Dipendenza da Internet. Come riconoscerla? Cosa fare?

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Dipendenza da Internet. Come riconoscerla? Cosa fare?
Che cosa è la dipendenza da Internet?
La dipendenza da Internet è un disturbo del controllo degli impulsi, molto simile al gioco patologico. Alcuni utenti di Internet
riescono a sviluppare un attaccamento emotivo a persone e attività on-line solo sul computer. Gli utenti di Internet usano Internet,
per incontrarsi, socializzare, e scambiare idee attraverso l'uso di chat, social network, o "comunità virtuali". Altri utenti trascorrono
interminabili ore ricercando argomenti di interesse online o "blog". Bloggare è una contrazione del termine "Web log", in cui un
individuo può postare commenti o seguire eventi online. E' simile ad altre dipendenze. Chi soffre di questa patologia usa il mondo
fantasy virtuale per connettersi con persone reali attraverso Internet, sostituendo il collegamento umano reale, che non sono in grado
di raggiungere normalmente.
- Segue in basso
Quali sono i segni premonitori di dipendenza da Internet?
Un segno premonitore di tale dipendenza è l'uso in quantità crescenti di tempo, segno di un crescente bisogno per trovare
soddisfazione. Sentimenti di irrequietezza, sbalzi d'umore, depressione, o irritabilità quando si tenta di ridurre l'uso di Internet.
Si arriva anche al rischio di perdita del posto di lavoro, opportunità di formazione o di carriera a causa di questa patologia.
Ovviamente il soggetto coinvolto di solito nega il coinvolgimento, con bugie ai familiari, ai terapisti, o altri per nascondere l'entità
del coinvolgimento con Internet.
L'uso di Internet è un modo per sfuggire problemi o per alleviare particolari stati di umore. (ad esempio Sentimenti di disperazione,
senso di colpa, ansia, depressione).
Quali sono gli effetti?
Può causare gravi danno alle relazioni umane, e di conseguenza in tutte le attività quotidiane. Spesso le relazioni umane vengono
sostituite dall'uso di internet. Gli individui che soffrono di dipendenza da Internet passano più tempo in isolamento, trascorrono
meno tempo con persone reali nella loro vita, e sono spesso visti come socialmente impacciati.
Talvolta, nei casi più gravi, il soggetto si crea personaggio o profilo in cui è in grado di alterare le sua identità e finge di essere una
persona diversa da se stesso. Quelli a più alto rischio, sotto questo profilo, sono quelli che soffrono di bassa autostima, sentimenti di
inadeguatezza e la paura di disapprovazione. Tali concetti di sé negativi, portano a problemi clinici di depressione e ansia. Molte le
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persone che, a causa di questa patologia, scoprono di soffrire di depressione, sbalzi d'umore, ansia, paura, irritabilità, tristezza,
solitudine, noia, irrequietezza, e disturbi allo stomaco. Essere dipendenti da Internet può anche causare disagio fisico o problemi
medici come: sindrome del tunnel carpale, secchezza degli occhi, mal di schiena, mal di testa, irregolarità alimentari, (come saltare i
pasti), diminuzione dell l'igiene personale, e disturbi del sonno.
Che fare?
Innanzitutto occorre capire esattamente lo stato della situazione rispondendo ad alcune semplici domande: ?In quali giorni ti colleghi
a Internet tipicamente? A che ora del giorno di solito ti connetti? Quanto rimani connesso generalmente in una sessione? Dove usi di
solito il computer?'
Oltre a queste, si dovrebbe anche investigare se gli utenti sono dipendenti da una particolare funzione di Internet, poiché il costante e
frequente uso di una particolare funzione può far scattare la dipendenza da Internet e può anche servire da indicatore per gli
interventi che intendiamo compiere durante la terapia.
Per far ciò devono essere valutate le risposte alle seguenti domande: ?Quali funzioni di Internet stai usando? Quante ore a settimana
dedichi in media ad ogni funzione? Puoi elencare le funzioni che usi dalla più importante alla meno importante? Quale aspetto di
ogni funzione apprezzi di più?' (Young 1999).
Altre domande utili includono: ?Quale pensi sia esattamente il tuo problema, come lo interpreti? Quali sono gli effetti della
dipendenza da Internet sul tuo ambiente? Cosa farai quando risolverai il tuo problema che non puoi fare ora? (motivi che spingono
l'individuo al trattamento e agli obiettivi di trattamento) Perché sei venuto per farti aiutare in questo momento? (per sua volontà,
indirizzato da parenti, cambiamenti di ruoli sociali, coincidenza) Per quanto tempo puoi rimanere lontano da una connessione a
Internet quando ne senti il desiderio o la necessità? (quanto può tollerare l'astinenza) Com'è cominciato il tuo problema di
dipendenza da Internet? (può essere iniziato dopo una perdita) Quali sono i fattori che incidono sul proseguire della tua dipendenza
da Internet? (alcool, abuso di sostanze, presenza di altri).
