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Self Marketing on web: come essere attrattivi
attraverso l'utilizzo dei social network
Dott.ssa Patrizia Paganini - Dirigente Servizio Politiche attive del lavoro e Formazione
Provincia di Bologna
Dott. Francesco Pasotti - Partner di Marketing Bologna e Specialista di
Social Media Strategy e Marketing
Dott. Gianmarco Pinto - Responsabile Risorse Umane e Sviluppo Organizzativo
Pelliconi Group
SERVIZIO DI ORIENTAMENTO PER NEO DIPLOMATI E NEO LAUREATI NEI CENTRI PER L’IMPIEGO DELLA PROVINCIA DI BOLOGNA
RIF.P.A. 2012-2005/BO C.I.G. 3765641142 CUP G39I12000020007 Approvato con determina dirigenziale PG 73397 del 09/05/2012 del Servizio Politiche Attive del
Lavoro e Formazione
TWEET ABOUT IT:
#jobonweb
@MkgBologna
©Dr. Francesco Pasotti - Marketing Bologna
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Fanno bene i giovani italiani a passare le
giornate a mandare curricula online?
• 40% delle aziende nostrane cerca nuovi lavoratori sul web e un altro
32% sta seriamente pensando di cominciare a farlo!
• 180mila offerte proposte dalle aziende nel periodo febbraio-aprile del
2013.
• La quota maggiore, equivalente al 65% degli annunci, proviene
dai portali specialistici, il 19% da testate giornalistiche nazionali
dell’area lavoro, e infine il restante 16% dai siti web delle principali
agenzie per il lavoro.
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• Le industrie sono quelle che utilizzano il canale internet più delle altre
nella ricerca di nuovi dipendenti con il 41% delle offerte di lavoro, i
servizi al 33% e il commercio al 17%, utilizzando siti delle agenzie per il
lavoro e i giornali online.
• Fanno eccezione, invece, i portali specialistici dove i lavoratori più
richiesti sono quelli destinati al settore dei servizi (40% delle offerte a
loro dedicati).
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Il Web è ricco di un’infinità di siti che
facilitano l’individuazione del lavoro, eccone 3
sui quali non potete non cercare!!!
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• E’ il portale di ricerca lavoro più amato dagli utenti.
• Inserisci una parola chiave, la località in cui desideri trovare l’impiego
e la categoria prescelta e il gioco è fatto!!
• LAST NEWS!!!! Ordinare le offerte per numero di curriculum vitae
iscritti. Si vedranno per prime quelle con meno candidature e quindi
più opportunità.
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• Che lavoro cerchi?
• Dove?
• A quale “distanza” dal luogo indicato?
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• Classica ricerca per parola chiave o luogo.
• “Profili aziendali”, nella quale sono pubblicati i nomi delle aziende in
cerca di personale.
• “Monster Talent”, dedicata ai laureandi e neolaureati.
• “ Beknown”, permette di sfruttare la rete dei social network per
cercare e trovare lavoro
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• Consente di creare sul social network più diffuso al mondo una sorta
di altro network professionale che interagisce però con FB nella
misura in cui lo volete voi.
• Su BeKnown potete importare i contatti che volete da Facebook, da
Twitter o dalla vostra rubrica mail.
• Inserire il vostro profilo professionale
• Ad ogni profilo l’applicazione dà una sorta di livello
• Avete la possibilità anche di inserire i risultati raggiunti al lavoro e
farvi fare delle segnalazioni dai vostri contatti.
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• Creare network professionali, all’interno di un ambiente creato da
Monster, senza lasciare Facebook.
• Invitare facilmente i contatti presenti in altri social network per
ampliare la propria rete BeKnown oltre i propri amici di Facebook
• Mantenere separati gli amici di Facebook dai contatti professionali
• Visualizzare chi, tra i propri contatti professionali in BeKnown, è
connesso ad aziende o a opportunità lavorative interessanti
• Importare il proprio profilo Monster su BeKnown e mettere in
collegamento il proprio networking professionale con l’attività di
ricerca di lavoro su Monster
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©Dr. Francesco Pasotti - Marketing Bologna
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“Spettabile ditta, sono Mario Rossi e sottopongo
alla Sua cortese attenzione il mio curriculum per la
posizione disponibile”
E’ un elenco, spesso noioso, degli studi compiuti e dei precedenti lavori.
