IL WEB MARKETING E L’ARTE DELLA PERSUASIONE Scritto da Chiara Morozzi Il web marketing è quella branca del marketing d’impresa che utilizza il web per analizzare il mercato e sviluppare una serie di rapporti commerciali che vanno dalla pubblicità alla vendita, dalla distribuzione al customer care. Al contrario di quanto accade nel marketing tradizionale, al centro della cultura del mercato virtuale c’è il consumatore e l’informazione che lo deve raggiungere: “il web marketing vuole […] che prima di tutto ci siano le informazioni da far giungere al consumatore, quindi che questi conosca un prodotto/servizio nel migliore dei modi, anche in maniera personalizzata sul suo computer, dopo di che è possibile che faccia il suo acquisto” [1] . Per mettere in pratica tale strategia le aziende web marketing oriented utilizzano tecniche pubblicitarie particolari che, secondo Janal [2] , evidenziano molte differenze con quelle tradizionali (Tab. 1). Tabella 1: Le caratteristiche della pubblicità dei media tradizionali e dei nuovi media Media tradizionali Nuovi media Spazio 1 / 13 IL WEB MARKETING E L’ARTE DELLA PERSUASIONE Scritto da Chiara Morozzi Commodity costosa Economico e illimitato Tempo Commodity costosa per chi svolge attività di marketing Commodity costosa per gli utenti Creazione dell’immagine L’immagine è tutto, l’informazione è secondaria L’informazione è tutto, l’immagine è secondaria Comunicazione Push, ad una via Pull, interattiva 2 / 13 IL WEB MARKETING E L’ARTE DELLA PERSUASIONE Scritto da Chiara Morozzi Invito all’azione Incentivi Informazioni (incentivi) Fonte: D. Janal, op. cit.. Come si evince dalla tabella, le maggiori differenze riguardano: - il costo della pubblicità, che per i nuovi media diminuisce notevolmente grazie alla continua proliferazione di nuovi spazi; - il cliente, che avvia direttamente il dialogo per cercare di soddisfare i propri bisogni; - il tempo del cliente, che, essendo molto prezioso, necessita di un’interazione di breve durata; 3 / 13 IL WEB MARKETING E L’ARTE DELLA PERSUASIONE Scritto da Chiara Morozzi - le informazioni, il cui ruolo diventa più importante del semplice provocare emozioni. Quindi, le aziende che usano i nuovi media per persuadere un target più ampio di consumatori ad acquistare i propri prodotti cerca di far leva sulle aspettative che lo stesso consumatore ha in merito al web advertising. Più in particolare, Coupey [3] individua due tipi di promozione online: la promozione multimediale e la prom ozione text-based . La promozione di tipo multimediale, allo scopo di pubblicizzare un prodotto o un evento e di attrarre più navigatori possibili, trasmette sul web file di alta qualità grafica con animazioni e streaming audio e video. Le tecniche maggiormente utilizzate sono il banner, la sponsorizzazione, i minisiti, l’interstitial e il co-branding . 1) Il banner pubblicitario è un’area grafica rettangolare posizionata in una zona di rilevo della pagina web proprio per far risaltare il messaggio pubblicitario. Cliccandovi sopra di norma l’utente può ottenere ulteriori informazioni che, il più delle volte, si trovano all’interno del sito dell’azienda che ha commissionato l’inserzione. Le dimensioni ed i formati dei banner sono standardizzati e classificati dall’Interactive Advertising Bureau in collaborazione con la Coalition for Advertising Supported Information and Entertainment . 