Intervento
Nel trattamento del più degli interventi comportamentali hanno la precedenza sugli interventi cognitivi. Si comincia con il regolare l'
uso incontrollato di Internet, per esempio, un uso settimanale di 40 ore viene dapprima ridotto a 20. Questo periodo di 20 ore può
essere organizzato dividendolo in periodi di tempo specifici, per esempio tra le 20:00 e le 22:00 durante la settimana e tra le 13:00 e
le 18:00 durante il weekend. Un programma da 10 ore può essere impiegato tra le 20:00 e le 23:00 per due sere la settimana e tra le
8:30 e le 12:30 alla Domenica. Un'organizzazione logica farà sentire al paziente di avere il controllo su Internet, non viceversa
(Young 1999).
L'utilizzo di Internet può essere regolato attraverso ?la pratica dell'opposto' per aiutare l'individuo a rompere la routine giornaliera ed
abbandonare le sue abitudini virtuali. Se la persona come prima cosa che fa al mattino si connette su Internet, i clinici possono
proporre che essa prima faccia una doccia; se si connette ad Internet immediatamente dopo essere tornato/a a casa la sera, può essere
proposto di fare sport dopo il lavoro e aspettare fino a cena o al telegiornale serale; se usa Internet durante la settimana, si può
proporre di usarlo nel weekend e viceversa; se lo usa senza sosta, può essere proposto di fare intervalli da 30 minuti; se la persona si
connette ad Internet in un certo punto dell'appartamento, può essere proposto di cambiare l'ubicazione al computer.
Per interferire con l'uso di Internet, possono essere usati ?ostacoli esterni' come una cosa che l'individuo deve fare in quel momento
o un luogo dove deve andare. Per esempio, se la persona deve uscire da casa alle 7:30, viene proposto di connettersi ad Internet alle
6:30. In questo modo, essa avrà solo un'ora prima di disconnettersi.
Può essere proposto di puntare una sveglia vicino al computer per prevenire il rischio che la persona ignori i segnali naturali.
Le ?carte promemoria' possono essere usate per aiutare il paziente a raggiungere il suo obiettivo di ridurre l'uso di Internet. il
paziente scrive sinceramente 5 problemi di base derivanti dall'uso di Internet e 5 benefici di base che otterrà lasciando l'uso di
Internet in maniera dettagliata. Guarderanno a queste carte che possono portare in tasca, portafogli o borse per ricordare a loro stessi
cosa desiderano evitare e cosa desiderano fare per loro stessi nel momento in cui devono decidere quando sono attratti ad usare
Internet piuttosto che fare qualcosa di più produttivo e salutare (Young 1999).
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Per regolare il proprio uso di Internet, i pazienti possono usare programmi di filtro che i genitori usano per proteggere i loro bambini
dall'accesso a contenuti di natura sessuale su Internet o dagli impiegati per aumentare l'efficienza sul posto di lavoro. Un
programma filtro può essere programmato in modo da chiudersi automaticamente nel momento in cui la persona ha accesso ad
applicazioni come siti porno, chat online e siti di giochi.
Un altro punto importante da tenere in considerazione quando si prendono accordi comportamentali è di sostituire Internet con altre
attività anche se potrebbero non essere ugualmente piacevoli mentre si riduce l'uso di Internet poiché questo è probabilmente
l'aspetto più piacevole della vita del paziente al momento.
Il paziente potrebbe mostrare sintomi simili a reazioni da dolore e avere anche attacchi depressivi nei periodi successivi anche se il
suo uso di Internet è diminuito. Per evitare questo bisogna identificare i lati forti del paziente durante la formulazione. Per esempio,
ad un paziente a cui erano stati riconosciuti forti tratti sociali e la gioia di essere caritatevole potrebbe essere proposto di assumere un
ruolo attivo in associazioni di carità facendo uso di questi tratti forti.
Le tecniche maggiori usate nella terapia per la dipendenza da Internet sono: esercizi comportamentali, prove comportamentali,
desensibilizzazione, tecniche di rilassamento, tecniche di self-management e training di abilità sociali (Young 2007).
Durante le sessioni seguenti viene assegnata maggiore importanza ad errori e distorsioni cognitive (Young 2007). La persona viene
tenuta lontana da Internet per testare i suoi pensieri negativi e non-funzionali che vengono a galla a causa dell'astinenza. Vengono
annotati gli stati d'animo prima e dopo la connessione a Internet. Viene fatta incontrare varie volte con Internet durante il processo
per osservare le sue reazioni cognitive. Vengono registrati su base giornaliera su tabelle d'osservazione i suoi pensieri automatici, i
cambiamenti negli stati d'animo e il progresso durante la terapia.
Come in tutte le dipendenze, le fasi di mantenimento e ricaduta sono critiche anche nella dipendenza da Internet. Può essere utile se
verso la fine della terapia il paziente prende appunti sulle tecniche che sono state più efficaci per lui durante le sessioni di CBT e si
prepara delle carte promemoria per usarle in futuro quando ha il desiderio di usare Internet.
I gruppi di supporto a 12 passi danno un'opportunità di minimizzare il rischio di ricaduta. I gruppi di supporto aiutano il dipendente
da Internet a rinforzare il suo sistema di supporto sociale, a migliorare i suoi rapporti al di fuori di Internet e a controllare l'attrazione
per Internet durante il recupero (Young 2004).
Fonti: Sanit, Unitypoint Health e Istituto A.T.Beck.
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