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Come
catturare
l’attenzione
di chi
legge
il vostro
CV?
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Il curriculum deve galleggiare
• Speculare alle richieste delle aziende e
sopravvivere nel mare magnum delle candidature
online!
• Le aziende, soprattutto quelle molto grandi, usano un software per la
scrematura iniziale delle candidature!
Non fate un solo curriculum per tutto!!!!
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©Dr. Francesco Pasotti - Marketing Bologna
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©Dr. Francesco Pasotti - Marketing Bologna
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©Dr. Francesco Pasotti - Marketing Bologna
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• 1) Utilizzate per la scrittura del c.v. dei font standard, comunemente
leggibili da ogni tipo di browser web;
• 2) Inserite le informazioni di contatto bene in vista, ma non in un’
intestazione;
• 3) Riportate i dati essenziali sulla vostra professionalità in dei punti-elenco,
utilizzando le parole chiave già presenti nella job description;
• 4) Parlando delle esperienze di lavoro precedenti, utilizzate il formato
standardizzato “nome datore lavoro” -> “posizione ricoperta” -> “date di
inizio e fine”. Niente “finezze”;
• 5) No alle informazioni inserite in tabelle, no alle infografiche: le
“macchine” potrebbero avere difficoltà a leggerle;
• 6) No al formato .pdf, in alcuni casi potrebbe essere scartato a priori come
“non leggibile”;
• 7) Sì ai curriculum lunghi, anche più di due pagine ["maggiore spazio"
equivale in questo caso a maggiori "risultati" nella ricerca effettuata per
parole chiave, e quindi ad una migliore adesione del profilo alla ricerca];
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Visual CV
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VERY COOL
http://www.rleonardi.com/interactive-resume/
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Il video curriculum!!!
Negli ultimi due anni, il video curriculum ha modificato profondamente
l’incontro tra domanda e offerta di lavoro, negli USA. Anche in Italia, le
grandi aziende affermano che la fase di recruiting sarà influenzata dalle
nuove video-candidature.
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Il video curriculum è diffuso via internet, principalmente sul portale
YouTube o attraverso i siti dedicati alle offerte/domande di lavoro.
Tranne alcune eccezioni, caricare il proprio video cv sul web è gratuito.
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I vantaggi del video curriculum per le aziende
• Oltre alle competenze del candidato, la presentazione video mette in risalto
anche la personalità, l’atteggiamento, la dialettica del soggetto.
• Attraverso il video curriculum l’azienda recruiter può attestare anche delle
competenze tecniche o pratiche e il grado di conoscenza di una lingua straniera
del candidato. Tutto ciò facilita e accorcia i tempi della fase di preselezione.
• Molte aziende hanno iniziato ad utilizzare lo strumento video per autopresentarsi. Descrivono la loro attività, la propria organizzazione interna e
illustrano le possibilità di inserimento e i requisiti di coloro che possono
presentare la propria candidatura.
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• http://www.youtube.com/watch?v=pt71AyekijE
EPIC FAIL?????
• http://www.youtube.com/watch?v=PnosVJfDrpY
• http://www.youtube.com/watch?v=wSB-1vz_xb4
EPIC WIN!!!
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Lettera introduttiva?
• E’ ancora utile laddove la scelta dei
candidati è fatta da un singolo selezionatore, in maniera tradizionale!
• Considerare il contesto per il quale si concorre è fondamentale:
Coerenza è la parola magica!!!
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Fare i conti con la reputazione digitale!!
• 53% dei candidati usa almeno un canale online per cercare lavoro.
• Tra loro il 30 per cento si rivolge a Facebook, il 26 per cento a
LinkedIn, il 9 per cento ai blog e, ovviamete, il 94 per cento ai siti di
lavoro.
