Emozioni e Cibo 1 2 Emozioni e Cibo UN PROGRAMMA DIETETICO EQUILIBRATO • Shakes e Pasti a controllato contenuto calorico • Nutrizionalmente bilanciati • “Real Food” • Conservazione a temperatura ambiente • Facile preparazione dei pasti Lo shake è un gustoso sostituto di pasto con un importante effetto saziante da intervallare con i pasti WTG Piatti pronti per essere gustati dopo il riscaldamento in forno a microonde/padella: Primi piatti caldi e cremosi Secondi piatti di carne o vegetariani 5 7 Vita Weight™ Integratore di Ferro-Lipofer™ Assorbimento 5 volte maggiore rispetto ai normali Sali di Ferro PER ORDINI O ULTERIORI INFORMAZIONI CONTATTARE: ALKER MEDICALE al numero +39 049 8809426 o inviare una e-mail all’indirizzo: [email protected] o collegarsi al sito www.alker.it. (I prodotti vengono spediti in contrassegno all’indirizzo di casa). ALKER MEDICALE S.a.s. di Alampi Stefano & C. - Via Andrea Costa, 17/b - 35124 Padova (PD) - (Italy) - Tel. +39 049 8809426 - Fax +39 049 8829070 E-mail: [email protected] - Sito web: www.alker.it - P. IVA 03671590283 Emozioni e Cibo 3 indice editoriale Dalle Grave .................................................. 5 perdere peso con gusto: manuale scientifico e “gustoso” per allenare la mente al controllo salutare del peso......... 6 calendario corsi 2011 ...................... 11 corso base di formazione sul trattamento dei disturbi dell’alimentazione Iarrera ........................................................ 12 bacheca ................................................. 13 farmaci come fattori di rischio modificabili dell’aumento di peso El Ghoch, Dalle Grave ................................ 14 potenziale ruolo dei social network e disturbi dell’alimentazione Iarrera ........................................................ 16 la dismorfia muscolare: un enigma per il DSM V. Dove si colloca? Fossataro, Rosi, Sartirana .......................... 18 le complicanze mediche sono più frequenti e gravi nelle adolescenti colpite da anoressia nervosa Dalle Grave ................................................ 23 disturbi dell’alimentazione e del peso: impariamo a conoscerli Iarrera ........................................................ 24 non più la solita “bellezza” Faillaci ........................................................ 25 le nuove linee guida americane per una sana alimentazione Edizione 2010 Pasqualoni, Manganotti.............................. 26 Attività dell’aidap ............................. 29 notizie dalle uol ............................... 30 Newsletter della Associazione Italiana Disturbi dell’Alimentazione e del Peso (AIDAP) Via Sansovino, 16 - 37138 Verona - Tel. (045) 8103915 Fax (045) 8102884 - E-mail: [email protected] Sito web: www.aidap.org Emozioni e cibo Periodico quadrimestrale dell’Associazione AIDAP Iscrizione Tribunale di Verona n. 1377-data 28/08/99 DIRETTORE RESPONSABILE: Mauro Cappelletti SOCI ONORARI AIDAP: Ms. Jane Brody, Prof. David Garner, Prof. Francesca Brambilla, Ms. Dacia Maraini, Prof. Michele Carruba, Ms. Maria Teresa Ruta, Prof. Arthur Crisp, Dr. Johan Vanderlinden, Prof. Christopher Fairburn, Prof. James Look, Prof. Stephen Wonderlich, Prof. Anthony Fabricatore, Dr. Zafra Cooper CONSIGLIERI: Banderali Arianna (Vicepresidente AIDAP), Cappelletti Mauro (Segretario AIDAP), Dalle Grave Riccardo (Presidente AIDAP), Camporese Lucia, Cecchini Lucia, Pasqualoni Elettra, Sartirana Massimiliano PROGETTO GRAFICO: Positive Press 4 PERDERE PESO CON GUSTO Emozioni e Cibo 100 ricette AIDAP per perdere e mantenere il peso R. Dalle Grave, E. Pasqualoni MANUALE SCIENTIFICO E “GUSTOSO” PER ALLENARE LA MENTE AL CONTROLLO SALUTARE DEL PESO “Perdere peso con gusto” è un libro rivolto alle persone con problemi di sovrappeso o obesità che intendono perdere peso seguendo un programma scientifico di modificazione dello stile di vita e sono interessati ad includere nella loro alimentazione quotidiana piatti a contenuto calorico controllato, poveri di grassi, semplici, veloci, gustosi, adatti a tutta la famiglia ma anche ideali per inviti speciali. Il libro è anche rivolto a tutti coloro che, pur non necessitando di una perdita di peso, desiderano imparare delle ricette gustose ma “leggere” e ai professionisti della nutrizione (medici e dietisti) che attraverso l’utilizzo delle ricette contenute possono aiutare i loro pazienti a seguire un regime alimentare più variato ma caloricamente controllato. ISBN-88-8429-055-4 - Positive Press Verona (2011) - 208 pagine - Euro 24,00 Positive Press • Via Sansovino 16, 37138 Verona • Tel. 045 8103932 • Fax 045 8102884 • E-mail: [email protected] Per la consultazione del catalogo completo visitate il sito sito: www.positivepress.net ! Modulo d’ordine Forme di pagamento: Contrassegno Versamento su c.c. postale n.18287375 Positive Press (allegare copia del bollettino) Assegno bancario o circolare intestato a Positive Press Cognome ................................................................. Nome ......................................................................... Indirizzo . ....................................................................................................................................................... CAP ................................. Città . ............................................................................ Prov. ............................. Tel. ........................................................................... Fax............................................................................... E-mail............................................................................................................................................................. Partita IVA ................................................................ Codice Fiscale ............................................................. - Spese di spedizione Euro 9,00 - Per ordini superiori a Euro 30,00 spese di spedizione di Euro 3,50 - Per ordini superiori a Euro 50,00 sconto 10% (non cumulabile con altre promozioni in corso) e spese di spedizioni gratuite Per comunicare il vostro ordine: - ritagliare il presente modulo e spedirlo a: Positive Press - Via Sansovino 16 - 37138 Verona - mandare un’e-mail all’indirizzo: [email protected] - fare l’ordine direttamente dal sito http://www.positivepress.net Socio PP Club Socio AIDAP ordinario Sostenitore AIDAP non professionista Sostenitore AIDAP professionista 5 Emozioni e Cibo editoriale a cura di Riccardo Dalle Grave, Presidente Aidap Cari lettori e soci AIDAP, anche quest’anno la nostra società scientifica ha pianificato numerose e interessanti iniziative che spero apprezzerete. In maggio sarà pubblicato da Positive Press il libro di Erik Stice “Progetto Corpo: Promozione dell’accettazione del corpo e prevenzione dei disturbi dell’alimentazione”. Il libro riporta il manuale dell’intervento che, per la prima volta nel campo della prevenzione dei disturbi dell’alimentazione, si è dimostrato efficace nel determinare una reale riduzione, rispetto ai controlli, del rischio d’insorgenza di disturbi dell’alimentazione, durante il periodo di tre anni di follow-up. Per apprendere come usare questo innovativo programma di prevenzione basato sulla dissonanza cognitiva Erik Stice è stato invitato dall’AIDAP a presentare un workshop di una giornata il 4 novembre a Verona. Considero questa iniziativa estremamente importante per l’AIDAP che si è posta tra i suoi obiettivi primari, fin dalla sua costituzione, la promozione di programmi di prevenzione dei disturbi dell’alimentazione basati sull’evidenza scientifica. Un altro volume appena pubblicato, molto richiesto dai nostri pazienti, è “Perdere peso con gusto”. Il libro affianca a un manuale aggiornato di gestione dell’obesità basato sulla modificazione dello stile di vita, 100 ricette dietetiche gustose ideate e testate dalle dietiste dell’AIDAP di Verona. Una nuova iniziativa dell’AIDAP è Emozioni e Cibo online (www.emozioniecibo.it). Nel sito si possono leggere online tutti i numeri di Emozioni e Cibo, di Journal Observer e gli abstract degli ultimi articoli scientifici peer review sui disturbi dell’alimentazione e obesità. Inoltre, sono riportate le news della nostra associazione, gli articoli in press di Emozioni e Cibo ed è possibile scaricare in formato pdf tramite password il materiale dei nostri corsi di formazione. In questo numero di Emozioni e Cibo sono presentati tre articoli scientifici. Nel primo Fossataro e coll. fanno un revisione aggiornata della dismorfia muscolare, un disturbo caratterizzato dalla ricerca incessante di un corpo più robusto e muscoloso su cui esistono ancora molte controversie. Nel secondo Marwan El Ghoch e coll. fanno una revisione delle principali categorie di farmaci che si associano a un aumento di peso corporeo e suggeriscono alcune strategie per aiutare i pazienti a gestire questo problema. Infine, nel terzo articolo Pasqualoni e coll. fanno una descrizione e commentano le 2010 Dietary Guidelines for Americans. Concludo dando il mio più caloroso benvenuto alle tre nuove Unità Locali Operative aperte a Modena dalla Dr.ssa Bagnato, a Monza dalla Dr.ssa Galimberti e ad Adrano in provincia di Catania dal Dr. Iarrera. Buona lettura. non siete un associato aidap e volete ricevere a casa la rivista “Emozioni e Cibo”? Abbonatevi* compilando il modulo a pag. 39 Per informazioni contattare via e-mail: [email protected] o tel. 045 8103915 * L’abbonamento alla sola rivista non comprende i benefici riservati ai soci AIDAP Riccardo Dalle Grave Presidente AIDAP Abbonamenti 2011 6 Emozioni e Cibo aidap informa… perdere peso con gusto: manuale scientifico e “gustoso” per allenare la mente al controllo salutare del peso Il giorno 18 marzo 2011 alle ore 12:00 all’Hotel San Marco a Verona si è tenuta la conferenza stampa per la presentazione del libro “Perdere peso con gusto. 100 ricette AIDAP per perdere e mantenere il peso” (Dalle Grave, Pasqualoni, Ed. Positive Press 2011). Di seguito è riportato il comunicato stampa che è stato inviato a tutte le maggiori testate giornalistiche e la trascrizione di alcuni parti della conferenza tenuta dai due autori e che è possibile riascoltare in versione integrale sul sito AIDAP: www.aidap.org. COMUNICATO STAMPA Può sembrare paradossale ma nonostante il grado di malnutrizione esistente sul pianeta l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) considera l’obesità uno dei principali problemi di salute pubblica nel mondo. Basta guardare i dati epidemiologici mondiali e nazionali per renderci conto di come l’obesità sia diventata un’epidemia globale. In Italia, ad esempio, secondo l’ultima indagine multiscopo dell’Istat gli adulti obesi sono 4,7 milioni, il 9% in più rispetto all’indagine effettuata nel 1999-2000. Ma cosa rende difficile avere un controllo salutare del peso? Secondo il Dott. Riccardo Dalle Grave, presidente di AIDAP (Associazione Italiana Disturbi dell’Alimentazione e del Peso), un programma di perdita e di mantenimento del peso perduto non dovrebbe basarsi esclusivamente su un approccio dietetico prescrittivo, ma dovrebbe anche aiutare l’individuo a lavorare sui processi mentali che ostacolano la perdita e il mantenimento del peso. Nasce con tale ambizione un nuovo manuale di auto-aiuto “Perdere peso con gusto. 100 ricette AIDAP per perdere e mantenere il peso” (Dalle Grave, Pasqualoni, Ed. Positive Press 2011) rivolto alle persone con problemi di sovrappeso o obesità che intendono perdere peso seguendo un programma scientifico di modificazione dello stile di vita. Il programma di perdita di peso illustrato in questo libro è composto da quattro passi preceduti da una fase di preparazione finalizzata a valutare le indicazioni e le motivazioni alla perdita di peso. I primi tre passi sono stati ideati per raggiungere la perdita di peso attraverso la modificazione dell’alimentazione, dell’attività fisica Emozioni e Cibo e superando i più comuni ostacoli alla perdita di peso, il quarto per affrontare gli ostacoli al mantenimento del peso. Ogni passo introduce specifiche procedure e strategie della terapia cognitivo comportamentale per acquisire le abilità necessarie per controllare il peso a lungo termine. Altro aspetto innovativo del manuale è la presenza di 100 ricette che aiutano il paziente a includere nella sua alimentazione quotidiana piatti a contenuto calorico controllato, poveri di grassi, semplici, veloci, gustosi, adatti a tutta la famiglia ma anche ideali per inviti speciali. Nel testo vengono indicati per ciascun piatto gli ingredienti, la modalità di preparazione, i valori 7 nutrizionali per porzione (apporto di calorie, carboidrati, proteine e grassi) ma anche la difficoltà di preparazione, il tempo di esecuzione ed il costo. Il libro è anche rivolto a tutti coloro che, pur non necessitando di una perdita di peso, desiderano imparare delle ricette gustose ma “leggere” e ai professionisti della nutrizione (medici e dietisti) che attraverso l’uso del manuale in forma di auto-aiuto guidato possono aiutare i loro pazienti a seguire un programma scientifico di modificazione dello stile di vita con un regime alimentare più variato ma caloricamente controllato. CONFERENZA STAMPA 1 Per ridurre la densità energetica e aumentare il volume dei piatti, avete usato frutta e verdura o anche addensanti? Pasqualoni. Principalmente l’aumento del volume è stato fatto attraverso la verdura. C’è un capitolo inerente alle zuppe, in quanto sapete che la presenza di un aumento della quantità di acqua all’interno dell’alimento aiuta ad abbassare la densità energetica e favorisce il senso di sazietà… Per il resto abbiamo usato esclusivamente alimenti a disposizione, verdura in primis o frutta per quanto riguarda la parte relativa ai dessert ai dolci. Dessert e dolci con contenuto calorico controllato sono stati introdotti anche per aiutare i pazienti nelle occasioni sociali, perché molto spesso quando in- vitano ospiti non sanno mai bene come orientare il menu pur dovendo rimanere dentro un certo controllo calorico. Dalle Grave. Ecco due cose sulla volumetria… c’è tutta un’area di ricerca che è stata portata avanti da Barbara Rolls, una ricercatrice che si occupa dell’adesione alla dieta, che ci ha spinto a lavorare sulla densità energetica perché, a parità di calorie introdotte, minore è la densità energetica maggiore è l’adesione alla dieta e alla perdita di peso. Il nostro tentativo è stato di usare delle ricette con alimenti disponibili e che siano gradevoli e diano molto volume… Lavorare sulla densità energetica e sulla palatabilità è un’area che dovrebbe abbracciare un po’ tutta l’industria alimentare. 