lampade solari, i minorenni le fanno lo stesso anche se sono vietate

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Anno IV – Numero 850
AVVISO
Ordine
1. ORDINE:Corsi ECM
2. Ordine: Sussidio per i
Colleghi disoccupati
3. Ordine: Progetto “Un
Farmaco per Tutti”
4. Ordine:
Assistenza
legale gratuita
Notizie in Rilievo
Scienza e Salute
5. LAmpade
solari,
i
minorenni le fanno lo
stesso anche se sono
vietate
6. Contro il MELANOMA
usa il metodo ACBDE
7. La pillola 'videocamera'
per guardare l'intestino
8. Clamidia, la diagnosi
arriverà in un’ora grazie a
uno smartphone
Prevenzione e
Salute
9. L’importanza
della
tiroide: sintomi evidenti
quando non funziona
Meteo Napoli
Venerdì 8 Aprile
 Variabile
Minima: 17°C
Massima: 20°C
Umidità:
Mattina = 71%
Pomeriggio =75
Venerdì 08 Aprile 2016, S. Alberto, Walter
Proverbio di oggi….……..
'E penziere mieje lassatele, 'e vuoste pigliàtele
LAMPADE SOLARI, I MINORENNI LE FANNO
LO STESSO ANCHE SE SONO VIETATE
Mancano i controlli e in pochi conoscono i rischi. Sui lettini in
maggioranza ragazze o giovani con la pelle chiara e molti di loro
hanno anche avuto il permesso dai genitori
In Italia le lampade solari sono vietate per legge
ai minori di 18 anni da maggio 2011 eppure il 7%
degli adolescenti continua a farle.
Sono i risultati di una ricerca pubblicata
su Medicine e fatta su un campione di 3098
studenti tra i 13 e i 20 anni di età.
Lo studio, ha evidenziato come gli
UTILIZZATE NONOSTANTE
adolescenti che continuano a utilizzare le
IL DIVIETO
lampade solari nel 33% dei casi hanno
anche il consenso dei loro genitori.
Per chi viola la legge sui lettini d’altronde non sono previste sanzioni e
verosimilmente servirebbero maggiori controlli da parte degli operatori e dei
servizi di prevenzione delle aziende sanitarie locali. «È emerso - che il 7% degli
adolescenti frequentava i solarium, le ragazze in misura di più del doppio
rispetto ai ragazzi, il fototipo chiaro più del fototipo scuro».
Disinformazione ancora diffusa: L’irradiazione di raggi ultravioletti non
può essere somministrata - recita il decreto della GU-, oltre che alle
minorenni, a donne in stato di gravidanza, persone che soffrono o hanno
sofferto di neoplasie acute e persone che non si abbronzano o che si scottano
facilmente al sole.
D’altra parte solo 20 minuti di esposizione alle lampade solari equivalgono a
200-300 minuti di sole naturale del picco di agosto e scottature o troppi raggi
Uv, come continua a ribadire anche l’Oms, aumentano il rischio di tumori
cutanei da adulti e comunque portano a un invecchiamento prematuro della
cute. L’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro nel 2009 ha classificato
questi dispositivi come cancerogeni per l’uomo e l’OMS ne ha sconsigliato
l’uso alla popolazione in generale. (Salute, Corriere)
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 850
SCIENZA E SALUTE
Contro il MELANOMA usa il metodo ACBDE
Una campagna affinché ognuno possa essere parte attiva nella lotta contro il melanoma e
diventare un “controllore della pelle” per se stesso e i suoi familiari: usare il metodo
ABCDE, sviluppato, approvato e usato da dermatologi di tutto il mondo per monitorare i
cambiamenti dei nei, tra una visita dermatologica e l’altra.
1. Maggiore è il numero di nei
presenti sul corpo di una persona,
maggiore è la possibilità che sviluppi
un tumore cutaneo. E’ quindi
essenziale monitorare la comparsa di
nuovi nei e i cambiamenti che
dovessero caratterizzare nei già esistenti.