La Rete non è un ambiente neutro!!
30 per cento dei candidati non ha mai cercato il proprio nome
attraverso un motore di ricerca!!!
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Risorse umane:
• Confessano di avere cercato il nome di
un possibile dipendente attraverso
Google e siti simili.
• Solo nel 12 per cento ha escluso un
candidato per informazioni reperite online.
Occhio a cosa si dice di voi su internet!
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• Digitate nome e cognome nella stringa di ricerca per vedervi riflessa la
vostra immagine digitale!
• L’identità digitale è composta da foto, video, testi diffusi da noi stessi,
più o meno consapevolmente, ma anche da amici, colleghi,
conoscenti, media anche a nostra insaputa.
• I recruiter fanno un controllo incrociato con altre fonti che parlano di
noi. Spesso sono a caccia delle incongruenze e delle stonature: se nel
cv la foto del candidato è molto formale, ma su Facebook ha una la
cresta oppure è a un rave party suona un primo campanello
d’allarme.
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Non è una questione etica ma di appropriatezza!!
• L’errore è quello di pensare che Facebook e Twitter siano come il
salotto di casa.
• Oggi le aziende sono sempre più caute nelle assunzioni di nuovi
dipendenti e, più si sale di grado, più sono prudenti.
• Il primo passo è capire allora come si è “posizionati”, come ci vede il
“popolo della Rete”
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«My reputation può servire a quantificare
quanto è positiva o negativa la propria
identità digitale, quanto siamo
professionali e presenti sul web.»
https://www.my-reputation.it/
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FARE, O NON FARE!!
• Prima di pubblicare un filmato su YouTube
pensarci due volte, soprattutto se si tratta di
situazioni molto imbarazzanti o informali: scherzi in spiaggia, addio al
celibato/nubilato ecc. Soprattutto avere l’accortezza di non firmarli con
il proprio nome e cognome.
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• Stessa avvertenza per le immagini che ci scatta il fotografo in
discoteca: saranno pubblicate sul sito del locale e se non siete bel
lontani dalla sobrietà e dalla compostezza meglio non esserci oppure
non dichiarare il nome.
• Evitare foto ardite sui social: la vedranno tutti,
anche il datore di lavoro e i colleghi….
• Sistemate le impostazioni relative alla privacy
degli account sui social. Bisogna sempre pensare
a chi potrà vedere quei contenuti, magari organizzando delle liste
differenziate (solo amici, colleghi, capi ecc).
• Controllare i tag: magari non lo sappiamo ma qualcuno a nostra
insaputa ci tagga e rende pubbliche quelle immagini che magari non
avremmo far circolare.
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• Occhio anche alla geolocalizzazione: spesso i post che pubblichiamo
contengono (se non l’abbiamo disattivata) l’indicazione del luogo: non
è necessario far sapere al nostro datore di lavoro che si è ad uno strip
poker party.
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Come migliorare allora una nomea online?
• Il segreto è comunicare noi stessi con coerenza e prudenza. Se
l’immagine è molto compromessa ci si può rivolgere, invece, a
un professionista: fa in modo che il nostro nome risulti tra i primi sui
motori di ricerca e che le competenze lavorative vengano valorizzate.
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Usare al meglio i Social:
• Tom Peters ha affermato che il personal branding si poggia su tre pilastri
fondamentali che ogni soggetto è chiamato a sviluppare:
1. Competenza
2. Visibilità
3. Networking
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• Prima del proliferare dei social media, gli strumenti di personal
branding erano i biglietti da visita, il curriculum e in qualche caso
anche un sito internet. Oggi se si è in grado di promuoversi bene sui
social, il curriculum potrebbe diventare praticamente inutile.
Necessaria un’accurata strategia di promozione sui
social!!
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Nella maggior parte dei casi si tratta di veri e
propri diari online, all’interno dei quali ognuno di
noi pubblica dei contenuti consentendo a
chiunque di leggerli, commentarli e condividerli
con altri utenti.
