FISIOLOGIA Generale e Oculare File # 10 UniSalento – Ottica e Optometria – Fisiologia Generale e Oculare – A.A. 2016-2017 – S. Marsigliante - # 10 i circuiti extraretinici del sistema visivo I nervi ottici convergono nel chiasma ottico; qui alcune fibre decussano e altre continuano nel tratto ottico ipsilaterale dell’occhio dal quale originano. Le fibre che s’incrociano originano dalle emiretine nasali mentre le fibre che non s’incrociano originano dalle emiretine temporali Le fibre del tratto ottico fanno sinapsi con i neuroni del nucleo genicolato laterale. La maggior parte dei neuroni del NGL proietta alla corteccia visiva UniSalento – Ottica e Optometria – Fisiologia Generale e Oculare – A.A. 2016-2017 – S. Marsigliante - # 10 Nucleo genicolato laterale È un centro di trasferimento che smista i vari sistemi retinici servendo il campo visivo contralaterale e organizzando le loro proiezioni alla corteccia striata Il sistema tonico (risoluzione spaziale e visione colori), arriva agli strati Parvocellulari e Koniocellulari. Il sistema fasico agli strati Magnocellulari. le cellule ON sono separate dalle OFF e le risposte cono-specifiche sono tenute separate per la visione dei colori UniSalento – Ottica e Optometria – Fisiologia Generale e Oculare – A.A. 2016-2017 – S. Marsigliante - # 10 Registrazioni ottenute da Hubel e Wiesel (1977) nel NGL I neuroni del nucleo genicolato laterale hanno campi recettivi concentrici centro-periferia (sia centro ON che centro OFF) Questa cellula a centro ON/periferia OFF produce potenziali d’azione quando la luce attraversa il centro e viene inibita dalla luce che attraversa la periferia UniSalento – Ottica e Optometria – Fisiologia Generale e Oculare – A.A. 2016-2017 – S. Marsigliante - # 10 Studi eseguiti sugli animali hanno identificato almeno 25 diverse aree visive nella corteccia cerebrale, in aggiunta alla corteccia striata V1 Strato o via P: i neuroni mandano gli assoni nel sottostrato 4Cβ Negli strati superiori di V1, la via P si divide in due: via P-B (blobs) e via P-I (interblob) Strato M: gli assoni arrivano nel sottostrato 4Cα à 4B à V2 à V5 Cellule nello strato 4B: selettive per la direzione del moto UniSalento – Ottica e Optometria – Fisiologia Generale e Oculare – A.A. 2016-2017 – S. Marsigliante - # 10 La via genicolostriata termina prevalentemente nel IV° strato dell’area 17 di Brodmann detta “area visiva primaria” o V1 definita comunemente corteccia striata Campi Recettivi corticali Le stimolazioni luminose che tipicamente eccitano le cellule gangliari retiniche non hanno effetto sulle cellule dell’area visiva primaria. Questi sono i tipi di stimolazioni luminose in grado di eccitare i neuroni corticali: Vi sono tre tipi di cellule nell’area V1 1. Semplici 2. Complesse 3. Ipercomplesse UniSalento – Ottica e Optometria – Fisiologia Generale e Oculare – A.A. 2016-2017 – S. Marsigliante - # 10 Le cellule semplici possiedono campi recettivi grosso modo rettangolari con regioni on e off; le cellule semplici presentano selettività di orientamento; sono “Line Detectors” oppure “Edge detectors” Line Detectors Edge detectors Light Line Detector Dark Line Detector Impossibile visualizzare l'immagine. La memoria del computer potrebbe essere insufficiente per aprire l'immagine oppure l'immagine potrebbe essere danneggiata. Riavviare il computer e aprire di nuovo il file. Se viene visualizzata di nuovo la x rossa, potrebbe essere necessario eliminare l'immagine e inserirla di nuovo. Impossibile visualizzare l'immagine. La memoria del computer potrebbe essere insufficiente