EDUCAZIONE SOCIO-AFFETTIVA E SESSUALE
In collaborazione con gli operatori dell’Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari di Trento
Referente: prof. Barbara Larcher
Destinatari: classi terze
"Per sintonizzarci sul mormorio sotterraneo dell'umore, occorre una pausa mentale: un
momento di tregua che raramente ci concediamo. I nostri sentimenti sono costantemente con
noi, ma troppo raramente noi siamo con loro. Invece, di solito, acquisiamo la consapevolezza
delle emozioni solo quando esse montano e traboccano." (D.GOLEMAN)
Indagini statistiche condotte sul territorio nazionale mostrano che i giovani, in fatto di sessualità, non
ricorrono quasi mai all’aiuto degli adulti (genitori ed educatori). Questi si confidano quasi
sempre con i pari e tendono a risolvere i loro problemi nel gruppo che, molto spesso, non è
in grado di fornire risposte medico-scientifiche e psico-pedagogiche adeguate ai bisogni
della loro età.
Molto spesso nell’adolescenza si è vittime più della disinformazione in fatto di sessualità che
di veri e propri problemi. L’argomento, spesso oggetto di banalizzazioni e ridicolizzazioni fra
i ragazzi, quasi sempre non trova negli adulti persone disponibili e capaci al dialogo in
materia sessuale.
È dunque fondamentale adottare un linguaggio corretto e, soprattutto, educare i giovani ad
affrontare con semplicità, ma al tempo stesso con rigore, le tematiche sessuali. Limitare
l’aspetto informativo all’ AIDS o alla contraccezione non sempre è sufficiente: la sessualità
è un fenomeno che impegna la persona nella sua interezza psicofisica e, soprattutto, nella
dimensione affettiva, relazionale e comportamentale.
Attualmente viene propagandata una cultura dove il sesso viene isolato dal contesto
emotivo e, purtroppo, è questa la modalità che ha presa sugli adolescenti, per i quali è
sempre difficile il riconoscimento della propria affettività e dei propri desideri. L’articolazione
di un intervento complesso come la consulenza, il sostegno e l’informazione per la sicurezza
e l’armonia dell’esercizio della sessualità degli adolescenti è una cultura che deve ancora
affermarsi ed è certamente un imperativo categorico.
Con gli adolescenti il termine “consulenza sessuologica” deve estendere il suo significato
fino ad intersecarsi, oltre che con la ginecologia e l'andrologia, con la cultura, l’etica, la
pedagogia, la filosofia e la psicologia. L’obiettivo generale del presente progetto è quello del
superamento
del
disagio
in
campo
sessuologico
come
occasione
di
autonomia,
consapevolezza e crescita della persona dell’adolescente, prevenendo, grazie ad un
intervento settoriale precoce, l’aggravarsi o il consolidarsi di patologie o disagi che
coinvolgono più globalmente i processi psichici dei ragazzi.
Il progetto si pone come obiettivi:

riflettere sulle esperienze di cambiamento del proprio corpo nella fase evolutiva che
ragazzi e ragazze stanno vivendo;

educare alla capacità di attesa;

promuovere l’acquisizione di consapevolezza e capacità di autoregolazione delle proprie
emozioni;

promuovere lo sviluppo della cultura del positivo verso la vita, se stessi e gli altri;

promuovere la progressiva maturazione dell’autonomia di giudizio e di scelta;

promuovere il riconoscimento della vera libertà (basata sui valori e sul senso di
responsabilità) dall’arbitrio;

vivere più serenamente la meravigliosa esperienza della sessualità e soprattutto
dell’amore;

ottenere una maggiore disponibilità al dialogo in fatto di sessualità;

prevenire il disagio giovanile e la disinformazione;

fornire un sostegno educativo ai genitori;

sviluppare un quadro di valori e di significati che mirino a formare una personalità
equilibrata, consapevole e responsabile;

offrire una visione gratificante della sessualità che si fondi sulla relazione, sulla
comunicazione, educando a significati di affetto e di amore nel rispetto reciproco e
nella libertà;

ristrutturare informazioni scorrette;

coinvolgere i genitori sui temi dell’educazione socio – affettiva.