Chi sono è perché ascoltarmi? Mi chiamo Massimiliano Bardella (max), da anni mi dedico esclusivamente al web marketing, alla realizzazione di strategie e alla “fornitura” di strumenti atti ad ottenere risultati sul web, nel 2013 ho dato vita al progetto Dreampower, oggi questa strategia, corredata di strumenti per la visibilità e conversione, è utilizzata da centinaia di networkers, professionisti ed aziende (in Italia e all’estero), che hanno deciso di realizzare i loro obiettivi sul web, in pochi anni grazie ad una corretta strategia e alle giuste azioni, ho realizzato il mio sogno di essere libero finanziariamente aiutando gli altri a conseguire il successo. “Ogni maestro un tempo è stato un disastro.” (T. Harv Eker) Per molti anni ho lavorato come agente di commercio, in diversi campi commerciali, ho fatto l’ausiliare in una clinica privata (dove ho incontrato mia moglie) e l’operaio, Operaio nello stabilimento di Mores(SS), non è acqua che riflette la mia immagine ma percolato. fino ad approdare al settore assicurativo, ramo vita, un’esperienza che ha cambiato totalmente il mio modo di lavorare come “venditore”, convincere qualcuno a proteggersi in caso di morte è probabilmente la cosa più difficile che abbia mai fatto, ma la fatica è stata sempre ricompensata dalla certezza di aver aiutato una famiglia a proteggersi in caso di un evento così terribile quale può essere la perdita di un genitore per i figli anche al livello economico. La formazione che ho ricevuto non ha prezzo! Ho sempre lavorato duramente, convinto che i “soldi non cadono dal cielo”, e più tempo impegnavo per “guadagnare” meno tempo e meno soldi avevo, ogni giorno dovevo ripartire da capo, (una polizza vita dura appunto una vita, non è che puoi rivenderla sempre alla stessa persona), nuovi clienti ogni giorno, nuove polizze da vendere per guadagnare, meno tempo per me e per la mia famiglia. Il mondo del network marketing La stessa persona che mi introdusse nel campo assicurativo, mi presentò un’opportunità di network marketing, (sempre grato a te Andrea ),avevo già avuto esperienze precedenti , ma piuttosto deludenti, in questa ebbi immediatamente successo, creando in poco tempo una discreta linea distributiva, lasciai il mio lavoro di assicuratore per dedicarmi a tempo pieno a questo modo completamente diverso di produrre reddito. I libri che studiavo, la formazione che facevo, mi aprivano la mente a nuove verità, mi rendevo conto di quanto tempo avessi perso nel lavorare investendo il mio tempo, piuttosto che utilizzare un sistema che producesse denaro per me, mi era diventato impossibile fisicamente e psicologicamente continuare a fare l’assicuratore, nonostante questo creasse reddito, e generava sicurezza economica, ormai non concepivo più di investire il mio tempo in un modo errato per generare denaro. Forte dell’esperienza maturata e del successo che stavo ottenendo e anche a causa di una divergenza di idee con la mia up-line (mancanza di coerenza tra ciò che indica la formazione e le azioni che chiedevano di fare) presi una decisione, creare una mia azienda di network. Successo? NO! Sono diventato povero! Un consiglio non fate mai società con persone che non sono come voi, che non producono come voi, che non la pensano come voi, piuttosto se non avete la possibilità non fate alcuna società, soprattutto se sono amici. Nonostante fossi l’ideatore del progetto, non ero io l’amministratore dell’azienda, una scelta obbligata e una forma di garanzia verso l’amico investitore (eravamo in tre). Non starò qui a raccontarvi di cosa trattava o cosa vendessimo e non ho intenzione di entrare nello specifico, posso dirvi solo che il potenziale era enorme, la mia linea distributiva cresceva, ma non venivo retribuito, l’amministratore gestiva le entrate, e il mio reddito veniva girato per le spese aziendali, quindi non ho preso un centesimo per 3 lunghi anni, nonostante la mia down-line fosse l’unica a produrre, e mi occupassi del 90% dell’attività aziendale (meeting, formazione, e persino il post vendita). Povero da non sapere cosa mettere a tavola per i miei figli, povero da essere costretto a vendere tutto l’oro, comprese le fedi nuziali, povero da utenze luce e gas staccate, povero da non avere il gasolio nell’auto per recarsi ai meeting sfruttando le discese a motore spento e trasmettere comunque l’entusiasmo e la certezza di chi sa che la strada è giusta. “Devi passare attraverso