Escursione didattica alla scoperta del paesaggio Salentino Porto

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Escursione didattica alla scoperta del paesaggio Salentino
Porto Badisco - Cave di Bauxite
Martedì 21 Ottobre 2014 le classi quarte del liceo Scientifico E. Medi di
Galatone si sono recate alla marina di Porto Badisco e alle Cave di Bauxite al
fine di studiare alcuni aspetti geologici
del paesaggio salentino e le rocce
tipiche che lo costituiscono.
Porto Badisco
Porto Badisco si presenta come una
piccola insenatura sul mare
Adriatico, distante circa 8 Km a sud di
Otranto. Storicamente rappresenta un
luogo molto importante, in quanto il
poeta Virgilio attribuisce proprio lì
l’approdo di Enea.
Porto Badisco, dal punto di vista
etimologico deriva da “Vadisco” che
significa fiume. L’insenatura infatti
ospita un canale che anticamente era
un fiume.
Ma Porto Badisco non è rimasto immutato nel tempo: l’insenatura che è visibile
oggi, milioni di anni fa non esisteva in quanto il livello dell’acqua è stato per
lungo tempo notevolmente superiore e per altrettanto tempo molto inferiore,
rispetto al livello attuale. Questo è dovuto all’alternarsi di regressioni e
ingressioni marine, fenomeni che provocano l’abbassamento o l’innalzamento
del livello del mare.
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Tra i modi in cui si manifesta l'attività di modellamento della superficie
terrestre di Porto Badisco, il fenomeno carsico, molto sviluppato nel Carso ‒
regione friulana da cui deriva il nome, è forse quello più spettacolare. Originato
dall'azione erosiva di dissoluzione chimica causata dall'acqua sulle rocce
calcaree (calcare), il carsismo determina sia in superficie sia in ambienti
sotterranei forme imponenti e caratteristiche che sono l’espressione di una
spettacolare architettura naturale e hanno suggerito all'uomo infiniti miti e
leggende.
Il fenomeno si realizza quando acqua leggermente acidula, come quella
piovana che generalmente porta disciolta in sé una piccola quantità di anidride
carbonica (CO2), incontra rocce composte da carbonato di calcio (CaCO3).
L'anidride carbonica, reagendo con l'acqua, dà luogo a una soluzione acida che
decompone il carbonato di calcio, insolubile, trasformandolo nel
bicarbonato(Ca(HCO3)2), che è invece solubile:
CaCO3 + H2O + CO2 ⇆ Ca(HCO3)2
La roccia, di tipo sedimentario organogeno, formatasi milioni di anni fa in
seguito alla sedimentazione di resti organici in un mare poco profondo, è
stata notevolmente modellata dal fenomeno carsico. Si osservano rocce
spigolose, rocce piatte “chianca liscia” grotte, alcune stratificazioni, composte
da diversi strati sovrapposti. Le rocce lisce, tipi particolari di roccia calcarea
erosa dalle piogge. Tali piogge, infatti, cadevano sul terreno arricchendosi di
anidride carbonica e creando acido carbonico, il quale eliminava tutte le
“imperfezioni” della roccia rendendola liscia.
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Particolari e rarissimi sono le “rodoliti”, fossili di alghe di forma sferica, vissute
circa 55 milioni di anni fa. Tali alghe con il tempo hanno accumulato carbonato
di calcio, sono diventate fossilie si sono trasformate in pietra.
Lungo la scogliera sono visibili anche dei massi, isolati e molto pesanti,
spostati dal mare durante il terremoto che colpì il Salento probabilmente nel
1743.
A Porto Badisco vi è anche la Grotta dei Cervi, uno dei principali monumenti
del neolitico in Europa, ospita un’ampia varietà di graffiti e pitture rupestri,
danze rituali, scene di caccia, simboli astratti ancora tutti da decifrare... sono
circa 3 mila i pittogrammi in ocra rossa e guano di pipistrello che decorano la
Grotta Purtroppo non è possibile visitare il sito in quanto si potrebbe alterare
l’ecosistema della grotta stessa.
Cave di Bauxite
Le cave di bauxite si trovano subito a sud di Otranto.
Si tratta di una cava di estrazione della bauxite, minerale dal quale si ricava
l'alluminio. Questo minerale ha origine da un fenomeno carsico. La roccia di
partenza, infatti, è stata nel tempo erosa e solubilizzata dalle piogge che la
divisero in due parti: una solubile e una insolubile. La parte insolubile, a sua
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volta aggredita nel tempo, è diventata quella che comunemente si chiama
"terra rossa", ricca di ferro.
Nella parte solubile si ha invece quella che oggi è la Bauxite, che contiene
l'allumina. Questo materiale si “agglutina”, ovvero si agglomera e si
appallottola per il movimento dell'acqua all'interno della quale scorre, forma
delle sferette, che hanno un colore da giallo ocra al rosso a seconda del
materiale col quale si mescola
La bauxite, estratta per circa un ventennio negli anni '60'70, veniva imbarcata nel porto cittadino in direzione
di Marghera, dove veniva lavorata. La cava venne
definitivamente abbandonata nel 1976 a causa del costoso
processo estrattivo. La presenza di una falda freatica,
incontrata durante la fase dello scavo, ha determinato la
formazione di un piccolo lago. La zona circostante si è
quindi arricchita di piante acquatiche come la canna di
palude, che lentamente stanno prosciugando il lago perché
l'acqua che si accumula è minore di quella assorbita da
queste piante.
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