ARGENTUM FOLIATUM DALL’ARGIRISMO ALLA SPERIMENTAZIONE ARGIRIA (Cantani) • è una colorazione grigia di lavagna o azzurrognola • sulla pelle • sulle labbra • sulle gengive • sul palato • nel cadavere si consta anche nello stomaco e intesJno, aorta, fegato, milza e reni 2 AppunJ da Medline • Hahnemann non aNribuisce una grande importanza all’azione dell’argento sul sistema nervoso centrale • l’uso che si faceva ai suoi tempi, con intenzione decisamente anJ‐epilePca, troverebbe conferma dai daJ oNenuJ in leNeratura • tale conferma sarebbe una buona analogia omeopaJca con l’epilessia 3 Tossicologia ► La tossicologia dell’argento, infaP, è stata ben studiata, sopraNuNo negli ulJmi anni, ► Da quando il metallo puro è stato uJlizzato nella supplementazione colloidale (come integratore alimentare) e nelle cosiddeNe “medicine alternaJve” 4 Un caso ► Molto recentemente, è stato descriNo il caso di un uomo di 65 anni, che presentava, a una visita occasionale della pelle, un alterato colore delle unghie. ► Molto interessante il faNo che questo signore assumesse argento da due anni per la terapia del diabete. ► La sua storia clinica remota includeva diabete di Jpo II e ipertensione 5 Un altro caso ► In un altro caso, più drammaJco per il coinvolgimento diffuso della pelle, d o v u t o a l l ’a s s u n z i o n e d i u n preparato molto simile a quello descriNo, per circa un anno, il paziente manifestava un colorito della pelle ben più alterato 6 Iperpigmentazione ► L’iperpigmentazione da argiria sta diventando un fenomeno abbastanza diffuso, dovuto all’eccessivo liberismo in tema di integrazione alimentare. ► Le lesioni cutanee si presentano come macchie grige, che rassomigliano a nevi blu. ► Quando l’argiria è generalizzata, tali macchie si rinvengono anche nelle ghiandole sebacee, nelle pareJ dei vasi sanguigni e lungo le fibre elasJche, in modo molto simile a quanto si riscontra, istologicamente, nella ocronosi. 7 Tossicologia • in un paziente schizofrenico, l’ingesJone cronica di preparaJ contenenJ il metallo, ad azione anJfumo, sviluppò crisi convulsive, legate alla presenza di alte concentrazioni nel siero • danno coronarico (deposiJ nelle pareJ dei vasi, glomeruli renali e tubuli seminiferi) 8 FarmacocineJca ► L’argento è assorbito aNraverso i polmoni, il traNo gastrointesJnale e la pelle, formando complessi proteici circolanJ, che sono eliminaJ dall’organismo, mediante le vie urinarie e le feci. ► Il metallo può penetrare nel sistema nervoso centrale e avere, in questo modo, una azione neurotossica. ► Sono descriNe lesioni nervose periferiche 9 E un caso ancora… ► È stato riportato il caso di un signore di 71 anni, il quale sviluppò uno stato epilePco mioclonico e conseguente coma, a seguito di una ingesJone giornaliera di argento colloidale per 4 mesi. ► Nonostante la plasmaferesi, il paziente rimase in uno stato vegetaJvo persistente, fino alla sua morte, che subentrò dopo quasi 6 mesi. 10 Endocrino‐neurologia ► Altri autori sono portaJ a escludere disfunzioni neurologiche legate all’argiria, almeno ai livelli descriP in altri lavori, ossia intorno ai 10 microgrammi/l. In realtà, casi sistemici sono sempre più frequentemente descriP. ► Un uomo di 74 anni presentò segni e sintomi di un lieve danno cardiaco. Essendo il volto e il torace notevolmente iperpigmentaJ, si pensò a una condizione di cianosi. Egli peg giorò sempre di più, fino a morire per una broncopolmonite. ► All’esame