4 / 13 IL WEB MARKETING E L’ARTE DELLA PERSUASIONE Scritto da Chiara Morozzi Attraverso questo strumento promozionale è stato possibile diminuire il tempo intercorrente tra la ricezione del messaggio e la risposta del destinatario grazie all’opportunità di combinare immagini animate e di interagire direttamente in tempo reale con l’utente. Gli elementi che hanno contribuito maggiormente all’enorme successo del banner sono rappresentati dal suo contenuto e dal traffico del sito all’interno del quale viene pubblicato. In riferimento al suo contenuto si può affermare che un banner può essere statico, animato o in terattivo . I banner statici sono gli strumenti più economici e semplici di promozione e sono soprattutto utilizzati con lo scopo di costruire l’immagine del brand ; i banner animati contengono video, audio ed immagini animate riuscendo così a trasmettere messaggi più complicati rispetto ai precedenti; infine i banner interattivi hanno obiettivi che vanno al di là della semplice informazione e branding grazie alla capacità di riuscire a far interagire l’utente. Invece, per quanto riguarda il secondo elemento si deve tener presente che esistono tre principali sistemazioni del banner [4] : - i portali, attraverso cui è possibile raggiungere una grande quantità di utenti ma non differenziati; - i servizi informativi generici, il cui pubblico è simile a quello dei portali anche se maggiormente differenziato in quanto determinati servizi informativi tendono ad essere visitati da particolari tipi di utenti; - i siti di interesse specifico, ovvero siti internet il cui contenuto è conforme a quello del banner. 5 / 13 IL WEB MARKETING E L’ARTE DELLA PERSUASIONE Scritto da Chiara Morozzi 2) La sponsorizzazione via web segue in pratica la stessa logica di quella tradizionale: essa infatti coinvolge sempre due soggetti, ovvero lo sponsor, cioè chi impiega delle risorse per supportare un sito oppure un evento, e lo sponsorizzato, cioè chi riceve tali risorse. Però, affinchè tale strumento massimizzi la propria utilità è necessario che esista una reale e consistente sinergia tra lo sponsor e il sito sponsorizzato. 3) I minisiti consistono in siti internet che hanno una durata limitata nel tempo in quanto servono solo per pubblicizzare un determinato prodotto o evento. Grazie a tale strumento l’azienda che commissiona la promozione riesce ad ottenere maggiore libertà nella realizzazione di questa poiché vi è una netta distinzione tra l’immagine corporate o del br and e quella della campagna pubblicitaria. 4) Il termine interstitial si traduce con l’espressione “in mezzo ad altre schermate di informazioni”. Infatti essi sono “finestre pubblicitarie che vengono visualizzate dall’utente durante la navigazione, senza che esso ne abbia fatta richiesta ( pop-up)” [5] . Rappresentando una delle tecniche dell’interruption marketing è molto intrusivo e per tale motivo non è molto amato dagli utenti proprio perchè la finestra si apre automaticamente. 5) Il co-branding consiste in un accordo tra due o più soggetti, per mezzo del quale si impegnano a rendere visibili i propri contenuti sui reciproci siti internet e ad effettuare promozioni congiunte utilizzando i propri logo e banner. Ad esempio la British Tourist Authority ha sottoscritto un accordo con Avis per promuovere nel proprio sito offerte riguardanti il noleggio di auto nel Regno Unito. La promozione text-based rappresenta invece una tipologia di comunicazione attraverso la quale il testo del messaggio promozionale può essere inviato utilizzando uno dei tanti mezzi di connessione alla rete internet, come ad esempio il telefono cellulare. Il mezzo più utilizzato in assoluto in questo ambito dal web marketing è senza dubbio l’e-mail. 6 / 13 IL WEB MARKETING E L’ARTE DELLA PERSUASIONE Scritto da Chiara Morozzi Infatti l’e-mail marketing ha l’obiettivo di fidelizzare il consumatore attraverso la gestione delle relazioni con esso lungo tutto l’arco della sua vita. Seguendo una logica di marketing di tipo one to one, l’azienda utilizza l’e-mail per contattare un elevato numero di consumatori inviando loro messaggi anche personalizzati. Pur rappresentando uno strumento abbastanza intrusivo in quanto non sollecitato dall’utente, esso può essere recepito negativamente mettendo in pericolo l’immagine già affermata del bran d . Quindi tale strumento è efficace solo se vengono applicati i principi di permission