Nel metodo ABCDE ogni lettera corrisponde a un
aspetto dei nei cui fare attenzione. A sta per
“asimmetria”: un neo che non ha una forma rotonda
o ovale, con contorni e colore non distribuiti in modo
omogeneo attorno al proprio centro è da far
controllare.
3. C come “colore”: un neo di diversi
colori (marrone, rosso, bianco, ecc.) è
da far controllare.
.
6 E come “evoluzione”: un neo che
cambia velocemente dimensione,
forma, spessore, colore è da far
controllare.
2.Lo screening periodico dei
nei è fondamentale per
diagnosticare precocemente
il
tumore
cutaneo.
Importante
in
modo
particolare se tu sia una
persona a rischio, se tu
abbia notato una lesione nuova, sospetta,
o un neo che ha cambiato le sue
caratteristiche. B sta per “bordi”: un neo
dai bordi irregolari, frastagliati, simili a
quelli di una mappa è da far controllare.
5.
D
è
“diametro”:
attenzione ai nei di diametro
maggiore di 6 mm, vanno
fatti controllare
(Salute, Corriere)
La PILLOLA 'VIDEOCAMERA' per GUARDARE L'INTESTINO
Una piccola videocamera a forma di pillola in grado d'inviare immagini dall'"interno"
del corpo umano.
La FDA ha approvato questa piccola telecamera capace di navigare
nell'intestino dei pazienti che non possono ricevere una colonoscopia
completa. La 'pillola' reca una micro-telecamera a entrambe le sue estremità e
può muoversi nell'intestino per circa 8 ore inviando immagini ad alta velocità.
PillCam è realizzato dalla società israeliana Given Imagini.
Approssimativamente, nei soli Stati Uniti circa 750mila colonoscopie sono effettuate ogni anno in
modo incompleto. Lo strumento realizzato potrà essere utilizzato in tandem con la colonoscopia, e non
come alternativa, soprattutto per il fatto che le immagini che è in grado di inviare non sono di alta
qualità. Un vantaggio, però, è rappresentato dai costi: la camera costa circa 500 dollari, contro una
ordinaria colonoscopia che può costare anche migliaia di dollari. L'uso di PillCam è stato già approvato
anche in altri 80 Paesi, oltre agli Usa. (Agi)
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Anno IV – Numero 850
SCIENZA E SALUTE
CLAMIDIA, LA DIAGNOSI ARRIVERÀ
IN UN’ORA GRAZIE A UNO SMARTPHONE
È un’infezione sessuale seria ma spesso diagnosticata in ritardo: colpisce soprattutto
le donne giovani. Il nuovo strumento potrebbe favorirne il controllo e la gestione
Una sola ora e un dispositivo innovativo, simile a uno smartphone:
potrebbero essere questi i due fattori sufficienti a diagnosticare nel
prossimo futuro la clamidia, un’infezione a trasmissione sessuale
largamente diffusa soprattutto nella fascia di popolazione
femminile più giovane.
Il nuovo strumento high tech è stato,
Uno smartphone
messo a punto da un gruppo di ingegneri
molto privato
biomedici della John Hopkins University di
Baltimora.
La parola d’ordine è tempestività diagnostica e terapeutica: due elementi chiave per frenare la
diffusione della clamidia, un’infezione intima, a prevalenza femminile, causata dal batterio
intracellulare Chlamydia trachomatis. «Nella maggior parte dei casi, le infezioni da clamidia non
vengono diagnosticate in tempo e quindi non adeguatamente trattate, aprendo la strada a tutte le
implicazioni che ne conseguono: prima fra tutte il contagio e le ripercussioni sulla salute, non soltanto
dell’apparato riproduttivo».
Un problema, quello del ritardo e dell’accuratezza diagnostica, che potrebbero essere superati dal
dispositivo speciale, nuovissimo, di invenzione statunitense.
