L’ALLIEVO AUTISTICO CORSO DI FORMAZIONE PER MAESTRI DI SCI ALPINO, FONDO E SNOWBOARD Ha avuto successo il corso organizzato da Accademia della Montagna del Trentino con il Collegio maestri di sci,la Fondazione Autismo Trentino e la Fondazione Silvia Rinaldi dedicato ad acquisire competenze per l’accompagnamento sulle piste da sci di allievi autistici: presenti 25 maestri motivati e partecipi. “La qualità professionale è fondamentale per le sfide che attendono la nostra categoria” così il presidente Mario Panizza ha salutato i partecipanti al corso. Con lui anche Egidio Bonapace che ha sottolineato l'impegno di Accademia a fianco del Collegio maestri di sci per progetti di formazione. Il ringraziamento per l'impegno specifico verso l'autismo da parte di Giovanni Coletti presidente della Fondazione Autismo Trentino. Il corso ha esplicitato i principali modelli di riferimento sull’autismo dando l’opportunità ai partecipanti di crearsi una propria “cassetta degli attrezzi” da cui attingere gli strumenti per lavorare in maniera efficace e in un contesto di sicurezza con persone affette da disturbo autistico o sindromi correlate. Sono ormai 250 i professionisti dello sci abilitati all’insegnamento alle persone disabili a dimostrazione che il Collegio Maestri di Sci del Trentino è storicamente sensibile alle problematiche della disabilità, rivelando una forte vocazione della categoria verso le problematiche delle persone portatrici di bisogni individuali speciali. Allo stesso tempo è cresciuta la presenza di persone disabili sui campi da sci che, nel loro pieno diritto, necessitano di professionisti sensibili e preparati. Seppur vero che il turismo dell’accessibilità alla vacanza attiva muove in Europa oltre 80 miliardi l’anno, va sottolineato che la disponibilità alla formazione specifica dei professionisti della neve è caratterizzata da alto senso civico che si delinea nella convinzione della necessità di rispettare il diritto di cittadinanza di tutte le persone attraverso lo sport. L’autismo è una problematica molto complessa e articolata che richiede una trattazione specifica. Le componenti del disturbo possono essere presenti in diverso grado e coinvolgono diverse aree: esecutiva, emotiva, del linguaggio e della comunicazione, del comportamento, dei processi di interazione e del pensiero. Allo stesso tempo lo sport, e in particolare gli sport della neve per l’ambiente in cui si svolgono e per i peculiari stimoli fisici e psichici che sono in grado di trasmettere, è riconosciuto dal mondo medico come efficace strumento riabilitativo e terapeutico per le disabilità intellettive e relazionali. Il Maestro di Sci è un professionista che può contribuire in maniera determinante alla riabilitazione, integrazione e svago delle persone con disabilità soprattutto giovani. Questa funzione, che è anche sociale, contribuisce in modo determinate anche al sollievo dei familiari. La docente Prof. Paola Venuti dell’ Università di Trento del Dipartimento di Psicologia e Scienze Cognitive ha affrontato il tema “Conoscere i disturbi dello spettro autistico: un primo passo verso l'inclusione; Giulia Voltolini Educatrice sanitaria specializzata dello spettro autistico e Federico Comini Psicologo , entrambi della Cooperativa Sociale Autismo (C.S.A.) sono intervenuti sul tema “Come avviare a uno sport una persona autistica “ Fabrizio Tagliaferri Istruttore di sci della Scuola alpina della Guardia di Finanza a Predazzo ,volontario dell’associazione SportABILI, ha portato la sua esperienza di anni al fianco di otto ragazzi autistici sulle piste da sci e in altri sport estivi. Non è mancato il confronto diretto ed una proposta da estendere a tutte le scuole di sci del Trentino per favorire, attraverso politiche tariffarie, la pratica dello sci e dello snowboard ai ragazzi autistici. Anche l’accessibilità con ausili specifici sugli impianti di risalita è stata motivo di confronto, con l’impegno di Accademia della Montagna ad interessare gli impiantisti trentini affinchè sia garantita .