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Associazione
Amici del Teatro di Locarno
Via della Pace 5, 6600 Locarno
Tel. 091 756 10 93
[email protected]
www.teatrodilocarno.ch
n. 4 novembre 2015
Il cartelllone della stagione teatrale é visitabile sul sito www.teatrodilocarno.ch
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Si avvicina il Natale e, quando si pensa
alla festa più sentita dell’anno, inevitabilmente la mente corre ai doni da regalare
a chi ci sta a cuore. Non sono molti i
giorni a disposizione e sembra difficile
trovare qualche cosa di adatto per ognuno. Del resto, viviamo in un mondo dove
sembra che tutti abbiamo tutto e, se manca qualcosa, di certo non lo si dà a vedere. Per fare bella figura e comunicare
il nostro affetto attraverso un dono si può
pensare a una cosa originale, semplice
e che racchiuda un’emozione. Alcune
emozioni hanno un loro ambiente un po’
magico e suggestivo: il teatro. Senza dimenticare che regalare uno o più spettacoli offre molti vantaggi: è, infatti, possibile scegliere fra diverse opportunità.
Sono così diverse le proposte in cartellone al Teatro di Locarno che sicuramente
troveremo quella giusta per chiunque.
L’Associazione “Amici del Teatro di Locarno” dispone di buoni che offrono la
possibilità di scegliere lo spettacolo. In
questo modo non correremo il rischio di
regalare un testo o l’autore non gradito.
Sarà chi riceve il dono a decidere a
quale rappresentazione assistere in base
ai suoi interessi. Donare un biglietto per il
teatro è sempre qualcosa di particolare
perché richiede un minimo di attenzione.
I gusti si sa sono sempre un po’ personali,
per questo per scegliere uno spettacolo
da regalare occorre la giusta accuratezza. Se poi i biglietti saranno due, possono essere un regalo anche a noi stessi.
Perché potremo accompagnare il destinatario e condividere con lui l’emozione
di una serata speciale.
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Natale
regala
un biglietto
per
gli spettacoli
del
Teatro
di Locarno
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Mercoledì 2, giovedì 3 dicembre 2015, ore 20.30
Roberto Valerio e Valentina Sperlì in
Un marito ideale
di Oscar Wilde
e con Pietro Bontempo, Alarico Salaroli,
Chiara Degani, Luca Damiani
regia Roberto Valerio
produzione Compagnia Umberto Orsini
Durata: 1h 40 min. atto unico
Mercoledì 2 e giovedì 3 dicembre il
palcoscenico del Teatro di Locarno si riveste della carta da parati dei ricercati
salotti inglesi – col loro veleno, il chiacchiericcio, il vino che oscilla nella calma
dei bicchieri, quell’atmosfera British
tanto inconfondibile quanto le persone
che allora l’animavano. Un marito ideale, quindi, il cui tema di fondo è ben
noto: la corruzione politica.
Può un uomo moralmente inattaccabile
commettere un atto ignobile una sola
volta? Può convivere con il proprio rimorso e mantenerlo inconfessato? Ma
soprattutto: può farlo la donna che lo
ama Nel 1895 Oscar Wilde diede la
propria risposta. E a Locarno, il regista
Roberto Valerio la ripropone portandola
in scena.
L’incipit è originale. La storia è vissuta a
ritroso, in uno spiritoso rewind. Il regista
non ci propone personaggi, bensì una
gamma di burattini. Inermi, segnati, pronti a riscrivere ancora una volta la stessa
vicenda. I tormenti del passato non si riscattano.
Anche sul piano interpretativo nulla da
eccepire: a partire da Roberto Valerio
(nei panni di Lord Chiltern). Da Valentina Sperlì, che ci regala una Mrs. Cheveley assolutamente irritante e ammirevole; a Chiara Degani, brava nel riprodurre il rigore infantile di Lady Gertrude Chiltern, a Pietro Bontempo – alias
Lord Goring – entrato di prepotenza
nelle preferenze del pubblico per il proprio spensierato dandismo, le eccentricità, le frasi appuntite e irriverenti che
caratterizzano ogni singola opera di
Wilde. Ci vuole talento a mantenere
vivo un personaggio del genere e Bontempo lo possiede.
