Studio e sperimentazione ■ Luana Perioli, Cinzia Pagano, Francesco Palazzo - Dipartimento di Chimica e Tecnologia del Farmaco -Università degli Studi di Perugia Michele Sisani - Prolabin & Tefarm, Spin-Off dell’Università degli Studi di Perugia Nuovi gelificanti per oli vegetali Il cosmetico è un prodotto che, sulla base della definizione di self-care data dal WHO (World Health Organization), rientra a tutti gli effetti nei prodotti per la salute. A differenza di altre categorie di prodotti, come i medicinali, è piuttosto difficile poterne definire l’efficacia. Un cosmetico viene scelto dietro parametri come i messaggi del marketing, la comunicazione del packaging, il feeling prodotto-utente o l’usability, che nulla hanno a che vedere con la sua attività D opo l’acquisto di un cosmetico, l’utente spesso lo valuta positivamente e lo ritiene efficace solo se può apprezzare istantaneamente dei vantaggi come per esempio rapidi cambiamenti della sua immagine dopo l’applicazione. Gli ingredienti che determinano la funzione specifica di un cosmetico sono spesso sostanze poco “tangibili” ovvero non sempre percepite ma rilevate dal consumatore esclusivamente tramite l’etichetta o la pubblicità. Queste sostanze raramente hanno un’efficacia immediata e risultano idonee per l’uso a cui sono destinate solo dopo un certo tempo, dopo un uso continuativo. Le sostanze funzionali possono essere di tipo e origine diversa: di sintesi organica, 40 sotto forma di prodotti inorganici (naturali e di sintesi), di origine animale e, infine, di origine vegetale. Il mondo vegetale è senza dubbio quello che fin dall’antichità ha offerto il maggior numero di ingredienti cosmetici tanto che risulta difficile poter organizzare un elenco sistematico dei derivati vegetali utilizzati in questo campo [1]. Le piante sicuramente più apprezzate e utilizzate in cosmetica sono quelle che permettono l’estrazione di ingredienti che possono vantare innumerevoli funzioni quali astringente, lenitiva, purificante, batteriostatica, antirughe, coadiuvante il microcircolo, schiarente, colorante, emolliente [1]. Molte delle proprietà desiderabili in un cosmetico sono presenti in burri, cere e soprattutto oli (tab.1), solidi i primi e liquidi i secondi, che, per la presenza di acidi grassi insaturi tendono tutti a irrancidire più o meno velocemente e quindi a emanare un cattivo odore, soprattutto se conservati in presenza di ossigeno e calore. Gli oli di borragine, rosa moscheta e di mandorle dolci, con alto contenuto di grassi insaturi, tendono a irrancidire facilmente, soprattutto in estate. Altri oli quali oliva, girasole, riso, meno ricchi di acidi grassi insaturi, sono meno sensibili all’ossidazione. Tra questi particolarmente stabile è l’olio d’oliva grazie al suo elevato contenuto di antiossidanti naturali (tocoferoli). È comunque sempre preferibile conservare tutti gli oli vegetali al di sotto dei 25-30°C, in bottiglie di vetro scuro per proteggerle dai raggi ultravioletti. L’olio di mandorle dolci, di borragine e Kosmetica • febbraio 2012 Figura 1 di rosa moscheta in estate devono essere conservati in frigorifero [2]. Accanto alla componente grassa questi oli presentano anche una parte detta insaponificabile, inferiore all’1%, che fornisce loro delle funzionalità cosmetiche particolari, molto preziose per la pelle, una di queste è l’effetto antirughe. Inoltre la porzione insaponificabile degli oli possiede un’attività di antiossidante, stimola i fibroblasti a “produrre” le strutture di sostegno, la cicatrizzazione e la formazione del nuovo tessuto. Gli oli che presentano un’interessante applicazione