venerdì 1 luglio, ore 18 ‐ Castello Pasquini, Parco 1 sabato 2 luglio, ore 21 ‐ Castellina Marittima, Piazza dell’Ecomuseo Le Supplici Infanzia di San Francesco d’Assisi coreografia Fabrizio Favale con Massimo D'Agnano, Andrea Del Bianco, Fabrizio Favale liberamente tratto da Infanzia di San Francesco d'Assisi di Hermann Hesse prima nazionale a partire da 6 anni durata 40’ 1193: un pomeriggio tardo e sonnolento nelle strade di Assisi. Là, nei vicoli, sui sassi polverosi e poi nel giardino dei gladioli violetti, e ancora di là, seguendo una masnada di bambinetti capitanati da un dodicenne lunatico che guidò una danza davanti al Duomo, una giocosa cerimonia religiosa infantile che per un istante si trasformò in un innocente baccanale. Quel dodicenne era Cesco, per la mamma. Francesco, per i compaesani. Sarebbe diventato San Francesco d'Assisi, per tutti gli altri. Fabrizio Favale si forma come danzatore all'American Dance Festival, Duke University of North Caroline USA, e al Centro Regionale per la Danza Teatro Romolo Valli di Reggio Emilia. Entra a far parte della Compagnia Virgilio Sieni dove è solista dal 1991 al 1998. Danza come ospite e collaboratore alla coreografia con Michele Pogliani e MK. Nel 1999 inizia un percorso di ricerca coreografico fondando la compagnia Le Supplici. venerdì 1 luglio, ore 18 ‐ Rosignano Solvay, Lungomare / ore 21 ‐ Pineta Marradi sabato 2 luglio, ore 18 ‐ Caletta, Lungomare / ore 21 ‐ Rosignano Solvay, Porto Cala de’ Medici I Sacchi di Sabbia Il teatrino di San Ranieri ludo di piazza di Giovanni Guerrieri scene Giulia Gallo e Antonio Calandrino con Marco Azzurrini, Gabriele Carli, Giulia Gallo, Giovanni Guerrieri, Enzo Illiano, Federico Polacci durata 50’ San Ranieri è il santo patrono di Pisa, un "santo di que'boni", come recita una poesia del Fucini: un anti‐ Francesco. Secondo una leggenda apocrifa migliaia di crociati toscani, alla sua guida, tentarono di attraversare il mare, atroce ponte di guerra per la Terra Santa. Truffaldini, ladroni, gran bordellatori, pacifisti: tutti seguirono il Santo guerriero. Come i bambini della crociata di Schwob, trascinati dal vento di fede, speravano che il mare, per "miracolamento", si spalancasse dinanzi a loro. Ma non vi fu abbastanza fede per tale impresa... e qui la leggenda lascia il posto alla Storia, dispensatrice di saggi insegnamenti: laddove la fede difetta occorrono solidi navigli da guerra. I Sacchi di Sabbia nascono a Pisa nel 1995. Negli anni la compagnia si è distinta per la particolarità di una ricerca improntata nella reinvenzione di una scena popolare contemporanea. Premio Speciale Ubu 2008 “per il complesso di un’attività caratterizzata dalla vivacità di una scrittura condotta con freschezza creativa e irridente, giunta con Sandokan o la fine dell'avventura a un nuovo capitolo di una ricerca sincera, lunga e appassionata”. venerdì 1 luglio, ore 18 / sabato 2 luglio, ore 20.15 / domenica, 3 luglio, ore 22.30 lunedì 4 luglio, ore 17 / martedì 5 luglio, ore 23.30 Castello Pasquini, Sala 1 Nerval Teatro Psicosi delle 4 e 48 di Sarah Kane con Elisa Pol / regia Maurizio Lupinelli / spazio scenico Alessandra Ferrari in coproduzione con Armunia / in collaborazione con La città del teatro Cascina prima nazionale durata 50’ In Psicosi delle 4 e 48 l’unica via di uscita al mancamento è lo specchiarsi dentro la cruda realtà del proprio malessere, è il combattere contro un potere che non capisce o fa finta di capire la pena, sublimandola in un balletto di vane parole, una scelta radicale per uscire dal mondo con un ultimo strappo alla vita. Le parole di Sarah Kane attraversano le nostre piccole esistenze e i loro dolorosi mancamenti: una madre ripeteva sempre: “prima o poi andremo inchiodati al terzo cielo”. Dedicato a tutte le persone per cui l'unica via d'uscita al mancamento è stata un gesto così crudelmente vero. Nerval Teatro, fondato nel 2007 da Maurizio Lupinelli ed Elisa Pol, si caratterizza per una ricerca che unisce un’attenzione particolare alla drammaturgia contemporanea a un percorso dedicato a diverse facce del disagio. Nel 2007 la compagnia mette in scena Fuoco Nero, monologo scritto da Antonio Moresco per Maurizio Lupinelli, seguito da Magnificat interpretato da Elisa Pol. Nel 2010 debutta a Ravenna Festival Appassionatamente da testi di Werner Schwab con sei attori, tre dei quali diversamente abili. Sarah Kane (1971‐1999) ha scritto testi molto controversi per i temi trattati: stupro, cannibalismo, malattia. La sua prima opera, Blasted (Dannati), ha suscitato il più grande scandalo teatrale a Londra dai tempi di Saved di Edward Bond. Fu proprio lui a difendere per primo l'opera e il talento della Kane. La sua ultima opera, Psicosi delle 4 e 48, fu completata poco prima del suicidio e fu rappresentata un anno dopo. venerdì 1 luglio e sabato 2 luglio, ore 19 ‐ Castello Pasquini, Tensostruttura 1 Compagnia Malebolge L'origine del mondo, ritratto di un interno venerdì 1 luglio, prima parte, durata 70’ / sabato 2 luglio, seconda parte, durata 60’ scritto e diretto da Lucia Calamaro / con Daria Deflorian e Federica Santoro disegno luci Gianni Staropoli / produzione ZTL_Pro in coproduzione con Armunia e Santarcangelo 41 Festival Internazionale del Teatro in Piazza con il contributo di Provincia di Roma, Assessorato alle Politiche Culturali in collaborazione con Fondazione Romaeuropa e Palladium Università Roma Tre L'origine del mondo, ritratto di un interno, a livello di struttura, tratteggia una crisi individuale, nello specifico la crisi di una madre, una di quelle crisi che capitano a tutti, e viaggia sulla conseguente stortura di dinamiche familiari. Nel fondo, invece, gira intorno a tutt’altra faccenda, che ancora oggi tende al mistero: la potenza dei processi inerenti alla parola, psicanalitica e non, e la loro capacità di trasformare l’invisibile, in meglio o in peggio. Lucia Calamaro fonda la compagnia Malebolge, di cui dirige e scrive gli spettacoli, nel 2003. Tra i suoi lavori più recenti Tumore. Uno spettacolo desolato (2006) pubblicato da Minimum fax e Magick, autobiografia della vergogna (2008) prodotto dal Teatro di Roma e pubblicato da Voland Edizioni. venerdì 1 luglio > domenica 10 luglio, ore 18.30, ogni giorno in un luogo diverso Schola Cantorum Canti carbonari coro e solisti Schola Cantorum direttore Paolo Filidei durata 10’ Dislocata ogni giorno in un luogo diverso, la Schola Cantorum rievoca un itinerario immaginario di storia risorgimentale portando in mezzo alla gente alcuni dei canti più significativi dell'epoca. Rivive così musicalmente quella stagione di lotta che, a partire dai moti del '48, vide il territorio toscano impegnato in prima persona. domenica 10 luglio, ore 22.30 ‐ Castello Pasquini, Anfiteatro VIVA V.E.R.D.I. coro e solisti Schola Cantorum, con la partecipazione del coro polifonico Guido Monaco Livorno pianoforte Simone Faraoni, soprano Chiara Mattioli, tenore Tiziano Barbafiera direttore Paolo Filidei durata 60’ In occasione dei festeggiamenti per l'anniversario dell'Unità nazionale un concerto lirico che ripercorre le tappe essenziali della grande stagione del melodramma verdiano e il suo stretto rapporto con i temi patriottici del Risorgimento. L’opera lirica diffuse, in quanto forma d’arte popolare e grazie alle parole del libretto non meno che in forza delle note musicali, il verbo patriottico. Il teatro d’opera fu il luogo, pur nella stratificazione sociale (platea, palchi, loggione), ove le idee risorgimentali trovarono terreno fertile per svilupparsi. La Schola Cantorum di Rosignano si costituisce nel 1984 e raggiunge in breve tempo una quarantina di elementi. Il maestro Paolo Filidei la dirige dal 2005. Il repertorio spazia dalla musica barocca a Stravinsky, dalle composizioni sacre ai canti profani, dal melodramma all’operetta. La Schola Cantorum ha ricevuto vari riconoscimenti, tra cui il Premio Ginori, Castiglioncello 1996. venerdì 1 luglio > martedì 5 luglio, ore 21.30 > 23.30 ‐ Pineta Marradi, Massimo Coiffeur Teatro dell’Elce Il salone di Z*** performance sensoriale per due spettatori alla volta con Roberto Caccavo, Marco Di Costanzo, Stefano Parigi video Jean François Fardulli durata 10’ Il salone di Z*** nasce da una serie di interviste ai barbieri fiorentini condotte dalla compagnia nel 2010 e confluite in un documentario. Lo spettacolo abbina questa proiezione a una performance sensoriale che rielabora le testimonianze, piene di malinconia e abnegazione, di un mestiere destinato a scomparire. Due spettatori alla volta vengono bendati e immersi nell'insostituibile universo di suggestioni sonore, tattili e olfattive che costituiscono l'esperienza della rasatura. Il Teatro dell'Elce è una compagnia che coniuga appassionata sperimentazione e dialogo con un vasto pubblico. Fondata nel 2006, si