convegno_villafranca_2014 - Consultorio Familiare Verona sud

Convegno:
LA FRAGILITA’ DELLA COPPIA
Organizzato dall’Associazione Donne Insieme di Villafranca
22 novembre 2014
Dr. Marco Cunico
Direttore Consultorio Familiare Verona Sud
SCOPRIRSI: uomo e donna alla ricerca dell’intimità perduta
La sessualità è una dimensione estremamente ricca e complessa che, come spiega bene
Canestrari, soddisfa molteplici funzioni nello sviluppo dell’individuo e nella sua vita di relazione.
La più evidente di queste funzioni è quella sensoriale, che si esprime nel momento del rapporto
corporeo e, in modo particolare, nell’accoppiamento genitale, dove la ricerca e l’espressione del piacere
rivestono un’importanza fondamentale.
Ma la sessualità permette anche l’espressione della funzione conoscitiva, tramite l’esplorazione
sensoriale del proprio corpo e del corpo dell’altro o anche solo l’esplorazione vissuta a livello di fantasia
e di desiderio.
Inoltre, la sessualità permette la soddisfazione affettiva, sicuramente con modalità diverse a
seconda dello sviluppo evolutivo della persona. Tanto per fare solo alcuni esempi, nell’adolescente
immaturo sarà frequente un atteggiamento affettivamente manipolatorio in cui la soddisfazione
predatoria prevarrà sul rapporto di altruistica reciprocità; al contrario, nel giovane adulto maturo il
rapporto sarà basato prevalentemente sull’intimità, sulla reciprocità e sulla tenerezza.
Anche la dimensione sociale dell’individuo viene profondamente soddisfatta nella sessualità;
infatti, la creazione di un rapporto stabile di coppia e di una progettualità che trascende il singolo
individuo permette anche una rappresentazione sul piano sociale.
Infine, la sessualità permette una continua e sempre più creativa soddisfazione della funzione
ludica, in quanto la momentanea regressione dell’io permette l’abbandono completo e l’espressione di
parti di sé che normalmente, sul piano sociale, l’adulto fatica a manifestare in quanto considerate
infantili e, quindi, poco serie. E’ da sottolineare che, come il bambino non si stanca mai di giocare
perché in ogni situazione con la fantasia riesce a vivere la stessa esperienza in modo completamente
nuovo e diverso, così la sessualità mal sopporta la rigidità e la stereotipia. Esse scompaiono con la
fantasia dell’amore, che aiuta a vedere l’altro sempre nuovo e a rendere nuova anche ogni
manifestazione affettiva. Allora lo stesso gesto, se vissuto con gioia in un gioco d’amore, fornirà sempre
nuove sensazioni e nuovi desideri.
Tracciato in modo ipersintetico un quadro teorico delle varie funzioni della sessualità, segnalerò
ora le problematiche sessuali che, più spesso, ho riscontrato, nella mia esperienza di sessuologo, in
questi ultimi anni nelle coppie, non attraverso una lettura dei sintomi (es. vaginismo o difficoltà
dell’erezione) che qui interesserebbero poco, ma una lettura dinamica dei meccanismi relazionali.
Molto spesso succede, infatti, che nella persona o nella relazione i punti ora descritti non
funzionino in modo maturo o equilibrato e da ciò deriva un impoverimento, se non, addirittura, una
patologia della sessualità.
I disturbi più frequenti sono la patologia del desiderio e le perversioni.
La prima può essere dovuta ai ritmi sempre più stressanti della vita odierna o all’accumulo di
rabbia verso il partner (es. il film A letto con il nemico).
Sul calo del desiderio può incidere tantissimo anche la mentalità della nostra cultura, che spinge
continuamente alla ricerca del nuovo e di emozioni sempre più forti (es. il film Viaggi di nozze) e tutto
ciò è incompatibile con i meccanismi naturali della coppia.
