venerdì 1 luglio, ore 18 - art a part of cult(ure)

venerdì
1
luglio,
ore
18
‐
Castello
Pasquini,
Parco
1
sabato
2
luglio,
ore
21
‐
Castellina
Marittima,
Piazza
dell’Ecomuseo
Le
Supplici
Infanzia
di
San
Francesco
d’Assisi
coreografia
Fabrizio
Favale
con
Massimo
D'Agnano,
Andrea
Del
Bianco,
Fabrizio
Favale
liberamente
tratto
da
Infanzia
di
San
Francesco
d'Assisi
di
Hermann
Hesse
prima
nazionale
a
partire
da
6
anni
durata
40’
1193:
un
pomeriggio
tardo
e
sonnolento
nelle
strade
di
Assisi.
Là,
nei
vicoli,
sui
sassi
polverosi
e
poi
nel
giardino
dei
gladioli
violetti,
e
ancora
di
là,
seguendo
una
masnada
di
bambinetti
capitanati
da
un
dodicenne
lunatico
che
guidò
una
danza
davanti
al
Duomo,
una
giocosa
cerimonia
religiosa
infantile
che
per
un
istante
si
trasformò
in
un
innocente
baccanale.
Quel
dodicenne
era
Cesco,
per
la
mamma.
Francesco,
per
i
compaesani.
Sarebbe
diventato
San
Francesco
d'Assisi,
per
tutti
gli
altri.
Fabrizio
Favale
si
forma
come
danzatore
all'American
Dance
Festival,
Duke
University
of
North
Caroline
USA,
e
al
Centro
Regionale
per
la
Danza
Teatro
Romolo
Valli
di
Reggio
Emilia.
Entra
a
far
parte
della
Compagnia
Virgilio
Sieni
dove
è
solista
dal
1991
al
1998.
Danza
come
ospite
e
collaboratore
alla
coreografia
con
Michele
Pogliani
e
MK.
Nel
1999
inizia
un
percorso
di
ricerca
coreografico
fondando
la
compagnia
Le
Supplici.
venerdì
1
luglio,
ore
18
‐
Rosignano
Solvay,
Lungomare
/
ore
21
‐
Pineta
Marradi
sabato
2
luglio,
ore
18
‐
Caletta,
Lungomare
/
ore
21
‐
Rosignano
Solvay,
Porto
Cala
de’
Medici
I
Sacchi
di
Sabbia
Il
teatrino
di
San
Ranieri
ludo
di
piazza
di
Giovanni
Guerrieri
scene
Giulia
Gallo
e
Antonio
Calandrino
con
Marco
Azzurrini,
Gabriele
Carli,
Giulia
Gallo,
Giovanni
Guerrieri,
Enzo
Illiano,
Federico
Polacci
durata
50’
San
Ranieri
è
il
santo
patrono
di
Pisa,
un
"santo
di
que'boni",
come
recita
una
poesia
del
Fucini:
un
anti‐
Francesco.
Secondo
una
leggenda
apocrifa
migliaia
di
crociati
toscani,
alla
sua
guida,
tentarono
di
attraversare
il
mare,
atroce
ponte
di
guerra
per
la
Terra
Santa.
Truffaldini,
ladroni,
gran
bordellatori,
pacifisti:
tutti
seguirono
il
Santo
guerriero.
Come
i
bambini
della
crociata
di
Schwob,
trascinati
dal
vento
di
fede,
speravano
che
il
mare,
per
"miracolamento",
si
spalancasse
dinanzi
a
loro.
Ma
non
vi
fu
abbastanza
fede
per
tale
impresa...
e
qui
la
leggenda
lascia
il
posto
alla
Storia,
dispensatrice
di
saggi
insegnamenti:
laddove
la
fede
difetta
occorrono
solidi
navigli
da
guerra.
I
Sacchi
di
Sabbia
nascono
a
Pisa
nel
1995.
Negli
anni
la
compagnia
si
è
distinta
per
la
particolarità
di
una
ricerca
improntata
nella
reinvenzione
di
una
scena
popolare
contemporanea.
Premio
Speciale
Ubu
2008
“per
il
complesso
di
un’attività
caratterizzata
dalla
vivacità
di
una
scrittura
condotta
con
freschezza
creativa
e
irridente,
giunta
con
Sandokan
o
la
fine
dell'avventura
a
un
nuovo
capitolo
di
una
ricerca
sincera,
lunga
e
appassionata”.
venerdì
1
luglio,
ore
18
/
sabato
2
luglio,
ore
20.15
/
domenica,
3
luglio,
ore
22.30
lunedì
4
luglio,
ore
17
/
martedì
5
luglio,
ore
23.30
Castello
Pasquini,
Sala
1
Nerval
Teatro
Psicosi
delle
4
e
48
di
Sarah
Kane
con
Elisa
Pol
/
regia
Maurizio
Lupinelli
/
spazio
scenico
Alessandra
Ferrari
in
coproduzione
con
Armunia
/
in
collaborazione
con
La
città
del
teatro
Cascina
prima
nazionale
durata
50’
In
Psicosi
delle
4
e
48
l’unica
via
di
uscita
al
mancamento
è
lo
specchiarsi
dentro
la
cruda
realtà
del
proprio
malessere,
è
il
combattere
contro
un
potere
che
non
capisce
o
fa
finta
di
capire
la
pena,
sublimandola
in
un
balletto
di
vane
parole,
una
scelta
radicale
per
uscire
dal
mondo
con
un
ultimo
strappo
alla
vita.
Le
parole
di
Sarah
Kane
attraversano
le
nostre
piccole
esistenze
e
i
loro
dolorosi
mancamenti:
una
madre
ripeteva
sempre:
“prima
o
poi
andremo
inchiodati
al
terzo
cielo”.
Dedicato
a
tutte
le
persone
per
cui
l'unica
via
d'uscita
al
mancamento
è
stata
un
gesto
così
crudelmente
vero.
Nerval
Teatro,
fondato
nel
2007
da
Maurizio
Lupinelli
ed
Elisa
Pol,
si
caratterizza
per
una
ricerca
che
unisce
un’attenzione
particolare
alla
drammaturgia
contemporanea
a
un
percorso
dedicato
a
diverse
facce
del
disagio.
Nel
2007
la
compagnia
mette
in
scena
Fuoco
Nero,
monologo
scritto
da
Antonio
Moresco
per
Maurizio
Lupinelli,
seguito
da
Magnificat
interpretato
da
Elisa
Pol.
Nel
2010
debutta
a
Ravenna
Festival
Appassionatamente
da
testi
di
Werner
Schwab
con
sei
attori,
tre
dei
quali
diversamente
abili.
Sarah
Kane (1971‐1999)
ha
scritto
testi
molto
controversi
per
i
temi
trattati:
stupro,
cannibalismo,
malattia.
La
sua
prima
opera,
Blasted
(Dannati),
ha
suscitato
il
più
grande
scandalo
teatrale
a
Londra
dai
tempi
di
Saved
di
Edward
Bond.
Fu
proprio
lui
a
difendere
per
primo
l'opera
e
il
talento
della
Kane.
La
sua
ultima
opera,
Psicosi
delle
4
e
48,
fu
completata
poco
prima
del
suicidio
e
fu
rappresentata
un
anno
dopo.
venerdì
1
luglio
e
sabato
2
luglio,
ore
19
‐
Castello
Pasquini,
Tensostruttura
1
Compagnia
Malebolge
L'origine
del
mondo,
ritratto
di
un
interno
venerdì
1
luglio,
prima
parte,
durata
70’
/
sabato
2
luglio,
seconda
parte,
durata
60’
scritto
e
diretto
da
Lucia
Calamaro
/
con
Daria
Deflorian
e
Federica
Santoro
disegno
luci
Gianni
Staropoli
/
produzione
ZTL_Pro
in
coproduzione
con
Armunia
e
Santarcangelo
41
Festival
Internazionale
del
Teatro
in
Piazza
con
il
contributo
di
Provincia
di
Roma,
Assessorato
alle
Politiche
Culturali
in
collaborazione
con
Fondazione
Romaeuropa
e
Palladium
Università
Roma
Tre
L'origine
del
mondo,
ritratto
di
un
interno,
a
livello
di
struttura,
tratteggia
una
crisi
individuale,
nello
specifico
la
crisi
di
una
madre,
una
di
quelle
crisi
che
capitano
a
tutti,
e
viaggia
sulla
conseguente
stortura
di
dinamiche
familiari.
Nel
fondo,
invece,
gira
intorno
a
tutt’altra
faccenda,
che
ancora
oggi
tende
al
mistero:
la
potenza
dei
processi
inerenti
alla
parola,
psicanalitica
e
non,
e
la
loro
capacità
di
trasformare
l’invisibile,
in
meglio
o
in
peggio.
Lucia
Calamaro
fonda
la
compagnia
Malebolge,
di
cui
dirige
e
scrive
gli
spettacoli,
nel
2003.
Tra
i
suoi
lavori
più
recenti
Tumore.
Uno
spettacolo
desolato
(2006)
pubblicato
da
Minimum
fax
e
Magick,
autobiografia
della
vergogna
(2008)
prodotto
dal
Teatro
di
Roma
e
pubblicato
da
Voland
Edizioni.
venerdì
1
luglio
>
domenica
10
luglio,
ore
18.30,
ogni
giorno
in
un
luogo
diverso
Schola
Cantorum
Canti
carbonari
coro
e
solisti
Schola
Cantorum
direttore
Paolo
Filidei
durata
10’
Dislocata
ogni
giorno
in
un
luogo
diverso,
la
Schola
Cantorum
rievoca
un
itinerario
immaginario
di
storia
risorgimentale
portando
in
mezzo
alla
gente
alcuni
dei
canti
più
significativi
dell'epoca.
Rivive
così
musicalmente
quella
stagione
di
lotta
che,
a
partire
dai
moti
del
'48,
vide
il
territorio
toscano
impegnato
in
prima
persona.
domenica
10
luglio,
ore
22.30
‐
Castello
Pasquini,
Anfiteatro
VIVA
V.E.R.D.I.
coro
e
solisti
Schola
Cantorum,
con
la
partecipazione
del
coro
polifonico
Guido
Monaco
Livorno
pianoforte
Simone
Faraoni,
soprano
Chiara
Mattioli,
tenore
Tiziano
Barbafiera
direttore
Paolo
Filidei
durata
60’
In
occasione
dei
festeggiamenti
per
l'anniversario
dell'Unità
nazionale
un
concerto
lirico
che
ripercorre
le
tappe
essenziali
della
grande
stagione
del
melodramma
verdiano
e
il
suo
stretto
rapporto
con
i
temi
patriottici
del
Risorgimento.
L’opera
lirica
diffuse,
in
quanto
forma
d’arte
popolare
e
grazie
alle
parole
del
libretto
non
meno
che
in
forza
delle
note
musicali,
il
verbo
patriottico.
Il
teatro
d’opera
fu
il
luogo,
pur
nella
stratificazione
sociale
(platea,
palchi,
loggione),
ove
le
idee
risorgimentali
trovarono
terreno
fertile
per
svilupparsi.
La
Schola
Cantorum
di
Rosignano
si
costituisce
nel
1984
e
raggiunge
in
breve
tempo
una
quarantina
di
elementi.
Il
maestro
Paolo
Filidei
la
dirige
dal
2005.
Il
repertorio
spazia
dalla
musica
barocca
a
Stravinsky,
dalle
composizioni
sacre
ai
canti
profani,
dal
melodramma
all’operetta.
La
Schola
Cantorum
ha
ricevuto
vari
riconoscimenti,
tra
cui
il
Premio
Ginori,
Castiglioncello
1996.
venerdì
1
luglio
>
martedì
5
luglio,
ore
21.30
>
23.30
‐
Pineta
Marradi,
Massimo
Coiffeur
Teatro
dell’Elce
Il
salone
di
Z***
performance
sensoriale
per
due
spettatori
alla
volta
con
Roberto
Caccavo,
Marco
Di
Costanzo,
Stefano
Parigi
video
Jean
François
Fardulli
durata
10’
Il
salone
di
Z***
nasce
da
una
serie
di
interviste
ai
barbieri
fiorentini
condotte
dalla
compagnia
nel
2010
e
confluite
in
un
documentario.
Lo
spettacolo
abbina
questa
proiezione
a
una
performance
sensoriale
che
rielabora
le
testimonianze,
piene
di
malinconia
e
abnegazione,
di
un
mestiere
destinato
a
scomparire.
Due
spettatori
alla
volta
vengono
bendati
e
immersi
nell'insostituibile
universo
di
suggestioni
sonore,
tattili
e
olfattive
che
costituiscono
l'esperienza
della
rasatura.
Il
Teatro
dell'Elce
è
una
compagnia
che
coniuga
appassionata
sperimentazione
e
dialogo
con
un
vasto
pubblico.