8 2 Emozioni e Cibo Qual’è il valore aggiunto del libro “Perdere peso con gusto”? Pasqualoni. Ci sono altri libri di ricette, anche di ricette dietetiche, in giro perché tutto il mercato a riguardo si è molto sviluppato negli ultimi anni. I valori aggiunti di questo libro sono due: uno, l’inserimento di queste ricette in un programma scientifico per la perdita di peso; l’altro, che non è da sottovalutare, è la spiegazione che i pazienti ricevono dalla lettura del libro su come queste ricette dietetiche possano essere inserite nel momento in cui seguono un determinato schema dietetico. Molti libri hanno le ricette dietetiche con anche scritto il livello calorico, il problema è che il paziente poi non sa come usarle, mentre in questo testo, oltre alle ricette, è spiegato nel dettaglio come utilizzare le ricette e inserirle in un programma dietetico a contenuto calorico controllato che può essere un menù da 1500 o 1200 in base a quello che è l’esigenza del paziente per la perdita di peso. Ed è proprio nell’abbinamento tra il programma scientifico cognitivo comportamentale e l’uso delle ricette che c’è il punto di forza di questo testo… e non ce ne sono altri in Italia con questa caratteristica. 3 Possono essere efficaci le gelatine agar-agar, nella dieta, per aumentare il senso di sazietà? Elettra Pasqualoni, Riccardo Dalle Grave Pasqualoni. In realtà le gelatine possono aumentare il senso di sazietà poi però bisognerebbe fare una valutazione sull’accettabilità del paziente e questo non è stato fatto per cui è un grosso punto di domanda. Forse bisognerebbe fare uno studio che preveda in maniera sistematica l’uso di questi prodotti con un gruppo di controllo e vedere qual è il grado di accettabilità del paziente, perché, come sapete, il risultato in termini di perdita di peso è legato all’aderenza. Se il prodotto, nello specifico l’agar-agar, non è accettato dal paziente, l’aderenza si riduce e quindi l’esito in termini di perdita di peso diminuisce. Quindi pur essendo un prodotto che per le sue caratteristiche potrebbe essere potenzialmente efficace in realtà non ci permette di raggiungere questo obiettivo e forse uno studio a riguardo potrebbe chiarirci questo dubbio. 4 Le ricette sono state pensate solo per un uso personale o anche per le occasioni speciali (cene con amici, ecc.)? Pasqualoni. Ogni ricetta riporta non solo la composizione in termini di apporto calorico, proteine, carboidrati e grassi ma anche altri tre aspetti: il costo, la difficoltà di esecuzione e il tempo richiesto. è stata fatta questa analisi anche per dare al paziente o a colui che utilizza queste ricette delle indicazioni su quanto richiedono come tempo, qual è il costo che hanno sul budget familiare. Da questo ne deriva il fatto che alcune ricette semplici possono essere utilizzate nell’alimentazione quotidiana, altre con un livello di difficoltà maggiore e/o con un costo superiore forse sono da riservare per le occasioni più speciali con qualche invitato. Quindi abbiamo cercato di spaziare in entrambe le aree. 5 L’alimentazione di un paziente obeso è monotona. Come lo si può abituare a cibi sani che hanno gusti diversi da quelli a cui è abituato? Dalle Grave. È una domanda molto complessa, perché la scelta alimentare è solo in parte determinata dall’individuo. La nostra alimentazione è Emozioni e Cibo 9 cioè come creare una protezione ambientale partendo da come fare la spesa e da cosa accumulare a casa. Sull’aspetto della varietà e della monotonia ci sono anche qui controversie nella terapia dell’obesità. Quanto più è varia l’alimentazione tanto più è stimolante… cioè si ha più fame… Ad esempio, quando si mangia a un buffet si introducono più calorie rispetto a quando al ristorante ci viene servito il cibo. Perché? Perché al buffet siamo esposti a cibi molti vari. Vetrina espositiva 6 influenzata dalla cultura in cui viviamo. Noi mangiamo diversamente dai cinesi, dagli indiani e il marketing alimentare influenza le nostre scelte. Noi pensiamo di scegliere autonomamente, ma trenta o quaranta anni fa la spesa che facevano al supermercato era completamente diversa da quella che facciamo ora. Per quanto riguarda la monotonia, è un altro aspetto rilevante nella ricerca e anche nella gestione dell’obesità perché uno dei problemi associati all’obesità è che oggi c’è un’eccessiva disponibilità di cibo molto palatabile. Se andate in un supermercato non so quanti cibi palatabili e ricchi di grasso ci siano. L’altro problema è che non usiamo pianificare. Le nostre mamme facevano la lista della spesa e la lista settimanale di quello che dovevamo mangiare. Oggi andiamo al supermercato o al centro commerciale e prendiamo quello che vediamo. Nella scelta siamo influenzati non solo dalla qualità ma da altri fattori: colore o scritta particolari o messaggio espresso… Un altro problema è che accumuliamo molto cibo a casa per cui siamo sempre fortemente esposti a questi cibi palatabili. Quindi la strategia non è solo educare il nostro paziente a mangiare in modo diverso, ma anche aiutarlo a farlo. Tutta la prima parte del libro tratta i principi cognitivo comportamentali per difendersi dall’ambiente e Consigliate di dare “Perdere peso con gusto” anche al paziente oppure di estrarre dal libro solo le ricette? Dalle Grave. Dipende, se un terapeuta usa un modello cognitivo comportamentale questo può essere il manuale da dare al paziente perché molte procedure, tipo il diario alimentare, le tecniche di controllo degli stimoli, affrontare gli ostacoli alla perdita di peso e al mantenimento sono riportate qui e il terapeuta può consigliare al paziente di leggere alcune parti del manuale. Si chiama anche biblioterapia o lettura guidata. 7 Per poter comprendere la parte tecnica del libro il paziente deve avere un bagaglio culturale molto ampio? Dalle Grave. Anch’io pensavo che modelli basati sulla modificazione degli stili di vita di tipo cognitivo comportamentale richiedessero un certo livello culturale. Poi abbiamo visto cose un po’ paradossali, nel senso che addirittura le persone troppo colte, sono quelle che rispondono meno, si impegnano meno, sono scettiche e hanno un atteggiamento riluttante a seguire quei consigli che a volte sembrano banali… mentre le persone che hanno, tra virgolette, meno cultura sono più attente e seguono bene il programma. 10 Emozioni e Cibo 8 9 Come si può capire se il programma funzionerà sul singolo paziente? Dalle Grave. Le persone con problemi di peso sono eterogenee, per cui un certo programma può andare bene per alcune persone e non per altre. Il problema è che non abbiamo predittori, cioè non sappiamo quando vediamo il paziente se risponderà al trattamento. Il consiglio è di portare avanti il programma e poi vedere chi ha successo o no. La perdita di peso nella prime quattro settimane predice il risultato. Quindi aiutare la persona a iniziare bene il programma è fondamentale. Il manuale può essere uno strumento in più per iniziare bene. p o sitive press Una buona relazione terapeutica è un predittore di successo? Dalle Grave. Si sa che una relazione terapeutica buona è un predittore di successo, però c’è un’altra variabile, se il paziente ha successo si sviluppa una buona relazione, ma se il paziente non migliora è molto difficile che mantenga una buona relazione per cui… statisticamente dividere se il successo sia dovuto al miglioramento della relazione oppure se il successo ha anche influenzato positivamente la relazione è difficile, io penso che sia un fenomeno bidirezionale. w w w. p o s i t i v e p r e s s . n e t Sconti oltre Via Sansovino 16 - 37138 Verona - Tel. 045 8103932 - fax 045 8102884 - email: [email protected] 50 % e per ulteriori promozioni visitate il nostro sito 4 All’ombra dei tetti Marchesini V. ISBN-88-86402-71-6 Euro 12,39 6,00 4 non esiste la pillola della felicità Pellegrino F. ISBN-88-86402-43-0 Euro 12,39 6,00 4 il golfo paradiso De Palma L. ISBN-88-86402-27-9 Euro 10,33 5,00 4 angeli senza ali Donati M. ISBN-88-86402-22-8 Euro 9,30 4,50 Modalità di spedizione: modalità di pagamento - Spese di spedizione Euro 9,00 - Per ordini superiori a Euro 30,00 le spese di spedizione sono di Euro 3,50 - Per ordini superiori a Euro 50,00 sconto 10% (non cumulabile con altre promozioni in corso) e spese di spedizioni gratuite - - - - 4 di bella Brancatisano V. ISBN-88-86402-50-3 Euro 11,36 5,00 Contrassegno Assegno bancario intestato a Positive Press Versamento su c.c. postale Positive Press n. 18287375 Bonifico bancario intestato a Positive Press SPARKASSE IBAN IT33E0604511703000005000217 per i soci e sostenitori aidap sconti particolari! Emozioni e Cibo 11 FIRST CERTIFICATE OF PROFESSIONAL TRAINING IN EATING DISORDERS AND OBESITY Corso annuale teorico-pratico nel trattamento dei disturbi dell’alimentazione e dell’obesità 14a edizione - Verona, maggio 2011 - marzo 2012 È stata attivata una convenzione con UBI BANCO DI BRESCIA che consente di rateizzare l’intero importo dovuto tramite un finanziamento a tasso zero. Il finanziamento potrà essere accordato a seguito di una veloce istruttoria. Per le modalità operative si prega di contattare direttamente la segreteria organizzativa di Positive Press 045 8103932 - [email protected] - www.positivepress.net 2011 calendario corsi e aggiornamenti aprile Second certificate of Professional Training in Eating Disorders and Obesity Corso avanzato di formazione sul trattamento dei disturbi dell’alimentazione e l’obesità. VERONA maggio FIRST CERTIFICATE OF PROFESSIONAL TRAINING IN EATING DISORDERS AND OBESITY Corso annuale teorico-pratico nel trattamento dei disturbi dell’alimentazione e dell’obesità 14a edizione - maggio 2011 - marzo 2012, VERONA Prerequisito per l’apertura di una sede AIDAP giugno CBT disturbi dell’alimentazione: nuove procedure cognitivo comportamentali per affrontare il disturbo Dell’alimentazione nei soggetti non sottopeso 3 giugno 2011, VERONA BUSINESS MEETING (Dedicato agli operatori dei centri AIDAP) 4 giugno 2011, VERONA novembre THE BODY PROJECT: PROMOTING BODY ACCEPTANCE AND PREVENTING EATING DISORDERS FACILITATOR GUIDE Eric Stice - University of Texas at Austin 4 novembre 2011, Hotel San Marco, VERONA Segreteria organizzativa Positive Press - Gloria Carli - Tel. 045 8103915 - E-mail: [email protected] Per maggiori informazioni sui corsi in programma è possibile visitare i siti: www.positivepress.net e www.aidap.org 12 Emozioni e Cibo eventi in Sicilia a cura di Francesco Iarrera, Aidap Oliveri (ME) Corso base di formazione sul trattamento dei disturbi dell’alimentazione Oliveri (ME), 21-22 gennaio e il 15-16 febbraio 2011 Resoconto dell’evento Massimiliano Sartirana, AIDAP Verona La terapia cognitivo comportamentale (CT) dei disturbi dell’alimentazione, secondo le linee guida, è il miglior trattamento disponibile per la cura di queste patologie, in continua crescita, spesso non adeguatamente trattate, soprattutto nella nostra regione. La formazione di équipe multidisciplinari non eclettiche, i cui componenti seguano la medesima teoria, è indispensabile per offrire il miglior approccio terapeutico ai pazienti. Dietro queste premesse, si è tenuto presso la UOL di Oliveri (ME), il primo corso base sulla CBT. Il corso ha coinvolto professionisti (dietisti, psicologi e medici) provenienti da tutta la Sicilia e si è articolato in quattro giornate: il 21-22 gennaio e il 15-16 febbraio. Docenti del corso sono stati il Dott. Dalle Grave (presidente AIDAP), Dott. Sartirana (UOL Verona), Dott. Faillaci (Uol Trapani) e il Dott. Iarrera (Uol Oliveri). Durante le quattro giornate formative, i partecipanti hanno alternato lezioni teoriche a quelle pratiche, in cui si è potuto sperimentare mediante simulazioni e role paying le tecniche e le strategie apprese. Durante la prima giornata il Dott. Dalle Grave ha ampiamente trattato i temi relativi alla definizione, classificazione, quadro clinico, prognosi fino ad addentrarsi nella spiegazione di uno dei momenti più significativi e problematici dell’intero percorso terapeutico: la fase di ingaggio. Inutile dire che quest’ultima parte è stata particolarmente apprezzata dal pubblico presente, visto che raramente altri protocolli di terapia forniscono tali e tante tecniche per portare un paziente a decidere di iniziare un trattamento impegnandosi attivamente in esso. Il secondo giorno, il Dott. Sartirana, ha condotto il proprio intervento concentrandosi sulle quattro fasi della CBT, sottolineando con grande enfasi l’importanza della fase uno in cui è basilare “iniziare bene” interrompendo il più rapidamente possibile i comportamenti di controllo del peso disfunzionali e gli eventuali episodi bulimici e meccanismi di compenso. Altrettanta importanza è stata data alla fase tre, che ha consentito ai corsisti di imparare le tecniche utili ad affrontare il nucleo psicopatologico dei disturbi dell’alimentazione. Al Dott. Faillaci è toccato il difficile compito di fornire le adeguate informazioni relative ai moduli aggiuntivi della CBT, con una trattazione essenziale ma efficace, vista la naturale “avversione” verso temi prettamente psicologici da parte di medici e dietisti. La parte delle esercitazioni pratiche è stata Emozioni e Cibo svolta dal Dott. Iarrera e ha visto i partecipanti diventare “terapeuti”, sottoponendosi a simulazioni, role playing e partecipando attivamente alla risoluzione di casi clinici, tratti da pazienti reali. In questo incontro, i partecipanti, hanno potuto toccare con mano le reali difficoltà incontrate durante il trattamento di un paziente con disturbo dell’alimentazione, ottenendo sufficienti spunti per rivedere alcune tecniche esposte in modo teorico. Il corso è stato apprezzato da tutti i partecipanti, particolarmente attratti dalla scoperta di una nuova forma di terapia, basata sulle migliori evidenze scientifiche, in grado di coinvolgere e rassicurare sia il paziente che il terapeuta, vista la natura 13 manualizzata della terapia stessa. Considerando che quasi tutti i partecipanti erano professionisti, alcuni dei quali impegnati da anni nella cura dei pazienti con disturbi dell’alimentazione, il fatto che tutti si siano orientati a modificare il proprio originario approccio al disturbo, dimostra quanto oggi si possa e si debba fare per disseminare la CBT, in modo da migliorare ed elevare gli standard terapeutici offerti a pazienti affetti da queste patologie. Essere in possesso di una terapia efficace può fare la differenza fra guarigione o cronicizzazione del disturbo, con tutto ciò che ne può derivare in termini di impatto fisico, psicologico, sociale e lavorativo per le nostre pazienti. la bacheca… n corsi internazionali… Clinical Teaching Day Miami, Florida USA - 27 aprile 2011 www.aedweb.org 2011 International Conference on Eating Disorders Miami, Florida USA - 28-30 aprile 2011 