t ~ ranuvione ha ucciso il "san Francesco del Gargano" t ACNf: CUIIAJBA CON IMPACCHI DI CAMOMillA di Giulio Divo Milano, settembre 'acne è un disturbo della pelle che compare in genere con l'inizio dello sviluppo, attorno ai quattordici anni di età. E mentre il sole estivo migliora la situazione, l'acne si ripresenta proprio in questo periodo quando l'abbronzatura scompare e lo stress per la tipresa della scuola causa nei giovani pazienti un evidente titorno del disturbo. Oltre allo stress, fra le molte cause alla base di questo problema ci sono: una scorretta igiene della pelle, una predisposizione familiare e alcune abitudini poco sane, come il vizio del fumo che, purtroppo, sta tornando di moda fra i ragazzi. Tuttavia l'acne non è un problema che tiguarda solo la pelle: i giovani pazienti che ne soffi·ono si sentono anche meno gradevoli e sicuri di loro stessi e, quindi, questa situazione incide nelle relazioni con i coetanei. Ecco perché, al di là del problema in sé, raccomando di non trascurare questo disturbo perché può lasciare segni permanenti sulla pelle: esiste anche una necessità psicologica che spinge a prendersene cWCl>>. Chi mi parla dell'acne è un grande esperto nel campo della dermatologia, il professor Antonino Di Pietro, presidente fondatore dell'Isplad, la società internazionale di dermatologia plastica, oncologica e rigenerativa, nonché direttore scientifico degli istituti Vita Cutis, ambulatori dermatologici, il cui ptimo centro operativo è a Milano, presso l'Istituto Clinico Sant'Ambrogio. L'acne come si riconosce? «L'acne si riconosce per la presenza dei brufoli. Essi sono il segno di una infianmmzione della pelle che colpisce per lo più il viso ma anche le spalle, il dorso e, a volte, il petto. I brufoli possono es- di: sono sostanze estratte dalla soia che regolarizzano la produzione del sebo, cioè la patina grassa prodotta dalla pelle. Se questi timedi naturali non bastano, consiglio di applicare lozioni e pomate che contengono farmaci». Quali lozioni e pomate prescrive per curare l'acne? «Prodotti a base di benzoilperossido e tretinoina perché servono soprattutto a combattere i batteti che scatenano le infiammazioni e spezzano il meccanismo che porta alla fotmazione dei brufoli. Prescrivo al paziente questi prodotti per almeno tre mesi, anche se vedrà i miglioramenti in tempi più brevi. Soltanto in casi davvero seri le lozioni e le pomate non bastano e devo allora prescrivere altre cure, più aggressive, per bocca». Quali? «FUMARE PRmiSPDNE ALrACNE» ~:r~:e:s~; Antonino Di Pietro, presidente fondatore dell'lsplad, la società internazionale di dennatologia plastica, oncologica e rigenerativa, nel suo studio. «Come misura di prevenzione dell'acne raccomando di non fumare», dice il professar Di Pietro. «Molti ragazzi si lasciano tentare dalle sigarette ma il fumo che scorre sul viso aHera la qualità delle sostanze grasse prodotte dalla pelle e predispone all'acne». sere rossi o presentare una piccola infezione di colore giallo sulla sommità e poi una pelle lucida e untuosa. n paziente con l'acne ha anche una abbondante quantità dei cosiddetti punti neti». Come consiglia di curare l'acne? <<Come prevenzione e come cura, suggerisco al paziente di seguire alcune regole di base per una cotTetta pulizia della pelle. Consiglio di lavare le parti con l' acne con detergenti delicati, cioè che fanno poca schiuma, sia al mattino sia alla sera. Il paziente deve poi asciugare la pelle senza sfregarla con l'asciugamano ma tamponandola delicatamente. Suggetisco di completare questa operazione con alcune spugnature a base di prodotti naturali». Quali? «Consiglio di applicare un po' di camomilla