Fondata
nel
2006,
si
è
poi
allargata
grazie
a
collaborazioni
diventate
stabili.
Ne
nascono
varie
produzioni,
incentrate
soprattutto
sul
lavoro
degli
attori,
calato
in
uno
spazio
essenziale
ricco
di
allusioni,
in
una
continua
ricerca
che
vede
nella
forma
espressiva
il
risultato
di
intrinseche
necessità
artistiche,
di
volta
in
volta
diverse.
venerdì
1
luglio
>
lunedì
4
luglio,
giovedì
7
luglio
>
domenica
10,
ore
19.30
e
20.30
‐
Casa
privata
Compagnia
Virgilio
Sieni
Cinque
nonne
Intorno
alla
casa
di
Lina
Arte
del
gesto
nel
Mediterraneo_Castiglioncello
2011
di
Virgilio
Sieni
con
la
partecipazione
di
Adele
Bonsignori,
Maristella
Ceccanti,
Rosa
De
Santis,
Nadia
Nuti,
Lina
Pelosini,
Sonia
Salvini
assistente
al
progetto
Chelo
Zoppi
organizzazione
Daniela
Giuliano,
Dominique
Martin
amministrazione
Rossella
Nati,
Marina
Frulio
produzione
Armunia,
Regione
Toscana,
Compagnia
Virgilio
Sieni,
Accademia
sull’arte
del
gesto
prima
nazionale
durata
50’
La
casa
di
Lina
è
come
un’apertura
meravigliosa
che
ci
appare
improvvisa
da
una
stradina
collinare
sopra
il
mare.
E
noi
viaggiatori
con
sorpresa
ritroviamo
il
piacere
dei
luoghi
e
il
senso
della
casa:
luogo
della
sosta,
della
condivisione
familiare,
rifugio
notturno,
chiostro
dei
pensieri,
culla
del
tempo
e
apertura
verso
l'esterno.
Tra
storie
intime
che
emergono
da
gesti
nascosti
e
in
un’atmosfera
sottovoce,
cinque
nonne
ci
raccontano
di
incontri
con
esserini
immaginari.
Cinque
nonne
si
inserisce
nel
progetto
Arte
del
gesto
nel
Mediterraneo
2010>2013,
che
la
Compagnia
Virgilio
Sieni
e
l’Accademia
sull’arte
del
gesto
stanno
conducendo
in
alcuni
territori
del
Mediterraneo
allo
scopo
di
annotare,
archiviare,
creare
e
incontrare
persone,
comunità,
mestieri
e
popoli
diversi
su
commissione
di
Marseille
2013
Capitale
della
Cultura
europea.
venerdì
1
luglio,
ore
22.15
/
sabato
2
luglio,
ore
21.30
/
domenica
3
luglio,
ore
22.15
/
mercoledì
6
luglio,
ore
22
‐
Castello
Pasquini,
Parco
2
Compagnia
Virgilio
Sieni
Accademia
sull’arte
del
gesto
Fuga
coreografia
di
Virgilio
Sieni
con
la
partecipazione
di
Noemi
Biancotti,
Linda
Pierucci,
Emma
Pellegrini
assistente
alla
coreografia
Chelo
Zoppi
organizzazione
Daniela
Giuliano,
Dominique
Martin
/
amministrazione
Rossella
Nati,
Marina
Frulio
in
coproduzione
con
Armunia
prima
nazionale
a
partire
da
6
anni
durata
15’
Fuga
è
la
prima
coreografia
del
progetto
Cerbiatti
del
nostro
futuro,
nato
per
sviluppare
un
repertorio
di
danza
contemporanea
per
danzatori
giovanissimi.
Il
brano
si
ispira
al
senso
della
fuga,
al
cammino
che
viene
intrapreso
verso
una
nuova
terra.
Nel
viaggio
coreografico
e
fisico
le
bambine
si
sostengono
e
si
aiutano
dando
vita
a
un
insieme
continuo
di
contatti
e
di
figure
di
riferimento:
dalle
pitture
che
ritraggono
l’episodio
della
Fuga
in
Egitto
alle
fotografie
che
testimoniano
gli
esodi
e
le
fughe
di
oggi.
Per
la
realizzazione
di
questa
coreografia
la
Compagnia
Virgilio
Sieni,
l'Accademia
sull'arte
del
gesto
e
il
Festival
Inequilibrio
hanno
chiesto
la
partecipazione
delle
scuole
di
danza
di
Castiglioncello,
Cecina,
Livorno,
Rosignano
Solvay.
Fuga
debutta
al
Festival
Inequilibrio
per
poi
essere
ospitato
a
Firenze
e
a
Torino.
venerdì
1
luglio,
ore
20.30
/
sabato
2
luglio,
ore
22
/
domenica
3
luglio,
ore
20
/
lunedì
4
luglio,
ore
20.30
martedì
5
luglio,
ore
17
/
mercoledì
6
luglio,
ore
21
‐
Castello
Pasquini,
Sala
2
Compagnia
Massimiliano
Civica
Attraverso
il
furore
tre
sermoni
tedeschi
di
Meister
Eckhart,
tre
storie
di
Armando
Pirozzi
uno
spettacolo
di
Massimiliano
Civica
con
Valentina
Curatoli,
Marcello
Sambati,
Diego
Sepe
costumi
di
Grazia
Materia
per
Viola
in
coproduzione
con
Armunia
I
Sermoni
Tedeschi
di
Meister
Eckhart
sono
pubblicati
da
Adelphi
prima
nazionale
durata
55’
Attraverso
il
furore
intreccia
tre
sermoni
del
predicatore
domenicano
Meister
Eckhart
con
tre
brevi
quadri
scritti
dal
drammaturgo
Armando
Pirozzi,
incentrati
sul
dialogo
tra
un
uomo
e
una
donna.
Marcello
Sambati
legge
i
tre
sermoni
di
Meister
Eckhart,
mentre
Valentina
Curatoli
e
Diego
Sepe
interpretano
i
personaggi
delle
tre
storie.
Lo
spettacolo
è
ispirato
dai
Sermoni
Tedeschi
ma
non
vuol
esserne
un
commento
o
una
traduzione
scenica.
È
la
descrizione
dell'incontro
tra
figure
colte
nel
momento
del
confronto,
imprevedibile
e
paradossale,
con
questa
voce
così
forte,
il
tentativo
di
porsi
in
ascolto
di
una
parola
ancora
in
grado
di
sconvolgere
profondamente.
Dopo
la
laurea
in
Storia
del
Teatro
alla
Sapienza,
Massimiliano
Civica
svolge
un
percorso
formativo
tra
teatro
di
ricerca
(l’Odin
Teatret)
e
tradizione
(si
diploma
in
Regia
all’Accademia
Silvio
D’Amico)
per
poi
compiere
un
apprendistato
artigianale
al
Teatro
della
Tosse.
Nel
2007
vince
il
Premio
Lo
Straniero
e
il
Premio
Associazione
Nazionale
Critici
Teatrali‐Hystrio
per
la
sua
attività.
Nello
stesso
anno
diventa
direttore
artistico
del
Teatro
della
Tosse.
Nel
2008
vince
il
Premio
Ubu
per
la
miglior
regia
con
Il
Mercante
di
Venezia.
Tra
i
suoi
spettacoli
Andromaca,
Grand
Guignol,
La
Parigina,
Farsa
e
Un
sogno
nella
notte
dell'estate.
Contemporaneo
di
Dante,
il
domenicano
Meister
Eckhart
divise
la
sua
vita
fra
la
predicazione
e
l'insegnamento
della
teologia,
di
cui
fu
magister
a
Parigi.
Nei
suoi
sermoni
in
volgare
la
lingua
tedesca
appare
per
la
prima
volta
innervata
dai
termini
della
speculazione
metafisica,
che
ritroveremo
sino
a
Hegel
e
a
Heidegger.
Con
una
naturalezza
che
non
finisce
di
stupire,
Eckhart
illumina
nei
sermoni
le
immagini
elementari,
quelle
che
appartengono
all'esperienza
anche
del
più
umile
tra
i
suoi
ascoltatori,
e
insieme
le
collega
e
articola
senza
perdere
nulla
della
sua
tensione
speculativa.
È
proprio
di
Eckhart,
come
dei
più
grandi
mistici,
la
massima
concretezza,
la
virtù
di
seguire
la
vita
e
la
crescita
delle
immagini
con
l'amorosità
di
un
giardiniere.
Ed
è
propria
di
Eckhart
anche
l'audacia
del
«distacco»,
la
capacità
di
guidare
la
teologia
negativa
verso
la
vertigine
del
nulla.
Armando
Pirozzi,
nato
a
Napoli
nel
1973,
ha
frequentato
il
laboratorio
teatrale
Bardefè
diretto
da
Umberto
Serra,
dal
1991
al
1997.
Ha
esordito
come
attore
(Mal‐d’Hamlè;
di
e
con
Enzo
Moscato;
L’amore
molesto
di
Mario
Martone).
Ha
scritto
e
diretto
Cronache
da
un
tempo
isterico
(Premio
speciale
di
produzione
a
“Nuove
Sensibilità
2008”)
che
ha
debuttato
al
Festival
dei
Teatri
di
Torino
nel
2009.
Con
La
prima
della
sera,
sempre
scritto
e
diretto,
ha
inaugurato
il
Fringe
del
Napoli
Teatro
Festival
2009.
Col
racconto
Storia
di
due
fratelli
ha
vinto
il
Premio
Transiti
ad
Oriente.
Nel
2009
è
finalista
al
Premio
Riccione
con
Soprattutto
l’Anguria
venerdì
1
luglio,
ore
21.30
‐
Castello
Pasquini,
Tensostruttura
2
Le
Supplici
Un
ricamo
fatto
sul
nulla
coreografia
Fabrizio
Favale
cartoon‐designer
Sergio
Gutierrez
con
Marta
Cappaccioli,
Samuele
Cardini,
Martina
Danieli
e
Fabrizio
Favale
con
il
contributo
di
Ministero
per
i
Beni
e
le
Attività
Culturali,
Comune
di
Bologna,
Regione
Emilia‐Romagna
e
Gammarad
Italia
grazie
a
Ferrara
Dance
Motive,
Fienile
Fluò‐Bologna,
Spazio
Danza‐Bologna,
Centro
Coreografico
De
La
Gomera‐Canary
Island
per
la
gentile
concessione
degli
spazi
in
cui
questo
lavoro
ha
preso
forma
prima
nazionale
durata
45’
Un
ricamo
fatto
sul
nulla
è
composto
da
un
solo
di
Fabrizio
Favale
assieme
a
una
piccola
banda/fanfara
di
ragazzini,
un
trio
danzato
da
Marta
Capaccioli,
Samuele
Cardini
e
Martina
Danieli,
e
un
cartoon‐film
realizzato
da
Sergio
Gutierrez,
un
giovane
cartoon‐designer
di
Bogotà.
Il
solo,
il
trio
e
il
cartoon
sono
strettamente
connessi
tra
loro
per
creare
una
sorta
di
fiaba
legata
a
un
arcaico
mondo
immaginario.
Secondo
Premio
Miglior
Coreografia
a
MASDANZA
International
Contemporary
Dance
Festival
of
the
Canary
Islands
e
Menzione
Speciale
al
XIII
International
Festival
of
Choreographic
Miniatures
di
Belgrado
nel
2010.
Fabrizio
Favale
si
forma
come
danzatore
all'American
Dance
Festival,
Duke
University
of
North
Caroline
USA,
e
al
Centro
Regionale
per
la
Danza
Teatro
Romolo
Valli
di
Reggio
Emilia.
Entra
a
far
parte
della
Compagnia
Virgilio
Sieni
dove
è
solista
dal
1991
al
1998.
Danza
come
ospite
e
collaboratore
alla
coreografia
con
Michele
Pogliani
e
MK.
Nel
1999
inizia
un
percorso
di
ricerca
coreografico
fondando
la
compagnia
Le
Supplici.
venerdì
1
luglio,
ore
23
‐
Castello
Pasquini,
Anfiteatro
Orchestrina
Gli
Amanti
del
Taglio
e
Cucito
+
guest
star
Bobo
Rondelli
tromba
Filippo
Ceccarini
sax
contralto
Dimitri
Grechi
Espinoza
sax
baritono
Beppe
Scardino
trombone
Tony
Cattano
percussioni
Daniele
Paoletti,
Simone
Padovani
durata
60’
L'Orchestrina
Gli
Amanti
del
Taglio
e
Cucito
è
formata
da
sei
musicisti,
quattro
fiati
e
due
percussioni.
Ognuno
compone
e
improvvisa
portando
il
profumo
della
propria
memoria
musicale,
geografica
e
temporale.
Il
loro
stile
ricorda
il
suono
delle
strade
di
New
Orleans,
ma
anche
di
Cuba,
lasciandosi
cullare
da
un
tango.