La rappresentazione ha come risultato
grottesco quello di farci ridere del degrado. Di fronte alla corruzione, alle falsità di facciata della società, a ideali
che crollano e divinità monetarie, il pubblico ride perché tutto ciò che è narrato
Martedì 15, mercoledì 16 dicembre 2015, ore 20.30
Neri Marcorè in
Quello che non ho
liberamente ispirato all’opera
di Pier Paolo Pasolini
canzoni di Fabrizio De André
e con Giua, Pietro Guarracino
e Vieri Sturlini (voci e chitarre)
drammaturgia e regia Giorgio Gallione
produzione Teatro dell’Archivolto
Durata: 1h 30 min. atto unico
Gli ingredienti per una serata emozionante ci sono tutti. C’ è un personaggio
dalle molte sfaccettature (attore, imitatore, conduttore, nonché musicista e
cantante, e molto altro ancora), Neri
Marcorè. C’è la musica di Fabrizio De
André, ci sono i testi di Pasolini. Nel suo
palmares c’è il lungo e felice sodalizio
con Serena Dandini in “Pippo Chennedy Show” e “L’ottavo nano”; ci sono
le sue imitazioni strepitose; programmi
televisivi come “Per un pugno di libri”,
possiede una tale frivolezza, una tale
beata provocazione che non è possibile
astenersi. L’insieme è intrigante, dignitoso nella sua apparente semplicità,
profondo negli istanti di silenzio – come
la realtà. Lo stile di Wilde risuona in
ogni situazione, dalle serie alle grottesche, condito con quella sagacia e quel
disincanto destinati a rivoluzionare interamente il teatro vittoriano. Infine l’abbraccio, la musica, le luci, il lento allontanarsi. Il passato è sepolto, mai più si
vedranno simili scandali.
Giovedì 3 dicembre
alle ore 18.00
presso la Bibilioteca Cantonale
di Palazzo Morettini a Locarno
incontro con gli attori.
Seguirà rinfresco.
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la miniserie “Papa Luciani - Il sorriso di
Dio”, “NeriPoppins” e la fiction “Tutti
pazzi per amore” e film come “Il cuore
altrove” di Pupi Avati, che gli vale una
nomination come “miglior attore” al David di Donatello e “Mi rifaccio vivo” di
Sergio Rubini. Lo scorso anno ha portato in tournée lo spettacolo “Beatles
Submarine”, insieme alla Banda Osiris,
con la regia di Giorgio Gallione. Chiediamo a Neri Marcorè perché questa
volta ha scelto Fabrizio De André. «I
miei musicisti preferiti sono sempre stati
Gaber, De Gregori, Fossati e De André.
Mi piacciono le sue musiche e i suoi
testi, che offrono un punto di vista molto
Giovedì 14, venerdì 15 gennaio 2016, ore 20.30
Peperoni difficili
La verità chiede di essere conosciuta
con Anna della Rosa, Ugo Giacomazzi,
Rosario Lisma, Andrea Narsi
regia Rosario Lisma
produzione Teatro Franco Parenti
Durata: 2h 10 min. atto unico
Lo spettacolo rivelazione della scorsa stagione, oltre un mese di repliche da “tutto
esaurito” al Teatro Franco Parenti di Milano. Rosario Lisma autore, regista e interprete sceglie la strada del realismo e
della commedia umoristica per affrontare
temi profondi come la verità e la fede ambientandoli nel salotto di un giovane
prete di provincia. Una pièce ben scritta
che mescola risate e dramma, dai dialoghi irresistibili e con gli interpreti in stato
di grazia.
In scena calati nelle ombre e nelle luci
della cucina dell’appartamento di un giovane prete nella canonica di una piccola
città di provincia, in un continuo andare
e venire, ci sono: Giovanni, prete pieno
di entusiasmo anche nel sostenere gli
amici e i parrocchiani; un bidello, Filippo, amico d’infanzia del parroco, abbandonato dalla moglie, allenatore di
calcio dei ragazzini della parrocchia;
suo fratello Paolo, bancario, intelligente
e iperattivo, spastico senza apparentemente avere la coscienza di esserlo; la
sorella del prete, Maria, bella ragazza,
arrivata all’improvviso dalla missione in
Africa dove è a lungo vissuta per starsene
un po’ tranquilla a vivere quel ripensamento che sembra avere influito non solo
sulla sua vita ma anche sulla sua vocazione. In questa cucina all’improvviso succede qualcosa che dà fuoco alle polveri:
il ragazzo spastico si innamora della ragazza, ma ne è respinto. Tutti si confrontano, criticando gli uni il comportamento
degli altri, mettendo a nudo grettezze,
idiosincrasie, gelosie, difficoltà. In questa
improvvisata comunità che all’inizio sembra avere i numeri giusti per dare vita a
una forte condivisione degli stessi bisogni
spirituali, cementati da un autentico affetto, tutto sembra andare a gambe all’aria.
particolare. Era un uomo senza pregiudizi, sempre dalla parte dei più deboli
o dei diversi, senza barriere mentali. Per
certi versi ha molti punti in comune con
Gaber, sono due mondi diversi che si
toccano. E poi riesco a cantarli bene
tutti e due, usando la loro stessa tonalità».