non zuccherata e portata a temperatura ambiente, con un batuffolo di cotone poco imbevuto: la camomilla ha un potere 1enitivo, quindi diminuisce l'infiammazione e, di conseguenza, il numero dei brufoli. Anche la malva dà lo stesso effetto e si può utilizzare nello stesso modo. Una volta alla settimana suggetisco al paziente di applicare una maschera con prodotti a base di fosfolipi- «Gli antibiotici. La cura a base di antibiotici dura una decina di giorni. Poi associo anche un integratore alimentare per restituire alla pelle la salute di fondo. Fra i più utili ci sono quelli a base di vitamina H, la biotina, che se1ve anch'essa a regolarizzare la produzione delle sostanze grasse da parte della pelle. Quindi raccomando al paziente di seguire alcune regole di vita e una alimentazione conetta». Quali regole di vita e quale alimentazione aiutano a combattere l'acne? «Suggerisco al paziente di essere regolare negli orari in cui si sveglia e va a letto. Può sembrare strano ma avere una vita regolare aiuta a gestire lo stress e gli ormoni de11o stress cbe, indirettamente, peggiorano le condizioni dell'acne. Suggerisco poi di praticare una regolare attività fisica: oltre a diminuire i livelli di stress, attraverso il sudore il paziente elimina dal corpo sostanze di scruto che concontinua a pag.,54 continua da pag. 52 IL VERO E IL FALSO SULL'ACNE L'acne colpisce di più i maschi e meno le femmine • Mangiare troppo cioccolato non fa venire l'acne • L'acne peggiora anche per colpa dell'inquinamento ma migliora esponendosi al sole VERO L'acne colpisce di più i maschi e meno le femmine. Si tratta comunque di una prevalenza limitata: anche le femmine hanno l'acne. FALSO L'acne si cura con sedute di lampada abbronzante. n rimedio può servire momentaneamente a nascondere i brufoli sotto la pelle abbronzata, ma alla lunga irrita la pelle e la fa invecchiare in fretta. VERO Se l'acne colpisce le donne adulte, potrebbe essere il segno di uno squilibrio ormonale dato da cisti ovariche. In questo caso è bene effettuare una visita ginecologica e procedere alle cure del caso. FALSO Mangiare troppo cioccolato fa venire l'acne. Accusare un alimento di favorire l'acne non è con·etto. È però prudente, se si soffre già di acne, limitare i cibi molto grassi e molto ricchi di calorie, e il cioccolato fa parte di questi. VERO L'acne peggiora anche per colpa dell'inquinamento. Le poiveli sottili date dall'inquinamento si depositano sulla pelle, irritandola. Ecco perché una igiene della pelle effettuata in maniera regolare e delicata aiuta a prevenire il disturbo. FALSO L'acne si combatte frizionando i brufoli con l'alcol, che è un potente disinfettante. L'alcol secca troppo la pelle e la stimola a produrre ancora più sebo, la sostanza grassa che tende a causare l'acne. VERO L'acne non si cura più con i saponi a base di zolfo. Per molti anni i saponi allo zolfo sono sta- ti usati per fare in modo che la pelle si seccasse e i brufoli si asciugassero. Oggi invece sappiamo che i trattamenti che seccano la pelle sono dannosi per la pelle stessa e quindi non sono utili per la cura dell'acne. mente guance e fronte. Sono queste le zone del viso in cui l'acne compare in maniera più evidente. Su alcuni pazienti però anche il mento è molto interessato dal problema. FALSO L'acne peggiora se si mangia la frutta secca. Al contrario la frutta secca contiene acidi grassi che aiutano a ristabilire una cotTetta produzione del sebo, la sostanza grassa che, quando altera la sua composizione, favorisce la comparsa dell'acne. L'acne sopraggiunge perché non ci si lava mai il viso. L'acne non dipende strettamente da un problema di igiene: ci sono ragazzi che non