Gli
Amanti
del
Taglio
e
Cucito
varcano
varie
soglie
senza
evitare
volumi
di
“rottura”
e
lasciando
spazio
all'improvvisazione.
I
componenti
vantano
anni
di
esperienza
musicale
sia
in
strada
che
in
teatro.
Musicista
di
culto,
livornese,
vincitore
del
Premio
Ciampi,
Bobo
Rondelli
ha
collaborato
con
Stefano
Bollani,
Nada
e
altri
grandi
artisti.
Paolo
Virzì
gli
ha
dedicato
il
film
L’Uomo
Che
Aveva
Picchiato
La
Testa,
incentrato
sulla
sua
vita
e
su
Livorno.
Vi
hanno
partecipato
musicisti,
poeti
e
artisti
della
città
labronica:
una
sorta
di
Livorno
Social
Club.
Cantautore,
attore,
straordinario
imitatore
(è
sua
la
voce
di
Marcello
Mastroianni
in
un
noto
spot
televisivo),
Bobo
Rondelli
è
un
artista
eclettico,
perennemente
in
bilico
tra
ironia
e
malinconia.
sabato
2
luglio,
ore
17
e
ore
20
/
domenica
3
luglio,
ore
17
e
ore
22.30
‐
Castello
Pasquini,
Sala
4
Diego
Maj
presenta
Goethe
schiatta
(Goethe
schtirbt)
di
Thomas
Bernhard
/
lo
scrittore
Renato
Palazzi
/
il
complice
Flavio
Ambrosini
regia
e
spazio
scenico
Flavio
Ambrosini
una
produzione
Teatro
Gioco
Vita
–
Teatro
Stabile
di
Innovazione
durata
60’
In
questo
racconto
del
1984
Bernhard
immagina
che
Goethe,
alle
soglie
della
morte,
voglia
incontrare
a
tutti
i
costi
il
suo
successore
e
quasi
«figlio
filosofico»,
il
pensatore
austriaco
Ludwig
Wittgenstein,
vissuto
però
un
secolo
dopo:
in
un
pungente
gioco
intellettuale,
le
voci
dei
pedanti
segretari
si
intrecciano
con
quelle
delle
donne
della
cucina
e
dello
stesso
poeta
agonizzante.
Flavio
Ambrosini,
nato
a
Padova
nel
1946,
è
stato
tra
i
fondatori
della
Compagnia
del
Collettivo
di
Parma.
Ha
firmato
varie
regie
per
lo
Stabile
di
Torino,
di
cui
è
stato
assistente
alla
direzione.
Ha
fondato
con
Giorgio
Novara
il
Teatro
Studio
di
Torino,
poi
a
Milano
la
Cooperativa
Nuove
Parole,
con
cui
ha
allestito
alla
Piccola
Commenda
testi
di
Müller,
Bataille,
Williams.
Renato
Palazzi,
nato
a
Milano
nel
1947,
si
è
formato
come
organizzatore
al
Piccolo
Teatro.
Ha
collaborato
con
vari
giornali,
fra
cui
l’“Avanti!”
e
il
“Corriere
della
Sera”.
Attualmente
scrive
su
“Il
sole
24
ore”,
“Linus”
e
sul
sito
“delteatro.it”.
Ha
diretto
la
Civica
Scuola
d’Arte
Drammatica
“Paolo
Grassi”.
Ha
insegnato
alla
Bocconi.
È
autore
del
libro
Kantor,
la
materia
e
l’anima.
Thomas
Bernhard
(1931‐1989)
è
figlio
di
una
ragazza‐madre
che
aveva
lasciato
l'Austria
per
sottrarsi
allo
scandalo.
Pubblica
racconti
su
quotidiani
e
riviste
e,
nel
1963,
il
suo
primo
romanzo,
Gelo,
vince
il
prestigioso
premio
Brema.
I
suoi
attacchi
alle
istituzioni
statali
e
a
importanti
personaggi
politici
suscitano
scandalo.
A
partire
dagli
anni
Settanta
si
dedica
intensamente
al
teatro
scrivendo
numerosi
testi
pubblicati
in
Italia
da
Ubulibri.
sabato
2
luglio
>
lunedì
4
luglio,
ore
17.30
Fosca
A
merenda
con
Fosca
installazioni
performative
a
tema
letterario
per
bambini
e
non
ideazione
Caterina
Poggesi
a
partire
da
5
anni
durata
60’
Ogni
volta,
un
soggetto
letterario
diverso
–
Le
favole
di
Esopo,
La
fattoria
degli
animali
di
Orwell,
Alice
di
Carroll
–
fa
da
traccia
all’installazione.
Il
bosco,
l’argine
o
la
piazza
sono
abitati
da
personaggi
immaginari,
musicisti,
lettori.
Il
tutto
si
distribuisce
come
in
piccoli
focolai
che
si
spengono
e
si
riaccendono,
si
spostano
e
si
trasformano,
in
diverse
densità
di
azione.
Nel
mentre,
si
fa
pure
merenda,
continuando
a
fruire
di
questo
mondo
intatto
e
delicato.
Fosca
è
una
rete
in
continua
definizione
che
mira
a
creare
spazi
di
indagine
e
riflessione
nella
cultura
contemporanea
attraverso
creazioni
nell’ambito
delle
arti
performative
e
visive.
Non
una
formazione
di
persone,
piuttosto
un
insieme
di
collaborazioni
e
vissuti,
in
continua
mutazione
fra
soggetti,
linguaggi,
territori
e
ambiti
disciplinari.
Uno
spazio
mentale
che
trova
la
sua
manifestazione
in
azioni
concrete
nella
ricerca
artistica,
occupandosi
trasversalmente
di
cultura,
educazione,
socialità,
scienze
umane.
sabato
2
luglio,
ore
18
e
ore
23
/
domenica
3
luglio,
ore
19
e
ore
23.30
‐
Castello
Pasquini,
Sala
3
Teatro
Sotterraneo
Homo
ridens_Castiglioncello
creazione
collettiva
Teatro
Sotterraneo
in
scena
Sara
Bonaventura,
Iacopo
Braca,
Matteo
Ceccarelli,
Claudio
Cirri
scrittura
Daniele
Villa
produzione
Teatro
Sotterraneo
/
coproduzione
Armunia,
Centrale
Fies
col
sostegno
di
Comune
di
Firenze
‐
Assessorato
alla
Cultura
e
alla
Contemporaneità,
Le
Murate,
Suc
(Spazi
Urbani
Contemporanei)
/
in
collaborazione
con
Santarcangelo
41
Teatro
Sotterraneo
fa
parte
del
progetto
Fies
Factory
durata
40’
Homo
ridens
è
una
performance
pensata
come
esperimento
su
campione,
un
test
sul
pubblico‐cavia
chiamato
a
reagire
a
determinati
stimoli
che
attengono
al
riso
e
ai
suoi
meccanismi.
Il
progetto
rivede
e
aggiorna
i
risultati
delle
proprie
ricerche
in
ogni
città
e
di
conseguenza
ne
prende
il
nome.
L’intento
è
quello
d’indagare
l’attitudine
umana
alla
risata,
misurandone
i
limiti
e
la
complessità.
Nel
riso
rinunciamo
alla
funzione
vitale
del
respiro,
nel
riso
è
la
parte
aggressiva
di
noi
che
ci
fa
digrignare
i
denti,
nel
riso
è
l’intrattenimento
del
potere
ma
anche
la
rivolta
popolare.
Sappiamo
che
la
coscienza
di
sé
permette
all’uomo
di
vedersi
dall’esterno.
Sappiamo
che
la
coscienza
di
sé
rende
l’uomo
consapevole
della
morte.
Ma
cosa
c’è
da
ridere?
Teatro
Sotterraneo
si
forma
nel
2004
col
progetto
11/10
in
apnea,
segnalazione
al
Premio
Scenario
2005.
Negli
anni
successivi
il
gruppo
produce:
Post‐it,
La
Cosa
1
e
il
Dittico
sulla
specie
composto
da
Dies
irae
e
L’origine
delle
specie.
Nel
biennio
2008‐10
il
gruppo
è
sostenuto
dal
progetto
ETI
“Nuove
Creatività”
e
nel
biennio
2009‐10
riceve
il
Premio
Lo
Straniero,
il
premio
Hystrio‐Castel
dei
mondi
e
il
Premio
Speciale
Ubu.
sabato
2
luglio,
ore
21
‐
Castello
Pasquini,
Tensostruttura
2
Virgilio
Sieni
/
Damasco
Corner
Atlante
del
Bianco
progetto
di
Virgilio
Sieni
interpretazione
e
collaborazione
Giuseppe
Comuniello
musica
Francesco
Giomi
assistente
Irene
Stracciati
produzione
Regione
Toscana,
Comune
di
Firenze,
CANGO‐Cantieri
Goldonetta
Firenze,
Accademia
sull’Arte
del
Gesto,
Compagnia
Virgilio
Sieni
/
con
il
contributo
di
Regione
Toscana
/Stamperia
Braille
in
collaborazione
con
Unione
Italiana
Ciechi
e
Ipovedenti
Onlus‐Sezione
Provinciale
di
Firenze
durata
30’
Interpretato
da
Giuseppe
Comuniello,
giovane
non
vedente,
Atlante
del
Bianco
ha
trovato
la
sua
forma
definitiva
al
termine
di
un
lungo
e
articolato
percorso
iniziato
nel
2008
da
un’idea
del
coreografo
Virgilio
Sieni.
Il
danzatore
non
vedente
trascrive
con
il
corpo
un
viaggio
immaginario
verso
la
conoscenza
dei
colori.
Si
tratta
di
fantasticherie
che
si
originano
da
semplici
esercizi
di
orientamento
per
poi
svilupparsi
in
un
arcipelago
sospeso
di
gesti
e
ascolti.
Damasco
Corner
è
un
gruppo
formato
da
ragazzi
non
vedenti.
Nato
su
progetto
di
Virgilio
Sieni
all’interno
dell’Accademia
sull’arte
del
gesto
di
Firenze,
Damasco
Corner
dà
vita
a
un'esperienza
unica
di
ricerca
fondata
sulla
percezione
reciproca
del
corpo
e
sulla
natura
del
gesto,
la
sua
trasmissione,
visione
e
creazione
in
contesti
dedicati
alla
formazione
e
alla
produzione
artistica.
domenica
3
luglio,
ore
18
Castello
Pasquini,
Tensostruttura
1
Kinkaleri
Nessun
Dorma
opera
in
tre
atti
liberamente
tratta
dalla
Turandot
di
Giacomo
Puccini
progetto,
realizzazione
Kinkaleri
/
con
Yanmei
Yang,
Marco
Mazzoni
interpreti
del
coro
in
video
classi
3B
e
3C
Scuola
Elementare
Giacomo
Puccini
di
Prato
produzione:
Kinkaleri
/
in
collaborazione
con
FTS
‐
Fondazione
Toscana
Spettacolo,
Teatro
Metastasio
Stabile
della
Toscana
/
con
il
sostegno
di
SRS
Regione
Toscana,
Mibac
‐
Dipartimento
dello
Spettacolo
a
partire
da
6
anni
/
durata
50’
Nessun
Dorma
è
un'opera
per
l'infanzia
dalla
Turandot
di
Puccini,
ultimo
capolavoro
incompiuto
del
melodramma
italiano.
Una
fiaba
di
amore
e
morte
che
Kinkaleri
racconta
con
sagome
e
disegni,
indovinelli
e
travestimenti,
in
un
incantevole
artificio
tra
musica,
canto,
recitazione,
scena.
Un
attore
danzatore
disegna
e
anima
dal
vivo
i
personaggi
della
fiaba
e
una
cantante
lirica
interpreta
la
gelida
principessa
Turandot,
immersi
in
una
scena
di
carta:
una
piccola
opera
che
non
rinuncia
alla
sua
grandiosità.
Kinkaleri
nasce
nel
1995
come
“raggruppamento
di
formati
e
mezzi
in
bilico
nel
tentativo”.
Opera
fra
sperimentazione
teatrale,
ricerca
sul
movimento,
installazioni
visive,
materiali
sonori
e
performance,
cercando
un
linguaggio
non
sulla
base
di
uno
stile
ma
direttamente
nell’evidenza
di
un
oggetto.
