RELAZIONE FINALE Pz.: XXXXXXXXXXXXXX Anni: 70 anni, destrimane Scolarità: 1 anno tel. 0931 593800 - cell. 335 5261017 Studio: via S. Tafuri, 84 - 96018 Pachino Dott. Sebastiano LUPO Neuropsicologo Psicopedagogista Colloquio. Al colloquio la paziente arriva accompagnata dalle figlie. Deambula autonomamente, non evidenzia problemi di marcia e di equilibrio nella postura seduta e alzata. Tende a non parlare spontaneamente, risponde alle domande in maniera stereotipata e perseverante. Sollecitata a raccontare come svolge la sua giornata, risponde: “mi alzo, mi vesto” e nulla più. Riferisce di una sua paura di “essere uccisa dall’ex inquilino, un extracomunitario”, senza però saperne spiegare i motivi. Sollecitata risponde: “è un forestiero, uno straniero”. Sollecitata a rispondere se ha sempre pagato regolarmente l’affitto, risponde: “è stato sempre bravo”. Al colloquio clinico presenta chiari segni di amimia, l’espressione facciale infatti è inespressiva, anche quando narra emozioni (quali la paura di essere uccisa). Evidente anche un deficit oculo-motorio, durante il colloquio non cerca lo sguardo neanche quando viene sollecitata con domande. Il colloquio è povero di contenuti. Stimolata a raccontare la sua giornata, tende a ripetere le medesime informazioni, non riesce a riferire come si svolge la giornata e i pochi lavori che fa. Racconta di avere abbandonato tutti i lavori domestici, qualche volta inizia i lavori all’uncinetto che le piacevano ma li abbandona subito perché si stanca. Sola a casa della figlia qualche volta riordina la cucina dopo il pranzo. Parla spontaneamente anche di presunti atteggiamenti contrastivi ed ostili dei generi, che “mi odiano perché loro non volevano vendere la casa che invece ho venduto”. Riferisce in ultimo dei problemi di sonno: “per addormentarmi devo prendere la pillola, poi durante la notte mi sveglio e non mi addormento più”. Durante la giornata penso ai miei figli, “che se viene il ………... mi ammazza e anche loro”, Dialoga con la figlia che le prefigura che l’estate andranno assieme in campagna, lei risponde: “se ci campo, perché tutto mi scordo, e quando sono triste la memoria non ce l’ho più”. VALUTAZIONE NEUROPSICOLOGICA. Eseguito TEST MODA (75,9) con correzione per età e scolarizzazione a (80,3/100). Normalmente correlato esiti del TEST MMSE 21,3/30. Eseguito esame GDS DEPRESSIONE con esiti positivi (25/30). Si conclude per DETERIORAMENTO COGNITIVO DI GRADO LIEVE. La paziente conserva ancora intatte le capacità di ORIENTAMENTO SPAZIO-TEMPORALE (8/10), come confermato anche dai risultati della Sezione 1 Orientamenti del MODA (32,5/35). È orientata nel tempo e nello spazio, così come nel personale e familiare. Discretamente autonoma (13/15), l’incontinenza sembra essere, al momento, l’unico aspetto di carente autonomia personale. Il contributo fondamentale al deterioramento cognitivo viene dalla Sezione: test neuropsicologici. Il LINGUAGGIO è conservato, sia in comprensione (Test dei Gettoni 5/5), sia in produzione orale, mentre la performance deficitaria nella produzione scritta è ascrivibile alle condizioni di sostanziale analfabetismo. Lo stesso dicasi per le capacità di ATTENZIONE E CALCOLO. L’ATTENZIONE SELETTIVA (Test Attenzionale 7/10) sembra conservata e la perdita di performance è dovuta alla lentezza di elaborazione. Le FUNZIONI PERCETTIVE visive (Street’s Completion Test 3/3), PRASSICHE COSTRUTTIVE (3/3) e il RICONOSCIMENTO DELLO SCHEMA CORPOREO (Test di agnosia digitale 5/5) sono ancora preservate. Risultano invece chiaramente deficitarie le FUNZIONI FRONTALI O ESE- RELAZIONE FINALE CUTIVE, con evidenti segni di perseverazione (apprendimento reversal 0/5), di deficit di strategie di ricerca (Test di Produzione di Parole 2/5), di intelligenza verbale e ragionamento logico (Test di Intelligenza Verbale (4/6). La MEMORIA A LUNGO TERMINE (MLT) è compromessa (Rest del Raccontino 1,1/8). Sembra ancora conservare le capacità di MEMORIA DI LAVORO (Test di Registrazione 3/3). Eseguiti anche per approfondimenti: il Test TMT-A, il Test dell’Orologio e il Test di memoria con interferenza a 10 secondi. Il test TMT A, pur svolto nella sua interezza, presenta due errori ed è stato svolto con rinforzi e facilitazioni. La paziente non è stata in grado di superare la preliminare del TMT B di attenzione divisa e alternata. Il Test del’Orologio viene eseguito con facilitazioni e rinforzi, con buon risultato complessivo (8,5/10). Al Test di memoria con interferenza sbaglia primo e secondo item e si sospende la prova. Alla SCALA GDS (Geriatric Depression