STRUMENTI DI PROVA di Giuditta Asnaghi Dalla ricerca alla pratica Sviluppato da Controls in collaborazione con alcune prestigiose università italiane, l’Advantest 9 è in grado di rispondere alle esigenze dei più avanzati laboratori sia per quanto riguarda le prove per calcestruzzo che per rocce. Ecco per quest’ultima applicazione l’esperienza di alcuni utilizzatori eccellenti no le caratteristiche tecniche e prestazionali di questa apparecchiatura e i suoi molteplici campi d’utilizzo, abbiamo raccolto la testimonianza di differenti tipologie di utilizzatori per quanto riguarda le prove su roccia: una strutturata azienda di gestione autostradale (Sineco), l’università nazionale (Bicocca Milano) e quella internazionale (Oviedo, Spagna). Tre ambiti applicativi diversi ma uniti da un filo conduttore comune: puntare sulle tecnologie avanzate. E in uò un’apparecchiatura di prova essere tanto flessibile, precisa, affidabile e versatile da adattarsi sia a prove su rocce che su calcestruzzi e cementi e prestarsi quindi a molteplici impieghi? La risposta è affermativa quando si parla di Advantest 9 di Controls, un sistema servo-idraulico versatile e multifunzione per l’esecuzione di prove statiche e dinamiche a bassa frequenza. Per toccare con ma- P LE PROVE TRIASSIALI Controls propone un sistema automatico per prove monoassiali e triassiali su diversi materiali: da arenarie soffici a rocce basaltiche ad alta resistenza, composto da unità di comando Advantest 9 per l’applicazione del carico assiale e unità Sercomp 7, per l’applicazione della pressione laterale di confinamento con cella di Hoek. Esecuzione della prova Secondo le normative vigenti le prove di compressione su campioni di roccia devono essere eseguite a velocità di carico costante tale che la rottura avvenga in un intervallo di tempo prescritto. Nel caso di prove triassiali la pressione laterale deve essere mantenuta costante con una precisione di ± 1%. Le consolle Advantest 9 e Sercomp 7 gestite da microprocessore, soddisfano pienamente questi requisiti. La misura delle deformazioni si effettua con estensimetri elettrici applicati direttamente al provino sia assialmente che radialmente. È così possibile eseguire la misurazione del coefficiente di Poisson e dei parametri di compressibilità.Il carico assiale e la pressione laterale in cella vengono rilevati da celle di carico e/o trasduttori di pressione di elevata sensibilità e precisione. La pressione laterale viene aumentata a incrementi programmati con determinazione dei corrispondenti valori di carico assiale. Sostanzialmente, il punto di rottura è variato in modo continuo cambiando la pressione laterale. Le celle di Hoek Controls sono disponibili in cinque diversi modelli. 188 Macchine Edili · n. 280 Ottobre 2005 I plus di Advantest • consente di eseguire prove statiche e dinamiche a bassa frequenza in controllo di carico, spostamento e deformazione, totalmente personalizzabili dall’operatore; • consente di modificare a prova in corso la variabile di controllo (carico, spostamento, deformazione), la velocità, il target e i parametri di retroazione; • algoritmo di controllo P.I.D ottimizzato rispetto alle caratteristiche oleodinamiche del sistema per ottenere il miglior adattamento a questa macchina e alle prove tipicamente eseguite; • precisione e l’affidabilità nel tempo anche in condizioni di lavoro intensive; • visualizzazione grafica e numerica in tempo reale di tutte le grandezze in gioco • velocità di elaborazione e controllo, solidità dei sistemi digitali; • linearizzazione software della curva di calibrazione. cui un’unica macchina ha dimostrato di saper offrire il meglio di sé.Vediamo come. DOVE IL CONTROLLO È DI CASA All’interno del Parco scientifico e tecnologico delle Telecomunicazioni di Rivalta Scrivia è ubicato il Laboratorio Prove e