www.aedweb.org VII International Congress of Cognitive Psychotherapy. “Clinical Science” Instanbul, Turchia - 2-5 giugno 2011 www.iccp2011.com 41st Annual EABCT Congress Reykjavik, Islanda - 31 agosto-3 settembre 2011 www.congress.is/eabct Eating Disorders Research Society 17th Annual Meeting Edinburgh, Scotland - 22-24 settembre 2011 www.edresearchsociety.org/2011Meeting/index.html Eating Disorders 2011 The 19th International Conference 20-22 ottobre 2011, Alpbach, Tyrol, Austria www.netzwerk-essstoerungen.at/kongress11 n in evidenza… >> Sentite condoglianze Tutto il gruppo della sede centrale dell’AIDAP Verona rappresentato dal Dott. Dalle Grave si unisce all’immenso dolore di familiari e cari della Dott.ssa Antonietta Campli per la sua scomparsa. >> NUOVi centri aidap Siamo orgogliosi di annunciarVi l’apertura di 3 nuovi centri: AIDAP Modena della Dott.ssa Maria Pia Bagnato, AIDAP Monza della Dott.ssa Maria Grazia Galimberti e AIDAP Adrano (CT) del Dott. Francesco Iarrera. Buon lavoro a tutti! >> NUOVA SEDE AIDAP Trapani Via Salemi, 54 - 91100 Trapani 14 Emozioni e Cibo articolo scientifico a cura di Marwan El Ghoch (nella foto) e Riccardo Dalle Grave Unità di Riabilitazione Nutrizionale, Casa di Cura Villa Garda (VR) Farmaci come fattori di rischio modificabili dell’aumento di peso I farmaci che hanno un ruolo nell’aumento di peso non sono spesso considerati nella lista dei fattori di rischio per lo sviluppo o l’aggravamento dell’obesità. In genere, i farmaci implicati nell’aumento di peso minano gli sforzi di una persona atti a modificare il suo stile di vita, rendendo più difficile seguire linee guida alimentari salutari e adottare uno stile di vita attivo. Alcune di questi farmaci agiscono a livello ipotalamico alterando il senso di fame e di sazietà, attraverso meccanismi non completamente noti. Altri sembrano modificare la quantità e il tipo di cibo che una persona sceglie, ma nella maggior parte dei casi il meccanismo che favorisce l’incremento ponderale non è ancora completamente chiarito. L’interazione farmaci-assunzione di cibo è affrontata di rado nella letteratura medica ed è poco conosciuta.1 Scopi di questo articolo sono passare in rassegna le principali categorie di farmaci che si associano a un aumento di peso corporeo e suggerire alcune strategie per aiutare i pazienti a gestire questo problema. Farmaci per il diabete di tipo 2 L’insulina, spesso prescritta nei pazienti con diabete di tipo 2 che non controllano la glicemia con la modificazione dello stile di vita e i farmaci antidiabetici orali, aumenta il senso di fame e favorisce l’incremento ponderale. Più stretto è il controllo glicemico raggiunto con l’insulina e maggior è il suo effetto sull’appetito. Altri farmaci usati nel diabete di tipo 2 associati a un aumento di peso sono le sulfaniluree, che aumentano l’appetito stimolan- do la secrezione di insulina, e i glitazoni che stimolano l’adipogenesi, incoraggiando la divisione e la differenziazione delle cellule adipose.2 In pratica si può verificare un effetto combinato di un aumento dell’appetito e un aumento del numero delle cellule adipose per accumulare l’energia introdotta in eccesso.3 Farmaci antipertensivi I diuretici tiazidici, i calcio antagonisti, i betabloccanti, e gli alfa-bloccanti adrenergici possono favorire l’aumento di peso aumentando in generale l’appetito.4 Maggiore è l’effetto centrale dei farmaci antipertensivi maggiore è l’effetto sull’aumento di peso. I beta-bloccanti, inoltre, possono provocare l’aumento di peso attraverso altri tre meccanismi aggiuntivi:3 (1) riducono la risposta cardiaca all’esercizio fisico e di conseguenza, i pazienti consumano meno calorie durante l’attività fisica; (2) aumentando il senso di stanchezza portano i pazienti a muoversi meno; (3) fanno selezionare ai pazienti cibi meno salutari e ricchi di calorie come conseguenza del loro effetto negativo sul tono dell’umore. Fortunatamente, altri farmaci per trattare l’ipertensione, come gli ACE-inibitori e i sartani, sembrano aver un effetto neutro sul peso e perciò possono essere usati in modo preferenziale nei pazienti con obesità o ad alto rischio di aumentare di peso. Il loro impiego può, inoltre, far ridurre il dosaggio dei farmaci antipertensivi che favoriscono l’aumento di peso.3 Emozioni e Cibo Farmaci Antistaminici Farmaci che bloccano i recettori H1 o attivano i recettori H3 aumentano il senso di fame riducendo l’attività centrale della leptina.5 Spesso gli antistaminici sono presenti nei preparati dei farmaci da banco e il paziente dovrebbe essere educato a riconoscerli. Farmaci corticosteroidei I corticosteroidi possono aumentare l’appetito favorendo la captazione del glucosio.1 Inoltre, hanno un’azione sfavorevole sulla composizione corporea promuovendo l’aumento della massa grassa e la riduzione della massa magra che, riducendo il dispendio energetico, predispongono il paziente a un aumento di peso aggiuntivo.1 Il sesso femminile è influenzato negativamente dagli steroidi, come dimostra la mensile fluttuazione dei livelli ormonali nelle donne in età fertile. Durante la fase luteale premestruale, le donne assumono in media 270 kcal in più al giorno rispetto alla fase pre-ovulatoria.6 Un sbilanciamento degli ormoni sessuali determinato da farmaci (es. contraccettivi ormonali, agenti che promuovono la fertilità, farmaci che prevengono la recidiva del cancro alla prostata o alla mammella) possono aumentare l’appetito e favorire l’incremento di peso.3 Farmaci Antiepilettici È noto da molti anni che i farmaci usati per trattare l’epilessia aumentano l’appetito. Alcuni farmaci anticonvulsivanti più recenti possono invece avere l’effetto opposto: stabilizzare o addirittura sopprimere l’appetito.3 Farmaci psicoattivi Qualsiasi farmaco che alteri i livelli di serotonina o dopamina a livello centrale sembra influenzare negativamente i centri ipotalamici della fame e sazietà. I risultati sono la stimolazione dell’appetito e l’incapacità di raggiungere la sazietà con un apporto normocalorico e, di conseguenza, è molto frequen- 15 te osservare un aumento di peso nei pazienti che usano in modo prolungato queste classi di farmaci.3 È stato, inoltre, osservato che i pazienti con malattie psichiatriche sono più a rischio di sviluppare la sindrome metabolica7 e hanno un’aspettativa di vita ridotta di circa 25 anni attribuita per la metà degli anni a malattie croniche associate all’obesità (es. diabete, malattie cardiovascolari e cancro).8 L’effetto di stimolazione dell’appetito degli antipsicotici atipici ha sollevato molta attenzione negli ultimi anni, in particolare sul loro uso nei bambini e adolescenti. Le indicazioni pediatriche di questi farmaci sono la cura della schizofrenia (età 13-17 anni), del disturbo bipolare (età 10-17 anni) e l’irritabilità nell’autismo (età 5-16 anni). L’aumento di peso nei bambini e negli adolescenti è di grande preoccupazione perché, oltre a influenzare la crescita in un modo non ancora completamente noto, aumenta il rischio di avere una condizione di obesità in età adulta. Suggerimenti clinici Tre sono le strategie cliniche generali per affrontare il problema dei farmaci che favoriscono l’aumento di peso. La prima è prescrivere, se possibile, farmaci che non hanno oppure hanno un effetto limitato nell’alterare i meccanismi di fame e sazietà e nel favorire l’aumento di peso. Ad esempio per il diabete la metformina e gli incretino-mimetici, per la depressione l’agomelatina o la duloxetina. La seconda, quando la prescrizione di un farmaco che favorisce l’incremento ponderale è inevitabile, è informare il paziente sulla possibilità di questo effetto collaterale e aiutarlo ad adottare strategie di modificazione dello stile di vita per prevenire l’incremento ponderale. La nostra esperienza clinica e vari studi, indicano che un intervento di modificazione dello stile di vita basato sulla teoria e terapia cognitivo comportamentale, può essere efficace nell’aiutare a perdere peso nei pazienti con disturbi psichiatrici trattati con antipsicotici atipici9 o con diabete di tipo 210 trattati con farmaci che favoriscono l’aumento di peso. Infine, è auspicabile che la ricerca farmacologica, visto che l’eccesso di peso colpisce circa il 40-50% della popolazione occidentale, aumenti gli sforzi per trovare farmaci efficaci che abbiano un effetto neutro sul peso corporeo. 16 Emozioni e Cibo Tabella 1. Esempi di farmaci che non favoriscono l’aumento di peso e patologie trattate Farmaco Patologia Metformina Incretino mimetici Diabete ACE Inibitori Sartani Ipertensione arteriosa Duloxetina Agomelatina Depressione Topiramato Epilessia Aripiprazolo Psicosi Bibliografia 1. Cheskin LJ, Bartlett SJ, Zayas R, Twilley CH, Allison DB, Contoreggi C. 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Arch Intern Med 2010;170:1566-75. sapevate che a cura di Francesco Iarrera, Aidap Oliveri (ME) Potenziale ruolo dei social network e disturbi dell’alimentazione Il possibile effetto dei social network nell’aumentare il rischio di sviluppo dei disturbi dell’alimentazione è stato indagato da uno studio condotto dall’università di Haifa da Y. Latzer, R. Katz e Z. Spivak. Lo scopo dello studio si prefigge di individuare nuovi fattori di rischio socio culturali per lo sviluppo dei disturbi dell’alimentazione, in modo da poter identificare dei programmi di prevenzione sempre più efficaci. Gli autori partono dal presupposto che i media abbiano un ruolo fondamentale nel creare modelli ideali di magrezza, che una parte della popolazione, specie femminile tenta di seguire ad ogni costo, sviluppando frequentemente un disturbo dell’alimentazione. Negli ultimi anni abbiamo assistito alla nascita e prepotente sviluppo di un nuovo modo di comunicare: facebook. I ricercatori hanno ipotizzato che, cosi com’è accaduto per televisione e giornali, anche questo social network potesse rappresentare una nuova fonte di messaggi “magri”, aumentando il rischio di sviluppare un disturbo dell’a- Emozioni e Cibo limentazione. Per lo studio sono state reclutate 248 ragazze, di età compresa fra i 12 e i 19 anni. Alle partecipanti sono stati somministrati questionari in grado di misurare le variabili interessate allo studio: un questionario demografico, che include dettagli sulle abitudini sull’utilizzo di giornali, televisione e internet e domande su come i genitori venivano coinvolti in questo utilizzo; l’Eating Disorder Inventory (EDI-2); l’EAT-26; il Body Shape Questionnaire (BSQ); la Scala di Empowerment (ES). I risultati hanno dimostrato che maggiore era il tempo passato su facebook, più le ragazze sviluppavano un’immagine corporea negativa e maggiore era la frequenza di ricorso ad una dieta, aumentando cosi la probabilità di sviluppare un disturbo dell’alimentazione. Inoltre tanto più i genitori erano a conoscenza degli argomenti che i propri figli trattavano sul social network tanto minore era la possibilità che essi sviluppassero un disturbo dell’alimentazione. Commento Quando nel 2004 il giovane, geniale, americano Mark Zuckerberg, pose le basi per lo sviluppo di facebook, non avrebbe potuto mai immaginare che tale strumento di comunicazione avrebbe rappresentato uno dei cambiamenti più significativi degli ultimi cinquant’anni. Ancor meno, avrebbe immaginato che a poco più di cinque anni dalla sua nascita a qualcuno sarebbe potuto venir in mente di cercare un legame fra l’utilizzo di questo social network e i disturbi dell’alimentazione. Ebbene, non solo è stato cercato, ma è stato anche trovato. Piu le ragazze masticano facebook piu corrono il rischio di sviluppare un disturbo alimentare. Interessante il dato che dimostra che un contributo positivo, in termini di prevenzione, possa arrivare dai genitori, probabilmente, in quanto le informazioni provenienti dal social network venivano in qualche modo filtrate dalla loro presenza, proteggendole dalle trappole della “magrezza ad ogni costo”. Certo che immaginare una quindicenne disposta a taggare, approvare, disapprovare, linkare e condividere alla presenza della mamma e del papà non appare realistico. Come minimo sarebbe vissuto come un attentato alla loro libertà. D’altra parte mi domando se sia corretto che i responsabili di facebook accettino in maniera in- 17 condizionata che sulle pagine griffate dalla grande F ci entri la ragazza qualunque. Anche a costo della salute. Recentemente siamo stati allertati da una nostra paziente e abbiamo visionato alcuni profili “pro ana”. Profili che inneggiano, direttamente e indirettamente, all’anoressia nervosa. Ragazze gravemente malate, inconsapevoli della propria malattia e della sua possibile contagiosità, libere di coinvolgere nei propri comportamenti malati tutti i loro contatti. Numerosissimi contatti. Contatti che avranno altri contatti e cosi via. Potenzialmente questa sorta d’infezione delle “amicizie” può diffondersi a macchia d’olio, raggiungendo ragazzi che hanno già sviluppato un proprio sistema di autovalutazione non basato su peso e forma del corpo, ma anche ragazze che, al contrario, vedono nell’ideale di magrezza una soluzione alle proprie difficoltà. In quest’ultima situazione, un’esposizione a profili pro ana può senza dubbio rappresentare un incentivo a intraprendere la strada della magrezza. Tanto più che questi profili sono vere e proprie linee guide pratiche su come fare. Quante calorie mangiare, che cibi evitare, quando non mangiare, che tecniche usare per eliminare il cibo in eccesso. Insomma, un vero e proprio manuale d’uso! Francamente non se ne sente l’esigenza. Ho notato, inoltre, che in questi profili, in tanti, spesso, tentano di convincere queste ragazze a modificare il proprio comportamento a volte con espressioni critiche e altre con delle paternali. Credo che questo atteggiamento non sia funzionale, anzi, paradossalmente potrebbe indurre queste sfortunate ragazze a sostenere con più voce la propria posizione da malate: “Ma ti rendi conto che non hai mangiato nulla?” ottiene sempre la stessa risposta, “ma cosa dici, ho mangiato tantissimo!” Il mio consiglio è di evitare questi comportamenti. V’invito a disertare questi profili, a non rispondere ad affermazioni “malate”. Piuttosto, allertate la famiglia, che dovrebbe intervenire, per prima cosa, privando l’accesso alla rete al proprio figlio. Denunciate agli amministratori di facebook messaggi, link, post e profili “pro-ana”. Non accettate di fornire consigli a questi ragazzi; spesso sono utilizzati per confermare e rinforzare i propri comportamenti malati. Naturalmente non è sufficiente per garantire che la persona in questione guarisca dal proprio disturbo ma, quanto meno, può evitare che si accentui e che la malattia di uno possa diventare un rischio per mille altri. 