Il servizio dell’Ulss 12 centro di riferimento regionale, molti casi anche dall’estero L’ambulatorio del sesso compie 10 anni Oltre 1500 pazienti, più donne che uomini Carlo Pianon, primario di Urologia. A destra il dottor Optale con un paziente durante una seduta terapeutica con la realtà virtuale Compie 10 anni il servizio di Medicina sessuale dell’Ulss 12 specializzato nella prevenzione, diagnosi e cura dei disturbi della sfera sessuale, sia maschili che femminili. Almeno 1500 i pazienti visitati ed oltre le 3 mila le prestazioni fornite. Nel corso di questi anni sono stati visti in media circa 150 nuove persone l'anno con un rapporto uomini/donne di 1 a 3 e con un massimo, nei periodi di maggior impegno, di 53 prestazioni specialistiche a settimana. L’attività di psicosessuologia - collegata all’Urologia dell’ospedale dell’Angelo diretta dal dott. Carlo Pianon - viene svolta nel Poliambulatorio di Marghera e affronta le varie problematiche sessuali. I disturbi più frequenti sono per gli uomini l’impotenza e l’eiaculazione precoce, per le donne l’incapacità di raggiungere l’orgasmo e la frigidità, per entrambi l’indecisione sulla propria identità sessuale. “Una vita sessuale incompleta complica profondamente l’esistenza – spiega il dottor Pianon – Talvolta è causata da disfunzioni fisiche, e viene risolta dal punto di vista prevalentemente medico-chirurgico, ma spesso è provocata da disagi di tipo psicologico. Chi ha problemi sessuali è restio a parlarne con il medico di famiglia, per vergogna o timidezza. Il fenomeno è più diffuso di quanto si pensi. Dieci anni fa abbiamo ideato questo servizio per offrire delle concrete possibilità terapeutiche e la Regione Veneto l’ha autorizzato quale centro di riferimento regionale. Il successo è stato immediato, con una forte affluenza anche di cittadini provenienti da altre aziende sanitarie e perfino dall’estero pari al 30%”. All’ambulatorio si può accedere semplicemente telefonando al Cup dell’Ulss 12 (041 8897908) anche senza impegnativa del medico curante, pagando un ticket di 20,50 euro. Fin dall’inizio il servizio è stato affidato allo psicoterapeuta dell’azienda sanitaria veneziana Gabriele Optale, che nei casi di problemi di natura psicologica ha applicato il cosiddetto metodo Optale, cioè la terapia della Realtà virtuale, codificata da un protocollo scientifico e validata dai numerosi specialisti internazionali venuti in questi anni a “testare” l’attività dell’ambulatorio. Dopo una diagnosi clinica medica,che presuppone anche una visita, si effettua una valutazione della causa del disturbo sessuale e un inquadramento psicosessuologico per individuare le reali necessità del/della paziente e stabilire la scelta terapeutica più opportuna. “L’ambulatorio medico di psicosessuologia è un punto d’incontro di diverse specialità mediche e psicologiche ed offre al paziente la possibilità di recuperare il proprio equilibrio sessuale indirizzandolo verso il percorso di guarigione più idoneo – spiega Gabriele Optale - Desideri e inclinazioni dei pazienti, o della eventuale coppia, vengono rispettati. Il ruolo del medico psicosessuologo è quello di essere un punto di riferimento e un punto di ascolto, mai un giudice per chi presenta un disturbo sessuale acuto o cronico”. L’iter diagnostico serve ovviamente ad identificare l’eventuale presenza della componente biologica associata a quella psicologica. “L’indirizzo terapeutico suggerito anche con l’apporto della consulenza di altri specialisti – spiega il dottor Carlo Pianon – può essere: farmacologico con counselling psicosessuale, psicoterapeutico, chirurgico, o misto”. In un’alta percentuale dei casi trattati è risultato particolarmente efficace il ciclo di psicoterapia integrato da esperienze di immersione nella realtà virtuale. “Nei casi di disfunzioni sessuali di tipo psicologico o di tipo misto (psicologico e organico) viene prospettata la possibilità di effettuare, sempre dopo consenso informato, alcune sedute di psicoterapia utilizzando la realtà virtuale – spiega il dottor Optale che ha legato il suo nome al metodo da lui ideato - Il ciclo, applicato da quasi venti anni, consta di colloqui psicoterapeutici con integrazioni multimediali interattive: esperienze acustiche e visive in realtà virtuale, assolutamente di tipo non erotico ma che scavano nel vissuto profondo di ciascuna persona”. Il metodo e i risultati clinici ottenuti sono stati oggetto di pubblicazione nelle più prestigiose riviste scientifiche internazionali del settore e sono stati presentati a numerosi meeting internazionali.