per aprire l'immagine oppure l'immagine potrebbe essere danneggiata. Riavviare il computer e aprire di nuovo il file. Se viene visualizzata di nuovo la x rossa, potrebbe essere necessario eliminare l'immagine e inserirla di nuovo. Impossibile visualizzare l'immagine. La memoria del computer potrebbe essere insufficiente per aprire l'immagine oppure l'immagine potrebbe essere danneggiata. Riavviare il computer e aprire di nuovo il file. Se viene visualizzata di nuovo la x rossa, potrebbe essere necessario eliminare l'immagine e inserirla di nuovo. Dark-to-light Edge Detector Light-to-dark Edge Detector Impossibile visualizzare l'immagine. La memoria del computer potrebbe essere insufficiente per aprire l'immagine oppure l'immagine potrebbe essere danneggiata. Riavviare il computer e aprire di nuovo il file. Se viene visualizzata di nuovo la x rossa, potrebbe essere necessario eliminare l'immagine e inserirla di nuovo. UniSalento – Ottica e Optometria – Fisiologia Generale e Oculare – A.A. 2016-2017 – S. Marsigliante - # 10 Impossibile visualizzare l'immagine. La memoria del computer potrebbe essere insufficiente per aprire l'immagine oppure l'immagine potrebbe essere danneggiata. Riavviare il computer e aprire di nuovo il file. Se viene visualizzata di nuovo la x rossa, potrebbe essere necessario eliminare l'immagine e inserirla di nuovo. I campi recettivi all’orientamento si creano sommando le risposte delle cellule gangliari senza selettività di orientamento (perché hanno campi circolari). (a) e (c) mostra che il grado di orientamento e di selettività varia in funzione del numero di neuroni che si combinano lungo l’asse principale. La forza dei centri è sempre maggiore della forza delle periferie dei campi recettivi UniSalento – Ottica e Optometria – Fisiologia Generale e Oculare – A.A. 2016-2017 – S. Marsigliante - # 10 Collegamenti sulle cellule semplici Quattro cellule fanno connessioni eccitatorie con una cellula di ordine superiore. Le quattro cellule hanno campi recettivi circolari a centro-ON, periferia-OFF. I centri di questi campi giacciono lungo una linea. In questo modo, il campo recettivo di una cellule semplice consiste di una lunga e più o meno stretta fessura eccitatoria fiancheggiata da regioni inibitorie o da un bordo luce/buio Retina Campi recettivi NGL Area corticale V1 Cellule centro-periferia Cellula semplice UniSalento – Ottica e Optometria – Fisiologia Generale e Oculare – A.A. 2016-2017 – S. Marsigliante - # 10 Luce Geometrie di stimolazione differenti evocano risposte differenti nelle cellule semplici; il primo stimolo è ottimale per posizione dimensione e orientamento UniSalento – Ottica e Optometria – Fisiologia Generale e Oculare – A.A. 2016-2017 – S. Marsigliante - # 10 Le Cellule Complesse La convergenza di più cellule semplici determina le proprietà delle complesse: selettività d’orientamento senza zone-ON e OFF ben distinte. Le cellule complesse presentano tuttavia la caratteristica di essere particolarmente sensibili alla direzione di uno stimolo in movimento nel campo recettivo LUCE - +- Area Corticale V1 - +- - +Campi recettivi Cellule semplici Cellula complessa Collegamenti che producono un campo recettivo di una cellula complessa. Cellule semplici si collegano con sinapsi eccitatorie a una complessa. Ogni cellula semplice risponde in modo ottimale a un confine. Un bordo (confine luce/buio) che cade ovunque nel rettangolo provoca una risposta nelle cellule semplici e quindi nelle complesse. Siccome le sinapsi sono a veloce adattamento, soltanto uno stimolo in