18 Emozioni e Cibo articolo scientifico a cura di Adolfo Fossataro1 (nella foto), Stefania Rosi1, Massimiliano Sartirana2 1 AIDAP La Spezia, 2 AIDAP Verona la dismorfia muscolare: un enigma per il dsm v. dove si colloca? Introduzione La dismorfia muscolare è stata identificata nel 1993 in uno studio condotto su culturisti maschi che ha evidenziato caratteristiche cognitive e comportamentali simili all’anoressia nervosa.1 Tale studio ha suggerito una prima concettualizzazione della dismorfia muscolare come forma opposta all’anoressia nervosa, e per questo definita “reverse anorexia” o “anoressia inversa”, sottolineando come la distorsione dell’immagine corporea si esprimesse nella convinzione di vedersi piccoli e smilzi a dispetto, invece, di un corpo muscoloso e robusto e nella ricerca incessante di un corpo più robusto e muscoloso. Espressioni comportamentali di questa distorsione sono rifiutare gli inviti sociali, evitare di mostrarsi parzialmente svestiti di fronte agli altri e indossare abiti coprenti anche nel pieno dell’estate per paura di essere percepiti troppo minuti. Criteri diagnostici proposti Negli anni a seguire, l’ulteriore ricerca condotta da Pope et al.2 ha cercato di illustrare il quadro sintomatico di questo disturbo ed è sfociata in un tentativo di classificazione diagnostica. I criteri diagnostici proposti dagli autori sono i seguenti: a.Preoccupazione legata all’idea che il proprio corpo non sia sufficientemente slanciato e muscoloso. Le caratteristiche comportamentali associate includono trascorrere molte ore a sollevare pesi e un’attenzione eccessiva alla dieta. b. La preoccupazione si manifesta con almeno due dei seguenti quattro criteri: 1.l’individuo trascura importanti attività sociali, occupazionali e piacevoli a causa del bisogno compulsivo di mantenere il suo piano di allenamento e di dieta; 2.l’individuo evita situazioni dove il suo corpo viene esposto agli altri o tollera queste situazioni solo con forte angoscia o ansia intensa; 3.la preoccupazione legata all’inadeguatezza della taglia corporea o della muscolatura causa angoscia clinicamente significativa o una compromissione delle aree sociali, occupazionali o di altre aree di funzionamento dell’individuo; 4.l’individuo continua ad allenarsi, a fare la dieta o a usare sostanze anabolizzanti nonostante sia a conoscenza delle conseguenze fisiche o psicologiche avverse. c. L’obiettivo primario della preoccupazione e dei comportamenti è quello di essere troppo minuti o muscolarmente inadeguati così distinto dalla paura di essere grassi come avviene nell’anoressia nervosa o dalla preoccupazione eccessiva solo per altri aspetti dell’apparenza come avviene in altre forme di disturbo da dismorfismo corporeo. Distribuzione Purtroppo non sono stati condotti studi formali epidemiologici sulla dismorfia muscolare; questo non permette di conoscere il numero di persone affette da questo disturbo. Attualmente è ampiamente ac- Emozioni e Cibo cettato che la dismorfia muscolare sia più frequente nei maschi, sebbene siano stati documentati anche casi di donne con severa dismorfia muscolare.3 La recente ricerca propone che fino al 10% dei culturisti possa essere colpito da questo disturbo4 e stime prudenti suggeriscono che diverse centinaia di migliaia di uomini negli Stati Uniti possano soddisfare i criteri diagnostici proposti per questo disturbo.5 Stime alternative propongono che la prevalenza della dismorfia muscolare sia proporzionale al tasso dell’anoressia nervosa nelle donne6 e che, come tale, milioni di uomini possano essere colpiti dalla dismorfia muscolare. Per quanto riguarda l’esordio, l’età di maggior rischio sembra essere intorno ai 19 anni, durante la tarda adolescenza,7 sebbene manchino ricerche sostanziali che supportino tale affermazione. I problemi legati alla classificazione diagnostica Una delle questioni più discusse è la collocazione diagnostica della dismorfia muscolare.8-10 Alcuni la considerano un disturbo dell’alimentazione, altri una forma di disturbo da dismorfia corporea, altri ancora una forma di disturbo ossessivo compulsivo. Di seguito sono riportate le argomentazioni proposte dalla ricerca a favore o contro ciascuna di queste ipotesi. Dismorfia muscolare come disturbo dell’alimentazione Gli studi che hanno cercato di studiare la collocazione diagnostica di questo problema non hanno trovato relazione tra misurazioni della dismorfia muscolare e somatizzazione; anzi al contrario sono state identificate relazioni tra sintomatologia della dismorfia muscolare e del disturbo dell’alimentazione, suggerendo una sua concettualizzazione al di fuori dello spettro dei disturbi somatoformi.10 Inoltre, è stato rilevato che, al contrario di altri disturbi da dismorfia corporea, la dismorfia muscolare sembri avere caratteristiche cliniche ossessivo compulsive centrate sull’esercizio fisico intenso ed eccessivo e sul seguire di una dieta rigida (come nell’anoressia nervosa).9 Gli uomini che ricercano un corpo eccessivamente 19 muscoloso sembrano mostrare un profilo psicologico simile alle persone con un disturbo dell’alimentazione che include punteggi elevati nelle scale del perfezionismo e della preoccupazioni relative all’immagine corporea, alla dieta e all’esercizio fisico.11-12 Oltre a questo dato, gli uomini con dismorfia muscolare mostrano un profilo simile nelle scale dell’Eating Disorder Inventory (EDI), a quello degli uomini con disturbo dell’alimentazione. Tale dato suggerisce che il termine “anoressia inversa” possa essere appropriato se si intende la ricerca della muscolarità come il parallelo della ricerca della magrezza.13 Somiglianze simili sono state anche documentate tra donne che perseguono un corpo eccessivamente muscoloso e donne con anoressia nervosa.14-15 Un’ipotesi che ha portato a scartare la collocazione della dismorfia muscolare nello spettro dei disturbi dell’alimentazione è stata quella che la patologia alimentare sia una caratteristica secondaria del disturbo.7 In realtà, sia i criteri diagnostici proposti per la dismorfia muscolare, che fanno più volte riferimento all’eccessiva attenzione per la dieta e a una necessità compulsiva di seguire il proprio programma di dieta,2 sia diverse ricerche2,12,16-18 hanno documentato la presenza di problematiche alimentari severe negli uomini con dismorfia muscolare, sottolineando che le pratiche alimentari da sole possano addirittura aggravare la sintomatologia della dismorfia muscolare indipendentemente dai livelli di esercizio fisico.19 Oltre a questo, se da una parte la gravità dei problemi alimentari nella dismorfia muscolare possono essere stati sottovalutati, il ruolo dell’esercizio fisico può esser considerato più centrale nell’anoressia nervosa rispetto a quello considerato in precedenza,20 in particolar modo nei maschi.21 Infatti, l’esercizio fisico eccessivo e compulsivo è stato identificato nell’80% dei casi di anoressia nervosa in fase acuta,22-23 e i pazienti con anoressia nervosa che hanno un esercizio fisico eccessivo e compulsivo riportano punteggi più elevati di psicopatologia.24 Lo stile cognitivo di questo esercizio, che si caratterizza per l’adozione di regole rigide sul tipo e intensità di esercizio da svolgere, per il fatto che diventa prioritario su altre attività importanti per l’individuo e per una estrema angoscia se si è 20 Emozioni e Cibo impossibilitati a svolgerlo, è molto simile a quello che si osserva negli individui con dismorfia muscolare.5,7 Un’ulteriore argomentazione a favore della categorizzazione della dismorfia muscolare come disturbo dell’alimentazione è la relazione tra i due disturbi nel tempo. Più precisamente oltre il 29% degli uomini colpiti da dismorfia muscolare ha precedentemente sofferto di un disturbo dell’alimentazione di gravità clinica, un tasso molto più elevato di quello trovato nella popolazione generale o negli individui con altre condizioni psichiatriche.13 La progressione tra diversi disturbi dell’alimentazione è coerente con l’ipotesi del modello transdiagnostico dei disturbi dell’alimentazione25 che sostiene che tutti i disturbi dell’alimentazione condividano una comune patogenesi e, come tale, che la migrazione tra i disturbi dell’alimentazione sia comune.26 Inoltre, nella teoria transdiagnostica, l’eccessiva valutazione del peso e/o della forma del corpo è considerata la psicopatologia specifica e centrale dei disturbi:25 una psicopatologia che appare presente, almeno per quel che riguarda l’eccessiva valutazione della forma del corpo (muscolosa), anche nella dismorfia muscolare. A supporto del modello trandiagnostico la ricerca ha evidenziato che la dismorfia muscolare può essere efficacemente trattata con approcci sia psicologici27 che farmacologici28 utilizzati nel trattamento dei disturbi dell’alimentazione a conferma ulteriore dell’inclusione della dismorfia muscolare all’interno della dimensione del disturbo dell’alimentazione. Anche i risultati di studi sui gemelli e sulla famiglia hanno evidenziato una sorprendente presenza di dismorfia muscolare nei gemelli di maschi che soffrono di anoressia nervosa, suggerendo che la dismorfia muscolare possa essere una manifestazione fenotipica alternativa dei disturbi dell’alimentazione negli uomini.29 Dismorfia muscolare come disturbo ossessivo compulsivo Alcuni ricercatori hanno suggerito di collocare la dismorfia muscolare all’interno dello spettro dei disturbi ossessivo compulsivi.10,30-31 Secondo questi ricercatori il vantaggio teorico di concettualizzare la dismorfia muscolare come un disturbo ossessivo compulsivo è indirizzare il trattamento sull’esercizio fisico anomalo piuttosto che sull’inadeguatezza del corpo dato che l’insoddisfazione corporea è comune nella popolazione generale.30 A sostegno di questa ipotesi, uno studio ha evidenziato che la sintomatologia della dismorfia muscolare è predetta da una combinazione di caratteristiche ossessivo compulsive, insoddisfazione corporea e ostilità.10 Il limite dello studio consiste, però, nel fatto che il valore predittivo delle caratteristiche ossessivo compulsive nella dismorfia muscolare erano largamente mediate dall’ostilità e dall’insoddisfazione corporea. I dati di questo studio sono un’ulteriore prova a sostegno della proposta di includere la dismorfia muscolare all’interno della categoria diagnostica dei disturbi dell’alimentazione perché l’insoddisfazione corporea è implicata nella patogenesi e presentazione sintomatica del disturbo dell’alimentazione,32-33 ma non nel disturbo ossessivo compulsivo. In questo studio, poi, gli strumenti utilizzati non erano sufficientemente appropriati per identificare accuratamente la presenza di un disturbo dell’alimentazione nei maschi, impedendo di capire il ruolo che il disturbo dell’alimentazione può avere nel predire i sintomi della dismorfia muscolare. Infine, la categorizzazione della dismorfia muscolare all’interno dello spettro dei disturbi ossessivo compulsivi è incoerente con la natura genere specifica sia della dismorfia muscolare sia dei disturbi dell’alimentazione visto che i disturbi ossessivo compulsivi sono ampiamente bilanciati tra i due generi.34 Dismorfia muscolare come disturbo da dismorfismo corporeo A dispetto del consenso che la dismorfia muscolare non abbia caratteristiche o somiglianze con le somatizzazioni, alcuni definiscono la dismorfia muscolare come una forma particolare di disturbo da dismorfismo corporeo. In realtà, le argomentazioni a favore di questa ipotesi sono molto deboli. Innanzitutto, gli individui con dismorfia muscolare hanno una maggior consapevolezza relativa al loro difetto di percezione sull’apparenza rispetto a quelli con disturbo da dismorfismo corporeo.13 Poi, sia gli individui con disturbi dell’alimentazione sia quelli con dismorfia muscolare riportano una peggiore psicopatologia e un maggior mal- Emozioni e Cibo funzionamento psicosociale35 rispetto a quelli che soffrono di disturbo da dismorfismo corporeo. In particolare gli individui con dismorfia muscolare riportano una peggiore qualità di vita e una maggiore ideazione suicidaria in confronto agli individui che hanno ricevuto una diagnosi di disturbo da dismorfismo corporeo.36-37 Questi dati nuovamente supportano la concettualizzazione della dismorfia muscolare all’interno dei disturbi dell’alimentazione e come categoria distinta dal disturbo da dismorfismo corporeo. Conclusioni La lettura della ricerca fin qui condotta ci induce a considerare la possibilità di una ricategorizzazione della dismorfia muscolare come un disturbo dell’alimentazione date le similarità tra le due condizioni sia nella sintomatologia, incluse le pratiche alimentari disturbate, nella distribuzione, nella migrazione temporale, nella psicopatologia, nella patogenesi, nella trasmissione familiare e nella risposta al trattamento. Le prove a sfavore di tale conclusione sono molto deboli. Le ricerche che hanno cercato di evidenziare delle differenze tra disturbi dell’alimentazione e dismorfia muscolare hanno prodotto risultati inconsistenti. Le differenze emerse riguardano soprattutto i punteggi nelle sottoscale bulimia, consapevolezza enterocettiva e sfiducia interpersonale dell’EDI, risultate significativamente più alti negli individui con anoressia nervosa.10 Inoltre, è stato evidenziato che gli individui con anoressia nervosa riportano punteggi più elevati nella sottoscala impulso alla magrezza dell’EDI.12 Questo dato non è sorprendente dato che la caratteristica principale dell’anoressia nervosa è la ricerca della magrezza e non, come nella dismorfia muscolare, l’impulso verso la ricerca di un corpo muscoloso/imponente. In realtà, pochi studi hanno confrontato direttamente l’anoressia nervosa maschile con la dismorfia muscolare. Inoltre, le poche ricerche condotte soffrono di limiti metodologici come l’aver confrontato i maschi con anoressia nervosa con in maschi culturisti. Tale confronto è problematico perché i maschi culturisti non necessariamente hanno la dismorfia muscolare. La maggior parte dei maschi 21 culturisti, infatti, non presenta due preoccupazioni chiave della dismorfia muscolare: (1) l’evitare situazioni dove il corpo viene esposto agli altri (il tipico culturista tende a mostrare invece il suo corpo in modo esibizionistico); (2) la compromissione delle aree sociali e occupazionali in conseguenza della preoccupazione legata all’inadeguatezza della taglia corporea o della muscolatura. Questa metodologia può portare a minimizzare le preoccupazione per l’alimentazione di maschi con la dismorfia muscolare.12 Un altro limite di questi studi è dato dal fatto che vengono utilizzati prevalentemente strumenti di valutazione costruiti e validati su campioni di individui femmine con disturbo dell’alimentazione come l’EDI38 che possono non essere appropriati per valutare l’insoddisfazione corporea e la patologia alimentare degli uomini. Anche le differenze di genere che si riscontrano (i maschi più colpiti nella dismorfia muscolare rispetto alle donne nell’anoressia nervosa) non possono essere portate a supporto di una differenza tra i due problemi. I due disturbi sono concettualmente molto simili differendo solamente in funzione dell’ideale corporeo stabilito culturalmente. Dati questi problemi, le conclusioni di queste ricerche sulle differenze nella psicopatologia del disturbo dell’alimentazione possono essere considerate premature e non valide. La futura ricerca, se vuole trarre delle conclusioni più significative nelle differenze tra maschi e femmine nell’aree dell’immagine corporea e dell’alimentazione, dovrà necessariamente costruire strumenti di valutazione più sensibili alla presentazione sintomatica dei maschi con preoccupazioni legate a queste aree.10,39-40 Questo potrebbe aiutare a differenziare sottocategorie significative di disturbi dell’alimentazione non altrimenti specificati, che sono la categoria più prevalente tra i disturbi dell’alimentazione e meglio comprendere l’esperienza dei disturbi nell’alimentazione, nel peso e nella forma del corpo nei maschi. Oltre a questo la collezione di campioni transdiagnostici più numerosi sottoposti a uguali protocolli di trattamento potrebbe dare ulteriore chiarezza sulla collocazione diagnostica di questo disturbo e sulla costruzione di una classificazione diagnostica di maggiore utilità clinica. 