Seconda Università degli Studi di Napoli Dipartimento di Chirurgia Ortopedica, Traumatologica e Riabilitativa La terapia infiltrativa della spalla Prof. F. Zanchini Professore Aggregato di Ortopedia e Traumatologia Seconda Università degli Studi di Napoli I Policlinico Lezione IV anno Scuola di Specializzazione in Medicina dello Sport TERAPIA INFILTRATIVA GENERALE TERAPIA MEDICA LOCALE TERAPIA INFILTRATIVA GENERALE • VIA ORALE • VIA RETTALE • VIA IPODERMICA TERAPIA MEDICA • VIA INTRAMUSCOLARE • VIA ENDOVENOSA TERAPIA INFILTRATIVA LOCALE • TOPICA TERAPIA MEDICA • MESOTERAPIA • INFILTRATIVA TERAPIA INFILTRATIVA - PERINERVOSA - PERIARTICOLARE (muscoli, guaine tendinee, borse sierose, apparato mioentesico) SEDE - INTRA-ARTICOLARE (membrana sinoviale, cartilagine di rivestimento) TERAPIA INFILTRATIVA - INFIAMMAZIONE - DOLORE OBIETTIVI - DANNO CARTILAGINEO (viscosupplementazione) - INFEZIONE - IPERPLASIA SINOVIALE (sinoviortesi) TERAPIA INFILTRATIVA - ANESTETICO LOCALE - CORTISONICI FARMACI - ACIDO IALURONICO - ANTIBIOTICI - ACIDO OSMICO TERAPIA INFILTRATIVA - INFEZIONE ARTICOLARE O PERIARTICOLARE - EMARTRO CONTROINDICAZIONI - ERITEMA NELLA SEDE DA INFILTRARE - PATOLOGIE CUTANEE NELLA SEDE DA INFILTRARE TERAPIA INFILTRATIVA STRUMENTARIO TERAPIA INFILTRATIVA STRUMENTARIO - GUANTI E TELI STERILI MONOUSO - SIRINGHE ED AGHI STERILI MONOUSO - PINZE, DISINFETTANTE E GARZE STERILI PER DISINFEZIONE - FARMACI DA UTILIZZARE - PROVETTA STERILE PER EVENTUALE ANALISI DEL LIQUIDO ARTICOLARE ASPIRATO - GARZE E CEROTTI STERILI PER MEDICAZIONE - KIT DI EMERGENZA IN CASO DI REAZIONI ALLERGICHE TERAPIA INFILTRATIVA CONSENSO INFORMATO - NATURA DELLA MALATTIA - OPZIONI TERAPEUTICHE - MODALITA’ DELL’ESECUZIONE PROCEDURA - RISULTATI ATTESI - VANTAGGI E SVANTAGGI DEL FARMACO - RISCHI E COMPLICANZE TERAPIA INFILTRATIVA AMBIENTE PROTETTO PROCEDURA TRICOTOMIA, SE NECESSARIA, DELLA CUTE, SEDE DELLA INFILTRAZIONE ACCURATA DISINFEZIONE DELLA CUTE DELIMITAZIONE CON TELI STERILI DELLA SEDE CUTANEA DELL’INFILTRAZIONE IDENTIFICAZIONE DEI PUNTI DI REPERE OSSEI TERAPIA INFILTRATIVA TUTTE LE ARTICOLAZIONI SINOVIALI: In particolare: - Ginocchio DISTRETTI ARTICOLARI - Spalla - Gomito - Caviglia TERAPIA INFILTRATIVA LA SPALLA LA SPALLA ARTICOLAZIONI A. SCAPOLO-OMERALE (enartrosi) ANATOMIA A. ACROMION-CLAVICOLARE (artrodia) A. STERNO-CLAVEARE (a sella) A. SOTTO-DELTOIDEA (o coraco-acromiale) A. SCAPOLO-TORACICA LA SPALLA MUSCOLI AXO-APPENDICOLARI m. toraco-appendicolari ANATOMIA LA SPALLA MUSCOLI AXO-APPENDICOLARI m. spino-appendicolari ANATOMIA LA SPALLA MUSCOLI INTRINSECI DELL’ARTO SUPERIORE ANATOMIA LA SPALLA LEGAMENTI E BORSE ANATOMIA LA SPALLA VASI E NERVI ANATOMIA LA SPALLA ABDUZIONE - ADDUZIONE FLESSIONE – ESTENSIONE RETROPULSIONE ROTAZIONI INTERNA ED ESTERNA MECCANICA ARTICOLARE LA SPALLA PATOLOGIE ESTRINSECHE SINDROMI DOLOROSE INTRINSECHE LA SPALLA ESTRINSECHE - Radici nervose cervicali - S. di Parsonage e Turner PATOLOGIE - Origine viscerale (miocardio, pericardio, polmone, vie biliari, stomaco, ecc.) SINDROMI DOLOROSE - Compressione del fascio vascolo- nervoso (s. dello scaleno antico, s. dello stretto costo-clavicolare, s. da