y(7HB7C1*NTOKKQ( +&!#!?!=!% Sabato 13 dicembre 2014 DA L 1 8 7 7 L’ I N F O R M A Z I O N E I N D I P E N D E N T E Anno 137 - N. 139 - Esce il lunedì, il giovedì e il sabato www.corrieredinovara.com Spedizione in A.P. - 45% art. 2 comma 20/b legge 662/96 - Novara - Euro 1,40 Lunedì, giovedì e sabato in abbinamento obbligatorio con Il Giorno Euro 1,50 Romentino, il secondo coupon Ogni lunedì, giovedì e sabato l’abbinamento del quotidiano Il Giorno con il nostro giornale a solo 1,50 euro Il Natale si accende in città e in provincia a pag. 18-19-20-21-22-23-24-25-26-27-28-36 DRAMMATICO INCIDENTE A PRATO, IERI POMERIGGIO, NELLA CENTRALE PIAZZA EUROPA “Volo” di 5 metri. Grave tredicenne Cede la copertura del lucernaio dei bagni pubblici. Il ragazzino è in prognosi riservata n E' stato il fratello che era proprio lì, a due passi da lui, a contattare il 118 e a lanciare immediatamente l’allarme. «E' caduto! Sta male, vi prego venite a soccorrerlo». L'incidente è accaduto a metà pomeriggio di ieri a Prato Sesia, in piazza Europa: in attesa di andare a catechismo nell'oratorio antistante il piazzale, un gruppo di ragazzi stava giocando a ridosso del bordo verso il micronido e l'ufficio postale quando uno di questi pare sia inciampato nel lucernaio dei bagni pubblici; la copertura in plexiglass ha ceduto ed il giovane di tredici anni è praticamente caduto dentro il locale, nel corridoio che conduce alla toilette. Sbigottiti e spaventati gli altri due ragazzi che erano con lui oltre al fratello; quest'ultimo è stato pronto nell'intervenire: non ha esitato nel prendere dalla tasca il cellulare e chiamare i soccorsi. Nel giro di pochissimi minuti i sanitari del 118 erano sul posto, con medicalizzata ed elisoccorso: hanno stabilizzato il 13enne, intubato e portato al "Regina Margherita" a Torino in codice rosso. Secondo i primi ragguagli avrebbe riportato ferite da trauma cranico facciale. La prognosi rimane riservata. Il giovane, residente in paese, è caduto da un'altezza di cinque metri. Sarà ora anche necessario capire eventuali responsabilità di quella protezione: non più capace di sopportare neppure il peso di un ragazzino? Sul posto anche i Carabinieri della locale stazione di Romagnano Sesia e i Vigili del fuoco. La gente del paese, avvisata dalla sirena dell'ambulanza e dall'arrivo dell'elicottero, si è subito riversata verso la piazza tentanto di capire cosa fosse accaduto ed è rimasta sconvolta e incredula dinanzi al dramma del ragazzino e alle modalità dell’incidente. Paolo Usellini Parcheggi: nuovo regolamento, scelte di vent’anni fa (1990) n La rivoluzione dei parcheggi, e più in generale della mobilità in centro (il progetto Musa), a Novara è iniziata, anche se entrerà in vigore in gennaio. Il nuovo regolamento di sosta, aveva spiegato l’assessore Giulio Rigotti lo scorso ottobre «prevede la messa a disposizione di 5.300 posti a pagamento, ne abbiamo già 2.300 a rotazione. Siamo obbligati a farlo perché il centro città in particolare, e la città nel suo complesso, hanno bisogno di respirare. Resistenze ci sono, è comprensibile, perché bisogna fare dei sacrifici, ma poi se ne coglieranno i benefici». L’altro boccone amaro sarà quello dovuto al cambiamento di molti parcheggi sui baluardi da sosta libera a sosta a pagamento. «Dissuadere la sosta lunga nelle aree centrali è una scelta necessaria e noi arriviamo già molto tardi rispetto a tante altre città. Ai pendolari chiediamo il sacrificio di spostarsi 300400 metri più all’esterno e offriamo abbonamenti agevolati da 30 a 45 euro attorno al centro». Novara si avvia quindi verso un cambio radicale, ma non mancheranno accese polemiche. Soprattutto perché le stesse motivazioni e le stesse scelte sul campo erano già state adottate nel lontano 1990, quando era stato presentato dal Comune di Novara il nuovo Piano del Traffico (Put) studiato da una troika di professionisti tra i quali l’attuale assessore Rigotti. Put o Musa? Sonopassati più di vent’anni, ma è sempre la stessa storia Sandro Devecchi alle pagine 2-3 IN COLLABORAZIONE CON CLONIT, DEI BIOLOGI ROCCIO E STANGALINI Ebola, fattore novarese nel nuovo test rapido per la diagnosi precoce del virus Il virus dell’Ebola L’obiettivo ambizioso era individuare Ebola nel sangue di un potenziale paziente in modo rapido e in una fase molto precoce dell'infezione per minimizzare i rischi di contagio. Il risultato è che in poche settimane le aziende STMicroelectronics e Clonit - “creatura”, con Fleming Research, dei biologi novaresi Alberto Stangalini e Carlo Roccio - in collaborazione con l’Istituto nazio- OGGI AL “PIOLA” GLI AZZURRI CONTRO L‘ULTIMA DELLA CLASSE Novara, ecco il fanalino Pordenone! Evacuo e Gonzalez: guideranno l’attacco nOggi il Novara riceve il fanalino di coda Pordenone. Toscano non vuole distrazioni per proseguire la corsa nelle zone nobili della classifica. p.d.l. a pagina 29 nale per le Malattie infettive “Spallanzani” hanno realizzato un dispositivo portatile di analisi genetica che in meno di 75 minuti consente di identificare la presenza del virus Ebola. Il dispositivo si basa su una tecnica di biologia molecolare, il Real Time PCR. Il prossimo obiettivo è ottimizzare il test per impiegarlo con i soggetti a rischio, minimizzando i rischi di contagio durante la mani- La guida ai cibi che aiutano la salute è in vendita con il Corriere di Novara: 160 pagine a soli 10 euro, più il costo del giornale. Un libro da “divorare” per star bene e fare del bene polazione del campione biologico e abbattendo i costi. Si apre così la strada a test diagnostici rapidi sia per Ebola sia per una molteplicità di virus molto più diffusi. La soluzione, un prototipo di kit, è stata verificata con successo dall’Istituto Spallanzani secondo standard internazionali di comparazione. Il test consente di individuare la presenza del virus con estrema sensibilità anche in campioni di sangue umano di pochi microlitri, diluiti fino a un milione di volte. Questo consente la rilevazione del virus in una fase precocissima della malattia, riducendo notevolmente i rischi di contagio, in particolare per gli operatori che manipolano i campioni biologici. «Considero questa realizzazione della ricerca biomedica italiana un esempio virtuoso di collaborazione tra soggetti pubblici e privati» ha commentato Carlo Roccio. E, per Novara, è un fiore all’occhiello in più. Serena Fiocchi