autopJco, molJ organi, compresa la cute, mostravano una deposizione di pigmento d’argento, insieme a un tumore neuroendocrino a livello gastrico 11 Il 52enne ► Per molJ anni, un 52nne, che soffriva di ulcera duodenale, prese una preparazione contenente argento. In questo modo, la quanJtà totale, assunta in 18 anni, fu di circa 35 grammi. La diagnosi di argiria, formulata da un dermatologo, fu confermata dalla biopsia. ► Il paziente morì a seguito di un danno coronarico acuto. L’autopsia rilevò deposiJ metallici granulari nel corion, parJcolarmente nelle fibre elasJche, ghiandole sudoripare e sebacee, oltre che nei follicoli piliferi. ► DeposiJ densi furono trovaJ nelle pareJ di molJ vasi sanguigni, nelle membrane basali dei glomeruli renali e nei tubuli seminiferi. 12 La 58enne ► In una donna di 58 anni, invece, l’argiria generalizzata fu dovuta all’assunzione del farmaco per un mal di gola persistente, che durava da un anno e mezzo. ► L a D ‐ p e n i c i l l a m i n a r i s o l s e completamente il quadro clinic. 13 VerJgini e ipoestesia ► Un altro paziente, a causa di una assunzione prolungata, presentò, oltre ai Jpici segni cutanei, ver-gini e ipoestesia. ► La microscopia eleNronica dei campioni di tessuto dimostrò i deposiJ minerali eleNro‐ densi nelle membrane basali, nei macrofagi, nel perineurium delle fibre nervose periferiche e nelle fibre elasJche e collagene. 14 Una 59enne ► A una signora di 59 anni fu diagnosJcata una argiria. Poco dopo la paziente sviluppò una psicosi depressiva. Morì dopo 6 anni, per roNura di aneurisma aorJco. ► All’autopsia i deposiJ di argento furono rilevaJ nella pelle, nelle membrane mucose, cuore, reni e fegato. ► Nel sistema nervoso centrale, le leptomeningi e i plessi coroidei contenevano granuli di metallo, i quali erano presenJ anche nelle pareJ di molJ vasi intraparenchimali, parJcolarmente dei gangli basali, ipotalamo, substanJa nigra e cerebellum. Molto evidente risultò una gliosi reaPva di tuNo il cervello. TuNo ciò fu dimostrato dall’assorbimento speNrofotometric. 15 Vapori di argento ► L’avvelenamento da argento è stato descriNo anche da inalazione dei vapori, per moJvi di lavoro. ► In un caso drammaJco, il quadro clinico corrispose a quello di uno “shock polmonare”, con insufficienza respiratoria estrema. Altri effeP ► L’iniezione soNocutanea di argento induce, nei raP, fibrosarcoma. ► Inoltre, ha un’azione direNa sulla muscolatura liscia, provocando una marcata vasocostrizione dapprima e poi una vasodilatazione refraNaria alla sJmolazione con norepinefrina o potassio, come dimostrato sui topi hamster. ► La ripetuta esposizione degli animali all’argento può determinare anemia, dilatazione del cuore, ritardo nella crescita e lesioni degeneraJve a carico del fegato. 17 4 tecnici di radiologia esposJ ► cefalea severa; ► ulcerazioni alle labbra; ► ulcere della bocca; ► nausea; ► mal di gola e raucedine, secrezione nasale, catarro; ► sinusite; ► costrizione toracica, dolore toracico; ► arJcolazioni dolenJ; ► stanchezza inaspeNata; ► intorpidimento delle estremità. 