è poi allargata grazie a collaborazioni diventate stabili. Ne nascono varie produzioni, incentrate soprattutto sul lavoro degli attori, calato in uno spazio essenziale ricco di allusioni, in una continua ricerca che vede nella forma espressiva il risultato di intrinseche necessità artistiche, di volta in volta diverse. venerdì 1 luglio > lunedì 4 luglio, giovedì 7 luglio > domenica 10, ore 19.30 e 20.30 ‐ Casa privata Compagnia Virgilio Sieni Cinque nonne Intorno alla casa di Lina Arte del gesto nel Mediterraneo_Castiglioncello 2011 di Virgilio Sieni con la partecipazione di Adele Bonsignori, Maristella Ceccanti, Rosa De Santis, Nadia Nuti, Lina Pelosini, Sonia Salvini assistente al progetto Chelo Zoppi organizzazione Daniela Giuliano, Dominique Martin amministrazione Rossella Nati, Marina Frulio produzione Armunia, Regione Toscana, Compagnia Virgilio Sieni, Accademia sull’arte del gesto prima nazionale durata 50’ La casa di Lina è come un’apertura meravigliosa che ci appare improvvisa da una stradina collinare sopra il mare. E noi viaggiatori con sorpresa ritroviamo il piacere dei luoghi e il senso della casa: luogo della sosta, della condivisione familiare, rifugio notturno, chiostro dei pensieri, culla del tempo e apertura verso l'esterno. Tra storie intime che emergono da gesti nascosti e in un’atmosfera sottovoce, cinque nonne ci raccontano di incontri con esserini immaginari. Cinque nonne si inserisce nel progetto Arte del gesto nel Mediterraneo 2010>2013, che la Compagnia Virgilio Sieni e l’Accademia sull’arte del gesto stanno conducendo in alcuni territori del Mediterraneo allo scopo di annotare, archiviare, creare e incontrare persone, comunità, mestieri e popoli diversi su commissione di Marseille 2013 Capitale della Cultura europea. venerdì 1 luglio, ore 22.15 / sabato 2 luglio, ore 21.30 / domenica 3 luglio, ore 22.15 / mercoledì 6 luglio, ore 22 ‐ Castello Pasquini, Parco 2 Compagnia Virgilio Sieni Accademia sull’arte del gesto Fuga coreografia di Virgilio Sieni con la partecipazione di Noemi Biancotti, Linda Pierucci, Emma Pellegrini assistente alla coreografia Chelo Zoppi organizzazione Daniela Giuliano, Dominique Martin / amministrazione Rossella Nati, Marina Frulio in coproduzione con Armunia prima nazionale a partire da 6 anni durata 15’ Fuga è la prima coreografia del progetto Cerbiatti del nostro futuro, nato per sviluppare un repertorio di danza contemporanea per danzatori giovanissimi. Il brano si ispira al senso della fuga, al cammino che viene intrapreso verso una nuova terra. Nel viaggio coreografico e fisico le bambine si sostengono e si aiutano dando vita a un insieme continuo di contatti e di figure di riferimento: dalle pitture che ritraggono l’episodio della Fuga in Egitto alle fotografie che testimoniano gli esodi e le fughe di oggi. Per la realizzazione di questa coreografia la Compagnia Virgilio Sieni, l'Accademia sull'arte del gesto e il Festival Inequilibrio hanno chiesto la partecipazione delle scuole di danza di Castiglioncello, Cecina, Livorno, Rosignano Solvay. Fuga debutta al Festival Inequilibrio per poi essere ospitato a Firenze e a Torino. venerdì 1 luglio, ore 20.30 / sabato 2 luglio, ore 22 / domenica 3 luglio, ore 20 / lunedì 4 luglio, ore 20.30 martedì 5 luglio, ore 17 / mercoledì 6 luglio, ore 21 ‐ Castello Pasquini, Sala 2 Compagnia Massimiliano Civica Attraverso il furore tre sermoni tedeschi di Meister Eckhart, tre storie di Armando Pirozzi uno spettacolo di Massimiliano Civica con Valentina Curatoli, Marcello Sambati, Diego Sepe costumi di Grazia Materia per Viola in coproduzione con Armunia I Sermoni Tedeschi di Meister Eckhart sono pubblicati da Adelphi prima nazionale durata 55’ Attraverso il furore intreccia tre sermoni del predicatore domenicano Meister Eckhart con tre brevi quadri scritti dal drammaturgo Armando Pirozzi, incentrati sul dialogo tra un uomo e una donna. Marcello Sambati legge i tre sermoni di Meister Eckhart, mentre Valentina Curatoli e Diego Sepe interpretano i personaggi delle tre storie. Lo spettacolo è ispirato dai Sermoni Tedeschi ma non vuol esserne un commento o una traduzione scenica. È la descrizione dell'incontro tra figure colte nel momento del confronto, imprevedibile e paradossale, con questa voce così forte, il tentativo di porsi in ascolto di una parola ancora in grado di sconvolgere profondamente. Dopo la laurea in Storia del Teatro alla Sapienza, Massimiliano Civica svolge un percorso formativo tra teatro di ricerca (l’Odin Teatret) e tradizione (si diploma in Regia all’Accademia Silvio D’Amico) per poi compiere un apprendistato artigianale al Teatro della Tosse. Nel 2007 vince il Premio Lo Straniero e il Premio Associazione Nazionale Critici Teatrali‐Hystrio per la sua attività. Nello stesso anno diventa direttore artistico del Teatro della Tosse. Nel 2008 vince il Premio Ubu per la miglior regia con Il Mercante di Venezia. Tra i suoi spettacoli Andromaca, Grand Guignol, La Parigina, Farsa e Un sogno nella notte dell'estate. Contemporaneo di Dante, il domenicano Meister Eckhart divise la sua vita fra la predicazione e l'insegnamento della teologia, di cui fu magister a Parigi. Nei suoi sermoni in volgare la lingua tedesca appare per la prima volta innervata dai termini della speculazione metafisica, che ritroveremo sino a Hegel e a Heidegger. Con una naturalezza che non finisce di stupire, Eckhart illumina nei sermoni le immagini elementari, quelle che appartengono all'esperienza anche del più umile tra i suoi ascoltatori, e insieme le collega e articola senza perdere nulla della sua tensione speculativa. È proprio di Eckhart, come dei più grandi mistici, la massima concretezza, la virtù di seguire la vita e la crescita delle immagini con l'amorosità di un giardiniere. Ed è propria di Eckhart anche l'audacia del «distacco», la capacità di guidare la teologia negativa verso la vertigine del nulla. Armando Pirozzi, nato a Napoli nel 1973, ha frequentato il laboratorio teatrale Bardefè diretto da Umberto Serra, dal 1991 al 1997. Ha esordito come attore (Mal‐d’Hamlè; di e con Enzo Moscato; L’amore molesto di Mario Martone). Ha scritto e diretto Cronache da un tempo isterico (Premio speciale di produzione a “Nuove Sensibilità 2008”) che ha debuttato al Festival dei Teatri di Torino nel 2009. Con La prima della sera, sempre scritto e diretto, ha inaugurato il Fringe del Napoli Teatro Festival 2009. Col racconto Storia di due fratelli ha vinto il Premio Transiti ad Oriente. Nel 2009 è finalista al Premio Riccione con Soprattutto l’Anguria venerdì 1 luglio, ore 21.30 ‐ Castello Pasquini, Tensostruttura 2 Le Supplici Un ricamo fatto sul nulla coreografia Fabrizio Favale cartoon‐designer Sergio Gutierrez con Marta Cappaccioli, Samuele Cardini, Martina Danieli e Fabrizio Favale con il contributo di Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Comune di Bologna, Regione Emilia‐Romagna e Gammarad Italia grazie a Ferrara Dance Motive, Fienile Fluò‐Bologna, Spazio Danza‐Bologna, Centro Coreografico De La Gomera‐Canary Island per la gentile concessione degli spazi in cui questo lavoro ha preso forma prima nazionale durata 45’ Un ricamo fatto sul nulla è composto da un solo di Fabrizio Favale assieme a una piccola banda/fanfara di ragazzini, un trio danzato da Marta Capaccioli, Samuele Cardini e Martina Danieli, e un cartoon‐film realizzato da Sergio Gutierrez, un giovane cartoon‐designer di Bogotà. Il solo, il trio e il cartoon sono strettamente connessi tra loro per creare una sorta di fiaba legata a un arcaico mondo immaginario. Secondo Premio Miglior Coreografia a MASDANZA International Contemporary Dance Festival of the Canary Islands e Menzione Speciale al XIII International Festival of Choreographic Miniatures di Belgrado nel 2010. Fabrizio Favale si forma come danzatore all'American Dance Festival, Duke University of North Caroline USA, e al Centro Regionale per la Danza Teatro Romolo Valli di Reggio Emilia. Entra a far parte della Compagnia Virgilio Sieni dove è solista dal 1991 al 1998. Danza come ospite e collaboratore alla coreografia con Michele Pogliani e MK. Nel 1999 inizia un percorso di ricerca coreografico fondando la compagnia Le Supplici. venerdì 1 luglio, ore 23 ‐ Castello Pasquini, Anfiteatro Orchestrina Gli Amanti del Taglio e Cucito + guest star Bobo Rondelli tromba Filippo Ceccarini sax contralto Dimitri Grechi Espinoza sax baritono Beppe Scardino trombone Tony Cattano percussioni Daniele Paoletti, Simone Padovani durata 60’ L'Orchestrina Gli Amanti del Taglio e Cucito è formata da sei musicisti, quattro fiati e due percussioni. Ognuno compone e improvvisa portando il profumo della propria memoria musicale, geografica e temporale. Il loro stile ricorda il suono delle strade di New Orleans, ma anche di Cuba, lasciandosi cullare da