Kinkaleri
è
formato
attualmente
da
Matteo
Bambi,
Massimo
Conti,
Marco
Mazzoni,
Gina
Monaco.
domenica
3
luglio,
ore
19
/
lunedì
4
luglio,
ore
21
/
martedì
5
luglio,
ore
19
/
mercoledì
6
luglio,
ore
20
giovedì
7
luglio,
ore
22
‐
Guardistallo,
Teatro
Marchionneschi
lacasadargilla
Jakob
von
Gunten
dal
romanzo
di
Robert
Walser
/
progetto
e
regia
Lisa
Ferlazzo
Natoli
con
Alberto
Astorri
(Benjamenta),
Andrea
Bosca
(Jakob),
Emiliano
Masala
(Kraus),
Monica
Piseddu
(Lisa)
luci
Luigi
Biondi
/
costumi
e
scene
Fabiana
Di
Marco
produzione
La
fabbrica
dell’attore
/
in
coproduzione
con
Armunia
/
in
collaborazione
con
Teatro
di
Roma
prima
nazionale
/
durata
90’
Un
giovane
di
buona
famiglia
s’iscrive
all’Istituto
Benjamenta,
scuola
per
servitori,
ma
ben
presto
si
rende
conto
che
non
vi
s’insegna
apparentemente
nulla.
Tra
gli
allievi
dell’Istituto,
diretto
dal
misterioso
signor
Benjamenta
e
da
sua
sorella
Lisa,
si
distingue
Kraus,
modello
del
servo
perfetto.
Con
un
doppio
movimento
d’attrazione
e
repulsione,
Jakob
si
ritrova
in
un
tempo
sospeso
dove
si
diventa
sempre
più
sconosciuti
a
se
stessi,
dove
le
parole,
in
bilico
tra
lievità
e
vertigine,
cercano
invano
di
contenere
la
vita.
Lisa
Ferlazzo
Natoli
esordisce
alla
regia
con
Tre
sorelle
di
Cechov;
scrive
e
dirige
La
casa
d'argilla
per
Teatro
Due
di
Parma
e
Il
Libro
delle
Domande
per
il
Festival
Garofano
Verde.
Esordisce
nella
lirica
con
La
Bella
Dormente
nel
Bosco
di
Ottorino
Respighi;
con
il
Teatro
Vascello
e
il
Centro
Internazionale
la
Cometa
dirige
Ascesa
e
rovina
della
città
di
Mahagonny
e
Foto
di
Gruppo
in
un
interno
per
ZTL/Romaeuropa.
Il
Napoli
Teatro
Festival
Italia
nel
2010
le
commissiona
una
riscrittura
di
Ascesa
e
rovina
della
città
di
Mahagonny
dedicata
alla
città
di
Napoli.
Robert
Walser
(1878‐1956),
scrittore
svizzero,
è
considerato
uno
dei
massimi
scrittori
di
lingua
tedesca
del
Novecento.
Acutissimo
osservatore
dei
particolari,
apparentemente
inerti,
di
ambienti
e
rapporti
umani,
che
egli
ricompone
in
un
enigmatico
tutto
dove
gli
aspetti
più
banali
dell’esistenza
quotidiana
vengono
portati
a
essere
i
fondamenti
della
vita
stessa.
I
protagonisti
dei
suoi
romanzi
conducono
un’esistenza
insignificante
attraverso
la
quale
Walser
descrive
il
vuoto
e
il
non
senso
della
realtà.
domenica
3
luglio,
ore
21
/
lunedì
4
luglio,
ore
19
‐
Castello
Pasquini,
Tensostruttura
2
Peppino
Mazzotta
Radio
Argo
di
Igor
Esposito
con
Peppino
Mazzotta
musiche
inedite
Massimo
Cordovani
/
disegno
multimediale
Fabio
Massimo
Iaquone,
Luca
Attilii
disegno
sonoro
Andrea
Ciacchini,
Massimo
Cordovani
/
disegno
luci
Paolo
Carbone
scene
Angelo
Gallo
/
costumi
Rita
Zangari
/
regia
Peppino
Mazzotta
una
produzione
Rossosimona
/
prima
nazionale
/
durata
70’
Radio
Argo
è
una
riscrittura
dell’unica
trilogia
superstite
della
tragedia
greca:
l’Orestea.
Le
voci
dei
personaggi
mettono
in
scena
l’inconciliabile
scontro
tra
la
bestemmia
malata
del
potere
e
il
disperato
canto
di
redenzione
di
chi
il
potere
allontana.
Canto
incarnato
dall’anarchico
gesto
di
Oreste
che,
dopo
il
terribile
matricidio,
rifiuta
ogni
consolazione
“civile”
e
“politica”,
scegliendo
definitivamente
la
vita.
Peppino
Mazzotta
è
alla
sua
seconda
regia
teatrale
dopo
Illuminato
a
morte.
A
teatro
ha
lavorato,
tra
gli
altri,
con
Toni
Servillo,
Francesco
Saponaro,
Andrea
De
Rosa,
Cristina
Pezzoli
e
Carlo
Cerciello.
Per
il
cinema
nei
film
Noi
credevamo,
Cado
dalle
nubi,
Certi
bambini,
Prima
del
tramonto
e
altri
ancora.
Per
la
televisione
ne
Il
commissario
Montalbano.
Igor
Esposito
ha
pubblicato
versi
su
riviste
e
quotidiani.
Ha
partecipato,
con
una
silloge
di
poesie,
all’antologia
I
quaderni
del
San
Ferdinando
edita
dal
Teatro
Stabile
di
Napoli.
Per
il
teatro
ha
scritto
per
Licia
Maglietta,
Toni
Servillo,
Giovanni
Ludeno,
Tonino
Taiuti,
Cristina
Donadio.
lunedì
4
luglio
e
martedì
5
luglio,
ore
18
‐
Castello
Pasquini,
Sala
3
Compagnia
Piccoli
Principi
Ba
Ba
di
Alessandro
Libertini
e
Véronique
Nah
con
David
Batignani
e
Véronique
Nah
installazione
Giorgio
Brogi
collaborazione
artistica
Giorgio
Brogi,
Brigitte
Lallier‐Maisonneuve,
Antonia
Monticelli
produzione
Compagnia
Piccoli
Principi
con
il
sostegno
di
Théâtre
Athénor,
Théâtre
Massalia/Système
Friche
Théâtre,
Armunia,
Comune
di
Scandicci,
Regione
Toscana
a
partire
da
1
anno
durata
45’
Ba
Ba
è
un’ode
allo
stupore,
alla
capacità
degli
esseri
umani
di
meravigliarsi.
Ispirato
alle
magnifiche
composizioni
dell’artista
visivo
Giorgio
Brogi,
lo
spettacolo
racconta
con
semplicità
storie
di
relazioni
tra
le
forme,
i
colori,
le
linee,
le
superfici
e
i
materiali.
Compagnia
Piccoli
Principi:
un
teatro
per
tutte
le
persone,
un
teatro
per
tutta
la
persona.
Intrecciando
i
linguaggi
delle
arti
visive
e
della
musica
con
quelli
delle
arti
della
scena,
le
creazioni
dei
Piccoli
Principi
si
offrono
ad
adulti,
ragazzi,
vecchi,
giovani,
donne,
uomini,
come
un’occasione
d’incontro
tra
persone
accomunate
dal
desiderio
di
conoscere
e
di
conoscersi.
lunedì
4
luglio
e
martedì
5
luglio,
ore
18
‐
Rosignano
Solvay,
Coop
lunedì
4
luglio
e
martedì
5
luglio,
ore
20
‐
Rosignano
Solvay,
Porto
Cala
de’
Medici,
Fuxy
Bar
Artimbanco
Senza
Fine
studio
barbarico
sul
dilagare
della
parola,
sul
vuoto,
sul
tempo
e
sull’apnea;
liberamente
tratto
dalla
vita
quotidiana
di
un
divano
di
e
con
Serena
Bertini,
Teresa
Carducci,
Dario
Cini,
Alessandro
Luperi,
Sara
Moscardini,
Francesco
Enzo
Serretti
ideazione
e
regia
Ilaria
Fontanelli
durata
20’
Venti
minuti
di
tempo
prima
della
chiusura.
Venti
minuti
soltanto
per
prendere
in
considerazione
un’altra
possibilità
mentre
il
conto
alla
rovescia
scandisce
inesorabile
il
tempo
che
resta.
Posso
sopraffare
o
essere
sopraffatto,
posso
sbranare
tutte
le
occasioni
e
le
offerte
speciali,
posso
correre
per
arrivare
primo,
prenderti
a
schiaffi
o
riempire
il
carrello
per
godermi
un
brandello
di
soddisfazione,
ma
non
si
può
pensare
alla
morte
in
un
supermercato.
Tutto
è
precostituito,
preconfezionato,
predefinito
proprio
come
Io
e
Te.
Artimbanco
è
l’Associazione
Culturale
che
gestisce
la
Scuola
di
Teatro
Comunale
di
Cecina
a
Villa
Guerrazzi.
Dal
1996
si
occupa
di
promuovere
cultura
attraverso
la
ricerca
teatrale.
Ilaria
Fontanelli
è
una
dei
suoi
insegnanti,
e
da
oltre
dieci
anni
dirige
corsi
formativi
per
attori,
laboratori
per
bambini,
percorsi
teatrali
di
ricerca
nell’ambito
del
teatro
sociale.
Nel
2009
vince
il
Gemini
d’oro
alla
regia
con
lo
spettacolo
Siamo
Tutti
Pronti
a
Vivere
presentato
al
Roma
Teatro
Festival
con
gli
allievi
dell’Artimbanco.
lunedì
4
luglio,
ore
21.30
/
martedì
5
luglio,
ore
19
‐
Castello
Pasquini,
Tensotruttura
1
Beat
72
Un
altro
Amleto
di
Magdalena
Barile
uno
spettacolo
di
Sandro
Mabellini
con
Mirko
Ciotta
(Amleto),
Valeria
Almerighi
(Ofelia),
Sara
Corso
(Gertrude),
Antonio
Grimaldi
(Claudio)
found
footage
sound
Giuseppe
D’Amato
in
coproduzione
con
Armunia
/
prima
nazionale
/
durata
70’
Si
entra
nel
mondo
di
Amleto
attraverso
una
sorta
di
“grande
fratello”.
Ne
è
protagonista
una
famiglia
dei
nostri
giorni,
proprietaria
di
una
fabbrica
d’armi,
alle
prese
con
un
figlio
che
non
vuole
prendere
in
mano
l’azienda
ereditata
dal
padre.
Che
se
la
prende
con
lo
zio
e
la
madre,
e
ogni
tanto
pensa
di
ucciderli.
Il
linguaggio
è
quello
che
una
famiglia
del
genere
parlerebbe
oggi,
quotidiano
a
tutti
i
livelli.
Il
parlato
nasconde
più
che
rivelare;
le
tensioni
esplodono
in
modo
del
tutto
irrazionale.
Una
saga
familiare
frammentata,
non
troppo
narrativa.
Con
le
telecamere
puntate
solo
al
momento
giusto.
Sandro
Mabellini
si
è
diplomato
nel
1992
alla
Scuola
di
Teatro
di
Bologna,
specializzandosi
nel
2004
con
Luca
Ronconi
come
regista,
nel
2007
con
la
Socìetas
Raffaello
Sanzio
come
performer,
nel
2009
con
Ariane
Mnouchkine
come
attore
e
nel
2011
con
Fanny
&
Alexander
e
Jan
Fabre
sempre
come
performer.
Fra
le
sue
regie,
Tu
(non)
sei
il
tuo
lavoro
di
Rosella
Postorino,
Gli
straccioni
e
Il
Dottor
Gadda
e
l’Ingegner
Manganelli
di
Tiziano
Scarpa,
Il
gabbiano
di
Martin
Crimp,
Qualcuno
arriverà
di
Jon
Fosse.
Magdalena
Barile
ha
29
anni.
Diplomata
nel
2002
all’Accademia
d’Arte
Drammatica
Paolo
Grassi.
Allieva
di
Renata
Molinari.
Vive
a
Milano
dove
lavora
come
autrice
televisiva
(L’albero
Azzurro,
Camera
Cafè,
Affari
di
famiglia)
e
teatrale
(Amazzonia,
Manuel
e
Miranda,
La
Maga
Olga,
In
Tumulto,
Piombo,
Lait,
Fine
Famiglia,
Piccoli
Pezzi).
Nel
2011
ha
pubblicato
con
Titivillus
il
volume
One
Day,
finalmente
vivere
servirà
a
qualcosa,
in
collaborazione
con
Accademia
degli
Artefatti).
lunedì
4
luglio,
ore
23
/
martedì
5
luglio,
ore
22.30
‐
Castello
Pasquini,
Anfiteatro
Gli
Omini
Tappa
di
e
con
Riccardo
Goretti,
Francesco
Rotelli,
Francesca
Sarteanesi,
Luca
Zacchini
con
la
partecipazione
straordinaria
della
Filarmonica
Solvay
durata
60’
Gli
Omini
prendono
dimora
a
Castiglioncello
per
una
decina
di
giorni
e
intervistano
quante
più
persone
possibile.
Chiedono
dove
possono
per
quanto
possono
e
dove
non
possono
ascoltano
senza
domandare
né
domandarsi
troppo.