Costituito da due elementi, lo strumento high tech, grazie a delle cartucce dotate di sfere magnetiche,
dapprima cattura il campione di materiale cervico-vaginale da esaminare, amplificandone il DNA, poi
una sorta di telefono cellulare, collegato a un bluetooth, fotografa e proietta su uno schermo gli esiti
del materiale prelevato. Il tutto in tempi quasi record: all’incirca un’ora, contro gli attuali tre giorni
necessari alla diagnosi; una conquista preziosa, dicono gli esperti.
L’antibiotico giusto al
momento giusto
«La diagnosi precoce - precisa Dong Jin Shin, ideatore del dispositivo permette di somministrare in maniera tempestiva l’antibiotico giusto,
evitando il rischio di sviluppare antibiotico-resistenze». Un problema,
quest’ultimo, in costante crescita negli Stati Uniti e nel mondo, Italia compresa, che sta creando seri
limiti nella risposta terapeutica dell’organismo ai farmaci somministrati e, dunque, al controllo e alla
gestione di moltissime patologie. Le aspettative diagnostiche sul dispositivo non si fermano alla
clamidia: i ricercatori ne auspicano l’utilizzo anche per confermare o escludere la presenza di diverse
patologie quali meningite, sepsi e altre forme infettive che possono causare diarrea.
Infezione seria (ma sottovalutata) : A tutti i gradi di infezione, anche quelli lievi, la clamidia è
meritevole di attenzione e di un trattamento adeguato, in mancanza del quale si può correre il rischio
di importanti ripercussioni per l’apparato riproduttivo femminile, compreso lo sviluppo nel 10-40% dei
casi di malattia infiammatoria pelvica (pelvic inflammatory disease), responsabile nella peggiore delle
ipotesi anche di sterilità.
I sintomi della Clamidia possono comparire dopo una-tre settimane dal contagio, differenziandosi a
seconda del sesso. Nella donna l’infezione si caratterizza con secrezioni vaginali, sanguinamento postcoitale, uretrite, disuria (emissione difficoltosa delle urine), dispareunia (dolore ai rapporti sessuali),
infatti il batterio colpisce soprattutto la cervice e l’uretra. Sono possibili anche dolori addominali e/o al
basso ventre, mal di schiena, nausea, febbre e perdite ematiche al di fuori del ciclo mestruale.
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Anno IV – Numero 850
Nelle forme di infezione più serie di clamidia, potrebbe insorgere anche la
sindrome di Reiter: una forma di artrite sieronegativa, spesso accompagnata
da lesioni epidermiche e infiammazione agli occhi e all’uretra. Di norma la
sindrome di Reiter si risolve dopo alcuni mesi con terapie mirate, ma in
metà dei casi può permanere a lungo, anche diversi anni, dando adito a episodi ricorrenti di artrite che
potrebbero sfociare in deformità e anchilosi.
Se contratta in gravidanza, la clamidia potrebbe causare, nel neonato, congiuntivite e/o polmonite.
Nell’uomo le manifestazioni più tipiche sono invece secrezioni o sensazione di irritazione e prurito
nell’area genitale. Rari sono le infiammazioni, l’ingrossamento e il dolore ai testicoli e quasi assenti
conseguenze più serie, come la sindrome di Reiter.
La clamidia può essere trasmessa anche per via anale, provocando un’infezione al retto accompagnata
da dolori, perdite e sanguinamenti, o attraverso rapporti orali, in questo caso infetta la gola.
Rischio polmonite
nel bebè
È fondamentale curarla prima possibile
La cura della clamidia è farmacologica sia nei pazienti con manifestazioni conclamate, asintomatici e
dei partner. In linea generale, dietro prescrizione medica, possono essere somministrati per via orale
antibiotici scelti fra azitromicina, tetraciclina o in alternativa, eritromicina o chinolone. Varianti
terapeutiche sono necessarie in caso di gravidanza in cui si opta per farmaci a base di amoxicillina,
eritromicina o clindamicina. La terapie è fondamentale, infatti il mancato trattamento della clamidia
nella donna può portare a manifestazioni, a breve e lungo termine talvolta anch’esse silenti, che
possono includere infiammazioni pelviche che interessano tube, utero e tessuti circostanti, fino a
danni permanenti alle tube, infertilità, gravidanze extrauterine e un elevato rischio per altre malattie a
trasmissione sessuale, prima fra tutti l’AIDS.
