Jan Potocki Nascita e genitori • Nasce a Pików, a nord-ovest di Vinnytsja, in Podolia, l’8 marzo 1761 da Józef Potocki, gran siniscalco della corona, e Anna Teresa Ossolińska. • Il padre non è il rappresentante più abbiente del casato, ma i suoi territori si estendono pur sempre per più di trecento km, con centinaia di villaggi e decine di migliaia di anime. Ha fatto parte della delegazione che durante la Confederazione di Radom ha chiesto a Caterina II la destituzione di Stanislao Augusto • La madre, lei pure discendente di uno dei casati più antichi del paese, è considerata una delle donne più belle di Varsavia ed è amica intima di Mme de Genlis • L’anno successivo nasce il fratello Seweryn Anna Teresa Ossolińska Educazione in Svizzera (1774-1778) • L’educazione dei due piccoli Potocki, Jan e Seweryn, viene affidata ad un pastore vallese, Louis Constançon, discepolo di Élie Bertrand, fautore di modelli pedagogici moderni, fondati sul dialogo, sull’esercizio, l’osservazione e l’esperienza • La Svizzera era uno dei centri scientifici dell’Europa del settecento, pertanto nell’insegnamento dei giovani Potocki un peso particolare veniva attribuito alle materie scientifiche, ma la matematica, la geometria, la storia e le lettere classiche non erano da meno • L’insegnamento della religione veniva limitato ai principi fondamentali del cristianesimo e alla lettura della Bibbia Servizio militare Al ritorno dalla Svizzera si arruola come sottotenente nell’esercito imperiale austriaco in un reggimento di cavalleggeri nella speranza di far carriera durante la guerra di successione bavarese. La guerra si rivelò però un’autentica delusione. Invece di combattere trascorre i giorni a leggere in caserma Cavaliere dell’Ordine di Malta (17801781) • Dopo l’esperienza fallita della guerra di successione bavarese entra novizio nell’Ordine degli Ospitalieri di San Giovanni di Gerusalemme. Per due anni attraverserà in lungo e in largo il mediterraneo lottando contro i pirati: è in Italia, in Sicilia, in Francia, in Spagna, in Tunisia, a Djerba • Sulla strada del ritorno in Polonia si trattiene in Italia, in Ungheria e in Serbia dove compie osservazioni archeologiche ed etnologiche • Trascorre in Polonia l’inverno 1783-1784 Viaggio in Turchia e in Egitto • Nell’aprile 1784 prende la volta del Mar Nero: trascorre sette mesi da Chersoneso a Costantinopoli, passando per Alessandria, per il Cairo e per Gizah, rientrando infine al porto di Venezia, dove è trattenuto in quarantena • Non è questo il suo primo viaggio, ma è il primo a farne uno scrittore. Durante il viaggio scrive alla madre delle lettere che verranno poi raccolte in un libro, il Voyage en Turquie et en Égypte, pubblicato a Pietroburgo nel 1788 Matrimonio (9 maggio 1785) • Sposa Julia Lubomirska, quarta figlia della principessa Izabella Lubomirska • Entra così a far parte del partito politico più influente del paese. I suoi cognati nonché cugini Ignacy e Stanisław Kostka Potocki hanno sposato altre due figlie della principessa, rispettivamente Izabella e Aleksandra. Questi matrimoni segnano anche l’avvicinamento tra la Familia e il clan dei Potocki, dopo il distacco dal re • Poco dopo si verifica lo scandalo della Dogrumowa e tutto il clan riunito prende la volta di Karlsbad, ove le loro strade si divideranno temporaneamente: Potocki a settembre si reca a Parigi con la giovane sposa. Vi trascorrerà due anni La belle Julie Frequentazioni parigine A Parigi frequenta il salone di una vecchia amica di sua madre, a lui nota fin dall’infanzia, Mme de Genlis, gli eruditi – l’abbé Barthélemy, Volney -, gli scrittori Mercier, Restif de la