E
ascoltano,
ascoltano
e
ascoltano.
Il
materiale
raccolto
viene
utilizzato
per
dare
“vita”
ai
personaggi
dello
spettacolo
che
si
realizza
l’ultimo
giorno,
in
modo
da
restituire
al
paese
“indagato”,
un
ritratto
tanto
quotidiano
quanto
assurdo.
Gli
Omini
nascono
nel
2006
con
lo
spettacolo
CRisiKo!
(finalista
Premio
Scenario
2007),
primo
movimento
del
progetto
Memoria
del
tempo
presente,
in
cui,
tramite
settimane
di
interviste,
la
compagnia
costruisce
i
copioni
con
le
parole
della
gente
di
piccoli
Comuni
d'Italia.
Lo
spettacolo
cambia
a
ogni
replica
per
un
anno,
per
poi
attestarsi
in
versione
definitiva.
Con
le
stesse
modalità,
Gli
Omini
approntano
il
loro
secondo
lavoro:
Gabbato
Lo
Santo
(vincitore
Premio
del
pubblico
al
concorso
Giovani
Realtà
‐
Accademia
Nico
Pepe
2008).
Tappa
è
il
terzo
e
ultimo
spettacolo
del
progetto
Memoria
del
tempo
presente.
mercoledì
6
luglio,
ore
17
/
giovedì
7
luglio,
ore
23
‐
Castello
Pasquini,
Auditorium
Punta
Corsara
Il
convegno
un’azione
teatrale
con
Mirko
Calemme,
Giuseppina
Cervizzi,
Christian
Giroso,
Vincenzo
Nemolato,
Valeria
Pollice,
Tonino
Stornaiuolo,
Emanuele
Valenti,
Gianni
Rodrigo
Vastarella
regia
Emanuele
Valenti
organizzazione
Marina
Dammacco
prima
nazionale
durata
60’
Un
convegno
sul
tema
La
periferia
esiste?.
Un
gruppo
di
esperti
ricerca
le
prove
dell’esistenza
di
quelle
aree
cittadine
chiamate
periferie.
Gli
interventi
si
succedono
ponendo
dubbi
e
interrogativi.
Il
lavoro
trae
spunto
da
testi
di
Karl
Valentin
e
Achille
Campanile,
oltre
che
dalla
nostra
esperienza
a
Scampia.
Dopo
tre
anni
di
attività,
cominciamo
a
notare
strani
sintomi,
forse
effetti
di
una
perifericità
pervasiva,
inarrestabile.
Come
attori
e
cittadini,
preoccupati
di
un
possibile
contagio
nel
circuito
teatrale
nazionale,
sentiamo
la
necessità
di
affrontare
la
questione
a
viso
scoperto,
ritenendola
centrale
non
meno
di
tante
altre.
Punta
Corsara
è
una
giovane
compagnia
nata
al
termine
di
un
triennio
di
formazione
ai
mestieri
dello
spettacolo.
Ha
curato
la
programmazione
di
spettacoli
e
laboratori
per
il
Teatro
Auditorium
di
Scampia.
Porta
in
tournée
Il
signor
di
Pourceaugnac
per
la
regia
di
Emanuele
Valenti.
Ha
vinto
il
premio
Hystrio‐Altre
Muse
2010
e
il
Premio
Speciale
Ubu
2010.
martedì
5
luglio,
ore
20.30
/
mercoledì
6
luglio,
ore
19
‐
Castello
Pasquini,
Tensostruttura
2
Giovane
danza
internazionale
Matteo
Fantoni,
La
Macana,
Michela
Minguzzi,
public
in
private
/
durata
120’
Leoni
di
e
con
Matteo
Fantoni,
musiche
di
Eric
Serra,
Jacques
Brel,
Gogol
Bordello,
Lucio
Battisti
Leoni
è
un
debutto.
È
la
prima
rappresentazione
del
pezzo
che
Fortunato
Fiorucci
ha
preparato
per
più
di
cinque
anni
nel
suo
garage.
È
il
suo
“allenamento
del
coraggio”
quotidiano,
per
arrivare
alla
fine
semplicemente
a
vivere.
Matteo
Fantoni
studia
alla
Libera
Accademia
del
Teatro
di
Arezzo.
Si
forma
inoltre
con
Benno
Vorham,
Raffaella
Giordano,
Jonny
Melville,
Giorgio
Rossi,
Hajo
Schuler,
Julien
Hamilton,
Carolyn
Carlson,
Bruce
Myers.
Nel
2009
consegue
il
Bachelor
in
Movement
Theater
alla
Scuola
Teatro
Dimitri
(SUPSI).
Ven
creazione
e
interpretazione
Alexis
Fernández
and
Caterina
Varela
musica
Einstürzende
Neubauten
/
produzione
La
Macana
Due
corpi
che
si
attraversano
l’
un
l’altro
con
una
leggerezza
che
sfida
la
forza
di
gravità,
in
perfetto
equilibrio
tra
forza
e
intimità.
La
Macana,
compagnia
composta
da
Alexis
Fernández
(Santiago
de
Cuba,
1975)
e
Caterina
Varela
(A
Coruña,
1983),
ha
sede
in
Galizia.
Creato
nel
2008,
Ven
ha
vinto
numerosi
premi
internazionali
ed
è
stato
selezionato
per
Aerowaves
Net
nel
2010.
Unbalance‐2
ideazione
e
coreografia
Michela
Minguzzi
danza
Michela
Minguzzi
/
set/luce
Antonio
Rinaldi
/
consulenza
tecnica
Roberto
Rettura,
Enrico
Isola
Lo
sbilanciamento
diviene
indagine
sullo
stato
di
un
corpo
che
subisce
una
destabilizzazione
gravitazionale
ed
emotiva,
e
cede,
vira
le
sue
traiettorie,
come
se
la
forza
di
gravità
o
le
emozioni
lo
richiamassero
costantemente.
Dopo
gli
studi
di
ginnastica
ritmica,
Michela
Minguzzi
approfondisce
il
suo
percorso
in
danza
contemporanea
in
Italia
e
all’estero.
Nel
2006
si
diploma
presso
la
scuola
ArtEz
Hogeschool
Voor
De
Kunsten
(Arnhem,
Olanda).
Dal
2009
collabora
come
interprete
con
la
Compagnia
Virgilio
Sieni.
Allege
coreografia
e
interpretazione
Clément
Layes
musica
David
Byrne
/
disegno
luci
Rut
Waldeyer
produzione
public
in
private
prima
nazionale
Allege
è
un
trattatello
umoristico
e
filosofico
sulle
abitudini
e
le
aspettative
che
tutti
noi
coltiviamo
in
un
mondo
sempre
più
ansiogeno.
Clément
Layes
sfodera
tecniche
insolite
alla
ricerca
di
un
equilibrio
perennemente
instabile.
public
in
private,
fondato
nel
2008
a
Berlino
da
Jasna
Layes‐Vinovrski
e
Clément
Layes,
riflette
e
indaga
sia
sulle
strutture
sociali,
politiche
e
culturali
sia
sulla
posizione
del
singolo
in
queste
strutture.
Cerca
di
forzare
i
confini
del
linguaggio
coreografico
attraverso
il
confronto
con
altre
discipline.
mercoledì
6
luglio,
ore
18
‐
Castello
Pasquini,
Tensostruttura
1
Teatro
Sotterraneo
La
repubblica
dei
bambini
un
progetto
di
Teatro
Sotterraneo
in
collaborazione
con
Teatro
Metastasio
Stabile
della
Toscana
regia
Sara
Bonaventura,
Iacopo
Braca,
Claudio
Cirri,
Daniele
Villa
con
Daniele
Bonaiuti,
Chiara
Renzi
produzione
Teatro
delle
Briciole
‐
Solares
Fondazione
della
Arti
a
partire
da
7
anni
/
durata
60’
Nel
2010
il
Teatro
delle
Briciole
ha
inaugurato
un
cantiere
produttivo
dal
titolo
Nuovi
sguardi
per
un
pubblico
giovane.
Convinto
dell’importanza
di
un
confronto
con
esperienze
teatrali
differenti
rispetto
al
cosiddetto
teatro‐ragazzi,
il
Teatro
delle
Briciole
affida
a
giovani
gruppi
della
ricerca
italiana
il
compito
di
creare
uno
spettacolo
per
bambini.
Teatro
Sotterraneo
ha
coinvolto
direttamente
i
bambini
affidando
loro
la
creazione
di
un
nuovo
stato.
Leggi,
moneta,
istituzioni,
diplomazia,
commerci:
cosa
succede
se
dall’oggi
al
domani
bisogna
costruire
una
repubblica
dal
nulla?
Teatro
Sotterraneo
è
un
collettivo
di
ricerca
teatrale
nato
nel
2004.
Dopo
la
partecipazione
alla
Generazione
Scenario
2005,
nel
2009
riceve
il
Premio
Speciale
Ubu
come
“uno
dei
gruppi
guida
dell’attuale
ricambio
generazionale”.
Teatro
Sotterraneo
lavora
da
sempre
su
due
piani:
il
coinvolgimento
diretto
e
decisionale
dello
spettatore
e
la
dimensione
ludica
dell’interazione
teatrale,
nel
tentativo
di
conservare
il
riso
e
il
tragico
quasi
nello
stesso
frammento.
mercoledì
6
luglio
>
domenica
10
luglio,
ore
21.30
‐
Rosignano
Solvay,
Palazzetto
dello
Sport
Compagnia
Veronica
Cruciani
La
palestra
di
Giorgio
Scianna
regia
Veronica
Cruciani
con
Filippo
Dini,
Fulvio
Pepe,
Alvia
Reale,
Teresa
Saponangelo
/
ginnasta
Giada
Regoli
scene
e
costumi
Barbara
Bessi
/
disegno
luci
Gianni
Staropoli
/
video
Marco
Santarelli
organizzazione
Compagnia
Veronica
Cruciani
e
Pav
/
distribuzione
Pigrecodelta
in
coproduzione
con
Armunia
/
in
collaborazione
con
Teatro
di
Roma
prima
nazionale
/
durata
90’
Due
uomini
e
una
donna
in
una
palestra
deserta.
Sono
stati
convocati
all’improvviso
dalla
preside
della
scuola
dei
loro
figli.
L’arrivo
e
le
rivelazioni
della
donna
li
trascinano
in
uno
spazio
dove
tutti
si
contrappongono
nell’esplosione
del
conflitto
tra
ciò
che
è
giusto
fare
e
la
protezione
della
propria
famiglia.
Un
dramma
attuale,
coinvolgente
e
spietato
su
come
anche
gli
adulti
possono
diventare
branco.
Veronica
Cruciani
si
è
diplomata
alla
Scuola
D’arte
Drammatica
Paolo
Grassi
di
Milano
nel
1999.
Ha
lavorato
come
attrice
con
Arturo
Cirillo,
Giorgio
Barberio
Corsetti,
Alfonso
Santagata,
Cristina
Pezzoli,
Anton
Milenin,
Alain
Maratrat,
Martin
Wuttke.
Nel
2003
Ascanio
Celestini
scrive
per
lei
il
monologo
Le
nozze
di
Antigone,
vincitore
del
premio
Oddone
Cappellino.
Nel
2004
fonda
la
Compagnia
Veronica
Cruciani,
che
indaga
sui
rapporti
fra
tradizione
orale,
memoria
e
drammaturgia
contemporanea.
Giorgio
Scianna
(1964)
ha
pubblicato
nel
2010
per
Einaudi
Diciotto
secondi
prima
dell'alba.
Un
suo
racconto
Il
juke‐box
è
stato
pubblicato
nell’antologia
Anticorpi
(Einaudi,
1997)
insieme
ai
racconti
di
alcuni
giovani
autori
italiani
(Tiziano
Scarpa,
Simona
Vinci
e
altri).
Nel
2007
ha
pubblicato,
sempre
presso
Einaudi,
il
suo
primo
romanzo
Fai
di
te
la
notte,
con
cui
ha
vinto
il
premio
letterario
“Giovanni
Comisso”.
Collabora
con
alcune
testate,
tra
cui
“Linus”,
sul
quale
tiene
la
rubrica
mensile
Il
luogo
del
delitto.
mercoledì
6
luglio,
ore
22
/
giovedì
7
luglio,
ore
20
/
venerdì
8
luglio,
ore
22
/
sabato
9
luglio,
ore
20
domenica
10
luglio,
ore
22
/
Castagneto
Carducci,
Teatro
Roma
Egumteatro
Bellas
mariposas
da
Sergio
Atzeni
ovvero
Musica
di
parole
per
amore
e
per
rabbia
con
Monica
Demuru
regia
Annalisa
Bianco
scene
Paolo
Bruni
/
luci
e
suono
Andrea
Guideri
in
coproduzione
con
Armunia
/
in
collaborazione
con
La
città
del
Teatro
di
Cascina
con
il
sostegno
di
Regione
Toscana‐Sistema
Regionale
dello
Spettacolo
prima
nazionale
/
durata
75’
La
protagonista/narratrice
del
racconto
di
Atzeni,
è
una
farfallina
di
dodici
anni
che
svolazza
nel
degrado
della
periferia
di
Cagliari.