un tango. Gli Amanti del Taglio e Cucito varcano varie soglie senza evitare volumi di “rottura” e lasciando spazio all'improvvisazione. I componenti vantano anni di esperienza musicale sia in strada che in teatro. Musicista di culto, livornese, vincitore del Premio Ciampi, Bobo Rondelli ha collaborato con Stefano Bollani, Nada e altri grandi artisti. Paolo Virzì gli ha dedicato il film L’Uomo Che Aveva Picchiato La Testa, incentrato sulla sua vita e su Livorno. Vi hanno partecipato musicisti, poeti e artisti della città labronica: una sorta di Livorno Social Club. Cantautore, attore, straordinario imitatore (è sua la voce di Marcello Mastroianni in un noto spot televisivo), Bobo Rondelli è un artista eclettico, perennemente in bilico tra ironia e malinconia. sabato 2 luglio, ore 17 e ore 20 / domenica 3 luglio, ore 17 e ore 22.30 ‐ Castello Pasquini, Sala 4 Diego Maj presenta Goethe schiatta (Goethe schtirbt) di Thomas Bernhard / lo scrittore Renato Palazzi / il complice Flavio Ambrosini regia e spazio scenico Flavio Ambrosini una produzione Teatro Gioco Vita – Teatro Stabile di Innovazione durata 60’ In questo racconto del 1984 Bernhard immagina che Goethe, alle soglie della morte, voglia incontrare a tutti i costi il suo successore e quasi «figlio filosofico», il pensatore austriaco Ludwig Wittgenstein, vissuto però un secolo dopo: in un pungente gioco intellettuale, le voci dei pedanti segretari si intrecciano con quelle delle donne della cucina e dello stesso poeta agonizzante. Flavio Ambrosini, nato a Padova nel 1946, è stato tra i fondatori della Compagnia del Collettivo di Parma. Ha firmato varie regie per lo Stabile di Torino, di cui è stato assistente alla direzione. Ha fondato con Giorgio Novara il Teatro Studio di Torino, poi a Milano la Cooperativa Nuove Parole, con cui ha allestito alla Piccola Commenda testi di Müller, Bataille, Williams. Renato Palazzi, nato a Milano nel 1947, si è formato come organizzatore al Piccolo Teatro. Ha collaborato con vari giornali, fra cui l’“Avanti!” e il “Corriere della Sera”. Attualmente scrive su “Il sole 24 ore”, “Linus” e sul sito “delteatro.it”. Ha diretto la Civica Scuola d’Arte Drammatica “Paolo Grassi”. Ha insegnato alla Bocconi. È autore del libro Kantor, la materia e l’anima. Thomas Bernhard (1931‐1989) è figlio di una ragazza‐madre che aveva lasciato l'Austria per sottrarsi allo scandalo. Pubblica racconti su quotidiani e riviste e, nel 1963, il suo primo romanzo, Gelo, vince il prestigioso premio Brema. I suoi attacchi alle istituzioni statali e a importanti personaggi politici suscitano scandalo. A partire dagli anni Settanta si dedica intensamente al teatro scrivendo numerosi testi pubblicati in Italia da Ubulibri. sabato 2 luglio > lunedì 4 luglio, ore 17.30 Fosca A merenda con Fosca installazioni performative a tema letterario per bambini e non ideazione Caterina Poggesi a partire da 5 anni durata 60’ Ogni volta, un soggetto letterario diverso – Le favole di Esopo, La fattoria degli animali di Orwell, Alice di Carroll – fa da traccia all’installazione. Il bosco, l’argine o la piazza sono abitati da personaggi immaginari, musicisti, lettori. Il tutto si distribuisce come in piccoli focolai che si spengono e si riaccendono, si spostano e si trasformano, in diverse densità di azione. Nel mentre, si fa pure merenda, continuando a fruire di questo mondo intatto e delicato. Fosca è una rete in continua definizione che mira a creare spazi di indagine e riflessione nella cultura contemporanea attraverso creazioni nell’ambito delle arti performative e visive. Non una formazione di persone, piuttosto un insieme di collaborazioni e vissuti, in continua mutazione fra soggetti, linguaggi, territori e ambiti disciplinari. Uno spazio mentale che trova la sua manifestazione in azioni concrete nella ricerca artistica, occupandosi trasversalmente di cultura, educazione, socialità, scienze umane. sabato 2 luglio, ore 18 e ore 23 / domenica 3 luglio, ore 19 e ore 23.30 ‐ Castello Pasquini, Sala 3 Teatro Sotterraneo Homo ridens_Castiglioncello creazione collettiva Teatro Sotterraneo in scena Sara Bonaventura, Iacopo Braca, Matteo Ceccarelli, Claudio Cirri scrittura Daniele Villa produzione Teatro Sotterraneo / coproduzione Armunia, Centrale Fies col sostegno di Comune di Firenze ‐ Assessorato alla Cultura e alla Contemporaneità, Le Murate, Suc (Spazi Urbani Contemporanei) / in collaborazione con Santarcangelo 41 Teatro Sotterraneo fa parte del progetto Fies Factory durata 40’ Homo ridens è una performance pensata come esperimento su campione, un test sul pubblico‐cavia chiamato a reagire a determinati stimoli che attengono al riso e ai suoi meccanismi. Il progetto rivede e aggiorna i risultati delle proprie ricerche in ogni città e di conseguenza ne prende il nome. L’intento è quello d’indagare l’attitudine umana alla risata, misurandone i limiti e la complessità. Nel riso rinunciamo alla funzione vitale del respiro, nel riso è la parte aggressiva di noi che ci fa digrignare i denti, nel riso è l’intrattenimento del potere ma anche la rivolta popolare. Sappiamo che la coscienza di sé permette all’uomo di vedersi dall’esterno. Sappiamo che la coscienza di sé rende l’uomo consapevole della morte. Ma cosa c’è da ridere? Teatro Sotterraneo si forma nel 2004 col progetto 11/10 in apnea, segnalazione al Premio Scenario 2005. Negli anni successivi il gruppo produce: Post‐it, La Cosa 1 e il Dittico sulla specie composto da Dies irae e L’origine delle specie. Nel biennio 2008‐10 il gruppo è sostenuto dal progetto ETI “Nuove Creatività” e nel biennio 2009‐10 riceve il Premio Lo Straniero, il premio Hystrio‐Castel dei mondi e il Premio Speciale Ubu. sabato 2 luglio, ore 21 ‐ Castello Pasquini, Tensostruttura 2 Virgilio Sieni / Damasco Corner Atlante del Bianco progetto di Virgilio Sieni interpretazione e collaborazione Giuseppe Comuniello musica Francesco Giomi assistente Irene Stracciati produzione Regione Toscana, Comune di Firenze, CANGO‐Cantieri Goldonetta Firenze, Accademia sull’Arte del Gesto, Compagnia Virgilio Sieni / con il contributo di Regione Toscana /Stamperia Braille in collaborazione con Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti Onlus‐Sezione Provinciale di Firenze durata 30’ Interpretato da Giuseppe Comuniello, giovane non vedente, Atlante del Bianco ha trovato la sua forma definitiva al termine di un lungo e articolato percorso iniziato nel 2008 da un’idea del coreografo Virgilio Sieni. Il danzatore non vedente trascrive con il corpo un viaggio immaginario verso la conoscenza dei colori. Si tratta di fantasticherie che si originano da semplici esercizi di orientamento per poi svilupparsi in un arcipelago sospeso di gesti e ascolti. Damasco Corner è un gruppo formato da ragazzi non vedenti. Nato su progetto di Virgilio Sieni all’interno dell’Accademia sull’arte del gesto di Firenze, Damasco Corner dà vita a un'esperienza unica di ricerca fondata sulla percezione reciproca del corpo e sulla natura del gesto, la sua trasmissione, visione e creazione in contesti dedicati alla formazione e alla produzione artistica. domenica 3 luglio, ore 18 Castello Pasquini, Tensostruttura 1 Kinkaleri Nessun Dorma opera in tre atti liberamente tratta dalla Turandot di Giacomo Puccini progetto, realizzazione Kinkaleri / con Yanmei Yang, Marco Mazzoni interpreti del coro in video classi 3B e 3C Scuola Elementare Giacomo Puccini di Prato produzione: Kinkaleri / in collaborazione con FTS ‐ Fondazione Toscana Spettacolo, Teatro Metastasio Stabile della Toscana / con il sostegno di SRS Regione Toscana, Mibac ‐ Dipartimento dello Spettacolo a partire da 6 anni / durata 50’ Nessun Dorma è un'opera per l'infanzia dalla Turandot di Puccini, ultimo capolavoro incompiuto del melodramma italiano. Una fiaba di amore e morte che Kinkaleri racconta con sagome e disegni, indovinelli e travestimenti, in un incantevole artificio tra musica, canto, recitazione, scena. Un attore danzatore disegna e anima dal vivo i personaggi della fiaba e una cantante lirica interpreta la gelida principessa Turandot, immersi in una scena di carta: una piccola opera che non rinuncia alla sua grandiosità. Kinkaleri nasce nel 1995 come “raggruppamento di formati e mezzi in bilico nel tentativo”. Opera fra sperimentazione teatrale, ricerca sul movimento, installazioni visive, materiali sonori e performance, cercando un linguaggio non sulla base di uno stile ma direttamente nell’evidenza di un oggetto. Kinkaleri è formato attualmente da Matteo Bambi, Massimo Conti, Marco Mazzoni, Gina Monaco. domenica 3 luglio, ore 19 / lunedì 4 luglio, ore 21 / martedì 5 luglio, ore 19 / mercoledì 6 luglio, ore 20 giovedì 7 luglio, ore 22 ‐ Guardistallo, Teatro Marchionneschi lacasadargilla Jakob von Gunten dal romanzo di Robert Walser / progetto e