in cosmesi sono quelli con un’elevata componente insaponificabile soprattutto quelli d’oliva, avocado e soia che per “autoproteggersi” dall’ossidazione contengono i tocoferoli (tra cui la vitamina E) attivi come antiossidanti anche sull’epidermide e quindi ottimi per combattere i processi di invecchiamento e lo stress ossidativo. Oltre al gruppo dei tocoferoli negli oli sono contenute anche altre vitamine quali A, B5 e C, con una funzionalità topica [2]. Vitamina A Questa vitamina esiste in diverse forme, una delle quali è il retinolo (in cosmetica retinolo palmitato e retinaldeide). È fondamentale per il mantenimento dell’integrità strutturale e funzionale della pelle e delle mucose. È da considerare inoltre Kosmetica • febbraio 2012 Figura 2 un regolatore della crescita dei tessuti, migliora la luminosità della pelle, riduce le rughe ed è particolarmente attiva sulla pelle danneggiata dai raggi UV. Vitamina B5 (acido pantotenico) Questa vitamina, la cui forma attiva e stabile utilizzata in cosmetica è il d-pantenolo o provitamina B5, è un ottimo idratante; riesce a mantenere molecole di acqua integrando il fattore idratante naturale, mantiene la pelle idratata, morbida ed elastica. È molto utile la sua associazione con la vitamina E. Esercita un’azione lenitiva, efficacemente sfruttata in prodotti doposole, dopobarba e nelle creme per le mani. Stimola inoltre la riparazione tissutale. Vitamina C (acido ascorbico) Eccellente antiossidante, combatte i processi di ossidazione e quindi la formazione delle sostanze altamente dannose per la pelle. Ottima la sua associazione con la vitamina E in quanto, mentre la vitamina C (idrosolubile) agisce sulla parte acquosa delle cellule, la vitamina E (liposolubile) esercita lo stesso effetto sulla frazione lipidica. Svolge azione antirughe anche per il suo coinvolgimento nei processi di formazione del collagene nel derma e la sua assidua applicazione favorisce anche l’aumento della consistenza della pelle [2]. Sono molti gli oli che, grazie sia alla componente “grassa” che a quella vitaminica, trovano largo impiego nella preparazione di cosmetici usati sia quotidianamente, per il mantenimento dello stato eudermico di pelli giovani, che per contrastare i processi fisiologici di invecchiamento cutaneo. Col passare del tempo infatti la pelle va incontro gradualmente a formazione di rughe e macchie, a perdita di consistenza, elasticità e luminosità. Un modo molto efficace di trattare la pelle è quello di nutrirla con oli cosmetici estratti da diverse piante, che hanno generalmente proprietà nutrienti, elasticizzanti, antirughe e tonificanti. Questi possono essere utilizzati sotto forma di liquido (olio) o trasformati in geli per facilitarne l’applicazione evitando l’effetto “unto”, così che il loro uso sia più piacevole e anche maggiormente adatto per il giorno. I derivati in gel inoltre possono essere inseriti in altre formulazioni quali creme, emulgel, unguenti, saponi, ecc.; sono più stabili, migliori dal punto di vista reologico e della conservazione rispetto ai rispettivi oli semplici. Allo scopo di preparare lipogeli vengono utilizzati prodotti quali saponi di zinco e alluminio, argille organofile, silici amorfe, cera bellina [3,4] e, più recentemente, argille anioni- 41 Studio e sperimentazione Figura 3 che “lipofilizzate” ovvero organicamente modificate. Argille anioniche lipofilizzate Sono nuovi prodotti nanostrutturati, tecnologicamente avanzati, oggi disponibili in commercio, che derivano dalla funzionalizzazione di argille anioniche lipofilizzate con catene organiche. Si tratta di idrotalciti (HT) [5], ovvero