Tra
microcriminalità,
droga
e
sessualità
spiccia,
lei
mira
in
alto,
verso
l’amore,
l’amicizia
e
un
futuro
da
rockstar.
E
intanto
ci
racconta
come
“il
giorno
dell’ammazzamento
di
Gigi
l’innamorato
mio
si
è
trasformato
nel
giorno
che
Gigi
nessuno
lo
ha
ammazzato
e
non
è
più
neppure
innamorato
mio
per
nulla
e
non
lo
voglio
e
mai
lo
vorrò”.
Lo
racconta
da
una
casa
che
un
"tornado"
ha
devastato
e
la
forza
d’animo
ha
ricomposto.
Come
meglio
si
poteva.
Nata
nel
1994
a
Milano,
la
compagnia
Egumteatro
si
trasferisce
nel
1998
nella
Provincia
di
Siena,
dove
inizia
un’intensa
attività
sul
territorio:
crea
un
premio
di
drammaturgia,
tiene
seminari
per
attori
professionisti,
realizza
spettacoli
con
compagnie
amatoriali
e
con
utenti
dei
servizi
psichiatrici,
e
dà
vita
alla
pubblicazione
Quaderni
di
Teatro.
In
collaborazione
con
i
principali
festival
e
teatri
italiani,
Egumteatro
ha
realizzato
spettacoli
da
Molière,
Rilke,
Ostrovskij,
De
Ghelderode,
Kafka,
Wedekind,
Müller,
Copi,
Koltès,
Fassbinder,
Bernhard,
Euripide,
Ceronetti,
Pinter,
Pessoa,
Pirandello
e
Dostoevskij.
Sergio
Atzeni
ha
vissuto
a
Cagliari
fin
dalla
prima
infanzia.
Durante
gli
anni
giovanili,
inizia
a
dedicarsi
al
giornalismo,
collaborando
con
le
principali
testate
sarde.
Nel
1986
si
trasferisce
a
Torino.
Questi
si
rivelano
gli
anni
più
creativi
nella
sua
carriera
di
romanziere
(L'apologo
del
giudice
bandito,
Il
figlio
di
Bakunìn,
Passavamo
sulla
terra
leggeri
e
Il
quinto
passo
è
l'addio).
I
suoi
romanzi
sono
ambientati
in
Sardegna.
I
protagonisti
delle
sue
storie
appartengono
alle
più
svariate
classi
sociali,
ma
in
particolare
Atzeni
mette
in
scena
il
popolo
degli
gli
umili,
degli
sconfitti,
dei
marginali.
Bellas
mariposas
è
stato
pubblicato
postumo.
mercoledì
6
luglio,
ore
22.30
‐
Castello
Pasquini,
Anfiteatro
Compagnia
Piccoli
Principi
Obraztsov,
tema
e
variazioni
di
e
con
Alessandro
Libertini
e
Véronique
Nah
burattini
Alessandro
Libertini
/
musica
dal
vivo
Véronique
Nah
produzione
Compagnia
Piccoli
Principi,
Regione
Toscana
/
a
partire
da
7
anni
/
durata
60’
Uno
spettacolo
di
cabaret,
con
attori,
burattini
e
musica
dal
vivo:
un
piccolo
omaggio
al
grande
artista
moscovita
Sergey
Vladimirovic
Obraztsov
che
ha
contribuito
in
modo
determinante
alla
storia
del
teatro
contemporaneo.
Compagnia
Piccoli
Principi:
un
teatro
per
tutte
le
persone,
un
teatro
per
tutta
la
persona.
Intrecciando
i
linguaggi
delle
arti
visive
e
della
musica
con
quelli
delle
arti
della
scena,
le
creazioni
dei
Piccoli
Principi
si
offrono
ad
adulti,
ragazzi,
vecchi,
giovani,
donne,
uomini,
come
un’occasione
d’incontro
tra
persone
accomunate
dal
desiderio
di
conoscere
e
di
conoscersi.
mercoledì
6
luglio,
ore
22.30
‐
Lungomare
Alberto
Sordi
Officine
Dioniso
A
TV
Amleto
esercizi
corali
tra
l’osceno
e
l’immediato
di
e
con
Carolina
Caniglia,
Francesco
Caniglia,
Cristiano
Cappellini,
Teresa
Carducci,
Gloria
Cerri,
Alessia
Danciu,
Aurelia
Galimberti,
Andrea
Minuti,
Giulia
Paoli,
Remo
Pink,
Alberto
Pioli
regia
Ilaria
Fontanelli
e
Cesare
Torricelli
produzione
Artimbanco
/
durata
35’
Undici
corpi.
Come
arrivati
troppo
tardi
per
interessarsi
agli
enigmi
della
letteratura
o
troppo
presto
per
rispolverarne
l'essenza.
Cantano,
corali,
il
mondo
vuoto
della
televisione,
rendono
terreno
l'inganno
dell'etere
e
lì
fingono
la
finzione
del
tubo
catodico
parlando
con
le
parole
di
Amleto.
La
vendetta
è
già
stata
consumata,
chi
doveva
partire
è
partito
e
chi
doveva
restare
è
restato.
Undici
corpi
che
si
allenano,
undici
corpi
che
percorrono
coesi
la
via
della
fiction
e
che
innestano
nella
finzione
tragica
i
brandelli
del
quotidiano
terreno,
delle
vie,
delle
mancanze,
del
pattume,
dell'indelicatezza
mediatica
e
umana.
Officine
Dioniso
è
un
laboratorio
permanente
di
ricerca
e
azione
nelle
arti
sceniche
per
adolescenti
e
giovani
artisti
in
formazione.
Organizzato
da
Artimbanco,
scuola
comunale
di
teatro
di
Cecina,
è
condotto
da
Ilaria
Fontanelli
e
Cesare
Torricelli.
Nasce
nel
novembre
2010
e
attraverso
training,
workshops
e
intensivi
sviluppa
un
percorso
formativo
sul
corpo,
la
voce
e
l'essere
attoriale.
mercoledì
6
luglio,
ore
23.30
/
giovedì
7
luglio,
ore
20.30
‐
Castello
Pasquini,
Sala
3
Fosca
Forever
performance
sonora
ideazione,
regia
e
azione
Maria
Caterina
Frani
e
Caterina
Poggesi
drammaturgia
originale
Martino
Ferro
cura
del
suono
Saverio
Damiani
produzione
Assessorato
Politiche
Giovanili
Comune
di
Firenze
Emergenze
Creative
in
collaborazione
con
Arci
Firenze
e
Novaradio
Città
Futura
durata
60’
Forever
è
una
creazione
teatrale
che
privilegia
la
fruizione
acustica
e
invita
all’esercizio
dell’ascolto
e
dell’immaginario.
Nel
deserto
immaginifico
di
un’ipotetica
fine
del
mondo,
due
performer
tracciano
–
attraverso
i
corpi,
le
voci
e
le
strumentazioni
–
la
partitura
sonora
di
un
radiodramma
inedito,
fruibile
sia
dal
pubblico
in
sala
sia
in
diretta
radio
da
chi
vorrà
ascoltarlo
altrove.
È
un
rituale
contemporaneo
che
esclude
la
supremazia
dell’immagine
e
si
manifesta
nel
generarsi
del
suono
e
nella
pratica
intima
di
accoglierlo.
Fosca
è
una
rete
in
continua
definizione
che
mira
a
creare
spazi
di
indagine
e
riflessione
nella
cultura
contemporanea
attraverso
creazioni
nell’ambito
delle
arti
performative
e
visive.
Non
una
formazione
di
persone,
piuttosto
un
insieme
di
collaborazioni
e
vissuti,
in
continua
mutazione
fra
soggetti,
linguaggi,
territori
e
ambiti
disciplinari.
Uno
spazio
mentale
che
trova
la
sua
manifestazione
in
azioni
concrete
nella
ricerca
artistica,
occupandosi
trasversalmente
di
cultura,
educazione,
socialità,
scienze
umane.
Martino
Ferro
è
nato
nel
1974
a
Firenze
ma
vive
a
Milano.
Come
sceneggiatore
e
autore
ha
lavorato
per
il
cinema,
il
teatro,
la
radio
e
la
televisione.
Il
primo
che
sorride
è
il
suo
primo
romanzo,
e
ha
vinto
il
Premio
Calvino
2005
per
opere
inedite
di
narrativa.
Nel
2010
ha
pubblicato
per
Einaudi
La
ventunesima
donna.
giovedì
7
luglio,
ore
18
‐
Castello
Pasquini,
Tensostruttura
2
Babilonia
Teatri
Baby
don’t
cry
progetto
di
Babilonia
Teatri
testo
e
regia
Valeria
Raimondi
ed
Enrico
Castellani
con
Marco
Olivieri
e
Francesco
Speri
produzione
Teatro
delle
Briciole
‐
Solares
Fondazione
delle
Arti
a
partire
da
7
anni
/
durata
50’
Nel
2010
il
Teatro
delle
Briciole
ha
inaugurato
un
cantiere
produttivo
dal
titolo
Nuovi
sguardi
per
un
pubblico
giovane.
Convinto
dell’importanza
di
un
confronto
con
esperienze
teatrali
differenti
rispetto
al
cosiddetto
teatro‐ragazzi,
il
Teatro
delle
Briciole
affida
a
giovani
gruppi
della
ricerca
italiana
il
compito
di
creare
uno
spettacolo
per
bambini.
Baby
don’t
cry
è
il
primo
spettacolo
di
questo
progetto.
“Cosa
succede
quando
piangi?”.
Partendo
da
questa
domanda
rivolta
agli
alunni
delle
scuole
di
Parma
Babilonia
Teatri
ha
composto
un
ritratto
non
convenzionale
dei
sogni
e
dei
dolori
dell’infanzia
di
oggi.
Babilonia
Teatri
è
le
persone
che
ci
lavorano.
Da
sempre
Enrico
Castellani,
Valeria
Raimondi,
Ilaria
Dalle
Donne
e
Luca
Scotton.
Vincenzo
Todesco,
prezioso
collaboratore
artistico,
occhio
esterno
e
stimolo
di
riflessione
intellettuale.
La
compagnia
vince
l’undicesima
edizione
del
Premio
Scenario
con
made
in
italy
nel
2007.
Pornobboy
e
Pop
Star
debuttano
nel
2009.
Premio
Speciale
Ubu
2009
come
capofila
di
una
nuova
generazione.
Nel
2010
made
in
italy
vince
la
prima
edizione
del
Premio
Vertigine.
giovedì
7
luglio,
ore
19
‐
Castello
Pasquini,
Tensostruttura
1
AttoDue
Fabula
Alcesti
di
e
con
Simona
Arrighi,
Alessandra
Bedino,
Sandra
Garuglieri
drammaturgia
originale
a
partire
da
Euripide,
Rainer
Maria
Rilke,
Marguerite
Yourcenar
collaborazione
al
progetto
Silvano
Panichi,
Laura
Simi,
Alessandro
Rabatti,
Ilaria
Cristini
luci
Marco
Falai
/
costumi
Antonio
Musa
/
ricerca
musicale
Serena
Belloni
Filippi
produzione
AttoDue
(Laboratorio
Nove,
CiT),
Associazione
Teatro
Buti
in
collaborazione
con
Teatro
Comunale
Pietro
Aretino
di
Arezzo,
Compagnia
Silenda
di
Caen,
Francia
con
il
contributo
di
MIBAC,
Regione
Toscana,
SestoIdee,
Comune
di
Buti,
Provincia
di
Pisa
durata
65’
Tre
attrici,
attratte
dalla
tragedia
di
Alcesti,
si
scoprono
incapaci
di
rappresentarla.
Tre
donne
si
specchiano
nel
mito
e
non
vi
si
riconoscono
più.
Le
varianti
del
mito
moltiplicano
le
interpretazioni
possibili
e
la
vita
stessa
sembra
impedire
di
aderirvi
fino
in
fondo.
È
la
nostra
condizione
di
sottoproletari
dello
spirito
inchiodati
a
un
eterno
presente
che
impedisce
uno
sguardo
verso
l'eternità
e
la
resurrezione.
Eppure
la
potenza
del
mito
rimane
intatta,
proprio
perché
getta
sul
nostro
presente
la
consapevolezza
di
un
vuoto,
di
una
mancanza,
di
un'ombra.
