dott. Rocco Carbone farmacista e naturopata www.naturafelicitas.it [email protected] naturopatia Discromie cutanee L La melanina è il principale pigmento cutaneo e da essa dipendono le differenze di pigmentazione tra persone di razze diverse e la tonalità del colore cutaneo di ogni individuo. 42 settembre 2011 Diagnosi&Terapia e discromie cutanee, comunemente chiamate “macchie della pelle” sono alterazioni legate alla pigmentazione cutanea, che si verifica in seguito ad una distribuzione e ripartizione anomala del pigmento melanico. Si evidenziano soprattutto dopo l’esposizione al sole, in autunno. La produzione di melanina, è stimolata dall’esposizione ai raggi solari ed ha un effetto protettivo dai raggi UV. Il ruolo fondamentale della melanina, una volta assorbita dalle cellule specifiche della pelle (cheratinociti), è quello di costituire una barriera protettiva contro la penetrazione di dosi eccessive di radiazioni solari ultraviolette e, in particolare, dei raggi UVB. La colorazione della pelle dipende da tre pigmenti: emoglobina, carotene e melanina. L’emoglobina è la proteina che trasporta l’ossigeno nel sangue, contenuta nei globuli rossi, è responsabile della colorazione rosata della pelle. Il carotene è un pigmento giallastro-arancione, si accumula nell’ipoderma e nello strato corneo dell’epidermide, è presente in quantità minime e non influisce sulla colorazione della pelle. La melanina è il principale pigmento cutaneo e da essa dipendono le differenze di pigmentazione tra persone di razze diverse e la tonalità del colore cutaneo di ogni individuo. Il colore della cute normale dipende dal tipo e dalla distribuzione dei pigmenti melanici. La melanina è responsabile di cinque colori base della cute e dei capelli: nero, bruno, rosso, giallo e bianco (assenza di melanina). Nell’uomo si hanno due tipi di pigmentazione melanica: quella costituzionale, geneticamente determinata in assenza di esposizione al sole o altre influenze, e quella facoltativa, indotta dall’esposizione solare (abbronzatura). Nell’essere umano si distinguono principalmente 3 tipi di melanina: • Eumelanina nera e marrone: determina la colorazione dal nero o marrone scuro al marrone chiaro, solitamente i maschi ne producono maggiore quantità rispetto alle donne. • Feomelanina (Pheomelanina): dà una colorazione rosata, presente nei capelli e nella pelle sia di persone scure sia di persone chiare di pelle; solitamente le donne producono più feomelanina dei maschi. • Neuromelanina: pigmento scuro prodotto dalle cellule La pelle è il contenitore del nostro essere, il confine dell’io interiore con l’ambiente circostante. Il colore della pelle è l’espressione dei nostri sentimenti, si arrossisce se proviamo senso di inadeguatezza o di vergogna, si impallidisce per paura e shock. del sistema nervoso. La perdita di neuroni pigmentati da specifici nuclei è stata vista in una varietà di malattie neurodegenerative come il morbo di Parkinson e l’Alzheimer. Oltre alle caratteristiche genotipiche i disturbi della pigmentazione possono avere un’origine endocrina o metabolica: gravidanza, disturbi ormonali o epatici, eritema solare, invecchiamento, processi infiammatori, carenze nutrizionali, sono alcune delle situazioni che possono determinare l’insorgenza di fenomeni di iperpigmentazione cutanea. Queste alterazioni possono presentarsi sia come piccole lesioni puntiformi (efelidi) che come macchie relativamente estese (melasma nelle donne gravide) e si manifestano quasi esclusivamente nelle zone esposte al sole. Poiché i danni subiti dalla pelle aumentano con il passare del tempo, spesso l’invecchiamento è accompagnato dalla comparsa di macchie pigmentate superficiali senili. Il trattamento di questi inestetismi non è immediato e semplice, spesso richiede tempi lunghi poiché gli effetti dell’inibizione della sintesi della melanina si possono apprezzare solo quando la melanina, in via di formazione e quella già presente nei cheratinociti, sia stata eliminata attraverso il processo di desquamazione dello strato corneo. Simbolismo in naturopatia: la pelle è il contenitore del nostro essere, il confine dell’io interiore con l’ambiente circostante. La pelle ci protegge dalle aggressività esterne e attraverso la pelle comunichiamo. Il colore della pelle è l’espressione dei nostri sentimenti, si arrossisce se proviamo senso di inadeguatezza o di vergogna, si impallidisce per paura e shock. Il sentimento principale che determina la formazione delle macchie cutanee è il senso della vergogna che si sviluppa dentro di noi e che cerchiamo di nascondere stendendo un velo scuro sulla nostra facciata. Quindi, a seconda dell’origine del disagio, il senso di vergogna coinvolgerà il viso se siamo di fronte alla perdita della faccia: provare un senso di vergogna per trasgressioni ideologiche e dei principi morali. Oppure, si manifesteranno sul corpo se il sentimento di vergogna riguarda una trasgressione del corpo fisico o sessuale. OMEOPATIA Melaninum 4-7-9 DH gocce • Melaninum in accordo di potenza per stimolare la produzione di melanina e regolarizzare la distribuzione e la ripartizione di melanina cutanea. Uso: 10-15 gocce sublinguale tre volte al dì. Cuprum metallicum 9 CH granuli • Il rame è un precursore della melanina, stimola la formazione di melanina e la catalisi ossidativa dell’aminoacido tirosina da parte del rame bivalente e di altri ioni metallici. Uso: 5 granuli a pranzo USO LOCALE Crema ripigmentante • Coffea tosta 15-30-200 DH, Graphites 15-30 DH, Sepia 15-30200 DH, Hydroquinone 15-30-200 DH, in Calendula TM/EG 5%, Nastartium officinalis EG 3%, in latte, crema o emulsione q.b. a 100 ml. Uso: applicare uniformemente sulla cute 2 o 3 volte al dì. Maschera all’argilla ripigmentante • Melaninum 4-7-9 DH, Cuprum metallicum 12-24 DH, in Mallo di noci EG 5%, Succo di carota 5%, Acqua di cocco 5%, Acqua di Amamelide 5% in Argilla verde ventilata, q.b. a 100 ml; Uso: applicare uniformemente sulla cute e tenere in posa per 10 minuti. NUTRIZIONE IN NATUROPATIA Per prevenire la formazione delle macchie della pelle è utile mantenere un buon trofismo cutaneo assumendo integratori a base di vitamine A, C e E, di minerali a base di rame, selenio e silicio. Evitare l’assunzione e il contatto con alimenti, sostanze o farmaci contenenti derivati dell’arsenio (molluschi (mitili) e crostacei, sotto forma di arsenobetaina) e sali di argento (l’argento nitrato è utilizzato come antisettico, in galvanotecnica per l’argentatura di oggetti, in fotografia, in coloranti per porcellane, vetri, specchi e nelle tinture per capelli). settembre 2011 Diagnosi&Terapia 43