Materiali della Sineco spa (vedi box per il profilo aziendale). La struttura , la cui costruzione risale a sei anni fa, è gestita dall’ing. Michele Mori, direttore del laboratorio materiali da costruzione e coordinatore dei laboratori, e dal dott. Ernesto Ruberl, direttore del laboratorio di geotecnica e rocce. Nella sede, che occupa una superficie di 1250 m2 e ospita 5 laboratori (per materiali da costruzione, per terre, per conglomerati bituminosi, per rocce e per i controlli non distruttivi), opera una trentina di persone. L’Advantest 9 di Controls è per Sineco una macchina di nuova acquisizione, arrivata in laboratorio lo scorso dicembre e collaudata nel gennaio 2005. Sineco, nel suo specifi- co ambito di ingegneria del controllo ha puntato da sempre sull’innovazione tecnologica (tecnologie non distruttive, strumentazione georadar, ultrasuoni, deflettometria…) sia sviluppata in proprio che reperita sul mercato. Nel suo graduale sviluppo ha ampliato il suo spettro di interesse, dedicandosi anche alle prove distruttive e attrezzando il laboratorio prove e materiali che abbiamo visitato, inaugurato nel 1999. La scelta di una macchina come Advantest 9 si inserisce nel mutato scenario in cui si trova a operare il moderno laboratorio di prova. Negli ultimi due decenni l’approccio al dimensionamento e alle verifiche di proprietà dei materiali rigidi è sostanzialmente cambiato. Da prescrittivo e pragmatico, con lo sviluppo delle tecnologie e dei modelli di calcolo infor- matizzati, si è fatto molto più definito e circostanziato. Nei nuovi approcci progettuali si analizza che cosa significhi quando un materiale rigido strutturale o naturale viene definito “rotto”. E quale sia il livello qualitativo di un’opera comprendente quel materiale. Se i programmi a elementi finiti per il calcolo di tali materiali richiedono una parametrizzazione degli stessi, occorre di conseguenza trovare una macchina che lo consenta. Cosa che Sineco ha nello specifico individuato in Advantest 9. L’originalità di questa fornitura è che Sineco ha richiesto la macchina ancora prima che fosse completato il progetto, proprio perché le esigenze del progettista erano antecedenti a quello che la tecnologia effettivamente metteva a disposizione. “Advantest 9 era una delle macchine di maggiore interesse tecnologico esistente sul mercato”, ha spiegato l’ing. Mori,“in linea con i nostri standard. Quando programmiamo degli investimenti lo facciamo puntando soprattutto sulla qualità, al di là delle necessità operative. Nello specifico, avevamo l’obiettivo di potenziare l’attività del laboratorio rocce, acquisendo macchine di un Il dottor Ernesto Ruberl L’ing. Michele Mori Macchine Edili · n. 280 Ottobre 2005 189 STRUMENTI DI PROVA Dalla ricerca alla pratica certo tipo, con determinate caratteristiche tecniche. E a quanto ci risulta questa macchina è l’unica finora che possa offrire determinate garanzie. In più, a parte l’unicità della macchina, tra Sineco e Controls esiste un rapporto di fiducia ormai decennale”. Eppure quando ha deciso di acquistare l’Advantest 9, qualche rischio Sineco se l’è pure sobbarcato. Si trattava infatti di un prodotto ancora in fase di sviluppo, che richiedeva non solo ulteriori messe a punto, ma che necessitava, soprattutto per quanto riguarda il supporto informatico, di un’assidua interfaccia tra il personale Sineco e quello Controls. Macchina perfettibile al momento dell’acquisto, Advantest 9, insomma, avrebbe potuto riservare sgradite sorprese in fase di utilizzo. Così non è stato. “Abbiamo intuito che questa macchina aveva grandi potenzialità”, aggiunge il dott. Ruberl, “che in seguito sono state confermate. Per noi era importante che Advantest 9 non solo fosse in grado di eseguire determinati lavori, ma che permettesse anche di sviluppare il nostro interesse per la