22 Emozioni e Cibo Bibliografia 1. Pope HG Jr, Katz DL, Hudson JI. 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Se la normalizzazione dello stato nutrizionale è tardiva o incompleta gli esiti possono essere persistenti. Tre complicazioni mediche meritano particolare attenzione: 1.Osteopenia e osteoporosi: La maggior crescita di massa ossea avviene nell’infanzia e nell’adolescenza e il picco di massa ossea si ha tra i 17 e i 22 anni (periodo che spesso coincide spesso con l’esordio del disturbo dell’alimentazione). Già dopo 6 mesi di perdita di peso si verifica una perdita di massa ossea significativa. Se il recupero di peso non avviene rapidamente viene compromesso il deposito di massa ossea e si verifica un’osteoporosi permanente che aumenta il rischio di fratture in età adulta. 2.Arresto o ritardo della crescita. È una complicazione riconosciuta quando l’anoressia nervosa si sviluppa prima del completo sviluppo puberale. Se non si verifica un recupero del peso entro 18 anni (quando c’è una fusione delle cartilagini di accrescimento) il processo è irreversibile. 3.Pubertà ritardata o bloccata. Se l’anoressia nervosa insorge prima del completamento dello sviluppo puberale si può verificare uno sviluppo puberale ritardato o incompleto. Anche in questo caso, se il recupero del peso non avviene entro i 18 anni i danni possono essere irreversibili. 24 Emozioni e Cibo eventi in Sicilia a cura di Francesco Iarrera, Aidap Oliveri (ME) disturbi dell’alimentazione e del peso: impariamo a conoscerli Oliveri (ME), 30 settembre 2010 Resoconto dell’evento “Disturbi dell’Alimentazione e del Peso: impariamo a conoscerli” è il titolo dell’incontro educativo rivolto ai pazienti e al pubblico di Facebook e del sito di Aidap Oliveri tenutosi in provincia di Messina il 30 settembre scorso. L’idea è nata per dare la possibilità a tutti di ricevere corrette informazioni sui Disturbi dell’Alimentazione e del Peso, sui segnali d’allarme e sulle indicazioni di invio di amici o parenti in difficoltà, spiegando nel dettaglio i programmi terapeutici. L’incontro si è sviluppato coinvolgendo fin da subito il pubblico presente e concludendo con un dibattito che ha dato la possibilità ai familiari di pazienti affetti dal disturbo di fare chiarezza sulle precauzioni da utilizzare. In un primo momento è stato proposto un esercizio finalizzato alla presa di consapevolezza a proposito del pregiudizio legato al sovrappeso per enfatizzare l’esasperazione dei canoni estetici che già con troppo vigore i media propongono e che contribuiscono allo sviluppo di un disturbo dell’alimentazione; si è proseguito in seguito spiegando cosa siano i disturbi dell’alimentazione, la loro classificazione, i fattori di rischio, i segnali d’allarme ed infine come aiutare chi ne soffre. Si sono riscontrati purtroppo una grande disinformazione, in particolare sulla veridicità delle patologie, considerate talvolta dai familiari delle semplici scelte, e un forte senso di colpa causato da precedenti terapie psicologiche improntate per lo più sul rapporto genitori-figli. Alla fine dell’incontro, ed è qui che l’esperimento ha avuto i suoi frutti, si sono letti i risultati dell’esercizio fatto all’inizio dove sono state proiettate al pubblico 2 fotografie: la prima, donna A, vestita con abiti semplici, grande borsa a tracolla, sovrappeso; la seconda, donna B, elegante, truccata, accessori alla moda, magra. Presa visione, il pubblico doveva rispondere a 5 domande: 1 Che tipo di amici pensi possa avere? Il 40% ha risposto che la donna A avrebbe amici semplici o in sovrappeso, mentre il 18% ha risposto pochi amici o nessun amico; per quanto riguarda la donna B, le risposte sono state eterogenee: molti amici e sicuramente curati, sportivi, vanitosi, dinamici; nessuno ha affermato che non avesse amici. 2 Che tipo di lavoro pensi possa fare? Per la donna A il 36% ha risposto impiegata, il 4% libera professionista; per la donna B il 40% ha risposto un lavoro nell’ambito della moda o dello spettacolo, il 5% segretaria. 3 Come pensi si comporti in una relazione con il partner? Il 30% ha risposto che la donna A fosse accondiscendente, insicura e a disagio, il 25% amorevole e seria, mentre per la donna B giudizi eterogenei in quanto definita infedele, distratta e superficiale. 4 Come pensi sia la sua casa? Per il 16% la casa della donna A è semplice, per il 42% molto pulita e ordinata, per il Emozioni e Cibo 5% con il frigo pieno; la casa della donna B invece per il 26% è elegante, per il 22% curata, per il 5% perfetta. 5 Se la incontri per strada dove immagini stia andando? La donna A per il 40% è diretta la lavoro, per il 27% è uscita a fare la spesa, per il 13% torna a casa, per il 9% va a trovare un parente; la donna B va al lavoro per il 25%, per il 24% va a fare shopping, un altro 25% afferma che si sta recando in palestra o presso centri estetici, il 10% afferma che avrebbe un appuntamento con un amico e per il 7% sta programmando un viaggio. 25 Considerazioni Il pregiudizio sociale verso il sovrappeso può essere un fattore di rischio per lo sviluppo dei disturbi dell’alimentazione e, visti i risultati dell’esercizio, tra i partecipanti è ampiamente presente, nonostante taluni abbiamo avuto in passato un disturbo dell’alimentazione o fossero genitori di pazienti con un disturbo dell’alimentazione. Il fatto che tale pregiudizio sia insito e inconsapevole lo prova il dibattito finale durante il quale i partecipanti hanno concordato all’unanimità che la società fosse colpevole e che il sovrappeso non fosse un limite. save the date a cura di Antonino Faillaci, Aidap Trapani non più la solita “bellezza” Festival degli Aquiloni a San Vito Lo Capo (TP), 21-29 maggio 2011 Un Concorso atipico quello che si sta organizzando nel contesto della terza edizione del Festival degli Aquiloni a San Vito Lo Capo (TP) dal 21 al 29 Maggio prossimi. Si chiamerà Miss Aquilone 2011 e, come sostiene Franco Billera, l’organizzatore della manifestazione “il nostro vuole essere un concorso di bellezza oltre che fisica soprattutto psicologica, per una vera accettazione di sé, fuori dai negativi modelli estetici da cui siamo continuamente bombardati dai media”. Il ruolo dell’AIDAP sarà quello di supportare l’iniziativa in due modi: verificando i requisiti fisici per la partecipazione al concorso (BMI non inferiore a 19 e non superiore a 27) e partecipando alla organizzazione di un convegno dal titolo: “Alimentazione, peso, immagine corporea: Soddisfatti o Disturbati?”, che si svolgerà il 27 Maggio e nel corso del quale relazioneranno la Dott.ssa Giada Zichittella, Presidente dell’associazione “La Bici di Rosalina Onlus”, Il Dott. Antonino Faillaci, medico responsabile dell’AIDAP Trapani e la Dott.ssa Maria Barbara, psicologa AIDAP Trapani. La manifestazione, giunta alla terza edizione, ha come partner anche l’associazione DonnaDonna Onlus, la cui Presidente, l’attrice romana Nadia Accetti, condivide gli scopi e le finalità della nostra impostazione culturale e terapeutica sui Disturbi dell’Alimentazione. Un esempio di sinergia come questo deve spingerci a moltiplicare le occasioni per disseminare la cultura scientifica sui Disturbi dell’Alimentazione. Allora arrivederci a San Vito con una Bellezza che, per una volta, non vorrà dire soltanto magrezza. 26 Emozioni e Cibo articolo scientifico a cura di Elettra Pasqualoni e Annachiara Manganotti, Aidap Verona Le nuove Linee Guida Americane per una Sana Alimentazione - Edizione 2010 Nel 2010 sono state pubblicate negli Stati Uniti le Linee Guida Americane per una Sana Alimentazione http://www.cnpp.usda.gov/dietaryguidelines.htm il cui obiettivo, oltre a fornire i livelli giornalieri di nutrienti raccomandati, è di analizzare i più comuni errori alimentari della popolazione fornendo spunti alla classe dirigente per una adeguata politica economico-sociale. Tutte le indicazioni riportate nelle linee guida si basano sulle più recenti evidenze scientifiche. I punti salienti delle linee guida sono riassunti di seguito. La gestione del peso La prevalenza dell’obesità è aumentata negli Stati Uniti d’America in maniera esponenziale passando dal 15 al 34% negli adulti dal 1970 ad oggi. Ciò è dovuto prevalentemente a un cambio dell’ambiente divenuto ”obesogeno”, infatti la media delle calorie giornaliere disponibili per persona nel mercato è aumentata approssimativamente di 600 kcal (dal 1970 al 2008). Maggiore è la porzione offerta, maggiore è la quantità consumata. Parallelamente i livelli di attività fisica della popolazione sono diminuiti al punto che attualmente meno del 5% degli adulti fa 30 minuti di attività fisica al giorno raggiungendo l’obiettivo minimo settimanale di 150 minuti. Lo sviluppo dell’obesità è favorito dal fatto che molti americani non sono a conoscenza né di quante calorie hanno realmente bisogno ogni giorno né del contenuto calorico dei cibi e delle bevande che introducono. Un deficit di 500 calorie o più al giorno è l’obiettivo iniziale per la perdita di peso negli adulti. Alla luce di tali dati assume un ruolo importante, sia nella prevenzione dello sviluppo dell’obesità sia nel trattamento, aumentare la consapevolezza del consumatore su cosa mangia e sui comportamenti a rischio. Ogni individuo dovrebbe pertanto: - Conoscere le calorie del cibo che consuma - Monitorare l’introito calorico - Imparare, se consuma un pasto fuori casa, a scegliere porzioni piccole oppure porzioni a basso contenuto calorico - Imparare a preparare, servire e consumare piccole porzioni di alimenti e bevande, specialmente di quelli con contenuto calorico elevato. Le scelte alimentari Per la gestione del peso corporeo gli americani dovrebbero seguire una dieta che presenti un introito calorico corretto e che rispetti le dosi raccomandate giornaliere di macronutrienti stabilite dal The Institute of Medicine pari negli adulti a 45%-65% di carboidrati, 10-35% di proteine, 20-35% di grassi. Negli adulti diete che presentino meno del 45% delle calorie provenienti dai carboidrati e più del 35% delle calorie provenienti dalle proteine, non risultano essere molto più efficaci per la perdita peso e per il mantenimento del peso perso nel lungo periodo rispetto ad altre diete a calorie controllate. Cibi ricchi di acqua e/o fibra alimentare (esempio le zuppe) hanno generalmente un apporto calorico per grammo più basso e una densità calorica minore, mentre i cibi ricchi di grassi hanno un’elevata densità calorica. Uno schema alimentare a ridotto contenuto calorico è caratterizzato quindi da un introito di verdura, frutta e fibra alimentare Emozioni e Cibo relativamente elevato, e da un moderato introito di grassi totali, grassi saturi e zuccheri aggiunti. I dati mostrano che schemi alimentari a ridotto apporto calorico favoriscono il calo ponderale e il mantenimento del peso perso, inoltre sembrano essere associati con un minor rischio di insorgenza di diabete tipo 2 negli adulti. Forti evidenze mostrano che l’indice glicemico e/o il carico glicemico degli alimenti non sono associati con il peso corporeo, così non è necessario considerare questi valori per la scelta di cibi e bevande contenenti carboidrati durante la gestione del peso. Una dieta con un aumento nell’apporto di frutta e verdura, cereali integrali, latte parzialmente o totalmente scremato e pesce, oltre a tenere sotto controllo l’introito calorico, può aiutare a fornire un apporto adeguato dei vari nutrienti (come calcio, potassio, vitamina D e fibra alimentare) riducendo i rischi per malattie croniche. I valori nutrizionali delle tabelle Alla luce del fatto che la conoscenza del contenuto calorico degli alimenti e il monitoraggio dell’introito calorico sono aspetti chiave per le gestione del peso, i valori nutrizionali e la lista degli ingredienti riportati sulle confezioni possono aiutare i consumatori ad avere le informazioni necessarie. La corretta lettura delle tabelle nutrizionali a cui i consumatori dovrebbero essere addestrati permette anche di analizzare quali nutrienti apporta quel determinato alimento nonché la relativa quantità utile per valutare se è in linea con la razione giornaliera raccomandata. Nello specifico si valuta che i cibi che sono “scarsi” di un nutriente generalmente contengono meno del 5% della razione giornaliera; i cibi che costituiscono una “buona” fonte di un nutriente generalmente contengono dal 10% al 19% della razione giornaliera, i cibi che sono “un’eccellente” fonte di un nutriente generalmente contengono il 20% o più della razione giornaliera. L’attività fisica Fare regolare attività fisica apporta un notevole beneficio indipendentemente dal peso corporeo 27 dell’individuo. La regolare attività fisica può aiutare a mantenere un peso salutare e, se combinata con una riduzione dell’introito calorico, può favorire una perdita di peso. Guardare a lungo la televisione si associa a soprappeso e obesità nei bambini, negli adolescenti e negli adulti. Per raggiungere e mantenere un peso corporeo sano, gli adulti dovrebbero fare almeno l’equivalente di 150 minuti di attività aerobica di intensità moderata ogni settimana. Alcuni individui per ottenere maggiori benefici sulla salute possono