regia Lisa Ferlazzo Natoli con Alberto Astorri (Benjamenta), Andrea Bosca (Jakob), Emiliano Masala (Kraus), Monica Piseddu (Lisa) luci Luigi Biondi / costumi e scene Fabiana Di Marco produzione La fabbrica dell’attore / in coproduzione con Armunia / in collaborazione con Teatro di Roma prima nazionale / durata 90’ Un giovane di buona famiglia s’iscrive all’Istituto Benjamenta, scuola per servitori, ma ben presto si rende conto che non vi s’insegna apparentemente nulla. Tra gli allievi dell’Istituto, diretto dal misterioso signor Benjamenta e da sua sorella Lisa, si distingue Kraus, modello del servo perfetto. Con un doppio movimento d’attrazione e repulsione, Jakob si ritrova in un tempo sospeso dove si diventa sempre più sconosciuti a se stessi, dove le parole, in bilico tra lievità e vertigine, cercano invano di contenere la vita. Lisa Ferlazzo Natoli esordisce alla regia con Tre sorelle di Cechov; scrive e dirige La casa d'argilla per Teatro Due di Parma e Il Libro delle Domande per il Festival Garofano Verde. Esordisce nella lirica con La Bella Dormente nel Bosco di Ottorino Respighi; con il Teatro Vascello e il Centro Internazionale la Cometa dirige Ascesa e rovina della città di Mahagonny e Foto di Gruppo in un interno per ZTL/Romaeuropa. Il Napoli Teatro Festival Italia nel 2010 le commissiona una riscrittura di Ascesa e rovina della città di Mahagonny dedicata alla città di Napoli. Robert Walser (1878‐1956), scrittore svizzero, è considerato uno dei massimi scrittori di lingua tedesca del Novecento. Acutissimo osservatore dei particolari, apparentemente inerti, di ambienti e rapporti umani, che egli ricompone in un enigmatico tutto dove gli aspetti più banali dell’esistenza quotidiana vengono portati a essere i fondamenti della vita stessa. I protagonisti dei suoi romanzi conducono un’esistenza insignificante attraverso la quale Walser descrive il vuoto e il non senso della realtà. domenica 3 luglio, ore 21 / lunedì 4 luglio, ore 19 ‐ Castello Pasquini, Tensostruttura 2 Peppino Mazzotta Radio Argo di Igor Esposito con Peppino Mazzotta musiche inedite Massimo Cordovani / disegno multimediale Fabio Massimo Iaquone, Luca Attilii disegno sonoro Andrea Ciacchini, Massimo Cordovani / disegno luci Paolo Carbone scene Angelo Gallo / costumi Rita Zangari / regia Peppino Mazzotta una produzione Rossosimona / prima nazionale / durata 70’ Radio Argo è una riscrittura dell’unica trilogia superstite della tragedia greca: l’Orestea. Le voci dei personaggi mettono in scena l’inconciliabile scontro tra la bestemmia malata del potere e il disperato canto di redenzione di chi il potere allontana. Canto incarnato dall’anarchico gesto di Oreste che, dopo il terribile matricidio, rifiuta ogni consolazione “civile” e “politica”, scegliendo definitivamente la vita. Peppino Mazzotta è alla sua seconda regia teatrale dopo Illuminato a morte. A teatro ha lavorato, tra gli altri, con Toni Servillo, Francesco Saponaro, Andrea De Rosa, Cristina Pezzoli e Carlo Cerciello. Per il cinema nei film Noi credevamo, Cado dalle nubi, Certi bambini, Prima del tramonto e altri ancora. Per la televisione ne Il commissario Montalbano. Igor Esposito ha pubblicato versi su riviste e quotidiani. Ha partecipato, con una silloge di poesie, all’antologia I quaderni del San Ferdinando edita dal Teatro Stabile di Napoli. Per il teatro ha scritto per Licia Maglietta, Toni Servillo, Giovanni Ludeno, Tonino Taiuti, Cristina Donadio. lunedì 4 luglio e martedì 5 luglio, ore 18 ‐ Castello Pasquini, Sala 3 Compagnia Piccoli Principi Ba Ba di Alessandro Libertini e Véronique Nah con David Batignani e Véronique Nah installazione Giorgio Brogi collaborazione artistica Giorgio Brogi, Brigitte Lallier‐Maisonneuve, Antonia Monticelli produzione Compagnia Piccoli Principi con il sostegno di Théâtre Athénor, Théâtre Massalia/Système Friche Théâtre, Armunia, Comune di Scandicci, Regione Toscana a partire da 1 anno durata 45’ Ba Ba è un’ode allo stupore, alla capacità degli esseri umani di meravigliarsi. Ispirato alle magnifiche composizioni dell’artista visivo Giorgio Brogi, lo spettacolo racconta con semplicità storie di relazioni tra le forme, i colori, le linee, le superfici e i materiali. Compagnia Piccoli Principi: un teatro per tutte le persone, un teatro per tutta la persona. Intrecciando i linguaggi delle arti visive e della musica con quelli delle arti della scena, le creazioni dei Piccoli Principi si offrono ad adulti, ragazzi, vecchi, giovani, donne, uomini, come un’occasione d’incontro tra persone accomunate dal desiderio di conoscere e di conoscersi. lunedì 4 luglio e martedì 5 luglio, ore 18 ‐ Rosignano Solvay, Coop lunedì 4 luglio e martedì 5 luglio, ore 20 ‐ Rosignano Solvay, Porto Cala de’ Medici, Fuxy Bar Artimbanco Senza Fine studio barbarico sul dilagare della parola, sul vuoto, sul tempo e sull’apnea; liberamente tratto dalla vita quotidiana di un divano di e con Serena Bertini, Teresa Carducci, Dario Cini, Alessandro Luperi, Sara Moscardini, Francesco Enzo Serretti ideazione e regia Ilaria Fontanelli durata 20’ Venti minuti di tempo prima della chiusura. Venti minuti soltanto per prendere in considerazione un’altra possibilità mentre il conto alla rovescia scandisce inesorabile il tempo che resta. Posso sopraffare o essere sopraffatto, posso sbranare tutte le occasioni e le offerte speciali, posso correre per arrivare primo, prenderti a schiaffi o riempire il carrello per godermi un brandello di soddisfazione, ma non si può pensare alla morte in un supermercato. Tutto è precostituito, preconfezionato, predefinito proprio come Io e Te. Artimbanco è l’Associazione Culturale che gestisce la Scuola di Teatro Comunale di Cecina a Villa Guerrazzi. Dal 1996 si occupa di promuovere cultura attraverso la ricerca teatrale. Ilaria Fontanelli è una dei suoi insegnanti, e da oltre dieci anni dirige corsi formativi per attori, laboratori per bambini, percorsi teatrali di ricerca nell’ambito del teatro sociale. Nel 2009 vince il Gemini d’oro alla regia con lo spettacolo Siamo Tutti Pronti a Vivere presentato al Roma Teatro Festival con gli allievi dell’Artimbanco. lunedì 4 luglio, ore 21.30 / martedì 5 luglio, ore 19 ‐ Castello Pasquini, Tensotruttura 1 Beat 72 Un altro Amleto di Magdalena Barile uno spettacolo di Sandro Mabellini con Mirko Ciotta (Amleto), Valeria Almerighi (Ofelia), Sara Corso (Gertrude), Antonio Grimaldi (Claudio) found footage sound Giuseppe D’Amato in coproduzione con Armunia / prima nazionale / durata 70’ Si entra nel mondo di Amleto attraverso una sorta di “grande fratello”. Ne è protagonista una famiglia dei nostri giorni, proprietaria di una fabbrica d’armi, alle prese con un figlio che non vuole prendere in mano l’azienda ereditata dal padre. Che se la prende con lo zio e la madre, e ogni tanto pensa di ucciderli. Il linguaggio è quello che una famiglia del genere parlerebbe oggi, quotidiano a tutti i livelli. Il parlato nasconde più che rivelare; le tensioni esplodono in modo del tutto irrazionale. Una saga familiare frammentata, non troppo narrativa. Con le telecamere puntate solo al momento giusto. Sandro Mabellini si è diplomato nel 1992 alla Scuola di Teatro di Bologna, specializzandosi nel 2004 con Luca Ronconi come regista, nel 2007 con la Socìetas Raffaello Sanzio come performer, nel 2009 con Ariane Mnouchkine come attore e nel 2011 con Fanny & Alexander e Jan Fabre sempre come performer. Fra le sue regie, Tu (non) sei il tuo lavoro di Rosella Postorino, Gli straccioni e Il Dottor Gadda e l’Ingegner Manganelli di Tiziano Scarpa, Il gabbiano di Martin Crimp, Qualcuno arriverà di Jon Fosse. Magdalena Barile ha 29 anni. Diplomata nel 2002 all’Accademia d’Arte Drammatica Paolo Grassi. Allieva di Renata Molinari. Vive a Milano dove lavora come autrice televisiva (L’albero Azzurro, Camera Cafè, Affari di famiglia) e teatrale (Amazzonia, Manuel e Miranda, La Maga Olga, In Tumulto, Piombo, Lait, Fine Famiglia, Piccoli Pezzi). Nel 2011 ha pubblicato con Titivillus il volume One Day, finalmente vivere servirà a qualcosa, in collaborazione con Accademia degli Artefatti). lunedì 4 luglio, ore 23 / martedì 5 luglio, ore 22.30 ‐ Castello Pasquini, Anfiteatro Gli Omini Tappa di e con Riccardo Goretti, Francesco Rotelli, Francesca Sarteanesi, Luca Zacchini con la partecipazione straordinaria della Filarmonica Solvay durata 60’ Gli Omini prendono dimora a Castiglioncello per una decina di giorni e intervistano quante più persone possibile. Chiedono dove possono per quanto possono e dove non possono ascoltano senza domandare né domandarsi troppo. E ascoltano, ascoltano e ascoltano. Il materiale raccolto viene utilizzato per dare “vita” ai personaggi dello spettacolo che si realizza l’ultimo giorno, in modo da restituire al paese “indagato”, un ritratto tanto quotidiano