CORSO DI FISICA E BIOMECCANICA DEGLI SPORT INVERNALI E DEL GHIACCIO con applicazioni e misure sul campo 2^ anno – 2008/2009 Prof. Arrigo Canclini Liceo Scientifico – Ski College G.W. Leibniz 1. Introduzione “Non è necessario mentre si scia ricordare complicate relazioni matematiche come fa lo sciatore nella figura accanto. Ma gli sciatori che conoscono qualcosa delle proprietà fisiche della neve, e cercano di capire meglio perché e come sono possibili i movimenti nello sci, capiranno sempre di più il piacere dello sport” (da “The Physic of skiing – 2^ ed. di D.Lind e S.P.Sanders – AIP Press). La vocazione sportiva dell’Alta Valtellina è 2 innegabilmente diffusa anche tra gli studenti ma mgsin cos CAv delle scuole superiori tanto che, nei decenni, Fv =attrito molti dei migliori atleti delle classiche discipline aereodinamico mg Fa invernali hanno frequentato, anche con ottimi =attrito sin risultati, i corsi presenti sul territorio. mg Per avvalorare ed aiutare lo studio delle singole m cos g discipline, di quelle scientifiche in particolare, si propone quindi un corso specifico di “fisica e biomeccanica degli sport invernali” che possa incontrare l’interesse di molti degli studenti-atleti che frequentano il Liceo o l’Istituto Tecnico. L’obiettivo, come per gli autori del testo sopra citato, è renderli più consapevoli delle forze e delle leggi fisiche che permettono loro di divertirsi e migliorare le prestazioni nel loro sport, nonché di aiutarli nello studio delle materie scientifiche con un approccio diretto e vicino alla loro esperienza. 2. L’esperienza della prima annualità 2007/2008 e le prospettive Chi ha partecipato al convegno di presentazione dei risultati del corso in oggetto tenutosi presso l’istituto a fine giugno, ha potuto constatare direttamente come l’attività di ricerca, finalizzata ad integrare lo studio delle materie scientifiche ha riscosso un discreto successo presso gli studenti che si sono distinti anche nella produzione di elaborati e di ricerche di buona qualità. Un paio di tali lavori sono state presentati anche alle commissioni degli ultimi esami di stato da parte di due studenti candidati con lusinghieri riscontri. Si ritiene pertanto che quantomeno gli scopi didattici previsti siano stati pienamente raggiunti da questa prima esperienza di Laboratorio sul campo che ha coinvolto ed avvicinato alle problematiche dello studio del movimento sportivo gli studenti, per altro già coinvolti nelle attività sportive legate agli sport invernali e del ghiaccio. In particolare si è rivelata determinante la possibilità di procedere ad alcune registrazioni tramite VIDEO CAMERE, precedute da misurazioni di punti di riferimento disponibili sulla pista, dei gesti dei migliori atleti impegnati nelle competizioni di Coppa del Mondo organizzate a Bormio e S.Caterina dal 12 al 16 marzo. Altrettanto importante, anzi fondamentale, il complesso lavoro di rielaborazione che si è tradotto nella creazione di modelli tridimensionali del movimento degli atleti che hanno fornito e forniranno indicazioni cinematiche e dinamiche per svariate indagini. A questi primi incoraggianti risultati, frutto dell’impegno e delle capacità dimostrate dal primo nucleo di studenti interessati, si intende far seguire una più approfondita analisi dei dati, per altro già in corso in questi mesi e che è già stata parzialmente utilizzati dai tecnici delle squadre nazionali della FISI riunitisi di recente allo Stelvio. Non si nasconde quindi l’ambizione di proseguire l’esperienza a partire già dall’inizio del nuovo anno scolastico continuando sicuramente l’analisi dei dati già raccolti, ma integrandoli anche con nuove misurazioni in condizioni più controllate con esperimenti ad hoc di parametri dinamici (forze, pressioni, ecc.) e fisiologici (consumo di Ossigeno, frequenza cardiaca, ecc..). Per questo scopo abbiamo anche già attivato alcune importanti collaborazioni con il Prof. Ing, Guido Baroni, del dipartimento di bioingegneria del Politecnico di Milano, e con il Prof. Renzo Pozzo, biomeccanico dell’Università di Udine. Ci si prefigge inoltre di predisporre una nuova campagna di registrazione nel corso delle prove di Coppa del Mondo di sci di fondo in programma nel febbraio 2009 sulla pista di Valdidentro, nuovissimo ed interessante campo di gara per le competizioni di questo livello. 