di strutture inorganiche lamellari a base di idrossidi doppi di metalli bivalenti e trivalenti, rese affini a un ambiente lipofilo grazie all’inserimento nella regione interstrato di catene alchiliche lineari. In un lavoro precedente [3] sono state prese in considerazione un’HT magnesio-alluminiooleato (HT-MgAl-Ole) e una zinco alluminio oleato (HT-ZnAl-Ole) [6, 7]; in questo lavoro saranno presentate le stesse HT in cui l’anione intercalato è lo stearato (HTMgAl-Ste e HT-ZnAl-Ste) [8-10] oppure il dodecilsolfato (HT-MgAl-Dod e HT-ZnAlDod) [11, 12]. Saranno confrontate con la forma oleato prendendo come riferimento sempre l’olio d’oliva. 42 I gelificanti inorgano-organici I gelificanti che vengono presentati sono dei nanocompositi costituiti da delle strutture idrotalcitiche lamellari [5] a base di idrossidi di magnesio e alluminio oppure di zinco e alluminio in cui sono state intercalate delle catene organiche [4] C18 (oleato, stearato) o C12 (dodecilsolfato) (fig. 1 e tab.2). Caratterizzazione dei nuovi gelificanti Per intercalare queste catene negli spazi intra-lamellari sono stati utilizzati i rispettivi acidi organici (carbossilici o solfati) che ionizzati presentavano le migliori caratteristiche per interagire con le cariche positive, portate dall’alluminio, presenti sui piani delle HT. L’analisi dei raggi X ha permesso di studiare questi cristalli ed è stato possibile evidenziare che l’altezza interstrato del nanocomposito inorgano-organico varia a seconda dell’anione inserito. Questa distanza infatti, sia nel caso di HT-MgAl che di HT-ZnAl, è di 34 Ǻ per l’oleato, 30 Ǻ per lo stearato e 26 Ǻ per il dodecilsolfato (fig. 2). L’analisi granulometrica degli intercalati eseguita mediante ACCUSIZER TM C770 ha permesso di valutare questi compositi anche dal punto di vista dimensionale, in particolare le dimensioni sono state espresse come diametro medio volumetrico (DMV) e la dispersione della distribuzione dimensionale come Span e calcolata secondo l’equazione (Eq.1): Span = d (0, 9) - d (0, 1) d (0, 5) Eq.1 Dove d(0,9), d(0,1) e d(0,5) rappresentano le frazioni di popolazione aventi dimensioni minori uguali al valore di diametro al 90%, 10% e 50% della distribuzione dimensionale. Gli intercalati con oleato presentano delle curve di distribuzione dimensionale omogenee e simmetriche, con un DMV di 18,71 µm e uno Span di 2,16 per HT-MgAl, e un DMV di 11,03 e uno Span di 2,21 nel caso di HT-ZnAl (fig. 3A). Kosmetica • febbraio 2012 Tab.1 - Oli d’origine vegetale impiegati in cosmetica Nome Origine Composizione Attività e Impieghi olio d’oliva Olea europea acidi grassi, trigliceridi, tocoferoli, squalene, carotenoidi, steroli, polifenoli, clorofilla, flavonoidi. antiforfora, lenitivo-antinfiammatorio, antiradicali liberi, antiossidante, anti-age, nutritivo olio di mandorle dolci Prunus amygdalus acidi grassi insaturi e polinsaturi, vitamine E, B, proteine, glucidi, minerali eudermico, emolliente, nutriente, lenitivo, idratante, antismagliatura, detergente (rimozione make-up), ammorbidente olio di cocco Cocos nucifera trigliceridi, acidi grassi polinsaturi mono- di- e trigliceridi. emolliente, lucidante, nutritivo olio di girasole Heliantus annus grassi polinsaturi, trigliceridi, acido linoleico. reintegratore di acido linoleico, idratante, emolliente olio di jojoba Simmondsia chinensis esteri, trigliceridi, acidi grassi (eicosenoici, docosenoici, oleici) edermico, disinfettante, lucidante, emolliente. olio di karitè Butyrospermum parkii trigliceridi, acido palmitico, acido stearico, acido oleico, acido linoleico, vitamina A, vitamina E, vitamina F, fitosteroli