Bretonne, Marmontel, l’attore Talma e infine Mme de Staël Anna Teresa Potocka con il nipote Artur Potocki (1791) La Rivoluzione in Olanda • Nel 1786 dopo la nascita del primo figlio Alfred la coppia raggiunge in Italia la principessa Lubomirska che già vi soggiorna accompagnata dal genero Stanisław Kostka • Di lì fa ritorno a Parigi. Nel settembre 1787 si reca per un mese in Olanda, dove impera la rivoluzione. Da quest’esperienza nascerà il Voyage en Hollande fait pendant la Révoution de 1787 Potocki patriota • Dall’Olanda parte per l’Inghilterra con Julie, la coppia fa poi ritorno a Parigi • Dal marzo 1788 sono a Varsavia. Di fronte alla minaccia di un’invasione prussiana e alle pressioni russe Potocki si getta nella vita politica da cui si era tenuto fin’ora lontano e si fa eleggere deputato alla Dieta dei Quattro Anni • Fonda anche una tipografia detta ‚libera’ (Drukarnia Wolna), nella quale fa stampare centinaia di pubblicazioni di carattere pubblicistico e d’attualità politica. Presso la stamperia apre anche una sala di lettura pubblica e un circolo politico Il volo su Varsavia (maggio 1790) Potocki e la rivoluzione Intorno al 20 novembre 1790 Potocki è a Parigi. Non si sa molto di questo suo soggiorno nella capitale francese che sembra aver molto irritato Stanislao Augusto che cominciava ad averne abbastanza delle bravate del giovane conte. Pare frequentasse Mirabeau e La Fayette e che assistesse alle sedute dell’Assemblea Nazionale in compagnia di suo cugino Stanisław Szczęsny Potocki in virtù di quel corto circuito tra conservatorismo magnatizio repubblicano e repubblicanesimo giacobino. Ad ogni modo l’esperienza francese bastò a guarirlo da tutte le simpatie fin’ora nutrite per l’ideologia repubblicana. Stanisław Szczęsny Potocki Missione diplomatica in Spagna e viaggio in Marocco • Approfitta dell’occasione di accompagnare il nuovo ambasciatore polacco presso il re di Spagna per lasciare Parigi. Da marzo a giugno del 1791 attraversa in lungo e in largo la penisola iberica raccogliendo osservazioni ed esperienze che poi utilizzerà nel suo romanzo • Il primo luglio attraversa lo stretto e trascorre oltre tre mesi in Marocco. Il motivo del viaggio africano non è noto. Anche questa esperienza darà luogo a un’opera letteraria il Voyage dans l’empire du Maroc fait en 1791, pubblicato l’anno seguente Ritorno in Polonia • Arriva a Varsavia nel gennaio 1792. La situazione politica è estremamente tesa. Conclusa la guerra con la Turchia la Russia si rivolge nuovamente alla Polonia. • Il cugino di Jan Potocki, Stanisław Szczęsny, è uno degli iniziatori della Confederazione di Targowica, ma Jan Potocki non lo segue, piuttosto prende congedo definitivamente dalla politica e si ritira nel castello di Łańcut ove scrive le sei Parades che rivelano il suo talento teatrale. Ritorna infine a Varsavia e – dopo numerosi altri brevi spostamenti – nel gennaio 1794 parte per Amburgo. Viaggio in Germania • In Germania incontra Stanisław Szczęsny che gli presta del denaro e cerca di convincerlo a non opporre più resistenza alla potenza di Caterina, ma Potocki interessano ormai altre cose: frequenta gli eruditi e le biblioteche, compie una spedizione scientifica in Bassa Sassonia della quale renderà conto nel Voyage dans quelques parties de la Basse-Saxe pour la recherche des Antiquités slaves ou vendes fait en 1794 • Al 1794 può essere datata con certezza anche la prima versione del romanzo. Nonostante le notevoli modifiche successive il romanzo presenta già alcune delle sue caratteristiche definitive: la divisione in giornate, l’incastramento dei racconti, personaggi e motivi Decisione di trasferirsi in Russia • Il 26 agosto 1794 Julia muore a Cracovia. Potocki è in Germania completamente assorbito dalle sue ricerche sugli Slavi • L’ultima spartizione della Polonia lo convince a trasferirsi definitivamente in Russia. Dovette essere decisiva in questo senso l’influenza del cugino Stanisław Szczęsny Potocki, uno degli iniziatori di Targowica. Questi aveva recuperato i suoi beni in Podolia, confiscatigli nel 1793. • Potocki cerca di accattivarsi la simpatia dell’attuale favorito dell’imperatrice, Platon Zubov, inviandogli da Berlino i Fragments historiques et géographiques. Al fratello di Platon, Valerij, dedica invece il Mémoire sur un nouveau périple du PontEuxin • Il suo scopo principale è ora solo quello di trasferirsi nelle sue proprietà in Ucraina, ma ragioni di rappresentanza lo portano a Mosca per partecipare ai festeggiamenti per l’incoronazione di Paolo I. Qui incontra Stanislao Augusto e ottiene il permesso di recarsi nel Caucaso, promettendo in cambio una relazione Viaggio in Caucaso • Dal maggio 1797 al maggio 1798 • Itinerario: da Mosca a Astrachan, dal mar Caspio al mar Nero • Scrive regolarmente al sovrano, come promesso, e contemporaneamente tiene un diario di viaggio • In questo viaggio l’attenzione agli usi e ai costumi dei popoli incontrati (che aveva caratterizzato il viaggio in Marocco) si unisce all’archeologia (che aveva caratterizzato il viaggio in Bassa Sassonia): studia dunque lingua, religione, abbigliamento e costumi dei popoli incontrati, li confronta tra loro, ma anche con le testimonianze antiche, in particolare con le informazioni contenute nelle Storie di Erodoto • Nasce durante questo viaggio l’idea per l’opera di cui sarà più orgoglioso: l’Histoire primitive des peuples de la Russie avec une exposition complète de toutes les notions, locales, nationales et traditionelles, nécessaires à l’intelligence du quatrième livre d’Hérodote. Continua anche a lavorare al romanzo Ucraina • Gli anni tra il 1798 e il 1802 sono tra i meno noti nella biografia di Potocki • Di certo nel 1800 fa visita a Sudak a uno dei massimi scienziati del tempo, Peter Simon Pallas, geografo, botanico e geologo, il cui influsso sul pensiero geologico di Potocki è testimoniato da manoscritti inediti e dal Manoscritto • Il 13 giugno 1799 sposa a Tulczyn Konstancja Potocka, la figlia di Stanisław Szczęsny, di vent’anni più giovane. Gli darà tre figli: Andrzej Bernard (1800), Irena (1803) e Teresa (1805). Sia alla seconda moglie che ai figli nati da questo matrimonio sarà molto più legato di quanto non lo fosse stato a Julia, Artur e Alfred • Nel 1801 Paolo I viene assassinato. Gli succede Alessandro I, cresciuto con il cugino germano di Julia, il figlio del principe Adam Kazimierz Czartoryski, Adam Jerzy che l’anno successivo diviene ministro degli esteri dell’Impero russo. All’inizio del 1802 Potocki riparte alla volta di S. Pietroburgo Александр I Павлович Delusioni • Arriva a giugno nella capitale e subito pubblica con una tiratura di appena 100 copie l’ Histoire primitive des peuples de la Russie, il suo massimo raggiungimento nell’ambito della storia degli Slavi. L’opera non riscuote però il successo che si era ripromesso, al contrario viene criticata da alcuni studiosi • Anche i sogni di carriera vanno in frantumi: Alessandro lo nomina consigliere segreto, ma il titolo è solamente onorifico. Fa ritorno pertanto in Ucraina Novità • Tra il 1803 e il 1804 Potocki è in Italia. Qui pubblica le Dynasties du second livre de Manéthon che segnano una svolta nelle sue ricerche storiche in direzione dell’egittologia e della cronologia • Comincia inoltre in questo periodo la corrispondenza con