ricerca e sviluppo, che ha consentito la nostra progressiva specializzazione nell’effettuazione dei controlli. Quindi ci interessava meno che il software dovesse venire perfezionato: volevamo invece vedere come la macchina lavorasse e quale garanzia desse sulla precisione di misura. Abbiamo dedicato a questa macchina, che offre un ventaglio vastissimo di possibilità, a seconda dello scopo finale della nostra analisi, personale specializzato con cui 190 Macchine Edili · n. 280 Ottobre 2005 SPECIALISTI IN INGEGNERIA DEL CONTROLLO Sineco è una società per azioni operante nel settore dell’ingegneria del controllo e della manutenzione delle grandi infrastrutture di trasporto. La società, costituita nel 1987 da SINA (Società Iniziative Nazionali Autostradali) e da alcune importanti società concessionarie autostradali, è oggi parte del gruppo ASTM spa – Autostrada Milano Torino – leader nella gestione delle infrastrutture di trasporto cui fanno capo oltre 1200 Km di rete autostradale nazionale. La società, altamente qualificata nel settore dei sistemi e dei procedimenti tecnici di indagine diagnostica, ha particolari competenze nell’attività di controllo e sorveglianza di opere stradali, nel settore dell’ingegneria della manutenzione delle pavimentazioni stradali (oltre 5000 Km di rilievi l’anno eseguiti con l’impiego di varie tecnologie ad alto rendimento) e nel settore del controllo di qualità dei materiali impiegati nei lavori di manutenzione e di nuova costruzione delle infrastrutture viarie e ferroviarie. Elementi distintivi e qualificanti di Sineco sono quelli di essere sempre stata attenta allo sviluppo tecnologico investendo significativamente in ricerca e sviluppo, di avere costantemente ampliato e aggiornato ai massimi livelli tecnologici il proprio parco strumenti e di essere intervenuta in attività di progettazione e recupero di strutture e infrastrutture, offrendo il proprio specifico contributo e verificando direttamente le capacità diagnostiche delle tecniche in uso spesso sviluppate internamente dalla propria organizzazione. Con sede legale e amministrativa e uffici tecnici a Milano, Sineco impiega un centinaio di persone e ha sedi operative ad Aosta, Imperia, Sarzana, Tortona e Villanova d’Asti. Il Laboratorio prove materiali è ubicato a Rivalta Scrivia (Tortona). possa interagire. Ad oggi abbiamo due persone dedicate, entrambe laureate, con una competenza in comportamenti elastici dei materiali, che interagiscono con la macchina e con Controls per le varie configurazioni e gli schemi di acquisizione” Nessun problema dunque? “Qualche piccolo aggiustamento stiamo facendolo nello sviluppo del software”, risponde l’ing. Mori, “che in questa macchina è doppio: uno per il controllo delle funzioni di base e l’altro per la gestione delle funzio- ni avanzate. Mentre il primo è “fisso”, l’altro è lasciato libero all’utente, in funzione della richiesta di parametrizzazione del materiale avanzata dal progettista, ed è proprio questa totale libertà operativa che può creare qualche piccolo problema. Le caratteristiche tecniche e applicative di questa macchina, comunque, si sposano perfettamente con le nostre esigenze: si tratta infatti di una macchina che ha avuto una lunga gestazione progettuale e di messa a punto e che però è ora in grado di venire incontro alle nostre necessità. E comunque per arrivare a questo risultato è stata fondamentale l’interazione tra il fornitore e l’utilizzatore che si sono quasi quotidianamente confrontati per mettere a punto la soluzione ottimale”. Attualmente Sineco sta affrontando la descrizione del comportamento meccanico dei materiali sottoposti a diverse sollecitazioni, per mezzo di prove eseguite in controllo di carico, spostamento e deformazione. Ma le ca- ratteristiche intrinseche della macchina non limitano il suo campo