10/03/2016 Dott.Vincenzo Campanella Servizio 118 ASL Bari 1 10/03/2016 2 10/03/2016 VI CONGRESSO SIMEU PUGLIA – Aprile 2007 Nelle fasi iniziali di un attacco sincopale il malato si trova quasi sempre in posizione eretta raramente seduta e solitamente viene preavvisato dall’imminente perdita della coscienza da una sensazione di “malessere”. sensazione di vertigine e movimento sensorio confuso visione oscura acufeni pallore cutaneo sudorazioni fredde 3 10/03/2016 L’insorgenza graduale spesso consente al paziente di prendere provvedimenti per non farsi del male. La caduta brusca è eccezionale. Se il paziente riesce a coricarsi rapidamente, l’attacco può essere evitato, senza completa perdita della coscienza. La profondità e la durata della perdita della coscienza sono variabili. Il paziente può essere ancora consapevole di ciò che accade attorno a lui oppure vi può essere uno stato comatoso con assoluto stato di incoscienza e impossibilità a rispondere. Può rimanere in questo stato per pochi secondi o per alcuni minuti. rare clonie agli arti o alla faccia polso debole spesso non apprezzabile pressione arteriosa bassa respiro superficiale il controllo degli sfinteri viene quasi sempre mantenuto 4 10/03/2016 Una volta che il paziente si trova in posizione orizzontale, anche perché è caduto a terra, si ripristina un sufficiente apporto ematico al cervello. il polso diviene più valido ritorna il normale colorito della cute il respiro si fa più frequente e profondo la coscienza ritorna la percezione dell’ambiente si normalizza Nonostante la ripresa il paziente è perfettamente consapevole del proprio stato di debolezza e il rialzarsi troppo bruscamente potrebbe scatenare un nuovo svenimento. CEFALEA e SONNOLENZA, che, assieme a uno STATO CONFUSIONALE, seguono solitamente una CRISI CONVULSIVA piuttosto che una crisi sincopale. 5 10/03/2016 SINCOPE A PATOGENESI ISCHEMICA legata ad un minore e transitorio apporto di sangue al cervello. SINCOPE A PATOGENESI ANOSSICA legata ad una ridotta presenza di O2 pur essendovi una normale irrorazione cerebrale. 6 10/03/2016 DA PATOLOGIA CARDIACA: aritmie. DA PATOLOGIA CIRCOLATORIA: in corso di gravidanza, in corso di lunga stazione eretta, in corso di brusco passaggio dal clino all’ortostatismo. SINCOPI RIFLESSE: da emozione, da dolore, da ipersensibilità del seno carotideo, da tosse, da sforzo, da defecazione, da minzione, post-traumatica, da idrocuzione, da ipertermia. La SINCOPE CARDIACA è il risultato di una diminuzione improvvisa della gittata cardiaca, la cui causa più comune è un’ aritmia. Nella persona normale una 35-40 < F.C. < 180 non riduce il flusso ematico cerebrale, soprattutto se la persona si trova in posizione supina. Il B. A. V. completo è l’aritmia più comune capace di provocare svenimenti e gli episodi sincopali associati a questo tipo di aritmia sono conosciuti come Sindrome di Morgagni-Adams-Stokes. 7 10/03/2016 8 10/03/2016 La crisi di Morgagni-Adams-Stokes sopravviene di solito senza che vi sia altro che un momentaneo senso di fiacchezza, dopo il quale il soggetto perde subito la conoscenza. Se il blocco dura parecchi secondi subentra un pallore grigio cinereo con qualche scossa clonica. Se dura più a lungo subentrano cianosi, respiro stertoroso, fissità delle pupille, incontinenza e segno di Babinski bilaterale. 9 10/03/2016 La SINCOPE VASOVAGALE o VASODEPRESSORIA corrisponde allo svenimento che può essere provato da una persona normale. Tende a verificarsi in corso di: Stress emotivi (stanze calde ed affollate) Dopo un Trauma Una ferita sanguinante In presenza di dolore Sul piano fisiopatologico si verifica una caduta della Pressione Arteriosa e delle Resistenze Periferiche, evidente soprattutto a livello dei muscoli scheletrici. P.A. = gittata cardiaca X resistenze periferiche La Gittata Cardiaca può essere normale. Essa diminuisce quando l’attività vagale induce una marcata bradicardia. Ciò determina un ulteriore abbassamento della P.A. e della Perfusione Cerebrale. 10 10/03/2016 La SINCOPE DA IPOTENSIONE ORTOSTATICA o POSTURALE interessa pazienti con un difetto cronico o un’instabilità transitoria dei riflessi vasomotori. La caduta della Pressione Arteriosa in ortostatismo è dovuta all’assenza dei riflessi di vasocostrizione che regolano la resistenza e la capacitanza dei vasi degli arti inferiori. Le situazioni che più facilmente la inducono sono il passaggio improvviso dal clino – all’ortostatismo o la stazione eretta prolungata. La SINCOPE DA MINZIONE si osserva nell’anziano, durante o dopo la minzione, soprattutto al passaggio dal clino - all’ortostatismo, ed è probabilmente una variante particolare della sincope posturale. Si è ipotizzato che la diminuzione di pressione intravescicale possa causare improvvisa vasodilatazione, incrementata dalla stazione eretta e che la bradicardia, mediata dal nervo vago, possa rappresentare un fattore giuntivo. 