Herlitzka, spettacolo e premio nella suggestione di Sansevero

la Repubblica
MARTEDÌ 27 MAGGIO 2014
NAPOLI | XVII
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Il teatro/Meravigliarti
IL FESTIVAL
Nella Cappella di Raimondo di Sangro
l’attore chiude la rassegna recitando
sul testo che Ruggero Cappuccio ha
tratto da “Il soccombente” di Thomas
Bernhard: il mistero di Glenn Gould
“Reshimo” e “Mana”
nuova data e biglietti
UNA data in più. Per soddisfare
le richieste del pubblico che i
biglietti li ha cercati invano,
sin dai primi giorni di
apertura del botteghino del
Napoli Teatro Festival.
Esauriti in poche ore entrambi
gli spettacoli della Vertigo
Dance Company (“Reshimo”
che inaugura la kermesse il 6
giugno e “Mana”, l’8 e il 9), il
Festival ha messo in
calendario una data in più per
“Reshimo”. Un’anteprima
della prima. Una prova
generale, in effetti, anche se lo
spettacolo è già ampiamente
rodato. L’appuntamento è per
il giorno 5 alle 22.30, nel
Museo ferroviario di Pietrarsa.
Dove nell’arena trovano posto
550 persone, che per il 5
potranno acquistare il
biglietto a prezzo ridotto: 15
euro. Biglietti in vendita dalle
10 di oggi. «Serata riservata
agli appassionati di teatro e di
danza contemporanea»
spiega l’organizzazione del
Festival: «Non un posto sarà
destinato ad altri che agli
appassionati, non un posto
andrà per inviti o autorità».
Per l’occasione una navetta
partirà dal teatro San Carlo e
qui farà ritorno alla fine dello
spettacolo. Per prenotare,
navetta@napoliteatrofestival.
it indicando nome e cognome.
(b.d.f.)
Herlitzka, spettacolo e premio
nella suggestione di Sansevero
GIULIO BAFFI
ITORNA a Napoli Roberto
R
Herlitzka, protagonista di “Il soccombente,
ovvero il mistero Glenn
Gould” che Ruggero
Cappuccio ha scritto per lui riducendo per il teatro il romanzo di Thomas
Bernhard e affidandone poi la regia
a Nadia Baldi. Il grande attore sarà in
scena alle 21, alla Cappella Sansevero, per la seconda edizione di “MeravigliArti”, rassegna di eventi nata
da un’idea di Fabrizio Masucci e diretta da Paola Servillo e organizzata
dal Museo Cappella Sansevero grazie al contributo di Banco di Napoli.
Bella occasione per un incontro
d’eccellenza della parola e del sapere d’attore, uno spettacolo severo e
coinvolgente: sarà particolarmente affascinante assistervi all’interno della straordinaria scenografia
architettonica voluta dal “Principe”, una moltiplicazione fantastica
per una moltiplicazione della parola e della musica. A far rivivere la
storia di un incontro fatale, quello
che ferisce, profondamente e per
sempre, due giovani musicisti,
Wertheimer e l’io narrante dietro il
quale, secondo Ruggero Cappuccio, «si cela il desiderio di proiezione
dello stesso Thomas Bernhard».
Giunti a Salisburgo per partecipare
ad un corso di perfezionamento pianistico tenuto dal grande maestro
Horowitz, in questa città legata al
mitico nome di Mozart, i due amici
approderanno alla scoperta di un
singolare giovane musicista: Glenn
Gould. Roberto Herlitzka in questo
spettacolo è doppia memoria e scoperta che s’arrovella. Nel suo andirivieni, nel suo parlare si susseguono interrogativi, riflessioni e domande, un’ammirazione che para-
lizza ed esalta. Le celeberrime “variazioni Goldberg” di Bach travolgeranno l’animo dei due giovani come un «trauma interiore che non
concederà loro un solo attimo di pace per il resto della vita».