applicativo ai materiali rigidi e all’utilizzo esclusivo della macchina per le finalità Sineco. Il fatto stesso che il laboratorio si trovi all’interno di un Parco scientifico tecnologico in cui sono insediati altri possibili fruitori (università, laboratori della regione Piemonte…) apre la strada a possibili future collaborazioni anche con questi soggetti. Inoltre, dal momento che ancora non si conoscono le resistenze residue dei materiali provenienti da rifiuti da demolizione l’Advantest 9 potrebbe rivelarsi utile anche per questo scopo. DOVE IL SAPERE È TECNOLOGIA Il Dipartimento di Scienze Geologiche e Geotecnologie dell’Università di Milano, costituitosi nel 1999, si è trasferito a giugno 2000 nella nuova sede di Milano Bicocca, nell’edificio U4 di Piazza della Scienza, di cui occupa i primi tre piani. Il prof.Andrea Cancelli ne è il direttore, mentre il prof. Giovanni Crosta è responsabile dell’Unità operativa di ricerca di geologia applicata. Responsabile tecnico dei laboratori di geologia applicata e geofisica (su ogni piano circa la metà degli spazi è dedicata a questa attività) è la dottoressa Nicoletta Fusi. Ed è FOCUS SULL’ADVANTEST 9 Controls ha sviluppato in collaborazione con alcune prestigiose Università Italiane una nuova macchina in grado di rispondere alle accresciute esigenze dei moderni laboratori. L’unità di comando servo-idraulica Advantest 9 è caratterizzata da alte prestazioni, facilità d’uso, flessibilità, precisione e rapidità delle impostazioni. È ideale sia per le prove tradizionali, quali le compressioni e flessioni su calcestruzzi, cementi, malte, blocchi, laterizi e simili, e il ciclo per la determinazione del modulo elastico secante (E), sia per prove avanzate in controllo di carico, spostamento e deformazione. Le prove monoassiali e triassiali su carota di roccia sono eseguite in controllo di deformazione assiale del campione sottoposto a un carico assiale di schiacciamento, nel caso di prove triassiali, si aggiunge una pressione laterale di confinamento controllata dall’unità Controls Sercomp 7 che eleva la resistenza assiale. In questo modo è possibile misurare i moduli elastici assiale e trasversale e tracciare l’inviluppo di rottura. Ecco le principali caratteristiche fisiche: Potenza: 750 W – Voltaggio 230 V, 50-60 Hz, 1 F – Dimensioni 470x410x1000 mm (lxpxh) – Peso 120 kg (esclusi PC e stampante) La dottoressa Nicoletta Fusi e, sopra, due scorci del laboratorio dell’Università di Milano Macchine Edili · n. 280 Ottobre 2005 191 STRUMENTI DI PROVA Dalla ricerca alla pratica proprio Nicoletta Fusi che ci ha illustrato i fattori che hanno determinato la scelta di Advantest 9, il cui start up è iniziato lo scorso luglio. “Innanzitutto le caratteristiche tecniche della macchina. Cercavamo una pressa da roccia sufficientemente rigida da essere adatta anche a materiali piuttosto resistenti, da affiancare a una pressa per rocce tenere già in nostra dotazione. Avendo acquistato molte delle nostre apparecchiature da Controls e avendo potuto verificare che, oltre alla qualità dei prodotti, l’assistenza post vendita e il sostegno al software che la Casa è in grado di fornire sono ottimi, la nostra scelta è stata poi una conseguenza naturale. E abbiamo confermato la nostra fiducia a questo costruttore. Un altro elemento che ha motivato la nostra decisione è stato poi il software, che riteniamo di utilizzo imme- Prova uniassiale su carota di roccia con misura delle deformazioni assiali e circonferenziali diato e che continua a piacerci molto, nonostante qualche fisiologico problema di aggiustamento. Elemento determinante è stato poi il fatto di poter controllare via software l’avanzamento della prova: il fatto che software e macchina si parlino e in corso di prova si possano vicendevolmente scambiare dati e parametri di riferi- mento