protettivo, eudermico, emolliente, lenitivo, nutritivo, emolliente, protettivo solare olio di argan Argania spinosa trigliceridi, acidi grassi essenziali, vitamine E, vitamina A, vitamina F, acido linoleico, acido linolenico anti-caduta capelli, idratante, protettivo, antirughe olio di baobab Adansonia digitata acidi grassi essenziali (oleico, linoleico e linolenico), vitamina C, vitamina E eudermico, lenitivo, riepitelizzante, cicatrizzante, lucidante tricologico, antimacchia (solare) antiossidante, nutriente, ammorbidente olio di riso Oryza sativa trigliceridi, acido palmitico, acido stearico, acido oleico, acido linoleico, acido linolenico, acido arachidonico, acido beenico, orizanolo, fitosteroli emolliente, antiossidante, protettivo solare, eudermico, olio di rosa moscheta Rosa affinis rubiginosa trigliceridi, acidi grassi essenziali polinsaturi (linoleico, linolenico) acido transretinoico rigenerante tissutale, eudermico, anti-age, cicatrizzante, anti-smagliature, lenitivo, anti-macchia olio di borragine Borago officinalis trigliceridi di acidi grassi essenziali poliinsaturi della serie ω-6, acido linoleico, acido γ-linolenico, acido oleico, acido arachidonico, acido palmitico, acido stearico, vitamina F eudermico, protettivo cutaneo, lenitivo, seboregolatore, antirughe, idratante olio di macadamia Macadamia integrifolia acido oleico, acido palmitoleico, acido linoleico, acido linolenico, trigliceridi, vitamina E, fitosteroli eudermico, idratante, anti-age, protettivo solare, antiossidante olio di avocado Persea gratissima trigliceridi, acido palmitico, acido palmitoleico, acido linoleico, acido α-linolenico, tocoferoli (vitamina E), carotenoidi (precursori della vitamina A), fitosteroli (β-sitosterolo, campesterolo, citrostadienolo) alcoli terpenici, avocatine, acidi volatili anti-age, emolliente, nutriente, tonificante, detergente, eudermico, rigenerante tissutale, antirughe, antismagliature, rassodante, protettivo solare, ammorbidente, idratante olio di germe di grano Oleum Maydis embryonic trigliceridi di acidi grassi insaturi, acido linoleico, acido linolenico, vitamina E, vitamina B (intero gruppo), sali minerali eudermico, nutritivo, idratante, protettivo, emolliente, restituivo, protettivo olio di calendula Calendula officinalis trigliceridi, flavonoidi (narcissina e rutina), resina, carotenoidi, triterpenoidi, β-carotene, licopene, vilaxantina. eudermico, riepitelizzante, cicatrizzante, rivitalizzante, lenitivo, antisettico, antiacne, antimacchia, capillaroprottetore olio di ricino Ricinus communis trigliceridi, acido palmitico, stearico, linoleico, linolenico, ricinoleico idratante, emolliente, detergente Kosmetica • febbraio 2012 43 Studio e sperimentazione Figura 4 Figura 5 Tab. 2- Strutture chimiche delle catene organiche impiegate oleato HT-MgAl-Ste e HT-ZnAl-Ste presentano curve di distribuzione dimensionale allargate e asimmetriche, dato confermato dagli elevati valori di Span ottenuti. In particolare HT-ZnAl presenta dimensioni e Span inferiori (DMV:9,45 µm, Span di 2,22) rispetto a HT-MgAl (DMV:19,52 µm, Span di 3,74). In quest’ultima si osserva un aumento del diametro medio e un’aggregazione particellare probabilmente dovuta alla scarsa risospendibilità dello stearato (fig. 3B). Nel caso degli intercalati con dodecilsolfato è emersa la presenza di due popolazioni dimensionali sia per HT-MgAl che per HT-ZnAl, in particolare si può notare una popolazione particellare frammentata poco rappresentativa con dimensioni medie comprese tra 4,1 e 0,9 µm per HT-ZnAl e tra 2,2 e 0,9 µm per HT-MgAl, e una più abbondante con diametro medio