incrementare a 300 minuti la durata dell’attività fisica aerobica di intensità moderata. Per i bambini (dai 6 anni in su) e gli adolescenti vengono raccomandati 60 minuti o più di attività fisica al giorno. L’attività fisica dovrebbe essere appropriata, divertente e spesso variata. I livelli raccomandati di nutrienti Rispetto alle abitudini attuali della popolazione americana le linee guida consigliano di: - Ridurre l’apporto di sale a meno di 2,300 mg/ die e ridurlo a 1.500 m/die per persone con più di 51 anni, ipertensione arteriosa, diabete o malattie croniche renali. - Consumare meno del 10% delle calorie provenienti da acidi grassi saturi - Tenere il colesterolo introdotto con gli alimenti a meno di 300mg/die - Ridurre gli apporti di zuccheri aggiunti - Limitare il consumo di alimenti contenenti cereali raffinati, specialmente quelli ad elevato contenuto in grassi, sodio e zuccheri aggiunti - L’alcool dovrebbe essere consumato con moderazione (un bicchiere per le donne e due per gli uomini) Come aiutare gli americani a fare scelte salutari Gli individui e le famiglie devono fare ogni giorno scelte su cosa mangiare e su cosa bere, e su che tipo di attività fisica fare. Oggi gli americani devono fare queste scelte in un contesto ambientale che 28 Emozioni e Cibo promuove il sovraconsumo calorico e scoraggia l’attività fisica. Questo ambiente e le scelte fatte in questo contesto hanno contribuito al drammatico incremento di sovrappeso e obesità. Si può invertire questa tendenza mediante propagande e programmi per migliorare la salute dell’attuale generazione e per responsabilizzare maggiormente i comportamenti al fine di garantire alle generazioni future una migliore qualità di vita. Gli interventi oltre a fornire la tradizionale prevenzione per gli individui e le famiglie, dovrebbero anche aiutare a costruire competenze, modificare l’ambiente e ristabilire norme sociali per facilitare l’individuo a fare scelte salutari. Per far ciò vi sono tre principi di riferimento: 1.Garantire che tutti gli americani abbiano accesso a cibi nutrienti e opportunità di svolgere attività fisica 2.Facilitare il cambiamento dei comportamenti individuali mediante strategie ambientali 3.Creare presupposti per un’alimentazione salutare, attività fisica e mantenimento del peso a lungo termine. Per favorire un’alimentazione salutare occorre ad esempio: - Garantire che tutti i pasti e gli snack venduti nelle scuole e negli asili siano in linea con le linee guida - Fornire programmi di educazione fisica e programmi alimentari comprensibili - Identificare i criteri di valutazione e monitoraggio dell’ Indice di Massa Corporea (o altre valide misure) così che gli esperti della salute possano individuare sovrappeso o obesità e intervenire correttamente - Incoraggiare l’attività fisica nelle scuole e negli asili - Ridurre il tempo passato davanti a televisione e/o computer - Limitare la vendita di bevande e alimenti ai bambini - Favorire l’adesione dei ragazzi ai programmi che promuovono la nutrizione e l’attività fisica anche durante l’estate. Commento alle linee guida Nonostante i punti sopra riportati rappresentino solo una parte delle numerose e interessanti informazioni riportate dell’edizione 2010 delle Linee Guida Americane, essi permettono di fare delle nuove riflessioni, ma anche di avere delle conferme. Innanzitutto il controllo delle calorie sembra essere il punto centrale di un adeguato controllo del peso indipendentemente dalla distribuzione dei nutrienti. Sembra inutile pertanto promuovere regimi dietetici che si allontanino, in termini di distribuzione di nutrienti, da quanto indicato dalle linee guida stesse. Il controllo delle calorie è possibile solo però se la legislazione obbliga i produttori a riportare le tabelle nutrizionali sui prodotti (e in tal senso l’Italia non ha ancora provveduto!), se vi sono programmi educativi che insegnano alla popolazione a monitorare in modo consapevole il proprio apporto calorico e se gli specialisti sono formati a insegnare ai pazienti il monitoraggio dell’assunzione calorica come strategia centrale della perdita di peso. Gli errori alimentari più comuni negli americani sembrano aver invaso tutto il mondo occidentale. Per cui le raccomandazioni in termini di riduzione dell’apporto di sale, consumo inferiore al 10% delle calorie provenienti da acidi grassi saturi, introduzione di colesterolo con gli alimenti < 300mg/ die, riduzione degli apporti di zuccheri aggiunti (e le bevande che le contengono), limitazione del consumo di alimenti contenenti cereali raffinati e moderazione dell’alcool sembrano essere adeguate anche per il nostro Paese, che ha avuto una aumento della prevalenza dell’obesità significativa. Altra conferma importante che viene dalla lettura di queste linee guida sta nel fatto che la lotta all’eccesso di cibo assunto e alla sedentarietà passa attraverso una modifica dell’ambiente possibile solo con una politica economico-sociale che ostacoli l’accesso a cibi ad elevata densità energetica, che favorisca il consumo di frutta e verdura (esempio contenendone i costi) e che promuova stili di vita attivi specialmente nelle classi sociali meno abbienti, dove l’eccesso di peso è più comune. In tal senso l’Italia ha ancora molto da fare. Emozioni e Cibo 29 che cos’è l’aidap… dalla A alla Z tutto quello che c’è da sapere sull’AIDAP AIDAP (Associazione Italiana Disturbi dell’Alimentazione e del Peso), nata nel 1999, è un’associazione indipendente e autonoma, senza fini di lucro ed è riconosciuta come società medico scientifica da FISM (Federazione delle Società Medico Scientifiche Italiane). Ha lo scopo di condividere un certo tipo di conoscenza e cultura nella prevenzione, educazione, trattamento e ricerca dei disturbi dell’alimentazione e dell’obesità. Si propone di promuovere e organizzare convegni, tavole rotonde, conferenze, gruppi di studio e altre attività di informazione e formazione nel campo medico, psicologico, scolastico e sociale. AIDAP è stata accreditata come partner del Ministero della Pubblica Istruzione per la promozione del piano nazionale per la prevenzione del disagio fisico, psichico e sociale a scuola. Come tale AIDAP ha un ruolo rilevante nella presentazione ed educazione sui disturbi dell’alimentazione e sull’obesità nelle scuole. sedi aidap - Adrano (CT), Ancona, Arezzo, Bologna, Brescia, Cagliari, Cassino (FR), Catanzaro, Empoli (FI), Firenze, Genova, La Spezia, Lecce, Milano, Milano 2, Modena, Monza, Napoli, Oliveri (ME), Padova, Parma, Reggio Calabria, Reggio Emilia, Rimini, Roma, Teramo, Trapani, Trento, Treviso, Torino, Varese, Verona, Vicenza. attività dell’aidap… Indirizzi e referenti delle varie UOL (Unità Operative Locali) AIDAP e attività svolte RIVISTA Emozioni e Cibo è la newsletter dell’Associazione, un punto d’incontro tra specialisti e coloro che vogliono condividere i loro problemi, le loro lotte e i loro successi nel campo dei disturbi dell’alimentazione e obesità. aidap journal observer È la rivista di aggiornamento scientifico rivolta ai soci ordinari e professionisti dell’AIDAP. Riporta un riassunto con commento di articoli recenti pubblicati sulle più importanti riviste internazionali. Prevenzione Vengono organizzati incontri educativi nelle scuole e altre istituzioni e corsi di formazione per insegnanti, educatori e altri operatori socio-sanitari non specialistici. Sito http://www.aidap.org Dove potete trovare: - Forum. Il luogo d’incontro per chi soffre di disturbi dell’alimentazione o vuole conoscere tali problemi. - Novità scientifiche e Angolo Informativo. Tutte le notizie su disturbi dell’alimentazione e obesità. 30 Emozioni e Cibo - Convegno Nazionale e Incontri. Convegni, workshop e tavole rotonde. - AIDAP test-online. 1) Eating Attitude test a 26 Item (EAT-26) 2) Calcola il tuo Indice di Massa Corporea (BMI) 3) Calcola la Spesa Energetica a Riposo o Resting Energy Expenditure (REE) - Centri aidap. Per trovare la sede AIDAP più vicina. Sito http://www.emozioniecibo.it è la prima rivista elettronica in Italia sui disturbi dell’alimentazione e sull’obesità. Emozioni e Cibo on line presenta tre diversi livelli di informazione in grado di soddisfare sia il grande pubblico sia lo specialista più esigente. - Modulo “Emozioni & Cibo” - versione online della rivista - Modulo “Journal Observer” - versione online della rivista - Modulo “News RSS” - gli abstract in lingua originale, presenti nelle più prestigiose riviste scientifiche internazionali. Sportello informativo - Per dare sostegno e consigli ai familiari - Per dare informazioni sulle cure e i centri terapeutici più vicini Gruppi di studio - Fare ricerca e sperimentazione per contribuire ad aumentare la conoscenza dei disturbi dell’alimentazione e dell’obesità - Per aggiornarsi sulle nuove evidenze scientifiche internazionali centri AIDAP… Indirizzi e referenti delle varie UOL (Unità Operative Locali) AIDAP e attività svolte AIDAP adrano (CT) AIDAP bologna Responsabile: Dott. Francesco Iarrera Responsabili: Dott.ssa Lucia Cecchini (in alto) e Dott.ssa Giovanna Cuzzani (in basso) Sede: Via Casale dei Greci, 54 95031 Adrano (CT) Tel. 095 497865 - Cell. 320 9117157 E-mail: [email protected] AIDAP Ancona Responsabile: Dott.ssa Silvia Filipponi Sede: Via Giordano Bruno, 44 60100 Ancona - Tel. 071 2804116 E-mail: [email protected] Collaborano nello studio la Dott.ssa Paola Bartolini e la Dott.ssa Lucia Piccinini AIDAP arezzo Responsabile: Dott.ssa Barbara Lapini Sede: Via Calamandrei, 137 52100 Arezzo - Cell. 333 2739033 Fax 0575 401170 E-mail: [email protected] Sito web: www.dietistalapini.it Sede: Via Nino Bixio, 2/2 40033 Casalecchio di Reno (BO) Tel. e Fax 051 590051 - Cell. 331 9142815 E-mail: [email protected] Orario di segreteria: da lunedì a venerdì ore 10:00-12:00 e 16:00-18:00 Sportello informativo: venerdì pomeriggio Cell. 331 9142815 AIDAP brescia Responsabile: Dott. Andrea Benedetto Sede: Via Milano, 14 - 25126 Brescia Tel. 030-292179 - E-mail: [email protected] Orario di segreteria: lunedì e giovedì ore 8:30-11:00 martedì e venerdì ore 14:00-18:00 Collaborano nello studio: Dott.ssa Elena Gandossi (medico endocrinologo), Dott.ssa Ornella Pastrengo (psicologa) e Dott. Alessandro Rumi (nutrizionista) 31 Emozioni e Cibo AIDAP cagliari AIDAP catanzaro Responsabile: Dott.ssa Manuela Biddau Responsabile: Dott. Tommaso Gioffrè Sede: Via Malpighi 4 - 09126 Cagliari Cell. 328 3324817 - Fax 070 7731921 E-mail: [email protected] Sede: c/o “Nutri e Riabilia” Località Breu - 88060 Gasperina (CZ) Tel. e Fax 0967 528522 Cell. 335 5325535 E-mail: [email protected] Orario di segreteria: venerdì ore 16:00-19:00 Collaborano nello studio la Dott.ssa Valeria Serra e la Dott.ssa Elisabetta Gasperini AIDAP empoli Responsabile: Dott.ssa Simona Calugi AIDAP cassino Sede: Via L. Cherubini, 2/4 50053 Empoli (FI) Tel. 0571 73922 - 0571 99281 Cell. 3451639017 E-mail: [email protected] Responsabile: Dott. Franco Giuseppe Colella Sede: c/o Centro di Riabilitazione Neuromotoria s.r.l., L.go Michelozzi Angolo Viale Tiziano, 1 03030 Piedimonte S. Germano (FR) Tel. 0776 403159 - Fax 0776 402156 Cell. 339 7380152 E-mail: [email protected] AIDAP ANCONA • Il lunedì dalle 17 alle 19 è attivo uno sportello d’ascolto e di informazione gratuito, su disturbi dell’alimentazione e obesità (previo appuntamento). • Ogni primo martedì del mese viene organizzato un incontro serale (21-22:30) informativo, rivolto in particolare a familiari e amici di persone affette da DCA. • Sono in progetto e realizzazione incontri gratuiti aperti al pubblico nei comuni della provincia di Ancona. • Proseguono interventi di prevenzione-educazione nelle scuole medie inferiori e superiori del territorio. AIDAP AREZZO • è attivo uno sportello informativo gratuito, per fornire informazioni e materiale scientifico sui disturbi dell’alimentazione, sull’obesità e sulle attività del nostro centro. • L’équipe ha una rubrica ogni giovedì sul quotidiano “Il Corriere Aretino” all’interno del quale risponde a lettere dei cittadini sui temi quali obesità e disturbi alimentari. • Sono in progetto incontri di educazione e di aggiornamento con i medici di base. • L’équipe organizza incontri rivolti alla popolazione presso la sua sede in Via Calamandrei, 137 sui temi legati all’alimentazione, all’obesità e ai disturbi alimentari. • L’equipe è disponibile a svolgere lezioni nelle scuole. • Collaborazione con tv, radio e giornali locali per la divulgazione informativa e scientifica. • Saranno organizzati convegni e corsi scientifici sui disturbi dell’alimentazione e obesità. AIDAP BOLOGNA • è attivo, gratuitamente, lo sportello di ascolto che fornisce informazioni sui disturbi dell’alimentazione, sull’obesità, su percorsi di prevenzione e cura, sui centri terapeutici • • • • AIDAP, sulle attività della UOL Bologna. Lo sportello è attivo il venerdì pomeriggio. Per appuntamento telefonare al numero 331 9142815. è attivo un programma psicoeducazionale di prevenzione e informazione sui disturbi dell’alimentazione e obesità nelle scuole medie inferiori e superiori del nostro territorio. Sono in progetto incontri con la popolazione per diffondere informazioni relative ai disturbi dell’alimentazione, obesità, un corretto stile di vita. Sono in progetto incontri informativi con i medici allo scopo di fornire criteri idonei al riconoscimento precoce dei disturbi dell’alimentazione, e strumenti operativi corretti per informare e motivare a un corretto stile di vita e percorsi di cura, quando necessari. Sono in programma corsi per gruppi di persone affette da sovrappeso e obesità. AIDAP BRESCIA • Il martedì e giovedì è attivo, previo appuntamento, uno sportello gratuito d’ascolto e d’informazione sui disturbi dell’alimentazione e sull’obesità. • L’equipe è disponibile a svolgere lezioni nelle scuole e serate informative sui temi legati all’obesità e ai disturbi dell’alimentazione. • Sono in programma incontri di informazione, gratuiti, nelle scuole del territorio. • Sono in corso incontri informativi per i medici di base sui temi del peso e dello stile di vita. • Collaborazione con radio e giornali locali. • Anche per l’anno scolastico 2010-2011 l’AIDAP sta collaborando con l’Assessorato allo Sport e al Tempo libero della Provincia di Brescia, per la realizzazione del Progetto S.P.O.R.T. (Salute Passione Onestà Rispetto Territorio), nelle scuole della Provincia di Brescia. 