quanto assurdo. Gli Omini nascono nel 2006 con lo spettacolo CRisiKo! (finalista Premio Scenario 2007), primo movimento del progetto Memoria del tempo presente, in cui, tramite settimane di interviste, la compagnia costruisce i copioni con le parole della gente di piccoli Comuni d'Italia. Lo spettacolo cambia a ogni replica per un anno, per poi attestarsi in versione definitiva. Con le stesse modalità, Gli Omini approntano il loro secondo lavoro: Gabbato Lo Santo (vincitore Premio del pubblico al concorso Giovani Realtà ‐ Accademia Nico Pepe 2008). Tappa è il terzo e ultimo spettacolo del progetto Memoria del tempo presente. mercoledì 6 luglio, ore 17 / giovedì 7 luglio, ore 23 ‐ Castello Pasquini, Auditorium Punta Corsara Il convegno un’azione teatrale con Mirko Calemme, Giuseppina Cervizzi, Christian Giroso, Vincenzo Nemolato, Valeria Pollice, Tonino Stornaiuolo, Emanuele Valenti, Gianni Rodrigo Vastarella regia Emanuele Valenti organizzazione Marina Dammacco prima nazionale durata 60’ Un convegno sul tema La periferia esiste?. Un gruppo di esperti ricerca le prove dell’esistenza di quelle aree cittadine chiamate periferie. Gli interventi si succedono ponendo dubbi e interrogativi. Il lavoro trae spunto da testi di Karl Valentin e Achille Campanile, oltre che dalla nostra esperienza a Scampia. Dopo tre anni di attività, cominciamo a notare strani sintomi, forse effetti di una perifericità pervasiva, inarrestabile. Come attori e cittadini, preoccupati di un possibile contagio nel circuito teatrale nazionale, sentiamo la necessità di affrontare la questione a viso scoperto, ritenendola centrale non meno di tante altre. Punta Corsara è una giovane compagnia nata al termine di un triennio di formazione ai mestieri dello spettacolo. Ha curato la programmazione di spettacoli e laboratori per il Teatro Auditorium di Scampia. Porta in tournée Il signor di Pourceaugnac per la regia di Emanuele Valenti. Ha vinto il premio Hystrio‐Altre Muse 2010 e il Premio Speciale Ubu 2010. martedì 5 luglio, ore 20.30 / mercoledì 6 luglio, ore 19 ‐ Castello Pasquini, Tensostruttura 2 Giovane danza internazionale Matteo Fantoni, La Macana, Michela Minguzzi, public in private / durata 120’ Leoni di e con Matteo Fantoni, musiche di Eric Serra, Jacques Brel, Gogol Bordello, Lucio Battisti Leoni è un debutto. È la prima rappresentazione del pezzo che Fortunato Fiorucci ha preparato per più di cinque anni nel suo garage. È il suo “allenamento del coraggio” quotidiano, per arrivare alla fine semplicemente a vivere. Matteo Fantoni studia alla Libera Accademia del Teatro di Arezzo. Si forma inoltre con Benno Vorham, Raffaella Giordano, Jonny Melville, Giorgio Rossi, Hajo Schuler, Julien Hamilton, Carolyn Carlson, Bruce Myers. Nel 2009 consegue il Bachelor in Movement Theater alla Scuola Teatro Dimitri (SUPSI). Ven creazione e interpretazione Alexis Fernández and Caterina Varela musica Einstürzende Neubauten / produzione La Macana Due corpi che si attraversano l’ un l’altro con una leggerezza che sfida la forza di gravità, in perfetto equilibrio tra forza e intimità. La Macana, compagnia composta da Alexis Fernández (Santiago de Cuba, 1975) e Caterina Varela (A Coruña, 1983), ha sede in Galizia. Creato nel 2008, Ven ha vinto numerosi premi internazionali ed è stato selezionato per Aerowaves Net nel 2010. Unbalance‐2 ideazione e coreografia Michela Minguzzi danza Michela Minguzzi / set/luce Antonio Rinaldi / consulenza tecnica Roberto Rettura, Enrico Isola Lo sbilanciamento diviene indagine sullo stato di un corpo che subisce una destabilizzazione gravitazionale ed emotiva, e cede, vira le sue traiettorie, come se la forza di gravità o le emozioni lo richiamassero costantemente. Dopo gli studi di ginnastica ritmica, Michela Minguzzi approfondisce il suo percorso in danza contemporanea in Italia e all’estero. Nel 2006 si diploma presso la scuola ArtEz Hogeschool Voor De Kunsten (Arnhem, Olanda). Dal 2009 collabora come interprete con la Compagnia Virgilio Sieni. Allege coreografia e interpretazione Clément Layes musica David Byrne / disegno luci Rut Waldeyer produzione public in private prima nazionale Allege è un trattatello umoristico e filosofico sulle abitudini e le aspettative che tutti noi coltiviamo in un mondo sempre più ansiogeno. Clément Layes sfodera tecniche insolite alla ricerca di un equilibrio perennemente instabile. public in private, fondato nel 2008 a Berlino da Jasna Layes‐Vinovrski e Clément Layes, riflette e indaga sia sulle strutture sociali, politiche e culturali sia sulla posizione del singolo in queste strutture. Cerca di forzare i confini del linguaggio coreografico attraverso il confronto con altre discipline. mercoledì 6 luglio, ore 18 ‐ Castello Pasquini, Tensostruttura 1 Teatro Sotterraneo La repubblica dei bambini un progetto di Teatro Sotterraneo in collaborazione con Teatro Metastasio Stabile della Toscana regia Sara Bonaventura, Iacopo Braca, Claudio Cirri, Daniele Villa con Daniele Bonaiuti, Chiara Renzi produzione Teatro delle Briciole ‐ Solares Fondazione della Arti a partire da 7 anni / durata 60’ Nel 2010 il Teatro delle Briciole ha inaugurato un cantiere produttivo dal titolo Nuovi sguardi per un pubblico giovane. Convinto dell’importanza di un confronto con esperienze teatrali differenti rispetto al cosiddetto teatro‐ragazzi, il Teatro delle Briciole affida a giovani gruppi della ricerca italiana il compito di creare uno spettacolo per bambini. Teatro Sotterraneo ha coinvolto direttamente i bambini affidando loro la creazione di un nuovo stato. Leggi, moneta, istituzioni, diplomazia, commerci: cosa succede se dall’oggi al domani bisogna costruire una repubblica dal nulla? Teatro Sotterraneo è un collettivo di ricerca teatrale nato nel 2004. Dopo la partecipazione alla Generazione Scenario 2005, nel 2009 riceve il Premio Speciale Ubu come “uno dei gruppi guida dell’attuale ricambio generazionale”. Teatro Sotterraneo lavora da sempre su due piani: il coinvolgimento diretto e decisionale dello spettatore e la dimensione ludica dell’interazione teatrale, nel tentativo di conservare il riso e il tragico quasi nello stesso frammento. mercoledì 6 luglio > domenica 10 luglio, ore 21.30 ‐ Rosignano Solvay, Palazzetto dello Sport Compagnia Veronica Cruciani La palestra di Giorgio Scianna regia Veronica Cruciani con Filippo Dini, Fulvio Pepe, Alvia Reale, Teresa Saponangelo / ginnasta Giada Regoli scene e costumi Barbara Bessi / disegno luci Gianni Staropoli / video Marco Santarelli organizzazione Compagnia Veronica Cruciani e Pav / distribuzione Pigrecodelta in coproduzione con Armunia / in collaborazione con Teatro di Roma prima nazionale / durata 90’ Due uomini e una donna in una palestra deserta. Sono stati convocati all’improvviso dalla preside della scuola dei loro figli. L’arrivo e le rivelazioni della donna li trascinano in uno spazio dove tutti si contrappongono nell’esplosione del conflitto tra ciò che è giusto fare e la protezione della propria famiglia. Un dramma attuale, coinvolgente e spietato su come anche gli adulti possono diventare branco. Veronica Cruciani si è diplomata alla Scuola D’arte Drammatica Paolo Grassi di Milano nel 1999. Ha lavorato come attrice con Arturo Cirillo, Giorgio Barberio Corsetti, Alfonso Santagata, Cristina Pezzoli, Anton Milenin, Alain Maratrat, Martin Wuttke. Nel 2003 Ascanio Celestini scrive per lei il monologo Le nozze di Antigone, vincitore del premio Oddone Cappellino. Nel 2004 fonda la Compagnia Veronica Cruciani, che indaga sui rapporti fra tradizione orale, memoria e drammaturgia contemporanea. Giorgio Scianna (1964) ha pubblicato nel 2010 per Einaudi Diciotto secondi prima dell'alba. Un suo racconto Il juke‐box è stato pubblicato nell’antologia Anticorpi (Einaudi, 1997) insieme ai racconti di alcuni giovani autori italiani (Tiziano Scarpa, Simona Vinci e altri). Nel 2007 ha pubblicato, sempre presso Einaudi, il suo primo romanzo Fai di te la notte, con cui ha vinto il premio letterario “Giovanni Comisso”. Collabora con alcune testate, tra cui “Linus”, sul quale tiene la rubrica mensile Il luogo del delitto. mercoledì 6 luglio, ore 22 / giovedì 7 luglio, ore 20 / venerdì 8 luglio, ore 22 / sabato 9 luglio, ore 20 domenica 10 luglio, ore 22 / Castagneto Carducci, Teatro Roma Egumteatro Bellas mariposas da Sergio Atzeni ovvero Musica di parole per amore e per rabbia con Monica Demuru regia Annalisa Bianco scene Paolo Bruni / luci e suono Andrea Guideri in coproduzione con Armunia / in collaborazione con La città del Teatro di Cascina con il sostegno di Regione Toscana‐Sistema Regionale dello Spettacolo prima nazionale / durata 75’ La protagonista/narratrice del racconto di Atzeni, è una farfallina di dodici anni che svolazza nel degrado della periferia di Cagliari. Tra microcriminalità, droga