Scale) la paziente ottiene il punteggio di 25/30, che evidenzia un TONO DELL’UMORE DEPRESSO. La paziente è in trattamento farmacologico con SEROQUEL E TAVOR. tel. 0931 593800 - cell. 335 5261017 Studio: via S. Tafuri, 84 - 96018 Pachino Dott. Sebastiano LUPO Neuropsicologo Psicopedagogista CONCLUSIONI. Il QUADRO NEURORADIOLOGICO (vedasi analisi delle lesioni), ipotizza un probabile inizio di deterioramento cognitivo di origine fronto-temporale, a prevalenza frontale. Tale ipotesi sembra avvalorata dal QUADRO PSICHIATRICO, che evidenzia disturbi comportamentali e psicotici in fase precoce e dal QUADRO NEUROPSICOLOGICO che conferma la compromissione delle funzioni frontali esecutive. Il QUADRO DI NEUROIMAGING è contrassegnato da una vasta zona di gliosi, verosimilmente ad eziologia cerebrovascolare ischemica cronica, estesa principalmente alle aree frontali bilateralmente, con piccole compromissioni del lobo parietale destro e di quello occipitale bilateralmente, ampliamento degli spazi liquorali riferibile a condizione atrofica dei lobi fronto-parietali. La lesione frontale coinvolge l’aspetto mesiale ed interessa principalmente il giro del cingolo anteriore (F01 e Br. 24) e posteriore (F02 e Br. 23 e 31); l’aspetto laterale è coinvolto a livello dell’opercolo frontale (F06 e Br. 44, 45) e della regione pre-frontale (F07 e Br. 8, 9 aree pre-motorie, 46) e anche parzialmente l’area paraventricolare (F09); l’aspetto orbitale è coinvolto nelle aree posteriori F12 (Br. 11, 12, 13, 47) e nell’area subventricolare (F14). Marginalmente è coinvolto anche il lobulo parietale superiore a livello paraventricolare (P06). La lesione frontale si estende anche alla porzione frontale del corpo calloso. È presenta anche ampliamento degli spazi liquorali nelle aree fronto-parietali per atrofia corticale relativa. La lesione coinvolge parzialmente anche i gangli della base nelle aree sottocorticali, precisamente la porzione anteriore del nucleo caudato ed il putamen. Il QUADRO PSICHIATRICO è contraddistinto da chiara sintomatologia pseudopsicotica (allucinazioni, deliri e manie di persecuzioni), che ben si correla con la lesione della corteccia fronto-orbitale (Br. 11, 12, 13, 47). I disturbi psicotici sono già presenti nella fase di esordio, assieme a disturbi soggettivi di memoria. I disturbi dell’umore e la sindrome adinamica (apatia, abulia e inerzia), rendono conto della possibile sindrome pseudodepressiva correlata alle lesioni della corteccia frontale mediale (giro del cingolo anteriore e posteriore (Br. 24, 23 e 31). La VALUTAZIONE NEUROPSICOLOGIA effettuata tramite MMSE, MODA RELAZIONE FINALE e test vari tratti da ENB (Esame Neuropsicologico Breve), si correla positivamente con il quadro neuroradiologico, e definisce un chiaro quadro di sindrome frontale disesecutiva: evidenti segni di perseverazione (apprendimento reversal 0/5), di deficit di strategie di ricerca (Test di Produzione di Parole 2/5), di intelligenza verbale e ragionamento logico (Test di Intelligenza Verbale (4/6), a cui si aggiungono il deficit del movimento-oculare che sembra correlarsi con la lesione dell’area prefrontale (Br. 8); il deficit amimico è possibile correlarlo alla lesione frontale a livello latero-mesiale bilateralmente; Il deficit di vigilanza che sembra correlarsi positivamente con la lesione della corteccia cingolata anteriore dx (Br. 24); i sintomi di confabulazione si correlano anch’essi positivamente con la lesione frontale. In ultimo la lesione della corteccia cingolata (BR. 24, 23, 31) si correla positivamente con i deficit accertati di ATTENZIONE DIVISA E ALTERNATA e di DEFICIT DI MEMORIA A LUNGO TERMINE. Si ipotizza, dunque un esordio di DEMENZA FRONTO-TEMPORALE A PREVALENZA FRONTALE, confortata da: • Gliosi cortico-sottocorticale frontale e alla parte anteriore del giro del cingolo, con esordio attorno ai 65 anni e note di atrofia corticale. • Sindrome frontale o disesecutiva con disturbi di tipo neuropsicologico quali, deficit di attenzione divisa e alternata, deficit di fluidità verbale, deficit di ragionamento logico e astrazione, comportamenti rigidi e di perseverazione, comportamenti di imitazione. • Disturbi della Memoria Anterograda (MLT) con conservazione della MBT. • Sintomi psicopatologici quali ansia e deliri, accompagnati da sindrome pseudodepressiva (apatia, abulia, inerzia, tono dell’umore deflesso), con amimia e deficit di movimento oculare. • Precoce incontinenza. Dott. Sebastiano LUPO Neuropsicologo Psicopedagogista tel. 0931 593800 - cell. 335 5261017 Studio: via S. Tafuri, 84 - 96018 Pachino