32 Emozioni e Cibo AIDAP firenze AIDAP lecce Responsabile: Dott.ssa Simona Calugi Responsabili: Dott.ssa Loredana De Luca (in alto), Dott. Salvatore Rizzello (in basso) Sede: Via del Ponte all’Asse, 3 50144 Firenze - Tel. 055 3245370 Cell. 3451639017 E-mail: [email protected] AIDAP genova Responsabile: Dott. Giancarlo Sarno Sede: Via Ruffini, 10/8 - 16128 Genova Tel. 010 5955374 - Cell. 335 6942193 E-mail: [email protected] AIDAP la spezia Responsabile: Dott. Adolfo Fossataro Sede: Via XXIV Maggio, 152 19124 La Spezia - Tel. e Fax 0187 23414 E-mail: [email protected] Sede: Via Montello 1 - 73100 Lecce E-mail: [email protected], [email protected] Tel. e Fax: 0832 244063 Cell. 3403929854, 3286120205 Orario di segreteria: da lunedì a giovedì dalle 16:00 alle 19:30 e venerdì dalle 9:30 alle 12:00 AIDAP milano Responsabile: Dott.ssa Arianna Banderali Sede: Viale Caldara 23 - 20122 Milano Tel. e Fax 02-5456738 - Cell. 339-1785974 E-mail: [email protected] Orario di segreteria: da lunedì a venerdì ore 15:00-18:00 Collaborano nello studio la Dott.ssa Stefania Rosi (dietista) e la Dott.ssa Monica Gomez Ortiz (psicologa e psicoterapeuta). AIDAP Cagliari • Il venerdì, dalle 16:00 alle 19:00, previo appuntamento telefonico, è attivo uno sportello d’ascolto gratuito allo scopo di fornire informazioni sui disturbi dell’alimentazione, sull’obesità, sulle attività del centro, sulle cure e i centri terapeutici più vicini e di illustrare e consegnare materiale informativo scientifico. • Sono in corso degli interventi informativi di prevenzione presso diverse scuole superiori della città diretti a studenti e insegnanti. • Sono in programma una serie di incontri informativi per i medici di base sui disturbi dell’alimentazione e del peso. • Ogni primo venerdì del mese dalle 16:00 alle 19:00 è possibile effettuare uno screening gratuito sui disturbi dell’alimentazione e del peso. • Sono in corso cicli di incontri educativi sui disturbi dell’alimentazione per familiari ed amici di pazienti affette da DCA. AIDAP cassino • Continua la campagna di informazione nelle scuole di ogni ordine e grado del territorio con la proposta di progetti educativi sia per gli studenti che per il grande pubblico. • Sono stati avviati i progetti di “incontro in palestra” e di “incontro scuole di ballo” al fine di informare e discutere in particolare sui fattori di rischio che favoriscono l’insorgenza dei disturbi dell’alimentazione e del rapporto tra attività fisica e qualità della vita. • Sono in cantiere progetti informativi “tematici” rivolti ai medici di medicina generale. • Il mercoledì è attivo un servizio gratuito di ascolto ed informazione sui disturbi dell’alimentazione, sui problemi di sovrappeso ed obesità (previo appuntamento). AIDAP EMPOLI • Il lunedì è attivo, su appuntamento, uno sportello informativo gratuito, per qualsiasi informazione sui disturbi dell’alimentazione, sull’obesità e sulle attività del nostro centro. • Sono in progetto incontri di aggiornamento e formazione rivolti a specialisti. • Collaborazione con i giornali locali per la pubblicazione e divulgazione di articoli informativi e scientifici. AIDAP Firenze • è attivo uno sportello informativo gratuito, per qualsiasi informazione sui disturbi dell’alimentazione, sull’obesità e sulle attività del nostro centro. • Sono in progetto incontri di educazione nelle scuole e incontri di aggiornamento con i medici di base. • Collaborazione con i giornali locali per la pubblicazione e divulgazione di articoli informativi e scientifici. • Sono, inoltre, in progetto e realizzazione incontri gratuiti aperti al pubblico in collaborazione con i quartieri di Firenze. 33 Emozioni e Cibo AIDAP milano 2 AIDAP napoli Responsabile: Dott.ssa Rosa Mennella Responsabile: Dott. Sergio Colombi Sede: Via Salvo D’Acquisto, 171 80042 Boscotrecase (NA) Tel. e Fax 0815374177 Cell. 338 5940931 E-mail: [email protected] Sede: Corso Garibaldi, 71 - 20123 Milano Tel. 02 86460962 - Cell. 339 8898555 E-mail: [email protected] Sportello di ascolto: martedì-mercoledì dalle 16:00 alle 17:00 Cell. 339-8898555 - Tel. 02-86460962 AIDAP oliveri (ME) Responsabile: Dott. Francesco Iarrera AIDAP modena Sede: Piazza Pirandello, 8 98060 Oliveri (ME) - Tel. 0941 313999 Cell. 328 3727128 Responsabile: Dott.ssa Maria Pia Bagnato Bulgarelli E-mail: [email protected] Sito web: www.centrodiriabilitazionenutrizionale.it Sede: Via Franklin 7 - 41124 Modena Tel. 059 6138595 - Cell. 348 9694333 E-mail: [email protected] Orario di segreteria: lunedì, mercoledì e venerdì ore 8:30-12:30 e 14:00-18:00 AIDAP monza AIDAP padova Responsabile: Dott.ssa Maria Grazia Galimberti Responsabile: Dott.ssa Lucia Camporese Sede: Via Moriggia, 3 - 20900 Monza Tel. 339 7777811 E-mail: [email protected] Sede: Via D’Alemagna, 2 - 35134 Padova Tel. e fax 049 604752 - Cell. 338 4464021 E-mail: [email protected] Collaborano nello studio la Dott.ssa Chiara Galli (medico endocrinologo), la Dott.ssa Cristina Calderone (psicoterapeuta) e la Dott.ssa Vanessa Sangiorgio (nutrizionista). Collabora nello studio la Dott.ssa Diana Soligo (dietista). AIDAP Genova • Sono stati effettuati e sono in programma incontri informativi con medici di base e pediatri allo scopo di fornire criteri idonei sia a una prima diagnosi dei disturbi dell’alimentazione sia al riconoscimento di eventuali altri disturbi sovrapposti (di personalità, depressivi, d’ansia). • Proseguono gli interventi informativi nelle scuole per studenti, genitori ed insegnanti. AIDAP La Spezia • Continuano gli incontri serali gratuiti a tema in cui vengono di volta in volta affrontati argomenti riguardanti il sovrappeso, l’obesità e i disturbi alimentari. Per informazioni contattare la segreteria. • La sede è sempre disponibile per incontri di informazione, educazione e prevenzione per chiunque lo richieda (associazioni, enti, scuole, ecc.). • Tutti i giorni (sabato escluso) dalle 15:00 alle 18:00 presso il nostro sportello informativo gratuito vengono fornite informazioni sui disturbi dell’alimentazione e del peso. AIDAP Lecce • è attivo, gratuitamente, lo sportello di ascolto previo appuntamento, che fornisce informazioni su: disturbi dell’alimentazione, sovrappeso e obesità, percorsi di prevenzione e cura, attività dell’Aidap di Lecce sul territorio. • L’Aidap di Lecce, facendo parte dell’Osservatorio Comunale Sanitario Permanente della Città, ascolta di buon gra- • • • • do chi voglia esprimere un parere, esporre una difficoltà, dare un suggerimento al fine di ottimizzare e diffondere le strategie di prevenzione e cura dei DA e dell’Obesità. In quanto componente del Tavolo Tecnico ”Salute e Benessere” istituito dall’Assessorato alla Sanità del Comune di Lecce, l’Aidap prosegue settimanalmente con gli incontri di prevenzione nelle scuole, per promuovere, tra l’altro, i nuovi dispenser con frutta, yogurt e cibi sani. Partono da aprile gli incontri di gruppo “Perdere peso… senza perdere la testa” Speciale studenti: previo appuntamento è possibile avere un colloquio gratuito con l’esperto Aidap (medico e/o psicologo). Il gruppo ragazzecontrocorrente riunisce gli amici facebook il martedì dalle 16:30 alle 18:30. AIDAP Milano • È attivo un programma di prevenzione tramite campagne svolte nelle scuole medie inferiori e superiori del territorio. AIDAP Milano 2 • Sono previsti periodici corsi di psicoeducazione, è richiesta la prenotazione. AIDAP Modena • è attivo lo sportello di ascolto che fornisce informazioni sui disturbi dell’alimentazione, sull’obesità, sui percorsi di prevenzione e cura, sui centri terapeutici AIDAP. Per appuntamenti telefonare al numero 348 9694333. Emozioni e Cibo CBT disturbi dell’alimentazione: nuove procedure cognitivo comportamentali per affrontare il disturbo Dell’alimentazione nei soggetti non sottopeso >> Novità! Corso di aggiornamento 34 03 giugno 2011 - Hotel San Marco, Verona A CHI è RIVOLTO - Soprattutto a medici, dietisti, psicologi e biologi che abbiano intenzione di acquisire il know-how più aggiornato sul terapia medica e chirurgica dell’obesità. Accreditamento ECM - La richiesta verrà effettuata per le seguenti figure professionali: medici, biologi, psicologi e dietisti. Verifica di apprendimento Questionario a scelta multipla. Quota di iscrizione Socio operativo € 100 + iva (tot. € 120) Socio ordinario € 150 + iva (tot. € 180) Sostenitore prof. € 200 + iva (tot. € 240) Non socio € 250 + iva (tot. € 300) RELATORE - Dott. Riccardo Dalle Grave PROGRAMMA provvisorio del CORSO Ore 8:30 Registrazione Ore 9:00 Presentazione degli obiettivi del corso Fase 1 dell’intervento Ore 9:15-10:30 -Stabilire il monitoraggio dell’alimentazione - Favorire la pesata in seduta settimanale - Costruire la formulazione personalizzata Ore 10:30-11:00 Coffee break Ore 11:00-13:00 -Istruire il paziente sui disturbi dell’alimentazione -Stabilire una modalità di alimentazione regolare - Coinvolgere gli altri significativi Ore 13:00-14:00 Pranzo Fase 2 dell’intervento Ore 14:00-14:30 - Condurre insieme una revisione dei progressi -Identificare gli ostacoli al cambiamento -Rivedere la formulazione - Decidere se usare la forma allargata della CBT-E -Progettare la Fase Tre Fase 3 dell’intervento Ore 14:30-16:00 -Procedure per affrontare la restrizione dietetica cognitiva -Procedure per affrontare l’eccessiva valutazione del peso, forma del corpo e controllo dell’alimentazione -Procedure per affrontare gli eventi e le emozioni che influenzano l’alimentazione Ore 16:00-16:30 Coffee break Fase 4 dell’intervento Ore 16:30-17:30 -Affrontare le preoccupazioni sulla fine del trattamento -Interrompere le procedure del trattamento -Assicurarsi che i progressi siano mantenuti -Minimizzare il rischio di ricaduta -Sessioni di revisione post-trattamento ore 17:30-18:00 Esame ecm Ricordiamo che i corsi non abilitano all’elaborazione di diete o piani alimentari o alla cura e al trattamento di patologie in campo nutrizionale, in assenza di precedenti ed adeguati titoli abilitanti secondo quanto disposto dalle leggi vigenti. pp POSITIVE Il sistema qualità di Positive Press è certificato a norma ISO 9001:2000 con riguardo alla progettazione ed erogazione di corsi di formazione, convegni e corsi educativi su tematiche socio-sanitarie PRESS >> Business Meeting 04 giugno 2011 - Verona - dedicato ai soci operativi e ai soci ordinari Quota di partecipazione soci ordinari Euro 100,00 + IVA (TOT. Euro 120,00) - gratuito per i soci operativi Per maggiori informazioni: Positive Press - Gloria Carli - Tel. 045 8103915 - E-mail: [email protected] Per vedere tutti i corsi in programma visita i siti: www.positivepress.net e www.aidap.org 35 Emozioni e Cibo AIDAP parma Responsabili: Dott.ssa Lorella Fornaro (in alto) e Dott.ssa Carlotta Bocchi (in basso) Sede: Strada Inzani 5 - 43100 Parma Tel. e Fax 0521 237644 E-mail: [email protected] Orario di segreteria: lunedì-venerdì ore 9:00-13:00 e 15:00-19:00 mercoledì ore 9:00-12:00 (sportello di ascolto su appuntamento) Collabora nello studio la Dott.ssa Lisa Reverberi. AIDAP reggio calabria Responsabile: Dott. Giovanni Minutolo Sede: Via R. Willermin, 1 89123 Reggio Calabria Tel. 0965 25864 - Cell. 347 0056700 Telefax 0966 474400 E-mail: [email protected] AIDAP reggio emilia Responsabile: Dott.ssa Lisa Reverberi Sede: Via A. De Gasperi, 44 42100 Reggio Emilia Tel. 0522 555514 - Fax 0522 334906 e-mail: [email protected], [email protected] Orario di segreteria: lunedì e sabato 9:00-12:00 martedì-mercoledì-venerdì 13:30-18:30 Collabora nello studio la Dott.ssa Lorella Fornaro. AIDAP rimini Responsabile: Dott.ssa Manuela Marchini Sede: Via G. Perlasca 15 47900 Rimini - Tel. 0541 478485 Cell. 329 3790844 E-mail: [email protected] Orario di segreteria: da lunedì a sabato 9:00-13:00 e 17:00-19:30 • Sono in progetto incontri di educazione e prevenzione nelle scuole medie superiori, sui temi legati all’obesità e ai disturbi dell’alimentazione. AIDAP monza • è attivo, previo appuntamento, uno sportello d’ascolto e di orientamento sui disturbi dell’alimentazione e sull’obesità. • Sono in previsione incontri informativi per i medici di base sui DCA e sull’obesità. • Sono in previsione incontri preventivi e informativi sui temi legati all’obesità e ai DCA nelle scuole del territorio. • Sono in previsione gruppi di auto-aiuto sull’obesità. AIDAP Napoli • Il Mercoledì pomeriggio è attivo un servizio gratuito di ascolto e informazione sui disturbi dell’alimentazione e del peso (previo appuntamento). • Sono attivi incontri di sensibilizzazione e di informazione sui disturbi dell’alimentazione nelle scuole del territorio. • L’équipe è disponibile a svolgere interventi informativi nelle scuole per studenti, genitori, insegnanti sui temi legati all’obesità e ai disturbi dell’alimentazione. AIDAP Padova • È sempre attivo il servizio gratuito di ascolto e informazione sui disturbi dell’alimentazione e sull’obesità. • Al martedì mattina è possibile effettuare, previo appuntamento, i colloqui informativi. • Sono in programma per i prossimi mesi i corsi per gruppi di persone affette da sovrappeso e obesità e incontri educativi rivolti al grande pubblico, insegnanti e genitori per diffondere informazioni relative ai disturbi dell’alimentazione, all’obesità e a un corretto stile di vita. AIDAP oliveri • Si effettua la terapia ambulatoriale intensiva, con assistenza ai pasti in ambulatorio. • è attivo tramite il sito www.centrodiriabilitazionenutrizionale.it un forum di mutuo supporto destinato a pazienti con disturbo alimentare e obesità. • è attivo tramite il sito www.centrodiriabilitazionenutrizionale.it uno sportello d’ascolto gratuito per avere informazioni sui disturbi alimentari e sull’’obesità. • Sarà attivato a breve “on line con il nutrizionista” che permetterà ai pazienti di seguire il programma per la perdita tramite un accesso internet. • In collaborazione con la UOL Trapani abbiamo indetto, il 10 e 11 aprile il primo “Open day AIDAP” durante il quale, previa prenotazione, è possibile ricevere una consulenza gratuita con i professionisti del centro. • Sono in programma incontri di prevenzione e informazione sui disturbi alimentari e sull’obesità. AIDAP Parma • Si stanno svolgendo incontri educativi sui Disturbi dell’Alimentazione e sull’Obesità rivolti al grande pubblico. • è sempre attiva la collaborazione con alcuni giornalisti per interviste e articoli pubblicati sui quotidiani della città. • è attivo lo sportello di ascolto e informazione il mercoledì dalle 9 alle 12 (su appuntamento). AIDAP Reggio Calabria • Sono in programma progetti educativi ed incontri di sensibilizzazione/informazione, gratuiti, nelle scuole del territorio rivolti a studenti, genitori, insegnanti. • L’équipe è disponibile a collaborare con TV, radio e giornali locali per la divulgazione informativa e scientifica sui disturbi dell’alimentazione e obesità. 