Adam Jerzy Czartoryski che inaugura il secondo periodo di impegno politico di Potocki, animato dalla visione dell’espansione russa verso il Caucaso, la Persia, la Turchia e l’Asia centrale • Nella seconda metà del 1804 fa poi ritorno a S. Pietroburgo. In dicembre presenta allo zar un progetto per un’accademia orientale e viene assunto come membro del dipartimento asiatico del Ministero degli Affari Esteri. Per tre anni sarà dunque al servizio della Russia • All’inizio del 1805 pubblica un saggio del primo decamerone del romanzo e l’inizio del secondo • Pubblica inoltre la Chronologie des deux premiers livres de Manéthon Adam Jerzy Czartoryski L’ambasciata in Cina • Nel maggio 1805 apprende di essere stato scelto a capo del comitato scientifico di un’ambasciata russa in Cina. È questo il vertice della sua carriera politica. A metà giugno parte per la Siberia • Questa volta è a Adam Jerzy Czartoryski che manda i suoi resoconti sotto forma di lettere da Kazan’, Perm, Tomsk, Irkutsk • Durante questa spedizione concepisce il grande „sistema asiatico”- un progetto di espansione economica della Russia attraverso il commercio per terra • A causa però dell’inettitudine dell’ambasciatore Jurij Alekseevič Golovkin l’impresa si traduce in un disastro diplomatico. Il convoglio attraversa la frontiera con la Mongolia nel dicembre 1805. A Urga (oggi Ulan-Bator) il re di Mongolia chiede all’ambasciatore russo di prosterarsi, come dovrà fare davanti all’imperatore. L’ambasciatore rifiuta e ordina il ritorno • Potocki racchiuderà la sua critica nei confronti dell’operato dell’ambasciatore nel suo Mémoire sur l’ambassade en Chine indirizzato a Czartoryski Frustrazione • Al ritorno a S. Pietroburgo lo zar lo incarica di mettere per iscritto le sue idee sul „sistema asiatico” che nel frattempo si è esteso fino al Pacifico, contempla il commercio con la Cina e con i popoli dell’Asia centrale • Napoleone si avvicina, Alessandro I affida a Potocki la direzione di un settimanale in lingua francese, Journal du Nord, ma Potocki non si sente affatto a suo agio in questa funzione, stretto com’è tra la censura del ministero e il suo legame con la Francia • Il soggiorno a S. Pietroburgo è sempre più caro. Potocki è costretto a rimandare Konstancja e i bambini in Ucraina • Deluso per l’attesa infruttuosa di un incarico, prende congedo dal Journal. Alla fine del gennaio 1808 torna in Ucraina Ultimi anni • Gli ultimi anni sono occupati dagli studi di cronologia e dalla stesura del romanzo che questa volta sarà portato a termine. La versione del 1810 conta sessantuno giornate • Nel 1809 divorzia da Konstancja, divenuta nel frattempo l’amante del cognato di Potocki, Octave de Choiseul-Gouffier. Seguono liti per la tutela dei figli • Nel gennaio 1810 riparte per S. Pietroburgo con un Mémoire sur les finances de la Russie in tasca nella speranza di riuscire a richiamare l’attenzione dello zar, ma invano. Pubblica anche una nuova opera di cronologia: Principes de chronologie pour les temps antérieurs aux olympiades, ma viene accusato da Joseph de Maistre di attaccare i dogmi • Divorato dalla nostalgia per la piccola Irena in luglio fa ritorno in Ucraina. I figli risiedono a Tulczyn, pertanto anche lui prende dimora nelle vicinanze Suicidio • Dal 1813 al 1814 pubblica i Principes de chronologie in sei libri • Il 23 dicembre 1815, mentre a Vienna si riunisce il Congresso che pone fine all’Europa dell’Ancien Régime, si suicida nel suo possedimento di Uładówka, a nord-ovest di Vinnytsja. Viene seppellito nove giorni dopo nel cimitero parrocchiale di Pików, a pochi metri dal suo luogo di nascita Alfred Potocki Artur Potocki