marketing [6] , ovvero “lo svolgimento di iniziative di e-mail, soltanto dopo l’ottenimento del consenso da parte dell’utente a ricevere i contenuti in oggetto. Ciò distingue l’ e-mail marketing dallo spam marketing , che prevede l’invio di messaggi elettronici senza il preventivo consenso del destinatario, in violazione del Decreto Legislativo 191 del 1998 art. 10” [7] . Per procurarsi il consenso dei consumatori le aziende possono scegliere tra le seguenti tecniche: - opt-in: è l’iscrizione volontaria dell’utente ad un determinato servizio di informazione oppure ad una newsletter. Tale tecnica rappresenta il principio attualmente in vigore nell’U.E., anche se la newsletter sta venendo progressivamente sostituita dai feed RSS che sono molto meno intrusivi; - opt-out: alla totale insaputa del consumatore viene inviato un messaggio in cui però viene data l’opportunità di impedire l’invio di altri messaggi ( unsubscribe option). Tale principio è in vigore negli U.S.A.; 7 / 13 IL WEB MARKETING E L’ARTE DELLA PERSUASIONE Scritto da Chiara Morozzi - double opt-in: grazie a tale modalità, a chiunque si iscriva ad un determinato servizio viene inviata un’e-mail con la quale si deve effettuare una determinata operazione per portare a termine l’iscrizione; - confirmed opt-in: è uguale all’opt-in con in più l’invio di un’e-mail di conferma dell’avvenuta iscrizione. Tuttavia negli ultimi anni sta prendendo sempre più piede la captologia, ovvero lo studio degli strumenti informatici come tecnologie di persuasione. Tale scienza deve la sua esistenza a B. J. Fogg [8] , direttore dello Standford University Persuasive Technology Lab che coniò tale termine nel 1996 facendolo derivare dall’acronimo Computers As Persuasive Technologies . , Infatti essa è una nuova scienza che analizza i fenomeni sottostanti l’intersezione intercorrente tra software ed hardware da una parte, e sentimenti, emozioni e capacità degli individui generati dalla persuasione dall’altra. L’ambito della captologia tende ad aumentare in tempi molto rapidi in quanto ogni settimana vengono progettati sempre più strumenti informatici per influenzare e modificare i pensieri ed i comportamenti degli utenti. Lo schema di riferimento del processo di persuasione online viene definito dallo Standford University Persuasive Technology Lab “catena del comportamento”. Secondo questo modello esistono due principali modalità di persuasione: la macrosuasione e la microsuasione. 8 / 13 IL WEB MARKETING E L’ARTE DELLA PERSUASIONE Scritto da Chiara Morozzi La prima consiste nella creazione di determinati prodotti informatici interattivi al solo scopo di persuadere gli utenti. Ecco alcuni esempi: - il Quitnet Picture, ovvero un sito ideato per convincere i fumatori a smettere (software persuasivo ); - la Baby Think It Over pregnancy prevention doll, una bambola che cerca di prevenire la gravidanza delle adolescenti ( dispositivo persuasivo ); - la HygieneGuard Picture, una tecnologia di sorveglianza in bagno (ambiente persuasivo ). La microsuasione invece si riferisce a quei prodotti informatici che, anche se sono stati ideati per scopi differenti dalla persuasione, possono mettere in luce degli elementi persuasivi propri dell’esperienza che ne fanno gli utenti. Ecco degli esempi: - l’Ebay feedback form, ovvero il sistema di classificazione impiegato da Ebay per motivare i soggetti a comportarsi in maniera corretta nelle varie operazioni di vendita/acquisto online. A fianco del nickname dell’utente viene posta una serie di stelle colorate e un numero che sta ad indicare il riscontro acquisito; - il Nagscreen example, shareware software that asks for payment. I soggetti che creano lo shareware vogliono essere pagati per il proprio lavoro, così alcuni programmatori hanno ideato dei nagscreens , ovvero finestre di dialogo che sollecitano gli utenti a pagare; - la Dialogue box di Quicken, utilizzata ad esempio per premiare i clienti che riportano in equilibrio i loro conti. 