progetto ltf di collegamento ferroviario ad alta velocita` torino

PROGETTO LTF DI COLLEGAMENTO FERROVIARIO
AD ALTA VELOCITA’ TORINO-LIONE
DISCENDERIA DI SAINT MARTIN LA PORTE
Committente
LTF (Lyon - Turin Ferroviaire): è una società per azioni semplificata
transnazionale.
I suoi azionisti in parti uguali sono Réseau Ferré de France (RFF) e
Rete Ferroviaria Italiana (RFI).
Periodo Attività
2003 - 2010
Descrizione progetto
La discenderia di Saint Martin La Porte è un’opera che fa parte del progetto di collegamento
ferroviario ad alta velocità Torino-Lione.
La discenderia di Saint Martin La Porte è situata a 9.2 Km dall’imbocco occidentale del futuro tunnel
di base, in prossimità di Saint Jean de Maurienne.
È lunga circa 2300 m e presenta un profilo caratterizzato da un primo tratto (850m) in leggera salita,
al quale segue un tratto discendente con pendenza del 8% e una restante parte di tracciato con
pendenza pari al 5%. La larghezza è di circa 10.5 metri per una sezione di scavo media di 135m 2.
L’organico completo del cantiere, compresi i subappaltatori, è stato di 125 persone. I lavori si sono
susseguiti 7 giorni su 7, 24 ore al giorno.
Con questo collegamento ferroviario, l’Italia e la Francia intendono favorire fortemente il trasferimento
sui binari del flusso merci e passeggeri, limitando di conseguenza l’inquinamento dell’ambiente alpino.
La crescita economica e lo sviluppo commerciale dovrebbero infatti portare nel corso dei prossimi 15
anni, ad un aumento del traffico del 75% circa attraverso l’arco alpino.
Conseguentemente, il progetto di collegamento ferroviario ad alta velocità Torino - Lione risponde alla
volontà dell’Unione Europea, che nel Secondo Libro Bianco del 2001 ribadisce la necessità di “creare
un equilibrio duraturo, suddividendo il traffico fra le diverse modalità di trasporto e sviluppando
l’intermodalità, combattere con determinazione la congestione e mettere al primo posto la sicurezza e
la qualità dei servizi”.
Il progetto prevede 3 tratte: una sezione italiana dall’agglomerato urbano di Torino alla bassa Valle di
Susa, affidata a RFI, una parte comune italo-francese dalla bassa Valle di Susa a Saint-Jean-de
Maurienne, sotto la responsabilità di LTF e una sezione francese, da Saint Jean-de-Maurienne
all’agglomerato urbano di Lione, affidata a RFF.
La parte comune italo-francese, al centro del progetto, sarà costituita da un’opera principale: un
tunnel di base internazionale tra la val di Susa e Saint Jean de Maurienne.
Per poter scavare il tunnel di base da più punti di attacco, è stato prevista la realizzazione di 4
discenderie (3 in Francia, 1 in Italia).
La funzione delle discenderie è triplice:
- in fase preliminare esse permettono di studiare la geomeccanica del massiccio montuoso
interessato dai lavori, al fine di valutare adeguatamente i metodi e i costi di realizzazione del progetto.
- in fase di scavo del tunnel di base, le discenderie saranno utilizzate per accedere ai cantieri
sotterranei
- dopo la messa in servizio del tunnel di base, le discenderie costituiranno un punto d’accesso
fondamentale al tunnel, sia a scopo di sicurezza, sia a scopo di manutenzione. Inoltre garantiranno la
ventilazione e l’eduzione delle acque circolanti in galleria
.
PROGETTO LTF DI COLLEGAMENTO FERROVIARIO
AD ALTA VELOCITA’ TORINO-LIONE
DISCENDERIA DI SAINT MARTIN LA PORTE
Attività gd test
Nella discenderia di Saint Martin La Porte, gd test ha svolto le seguenti attività:
- monitoraggio topografico della convergenza del tunnel
- prove geofisiche, all’interno di fori di sondaggio, finalizzate allo studio del modulo elastico, delle
velocità di compressione e di taglio, dell’intensità della radioattività naturale delle rocce interessate
dallo scavo (log sonici e log gamma ray)
- misura della traiettoria dei fori di sondaggio
- monitoraggio dello stato di sollecitazione del sostegno, attraverso l’installazione di sezioni
strumentate con estensimetri a corda vibrante per centina e per calcestruzzo e celle di pressione
- monitoraggio dello stato di deformazione del cavo del tunnel con estensimetri multibase, per la
misura degli spostamenti in roccia a diversa profondità
- monitoraggio delle deformazioni longitudinali nell’ammasso roccioso a tergo del fronte di scavo
(estrusione del fronte), con l’impiego di estensimetro incrementale INCREX.
- prove geomeccaniche, finalizzate allo studio dello stato tensionale dell’ammasso roccioso (martinetti
piatti e sovracarotaggio continuo CSIRO)
- prove geomeccaniche, finalizzate allo studio delle caratteristiche di deformabilità dell’ammasso
roccioso (prova dilatometrica in foro, prova di carico su piastra)
prove di laboratorio per la caratterizzazione geomeccanica e fisico-petrografica delle rocce interessate
dallo scavo (prova di compressione monoassiale e triassiale, prova brasiliana, prova Cerchar e LCPC,
analisi petrografiche, determinazione del tenore in solfati, etc.)
- analisi di acqua (analisi chimiche di base e di determinazione del dosaggio isotopico dell’ossigeno 18,
del trizio e del deuterio)
Strumentazione anello di calcestruzzo
con estensimetri a corda vibrante a
intradosso e a estradosso
Particolare della testa di un estensimetro multibase
Sistema di acquisizione delle misure di una
sezione strumentata