movimento può provocare una scarica di potenziali nella cellula complessa UniSalento – Ottica e Optometria – Fisiologia Generale e Oculare – A.A. 2016-2017 – S. Marsigliante - # 10 Le Cellule ipercomplesse o “cellule a margini di arresto” Schema che spiega il comportamento di cellule ipercomplesse. Cellule complesse convergono sull’ipercomplessa: una, il cui campo recettivo è congruente con la parte attivante del campo recettivo dell’ipercomplessa (a), opera una sinapsi eccitatoria; le altre due fanno sinapsi inibitorie (b e c) Registrano stimoli in movimento a forma di barra però sono sensibili alla loro lunghezza, nel senso che se la barra luminosa si estende oltre un certo punto esse non rispondono più Cellula ipercomplessa Campi recettivi Cellule complesse UniSalento – Ottica e Optometria – Fisiologia Generale e Oculare – A.A. 2016-2017 – S. Marsigliante - # 10 Cellule Complesse STIMOLO RISPOSTA Cellulare Cellule ipercomplesse STIMOLO RISPOSTA Cellulare 0o 60o 90o 120o Tempo Tempo UniSalento – Ottica e Optometria – Fisiologia Generale e Oculare – A.A. 2016-2017 – S. Marsigliante - # 10 Una cellula complessa risponde a sbarrette di luce di diversa lunghezza La parte interna di una sagoma non è in grado di eccitare le cellule cerebrali; la sua percezione si basa sulla elaborazione dei contorni Una cellula ipercomplessa risponde a sbarrette di luce di definita lunghezza; poi l’eccitazione diminuisce UniSalento – Ottica e Optometria – Fisiologia Generale e Oculare – A.A. 2016-2017 – S. Marsigliante - # 10 Cellule dell’area MT sensibili alla direzione del moto della luce potenziali d’azione del neurone evocati da 16 direzioni di moto di una luce che si muove a 20°/sec. Nel centro è mostrato il diagramma delle coordinate polari cher riporta la frequenza massima di scarica in relazione alle diverse direzioni del movimento (il piccolo cerchio rappresenta l’attività spontanea del neurone) UniSalento – Ottica e Optometria – Fisiologia Generale e Oculare – A.A. 2016-2017 – S. Marsigliante - # 10 Cellule della corteccia temporale inferiore di scimmia attivate dalle facce e dalle schematizzazioni di componenti elementari (Kobatake, 1994) UniSalento – Ottica e Optometria – Fisiologia Generale e Oculare – A.A. 2016-2017 – S. Marsigliante - # 10 Geometrie riscontrabili nell’area visiva primaria esperimenti con deossi-glucosio radioattivo per visualizzare le colonne di dominanza oculare La corteccia in V1 è divisa in due tipi di bandeggi, uno per la dominanza oculare (aree dette “colonne di dominanza oculare” per l’occhio destro e il sinistro) e uno per l’orientamento (colonne d’orientamento). Gli orientamenti dei bandeggi non sono regolari e non si intersecano ad angolo retto, come invece mostrato per semplicità nello schema in figura In vista tridimensionale, le colonne di dominanza oculare sono come strati o fette sinuose perpendicolari alla superficie Sezione dei due emisferi attraverso I lobi occipitali in un animale che ha avuto I campi visivi stimolati con entrambi gli occh aperti. un altro animale che ha visto lo stimolo luminoso con un solo occhio aperto UniSalento – Ottica e Optometria – Fisiologia Generale e Oculare – A.A. 2016-2017 – S. Marsigliante - # 10 Le colonne di orientamento viste con una tecnica che usa coloranti fluorescenti sensibili al voltaggio Una colorazione delle aree V1 e V2 per la citocromoossidasi (CO) rivela la presenza di zone più ricche dette “BLOB” in V1 e “striscie” (sottili, spesse e pallide) in V2 un “blob” i Blobs si concentrano negli strati 3, 4B e 4C geometrie a “girandola” ricostruzione delle geometrie corticali UniSalento – Ottica e Optometria – Fisiologia Generale e Oculare – A.A. 2016-2017 – S. Marsigliante - # 10 La visione dei colori nella corteccia visiva I blobs contengono cellule che esibiscono doppia opponenza (Michael, 1977; Livingstone e Hubel, 1988). La corteccia probabilmente possiede un unico asse rossoverde, accompagnato da un asse blu-giallo e da un asse di luminanza I tre assi sono sufficienti a descrivere tutti i colori dello spazio rappresentato in figura da un cubo. Uno stimolo che selettivamente aumenta l’attività di coni M e S apparirà ciano; allo stesso modo, uno che aumenta solo l’attività del cono L apparirà rosso blue-yellow Double-Opponent red-green Double-Opponent Si pensa che la doppia opponenza sia un fenomeno fondamentale per la visione dei colori. La doppia opponenza non è introdotta prima nel circuito visivo perché non possono interpretarsi i colori prima che venga estratta l’informazione acromatica dai canali del circuito tonico dei coni L e M UniSalento – Ottica e Optometria – Fisiologia Generale e Oculare – A.A. 2016-2017 – S. Marsigliante - # 10 Modello che descrive gli imput che arrivano a una cellula a doppia opponenza + + + + + + + + + + + + R+ V- Campi recettivi delle cellule del NGL + Cellule del centro R+/V- Cellula a doppia opponenza dei blob + Campo recettivo della cellula a doppia opponenza Cellule della periferia V+/R- Le cellule a doppia opponenza sono sensibili al contrasto spettrale + V+ R- I campi recettivi delle cellule a doppia opponenza sono più grandi dei campi recettivi delle cellule a singola opponenza e non sempre circolari; l’opponenza si realizza anche su 3 canali simultaneamente R+ VB- UniSalento – Ottica e Optometria – Fisiologia Generale e Oculare – A.A. 2016-2017 – S. Marsigliante - # 10 RV+ B+ Aree visive corticali categoria-specifiche Parahippocampal Place Area (PPA) Lateral Occipital Complex (LOC) Selettiva agli oggetti oggetti > (facce & scene) oggetti > immagini astratte oggetti Selettiva ai posti posti > (oggetti e facce) posti > immagini astratte posti Posterior Fusiform Face Area (FFA) o pFs Selettiva alle facce facce > (oggetti & scene) facce > immagini astratte ~ posterior fusiform sulcus (pFs) UniSalento – Ottica e Optometria – Fisiologia Generale e Oculare – A.A. 2016-2017 – S. Marsigliante - # 10 facce aree visive primarie e aree retinotopiche V1 = corteccia visiva primaria V2/V3/VP... = aree visive extrastriate Processamento visivo preliminare; ai livelli superiori le proprietà diventano più complesse e i campi recettivi più larghi Tutte hanno una parte dorsale (V1d, V2d e V3d, e rappresentano il campo visivo inferiore) e una ventrale (V1v, V2v, VP=V3v, e rappresentano il campo visivo superiore) V3A = risponde al movimento; a differenza delle aree V1d, V2d, V3d che rappresentano un quarto del campo, V3A rappresenta l’intero emi-campo contralaterale V3B = V3A (come definito da Tootell et al., 1997) potrebbe consistere di 2 aree, la V3A e la V3B V7 = anteriore a V3A; è per le risposte che richiedono una forte attenzione V4v = temporale-occipitale inferiore; funzione non ancora chiara, forse percezione della forma V8 = anteriore a V4; percezione dei colori V4d = V4d (V4 dorsale) che potrebbe includere il complesso LO (LOC e LOP); V4d non risponde ai colori ma ai confini cinetici Percezione della profondità V1, V2, V3, VP, V3a, e MT+ Centro del colore V1 - V2 - V4/V8 UniSalento – Ottica e Optometria – Fisiologia Generale e Oculare – A.A. 2016-2017 – S. Marsigliante - # 10 Aree della via dorsoparietale (percezione profondità e movimento) cIPS (caudal intraparietal sulcus) = nella scimmia processa la forma e l’orientamento; non chiaro nell’uomo nell’uomo, IPS posteriore risponde alla forte attenzione LIP (lateral intraparietal area) = movimenti saccadici VIP (ventral intraparietal area) = risponde al moto verso il volto AIP (anterior intraparietal area) = codifica gli oggetti da afferrare Reach-related regions = per afferrare gli oggetti; probabilmente fatta da 2 o 3 regioni: 1) POJ e 2) mIPS SPL (superior parietal lobule) include "area 5" (anteriore) e "area 7" nell’uomo; forte risposta attenzionale IPL (inferior parietal lobule) Aree della via dorsoventrale (riconoscimento forma e colore) Lateral Occipital Complex (LO or LOC) = processamento di oggetti e forme Fusiform Face Area (FFA) = processamento delle facce Parahippocampal Place Area (PPA) = processamento dei posti (scene, edifici) Extrastriate Body Area (EBA) Superior Temporal Sulcus (STS) = processa le azioni fatte da altri soggetti (moto biologico) UniSalento – Ottica e Optometria – Fisiologia Generale e Oculare – A.A. 2016-2017 – S. Marsigliante - # 10 Aree della percezione del Moto e dell’Azione MT+ (Middle Temporal) = Risponde al moto; "+" indica che probabilmente equivale all’area MT della scimmia (area del moto) PIU’ aree adiacenti tipo MSTd, MSTl, FST KO (kinetic occipital) = forse risponde ai confini cinetici ed è posta posteriormente a MT+ M1 = corteccia motoria primaria FEF (frontal eye fields) SEF (supplementary eye fields) Supplementary Motor Cortex SMA o SMA-proper (supplementary motor area) pre-SMA (pre-supplementary motor area) Cingulate Motor Areas caudal cingulate zone (CCZ) rostral cingulate zone (RCZ) = motorio e cognitivo; “attenzione/selezione” per azione Dorsal (Lateral) Premotor Cortex (PMd) pre-PMd = rostral (PMdr) = attivata dal movimento degli occhi PMd proper = caudal (PMdc) = attivata dai movimenti della mano Ventral (Lateral) Premotor Cortex (PMv) = nella scimmia ha neuroni canonici e neuroni specchio che rispondono alle azioni di un altro individuo Aree coinvolte nel "Tool Perception/Knowledge" Lobo Ventrale Temporale Lobo Laterale Temporale UniSalento – Ottica e Optometria – Fisiologia Generale e Oculare – A.A. 2016-2017 – S. Marsigliante - # 10 ILLUSIONI OTTICHE BASATE SU PATTERN CROMATICI UniSalento – Ottica e Optometria – Fisiologia Generale e Oculare – A.A. 2016-2017 – S. Marsigliante - # 10 ILLUSIONI OTTICHE BASATE SU PATTERN CROMATICI UniSalento – Ottica e Optometria – Fisiologia Generale e Oculare – A.A. 2016-2017 – S. Marsigliante - # 10 Reverse-phi è quel fenomeno che si osserva quando un oggetto che si muove cambia di contrasto e quindi sembra muoversi nella direzione opposta alla progressione fisica dell'oggetto stesso. Reverse-phi è una conseguenza del fatto che il sistema visivo è costretto a ricostruire i segnali di movimento mediante uno stadio d'ingresso che è specifico al segno del contrasto. Di solito questo non è un problema per la percezione visiva in quanto gli oggetti cambiano raramente di contrasto quando si spostano. Ma sottolinea un tipo di regole che il sistema visivo utilizza per rappresentare il movimento. Illusione di Kitaoka o “Rotating Snakes” Differenze nei tempi di risposta a sequenze di contrasto può spiegare l’illusione del movimento. I 4 elementi adiacenti (black-bluewhite-yellow-black) generano segnali di moto nella stessa direzione, rendendo potente l’illusione ottica UniSalento – Ottica e Optometria – Fisiologia Generale e Oculare – A.A. 2016-2017 – S. Marsigliante - # 10