3. Scopi Scopo del corso è definire e/o rafforzare la conoscenza delle grandezze fisiche e delle leggi fondamentali che regolano il movimento di un sistema. Nella trattazione si forniranno altresì informazioni sul metodo scientifico sperimentale, che ha portato alla determinazione delle varie leggi di moto, ed è utilizzato per studiare il movimento di un qualsiasi sistema, quindi anche quello di uno sciatore, pattinatore o sportivo in generale. In questo particolare caso, e in tutti quelli in cui si studia il moto di un sistema vivente o di parti di esso, il problema viene affrontato con i metodi sviluppati da un settore della scienza noto come “biomeccanica”. I contenuti teorici saranno, ove possibile, esplorati attraverso semplici esperimenti e misure in laboratorio e sul campo. 4. Contenuti Fondamenti di Meccanica e la dinamica del corpo umano Definizione di forza, braccio, momento Leggi del moto di Newton Proprietà Inerziali dei corpi Spostamento, velocità, accelerazione Dinamica dei corpi in moto Lavoro ed energia Condizioni di equilibrio e moto di un corpo umano Parametri dei segmenti del corpo (massa, momenti di inerzia etc.) Metodi di misura della cinematica e dinamica di un corpo e dei segmenti Forze agenti su un corpo e loro possibile misura attraverso piattaforme di forza, celle di carico, trasduttori, etc. Analisi tridimensionale della cinematica e cinetica del movimento La fisica dello sci e degli sport di scivolamento Dinamica dello scivolamento in linea retta Azioni dinamiche nelle manovre dello sci alpino Il ruolo del campo di azione: neve/ghiaccio e le forze di attrito; le forze aerodinamiche L’intervento degli arti al fine della progressione sugli sci/pattini Metodi sperimentali di misura in biomeccanica Filosofia della ricerca Statistica descrittiva: raccolta dati e campionamento, teoria degli errori, analisi attraverso grafici e correlazioni Metodi di analisi cinematica del movimento del corpo o delle parti Metodi optoelettrometrici di analisi tridimensionale del movimento Metodi di misura diretta ed indiretta delle forze 5. Metodi, studenti interessati e suddivisione temporale La complessità degli argomenti trattati, nonché la necessità di confrontarsi con studenti della scuola superiore non provvisti di basi matematiche sufficienti (soprattutto per il calcolo infinitesimale) impone di proporre, su base volontaria, il corso a studenti che frequentino il triennio. Le attività formative e laboratoriali dovrebbe interessare tutto l’anno scolastico per un complesso di 70 ore (35 ore nel periodo ottobre-gennaio + 35 ore febbraio-giugno). Nella fase iniziale, al fine di fornire linguaggio e metodi base se pur elementari, un primo periodo di 15 ore sarà dedicato a fornire le basi teoriche (o a ribadirle) della meccanica newtoniana, senza trascurare di riferirsi, ove possibile, ad esempi noti all’esperienza di sciatori o sportivi degli studenti. In questa prima fase le lezioni saranno per lo più di tipo classico (o frontali) senza trascurare l’ausilio di strumenti interattivi e multimediali. Una seconda fase, dedicata soprattutto all’introduzione dei metodi di misura e della ricerca sperimentale sarà effettuata direttamente sul campo ( a secco o innevato) al fine di mettere in contato gli studenti con le problematiche della misura, degli errori, della descrizione e documentazione. Al proposito saranno fondamentali gli interessi, le attitudini dei singoli studenti, nonché uno stretto rapporto con i tecnici delle singole discipline che dovranno essere interessati e coinvolti per coprogettare eventuali attività senza sconvolgere il normale lavoro di allenamento. Per questa fase si ipotizza di utilizzare 20 ore (10 sul campo e 10 di analisi dei dati, anche quelli già registrati nella passata annualità). Nel secondo periodo (febbraio/giugno) il principale impegno sul campo sarà rivolto, per lo sci di fondo, alla registrazione ed analisi delle gare di Coppa del Mondo del 13-14 febbraio di Valdidentro. In seguito, così come per lo sci alpino con dati ottenuti in gare simulate, sono previsti una serie di approfondimenti teorici e applicativi sia della “fisica dello sci” sugli argomenti ritenuti più interessanti dagli studenti, sia delle attività svolte sul campo con la stesura di semplici relazioni con l’analisi dei dati e, se possibile, un minimo di modellazione dei risultati. Per tali attività sono previste complessivamente 35 ore. Si prevede infine, nel corso dell’anno in data da concordare sottoforma di seminario, l’intervento dei consulenti Prof. Ing, Guido Baroni, del dipartimento di bioingegneria del Politecnico di Milano, e con il Prof. Renzo Pozzo, biomeccanico dell’Università di Udine. redatto da Arrigo Canclini – Bormio settembre 2008