Al Teatro Il Piccolo, va in scena "Il Compleanno"

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29 novembre 2013 - Forlì, Agenda, Cultura, Spettacoli
Al Teatro Il Piccolo, va in scena "Il Compleanno",
spettacolo all'insegna della solidarietà
L’incasso dello spettacolo dell'associazione verrà interamente devoluto alla Fondazione Ricerca Fibrosi
Cistica.
FORLI' - E’ la prima e più importante commedia scritta nel 1957 dall’allora non ancora trentenne Harold
Pinter, drammaturgo inglese vincitore del premio Nobel per la letteratura nel 2005. Una pièce dove si
ritrovano alcuni dei personaggi e delle ossessioni più caratteristiche di una drammaturgia del Novecento
improntata sulla ricerca esasperata di un’identità, che fanno di quest’opera teatrale uno dei massimi
capolavori dl cosiddetto Teatro dell’Assurdo.
Sabato 30 novembreal Teatro “Il Piccolo”di Forlì l’Associazione Culturale “Piccolo Teatro Forum
Livii” mette in scena “Il compleanno”(The Birthday Party) di Harold Pinter, per la regia di Valerio
Benvenuto.
Al centro della storia c’è la figura di Stanley Webber, il personaggio pinteriano per eccellenza, simbolo e
icona di una umanità perseguitata e auto-reclusa.
Stanley, pianista fallito, ha sospeso la sua vita in una pensione vicina al mare gestita dai coniugi Petey e Meg
Boles. La ripetitività dei gesti e dei dialoghi quotidiani, nei quali saltuariamente si inserisce anche la giovane
Lulu, sarà interrotta dall’arrivo di due nuovi, inquietanti ospiti, Goldberg e Mccann, incaricati di una
misteriosa missione, di cui però Pinter non chiarisce il significato - come del resto continuerà a fare nelle
opere della maturità - limitandosi a suggerire, a comunicare suggestioni, paure, timori ancestrali, emozioni
prive di una vera ragione d’essere, ma talmente reali da lasciare il pubblico senza fiato.
Il silenzio e il non detto diventano la vera forza della pièce, le pause hanno spesso maggiore consistenza
espressiva delle parole stesse. Eppure nel contesto drammatico de “Il compleanno” si ride, anche se quella
del teatro di Pinter è una risata inquieta, di chi prova a scacciare l’ansia e la paura.
“Lo stesso Pinter ebbe a dire che quando tragedia e commedia si confondono, spesso il pubblico dà enfasi
al comico, perché così facendo esclude l’altra possibilità - sottolinea il regista, Valerio Benvenuto Tra le varie e plausibili interpretazioni della missione di Goldberg e Mccann, mi è sembrato che la più
affascinante fosse quella di porre fine allo scandalo esistenzale di Stanley, a significare che a nessuno è
consentito di sospendere la propria vita e di sottrarsi alle regole e alle convenzioni del comune vivere
civile. E a questa ispirazione ho cercato di orientare la lettura dei personaggi e la regia”.
L’autore
Harold Pinter (Premio Nobel per la Letteratura nel 2005), nato a Londra nel 1930, è stato drammaturgo,
attore teatrale, regista teatrale, sceneggiatore per il cinema e la televisione, scrittore e poeta. Le sue prime
opere, in seguito considerate fra i capolavori del Teatro dell’Assurdo, furono massacrate dai critici, che lo
accusarono di essere un autore eccentrico, inaccettabile, incomprensibile e di non avere nulla da dire. In
seguito, divenuto famoso, Pinter ebbe a commentare: “Adesso sono diventato comprensibile e accettabile,
eppure le mie commedie sono le stesse di allora, Non ho cambiato una sola battuta!”. Etichettate come
“commedie della minaccia”, di solito cominciano con una situazione apparentemente innocente che diventa
assurda e minacciosa, poiché gli attori si comportano in modo inspiegabile sia per il pubblico che, a volte,
per gli altri personaggi. Questo stile ha ispirato l’aggettivo “pinteresque”. I suoi lavori fin dall’inizio sono
stati certamente segnati dall’influenza di Samuel Beckett, di cui divenne presto buon amico. Fra le numerose
sceneggiature cinematografiche sono da citare: “The Caretaker (Il Guardiano)”, “Il Servo”, “L’Incidente”,
“La donna del tenente francese”, “Gli Insospettabili”(diretto da Kenneth Branagh), “Tradimenti”. Sotto il
profilo socio-politico Pinter si schierò sempre apertamente contro i soprusi di Stato e, negli ultimi anni di
vita, contro la guerra in Iraq: definì il Presidente degli Stati Uniti un “assassino di massa” e Blair un “idiota”.
Morì a 78 anni, alla Vigilia di Natale del 2008, dopo aver combattuto sei anni contro un tumore esofageo.
L’Accademia di Svezia gli assegnò il Premio Nobel con la seguente motivazione: “nelle sue commedie egli
scopre il baratro che sta sotto le chiacchiere di tutti i giorni e spinge ad entrare nelle stanze chiuse
dell’oppressione”.
L’incasso dello spettacolo verrà interamente devoluto alla Fondazione Ricerca Fibrosi Cistica.
Inizio spettacolo ore 21
Info e prenotazioni: 333 6883671 - [email protected]
Tag: spettacoloculturasolidarietàHarold Pintercommediateatro dell'assurdo
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