tra 7,3 e 24 µm per HT-ZnAl e 7,3 e 58,4 µm per HTMgAl. Il DMV è di 11,69 µm per HT-MgAl 44 stearato (Span: 2,4) e 6,94 µm per HT-ZnAl (Span: 2,93) (fig. 3C). Comparando le varie distribuzioni dimensionali e i relativi Span è’ possibile concludere che entrambi gli intercalati con oleato presentano migliori distribuzioni dimensionali rispetto ai prodotti di intercalazione con dodecilsolfato e stearato. Caratterizzazione reologica dei lipogeli In uno studio precedente [4] è stato valutato il potere gelificante delle HT-Ole sull’olio d’oliva. I lipogeli sono stati preparati miscelando HT-Ole/olio in tre diversi rapporti (1:1; 1:2 e 1:3 p/p). Tra questi, i lipogeli con migliori caratteristiche di stabilità fisica e reologiche erano quelli ottenuti miscelando uguali quantità di HTOle e olio, in particolare HT-ZnAl-Ole ha permesso di ottenere i migliori lipogeli. Questi risultati possono essere attribuiti all’elevata omogeneità e alle piccole di- dodecilsolfato mensioni delle particelle di questo intercalato rispetto a HT-MgAl-Ole. Lo studio è stato successivamente esteso valutando l’effetto gelificante anche dei compositi derivati dello stearato, HT-ZnAl-Ste e HTMgAl-Ste, e del dodedilsolfato, HT-ZnAlDod e HT-MgAl-Dod, sull’olio d’oliva scelto come olio modello. I lipogeli sono stati preparati, in entrambi i casi, miscelando HT-Ste o HT-Dod/olio in tre diversi rapporti (1:1; 1:2 e 1:3 p/p). Da una prima analisi visiva è stato osservato che i lipogeli ottenuti impiegando sia HT-MgAl-Dod e HT-ZnAl-Dod che HT-MgAl-Ste e HT-ZnAl-Ste nei rapporti 1:2 e 1:3 p/p con la fase olio, risultavano poco omogenei, poco gradevoli al tatto inoltre erano poco stabili dando origine a separazione delle due fasi olio-HT quando lasciati a riposo. Da questo punto di vista i lipogeli ottenuti miscelando uguali quantità di HT-Dod o HT-Ste/olio risultavano più stabili e omogenei. Kosmetica • febbraio 2012 Una delle più comuni applicazioni dell’olio d’oliva è per uso cosmetico, è perciò importante che i lipogeli abbiano delle caratteristiche che soddisfino i requisiti di stabilità (non dare separazione di fase nelle formulazioni cosmetiche), facilità di prelievo dal contenitore (buona scorrevolezza) e spalmabilità. Queste ultime caratteristiche possono essere valutate tramite la caratterizzazione reologica dei lipogeli. Le formulazioni ottenute dai rapporti HT/olio 1:1 sono state quindi sottoposte ad analisi reologica, per valutare la loro viscosità, alla temperatura di 25°C per riprodurre le normali condizione di conservazione. Per i lipogeli preparati impiegando HTMgAl (sia stearato che dodecilsolfato) sono stati registrati dei reogrammi (non riportati) che mostravano un comportamento non troppo soddisfacente. Risultavano abbastanza rigidi, compatti e poco omogenei. Diversamente, i lipogeli preparati con HT-ZnAl (sia stearato che dodecilsolfato) erano più scorrevoli (fig. 4). Nel caso di HT-ZnAl-Dod si ottiene un fluido plastico mentre HT-ZnAl-Ste dà origine a un fluido con caratteristiche pseudoplastiche con elevata scorrevolezza. È importante inoltre sottolineare che il lipogel contenente HT-ZnAl-Ste mostrava una migliore omogeneità e gradevolezza al tatto rispetto a quello realizzato con HT-ZnAl-Dod. Dagli studi condotti è risultato che tutti i prodotti di intercalazione hanno potere gelificante nei confronti dell’olio d’oliva, analizzando nello specifico le caratteristiche dei lipogeli ottenuti i migliori, in termini di proprietà reologiche e gradevolezza, sono stati quelli contenenti HT- Kosmetica • febbraio 2012 ZnAl-Ole e HT-ZnAl-Ste i quali sono stati ulteriormente studiati anche