L’esecuzione di uno screening annuale con test sierologico (meglio se
Il preservativo riduce attuati con tecniche di amplificazione dell’acido nucleico (nucleic acid
di molto il rischio
amplification test) è raccomandata a tutte le donne sessualmente attive
sotto i 25 anni di età, ma soprattutto a donne di ogni età che cambiano
frequentemente partner sessuali, e sempre in stato di gravidanza. Questo perché il rischio di reinfezione e di serie complicazioni, in caso di contatto con soggetti infetti è molto elevato. In presenza
dell’infezione occorre astenersi da qualsiasi attività sessuale e ripetere il test 3-4 mesi dopo la cura,
mentre è sempre raccomandato l’uso regolare di preservativi che riducono sensibilmente il rischio di
infezione. (Salute, Corriere)
SCIENZA E SALUTE
L’IMPORTANZA DELLA TIROIDE:
SINTOMI EVIDENTI QUANDO NON FUNZIONA
La piccola ghiandola endocrina è situata alla base del collo e le sue problematiche
riguardano 6 milioni di italiani in prevalenza donne.
La tiroide è una piccola ghiandola endocrina, la cui forma ricorda
quella di una farfalla situata alla base del collo, davanti a laringe e
trachea. La sua funzione principale è quella di produrre gli ormoni
tiroidei triiodotironina (T3) e tironina (T4) sotto comando di altre due
importanti ghiandole endocrine cerebrali l’ipofisi e l’ipotalamo; alla
tiroide spetta anche il compito di produzione della calcitonina, un ormone coinvolto nel corretto
metabolismo del calcio. «I disturbi tiroidei sono molto diffusi, Ne soffrono 6 milioni di italiani anche
se moltissime persone non sanno che la loro tiroide non funziona come dovrebbe poiché, non di
rado, il corteo sintomatologico è molto aspecifico e sfumato tanto che spesso la diagnosi di
disfunzione arriva casualmente, quando ci si sottopone ad esami di routine.
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Le donne sviluppano problematiche alla
tiroide da 5 a 8 volte più degli uomini
Anno IV – Numero 850
forse perché sono più soggette a sviluppare
patologie su base autoimmune ovvero collegate con
alterazioni del sistema immunitario».
La DIAGNOSI di cattiva funzionalità tiroidea si ottiene attraverso prelievo ematico con la valutazione
degli ormoni tiroidei (T3 e T4) e del TSH ovvero dell’ormone prodotto dall’ipofisi che regola il
funzionamento della tiroide. Ipotiroidismo, ipertiroidismo, tiroidite di Hashimoto e gozzo
nodulare sono i disturbi più comuni che possono minare il corretto funzionamento di questa
importante ghiandola endocrina.
Questa condizione si verifica quando la tiroide produce meno ormoni
IPOTIROIDISMO
tiroidei rispetto a quanto richiesto dalle esigenze dell’organismo
umano: si parla di tiroidite di Hashimoto se sono gli anticorpi a determinare un deterioramento della
funzionalità della tiroide. In ogni caso a un’insufficiente produzione di ormoni tiroidei
corrisponde bradicardia, ingiustificata sensazione di freddo, stanchezza che non trova ristoro, pelle
secca, problemi di memoria, riflessi più lenti, depressione, ma a volte compaiono anche stitichezza o
gonfiore ovvero la condizione risente di un generale rallentamento delle normali attività metaboliche.