36 Emozioni e Cibo AIDAP roma Responsabile: Dott.ssa Maria Grazia Rubeo (in alto) Sede: Via Levico 9 - 00198 Roma (RM) Tel. e Fax 06 8840242 - Cell. 338 9098603 E-mail: [email protected] Orario di segreteria: tutti i giorni 24 ore su 24 AIDAP torino Responsabili: Dott. Mauro Cappelletti (in e Dott.ssa Sara Cappelletti (in basso) alto) Sede: Via San Francesco da Paola 37 10123 Torino (TO) - Tel. 011 2071918 Cell. 338 5077416 E-mail: [email protected] Collabora nello studio la Dott.ssa Lidia Nevaloro (in basso) Orario di segreteria: lunedì-mercoledì-giovedì ore 16:00-18:00 martedì e venerdì ore 10:00-12:00 AIDAP teramo AIDAP trapani Responsabile: Dott. Mario Di Pietro Responsabile: Dott. Antonino Faillaci (in Sede: Centro di Riferimento Regionale di Auxologia e Nutrizione Pediatrica Via Risorgimento, 1 - 64032 Atri (TE) Tel. e Fax 085 8707509 E-mail: [email protected] alto) Sede: Via Salemi, 54 - 91100 Trapani Tel. e Fax 0923 554244 Cell. 349 5742098 Email: [email protected] Equipe: Dott. Paolo Palmeri (dietista), Dott.ssa Maria Barbara (psicologa) (in basso) Orari di segreteria: lunedì, mercoledì e giovedì: 9:00-11:30 martedì e venerdì: 16:00-19:00 • Sono stati già effettuati e sono in programma incontri informativi e partecipazioni a convegni organizzati da Associazioni ed Enti del territorio. • è attivo, gratuitamente, uno sportello d’ascolto dal lunedì al sabato. • Si effettua, durante tutto l’anno, la Terapia Ambulatoriale Intensiva, ovvero: pasti assistiti in ambulatorio (pranzo, merenda e cena), seguita da un’équipe composta da un medico nutrizionista, una psicologa e una dietista. AIDAP Reggio emilia • Il lunedì mattina dalle 9:30 alle 12:30 è attivo uno sportello di ascolto e di informazione gratuito sui disturbi dell’alimentazione e sull’obesità (previo appuntamento). • Sono in progetto incontri educativi rivolti al grande pubblico per diffondere informazioni relative ai disturbi dell’alimentazione, all’obesità e a un corretto stile di vita. AIDAP rimini • Sono attivi incontri informativi con i medici e i pediatri, allo scopo di fornire una consulenza specialistica in relazione al riconoscimento precoce dei disturbi dell’alimentazione e ai percorsi di cura. • Sono in fase di realizzazione una serie di incontri informativi rivolti agli insegnanti sul tema dei disturbi dell’alimentazione e un ciclo di incontri aperti al grande pubblico sul corretto stile di vita. • Sono in programma interventi di prevenzione e divulgazione nelle scuole medie inferiori e superiori del territorio. • È attivo un servizio gratuito di ascolto, informazione e dif- fusione di materiale scientifico sui disturbi dell’alimentazione e del peso e sui percorsi di prevenzione e di cura. Il lunedì mattina è possibile effettuare, previo appuntamento, i colloqui informativi. AIDAP Roma • è attivo uno sportello d’ascolto per quanti fossero interessati all’informazione e alla prevenzione sui disturbi dell’alimentazione e obesità (previo appuntamento). • La UOL di Roma svolgerà un programma di prevenzione e informazione nelle scuole medie e superiori a partire da Ottobre. • Sono in programmazione incontri serali informativi per il grande pubblico. è richiesta la prenotazione. AIDAP torino • Sportello informativo gratuito per fornire informazioni e materiale scientifico sui disturbi dell’alimentazione e sull’obesità (previo appuntamento). • L’équipe è disponibile a svolgere lezioni nelle scuole, e organizza incontri rivolti alla popolazione sui temi legati all’alimentazione, all’obesità e ai disturbi alimentari. • Supervisione al forum AIDAP da parte della dott.ssa Cappelletti Sara. AIDAP trapani • Terapia cognitivo-comportamentale ambulatoriale dell’Obesità dell’Adulto e Pediatrica e dei Disturbi dell’Alimentazione in èquipe multidisciplinare. 37 Emozioni e Cibo AIDAP trento AIDAP varese Responsabile: Dott.ssa Micol Taddei Responsabile: Dott.ssa Annarita Traini Sede: Via San Marco, 21 - 38100 Trento Cell. 340 5150390 Cell. 392 9586073 (per appuntamenti) E-mail: [email protected] Sede: Viale Borri 75 - 21100 Varese (VA) Tel. 0332 813456 (per appuntamenti) Fax 0332 813464 Cell. 338 3917580 (per informazioni) E-mail: [email protected] Orari di segreteria: da lunedi a venerdi ore 9:00-19:00 Collabora nello studio la Dott.ssa Simona Ginetti (dietista). AIDAP treviso Responsabile: Dott. Fulvio Susanna Equipe: Dott.ssa Zuccalà Maria Isabella e Da Ros Eva (dietiste) Gobbetto Veronica (psicologa-psicoterapeuta) Sede: Via Campagnola, 3/1 31020 Villorba (TV) Tel. 0422 444900 - Fax 0422 278987 E-mail: [email protected] - [email protected] Orario di segreteria: da lunedì a sabato: 9:00-19:00 Collabora nello studio la Dott.ssa Angela Focarelli (dietista). AIDAP vicenza Responsabile: Dott. Riccardo Dalle Grave Sede: Via Zamenhof, 803 - 36100 Vicenza Telefax 0444 239590 Collaborano nello studio la Dott.ssa Lucia Camporese (psicologa-psicoterapeuta) e la Dott.ssa Diana Soligo (dietista). Orario di segreteria: da lunedì a venerdì: 10-12 e 16-20 • Sono in corso programmi educativi destinati a Scuole, grande pubblico, palestre e scuole di danza. • Sono previsti incontri con medici di medicina generale e specialisti che vengono a contatto con persone affette da disturbi dell’alimentazione ed obesità. • è attivo uno sportello di ascolto per persone con obesità, disturbi alimentari e loro familiari, previa prenotazione, all’interno della Sede. • AIDAP Trapani ha patrocinato e partecipa con due relatori al Convegno “Obesità: Quale Futuro ?”- Marsala Sabato 26 Marzo 2011. • La UOL partecipa alla organizzazione del Concorso di Bellezza e del Convegno sui Disturbi dell’Alimentazione che si svolgeranno a San Vito Lo Capo (TP) dal 21 al 29 Maggio 2011. Per Informazioni consultare il sito www.festivalaquiloni.it. AIDAP TERAMO • “Crescere in Armonia” - campo scuola per l’educazione alimentare, motoria ed emotiva per bambini con obesità. AIDAP Trento • Il lunedì, il mercoledì e il venerdì, su appuntamento, è attivo lo sportello informativo gratuito per avere informazioni sui disturbi dell’alimentazione, sull’obesità e sulle attività del centro. • Sono attivi incontri educativi sui disturbi dell’alimentazione e sull’obesità nelle scuole e nelle circoscrizioni del territorio. AIDAP Treviso • è operativo uno sportello informativo gratuito, su appuntamento, per fornire informazioni sui disturbi dell’alimentazione e sull’obesità; in sede è disponibile gratuitamente materiale informativo. • Collaborazione con giornali locali per pubblicazione e divulgazione di informazioni su disturbi dell’alimentazione, obesità e alimentazione in generale. AIDAP varese • è attivo uno sportello di ascolto e di orientamento gratuito, sia telefonico che via e-mail, per fornire informazioni sui problemi dell’obesità e dei disturbi dell’alimentazione. • Al mercoledì mattina, previo appuntamento, sono possibili colloqui informativi all’interno della Sede. • Sono previsti incontri di prevenzione sui disturbi alimentari e obesità nelle scuole di ogni ordine e grado. • In programma corsi per gruppi di persone affetti da sovrappeso ed obesità. AIDAP vicenza • è aperto uno sportello informativo di ascolto e informazione sui disturbi dell’alimentazione e sull’obesità. • L’équipe è disponibile a svolgere interventi informativi nelle scuole per studenti, genitori, insegnanti sui temi legati all’obesità e ai disturbi dell’alimentazione. • Sono in progetto da settembre incontri educativi rivolti al grande pubblico per diffondere informazioni relative ai disturbi dell’alimentazione, all’obesità e a un corretto stile di vita. 38 Emozioni e Cibo S.p.A. CASA DI CURA PRIVATA AD INDIRIZZO RIABILITATIVO 37016 Garda - Via Monte Baldo 89 - Telefono (045) 6208611 - Fax 7256132 E-mail: [email protected] - sito web: http//www.villagarda.it Direttore sanitario: Dott. Giovanni Citarella Idoneità Nazionale D.S. Ospedaliero - Spec. in Scienze dell’Alimentazione UNITÀ DI RIABILITAZIONE NUTRIZIONALE Responsabile: Dott. Riccardo Dalle Grave Spec. in Endocrinologia e Scienze dell’Alimentazione E-mail: [email protected] Trattamento dei disturbi dell’alimentazione (anoressia nervosa, bulimia nervosa, disturbo da alimentazione incontrollata) e dell’obesità grave e/o complicata. L’unità di Riabilitazione Nutrizionale ha 29 posti letto per il ricovero e nove posti con possibilità di due accessi giornalieri per il trattamento in day-hospital, accreditati con il Servizio Sanitario Nazionale. Il programma si basa su un modello teorico originale di tipo cognitivo comportamentale somministrato da diverse figure professionali (medici, psicologi, dietiste, infermieri professionali). Le procedure terapeutiche applicate includono la riabilitazione nutrizionale (con l’assistenza a tutti i pasti), la psicoterapia individuale e di gruppo, la terapia della famiglia nei pazienti più giovani. Il programma di riabilitazione intensiva per l’Obesità grave e/o complicata è indicato per le persone affette da obesità grave (BMI > 40) o associata a severe complicanze mediche e/o psicologiche. Il programma si basa su un modello teorico cognitivo comportamentale originale condotto da un’équipe multidisciplinare che include la riabilitazione nutrizionale e fisica, gli incontri psicoeducazionali di gruppo e gli incontri individuali con il medico e lo psicologo (nei pazienti con disturbo da alimentazione incontrollata). ALTRI SERVIZI unità di Riabilitazione cardiovascolare Responsabile: Dott. Pierluigi Baroni Spec. in Malattie dell’Apparato Cardiovascolare Riabilitazione post-operatoria per interventi di rivascolarizzazione e sostituzione valvolare Trattamento riabilitativo dell’infarto poliambulatori > Servizio nutrizionistico - Responsabile: Dott. Riccardo Dalle Grave - Spec. in Endocrinologia e Scienze dell’Alimentazione > Diagnostica Cardiologica - Responsabile: Dott. Pierluigi Baroni - Spec. in Malattie dell’Apparato Cardiovascolare > Diagnostica per Immagini - Responsabile: Dott.ssa Paola Bazzani - Spec. in Radiologia > Servizio di Fisiokinesiterapia - Responsabile: Dott. Sergio Briani - Spec. in Ortopedia e Fisiatria Tesseramento AIDAP 2011 Emozioni e Cibo 39 (Abbonamento newsletter “Emozioni e Cibo”) Isc_0501 r00TesseramentoAIDAP q SOCIO ORDINARIO (quota sociale annuale € 100,00) q SOSTENITORE PROFESSIONISTA (quota sociale annuale € 50,00) dedicato ai professionisti che hanno conseguito il First Certificate of Professional Training in Eating Disorders and Obesity e superato l’esame finale. Con questo tesseramento si ha diritto a: • sconto del 30% sull’acquisto dei libri Positive Press • sconto del 50% sull’acquisto di almeno 10 copie dello stesso titolo di Positive Press • sconto del 30% sui corsi di Positive Press (escluso il First Certificate of Professional Training in Eating Disorders and Obesity • ingresso gratuito al Convegno Nazionale AIDAP • invio della newsletter “Emozioni e cibo” • segnalazione sul sito AIDAP come socio ordinario dedicato ai professionisti (medici, psicologi, dietiste). Con questo tesseramento si ha diritto a: • sconto del 20% sull’acquisto dei libri Positive Press • sconto del 40% sull’acquisto di almeno 10 copie dello stesso titolo di Positive Press • sconto del 20% sui corsi di Positive Press (escluso il First Certificate of Professional Training in Eating Disorders and Obesity • sconto di 50 Euro sul Convegno Nazionale AIDAP • invio della newsletter “Emozioni e cibo” q ABBONAMENTO NEWSLETTER PER NON SOCI (quota sociale annuale € 15,00) dedicato alle persone affette da disturbi dell’alimentazione e del peso, loro familiari, insegnanti, religiosi, educatori, ecc. Con questo tesseramento si ha diritto a: • accesso ai centri associati all’AIDAP • sconto del 20% sull’acquisto dei libri Positive Press • invio della newsletter “Emozioni e cibo” • partecipazione agli incontri organizzati dall’AIDAP per il grande pubblico dedicato a tutte le persone che desiderano ricevere la newsletter “Emozioni e cibo” a casa anche senza essere iscritti all’AIDAP. q SOSTENITORE NON PROFESSIONISTA (quota sociale annuale € 15,00) RICHIESTA DI AMMISSIONE ALL’ASSOCIAZIONE: NUOVA ISCRIZIONE q q RINNOVO TESSERA N. ............................................................................................ q NON DESIDERO RICEVERE A CASA LA NEWSLETTER “EMOZIONI E CIBO” Nome ............................................................................................. Cognome ............................................................................................. Luogo e data di nascita ................................................................................................................................................................................. Cod. Fisc./Partita IVA .....................................................................Indirizzo ............................................................................................. CAP ................................................................................................ Città .......................................................................... Prov. .................. Tel. ................................................................................................. Fax ....................................................................................................... E-mail ............................................................................................. Professione........................................................................................... INFORMATIVA AI SENSI DELL’ART. 13 DEL D.LGS. N. 196/03 E D’AUTORIZZAZIONE AL TRATTAMENTO DEI DATI La informiamo che i Suoi dati personali potranno essere oggetto di trattamento, nel rispetto della normativa privacy, da parte dell’associazione, dei suoi dipendenti, ausiliari e collaboratori per finalità di: servizio associati, marketing, pubblicità, promozione e informazione, analisi statistiche, indagini sulla soddisfazione della clientela, revisioni, archiviazione di dati storici. Potrà accedere in ogni momento ai dati personali che La riguardano, ottenere l’indicazione della loro origine, del modo in cui sono utilizzati, farli aggiornare, rettificare, integrare o cancellare, a seconda dei casi, ed opporsi alla loro utilizzazione (art. 7 del D.Lgs. 196/03), rivolgendosi direttamente al responsabile appositamente nominato dal titolare, dott.ssa Laura De Kolitscher, in ogni modo o forma. Titolare del trattamento dei dati è: AIDAP, via Sansovino n. 16, Verona – fax 045.8102884 – e-mail: [email protected]. Per il contenuto integrale dell’informativa di cui all’art. 13, nonché dei Suoi diritti di cui all’art. 7 del d.lgs. 196/03, il Titolare rinvia al proprio sito web: www.aidap.org. Data................................................. Firma............................................................................................................................................................................. 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