l’inferno per raggiungere il paradiso” (Dean Karnazes) Ho sempre avuto un pc in casa, mio padre acquistò il primo “Home Computer”, intorno alla metà degli anni ’80, (Un Olivetti M20), all’epoca aveva un costo proibitivo, fu amore vero dal primo istante! Potete capire cosa vuol dire per un ragazzo che amava Star Trek, Guerre Stellari e i video giochi avere a portata di mano una cosa del genere? Iniziai a studiare il Basic e a creare delle rudimentali programmazioni, ricordo che il primo programma che realizzai gestiva i risultati del torneo di calcetto che avevamo organizzato a scuola e al quale partecipavano diverse classi, il tutto in corridoio a ricreazione ( I Turbellari, la mia squadra). Non fraintendetemi, non ero un genio, ma quello strumento, quel monitor da qui uscivano delle cose incredibili e che realizzavi tu, mi affascinava ne sentivo il potere, comprendevo che avevo davanti il futuro, forse il mio! Successivamente arrivò il Commodore 64, poi le console, poi Windows ed infine Internet. Non ho mai abbandonato quella passione, tutt’oggi sono in grado di smontare, aggiustare, fare up grade hardware e software ad un pc, Windows (solo da poco sono passato totalmente ad Apple) e tutti i suoi programmi non hanno segreti, programmi come Photoshop li utilizzo da 10 anni con assoluta disinvoltura, come se questo mondo parlasse una lingua a me familiare e intuitiva. Questa attitudine non pensavo potesse mai diventare un lavoro..era troppo divertente e lavorare non è divertente, così aiutavo, riparavo, creavo siti per amici e conoscenti…gratis! Nell’azienda di cui ero “fondatore non retribuito” ho creato siti, quello aziendale e quelli per gli Incaricati, con tutta probabilità una delle prime aziende a fornire tali strumenti (parliamo di 5 anni fa), programmi gestionali e quant’altro servisse on line. Web Marketing Mentre lavoravo, producevo e vivevo in povertà, gran parte del mio tempo lo spendevo alla ricerca costante di una soluzione, che potesse in qualche modo aumentare il fatturato dell’azienda e quindi arrivare finalmente a percepire un’entrata, studiavo, sperimentavo facevo corsi on line, si palesava davanti a me uno schema ben preciso, una strategia che usavano tutti i web marketers di successo, come il Dott. Cerè ad esempio, del quale non potevo permettermi di certo i corsi, vivendo fra gli stenti era impensabile all’epoca avere soldi da poter spendere in un corso quando a casa mancava perfino da mangiare. Non confondete mai chi realizza strumenti informatici con il web marketing, sono 2 cose assai diverse. Ho iniziato ad approfondire e a sperimentare quelle strategie, soprattutto sfruttando la conoscenza della lingua Inglese, ho scaricato tonnellate di giga in libri e video provenienti dagli Stati Uniti, e soprattutto ho fatto tanta, tanta pratica, mettendo in atto quelle strategie, la formazione e l’esperienza di decenni di attività di comunicazione e vendita completavano il quadro che si stava pian piano dipingendosi davanti ai miei occhi. Quando la sperimentazione fu terminata sapete cosa ho fatto? Ho subito convocato i miei 2 soci per illustrare loro la potenzialità dell’utilizzo delle strategie di web marketing e come questo avrebbe portato l’azienda a fatturare migliaia di euro al giorno.. come pensate che abbiano accolto questa meravigliosa notizia? Freddo glaciale! Totale indifferenza, un muro…oggi dico grazie a Dio! Nasce DreamPower Cosa avevo appreso durante la fase di studio e sperimentazione? C’era un comun denominatore, molti offrivano corsi di formazione sulle azioni da intraprendere sul web, altri implementavano queste informazioni con tutorial per creare gli strumenti, ma nessuno (ed oggi è ancora così), forniva la strategia, la formazione e gli strumenti pronti per essere usati. Essendo anche un tecnico, conosco perfettamente tutte le problematiche che ci sono nel creare un sito o un blog e non è vero che è semplice, almeno che non vogliate qualcosa che non sia professionale, ci sono centinaia di aspetti da conoscere, che richiedono mesi se non anni di esperienza, tempo che togliereste al vostro vero business. Con l’aiuto di ragazzi provenienti dal vicino Istituto di informatica, di Albano creai questa piattaforma che 3 anni fa, aveva come unico strumento il Dreamblog, il principio era fornire la strategia insieme ad uno strumento professionale, corredato di servizi quali l’indicizzazione articolo per articolo, la personalizzazione