Sempre più spesso, tante persone sono poi disturbate da piccole perversioni che ne alterano il
comportamento sessuale e le portano a creare quotidianamente delle piccole bolle in cui rifugiarsi e che
comunque allontanano dalla coppia.
Al contrario, un altro meccanismo di molte coppie è quello di condividere totalmente
l’immaginario erotico e poi, magari, manca in modo completo la condivisione di problemi, paura, gioie
o del conto corrente! Manca cioè l’intimità psicologica. E non è un caso se poi la sessualità funziona
benissimo, ma la coppia si separa.
La realtà è che, molto spesso, nella coppia oggi c’è l’IO, il TU, ma è sempre più raro il NOI.
Tornando ai meccanismi culturali che influenzano la coppia, la sessualità viene sempre più
presentata come un prodotto da consumare, piuttosto che come un mistero, che non potrà mai essere
completamente svelato.
Ed è solo il mistero che accende veramente il desiderio.
In molte persone si crea un bisogno assoluto di emozioni forti, per cui è frequente in terapia
sentire frasi del tipo: “Non mi sento più vivo, ho bisogno di provare cose sempre nuove”.
Mentre per molte persone il piacere è, appunto quasi una ricerca ossessiva, per altre vi è un
timore fortissimo di esso e tutta la sessualità ruota attorno al controllo, cosa che porta il più delle volte
a un blocco totale o parziale di ogni esperienza.
Il piacere può suscitare, cioè, angosce profonde, sensi di colpa e altro che inibiscono la persona.
Il lasciarsi andare prevede di potersi perdere nell’altro, ma ciò è possibile solo quando la persona
ha una buona base di fiducia in se stessa e nel partner.
Molte persone raccontano di vivere molto male ogni esperienza sessuale perché il pensiero
costante è di essere giudicati (sono brutto/a, ho il pene piccolo, non ho un’erezione adeguata, valgo
meno dei partner precedenti, non ho esperienza, …).
Altre persone si fanno condizionare da miti che poco hanno a che fare con una sessualità sana
ed equilibrata (la spontaneità, il pene di ferro, l’orgasmo simultaneo, la passione continua) e ciò
impedisce loro di vivere il qui e ora, perché mentalmente sono sempre altrove.
Altre volte la persona è condizionata da una vera e propria dipendenza, la più attuale è
certamente quella legata alla pornografia o al bisogno di incontri sessuali virtuali.
Vere e proprie tragedie nella coppia si manifestano quando, magari dopo anni, una persona
rivela o viene scoperto nel suo reale orientamento sessuale.
A volte il disturbo sessuale è l’unico problema della coppia, che in tutto il resto è serena, altre
volte è, invece la punta dell’iceberg di mille altre tensioni relazionali.
Altro tema che spesso condiziona la sessualità è il rapporto con l’aggressività, che in se stessa è
una componente naturale della sessualità (pensiamo solo al termine penetrazione).
Molte persone sono eccessivamente aggressive e bloccano il partner, altre sono così intimorite
dall’aggressività, che suscita in loro paure profonde, e perciò vivono in modo ambivalente il desiderio,
cercandolo ed evitandolo al tempo stesso.
In sessuologia si dice, poi, che da parecchi anni è sparito l’uomo peloso: ora i maschi curano
cento volte di più il loro aspetto fisico, ma magari non alzano una valigia a una donna che è in
difficoltà.
L’immaginario erotico femminile e maschile sono poi molto diversi e a volte si riesce a creare
un ponte fra i due, a volte ciò crea, invece, un vero e proprio muro.
Infine, sempre più frequente è il problema della dominanza nella coppia che poi sul piano
sessuale si riverbera nelle tensioni fra ruolo attivo e passivo.
Concludo questa relazione con un pensiero del compianto prof. Giorgio Rifelli: “L’impotenza
maschile o femminile non è un semplice disturbo sessuale, ma un non sentirsi uomo o donna”.