18 Altri effeP tossicologici • ipogeusia e iposmia, verJgini e ipoestesia • disturbo del comportamento, caraNerizzato da ipoaPvità • psicosi depressiva • shock polmonare, con insufficienza respiratoria estrema 19 Tossicologia comparata con MMP ► depressione (222, 223); ► verJgini (3); ► cefalea severa (13, 14, 18, 19); ► sinusite (27, 28, 30, 36); ► ulcerazioni alle labbra (49: gonfiore del labbro superiore, proprio vicino al naso); ► ulcere della bocca (56: una piccola vescica sulla lingua, con dolore bruciante); ► mal di gola e raucedine (57: raucedine e mal di gola), secrezione nasale (103, 106,107); 20 Tossicologia comparata con MMP ► nausea (67: appeJto scomparso; prova disgusto per il cibo, non appena ci pensa); ► costrizione toracica (123), dolore toracico (116, 118, 127, 133); catarro (112, 114, 115); ► danno coronarico (125, 126, 140, 139, 125); ► arJcolazioni dolenJ (154, 160, 172, 173, 190, 195, 206); ► stanchezza inaspeNata (207); ► intorpidimento delle estremità (164, 165); ► diabete (99, 98); ► ipoestesia (165, 164); ► crisi convulsive, epilessia (216). 21 Hahnemann (dal IV volume, 2° edi., 1825) ► Questo metallo, nel suo puro stato, come argento in foglie (argentum foliatum), dalla presupposta impossibilità di essere dissolto nei nostri succhi ‐ una impossibilità che non ha alcuna base migliore di una speculazione teorica ‐ viene descriNo, dai maestri della materia medica, solo come una sostanza priva di effeNo, tanto quanto l’oro. ► Dapprima ho cercato di dissuadermi, per queste sicure asserzioni, dall’usarlo a scopo medicinale, e perciò uJlizzavo solo la soluzione del nitrato d’argento (alla dose di una goccia della quinJlionesima diluizione), fino a quando ho avuto l’opportunità di osservare i pochi sintomi collegaJ, provocaJ da esso. 22 Diuresi ► La cosiddeNe pillole diure/che di R. Boyle, che contengono nitrato d’argento, tanto apprezzate da Boerhave, sono del tuNo inuJli per il loro scopo, non solo a causa della perigliosa grandezza delle dosi, ma anche perchè l’argento aumenta solo la diuresi nella sua azione primaria (conseguentemente l’opposto della diminuita escrezione urinaria nelle malaPe idropiche), quindi, per mezzo della reazione della forza vitale consecuJva, il contrario del fine che si deve raggiungere, che è la sua permanente azione secondaria, ovvero, una diminuzione ancora maggiore della escrezione urinaria; una vera e, per questo caso, ingiuriosa procedura anJ‐paJca. 23 Diabete… ► D’altro canto l’argento può curare, permanentemente, alcune forme di diabete, quando gli altri sintomi della malaPa corrispondono, nella similitudine, agli altri sintomi primari. 24 Cefalea ► 14. Orribile dolore sopra la tempia sx, cosJtuito da dolenzia e lacerazione (dopo 5 ore) ► 18. Dolenzia lacerante delle ossa temporali di dx e di sx, aumentate dalla pressione ► 19. Pressione stringente sulla tempia dx, con fiNe acute intermiNenJ verso l'interno (dopo 5 giorni) 25 Sintomi da sinusite • 27. Cefalea alla fronte, sopra le sopracciglia (dopo 2 ore) • 28. Cefalea lacerante nella protuberanza frontale sx (dopo 6 ore) • 30. Dolori ulceraJvi intermiNenJ, anteriormente, sul lato sx della fronte per tuNo il giorno, aggravaJ dopo essersi sdraiato la sera (dopo 7 ore) • 36. Dolenzia erosiva nelle ossa facciali del lato dx, peggiore sull'osso malare (dopo 1 ora) 26 Orecchie ► 44. Prurito erosivo sui lobi di entrambe le orecchie, la maPna, dopo essersi alzato (dopo 24 ore) 27 Importante ► 54. Il collo, nei pressi delle ghiandole soEomascellari, è gonfio, e di conseguenza è rigido e teso, con il movimento; nello stesso tempo la deglu-zione è resa difficile dal gonfiore interno della gola, e deve spingere ogni boccone con uno sforzo, aEraverso le fauci (dopo 48 ore) 28 Muco ► 65. Muco grigio, viscido e gela-noso