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Utilizzare un blog al massimo delle sue potenzialità è
necessario:
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
essere pronti a dialogare con i propri lettori, sia sul blog stesso che sui
social network;
realizzare una costante attività di content curation;
dedicare ad esso tempo e risorse
essere aggiornato costantemente;
consentire a tutti di partecipare alla produzione di esso con l’aggiunta di
post e commenti;
deve essere condivisibile, vale a dire portare con sé contenuti divertenti,
informativi, interessanti anche per gli altri;
sviluppare un flusso di comunicazione partecipativo che possa
posizionarci dal punto di vista professionale.
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In un’ottica di sviluppo costante del proprio personal
branding, essere presenti su un social network
professionale è di fondamentale importanza. LinkedIn è
la più estesa rete sociale professionale, con 150 milioni
di iscritti, dei quali tre in Italia.
https://www.linkedin.com/profile/view?id=34527533&
trk=nav_responsive_tab_profile
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Per costruire un profilo professionale solido su LinkedIn è
necessario porsi i seguenti interrogativi:
1. in qualità di professionista, come voglio distinguermi all’interno della
community di LinkedIn?
2. quali sono le caratteristiche che dovrò esaltare per interessare gli utenti
visitatori a tal punto da convincerli a mettersi in contatto con me?
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Non meno importante è poi la strategia utilizzata per la creazione del
profilo LinkedIn:
1. caricare sempre un’immagine del profilo: meglio una in primo piano, evitando
immagini che vi ritraggono in situazioni goliardiche o con abbigliamento poco
elegante.
2. creare una descrizione evocativa. Ci sono solo 120 caratteri a disposizione per
far capire chi siete e di cosa vi occupate, quindi è fondamentale essere sintetici
e utilizzare delle parole chiave
3. completare le sezioni “interessi” e “gruppi” di cui fate parte. Questa mossa vi
consente di aumentare le opportunità di networking dentro la piattaforma
4. ottimizzare l’URL del vostro profilo pubblico. Questo permetterà alla pagina del
vostro profilo di apparire in una posizione migliore quando qualcuno digiterà il
vostro nome sui motori di ricerca.
5. Includere un link al vostro profilo Twitter: rappresenta un’opportunità più data
agli utenti per entrare in contatto con voi
6. rendere il proprio profilo visibile a chiunque.
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• Pur non essendo un social network nato appositamente per lo
scambio di relazioni tra professionisti, molti di loro lo utilizzano
praticamente in ogni momento.
• Più della metà della popolazione Italiana che accede a internet ha un
account su questa piattaforma.
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L’utilizzo di Facebook come strumento di personal branding avviene in
questi tre modi:
1. attraverso il proprio profilo personale: qui il soggetto professionista evita di
condividere post di natura personale, postando al contrario contenuti più vicini
alla sua attività professionale.
2. attraverso i gruppi: il gruppo infatti rappresenta la soluzione ideale per far
nascere e coltivare una community di utenti verticalizzata su un determinato
tema.
3. attraverso le pagine: prevalentemente attivate da personaggi pubblici, o da
aziende che utilizzano questo strumento come mezzo di promozione o di
relazione con i propri fan o clienti che siano.
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In Italia gli utenti attivi sul sito di microblogging sono
oltre 3 milioni. Grazie alla sua semplicità di utilizzo e
alla capacità di integrazione con gli altri socila media,
Twitter è in costante crescita e viene considerato ormai
il più grande social network a livello mondiale dopo
Facebook.
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• Twitter si presta molto all’individuazione delle conversazioni in tempo
reale, un modo utile per intercettare i professionisti di riferimento per
il nostro settore di attività.
• Gli eventi e gli argomenti di tendenza sono spesso veicolati attraverso
uno specifico Hashtag (#)
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Come trasformare gli utenti che ci interessano
in nostri followers?
