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La Schizofrenia
La schizofrenia
(tratto da: Basic Facts About Schizophrenia
9th edition
April 2001
British Columbia Schizophrenia Society
“Families Helping Families”)
INTRODUZIONE
- La schizofrenia è una malattia che si manifesta spesso nei giovani adulti.
- La malattia altera il senso della realtà rendendo l’individuo che ne è affetto in
difficoltà nella gestione della propria vita.
- In genere l’età di comparsa è compresa tra 16 e 25 anni.
- La schizofrenia è una malattia medica.
- Necessita di trattamento farmacologico.
- Una diagnosi precoce e una stabilizzazione dei sintomi attraverso uno specifico
trattamento farmacologico migliora significativamente la prognosi della malattia.
LA SCHIZOFRENIA NON E’ UNA MALATTIA RARA
- La schizofrenica è presente in ogni popolazione, cultura, razza e classe sociale.
- Colpisce un individuo su 100 in tutto il mondo.
LE DONNE E GLI UOMINI HANNO LA STESSA FREQUENZA DI MALATTIA
- Negli uomini, l’età di comparsa della s. è spesso compresa tra 16 e 20 anni.
- Nelle donne, l’età di comparsa è in genere più tardiva (tra i 20 e i 30 anni)
LA SCHIZOFRENIA E’:
- Una malattia cerebrale, con sintomi specifici dovuti a variazioni fisiche e
biochimiche del cervello.
- Una malattia che colpisce soprattutto i giovani adulti.
- Spesso trattabile con farmaci.
- Colpisce 1 individuo su 100.
LA SCHIZOFRENIA NON E’:
- Un disturbo di personalità.
- Causata da un trauma, da genitori cattivi o dalla povertà.
- Il risultato di un fallimento personale o di un comportamento dell’individuo.
Primi segnali premonitori
Successivamente sono indicati una serie di sintomi che possono essere associati alla
copmparsa della malattia. Molti comportamenti descritti sono compresi un range di
risposta normale alle situazioni della vita dell’individuo. Spesso i familiari descrivono
questi comportamenti del congiunto come “non usuali” e che la persona “non è più la
stessa”.
Il numero e la gravità di questi sintomi differisce da persona a persona:
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Deterioramento dell’igiene personale
Depressione
Comportamento bizzarro
Eccessiva sonnolenza o insonnia
Ritiro sociale, isolamento
Cambiamenti della personalità di base
Ostilità
Deterioramento delle relazioni sociali
Iperattività o inattività (o alternanze tra le due)
Incapacità a concentrarsi o a risolvere i più piccoli problemi
Preoccupazione estrema per la religione e per l’occulto
Indifferenza
Interruzione delle attività
Riduzione degli interessi scolastici o sportivi
Dimenticanze
Eccessive reazioni alle critiche
Incapacità ad esprimere gioia
Incapacità di piangere o pianto eccessivo
Pensiero inappropriato
Abuso di alcool o droghe
Affaticamento
Posture inappropriate
Rifiuto di toccare persone o oggetti; abbigli amento bizzarro
Trascuratezza nell’abbigliamento e nella persona
Autolesionismo
Uso particolare di parole o struttura di linguaggio arcaico
Sensibilità o irritabilità
Come un familiare può chiedere aiuto.
1. IMPARARE A INDIVIDUARE I SINTOMI
Quando si manifestano o si osservano comportamenti come quelli descritti
successivamente bisogna contattare un medico. Un episodio può insorge
improvvisamente oppure i sintomi si possono manifestare in un periodo più lungo di
tempo. Sono importanti i seguenti sintomi:
- Cambiamenti marcati della personalità
- Una costante sensazione di essere cambiato
- Difficoltà a controllare i propri pensieri
- Sentire voci o suoni che gli altri non sentono
- Interruzione dei rapporti sociali
- Vedere persone o cose che gli altri non vedono
- Disturbi del linguaggio – parole senza senso
- Comportamenti eccessivi – o estrema religiosità
- Risposte irrazionali
- Sonnolenza o agitazione
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Questi sintomi non sono sempre associabili alla schizofrenia pertanto il fattore
terapeutico cruciale in presenza di questi sintomi è quello di contattare
immediatamente un medico.