hanno cura dell'igiene della pelle del viso e che non soffrono di questo disturbo mentre altri, più scrupolosi, ne soffrono. VERO L'acne non è espressione di una allergia. Alcune allergie provocano sulla pelle lesioni simili all'acne. Ma non è vera acne perché in questo caso la causa dipende da un allergene e la terapia è a base di antistarnirùci o di cortisorùci. n dermatologo distingue l'acne vera da quella allergica, chiamata pseudoacne. FALSO L'acne peggiora esponendosi al sole. In genere non è così: i raggi salati hanno un buon potere antibatterico e regolatore del sebo. Per questo nella bella stagione l'acne tende a dare un po' di tregua. VERO L'acne colpisce prevalente- FALSO VERO L'acne non dovrebbe essere mascherata truccandosi. Nonostante per alcune ragazze sia forte la tentazione di nascondere i brufoli con il trucco, è bene sapere che trucco e pelle grassa insieme peggiorano la situazione. Le ragazze che si truccano devono struccarsi meticolosamente alla sera o comunque appena il trucco non è più necessmio. FALSO Uacne colpisce solo una minoranza della popolazione giovanile. In realtà, secondo una ricerca dell'Università La Sapienza di Roma, è la prima causa per cui i ragazzi vanno dal dermatologo e colpisce fino al novanta per cento della popolazione sotto i venticinque anrù. VERO L'acne peggiora se si consumano affettati in grande quantità. Sono alimenti molto grassi e affaticano il fegato: chi soffre di acne dovrebbe limitari i, almeno nei periodi di maggiore presenza del disturbo sulla pelle. FALSO Uacne non è un disturbo causato da una predisposizione genetica. Esiste una familiarità, per l'acne: i figli di genitori che hanno sofferto in gioventù di questo disturbo sono più a rischio di altri. con·ono a peggiorare l'acne, a patto di fare una doccia subito dopo avere terminato l'attività fisica. Tra le pessime abitudirù da eliminare c'è il fumo. Molti ragazzi si lasciano tentare dalle sigarette ma il fumo che scorre sul viso altera la qualità delle sostanze grasse prodotte dalla pelle e predispone all'acne. Da un punto di vista alimentare, suggerisco di mangiare a ogni pasto frutta e verdura, specialmente se fresche. Sono alimenti ticchi di sali minerali e di vitamine che aiutano a mantenere la pelle in salute e a renderla più forte contro le aggressiorù dei batteri che causano bmfoli e punti neli». Perché viene l'acne? «Con lo sviluppo, cambia la composizione chimica del sebo, cioè della sostanza grassa prodotta dalla pelle che dovrebbe proteggerla. I batteti naturalmente presenti sulla pelle si nutrono del sebo alterato e proliferano all'interno dei pori causando la fonnazione di punti neri i quali, infiammati, diventano brufoli». Se trascurata, l'acne che problemi può dare? «I bmfoli si possono infettare e, dopo essere gumiti, lasciare cicatrici permanenti, antiestetiche e complicate da curare». L!acne si manifesta con brufoli e punti neri. Consiglia di schiacciarli? «No, assolutamente. Questa operazione deve essere eseguita da mani esperte. Se proprio il paziente non resiste alla tentazione, suggerisco almeno di esporsi per un paio di minuti ai vapori di acqua bollente per fare allargare i pori, per poi sclùaccim·e i punti neri con le dita coperte da una garza ste1ile e senza praticare eccessiva pressione. Inoltre il paziente dovrebbe agire solo sui bmfoli con la punta gialla che, però, non dovrebbe schiacciare senza p1ima avere praticato una mùmscola ù1cisione con la punta di un ago da siringa, debitamente disinfettato. Dopo avere effettuato queste operazioni, raccomando al paziente di applicm·e un sottile velo di pomata antibiotica, a base di gentamicina o aureomicina». Giulio Divo