nei confronti di altri oli vegetali quali olio di jojoba, di baobab, di macadamia e di mandorle dolci. Dagli studi precedenti era emerso che le formulazioni con le migliori performances erano quelle preparate con un rapporto HT-ZnAl/olio 1:1, per questo motivo i nuovi lipogeli sono stati realizzati impiegando queste quantità. Il miglioramento della consistenza di questi oli potrebbe certamente essere un vantaggio nella facilità di impiego, in termini di prelievo dalla confezione (flacone, tubetto) e di applicazione sulla cute. A tal proposito è stato importante valutare le proprietà di scorrimento dei lipogeli ottenuti. I prodotti sono stati caratterizzati in particolare per la loro viscosità (25°C) per valutare le proprietà di scorrimento in condizioni simili a quelle di normale conservazione (fig. 5). Da una prima analisi dei dati ottenuti risulta che i lipogeli realizzati con le HT-ZnAl-Ole e i diversi oli vegetali sono più scorrevoli dei corrispondenti ottenuti dalle HT-ZnAlSte. Dalle misure di viscosità risulta che i lipogeli HT-ZnAl-Ste + olio di baobab e HT-ZnAl-Ste + olio di macadamia hanno un comportamento plastico in quanto, per scorrere (limite di scorrimento), richiedono il raggiungimento di un valore limite di stress (yield stress). In tutti gli altri casi si osserva invece un comportamento pseudoplastico, indicando che i lipogeli scorrono abbastanza agevolmente sotto una blanda sollecitazione. Un’altra importante considerazione è che i lipogeli preparati con HT-ZnAl-Ste hanno una fluidità minore rispetto ai corrispondenti contenenti HT-ZnAl-Ole. Probabil- mente lo stearato crea una struttura più rigida e compatta rispetto all’oleato, responsabile dei bassi valori di shear rate che si registrano per i lipogeli contenenti HT-ZnAl-Ste. Nel caso dell’oleato, la sua struttura non lineare dovuta alla presenza di un’insaturazione rende il prodotto di partenza HT-ZnAl-Ole più disponibile a contrarre interazioni di diverso tipo con le componenti dell’olio creando una struttura dinamica e facilmente deformabile senza alterare le caratteristiche proprie dell’olio di partenza. Conclusioni Al termine dello studio effettuato su questi nuovi gelificanti si può concludere che le modifiche di matrici inorganiche (idrotalciti) con semplici catene alchiliche permettono di avere a disposizione dei nuovi gelificanti. In linea generale tutti i sei prodotti studiati sono validi per la maggior parte degli oli vegetali che si impiegano per la preparazione di formulazioni cosmetiche. In particolare a seconda del tipo di olio utilizzato, della consistenza del gel desiderata e della finalità del prodotto, si può scegliere il gelificante più opportuno a realizzare il prodotto con le caratteristiche volute. È inoltre importante sottolineare che i prodotti di partenza sono “green”, sicuri, poco costosi e molto versatili. © RIPRODUZIONE RISERVATA Bibliografia 1. P. Di Lauro, (2008) http://errepieffe00biz. registerblog.splinder.com 2. G. Penazzi, Cosmetici naturali fai da te (2006). 3. G. Proserpio et al., Prontuario del Cosmetologo (2001) 55-58. 4. L. Perioli et al., Kosmetica, submitted (2011) 7, 50-55 5. F. Cavani et al., Catal. Today 11 (1991) 173-301. 6. U. Costantino et al., Z. Kristallogr. 224 (5-6) (2009) 273-281. 7. C. Manzi-Nshuti et al., Polymer 50 (2009) 3564-3574. 8. U. Costantino et al., Polym. Degrad. Stab. 90 (2005) 586-590. 9. T. Itoh et al., Langmuir 19 (2003) 9120-9126. 10.W. Chen et al, Polym. Degrad. Stab. 90 (2005) 162-166. 11.M.Z.B. Hussein et al., J. Mat. Sci. Lett. 19 (2000) 879-883. 12.H. Zhao et al., J. Colloid Interface Sci. 4 (2004) 613-624. 45