: Un’eccessiva funzionalità della tiroide determina tachicardia,
IPERTIROIDISMO
nervosismo, irritabilità, dimagrimento ingiustificato, insonnia, forte
aumento della sudorazione, capelli fragili, unghie che si spezzano, alterazioni nel ciclo mestruale ed
esoftalmo ovvero sporgenza degli occhi a causa dell’infiammazione dei muscoli oculari e del tessuto
adiposo presente nelle orbite.
GOZZO : Quando la tiroide non funziona come dovrebbe può modificarsi nella forma ingrandendosi e
evidenziando la formazione di noduli; quando aumenta di volume si parla di gozzo; tale alterazione
non determina necessariamente un’alterazione nella quantità di ormoni tiroidei prodotti.
La disfunzione può stabilirsi anche su base autoimmune (in questo caso di morbo di Graves–Basedow)
LE CAUSE : Le disfunzioni tiroidee possono stabilirsi su base autoimmune e in questo caso non è
possibile alcun tipo di prevenzione, tuttavia un adeguato apporto nutrizionale di iodio e selenio è di
fondamentale importanza per la corretta funzionalità della ghiandola. Come chiarisce il professor
Papini: « Quando le disfunzioni tiroidee si stabiliscono su base autoimmune assumere un integratore di
selenio per bocca permette di ridurre lo stato infiammatorio. Integrare il selenio è di aiuto anche in
caso di tiroidite cronica perchè aiuta a ridurre gli anticorpi circolanti già dopo i primi mesi di
assunzione. Alcuni studi suggeriscono inoltre che la supplementazione con selenio in donne in procinto
di affrontare una gravidanza possa migliorare la fertilità e ridurre il tasso di abortività».
L’IMPORTANZA DELLA DIETA : Se l’apporto di iodio con la dieta è scarso può succedere che la
tiroide non abbia abbastanza materia prima per produrre i suoi ormoni principali, compaiono così i
disturbi da carenza iodica: può succedere a tutte le età che vi sia un’insufficiente assunzione di tale
elemento, ma la carenza è più probabile quando aumenta il fabbisogno ovvero in gravidanza,
allattamento e nei bambini con meno di 3 anni.
Per evitare carenze la dieta deve essere varia e bilanciata ed è bene ricordare che gli alimenti più
ricchi di iodio sono i pesci di mare e i crostacei, anche se discrete quantità sono presenti anche
nelle uova, nel latte e nella carne, mentre il contenuto di questo elemento nella frutta e nella verdura
dipende soprattutto dalle caratteristiche del terreno di coltivazione.
A CHE SERVE IL SALE IODATO : «Il modo migliore per ottimizzare l’intake dello iodio è quello di
usare il sale iodato- al posto di quello da cucina; il sale iodato ha lo stesso aspetto del sale da cucina,
non ha particolare odore o sapore e non altera il sapore dei cibi ai quali viene aggiunto.
L’arricchimento con i Sali di iodio, però ne garantisce, tramite un uso equilibrato, un quinto del
fabbisogno giornaliero medio stimato. Il sale va usato con parsimonia: non se ne dovrebbero usare più
di 5 g al dì, ma preferire quello iodato è di sicuro aiuto per la funzionalità tiroidea». (La Stampa)
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Anno IV – Numero 850
Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli
La Bacheca
ORDINE: Corsi ECM del Mese di APRILE
Corsi ECM per il mese di Aprile 2016
A tale proposito, anche quest’anno, quest’Ordine metterà a disposizione di tutti i propri iscritti a titolo
completamente gratuito un’ampia ed articolata offerta formativa costituita da una serie di eventi ECM
già calendarizzati.
Per poter accedere a questa iniziativa, ogni iscritto all’Ordine di Napoli non dovrà più contattare gli
Uffici per prenotarsi agli eventi formativi prescelti tra quelli proposti nel calendario ma può farlo
comodamente mediante:
1. prenotazione online sul nostro sito web istituzionale www.ordinefarmacistinapoli.it
2. oppure recarsi direttamente in sede prima dell’evento
Tale funzione permetterà, oltre alla registrazione, anche la gestione della propria posizione ECM,
consentendo anche di stampare eventuali certificati di partecipazione ai corsi.