9 / 13 IL WEB MARKETING E L’ARTE DELLA PERSUASIONE Scritto da Chiara Morozzi Tutti questi esempi sono dei veri prodotti utilizzati da molte aziende. Concludendo, le tecnologie persuasive sono pensate per avviare, smettere, mantenere o modificare emozioni, pensieri e comportamenti rispetto a vari oggetti e contenuti, e come tali naturalmente fanno nascere questioni etiche rilevanti in merito alla liberta' consentita a chi si relaziona con essi. Il loro impiego misura inoltre il livello di accondiscendenza di ogni soggetto rispetto alle regole ed ai valori della società in essi incorporati, trattandosi di tecnologie i cui effetti si posizionano sia nel campo individuale che collettivo. Quindi non e' l’indole persuasiva di tali tecnologie, quanto gli scopi ed i valori per cui vengono ideate e la rappresentazione della realta' in essi inserita, che possono generare preoccupazioni. L'uso non etico di questi principi e' sempre dietro l’angolo. Poiche' la nostra interazione con le tecnologie si rifa' ai meccanismi già interiorizzati di interazione sociale, lo scopo persuasivo proprio delle tecnologie dei nuovi media puo' diventare una specie di influenza automatica e la risposta cambiare nella spoglia compiacenza che si fa senza pensare. Come dimostrazione della vulnerabilità degli individui basta prendere in considerazione quanto spesso durante la navigazione online essi sono indotti con animazioni, colori e offerte ad iniziare una relazione commerciale. Insomma un mercato il web che per le conseguenze etiche che comporta, dovrebbe incutere terrore anche ai catastrofisti che si affliggono nel dibattito fra tecnologie buone e cattive e quelli che puntano il dito sugli effetti negativi della violenza televisiva e dei videogiochi. 10 / 13 IL WEB MARKETING E L’ARTE DELLA PERSUASIONE Scritto da Chiara Morozzi BIBLIOGRAFIA Chaffey D., Mayer R., Johnston K., Ellis Chadwick F., Internet Marketing, Apogeo, Milano 2001. Coupey E., Marketing and the internet: conceptual foundation, Prentice Hall, Upper Saddle River, NJ 2001. Fogg B.J., Persuasive Technology: Using Computers to Change What We Think and Do, Morg an Kaufmann Publishers , San Francisco 2002. 11 / 13 IL WEB MARKETING E L’ARTE DELLA PERSUASIONE Scritto da Chiara Morozzi Foglio A., E-commerce e web marketing. Strategie di web marketing e tecniche di vendita in internet , FrancoAngeli, Milano 2008. Godin S., Permission marketing: turning strangers into friends, and friends into customers, Simon & Shuster, New York 1999. Janal D., Online marketing handbook. How to promote, advertise and sell your products and services on internet , Van Nostrand Reinhold, ITC 1998. Pascucci F., Il marketing tra reale e virtuale. Sfide ed opportunità nell’era digitale, Società Editrice Esculapio, Bologna 2009. [1] A. Foglio, E-commerce e web marketing. Strategie di web marketing e tecniche di vendita in internet , FrancoAngeli, Milano 2008, p. 38. [2] Cfr. D. Janal, Online marketing handbook. How to promote, advertise and sell your products and services on internet , Van Nostrand Reinhold, ITC 1998. [3] Cfr. E. Coupey, Marketing and the internet: conceptual foundation, Prentice Hall, Upper Saddle River, NJ 2001. [4] Cfr. D. Chaffey, R. Mayer, K. Johnston, F. Ellis Chadwick, Internet Marketing, Apogeo, Milano 2001. [5] F. Pascucci, Il marketing tra reale e virtuale. Sfide ed opportunità nell’era digitale, Società 12 / 13 IL WEB MARKETING E L’ARTE DELLA PERSUASIONE Scritto da Chiara Morozzi Editrice Esculapio, Bologna 2009, p. 146. [6] Cfr. S. Godin, Permission marketing: turning strangers into friends, and friends into customers , Simon & Shuster, New York 1999. [7] F. Pascucci, op. cit., p. 147. [8] Cfr. B.J. Fogg, Persuasive Technology: Using Computers to Change What We Think and Do , Morgan Kaufmann Publishers , San Francisco 2002. 13 / 13