centrali e successivo fissaggio meccanico mediante tasselli plastici in corrispondenza di tutti gli spigoli di ogni pannello e di due punti centrali. Nelle fasi successive si è proceduto all’applicazione di rasatura sottile con malta cementizia rinforzata in cui è stata annegata una rete di armatura in fibra di vetro con appretto antialcalino. Lo strato armato è stato completato con una successiva rasatura e con l’applicazione di uno strato continuo di rivestimento granulato. Le caratteristiche prestazionali delle schiume poliuretaniche sono state valorizzate anche nella fasi di isolamento degli 8000 metri quadrati di coperture piane che hanno previsto l’impiego del pannello STIFERITE Class B, destinato principalmente alle opere di coibentazione delle coperture sotto manti impermeabili bituminosi. Nella prima fase dei lavori, le coperture erano state realizzate con solai in laterocemento, strato di pendenza ed una prima impermeabilizzazione destinata a proteggere dalle precipitazioni le coperture fino al completamento delle opere. Si è quindi optato per il mantenimento in sede della membrana di sicurezza su cui è stata applicata: ◆ una barriera al vapore, con trattamento al textene per consentire sia l’adesione verso il piano di posa sia l’incollaggio dei pannelli isolanti mediante sfiammatura; ◆ lo strato isolante in pannelli STIFERITE Class B; ◆ un manto impermeabile in membrane bituminose con strato a finire in scaglie di ardesia. Oltre alle eccellenti prestazioni isolanti, anche altre caratteristiche del pannello STIFERITE Class B hanno svolto una funzione determinate per la qualità dell’intera applicazione. Tra queste, soprattutto la resistenza alle alte temperature, sia in fase applicativa sia in fase di esercizio, ed il rivestimento in vetro bitumato che agevola una perfetta e stabile adesione dei pannelli all’elemento di tenuta. DATI CANTIERE - 158 alloggi in Erp. Ponticelli (NA) comparto Via De Meis Tipo di intervento: Adeguamento sismico e completamento Ente Appaltante: Istituto Autonomo Case Popolari di Napoli Progettista: T.ec.a - Promoproject srl - Ing. Stefano Senes Responsabile del procedimento: Dirigente settore tecnico, Ing. Francesco Bellinetti Direttore dei Lavori: Ing. Guido Peduto Direttore Operativo: Geom. Giuseppe Orefice Collaudatori in corso d’opera: Ing. L. Ghezzi e Ing. A. Valeriani Impresa Appaltatrice: A.T.I. Fin Consorzio - Roma Impresa Specializzata: MV EDIL ASFALTI - Massa di Somma NA Isolamento termico facciate con soluzione a cappotto: Stiferite Class SK spessore mm 40 e 50 (mq complessivi: 25.000) Isolamento termico copertura: Stiferite Class B spessore mm 60 (mq complessivi: 8.000) XiV Dossier efficienza SOMMARI O pag. Esterno Complesso Esterno Ape: obbligo di legge e strumento per risparmiare sulla spesa energetica (Regione Piemonte) ........................................................................................................................................................... IV Prestazioni edifici ed attestato energetico: le regole stanno per cambiare (CONFAPPI) ...................................................................................................................................................................... VI Le maggioranze per deliberare i lavori di incremento dell’efficienza energetica (Emanuela Peracchio) ....................................................................................................................................................... VII I finanziamenti comunitari per incrementare l’efficienza energetica degli edifici (MCE) ................................................................................................................................................................................ VIII Deep renovation e digitalizzazione: nuovi orizzonti della riqualificazione edilizia (REbuild) ............................................................................................................................................................................ X Riqualificare i condomini delle periferie con sistema a cappotto e poliuretano espanso (Stiferite) ............................................................................................................................................................................ XII Particolare Cappotto ☙☙☙☙☙☙☙☙ Particolare Cappotto Editore: Il Condominio editrice s.a.s. – Via E. Thesauro, 2 – 10125 Torino Tel. 011/6523611 – Fax 011/6523690 – E-mail: [email protected] Direttore responsabile: Gianluca Palladino L’elaborazione del testo, se pur effettuata con scrupolosa attenzione, non può comportare specifiche responsabilità da parte dei curatori/redattori per eventuali errori o inesattezze. © Copyright Il Condominio editrice s.a.s., Torino - 2015 La traduzione, l’adattamento totale o parziale, la riproduzione con qualsiasi mezzo (compresi i microfilm, i film, le fotocopie), nonché la memorizzazione elettronica, sono riservati per tutti i Paesi. Stratigrafia cappotto Stratigrafia copertura Stampa: I.T.S. - Cavaglià (BI) Dossier efficienza XV Pannello Stiferite Class SK Pannello Stiferite Class B STIFERITE Class SK è un pannello sandwich costituito da un componente isolante in schiuma polyiso, espansa senza l’impiego di CFC o HCFC, rivestito in velo di vetro saturato su entrambe le facce. Il pannello è specifico per le applicazioni dall’esterno grazie alle sue ottime caratteristiche di stabilità dimensionale e di compatibilità e garanzia di adesione a rasanti, intonaci e collanti. é utilizzato quindi per le applicazioni a cappotto sotto intonaco sottile, per la correzione di ponti termici e per l’isolamento di primi solai dall’esterno (sottoporticati). Stiferite Class SK è prodotto in dimensioni standard di 600 x 1200 mm con spessori da 20 a 200 mm. Diversi Sistemi Compositi di Isolamento Termico Esterno (ETICS) che prevedono l’impiego di STIFERITE Class SK hanno ottenuto il Benestare Tecnico Europeo (ETA). Stiferite Srl è main partner di CORTEXA, il consorzio italiano per la cultura del Sistema a Cappotto. STIFERITE Class B è un pannello sandwich costituito da un componente isolante in schiuma polyiso, espansa senza l’impiego di CFC o HCFC, rivestito sulla faccia superiore con velo di vetro bitumato accoppiato a PP e su quella inferiore con fibra minerale saturata. Il rivestimento superiore in velo di vetro bitumato rende il pannello particolarmente idoneo alle applicazioni sotto manti impermeabili bituminosi saldati mediante sfiammatura. La parziale fusione della componente bituminosa del rivestimento agevola il fissaggio degli strati impermeabili. Principali applicazioni: Isolamento di coperture anche sotto manti impermeabili bituminosi a vista dove si richiede un’elevata resistenza alla sfiammatura durante la posa. Dimensioni standard: 600 x 1200 mm con spessori da 30 a 200 mm. Caratteristiche e prestazioni Conducibilità Termica Dichiarata [UNI EN13165 Annessi A e C] STIFERITE Class SK e STIFERITE Class B λD= 0,028 W/mK per spessori da 30 a 70 λD= 0,026 W/mK per spessori da 80 a 110 λD= 0,025 W/mK per spessori da 120 a 200 Trasmittanza (U) e Resistenza termica (R) STIFERITE Class SK 50 mm U = 0,56 W/m2K R = 1,79 m2K/W STIFERITE Class B 60 mm U = 0,47 W/m2K R = 2,14 m2K/W Per altre caratteristiche v. Schede tecniche www.stiferite.com Analisi ambientali: STIFERITE Class S e STIFERITE Class B (ISO 14040 e MSR 1999:2) www.stiferite.com/schede/LCA_EPD.pdf