e sessualità spiccia, lei mira in alto, verso l’amore, l’amicizia e un futuro da rockstar. E intanto ci racconta come “il giorno dell’ammazzamento di Gigi l’innamorato mio si è trasformato nel giorno che Gigi nessuno lo ha ammazzato e non è più neppure innamorato mio per nulla e non lo voglio e mai lo vorrò”. Lo racconta da una casa che un "tornado" ha devastato e la forza d’animo ha ricomposto. Come meglio si poteva. Nata nel 1994 a Milano, la compagnia Egumteatro si trasferisce nel 1998 nella Provincia di Siena, dove inizia un’intensa attività sul territorio: crea un premio di drammaturgia, tiene seminari per attori professionisti, realizza spettacoli con compagnie amatoriali e con utenti dei servizi psichiatrici, e dà vita alla pubblicazione Quaderni di Teatro. In collaborazione con i principali festival e teatri italiani, Egumteatro ha realizzato spettacoli da Molière, Rilke, Ostrovskij, De Ghelderode, Kafka, Wedekind, Müller, Copi, Koltès, Fassbinder, Bernhard, Euripide, Ceronetti, Pinter, Pessoa, Pirandello e Dostoevskij. Sergio Atzeni ha vissuto a Cagliari fin dalla prima infanzia. Durante gli anni giovanili, inizia a dedicarsi al giornalismo, collaborando con le principali testate sarde. Nel 1986 si trasferisce a Torino. Questi si rivelano gli anni più creativi nella sua carriera di romanziere (L'apologo del giudice bandito, Il figlio di Bakunìn, Passavamo sulla terra leggeri e Il quinto passo è l'addio). I suoi romanzi sono ambientati in Sardegna. I protagonisti delle sue storie appartengono alle più svariate classi sociali, ma in particolare Atzeni mette in scena il popolo degli gli umili, degli sconfitti, dei marginali. Bellas mariposas è stato pubblicato postumo. mercoledì 6 luglio, ore 22.30 ‐ Castello Pasquini, Anfiteatro Compagnia Piccoli Principi Obraztsov, tema e variazioni di e con Alessandro Libertini e Véronique Nah burattini Alessandro Libertini / musica dal vivo Véronique Nah produzione Compagnia Piccoli Principi, Regione Toscana / a partire da 7 anni / durata 60’ Uno spettacolo di cabaret, con attori, burattini e musica dal vivo: un piccolo omaggio al grande artista moscovita Sergey Vladimirovic Obraztsov che ha contribuito in modo determinante alla storia del teatro contemporaneo. Compagnia Piccoli Principi: un teatro per tutte le persone, un teatro per tutta la persona. Intrecciando i linguaggi delle arti visive e della musica con quelli delle arti della scena, le creazioni dei Piccoli Principi si offrono ad adulti, ragazzi, vecchi, giovani, donne, uomini, come un’occasione d’incontro tra persone accomunate dal desiderio di conoscere e di conoscersi. mercoledì 6 luglio, ore 22.30 ‐ Lungomare Alberto Sordi Officine Dioniso A TV Amleto esercizi corali tra l’osceno e l’immediato di e con Carolina Caniglia, Francesco Caniglia, Cristiano Cappellini, Teresa Carducci, Gloria Cerri, Alessia Danciu, Aurelia Galimberti, Andrea Minuti, Giulia Paoli, Remo Pink, Alberto Pioli regia Ilaria Fontanelli e Cesare Torricelli produzione Artimbanco / durata 35’ Undici corpi. Come arrivati troppo tardi per interessarsi agli enigmi della letteratura o troppo presto per rispolverarne l'essenza. Cantano, corali, il mondo vuoto della televisione, rendono terreno l'inganno dell'etere e lì fingono la finzione del tubo catodico parlando con le parole di Amleto. La vendetta è già stata consumata, chi doveva partire è partito e chi doveva restare è restato. Undici corpi che si allenano, undici corpi che percorrono coesi la via della fiction e che innestano nella finzione tragica i brandelli del quotidiano terreno, delle vie, delle mancanze, del pattume, dell'indelicatezza mediatica e umana. Officine Dioniso è un laboratorio permanente di ricerca e azione nelle arti sceniche per adolescenti e giovani artisti in formazione. Organizzato da Artimbanco, scuola comunale di teatro di Cecina, è condotto da Ilaria Fontanelli e Cesare Torricelli. Nasce nel novembre 2010 e attraverso training, workshops e intensivi sviluppa un percorso formativo sul corpo, la voce e l'essere attoriale. mercoledì 6 luglio, ore 23.30 / giovedì 7 luglio, ore 20.30 ‐ Castello Pasquini, Sala 3 Fosca Forever performance sonora ideazione, regia e azione Maria Caterina Frani e Caterina Poggesi drammaturgia originale Martino Ferro cura del suono Saverio Damiani produzione Assessorato Politiche Giovanili Comune di Firenze Emergenze Creative in collaborazione con Arci Firenze e Novaradio Città Futura durata 60’ Forever è una creazione teatrale che privilegia la fruizione acustica e invita all’esercizio dell’ascolto e dell’immaginario. Nel deserto immaginifico di un’ipotetica fine del mondo, due performer tracciano – attraverso i corpi, le voci e le strumentazioni – la partitura sonora di un radiodramma inedito, fruibile sia dal pubblico in sala sia in diretta radio da chi vorrà ascoltarlo altrove. È un rituale contemporaneo che esclude la supremazia dell’immagine e si manifesta nel generarsi del suono e nella pratica intima di accoglierlo. Fosca è una rete in continua definizione che mira a creare spazi di indagine e riflessione nella cultura contemporanea attraverso creazioni nell’ambito delle arti performative e visive. Non una formazione di persone, piuttosto un insieme di collaborazioni e vissuti, in continua mutazione fra soggetti, linguaggi, territori e ambiti disciplinari. Uno spazio mentale che trova la sua manifestazione in azioni concrete nella ricerca artistica, occupandosi trasversalmente di cultura, educazione, socialità, scienze umane. Martino Ferro è nato nel 1974 a Firenze ma vive a Milano. Come sceneggiatore e autore ha lavorato per il cinema, il teatro, la radio e la televisione. Il primo che sorride è il suo primo romanzo, e ha vinto il Premio Calvino 2005 per opere inedite di narrativa. Nel 2010 ha pubblicato per Einaudi La ventunesima donna. giovedì 7 luglio, ore 18 ‐ Castello Pasquini, Tensostruttura 2 Babilonia Teatri Baby don’t cry progetto di Babilonia Teatri testo e regia Valeria Raimondi ed Enrico Castellani con Marco Olivieri e Francesco Speri produzione Teatro delle Briciole ‐ Solares Fondazione delle Arti a partire da 7 anni / durata 50’ Nel 2010 il Teatro delle Briciole ha inaugurato un cantiere produttivo dal titolo Nuovi sguardi per un pubblico giovane. Convinto dell’importanza di un confronto con esperienze teatrali differenti rispetto al cosiddetto teatro‐ragazzi, il Teatro delle Briciole affida a giovani gruppi della ricerca italiana il compito di creare uno spettacolo per bambini. Baby don’t cry è il primo spettacolo di questo progetto. “Cosa succede quando piangi?”. Partendo da questa domanda rivolta agli alunni delle scuole di Parma Babilonia Teatri ha composto un ritratto non convenzionale dei sogni e dei dolori dell’infanzia di oggi. Babilonia Teatri è le persone che ci lavorano. Da sempre Enrico Castellani, Valeria Raimondi, Ilaria Dalle Donne e Luca Scotton. Vincenzo Todesco, prezioso collaboratore artistico, occhio esterno e stimolo di riflessione intellettuale. La compagnia vince l’undicesima edizione del Premio Scenario con made in italy nel 2007. Pornobboy e Pop Star debuttano nel 2009. Premio Speciale Ubu 2009 come capofila di una nuova generazione. Nel 2010 made in italy vince la prima edizione del Premio Vertigine. giovedì 7 luglio, ore 19 ‐ Castello Pasquini, Tensostruttura 1 AttoDue Fabula Alcesti di e con Simona Arrighi, Alessandra Bedino, Sandra Garuglieri drammaturgia originale a partire da Euripide, Rainer Maria Rilke, Marguerite Yourcenar collaborazione al progetto Silvano Panichi, Laura Simi, Alessandro Rabatti, Ilaria Cristini luci Marco Falai / costumi Antonio Musa / ricerca musicale Serena Belloni Filippi produzione AttoDue (Laboratorio Nove, CiT), Associazione Teatro Buti in collaborazione con Teatro Comunale Pietro Aretino di Arezzo, Compagnia Silenda di Caen, Francia con il contributo di MIBAC, Regione Toscana, SestoIdee, Comune di Buti, Provincia di Pisa durata 65’ Tre attrici, attratte dalla tragedia di Alcesti, si scoprono incapaci di rappresentarla. Tre donne si specchiano nel mito e non vi si riconoscono più. Le varianti del mito moltiplicano le interpretazioni possibili e la vita stessa sembra impedire di aderirvi fino in fondo. È la nostra condizione di sottoproletari dello spirito inchiodati a un eterno presente che impedisce uno sguardo verso l'eternità e la resurrezione. Eppure la potenza del mito rimane intatta, proprio perché getta sul nostro presente la consapevolezza di un vuoto, di una mancanza, di un'ombra. Nuova formazione di artisti/operatori che ingloba le esperienze del Laboratorio Nove di Firenze e del Centro Iniziative Teatrali di Campi Bisenzio, AttoDue si presenta come entità multipla dove i progetti innescano relazioni autoriali ogni volta differenziate. Non ci sono formati o formule da