è per noi molto importante. L’interazione con il software nel corso della prova, infatti, presenta l’indubbio vantaggio di modificare i parametri in itinere, conferendo flessibilità alla prova stessa. A tale riguardo è nostra intenzione supportare Controls nello sviluppo e nella sperimentazione di software per il UN LABORATORIO PER LA RICERCA APPLICATA L’Università degli Studi di Milano-Bicocca, ufficialmente costituita il 10 giugno 1998, è il settimo ateneo di Milano. La facoltà di Scienze dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca è nata in prima istanza come Polo Tecnologico della facoltà di Scienze dell’Università degli Studi di Milano, con l’introduzione dei corsi di laurea in Scienze Ambientali, Scienze dei Materiali e Biotecnologie. Con la separazione dei due atenei, questa facoltà ha individuato come principali tematiche l’ambiente e la difesa del territorio, le scienze dei materiali e le biotecnologie. Il Dipartimento di Scienze Geologiche e Geotecnologie, costituitosi nel 1999, si è trasferito a giugno 2000 nell’attuale sede dell’edificio U4 di Piazza della Scienza, di cui occupa i primi tre piani. Su ogni piano circa la metà degli spazi sono dedicati ai laboratori di ricerca. In particolare l’unità di ricerca di Geologia Applicata risponde pienamente alle finalità di difesa del territorio, che il nuovo ateneo si era prefisso, occupandosi di problemi di tipo ambientale ed applicativo. Campi di studio di questa unità sono: lo studio di fenomeni di instabilità in roccia e in terreno; la realizzazione di carte inventario della pericolosità e del rischio da frana; la caratterizzazione fisico-meccanica di terre e rocce; la modellazione di fenomeni di piena e di trasporto in massa. Questi filoni di ricerca si avvalgono del supporto di laboratori ben attrezzati, costituiti interamente da nuova strumentazione, in particolare: laboratorio preparazioni campioni di roccia, per la preparazione di carote e dischetti di roccia per le prove; laboratorio caratterizzazione geomeccanica delle rocce, con due presse triassiali da 250 e 3000 kN in controllo di sforzo e deformazione, scatola di taglio per giunti in roccia e point load test; laboratorio caratterizzazione terreni, con prove base per la classificazione (granulometrie, aerometrie, limiti di Atterberg); laboratorio di meccanica delle terre, con macchine di taglio, presse triassiali, edometri, cella di Wissa e apparecchiature per la determinazione della curva caratteristica di saturazione dei terreni. 192 Macchine Edili · n. 280 Ottobre 2005 controllo delle diverse unità che costituiscono il sistema”. Nella delicata fase di installazione della macchina la dott.ssa Fusi è stata affiancata da un ricercatore del Politecnico di Milano, Ing. Riccardo Castellanza, con il quale vengono organizzati anche stage mirati all’utilizzo dell’Advantest 9. Uno studente ha già effettuato alcune prove per la caratterizzazione di grossi blocchi di frana e due nuovi stagisti si occuperanno invece della caratterizzazione dei banchi di gesso delle formazioni triassiche delle Prealpi lombarde; questo ambito applicativo è molto interessante e fa riferimento anche alle problematiche di instabilità di cave di gesso utilizzato come inerte, sia a cielo aperto che in sotterraneo, che negli anni 70 sono state indiscriminatamente sfruttate. Nonostante lo scopo primario dei Laboratori di Mi- L’esperienza internazionale Tra gli utilizzatori di Advantest, anche la prestigiosa Università spagnola di Oviedo, che ha acquistato la macchina nel giugno del 2004.Abbiamo parlato di questa scelta con il prof. Celestino Gonzales Nicieza, docente alla Scuola Tecnica Superiore di Ingegneria Mineraria “Guillermo Schulz” dell’ateneo. UN SOFTWARE APERTO È sufficiente utilizzare per qualche istante uno dei moduli software che possono essere