iperabduzione, s. algodistrofiche) LA SPALLA INTRINSECHE - Infiammatorie PATOLOGIE SINDROMI DOLOROSE - Degenerative - Dismetaboliche - Traumatiche (microtraumatiche) LA SPALLA INFIAMMATORIE TENDINITE DELLA CUFFIA DEI ROTATORI PATOLOGIE LA SPALLA INFIAMMATORIE BORSITI PATOLOGIE LA SPALLA INFIAMMATORIE ARTRITI REUMATICHE PATOLOGIE CAPSULITE ADESIVA TENDINITE CALCAREA LA SPALLA INFIAMMATORIE FROZEN SHOULDER PATOLOGIE E’ una patologia caratterizzata, sia nella forma primitiva che nella forma secondaria, da limitazione globale del movimento omeroscapolare, risultato della retrazione e della perdita di adattamento della capsula dell’articolazione gleno-omerale. LA SPALLA INFIAMMATORIE FROZEN SHOULDER Flogosi intracapsulare PATOLOGIE CITOCHINE •TGF- • PDGF ACCUMULO DI MATRICE PROLIFERAZIONE CELLULARE • HGF CHEMIOTASSI, ANGIOGENESI • IL- 1 SINTESI DI COLLAGENE LA SPALLA INFIAMMATORIE FROZEN SHOULDER PATOLOGIE I STADIO II STADIO III STADIO LA SPALLA DEGENERATIVE ARTROSI PATOLOGIE LA SPALLA DISMETABOLICHE GOTTA DIABETE PATOLOGIE IPERAZOTEMIA DEPOSITO EMOSIDERINICO LA SPALLA TRAUMATICHE LESIONI DELLA CUFFIA DEI ROTATORI PATOLOGIE LA SPALLA TRAUMATICHE INSTABILITA’ GLENO-OMERALE PATOLOGIE LA SPALLA TRAUMATICHE LESIONE DI BANKART PATOLOGIE LA SPALLA TRAUMATICHE LESIONE DI HILL-SACHS PATOLOGIE LA SPALLA INFILTRAZIONE PERINERVOSA TECNICA Consente di infiltrare il nervo sovrascapolare al suo passaggio nella incisura (forame) situato in corrispondenza della spina della scapola all’unione del III medio con il III laterale della stessa. L’ago si infigge perpendicolarmente alla spina della scapola fino a raggiungere il piano osseo LA SPALLA INFILTRAZIONE PERIARTICOLARE TECNICA Consente di infiltrare la zona sottotendinea e la borsa sottodeltoidea. Si utilizza un ago di 3 cm e lo si fa penetrare orizzontalmente fin sotto il bordo esterno dell’acromion. LA SPALLA INFILTRAZIONE INTRA-ARTICOLARE SCAPOLO-OMERALE TECNICA VIA ANTERIORE Reperire la testa omerale. Si punge perpendicolarmente alla cute in un punto situato ad un dito trasverso in dentro e sotto il bordo esterno dell’acromion. Si spinge l’ago fino al contatto osseo. LA SPALLA INFILTRAZIONE INTRA-ARTICOLARE SCAPOLO-OMERALE TECNICA VIA LATERALE L’ago penetra nell’angolo formato dalla riunione verso l’esterno dell’acromion e della clavicola. L’ago va infisso obliquamente,in basso ed in dentro fino al contatto osseo. LA SPALLA INFILTRAZIONE INTRA-ARTICOLARE SCAPOLO-OMERALE TECNICA VIA POSTERIORE L’ago va infisso nella fossa sottospinosa in direzione orizzontale, in dentro, fin sotto la spina della scapola e parallelamente ad essa fin quasi al contatto osseo della testa omerale LA SPALLA INFILTRAZIONE ACROMION-CLAVICOLARE TECNICA Si segue il decorso sottocutaneo della clavicola verso l’estremità laterale. Si reperta l’articolazione acromionclaveare fissando con una mano la clavicola e mobilizzando attivamente il braccio in modo da localizzare con l’indice dell’altra mano il “gioco” articolare. Si infigge, quindi, perpendicolarmente alla cute l’ago che deve penetrare per circa 2 cm. L’introduzione del liquido non deve incontrare eccessiva resistenza.