confermare, o strategie pronte al consumo, ma la ricerca di una sfaccettatura sensibile dell’arte del palcoscenico e della tematica performativa. giovedì 7 luglio, ore 21 ‐ Rosignano Solvay, Teatro Solvay Rai Radio3 Il Dottor Djembè via dal solito tam tam con Stefano Bollani, David Riondino e Mirko Guerrini ospiti Barbara Casini, Stefano Tamborrino a cura di Monica Nonno autori Fosco d'Amelio e Rosaria Parretti regia Riccardo Basile in redazione Monica Manetti trasmesso in diretta su Rai Radio3 Il varietà radiofonico Il Dottor Djembè – condotto da Stefano Bollani e David Riondino con la puntuale verifica notarile del sassofonista Mirko Guerrini – esce dallo storico Studio C della Rai di Firenze e approda al Festival Inequilibrio per una puntata speciale dal vivo trasmessa in diretta su Radio3. È l’occasione per scoprire ospiti a sorpresa, o magari scorrere una surreale hit parade in cui ci si può imbattere in un Ray Charles coinvolto suo malgrado in un raro progetto di incontro tra il blues e il caffè della Peppina oppure in versioni dei più grandi successi anglosassoni di musica leggera tradotti in toscano da Duccio Vernacoli, senza dimenticare l’angolo ottuso del radiodramma, in cui vengono messi in scena i grandi classici della letteratura e del cinema in versione radiofonica. Recentemente un giornalista ha chiesto al Dottor Djembè: “Non è stancante fare un programma di successo?”. Il Dottor Djembè si è alzato, si è avvicinato alla finestra, ha fissato un punto lontano nell’orizzonte, fuori dalla capanna di Bora Bora. È rimasto in un rigoroso silenzio per venti minuti e trentatré secondi. Poi per altri cinquantadue minuti e tredici secondi, poi per due ore, sedici minuti e venti secondi. È ancora lì, a fissare l’orizzonte. Il giornalista l’ha preso per un “sì”. venerdì 8 luglio > domenica 10 luglio, ore 17 > 19 ‐ Pineta Marradi, Prato del Cardellino Fosca Muddy Moody Fight Piuma performance pubblica di lotta mascherata nel fango ideazione Ivabradina e Nancy Kaczmarek a partire da 6 anni Muddy Moody Fight Piuma invita i bambini a far proprio un luogo che comunemente appartiene al linguaggio televisivo per reinterpretarlo in forma creativa e ludica. La violenza della lotta libera – grazie alla complicità materica dell’argilla – diventa gioco e danza, in cui i bambini costruiscono, attraverso il travestimento, un supereroe nato dal proprio immaginario. È un rituale grottesco, quasi pacchiano, dove il competere e lo spettacolare tentano di riappropriarsi della loro antica dimensione comunitaria e partecipativa, dell’immaginario e del mito. Fosca è una rete in continua definizione che mira a creare spazi di indagine e riflessione nella cultura contemporanea attraverso creazioni nell’ambito delle arti performative e visive. Non una formazione di persone, piuttosto un insieme di collaborazioni e vissuti, in continua mutazione fra soggetti, linguaggi, territori e ambiti disciplinari. Uno spazio mentale che trova la sua manifestazione in azioni concrete nella ricerca artistica, occupandosi trasversalmente di cultura, educazione, socialità, scienze umane. giovedì 7 luglio > domenica 10 luglio ‐ Castello Pasquini, Tensostruttura 2 gruppo nanou Motel [Faccende Personali] di Marco Valerio Amico, Rhuena Bracci con Marco Valerio Amico, Rhuena Bracci, Marco Maretti suono Roberto Rettura light design Fabio Sajiz scene Antonio Rinaldi, Giovanni Marocco cura e organizzazione Elisa Paluan concept feat. Robert Rebotti {jacklamotta} foto Laura Arlotti giovedì 7 luglio, ore 22, Prima Stanza, durata 30’ prodotta da nanou ass. cult e Fondo Fare Anticorpi venerdì 8 luglio, ore 20, Seconda Stanza, durata 40’ prodotta da nanou ass. cult. e Fondazione Pontedera Teatro coprodotta da ZTL‐Pro, in collaborazione con Palladium Università Roma Tre‐Romauropa sabato 9 luglio, ore 23, Anticamera, durata 40’ prodotta da nanou ass. cult, coprodotta da Armunia, Schloss Bröllin prima nazionale domenica 10 luglio, ore 20, Trilogia completa, durata 140’ Realizzato con il sostegno di Centrale Fies, L'Arboreto – Teatro Dimora di Mondaino, Ravenna Teatro, Regione Emilia‐Romagna ‐ Assessorato alla Cultura, Comune di Ravenna ‐ Assessorato alla Cultura, Teatro Fondamenta Nuove, Associazione Cantieri, Città di Ebla La Trilogia di Motel è sostenuta da Fondazione Pontedera Teatro e Fondazione Fabbrica Europa Il progetto Motel è una trilogia composta di tre stanze. Motel è un’unità di tempo, un luogo familiare, disabitato; è la stanza dei segreti, degli amanti, delle puttane, il rifugio degli assassini, la sosta dei viaggiatori. La drammaturgia, scandita in episodi, è l’interazione di un ristretto numero di personaggi immersi in un ambiente familiare e sostanzialmente ordinario, in cui elementi straordinari spostano l’andamento quotidiano dell’azione. Motel può solo offrire residui narrativi per riappropriarsi del “Racconto” come maceria di un accaduto. Il “Racconto” è sempre “fuori dalla finestra”. Il dramma non è presente in scena. gruppo nanou nasce a Ravenna nel 2004 come spazio di confronto e valorizzazione delle competenze, degli interessi di indagine e delle attività di un gruppo di artisti: Marco Valerio Amico, Rhuena Bracci e Roberto Rettura. Il gruppo affronta, attraverso la condivisione delle proprie peculiarità, una pratica di lavoro basata sulla “relazione scenica” dei linguaggi, facendo riferimento al montaggio cinematografico come pratica di sintesi per una miscellanea di strumenti usati al di fuori da gerarchie. venerdì 8 luglio > domenica 10 luglio, ore 18 ‐ Castello Pasquini, Parco 2 Ca’ luogo d’arte Incontri con animali straordinari testo Marina Allegri regia Maurizio Bercini con Francesca Grisenti, Sara Zanella, Alberto Branca, Dario Eduardo de Falco e con Zeno Bercini, Matteo Colla, Davide Pinetti scene Maurizio Bercini e Donatello Galloni, dipinte da Patrizio Dall’Argine e Ilaria Commisso musiche a cura di Paolo Codognola a partire da 4 anni durata 50’ venerdì 8 luglio, Incontri con animali straordinari: la gallina sabato 9 luglio, Incontri con animali straordinari: il maiale domenica 10 luglio, Incontri con animali straordinari: il vitello Tre storie d'amore, raccontate in uno spazio circolare a forma di arena. Il pubblico, seduto su una gradinata di legno sotto un tendone a strisce, assiste a uno scontro‐confronto d'amore: amore paterno, amore fraterno, amore impossibile. Testimoni impassibili tre animali: la gallina, il maiale, il vitello. Abbiamo scelto di raccontare queste storie sotto lo sguardo curioso e lontano degli animali da cortile, consci che la natura continua comunque il suo cammino. E se vista con occhi diversi può aiutarci a continuare il nostro. Nonostante tutto. Ca’ luogo d’arte nasce nel 2002 e riunisce un gruppo di registi, scenografi, drammaturghi, attori e musicisti. Il direttore artistico e socio fondatore è Maurizio Bercini, regista e scenografo, uno dei fondatori del Teatro delle Briciole di Parma, che con questa compagnia porta avanti la sua ricerca di teatro popolare inteso come teatro per tutti, affinando, come scenografo, uno stile arcaico e di recupero di oggetti e atmosfere della civiltà contadina. venerdì 8 luglio, ore 18 e 22 ‐ Negozio Serendipity, via Fucini 1 sabato 9 luglio, ore 18 e 22 ‐ Negozio Azul, via Biagi 3 Collettivo Cinetico | x | No, non distruggeremo il negozio… concept e regia Francesca Pennini azione e creazione Andrea Amaducci, Nicola Galli, Angelo Pedroni supporto tecnico Mattia Zamagni durata 30’ | x | è una performance interattiva. Tre performer in biancheria intima, con gli occhi coperti e provvisti di mazza da baseball vengono guidati alla mappatura dello spazio. La loro presenza vede convivere la minaccia dell’arma in potenza e la vulnerabilità dell’esposizione dei corpi. I comandi possono essere gestiti direttamente dal pubblico attraverso un software. Le informazioni sono criptate in modo che le indicazioni siano eseguibili dai performer ma senza la possibilità di prevederne il risultato. L’unico modo per comprendere il codice di istruzioni è procedere per tentativi sul filo di una possibile imminente distruzione. Francesca Pennini, nata a Ferrara nel 1984, esordisce come ginnasta e si forma come danzatrice in un percorso eterogeneo. Lavora come freelance nelle produzioni di Sasha Waltz. Nel 2007 fonda Collettivo Cinetico, una rete attraversabile di artisti multidisciplinari. La ricerca si snoda negli interstizi tra teatro e arte visiva, discutendo e riformattando i meccanismi dell’evento performativo. venerdì 8 luglio, ore 21 / sabato 9 luglio, ore 20 ‐ Castello Pasquini, Tensostruttura 1 MK Quattro danze coloniali viste da vicino coreografia Michele Di Stefano con Philippe Barbut, Biagio Caravano e Laura Scarpini + guests musica Lorenzo Bianchi organizzazione e distribuzione: Anna Damiani, Carlotta