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Il 2016 di FTS onlus
in 6 spettacoli
Si chiude un 2016 per Fondazione Toscana
Spettacolo onlus costellato di eventi e
appuntamenti che hanno spaziato dalla prosa alla
danza alla musica, con al centro un teatro capace
d’essere allo stesso tempo ‘classico’ e veicolo
d’importanti elementi di contemporaneità.
Un anno che riassumiamo con questi 6 titoli:
Human di e con Marco Baliani e Lella Costa
Uno spettacolo che va oltre il con�ine del
canonico teatro civile, interrogandoci con forza
sul tema dell’emigrazione, sui migranti di ieri e
di oggi, di chi lascia la propria terra natia e di chi
approda su una spiaggia sconosciuta che profuma
di salvezza.
Il padre di Florian Zeller, regia di Piero
Maccarinelli, con Alessandro Haber e Lucrezia
Lante della Rovere
Una pièce pungente che con leggerezza mai
super�iciale affronta il delicato tema della
malattia, confermando ancora una volta come
l’ironia, a teatro e non solo, sia spesso l’unica
chiave di lettura possibile per elaborare e
superare il dolore della vita.
I �iati all’Opera con il Quintetto dei �iati dell’ORT
e l’attore Alessandro Riccio
Il teatro d’Opera è da sempre uno dei biglietti
da visita dell’Italia nel mondo. Una cavalcata
musicale attraverso alcune delle più belle
musiche composte da Mozart, Puccini, Rossini e
Bizet, trascritte per quintetto a �iato e raccontate
in modo fresco e moderno da uno dei più
istrionici talenti del teatro toscano.
The Pride di Alexi Kaye Campbell, diretto e
interpretato da Luca Zingaretti
In bilico tra la �ine degli anni Cinquanta e i giorni
nostri, una pièce che esplora in profondità
l’eterogeneità di grandi temi come il destino,
l’amore omo ed eterosessuale, la fedeltà, il
perdono, ponendo allo spettatore interrogativi
sull’identità e le scelte che ogni giorno
determinano chi siamo.
Cantico dei cantici, coreogra�ia di Virgilio Sieni
L’ennesima perla di uno dei più affermati
e apprezzati coreogra�i italiani nel mondo.
Traendo origine dal libro conosciuto come
Cantico di Salomone, Virgilio Sieni elabora un
nuovo splendido quadro di gesti e movimenti,
perfettamente de�inito in scena da un ‘coro’ di
giovanissimi danzatori.
Calendar Girls di Tim Firth, regia di Cristina
Pezzoli, con Angela Finocchiaro
Un’acuta rielaborazione del British humor per
una delle commedie più applaudite degli ultimi
anni. Delicato ed esilarante allo stesso tempo, uno
spettacolo che morde la lacrima e la trasforma in
sorriso in nome della solidarietà e dell’amicizia.
Un inno alla femminilità e all’emancipata
creatività del ‘gentil sesso’.
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