LA FAMIGLIA
L’acne
dell’adulto
… quando la pelle
continua a rimanere
‘giovane’!
di Francesco
Di Ludovico
La parola acne solitamente evoca ricordi di
gioventù. Con essa ci si riferisce a varie affezioni infiammatorie della pelle che coinvolgono il follicolo dei peli e le ghiandole
preposte alla produzione del grasso cutaneo superficiale (il sebo). Tuttavia, questa
malattia cutanea non è appannaggio unico
dell’adolescenza. Molte e frequenti sono,
infatti, le forme che colpiscono la pelle in
età adulta: un’acne presente in una persona che abbia più di 25 anni può già definirsi di tipo adulto.
Per rispondere nel modo migliore è importante quindi giungere a una diagnosi che
identifichi le cause della condizione acneica tardiva e permetta di fornire delle raccomandazioni igieniche e alimentari, oltre
che delle prescrizioni mediche e cosmetiche capaci di ridurre i sintomi e prevenire gli eventuali danni estetici.
Un primo consiglio è di eliminare, se identificato, il fattore scatenante. Ricordiamo
a tal proposito che l’insieme costituito dal
bellezza sbagliati nonché alcuni farmaci,
possono causare acne poiché predispongono all’infiammazione dell’unità pilosebacea.
Nei casi adulti l’iperseborrea è raramente
chiamata in causa per l’acne. Nelle donne
possono essere le malattie delle ovaie
(come la sindrome dell’ovaio policistico),
oppure, come nell’uomo, le malattie che
colpiscono il surrene o il sistema immunitario. Anche il battere Helicobacter pylori,
frequente causa di gastrite, è stato recente-
“Alimentazione carente in alcuni nutrienti, sistema immunitario torpido,
polvere e smog, prodotti di bellezza sbagliati nonché alcuni farmaci,
possono causare acne poiché predispongono all’infiammazione...”
Diventa importante informare bene i pazienti non più giovani, soprattutto quando
i loro sintomi acneici non sono una continuazione della dermatosi adolescenziale.
Si possono così sfatare molti miti e correggere convinzioni errate, quali per esempio
il rapporto fra la malattia e la pulizia o
l’alimentazione; in ogni caso è bene che
il paziente venga preso in cura dal dermatologo.
Spesso ciò rimane arduo da attuare, poiché
tali adulti si trovano smarriti e perplessi nei
confronti di questa “giovanile” comparsa a
“fior di pelle”, si chiedono se sia a causa di
ciò che mangiano o dei loro ormoni, oppure perché hanno un’igiene insufficiente.
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follicolo pilifero con la ghiandola sebacea
(perciò detto unità pilo-sebacea) può infiammarsi a causa di una piccola infezione
locale e l’acne si manifesta con i caratteristici foruncoli, oppure a causa di un aumento della secrezione di sebo. Questa
iperproduzione è influenzata principalmente dagli ormoni sessuali soprattutto
maschili (gli androgeni, come il testosterone); al di là di questo importante stimolo
fisiologico, esso può essere determinato
da una detersione inadeguata e da piccoli
traumi locali ripetuti (tipo gli sfregamenti
continui).
Alimentazione carente in alcuni nutrienti,
un sistema immunitario torpido, agenti
esterni quali polvere e smog, prodotti di
mente imputato di essere associato a manifestazioni acneiche negli adulti. Cause
invece, meno gravi e fortunatamente più
frequenti sono rappresentate dall’uso di
cosmetici inadatti, da alcuni medicamenti
che per via orale la provocano come effetto
collaterale (ad esempio gli anticoncezionali e i cortisonici) o per uso topico poiché
occludono i pori dell’unità pilo-sebacea,
dal clima caldo-umido, dall’inquinamento
ambientale e da lavori che prevedono il
maneggiare sostanze occlusive (come nel
caso dei meccanici di auto che utilizzano
oli minerali).
Anche la predisposizione genetica gioca
un importante ruolo. Tuttavia, in alcuni
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casi la causa rimane sconosciuta, e si è di
recente riscontrato che un atteggiamento
psichico caratterizzato dalla difficoltà di
esprimere le proprie emozioni esponga alla
somatizzazione di questo inestetismo.