Nuova
formazione
di
artisti/operatori
che
ingloba
le
esperienze
del
Laboratorio
Nove
di
Firenze
e
del
Centro
Iniziative
Teatrali
di
Campi
Bisenzio,
AttoDue
si
presenta
come
entità
multipla
dove
i
progetti
innescano
relazioni
autoriali
ogni
volta
differenziate.
Non
ci
sono
formati
o
formule
da
confermare,
o
strategie
pronte
al
consumo,
ma
la
ricerca
di
una
sfaccettatura
sensibile
dell’arte
del
palcoscenico
e
della
tematica
performativa.
giovedì
7
luglio,
ore
21
‐
Rosignano
Solvay,
Teatro
Solvay
Rai
Radio3
Il
Dottor
Djembè
via
dal
solito
tam
tam
con
Stefano
Bollani,
David
Riondino
e
Mirko
Guerrini
ospiti
Barbara
Casini,
Stefano
Tamborrino
a
cura
di
Monica
Nonno
autori
Fosco
d'Amelio
e
Rosaria
Parretti
regia
Riccardo
Basile
in
redazione
Monica
Manetti
trasmesso
in
diretta
su
Rai
Radio3
Il
varietà
radiofonico
Il
Dottor
Djembè
–
condotto
da
Stefano
Bollani
e
David
Riondino
con
la
puntuale
verifica
notarile
del
sassofonista
Mirko
Guerrini
–
esce
dallo
storico
Studio
C
della
Rai
di
Firenze
e
approda
al
Festival
Inequilibrio
per
una
puntata
speciale
dal
vivo
trasmessa
in
diretta
su
Radio3.
È
l’occasione
per
scoprire
ospiti
a
sorpresa,
o
magari
scorrere
una
surreale
hit
parade
in
cui
ci
si
può
imbattere
in
un
Ray
Charles
coinvolto
suo
malgrado
in
un
raro
progetto
di
incontro
tra
il
blues
e
il
caffè
della
Peppina
oppure
in
versioni
dei
più
grandi
successi
anglosassoni
di
musica
leggera
tradotti
in
toscano
da
Duccio
Vernacoli,
senza
dimenticare
l’angolo
ottuso
del
radiodramma,
in
cui
vengono
messi
in
scena
i
grandi
classici
della
letteratura
e
del
cinema
in
versione
radiofonica.
Recentemente
un
giornalista
ha
chiesto
al
Dottor
Djembè:
“Non
è
stancante
fare
un
programma
di
successo?”.
Il
Dottor
Djembè
si
è
alzato,
si
è
avvicinato
alla
finestra,
ha
fissato
un
punto
lontano
nell’orizzonte,
fuori
dalla
capanna
di
Bora
Bora.
È
rimasto
in
un
rigoroso
silenzio
per
venti
minuti
e
trentatré
secondi.
Poi
per
altri
cinquantadue
minuti
e
tredici
secondi,
poi
per
due
ore,
sedici
minuti
e
venti
secondi.
È
ancora
lì,
a
fissare
l’orizzonte.
Il
giornalista
l’ha
preso
per
un
“sì”.
venerdì
8
luglio
>
domenica
10
luglio,
ore
17
>
19
‐
Pineta
Marradi,
Prato
del
Cardellino
Fosca
Muddy
Moody
Fight
Piuma
performance
pubblica
di
lotta
mascherata
nel
fango
ideazione
Ivabradina
e
Nancy
Kaczmarek
a
partire
da
6
anni
Muddy
Moody
Fight
Piuma
invita
i
bambini
a
far
proprio
un
luogo
che
comunemente
appartiene
al
linguaggio
televisivo
per
reinterpretarlo
in
forma
creativa
e
ludica.
La
violenza
della
lotta
libera
–
grazie
alla
complicità
materica
dell’argilla
–
diventa
gioco
e
danza,
in
cui
i
bambini
costruiscono,
attraverso
il
travestimento,
un
supereroe
nato
dal
proprio
immaginario.
È
un
rituale
grottesco,
quasi
pacchiano,
dove
il
competere
e
lo
spettacolare
tentano
di
riappropriarsi
della
loro
antica
dimensione
comunitaria
e
partecipativa,
dell’immaginario
e
del
mito.
Fosca
è
una
rete
in
continua
definizione
che
mira
a
creare
spazi
di
indagine
e
riflessione
nella
cultura
contemporanea
attraverso
creazioni
nell’ambito
delle
arti
performative
e
visive.
Non
una
formazione
di
persone,
piuttosto
un
insieme
di
collaborazioni
e
vissuti,
in
continua
mutazione
fra
soggetti,
linguaggi,
territori
e
ambiti
disciplinari.
Uno
spazio
mentale
che
trova
la
sua
manifestazione
in
azioni
concrete
nella
ricerca
artistica,
occupandosi
trasversalmente
di
cultura,
educazione,
socialità,
scienze
umane.
giovedì
7
luglio
>
domenica
10
luglio
‐
Castello
Pasquini,
Tensostruttura
2
gruppo
nanou
Motel
[Faccende
Personali]
di
Marco
Valerio
Amico,
Rhuena
Bracci
con
Marco
Valerio
Amico,
Rhuena
Bracci,
Marco
Maretti
suono
Roberto
Rettura
light
design
Fabio
Sajiz
scene
Antonio
Rinaldi,
Giovanni
Marocco
cura
e
organizzazione
Elisa
Paluan
concept
feat.
Robert
Rebotti
{jacklamotta}
foto
Laura
Arlotti
giovedì
7
luglio,
ore
22,
Prima
Stanza,
durata
30’
prodotta
da
nanou
ass.
cult
e
Fondo
Fare
Anticorpi
venerdì
8
luglio,
ore
20,
Seconda
Stanza,
durata
40’
prodotta
da
nanou
ass.
cult.
e
Fondazione
Pontedera
Teatro
coprodotta
da
ZTL‐Pro,
in
collaborazione
con
Palladium
Università
Roma
Tre‐Romauropa
sabato
9
luglio,
ore
23,
Anticamera,
durata
40’
prodotta
da
nanou
ass.
cult,
coprodotta
da
Armunia,
Schloss
Bröllin
prima
nazionale
domenica
10
luglio,
ore
20,
Trilogia
completa,
durata
140’
Realizzato
con
il
sostegno
di
Centrale
Fies,
L'Arboreto
–
Teatro
Dimora
di
Mondaino,
Ravenna
Teatro,
Regione
Emilia‐Romagna
‐
Assessorato
alla
Cultura,
Comune
di
Ravenna
‐
Assessorato
alla
Cultura,
Teatro
Fondamenta
Nuove,
Associazione
Cantieri,
Città
di
Ebla
La
Trilogia
di
Motel
è
sostenuta
da
Fondazione
Pontedera
Teatro
e
Fondazione
Fabbrica
Europa
Il
progetto
Motel
è
una
trilogia
composta
di
tre
stanze.
Motel
è
un’unità
di
tempo,
un
luogo
familiare,
disabitato;
è
la
stanza
dei
segreti,
degli
amanti,
delle
puttane,
il
rifugio
degli
assassini,
la
sosta
dei
viaggiatori.
La
drammaturgia,
scandita
in
episodi,
è
l’interazione
di
un
ristretto
numero
di
personaggi
immersi
in
un
ambiente
familiare
e
sostanzialmente
ordinario,
in
cui
elementi
straordinari
spostano
l’andamento
quotidiano
dell’azione.
Motel
può
solo
offrire
residui
narrativi
per
riappropriarsi
del
“Racconto”
come
maceria
di
un
accaduto.
Il
“Racconto”
è
sempre
“fuori
dalla
finestra”.
Il
dramma
non
è
presente
in
scena.
gruppo
nanou
nasce
a
Ravenna
nel
2004
come
spazio
di
confronto
e
valorizzazione
delle
competenze,
degli
interessi
di
indagine
e
delle
attività
di
un
gruppo
di
artisti:
Marco
Valerio
Amico,
Rhuena
Bracci
e
Roberto
Rettura.
Il
gruppo
affronta,
attraverso
la
condivisione
delle
proprie
peculiarità,
una
pratica
di
lavoro
basata
sulla
“relazione
scenica”
dei
linguaggi,
facendo
riferimento
al
montaggio
cinematografico
come
pratica
di
sintesi
per
una
miscellanea
di
strumenti
usati
al
di
fuori
da
gerarchie.
venerdì
8
luglio
>
domenica
10
luglio,
ore
18
‐
Castello
Pasquini,
Parco
2
Ca’
luogo
d’arte
Incontri
con
animali
straordinari
testo
Marina
Allegri
regia
Maurizio
Bercini
con
Francesca
Grisenti,
Sara
Zanella,
Alberto
Branca,
Dario
Eduardo
de
Falco
e
con
Zeno
Bercini,
Matteo
Colla,
Davide
Pinetti
scene
Maurizio
Bercini
e
Donatello
Galloni,
dipinte
da
Patrizio
Dall’Argine
e
Ilaria
Commisso
musiche
a
cura
di
Paolo
Codognola
a
partire
da
4
anni
durata
50’
venerdì
8
luglio,
Incontri
con
animali
straordinari:
la
gallina
sabato
9
luglio,
Incontri
con
animali
straordinari:
il
maiale
domenica
10
luglio,
Incontri
con
animali
straordinari:
il
vitello
Tre
storie
d'amore,
raccontate
in
uno
spazio
circolare
a
forma
di
arena.
Il
pubblico,
seduto
su
una
gradinata
di
legno
sotto
un
tendone
a
strisce,
assiste
a
uno
scontro‐confronto
d'amore:
amore
paterno,
amore
fraterno,
amore
impossibile.
Testimoni
impassibili
tre
animali:
la
gallina,
il
maiale,
il
vitello.
Abbiamo
scelto
di
raccontare
queste
storie
sotto
lo
sguardo
curioso
e
lontano
degli
animali
da
cortile,
consci
che
la
natura
continua
comunque
il
suo
cammino.
E
se
vista
con
occhi
diversi
può
aiutarci
a
continuare
il
nostro.
Nonostante
tutto.
Ca’
luogo
d’arte
nasce
nel
2002
e
riunisce
un
gruppo
di
registi,
scenografi,
drammaturghi,
attori
e
musicisti.
Il
direttore
artistico
e
socio
fondatore
è
Maurizio
Bercini,
regista
e
scenografo,
uno
dei
fondatori
del
Teatro
delle
Briciole
di
Parma,
che
con
questa
compagnia
porta
avanti
la
sua
ricerca
di
teatro
popolare
inteso
come
teatro
per
tutti,
affinando,
come
scenografo,
uno
stile
arcaico
e
di
recupero
di
oggetti
e
atmosfere
della
civiltà
contadina.
venerdì
8
luglio,
ore
18
e
22
‐
Negozio
Serendipity,
via
Fucini
1
sabato
9
luglio,
ore
18
e
22
‐
Negozio
Azul,
via
Biagi
3
Collettivo
Cinetico
|
x
|
No,
non
distruggeremo
il
negozio…
concept
e
regia
Francesca
Pennini
azione
e
creazione
Andrea
Amaducci,
Nicola
Galli,
Angelo
Pedroni
supporto
tecnico
Mattia
Zamagni
durata
30’
|
x
|
è
una
performance
interattiva.
Tre
performer
in
biancheria
intima,
con
gli
occhi
coperti
e
provvisti
di
mazza
da
baseball
vengono
guidati
alla
mappatura
dello
spazio.
La
loro
presenza
vede
convivere
la
minaccia
dell’arma
in
potenza
e
la
vulnerabilità
dell’esposizione
dei
corpi.
I
comandi
possono
essere
gestiti
direttamente
dal
pubblico
attraverso
un
software.
Le
informazioni
sono
criptate
in
modo
che
le
indicazioni
siano
eseguibili
dai
performer
ma
senza
la
possibilità
di
prevederne
il
risultato.
L’unico
modo
per
comprendere
il
codice
di
istruzioni
è
procedere
per
tentativi
sul
filo
di
una
possibile
imminente
distruzione.
Francesca
Pennini,
nata
a
Ferrara
nel
1984,
esordisce
come
ginnasta
e
si
forma
come
danzatrice
in
un
percorso
eterogeneo.
Lavora
come
freelance
nelle
produzioni
di
Sasha
Waltz.
Nel
2007
fonda
Collettivo
Cinetico,
una
rete
attraversabile
di
artisti
multidisciplinari.
La
ricerca
si
snoda
negli
interstizi
tra
teatro
e
arte
visiva,
discutendo
e
riformattando
i
meccanismi
dell’evento
performativo.
venerdì
8
luglio,
ore
21
/
sabato
9
luglio,
ore
20
‐
Castello
Pasquini,
Tensostruttura
1
MK
Quattro
danze
coloniali
viste
da
vicino
coreografia
Michele
Di
Stefano
con
Philippe
Barbut,
Biagio
Caravano
e
Laura
Scarpini
+
guests
musica
Lorenzo
Bianchi
organizzazione
e
distribuzione:
Anna
Damiani,
Carlotta
Garlanda/PAV
in
coproduzione
con
Armunia
prima
nazionale
/
durata
30’
“Poi
si
fece
portare
la
colazione
in
cabina.