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Assemblea generale Associazione Amici del Teatro di Locarno
Si è tenuta a Locarno, presso il Teatro giovedì 8 ottobre l’Assemblea dei Soci
dell’Associazione Amici del Teatro di Locarno; circa 130 di essi sono intervenuti
per l’approvazione del bilancio d’esercizio, la nomina di alcune cariche sociali,
la relazione artistica.
Durante i lavori assembleari il Presidente
Diego Erba ed il Segretario Generale
Athos Mecca si sono alternati nell’esporre quelli che sono stati i numeri dell’esercizio 2014 chiusosi con i dati economici che mostrano le seguenti performances: incremento dell’utile, sviluppo
delle attività parallele alla stagione di
prosa anche in relazione alle celebrazioni per il venticinquesimo anno di attività dell’Associazione, iniziative per gli
spettatori più giovani con promozione di
eventi specifici per le scuole, stabilità del
numero degli abbonati alla stagione teatrale.
I soci hanno accolto positivamente i risultati illustrati ed hanno approvato il Bilancio. L’Assemblea è stata chiamata anche
a nominare i Consiglieri del Comitato, il
cui mandato era giunto al termine ed ha
riconfermato i Consiglieri uscenti: Diego
Erba (Presidente), Athos Mecca (Segretario), Chantal Gianoni, Vittore Nason,
Joe Monaco. È stato inoltre eletto Michele Tognetti che subentra al compianto
Pierfrancesco Bertola per il quale l’assemblea ha tenuto un momento di ricordo e raccoglimento. Il direttore artistico Paolo Crivellaro ha relazionato sulla
stagione teatrale 2015/2016, sulle iniziative ad essa collegate illustrando i ri-
sultati del questionario distribuito a soci e
abbonati a prova del dialogo costante
dell’Associazione con i suoi iscritti.
In serata, seguito da una platea gremita,
è andato in scena con ottimo successo lo
spettacolo “Ecce Homo” interpretato da
Lucilla Giagnoni.
Tante iniziative per le scuole al Teatro di Locarno
L’Associazione Amici del Teatro di Locarno, per il terzo anno consecutivo, promuove una ricca serie d’iniziative per gli
studenti delle scuole del locarnese. Un
concorso di critica teatrale e diversi spettacoli, uno stimolo per aumentare l’interesse verso questo mondo, spesso poco
conosciuto, una sollecitazione a saperne
e a capirne sempre di più, alunni e insegnanti insieme. “Sei uno studente? Scrivi
una critica teatrale” è lo slogan, che
vede protagonisti gli studenti delle scuole
superiori del locarnese nelle vesti di giovani critici. Il premio è rivolto ai ragazzi
che seguono e recensiscono gli spettacoli di prosa della stagione locarnese
2015/2016. Di volta in volta le recensioni saranno pubblicate sul sito del teatro e sull’edizione cartacea del periodico
bimestrale del teatro. In chiusura di stagione le recensioni migliori saranno premiate con una cerimonia al Teatro di
Locarno. Gli autori delle recensioni premiate otterranno un abbonamento arcobaleno della Fart, un ipad Apple, abbonamenti e biglietti per la stagione
2016/2017 del Teatro di Locarno.
Per gli spettatori più giovani, il 9 e 10
novembre al Teatro di Locarno, in orario
scolastico, sono andate in scena tre repliche – per 1500 ragazzi – con gli Eccentrici Dadarò in “Peter Pan, una
storia di pochi centimetri e piume“. A
gennaio è programmato per gli studenti
delle scuole medie “O.Z. Storia di
un’emigrazione“ a cura della Compagnia Eco di Fondo. Lo spettacolo è sostenuto nell’ambito del progetto NEXT/
Teatro
Ufficio:
Via della Pace 5, 6600 Locarno
Tel. 091 756 10 93
Direzione Artistica: Paolo Crivellaro
[email protected]
www.teatrodilocarno.ch
Prevendita biglietti:
- Organizzazione turistica
Lago Maggiore e Valli
Largo Zorzi 1, 6600 Locarno
Tel. 091 759 76 60
- Online: www.teatrodilocarno.ch
laboratorio delle idee 2014 con il patrocinio di Amnesty International e di Every
One Group for the international cooperation on human rights culture.
Amici del Teatro di Locarno