Le lesioni acneiche dell’adulto sono solitamente caratterizzate da piccoli noduli
cutanei duri e localizzati sul volto soprattutto sul mento, o cisti; raramente hanno
componente purulenta.
ALIMENTAZIONE: È opinione comune
che mangiare troppo o spesso cibi come il
cacao, i salumi e i fritti, usare spezie piccanti e bere alcolici e caffè aggravi o addirittura causi l’acne. Studi scientifici anche
recenti hanno confutato tali supposizioni,
suffragando piuttosto che un’alimentazione
bilanciata in nutrienti e ricca di sostanze
antiinfiammatorie possa migliorare lo stato
stimolanti Astragalo ed Echinacea, dei
sebo-regolatori maschili Pygeum e Serenoa, antiossidanti e “depurativi” (coleretico-colagoghi come il Tarassaco, diuretici come la Betulla e blandi antisettici
come la Bardana). Positiva nel controllo
della produzione di sebo e nel rinforzo
del sistema immunitario si è dimostrata
l’integrazione di zinco e selenio, vitamine
H (biotina) e B12, antiossidanti e grassi
poliinsaturi della serie omega-tre. Pertanto via libera ad un’alimentazione ricca
di pesce, cavoli e broccoli, frutta e verdure
fresche e di stagione, aglio e avocado.
DETERSIONE: Per l’igiene delle pelli
grasse occorre avere l’accortezza di non
usare detergenti troppo aggressivi ma prodotti delicati benché efficaci, che siano
sebo-regolatori o astringenti. Una valida
Si è di recente riscontrato che un atteggiamento
psichico, caratterizzato dalla difficoltà di esprimere
le proprie emozioni, esponga alla somatizzazione
di questo inestetismo.
flogistico proprio dell’acne.
L’integrazione può rivelarsi importante
sotto molteplici aspetti. La fitoterapia è
generosa nei confronti di chi soffre in età
adulta di acne, e suggerisce a buon diritto,
in prodotti cosmetici e/o in supplementi
orali, gli estratti, possibilmente secchi e
titolati in princìpi attivi, degli immuno-
proposta è offerta dal “Sapone Liquido
Neutro FLORA”; una-due volte a settimana consiglio di usare per la detersione
il “Latte Peeling FLORA”, leggermente
esfoliante e rispettoso al contempo delle
pelli delicate come lo sono quelle infiammate dal processo acneico.
USO TOPICO: Ad espletare attività
sebo-regolatrice spiccano alcuni oli essenziali puri 100% come Salvia e Lavanda;
tra quelli antiinfiammatori, il Rosmarino e l’Arancio; purificanti sono quelli
dell’Albero del tè, Timo rosso e Chiodi
di garofano, mai da usare puri sulla pelle,
ma da aggiungere all’1-2% alla crema cosmetica neutra abituale, e per una maschera
da prepararsi a casa a base di “Argilla
bianca”.
AROMATERAPIA
E’ confermato il ruolo della mente sulla
“creazione” dello stato acneico, caratteristicamente quando si perpetua un atteggiamento di difficoltà ad esternare le
proprie emozioni o in generale quando si
è da troppo tempo in balia di stress psichico. Può quindi rivelarsi utile alle persone che ritengono di avere una causa
psicosomatica della propria acne l’utilizzo
dell’aromaterapia. Con tale fine, suggerirei per la donna gli oli essenziali di Rosa,
Geranio, Gelsomino, Neroli e Lavanda;
mentre per l’uomo quelli di Arancio,
Cannella e Garofano. Tali oli essenziali
in dosi del 2% miscelandoli in oli base
vegetali come Mandorla, Nocciola, Rosa
Mosqueta, utilizzati sulla pelle ben lavata
del viso, in dosi leggere da assorbire una
volta al giorno alla sera per una settimana.
A seguire una settimana di riposo.
Dott. Francesco Di Ludovico
Medico Chirurgo esperto in Fitoterapia
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