Garlanda/PAV in coproduzione con Armunia prima nazionale / durata 30’ “Poi si fece portare la colazione in cabina. Quanto a visitare la città non ci pensò neppure, essendo di quella specie di Inglesi che fanno visitare dai loro domestici i paesi che attraversano.” Jules Verne Fuori dal tragitto esotico che le contiene (lo spettacolo Il giro del mondo in 80 giorni), queste danze possono installarsi precariamente nell'Ovunque, perché il loro oggetto è la negoziazione, l'evoluzione precaria di una condizione locale verso territori non ancora assegnati; l'emergere della realtà del movimento come lavorio costante di traduzione di sé nel circostante. Così si decide di danzare per valutare ogni anfratto. MK è una formazione indipendente che si occupa di performance, coreografia e ricerca sonora. Il progetto del gruppo attraversa i più importanti festival della nuova scena con un lavoro di indagine corporea autodidatta proiettato in ambito internazionale. Tra le produzioni più recenti: Comfort, speak spanish e i due spettacoli per il Nuovo Teatro Nuovo di Napoli, Kamikaze e Giuda. Oltre a Quattro danze coloniali viste da vicino, nel 2011 debuttano Il giro del mondo in 80 giorni (prod. ZTLpro e Torinodanza), Park e la serie Grand Tour. venerdì 8 luglio e sabato 9 luglio, ore 22 ‐ Castello Pasquini, Anfiteatro Disorienta Strata.2 concezione, coreografia e interpretazione Maria Donata D’Urso concezione dispositivo Giuseppe Frigeni, Wolf Ka, Maria Donata D’Urso creazione luci Giuseppe Frigeni / progetto e costruzione Jérôme Dupraz, Maryline Gillois creazione video generativo Wolf Ka / creazione tessuto morfogenetico Veronika Gross direzione tecnica scena e luci Fabrice Ollivier / direzione tecnica suono Gautier Robert in coproduzione con La Biennale de la Danse de Lyon, L’Echangeur – Fère en Tardenois, CCN du Havre con il sostegno di DRAC Ile‐de‐France Ministère de la culture et de la communication, Ménagerie de Verre dans le cadre de Studiolab, Centre national d’Angers, Piattaforma danza di Torino e con il sostegno dell’Istituto Francese prima nazionale / durata 50’ Un ambiente instabile, un tessuto che mantiene le forme prodotte dai movimenti, algoritmi che generano una luce liquida, suoni provocati dall'elasticità dell'installazione, il corpo che gioca con la sua forza di gravità... tutti strati di un percorso che interroga l'instabilità e la fragilità mescolando le percezioni interne alle impressioni del mondo esterno. Maria Donata D’Urso vive e lavora a Parigi. Studia architettura, danza classica e contemporanea. Nel 2004 fonda la compagnia Disorienta per sviluppare i propri progetti di ricerca, percorsi che sondano e reinventano gli spazi della rappresentazione del corpo. Tra i suoi lavori il Trittico della pelle formato da Pezzo 0 (due) (2002), Collection particulière (Prix du Syndicat Professionnel de la Critique 2005) e Lapsus (2007). sabato 9 luglio, ore 19 / domenica 10 luglio, ore 17 ‐ Castello Pasquini, Sala 3 Simone Faloppa Fantastico italiano lezione‐spettacolo sul racconto fantastico italiano a cura di Simone Faloppa ambientazione e audio Circolo Alekseev / disegno luci Marco Fumarola elaborazione plastica Katia Titolo / grafica Daniela Lotti produzione Centro Artistico Il Grattacielo, in collaborazione con Armunia Festival Inequilibrio 2011 vincitore Premio Nino De Reliquis per il teatro, la danza e le arti performative 2011 durata 55’ Perchè non dovrebbero esistere i fantasmi per coloro che riescono a vederli? Vernon Lee Trattasi di conferenza, o lettura‐spettacolo ricavata dal buio (ma al riparo dall'insidia del fine dicitore al leggìo), dove avremo modo di perseguire con tenace ostinazione iper‐amplificata le ragioni di un fallimento letterario. Perché in Italia il racconto fantastico ha fallito? Snobbato dalle antologie, strapazzato da certa intransigenza critica, fuori catalogo. Perché la cosiddetta "fantasia" non sta bene? O meglio, c'è qualcosa che dobbiamo leggere e qualcosa che non dobbiamo sapere? Di tutto questo discorreremo a braccetto, scremando pagine minori d’Ottocento italiano e divagando. Pericolosamente, fino al limite. Simone Faloppa frequenta l'Ecole Jacques Lecoq. Si diploma allievo‐attore presso il Centro Internazionale La Cometa. Partecipa al progetto School After Theatre condotto da Jurij Alschitz. Ha lavorato per Pier Paolo Sepe, Giuseppe Marini, Teatro delle Apparizioni, Gramigna ct, Capotrave, Lisa Ferlazzo Natoli, Marco Baliani. Per Circolo Alekseev è autore di Non lasciarmi solo in questo mondo di belve (2006), Li Corpi Scuri (2007), Moods (2009, premio giuria Giovani realtà nel teatro, Nico Pepe, Udine). sabato 9 luglio, ore 22 / domenica 10 luglio, ore 20 ‐ Guardistallo, Teatro Marchionneschi Michele Bandini Concerto in Se minore di e con Michele Bandini progetto sonoro Giampiero Stramaccia / struttura in legno Mael Veisse diretto da Michele Bandini prima nazionale / durata 50’ Concerto in Se minore muove da una solitudine, da un’assenza. È un lavoro acustico, sonoro e vocale, che gioca con apparizioni e sparizioni, ombre e luce, frastuono e silenzio. Nasce da una suggestione legata all’universo letterario di Samuel Beckett. Si pone l’obiettivo di sondare il potere evocativo della parola tecnologica, amplificando lo spazio teatrale fino a renderlo luogo di risonanza. Un attore, un musicista, cinque microfoni e due lampadine. Il risultato è un radiodramma dal vivo, un monologo visivo e acustico. Nato a Foligno, Michele Bandini ha lavorato come attore diretto da Marco Martinelli, Maurizio Lupinelli, Gigi dall’Aglio, Butch Morris. È guida della Non‐Scuola ravennate dal 2004, anno in cui ha fondato con Emiliano Pergolari la compagnia ZoeTeatro, con la quale ha realizzato spettacoli prodotti dal Teatro Stabile dell’Umbria. Ha diretto la prima messinscena italiana del testo The Infant di Oliver Lansley. Ha partecipato a radiodrammi per Radio2 e per RTSI (Radiotelevisione svizzera di lingua italiana). domenica 10 luglio, ore 19 ‐ Castello Pasquini, Tensostruttura 1 David Batignani Assolutamente solo (uno spettacolo di trasformismo) di e con David e Mario Batignani / collaborazione artistica Véronique Nah, Alessandro Libertini costumi Talita Carmignani, Camilla Garofano / produzione David e Mario Batignani coproduzione Kilowatt Festival, Festival Visioni, Teatro Comunale di Castiglion Fiorentino con il sostegno della Compagnia Piccoli Principi / durata 60’ Un padre e suo figlio si incontrano per creare uno spettacolo, per scoprire ciò che può nascere dalla loro relazione. Uno spettacolo che pone a confronto le loro identità, simili dal punto di vista dei tratti fisici e per alcune abitudini di portamento, ma distinte per età, esperienze e passioni. Un padre e suo figlio, insieme, costruiscono un “luogo d’incontro” dentro un unico corpo comune, fittizio come lo sono i personaggi nei quali si moltiplicano i trasformisti nelle loro esibizioni, ma reale come i segni che marcano i loro volti. Un “luogo d’incontro” profondamente intimo e al tempo stesso esterno a ognuno dei due. David Batignani è l’autore, insieme a Natascia Curci, di Caravankermesse, spettacolo per dieci spettatori realizzato all’interno di un caravan, presentato in numerosi festival nazionali, finalista nel 2010 alla prima edizione del Festival Vertigine di Roma. Dal 2004 collabora con la compagnia Piccoli Principi. Per il padre, Mario Batignani, si tratta della prima esperienza teatrale. venerdì 1 luglio > domenica 10 luglio, ore 18, 21 e 23 ‐ Castello Pasquini, Cappella Video Dance – Moving Virtual Bodies Daydreams and Nightmares, un progetto AnticorpiXL a cura di Gitta Wigro, durata 60’ Derriere Elle regia Ishrann Sigidijan, Natalia Sardi, Laida Aldaz / coreografia Natalia Sardi, Laida Aldaz / musica Thomas Turine / Belgio, 2009, 12’41” Synchronisation regia Rimas Sakalauskas / Lituania, 2009, 8’ Boy regia Peter Anderson / coreografia Rosemary Lee / Regno Unito, 1995, 4’30” Shake off regia Hans Beenhakker / Paesi Bassi, 2007, 9’ Marisa regia Nacho Vigalondo / Spagna, 2009, 3’ Aston Gorilla regia Thomas Browne / coreografia Hofesh Schechter / Regno Unito, 2009, 5’59” Motion Control regia e coreografia Liz Aggiss, Billy Cowie e David Anderson / Regno Unito, 2001, 8’30” Danse Macabre regia Pedro Pires / coreografia Annebruce Falconer / concept Robert Lepage / Canada, 2008, 8’30” Artisti provenienti da diverse parti del mondo esplorano la straordinaria combinazione tra movimento e immagine in creazioni originali. Video Dance Moving Virtual Bodies presenta una selezione di film, molti dei quali vincitori di premi internazionali, che giocano con la sospensione del reale che sempre accompagna i sogni, da quelli a occhi aperti fino agli incubi. Viaggi fantastici in cui le leggi che tutti conosciamo si dissolvono in imprevedibili concatenazioni oniriche.