Insieme, ascoltando quelle “variazioni”, comprendono con assolu-
ta chiarezza che quel loro amico canadese è un genio, anzi «una prova
indiscutibile dell’esistenza di Dio».
Così, sopravvissuto alla fine di
Gould e al suicidio di Wertheimer, il
protagonista narrante compirà il
suo percorso lucido e disperato, come una «impietosa anatomia delle
DA STASERA LA PRIMA DELLE RASSEGNE ESTIVE CON ANTEPRIME E LABORATORI
Castrovillari, è di scena la primavera
RIMAVERA dei teatri”
inizia questa sera a
Castrovillari e dà il
via alla stagione dei
festival estivi con “Quindici primavere” festa di apertura affidata agli
attori di Urban Theatre. Poi, fino al
2 giugno, quattordici titoli, un paio
di “eventi performativi”, un laboratorio di scrittura, un incontro sulla
drammaturgia di Antonio Tarantino e la presentazione del Progetto
Quartier Théâtre di La Louvière,
Belgio. Così “Primavera dei teatri”
mette in scena la sua indagine sulla
nuova generazione e, con il ritorno
di Mario Perrotta con il suo “Pitùr”,
e degli attori di Punta Corsara con
“Hamlet Travestie” di Emanuele
Valenti, ha in cartellone rielaborazioni di mitiche come “M.E.D.E.A
Big Oil” di Terry Paternoster, Premio Scenario per Ustica 2013, rilet-
“P
tura del mito di Medea per raccontare lo sfruttamento della Basilicata; “Patres” di Saverio Patrano, storia di un giovane Telemaco di Calabria; “Atridi / Metamorfosi del rito”, indagine sui rapporti familiari
anime», assecondato da una figura
femminile assente nel romanzo di
Bernhard e qui interpretata da Marina Sorrenti. Le ambientazioni videografiche dello spettacolo sono
di Davide Scognamiglio, le musiche
di Marco Betta. Nadia Baldi firma
anche il progetto luci, i costumi e le
Una straordinaria scenografia
e una storia ambientata a
Salisburgo: sullo sfondo
ci sono Horowitz e Mozart
nell’attimo in cui degenerano. Novità in prima nazionale sono gli
spettacoli di Michele Santeramo
(“La prima cena”), di Antonio Tarantino che per la regia di Teresa
Ludovico presenta “Namur (o della
guerra e dell'amore)”, di Fanny &
Alexander con “Discorso celeste”,
di Roberto Scappin e Paola Vannoni
autori e interpreti di “Tutto è bene
quel che finisce (tre capitoli per una
buona morte)”, di Mauro Santopietro con “Padre, figlio e Sotto Spirito”. Anteprima di “Va pensiero che
io ancora ti copro le spalle” di Giuseppe Vincenzi diretto e con Dario
De Luca, e ancora “Thanks for Vaselina” di Gabriele Di Luca per Carrozzeria Orfeo, “Scarpestrette” di
Rita De Donato e “Piccoli suicidi in
ottava rima” di Giovanni Guerrieri.
(g. ba.)
scene. Al termine dello spettacolo
Roberto Herlitzka riceverà il “Premio Paolo Emilio Poesio alla carriera” dell’Associazione nazionale dei
critici di teatro. «Un premio che —
recita la motivazione che il grande
attore non ha potuto ricevere nell’assemblea di Lecce perché impegnato in teatro — non vuole certo
essere punto di arrivo del suo pur
lungo percorso sui palcoscenici italiani, ma piuttosto l’augurio sentito
per i molti anni a venire in cui potremo ammirare e applaudire il suo
magnifico lavoro d’interprete acuto, drammatico, ironico, rigoroso e
fantasioso al tempo stesso. Riferimento costante per le giovani generazioni di attori che da lui apprendono costantemente esemplari lezioni di vita e di lavoro».
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Repubblica Napoli 2014-05-27