1. inserire un’ informazione di profilo sintetica che
magari contenga il link al proprio sito web e al blog;
2. scegliere un nome utente che sia facile da memorizzare e da scrivere, per
gli utenti: è consigliabile quindi evitare caratteri complicati come
l’underscore (_);
3. cercare di generare dei tweet che possano essere sempre interessanti
per i propri followers
4. interagire con i followers che vi seguono, e magari anche con quelli che
non ci seguono, menzionandoli nei tweet. La conversazione è sempre il
miglior modo per ingaggiare utenti della propria community di
riferimento.
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VADEMECUM
• Essere chiari. Facciamo capire subito chi siamo, cosa sappiamo fare
e quali sono i nostri interessi. Evitiamo confusione e giochi di parole.
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• Essere autentici. Il web deve rispecchiarci: abbiamo una sola identità
e i social network devono servire a valorizzarla. I selezionatori
apprezzano la stretta coerenza tra quanto dichiariamo nel curriculum
e ciò che la rete dice di noi. «Se il candidato afferma che ama scrivere,
è bene che abbia un blog e che lo mostri, inserendo il link del blog nel
proprio profilo LinkedIn o Facebook. Non pensiamo solo ai possibili
sbagli che potremmo commettere, ma a ciò che possiamo fare e non
facciamo. Se non abbiamo nulla da nascondere perché non lasciamo
che anche gli altri lo vedano?».
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• Essere intraprendenti. I social network consentono di «bussare alla
porta del selezionatore». Se prima, una volta inviato il cv, restavamo in
attesa con la speranza di ricevere una risposta via mail, oggi possiamo
parlare direttamente con chi si occupa della ricerca (addirittura con
manager, amministratori delegati, etc). «Un consiglio è non
relazionarsi però in modo indiscriminato,
ma personalizzare le richieste “di
amicizia”. No ai messaggi preimpostati».
Essere intraprendenti significa infine
fare “personal branding”, considerare se
stessi come un marchio e promuoverci
decidendo cosa mostrare di noi.
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• Essere aggiornati. Oggi abbiamo la possibilità di restare sempre
informati sulle “posizioni aperte”, grazie a canali social, ai forum, ai
blog o ai gruppi tematici. «È importante crearsi una rete di relazioni
professionali del nostro stesso settore, per ricevere notizie e
documentarci in tempo reale
sulle ultime novità e non farci
trovare impreparati.
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• Il look. È ciò che gli addetti del settore definiscono “standing”, ossia la
capacità di porsi in modo consono e adeguato in ogni situazione. «La
nostra presenza deve essere sempre curata e costantemente
aggiornata. È come accogliere un ospite in casa nostra, non lo si fa in
pigiama, ma con gli abiti giusti. Innanzitutto abbiamo bisogno di una
foto riconoscibile, anche creativa, ma che non sia offensiva o fuori
luogo».
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• Occhio al linguaggio. Sempre più spesso i selezionatori leggono, nelle
conversazioni e nei post, la nostra capacità di relazionarci con gli altri
come, ad esempio, l’essere diplomatici anche nei momenti più critici.
Da qui le nostre abilità di lavorare in team, la nostra tendenza alla
leadership o la capacità di mediazione, e così via.
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• Ricordarsi della privacy. Non mostriamo tutto a tutti. Impariamo a
selezionare “chi può vedere e cosa”.
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• Il canale giusto. Non tutti i social network hanno le stesse finalità e
bisogna sapersi adattare: «LinkedIn è importante per condividere e
mostrare la nostra professionalità: il consiglio è di parlare in prima
persona - sono ancora troppi i cv online scritti in terza persona - e
porsi come protagonisti di ciò che facciamo. Su Facebook c’è spazio
per la creatività ma perché non parlare ogni tanto anche di lavoro?
Twitter invece lascia poco spazio
di azione, ma quello spazio può
risultare vincente.
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ESSERCI.
Il candidato ideale esiste. È colui che è consapevole di tutti gli strumenti
che ha a disposizione per trovare lavoro e li sa usare in modo efficace:
«Chi è se stesso e lo fa convincendo gli altri!».
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ORA AVETE GLI STRUMENTI PER CONQUISTARE
IL WEB!!!
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