nelle fauci, che può essere facilmente espeEorato dal raschiamento, la maKna 29 Sintomi digesJvi • 72. Per molJ giorni dopo, poteva essere migliorata (la fame) dal mangiare, solo per poco tempo • 74. Sensazione simile alla pirosi (dopo 1,5 ore) • 75. Singhiozzo durante il fumo (d'abitudine) di tabacco (dopo 1 ora e 1/4) • 77. Sensazione di vomito alla gola, e immediatamente dopo calore dappertuNo, specialmente alla testa, con rossore del volto, senza sete (dopo ½ ora) • 78. Conato di vomito, per il quale un fluido amaro, pungente, di caPvo sapore viene portato dallo stomaco alla bocca, dopo il quale rimane una sensazione raschiante, graffiante e molto bruciante nelle fauci, permanentemente (pirosi) (dopo 8 ore) 30 Ernia inguinale • 90. Dolore ulceraJvo nell'ipogastrio dx, proprio sopra l'inguine (dopo 34 ore) • 91. Lancinazione tagliente da entrambi i laJ, nella regione dell'anello inguinale (dopo 3,5 ore) 31 Addome ► 84. For- rumori nell’addome, sul lato sx, come un gracchiare di rane (dopo 3/4 ora) 32 Urinario ► 98. Minzione molto frequente (dopo 6 ore) ► 99. Frequente urgenza alla minzione e abbondante flusso di urina, per molte ore 33 Rinite ► 103. Irritazione nel naso, come se dovesse uscire un raffreddore (dopo 1 ora) ► 106. Eccessiva coriza fluente, con frequen- starnu-, per 2 giorni ► 107. Forte coriza fluente, senza starnu- (dopo 10 ore) 34 Secrezione di muco ► 112. Muco nel torace e tosse con espeNorazione (dopo 26 ore) ► 114. Piegandosi il muco va in trachea, ed è espeEorato da un singolo colpo di tosse ► 115. Al maPno, dopo essersi alzato dal leNo, una tosseNa irritante senza espeNorazione (dopo 48 ore) ► 116. Un dolore tagliente oNuso, che diventa lancinante, sale fino alla trachea, e lo obbliga a tossire 2 o 3 volte, e poi conJnua per un pò; la tosse comporta espeNorazione acquosa, che non rimuove lo sJmolo alla tosse stessa (dopo 24 ore) 35 Sintomi cardiaci • 123. Dolore a crampo sul lato sx del torace, terminato il quale la parte rimane ancora dolente alla pressione (dopo 9 ore) • 125. Sensazione di pressione e oppressione sul lato sx del torace, sopra il cuore (dopo 78 ore) • 126. Dolore stringente, lancinante, del lato sx dello sterno, più forte sedendo piegato in avanJ, non connesso con la inspirazione e la espirazione (dopo 8 ore) 36 Sintomi neurologici • 164. Sensazione paralizzante nelle braccia, muovendole, specialmente all’arJcolazione del gomito (dopo 32 ore) • 165. Una forma di paralisi del braccio dx e della mano; questa cade in giù, e a malapena riesce a scrivere con molto sforzo (dopo 3 ore) 37 Sintomi arJcolari • 190. Lacerazione nell'arJcolazione del ginocchio sx, da seduto (dopo 72 ore) • 191. Il ginocchio fa male come se fosse contuso, più forte sedendo che camminando (dopo 1,5 ore) • 206. Nella parte terminale delle ossa cave, vicino, sopra e soNo le loro arJcolazioni, su diverse parJ del corpo, una lacerazione dolente (dopo 48 ore) 38 Brivido febbrile ► 209. Brividi nel dorso e da soNo a sopra le caviglie, dove conJnuavano per due ore, ed erano molto sensibili; non miglioravano camminando (dopo 6,5 ore) ► 211. Di noNe, nel leNo, scoprendosi appena, o facendo aria soNo le coperte, rigor febbrile sulla parte superiore del corpo; ma stando ben coperto il calore era normale (dopo 4 ore) ► 212. Brividi per tuEo il corpo (dopo 1,5 ore) 39 Mentale ► 222. AEeggiamento più allegro e tendenza a parlare per tuEo il giorno (dopo 3 ore) 40