11 10/03/2016 La SINCOPE DA IPERSENSIBILITA’ DEL SENO CAROTIDEO può essere scatenata dalla rotazione del capo, da un colletto stretto o, dal semplice passare col rasoio sopra la regione del seno. Nella maggior parte dei casi si tratta di maschi. La crisi insorge quando il soggetto si trova in posizione eretta, solitamente in piedi. Il periodo di incoscienza solitamente dura pochi secondi. Il sensorio torna integro non appena la coscienza ricompare. Il seno carotideo è di norma sensibile allo stiramento e dà origine a impulsi sensitivi veicolati lungo il nervo di Hering, branca del glossofaringeo, fino al midollo allungato. Il massaggio di uno o ambedue i seni carotidei, soprattutto nelle persone anziane provoca due risposte: di TIPO VAGALE con rallentamento riflesso della Frequenza Cardiaca. di TIPO DEPRESSORIA con caduta della Pressione Arteriosa. 12 10/03/2016 In un soggetto che presenta perdite di coscienza alla pressione di un seno carotideo, è importante distinguere tra la malattia benigna (ipersensibilità di un seno) e una condizione più seria, quale la stenosi ateromatosa della arteria carotide del lato opposto o dell’arteria basilare. La SINCOPE DA TOSSE o VERTIGINE LARINGEA è una rara condizione che si manifesta durante parossismi di tosse in uomini solitamente affetti da bronchite cronica. Dopo aver tossito violentemente il malato diviene improvvisamente debole e perde conoscenza per breve tempo. La pressione intratoracica si eleva e interferisce col ritorno venoso al cuore, come accade nella manovra di Valsava (espirazione forzata a glottide chiusa). 13 10/03/2016 La SINCOPE in corso di GRAVIDANZA a partire dal VI mese si verifica allorchè la gestante assume un decubito dorsale. In tale posizione l’utero gravidico comprime la vena cava inferiore riducendo pertanto il normale ritorno venoso al cuore e quindi anche il flusso cerebrale. Turbe della ventilazione polmonare come nelle BPCO Cuore Polmonare Cronico Cardiopatie Congenite Cianogene come nella tetralogia di Fallot Rarefazione di O2 in alta montagna Laringospasmo Singhiozzo o pianto convulsivo nel neonato 14 10/03/2016 La sensazione di vertigine del Disturbo da Attacco di Panico viene spesso interpretata come una sensazione di svenimento, ma senza che vi sia una perdita di coscienza. I disturbi non sono accompagnati da pallore e non sono migliorati dal clinostatismo. La diagnosi viene fatta sulla base dei disturbi associati come la Sindrome da iperventilazione (riduzione di CO2, alcalosi, liberazione di adrenalina, aumento delle resistenze cerebrovascolari e diminuzione del flusso ematico cerebrale). 15 10/03/2016 L’ Ipoglicemia può presentarsi con confusione mentale e spesso anche con perdita della coscienza. La diagnosi riposa sull’anamnesi e sulla dimostrazione di ridotti livelli ematici di glucosio durante la crisi. Un’ Emorragia acuta a livello del tratto gastrointestinale può essere causa di sincope. I TIA spesso recidivanti dimostrano restringimenti od occlusioni arteriosclerotici dei vasi cerebrali. Lo Svenimento isterico (teatralità della crisi in pazienti già codificati). ANAMNESI ESAME CLINICO compresa l’obiettività carotidea ELETTROCARDIOGRAMMA (ecocardio, holter, eco TSA) E.E.G. (utile per differenziare la sincope dalla crisi epilettica. Il tracciato può presentare anomalie nel periodo intervallare nel 40-80% degli epilettici, mentre deve essere normale nel caso di attacchi sincopali) ESAMI EMATOCHIMICI 16 10/03/2016 Negli stadi premonitori o dopo la perdita della coscienza, i pazienti devono essere posizionati in modo da favorire il massimo apporto ematico al cervello, e cioè in posizione supina o, se il paziente è in posizione seduta, con la testa abbassata fra le ginocchia. Si debbono rimuovere gli abiti troppo stretti e ogni impedimento, mentre il capo deve essere ruotato in modo da impedire alla lingua di bloccare le vie aeree ed evitare l’aspirazione di materiale gastrico dato che il vomito è molto frequente. Non dare nulla per bocca finchè il malato non si è ripreso. Può venire utile ogni stimolazione periferica, ad esempio spruzzare acqua fredda sul viso o sul collo. Se fa freddo ricoprire il corpo con una coperta. 17 10/03/2016 Il paziente non si deve rialzare finchè non è scomparso il senso di malessere ed è bene che l’osservazione si prolunghi per qualche minuto anche dopo che il paziente si è rialzato. Nelle CRISI VASOVAGALI, a comparsa sotto stimolo emotivo quale stress, fatica, fame o altro, è sufficiente avvisare il paziente di tenersi lontano da certe situazioni. Nell’ IPOTENSIONE ORTOSTATICA i pazienti devono essere avvisati di prestare attenzione quando passano dal clino all’ortostatismo. Utili i corticosteroidi nelle forme croniche. Nell’ IPERSENSIBILITA’ DEL SENO CAROTIDEO bisognerà istruire i pazienti a indossare colletti larghi e imparare a ruotare tutto il corpo, invece che solo la testa. L’ atropina e l’ efedrina possono essere impiegati rispettivamente nei pazienti con spiccata bradicardia o ipotensione. Raramente si prendono in considerazione l’impianto di Pace-Maker in VD, l’irradiazione o la denervazione chirurgica del seno. 18 10/03/2016 Considerare infine le idonee terapie per le aritmie cardiache che possono indurre sincope, il trattamento dell’ipoglicemia e quello della sindrome da iperventilazione e dello svenimento funzionale. Per le persone anziane, valutare sempre eventuali fratture o traumi da caduta. Considerare infine le idonee terapie per le aritmie cardiache che possono indurre sincope, il trattamento dell’ipoglicemia e quello della sindrome da iperventilazione e dello svenimento funzionale. Per le persone anziane, valutare sempre eventuali fratture o traumi da caduta. 19 10/03/2016 20