grafica e molto altro. Il primo Dreamblog Naturalmente non poteva che essere il mio, www.maxbardella.com, ad oggi è uno dei blog più visitati ed apprezzati nel settore del network marketing ed è la causa principale del mio successo, senza il mio Dreamblog, oggi non sarei qui a scrivervi. Da allora abbiamo fatto molta strada, la strategia si è sempre più affinata, migliorata ed è diventata sempre più efficace, sono aumentati gli strumenti, e i loro utilizzatori, e naturalmente il numero di persone che appartengono allo staff intorno a me cresce in continuazione, ragazzi meravigliosi a cui va tutta la mia gratitudine. La crescita esponenziale di questo progetto è dovuto, nemmeno a dirlo, al network, non potevo infatti astenermi dal creare un sistema senza che ne beneficiassero anche altre persone, e Dreampower al suo interno ha un piano marketing Win to Win, che consente di guadagnare quando si sponsorizza il progetto stesso. Questo enorme risultato che abbiamo raggiunto non sarebbe stato possibile se persone come Dino Sonnante, (uno dei primi ad utilizzare la strategia, oggi Agency Manager di Dreampower ), non mi avesse dato fiducia credendo nel progetto e sponsorizzando a più non posso sul web fin dall’inizio. Ricordo le lacrime di mia moglie, quando, come ogni giorno, mi chiese: “Massimo (mia moglie mi chiama così), ci sarebbe da comprare qualcosa da mangiare, come facciamo?” - ed io affacciandomi dalla stanza dove tutt’ora lavoro e vi sto scrivendo dissi ” Prendi la mia carta PostePay, ci sono 78 euro”, corse su per le scale e ci abbracciammo, e piangemmo insieme..era la fine della povertà e la realizzazione di un sogno. A lei dedico questo libro. Lo scopo di questo e-book è fornirti tutte quelle informazioni e le strategie che ho applicato e che mi hanno portato alla libertà finanziaria, utilizzando il web, è ciò che insegno a chi utilizza la strategia Dreampower, se vorrai fare da solo nessun problema, se vorrai affidarti a noi sarai il benvenuto. Max Bardella Ps: I miei ex soci? Continuano a fare le stesse cose e a lamentarsi che non hanno soldi. Capitolo 1 Tutto ruota intorno a voi. Premetto che a volte vi sembrerò troppo diretto, la mia intenzione non sarà quella di offendervi ma quella di portarvi ad ottenere risultati, e non si possono usare troppi giri di parole se voglio che li raggiungiate. Il sito o il blog più bello, la pagina Facebook, sono dei meri strumenti, che da soli non servono a nulla, avete mai visto il vostro trapano e cacciavite prendere vita e montarvi una mensola? NO vero? Stranamente però è ciò che si aspettano la maggior parte delle persone dai loro siti, dai loro blog e dalle loro pagine Facebook, e anche da Dreampower appena entrano. Per questo motivo molte persone che aprono un sito, spendendo migliaia di euro, restano sorpresi che non ottengano nulla di buono da quell’investimento. Proprio ieri mi ha chiamato una carissima amica, anche lei collaborò con me nel periodo “Fondatore non Retribuito”, sapendo e vedendo di cosa mi occupo, mi ha chiamato per sapere se con la sua attività è possibile ottenere risultati utilizzando Dreampower, la prima cosa che mi ha detto è che il sito lo aveva, che lo aveva pagato molto ma che era bellissimo e risultava in prima pagina su Google, ne andava fiera, la mia domanda a questo punto è d’obbligo “Quanti contatti e ordini fa il tuo sito?”, la risposta è sempre la stessa o quasi “Zero!”. Se volete raggiungere una destinazione, non basta acquistare un auto, dovete imparare prima a guidare, come raggiungerete la destinazione, in che modo ed in quanto tempo, dipende soprattutto da voi oltre che dal mezzo e dalla strada che deciderete di percorrere. Non esiste una strategia vincente che funzioni indipendentemente dal vostro apporto, è fondamentale che al centro della strategia ci siate sempre voi, siete voi il pilota, non la strategia o gli strumenti che ne fanno parte. Se non mettete in gioco voi stessi, come potete pretendere che gli altri possano seguirvi? Essere credibili, avere una reputazione è fondamentale in qualsiasi professione, eppure su Facebook, molti si limitano a questo: “Un nuovo concetto di Business in forte espansione. un piano compensi estremamente facile e di immediato realizzo. Cambia la tua vita, ”Il video spiega l'opportunità: xxxxxx” e condividono lo stesso post centinaia e centinaia di volte, in tanti gruppi, i più fantasiosi cambiano almeno l’immagine. Anche ottenendo