installati per apprezzare la completezza delle funzioni, la particolare attenzione alla facilità e immediatezza d’uso e le potenzialità del sistema di visualizzazione grafica e numerica dei dati. La macchina utilizza 3 interfacce utente: il display grafico, la tastiera alfanumerica di controllo e il PC con il relativo software che consente il controllo remoto di tutte le funzioni e il monitoraggio in tempo reale dell’esecuzione della prova. Viene fornita completa di PC di ultima generazione e stampante. Il software viene fornito su supporto magnetico ma anche preinstallato e configurato in fabbrica per consentire di utilizzare la macchina subito dopo l’installazione. Macchine Edili - Quali sono secondo voi i fiori all’occhiello di questa apparecchiatura, dal punto di vista tecnologico e applicativo. Gonzales Nicieza – Il sistema per prove triassiali composto dalle due unità Controls Advantest 9 e Sercomp 7 permette il controllo totale della pressione assiale durante la prova stessa, mantenendola durante la rottura e permettendo incrementi di pressione laterale durante il carico. Allo stesso modo, la macchina per prove di compressione monoassiali è realizzata per misurare la resistenza a rottura attraverso il controllo di deformazione e non attraverso il controllo di carico o spostamento. Macchine Edili - Quante persone operano nel vostro laboratorio? Gonzales Nicieza - Nel laboratorio vengono impartite lezioni pratiche da due professori, gli stessi che utilizzano le macchine e seguono gli studenti durante le lezioni. Macchine Edili - Quali prove vengono effettuate con l’Advantest? Gonzales Nicieza - Con questa macchina vengono realizzate prove di compressione monoassiale con misurazione della deformazione, trazione indiretta e triassiali. Macchine Edili - Quale è la vostra attività primaria come laboratorio (solo in ambito universitario o anche per conto terzi)? Gonzales Nicieza - Questo laboratorio viene utilizzato a scopo didattico e per la pratica delle varie materie. lano Bicocca sia quello della ricerca e dell’utilizzo delle apparecchiature per la formazione didattica degli studenti, il Dipartimento si è dotato di un tariffario in modo da effettuare anche prove conto terzi. E anche se per il momento nulla del genere è stato fatto con l’Advantest9, l’apparecchiatura di Controls rientra tra quelle utilizzabili per questo scopo. Un altro aspetto che il Dipartimento intende sviluppare grazie alle caratteristiche di duttilità di Advantest 9, è quello legato all’effettuazione delle prove Multistage. Partendo dal presupposto che, per la natura stessa del materiale da testare, sia difficile ottenere provini di roccia rappresentativi di un intero ammasso, l’intenzione è quella di non portare a rottura completa il provino, bensì di ottenere le caratteristiche della roccia con un solo provino (normalmente ne servono 3) semplicemente avvicinandosi al punto di rot- tura e aumentando gradualmente il carico assiale e il carico laterale di confinamento. Un’operazione che, tra l’altro, consente un notevole risparmio di tempo. “Attualmente utilizziamo Advantest 9 solo per le applicazioni che riguardano le ex cave in gesso e lo studio delle frane in roccia” ha concluso la dott.ssa Fusi. “Ma contiamo che questa apparecchiatura incida molto in futuro per lo studio delle caratteristiche dei materiali lapidei. Nell’ambito specifico della ricerca applicata finalizzata alla tutela del territorio la versatilità di questa apparecchiatura, che si traduce nella molteplicità delle applicazioni, risulta per noi un elemento-chiave”. Advantest si conferma quindi una macchina con potenzialità ancora inesplorate. Che fa un ottimo lavoro non solo con le rocce ma anche su calcestruzzi e cementi. Ed è quello che scopriremo nella prossima puntata. ■ Macchine Edili · n. 280 Ottobre 2005 193