2. CHIEDERE IMMEDIATO AIUTO MEDICO
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Prendere l’iniziativa. Se i sintomi della schizofrenia si manifestano, consultare
immediatamente un medico. I membri della famiglia sono in genere i primi a
notare i cambiamenti suddetti e suggerire l’aiuto medico,
Essere decisi. Trovare un medico che ha familiarità con la schizofrenia. La
diagnosi e il trattamento della schizofrenia dovrebbero essere fatte da professionisti
qualificati. Scegliere un medico che ha competenze specifiche per la malattia,
empatico con la famiglia ed il paziente. Se hai dubbi non esitare a contattare un
altro esperto.
Collaborare con il medico o lo psichiatra. I pazienti con schizofrenia possono
non essere capaci di fornire notizie utili per la formulazione di una corretta
diagnosi. Parlare con il dottore o scrivergli una lettera con le informazioni ritenute
importanti per la gestione del parente. Le informazioni che gli potrai fornire
potrebbero risultare essenziali per una corretta ed appropriata diagnosi e terapia.
Altre informazioni per la gestione del paziente: rivolgersi ai Dipartimenti di
Salute Mentale del territorio di competenza o alle strutture neuropsichiatriche
specifiche o al medico curante del paziente.
3. INIZIARE UN TRATTAMENTO
Possono esserci delle informazioni di natura altamente personale o possono essere
fortemente confidenziali tra medico e paziente. Tuttavia, i membri della famiglia
necessitano di informazioni che possono aiutarli nella gestione e nella cura del proprio
congiunto. I familiari dovrebbero essere capaci di discutere dei seguenti aspetti con il
medico:
- segni e sintomi della malattia
- decorso della malattia
- strategie terapeutiche
- possibili ricadute
- altre informazioni associate
Offrire pieno appoggio e cure amorevoli. Aiutare le persone ad accettare la loro
malattia. Tentare di mostrare con la tua convinzione e comportamento che c’è speranza,
che la malattia può essere gestita e che la vita può essere soddisfacente e produttiva.
Aiutare le persone con schizofrenia ad effettuare una registrazione delle informazioni
riguardanti:
- i sintomi che si manifestano
- tutti i farmaci, incluso i dosaggi
- gli effetti dei diversi tipi di trattamento
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4. IMPARARE AD INDIVIDUARE I SINTOMI DELLA RICADUTA
I familiari e gli amici dovrebbero avere familiarità con i segni di “ricaduta”. Aiutare a
riconoscere i segnali che spesso ricorrono in un individuo può diventare un elemento
fondamentale per la cura dell’ammalato Questi sintomi variano da persona a persona,
ma i più comuni segnali sono:
• riduzione delle attività
• riduzione della cura personale.
Bisogna anche sapere che:
• Lo stress e la tensione possono peggiorare i sintomi
• I sintomi spesso diminuiscono quando il paziente invecchia.
5. GESTIONE GIORNALIERA
Assicurarsi che il trattamento medico sia continuo dopo l’ospedalizzazione.
Provvedere a fornire un ambiente organizzato e accogliente.
Essere costanti. I caregiver devono essere in grado di elaborare un piano di azione e
di seguirlo.
Mantenere un ambiente domiciliare calmo e tranquillo. I disturbi del pensiero
costituiscono il problema principale del paziente schizofrenico. Può essere d’aiuto
usare un tono di voce basso e calmo. Quando le persone partecipano ad una
discussione parlare uno alla volta. Frasi brevi possono essere auspicabili.
Essere positivi e assertivi.
Aiutare le persone malate a elaborare obiettivi realistici.
Aumentare gradualmente l’indipendenza.
Insegnare a gestire lo stress.
Incoraggiare i tuoi familiari ad aiutarti nella gestione del paziente.
Non esitare a consultare il medico in caso di necessità, di dubbio, di incertezza.
Confrontarsi con altri familiari che hanno lo stesso problema.