ORDINE: Istituito un Sussidio per i Colleghi Iscritti
all’ALBO in STATO di DISOCCUPAZIONE
Il Consiglio dell’Ordine al fine di offrire un sostegno economico agli iscritti all’Albo
che si trovino in stato di disoccupazione involontaria e in difficoltà economica, ha
approvato anche per il 2016 uno specifico “Fondo di solidarietà”.
Il Regolamento, consultabile sul sito istituzionale dell’Ordine, prevede per l’anno 2016 l’erogazione di
un sussidio nella misura massima di euro 150,00 pro capite in favore degli iscritti all’Albo che si
trovano da almeno 12 mesi inoccupati e che versano in difficoltà economiche.
Nel regolamento pubblicato sul sito sono chiariti:
 i requisiti per la partecipazione; l’importo del fondo di solidarietà; modalità di partecipazione.
L’istanza potrà essere presentata nel periodo dal 01 giugno al 30 settembre di ogni anno, corredata
da: 1. Domanda di accesso al Sussidio, in carta libera (v. allegato - sito istituzionale)
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FARMACISTA
Anno IV – Numero 850
ORDINE: ASSISTENZA LEGALE GRATUITA
Da Febbraio assistenza legale gratuita per tutti gli iscritti
Cari Colleghi, l’Ordine è lieto di informarvi che a seguito del
bando 1635/15 del 20/10/2015, un gruppo di Avvocati si è reso
disponibile ad offrire agli iscritti un servizio di assistenza legale
di primo livello.
Tale iniziativa si inquadra nell’ambito di un processo di sempre maggiore vicinanza che l’Ordine ha
instaurato con i propri iscritti in un momento nel quale i problemi che investono i laureati in farmacia,
nelle sue varie declinazioni, appaiono sempre più attuali.
Il servizio è disponibile presso la sede dell’Ordine ogni Martedì dalle 14.30 alle 16.30.
A tal fine, i Colleghi interessati potranno prenotarsi presso la segreteria dell’Ordine attraverso le
seguenti modalità: 1. Telefonando al numero 081 551 0648;
2. Inviare un fax al numero 081 552 0961
3.Inviare e-mail all’indirizzo: [email protected] o [email protected]
ORDINE: Progetto “UN FARMACO PER TUTTI”
Il progetto ha come finalità l’utilizzo di farmaci, le cui confezioni siano integre,
ma anche di prodotti diversi dai farmaci come presidi medico chirurgici o
integratori e dispositivi medici non ancora scaduti provenienti da donazione
spontanea da parte di cittadini e Aziende farmaceutiche, nonché di privati a
seguito di cambio/fine terapia o decesso di un congiunto malato.
Inoltre si considerano anche farmaci acquistati in farmacia da un cittadino e
immediatamente donati.
Il tutto per finalità umanitarie ed assistenza socio-sanitaria.
I farmaci raccolti all’interno delle farmacie resesi disponibili, previa
catalogazione presso la struttura messa a disposizione dall’Ospedale
dell’Annunziata, saranno poi smistati ai vari enti assistenziali che hanno aderito
all’iniziativa.
FARMACISTI VOLONTARI: Come Aderire
I colleghi volontari che intendono partecipare al progetto condiviso
dalla Associazione Cattolici Farmacisti Italiani – sez. Napoli (UCFI)
potranno farlo contattando gli Uffici dell’Ordine o inviando una e-mail
all’indirizzo: [email protected]
FARMACIE - COME ADERIRE: Clicca sul link sottostante e compila il
form in modo da avere le informazioni utili riguardo il luogo di consegna del
contenitore per la raccolta dei farmaci.
http://www.ordinefarmacistinapoli.it/ordineNuo
vo/news/1097-un-farmaco-per-tutti
PAGINA 8
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