Quanto
a
visitare
la
città
non
ci
pensò
neppure,
essendo
di
quella
specie
di
Inglesi
che
fanno
visitare
dai
loro
domestici
i
paesi
che
attraversano.”
Jules
Verne
Fuori
dal
tragitto
esotico
che
le
contiene
(lo
spettacolo
Il
giro
del
mondo
in
80
giorni),
queste
danze
possono
installarsi
precariamente
nell'Ovunque,
perché
il
loro
oggetto
è
la
negoziazione,
l'evoluzione
precaria
di
una
condizione
locale
verso
territori
non
ancora
assegnati;
l'emergere
della
realtà
del
movimento
come
lavorio
costante
di
traduzione
di
sé
nel
circostante.
Così
si
decide
di
danzare
per
valutare
ogni
anfratto.
MK
è
una
formazione
indipendente
che
si
occupa
di
performance,
coreografia
e
ricerca
sonora.
Il
progetto
del
gruppo
attraversa
i
più
importanti
festival
della
nuova
scena
con
un
lavoro
di
indagine
corporea
autodidatta
proiettato
in
ambito
internazionale.
Tra
le
produzioni
più
recenti:
Comfort,
speak
spanish
e
i
due
spettacoli
per
il
Nuovo
Teatro
Nuovo
di
Napoli,
Kamikaze
e
Giuda.
Oltre
a
Quattro
danze
coloniali
viste
da
vicino,
nel
2011
debuttano
Il
giro
del
mondo
in
80
giorni
(prod.
ZTLpro
e
Torinodanza),
Park
e
la
serie
Grand
Tour.
venerdì
8
luglio
e
sabato
9
luglio,
ore
22
‐
Castello
Pasquini,
Anfiteatro
Disorienta
Strata.2
concezione,
coreografia
e
interpretazione
Maria
Donata
D’Urso
concezione
dispositivo
Giuseppe
Frigeni,
Wolf
Ka,
Maria
Donata
D’Urso
creazione
luci
Giuseppe
Frigeni
/
progetto
e
costruzione
Jérôme
Dupraz,
Maryline
Gillois
creazione
video
generativo
Wolf
Ka
/
creazione
tessuto
morfogenetico
Veronika
Gross
direzione
tecnica
scena
e
luci
Fabrice
Ollivier
/
direzione
tecnica
suono
Gautier
Robert
in
coproduzione
con
La
Biennale
de
la
Danse
de
Lyon,
L’Echangeur
–
Fère
en
Tardenois,
CCN
du
Havre
con
il
sostegno
di
DRAC
Ile‐de‐France
Ministère
de
la
culture
et
de
la
communication,
Ménagerie
de
Verre
dans
le
cadre
de
Studiolab,
Centre
national
d’Angers,
Piattaforma
danza
di
Torino
e
con
il
sostegno
dell’Istituto
Francese
prima
nazionale
/
durata
50’
Un
ambiente
instabile,
un
tessuto
che
mantiene
le
forme
prodotte
dai
movimenti,
algoritmi
che
generano
una
luce
liquida,
suoni
provocati
dall'elasticità
dell'installazione,
il
corpo
che
gioca
con
la
sua
forza
di
gravità...
tutti
strati
di
un
percorso
che
interroga
l'instabilità
e
la
fragilità
mescolando
le
percezioni
interne
alle
impressioni
del
mondo
esterno.
Maria
Donata
D’Urso
vive
e
lavora
a
Parigi.
Studia
architettura,
danza
classica
e
contemporanea.
Nel
2004
fonda
la
compagnia
Disorienta
per
sviluppare
i
propri
progetti
di
ricerca,
percorsi
che
sondano
e
reinventano
gli
spazi
della
rappresentazione
del
corpo.
Tra
i
suoi
lavori
il
Trittico
della
pelle
formato
da
Pezzo
0
(due)
(2002),
Collection
particulière
(Prix
du
Syndicat
Professionnel
de
la
Critique
2005)
e
Lapsus
(2007).
sabato
9
luglio,
ore
19
/
domenica
10
luglio,
ore
17
‐
Castello
Pasquini,
Sala
3
Simone
Faloppa
Fantastico
italiano
lezione‐spettacolo
sul
racconto
fantastico
italiano
a
cura
di
Simone
Faloppa
ambientazione
e
audio
Circolo
Alekseev
/
disegno
luci
Marco
Fumarola
elaborazione
plastica
Katia
Titolo
/
grafica
Daniela
Lotti
produzione
Centro
Artistico
Il
Grattacielo,
in
collaborazione
con
Armunia
Festival
Inequilibrio
2011
vincitore
Premio
Nino
De
Reliquis
per
il
teatro,
la
danza
e
le
arti
performative
2011
durata
55’
Perchè
non
dovrebbero
esistere
i
fantasmi
per
coloro
che
riescono
a
vederli?
Vernon
Lee
Trattasi
di
conferenza,
o
lettura‐spettacolo
ricavata
dal
buio
(ma
al
riparo
dall'insidia
del
fine
dicitore
al
leggìo),
dove
avremo
modo
di
perseguire
con
tenace
ostinazione
iper‐amplificata
le
ragioni
di
un
fallimento
letterario.
Perché
in
Italia
il
racconto
fantastico
ha
fallito?
Snobbato
dalle
antologie,
strapazzato
da
certa
intransigenza
critica,
fuori
catalogo.
Perché
la
cosiddetta
"fantasia"
non
sta
bene?
O
meglio,
c'è
qualcosa
che
dobbiamo
leggere
e
qualcosa
che
non
dobbiamo
sapere?
Di
tutto
questo
discorreremo
a
braccetto,
scremando
pagine
minori
d’Ottocento
italiano
e
divagando.
Pericolosamente,
fino
al
limite.
Simone
Faloppa
frequenta
l'Ecole
Jacques
Lecoq.
Si
diploma
allievo‐attore
presso
il
Centro
Internazionale
La
Cometa.
Partecipa
al
progetto
School
After
Theatre
condotto
da
Jurij
Alschitz.
Ha
lavorato
per
Pier
Paolo
Sepe,
Giuseppe
Marini,
Teatro
delle
Apparizioni,
Gramigna
ct,
Capotrave,
Lisa
Ferlazzo
Natoli,
Marco
Baliani.
Per
Circolo
Alekseev
è
autore
di
Non
lasciarmi
solo
in
questo
mondo
di
belve
(2006),
Li
Corpi
Scuri
(2007),
Moods
(2009,
premio
giuria
Giovani
realtà
nel
teatro,
Nico
Pepe,
Udine).
sabato
9
luglio,
ore
22
/
domenica
10
luglio,
ore
20
‐
Guardistallo,
Teatro
Marchionneschi
Michele
Bandini
Concerto
in
Se
minore
di
e
con
Michele
Bandini
progetto
sonoro
Giampiero
Stramaccia
/
struttura
in
legno
Mael
Veisse
diretto
da
Michele
Bandini
prima
nazionale
/
durata
50’
Concerto
in
Se
minore
muove
da
una
solitudine,
da
un’assenza.
È
un
lavoro
acustico,
sonoro
e
vocale,
che
gioca
con
apparizioni
e
sparizioni,
ombre
e
luce,
frastuono
e
silenzio.
Nasce
da
una
suggestione
legata
all’universo
letterario
di
Samuel
Beckett.
Si
pone
l’obiettivo
di
sondare
il
potere
evocativo
della
parola
tecnologica,
amplificando
lo
spazio
teatrale
fino
a
renderlo
luogo
di
risonanza.
Un
attore,
un
musicista,
cinque
microfoni
e
due
lampadine.
Il
risultato
è
un
radiodramma
dal
vivo,
un
monologo
visivo
e
acustico.
Nato
a
Foligno,
Michele
Bandini
ha
lavorato
come
attore
diretto
da
Marco
Martinelli,
Maurizio
Lupinelli,
Gigi
dall’Aglio,
Butch
Morris.
È
guida
della
Non‐Scuola
ravennate
dal
2004,
anno
in
cui
ha
fondato
con
Emiliano
Pergolari
la
compagnia
ZoeTeatro,
con
la
quale
ha
realizzato
spettacoli
prodotti
dal
Teatro
Stabile
dell’Umbria.
Ha
diretto
la
prima
messinscena
italiana
del
testo
The
Infant
di
Oliver
Lansley.
Ha
partecipato
a
radiodrammi
per
Radio2
e
per
RTSI
(Radiotelevisione
svizzera
di
lingua
italiana).
domenica
10
luglio,
ore
19
‐
Castello
Pasquini,
Tensostruttura
1
David
Batignani
Assolutamente
solo
(uno
spettacolo
di
trasformismo)
di
e
con
David
e
Mario
Batignani
/
collaborazione
artistica
Véronique
Nah,
Alessandro
Libertini
costumi
Talita
Carmignani,
Camilla
Garofano
/
produzione
David
e
Mario
Batignani
coproduzione
Kilowatt
Festival,
Festival
Visioni,
Teatro
Comunale
di
Castiglion
Fiorentino
con
il
sostegno
della
Compagnia
Piccoli
Principi
/
durata
60’
Un
padre
e
suo
figlio
si
incontrano
per
creare
uno
spettacolo,
per
scoprire
ciò
che
può
nascere
dalla
loro
relazione.
Uno
spettacolo
che
pone
a
confronto
le
loro
identità,
simili
dal
punto
di
vista
dei
tratti
fisici
e
per
alcune
abitudini
di
portamento,
ma
distinte
per
età,
esperienze
e
passioni.
Un
padre
e
suo
figlio,
insieme,
costruiscono
un
“luogo
d’incontro”
dentro
un
unico
corpo
comune,
fittizio
come
lo
sono
i
personaggi
nei
quali
si
moltiplicano
i
trasformisti
nelle
loro
esibizioni,
ma
reale
come
i
segni
che
marcano
i
loro
volti.
Un
“luogo
d’incontro”
profondamente
intimo
e
al
tempo
stesso
esterno
a
ognuno
dei
due.
David
Batignani
è
l’autore,
insieme
a
Natascia
Curci,
di
Caravankermesse,
spettacolo
per
dieci
spettatori
realizzato
all’interno
di
un
caravan,
presentato
in
numerosi
festival
nazionali,
finalista
nel
2010
alla
prima
edizione
del
Festival
Vertigine
di
Roma.
Dal
2004
collabora
con
la
compagnia
Piccoli
Principi.
Per
il
padre,
Mario
Batignani,
si
tratta
della
prima
esperienza
teatrale.
venerdì
1
luglio
>
domenica
10
luglio,
ore
18,
21
e
23
‐
Castello
Pasquini,
Cappella
Video
Dance
–
Moving
Virtual
Bodies
Daydreams
and
Nightmares,
un
progetto
AnticorpiXL
a
cura
di
Gitta
Wigro,
durata
60’
Derriere
Elle
regia
Ishrann
Sigidijan,
Natalia
Sardi,
Laida
Aldaz
/
coreografia
Natalia
Sardi,
Laida
Aldaz
/
musica
Thomas
Turine
/
Belgio,
2009,
12’41”
Synchronisation
regia
Rimas
Sakalauskas
/
Lituania,
2009,
8’
Boy
regia
Peter
Anderson
/
coreografia
Rosemary
Lee
/
Regno
Unito,
1995,
4’30”
Shake
off
regia
Hans
Beenhakker
/
Paesi
Bassi,
2007,
9’
Marisa
regia
Nacho
Vigalondo
/
Spagna,
2009,
3’
Aston
Gorilla
regia
Thomas
Browne
/
coreografia
Hofesh
Schechter
/
Regno
Unito,
2009,
5’59”
Motion
Control
regia
e
coreografia
Liz
Aggiss,
Billy
Cowie
e
David
Anderson
/
Regno
Unito,
2001,
8’30”
Danse
Macabre
regia
Pedro
Pires
/
coreografia
Annebruce
Falconer
/
concept
Robert
Lepage
/
Canada,
2008,
8’30”
Artisti
provenienti
da
diverse
parti
del
mondo
esplorano
la
straordinaria
combinazione
tra
movimento
e
immagine
in
creazioni
originali.
Video
Dance
Moving
Virtual
Bodies
presenta
una
selezione
di
film,
molti
dei
quali
vincitori
di
premi
internazionali,
che
giocano
con
la
sospensione
del
reale
che
sempre
accompagna
i
sogni,
da
quelli
a
occhi
aperti
fino
agli
incubi.
Viaggi
fantastici
in
cui
le
leggi
che
tutti
conosciamo
si
dissolvono
in
imprevedibili
concatenazioni
oniriche.