Cercare eventuali associazioni dei familiari nella tua comunità. Se tu sei un genitore,
un coniuge, un figlio, un parente di qualcuno affetto da schizofrenia questo aiuto potrà
non farti sentire più solo.
I gruppi di supporto possono contribuire a fornire scambi di idee, di esperienze, di
aiuto.
Sapere dove andare e chi vedere nei momenti di necessità può essere fondamentale nel
momento della gestione di una eventuale situazione critica emergente.
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6. Miti e mistificazioni
“La peggiore cosa che può accadere ad uno schizofrenico è l’isolamento e la
solitudine”
(Dr. Phillip Long, psichiatra)
Le persone con schizofrenia sono vittima di una generale ignoranza. Sono due
volte vittime. 1) hanno una malattia cerebrale cronica per cui devono imparare a vivere
come meglio possono. 2) a causa della loro malattia, sono spesso discriminati.
Quale è il più grande problema delle persone con malattia mentale? La
maggior parte dice che sono gli altri a non accettarli. Una volta che riescono a gestire i
sintomi spesso trovano difficoltà a trovare amici, partner e lavoro. Essi avvertono la
discriminazione qualsiasi cosa facciano. I vecchi amici e anche alcuni familiari spesso
sono assenti. Così, tendono ad isolarsi e a restare ai margini della società. Sono
“diversi”. Spesso non sono rispettati o considerati. L’ignoranza porta ad un terribile
isolamento sociale e solitudine che può diventare la caratteristica più disabilitante della
malattia.
Perché le persone trovano così inaccettabile questa malattia mentale?
Paura della violenza
Alcune persone temono che gli individui che soffrono di disturbi mentali sono violenti. In
realtà, le persone con una malattia mentale sono in genere ansiosi, spaventati dagli altri e
passivi. Il mito della pericolosità è largamente basato su di un misticismo inadeguato e
culturalmente sorpassato che ritrae le persone con disturbi mentali come aggressive e
violente. I problemi con aggressione possono manifestarsi in una piccola quantità di
malati che a) non assumono farmaci in maniera adeguata; b) abitualmente fanno uso di
alcool o sostanze stupefacenti; c) hanno una storia di violenza. Inoltre, le statistiche
mostrano che le persone con disturbi mentali sono meno violenti della popolazione
generale, e che tendono ad essere piuttosto vittime della violenza.
Paura delle intenzioni criminali.
Le persone con disturbi mentali non commettono più crimini rispetto alla popolazione
generale. Tuttavia, se le malattie mentali non sono sufficientemente diagnosticate o
trattate possono diventare progressivamente più gravi, e le persone con manifestazioni
acute possono inadeguatamente finire in prigione.
Paura di ciò che non si conosce.
Le persone hanno spesso paura di ciò che non conoscono. E quando non conoscono fanno
supposizioni selvagge. Alcune culture tribali (o quasi) credono che la malattie mentali
siano opera di spiriti demoniaci, mentre altre credono che derivino da sangue cattivo,
pozioni magiche, o assenza di un integrità morale. Per fortuna, a causa delle scoperte e
della diffusione delle informazioni biologiche e scientifiche tali credenze si stanno
affievolendo.
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Avversione alle Malattie
Dopo più di un secolo, “i disturbi mentali” sono state finalmente identificate come
malattie così come l’epilessia, il Parkinson, il diabete. Ma queste affermazioni sono
spesso osteggiate anche da medici o operatori del sistema sanitario che rifiutano spesso la
diagnosi di malattia mentale ed il loro trattamento. Inoltre, il pubblico ha ancora una forte
avversione per gli ospedali e per i ricoveri in essi praticati. Spesso si è vittima di una
mistificazione del ricovero vissuto come coercitivo e lesivo delle libertà individuali,
indottrinamento riferito da “figure professionale sanitarie autorevoli”. Lo sviluppo delle
neuroscienze e delle scoperte scientifiche sta portando nuove acquisizioni sulla
schizofrenia e sulle malattie mentali, più in generale; ciò ha favorito e favorirà un più
corretto inquadramento diagnostico e terapeutico di questi disturbi evitando di cadere in
trappole confabulatorie che danneggiano l’individuo sofferente e i propri familiari.