GIOVANNI BATTISTA RICCI (detto anche da Novara, 1537-1627) Pittore e affrescatore attivo nel padovano e a Roma, dove contribuì a decorare numerose chiese tra cui la Basilica di Santa Maria Maggiore, la biblioteca di Sisto V al Vaticano, la Santissima Trinità dei pellegrini e la Cattedrale dei Santi Giovanni Battista ed Evangelista in Laterano. GIUSTINIANO MARUCCO (1899-1949) Calciatore professionista attivo negli Anni '20. Fu bandiera del Novara con il quale, grazie alle prestazioni come ala destra, ottenne un posto in Nazionale maggiore. Militò anche nella Juventus per un paio di stagioni in chiusura di carriera. Fu membro della spedizione italiana alla VII Olimpiade di Anversa nel 1920, dalla quale tornò con un quarto postoall'attivo. GASPARE VOLI (1872-1948) Avvocato di origine torinese che ereditò in linea materna 400 ettari di terreno nel nord del paese che concesse in affitto, dando lavoro a molti contadini sunesi. Fu anche agronomo, viticoltore, appassionato cinofilo e amante del golf, tanto da far costruire nelle sue proprietà il prototipo di quello che oggi è il Golf Club Castelconturbia. Frequentò diversi intellettuali dell'epoca e personaggi molto in vista tra cui la principessa Jolanda figlia del re Vittorio Emanuele III e Giacomo Puccini con il quale condivideva la passione per la caccia. CONTE GAUDENZIO DELLA PORTA Discentente dell'omonimo casato di origine longobarda che deve il nome dalla consegna in custodia nel lontano 1100 della porta di S. Stefano a Novara che guardava verso nord in direzione di Suno. Fu affittuario di diverse cascine che concesse ai contadini sunesi nella zona a sud del paese. Fu anche viticoltore, cacciatore e addestratore di cavalli di razza. ABIGAILLE ZANETTA (1875-1945) Insegnante e militante nella sinistra socialista milanese. Denunciò il precariato delle maestre italiane e le “condizioni morali, economiche e didattiche” in cui erano costrette a “vegetare”. Il suo socialismo ebbe un'impronta filantropica, con un'estrema attenzione all'educazione, alla solidarietà cooperativa e alla laicità. Fu attiva nella Lega per la Tutela degli Interessi Femminili, nella Lega delle Cooperative, nel Partito Socialista Italiano e nel 1912 entrò nell'esecutivo della Camera del Lavoro milanese. Per la sua posizione anti-interventista, durante la Grande Guerra fu accusata di disfattismo, boicottata e incarcerata a S. Vittore per alcuni mesi del 1918. Nel ventennio fascista fu rimossa dall'insegnamento. Provata nel corpo e nello spirito, si ritirò a Borgosesia durante la Seconda Guerra Mondiale dove morì pochi giorni prima della Liberazione. GIUSEPPE RAVIZZA (1811-1885) Primo ideatore della macchina da scrivere. Dopo la laurea in legge praticò per anni il lavoro di avvocato, finché -venuto a conoscenza del progetto di una macchina per scrivere meccanicamente di un certo Pietro Conti- divenne inventore. Creò il cembalo scrivano, chiamato così perché i tasti assemblati erano quelli di un normale pianoforte. Nel 1855 brevettò l'invenzione migliorata e nel 1856 ne presentò la versione definitiva all'Esposizione Industriale di Torino e a una mostra a Novara dove fu premiato con la medaglia d'oro. Fu anche sindaco del Comune di Nibbiola.