visualizzazioni del video, sarà difficile che qualcuno si affili ad una persona che si limita a fare questo, se inoltre, visitando il profilo ci si accorge che non ci sono contenuti di valore, informazioni, competenza, è molto improbabile che una simile attività possa dare i suoi frutti su FB. (oltre che ad essere errata questa pratica di base, manca anche la possibilità di fare conversione, ma questo aspetto lo vedremo più avanti. Attrarre e non Proporre L’errore comune sul web è riportare un’azione di marketing basata sul proporsi, ciò è dovuto al fatto che tutti noi siamo cresciuti con questo modello di marketing, le aziende propongono i loro prodotti sui media, investono milioni di euro in pubblicità, “la pubblicità è l’anima del commercio”, quante volte lo abbiamo sentito dire? Di conseguenza sul web ci si comporta nello stesso modo, le aziende investono dove c’è visibilità, quindi per apparire su Google, in prima pagina, investono, per portare clienti nel loro business utilizzano i Dealer come Groupon, per vendere un prodotto su Facebook, utilizzano Fb Ads, proponendo, pensando di veicolare il proprio messaggio ad un pubblico vastissimo, otterranno di certo dei risultati. La realtà è ben diversa, gli investimenti, fatti con questa strategia, hanno dei costi enormi che difficilmente vengono recuperati. Perché non funziona Il marketing tradizionale, rispetto al marketing on line, si riferisce ad un pubblico passivo, il quale per “difendersi” dallo spot, ha al massimo il telecomando, i messaggi promozionali, sono studiati in modo da indurre lo spettatore a restare incollato davanti alla Tv, sono ricchi di musica, storie, attori che seguiamo sul grande schermo che fanno da testimonial, sono frutto di anni di studio e si conformano, a volte anticipano, il comportamento sociale. Oramai quando vedo Banderas in un film, penso immediatamente al Mulino Bianco e la “Maschera di Zorro” è un vago ricordo depositato in un archivio remoto del mio cervello. Il marketing on line ha come referente un pubblico attivo, si hanno pochi decimi di secondo, per fare breccia e catturare l’attenzione delle persone, in mano hanno un mouse, o un tablet, che consente loro di valutare e confrontare altre offerte in pochi click o movimenti del dito. Davvero pensate che basti un messaggio, (che si confonde fra altri 1000 in un gruppo), che invita a guardare un video per fare clienti o affiliati per il vostro business? La strategia corretta non è proporre dove c è traffico, ma attirare a noi il traffico, non ci occorrono tutte le persone presenti sul web, ma solo quelle che possono essere interessate a ciò che facciamo, di cosa hanno bisogno? In che modo possiamo essere utili? Di quali informazioni necessitano? Quale percezione devo dare di me? Internet è nato come mezzo di libertà, dove trovare contenuti ed informazioni gratis, solo un ingenuo può pensare di vendere qualcosa a questo pubblico con la pubblicità diretta ed il marketing tradizionale, quando lo stesso utente ha la possibilità di guardare, ascoltare e scaricare qualsiasi cosa in modo gratuito. Questo stesso contenuto con tutta probabilità è già presente su Emule, e non c è alcun modo che ciò possa essere evitato, non ci riesce la Fox, la Universal, le grandi case discografiche, non posso certo riuscire io ad evitare che ciò accada. Esistono siti, dai quali poter vedere o scaricare film che spesso devono ancora uscire nelle sale, è facile poter vedere partite di serie A, o di Champions League, in modo del tutto gratuito, è allo stesso tempo il bello ed il brutto di Internet. Quello che però sembra un ostacolo insormontabile è spesso un’opportunità, ecco perché l’Attraction Marketing funziona, proprio per il motivo che si basa sul dare gratuitamente senza aspettarsi nulla in cambio. Questo è ciò che chiede l’utente di Internet, informazioni gratuite, se sarete bravi a conquistare queste persone, creando con loro un rapporto empatico, se la vostra reputazione on line sarà abbastanza buona, allora decideranno di acquistare o affiliarsi a voi, in seguito vedremo come e quali strumenti vi serviranno Nota: Questa è solo una piccola parte dell’ebook che ho voluto regalarti, il libro completo sarà presto on line, spero comunque, anche se in versione ridottissima, che ti sia stato utile come spunto di riflessione e sull’importanza di adottare una strategia di web marketing vincente per emergere nel tuo business . A presto Max